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In molti ci segnalate il problema dei Comuni che spengono i lampioni per risparmiare sulle bollette. Ad #AriaPulita ne parliamo con Giovanni Morgese, responsabile per l'Emilia Romagna del NSC (Nuovo Sindacato Carabinieri) preoccupato per la sicurezza degli operatori delle forze dell'ordine.
E' il secondo intervento effettuato per contrastare il caro energia dopo quello dello scorso anno. L'amministrazione comunale farà sostituire 316 punti luce nel quartiere Santa Croce. Metà dell'importo è finanziato dai fondi Pnrr
La crisi energetica in corso e il caro bollette dovrà condurre a una revisione dei consumi personali che potrebbe essere regolata per legge. In Germania si è discusso sulla durata di una doccia, qui in Italia il dibattito su come e dove ridurre non è ancora nel pieno ma si parla già di spegnere i lampioni e ridurre di due gradi gli impianti di riscaldamento. Ci addentriamo in questo tema, nel caso Santori, leader del movimento delle Sardine che ha dichiarato di coltivare e consumare cannabis a titolo personale e ci occupiamo infine di grembiuli. Un asilo del pistoiese ha deciso che a settembre, per ovviare a classificazioni di genere, tutti i bambini li indosseranno di colore giallo.
Tra Top10 e partite viste, abbiamo parlato sia di basket sia di altro.
Possibile che quando certe persone passano sotto i lampioni questi si spengono? È un nuovo fenomeno paranormale? Siete anche voi “spegnitori di lampioni”? Oggi indaghiamo su questo mistero...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
[...] Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese, la piú squallida e la piú scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato. Vi si saliva per una scalaccia buja, intanfata d'umido, stenebrata a malapena da due tisici lumini filanti, di quelli con le spere di latta, appiccati al muro quasi per far vedere come ornati di stucco, no, per dir la verità, non ce ne fossero, ma gromme di muffa, sí, e tante! Saliva con noi una moltitudine di gente, attirata dalla discussione di gran momento che doveva svolgersi quella sera; saliva con un contegno, anzi con un cipiglio che doveva per forza meravigliare uno come me, abituato a non vedere mai prendere sul serio le sedute d'un Consiglio comunale. La meraviglia mi era poi accresciuta, dall'aria, dall'aspetto di quella gente, che non mi pareva affatto cosí sciocca da doversi con tanta facilità contentare d'esser trattata com'era, cioè a modo di cani, dal Municipio. [...]
[...] Nelle altre camere della casa non ci s'andava se non per ficcarsi a letto, la sera di buon'ora. Ma babbo Colombo ci faceva anche di giorno una capatina di tanto in tanto, curvo, con le gambe fasciate, spasimando a ogni passo, per andar a vedere dal balcone della sala da pranzo tutta la Val di Chiana che si scopriva di là e il suo bel podere di Caggiolo. E Vespina, a farglielo apposta, gravida, cosí che poteva appena spiccicar le piote da terra, lo seguiva lemme lemme, per accrescergli il rimpianto della campagna lontana, il dispetto di vedersi ridotto in quello stato. Maledetta! E ora gli faceva i figliuoli, per giunta. Ma glieli avrebbe accomodati lui! Oh, senza farli penare, beninteso. Li avrebbe presi per la coda e là, avrebbe loro sbatacchiata la testa in una pietra. [...]
Canto alla durata di P. Handke è un poemetto realistico. La poesia di Handke è fatta di oggetti, dati, fatti di realtà che attraverso il ricordo ci definisce e non ci fa disperdere. Il tempo trasforma, la durata fissa e si fa poesia, poesia d' amore come dice lo stesso autoreCredit- autore : Peter Handke- voce: Rosanna FrattaruoloVuoi proporti come autore o voce ? Contatta levocidimitico@gmail.com
In una lettera indirizzata al Premier Conte, alcuni sindaci - tra questi Beppe Sala (Milano), Virginia Raggi (Roma) e Dario Nardella (Firenze) - chiedono misure precise e fondi per i comuni per far ripartire le grandi città. Per il primo cittadino della Magnifica, per far quadrare i conti potrebbero rendersi necessarie misure drastiche, come limitare l'illuminazione stradale. Provocazione o triste necessità? Lo scopriamo dalla viva voce del Sindaco Dario Nardella. In arrivo il difficile e maxi decreto Rilancio, ma è tensione nel Governo. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. La morte del parà Scieri: "Fu ucciso da tre caporali". La Procura militare chiude il cerchio del delitto compiuto a Pisa nel 1999. Per i dettagli ci colleghiamo con Carlo Varoni, cronista de La Nazione, ed. Pisa. Infine un'ampia riflessione sugli insulti attorno alla liberazione e al rimpatrio di Silvia Romano con la nostra Raffaella Calandra.
Fuochi d'artificio per la prima puntata!Si parla di lampioni che tolgono la connessione internet, di teen drama, di Supernatural, Death Stranding, Killer Chambers, il re leone, stampanti 3d e tanta altra roba!Killer Chambers:► https://store.steampowered.com/app/1040590/Killer_Chambers/Marta ►https://www.instagram.com/brighter_m/Carlo:► http://www.carlo-orlandi.com/► https://www.youtube.com/user/NomedSenkradSpad► https://mercuriopodcast.com/Trovi Thundernerd ed altri podcast interessanti sulle Officine► https://officine.me
[...] Cercando di dissimulare alla meglio la pena, la costernazione strana che a mano a mano lo vinceva nel vedersi accanto quell'uomo toccato dalla morte, quasi morto per metà e cangiato, cominciò a domandargli dove fosse stato tutto quel tempo, da che s'era allontanato da Roma; che avesse fatto; quando fosse ritornato. Beniamino Lenzi gli rispose con parole smozzicate quasi inintelligibili, che lasciarono il Golisch nel dubbio che le sue domande non fossero state comprese. Solo le pàlpebre, abbassandosi frequentemente su gli occhi, esprimevano lo stento e la pena, e pareva che volessero far perdere allo sguardo quel teso, duro, strano attonimento. Ma non ci riuscivano. La morte, passando e toccando, aveva fissato cosí la maschera di quell'uomo. Egli doveva aspettare con quel volto, con quegli occhi, con quell'aria di spaurita sospensione, ch'ella ripassasse e lo ritoccasse un tantino piú forte per renderlo immobile del tutto e per sempre. [...]
[...] Nelle altre camere della casa non ci s'andava se non per ficcarsi a letto, la sera di buon'ora. Ma babbo Colombo ci faceva anche di giorno una capatina di tanto in tanto, curvo, con le gambe fasciate, spasimando a ogni passo, per andar a vedere dal balcone della sala da pranzo tutta la Val di Chiana che si scopriva di là e il suo bel podere di Caggiolo. E Vespina, a farglielo apposta, gravida, cosí che poteva appena spiccicar le piote da terra, lo seguiva lemme lemme, per accrescergli il rimpianto della campagna lontana, il dispetto di vedersi ridotto in quello stato. Maledetta! E ora gli faceva i figliuoli, per giunta. Ma glieli avrebbe accomodati lui! Oh, senza farli penare, beninteso. Li avrebbe presi per la coda e là, avrebbe loro sbatacchiata la testa in una pietra. [...]
[...] Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese, la piú squallida e la piú scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato. Vi si saliva per una scalaccia buja, intanfata d'umido, stenebrata a malapena da due tisici lumini filanti, di quelli con le spere di latta, appiccati al muro quasi per far vedere come ornati di stucco, no, per dir la verità, non ce ne fossero, ma gromme di muffa, sí, e tante! Saliva con noi una moltitudine di gente, attirata dalla discussione di gran momento che doveva svolgersi quella sera; saliva con un contegno, anzi con un cipiglio che doveva per forza meravigliare uno come me, abituato a non vedere mai prendere sul serio le sedute d'un Consiglio comunale. La meraviglia mi era poi accresciuta, dall'aria, dall'aspetto di quella gente, che non mi pareva affatto cosí sciocca da doversi con tanta facilità contentare d'esser trattata com'era, cioè a modo di cani, dal Municipio. [...]
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Lampioni e pali della luce col cappotto in Inghilterra, la mobilitazione dei palermitani sul web per la partenza immediata dei tram, la borghesia aymara in Bolivia che cambia il panorama della città di El Alto; aggiungeteci il consueto appuntamento con la psicoradio et voilà: questo il menù di questa puntata di Periferie!
Lampioni e pali della luce col cappotto in Inghilterra, la mobilitazione dei palermitani sul web per la partenza immediata dei tram, la borghesia aymara in Bolivia che cambia il panorama della città di El Alto; aggiungeteci il consueto appuntamento con la psicoradio et voilà: questo il menù di questa puntata di Periferie!
Ospiti: Gianni Dominici, direttore Forum PA ; Jessy Marsh, Smart City International; Daria Casciani,ideatrice di Lampioni intelligenti