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Salvo e Jessica si incontrano casualmente in una delle tante sale d'attesa che la vita ci impone. Lei è milanese. Lui siciliano. Traendo spunto da episodi quotidiani, si confrontano sulla loro visione dell'esistenza. Ne emerge una duplice chiave di lettura dettata dalla loro provenienza geografica e dai loro due mondi: maschile e femminile. I vizi e le virtù del nord e del sud rappresentati in chiave brillante da due attori professionisti.Salvo e Jessica sono due anti eroi: persone comuni che si confrontano senza giudicarsi. Si rivolgono al Nord e al Sud, agli uomini e alle donne. Raccontano con ingenuità disarmante le loro buffe vicende. Pillole di vita quotidiana nelle quali ogni ascoltatore può identificarsi, sorridere e anche riflettere. Uno spunto giornaliero per non prendersi troppo sul serio e imparare ad accettare anche il pensiero diverso dal proprio.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:"Buona notizia le dimissioni dell'amministratore della Roma. Garbo:" Nella Roma tanta improvvisazione. Bonanni:" Juric ha grande esperienza. De Rossi allontanato per i risultati" Ghisoni:" Forte intromissione nel lavoro di De Rossi.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:"Buona notizia le dimissioni dell'amministratore della Roma. Garbo:" Nella Roma tanta improvvisazione. Bonanni:" Juric ha grande esperienza. De Rossi allontanato per i risultati" Ghisoni:" Forte intromissione nel lavoro di De Rossi.
Francesca Naibo, musicista dal talento poliedrico che spazia dalla chitarra classica a quella elettrica, è in Australia per alcuni concerti e per presentare il suo secondo album "So much time", prodotto da un'etichetta di Melbourne.
Mara e il backstage dei match di improvvisazione teatrale con Mary Jo e Daniele Di Ianni. Tutti pronto per il match Pescara - Bologna di sabato 16 marzo a Pescara?
Cominciamo ad analizzare la salida del cante in 4/4, a partire da quella che utilizza le sillabe Lele Ay. In altri pèodcast ci saranno salidas del cante por farruca, garrotin, tango de Malaga ecc.Per prima cosa ascoltiamo una salida por tango, cantata dalla cantaora di Jaen Gema Jimenez, in cui si sente molto bene il lele cantato per esteso. La frase Le le Ay viene dalla musica araba. Il fenomeno nella musica araba si chiama Layali, che significa notti: il cantante utilizza le parole ya leil ya ain, o notte o occhio , per farla. A volte il cantante dice Leyli, che significa mia notte. L'esempio scelto è un cantante egiziano, Saleh Abdel Hay, classe 1896. Chi ascolta i miei podcast sa che mi piace molto andare indietro nella storia per individuare le radici delle tradizioni, Il seguente esempio è una salida del cante por tientos, cantato da José Mercé, e il seguente è Dolores Vargas la Terremoto, figura di punta del flamenco pop e della rumba catalana degli anni 70. Famosa la sua rumba Achilipu, che chiunque conosca questo ambito musicale conosce di certo. Il cante utilizza lele o anche lere.La salida del cante flamenco è molto tradizionalista e il cantaor non ha la libertà totale di improvvisare come voglia, cosa che invece fa il cantante arabo, che ha assolutamente carta bianca nella creatività, mantenendo sempre il vincolo con la scala musicale. Nella musica araba colta la libertà creativa del cantante viene espressa tanto nel layali, mentre nelle seccessive parti della musica magari c'è un obbligo forte di seguire una tradizione, quasi una musica classica. Come utlimo esempio ti faccio ascoltare Pedro el Granaino por Solea, che non voglio escludere da questo elenco di salidas con lele, anche se non è in 4/4 perché è importante sapere che esiste. Pedro è un cantaor bravissimo, con una voce incredibilmente simile a quella di Camaron, e sta avendo parecchio successo. Da ascoltare con attenzione l'accompagnamento del chitarrista Antonio Patrocinio Hijo, che ha una dote incredibile nel mostrare qual'è il ruolo della chitarra nel flamenco. Sono Sabina Todaro mi occupo di flameno e musica e danza del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco ed un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso danza e musica del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Sono molto appassionata di musica e mi piace enormemente trovare le radici comuni fra queste due forme di musica. Quanto più capisco il flamenco tanto meglio capisco la musica araba e viceversa. La prima volta che hoo sentito una salida del cante con lele, mi sono detta "conosco già questa cosa!". Effettivamente avevo iniziato ad ascoltare musica araba un po' prima, quindi avevo già un background con l'improvvisazione canora fatta con ya leil ya ain. Non ho mai trovato in un libro questo parallelo, non perché non ci sia ma perché nella mia conoscenza non illimitata non l'ho incontrato. Ma mi sembra evidente!Il flamenco è come un crogiuolo in cui un orafo butta elementi diversi, e fonde tutti i metalli per creare un gioiello nuovo, in modo creativo e sempre interessante. Oggi si usa tanto parlare di inclusione e di linguaggio inclusivo: il flamenco è davvero inclusivo!
Improvvisazione o Improv c'è differenza, c'è tanta differenza se si parla di improvvisazione teatrale o meno. Ed è questo che affrontiamo, in maniera del tutto improvvisata analizzando il nuovo successo su Prime Video 'Prova Prova Sa Sa' Music composed by AIVA - Artificial Intelligence Virtual Artist (https://www.aiva.ai) Se vi va potete seguirci sui nostri social: https://www.facebook.com/comedystarter/ E su spotify cliccando su 'Segui' se vi piace e volete supportarci Siamo Marco Rudel e Bruno Interlandi
Mary Jo e Daniele Di Ianni hanno intervistato la titolare di TIC Teatro in Corso, in occasione del prossimo Match di Venerdì 6 Ottobre a Pescara
Atmospherica live al rifugio MollinoBenvenuti a un nuovo emozionante episodio del nostro podcast dedicato al mondo affascinante dei sintetizzatori modulari. Oggi vi faccio ascoltare la registrazione del live del collettivo Atmospherica presso il rifugio Mollino di Gressoney (Ao). Le note e le randomizzazioni dei modulari di Idra, Giacomo Vanelli e Paolo Dellapiana vi accompagneranno per olre due ore, un vero e proprio viaggio dei sensi.Atmospherica è un progetto legato all'”Ascolto” inteso come percorso e viaggio interiore. Il progetto è nato da un'idea di Francesca Pavese aka IDRA e da Giacomo Vanelli. Seguiteli i protagonisti di questo live ai seguenti indirizzi Instagram:@__IDRA__@Paolo_dellapiana@Giacomovanelli@atmospherica.atmospherica Grazie per aver preso parte a questo viaggio all'interno del mondo dei sintetizzatori modulari. Ci vediamo giovedì 21 settembre! Seguimi su @poscast.rumorebianco e su @daniel__mana e ricordati di iscriverti al podcast per non perdervi i prossimi episodi!
Flussi di coscienza, jazz core, calcetto e...DUNE? Una conversazione caotica, improvvisata e divertente con Carma, Maurizio e Matteo degli Studio Murena. Segui, ascolta e supporta gli Studio Murena ASSOLUTAMENTE! Trovi tutto qui sotto:
Eccoci qui con una puntata speciale di Domande Scomode.Oggi abbiamo degli ospiti che sanno fare ridere e non solo: i Potaboyz, collettivo di cabarettisti improvvisatori teatrali più esilarante che ci sia!Preparatevi a sentirvi a disagio, perché le domande che abbiamo in serbo per loro sono così scomode che anche il politicamente scorretto sembrerà un gioco da ragazzi. E chi meglio dei Potaboyz per affrontarle con ironia e sarcasmo?E se pensate che la risata sia l'unica cosa che i Potaboyz sanno fare, vi sbagliate di grosso! Scoprirete infatti quali sono i loro progetti futuri e quali scelte dovranno fare per salvare il mondoInsomma, se volete divertirvi e anche imparare qualcosa sul cabaret e l'improvvisazione teatrale, non potete perdervi questa puntata.A questo link troverete tutte le pagine social, sia del collettivo che degli artisti singolihttps://linktr.ee/potaboyzSegui domande scomode anche sui Social:INSTAGRAM:https://www.instagram.com/domandescomodepodcastmettete un LIKE alla pagina FACEBOOK:https://www.facebook.com/domandescomodepodcastISCRIVETEVI al canale YOUTUBE:https://bit.ly/2XZTU7o
Risponde Loredana Germani. Ha seguito vari corsi di scrittura, critica letteraria con Filippo La Porta e scrittura autobiografica con Rossana Campo e ha scritto alcuni racconti e diversi articoli su temi letterari e artistici. Appassionata di arte figurativa, se fosse stata ricca sarebbe diventata una Peggy Guggenheim romana, invece con lo pseudonimo di Giulia Tosca è nota su Facebook per le sue foto della serie “Il cielo su Roma” e i suoi ritratti di scrittori e poeti nella pagina Vita da Scrittore.
Una nuova e divertente idea nata da Silvia e Aldo si trasforma in un meraviglioso episodio pieno di risate e nonsense. Volete scoprire di cosa si tratta? Lo chiediamo ai nostri Ospiti Misteriosi
Come si impara ad avere la risposta giusta in ogni situazione? lo scopriamo in questa puntata insieme a Davide "omino", improvvisatore teatrale.Ecco tutti i riferimenti di Davide:https://www.instagram.com/davide_ominohttps://www.facebook.com/ominofxhttps://www.facebook.com/improaccademia/https://www.tiktok.com/@potaboyzcomedy
Amore per la melodia, essenzialità e una rara capacità espressiva impreziosiscono ON/OFF, l'ultima pubblicazione per piano solo del musicista Marco Meloni. Un lavoro profondo e godibile, dove l'amore per la melodia scorre come linfa vitale attraverso tutti i brani ON/OFF Il brano che apre il CD di Marco Meloni, è Easy River, una atmosfera spensierata che a tratti ricorda alcune atmosfere di American Garage di Pat Metheny, segue 'On', un dolce ostinato che richiama le dimensioni meditative di Philip Glass, e poi 'Off' che si muove in una dimensione simile, dove P. Glass e L. Einaudi s'incontrano felicemente attraverso l'originalità espressiva del Musicista. 'Quando Torni accarezza con eleganza il modo Frigio, mentre il brano seguente 'Quello che Senti' si muove su sonorità Lidie. L'intensità e la profondità informano 'Un Solo Pensiero' , intensità che viene subito bilanciata dallo spumeggiante 6/8 di "Sparkling Love'. 'MoneyPenny' è profondo e' delicato, a tratti lunare, e 'Gocce di Luce' è struggente e quasi ricorda melodie prog di altri tempi; con 'Il Re Solitario' e 'Never Black' si respira l'aria rarefatta di Luigi Einaudi, ma il brano seguente 'Mr. Smile', che forse cattura un lato importante della personalità di Marco Meloni, carica di ottimismo e vitalità. Invece 'New Life' richiama nuovamente le atmosfere di Glass, Sakamoto e Einaudi. Chiude il lavoro 'Limite Invalicabile' l'unico brano del CD in cui le melodie del piano sono accompagnate da sonorità elettroniche. Formazione Marco Meloni si è diplomato in Pianoforte Moderno e Tastiere Elettroniche presso l'Università della Musica di Roma, sotto la guida di Stefano Sastro, e in Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio di Cagliari, sotto la guida di Elio Martusciello. Nell'anno accademico 2007/2008 consegue il Diploma Accademico di II° livello in Musica Elettronica presso il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”. Insegna Pianoforte Moderno, Tastiere Elettroniche e Musica Elettronica presso le Scuole Civiche di Musica di Cagliari e Monserrato ed è insegnante, presidente e socio fondatore dell'Associazione Culturale CDMI Music School di Cagliari. Ha collaborato con altre scuole civiche della Sardegna (Capoterra e Villa San Pietro). Scuola civica di musica di Cagliari: Saggio di un'allieva di Marco Meloni Concerti e Pubblicazioni Marco Meloni svolge attività concertistica nell'ambito della musica jazz e della sperimentazione elettronica, ha all'attivo la partecipazione a diverse produzioni teatrali, discografiche e multimediali. Nel 2007 registra il cd “Spazio Aperto”, assieme al chitarrista jazz Giorgio Murtas, pubblicato con l'etichetta Digitalis Purpurea. Da sempre interessato all'informatica musicale, alterna la composizione tradizionale a quella elettronica. Nel 2019 pubblica il cd “ON OFF”, edito da Ticonzero, contenente proprie composizioni per piano solo. Nel 2022, assieme a Daniele Ledda, pubblica il disco “LIMITE INVALICABILE”, edito da Ticonzero, contenente composizioni per pianoforte e live electronics. Rifrazioni ON/OFF è un lavoro pubblicato a Dicembre del 2019, appena prima della pandemia, eppure il compositore non si è scoraggiato, riuscendo comunque a promuoverlo in vari contesti. L'approccio di Marco Meloni è minimalista. Il compositore privilegia atmosfere rarefatte, dove una semplice melodia lascia spazio all'immaginazione dell'ascoltatore, che è libero di sognare. Lungi da essere banale, questa semplicità è difficile da raggiungere, richiede un lungo lavoro di ricerca, collezione di idee che poi vengono semplificate, adattate e collegate, dando infine vita a pubblicazioni ispirate come ON/OFF. In generale più è semplice una melodia, più chi la suona deve essere particolarmente espressivo e metterci il cuore, pena cadere nella banalità del già sentito. Senza dubbio, Marco Meloni con questo lavoro dimostra questa rara espressività.
Flowery Piano, i fiori ascoltati al pianoforte. L'ultimo lavoro come solista di Alessandro Di Liberto, è un sentiero di affreschi sonori in cui tradizione classica e jazzistica si innestano reciprocamente, in modi evocativi e originali. Ogni fiore e' un evento introspettivo, una ricerca interiore ispirata e dedicata agli universi floreali Il lavoro Flowery Piano si articola in una serie di piccole monografie dedicate ad alcuni fiori: aprono le danze 'Dalia ed 'Elicriso' che a tratti ricordano certe atmosfere di 'The Leprechaun' di Chick Corea, segue 'Fiori D'Arancio' dal tono decisamente classico e solenne, l'elegante 'Passiflora', la dolce ballad 'Primula' e le sonorità pentatoniche di Sakura; con 'Fresia' invece ritorniamo ai sapienti colori della tradizione classica, mentre 'Bouganville' schiude panorami armonici di ampio respiro; chiude il viaggio 'Bella di Notte' dal profumo decisamente contrappuntistico. Cenni Biografici Nell'85 si iscrive al Conservatorio di Cagliari G. P Da Palestrina dove inizia lo studio della composizione sotto la guida del maestro A.Guaragna. Si appassiona al Jazz e nel '90 viene ammesso al 1°corso di Pianoforte Jazz del Koninklijk Conservatorium de l' Aja. Durante il periodo della sua permanenza in Olanda fonda insieme al sassofonista tedesco Klaus Gesing il Di Liberto-Gesing quartet con cui si esibisce in rassegne e festival internazionali di prestigio, quali North See Jazz Festival (L'Aja), Beauforthuis (Olanda), Villach (Austria), Jazz a Vienne (Francia). Nell'estate del '99 torna in Sardegna e inizia a portare avanti un'intensa attività didattica. Nel Gennaio 2000, grazie alla preziosa collaborazione del Conservatorio di Cagliari, istituisce un corso di improvvisazione jazzistica della durata di due settimane. Nel novembre dello stesso anno registra a Milano (presso il "Talastudio" di R. Luppi) un CD a suo nome intitolato "Tonalità Naturali". Dal 2004 diventa collaboratore esterno del triennio superiore di Jazz del Conservatorio di Cagliari in qualità di docente di pratica pianistica. Negli anni a seguire estenderà la sua collaborazione ivi insegnando anche Armonia jazz, Musica d'insieme e (dal 2007) Pianoforte jazz principale. Esperienze internazionali Nel 2006 torna in Olanda per registrare un CD dal titolo "Clima di un'estate". Nello stesso anno fonda l'associazione culturale "Improvvisarte", con la quale organizza eventi legati alla musica jazz. Dal 2010 è impegnato con la presentazione del suo ultimo lavoro discografico in trio dal titolo "Memorie di standards", prodotto a novembre dall'etichetta italiana Philology e che vede la presenza di Daniele Russo alla batteria e Nicola Cossu al contrabbasso. Dal 2011 collabora stabilmente con il quintetto "Songshine" della cantante F. Corrias con il quale registra un CD di prossima uscita per l'etichetta S'Ard music. Nel 2014 registra un altro CD a suo nome intitolato: "4 jazz suites" con Rosario Giuliani special guest ai sassofoni. Collaborazioni Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con importanti esponenti del panorama jazzistico come i trombettisti Jon Faddis, F. Boltro, A. Gravish, Paolo Fresu, L. Aquino, F. Sigurtà, G. Amato, Eric Vloeimans, la violinista Anna Tifu, i sassofonisti K. Gesing, E. Cisi, M. Argiolas, M. Carboni, R. Giuliani, M. Giammarco, R. Luppi, T. Tracanna, S. D'Anna, R. Regis, M. Negri, J. Lourau, M. Rosen, D. De Graaf, Michael Erian. Ha inoltre collaborato con i cantanti David Linx, F. Claassen, F. Corrias, i chitarristi W. Bronnenberg, B. Ferra, M. Ferra, G. Corona, A. Lazzeri, i batteristi H. v. Oosterhout, D. Russo, R. Gatto, D. Garcia, E. Zach, A. Garau, E. Nijhoff, P. Frailis, G. Filindeu, L. Piana, i contrabbassisti H. v. de Geyn, S. Dessanay, J. Somsen, S. Fontoni, N. Cossu, P. Spanu, S. Maltana, G. Gudmundsson, P. Dalla Porta, C. Weber, N. Muresu, N. Cossu, T. W.Andersen, D. Deidda e tanti altri.
Miele Amaro è il titolo dell'ultima produzione di Guido Coraddu noto pianista cagliaritano. L'opera è una rivisitazione originale di brani scelti di jazzisti isolani L'opera di Salvatore Cambosu, Miele Amaro, ispira non solo il titolo, ma anche l'approccio del pianista. Difatti Miele Amaro di Coraddu è una riflessione in suoni dell'identità della cultura sarda, sulla cultura sarda. Le improvvisazioni di Coraddu colorano tutto il lavoro. Il CD si apre con 'Another Road to Timbuktu' (P.Fresu), che mette in risalto la 'frenesia demonica' del brano attraverso un insistente ostinato. Di seguito l'elenco dei brani e rispettivi autori sardi, attivi nel panorama jazzistico internazionale: 2. Toral (B.Ferra), 3. Contami unu Contu (V.Favata, M.Peghin), 4. La Strana Storia di Teddy Luck (M.Ferra, R.Pellegrini, M.Tore), 5. Cannonau (M.Derosas), 6. Launeddas (R.Lay), 7. Dune (S.Corda), 8. Sa Bruscia Narat (Marcello Melis), 9. Pane Cainte (G.Murgia) , 10. Domus de Janas su Forru the Luxia Arrabiosa (Z.Pia), 11. Linee di Fuga (P.Angeli), 12. Hola (A.Salis). Chiude il brano originale Pensamentos (G.Coraddu). Cenni Biografici Guido Coraddu è attivo sulla scena musicale da più di trent'anni. Pianista di estrazione classica, si è dedicato per molti anni alla composizione di musiche per danza contemporanea, teatro, cinema e radio. Dal 2000, ha ripreso con passione le performance dal vivo. Consigliamo l'ascolto del suo quartetto, Musica Ex-Machina, con il quale ha pubblicato quattro album. Due sono disponibili su Spotify: Burp (2018) e Sfarinati di Cereali per L'Alimentazione Umana (2016) Collaborazioni Nel corso della sua carriera artistica, Coraddu ha aperto collaborazioni con diversi musicisti di varia estrazione culturale e stilistica. Ricordiamo Daniele Sepe, Victor Seen Yuen, Enzo Favata, Louis Sclavis e Kenny Brawner. Lo stile di Guido Coraddu non è di facile classificazione. Nelle sue improvvisazioni spesso si colgono echi di autori classici del '900. Il suo linguaggio complesso è mitigato da una ricerca della melodia e del motivo accattivante. L'artista ha preferito vivere la musica al riparo dai troppi compromessi col mercato, come un intimo rifugio dove esplorare se stessi. Il suo lavoro è segno che la musica può essere a un tempo, un perfetto specchio dell'interiorità, e un entusiasmante mezzo di autoconoscenza. Il file audio devi inserirlo nell'episodio podcast
La parte destra del cervello, l'emisfero destro, si occupa della parte creativa del pensiero, percepisce la realtà da un punto di vista artistico ed emozionale. La parte destra del cervello percepisce sinteticamente l'equilibrio fra le parti di un quadro, mentre la parte sinistra, più analitica, percepisce i colori, le forme. Il flamenco, essendo basato sull'improvvisazione è prodotto totalmente dalla parte destra del cervello: non può analizzare, scegliere, progettare. Nel momento del presente, nel quale il flamenco trova la sua quintessenza, la parte sinistra del cervello non può essere molto attiva. Di fronte agli imprevisti dell'improvvisazione, che è sempre presente anche quando c'è una coreografia o una musica totalmente composta, nessuno ha uno spartito davanti che indichi velocità e precisione delle note. La risposta al sempre possibile imprevisto, nel flamenco viene sempre data assolutamente dalla parte destra del cervello.Le difficoltà tecniche nel flamenco sono enormi, ma tutto è non controllabile, fuori dal controllo, altrimenti facciamo il "ragioniere del flamenco", quello che ha tutto sotto controllo, e che però alla prima occasione non sarà in grado di rispondere nel modo migliore. Lavorando con l'emisfero sinistro farei quadrare i conti, ma non sarei in grado di osservare e cogliere l'emozionalità dell'altro, e neppure del pubblico, uccidendo il flamenco. Se non c'è l'attenzione nei confronti dell'altro, della sua possibilità di esprimersi e di esistere, il flamenco non funziona!Quando non si ha ancora tanta esperienza nel flamenco si tende a studiare tantissimo, ripetere fino alla nausea, ma una volta di fronte al pubblico si fanno errori imprevedibili, mai fatti prima in tutte le sessioni di studio. Come mai? Perché l'emozionalità dello spettacolo ci porta lontano dal controllo, nella direzione dell'ascolto e della presenza. E' normale e devo accettare che farò molti errori!Se dopo una esibizione mi rendo conto che non ho fatto errori e che non ho avuto esitazioni, credo proprio di poter affermare che il flamenco non sia stato presente. Quando faccio le prove e ripeto gli esercizi, sono totalmente nell'emisfero sinistro. Ma quando sono davanti al pubblico si accendono 'emisfero destro e strutture profonde del cervello, e il cuore si attiva. Non mi posso arrabbiare perché sbaglio qualcosa che non avevo mai sbagliato prima. Se voglio attivare il mio emisfero destro, è un po' come se per cucinare andassi in salotto ad accendere la luce e lo stereo. Ascolterò la musica e magari cucinerò peggio... ma mi godrò la musica! Quando attivo l'improvvisabilità, se non ho uno spartito di appoggio, come nel flamenco, non potrò mai ripetere la stessa cosa che avevo fatto il giorno prima! Il musicista può decidere di essere più ritmico, più melodico, cambiare la velocità, cambiare addirittura le note, gli accordi della sua musica. Tutto cambia! Anche ciò che succede intorno agli artisti determina mutamenti imprevedibili nel flamenco e un artista deve essere sensibile. Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e musiche e danze del mondo arabo dal 1985, e insegno baile flamenco e Lyrical Arab Dance, un lavoro bellissimo sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo dal 1990 a Milano. Studio con passione le neuroscienze, e mi interessa molto il rapporto musica-corpo- cervello- cuore. Quando insegno non posso usare la musica dal vivo sempre perché è molto difficile avere i musicisti a lezione, quindi devo per forza usare musica registrata. Per ballare flamenco ci vorrebbe musica fatta dal vivo e costruita apposta per la danza. Quando insegno uso brani selezionati per aver mantenuto l'essenza dell'improvvisabilità. Quelle che sono registrate dal vivo aiutano di più!Se i miei allievi devono ripassare un passo per impararlo bene, non uso mai una musica flamenca registrata, perché se lo facessi, dovrei considerarne solo l'aspetto ritmico, come se fosse una specie di metronomo, trascurando completamente l'aspetto espressivo, e non darei importanza al fatto che il cantaor inizi a cantare o finisca di farlo: mi indurrebbe a pensare che la musica sia un sottofondo, come quando si va a fare la spesa la centro commerciale. Nel flamenco la musica di sottofondo non esiste. Deve essere ascoltata con tutto il cuore. L'unica cosa che posso fare , quindi è il beat-box, canticchiando sillabe musicali che creano un sotto-strato ritmico, per fare l'esercizio sulla struttura ritmica della musica. Questo serve quando non c'è un percussionista, e se il percussionista c'è, fare il beat-box mi aiuta ad essere più immersa nel ritmo. Gli allievi così capiscono che la struttura ritmica del flamenco sono come i pilastri che reggono un edificio, ma che la danza è l'edificio, che si appoggia sui pilastri. Non si deve interrompere fra un ritmo e l'altro, ma abitare nel silenzio fra un pilastro e l'altro. Tutto ciò che faccio in questo silenzio fra un suono e l'altro e fra un gesto e l'altro è ciò che mi permette di esprimermi. E qui si apre di nuovo la porta della musica come terapia.
La musica flamenca ha una grandissima valenza terapeutica. La musica è una vibrazione compatta e coerente che si propaga attraverso le molecole dell'aria, le mette in movimento. Quando il corpo viene raggiunto da questo massaggio sonoro ne verrà influenzato. Il corpo risponde al suono in maniera magica, meravigliosa, e non si può trascurare che lo faccia. Nel flamenco lo fa ancora di più, perché la musica è creata dalla parte destra del cervello, dal cervello più profondo, più "animale". Il musicista ha un canovaccio anche abbastanza preciso ma nel flamenco, come succede nel jazz, resta sempre uno spazio dedicato all'improvvisazione. E c'è sempre spazio per seguire le energie presenti nel presente, e modificare la propria espressione a seconda della situazione del sentire del momento. Un artista flamenco può sentire i ritmi e la melodia in un modo speciale perché influenzato da qualcuno presente in sala, o da qualcosa che sta succedendo nel gruppo musicale. Nel flamenco c'è una forte componente ritmica che si mescola con la componente melodica, generando una complessità espressiva davvero notevoleNel corpo l'aspetto percussivo del flamenco risponde totalmente dentro le gambe e dentro i piedi. Siccome esiste la forza di gravità, la sollecitazione che coinvolge i piedi risale verso la parte superiore del corpo, attraverso le catene muscolari antigravitarie. La chitarra flamenca pur essendo uno strumento melodico ha sempre una componente ritmica: dà moltissimi golpes, suoni ritmici. Il corpo le risponde in modo ritmica, ma anche melodico al tempo stesso. La chitarra flamenca, nel suo aspetto melodico, risuona nelle viscere, e mi sembra un vero dato di fatto, e coinvolge tanto le viscere. La chitarra flamenca parla alle viscere!Il cante parla con la zona del corpo che lo produce: la parte alta del corpo viene colpita tanto dal flamenco, e rispondono la gola, il petto, la testa. Il cuore è sollecitato dalla combinazione fra cante e chitarra.Tutto questo non succederebbe se il musicista non mettesse in comunicazione il cuore con il corpo e il cervello. Quando questo accad, si apre la porta della comunicazione corpo- cuore- cervello.Il valore terapeutico del flamenco ha tanto a che vedere con l'emozionalità della musica, che è legata all'emozionalità del musicista. Lo spettatore riceve l'emozionalità dell'artista, se il musicista o il danzatore sono molto presenti nel proprio cuore e nel corpo e nella mente. Guardando ed ascoltando il flamenco è successo a tutti di aver accesso a ricordi ed emozioni della nostra vita, stimolati dal flamenco. La musica e il baile possono trasformare i nostri pensieri, le emozioni e persino i ricordi. E questa trasformazione fa la differenza!A volte dopo uno spettacolo flamenco dci sentiamo più energici, o più calmi, o più attivi, o più sereni... Le nostre emozioni vengono provocate dal flamenco. Spesso anche i neofiti assoluti vengono scossi nel proprio animo dal flamenco. La musica e la danza dovrebbero farlo sempre ma il flamenco che ha una emozionalità fortissima, può travolgere lo spettatore. Sarebbe meraviglioso utilizzare il flamenco come forma di terapia, lasciando uscire arrabbiature e tensioni, stress, e dare alla situazione presente il peso che realmente ha. A volte diamo un peso molto grande a qualcosa che se fosse esplicitato e reso razionale non avrebbe tanto peso... ma ciò che resta nascosto dentro la nostra coscienza diventa sempre più grande, più importante. E una formica diventa un elefante. Il flamenco ci aiuta a dare alla formica il peso della formica! Il flamenco ha una consuetudine di far diventare la musica più allegra, più leggera. E' una bella scuola di vita, perché ci insegna a buttarci dietro le spalle ciò che non ci serve: quando la rabbia o la nostalgia o l'emozione negativa è stata espressa completamente, la vita continua e si volta pagina. Il fatto di dare valore al dolore e persino alla morte la vita continua. Anche dopo l'esperienza del lutto la vita continua. Il flamenco ci dice che dopo il lutto c'è ancora la vita. I flamenco è un inno alla vita. Sono Sabina Todaro, mi occupo di danze e musiche del mondo arabo e di flamenco dal 1985. Insegno dal 1990 baile flamenco e Lyrical Arab Dance, un lavoro bellissimo sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo. Sono appassionata di neuroscienze, e indago quotidianamente le relazioni fra il corpo, il cervello, il pensiero, il cuore...,Durante le lezioni spesso faccio degli esperimenti: monto una parte di coreografia su un palo flamenco, che ha tonalità particolare, ed atmosfera peculiare. Poi provo a cambiare la musica, utilizzando un altro palo fllamenco che condivida con il primo struttura ritmica e musicale e tempo, ma non ambiente sonoro, né scala musicale. E' interessante verificare che il corpo risponde diversamente al suono se la musica cambia. Se il chitarrista cambia la musica, io cambierò i miei movimenti, la qualità dei movimenti... e forse additrittura anche la forma stessa! Se il chitarrista cambia la musica, io non sono più capace di fare gli stessi suoni che avevo appena creato: la musica fuori di me influenza totalmente la musica dentro di me. I suoni che produco dipendono assolutamente dalla musica presente. Tutto è nel flamenco una conversazione. La priorità del flamenco è sempre quella di mantenere aperta la porta dell'improvvisazione.
"Rubriche d'aria” è a cura di Juan Pablo Macías e Alessandra Poggianti ed è uno dei canali della piattaforma "On Air", il progetto di Carico Massimo, dedicato all'aria."Improvvisazione per legnetti e coro" è una performance vocale realizzata da Iacopo Seri e gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze che hanno assistito al seminario introduttivo di "Mind Fellowships”, una borsa di studio per giovani studenti delle Accademie.L'artista ha condotto ritmicamente, con due legnetti, la comunità temporanea di studenti che hanno vocalizzato autonomamente una ricerca di armonia collettiva…« …La performance è stata realizzata al termine dell'incontro con il board di Carico Massimo, nel quale abbiamo illustrato l'archivio On Air e le borse per gli studenti, dove si è parlato di pensiero come lavoro, di inutilità come necessità. L'improvvisazione è nata dall'energia di questo stesso incontro, senza spartito e senza alcuna premeditazione strutturale, con l'intenzione di tradurre immediatamente in azione l'incontro tra l'archivio di On Air e gli studenti. Qualsiasi cosa fosse uscita dalla registrazione sarebbe stata inserita nell'archivio stesso: il momento ci ha donato questa polifonia minimalista. » Iacopo SeriCoro: Giovanni Bonechi, Jessica Brunelli, Giacomo Donati, Benedetta Chiari, Sandra Favilli, Sara Fenicia, Xin He, Lisha Liang, Letizia Lo Verde, Jasmine Morandini, Marianna Nieddu, Yurong Nie, Elisa Pietracito, Alessio Pergolesi, Elisa Puglisi, Irene Scartini, Gaia Trabalzi, Marco Martinez, Valentina Serio, Rong Yang, Zhi Chao Wang, Yun Zhang, Wenzheng Zhang, Peng Yuan Zhao.Ringraziamo per il prezioso supporto Marco Raffaele.Iacopo Seri (Arezzo, 1983) è un artista che utilizza la performance, la disarticolazione del linguaggio, stati di coscienza non ordinari, esplorazione di luoghi tangibili e sottili per una comprensione non convenzionale della realtà. Parte del direttivo di Carico Massimo.
IN QUESTA ROTONDA PUNTATA: IN GIAPPONE UN UOMO SPOSA UN OLOGRAMMA, UN MICROONDE CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE TENTA DI UCCIDERE IL SUO CREATORE, MORTA NONNA PINA, COSE MAI SENTITE A SBONGO, CRINGE AND CRIME, ENZO PITTORE, BURGER KINK, STEF MAISTER OSPITE IN STUDIO.
Ormai lo sapete, Simo ama l'improvvisazione.Questa settimana non volevamo lasciarvi senza episodio, così ecco una puntata in solitario dove affronta "la gentile arte dell'improvvisazione", come mescolare spunti, scene, fantasia e sfruttare le occasioni al tavolo per narrare qualcosa di indimenticabile.Probabilmente ci vorrebbero altri episodi sul tema, ma consideratela una anticipazione!Segui il Dado Incantato e vuoi supportarlo?Non raccogliamo soldi ma puoi materialmente:- Lasciare una recensione positiva al nostro podcast su Spotify, Spreaker o Apple Podcast- Ri-condividere questa puntata sui social: Facebook, Twitter o Instagram in particolare- Taggarci in un balletto su Tik Tok!- Metterti agli angoli di una strada in centro a Milano con un billboard che indichi il nostro podcast.La fantasia non ha limiti.
Oggi il gruppo del progetto Radio Live si cimenta in una gara di improvvisazione radiofonica su argomenti vari
IN QUESTA DISPOTICA PUNTATA: ANEDOTTO INTERESSANTE DI ISACCO, IL NOSTRO PRIMO DISSING SU INSTA, ENZO PRIMO PC CHE RICEVE UNA PENNA USB, LO SPETTACOLO DI DANIEL E PASQUALE, IL GIOCO DELLE SENZASIONI.
IN QUESTA SPINTA PUNTATA: SE WILL SMITH FOSSE STATO BIANCO, SONDAGGI IN FRIULI, IL VAGONE ALLEGRO DI TRENITALIA, CAITZO EDITORE, ENZO GENERICO, STORIE COMMOVENTI.
Quando fai la tara alle file delle casse al supermercato o sei un fans di Giacobazzi o non hai la capacità di lasciare nulla al caso. In questo episodio conosciamo come si diventa pluri fustini d'oro GD senza improvvisazione alcuna.
IN QUESTA MILLIMETRICA PUNTATA: LA DIFFERENZA TRA LEADER E BOSS, LA DOCUSERIE SUI PARCHI DI OBAMA SU NETFLIX, STORIE COMMOVENTI, ENZO RISPONDITORE, CAITZO EDITORE E COSE CHE ACCADRANNO NEL PROSSIMO EPISODIO.
IN QUESTA CASSANDRICA PUNTATA: CAITZO EDITORE, L'OPINIONISTA ENZO CI SPIEGA L'OMOFOBISMO, CONSERVATORIO MARMITTONI, IL FILM PORNO DI ELIO E LE STORIE TESE!
Volevo raccontarvi una storia romantica, ho sbirciato nella letteratura… ma non ero soddisfatto. E quindi? Preparatevi a essere sommersi dalle FETTINE PANATE! Ah, auguri a tutti gli innamorati! ❤️
Sono passati mesi, forse anni, dalla precedente stagione del Cactus. Si ritorna umili con le nostre novità, con gli obiettivi nuovi per l'anno ‘22 ma si rimane attaccati al passato con un Francè modesto sul suo costume di Deadpool e una cattiveria ingiustificata verso Bazz e il suo rapporto passato con lo sport.Daje con la birra! E bevete moderatamente, non fate come Deo
IN QUESTA PERIPATETICA PUNTATA: SANREMO, IACCHETTI E SALVINI POSITIVI, MATTARELLA DEMOCRISTIANO, SCUOLA DEMOLITA A NAPOLI, ENZO IL RAPPER EMERGENTE, I SUPEREROI ITALIANI, STUDIO K.
Esattamente come un musicista jazz suonerebbe uno spartito stravolgendone il senso ma restando fedele al tema, così uno speaker radiofonico stravolgerà completamente il testo da cui ha tratto ispirazione mantenendosi fedele al tema trattato.
Il venditore non è un chiacchierone. è un professionista. Distinzione tra improvvisazione e millantare.-Sostieni il podcast: commenta o contattami su Telegram: https://t.me/diegoreginaanche con un commento vocale.sostieni il podcast: iscriviti alla newsletter: https://diegoregina.substack.com/sostieni il podcast lasciando una recensione su Apple Podcast/iTunes:https://podcasts.apple.com/it/podcast/diego-regina-il-podcast/id1515028892sostieni il podcast con un piccolo contributo su: https://it.tipeee.com/diegoreginaservirà a migliorare qualità e fare nuovi contenutisostieni il podcast su Patreon: https://www.patreon.com/diegoreginaservirà a migliorare qualità e fare nuovi contenutiSostieni il podcast condividendo con chi conosci, tramite WhatsApp, mail o come vuoi tu. Più siamo più sarà divertente.Grazie Diegohttps://www.diegoregina.comcosa utilizzo per il podcast:Rode Microphones WS2: https://amzn.to/3pLVntJ Rode Procaster Microfono Dinamico Professionaledi Alta Qualità, Nero/Antracite: https://amzn.to/3odPYvh Microfono Lavalier: https://amzn.to/3qg3FdFFocusrite Scarlett 4i4 3rd Gen - Interfaccia audio: https://amzn.to/358b1b2Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/diego-regina-il-podcast--4414982/support.
IN QUESTA PUNTIGLIOSA PUNTATA: GENTE CHE VA, BINGOBUS, I GAY SCOPANO MOLTO, I BTS, LE RAGAZZE CON I PULLOVER A COLLO ALTO SONO SEXY, CAITZO EDITORE, UNA SEXY RAGAZZA CON IL COLLO ALTO IN STUDIO.
IN QUESTA MELMOSA PUNTATA: IL PISSING, IL GIALLO PISCIO STA BENE SU TUTTO, COSE IN COMUNE TRA PISSING E DISSING, DISSING AD ALTRI PODCAST CONCORRENTI, UN GIOCO DA GIOVANI, ALIBABASTA E LA PASTA SFOGGIA.
IN QUESTA POLIGLOTTA PUNTATA: ISACCO NON APPREZZA IL LEGGIO MESSO IN STUDIO DA GIUSEPPE, I MALI DEL MONDO SECONDO ISACCO, GENTE CI GUARDA DAL BAR, IL CIRCO MARRUFFONI, COME ABBIAMO PASSATO IL NATALE AL NORD, GIANFRANCO AIRLINES, ROMANTICISMO E OLTRE.
Quante volte nella vita pensiamo di aver capito ed invece non ci abbiamo capito una mazza?Oggi parliamo dei malintesi delle nostre giornate triste e grigie.La prima della terza stagione.EDDAI, SU.#Nonèunpodcast #fraintendimenti
IN QUESTA FRIZZANTE PUNTATA: LE COCCOLE SONO MEGLIO DEL SESSO, UN VERNISSAGE DAVANTI A NOI, IL FORMAGGINO, BANCA BESTIA, ENZO LA FIGLIA DI UNO SFASCIACARROZZE, CIRCO MARRUFFONI.
IN QUESTA ELUCUBRANTE PUNTATA: UNA LAUREA DAVANTI A NOI, IL DDL ZAN AFFOSSATO, DANIEL SVIENE, CIRCO MARRUFFONI, I GREEN PASS FALSI, PROBLEMI TECNICI E GIANFRANCO TELEFONIA.
IN QUESTA SCIVOLOSA PUNTATA DI SBONGO: TOPOLINO HA L'AIDS E LECCA L'ANO, IL GABIBBO VUOLE PICCHIARE BRUMOTTI E STITCH CERCA UNA COSA. E A UNA CERTA ISACCO LASCIA LO STUDIO. ATTENZIONE: EPISODIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE.
IN QUESTA SCIVOLOSA PUNTATA: IL RITORNO DI SBONGO, TUTTI I CAMBIAMENTI DELLA SECONDA STAGIONE, SUPERMAN BISEX, LA SEZIONE NO-GENDER NEI NEGOZI DI GIOCATTOLI IN CALIFORNIA, CARLOCARLOTV, L'ESERCITO NORDKOREANO METTE ALLA PROVA LA PROPRIA FORZA E TUTTE LE COSE ASSURDE CHE SONO SUCCESSE ALLA LAUREA DI ISACCO. SIAMO TORNATI.
BECCATEVI IL BEST DELLA PRIMA STAGIONE
Enrico Salimbeni, attore, parla con Jack di cinema, percorso attoriale, Radiofreccia, Fellini, Pupi Avati, teatro