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Settanta giorni dall'insediamento della nuova amministrazione statunitense, iniziano a emergere dati oggettivi a conferma o smentita del pessimismo emerso dai rencenti sondaggi tra consumatori e imprese. Tratto da “Le prospettive settimanali del CIO” a cura di Ashok Bhatia, Chief Investment Officer—Fixed Income, Robert Dishner, Senior Portfolio Manager—Fixed Income e Paul Grainger, Senior Portfolio Manager—Fixed Income di Neuberger Berman. Questi podcast includono commenti generali di mercato, contenuti formativi di carattere generale sugli investimenti e informazioni generali su Neuberger Berman. I podcast sono solo a scopo informativo e nulla qui presente costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale o una raccomandazione per l'acquisto, la vendita o la detenzione di un titolo. I dati economici e di mercato provengono da FactSet, salvo diversa indicazione. Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo ed educativo e nulla di quanto contenuto al suo interno costituisce consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale. Il contenuto ha carattere generale, non è rivolto a una specifica categoria di investitori e non deve essere considerato personalizzato, una raccomandazione, una consulenza in materia di investimenti o un suggerimento a intraprendere o evitare qualsiasi azione legata agli investimenti. Le decisioni di investimento e l'adeguatezza di questo materiale devono essere valutate in base agli obiettivi e alle circostanze individuali dell'investitore, in consultazione con i propri consulenti. Le informazioni sono ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non si garantisce l'accuratezza, la completezza o l'affidabilità delle stesse. Tutte le informazioni sono aggiornate alla data di pubblicazione del materiale e possono essere soggette a modifiche senza preavviso. La società, i suoi dipendenti e i conti gestiti possono detenere posizioni in qualsiasi società menzionata. Eventuali opinioni o punti di vista espressi potrebbero non riflettere necessariamente quelli dell'intera società. Prodotti e servizi di Neuberger Berman potrebbero non essere disponibili in tutte le giurisdizioni o per tutte le tipologie di clienti. I riferimenti a siti di terze parti sono forniti esclusivamente a scopo informativo e non implicano alcuna approvazione, verifica, controllo o monitoraggio da parte di Neuberger Berman dei contenuti o delle informazioni contenute nei suddetti siti o accessibili dagli stessi. Questo materiale potrebbe includere stime, previsioni, prospettive e altre "dichiarazioni previsionali". A causa di una serie di fattori, gli eventi reali o il comportamento del mercato potrebbero differire significativamente da quanto espresso. Gli investimenti comportano rischi, incluso il possibile rischio di perdita del capitale. Gli investimenti in hedge fund e private equity sono di natura speculativa e comportano un grado di rischio più elevato rispetto agli investimenti tradizionali. Gli investimenti in hedge fund e private equity sono destinati esclusivamente a investitori sofisticati. Gli indici non sono gestiti e non sono disponibili per investimenti diretti. I risultati passati non garantiscono risultati futuri. Questo materiale è distribuito su base limitata attraverso varie filiali e affiliate globali di Neuberger Berman Group LLC. Si prega di visitare il sito www.nb.com/disclosure-global-communications per informazioni sulle specifiche entità, limitazioni e restrizioni giurisdizionali. Il nome e il logo “Neuberger Berman” sono marchi di servizio registrati di Neuberger Berman Group LLC. © 2025 Neuberger Berman Group LLC. Tutti i diritti riservati.
ElevenLabs (prova gratuita): clicca quiAmazon (vetrina): clicca quiDiventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiOggi, 28 marzo 2025, inauguriamo Mondo contemporaneo, il nuovo radio-podcast di Spazio70. Un progetto che unisce interviste, approfondimenti e analisi tra cronaca, storia e attualità. Alcuni episodi seguiranno un taglio classico, altri avranno uno stile più radiofonico, con dialoghi e contributi inediti. Un format dinamico per raccontare il presente con lo sguardo di sempre. Abbiamo scelto di dedicare il primo episodio a un interessante rapporto Sisde sull'eversione di estrema destra. Il documento, intitolato Rapporto sull'eversione e sul terrorismo di estrema destra, risalente al 1982, originariamente classificato SEGRETO (S), è stato oggetto di declassifica ed è liberamente consultabile dal 22/12/2014.NOTA METODOLOGICA: Per comprensibili ragioni abbiamo scelto di non leggere l'intero documento, ma soltanto alcune parti. Per queste ultime, il testo è stato riportato fedelmente a esclusione di piccole modifiche apportate per rendere il podcast più fruibile. Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Sui «nuovi Servizi di Informazione e Sicurezza con competenze specifiche per il terrorismo e l'eversione (SISDE) e per la sicurezza militare e la controingerenza (SISMI)»; 2) «Un mostro sopito, ma mai sconfitto». Il terrorismo di marca neofascista all'alba degli anni Ottanta; 3) Sulle «radici ideologiche dell'estrema destra neofascista»; 4) I «tratti salienti del neofascismo» secondo De Luna e De Felice; 5) Julius Evola; 6) Clemente Graziani; 7) I «campi Hobbit»; 8) Le indagini della magistratura nella prima metà degli anni Settanta; 9) Il «raggruppamento Gelli»; 10) Sugli «aspetti psicopatologici del terrorismo nero»; 11) Sulla «personalità gregaristico-autoritaria». Alcuni tratti «essenziali».
14 febbraio 2025 - Benedetta Tobagi
Delle molte cose che la letteratura ha sempre fatto – e probabilmente sempre farà – due sono particolarmente importanti per l'esistenza umana: riflettere sul passato e immaginare il futuro. Philip K. Dick ha guardato vero il futuro molte volte – creando persino veggenti capaci di vedere i crimini prima che accadano, in Minority Report. Di Dick e delle sue visioni del futuro ci parla Tommaso Pincio, scrittore nonché traduttore di diverse opere dell'autore americano.L'uscita di due volumi dedicati proprio a Philip Dick, all'interno della prestigiosa collana I Meridiani dell'editore italiano Mondadori, fa inevitabilmente pensare allo stato attuale della fantascienza: un genere ancora molto amato dai lettori, eppure oggi apparentemente – per quanto suoni incredibile – con lo sguardo rivolto verso il passato. Gli autori classici degli anni Sessanta e Settanta sono infatti letti e apprezzati anche dalle generazioni più giovani, mentre storie più recenti sembrano non riuscire a imporsi sul mercato. Dunque, è davvero un momento di crisi, per la fantascienza letteraria? Prova a rispondere, e a raccontare lo stato attuale del genere, Franco Forte, curatore della storica collana Urania, da più di settant'anni artefice della diffusione popolare della fantascienza presso il pubblico italofono. Se la fantascienza continua a provare a immaginare il futuro, il passato è oggi più popolare che mai, soprattutto nel mondo letterario italiano, all'interno del quale fioriscono romanzi storici. Uno dei più interessanti e riusciti dell'ultimo periodo è certamente quello di Marco Balzano, intitolato Bambino (Einaudi): l'autore di Resto qui ci porta nella Trieste degli anni intorno alla seconda guerra mondiale, per farci conoscere un giovane fascista, prima squadrista e poi soldato innamorato della violenza, che finirà per rimanere schiacciato dalla storia.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Cristina Ubah Ali Farah presenta Tre fiumi e un continente (Multimedia edizioni), che raccoglie opere del poeta bosniaco Faruk Sehic.undefinedundefinedundefinedundefined
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Milano, Università Statale, marzo 2008. Presentazione del libro Bombe a inchiostro (Aldo Giannuli, BUR, 2008). Assieme all'autore, sono intervenuti Carlo Lucarelli, Piero Scaramucci e Francesco Gironda (portavoce dell'Associazione italiana volontari Stay Behind). Introduzione a cura di Martino Iniziato (Laboratorio Lapsus).Tra gli argomenti trattati durante la presentazione: 1) Sul ruolo (antico) della controinformazione; 2) «Adesso è molto difficile suscitare scandalo»; 3) Sul libro «La strage di Stato»; 4) La controinformazione come «fenomeno tipicamente italiano»; 5) Sul ruolo «attivo della controinformazione nel difendere la democrazia» italiana; 6) «Una notizia diventa una informazione quando è verificata»; 7) Genova; 8) Il caso Aldrovandi; 9) «Le Br? In quel caso la controinformazione diede poco e niente».Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.
Una memoria non condivisa: Ramelli e Fausto e Iaio. Il 13 ottobre 2022, nel suo discorso di insediamento a Palazzo Madama, Ignazio La Russa aveva ricordato quattro nomi uccisi negli anni Settanta (il commissario Luigi Calabresi, il giovane missino Sergio Ramelli, i ragazzi del Leoncavallo Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio), chiedendo una pacificazione. Per Ramelli c'è una giustizia penale. Per Tinelli e Iannucci non c'è alcun processo. E la memoria resta non non può essere condivisa. I fatti. Il 13 marzo 1975, Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, venne ucciso a colpi di chiave inglese da uno spezzone del servizio d'ordine di "Avanguardia Operaia", sotto la sua abitazione milanese. Morì il 29 aprile dello stesso anno. Per il suo assassinio si tenne un processo con sentenza passata in giudicato: i responsabile dell'aggressione vennero identificati dieci anni dopo l'aggressione durante l'inchiesta dell'allora giudice istruttore Guido Salvini. Il 18 marzo 1978, sempre a Milano, nel quartiere Casoretto, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro e l'uccisione degli uomini della sua scorta, un commando di killer formato da tre persone con ogni probabilità giunti da Roma, aiutati da altri camerati di Milano, ammazzano con otto colpi di pistola Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, due ragazzi che frequentavano il Centro sociale Leoncavallo. Un duplice omicidio senza colpevoli. Le indagini iniziarono male e proseguirono ancora peggio. Numerosi magistrati aprirono e chiusero il fascicolo, fino all'archiviazione del Gup Clementina Forleo del 2000: "Pur in presenza dei significativi elementi indiziari a carico della destra eversiva ed in particolari degli attuali indagati, appare evidente allo stato la non superabilità in giudizio del limite appunto indiziario di questi elementi, e ciò soprattutto per la natura de relato delle pur rilevanti dichiarazioni". Dal gennaio 2024 si è aperta l'ultima inchiesta della Procura di Milano su richiesta dell'intero consiglio comunale di Milano e del sindaco Sala. Un paese civile darebbe ai familiari di Fausto e Iaio non solo una verità storica, ma anche un processo, una giustizia, anche molti anni dopo, per uno dei tanti, troppi omicidi politici e stragi rimasti irrisolti, con assassini ancora impuniti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Non ci sono radio o tv, nell'Ottocento. Ma ci sono giornali e riviste, e lui le utilizza per fare un autentico “servizio pubblico”: rendere accessibile a tutti l'educazione scientifica. Medico, docente di Scienze naturali, darwinista della primissima ora, politico, promuove con decisione anche l'istruzione e l'accesso alla cultura per le donne, anticipando di un secolo le battaglie femministe degli anni Settanta del Novecento. Lui è Michele Lessona, e questa è la sua storia.
Gino Castaldo"Il ragazzo del secolo"o della rivoluzione perdutaHarper Collinswww.harpercollins.itUn uomo nasce nel 1950, alla metà esatta del Novecento, l'ultimo secolo del Millennio. Il suo nome è Luigi e ha pochi mesi quando i suoi genitori, da Napoli, dalla palazzina dove vivono tra il mare e una raffineria, decidono di trasferirsi a Roma. Lì, nella capitale, lo sorprendono gli anni Sessanta, con la musica delle band che arrivano da altri paesi e che, con i loro beat pulsanti e maliziosi, sembrano parlare da un futuro ormai alla porta. Poi le prime grandi amicizie, il primo amore, nuovi idoli che nascono e muoiono in fretta, la diffusa e frenetica voglia di cambiamento. E di rivoluzione. Una rivoluzione che, ancora al suono di accordi rock e nuovi strumenti, con i capelli lunghi e le magliette colorate, prende finalmente vita alla fine del decennio, tra manifestazioni, viaggi in terre lontane ed esotiche, speranze. Promesse di una libertà assoluta e sfolgorante che dà le vertigini e che i giovani e la musica non hanno mai vissuto prima. Luigi cresce, si sposa, lavora a progetti di scrittura e politica, immerso in un clima di trasformazioni epocali. Ma la droga e l'improvvisa ondata di violenza degli anni Settanta mettono in crisi quei sogni e lui va incontro alle prime disillusioni e alle ombre di un tempo che non tornerà, mentre la vicenda privata del protagonista si incrocia con quelle di uomini straordinari, da Andrea Pazienza a Freak Antoni, da Paolo Pietrangeli a Rino Gaetano.Il ragazzo del secolo, o della rivoluzione perduta è l'esordio nella narrativa di Gino Castaldo, il più grande e amato giornalista musicale italiano, un romanzo in cui i desideri, le speranze e i dolori di un'epoca vicina e al contempo perduta rivivono grazie alla magia della letteratura.Gino Castaldo, tra i piú noti giornalisti e critici musicali italiani, scrive su «la Repubblica». Ha pubblicato, tra l'altro, La mela canterina. Appunti per un sillabario musicale (minimum fax 1996) e La terra promessa. Quarant'anni di cultura rock (Feltrinelli 1994). Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Il buio, il fuoco, il desiderio, Il romanzo della canzone italiana e, con Ernesto Assante, Blues, Jazz, Pop, Rock e 33 dischi senza i quali non si può vivere e Lucio Dalla (Mondadori, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
C'è una terrazza che consente di spaziare con la vista benoltre il mare, fino agli abissi del cielo, fino a intravedere Colapesce. C'è una terrazza che consente di allestire il necessario per la Conserva. C'è una terrazza che consente di fare tutto. Il terzo racconto calabro, in un settembrenel cuore degli anni Settanta.
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Milano, 18 dicembre 2022, libreria Calusca (via Conchetta, 18). Presentazione del libro di Emilio Mentasti Cento fuochi. La lotta armata nel '77 (DeriveApprodi, 28 ottobre 2022). Tra i temi toccati durante il dibattito: 1) Il 1977 in Italia. Il contesto; 2) Gli anni Settanta «come ultimo periodo nel quale è stato possibile immaginare un cambiamento radicale della società»; 3) Un movimento «anticapitalista, internazionalista, anti-autoritario e per la classe operaia»; 4) Sulla «irripetibilità» di un movimento fatto di «donne, lavoratori, detenuti, studenti»; 5) Il ruolo «depotenziante» del Pci; 6) In «vista» del Settantasette. Il 1973; 7) Il «riformismo come nemico»; 8) L'uso della violenza come «uno degli aspetti caratterizzanti» del Settantasette; 8) Prima linea, Brigate comuniste, Fcc, Azione rivoluzionaria; 9) L'incremento «esponenziale» del numero di attentati dal '76 al '77; 10) La «guerriglia diffusa»; 11) Sulla assenza di «ricostruzioni collettive»; 12) Sulla «non coniugabilità» tra movimento del Settantasette e «geometrica potenza» brigatista; 13) Sulla «centralità» del 1973; 14) Domande e risposte.
Giovanni Maria Sacco è un fotografo romano che ha saputo unire una solida carriera accademica a una profonda passione artistica. Pioniere dell'informatica negli anni Settanta, ha dedicato trent'anni all'insegnamento universitario, senza mai abbandonare la sua vocazione per la fotografia. Il suo lavoro esplora la bellezza nascosta tanto nel declino e nell'impermanenza delle cose quanto nella […]
È passato appena un mese dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.La religione ha giocato e gioca un ruolo importante nella politica del presidente statunitense. Trump si è presentato come l'uomo capace di ridare alla religione quel ruolo che laicizzazione e movimenti – dalla militanza femminista e omosessuale degli anni Settanta fino alle più recenti teorie di gender – le hanno levato. Ma Trump è anche il politico che si è presentato come il predestinato, l'inviato da Dio. Se da un lato dunque le maggiori confessioni religiose hanno goduto dell'azione di Trump, dall'altro ne sono anche divenute dipendenti, in un legame col potere politico che rischia di snaturarne la missione spirituale. In questo Laser, Roberto Festa intervista Massimo Faggioli, autore del recente “Da Dio a Trump” (Scholé), che riflette sui rischi che questa alleanza tra religione e politica comporta per la Chiesa cattolica, la più grande del Paese, ora spaccata tra progressisti e conservatori e sull'orlo di un possibile scisma.undefined
Negli anni Settanta il calcio in Iran raggiunge il suo apice, con il dominio nella Coppa d'Asia e la prima qualificazione ai Mondiali. Ma nello stesso periodo il paese mediorientale è preda di tensioni sociali che porteranno, alla fine del decennio, alla caduta del regime dello Shah Reza Pahlavi e alla nascita della Repubblica Islamica dell'Ayatollah Khomeyni.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:CHEHABI H. E.,A Political History of Football in Iran, Iranian Studies, Taylor & FrancisHALLIDAY Fred,The Genesis of the Iranian Revolution, Third World, Quarterly, Taylor & FrancisSTEEL Jenny, RICHTER-DEVROE Sophie,The Development of Women's Football in Iran. A Perspective on the Future for Women's Sport in the Islamic Republic, Iran, Taylor & FrancisLa musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:https://pallonateinfaccia.com/https://www.facebook.com/pallonateinfacciabloghttps://twitter.com/pallonatefacciahttps://www.instagram.com/pallonateinfaccia/Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.comIscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Domenica, 7 giugno 1981, ore dieci circa. Un brigadiere, durante una passeggiata col proprio figlio in località Villa Bianchi a Scandicci, nota un'auto Fiat Ritmo color rame col vetro anteriore sinistro frantumato. A poca distanza, una borsetta da donna e oggetti personali per terra. Avvicinandosi, nota che vi è un ragazzo privo di vita al posto di guida: si scoprirà essere Giovanni Foggi. Non vede il corpo di Carmela De Nuccio, la fidanzata di Foggi, celato all'altro lato della strada nella vegetazione, ma si reca comunque al bar più vicino, in Piazza di Vingone, da dove chiama il 113. Cinque minuti più tardi, al bar arriva una volante con due funzionari. Con loro il brigadiere ritorna sulla piazzola, dove gli agenti finalmente rilevano anche la presenza del corpo della giovane ragazza sotto il ciglio della strada sterrata. Successivamente vengono raggiunti dalla Squadra Mobile con il funzionario e il magistrato di turno. Intanto alle ore 10:15 si presentano in stazione le famiglie dei due ragazzi, per denunciarne il mancato ritorno a casa.Di quanto avvenuto in quella tragica notte, sembrano a conoscenza due tizi che bazzicano nella zona ormai da diverso tempo: Enzo S. di Montelupo Fiorentino, trentasei anni, e Fosco F. di Scandicci, quarantotto anni. Il primo è un guardone ben attrezzato, per questo suo «viziaccio» già destinatario di alcuni «avvertimenti». Il secondo si dichiara più improvvisato e interessato principalmente alle coppie mature, perché «più espansive e rumorose». Anche lui ha ricevuto minacce, in passato. Una volta l'hanno addirittura speronato, fino a farlo finire con l'auto in un fosso.Ma quanto sanno, questi due amici, del terzo delitto del cosiddetto mostro di Firenze? Cosa possono aver visto?A cavallo tra anni Settanta e Ottanta, le campagne toscane furono teatro di un fenomeno inquietante capace di intrecciarsi drammaticamente con i crimini attribuiti al Mostro di Firenze. Non poche zone appartate, luoghi di incontro di coppiette in cerca di un po' di intimità, divennero con il tempo meta di silenziose presenze notturne, i cosiddetti «voyeur», figure soltanto all'apparenza marginali e «folcloristiche».Più comunemente definiti «guardoni», osservavano nell'ombra le coppiette appartate. Giravano armati di torce, talvolta registratori e taccuini sui quali annotare targhe e spostamenti. Una pratica tanto diffusa quanto inquietante, che finì per calamitare l'attenzione degli inquirenti.Nel caso del duplice omicidio Foggi-De Nuccio, il ritrovamento dei bossoli confermò immediatamente il legame con i precedenti omicidi. Parallelamente alle indagini sul «maniaco seriale», i riflettori si accesero sul fenomeno del guardonismo, che riguardava, tra le tante, le aree tristemente note per le vicende legate al «Mostro». Alcuni di questi «osservatori» dichiararono di essere stati nei paraggi la notte dell'omicidio del 6 giugno 1981. Tuttavia, le loro versioni, assieme a qualche ammissione, si riveleranno in genere parziali, omissive, piene di contraddizioni se non di vere e proprie menzogne. Racconti che, contribuendo ad alimentare un clima di sospetto, spingeranno gli inquirenti a esaminare più a fondo le attività di chi si aggirava, di notte, in quei luoghi.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Il voyeurismo «organizzato» nelle campagne fiorentine dei primi anni Ottanta; 2) Il delitto di Scandicci del giugno 1981; 3) Il profilo di Enzo S. e Fosco F., due frequentatori abituali delle zone dove si appostavano le coppie; 4) Spostamenti e contraddizioni; 5) Una riflessione finale sulle informazioni note a «Enzo» prima della divulgazione ufficiale; 6) «Non si tratta né di 'ndrangheta né di camorra».Il brano di apertura utilizzato nell'episodio è: Creepy Music Box - Halloween Music - Horror Scary Spooky Dark Ambien.Il brano di chiusura è: Synthwave | Midnight Highways
Bruno Murialdo, Oscar Farinetti"Hai mangiato?"Slow Food Editorewww.slowfoodeditore.itBruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe."Hai mangiato?" Oscar FarinettiSlow Food EditoreLa guerra, l'amore, i sogni, storie anonime e ritratti di personaggi famosi popolano le pagine del nuovo libro di Oscar Farinetti il cui titolo si ispira alla celebre frase di Elsa Morante secondo la quale l'unica vera frase d'amore fosse «Hai mangiato?». Il cibo come cura, come passione, come relazione, come momento di condivisione, c'è tutto questo sulle tavole, ai fornelli e tra i personaggi del libro. Michelangelo Pistoletto, Umberto Eco, Giovanni Treccani, ma anche i vecchi di Langa, due fratelli, una cameriera che sognava Marylin Monroe: la penna dell'autore percorre fatti storici e episodi della vita quotidiana regalandoci racconti coinvolgenti e ritratti originali, ispirati alle fotografie di Bruno Murialdo.Oscar Farinetti è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly e ora sta lanciando il nuovo progetto Green Pea. Ha scritto Coccodé (Giunti, 2009), Sette mosse per l'Italia (Giunti 2011), con Shigeru Hayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017), Quasi (La nave di Teseo 2018), Storia dei sentimenti umani (La nave di Teseo 2019) e con Piergiorgio Odifreddi Dialogo tra un cinico e un sognatore (Rizzoli 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Qualcuno le chiama grandi famiglie: sono quelle che hanno accumulato, e mantenuto nel corso di generazioni, ricchezza e potere. Esistono un po' dappertutto, ma quelle americane sono le più note, almeno nel mondo occidentale. Rockefeller, Kennedy, DuPont: i nomi li conosciamo. Così, non stupisce che proprio una scrittrice americana abbia messo una famiglia che somiglia da vicino a quelle citate al centro del suo nuovo romanzo. E non stupisce che Il dio dei boschi (NN Editore) di Liz Moore sia andato incontro a un grande successo proprio negli Stati Uniti: un corposo mistery ambientato negli anni Settanta che ha conquistato i lettori, e ha ricevuto endorsement piuttosto importanti, primo tra tutti quello dell'ex-presidente Barack Obama. Una famiglia non grande in senso socioeconomico – ma certamente estesa, tentacolare, e con una storia che abbraccia tre continenti – è invece quella di Andrea De Carlo, grande narratore italiano che non ha più bisogno di presentazioni almeno dal successo di Due di due, nel lontano 1989. Il suo ultimo La geografia del danno (La nave di Teseo), fatto raro nella produzione di De Carlo, lascia perdere la fiction per immergersi in un'indagine che lo porta a scoprire la storia, taciuta per decenni, di sua nonna e del ramo sudamericano della sua famiglia. Un libro pieno di domande, che prova a capire quanto le nostre radici ci condizionino, che lo vogliamo o no. Un racconto vero, che parla di personaggi reali, eppure si legge come un romanzo.E a proposito di forma, quello di Gabriele Pedullà – professore, critico, scrittore romano – è un libro raro nel panorama editoriale italiano, proprio per il semplice motivo che è una raccolta di racconti. Dicono spesso gli editori che vendere le short stories al pubblico sia affare complicato, ma a leggere queste, risulta difficile da credere: i tre racconti contenuti in Certe sere Pablo (Einaudi) sono perfetti per sintesi, incisività emotiva e – soprattutto – per il divertimento che riescono a regalare al lettore. Insieme, compongono una riflessione dolceamara sul significato dell'impegno politico nell'ultimo mezzo secolo, tra ragazzini troppo in ritardo per fare la rivoluzione e vecchi sessantottini che hanno portato al potere un po' troppa immaginazione.undefinedundefinedundefinedundefined
Oscar Farinetti"Hai mangiato?"Racconti per prendersi cura del genere umanoIspirati alle fotografie di Bruno MurialdoSlow Food Editorewww.slowfoodeditore.itLa guerra, l'amore, i sogni, storie anonime e ritratti di personaggi famosi popolano le pagine del nuovo libro di Oscar Farinetti il cui titolo si ispira alla celebre frase di Elsa Morante secondo la quale l'unica vera frase d'amore fosse «Hai mangiato?». Il cibo come cura, come passione, come relazione, come momento di condivisione, c'è tutto questo sulle tavole, ai fornelli e tra i personaggi del libro. Michelangelo Pistoletto, Umberto Eco, Giovanni Treccani, ma anche i vecchi di Langa, due fratelli, una cameriera che sognava Marylin Monroe: la penna dell'autore percorre fatti storici e episodi della vita quotidiana regalandoci racconti coinvolgenti e ritratti originali, ispirati alle fotografie di Bruno Murialdo.Oscar Farinetti è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly e ora sta lanciando il nuovo progetto Green Pea. Ha scritto Coccodé (Giunti, 2009), Sette mosse per l'Italia (Giunti 2011), con Shigeru Hayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017), Quasi (La nave di Teseo 2018), Storia dei sentimenti umani (La nave di Teseo 2019) e con Piergiorgio Odifreddi Dialogo tra un cinico e un sognatore (Rizzoli 2019).Fotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il primo ricordo felice della sua adolescenza è un motorino con il quale poteva andare lontano, dove voleva. In Italia tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, così come oggi, il suo era un nome noto. Tutti sapevano chi era: il figlio di Maurizio Costanzo. Eppure lui la sua identità, al di là di quel cognome, doveva ancora trovarla. Saverio Costanzo, oggi, fa il regista e non ha smesso di cercare chi è veramente. Difficilmente parla di sé, ma in questa intervista a Malcom Pagani fa un'eccezione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Silvio Moretti"A metà strada"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itA metà strada è la storia di un figlio e di un padre. L'esistenza di Giuliano, il protagonista, viene infatti narrata e osservata da Andrea, suo padre, prematuramente scomparso ma ancora al suo fianco. Le vicissitudini della vita di Giuliano, tra amori, scelte e difficoltà, sono quindi permeate dalla forza di un legame che valica la morte, in un romanzo esistenziale-fantastico che sfuma i confini tra il mondo reale e l'aldilà.Silvio Moretti è nato a Civitavecchia e vive a Vitorchiano (VT). È uno studioso dello scrittore Achille Campanile, conosciuto e frequentato negli anni Settanta, sul quale ha realizzato, insieme ad Angelo Cannatà, un sito web e del quale ha curato, sempre con Angelo Cannatà, alcune pubblicazioni per le edizioni Aragno: Autoritratto (2008), Urgentissime da evadere (2010) e Grazie, arcavolo! Raccolta di scritti inediti e dispersi (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nella seconda metà degli anni Settanta un nuovo campionato di calcio nel Nord America inizia a pagare cifre assolutamente fuori mercato per alcuni dei più noti calciatori del mondo, a partire da Pelé. È la NASL, una lega ricchissima e ambiziosa, che punta a trasformare gli Stati Uniti in un paese di calcio. LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO: LEWIS Michael, How the birth and death of the NASL changed soccer in America forever, The Guardian NASL 1968-1984: A review of the Golden Era, NASL WANGERIN David, Distant Corners: American Soccer's History of Missed Opportunities and Lost Causes, Temple University Press La musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0 Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link: https://pallonateinfaccia.com/ https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog https://twitter.com/pallonatefaccia https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/ Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME! COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA
Conduce Orazio Leotta
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References Giacomo Pacini. La spia intoccabile. Torino: Einaudi, 2021. Guido Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975). Torino: Einaudi, 2021. Nicola Rao, Trilogia Della Celtica. Milan: Sperling & Kupfer, 2014. Sannucci, Corrado. Lotta Continua: Gli uomini Dopo. Milan: fuori|onda, 2012.
Conduce Orazio Leotta
Conduce Orazio Leotta
Conduce Orazio Leotta
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Ilaria Bonacossa"Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano"Mostra al Palazzo Ducale di Genovawww.palazzoducale.genova.itwww.civita.artLa mostra Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano è stata annunciata per il prossimo autunno a Palazzo Ducale. Un viaggio che parte da Genova e dall'Italia per raccontare con il suo sguardo acuto e lucido realtà lontane e mondi in trasformazione, con inedite immagini a colori capaci di trasformare la lettura delle sue fotografie più famose in bianco e nero.Genova emerge nelle sue sfaccettature inaspettate, città in cui Lisetta Carmi per i vent'anni della sua carriera fotografica ha sempre stampato e sviluppato le sue immagini raccontando da questo luogo la sua visione del mondo e delle persone che sceglieva di ritrarre, come le famose fotografie del porto, a cui si affiancheranno immagini inedite dell'anagrafe e della vita politica e sociale della città.In mostra presso Palazzo Ducale anche le immagini della serie dei travestiti degli anni '60, pubblicate nel 1972 suscitando scalpore e segnando le ricerche fotografiche di molti artisti internazionali, non solo in bianco e nero ma anche a colori e la serie inedita erotismo e autoritarismo a Staglieno in cui il famoso cimitero genovese si trasforma sotto l'obbiettivo della fotografa in un ritratto della società borghese ottocentesca e dell'erotismo associato ai monumenti funebri.Genova sceglie di omaggiare questa figura dirompente di fotografa e artista centrale nella storia della fotografia del dopoguerra la cui carriera si è sviluppata per vent'anni nella sua città natale.Lisetta Carmi, molto vicino incredibilmente lontano è curata da Giovanni Battista Martini, esperto di fotografia contemporanea e curatore dell'archivio Lisetta Carmi che ha scritto e concepito numerose mostre dell'artista negli ultimi anni ed Ilaria Bonacossa, curatrice d'arte contemporanea e direttrice di Palazzo Ducale Genova, ed è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei.Lisetta Carmi nasce a Genova il 15 febbraio 1924, in un'agiata famiglia borghese. A causa delle leggi razziali è costretta nel 1938 ad abbandonare la scuola e a rifugiarsi con la famigliain Svizzera. Nel 1945, al termine della guerra, torna in Italia e si diploma al conservatorio di Milano. Negli anni seguenti tiene una serie di concerti in Germania, Svizzera, Italia e Israele. Nel 1960 interrompe la carriera concertistica e si avvicina in modo casuale alla fotografia trasformandola in una vera e propria professione. Per tre anni lavora come fotografa al Teatro Duse di Genova. Accetta diversi incarichi dal Comune di Genova realizzando una serie di reportage in cui descrive le diverse realtà e problematiche sociali della città come, ad esempio, gli ospedali, l'anagrafe, il centro storico e le fogne cittadine.Dopo aver realizzato nel 1964 un'ampia indagine nel porto di Genova, diventata poi una mostra itinerante, continua un reportage sulla Sardegna iniziato nel 1962 e che terminerà negli anni Settanta. Successivamente si reca a Parigi e da questo soggiorno nasce il volume Métropolitain, libro d'artista contenente una serie di scatti realizzati nella metropolitana parigina. Nel 1965 prende corpo il suo progetto più noto, che nel 1972 diventerà un libro, dedicato ai travestiti genovesi. Nel 1969 viaggia per tre mesi in America Latina e l'anno successivo in Afghanistan e Nepal. Nel 1971 compra un trullo in Puglia, a Cisternino. Il 12 marzo 1976 conosce a Jaipur, in India, Babaji Herakhan Baba, il Mahavatar dell'Himalaya, incontro che trasformerà radicalmente la sua vita. Lo stesso anno è in Sicilia per incarico della Dalmine per il volume Acque di Sicilia, dove sono raccolte immagini del paesaggio e della realtà sociale della regione, accompagnate da un testo di Leonardo Sciascia. Negli anni realizza una serie di ritratti di artisti e personalità del mondo della cultura del tempo tra cui Judith Malina, Joris Ivens, Charles Aznavour, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sciascia, Lucio Fontana, César, Carmelo Bene, Luigi Nono, Luigi Dallapiccola, Claudio Abbado, Jacques Lacan e Ezra Pound, di cui si ricordano i celebri scatti realizzati nel 1966 presso l'abitazione del poeta sulle alture di Zoagli in Liguria.Negli anni successivi Lisetta Carmi si dedicherà completamente alla costruzione dell'ashram Bhole Baba, a Cisternino, e quindi alla diffusione degli insegnamenti del suo maestro. Nel 1995 incontra, dopo trentacinque anni, il suo ex allievo di pianoforte Paolo Ferrari e inizia con lui una collaborazione di studio filosofico-musicale.Lisetta Carmi muore, o come avrebbe detto lei, abbandona il suo corpo terreno, il 2 luglio 2022 a Cisternino.Lisetta non fotografa per raccontare, fotografa per capire, e la fotografia le serve come una chiave per aprire delle porte, per entrare dove nessuno poteva entrare.Catalogo della mostra pubblicato da Silvana Editorialewww.silvanaeditoriale.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giorgio Boatti"Inganno di Stato"Intrighi e tradimenti della polizia politica tra fascismo e RepubblicaEinaudi Editorewww.einaudi.itGli storici lavorano con metodo per comprendere quanto di ancora ignoto, sul passato, merita di venire alla luce. Questo libro prende un'altra direzione.Pur aderendo puntigliosamente alla realtà dei fatti, sviluppa una narrazione che fa emergere, nel ruolo svolto dalla polizia politica della dittatura fascista, quanto di cosí ovvio vi ha preso posto, tanto da risultare ancora oggi parzialmente velato. Per dettagli e frammenti che conducono a piú vaste connessioni, si ricompone cosí il mosaico dell'agire di un efficiente apparato, interno al Viminale, che serve Mussolini ma che, tuttavia, è già operante ben prima del suo brutale imporsi. E, al crollo del regime, gli sopravvive, nella Repubblica. Nel nome di quella continuità dello Stato, o meglio delle sue strutture repressive, su cui ha fatto luce, già negli anni Settanta, la ricerca storiografica di Claudio Pavone. Non a caso l'incipit del libro racconta il drammatico incrociarsi, nella Roma occupata dai nazisti, del giovane cospiratore antifascista Pavone con Guido Leto, capo della polizia politica del regime e personaggio che accompagna e connota questa continuità troppo spesso rimossa.Giorgio Boatti, giornalista e scrittore, è autore di saggi e inchieste sulla storia recente del nostro Paese. Da Einaudi ha pubblicato: Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta (ultima edizione 2019);Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini (ultima edizione 2022) e Inganno di Stato. Intrighi e tradimenti della polizia politica tra fascismo e Repubblica (2024). Da Mondadori: La terra trema. Messina 28 dicembre 1908 (ultima edizione 2017); Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili (2006). Tra gli altri suoi libri, ricordiamo: i reportage Sulle strade del silenzio. Viaggio per monasteri d'Italia e spaesati dintorni (ultima edizione Mondadori 2023); Un paese ben coltivato. Viaggio nell'Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa (Laterza 2014); Portami oltre il buio. Viaggio nell'Italia che non ha paura (Laterza 2016). E il romanzo Abbassa il cielo e scendi (Mondadori 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Vanessa Tonnini"Grammatica di un desiderio"Neri Pozzawww.neripozza.itUn esordio di feroce malinconia, che ci racconta i tumulti dell'adolescenza e la lunga strada contro il pregiudizio.Come si cresce se non si hanno parole per dire il mondo, i propri pensieri e i propri desideri? Nicaredda è nato in una famiglia di sei figli, il padre morto in miniera e la madre soffocata dai doveri e dalla fame. Gli hanno insegnato solo le poche parole necessarie a sopravvivere e, nei primi anni della sua vita, non ha sentito il bisogno di conoscerne altre. Quando però viene mandato alla solfatara, tutto per lui cambia. La nuova vita è fatta di buio, cunicoli stretti che levano il fiato e paura. È fatta anche di corpi, di ragazzi come lui, i muscoli guizzanti e lo sguardo profondo, e Nicaredda sente nascere dentro di sé qualcosa a cui non sa dare un nome. Se è nel buio soffocante della miniera che conosce il desiderio, è altrove tuttavia che le pulsioni si trasformano in gesti, l'istinto si fa sentimento. Fuggito da quel luogo di morte, lo attende una nuova prigionia. Alle Tremiti, dove il regime fascista manda al confino i dissidenti, ma anche quelli come lui, in un inverno tiepido che sembra primavera scopre un'esistenza che non è pura sopravvivenza. Perché tra le violenze e i soprusi trova spazio anche un'idea di futuro. E perché su quell'isola scordata dal mondo incontra Ruggero, e i pensieri confusi diventano parole, la paura lascia filtrare il coraggio. Lontani da tutto, la disparità tra loro, il figlio orfano di un minatore e il gentiluomo di nobile stirpe, non esiste. Esiste solo una felicità che possono provare a immaginare.Mi venni a sedere di fronte a te, cercando il tuo sguardo. Ecco l'individuo che stavo diventando. Un uomo che aveva così tanta paura da divenire coraggioso.In un Meridione ancestrale, tra i primi del Novecento e gli anni Settanta, un romanzo di formazione sentimentale sulla scoperta del desiderio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giorgio Pogliano"Pennsylvania"Neos EdizioniFerdi ha diciott'anni quando nell'agosto del 1979, nel pieno degli anni di piombo, lascia Milano e la sicurezza tradizionale e un po' chiusa dell'agiata famiglia per andare a frequentare l'università in Pennsylvania. Qui inizia il suo percorso di crescita, costellato di incontri inaspettati, amicizie stimolanti e un amore travagliato. Un romanzo di formazione che si apre nel 1979 e intreccia eventi politici e percorsi personali, aspettative familiari e sogni, amicizie, amori, segreti, fra l'America dei campus e l'Italia del terrorismo e dei sequestri, alla ricerca di un'identità che tutto comprendeSulla storia di Ferdinando Ricci campeggia la Storia, grande passione di Ferdi ed elemento decisivo nei destini di tutti i personaggi: la ritirata di Russia del 1943 e la battaglia di Gettysburg del 1863, gli ultimi anni di Carter e l'avvento di Reagan, le Brigate Rosse e gli amish, il concerto a Central Park di Simon & Garfunkel…Giorgio Pogliano, qui al suo esordio narrativo dopo una vita dedicata all'industria, con una scrittura agile ed evocativa, ci accompagna in un viaggio nel tempo, dalla fine degli anni Settanta ai giorni nostri, e nello spazio, tra America, Italia e Unione Sovietica; ma soprattutto in un viaggio di formazione, il cui protagonista dovrà confrontarsi con la complessa ricchezza degli altri e di se stesso per emanciparsi e diventare un uomo, trovandosi a riflettere su libertà di scelta, destino, indipendenza, eroismo.«Anche se ho passato la vita a fare tutt'altro, ho sempre desiderato scrivere un romanzo-confessa l'Autore-Verso i cinquantacinque anni di età iniziai finalmente a scriverlo, e la gestazione è durata quasi nove anni. Iniziai pensando di raccontare in forma autobiografica, in prima persona, i miei otto anni in America. Dopo tre anni di lavoro, e allontanatomi sempre più dall'autobiografia, mi resi conto dei limiti della prima persona: non consente di entrare a fondo nella testa dei personaggi, protagonista a parte. Nel mio caso, poi, utilizzando la prima persona, non riuscivo a emanciparmi psicologicamente dall'autobiografia. Così ripartii da zero, riscrivendo tutto in terza persona. Con questa decisione, e lavorando molto sulla tecnica, cominciai davvero a creare i personaggi del racconto. Scrivere questo romanzo è stato anche un lungo processo di introspezione, da cui ho imparato alcune cose su me stesso e sulle mie aspirazioni per l'ultimo terzo di vita. Centrale nella trama è il rapporto padre/figlio, che riflette abbastanza il rapporto che avevo con mio padre. Altrettanto centrale la scelta del protagonista di seguire un percorso diverso da quello tracciato dalle aspettative altrui, e di proseguire la carriera universitaria cambiando indirizzo, da economia a storia. Questo forse è uno dei casi in cui la letteratura influenza la vita reale più che il contrario. Quando ormai la trama del romanzo era chiara, decisi di fare esattamente come Ferdinando, iscrivendomi all'università, dipartimento di Storia. Questo avveniva quattro anni fa».Giorgio Pogliano è nato a Torino. Si è laureato in Economia negli Stati Uniti, dove ha conosciuto Amy, sua moglie. Ha tre figlie, Valentina, Jennifer e Olivia, e una nipotina, Anita. È presidente di una storica azienda elettromeccanica torinese, la Pogliano BusBar, fondata nel 1910, che produce condotti elettrici in quattro stabilimenti, a Moncalieri, a Moncalvo, in Brasile e negli Emirati Arabi. Ora è prossimo alla seconda laurea, questa volta in Storia. Questo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con Anna Foglietta | Questa serie è realizzata in collaborazione con Lavazza, Valentino e VeraLab. La Morgana di questo mese è in realtà un caleidoscopio di donne straordinarie: Le Madri di Plaza de Mayo. Con i loro pañuelos bianchi sul capo, le Madri continuano a marciare e a cercare i propri figli, desaparecidos durante il regime in Argentina negli anni Settanta e Ottanta. Armate di ironia, sorellanza e infinito coraggio, hanno trasformato la maternità di ciascuna in una fortissima esperienza collettiva. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nando Mainardi"La ragazza occitana"Vita movimentata di Dominique BoscheroManni Editoriwww.mannieditori.comVenerdì 27 e sabato 28 settembre a Frassino si terranno due giorni dedicati a Dominique Boschero.Venerdì alle 21 sarà proiettato il film La rimpatriata di Damiano Damiani.Sabato alle 16 Nando Mainardi presenta La ragazza occitana con Lele Odiardo, Beatrice Ottonelli, Sergio Berardo e Livio Partiti.Gli appuntamenti sono al Centro culturale Lhi Mestres.La ragazza occitana racconta la parabola rocambolesca e appassionante di Dominique Boschero, attrice molto nota negli anni Sessanta e Settanta: dall'infanzia a Parigi, figlia di emigrati piemontesi, alla scoperta delle valli dell'Occitania italiana; dall'esordio nel teatro di rivista francese all'arrivo a Cinecittà negli anni della “dolce vita”; dal successo grazie a film commerciali e di cassetta all'adesione alla stagione del Sessantotto e della contestazione, fino al ritiro definitivo dalle scene e alla scelta di fare la contadina.La storia di Dominique Boschero è anche una sorprendente foto di gruppo, in cui compaiono Alain Delon, le donne e gli uomini che liberarono Parigi dal nazismo, Gian Maria Volonté, Frank Sinatra, gli attivisti occitani, Luigi Tenco, Gino Paoli, i marxisti-leninisti, Charles Aznavour e altri ancora. Viene fuori il ritratto di una donna anticonformista e ribelle, sempre spiazzante e mai allineata.Nando MainardiÈ nato nel 1972 a Fiorenzuola d'Arda, nel Piacentino, dove vive. Ha pubblicato libri su Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Adriano Celentano. Collabora con diverse testate giornalistiche, occupandosi di politica, canzoni e calcio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Beatrice Verri"I paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione"www.radis-crt.itIl convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC sabato 14 settembre 2024, ore 10-17.30Borgata Paraloup (1.360 mt Rittana, CN), Baita BarberisI paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione Ecomemoria e progetti di futuro sostenibileSguardi e parole ripensate devono raccontare i nostri paesaggi segnati come sono sempre più dalle minacce della società del rischio, ecologico in primis, con i suoi mantra della crescita infinita e del progresso ineluttabile. Tanto più in un Paese, l'Italia, stretto tra i troppo pieni delle città e delle coste e i troppo vuoti delle aree interne e della montagna povera. I nostri sono paesaggi resi fragili dalle dinamiche accelerate della finanziarizzazione come dall'abbandono. Dove tuttavia l'Ecomemoria, fin dalla sua etimologia (richiama l'abitare anche nella sua dimensione ecocompatibile) tenta di ridare una forma al paesaggio smarrito nel tempo, ridisegna il senso degli antichi abitati, ricostruisce anzitutto il «lavoro» della convivenza di uomini e donne con l'ambiente circostante. Ricorda, al nostro futuro, orientando piani e progetti, le forme della coevoluzione tra gli uomini e la natura circostante nel rispetto dei limiti e delle risorse ambientali.Il convegno si propone come un'occasione di confronto a livello nazionale e interdisciplinare fra studiose, studiosi, istituzioni e associazioni che a vario titolo oggi sono impegnati nel campo della lotta al cambiamento climatico, della protezione del paesaggio e della valorizzazione della memoria ed è significativo il suo svolgersi nella Borgata Paraloup, luogo alpino che nel settembre 1943 vide riunirsi quasi duecento giovani partigiani (fra i primi, quelli appartenenti alla Banda Italia Libera di Giustizia e Libertà) oggi recuperato a nuova vita dalla Fondazione Nuto Revelli, si propone come laboratorio di cambiamento per un futuro giusto, consapevole e sostenibile. Il convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC (www.radis-crt.it). Salvatore SettisHa diretto il Getty Research Institute di Los Angeles (1994-99) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010) e ha presieduto il Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-09) e il Consiglio Scientifico del Louvre (2010-23). Ha avuto a Madrid la Cátedra del Prado, a Mendrisio (Svizzera) la Cattedra Borromini, è stato Warburg Professor ad Amburgo e ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures a Oxford e le Mellon Lectures alla National Gallery of Art in Washington. Ha scritto di arte classica (La Colonna Traiana, 1988; Laocoonte. Fama e stile, 1999), moderna (La Tempesta interpretata, 1978; Raffaello tra gli sterpi, 2022) e contemporanea (Incursioni, 2020). Fra i suoi libri di politica culturale, Futuro del ‘classico', 2004; Paesaggio Costituzione cemento, 2010; Se Venezia muore, 2014; Architettura e democrazia, 2017. Suoi scritti sono stati tradotti in diciotto lingue.Vanda BonardoAmbientalista fin dalla giovane età, è laureata in Scienze Naturali. È stata presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta dal 1995 al 2011. Formatrice ed educatrice, è stata insegnante di materie scientifiche e Consigliere Nazione della Pubblica Istruzione. Ha pubblicato testi e articoli di carattere ambientale e dossier su temi come la montagna, le risorse idriche e i ghiacciai, i trasporti, la difesa del suolo, il turismo montano, lo sviluppo locale in montagna e l'educazione ambientale. Attualmente è Copresidente del Comitato Scientifico Nazionale di Legambiente, Responsabile nazionale Alpi di Legambiente e Presidente CIPRA Italia.Giorgio Brizio, 22 anni, è autore e attivista. Ha vissuto a Berlino, Istanbul e Torino, dove frequenta un corso di laurea in Scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione. Da quattro anni si occupa di crisi climatica e migrazioni portando avanti battaglie politiche e opere di sensibilizzazione. I suoi articoli e commenti sono apparsi su «La Stampa», «Domani», «TPI». Maurizio DematteisSi è laureato in Scienze politiche Indirizzo sociologico presso l'Università di Torino. Giornalista e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Attualmente dirige l'Associazione Dislivelli ed è direttore responsabile della rivista web mensile Dilsivelli.eu.Pubblicazioni: Mamma li turchi. Le comunità straniere delle Alpi si raccontano, 2010; Via dalla città. La rivincita della montagna, 2017; Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana, (di M. Dematteis, A. Di Gioia, A. Membretti), 2018; Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa, premio speciale Leggimontagna Dolomiti Unesco 2023.Andrea FenoglioDocumentarista. Ha al suo attivo diversi progetti culturali multidisciplinari. In questi anni ha raccontato Nuto Revelli e la memoria contadina, le origini dell'artista svizzero Alberto Giacometti e, nel lavoro dal titolo La Terra che connette, storie di braccianti africani nelle campagne del cuneese. Tra i suoi documentari L'isola deserta dei carbonai, Il popolo che manca e Su campi avversi hanno conseguito diversi riconoscimenti nei festival del documentario italiano. Dal 2022 è socio della Cooperativa di comunità Viso a Viso di Sant'Antonio di Ostana.Anna MarsonProfessoressa Ordinaria di Pianificazione e progettazione del territorio all'Università Iuav Venezia, dove coordina l'ambito di dottorato in pianificazione territoriale e politiche pubbliche. Componente del Consiglio scientifico della Fondazione nazionale Scuola beni attività culturali. Dal 2010 al 2015 è stata Assessore della Regione Toscana, ricevendo molteplici riconoscimenti per il Piano paesaggistico approvato nel 2015 e per la legge sul Governo del territorio 65/2014. Dal 2018 coordina per la Fondazione Compagnia di San Paolo una Sperimentazione sull'attuazione dei contenuti strategici del Piano paesaggistico per il Piemonte. È tra i soci fondatori della Società dei territorialisti/-e. Tra i suoi libri: Barba Zuchòn Town (Angeli 2001); Archetipi di territorio (Alinea 2008); a cura di, La struttura del paesaggio. (Laterza 2016); a cura di, Urbanistica e pianificazione nella prospettiva territorialista (Quodlibet 2020).Bruno MurialdoFotografo, collabora come freelance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta e comprende foto reportage dall'America Latina - in particolare Cuba, Argentina e Cile - dagli Stati Uniti, dalla Russia e da diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta, accompagnando Nuto Revelli nella raccolta delle testimonianze. Diversi sono i reportage realizzati anche su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Mario Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Si è cimentato in racconti fotografici dedicati alla letteratura tra i quali Tartarino sulle Alpi e I raccolti di Cerkaski di Giordan Radickov pubblicati sulla rivista Infinito. Tantissimi sono i libri fotografici pubblicati. Collabora con l'Alba USA Music Festival, diverse mostre dedicate alla musica e ai suoi protagonisti sono in mostra negli USA in Giappone e in siti o gallerie private.Marco RevelliHa insegnato Scienza della politica all'Università del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo e La sinistra sociale, 1996 e 1997; Sinistra destra, l'identità smarrita e Post-Sinistra, 2009 e 2014. Per Einaudi ha pubblicato Oltre il Novecento, 2001; La politica perduta, 2003; Poveri, noi, 2010; Finale di partito, 2013; Non ti riconosco, 2016; Populismo 2.0, 2017; La politica senza politica, 2019 e Umano Inumano Postumano, 2020. È presidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.Giulia SeraleOperatrice nel terzo settore dal 2013, prima con esperienza di animazione giovanile in Estonia, poi presso l'ong LVIA Cuneo con esperienze in fundraising e progettazione nella cooperazione internazionale allo sviluppo e laboratori di Educazione alla mondialità nelle scuole. Dal 2017 ad oggi operatrice culturale presso la Fondazione Nuto Revelli: segreteria, comunicazione e fundraising, coordinamento del concorso Scrivere altrove. Partecipazione a numerosi scambi europei e progetti di mobilità internazionale. Laureata in Comunicazione interculturale, master in europrogettazione.Antonella TarpinoÈ storica, saggista ed editor. Tra i suoi libri: Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (Einaudi 2008); Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro (Einaudi 2012, Premio Bagutta 2013); Il paesaggio fragile. L'Italia vista dai margini (Einaudi 2016, premio internazionale The Bridge Book Award 2017 per la saggistica italiana) Memoria imperfetta. La Comunità Olivetti e il mondo nuovo (Einaudi 2020). L'ultimo, Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano (Einaudi 2023). È vicepresidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elizabeth E. Green"Treelogy Theology"In connessione: noi, Dio e l'alberoGabrielli Editoriwww.gabriellieditori.itLo sforzo delle teologie ecofemministe è di superare il pensiero dualista che divide la realtà in opposizioni del tipo sacro/profano. Si propongono di adottare un “pensiero ecologico” di connessione totale col pianeta secondo il quale noi siamo “dentro” la natura in modo che la “natura” come “una realtà a noi esterna” scompaia.Treeology/Theology è frutto di un esperimento: pensare l'albero (tree) a partire dalla teologia (theology). Sebbene treeology sia una parola inventata, l'assonanza che si produce in inglese tra Tree-ologia e Theo-logia (il discorso su Dio) esprime esattamente ciò che questo libro si propone di investigare: la relazione tra gli alberi e il divino.Dagli anni Settanta del secolo scorso, la teologia si è lasciata interrogare da una crisi ecologica che, da quando ne siamo diventati consapevoli, non ha fatto che peggiorare. È stato sostenuto che tale crisi avesse radici religiose, in particolare cristiane. Se il cristianesimo, e di conseguenza la teologia, è chiamato in causa, come porne rimedio? Così, negli anni Ottanta nasce la cosiddetta “ecoteologia” che negli ultimi anni gode di nuova vitalità grazie all'enciclica papale Laudato si'.Questo libro si colloca all'interno di una ricerca teologica caratterizzata da una sensibilità ecologica, da una parte, e da una coscienza femminista, dall'altra. Si propone di riflettere sugli alberi attingendo ad alcuni filoni della teologia contemporanea, della teologia femminista ed ecofemminista.Elizabeth E. Green è pastora emerita dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia. Socia del Coordinamento Teologhe Italiane, è stata Burns Fellow all'Università di Otago (Nuova Zelanda) e visiting professor presso il Seminario battista internazionale di Rüschlikon (Svizzera), la Facoltà valdese di teologia (Roma) e la Pontificia Università Lateranense. Si occupa soprattutto di teologia, femminismo e genere. L'ultimo suo libro è con Gabrielli editori: Treeology/Theology. In connessione: noi, Dio e l'albero (Collana Esh – testi di ecoteologia femminista). Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo: Padre nostro? Dio, genere e genitorialità (2015), Un percorso a spirale (2020), Dio, il vuoto e il genere (2023) pubblicate dalla Claudiana e, insieme a Cristina Simonelli, Incontri (San Paolo, 2019) e con Selene Zorzi e Simona Segoloni Ruta, Sorelle tutte (La Meridiana, 2021). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Attisani, Lea Melandri"La vita impresentabile"Femminismo e corpo teatro. Un dialogo.Cronopio Edizioniwww.shopcronopio.it«Mentre i realismi sono autoritari e maschili senza appello, nel grottesco saltano anche le identità di genere e si è fatalmente nel trans. Al limite, il grottesco non si può dire cosa sia, salvo che lì si assiste alla traiettoria delle convenzioni dal nulla al nulla.» (A.A.)«Per riuscire a dare voce a ciò che resta “impresentabile” della vita, alla “visceralità” e alle ombre che si porta dentro, è necessario prima di tutto far cadere gli steccati che le hanno tenute imprigionate, dare diritto di cittadinanza e di esistenza, come dice Artaud, “ad atti per natura ostili alla vita delle società”.» (L.M.)Antonio Attisani ha iniziato la carriera come attore nel 1968; è stato operatore teatrale e docente universitario, a Venezia e Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: L'umanità mancata (2023); La tenda. Teatro e conoscenza (con C. Sini, 2021).Lea Melandri, figura tra le più significative del femminismo italiano, ha preso parte attiva al movimento delle donne sin dagli anni Settanta. Della sua ricerca sulla problematica dei sessi sono testimonianza, tra le numerose pubblicazioni, Amore e violenza (2011 e 2024); Come nasce il sogno d'amore (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Marabbecca" (La nave di Teseo) è il nuovo romanzo di Viola Di Grado, Premio Campiello Opera Prima nel 2011 con "Settanta acrilico trenta lana". La protagonista è Clotilde, 35 anni, che subito dopo aver messo fine alla sua relazione con un uomo violento, Igor, si trova in auto con lui e ha un incidente stradale. Igor entra in coma, Clotilde viene invece ricoverata in ospedale. Qui incontra Angelica, la ragazza che aveva provocato involontariamente l'incidente e che a casa ha una gabbia piena di uccelli. Fra le due nasce prima una forte attrazione e poi una relazione che si complica quando Igor si risveglia dal coma. Come negli altri libri di Viola Di Grado, c'è in questo romanzo, che è un po' un'indagine sul male, una certa inquietudine e una punta di grottesco.
Pochi mesi fa si sono laureati i primi studenti del Corso di Laurea Triennale per Artista di Circo Contemporaneo, equipollente dal 2022 a laurea triennale in DAMS. È accaduto all'accademia Cirko Vertigo di Grugliasco, nel torinese. L'arte di strada dunque diventa un mestiere con laurea. E questo anche perché il circo è cambiato: esiste ancora il tendone itinerante, ma dagli anni Settanta si è ormai affermato un “nuovo circo”. Mescola teatro, acrobazia e danza, creando uno spettacolo di intrattenimento capace di attirare un pubblico diverso, come dimostra il successo internazionale del Cirque du Soleil.Lo speciale parte dal racconto di Anna e Batipste, due giovani allievi dell'Accademia Cirko Vertigo, protagonisti dello spettacolo Impromptu, andato in scena durante la terza edizione del Festival Nice Chieri, svoltosi dal 15 al 21 aprile. Paolo Stratta spiega poi la novità della laurea per Artista di Circo Contemporaneo dell'Accademia Cirko Vertigo, da lui diretta e fondata. Racconta la sua esperienza anche Camilla Peluso, direttrice della Piccola Scuola di Circo di Milano, che promuove inoltre il circo come disciplina alternativa a quelle sportive più diffuse. Infine Alessandro Serena, nipote di Moira Orfei e docente di Storia dello spettacolo circense e di strada all'Università degli studi di Milano, fa il punto sull'evoluzione del circo e le sue tecniche della meraviglia.
Maddalena Crepet"Ci siamo traditi tutti"Solferino Libriwww.solferinolibri.itLui fa l'operaio alla Breda, a Milano, e lo chiamano Husky per via dei suoi strani occhi chiari. Lei è la figlia di una famiglia romana benestante, la bella e spregiudicata Costanza. La loro prima vittima è Enea Cassini, un magistrato che indaga sull'Autonomia milanese: ucciso a sangue freddo con tre colpi di pistola. E in quel cupo inizio degli anni Settanta, per chi sceglie la lotta armata non c'è ritorno. Husky e Costanza, assieme a un manipolo di amici, sono usciti da Lotta Continua per fondare Prima Linea e sono decisi a punire o eliminare, con le loro operazioni, i «nemici del popolo». All'inizio è un'avventura che salda la loro relazione e i rapporti con gli altri compagni in un potente coagulo di passione e sangue, lealtà e missione. Poi cominciano le liti all'interno del gruppo e, con altre formazioni, la vita diventa clandestina, il pericolo si aggrava. Finché Husky capisce che non sta più combattendo per un ideale come credeva: l'unica cosa che gli interessa ormai è l'amore di Costanza.E lei, invece, per cosa combatte?Crepet fa rivivere con accuratezza una stagione di terrorismo, scontro politico, fermento sociale, accendendo uno sguardo partecipe anche sugli amori e i tradimenti, le speranze e gli orrori. Strappa la patina opaca del passato per indagare la verità di una gioventù tragicamente perduta eppure simile, negli slanci e nelle illusioni, a quella di ogni tempo. E restituisce la guerra civile italiana degli anni Settanta a tinte forti e inattese, come un'immagine restaurata che torna in vita per occhi nuovi e nuove riflessioni.Maddalena Crepet si è laureata in Storia contemporanea con una tesi sul tentato omicidio del professor Sergio Lenci da parte della banda armata Prima Linea, avvenuto nel 1980. Ha frequentato il corso biennale Scrivere presso la Scuola Holden di Torino. Rientrata a Roma, lavora come ufficio stampa e consulente editoriale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Massimiliano Nuzzolo, Guido Michelone, Umberto Rossi, Michele Monina"Tam Tam Tribù"Libri che suonanowww.booktribu.comLa collana nasce dall'incontro effervescente tra BookTribu e Massimiliano Nuzzolo che da sempre ha tra le sue passioni la musica.TAM TAM Tribu vuole evidenziare il forte legame tra letteratura e musica, in ogni sua declinazione, dai romanzi fino alla storia della musica stessa.La collana si muoverà tra pagine e suoni, indagando sui legami tra musica e letteratura, ora con romanzi e racconti, ora con saggi e biografie non usuali, con la volontà di conquistarsi legittimamente uno spazio nel panorama nazionale.Guido Michelone"Gershwin nostro contemporaneo"La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa.Per celebrare con BookTribu i 100 anni di Rapsodia in Blu. “Ho scritto questo libro perché non sono in molti a sapere, in Italia, che George Gershwin è uno dei più straordinari musicisti di ogni tempo. Un genio assoluto, ma che per anni viene ritenuto troppo leggero dai classicisti e, per contro, molto complicato da rockettari o dai ballerini di liscio. Ma ora non è più così. La musica di Gershwin è ‘patrimonio dell'umanità”. Guido MicheloneUmberto Rossi"Buonanotte ai suonatori"Ma veramente nel 1978 si pensava solo ad Aldo Moro e alle BR?L'autore: “Di band ne sono nate tante: alcune sono diventate famose, e le loro storie le conosciamo anche troppo bene. Altre invece non sono diventate niente, e il Gruppo elettrogeno è una di queste. Questa è la storia di un complesso che, mentre finiscono gli anni Settanta e si annunciano gli anni Ottanta, ce la mette tutta ma non sfonda, anzi affonda. Una storia tragicomica sullo sfondo di anni in cui la musica non era merce digitale da scaricare distrattamente, ma una ragione per vivere, specie se vivevi nella provincia più provinciale d'Italia. La storia di tanti, di un'intera generazione arrivata troppo tardi per il Sessantotto e troppo presto per la Milano da bere. La storia del fuoco che diventa cenere, e la storia di una fuga”.Michele Monina"49.999 parole"Come parliamo quando parliamo di musicaLo scrivere di musica è cambiato. È cambiato tutto intorno alla musica…L'autore:“Nato scrittore e assoldato critico musicale sul campo, sono ormai oltre venticinque anni che svolgo questo ruolo, credo con risultati ben oltre le mie aspettative iniziali. Forse proprio questo esserci arrivato quasi casualmente, e al tempo stesso aver approcciato il mondo di cantanti da pari, io scrittore e quindi a mio modo artista esattamente come loro, mi ha subito facilitato il mestiere. Mestiere che però nel corso degli altri ha dovuto prendere di volta in volta la forma della contemporaneità, andando a modificarsi, fino a quello di oggi, dove parlare di musica equivale ogni volta doversi inventare un modo e una lingua nuova, capace di incuriosire un lettore sempre più distratto, anche dalla musica di sottofondo, ormai fruibile gratuitamente da tutti. In 49.999 Parole e Musicleaks ho provato a mettere la fotografia più nitida e al tempo stesso artistica possibile dello stato dell'arte oggi, passando alle spalle dei protagonisti, come chi si trovi volontariamente a fare bombing. Come parlare di musica e cosa significhi parlare di musica oggi sono i temi affrontati, nel mezzo anche come diventare e rimanere critico musicale in questa epoca così frammentaria e nebulizzata.”Michele Monina"Musicleaks"La mia versione dei fatti, di cosa si parla e di come quando si parla di musica oggiL'autore:“Nato scrittore e assoldato critico musicale sul campo, sono ormai oltre venticinque anni che svolgo questo ruolo, credo con risultati ben oltre le mie aspettative iniziali. Forse proprio questo esserci arrivato quasi casualmente, e al tempo stesso aver approcciato il mondo di cantanti da pari, io scrittore e quindi a mio modo artista esattamente come loro, mi ha subito facilitato il mestiere. Mestiere che però nel corso degli altri ha dovuto prendere di volta in volta la forma della contemporaneità, andando a modificarsi, fino a quello di oggi, dove parlare di musica equivale ogni volta doversi inventare un modo e una lingua nuova, capace di incuriosire un lettore sempre più distratto, anche dalla musica di sottofondo, ormai fruibile gratuitamente da tutti. In 49.999 Parole e Musicleaks ho provato a mettere la fotografia più nitida e al tempo stesso artistica possibile dello stato dell'arte oggi, passando alle spalle dei protagonisti, come chi si trovi volontariamente a fare bombing. Come parlare di musica e cosa significhi parlare di musica oggi sono i temi affrontati, nel mezzo anche come diventare e rimanere critico musicale in questa epoca così frammentaria e nebulizzata.”IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Per me la musica è il colore. La mia musica mi permette di dipingere me stesso".(David Bowie)
Pier Vincenzo Gigliotti"Aria d'estate"La Rondine EdizioniGiovanni è un bambino come tanti: passa le sue giornate a rincorrere un pallone sgonfio, in un tempo in cui non ci sono social e le vetrine dei negozi mostrano i walkie-talkie al posto degli smartphone. Ben presto, si trova a fronteggiare la prima delle tante sfide che la vita gli porrà davanti: la scuola elementare. Tra quei banchi, insieme ai suoi compagni, scoprirà l'importanza dei legami affettivi e dell'altruismo, in un mondo in cui non tutto va come dovrebbe. Nella cornice dell'Italia degli anni Settanta, "Aria d'estate" racconta un viaggio lungo una vita; un viaggio costellato di prime volte, vissute con l'entusiasmo tipico dei giovani, ma anche di momenti duri, che insegnano a crescere. I temi della discriminazione e della violenza, in un ambiente scolastico retaggio di un'epoca in cui l'educazione andava di pari passo con l'austerità, sono trattati da Pier Vincenzo Gigliotti con una penna delicata. L'autore si pone nei panni di tutti quei bambini che hanno vissuto le stesse esperienze: per tutti i Claudio, i Giacinto, le Giorgia, i Giovanni, perché non riaccada, per non dimenticare.Pier Vincenzo Gigliotti scrive per passione, tratteggiando con una penna delicata pagine di vita e racconti che “dipinge” con le parole. Osservatore attento di un mondo che cambia rapidamente e testimone di un passato prossimo, con i suoi colori, i sentimenti ed anche tante problematiche che non nasconde mai. Un punto di vista il suo, lucido e obiettivo che mette in luce, tuttavia, quale sia l'antidoto: l'Amore. Un sentimento che Pier Vincenzo ha il coraggio di mettere al centro della narrazione, senza nascondere la sua vena romantica e delicata. Una scrittura che non cerca di adeguarsi forzatamente ad un linguaggio “modaiolo”, ma si rivolge ai giovani come agli adulti con semplicità e tutta l'eleganza della lingua italiana. Pier Vincenzo Gigliotti è nato a Catanzaro nel 1971, città nella quale vive. È avvocato dal 2001 e dal 2018 è responsabile dei Progetti Speciali dell'US Catanzaro 1929. Sposato dal 2007 ha due figlie adolescenti. Ha pubblicato due romanzi: Radici nel vento (Local Genius, 2019) e L'anno più bello (La Rondine, 2020) con il quale esordisce nella narrativa ragazzi, testo scelto nel Progetto Gutenberg Calabria 2022. Aria d'Estate (La Rondine, 2022) è il terzo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dagli anni Settanta il racing è costantemente progredito nella direzione della sicurezza, ma sulla strada le cose vanno male. I veicoli sono stati evoluti, ok, e anche le infrastrutture sono cambiate, ma adesso si torna indietro: le risorse finiscono altrove e i nostri comportamenti peggiorano nell'indifferenza generale
Lodovico Festa"Freddo al cuore"Marsilio Editoriwww.marsilio.itNella vasca “fanghi” del depuratore di Peschiera Borromeo affiora il cadavere di Paolo Ettorri, già sindaco di Corsico, poi impegnato per il Pci milanese in mille incarichi pubblici. Un incidente? Quasi sicuramente un omicidio. Una lettera sembra coinvolgere nell'uccisione Alberto Rosci della Lega delle cooperative. Ma anche i pm milanesi, ancora immersi nell'indagine “Mani pulite”, hanno dubbi sull'accusa. Siamo nel settembre del 1994, in pieno governo Berlusconi, dal Palazzo di Giustizia parte un avviso agli interlocutori più amici di Botteghe Oscure. Ma come indagare in una comunità travolta dai tanti avvenimenti nazionali ed esteri di quegli anni? Da Lugano, dove è andato a lavorare anche per dissensi con il suo partito, viene richiamato a Milano Mario Cavenaghi, l'ingegnere a lungo presidente della Commissione probiviri lombarda del Pci, organo delegato a vigilare sulla moralità degli iscritti e sulle questioni riservate del partito. Cavenaghi, compagno di studi e di impegno politico di Rosci, non può non aiutare un vecchio amico, e si ritrova così coinvolto in un'indagine che, utilizzando anche reti di relazioni cementate ormai più dalla nostalgia che dall'ideologia, svela, a partire dall'assassinio di Ettorri, imprevedibili trame che hanno radici nell'ultradecennale insediamento della criminalità organizzata nel Sud-Est milanese.Lodovico Festa(Venezia, 1947), giornalista e scrittore, ha lavorato negli anni Settanta e Ottanta in organizzazioni della sinistra a Milano. Tra i fondatori del Foglio, ha scritto diversi saggi di politica e tre gialli con protagonista Mario Cavenaghi: La provvidenza rossa (Sellerio 2016), La confusione morale (Sellerio 2019) e Addio Milano bella (Guerini 2020). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La storia Casciavit prosegue con il racconto delle finali di una competizione troppo spesso snobbata: la Coppa Italia. Dalle tante finali degli anni Settanta, passando per l'esonero di Capello e l'ultima vittoria con la Roma, anche la Coppa Italia ha avuto tinte rossonere.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
La prima storia per questa puntata 506 è più adatta ad Halloween che a Pasqua, e ci porta nei mari del Sudafrica, dove le orche Port e Starboard hanno ideato una tecnica di caccia particolare contro gli squali, che sta letteralmente modificando l'equilibrio ecologico dell'area. Trovate più informazioni qui e qui, oltre a un video un po' crudo qui (un bel po' crudo, non dite che non eravate stati avvisati).Valeria intervista Enea Maffei, post-doc dell'ETH di Zurigo, che era già stato nostro ospite (qui) per introdurci al mondo dei virus dei batteri, i batteriofagi. Questa volta Enea ci parla di Paride, che è un batteriofago, e dei batteri dormienti. Enea ci spiega i risultati della loro ricerca, recentemente pubblicata su Nature Communications, in cui questo batteriofago è in grado di dare la sveglia ai batteri e renderli più sensibili all'azione di alcuni antibiotici.Andrea infine si ricorda di essere vecchio e trova consolazione in un articolo che mostra come sia peggiorataaaah la musica negli ultimi decenni: in realtà è un interessante spunto per capire come non sia solo l'evoluzione del gusto, ma anche della tecnologia a influenzare l'evoluzione delle caratteristiche delle canzoni che hanno più successo. Comunque nella top 500 dei migliori album della storia stilata da Rolling Stones, vincono a mani basse gli anni Settanta, seguiti dai Novanta...Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.
Check out Hari Kunzru's latest article here: https://harpers.org/archive/2024/03/leggete-tolkien-stolti-hari-kunzru/ References I drew on for this episode include: Piero A. Corsini, I terroristi della porta accanto. Storie del terrorismo nero: Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, dalla militanza nei NAR all'ergastolo per la strage di Bologna. Roma: Newton Compton Editori, 2020. Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Alessandro Orsini, Anatomy of the Red Brigades: The Religious Mind-Set of Modern Terrorism, Trans. Sarah J. Nodes. Ithaca: Cornell University Press. Nicola Rao. Trilogia Della Celtica. Milano: Sperling & Kupfer, 2014.
Un thriller inquietante in cui ci sono il male, i serial killer e la malattia mentale. Parliamo di "Il maestro dei sogni" (Longanesi) di Marco De Franchi, già molto apprezzato con il suo esordio "La condanna dei viventi", un thriller in cui avevano un ruolo determinante i dipinti di Caravaggio. Nel nuovo romanzo tornano alcuni dei personaggi che erano già presenti nel precedente. Innanzitutto torna Valentina Medici, commissario dello SCO (Servizio Centrale Operativo) che era uscita distrutta nel corpo e nella mente dall'indagine precedente, tant'è che vuole abbandonare lo SCO, ma viene ingaggiata dall'Europol. Torna l'esperto di informatica Loris Manna e torna anche Fabio Costa, anche lui uscito con le ossa rotte dalla precedente indagine tanto che aveva abbandonato la Polizia. Dovranno indagare su una rete di serial killer. Nella seconda parte parliamo di "Marabbecca" (La nave di Teseo) di Viola Di Grado, Premio Campiello Opera Prima nel 2011 con "Settanta acrilico trenta lana". La protagonista è Clotilde, 35 anni, che subito dopo aver messo fine alla sua relazione con un uomo violento, Igor, si trova in auto con lui e ha un incidente stradale. Igor entra in coma, Clotilde viene invece ricoverata in ospedale. Qui incontra Angelica, la ragazza che aveva provocato involontariamente l'incidente e che a casa ha una gabbia piena di uccelli. Fra le due nasce prima una forte attrazione e poi una relazione che si complica quando Igor si risveglia dal coma. Come negli altri libri di Viola Di Grado, c'è in questo romanzo, che è un po' un'indagine sul male, una certa inquietudine e una punta di grottesco.
La prima parte del nostro programma è dedicata all'attualità. Commenteremo i primi risultati, per nulla sorprendenti, delle elezioni primarie negli Stati Uniti. Quindi, ci occuperemo delle elezioni presidenziali che si sono tenute sabato scorso dall'altra parte del mondo, a Taiwan, e dei possibili cambiamenti che queste elezioni potrebbero portare. Nel segmento scientifico del nostro programma introdurremo uno studio condotto sui roditori, volto ad analizzare il romanticismo umano. Ed infine, ci occuperemo di un fenomeno molto interessante: l'aumento della popolarità delle canzoni in lingua non inglese negli Stati Uniti. Parleremo di un dibattito che di recente ha infiammato la politica italiana: quello relativo al reato associato al "saluto fascista". La controversia è stata innescata da una cerimonia di commemorazione tenutasi a Roma per onorare tre militanti neofascisti uccisi negli anni Settanta. Successivamente, ci sposteremo a Venezia, dove l'amministrazione comunale ha annunciato una serie di restrizioni per affrontare il problema del turismo di massa. Una di queste misure prevede la fissazione di un limite massimo al numero di partecipanti nei gruppi turistici che visitano la città. - Donald Trump vince le primarie repubblicane in Iowa - Nonostante le pressioni della Cina, Taiwan elegge un presidente che si oppone all'unificazione - Gli scienziati studiano i roditori come modello per le relazioni sentimentali umane - Nel 2023 negli Stati Uniti è cresciuta la popolarità per le canzoni in lingua non inglese - Il dibattito sul saluto romano - Nuove regole a Venezia: gruppi turistici ridotti e stop ai megafoni