Podcasts about settanta

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il posto delle parole
Bruno Murialdo "Nuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 20:35


Bruno MurialdoNuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino. Mostra fotograficaScrittori in Cittàwww.scrittorincitta.itDal 15 novembre 2025 al 3 dicembre 2026, Piazza Virginio • Ingresso liberoVentidue fotografie in bianco e nero delle testimoni femminili dell'Anello forte di Nuto Revelli scattate da Bruno Murialdo quando accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese nelle sue interviste. La mostra sarà accompagnata dal commento audio degli studenti e delle studentesse del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo che hanno lavorato per mettere in dialogo le testimoni ritratte e il loro tempo con la loro visione di quel contesto e di quello attuale. Organizzata da Comune di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, con il contributo di Fondazione CRT, in collaborazione con La Stampa.Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 16.30, con interventi di Bruno Murialdo, Marco Revelli, studentesse e studenti del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo.Lunedì 27 novembre, ore 20.45, CDT sala polivalente, proiezione del documentario Bruno: un ritratto con introduzione del regista e giornalista J. D. Spellman (online) e del fotografo B. Murialdo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Bruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Sveja
Il massacro del Circeo. Linguaggio e cultura cinquant'anni dopo

Sveja

Play Episode Listen Later Nov 9, 2025 37:54


Sono passati cinquant'anni dal 29 e 30 settembre 1975, quando Rosaria Lopez e Donatella Colasanti venivano rapite e seviziate per ore da Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira.Il massacro del Circeo è stato un atto di violenza sessuale e di sadismo in una cultura patriarcale che resisteva all'introduzione del divorzio e che, nei processi per stupro, metteva le donne sul banco degli imputati; ma resiste anche una sua interpretazione politica legata alla provenienza dei tre aguzzini, borghesi di estrema destra, sullo sfondo delle fratture che percorrevano la società italiana degli anni Settanta.In questo Fuori Porta, Mariasole Garacci esplora il contesto storico di tale episodio e il linguaggio della violenza di genere con la giornalista Ilaria Amenta, l'avvocato penalista Iacopo Benevieri e lo storico Paolo Mattera, tra gli autori del libro Il massacro del Circeo. 29 – 30 settembre 1975 (TAB edizioni, 2025).Sveja è un podcast di informazione su Roma sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.Si ringraziano Ilaria Amenta, Iacopo Benevieri e Paolo Mattera per i loro interventi, Antonio Coletta per il supporto.Testo, voce e montaggio: Mariasole GaracciFoto: Luca DammiccoMusica: apes provided by mobygratis #mobygratis @mobygratisAlcuni estratti audio sono riprodotti ai sensi dell'art. 70 LDA per finalità di critica e discussione.

il posto delle parole
Gianluca Tenti "La vita mala"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 22:28


Giovanni Tenti, Pierangelo Sapegno"La vita mala"Neri Pozza Editorewww.neripozza.itLa storia dolente di un amore tradito e perduto e quella di due amici per la pelle che diventano nemici giurati sono i fili di una trama che si dipana dentro agli intrecci di una saga noir ancora più grande. Sono gli Anni di piombo, ma anche dei sequestri di persona, delle rapine sanguinarie e dei morti ammazzati per strada, quelli in cui un giovanotto di periferia senza arte né parte comincia la sua scalata al Regno della Notte, per diventarne il padrone assoluto. Attorno all'ascesa spietata e cruenta di Dennis Talamone, detto “il Gallo”, si muovono tutti i protagonisti di questo mondo folle e violento: i suoi amici fedeli e quelli che lo tradiranno, sicari e banditi senza pietà, boss della mafia, preti malavitosi, pezzi deviati del potere e terroristi, giocatori d'azzardo, cantanti e attori famosi, squillo d'alto bordo, cronisti d'assalto, poliziotti buoni e poliziotti cattivi. Un mondo dove non esiste innocenza possibile e dove anche l'amore, all'ombra del male assoluto, sembra trovare la sua grandezza solo nella sconfitta.Fino a quel giorno, il Gallo era uno che poteva far paura, ma che non comandava. Aveva iniziato tirando pugni per strada, compiendo piccoli furti in casa o in qualche gioielleria, una volta persino in una macelleria. Picchiava la gente per riscuotere crediti. Roba da mezza tacca. Lui voleva di più.Il romanzo criminale della Milano anni Settanta.Gianluca Tenti è autore di numerose pubblicazioni, tra cui ricordiamo Firenze, il colore della notte, che gli è valso il Premio Firenze 1993, e ancora Uomini d'onore (1998), Luxor (2003), Mafia americana. Fatti e misfatti dei grandi padrini (2006) e Ridevamo all'inferno (2011).Pierangelo Sapegno, scrittore e giornalista. Inviato di lungo corso a La Stampa, ha seguito tutti i grandi fatti di attualità degli ultimi quarant'anni, dalla cronaca nera allo sport, dagli scandali politici ai disastri naturali, comprese le guerre. Fra i tanti libri, è autore, assieme a Pierdante Piccioni, del best seller Meno Dodici, da cui è stata tratta la fiction di successo Doc nelle tue maniDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Federico Rampini "La lezione del Giappone"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 20:56


Federico Rampini"La lezione del Giappone"Il Paese che anticipa le sfide dell'OccidenteMondadori Editorewww.mondadori.itIl mondo sta riscoprendo il Giappone. Un sintomo è il boom di visitatori, che sconvolge un paese poco abituato all'overtourism. È una riscoperta che ha molte facce. La rinascita dell'industria nipponica è quasi invisibile, nascosta in prodotti ad altissima tecnologia di cui nessuno può fare a meno. Più vistoso è invece il «soft power» di Tokyo, che dilaga da decenni nella cultura di massa: dai manga agli anime, dai videogame alla letteratura, dal cinema al J-pop, adolescenti e adulti occidentali assorbono influenze nipponiche talvolta senza neppure saperlo. Il sushi è ormai globale quanto la pizza. Se si elencano tutte le mode nate nel Sol Levante, colpisce un'analogia con quel che fu l'Inghilterra dei Beatles negli anni Sessanta. Persino la sua spiritualità, dallo shintoismo al buddismo zen, ha esercitato una presa potente su noi occidentali, anticipando l'ambientalismo e il culto della natura come «divinità diffusa». Il Giappone è soprattutto un laboratorio d'avanguardia per le massime sfide del nostro tempo: fu il primo a conoscere denatalità, decrescita demografica, aumento della longevità. Dentro le soluzioni che sperimenta per invecchiare bene c'è una lezione per tutti noi. Federico Rampini, che lo frequenta da oltre quarant'anni, ci guida in questo viaggio fra i misteri di una civiltà antichissima e affascinante, un paese che condensa modernità e rispetto della tradizione come nessun altro, e ciononostante deve far fronte a numerosi paradossi: il paradiso delle buone maniere può essere vissuto come una prigione di conformismo, tanto che alcuni decidono di scomparire, evaporando nel nulla. E come conciliare i tassi di criminalità più bassi del mondo con l'esistenza della temuta mafia Yakuza? Anche la sua centralità geopolitica è fondamentale. Ottant'anni di dibattito sull'atomica acquistano una prospettiva nuova, quando li si ricostruisce da Hiroshima. Per non parlare del futuro della Cina e della sfida che essa lancia all'Occidente: nessuno è in grado di decifrarlo meglio dei giapponesi, che hanno millecinquecento anni di esperienza. Il Sol Levante, inoltre, è stato il primo a sperimentare i fulmini del protezionismo americano, fin dagli anni Settanta, ispirando Donald Trump. In un mondo in cui sempre più paesi riscoprono il capitalismo di Stato, le politiche industriali, la geoeconomia, la lezione del Giappone, preziosa quanto silenziosa, è la mappa di un futuro che riguarda tutti noi.Federico Rampini, editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24 Ore» e corrispondente de «la Repubblica» a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank americano di relazioni internazionali. Come esperto di geopolitica è public speaker per The European House – Ambrosetti. Ha pubblicato più di venti saggi di successo, molti tradotti in altre lingue, come i bestseller Il secolo cinese (Mondadori 2005) e L'impero di Cindia (Mondadori 2006). Tra i più recenti, Fermare Pechino (Mondadori 2021), Suicidio occidentale (Mondadori 2022), La speranza africana (Mondadori 2023) e Grazie, Occidente!(Mondadori 2024). Con suo figlio Jacopo, attore, è andato in scena a teatro in Trump Blues e A cosa serve l'America, e ha scritto il romanzo Il gioco del potere (Mondadori 2025). Ha realizzato per La7 i programmi televisivi «Inchieste da fermo» e «Inchieste in movimento».Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

COSMO Radio Colonia
Dalla Germania est alla caduta del muro di Berlino: due storie

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 23:06


La caduta del muro di Berlino il 9 novembre 1989 segna l'inizio della fine della DDR, la Germania est socialista. Agnese Franceschini ci ricorda come ci si arrivò. E nella DDR Alexander Melchior è cresciuto, frequentando un collegio sportivo. Michele Trincia c'è arrivato negli anni Settanta, studente dagli ideali comunisti presto deluso dal regime al di là della cortina di ferro. Hanno raccontato le loro storie a Cristina Giordano, in cui non manca la Stasi, la polizia segreta. Avete domande o suggerimenti? Volete ascoltare un podcast su un tema particolare? Scriveteci a cosmoitaliano@wdr.de Seguiteci anche su Facebook: Cosmo italiano E qui trovate tutti i nostri temi: https://www1.wdr.de/radio/cosmo/sprachen/italiano/index.html Von Cristina Giordano.

Laser
Non c'è vita senza gioco

Laser

Play Episode Listen Later Nov 3, 2025 26:54


Che sia la scatola dei “Giochi riuniti” che allietava le riunioni famigliari negli anni Settanta, che siano le miriadi di Board Games contemporanei, che siano i grandi classici del Novecento come Monopoli o Scarabeo, i giochi da tavolo non conoscono tramonto, così come le carte, nelle versioni tradizionali o in quelle di mazzi cumulabili, come Pokemon o Magic. Si gioca dagli albori dell'umanità, non se ne può fare a meno, perché, come molti filosofi hanno sottolineato, giocare riguarda l'apprendimento, la relazione con l'altro, la creatività, la costruzione di sé. I giochi rispecchiano la cultura di un'epoca e al contempo contribuiscono a plasmarla: la storia del gioco riguarda la politica, l'etica, l'immaginario collettivo. In Svizzera, a La-Tour-de-Peilz, nel Canton Vaud, c'è un museo dedicato alla storia culturale del gioco, il Museo Svizzero del gioco : vi invitiamo a visitarlo, in compagnia del suo direttore, Selim Krichane.E da poco è uscito un bel saggio che ripercorre i giochi più iconici del Novecento: Un secolo di giochi (Edizioni Carocci), scritto da Andrea Angiolino, uno dei più importanti esperti del mondo ludico. Anche Andrea Angiolino sarà ospite di questa puntata.

il posto delle parole
Marina Visentin "A mani nude"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 18:57


Marina Visentin"A mani nude"Una nuova indagine per Giulia FerroLaurana Editorewww.laurana.itMilano, primavera. Il corpo di Guido Andrea Del Corno viene trovato impiccato al Cimitero Monumentale, accanto alla tomba di famiglia. Il giorno prima, un altro cadavere era emerso dal Naviglio Grande: Chicco Luini, ex terrorista rosso con una storia da cancellare.Due morti distanti, due storie all'apparenza senza legami. Ma per la vicequestora Giulia Ferro qualcosa non torna. A spingerla a guardare più a fondo è Vitalo, vecchio militante e amico del padre di Giulia, che insinua un dubbio: Luini e Del Corno si conoscevano. E non sono morti per caso.Seguendo una pista sepolta da decenni, Giulia riapre un caso dimenticato: un rapimento degli anni Settanta, una rete di bugie, un nome che torna a galla. Un uomo scomparso nel nulla… o forse no.Tra indizi contraddittori, silenzi di famiglia e verità che fanno male, Giulia dovrà scavare nel cuore oscuro di Milano – e nel passato di suo padre – per riportare alla luce ciò che molti volevano restasse sepolto. Perché il passato non smette mai di chiedere il conto. Sono quasi arrivata a casa, nessuno mi aspetta e va bene così. Le otto sono passate da poco e il cielo sembra in fiamme, come se laggiù, sopra i tetti, si fosse aperta una fornace incandescente, rosso vivo. E tutt'intorno un blu profondo che mette quasi paura.In bilico sul buio, in attesa della notte, la città respira piano. Aspetta la fine dell'inverno.Io mi godo il vento. È come uno schiaffo in faccia l'aria fredda, ma il rosso del cielo mi tiene compagnia. Come un abbraccio che scalda. Nonostante tutto.Marina Visentin è nata a Novara, da oltre trent'anni vive e lavora a Milano. Giornalista e traduttrice, una laurea in filosofia e un passato da copy-writer, ha collaborato con numerose testate scrivendo di cinema. Ha pubblicato saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia e costume (Filosofia Finalmente ho capito!, Vallardi, 2007; Raffasofia, Libreria Pienogiorno, 2021), romanzi gialli e noir (Biancaneve, Todaro Editore, 2010; La donna nella pioggia, Piemme, 2017; Cuore di rabbia, Sem, 2021; Gli occhi della notte, Sem, 2023; Aurora, Laurana Editore, 2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Voci dipinte
Inventare l'immagine: Picasso e Raetz incisori

Voci dipinte

Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 54:38


®In occasione della doppia esposizione dedicata alla produzione grafica di Pablo Picasso e di Markus Raetz Voci dipinte trasmette una puntata speciale in diretta dal Museo d'arte di Mendrisio. Due percorsi espositivi complementari che documentano la passione per la stampa d'arte di due artisti del Novecento molto diversi per generazione, stile e poetica, ma che si sono distinti per la loro sperimentazione calcografica e la capacità di innovare le varie tecniche incisorie.Di Picasso sono state riunite ben 150 opere che provengono dall'importante fondo donato dal collezionista svizzero Georges Bloch alla Fondazione Gottfried Keller agli inizi degli anni Settanta. Di Markus Raetz sono esposte oltre 80 incisioni – molte delle quali inedite –, che documentano un capitolo della sua produzione: l'opera incisa con la tecnica del bulino.Insieme alle co-curatrici della mostra, Barbara Paltenghi Malacrida e Francesca Bernasconi vi racconteremo le opere in mostra e le storie che racchiudono.Prima emissione: 05 ottobre 2025.

il posto delle parole
Marco Molendini "Sotto il sole di Roma"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 1, 2025 25:19


Marco Molendini"Sotto il sole di Roma"minimum faxwww.minimumfax.comNegli anni Settanta il terrorismo ha impiombato le strade. La dolce vita è svanita anche nei ricordi, Chet Baker si aggira smarrito, a Fregene Flaiano e Fellini non ci sono più. Per avere fresco, la sera si fa su e giù in macchina a caccia di grattachecche e fette di cocomero. Poi, all'improvviso, si alza una nuvola di polvere e zanzare attorno al laghetto di Villa Ada ed esplode l'Estate romana, invenzione perfetta per una città dove le notti sono un invito a lasciar scorrere il tempo. Scocca la scintilla di quello che verrà chiamato riflusso. Guidata dalle avanguardie festaiole, Roma sfugge alla morsa del terrorismo proprio nell'anno peggiore, il 1977, e passa dal cinema che si accende a Massenzio a Dalla e De Gregori che si chiedono come fanno i marinai allo stadio Flaminio, dal delirio poetico di Castelporziano al fantastico carnevale brasiliano a Piazza Navona e alle notti infinite all'Hemingway e poi al bar della Pace.Dopo Pepito. Il principe del jazz, Marco Molendini aggiunge un nuovo, prezioso capitolo a una delle migliori storie di Roma dal dopoguerra a oggi, e lo fa raccontandola anche attraverso le vicende del Messaggero, che per decenni ne è stato lo specchio e l'osservatorio naturale: dagli anni del duchino Perrone fino alla baldoria della stagione Ferruzzi, tra cambi di proprietà e linea editoriale, scioperi e occupazioni, intromissioni della politica e grandi inchieste di cronaca. Pieno di aneddoti e popolato di personaggi bizzarri che si muovono in una città dove, come diceva Manganelli, «tutto è troppo», Sotto il sole di Roma è un congedo – ironico, esuberante, affettuoso, malinconico – da una lunga stagione di emozioni ed entusiasmi, nella quale musica, cultura e politica parlavano un'unica lingua, e un ritratto commovente della città delle illusioni e di tutti i sogni che non smette di inventare e custodire.Marco Molendini è giornalista e critico musicale, a lungo una delle firme di punta del Messaggero. È autore di diversi libri: una biografia di Frank Sinatra, una di Caetano Veloso, un doppio racconto sul rapporto fra Veloso e Gilberto Gil dal titolo Fratelli Brasile (Nuovi Equilibri 2004), il libro fotografico Le strade del cinema portano a Roma (Il Parnaso 2007) e Pepito. Il principe del jazz (minimum fax 2022).Nel corso della sua carriera è stato conduttore radiofonico di programmi Rai dedicati al jazz, collaboratore per programmi sul jazz di RaiSat e Rai 5 e autore del programma di Renzo Arbore Speciale per me andato in onda su Rai 1. Insegna al Master di critica giornalistica dell'Accademia d'arte Silvio D'Amico ed è consulente artistico di Umbria Jazz.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Non spegnere la luce
Maurizio Minghella - Dentro la mente del serial killer delle prostitute

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Oct 29, 2025 92:28


Nato a Genova nel 1958, Maurizio Minghella è considerato uno dei serial killer più spietati della storia criminale italiana. Dopo un'infanzia segnata da violenze familiari e disturbi psichici, a fine anni Settanta terrorizzò la Liguria con una serie di omicidi efferati. Condannato all'ergastolo, Minghella sembrava destinato a non uscire più dal carcere. Eppure, nel 1995, ottenne la semilibertà e tornò a colpire con la stessa violenza di 17 anni prima, strangolando numerose prostitute. Le sue vittime erano spesso donne vulnerabili, adescate e poi seviziate, in una spirale di crudeltà che riportò l'Italia a fare i conti con l'incubo di un serial killer. Le indagini, i depistaggi, l'eco mediatica e i processi hanno lasciato aperte ancora oggi molte domande: cosa spinse davvero Minghella a uccidere? E come fu possibile che un uomo condannato all'ergastolo potesse tornare libero e reiterare i suoi crimini? Proviamo a scoprirlo insieme a Marta Casà, dottoressa in scienze investigative ed autrice del podcast “Mente Criminale”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

Il Rosso e Il Nero
DEBASEMENT. Analogie e differenze rispetto agli anni Settanta - 17/10/2025

Il Rosso e Il Nero

Play Episode Listen Later Oct 17, 2025 7:46


Il rialzo dell'oro del 1980 fu il gran finale della stagflazione e coincise con l'inizio del superciclo di disinflazione. Quello di oggi, insieme al bull market azionario, vede invece davanti a sé una lunga fase di surriscaldamento controllato. Podcast registrato in data 17 ottobre 2025. 

Tempo dello spirito
Guido Rivoir: l'Azione posti liberi per i profughi cileni

Tempo dello spirito

Play Episode Listen Later Oct 12, 2025 21:28


Una chiesa fatta di “pietre viventi”: questo chiede l'Evangelo. Ma che cosa significa? La pastora Anne Zell – che lavora fra Como e il Mendrisiotto – lancia questa sfida: costruire un tempio stabile, una chiesa solida, che non sia però una fortezza. Che la chiesa si apra alle diversità è il primo passo per essere fedele all'Evangelo, per diventare una chiesa variopinta, spigolosa, critica.Negli anni Settanta, a Lugano, il pastore valdese Guido Rivoir (1901-2005) si adoperò con ogni mezzo – agendo al limite dell'illegalità – per promuovere l'accoglienza in Ticino di profughi provenienti dal Cile, dopo il golpe del 1973. La sua figura è ricordata nel Giardino dei Giusti di Lugano (inaugurato nel 2018) e la scorsa estate la Città di Lugano ha posato una targa commemorativa sulla casa di viale Franscini in cui il pastore abitò per vari decenni. Rivoir, animato da una profonda fede, non operò da solo, ma seppe coordinare una rete di persone che in quel frangente storico misero al primo posto il bene dei rifugiati, a discapito della loro stessa sicurezza. Nacque così l'Azione posti liberi, per l'accoglienza dei profughi cileni minacciati dalla dittatura. Racconta alcuni snodi di questa storia appassionante Danilo Baratti, co-autore dell'autobiografia di Rivoir, Le memorie di un valdese.

Voci dipinte
Inventare l'immagine: Picasso e Raetz incisori

Voci dipinte

Play Episode Listen Later Oct 5, 2025 54:38


In occasione della doppia esposizione dedicata alla produzione grafica di Pablo Picasso e di Markus Raetz Voci dipinte trasmette una puntata speciale in diretta dal Museo d'arte di Mendrisio. Due percorsi espositivi complementari che documentano la passione per la stampa d'arte di due artisti del Novecento molto diversi per generazione, stile e poetica, ma che si sono distinti per la loro sperimentazione calcografica e la capacità di innovare le varie tecniche incisorie.Di Picasso sono state riunite ben 150 opere che provengono dall'importante fondo donato dal collezionista svizzero Georges Bloch alla Fondazione Gottfried Keller agli inizi degli anni Settanta. Di Markus Raetz sono esposte oltre 80 incisioni – molte delle quali inedite –, che documentano un capitolo della sua produzione: l'opera incisa con la tecnica del bulino.Insieme alle co-curatrici della mostra, Barbara Paltenghi Malacrida e Francesca Bernasconi vi racconteremo le opere in mostra e le storie che racchiudono.

La rosa purpurea
Kabir Bedi: "Vi racconto il mio Sandokan"

La rosa purpurea

Play Episode Listen Later Oct 4, 2025


L'attore Vinicio Marchioni ci racconta “L'isola di Andrea”, il film che lo vede accanto a Teresa Saponangelo e Andrea Migliucci per la regia di Antonio Capuano.Con il nostro Boris Sollazzo parliamo di “A Big Bold Beautiful Journey”, diretto da Kogonada, con Colin Farrell, Margot Robbie e Phoebe Waller-Bridge.Arriva da Cannes “Testa o croce”, western nostrano girato e ambientato in Italia, diretto da Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis, con Nadia Tereszkiewicz, Alessandro Borghi e John C. Reilly. Ce lo raccontano proprio gli attori Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz.Il regista Roberto Andò presenta il suo documentario “Ferdinando Scianna - Il fotografo dell'ombra”.Sandokan è stato un grande successo di una televisione che ha plasmato l'immaginario di molti ragazzi e ragazze degli anni Settanta. Diretta da Sergio Sollima e interpretata da Kabir Bedi, Carole André, Philippe Leroy e Adolfo Celi, la serie televisiva in 6 puntate andò in onda nel 1976 e venne poi anche adattata per il cinema. In occasione dei 50 anni dall'uscita della serie abbiamo incontrato e intervistato Kabir Bedi, ospite del Ferrara Film Festival.

Dicono di te
Ep.106 - Walter Veltroni

Dicono di te

Play Episode Listen Later Sep 25, 2025 83:41


Ricorda gli anni Sessanta come «un grande campo in cui sbocciavano tutti i fiori» e gli anni Settanta come «la resistenza estrema di un mondo che non accettava di finire». Figlio di un giornalista e cresciuto con una madre «strepitosa», Walter Veltroni ripercorre in questa intervista con Malcom Pagani i tasselli di una vita «piena di tantissime cose», dalla prima volta che ha visto Pier Paolo Pasolini fino a un viaggio per amore in un treno pieno di fuliggine, in una conversazione sulla politica che è «un lenzuolo che si distende». Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Non spegnere la luce
Il mostro delle Ande - La storia del serial killer Pedro Alonso López

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Sep 24, 2025 65:58


Nato in Colombia nel 1948, Pedro Alonso López è considerato uno dei serial killer più spietati della storia contemporanea, passando alle cronache come il “mostro delle Ande”. Dietro l'apparenza di un uomo silenzioso e schivo, si nascondeva infatti una mente ossessionata da fantasie omicide e da un rancore radicato fin dall'infanzia, segnata da violenze e abusi. Durante gli anni Settanta, López attirò centinaia di bambine tra Ecuador, Colombia e Perù con promesse di piccoli regali o attenzioni, per poi violentarle e strangolarle a sangue freddo. La sua cattura avvenne solo nel 1980, dopo un tentato rapimento e il ritrovamento di numerosi corpi. Confessò oltre 300 omicidi, anche se la giustizia riuscì ad attribuirgliene con certezza poco più di un centinaio. Condannato a soli 16 anni di prigione in Ecuador, venne poi rilasciato e fece perdere le proprie tracce, lasciando dietro di sé un'eredità di paura e di rabbia. Ma chi era davvero Pedro Alonso López? E come è stato possibile che un assassino così efferato riuscisse a sfuggire alla giustizia internazionale? E cosa lo ha reso capace di simili atrocità? Proviamo a scoprirlo insieme a Giuseppe Paternó Raddusa: autore, sceneggiatore, nonchè creative producer della casa editrice Orange Media. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltare gratuitamente l'episodio bonus di questa settimana e sostenere il nostro lavoro, entra sul nostro canale Patreon tramite questo link: https://www.patreon.com/posts/unplugged-87-i-138362441?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link

Pecore elettriche
Gli anni Settanta, la violenza politica e il senso del ridicolo

Pecore elettriche

Play Episode Listen Later Sep 17, 2025 4:39


Laser
“Le schiacciate”

Laser

Play Episode Listen Later Sep 12, 2025 23:48


Negli Stati Uniti la chiamano la “generazione sandwich”, la generazione alle prese con le fatiche provenienti da più ruoli: materno, coniugale, sociale, professionale, filiale. In questi anni si sta profilando all'orizzonte una nuova generazione di donne - le donne della generazione X – che si ritrovano a vivere una fase dell'esistenza nel pieno centro di un crocevia complicatissimo e che Laura Turuani, psicologa e psicoterapeuta dell'Istituto Minotauro di Milano, ha raccontato nel libro Le Schiacciate, edizioni Solferino.Le donne della generazione X sono nate a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, sono vissute nel pieno del boom economico, hanno goduto di infanzie tutto sommato semplici, hanno potuto scegliere se studiare e, in seguito, se e quando diventare madri. Sono donne che in questi anni festeggiano i loro cinquant'anni e che si ritrovano a vivere un momento storico inedito, in cui spesso si sentono “schiacciate” tra l'accudimento per i figli e quello per i genitori anziani. Il tutto in un periodo della loro esistenza estremamente delicato, quello della perimenopausa. Una tragedia?No, dai, un momento da affrontare senza panico, ma con tanta consapevolezza. Alessandra Bonzi, “schiacciata ad honorem” ha provato a raccontare cosa significhi appartenere “alla generazione sandwich” assieme a Laura Turuani e ad alcune sue amiche.

Indagini
Altre Indagini: ascolta gratis la nuova puntata

Indagini

Play Episode Listen Later Aug 10, 2025 10:25


Per ascoltare la puntata di Altre Indagini registrati gratuitamente qui. Due anni fa cominciò a uscire Altre Indagini, il podcast di Stefano Nazzi per le abbonate e gli abbonati del Post che ogni due mesi racconta alcune delle grandi vicende della storia italiana. Per questo anniversario, la puntata di agosto di Altre Indagini può essere ascoltata gratuitamente da chiunque: basta creare un account gratuito sul sito o sull'app del Post. Questa storia di Altre Indagini parte dal 23 giugno 1980, quando il giudice Mario Amato fu ucciso a colpi di pistola mentre aspettava l'autobus per andare al lavoro, a Roma, vicino a casa. Due persone si avvicinarono a lui in moto, una di loro scese, gli sparò alle spalle e risalì sulla moto per scappare. Amato fu ucciso da due militanti dei NAR, i Nuclei armati rivoluzionari, mentre indagava sui legami tra la politica e i gruppi terroristici neofascisti. Fu ucciso proprio perché indagava sul terrorismo neofascista. Com'è possibile che un magistrato che indagava su gruppi armati di estrema destra non fosse sotto protezione e aspettasse da solo l'autobus a una fermata? Perché a quelle indagini lavorava solo lui, senza alcun aiuto? Chi erano le persone che lo uccisero, da dove venivano e che cosa volevano fare? E che cosa successe dopo? In questa puntata di Altre Indagini Stefano Nazzi cerca di spiegare che cos'erano i nuovi gruppi terroristici di destra formatisi nella seconda metà degli anni Settanta, chi erano le persone che ne facevano parte e racconta quali erano i loro legami con le vecchie organizzazioni fasciste e con la criminalità organizzata. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Pirata, la Radio nella Radio
A Cuba con premiazioni importanti - I microfoni femministi degli anni settanta - Abbattere muri con la Radio

Radio Pirata, la Radio nella Radio

Play Episode Listen Later Aug 4, 2025 13:02


A Cuba con premiazioni importanti - I microfoni femministi degli anni settanta - Abbattere muri con la Radio

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Nel cuore oscuro della provincia: un tuffo adrenalinico negli abissi vicentini

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Aug 3, 2025 1:44


Immaginatevi di calarvi mille metri sotto la superficie dell'Altopiano dei Sette Comuni, in un silenzio spettrale interrotto solo dal sussurro dell'acqua che scende in caduta libera. Qui sorge l'Abisso di Malga Fossetta, la seconda cavità più profonda d'Italia con i suoi mille e 11 metri di dislivello, esplorati per la prima volta negli anni Settanta e raggiunti fino al fondo nel giugno del 2011.

Italia Mistero
Mino Pecorelli (3° parte - il Golpe Borghese: giornalismo, spie e trame nere)

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Jul 25, 2025 23:22


Chi era davvero Mino Pecorelli, il giornalista scomodo ucciso nel 1979? In questo video ricostruiamo il suo rapporto con il generale Vito Miceli, ex direttore del SID, figura chiave nei servizi segreti italiani degli anni Settanta. Un legame opaco, alimentato da documenti riservati, retroscena esplosivi e sospetti sulla strategia della tensione. Miceli fu coinvolto nel tentato golpe Borghese del 1970, mentre Pecorelli ricevette e pubblicò notizie coperte dal segreto di Stato. Chi proteggeva chi? Chi spiava chi? Un'inchiesta tra giornalismo investigativo, intelligence deviata e trame eversive. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 #italiamistero #MinoPecorelli #VitoMiceli #GolpeBorghese #SID #StrategiaDellaTensione www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/ #storai #storiavera #perte

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
La Vita degli Italiani negli Anni ’70 e ’80 – Vlog

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Jul 21, 2025 17:50


Negli anni Settanta e Ottanta, l'Italia visse profondi cambiamenti sociali e culturali. Nonostante le tensioni politiche degli “anni di piombo”, nacquero nuove culture giovanili, cambiamenti nei costumi familiari e una grande fioritura artistica. Per chi studia l'italiano, conoscere questo periodo è fondamentale per capire l'identità italiana di oggi. L'Italia negli Anni '70 e '80: Un Viaggio nella Vita, Musica, Cultura e Famiglia del Belpaese La Vita Quotidiana tra Tradizione e Cambiamento La vita quotidiana degli italiani negli anni Settanta subì trasformazioni epocali. Il tradizionale modello di famiglia patriarcale iniziò a essere messo in discussione, mentre le donne conquistavano sempre maggiori spazi nella società. Nel 1975 fu approvata la riforma del diritto di famiglia, che riconobbe la parità tra coniugi e introdusse il concetto di potestà genitoriale condivisa. Le case italiane si riempirono di nuovi elettrodomestici: la lavatrice divenne comune anche nelle famiglie della classe media, mentre la televisione a colori iniziò a diffondersi alla fine del decennio. Il telefono fisso diventò un simbolo di status sociale, e molte famiglie facevano la fila per installarlo. Le cucine si modernizzarono con l'arrivo del frigorifero con freezer e dei primi forni a microonde, anche se questi ultimi rimanevano ancora un lusso per pochi. Un esempio tipico di giornata familiare negli anni Settanta iniziava con il caffè del mattino preparato con la moka Bialetti, diventata un'icona del design italiano. I bambini andavano a scuola spesso accompagnati a piedi dalle madri, mentre i padri si recavano al lavoro in Fiat 500 o 126, le automobili più popolari dell'epoca. La spesa si faceva ancora nei negozi di quartiere: dal fornaio per il pane fresco, dal macellaio per la carne, dal fruttivendolo per verdure e frutta di stagione. Una tipica conversazione dal fruttivendolo: "Buongiorno signora Maria, oggi cosa le servo?" - "Mi dia due chili di arance, un chilo di mele e mezzo chilo di banane, per favore." - "Ecco a Lei, sono 3.500 lire in totale." Notate come si usava ancora la lira italiana e i rapporti erano molto personali e cordiali. Quando arrivava un ospite inaspettato, era comune dire: "Ti faccio subito un caffè!" L'ospitalità italiana prevedeva sempre l'offerta immediata di caffè o qualcosa da mangiare. Era considerato maleducato non accettare almeno un caffè, anche se non si aveva voglia. La Rivoluzione Musicale: Dal Beat alla Nuova Canzone Italiana La musica italiana degli anni Settanta visse una vera e propria rivoluzione. Nacque il fenomeno dei cantautori, artisti che scrivevano e interpretavano le proprie canzoni, spesso con testi di forte impegno sociale e politico. Fabrizio De André pubblicò album leggendari come "Non al denaro non all'amore né al cielo" (1971) e "Rimini" (1978), raccontando storie di emarginati e outsider con una poesia che elevava la canzone a forma d'arte letteraria. Francesco Guccini divenne la voce della generazione del Sessantotto con brani come "Dio è morto" e "Locomotive", mentre Lucio Battisti rivoluzionò il pop italiano con melodie innovative e arrangiamenti sofisticati in collaborazione con il paroliere Giulio Rapetti, noto come Mogol. Canzoni come "Il mio canto libero" (1972) e "Amarsi un po'" (1977) entrarono nell'immaginario collettivo italiano. Gli anni Ottanta portarono una nuova ondata di energia con l'arrivo della new wave italiana. Vasco Rossi esplose sulla scena con "Colpa d'Alfredo" (1980) e "Vita spericolata" (1983), diventando l'idolo dei giovani con il suo rock anticonformista. Renato Zero conquistò il pubblico con spettacoli teatrali e costumi stravaganti, mentre gruppi come i Litfiba e gli Skiantos portarono il punk rock in Italia. La musica leggera trovò nuovi protagonisti in Adriano Celentano, che negli anni Settanta si reinventò come showman televisivo, e in Mina, considerata ancora oggi una delle voci più importanti della stori...

il posto delle parole
Paolo Pasi "L'albergo del tempo sospeso"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 15, 2025 16:52


Paolo Pasi"L'albergo del tempo sospeso"Bottega Errante Edizioniwww.bottegaerranteedizioni.itMa l'Heaven era anche questo: un amplificatore di storie talmente inverosimili da risultare credibili.Che cosa spinge tante persone a tornare ogni estate nello stesso luogo, una pensione familiare di Riccione che, allo scoccare delle vacanze, assume tinte magiche e fiabesche? Il mistero dell'austera proprietaria, una donna mai sposata e fiera di sé, s'intreccia a un racconto corale in cui le trentuno stanze della pensione Heaven parlano attraverso i loro ospiti, personaggi eccentrici e strambi. Un condensato di follia e perbenismo che diventa specchio delle trasformazioni culturali e sociali dai primi anni Settanta in poi: la stagione dei dancing soppiantati dalle discoteche, l'eco degli anni di piombo, l'avvento delle radio e dei topless, l'ultima ribalta di musicisti in declino come Rocky Roberts.Paolo Pasi (Milano, 1963). Giornalista e scrittore, nel 1995 ha vinto la prima edizione del premio Ilaria Alpi. Attualmente lavora nella redazione del Tg3 nazionale. È autore di numerosi romanzi e racconti. Tra i suoi titoli L'estate di Bob Marley (Pironti, poi ripubblicato da Jaca Book), Memorie di un sognatore abusivo (Spartaco), Il nuovo mondo (Prospero), Pinelli. Una storia (elèuthera), Sacco e Vanzetti. La salvezza è altrove (elèuthera). Ha anche pubblicato racconti in antologie dedicate al calcio, tra le quali Per segnare bisogna tirare in porta (Spartaco), e da ultimo il romanzo Il giorno di Hateley. Una storia di padri e figli (Interno4). Pasi è anche compositore e chitarrista, autore di due album di canzoni: Fuori dagli schermi e Un bacio stralunato.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Pallonate in Faccia
Polonia, il calcio tra comunismo e Solidarność - Episodio 104

Pallonate in Faccia

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 26:48


La Polonia è una delle squadre più temibii e affascinanti del calcio degli anni Settanta e Ottanta, grazie a campioni come Lubański, Deyna, Lato e Boniek. Ma al tempo stesso è anche uno dei paesi più problematici e instabili del blocco comunista: quello dove maturerà la caduta del socialismo est-europeo.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:FRYC Adam, PONCZEK Mirosław, The Communist Rule in Polish Sport History, The International Journal of the History of SportSLOMINSKI Maciej, The power of football: the night Lech Wałęsa changed Poland for ever, The GuardianWOŹNIAK Wojciech, Match-Fixing in Polish Football: Historical Perspectives and Sociological Interpretations, The International Journal of the History of SportLa musica è "Lord of the Land" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://pallonateinfaccia.com/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://twitter.com/pallonatefaccia⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA⁠⁠

Alice
Tra personale e politico

Alice

Play Episode Listen Later Jul 5, 2025 68:19


® Qualcuno le chiama grandi famiglie: sono quelle che hanno accumulato, e mantenuto nel corso di generazioni, ricchezza e potere. Esistono un po' dappertutto, ma quelle americane sono le più note, almeno nel mondo occidentale. Rockefeller, Kennedy, DuPont: i nomi li conosciamo. Così, non stupisce che proprio una scrittrice americana abbia messo una famiglia che somiglia da vicino a quelle citate al centro del suo nuovo romanzo. E non stupisce che Il dio dei boschi (NN Editore) di Liz Moore sia andato incontro a un grande successo proprio negli Stati Uniti: un corposo mistery ambientato negli anni Settanta che ha conquistato i lettori, e ha ricevuto endorsement piuttosto importanti, primo tra tutti quello dell'ex-presidente Barack Obama. Una famiglia non grande in senso socioeconomico – ma certamente estesa, tentacolare, e con una storia che abbraccia tre continenti – è invece quella di Andrea De Carlo, grande narratore italiano che non ha più bisogno di presentazioni almeno dal successo di Due di due, nel lontano 1989. Il suo ultimo La geografia del danno (La nave di Teseo), fatto raro nella produzione di De Carlo, lascia perdere la fiction per immergersi in un'indagine che lo porta a scoprire la storia, taciuta per decenni, di sua nonna e del ramo sudamericano della sua famiglia. Un libro pieno di domande, che prova a capire quanto le nostre radici ci condizionino, che lo vogliamo o no. Un racconto vero, che parla di personaggi reali, eppure si legge come un romanzo.E a proposito di forma, quello di Gabriele Pedullà – professore, critico, scrittore romano – è un libro raro nel panorama editoriale italiano, proprio per il semplice motivo che è una raccolta di racconti. Dicono spesso gli editori che vendere le short stories al pubblico sia affare complicato, ma a leggere queste, risulta difficile da credere: i tre racconti contenuti in Certe sere Pablo (Einaudi) sono perfetti per sintesi, incisività emotiva e – soprattutto – per il divertimento che riescono a regalare al lettore. Insieme, compongono una riflessione dolceamara sul significato dell'impegno politico nell'ultimo mezzo secolo, tra ragazzini troppo in ritardo per fare la rivoluzione e vecchi sessantottini che hanno portato al potere un po' troppa immaginazione.Prima emissione: 11 gennaio 2025undefinedundefinedundefinedundefined

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Tonino Ceravolo "Fischia il sasso" Sharo Gambino

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Play Episode Listen Later Jun 25, 2025 15:07


Tonino Ceravolo"Fischia il sasso"Sharo GambinoL'impero in provinciaPrefazione di Goffredo FofiRubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/fischia-il-sasso/Apparso per la prima volta a metà degli anni Settanta, nella temperie di uno dei periodi più difficili della storia repubblicana, Fischia il sasso rappresenta una ironica quanto feroce critica al fascismo, osservato e smascherato attraverso lo sguardo ingenuo eppure implacabile di un bambino. Nella cornice di una cittadina calabrese, lontana dal cuore dell'Impero ma non dalla sua retorica, il piccolo protagonista, alter ego dello stesso autore, assorbe e riflette il grottesco teatro della propaganda, delle divise e degli slogan, e lo rievoca con una satira tagliente e disarmante. Fischia il sasso restituisce con acume e sarcasmo la voce di un'Italia di provincia intrappolata nei miti di un regime che, pur nell'apparente ordinaria quotidianità, impone la propria brutale tracotanza. Nel silenzio di quanti per convenienza o convinzione chinano il capo di fronte al fascismo, la voce irriverente dell'autore-bambino urla ancora una volta che il re è nudo, fischiando il sasso sulla fronte di ogni forma di autoritarismo e prevaricazione.Sharo Gambino (1925-2008), intellettuale, scrittore, giornalista, è artefice di una vasta e varia produzione. È stato studioso della ‘ndrangheta e meridionalista. Ricercatore della storia e della cultura della Calabria, ampio spazio ha dato al motivo della ribellione, facendo dei protagonisti ribelli l'emblema della sua vena narrativa. Tra i suoi romanzi, pubblicati da Rubbettino,Sole nero a Malifà (2009) e Vizzarro (2012) e la raccolta di racconti Il sesso dei gatti e altri racconti (2014).Tonino Ceravolo ha diretto la rivista semestrale “Rogerius” dalla sua fondazione nel 1998 al dicembre 2009 e ha collaborato con il Centro Antropologie e Letterature del Mediterraneo dell'Università della Calabria. Dirige, con Marta Petrusewicz e Vito Teti, la collana editoriale “Antropologia e Storia sociale” della Rubbettino ed è autore di numerosi studi, pubblicati in riviste e volumi, dedicati soprattutto alla storia e all'antropologia dei fenomeni religiosi. Suoi contributi sono apparsi sul “Nuovo Giornale di Filosofia della Religione”, edito dall'Associazione Italiana di Filosofia della Religione. Tra i libri più recenti Storia delle nuvole. Da Talete a Don DeLillo (Rubbettino, 2009), Il prepuzio di Cristo. Storie di reliquie nell'Europa cristiana (Rubbettino, 2015) e I compagni visibili. Presenza e culto dei santi in un'area del Mediterraneo (Rubbettino ebook, 2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Agnese Pini "La verità è un fuoco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 25, 2025 19:38


Agnese Pini"La verità è un fuoco"Garzanti Editorewww.garzanti.itPassaggi Festival, FanoVenerdì 27 giugno 2025, ore 21:15Premio Giornalistico "Andrea Barbato" ad Agnese PiniIncontro con l'autrice che converserà con Giulia Carla De Carlo.Un viaggio commovente e delicato nella memoria di una donna, una famiglia, un paese.Il giorno in cui scopre che suo padre è stato un prete Agnese ha tredici anni. Lo viene a sapere per caso, quando trova in fondo a un cassetto un piccolo album rosso: sulla copertina si legge il nome «don Pini» e le foto raccolte all'interno ritraggono un giovane sacerdote dall'espressione assorta. È in quel giorno che l'infanzia di Agnese finisce e comincia per lei una nuova vita: una vita in cui è costretta a misurarsi con un segreto bruciante e una verità impossibile da accettare.Ventisei anni dopo, La verità è un fuoco dà voce alle incomprensioni e alla tenerezza indicibile che legano un padre e una figlia, e al passato di quello stesso padre prima di sua figlia. Oggi per Agnese è arrivato il momento di rispondere ad alcuni interrogativi ineludibili: cosa ha spinto don Pini a lasciare tutto per amore di una ragazza dagli occhi verdi di nome Mira? Dove ha trovato il coraggio di ignorare ogni condanna per sposarla, e poi per diventare padre di Agnese e dei suoi due fratelli? Soprattutto, cos'ha significato per lui e per Mira portare dentro di sé per anni, insieme all'amore che li unisce, una verità tanto scomoda da condividere? In questo memoir Agnese Pini intraprende un'indagine faticosa ma implacabile, scrivendo pagine emozionanti in cui rivivono gli oggetti e i ricordi di famiglia, si animano i volti di chi ha conosciuto don Pini prima della svolta avvenuta a fine anni Settanta, il passato restituisce i luoghi di un'Italia recentissima eppure già lontana. E si compie la riconciliazione di una donna con il passato suo e delle persone amate che le hanno dato la vitaAgnese Pini: (Carrara, 1985), giornalista, da agosto 2019 è direttrice de «La Nazione», prima donna a ricoprire questo ruolo in oltre 160 anni di storia del quotidiano. Da luglio 2022 ha assunto la direzione del «Quotidiano Nazionale», che oltre a «La Nazione» comprende «Il Resto del Carlino» e «Il Giorno». Nel 2023 ha pubblicato con successo per Chiarelettere il suo primo libro, Un autunno d'agosto, presto disponibile nella collana tascabile «gli Elefanti» Garzanti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Moby Dick
Disco Days

Moby Dick

Play Episode Listen Later Jun 21, 2025 109:42


La Disco Music nasce negli Stati Uniti all'inizio degli anni Settanta e presto trova nella discoteca il suo spazio d'espressione ideale. Attorno a questa musica si raccolgono dapprima soprattutto neri, altre minoranze etniche, femministe e omosessuali, mescolando divertimento e rivendicazioni; ma poi grazie a film come “La febbre del sabato sera” (1977) la Disco diventa un fenomeno di massa esteso a tutte le classi sociali, in tutto il mondo. La musica da discoteca lascia intravedere anche una nuova idea di società, del corpo, delle relazioni tra i sessi. Trasmessa ossessivamente da centinaia di radio private, declinata da famosi DJ, è la colonna sonora di una società in profonda e rapida trasformazione, decisa a lasciarsi alle spalle la Guerra fredda, l'austerità e il terrorismo. Paolo Morando ha sottolineato criticamente la profonda mutazione sociale in corso in quegli anni, mentre Enrico Petrilli ne ha difeso il contenuto progressivo. Infine Roberto Raineri-Seith racconta quando e come la nuova musica si affacciò anche in Canton Ticino. È quasi inevitabile chiedersi poi quanto siano cambiate da allora le forme del divertimento e, in forma ancora più radicale e forse nostalgica, se sappiamo ancora divertirci come negli anni Ottanta.

il posto delle parole
Marco Cassini "La Grande Invasione"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 29, 2025 22:16


Marco Cassini"La Grande Invasione"Dal 30 maggio al 2 giugno 2025www.lagrandeinvasione.itChieri, 30 maggio - 1° giugno 2025 – I edizioneIvrea, 30 maggio - 2 giugno 2025 – XIII edizioneDal 30 maggio al 2 giugno 2025 in contemporanea a Ivrea, ad Aosta e, per la prima volta, anche a Chieri. Il festival è curato da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con Marianna Doria e Ludovica Giovine per la Piccola invasione, che a Ivrea e Aosta propone numerosi appuntamenti dedicati ai più giovani. A Chieri l'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Chieri e la Biblioteca Civica Nicolò e Paola Francone, con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, e con il sostegno di Caffè Vergnano e del centro commerciale Il Gialdo, con il coinvolgimento di Libreria Della Torre – Ubik, Mondadori Centro Storico e Mondadori Il Gialdo.A Ivrea il festival è realizzato con il patrocinio e sostegno del Comune di Ivrea e di Regione Piemonte e con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Guelpa Ivrea, Camera di Commercio di Torino, Siae e Fondazione Cesare Pavese. CHIERI.Venerdì 30 maggio l'Invasione a Chieri parte dalle librerie della città, con tre incontri che vedranno protagonisti Vanni Santoni, Giorgia Antonelli, Laura Pezzino e Ezio Abbate. Dopo il momento inaugurale, all'Auditorium Leo Chiosso Stefano Nazzi chiude il primo giorno di festival con l'appuntamento Perugia, 1° novembre 2007: le indagini, i media, il processo.Ogni mattina la rassegna stampa, con la lettura e il commento dei principali quotidiani, è a cura di Simonetta Sciandivasci, firma della Stampa.La giornata di sabato è dedicata alle lezioni: la prima si intitola L'arte e la scienza ed è a cura di Marco Leona, che a New York dirige il laboratorio scientifico del Metropolitan. A seguire, Il tempo della fragilità del filosofo Matteo Saudino, Love story: Jane Birkin e Serge Gainsbourg di Paola De Angelis, Pochi poveri: il mondo del troppo e il paradosso di Massimo Troisi con Giuseppe Civati, Come sopravvivere se fai parte della comunità LGBTQ+ con la cooperante Carla Vitantonio.Sono in programma le presentazioni dei romanzi L'aria che respiri era una casa, di Eleonora Daniel,     Un amore di contrabbando di Nicola Muscas, Leggere Dante a Tor Bella Monaca di Emiliano Sbaraglia, Ma io quasi quasi di Michele Bitossi, Vite nell'oro e nel blu di Andrea Pomella, Macaco di Simone Torino. Come ospite internazionale è attesa la statunitense Jessica Anthony, tradotta in più di dodici paesi, con la presentazione del suo ultimo lavoro Il colpo segreto, in cui viene condensata, nel racconto di una sola giornata, la storia di un matrimonio (e di un'epoca) la cui perfezione si sta incrinando per sempre. Ruotano intorno al mondo dei libri anche gli eventi Un incipit è per sempre, tappa del tour del primo talent letterario itinerante per aspiranti scrittori, e il reading poetico musicale IoDrama, con Valerio Vigliaturo,  Giovanni Aquino,  Mario Benassai e Michelangelo Tommaso. A Chieri il festival si chiude con Case, libri, tv, viaggi, fogli di giornale in cui Gianmario Pilo intervista Gabriele Romagnoli e Paola Saluzzi. Tutti gli eventi sono gratuiti, con ingresso libero fino a esaurimento posti. IVREA.A Ivrea sono decine gli incontri in programma. Sabato, al Teatro Giacosa, Roberto Saviano, racconterà la storia della vittima di mafia Rossella Casini a partire dal suo ultimo libro L'amore mio non muore. Teresa Ciabatti presenterà Donnaregina, in cui a una giornalista viene chiesto di intervistare un boss mafioso. In una sorta di rievocazione avventurosa, Paolo Rumiz terrà un incontro dal titolo Bella e perduta, dedicato all'Italia garibaldina. Con il reading Son qui: m'ammazzi Francesco Piccolo rilegge tredici capolavori letterari italiani e i loro protagonisti maschili, chiedendosi se e in quale modo questi abbiano contribuito a legittimare il mito della maschilità e la cultura virile. Altri scrittori e scrittrici che a Ivrea presenteranno i loro libri sono Giada Messetti, Luca Misculin, Vanni Santoni, Giulia Caminito, Laura Marzi, Daniele Cassandro, Alessio Torino, Davide Longo e Alessandra Colarizi. La casa editrice ospite è Adelphi. Chiara Valerio inaugura la tredicesima edizione della Grande invasione a Ivrea con un talk su Fleur Jeaggy; a seguire si terrà l'incontro Simenon racconta Simenon, nel quale, in dialogo con Filippo Battaglia, John Simenon ricorderà il padre Georges Simenon. Domenica Emanuele Trevi racconta il libro di Philip Roth Portnoy, primo titolo dell'autore pubblicato da Adelphi, in uscita a maggio nella nuova traduzione di Matteo Codignola. Nuovi format si mischiano ad altri già amati dal pubblico dell'Invasione. In La nostra carriera di lettori Riccardo Falcinelli e Marco Leona, in dialogo, tracciano il percorso dei libri che li hanno formati. Con Stephen chi?, in tre incontri Giulio d'Antona e Jacopo Cirillo cercheranno di convincere Matteo B. Bianchi, la traduttrice Martina Testa e infine tutte le persone presenti a leggere Stephen King. Mio cugino è l'appuntamento condotto da Mauro Pescio e Stefano Malatesta all'interno del quale gli ospiti devono indovinare quali storie siano vere e quali inventate. Anche quest'anno Matteo B. Bianchi torna alla conduzione del Late show, in cui intervisterà Jake La Furia e sarà  in conversazione con Daniele Cassandro in un incontro dal titolo One Hit Wonder. Non mancano gli spazi dedicati ai podcast. Tutti prodotti da Rai Play Sound, saranno presentati La rivoluzione alla radio: microfoni femministi dagli anni Settanta di Vanessa Roghi, Tale padre di Mauro Pescio e Cose nostre di Emilia Brandi.Con Simone Pieranni e Pierluigi Vaccaneo si parlerà di Era sempre festa. Cesare Pavese in podcast.  Inoltre, a occuparsi della rassegna stampa del mattino sarà il conduttore di Morning Nicola Ghittoni, giornalista del Post. Presentati da Federica Antonacci, Martino Gozzi e Alessio Torino, il festival sarà l'occasione per conoscere sei autori e autrici esordienti: Antonio Galetta (Pietà, Einaudi), Ilaria Grando (Lettere minuscole, TerraRossa), Beatrice Benicchi (Non per cattiveria, Gramma Feltrinelli), Eleonora Daniel (La polvere che respiri era casa, Bollati Boringhieri), Edoardo Vitale (Gli straordinari, Mondadori), Beatrice Sciarrillo (In trasparenza l'anima, 66thand2nd). I tre eventi sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma “Per Chi Crea”. Gli appuntamenti con gli esordienti europei, Kike Cherta (Spagna), Maria Karpińska (Polonia), e Pete Wu (Paesi Bassi), sono organizzati in collaborazione con Scuola Holden nell'ambito del Cela (Connecting Emerging Literary Artists), progetto internazionale di sviluppo talenti cofinanziato dal programma Europa Creativa dell'Unione Europea. Per un totale di sette ospiti internazionali, il festival si prepara ad accogliere quest'anno, oltre alla statunitense Jessica Anthony, anche il britannico William Atkins, che sarà all'Invasione con Tre isole, in cui si raccontano tre storie di esilio e la colombiana María Ospina Pizano, con una raccolta di racconti in cui sono i corpi a narrare ciò che accade alle protagoniste che li abitano. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Essere e avere
Storie di brand: i colori di Manic Panic e l'innovazione nel fitness di Akuis

Essere e avere

Play Episode Listen Later May 25, 2025


ll mondo dei consumi è pieno di storie da raccontare, storie di idee e prodotti vincenti, di sfide impossibili sulla carta, di colpi di fortuna o di fallimenti e rinascite, di famiglie, amicizie e di brand. In questa puntata la storia di Manic Panic, storico brand newyorkese di tinte semipermanenti per capelli fondato da Tish e Snookie Bellomo, due sorelle italo americane che erano le coriste dei Blondie, la band che ha segnato la scena punk e new wave della metà degli anni Settanta. Un brand famosissimo negli Stati Uniti, amato da celebrities come Rihanna, Katy Perry, Cindy Lauper, Kilie Jenner, Gwen Stephani solo per citarne alcune. Ai microfoni di Essere e Avere il racconto delle fondatrici, orgogliose di portare finalmente il loro brand anche in Italia. La seconda storia è quella di Akuis, azienda italiana che sviluppa tecnologie innovative per il settore del benessere e del fitness. Il racconto del founder Alessandro Englaro.Focus sui trend dedicato all'avanguardia del retail con i negozi più innovativi aperti nel mondo, da NewYork a Miami, passando per Shangai e una Milano virtuale.

La rosa purpurea
Cannes verso il giro di boa, fra Favino e Mission Impossible

La rosa purpurea

Play Episode Listen Later May 17, 2025


Dall'unico film italiano in concorso alle prime interviste dalla Croisette con Alice Rohrwacher e Pierfrancesco Favino. Apriamo con uno speciale su questa 78ma edizione del Festival di Cannes con Andrea Chimento, critico cinematografico del Sole 24 Ore"L'infinito", con Umberto Contarello, Eric Claire e Carolina Sala è il film d'esordio alla regia di Umberto Contarello, sceneggiatore che collabora da lunghissimo tempo con Paolo Sorrentino, con il quale ha vinto peraltro anche l'Oscar con "La grande bellezza". Al recente Bifest di Bari lo abbiamo incontrato e intervistato in occasione della presentazione del film.“One to One: John & Yoko” è un documentario diretto da Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards che racconta la New York di inizio anni Settanta, dove John Lennon e Yoko Ono si erano stabiliti e organizzarono, tra mille difficioltà, il celebre concerto benefico "One to One" dell'agosto 1972. Ce lo racconta Enzo Gentile, critico musicale e appassionato di cinema.In "Francesca e Giovanni", film diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, con Ester Pantano, Primo Reggiani e Alessandra Carrillo tornano sulle schermo due figure fondamentali della lotta alla mafia nel nostro Paese, come Francesca Morvillo e Giovanni Falcone. Ne parliamo con i registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi."Black Tea" è un film diretto da Abderrahmane Sissako, con Ke-Xi Wu, Michael Chang e Han Chang. Lo ha visto per noi e ce lo racconta Chiara Pizzimenti

Podcast di Palazzo Ducale di Genova
La Storia in Piazza "Fuori! Teatro in piazza: lotta, cambiamento e partecipazione dagli anni Settanta a oggi"

Podcast di Palazzo Ducale di Genova

Play Episode Listen Later May 12, 2025 57:59


Fitness e dintorni
Pochi grassi? Meno testosterone!

Fitness e dintorni

Play Episode Listen Later May 6, 2025 3:33


Nella frenetica rincorsa per aumentare i livelli di testosterone, spesso ci si dimentica di evitare una delle tante cause che portano alla sua diminuzione. Tutti  pronti a comprare fantomatici e inutili integratori, per non parlare di chi si avvicina al mondo del doping, salvo però porre in essere una condotta che compromette la naturale sintesi. Ma andiamo per gradi. Il testosterone è un ormone fondamentale per la fisiologia maschile: contribuisce allo sviluppo sessuale, alla funzione riproduttiva, alla massa muscolare e alla salute ossea. Inoltre, livelli endogeni più elevati di testosterone sono stati associati a un minor rischio di malattie croniche e di mortalità per tutte le cause. Nonostante la sua importanza, numerosi studi hanno osservato un declino nei livelli di testosterone degli uomini in vari Paesi occidentali a partire dagli anni Settanta. Ciò ha spinto i ricercatori a indagare quali fattori possano contribuire a questa tendenza.

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Antonio Pellegrino "Idioti dell'orrore"

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Play Episode Listen Later Apr 19, 2025 19:35


Antonio Pellegrino"Idioti dell'orrore"Indagine su stragisti di massa e subculture digitaliLinkiesta Bookshttps://store.linkiesta.it/prodotto/idioti-dell-orrore/In Italia il dibattito sui meme e il loro impatto sulla società si è sviluppato con notevole ritardo rispetto al mondo anglosassone. Ma con l'emergere di fenomeni internettiani come la guerriglia memetica, l'attivismo digitale e l'influenza della comunicazione virale, il tema non può più essere ignorato. Attraverso un'analisi che intreccia storia, cultura digitale e cronaca, Idioti dell'orrore esplora il rapporto tra meme e violenza, con particolare attenzione al fenomeno del terrorismo memetico e alla radicalizzazione online. Dalla Columbine a Christchurch, dalle derive suprematiste ai forum anonimi, Antonio Pellegrino conduce il lettore dentro una realtà sotterranea e inquietante, dove la cultura dell'odio e l'estetica della violenza si trasformano in codici condivisi. Un'indagine senza censure che pone una domanda urgente: possiamo davvero permetterci di sottovalutare il potere comunicativo dei meme?Antonio Pellegrino, nato a Salerno il 2 gennaio 1999, Antonio Pellegrino è giornalista specializzato in attualitàe politica estera. Laureato in Scienze Politiche Economiche e Sociali presso l'Università degli Studi di Milano, Antonio Pellegrino scrive per le testate «Linkiesta», «Il Foglio» e «La Ragione». In precedenza ha collaborato con «Rolling Stone Italia» e «Formiche». Nel 2019 ha pubblicato Punto di non ritorno, gli anni Settanta a Salerno tra politica e terrorismo (Palladio editrice).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Gino Castaldo "Il ragazzo del secolo"

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Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 18:18


Gino Castaldo"Il ragazzo del secolo"o della rivoluzione perdutaHarper Collinswww.harpercollins.itUn uomo nasce nel 1950, alla metà esatta del Novecento, l'ultimo secolo del Millennio. Il suo nome è Luigi e ha pochi mesi quando i suoi genitori, da Napoli, dalla palazzina dove vivono tra il mare e una raffineria, decidono di trasferirsi a Roma. Lì, nella capitale, lo sorprendono gli anni Sessanta, con la musica delle band che arrivano da altri paesi e che, con i loro beat pulsanti e maliziosi, sembrano parlare da un futuro ormai alla porta. Poi le prime grandi amicizie, il primo amore, nuovi idoli che nascono e muoiono in fretta, la diffusa e frenetica voglia di cambiamento. E di rivoluzione. Una rivoluzione che, ancora al suono di accordi rock e nuovi strumenti, con i capelli lunghi e le magliette colorate, prende finalmente vita alla fine del decennio, tra manifestazioni, viaggi in terre lontane ed esotiche, speranze. Promesse di una libertà assoluta e sfolgorante che dà le vertigini e che i giovani e la musica non hanno mai vissuto prima. Luigi cresce, si sposa, lavora a progetti di scrittura e politica, immerso in un clima di trasformazioni epocali. Ma la droga e l'improvvisa ondata di violenza degli anni Settanta mettono in crisi quei sogni e lui va incontro alle prime disillusioni e alle ombre di un tempo che non tornerà, mentre la vicenda privata del protagonista si incrocia con quelle di uomini straordinari, da Andrea Pazienza a Freak Antoni, da Paolo Pietrangeli a Rino Gaetano.Il ragazzo del secolo, o della rivoluzione perduta è l'esordio nella narrativa di Gino Castaldo, il più grande e amato giornalista musicale italiano, un romanzo in cui i desideri, le speranze e i dolori di un'epoca vicina e al contempo perduta rivivono grazie alla magia della letteratura.Gino Castaldo, tra i piú noti giornalisti e critici musicali italiani, scrive su «la Repubblica». Ha pubblicato, tra l'altro, La mela canterina. Appunti per un sillabario musicale (minimum fax 1996) e La terra promessa. Quarant'anni di cultura rock (Feltrinelli 1994). Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Il buio, il fuoco, il desiderio, Il romanzo della canzone italiana e, con Ernesto Assante, Blues, Jazz, Pop, Rock e 33 dischi senza i quali non si può vivere e Lucio Dalla (Mondadori, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Laser
Trump, Dio e l'America

Laser

Play Episode Listen Later Feb 20, 2025 24:56


È passato appena un mese dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.La religione ha giocato e gioca un ruolo importante nella politica del presidente statunitense. Trump si è presentato come l'uomo capace di ridare alla religione quel ruolo che laicizzazione e movimenti – dalla militanza femminista e omosessuale degli anni Settanta fino alle più recenti teorie di gender – le hanno levato. Ma Trump è anche il politico che si è presentato come il predestinato, l'inviato da Dio. Se da un lato dunque le maggiori confessioni religiose hanno goduto dell'azione di Trump, dall'altro ne sono anche divenute dipendenti, in un legame col potere politico che rischia di snaturarne la missione spirituale. In questo Laser, Roberto Festa intervista Massimo Faggioli, autore del recente “Da Dio a Trump” (Scholé), che riflette sui rischi che questa alleanza tra religione e politica comporta per la Chiesa cattolica, la più grande del Paese, ora spaccata tra progressisti e conservatori e sull'orlo di un possibile scisma.undefined

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Bruno Murialdo "Hai mangiato?" Oscar Farinetti, Slow Food Editore

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Play Episode Listen Later Jan 13, 2025 25:40


Bruno Murialdo, Oscar Farinetti"Hai mangiato?"Slow Food Editorewww.slowfoodeditore.itBruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe."Hai mangiato?" Oscar FarinettiSlow Food EditoreLa guerra, l'amore, i sogni, storie anonime e ritratti di personaggi famosi popolano le pagine del nuovo libro di Oscar Farinetti il cui titolo si ispira alla celebre frase di Elsa Morante secondo la quale l'unica vera frase d'amore fosse «Hai mangiato?». Il cibo come cura, come passione, come relazione, come momento di condivisione, c'è tutto questo sulle tavole, ai fornelli e tra i personaggi del libro. Michelangelo Pistoletto, Umberto Eco, Giovanni Treccani, ma anche i vecchi di Langa, due fratelli, una cameriera che sognava Marylin Monroe: la penna dell'autore percorre fatti storici e episodi della vita quotidiana regalandoci racconti coinvolgenti e ritratti originali, ispirati alle fotografie di Bruno Murialdo.Oscar Farinetti è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly e ora sta lanciando il nuovo progetto Green Pea. Ha scritto Coccodé (Giunti, 2009), Sette mosse per l'Italia (Giunti 2011), con Shigeru Hayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017), Quasi (La nave di Teseo 2018), Storia dei sentimenti umani (La nave di Teseo 2019) e con Piergiorgio Odifreddi Dialogo tra un cinico e un sognatore (Rizzoli 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Oscar Farinetti "Hai mangiato?"

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Play Episode Listen Later Jan 9, 2025 26:32


Oscar Farinetti"Hai mangiato?"Racconti per prendersi cura del genere umanoIspirati alle fotografie di Bruno MurialdoSlow Food Editorewww.slowfoodeditore.itLa guerra, l'amore, i sogni, storie anonime e ritratti di personaggi famosi popolano le pagine del nuovo libro di Oscar Farinetti il cui titolo si ispira alla celebre frase di Elsa Morante secondo la quale l'unica vera frase d'amore fosse «Hai mangiato?». Il cibo come cura, come passione, come relazione, come momento di condivisione, c'è tutto questo sulle tavole, ai fornelli e tra i personaggi del libro. Michelangelo Pistoletto, Umberto Eco, Giovanni Treccani, ma anche i vecchi di Langa, due fratelli, una cameriera che sognava Marylin Monroe: la penna dell'autore percorre fatti storici e episodi della vita quotidiana regalandoci racconti coinvolgenti e ritratti originali, ispirati alle fotografie di Bruno Murialdo.Oscar Farinetti è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly e ora sta lanciando il nuovo progetto Green Pea. Ha scritto Coccodé (Giunti, 2009), Sette mosse per l'Italia (Giunti 2011), con Shigeru Hayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017), Quasi (La nave di Teseo 2018), Storia dei sentimenti umani (La nave di Teseo 2019) e con Piergiorgio Odifreddi Dialogo tra un cinico e un sognatore (Rizzoli 2019).Fotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Dicono di te
Ep.74 - Saverio Costanzo

Dicono di te

Play Episode Listen Later Jan 9, 2025 80:56


Il primo ricordo felice della sua adolescenza è un motorino con il quale poteva andare lontano, dove voleva. In Italia tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, così come oggi, il suo era un nome noto. Tutti sapevano chi era: il figlio di Maurizio Costanzo. Eppure lui la sua identità, al di là di quel cognome, doveva ancora trovarla. Saverio Costanzo, oggi, fa il regista e non ha smesso di cercare chi è veramente. Difficilmente parla di sé, ma in questa intervista a Malcom Pagani fa un'eccezione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Silvio Moretti "A metà strada"

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Play Episode Listen Later Jan 2, 2025 22:18


Silvio Moretti"A metà strada"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itA metà strada è la storia di un figlio e di un padre. L'esistenza di Giuliano, il protagonista, viene infatti narrata e osservata da Andrea, suo padre, prematuramente scomparso ma ancora al suo fianco. Le vicissitudini della vita di Giuliano, tra amori, scelte e difficoltà, sono quindi permeate dalla forza di un legame che valica la morte, in un romanzo esistenziale-fantastico che sfuma i confini tra il mondo reale e l'aldilà.Silvio Moretti è nato a Civitavecchia e vive a Vitorchiano (VT). È uno studioso dello scrittore Achille Campanile, conosciuto e frequentato negli anni Settanta, sul quale ha realizzato, insieme ad Angelo Cannatà, un sito web e del quale ha curato, sempre con Angelo Cannatà, alcune pubblicazioni per le edizioni Aragno: Autoritratto (2008), Urgentissime da evadere (2010) e Grazie, arcavolo! Raccolta di scritti inediti e dispersi (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Years of Lead Pod
The Uar, pt. 3: We're Just Mad About Saffron (ft. Cantor)

Years of Lead Pod

Play Episode Listen Later Dec 4, 2024 75:28


References Giacomo Pacini. La spia intoccabile. Torino: Einaudi, 2021. Guido Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975). Torino: Einaudi, 2021. Nicola Rao, Trilogia Della Celtica. Milan: Sperling & Kupfer, 2014. Sannucci, Corrado. Lotta Continua: Gli uomini Dopo. Milan: fuori|onda, 2012.

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Ilaria Bonacossa "Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano"

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Play Episode Listen Later Nov 8, 2024 12:47


Ilaria Bonacossa"Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano"Mostra al Palazzo Ducale di Genovawww.palazzoducale.genova.itwww.civita.artLa mostra Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano è stata annunciata per il prossimo autunno a Palazzo Ducale. Un viaggio che parte da Genova e dall'Italia per raccontare con il suo sguardo acuto e lucido realtà lontane e mondi in trasformazione, con inedite immagini a colori capaci di trasformare la lettura delle sue fotografie più famose in bianco e nero.Genova emerge nelle sue sfaccettature inaspettate, città in cui Lisetta Carmi per i vent'anni della sua carriera fotografica ha sempre stampato e sviluppato le sue immagini raccontando da questo luogo la sua visione del mondo e delle persone che sceglieva di ritrarre, come le famose fotografie del porto, a cui si affiancheranno immagini inedite dell'anagrafe e della vita politica e sociale della città.In mostra presso Palazzo Ducale anche le immagini della serie dei travestiti degli anni '60, pubblicate nel 1972 suscitando scalpore e segnando le ricerche fotografiche di molti artisti internazionali, non solo in bianco e nero ma anche a colori e la serie inedita erotismo e autoritarismo a Staglieno in cui il famoso cimitero genovese si trasforma sotto l'obbiettivo della fotografa in un ritratto della società borghese ottocentesca e dell'erotismo associato ai monumenti funebri.Genova sceglie di omaggiare questa figura dirompente di fotografa e artista centrale nella storia della fotografia del dopoguerra la cui carriera si è sviluppata per vent'anni nella sua città natale.Lisetta Carmi, molto vicino incredibilmente lontano è curata da Giovanni Battista Martini, esperto di fotografia contemporanea e curatore dell'archivio Lisetta Carmi che ha scritto e concepito numerose mostre dell'artista negli ultimi anni ed Ilaria Bonacossa, curatrice d'arte contemporanea e direttrice di Palazzo Ducale Genova, ed è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei.Lisetta Carmi nasce a Genova il 15 febbraio 1924, in un'agiata famiglia borghese. A causa delle leggi razziali è costretta nel 1938 ad abbandonare la scuola e a rifugiarsi con la famigliain Svizzera. Nel 1945, al termine della guerra, torna in Italia e si diploma al conservatorio di Milano. Negli anni seguenti tiene una serie di concerti in Germania, Svizzera, Italia e Israele. Nel 1960 interrompe la carriera concertistica e si avvicina in modo casuale alla fotografia trasformandola in una vera e propria professione. Per tre anni lavora come fotografa al Teatro Duse di Genova. Accetta diversi incarichi dal Comune di Genova realizzando una serie di reportage in cui descrive le diverse realtà e problematiche sociali della città come, ad esempio, gli ospedali, l'anagrafe, il centro storico e le fogne cittadine.Dopo aver realizzato nel 1964 un'ampia indagine nel porto di Genova, diventata poi una mostra itinerante, continua un reportage sulla Sardegna iniziato nel 1962 e che terminerà negli anni Settanta. Successivamente si reca a Parigi e da questo soggiorno nasce il volume Métropolitain, libro d'artista contenente una serie di scatti realizzati nella metropolitana parigina. Nel 1965 prende corpo il suo progetto più noto, che nel 1972 diventerà un libro, dedicato ai travestiti genovesi. Nel 1969 viaggia per tre mesi in America Latina e l'anno successivo in Afghanistan e Nepal. Nel 1971 compra un trullo in Puglia, a Cisternino. Il 12 marzo 1976 conosce a Jaipur, in India, Babaji Herakhan Baba, il Mahavatar dell'Himalaya, incontro che trasformerà radicalmente la sua vita. Lo stesso anno è in Sicilia per incarico della Dalmine per il volume Acque di Sicilia, dove sono raccolte immagini del paesaggio e della realtà sociale della regione, accompagnate da un testo di Leonardo Sciascia. Negli anni realizza una serie di ritratti di artisti e personalità del mondo della cultura del tempo tra cui Judith Malina, Joris Ivens, Charles Aznavour, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sciascia, Lucio Fontana, César, Carmelo Bene, Luigi Nono, Luigi Dallapiccola, Claudio Abbado, Jacques Lacan e Ezra Pound, di cui si ricordano i celebri scatti realizzati nel 1966 presso l'abitazione del poeta sulle alture di Zoagli in Liguria.Negli anni successivi Lisetta Carmi si dedicherà completamente alla costruzione dell'ashram Bhole Baba, a Cisternino, e quindi alla diffusione degli insegnamenti del suo maestro. Nel 1995 incontra, dopo trentacinque anni, il suo ex allievo di pianoforte Paolo Ferrari e inizia con lui una collaborazione di studio filosofico-musicale.Lisetta Carmi muore, o come avrebbe detto lei, abbandona il suo corpo terreno, il 2 luglio 2022 a Cisternino.Lisetta non fotografa per raccontare, fotografa per capire, e la fotografia le serve come una chiave per aprire delle porte, per entrare dove nessuno poteva entrare.Catalogo della mostra pubblicato da Silvana Editorialewww.silvanaeditoriale.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Giorgio Boatti "Inganno di Stato"

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Play Episode Listen Later Nov 5, 2024 29:37


Giorgio Boatti"Inganno di Stato"Intrighi e tradimenti della polizia politica tra fascismo e RepubblicaEinaudi Editorewww.einaudi.itGli storici lavorano con metodo per comprendere quanto di ancora ignoto, sul passato, merita di venire alla luce. Questo libro prende un'altra direzione.Pur aderendo puntigliosamente alla realtà dei fatti, sviluppa una narrazione che fa emergere, nel ruolo svolto dalla polizia politica della dittatura fascista, quanto di cosí ovvio vi ha preso posto, tanto da risultare ancora oggi parzialmente velato. Per dettagli e frammenti che conducono a piú vaste connessioni, si ricompone cosí il mosaico dell'agire di un efficiente apparato, interno al Viminale, che serve Mussolini ma che, tuttavia, è già operante ben prima del suo brutale imporsi. E, al crollo del regime, gli sopravvive, nella Repubblica. Nel nome di quella continuità dello Stato, o meglio delle sue strutture repressive, su cui ha fatto luce, già negli anni Settanta, la ricerca storiografica di Claudio Pavone. Non a caso l'incipit del libro racconta il drammatico incrociarsi, nella Roma occupata dai nazisti, del giovane cospiratore antifascista Pavone con Guido Leto, capo della polizia politica del regime e personaggio che accompagna e connota questa continuità troppo spesso rimossa.Giorgio Boatti, giornalista e scrittore, è autore di saggi e inchieste sulla storia recente del nostro Paese. Da Einaudi ha pubblicato: Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta (ultima edizione 2019);Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini (ultima edizione 2022) e Inganno di Stato. Intrighi e tradimenti della polizia politica tra fascismo e Repubblica (2024). Da Mondadori: La terra trema. Messina 28 dicembre 1908 (ultima edizione 2017); Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili (2006). Tra gli altri suoi libri, ricordiamo: i reportage Sulle strade del silenzio. Viaggio per monasteri d'Italia e spaesati dintorni (ultima edizione Mondadori 2023); Un paese ben coltivato. Viaggio nell'Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa (Laterza 2014); Portami oltre il buio. Viaggio nell'Italia che non ha paura (Laterza 2016). E il romanzo Abbassa il cielo e scendi (Mondadori 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Vanessa Tonnini "Grammatica di un desiderio"

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Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 18:22


Vanessa Tonnini"Grammatica di un desiderio"Neri Pozzawww.neripozza.itUn esordio di feroce malinconia, che ci racconta i tumulti dell'adolescenza e la lunga strada contro il pregiudizio.Come si cresce se non si hanno parole per dire il mondo, i propri pensieri e i propri desideri? Nicaredda è nato in una famiglia di sei figli, il padre morto in miniera e la madre soffocata dai doveri e dalla fame. Gli hanno insegnato solo le poche parole necessarie a sopravvivere e, nei primi anni della sua vita, non ha sentito il bisogno di conoscerne altre. Quando però viene mandato alla solfatara, tutto per lui cambia. La nuova vita è fatta di buio, cunicoli stretti che levano il fiato e paura. È fatta anche di corpi, di ragazzi come lui, i muscoli guizzanti e lo sguardo profondo, e Nicaredda sente nascere dentro di sé qualcosa a cui non sa dare un nome. Se è nel buio soffocante della miniera che conosce il desiderio, è altrove tuttavia che le pulsioni si trasformano in gesti, l'istinto si fa sentimento. Fuggito da quel luogo di morte, lo attende una nuova prigionia. Alle Tremiti, dove il regime fascista manda al confino i dissidenti, ma anche quelli come lui, in un inverno tiepido che sembra primavera scopre un'esistenza che non è pura sopravvivenza. Perché tra le violenze e i soprusi trova spazio anche un'idea di futuro. E perché su quell'isola scordata dal mondo incontra Ruggero, e i pensieri confusi diventano parole, la paura lascia filtrare il coraggio. Lontani da tutto, la disparità tra loro, il figlio orfano di un minatore e il gentiluomo di nobile stirpe, non esiste. Esiste solo una felicità che possono provare a immaginare.Mi venni a sedere di fronte a te, cercando il tuo sguardo. Ecco l'individuo che stavo diventando. Un uomo che aveva così tanta paura da divenire coraggioso.In un Meridione ancestrale, tra i primi del Novecento e gli anni Settanta, un romanzo di formazione sentimentale sulla scoperta del desiderio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Giorgio Pogliano "Pennsylvania"

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Play Episode Listen Later Oct 8, 2024 22:16


Giorgio Pogliano"Pennsylvania"Neos EdizioniFerdi ha diciott'anni quando nell'agosto del 1979, nel pieno degli anni di piombo, lascia Milano e la sicurezza tradizionale e un po' chiusa dell'agiata famiglia per andare a frequentare l'università in Pennsylvania. Qui inizia il suo percorso di crescita, costellato di incontri inaspettati, amicizie stimolanti e un amore travagliato. Un romanzo di formazione che si apre nel 1979 e intreccia eventi politici e percorsi personali, aspettative familiari e sogni, amicizie, amori, segreti, fra l'America dei campus e l'Italia del terrorismo e dei sequestri, alla ricerca di un'identità che tutto comprendeSulla storia di Ferdinando Ricci campeggia la Storia, grande passione di Ferdi ed elemento decisivo nei destini di tutti i personaggi: la ritirata di Russia del 1943 e la battaglia di Gettysburg del 1863, gli ultimi anni di Carter e l'avvento di Reagan, le Brigate Rosse e gli amish, il concerto a Central Park di Simon & Garfunkel…Giorgio Pogliano, qui al suo esordio narrativo dopo una vita dedicata all'industria, con una scrittura agile ed evocativa, ci accompagna in un viaggio nel tempo, dalla fine degli anni Settanta ai giorni nostri, e nello spazio, tra America, Italia e Unione Sovietica; ma soprattutto in un viaggio di formazione, il cui protagonista dovrà confrontarsi con la complessa ricchezza degli altri e di se stesso per emanciparsi e diventare un uomo, trovandosi a riflettere su libertà di scelta, destino, indipendenza, eroismo.«Anche se ho passato la vita a fare tutt'altro, ho sempre desiderato scrivere un romanzo-confessa l'Autore-Verso i cinquantacinque anni di età iniziai finalmente a scriverlo, e la gestazione è durata quasi nove anni. Iniziai pensando di raccontare in forma autobiografica, in prima persona, i miei otto anni in America. Dopo tre anni di lavoro, e allontanatomi sempre più dall'autobiografia, mi resi conto dei limiti della prima persona: non consente di entrare a fondo nella testa dei personaggi, protagonista a parte. Nel mio caso, poi, utilizzando la prima persona, non riuscivo a emanciparmi psicologicamente dall'autobiografia. Così ripartii da zero, riscrivendo tutto in terza persona. Con questa decisione, e lavorando molto sulla tecnica, cominciai davvero a creare i personaggi del racconto. Scrivere questo romanzo è stato anche un lungo processo di introspezione, da cui ho imparato alcune cose su me stesso e sulle mie aspirazioni per l'ultimo terzo di vita. Centrale nella trama è il rapporto padre/figlio, che riflette abbastanza il rapporto che avevo con mio padre. Altrettanto centrale la scelta del protagonista di seguire un percorso diverso da quello tracciato dalle aspettative altrui, e di proseguire la carriera universitaria cambiando indirizzo, da economia a storia. Questo forse è uno dei casi in cui la letteratura influenza la vita reale più che il contrario. Quando ormai la trama del romanzo era chiara, decisi di fare esattamente come Ferdinando, iscrivendomi all'università, dipartimento di Storia. Questo avveniva quattro anni fa».Giorgio Pogliano è nato a Torino. Si è laureato in Economia negli Stati Uniti, dove ha conosciuto Amy, sua moglie. Ha tre figlie, Valentina, Jennifer e Olivia, e una nipotina, Anita. È presidente di una storica azienda elettromeccanica torinese, la Pogliano BusBar, fondata nel 1910, che produce condotti elettrici in quattro stabilimenti, a Moncalieri, a Moncalvo, in Brasile e negli Emirati Arabi. Ora è prossimo alla seconda laurea, questa volta in Storia. Questo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Morgana
Ep. 54 | Le Madri di Plaza de Mayo

Morgana

Play Episode Listen Later Sep 30, 2024 58:13


di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con Anna Foglietta | Questa serie è realizzata in collaborazione con Lavazza, Valentino e VeraLab. La Morgana di questo mese è in realtà un caleidoscopio di donne straordinarie: Le Madri di Plaza de Mayo. Con i loro pañuelos bianchi sul capo, le Madri continuano a marciare e a cercare i propri figli, desaparecidos durante il regime in Argentina negli anni Settanta e Ottanta. Armate di ironia, sorellanza e infinito coraggio, hanno trasformato la maternità di ciascuna in una fortissima esperienza collettiva. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Nando Mainardi "La ragazza occitana"

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Play Episode Listen Later Sep 26, 2024 29:26


Nando Mainardi"La ragazza occitana"Vita movimentata di Dominique BoscheroManni Editoriwww.mannieditori.comVenerdì 27 e sabato 28 settembre a Frassino si terranno due giorni dedicati a Dominique Boschero.Venerdì alle 21 sarà proiettato il film La rimpatriata di Damiano Damiani.Sabato alle 16 Nando Mainardi presenta La ragazza occitana con Lele Odiardo, Beatrice Ottonelli, Sergio Berardo e Livio Partiti.Gli appuntamenti sono al Centro culturale Lhi Mestres.La ragazza occitana racconta la parabola rocambolesca e appassionante di Dominique Boschero, attrice molto nota negli anni Sessanta e Settanta: dall'infanzia a Parigi, figlia di emigrati piemontesi, alla scoperta delle valli dell'Occitania italiana; dall'esordio nel teatro di rivista francese all'arrivo a Cinecittà negli anni della “dolce vita”; dal successo grazie a film commerciali e di cassetta all'adesione alla stagione del Sessantotto e della contestazione, fino al ritiro definitivo dalle scene e alla scelta di fare la contadina.La storia di Dominique Boschero è anche una sorprendente foto di gruppo, in cui compaiono Alain Delon, le donne e gli uomini che liberarono Parigi dal nazismo, Gian Maria Volonté, Frank Sinatra, gli attivisti occitani, Luigi Tenco, Gino Paoli, i marxisti-leninisti, Charles Aznavour e altri ancora. Viene fuori il ritratto di una donna anticonformista e ribelle, sempre spiazzante e mai allineata.Nando MainardiÈ nato nel 1972 a Fiorenzuola d'Arda, nel Piacentino, dove vive. Ha pubblicato libri su Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Adriano Celentano. Collabora con diverse testate giornalistiche, occupandosi di politica, canzoni e calcio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il cacciatore di libri
"Marabecca" di Viola di Grado

Il cacciatore di libri

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024


"Marabbecca" (La nave di Teseo) è il nuovo romanzo di Viola Di Grado, Premio Campiello Opera Prima nel 2011 con "Settanta acrilico trenta lana". La protagonista è Clotilde, 35 anni, che subito dopo aver messo fine alla sua relazione con un uomo violento, Igor, si trova in auto con lui e ha un incidente stradale. Igor entra in coma, Clotilde viene invece ricoverata in ospedale. Qui incontra Angelica, la ragazza che aveva provocato involontariamente l'incidente e che a casa ha una gabbia piena di uccelli. Fra le due nasce prima una forte attrazione e poi una relazione che si complica quando Igor si risveglia dal coma. Come negli altri libri di Viola Di Grado, c'è in questo romanzo, che è un po' un'indagine sul male, una certa inquietudine e una punta di grottesco.