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FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 54 - 12 Maggio 2025Di cosa parliamo* Il Collasso di Internet* Apple darà il segnale* AI Overviews è peggio di quello che pensi* AI Max di Google: un mondo senza Keyword* L'Internet Liquida sarà API First (o MCP)* La Realtà Aumentata* SalutiPremessa: Vi ho raccontato del WMF in Silicon Valley come parte del nostro Road to WMF 2025. Ci sono delle belle novità in arrivo. Il 29 Aprile si è svolto The Script Day: un evento online e gratuito dove alcuni dei Best PPC Influencers del 2025 ci hanno raccontato le novità sulla tematica. Mentre il 20 maggio si terrà la conferenza stampa del WMF.E poi ci sono due eventi partner nel Road To! Il primo è il SusHi Tech 8-10 maggio a Tokyo. Il WMF - We Make Future ha partecipato all'evento insieme al Comune di Bologna per ridisegnare il futuro delle metropoli.Il secondo è il Montemagno Live 2025, il tour che toccherà Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma! La tappa di Bologna del Montemagno Tour 2025 sarà al Teatro Europauditorium il 18 Maggio alle 21:00. E io ci andrò, visto che Bologna è la nostra città!Marco Montemagno salirà sul palco con un monologo di idee, humor e provocazione per affrontare le sfide future. Ci sarà anche un bonus esclusivo per accedere a un workshop gratuito su ChatGPT.Ci vediamo lì?Qui il sito ufficiale del Tour. Qui tutto il nostro RoadShow.IL COLLASSO DI INTERNETInternet, per come l'abbiamo imparata a conoscere, collasserà.Il potere economico si concentrerà nelle mani di pochi. La produzione di informazioni testuali sarà sempre minore, controllata, fatta da persone pagate in modo specifico per questo.Le voci autorevoli diminuiranno.Il mondo video resterà un mondo a parte, ma anche qui avremo un cambiamento con molta spazzatura e sempre meno valore, da andare a ricercarsi con cura.Questo è ciò che avverrà con la scusa dell'Intelligenza Artificiale.Se Google avesse attivato AI Overviews senza che ci fosse ChatGPT ci sarebbe stata una rivolta sociale. I guadagni di Google aumenteranno. Il traffico delle query informative non era poi così importante a livello economico per Google. Ma lo era per le aziende. Che alzeranno gli investimenti per compensare.I proprietari dei siti produrranno sempre meno contenuti informativi, perché non conviene.Sia chiaro: l'Intelligenza Artificiale Generativa è uno strumento utilissimo. Ma se c'è una possibilità che le cose possano andare male, questa possibilità sarà realtà.E non perché ci sono i cattivi in giro, ma perché il mondo nel quale tutti viviamo è un mondo che ha da molti anni una direzione chiaramente economica. Questa direzione, più l'azienda diventa grande, più diventa l'unico obiettivo da perseguire.Le aziende devono guadagnare. Non ci piove su questo.Non abbiamo però trovato il modo di proteggere il valore del mondo che viene distrutto da una cosa nuova.Attenzione. Voglio essere chiaro. Può essere che non ci sia alcun modo. Ma nessuno può saperlo perché non ci abbiamo nemmeno provato. Non vorrei però che passasse il messaggio del tipo: “hey, guarda che queste cose accadono sempre. Prendi Uber ad esempio…”Non è questo il caso. Qui stiamo parlando di toccare tutta la parte di condivisione della conoscenza in senso ampio. Cosa nascerà da questa era non lo sappiamo. Se l'Umanità si impigrisse perché non ha alcuna soddisfazione nel cercare qualcosa di nuovo da poi condividere, non sappiamo cosa potrebbe accadere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Quando è nato il Web 2.0 sembrava una cosa solo FIGHISSIMA. Il frutto sono stati i Content Creator, che hanno subito mostrato il loro aspetto positivo, prima che le piattaforme ne approfittassero spremendoli e creando ambienti sempre più tossici, veloci, superficiali. Distruggendo poi i luoghi di discussione, cambiando radicalmente il significato della parola conversazione.Conversazione:Dal lat. conversatio -onis ‘il trovarsi insieme', der. di conversari ‘trovarsi insieme'.Oggi è io contro chi non la pensa come me. Risultato? Odio ovunque.Vabbè, magari è un pensiero mio.Però sogno da sempre un mondo consapevole che ragioni insieme sulle innovazioni e sulla tutela di ciò che abbiamo. Magari non c'è soluzione. Il problema principale però è la resa cognitiva. Non parliamo nemmeno più di come si potrebbe fare diversamente. Accettiamo e basta.E le Big Tech se ne approfittano, ovviamente, di questo.Se possono guadagnare di più senza alzare polveroni, legittimate dall'innovazione o dal doversi adattare, lo fanno senza alcuna preoccupazione di distruggere le realtà che fino ad ora hanno creato quel valore. Vabbè, magari è un pensiero mio.A livello personale non sono preoccupato. Io da sempre regalo tutto quello che ho. Ma ricordo cosa è successo con i blog. C'è stata un'era fiorente, molte persone scrivevano, conveniva. Poi non c'è stato modo di renderle indipendenti. Si sono fatte assumere e hanno smesso di condividere.Spero che questa cosa non avvenga con un più grande impatto. La mia paura più grande è che il danno più grande lo subiremo noi come esseri umani. Così come abbiamo perso la voglia di parlare davvero con qualcuno, di conversare, di approfondire…non vorrei che perdessimo la capacità e la voglia di condividere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Tipo…Wikipedia non sarebbe mai nata da questo mondo.APPLE DARÀ IL SEGNALEÈ un po' di tempo che dico di cambiare il motore di ricerca interno dei siti e di mettere il proprio ChatGPT o Gemini attraverso un sistema con i RAG.Questo per due motivi:* è un sistema migliore* si possono iniziare a studiare i comportamenti del nostro target e comprendere meglio il nuovo mondoMa nonostante i vantaggi nel farlo siamo sempre troppo lenti. Ci sono però una serie di notizie che riguardano Apple che magari aprono un po' la mente: aldilà del cambio di naming da Search ADS a Apple ADS, quelli di Cupertino hanno fatto sapere che stanno parlando con Anthropic, OpenAI e Perplexity perché vorrebbero integrare la ricerca AI al posto della ricerca classica.Il tutto nel contesto del processo che vede sotto accusa l'accordo Apple-Google come motore di ricerca. Eddy Cue (Senior Vice President Services di Apple) ha detto che è vero che la ricerca AI ha una qualità peggiore, ma che le ricerche tramite Google sono calate.Google ha dovuto fare un comunicato stampa per smentire questo calo, affermando il contrario. Su Search Engine Land entrano nei dettagli di questa diatriba.Pensate a questa cosa: per anni si è pensato che Apple dovesse avere un suo motore di ricerca, oggi invece potrebbe fare un accordo per un modello ibrido e poi costruirselo più facilmente.Di sicuro c'è una strada importante: Apple sta pensando di sostituire il suo sistema interno di ricerca. È un segnale molto forte.Poi magari continuerà a portare avanti il suo accordo con Google e sostituirà Search con AI Mode, offrendo anche le alternative. Ma la strada è spianata: l'esperienza di ricerca sta cambiando radicalmente.Di sicuro su Google avremo l'AI Mode come default. Su questo tema vi consiglio il grande articolo di Gianluca Fiorelli: Why AI Mode will replace traditional search as Google's default interface.Troverete un sacco di spunti. Alcune cose le conoscete già perché io e Gianluca ci confrontiamo spesso e abbiamo una visione simile. Dal Search Journey a Discover in home.Altre invece sono nuove e di approfondimento anche per me.AI OVERVIEWS È PEGGIO DI QUELLO CHE PENSIQualche mese fa scrivevo che il calo di traffico dovuto ad AI Overviews avrebbe sicuramente portato un traffico più vicino alla conversione, ma che comunque avremmo perso un quantitativo di utenti importante. E suggerivo di salvare il tutto con Big Query.Sto leggendo in giro che questi utenti che stiamo perdendo sono traffico non molto utile, perché vogliono solo informazioni.Purtroppo non è così.L'AI Overviews non si attiva solo per le query informative semplici, ma anche per quelle complesse, dove la risposta la offrono e l'hanno sempre offerta i siti.Il problema principale riguarda però il fatto che questo traffico molto importante è da considerare come Awareness. Certo, per alcuni progetti il problema è principalmente economico. Un sistema basato sulle pageviews è destinato a chiudere. Per le aziende invece, significa perdere una grande fetta di Awareness. E a volte anche dei passi successivi del Customer Journey. È vero che le aziende dovranno produrre più contenuti e aumentare la quantità di volte che sono pertinenti. È vero che bisogna creare dei contenuti molto approfonditi.Ma la questione va focalizzata. Purtroppo ci perdiamo sempre in quello che accade oggi senza fermarci a riflettere. È Awareness molte volte.E per compensare questo traffico non si può pensare di fare un piano solo per entrare dentro AI Overviews, perché il quantitativo di persone che poi clicca è troppo basso.La parte di Awareness va potenziata andando a trasformare i contenuti informativi
Spamihilator - da 23 anni la lotta allo spam per windowsSi puo' desiderare di piu' ?Uno strumento di AI.Magari un domani …Buon ascolto (con consigli alla fine per chi usa le email su smartphone …)
"Perfetti sconosciuti" è un film italiano del 2016 che ha battuto un record incredibile: è il film con più "remake" al mondo, tanto da entrare nel Guinness World Record (o come lo chiamiamo in italiano: Guinness dei Primati). Il perché di questo fenomeno è presto detto: è un film molto avvincente e coinvolgente.Conosci altre versioni di questo film? Magari nella tua lingua? Raccontacela scrivendo a podcast@scuolaleonardo.com oppure sui nostri social: Facebook - Instagram - TikTok!Puoi anche lasciare un vocale sul sito podcast.scuolaleonardo.com (clicca sul microfono e registra!).
Ti capita mai di pensare che il marketing sia un lusso che non ti puoi permettere? Magari hai pochissimo tempo, tra clienti, famiglia e imprevisti, e l'idea di creare contenuti per promuovere il tuo lavoro ti sembra un'impresa titanica.In questo episodio ti racconto cosa puoi fare davvero, anche se hai solo poche ore a settimana. Condividerò con te 5 strategie semplici per far crescere il tuo business in modo sostenibile, partendo da quello che hai già facendo meglio con meno.
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Hablamos con Miguel García Magariño, de la Asociación de Vecinos Desarrollo Comunitario de San José Obrero
Hai un progetto nel frigo? Forse è il momento di scongelarlo. Ci sono idee che hai iniziato con entusiasmo… e poi messo in pausa. Non buttate via, solo congelate. In questa puntata ti propongo una riflessione (e qualche strategia pratica) per capire se vale la pena rimetterle in circolo. Perché magari non ti serve più tempo o ispirazione. Magari ti basta un primo passo, anche piccolo, anche oggi.
Ho scritto questa puntata con la tristezza nel cuore, perché in un mondo civile non ci si dovrebbe preoccupare di queste cose e si dovrebbe andare alle manifestazioni o si dovrebbe poter viaggiare con serenità. Invece le cose non vanno come si vorrebbe, anzi, vanno sempre peggio e ci si deve organizzare per evitare problemi. Magari non capita, magari nella puntata trovate spunto per cose che non sapevate. Ma oggi, più che mai, vivere con il pensiero dell'"essere pronti" diventa utile. Servizi eSIM turistici dove cercare quelle con il traffico per l'Italia Il podcast Limoni di Internazionale, su Genova 2001 Cuffie anti rumore da cantiere Auricolari con il filo 7Hz Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola con SumUp - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia
In questa puntata ti porto una storia che profuma di limone e terra bagnata.Una storia vera, di quelle che iniziano con una caduta e finiscono... tra le piante.Ho intervistato Laura Bianchi, ex giornalista di moda diventata giardiniera per amore.Sì, hai capito bene: da Elle e Repubblica ai fiori spontanei e alle zappe.Tutto comincia con un incidente e una pianta di limoni in mezzo alle erbacce.Da lì, un'epifania: il giardino non come qualcosa da costruire, ma da scoprire.Parliamo di osservazione, di scelte consapevoli, di frugalità che non è rinuncia ma bellezza autentica.Laura ci racconta come ha lasciato le luci della città per abbracciare una vita più verde, più lenta, più vera.E mi spiega perché un prato secco d'estate non è tristezza, ma oro.Lei condivide un'idea forte: il giardinaggio non è solo “fare”, ma prima di tutto guardare. E quando serve copiare... copiare dalla natura, mica dalle riviste patinate.Ascolta questa prima parte del nostro dialogo e lasciati ispirare.Magari anche tu, come Laura, stai cercando un modo nuovo di abitare la terra.E se vuoi scoprire com'è fatto il suo “giardino felice”, non perderti la seconda parte.
La AI cambierà moltissimo il modo di lavorare - in meglio, ma non per tuttiMi chiama una persona che conosco. Mi dice: devo scrivere la lettera di risposta ad una contestazione, sto preparando la bozza perchè il mio partner (che e' avvocato) la deve controllare e mandare. “Ma non riesco ad ottenere una risposta giusta”, mi dice.Lo ascolto, e capisco che ci sono talmente tanti presupposti sbagliati, che la macchina sta beatamente mescolando giurisprudenza di common law con principi di civil law, che nel caso in esame non c'entrano nulla. E i contesti ? Magari della letteratura spagnola, perche' no.Dove stiamo andando ?Dall'altra parte in questi giorni sto cercando di sviluppare una soluzione che fara' parlare. Sono certo delle reazioni pessime, le ho gia' viste in alcuni. Quindi bisogna sviluppare il tutto in modo che si capisca, anche per chi non vuole capire.Ma quanto non si vuole capire ? Il rapporto del Censis e' chiarissimo.Insomma, una puntata che descrive la difficoltà di sviluppare un prodotto innovativo e stupendo in contesto che a priori lo rifiuterà.Quindi si deve sviluppare in modo diverso.Dedicato a tutti quelli che, proprio, non sanno smettere di sognare un mondo migliore per tutti, e non hanno paura delle difficoltà da risolvere.
Presenta: Surco Seguros Dentro de En Perspectiva Interior vamos cerrando el ciclo "Del campo al asado", en esta ocasión nos centramos en la carnicería. ¿Qué valor le aporta la canecería a la cadena cárnica? ¿Cómo se busca innovar en este rubro? ¿Qué quiere hoy el cliente en una carnicería? Conversamos En Perspectiva con Tomás Magariños, uno de los propietarios, junto con su hermano, de la carnicería Del Campo, ubicada en la calle Sarmiento en Punta Carretas, con una sucursal en Punta Ballenas.
Vi è mai capitato di dimenticare di fare qualcosa che avevate pianificato? Magari prendere una medicina, ricordarvi di un appuntamento o fare qualcosa di importante al momento giusto? Questa è la memoria prospettica. Ma come funziona nella nostra vita quotidiana? E come allenarla? I consigli del prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo, docente all'Università Statale di Milano e presidente di Assomensana e autore con Nicoletta Carbone di “Strategicamente” (Sole24Ore).
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!In tempi così frenetici, è lecito concedersi una vacanza? Magari in una località esotica?Beh, quasi cent'anni fa queste località erano più dei nascondini che dei villaggi turistici e "Eden" di Ron Howard vuole raccontarci proprio una storia di questo genere.
Karibu uungane nami Happiness Mlewa katika kipindi cha Usalama barabarani, kutoka Kituo cha Polisi Mabawa Tanga kitengo cha Usalama Barabarani, Mada ni Mfumo wa utoaji wa Leseni za Udereva pamoja na ukaguzi wa Magari kwa njia ya Mtandao.Wawezeshaji Sajenti Cleopa Msuya na Sajenti Hamisi Mbikikila. L'articolo Fahamu Utaratibu wa Utoaji wa Leseni za Udereva. proviene da Radio Maria.
Il presidente Trump parla apertamente della necessità, da parte degli Stati Uniti, di prendere il controllo, in una maniera o nell'altra, della Groenlandia, giudicandola una necessità imprescindibile per “la sicurezza nazionale e internazionale”. Tuttavia, non si può certo dire che l'idea avanzata dal Tycoon abbia destato particolari entusiasmi tra i neanche 60mila abitanti della gigantesca isola artica, i quali, in un recentissimo sondaggio, si sono espressi - nella inequivocabile percentuale del 85% - contro ogni prospettiva di sottomissione ai desiderata della Casa Bianca. Anche se, a grande maggioranza, hanno, comunque, preso posizione a favore dell'indipendenza dalla Danimarca: Paese del quale fanno politicamente parte, sia pure a condizioni di grande autonomia amministrativa. Un'aspettativa, questa, che alla lunga potrebbe anche giocare a vantaggio delle mire di Trump, il quale - sebbene sia giunto persino a parlare di un'invasione militare – qualora invece se ne presentasse l'opportunità, preferirebbe senz'altro – o almeno lo vogliamo sperare - ottenere il controllo del territorio artico, attraverso una spontanea associazione della Groenlandia agli Stati Uniti. Magari in una forma che riproducesse, sostanzialmente, i medesimi meccanismi di partnership che uniscono oggi l'Isola nordica al regno di Danimarca. Perché una landa remota come la Groenlandia sia divenuta – per la verità non da oggi - una preda particolarmente attrattiva non solo per gli USA, ma anche per gli altri grandi della Terra, si spiega facilmente, osservando il fatto che, nel suo sottosuolo, sono presenti quantità impressionanti di tutti gli elementi che serviranno per dominare il Pianeta nel futuro: terre rare e minerali per l'industria, petrolio, gas, siti ideali per basi militari, unitamente alle nuove rotte commerciali che, in prospettiva, si apriranno, a causa dello scioglimento dei ghiacci in una regione che si sta scaldando quattro volte più velocemente rispetto al resto del mondo. Stiamo, pertanto, parlando della vera e propria “corsa all'oro” del nostro tempo, poiché in gioco non c'è soltanto l'economia, ma anche l'egemonia tecnologica e militare. Spiace che, purtroppo, in tale scenario, a brillare per la sua afonia (o quasi) sia proprio la voce di un'Europa che, al massimo, riesce a farsi sentire soltanto quando rientra nel coro della NATO. Ed a questo proposito, forse non tutti sanno che, nei mesi scorsi, la Brigata Alpina Taurinense – proprio nell'ambito di un'esercitazione dell'Alleanza Atlantica - ha testato le sua capacità operative in contesti di guerra tra i ghiacci, in una località norvegese che si trova a circa duecento chilometri dai confini russi e nella quale le temperature percepite sono comprese tra i meno 30 ed i meno 40 gradi. Per gli Alpini, si è trattato di un'esperienza mirata ad incrementare le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in un ambiente artico, nelle cosiddette condizioni di “cold weather operations”: ossia nelle operazioni a climi rigidi che comportano situazioni di estremo stress psicofisico. Di conseguenza, alla luce di certe informazioni che ci arrivano in merito alle nostre manovre militari, faremmo forse bene ad abituarci anche all'idea che, per il nostro Paese, la Groenlandia non sarà mai più un pianeta così lontano. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro: L'Inverno, la Primavera e il RitornoTrascorsa l'estate splendente di luce e l'autunno piovigginoso ma affascinante nei suoi colori, la Tribù delle Scarpe Erranti ripartì per nuove avventure misteriose, sorprendenti e, naturalmente, un po' pericolose. Più decise che mai, pronte a superare ogni prova, ripresero il loro viaggio.L'inverno non si fece attendere: a dicembre arrivò la prima neve sulle montagne. La Tribù salì su un pullman diretto alle Dolomiti, dove i monti innevati all'orizzonte le aspettavano. Appena sistemate in albergo, l'entusiasmo prese il sopravvento. Non vedevano l'ora di tuffarsi nella neve fresca e costruire un gigantesco pupazzo di neve! Si misero subito all'opera, accumulando palate su palate di neve. Con una scaletta, scalino dopo scalino, raggiunsero l'altezza del viso. Due palline per occhi, una carota per naso, una pipa in bocca e una sciarpa avvolta intorno al collo: era perfetto!“Brrr! Che freddo!” — esclamò una di loro, e tutte, guardandosi le punte, si accorsero che erano completamente congelate.“Qui ci vuole un miracolo!” — dichiarò una scarpa con aria solenne.“Magari un termosifone portatile…” — mormorò un'altra con i lacci tremanti.Decisero di chiamare il Soccorso Alpino, che arrivò con un jet supersonico carico di borse d'acqua calda, tè bollente e coperte termiche. Ma proprio in quel momento, la stazione meteorologica situata su una navetta spaziale in cima alla montagna segnalò l'arrivo di una violenta bufera di neve. La Tribù, preoccupata, chiese di tornare subito a valle, ma il jet non poteva trasportarle in modo tradizionale. L'unica soluzione? Catapultarle come palle di neve avvolte nelle coperte termiche!“Ehm… scusate, ma qualcuno ha mai provato questo sistema prima?” — chiese una delle scarpe con sospetto.“No, ma che vuoi che succeda?” — rispose un'altra.“Male che vada, ci spalmeremo sulla neve come marmellata su una fetta di pane!”Il volo fu rocambolesco: rimbalzarono contro una cabinovia, fecero roteare in aria un paio di aquile e avvoltoi che, sorpresi, esclamarono: “Oh! Oh!”Fortunatamente, gli abeti della montagna offrirono loro un morbido atterraggio con i rami innevati. Le scarpe atterrarono slacciate, un po' ammaccate, ma salve.“Mi sa che abbiamo inventato il primo sport estremo per calzature,” — commentò una, ancora stordita.Gli abitanti del borgo sottostante le trovarono e, colpiti dalla loro storia, le portarono dal vecchio calzolaio del paese. L'uomo, con decenni di esperienza nella riparazione di scarpe da montagna, rimase inizialmente perplesso nel vedere quel gruppo colorato e malandato. Quella notte, il calzolaio non riuscì a dormire, riflettendo su come aggiustarle. All'alba, con determinazione, si mise al lavoro.“No, no, aiuto! Mi farai male!” — protestò la scarpa viola alla vista degli attrezzi.“Ma figurati!” — rispose il calzolaio con un sorriso. “Sono anni che rimetto a nuovo scarponi da montagna. Farò di te una scarpa nuova di zecca, fidati!” E così, con mani esperte, cucì, incollò e ravvivò i colori, lavorando con passione finché tutte le scarpe tornarono splendenti.La Tribù trascorse giorni felici nel borgo. Con il Natale alle porte, aiutarono a decorare le strade illuminate, gli alberi innevati e le vetrine dei negozi. Ormai tutti conoscevano la loro storia e le chiamavano a destra e a sinistra per consigli sugli addobbi e l'atmosfera era magica e festosa.Presto, le giornate si fecero più luminose e si percepiva nell'aria il risveglio della primavera. L'avventura sulla neve era ormai alle spalle, ma una nuova sfida era pronta ad aspettarle. La Tribù cominciava a sentire la mancanza della città da cui era partita e decise di tornare. Si misero in marcia una dietro l'altra e alla prima rotatoria presero la strada giusta. Seguirono il percorso di un ruscello e, dopo un lungo tragitto, si fermarono sulla riva a riposare.Entrarono a filo d'acqua per rinfrescarsi, quando una di loro, più scaltra delle altre, notò qualcosa di strano sotto alcuni rami secchi.“Venite, venite!” — chiamò.Le altre corsero curiose e, con un grande sforzo, riuscirono a raddrizzare ciò che si rivelò essere una vecchia barchetta di legno rovesciata. Saltarono su spintonandosi.“Passo prima io!”“No, prima io!”Bisticciavano fra di loro inciampando nei lacci, ma considerato che erano un po' stanche a forza di camminare, presero ognuna il proprio posto. Ben presto si accorsero di un problema.“Ehm… qualcuno ha visto i remi?”“Oh no! E ora come facciamo a muoverci?”Proprio in quel momento, un luccio lucente e una carpa gigante emersero dalle onde spumeggianti e, senza dire una parola, spinsero la barchetta facendola scivolare sull'acqua fino a sollevarla in aria.“Ma… è magia!” — esclamò una scarpa, incredula.Quando il ruscello si allargò in un fiume, intravidero in lontananza la loro città. I due straordinari pesci le fecero sbarcare sulla riva e, in un battito di ciglia, scomparvero tra i riflessi dorati dell'acqua.“Perdindirindina, cosa è successo?” — esclamarono tutte.Ancora incredule e silenziose, si avviarono verso il grande parco alberato della città. Distese sull'erba, guardarono il cielo azzurro e si resero conto di quanto gli fosse mancato il grande negozio affollato e il via vai della gente. Fu allora che notarono qualcosa di strano. Per la prima volta, osservarono con attenzione l'insegna luminosa sopra l'ingresso: “Grandi Magazzini Sorelle Soletta”Si guardarono tra loro incredule. La Streghetta Soletta… era la proprietaria del negozio!Una volta sistemate sugli scaffali, con i lacci ben tirati e le suole lucidate, le scarpe si guardarono tra loro sorridendo.“Che avventura ragazzi…” — disse la scarpa viola con un sospiro.“Eh già,” — rispose quella rossa, “ma quanto è bello tornare qui!”“Con tutto il rispetto per le aquile, i calzolai e i pesci volanti… niente batte il profumo del negozio al mattino,” — aggiunse la scarpa blu con aria sognante.“E poi qui abbiamo le tende, i camerini, e i clienti che ci provano con cura…”“…senza contare la Streghetta Soletta che ci protegge e ci osserva!” Si misero tutte a ridere.“Insomma,” — concluse quella con i lacci dorati,“viaggiare è bellissimo, ma tornare a casa lo è ancora di più.”E da quel giorno, ogni volta che un cliente, bambino o adulto, sceglieva una di loro, partiva un'altra storia. Ma questa… ovviamente… è un'altra avventura! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Mashindano ya dunia ya kukimbiza magari, Safari Rally yanaendelea nchini Kenya. Madereva mbalimbali kutoka duniani, wanakutana mjini Naivasha kwa ajili ya kutafuta ubingwa wa mwaka 2025.
***Webinar gratuito Da genitore reattivo a genitore connesso: 3 motivi per cui esplodi e 3 strategie per migliorare: https://corsi.mammasuperhero.com/webinar325Vorresti la bacchetta magica per fare in modo che tuo figlio ti ascolti durante il giorno? Lo so, la vorrei anche io.Magari ripeti la stessa richiesta più volte, finché non esplodi o ricorri a minacce e ricatti. Ma più alzi la voce, meno il bambino collabora. Perché succede questo?In questo episodio esploriamo la comunicazione non violenta (CNV) e come può trasformare i conflitti familiari in dialoghi costruttivi. Scoprirai: I 4 principi fondamentali della CNV e come applicarli nella vita quotidianaGli errori di comunicazione più comuni tra genitori e figliStrategie per farti ascoltare senza dover alzare la voceMetti play e scopri gli ostacoli a una comunicazione efficace e i segreti per ottenere un comportamento più collaborativo.Lascia una recensione e condividiSe il podcast Mamma Superhero ti aiuta, ti fa sentire meno sola e ti fa compagnia nella relazione con tuo figlio, ti chiedo di lasciare una recensione e condividerlo con altri genitori. Questo aiuta il podcast a crescere e mi motiva a continuare a offrire questo servizio gratuito che diffonde il respectful parenting e supporta la genitorialità.*** Seguimi sui social Instagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero
Quelli seri scriverebbero che è una trilogia: ho scritto tre post sull'attenzione e su come averla al minor prezzo possibile, che è uno dei modi più semplice per descrivere la P di promozione del marketing. Dopo il FantaSanremo e il sistemone di engagement e loyalty (come TIM Party), oggi tocca al marketing fuori dal duopolio. E dall'influencer marketing.Grazie a Ecommerce School – prima scuola di formazione e agenzia ecommerce in Italia – per il supporto a questa edizione. Sei tra le circa 25.000 persone iscritte tra qui, LinkedIn, Telegram e WhatsApp: grazie, spero che le 3,8 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di presentare il tuo brand nella newsletter come ha fatto oggi Ecommerce School? Dai un'occhiata per sponsorizzare nel 2025. Il quiz della settimanaNeinver, uno dei principali operatori di outlet in Europa, ha fatto segnare uno scontrino medio per visitatore nel 2024 di: Risposta in fondo.(Ehi, ti chiedo un attimo di attenzione per lo sponsor!)A che punto è il tuo e-commerce?Che tu stia cercando di lanciarne uno nuovo o voglia scalare verso nuovi mercati, capire il livello di maturità digitale della tua azienda è fondamentale, per non sprecare tempo e risorse.Per questo ecco un Test di Maturità Digitale che ti posizionerà in uno di questi quattro profili:* Hai un brand forte ma il canale e-commerce è ancora da costruire* L' e-commerce esiste ma fatica a crescere* Il tuo canale digitale funziona ma vuoi aumentare significativamente il ROI* Hai un e-commerce maturo e cerchi strategie di scalingScoprirai quali sono i tuoi punti di forza e le azioni per il tuo livello di sviluppo.Per chi legge [mini]marketing è disponibile una consulenza gratuita con un tutor: un'occasione per valutare l'evoluzione digitale della tua azienda e le sue specifiche esigenze.E per chi vuole accelerare davvero, Ecommerce School propone il Master Executive in Ecommerce Management: parte il 14 marzo 2025. È un percorso con focus su strategia, tecnologia, processi, marketing, growth e scaling.Fare marketing fuori dalla bollaQuanto spendiamo fuori dalle piattaforme come Meta e Google e dall'influencer marketing? A parte quella manciata di brand che va in TV e radio con regolarità, o quelli che fanno i grandi concorsoni, o un'altra parte di brand che spende in costi di vendita verso Amazon, probabilmente meno del 10%. Prendetela come mia stima a braccio. Oggi l'ottanta per cento va in quello che possiamo misurare facilmente (ROAS, sei tu). O che (spesso) ci cura dalla FOMO (influencer marketing), nostra o di chi ci sta sopra. L'allocazione di budget verso social ads/influencer spesso risponde a pressioni dell'effetto gregge (herd mentality) anziché a una strategia data-driven.La storia economica funziona per bolle (la mia speranza è che anche la politica segua il trend). L'economista Hyman Minsky ha descritto il ciclo delle crisi finanziarie con la teoria della Financial Instability Hypothesis, che identifica le fasi della speculazione: dal displacement (un'innovazione che attira l'attenzione degli investitori), alla boom phase (quando i prezzi salgono esponenzialmente e il pubblico entra in massa), fino alla euforia irrazionale data dal cosiddetto “denaro gratis”, quei continui aumenti di valore dei titoli acquistati che a loro volta fanno reinvestire ancora più soldi, e al successivo crash, quando qualcuno fa “profit-taking”, che precede il panic stage e il crash finale, in cui qualcuno rimane con il cerino in mano.La storia dell'advertising non fa (molta) differenza, salvo che tra bitcoin e pubblicità io investirò sempre in pubblicità, che è un umile e immortale scarafaggio, si sa. Le piattaforme digitali e gli influencer tradizionali mostrano secondo molti (e un mio vecchio post) segni di sopravvalutazione analoga alle bolle finanziarie, con costi crescenti che ne abbattono il ROI effettivo anno dopo anno. C'è nel prezzo a CPM un sovrapprezzo di duopolio (Meta e Google fingono di competere), c'è un sovrapprezzo di filiera (il 50% degli investimenti in ads programmatici viene assorbito dai costi degli intermediari, con tracciabilità spesso limitata e frequenti problemi di qualità del placement). Famigerata la storia di eBay, in cui al taglio di venti milioni di dollari di ads sulla keyword “eBay” non è corrisposto una riduzione né di traffico, né di conversioni, o quella di JP Morgan, che tagliò 5.000 siti su 12.000 nei quali finiva la pubblicità per problemi di reputazione di questi. Non aiutano le regolamentazioni sulla privacy (es. GDPR) che stanno dalla parte del cookie-paurosizzato abitante europeo (che probabilmente dovrebbe avere più paura di Putin), e l'ad-blocking sta erodendo l'efficacia residuale degli ads tradizionali, e quello che funziona, appunto, costerà.C'è un disclaimer da fare: chi ha vissuto la bolla dot-com del 2000 è un po' troppo predisposto a vederne altre: una specie di venuta messianica al contrario. E io forse sono tra questi. Detto questo, oggi è ora di uscire dalla bolla.Sì, ci sono tanti svantaggi nel farlo. La bolla è confortevole: puoi dare la colpa alla AI se qualcosa non funziona nel targeting, produce risultati costosi ma misurabili (e – lo dico sempre – il marketing aborre l'incertezza proprio perché tratta della cosa più incerta esistente: le persone) e ci rende uguali agli altri. Nessuno viene licenziato perché è uguale agli altri. Almeno nel 99,99% dei casi. Solo il nostro famigerato Elon licenziò l'intero ufficio marketing di Tesla dopo qualche mese perché, sostenne, la pubblicità prodotta era uguale a quella degli altri. Ogni tanto anche l'orologio rotto, ecc. ecc.C'è il problema principale: fuori dalla bolla niente è scalabile. Siamo in quattro gatti è la frase che ho ascoltato e pronunciato più spesso nella mia storia professionale. Non so, magari la dice anche chi lavora in amministrazione, ma credo che nel marketing italiano sia particolarmente pressante come problema. E del resto in pochi Paesi come in Italia ci si rivolge così tanto alle agenzie per fare qualunque cosa.Ci sono solo l'unicità e l'antifragilità in palio.Quindi, a vostro rischio e pericolo, da dove partire in questa ricerca di vita fuori dalla bolla? Non dalle agenzie (scusate agenzie), almeno non da subito. Il rischio è la guerriglia sull'asfalto, che può essere un'idea finale, ma non la partenza. Io userei alcuni sentieri di esplorazione.* vita quotidiana del nostro target fuori dal brand (la gente ci pensa molto meno di quanto pensiamo, e il customer journey e il targeting fatto strategicamente servono ancora eccome, anche al tempo di Performance Max ecc.).* valore da offrire che abbiamo dimenticato a magazzino (o di cui abbiamo materie prime disponibili a basso costo). Come quando Vodafone offre le colonnine di ricarica del cellulare in aeroporto, come concetto.* vita delle comunità locali in cui le persone abitano (e oggi secondo me è più urgente fare piani Diversity-Equity-Inclusion di plastica, almeno in Italia).* spazi (vuoti) di altri brand nella stessa cliente-sfera: retail media de' noantri, insomma. Shopify ha una lista interessante.* contenuti di chi non li produce per soldi e basta. Non solo roba glamour, può essere una radio locale low-cost (anche se spesso costano un occhio, lo so) o una fanzine (non lo scrivevo da un po') o una newsletter di nicchia.Campi di skateboard fatti di cemento low-cost? Campetti di basket da sponsorizzare al costo della vernice? Sono comunità molto più coese del calcio, e meno problematiche nell'associare il brand. Content marketing vero? Cioè pagando gente che ne sa davvero per insegnare cose alla vostra audience, oppure offrire template, calcolatori, ecc.? Gli sponsor di questa newsletter con i migliori risultati di clic hanno usato questi strumenti. Un laboratorio di ceramica solidale da regalare ai vostri clienti in bundle al posto del solito concorso scemo? Arredamenti sponsorizzati di locali di comunità o locali frequentati? Cacce al tesoro ma sensate, come sponsorizzare-organizzare bonifiche di giardini pubblici o simili? Pagare street art partecipate dalla comunità in muri e zone “brutte”? Pagare l'albero di Natale, non solo in piazza Duomo, ma anche a Corvetto?Il problema, l'avete già in mente prima di me, è “come giustifico?” e “come misuro?”. Di sicuro posso misurare il costo a contatto, ma poi con cosa lo confronto, con la visualizzazione di TikTok e Instagram da (forse) un millesimo di secondo? Io consiglio di raccogliere email (o cell o WhatsApp consent) come KPI intermedio, solitamente. E poi vedere quanti si trasformano in clienti nel medio periodo. Si possono fare anche interviste, per capire il sentiment e l'intenzione verso il brand di almeno un campione di persone, e poi estrapolare l'impatto sul numero di contatti.Capisco, capisco, calma! Troppo sbatti. Lo sappiamo, lo so. Però per un 10% di budget (almeno come test) fuori dalla solita bolla del duopolio non è mai morto nessuno. Magari possiamo trovare esterne che ci diano una mano professionale (richiamate l'agenzia, a questo punto, e dite “no guerrilla prefabbricata”) per confrontarsi con le occasioni fuori dalla bolla, che spesso sono gestite da (professionalmente) scappati di casa.Fatemi sapere. Dopo il 60% vs 40% (brand+influ vs performance) di Binet & Field (che mi bullo di aver importato in Italia), potremmo fare 50/40/10, dove 10 è la riga “fuori dalla bolla del budget”.Il marketing insegnato dai negoziantiAdoro il display in tempo reale, come a Wall Street.ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri dai social, solo foto vostre. Segnalazioni * La scorsa settimana ho parlato dei megaprogrammi fedeltà ed engagement, come TIM Party, e dei loro pro e contro.* Marta Impedovo de Il Post mi ha chiesto alcune cose sulla mania di fare (o non fare) le code, in questo mondo sottosopra di motivazioni di consumo. Un articolo particolareggiato.* È uscito il mio editoriale per Tendenze: parlo della fine dell'età dell'oro (per l'ecommerce).* Con Giuseppe Stigliano commentiamo il marketing contemporaneo usando come scusa il libro di Seth Godin, Questa è strategia, in un free webinar live su Zoom il 4 marzo alle 16:00. Ci si registra qui.That's all folks!Se ti è piaciuta, inoltrala o stampala sulla stampante condivisa dell'ufficio, qualcuno la raccoglierà. Ah, se stai pensando di supportare questa newsletter, clicca qui. Grazie ancora a Ecommerce School. Se stai pensando a un workshop nella tua azienda o a uno speech al tuo evento, rispondi alla mail.Ci leggiamo venerdì prossimo, gluca Grazie a Daniela Bollini per la paziente correzione e a Cristina Portolano per i separatori.Quiz: a) circa 25 euro (fonte). This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it
Questo episodio è sponsorizzato da Serenis. Usa il codice UNPASSOALGIORNO7 per iniziare il tuo percorso ad un prezzo agevolato e scopri di più su https://www.serenis.it/influencer/un-passo-al-giorno?utm_source=influencer&utm_medium=affiliate&utm_cam paign=un passo al giorno&utm_content=podcast&utm_term=host read Quante volte hai pensato: "Aspetto e vediamo." "Forse si risolve da solo." "Magari con il tempo andrà meglio." Sperare che il tempo sistemi tutto può sembrare rassicurante, ma in realtà significa lasciare che siano gli altri o il caso a decidere per noi. E se invece fossi tu a prendere in mano la situazione? ✨
Vai su SERENIS: trovi già il codice sconto di Cose Molto Umane. Il senso dell'orientamento e la capacità di non perdersi ovunque non sono innati: abbiamo nel nostro cervello diversi tipi di neuroni specializzati ad orientarci. Queste aree, in particolare l'ippocampo, possono aumentare di volume se le teniamo allenate. Magari non usando il navigatore anche per andare a fare la spesa, tipo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Questo episodio è sponsorizzato da Serenis. Usa il codice UNPASSOALGIORNO7 per iniziare il tuo percorso ad un prezzo agevolato e scopri di più su https://www.serenis.it/influencer/un-passo-al-giorno?utm_source=influencer&utm_medium=affiliate&utm_cam paign=un passo al giorno&utm_content=podcast&utm_term=host read Ti capita mai quando hai un momento libero, invece di rilassarti, di sentire la necessità o l'impulso di riempire il tempo facendo qualcosa di… produttivo? Magari tiri fuori il telefono, controlli le email, oppure inizi un'attività qualsiasi senza una vera ragione. Se ti è successo, sappi che non sei solo, non sei sola. Perché non riusciamo a stare fermi? ✨
Se ti piacerebbe leggere altri articoli simili a questo, ti lascio qui il link al mio blog: https://www.lucamazzucchelli.com/blog/00:00:00 Qui sarete "liberi di scegliere"Qualche mese fa sono stato a New York con la mia famiglia, e ovviamente non poteva mancare il giro a Ellis Island, dove sorge imponente la famosa Statua della Libertà, simbolo degli Stati Uniti. In una mano tiene le tavole che portano la data della Dichiarazione d'Indipendenza e nell'altra la fiaccola accesa, simbolo di libertà e giustizia.La promessa di questa Statua con cui sono state accolte migliaia e migliaia di persone: entrate nel paese della libertà.00:01:20 Abbinare libertà con responsabilitàL'idea di abbinare la libertà con la responsabilità nasce dallo psicologo austriaco Viktor Frankl, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che durante una visita alla Statua della Libertà, propose di erigere, sulla costa opposta degli Stati Uniti, un monumento a esso non opposto, bensì complementare: la Statua della Responsabilità.In una mano tiene un'aquila, simbolo del desiderio americano di libertà.Ma nell'altra mano si trova un bambino, che simboleggia la nostra responsabilità nei confronti della generazione successiva. 00:02:42 La nostra responsabilitàLa Statua della Libertà simboleggia il nostro diritto a scegliere, il nostro libero arbitrio, mentre la Statua della Responsabilità ci ricorda che siamo custodi delle conseguenze di quelle scelte, responsabili non solo di proteggere la nostra libertà ma anche di preservarla per chi verrà dopo di noi.Secondo me ognuno di noi dovrebbe iniziare a costruire questa statua dentro di sè.Magari proprio a fianco di quel senso di libertà cui tutti noi desideriamo fortemente ma che, se non controlliamo, può trasformarsi in un qualcosa dalle tremende conseguenze.A presto, LucaP.S. Sei già iscritto alle Mazzunotes? Una volta alla settimana riceverai una mail nella tua casella di posta con le mie riflessioni e altre piccole sorprese. Clicca qui per iscriverti: https://www.psicologo-milano.it/newsletter/
Karibu uungane nami Happiness Mlewa katika kipindi Usalama Barabarani, Wawezeshaji kutoka Trafiki Makao Makuu, wakielezea juu Haki na wajibu wa Dereva na Ukaguzi wa Magari . L'articolo Zifahamu haki na wajibu Madereva wanapotumia eneo la Barabara. proviene da Radio Maria.
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Come ti senti davanti ad un armadio strapieno e disordinato? Sono sicura che la tua prima reazione sarebbe sarebbe quella di chiudere l'anta e fingere di non averlo visto! Se lo facessi però sarebbe un vero peccato! Magari dentro ci sono pezzi preziosi, abiti che ami e che raccontano chi sei, ma il caos ti impedisce di vederli. E tu finisci per indossare sempre le stesse cose, anche se quando ti guardi non ti piaci e pensi che quegli abiti non ti rappresentano più. Ora seguimi un attimo in questa riflessione: se quell'armadio che stai guardando fosse la metafora della tua vita? In questo episodio del Podcast, ti guiderò in un viaggio dentro il tuo personale armadio interiore: le relazioni, le abitudini, i sogni messi da parte, le convinzioni che ti trattengono e le parti di te che hai dimenticato.
Oggi parliamo di uscire dalla zona di confort. Quella comoda bolla in cui ti rifugi e ti racconti che va tutto bene così com'è. Ma la tua crescita, la tua evoluzione, sono fuori da quella bolla. È il posto in cui tutto è prevedibile. Sai come funziona, conosci le regole del gioco e, soprattutto, non devi rischiare niente. Ma è anche il posto dove i tuoi sogni vanno a morire. Pensa a tutte quelle volte in cui hai desiderato di fare qualcosa di più, di diverso. Magari cambiare lavoro, iniziare un nuovo progetto, imparare una nuova abilità, viaggiare da sola… E poi, puntualmente, arriva quella vocina che ti blocca. Perché fermarsi significa non rischiare, ma significa anche non vivere davvero. Quante volte hai sacrificato la tua libertà, i tuoi sogni, il tuo potenziale solo per evitare di sentirti a disagio? “Ma come si fa?” Inizia da piccoli passi. Magari accetta un'opportunità che hai sempre rimandato. Magari è dire di no a qualcuno che ti toglie energia. Non sarà facile o comodo. Ma scoprirai una forza e un coraggio che non pensavi di avere. Chiediti: che cosa sto evitando perché mi fa paura? La paura è solo un segnale che stai per fare qualcosa di grande. Se non c'è paura, probabilmente sei ancora nella tua zona di confort. Non lasciarti bloccare dalla paura del giudizio, del fallimento o dell'ignoto. Esci, prova, rischia. Perché fuori dalla tua zona di confort è dove trovi chi sei. E non devi chiedere il permesso a nessuno per volere di più, per voler essere di più. Fai un passo per uscire dalla tua zona di confort e partecipa al mio ritiro di maggio. Scopri il tuo potere interiore e liberati da tutto ciò che non ti serve più. Abbraccia la tua parte più autentica. Questo retreat sarà un'esperienza preziosa per riconnetterti a te stessa: https://giusivalentini.com/product/ritrova-te-stessa 01:58 Cos'è la zona di confort 03:00 Come gestire la tua “vocina” interna 03:59 La mia decisione di comprare casa in Brasile 05:53 Una promessa a te stessa 07:20 Fai un piccolo passo, ma fallo adesso 08:45 No, non sarà facile 09:36 Rispondi a questa domanda 10:56 Esci, prova, rischia
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Ti sei mai chiesta perché ci lamentiamo così tanto? Magari lo fai senza neanche accorgertene. La lamentela può sembrare uno sfogo innocuo, un modo per condividere la frustrazione o sentirsi comprese. Ma cosa succede quando diventa il nostro sottofondo costante? Senza rendercene conto, la lamentela può trasformarsi in una trappola invisibile, un loop mentale che ci fa sentire intrappolate nella stessa realtà, incapaci di cambiarla. Più ci concentriamo su ciò che non va, più rafforziamo l'idea che sia impossibile uscirne. Ma è davvero così? O possiamo scegliere un approccio diverso? In questo episodio, faremo un passo indietro per guardare la lamentela da una prospettiva più consapevole. Ti guiderò attraverso tre domande chiave: 1️⃣ Perché ci lamentiamo così spesso? 2️⃣ In che modo la lamentela ci impedisce di cambiare? 3️⃣ Come possiamo trasformare questa energia in un motore per agire? Sei pronta a cambiare prospettiva e riscrivere il tuo dialogo interiore?
Start learning Italian today!1. Explore more simple Italian lessons: https://italianmatters.com/1692. Download the Italian Verb Conjugation Blueprint: https://bit.ly/freebieverbblueprint3. Subscribe to the YouTube lessons: https://www.youtube.com/italianmattersThe goal of the Italian Matters Language and Culture School is to help English speakers build fluency and confidence to speak the Italian language through support, feedback, and accountability. The primary focus is on empowering Italian learners to speak clearly and sound natural so they can easily have conversations in Italian. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Y este fin de semana, entre hoy y mañana, terminamos los repasos que hemos ido haciendo de los discos que se editaron en 2024 más algunas grabaciones de años anteriores que se fueron escuchando por primera vez en La Tarataña, amén de esas otras canciones sueltas que solo encontraron su lugar en el último año en plataformas digitales y nunca en formato físico.La primera emisión de La Tarataña en este año 2025 cuenta con esta selección:1.- Cambrizal, “Canción de bodas” 2:462.- A Pedreira, “Se me apuras” 2:563.- El Nido y Rodrigo Cuevas, “Tu cucu” 2:554.- Ros, “Bruixes” 4:445.- Brunzit, “L’amistat” 3:246.- Fandila, “Amores” 3:447.- Andrés Belmonte, “Al wahid” 5:438.- Magari, “Arrel” 3:149.- Miguel Abad Frutos, “Charrada de los perros” 3:2410.- Collado Project, “Sácame a bailar” 3:5611.- Aula Carpetana, “La cinta de oro” 6:3812.- Catuxa Salom, “Amores rusos” 2:50Escuchar audio
Kijana Mtanzania Gibson Kawago hivi karibuni kupitia kampuni yake ya WAGA inayoshughulika na uvumbuzi wa teknolojia zinazolenga kupambana na uchafuzi wa mazingira ya ulimwengu, ametangaza kuanzisha vifaa vinavyotumika kuchaji magari ya umeme lengo likiwa ni kuwasaidia watu wa eneo lake, Afrika Mashariki kupata huduma ya kuchaji magari yao ili wahame kutoka katika matumizi ya mafuta ya kisukuku kama petroli na dizeli. Lakini je ana majibu gani kwa wale ambao bado hawaoni faida ya ya magari ya umeme kwa mazingira ikiwa bado vyanzo vya umeme ni chafuzi? Katika mazungumzo haya na Anold Kayanda wa Idhaa hii, Gibson anafafanua.
El próximo viernes, 20 de diciembre, Gabriel Calvo ofrecerá en Salamanca un concierto en el que repasará sus cuarenta años de trayectoria plasmada, entre otras cosas, en 17 discos. Allí estaremos, pero para abrir boca, hoy le dedicamos la primera parte de La Tarataña. Por asociación de ideas, recordamos luego a Contradanza, abundamos en el disco del dúo Magari, gozamos con el pasodoble recién subido a redes que se han marcado en plan critica el dúo Caamaño & Ameixeiras con Rodrigo Cuevas y concluimos el programa con un toque de atención bailando la “Escalivada Mix” a cargo de Toc de Crida. A bailar y disfruta este domingo con estas canciones escogidas por La Tarataña: 1.- Gabriel Calvo, “La Virgen Romera” 6:35 (con Marina Rossell), “El Conde Olinos” 3:57 (con Joaquín Díaz), “El soldado y la monja” 3:48 (con Víctor Manuel), “El bolero de Algodre” 3:35, “Salamanca la blanca” 3:34 y “Romance de Don Boyso” 4:572.- Contradanza, “Federico (chico)” 4:123.- Magari, “Magari” 3:35 y “Ilargia eta eguzkia” 3:384.- Caamaño & Ameixeiras y Rodrigo Cuevas, “Catro cousas” 4:125.- Toc de crida, “Escalivada mix” 6:52Escuchar audio
Hai mai mangiato senza renderti conto di ciò che avevi nel piatto? Magari con lo sguardo fisso sul telefono o perso nei tuoi pensieri? Scommetto che ti è successo. Ma... hai mai provato a farlo con piena consapevolezza?Clicca qui per approfondire (link attivo dalle 5:00 AM del 09/12/24) https://psinel.com/mindfuln-eating-mangiare-con-consapevolezza-aiuta-davvero/Sei Psicologa/o? Stiamo creando una squadra di professionisti partecipa al Sondaggio https://newmanspirit.typeform.com/to/cq3TyGC1Mindfitness è il nostro percorso gratuito per sviluppare il legame tra energia mentale e fisica. L'ho fatto insieme ad un grande professinista il dott. Valerio Rosso (medico psichiatra). Iscriviti gratis cliccando quiSe ti piace il podcast adorerai il mio Nuovo libro: “Restare in piedi in mezzo alle Onde - Manuale di gestione delle emozioni”... https://amzn.eu/d/1grjAUS- Vuoi Imparare a Meditare? Scarica Gratis Clarity: https://clarityapp.it/- Instagram: https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/- Test sull'Ansia: https://psinel.com/test-ansia-ig-pd/I NOSTRI PERCORSI:- Dall'Ansia alla Serenità: https://psinel.com/ansia-serenita-sp/- Emotional Freedom: https://psinel.com/emotional-freedom-sp/- Self-Kindness: https://psinel.com/self-kindness-sp/- MMA (Master in Meditazione Avanzata): https://psinel.com/master-meditazione-avanzata-sp/- Scrivi la Tua Storia: https://psinel.com/scrivi-la-tua-storia-sp/- Self-Love: https://psinel.com/self-love-sp/Credits (traccia audio): https://www.bensound.com
Mi chiamo Elena e ho 4 anni. In questo episodio, vi racconto la mia giornata – o meglio, un'avventura dopo l'altra, vista attraverso i miei occhi! Perché per noi bambini, anche i piccoli momenti sono enormi scoperte: dal risveglio pieno di energia alle risate, dai giochi in cameretta alla scuola che è un vero e proprio parco giochi. Vi porto con me tra dinosauri che fanno la spesa, amici che corrono e genitori sempre in ritardo (anche se io li sveglio sempre presto). Se avete mai desiderato vedere la giornata come la vede un bambino, questo episodio fa per voi! Magari vi farà riflettere e ricordare che anche da adulti, ogni giorno può essere speciale.
Numbers, lines, charts, theories? What are they good for? Well a lot apparently. Sit down, it's time to learn with Victor, kids. You are listening to this episode 1 week after it was released. To get episodes on time, up to 2 exclusive episodes a month, discord access, merch discounts and plenty more - check out our Patreon - https://www.patreon.com/TheDeprogramCheck out Victor's work here:Channel: https://youtube.com/channel/UCJJwfW0R3Lv486AjwUWxIYw?si=oTKNoBlCOcxG-kY6 Twitter: https://x.com/Victormagajr?t=M26ov5qUMxk6INB_v3Q-iw&s=09 Support the showSupport the show on Patreon: https://www.patreon.com/TheDeprogramFollow us on Twitter: https://twitter.com/TheDeprogramPod
Aimar entrevista al periodista especializado en transporte e infraestructuras de El País
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Hai capito la differenza tra Magari e Forse? INIZIA IL QUIZ: https://bit.ly/3YcbvsANel podcast di oggi vediamo insieme la differenza tra due parole molto usate in italiano: MAGARI e FORSE.Grazie a questo podcast e ai tanti esempi imparerai naturalmente la differenza tra questi due avverbi molto comuni e migliorerai in modo significativo la tua padronanza della lingua italiana.Capitoli del podcast:0:00 Introduzione1:41 Quando “Forse” e “Magari” hanno lo stesso significato2:34 Quando “Forse” e “Magari” NON hanno lo stesso significato3:25 L'espressione “In forse”4:57 Conclusione
Luca Foresti, classe 1973, è un imprenditore. Magari non lo è sempre, tecnicamente, ma la sua bussola interiore è lì che punta. Fin da ragazzo, capisce c'è una ricchezza finanziaria, legata a ciò di cui puoi disporre in quel momento, e c'è una ricchezza economica, legata alle possibilità che hai di produrre reddito in una vita intera, e quindi alle capacità, alle passioni, alla relazioni. Cresciuto in una famiglia umile, Luca affianca il lavoro allo studio fin da ragazzino: prima in fabbrica, poi a raccogliere le patate, infine a insegnare a corsi di lettura e memoria rapida. Fino a che conosce un professore che lo fa appassionare ad una disciplina che guiderà le sue scelte negli anni successivi: la fisica. Luca entra alla Normale di Pisa e per lui, in quel momento, si apre un mondo di possibilità: in Università riceve un piccolo stipendio mensile ma soprattutto ha accesso a libri, film, dischi. In quegli anni si rende conto che la vera scarsità è il tempo, «perché erano molte più le cose belle che potevo fare che il tempo a disposizione per farle». Dopo la laurea, Luca fa un dottorato in Matematica Finanziaria e subito dopo, inizia lavorare. Ogni sua scelta, in quegli anni, è dettata dalla possibilità di apprendimento che un certo lavoro gli da e non dallo stipendio. Verso i 30 anni capisce che vuole fare un passo in più verso la complessità: diventare imprenditore. E così fonda una start-up assieme a sua moglie. Ma le cose non vanno come si aspettavano e nel giro di pochi anni si ritrovano a fronteggiare molti debiti. Ma anche in questo momento difficile, Luca mantiene un profilo di rischio molto elevato, che nasce dalla consapevolezza mai sopita di possedere ricchezza economica. Per fare cassa e ripagare i debiti, accetta alcune consulenze e poi diventa amministratore delegato del Sant'Agostino di Milano. «Una sconfitta morale inizialmente. Poi, però, per un mix di fortuna e bravura, il Sant'Agostino è diventato di fatto una start-up». Luca ne diviene socio e dopo averne guidato la exit, torna a fare l'imprenditore. In questi anni di montagne russe e di continui cambiamenti, le conversazioni finanziarie non avvengono mai in stanze chiuse ai loro tre figli: la famiglia di Luca diventa una sorta di laboratorio di educazione finanziaria che codifica un vero e proprio metodo che ci ha generosamente raccontato.
Camilla Negri ha 34 anni ed è originaria di Fontana Fredda di Cadeo, un paese in provincia di Piacenza, dove il padre negli anni '80 avvia un'azienda che vende attrezzature per la ristorazione. Fin da quando è ragazzina, Camilla nutre una forte repulsione per quell'attività di famiglia, in perenne lotta con i competitor, le banche, i pagamenti. In più, l'azienda fagocita tutte le energie dei suoi genitori, a discapito di altri aspetti della vita. «Da parte loro mi è mancato proprio quel tipo di rapporto per il quale si fanno cose insieme». Da ragazza Camilla ha tutt'altri sogni per il suo futuro, ma dopo la laurea si scontra con un mondo del lavoro predatorio: «I miei colloqui si svolgevano più o meno così: ti prendiamo sei mesi, non ti diamo neanche un rimborso spese e non pensiamo neanche di assumerti dopo». Capisce che non può permettersi di sbattere la porta in faccia alla fortuna che ha: entra così a lavorare nell'azienda di famiglia che un giorno erediterà. Impara molto e lavora sodo, consapevole che un giorno saranno lei e i suoi fratelli a mandare avanti l'azienda. Eppure il passaggio di conoscenze e competenze da parte dei suoi genitori è come inceppato. E in questo, ancora una volta, c'entra il tabù dei soldi. «Si parla di problemi, mai di soldi. Magari i fatturati sono in decrescita, ma non ci viene data un'idea chiara di quali sono le entrate, quali i costi, i finanziamenti in essere. Oggi i miei genitori non pensano che io e mio fratello siamo in grado di gestire l'azienda, e probabilmente hanno ragione. Ma se portassero il tema soldi nella conversazione, forse nel giro di poco tempo ne saremmo capaci». Intanto, con l'arrivo di una seconda figlia, Camilla ha un nuovo obiettivo su cui focalizzarsi: liberarsi dalla trappola casa-lavoro-famiglia e imparare a godersi la vita.
Magari è arrivato il momento di cambiare lavoro o collaboratori... vediamo alcune domande utili da farsi