Podcast by Massimo Benvegnú
Doppia puntata speciale - In questa seconda parte dell'intervista a Roberto Grassilli, il cantante dei Mistoterital racconta i momenti salienti della sua vita turbolenta a fianco di Steven Spielberg, George Melies, Michele Serra e Antonio Di Pietro. In occasione della reunion dello storico gruppo bolognese il 27 luglio al Botanique. Seconda parte.
Doppia puntata speciale - Roberto Grassilli - una delle menti dietro a Lino e i Mistoterital, ma anche matita per Cuore, e mouse per Clarence - apre il suo cassetto dei ricordi per Vado al Massimo (dopo aver passato un'ora a cercare la chiave). In occasione della reunion dello storico gruppo bolognese il 27 luglio al Botanique. Prima parte.
Ricordi di scene di classe, tante canzoni anni Ottanta e un pizzico di nostalgia, aspettando il boom di due ospiti supercool nelle prossime settimane e con la pagina di un libro. Vado al Massimo 17, passata senza sfighe anche questa.
Mentre in Ucraina esplodeva Chernobyl, cosa facevamo noi nell'estate del 1986? E cosa ascoltavamo? Massimo tra il nostalgico e il faceto suona alcuni pezzi di quell' anno. Old style.
Domenica pomeriggio, noia mortale, per cui perche' non chiamare al telefono Bobbi Gualtirolo, e farsi raccontare un po' il suo nuovo album, I pezzi miei? E magari farsi suonare un inedito alla chitarra? Un'altra bieca operazione commerciale cammuffata da opera d'arte da due vecchie volpi della pianura veneta.
Maggio e' il mese della Madonna, e Madonna e' stata la colonna sonora delle nostre vite. Massimo non si ricorda il titolo di una canzone della signora Ciccone, e gli viene in aiuto Marco Duse, poliedrico veneziano officiatore delle Madonna Nights. Ne scaturisce una conversazione abbondante, almeno quanto Myss Keta.
Tedesco, Francese, a Vado al Massimo stasera si mescola tutto, icone di donne forti, ricordi strappati, giri di basso, cagnolini in braccio e perfino Pappalardo! Tutto per il mainstream.
Massimo non si ricorda praticamente nulla degli anni Novanta, ma cerca di farsi ritornare qualcosa alla memoria rievocando la battaglia del Britpop tra Blur ed Oasis. La regia non gioca brutti scherzi, e la prima puntata live di un'ora scorre piacevole!
Dieci episodi Dieci! Vado al Massimo ce l'ha fatta ad arrivare in doppia cifra, e la regia ha preso il sopravvento spingendo l'acceleratore sul Mainstream! Ma c'e' anche un commento sociale su un fatto di cronaca - attenzione. Ma e' in dialetto veneto, quindi non ci sono rischi che venga preso sul serio.
Sara' anche spuntato il sole, ma c'e' un po' di tristezza nell'aria - quindi via una botta di anni Ottanta. Cyndi Lauper suona l'ukulele e Miles Davis la tromba. E una anticipazione sul primo ospite, forse.
Perche' negli anni Novanta era tutto un proliferare di assoli di chitarra deprimentissimi su base minore? Un'altra stupida motivazione per una chiaccherata su tutto o niente col nostro Mattatore fresco di Compleanno
Tornato da un viaggio in Italia, Massimo non voleva parlare degli Oscar e poi ne ha parlato, non voleva suonare la canzone di Benvegnú e invece l'ha suonata, non voleva puntare ancora una volta sulla nostalgia, e invece..,
Visto il boom sui social media, tiriamo un attimo le somme su questo progetto, con un bel pippotto filosofico, anzi due, uno mio e uno di Bob Dylan.
Un altro giro dei ricordi sul Sanremo 1981, con qualche canzone dimenticata, e poi uno sguardo finalmente realista sull'edizione del 2019 e il suo lato piú preoccupante: l'invasione dei livornesi.
Poteva un podcast di vocazione mainstream come il nostro esimersi dal parlare di Sanremo? Lo facciamo partendo da una cassettina targata 1981, regalo di una nonna incosapevole che le canzoni in essa contenute parlassero di eroina e sogni erotici.
Una notte piena di movimento e di frequenze basse a Vado al Massimo, ma anche con stupidissime canzoni anni Settanta e Ottanta, come sempre.
Sempre nell'ambito delle prove tecniche di trasmissione, stasera si parla di chitarre e chitarrisimi, sempre partendo dai primi anni Ottanta, con Ivan Graziani, Carlos Santana, BB King...
Non ufficialmente il primo episodio, ma Vado al Massimo parte comunque con questo viaggio alla ricerca delle vecchie memorie delle canzoni alla radio