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Giulio Busi"Il cantico dell'umiltà"Vita di San FrancescoMondadori Editorewww.mondadori.itIlletterato, sprovveduto, sognatore, Francesco d'Assisi è il «santo» per eccellenza. Ma è anche, nell'opinione comune, un personaggio fuori dalla storia, relegato nella sfera del misticismo e dell'utopia. Come mai, allora, la Chiesa decide di innalzarlo agli altari a soli due anni dalla morte, dopo un processo di canonizzazione tra i più brevi nella vicenda millenaria del cristianesimo? Francesco ribelle e antisistema o docile strumento nelle mani del potere ecclesiastico? Giulio Busi passa al vaglio le cronache dell'epoca, s'immerge nel mare sconfinato dell'agiografia, e poi dipinge un Francesco inedito, vigoroso, a tratti mite, più spesso provocatorio e intransigente. Quando è costretto, infatti, sa obbedire e accettare l'autorità. Ma è una scelta che gli costa, e da cui, ogni volta, riparte per inseguire la verità. Mentre attorno a lui la società scopre, e soffre, l'economia del mercato e del profitto, Francesco accoglie i lebbrosi, si unisce ai mendicanti, rivendica per sé un posto tra gli ultimi. Nei primi tempi, i benpensanti lo dileggiano, lo considerano un folle. Intanto, però, il suo carisma attrae sempre più seguaci. Nella primavera del 1212 Chiara d'Assisi, nobile per nascita, lascia i propri beni e la sontuosa casa paterna per seguire l'esempio di Francesco. È l'inizio di una consonanza spirituale che durerà tutta la vita. Ai «fratelli» che hanno cominciato a raccogliersi attorno al Poverello si aggiungono le «sorelle minori», ispirate da Chiara. Nel giro di pochi anni, il successo del movimento è travolgente. E i dubbi del fondatore diventano sempre più angosciosi. La Chiesa ha bisogno di un Ordine francescano forte, efficiente, solido. Ma lui riuscirà a difendere povertà e umiltà, a mantenere la semplicità delle origini? Al termine della sua esistenza, così breve e intensa, Francesco è malato, e deluso. Sembra sconfitto, ma nel momento più buio detta il Cantico di Frate Sole, splendido, gioioso inizio della letteratura italiana. Ringraziamento è l'esordio, inno la conclusione. Francesco lo sa, lo ha sempre saputo. La sorgente è una sola, un unico fine ha il creato. E ora il suo Cantico è libero di percorrere il vasto mondo. Che con lui se ne vada il dolore, assieme a lui si diffonda la lode.Giulio Busi (Bologna, 1960) è professore ordinario alla Freie Universität di Berlino e presidente della Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio. Ha scritto di mistica ebraica, di storia rinascimentale, della filosofia di Giovanni Pico della Mirandola. Collaboratore di lungo corso delle pagine culturali del «Sole – 24 Ore», ha uno stile letterario inconfondibile, incalzante e, al tempo stesso, documentatissimo. Per Mondadori ha pubblicato: Lorenzo de' Medici (2016), Michelangelo (2017), Marco Polo (2018), Cristoforo Colombo (2020), Giulio II (2021) e Gesù, il ribelle (2023), Simboli del pensiero ebraico (2024) e Giovanni, il discepolo che Gesù amava (2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Mentre c'è attesa per la risposta di Hamas al Piano di pace per Gaza proposto da Donald Trump e accettato da Benjamin Netanyahu, le prossime 24ore potrebbero essere cruciali per la Global Sumud Flotilla. La flotta di imbarcazioni civili sta infatti cercando di forzare il blocco israeliano per portare aiuti alla popolazione stremata della Striscia. L'obiettivo in termini di miglia si avvicina ma difficilmente la flottiglia riuscirà a superare il blocco israeliano e già si parla di possibile blitz dell'IDF a contrasto di questa azione pacifica. Ne parliamo a Modem cercando di stabilire un collegamento con gli attivisti ticinesi presenti sulla Flottiglia ma affronteremo anche gli aspetti legali e giuridici dell'intervento in mare qualora si dovesse effettivamente verificare. Non mancheremo poi di analizzare gli aspetti più critici dell'attività della Global Sumud Flotilla che ha contribuito a scuotere e risvegliare le coscienze della società civile ma che qualcuno ha definito inutili e irresponsabili. Ne parliamo con Fabrizio Ceppi, skipper di una delle imbarcazioni svizzere della Global Sumud Flotilla Seline Trevisanut, docente di diritto internazionale all'Università di Utrecht ed esperta di Diritto del mareFederico Zuolo, docente di Filosofia politica all'Università di Genova, autore di “Disobbedire, se, come, quando”Federica D'Alessio, giornalista, direttrice del portale online Kritica.it
Alla Notte dei Ricercatori a Cagliari, il progetto RIALE-EU porta gli studenti delle scuole secondarie dentro i laboratori di ricerca, offrendo esperienze scientifiche immersive e gratuite che stimolano interesse per le discipline STEM. Il progetto RIALE-EU alla Notte dei Ricercatori Durante la Notte dei Ricercatori a Cagliari, lo stand numero 27 ospita Fabrizio Murza e Davide Zedda, che raccontano il progetto RIALE-EU (Remote Intelligent Access Lab Experiments in Europe). Si tratta di un'iniziativa finanziata dalla Regione Sardegna e sostenuta dai fondi del Piano QUES, con l'obiettivo di avvicinare gli studenti delle scuole secondarie al mondo della ricerca. Il progetto consente di osservare in diretta esperimenti complessi svolti in laboratori ad alta specializzazione. Gli studenti non solo assistono alle attività, ma possono anche interagire con i ricercatori. L'obiettivo è stimolare la curiosità per le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e incentivare le iscrizioni a corsi universitari scientifici e tecnici. RIALE-EU diventa quindi uno strumento didattico che integra lo studio teorico con un'esperienza pratica. Le materie come fisica, biologia o ingegneria vengono vissute in modo diretto, senza i limiti imposti dalla distanza o dalle regole di accesso ai laboratori. Come funziona il metodo operativo Il punto di forza di RIALE-EU è l'abbattimento delle barriere fisiche. Grazie a telecamere ad alta definizione e collegamenti in tempo reale, gli studenti possono osservare nei dettagli quello che accade dentro i laboratori. Mentre i ricercatori eseguono esperimenti, spiegano passo dopo passo le procedure, rispondendo alle domande degli studenti. Questo coinvolgimento diretto trasforma la lezione in un momento interattivo e immersivo. Molti laboratori, infatti, restano normalmente inaccessibili a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie. Alcuni sono troppo piccoli, altri si trovano lontano dalle città, altri ancora hanno regole di sicurezza molto rigide. RIALE-EU elimina questi ostacoli e apre una finestra esclusiva sul lavoro di chi fa ricerca. Una visione diretta e gratuita per le scuole Uno degli aspetti più importanti del progetto è l'accessibilità. RIALE-EU è completamente gratuito per le scuole che desiderano partecipare. Gli istituti devono soltanto registrarsi sul portale dedicato per accedere al catalogo degli esperimenti disponibili. Il catalogo propone due modalità di fruizione. La prima è quella sincrona: studenti e insegnanti assistono in diretta all'esperimento, interagendo in tempo reale con i ricercatori. La seconda modalità è asincrona: i docenti accedono a una timeline completa dell'esperimento, arricchita da materiali didattici e contenuti extra. In questo modo possono personalizzare la lezione, adattandola alle esigenze specifiche della classe.
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.315. Mentre una famiglia di quattro persone, madre, padre e i loro due bambini, è rimasta uccisa in un raid di un drone russo nella regione di Sumy, nel nordest dell'Ucraina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato la Palonia e i partner a "costruire uno scudo comune contro le minacce aeree russe", durante un discorso in videoconferenza al Forum sulla Sicurezza di Varsavia.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com
Mentre ostacola le vendite di alcolici internazionali negli Usa con i dazi, Trump ne approfitta per rilanciare (per i fanatici MAGA) la sua vodka fallita 14 anni fa. La contro-campagna dell'industria degli alcolici contro gli estremismi dell'OMS: non sempre l'alcol fa male alla salute, anzi. Il distillato migliore al mondo è un whisky giapponese da mille euro a bottiglia, ma si fa onore anche un whisky italiano. Ecco la selezione delle notizie dai media internazionali sul mondo di drink e distillati.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8302IL CLUB DEI TRONFI IMMORTALI: PUTIN, XI JINPING, KIM JONG UN di Paola Belletti Chiacchiere da parata tra i leader di quella parte del mondo che si sta pesantemente appoggiando ai bordi del tavolo degli equilibri globali, Cina e Russia, innanzitutto, col rischio di ribaltarlo. Con Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping era presente, tronfio come da par suo, anche il leader nord coreano Kim Jong Un. L'occasione, mercoledì scorso 3 settembre, è stata la celebrazione degli 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Oltre le dichiarazioni ufficiali, le foto storiche e la portata eccezionale dell'evento, però, la tv di stato cinese ha colto uno scambio piuttosto interessante e, a suo modo, raccapricciante tra i tre. Mentre camminavano alla testa del corteo diretti verso piazza Tienanmen, forse per riempire quello spazio di imbarazzo che si genera tra persone che non sono intime, ecco che dopo saluti e amenità varie si trovano a parlare della possibilità di vivere per sempre, conquista che sarà resa possibile dallo sviluppo biotecnologico. Una cosa di qualche decina d'anni forse, ma il risultato sarebbe ormai a portata di mano. Ecco gli stralci di conversazione tra i tre, come riporta tra gli altri Il Post: «Il tono della conversazione, tradotta dagli interpreti tra il mandarino e il russo, è conviviale.A 70 ANNI SIAMO ANCORA GIOVANIL'audio è frammentato e alcuni pezzi sono inudibili, ma il dialogo sembra cominciare tra Xi e Kim, che si scambiano convenevoli e dicono di essere contenti di vedersi dopo diversi anni. Poco dopo Xi dice: "ora le persone a 70 anni sono ancora giovani". Dopo qualche secondo in cui è difficile distinguere chi parli, Xi si rivolge a Putin, dicendo: "Un tempo difficilmente la gente viveva oltre i 70 anni, ma oggi a 70 anni... sei ancora un bambino"». Segue anche il contributo del presidente (quasi) a vita (quasi eterna?) Putin: «"Con lo sviluppo delle biotecnologie, gli organi umani possono essere trapiantati più volte, e le persone possono vivere più a lungo e persino raggiungere l'immortalità". A quel punto Xi risponde, dicendo: "Secondo le previsioni nel corso di questo secolo gli esseri umani potranno vivere fino a 150 anni".»Dio ce ne scampi e liberi, potremmo gridare mani levate al Cielo. Se Dio stesso non ci avesse già liberato. Il sogno transumanista destinato a degenerare in incubo è il solito tentativo tragico e goffo dell'uomo inconsapevole dello stato di decadenza nel quale vive che perverte il desiderio di pienezza di vita nel prolungare così com'è la vita terrena, illudendosi così di diventare eterno. La solita superbia vecchia ben più del mondo, il solito scimmiottare le promesse di Dio, che non verranno mai meno, i soliti terribili paradisi in terra realizzati a suon di guerre, morti, sacrifici umani dalle varie dittature novecentesche che non sembrano volerci lasciare. Ciò che Cristo, e solo Lui, è venuto a portarci è l'inizio reale, sebbene nascosto fino allo svelamento glorioso finale, di un'altra dimensione di vita: eterna, non perenne, incorruttibile, non ricucita di continui con i soliti tessuti logori della nostra condizione mortale. La morte, quindi, che continua a ripugnarci istintivamente, diventa sotto il dominio della Grazie il limite posto come una soglia che si affaccia su una vita vera, piena, compiuta e, finalmente, beata.LA RESISTENZA CHE L'UOMO OPPONE ALLA MORTELo diceva Benedetto XVI nell'omelia della veglia pasquale del 3 aprile 2010, con la consueta balsamica chiarezza: «Si rende evidente la resistenza che l'uomo oppone alla morte: da qualche parte - hanno ripetutamente pensato gli uomini - dovrebbe pur esserci l'erba medicinale contro la morte. Prima o poi dovrebbe essere possibile trovare il farmaco non soltanto contro questa o quella malattia, ma contro la vera fatalità - contro la morte. Dovrebbe, insomma, esistere la medicina dell'immortalità. Anche oggi gli uomini sono alla ricerca di tale sostanza curativa. Pure la scienza medica attuale cerca, anche se non proprio di escludere la morte, di eliminare tuttavia il maggior numero possibile delle sue cause, di rimandarla sempre di più; di procurare una vita sempre migliore e più lunga. Ma riflettiamo ancora un momento: come sarebbe veramente, se si riuscisse, magari non ad escludere totalmente la morte, ma a rimandarla indefinitamente, a raggiungere un'età di parecchie centinaia di anni? Sarebbe questa una cosa buona? L'umanità invecchierebbe in misura straordinaria, per la gioventù non ci sarebbe più posto.Si spegnerebbe la capacità dell'innovazione e una vita interminabile sarebbe non un paradiso, ma piuttosto una condanna. La vera erba medicinale contro la morte dovrebbe essere diversa. Non dovrebbe portare semplicemente un prolungamento indefinito di questa vita attuale. Dovrebbe trasformare la nostra vita dal di dentro. Dovrebbe creare in noi una vita nuova, veramente capace di eternità: dovrebbe trasformarci in modo tale da non finire con la morte, ma da iniziare solo con essa in pienezza. Ciò che è nuovo ed emozionante del messaggio cristiano, del Vangelo di Gesù Cristo, era ed è tuttora questo, che ci viene detto: sì, quest'erba medicinale contro la morte, questo vero farmaco dell'immortalità esiste. È stato trovato. È accessibile. Nel Battesimo questa medicina ci viene donata. Una vita nuova inizia in noi, una vita nuova che matura nella fede e non viene cancellata dalla morte della vecchia vita, ma che solo allora viene portata pienamente alla luce».Che dite, andiamo a dirlo anche a quei tre?
La Global Sumud Flotilla è a trecento miglia dalle acque palestinesi. Dopo quattromila chilometri di navigazione, la distanza residua misura la tensione politica che accompagna la missione. In mare ci sono barche già colpite da due attacchi di droni, danneggiate ma non fermate. A terra ci sono piazze piene, sindacati, studenti e lavoratori che il 22 settembre hanno scioperato in solidarietà con Gaza e con gli equipaggi. Il messaggio dei portuali resta scolpito: «Se toccano la GSF blocchiamo tutto». È l'eco che accompagna la rotta verso Sud e che ricorda lotte capaci di trasformare la solidarietà in forza materiale. La protezione non arriva solo dal mare: passa dalle piazze e dall'attenzione pubblica che obbliga i governi a smettere di fingere neutralità. Domenica 28 settembre la delegazione italiana ha incontrato il ministro Crosetto. Nessun impegno ne è uscito. La portavoce Maria Elena Delia lo ha detto: l'assenza di azioni equivale a complicità con chi perpetua violazioni del diritto internazionale. Mentre l'ONU e la Corte penale parlano di genocidio, l'Italia continua a fornire armi e a mantenere accordi commerciali con Israele. La richiesta è chiara: sanzioni, stop alle forniture militari, iniziative diplomatiche per corridoi umanitari e indagini indipendenti. Non sono parole radicali: sono misure già previste dalle convenzioni sottoscritte dall'Italia. Il giorno 29 della Flotilla è un tempo sospeso: davanti c'è il Mediterraneo orientale, dietro un Paese che deve scegliere se essere spettatore o parte attiva nella difesa dei diritti. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Scarica subito il PDF regalo: https://bit.ly/4myrU3jVuoi imparare l'italiano viaggiando in Italia? In questo video ti mostro le 5 città migliori per studiare e praticare l'italiano: Firenze, Roma, Bologna, Verona e Lecce.Imparerai come vivere la lingua ogni giorno: parlare con i locali, fare la spesa nei mercati, scoprire tradizioni e partecipare ad eventi culturali.Capitoli del video:0:00 - Introduzione1:13 - Firenze3:08 - Roma4:30 - Bologna5:34 - Verona7:32 - Lecce9:02 - Conclusione
È in gravi condizioni un 83enne cercatore di funghi di Recoaro Terme, caduto per una trentina di metri in una scarpata nei pressi di Malga Ravo. L'anziano è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Vicenza, dove è ricoverato con un sospetto politrauma.
Mentre que l'Escola Gimnàstica Rítmica inicia la temporada en la primera fase de la Copa Catalana.
" I droni russi potrebbero colpire l'Italia". L'avvertimento del presidente ucraino Zelensky scuote il governo del nostro Paese. L'attacco è giudicato poco probabile ma non impossibile, ecco perché il ministro degli Esteri Tajani ha assicurato che la nostra difesa aerea è in grado di abbattere qualsiasi strumento con intenzioni minacciose. "Non toccate i nostri jet o ve ne pentirete" è la minaccia all'Occidente arrivata dal ministro degli esteri russo Lavrov all'Assemblea generale dell'Onu.La tensione resta alta anche in Medioriente. Le barche della Global Sumud Flotilla sono infatti ripartite in direzione Gaza, rifiutando la proposta di lasciare gli aiuti umanitari a Cipro. Mentre il premier israeliano Netanyahu è atteso domani alla Casa Bianca, dove discuterà il piano di Donald Trump per la fine della guerra, il rilascio degli ostaggi e la ricostruzione della Striscia senza Hamas. E poi la cronaca, con gli aggiornamenti sull'inchiesta di Garlasco e lo sport, la Serie A di calcio e la finale dei mondiali di volley maschile nelle Filippine.
Gianluca Spadola"Tempi supplementari"Baldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itEdoardo e Giulia si amano da anni. Lui, professionista di successo con una storia familiare spezzata da una tragedia, lei, spirito libero che cela un passato tormentato. Insieme sembrano invincibili, ma una promessa non mantenuta riecheggia nel loro presente. In una vacanza a Zante, tra mare turchese e paesaggi che sembrano sussurrare risposte, Edoardo si confronta con le sue paure più profonde: il tempo che fugge, i legami perduti, le parole non dette. Mentre ricordi e riflessioni si intrecciano alla bellezza del presente, una domanda lo tormenta: è possibile trovare il coraggio di vivere davvero, prima che sia troppo tardi? Un romanzo delicato e potente sulla fragilità umana, sulla forza dei sentimenti e sul valore dei legami autentici. Un viaggio interiore che ci ricorda che, a volte, la vera partita della vita si gioca nei tempi supplementari.Gianluca Spadola è nato nel 1963 a Pesaro, dove è cresciuto, vive ed esercita la professione di Dottore Commercialista. Da sempre le sue grandi passioni sono la lettura, la scrittura e lo sport, che vive come un incessante allenamento al coraggio di affrontare le sfide della vita. Tempi supplementari è il suo primo romanzo.Acquista il libro, qui:https://grupponavediteseo.cantookboutique.com/it/https://www.lafeltrinelli.it/tempi-supplementari-libro-gianluca-spadola/e/9791254942864Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Mentre il Bologna torna a casa sconfitto dall'Aston Villa dalla trasferta di Europa League, ci prepariamo al weekend di Serie A che culminerà con il big match di domenica sera tra Milan e Napoli. Non solo calcio, ma anche tanto basket con la Supercoppa Italiana che si giocherà con la formula Final Four che quest'anno vedrà protagoniste Trento e Brescia, oltre alle solite Virtus Bologna e Olimpia Milano. Di tutto questo parliamo con Franco Ordine e Geri De Rosa.
Mentre la Global Sumud Flotilla avanza, dopo il rifiuto di consegnare il carico per Gaza a Cipro, Benjamin Netanyahu parla all'Assemblea Onu ribadendo la sua determinazione a distruggere Hamas. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa di Storia e Istituzioni dell'Africa alla Sapienza, esperta di Medio Oriente, e con Antonio Leandro, professore di Diritto internazionale del mare all’Università Aldo Moro di Bari.I droni in Polonia, Romania, Lettonia. Poi i Mig in prossimità dell'Alaska. Cosa significa questo affollamento nei cieli? Lo chiediamo al generale Pasquale Preziosa, già capo di Stato maggiore dell’Areonautica militare, presidente dell’Osservatorio Eurispes sulla sicurezza.
Anteprima di Maracanà con Marco Piccari e Lucio Marinucci. Ospite: Antonello Valentini: "La Uefa può escludere il Maccabi, mentre la nazionale compito della FIFA. La Ufea potrebbe sottoscrivere un documento da inviare alla FIFa per una decisione congiunta. L'esclusione dell'Israele la decidono solo Uefa e FIFA"
Fabio Sebastiani"Se non torna il canto"Distopie e approdi attraverso il Realismo terminaleNota introduttiva di Guido OldaniEnsemble Edizionihttps://www.edizioniensemble.it/Oggi chi si avvicina alla poesia non può non farlo senza una chiara allusione a una sorta di impegno civile. Questo ha ben poco a che vedere con la poesia civile in quanto tale, se non altro perché rispetto alle ricorrenze storiche che l'hanno vista primeggiare, a partire da Dante, abbiamo di fronte uno scenario umano – ma anche culturale ed economico – sì profondamente diverso ma ugualmente inquietante. Eppure, come tra il 1200 e il 1300 è netta la sensazione di una “ricostruzione”, che debba però contemporaneamente avere la forza di guardare avanti. E come in quel frangente, il linguaggio assume un ruolo strategico. La poesia più che i poeti, devo dire, oggi viene gettata violentemente nella realtà, costretta a subirne la nominazione, a rifare i conti, profondi, con il suo statuto, a correre in soccorso degli uomini. Sotto un profluvio di merci e simboli che ci sovrasta e ci azzera, rendendo vano il tempo per noi, l'umanità ritenta il suo viaggio come in preda al puro istinto, ma contando in salde radici, nelle sue profondità archetipe, e nella storia stessa del linguaggio che ha trasferito la “storia”, appunto, fin dentro il codice genetico della nostra specie. Il Realismo terminale sostiene fortemente questo complicato e necessario percorso della poesia perché traccia altrettanto fortemente il disincanto e la consapevolezza portando a chiederci se non sia il caso di dislocare la metafora per propiziare una crescita nella conoscenza dell'umano: dare le gambe al cambiamento se da soli ci sentiamo impotenti e offesi. Il titolo della plaquette, a suo modo, rimette al centro il perimetro entro il quale tentare di muoversi: il rovesciamento. Mentre fuori tutto appare “distopico”, ovvero fuori dal suo luogo abituale, e forse lo è strutturalmente, dentro occorre tessere approdi per evitare débacle. Un invito esplicito al lettore a guidarsi e a farsi guidare perché ciò di cui abbiamo bisogno, a mio modesto parere, è più di un semplice salvagente. Abbiamo bisogno della tessitura del canto, riconoscendo l'affidarsi. Togliamoci dalla testa che questo possa avvenire tra individui, sicuramente non nella misura che ci occorre oggi. Forse non facciamo davvero a tempo a surclassare il cambiamento antropologico in atto. O meglio, l'affidarsi è verso l'altro in tutti e due i sensi; ma senza un linguaggio svincolato dalle pastoie in cui è finito non potrà accadere nulla di rilevante. La poesia, soprattutto, può dare il suo reale contributo. Il Realismo terminale rimette al centro valori importanti nell'antropologia umana come lo scuotimento e una insuperabile lezione di autoironia. Senza scuotimento e autoironia non può esserci il riconoscersi. E la similitudine rovesciata ne è la premessa necessaria.Fabio Sebastiani vive e lavora a Roma. È giornalista, conduttore radiofonico, autore di saggi, poeta. È stato caporedattore di «Liberazione» fino al 2012 . Con Ensemble ha pubblicato Molecole semplici per rivoluzioni complesse (2018).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Anteprima di Maracanà con Marco Piccari e Lucio Marinucci. Ospite: Antonello Valentini: "La Uefa può escludere il Maccabi, mentre la nazionale compito della FIFA. La Ufea potrebbe sottoscrivere un documento da inviare alla FIFa per una decisione congiunta. L'esclusione dell'Israele la decidono solo Uefa e FIFA"
Il 25 settembre si celebra la Giornata Mondiale dei Sogni, istituita nel 2012 da Ozioma Egwuonwu, educatrice e strategist americana. L’obiettivo? Ispirare individui e comunità a credere nei propri sogni e trasformarli in azioni concrete. In questa puntata di Obiettivo Salute risveglio, Nicoletta Carbone ci guida in una riflessione sul legame tra sogni e salute. Con il prof. Giulio Maira, professore di Neurochirurgia e presidente della Fondazione Atena Onlus di Roma di Roma, scopriamo perché sogniamo e cosa succede nel nostro cervello mentre lo facciamo.
La cena muta, una creepypasta di https://creepypasta.fandom.com/wiki/Dumb_Supper narrata da Amico Diverte. Musica: CO.AG (https://www.youtube.com/channel/UCcavSftXHgxLBWwLDm_bNvA) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1) Donald Trump senza freni all'assemblea generale delle nazioni unite. In apertura del'80esima plenaria attacca le Nazioni Unite, l'Unione Europea, e le politiche ambientali che definisce la più grande truffa di sempre. (Roberto Festa) 2) La Francia ha riconosciuto la Palestina, portandosi dietro una decina di paesi. All'Onu la vittoria è diplomatica, ma il difficile inizia adesso. (Francesco Giorgini) 3) Il governo spagnolo approva l'embargo delle armi israeliane. Madrid continua a guidare la battaglia pro Palestina in Europa. (Giulio Maria Piantadosi) 4) A Gaza si continua a morire. Mentre i leader del mondo parlano, la popolazione è allo stremo e gli ospedali non riescono più a fare i conti con la tragedia. (Francesco Sacchi - Emergency) 5) Afghanistan, i talebani bloccano internet privando le ragazze dell'ultima possibilità che avevano per istruirsi. (Valeria Schroter, Gabriella Gagliardo - Cisda) 6) Rubrica sportiva. Aitana Bonmatí entra nella storia con tre Palloni d'Oro. (Luca Parena)
Marco Palagi ospita a Vitamina L Alessandro Perugini, autore di “Il mistero delle bolle di sapone magiche”.In una tranquilla cittadina compaiono misteriose bolle di sapone giganti di colore rosa che sfidano ogni spiegazione. Mentre il professor Leopoldo Camilli indaga sul fenomeno, la nipotina Sara scopre di poter interagire con loro. Magia e scienza si intrecciano in un'avventura tra segreti, potere e speranza, dove l'innocenza dei bambini potrebbe essere la chiave per svelare l'inaspettato.Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it
Un Mistero A Firenze In Toscana c'è tanta magia: colline decorate con olivi, vigneti e cipressi, campanili che suonano ovunque, giardini nascosti, e ovviamente città incantate, piene di storia e bellezza, dove artisti famosi hanno creato opere d'arte meravigliose.In questo racconto ci troviamo nella città di Firenze, dove la magia abbonda e in ogni angolo si nascondono leggende.Un fiume chiamato Arno l'attraversa; e fra i tanti ponti ce n'è uno che giustamente è un po' più famoso degli altri: il Ponte Vecchio. In quelle case sospese adesso non ci abita più nessuno. Ogni giorno è pieno di turisti che lo fotografano e lo vengono a visitare da tutto il mondo, ma tanti e tanti anni fa su questo ponte c'erano macellai, pescivendoli e conciatori come se fosse un mercato, una piazza sospesa sull'Arno e la vita quotidiana era ben diversa dai giorni d'oggi.Ai tempi di questa storia le botteghe erano tutte gioiellerie di proprietà di mastri orafi, che lì ci vivevano, lavoravano e vendevano gioielli d'oro e preziosi di altissima qualità. Era uno dei cuori della città dove i fiorentini del tempo si ritrovavano e si fermavano a chiacchierare mentre andavano e venivano da una parte all'altra del fiume. Anche i ragazzini ci passavano le giornate divertendosi a giocare correndo da un lato all'altro indisturbati.A questo punto dovete sapere che da qualche giorno avvenivano piccoli furti nelle botteghe degli artigiani. Oro e preziosi sparivano come se rubati dal vento, in silenzio e di sorpresa, senza lasciare traccia. Chi sa chi lo sa? Chi poteva essere il colpevole?Gli orafi si riunirono, dopo la chiusura dei negozi, proprio sul ponte."Ma che cosa sta succedendo?" disse uno."Boh, a saperlo…" disse un altro."E mica si può andare avanti così, a passare da bischeri!"Bernardo, uno degli orafi, disse: "Va bene che sono un po' sbadato, ma di sicuro non sono cieco da non vedere se mi manca dell'oro dalla bottega."E via a farsi domande e interrogarsi fra di loro per cercare di trovare una spiegazione per questi furti, scoprire il ladro e magari ritrovare il maltolto.Insomma, era ormai da settimane che dalle botteghe sparivano pagliuzze della lavorazione dell'oro e vari oggetti preziosi — e tutto questo succedeva sotto gli occhi di tutti ma nessuno aveva visto niente.A chi dare la colpa se non a quei monelli dispettosi che si divertivano a giocare a pallone sul ponte! Fra partitelle, risate, corse, giochi vari e nascondino, chissà se qualcuno di loro non si era messo a rubare qua e là.Passarono altri giorni e altro oro era svanito nel nulla. Gli orafi, stanchi di questa storia, uscirono sul ponte e gridarono a gran voce tutti insieme: "Ora ci siamo proprio divertiti ed è ora di farla finita! Catturiamo il ladro!"Anche il fornaio Giulio uscì sull'uscio della sua bottega, a sinistra, in fondo al ponte, e benché non avesse capito di preciso cosa stava succedendo, mostrò a tutti le mani piene di farina gridando: "Io non c'entro, lo giuro! Le mani in pasta le ho solo perché sono sempre a preparare le focacce da cuocere in forno."E così dicendo si unì agli altri gridando: "Prendiamo il ladro con le mani nel sacco prima che quel sacco diventi quello della farina!"In quel fermento, Lapo, un ragazzino assai furbo e curioso, figlio dell'orafo Bernardo che era amico di tutti e giocava insieme agli altri ragazzini sul ponte, dopo aver riflettuto pensò: "C'è qualcosa che non mi torna: noi ragazzi non rubiamo, di chi può essere la colpa?"Così Lapo decise di indagare per conto suo. Perché come gli diceva sempre suo nonno: "conta più una cosa fatta che cento da fare" e poi aggiungeva che "se fai da te fai per tre."Allora, senza tanti discorsi, la sera seguente si organizzò, procurandosi una lente d'ingrandimento, un quaderno con matita per prendere note e una lanterna che lo avrebbe accompagnato nel buio. Quest'ultima la teneva stretta con una mano un po' tremolante, ma non c'era da esitare — la situazione non si sarebbe risolta da sola.All'imbrunire, si avviò dal Ponte Vecchio, dove abitava con suo babbo sopra la bottega, verso la colonna di Piazza Santa Trinita.Lì sopra c'era, e c'è ancora, la Statua della Giustizia che troneggiava così alta da toccare il cielo. Il percorso non era lungo, ma quella sera ci mise più del normale, perché osservava tutto con attenzione e curiosità. Guardava a destra, a sinistra, nei chiassi, oltre il parapetto del Lungarno e se vedeva un sasso spostava anche quello: "non si sa mai dove si possono trovare degli indizi" pensava.Aveva sentito dire che la colonna e la statua della Giustizia fossero magiche e piene di segreti. Ma la cosa più stupefacente era che dalla sua sommità, dove appunto si trovava la statua, si potesse vedere quello che succedeva in ogni punto della città — come si sa la giustizia vede e sa tutto.Arrivato in Piazza Santa Trinita, fece un gran sospiro, mosse un ultimo passo e ai piedi della colonna — che sorpresa… incontrò una lumaca."Una lumaca?" direte voi. "Eh, proprio una lumaca con tanto di casa sulle spalle, con le luci alle finestre e un caminetto acceso" Davvero, ve lo dico io… Credeteci… Insomma era lì, che si muoveva, lenta sì, ma determinata. Quando sentì il passo leggero del visitatore inatteso, si insospettì e ritirando le antenne come fossero freni, si fermò di botto e disse:"Altolà! Chi va là? Ma te chi sei e dove vai? Non starai mica cercando guai, a girellare solo soletto a quest'ora del crepuscolo?""No, ma che guai… anzi, tutt'altro Signora Lumaca" rispose Lapo, "io dovrei andare in cima alla colonna per vedere cosa sta succedendo sul Ponte Vecchio. Ci sono delle cose che non tornano tanto bene e sto indagando. Come può vedere ho pure la lente d'ingrandimento e il cappello!" Disse Lapo mostrando gli oggetti per evitare fraintendimenti. "Ora, visto che mi sembra del posto, mica mi saprebbe gentilmente dire, come posso fare a salire lassù?"La lumaca che abitava ai piedi della colonna ed era a tutti gli effetti la sua guardiana, sbuffò ma poi sorrise e mostrò a Lapo una piccola porticina alla base della colonna, nascosta dall'edera."Carissimo Lapo," disse aggiustandosi gli occhiali "mi sembri un ragazzo coraggioso, un vero amico e anche un bravo investigatore, ma solo dalla cima della colonna potrai conoscere la verità."Detto ciò, la lumaca sfregò i suoi tentacoli e cominciarono a brillare di una luce magica che avvolse Lapo facendolo diventare dell'altezza della porta che si aprì con un gran cigolio; talmente acuto da far scappare tutti gli uccelli che nella notte bazzicavano intorno.Lapo ora piccino, piccino ringraziò la lumaca e senza paura entrò all'interno della colonna. Nell'oscurità, rimase impressionato da uno stretto e alto pozzo che saliva invece di scendere. Sulle pareti luccicanti c'era una spirale di minuscoli scalini che iniziò a salire con passi determinati con la lanterna accesa ben stretta in mano. Arrivò in cima.Nella notte il cielo stellato illuminava la Statua della Giustizia che troneggiava su Firenze. Aveva una bilancia con due piatti in equilibrio in una mano e una spada dorata nell'altra.Come abbiamo detto in precedenza, per incantesimo, da lì si poteva vedere tutta la città — bastava guardare nella direzione giusta e pensare alla parte di Firenze che volevi vedere: una magia incredibile per una visione da togliere il fiato.Adesso era il momento di concentrarsi sul Ponte Vecchio e cercare di risolvere il mistero dei furti, ma nel muoversi intorno alla statua, per andare dalla parte che guardava il fiume, fece una scoperta incredibile. Non poteva credere ai propri occhi — tanto è vero che tirò fuori la lente d'ingrandimento per essere sicuro. Tutti e due i piatti della bilancia erano pieni di pagliuzze d'oro e monili preziosi."Mamma mia! E questa roba come c'è arrivata quassù?" Esclamò Lapo con gli occhi spalancati. "Questo è indubbiamente il bottino dei furti alle gioiellerie!"Prima, confuso e stupefatto non sapeva che pensare, ma poi, osservando meglio le pagliuzze si rese conto che erano tutte intrecciate con braccialetti e collanine: questi erano due nidi e un'idea gli balenò subito nella mente."Le gazze ladre!" Esclamò Lapo. Quegli uccelli furbetti amano tutto ciò che brilla, certamente sono state loro a rapinare le botteghe e a portare quassù la refurtiva.E nel bel mezzo di questo pensiero, all'improvviso comparvero in volo. Atterrarono sulla colonna agitate e furiose "KRAA KRAA KRAA! Oh, ragazzino ma cosa stai facendo a casa nostra? Non ti provare nemmeno a toccare queste meraviglie luccicanti; sono il nostro nido, le abbiamo trovate noi e sono nostre."Lapo non si fece spaventare e con calma rispose: "Ma che dite? A voi piacciono cose luccicanti che brillano e le prendete, ma non vuol certo dire che sono vostre."Le gazze gracchiavano tutte insieme sembravano impazzite e non conoscevano ragione. "Ma cosa dice questo?" Disse una. "Già, uno viene a casa nostra e pretende di comandare?" Aggiunse un'altra. "Sì, bellina la battuta. Non sono nostre? Ma che sei un comico? Cambia lavoro, guarda, perché non ci fai mica ridere." Disse un'altra.E tutte a ridere.Al che Lapo non si fece intimidire. Si frugò in tasca e trovò quello che cercava. Propose uno scambio. "E se si facesse un affare. A dire il vero io ci rimetto parecchio, ma mi state talmente simpatiche che vi darei volentieri queste belle biglie luccicanti in cambio dell'oro e i monili."Vedendo quei piccoli tesori brillanti e colorati, che non avevano mai visto prima, le gazze si calmarono. Si guardarono con uno sguardo furbo e senza esitazione… "Affare fatto!"Gli presero le biglie di mano in un battibaleno e volarono via gridando: "Evviva, siamo ricchissime! Da ora in poi faremo collezione di queste palline."Sospirando di sollievo e di soddisfazione, Lapo recuperò la refurtiva e scese a rotta di collo dalla colonna. La lumaca lo stava aspettando applaudendo. Con un altro incantesimo lo fece uscire dalla porticina e apparire proprio sul ponte vecchio dove diversi Fiorentini erano a prendere il fresco e chiacchierare — inclusi gli orefici."Babbo, babbo ho scoperto il mistero e trovato il colpevole: le gazze ladre! Sono state loro! I miei amici non hanno fatto niente di male." "Calma figliolo, ti ascolto". Rispose Bernardo.Lapo con tutto il fiato che aveva in gola non perse un attimo e raccontò tutto quello che aveva scoperto e visto: il cappello da investigatore, la lente d'ingrandimento, la lumaca magica che conosceva i segreti della colonna, la porticina, la statua in cima, la vista di Firenze, le gazze ladre e il trucco delle biglie colorate. Finalmente il mistero degli strani furti era chiarito, tutta la refurtiva recuperata fu restituita agli orafi del Ponte Vecchio per merito dell'intraprendente e coraggioso Lapo.A quel punto tutti quelli che erano sul Ponte Vecchio applaudirono gridando: "hurra, hurra, hurra, al piccolo investigatore."Mentre il ponte antico, forse incantato, risplendeva di luci dorate.Il fornaio Giulio mentre infornava focacce, canticchiava allegramente e con voce squillante annunciava: "oggi focacce a volontà gratis per tutti, dobbiamo festeggiare!"Le gazze ladre ritornarono a volare su tetti di Firenze e continuarono a trovare piccoli oggetti e persino pezzi di sogni luccicanti; e gracchiando dicevano: "Sarà pure che abbiamo perso un nido, ma di sicuro abbiamo trovato una storia da raccontare."E forse, chissà, una nuova storia ci sarà!— Scritta da Lucia & Marco Ciappelli | Ispirata da una leggenda fiorentina Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.
Mentre la stagione turistica estiva si chiude con un luglio-agosto sottotono e forse un settembre che andrà a recuperare arrivi e presenze mancanti (link: https://www.youtube.com/watch?v=hsU3DSxJee0), in un turbinio di dati spesso citati a caso o con basse correlazioni, molti consulenti iniziano a proporre una tema relativo alla creazione e posizionamento dei contenuti interessante: è meglio lavorare sulla GEO (Generative Engine Optimization) o sulla SEO (Search Engine Optimization)? (link: https://www.linkedin.com/pulse/geo-%25C3%25A8-il-nuovo-seo-come-farsi-scegliere-e-non-solo-trovare-cerrato-ra23f/)... Intanto OpenAI, creatrice di ChatGPT ricerca SEO specialist e Copywriter senior a conferma che SEO e GEO sono due facce della stessa medaglia (link: https://www.youtube.com/watch?v=eXYu9Cnql_E)Mentre studiamo nuovi modi per posizionare i contenuti scopriamo sempre più che l'Intelligenza Artificiale appiattisce, semplifica, e "rende generici" i contenuti e questo comporta una "sintesi della realtà" che non ci mette più in grado, per l'estrema comodità e pigrizia, di dubitare e di approfondire. A confermare questo trend vi è il rapporto OCSE che descrive i laureati italiani come analfabeti funzionali (ben 1 su 6!) e il “premio” salariale della laurea in Italia crolla al +30%, contro il 54% OCSE (link: https://www.youtube.com/watch?v=iysMvxjbU1I). Così uno studente segnala al professore che ha dovuto fare la fatica di aprire google per ricercare un vocabolo in italiano e i compiti li fa ChatGPT... Perché l'AI riesce a prendere la sufficienza! #marketingterritoriale #formazione #formazioneprofessionale #SEO #GEO #analfabetismofunzionale #scuola
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinchévedendo non vedanoe ascoltando non comprendano.Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinchévedendo non vedanoe ascoltando non comprendano.Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.Parola del Signore.
Mentre l'esercito israeliano iniziava la conquista della città più importante della Striscia, Israele veniva accusato di genocidio da una commissione indipendente delle Nazioni Unite: ascolta il nostro aggiornamento sulla guerra a Gaza.
Iniziamo questa puntata commentando la giornata della politica italiana, segnata dei comizi nelle Marche, dove a breve si terranno le elezioni regionali. Sentiamo Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Mentre aumenta la pressione nei confronti di Israele, non si ferma l’offensiva a Gaza City. Sentiamo Francesco Sacchi, capo progetto di Emergency a Gaza. La Federal Reserve abbassa i tassi di interesse di 25 punti base. Ci racconta tutto Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Sentiamo poi Marco Cusumano, giornalista de Il Messaggero, per tornare sul caso del ragazzo morto suicida in provincia di Latina, mentre i genitori continuano a puntare il dito contro la scuola, che non avrebbe reagito adeguatamente ai casi di bullismo. Un’altra serata di Champions: in campo Psg-Atalanta e Ajax Inter. Ci racconta tutto il nostro Dario Ricci.
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1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L'esercito israeliano ha lanciato l'offensiva di terra sulla principale città della striscia. L'esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l'ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l'isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant'anni fa l'indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l'estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)
®L'Ucraina combatte ogni giorno da più di tre anni, ma dai racconti raccolti a Kyiv, sotto il fuoco dei bombardamenti, e a Kharkiv, città perennemente sotto attacco a pochi chilometri dal fronte, emerge una ferita più profonda delle bombe: l'Ucraina guarda all'Europa e ha bisogno di lei per sopravvivere. L'Europa osserva l'Ucraina, ma non sempre riesce a capire davvero. Mentre a Kyiv si cerca una fragile normalità e a Kharkiv si lotta per sopravvivere sotto l'artiglieria, cresce un senso di isolamento. In mezzo resta una guerra che non è solo militare, ma anche di percezione, memoria e identità.Prima emissione: 24 luglio 2025
Mentre tutti erano con le nazionali il Nottingham Forest ha annunciato l'esonero di Nuno Espirito Santo e l'arrivo di Ange Postecoglou. Parliamo quindi del suo esordio non eccezionale, dell'Aston Villa che non segna e dell'Everton che ci gasa, del derby tra le squadre hipster, Bournemouth e Brighton, del gran lavoro di Frank al Tottenham e infine del Derby di Manchester, che ha di nuovo gettato lo United nello sconforto.Britannia è il podcast dedicato alla Premier League, pensato per chi vuole restare aggiornato su tutto quello che succede nel calcio d'Oltremanica con il giusto mix di analisi, curiosità e ironia.Ogni settimana, Alessandro Giura, Federico Sborchia e Nicola Lozupone raccontano storie, statistiche e retroscena del campionato più seguito al mondo.Dai top club alle neopromosse, dalle leggende alle giovani promesse: ti raccontiamo tutto quello che accade in Premier League prima degli altri per bullarti con gli amici.Seguici anche su:YouTube: @BritanniaPodcastTwitter/X: @BritanniaPodInstagram: @BritanniaPodcastMusic track: City Lights by AylexSource: https://freetouse.com/music
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8252OMELIA XXV DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 16,1-13)Non potete servire Dio e la ricchezzadi Giacomo Biffi Questa che abbiamo ascoltato è senza dubbio la più sconcertante parabola del Signore. In essa Gesù prende a paragone un fatto che doveva essere molto frequente nel mondo antico, ma che, a giudicare da quel che spesso si legge sui giornali, non deve essere del tutto raro neppure nel mondo di oggi, che pure ha condizioni sociali ed economiche molto diverse.È il caso di un amministratore disonesto che si trova di fronte a un'improvvisa verifica del suo operato e quindi deve di punto in bianco fronteggiare la prospettiva della propria imminente rovina.La stranezza del racconto sta in questo, che il furfante (che se la cava imbrogliando una volta di più) viene lodato dal padrone e parrebbe addirittura proposto ai discepoli di Cristo come modello. Ma non dobbiamo dimenticare che qui si tratta di una parabola; e non tutti gli elementi di una parabola sono trasferibili nell'insegnamento, ma solo quelli che vengono intesi e indicati come tali. Nello stesso modo, ad esempio, quando Gesù, per descrivere la sua seconda venuta alla fine dei tempi, parla del ladro che viene a rubare di notte, vuole solo ricordare che il suo ritorno sarà una sorpresa, e non intende affatto, paragonando se stesso al ladro, esaltare il furto come un'azione lodevole.Qui è indubbio che il comportamento del protagonista della parabola è disapprovato, tanto è vero che viene chiamato esplicitamente "disonesto".Qual è allora l'aspetto del racconto che ci viene presentato come caricato di un insegnamento di vita? Mi pare che, senza forzature e senza acrobazie dialettiche, se ne possano trovare due. L'INVITO A FARE IL BENE CON LA STESSA "ASTUZIA" DI CHI FA IL MALE1. È in primo luogo l'abilità e la prontezza di riflessi con cui il furfante riesce a cavarsela dai suoi guai, tanto da strappare perfino l'ammirazione del derubato.Gesù fa un'osservazione che purtroppo ogni giorno è comprovata dall'esperienza: I figli di questo mondo... sono più scaltri dei figli della luce. È con questa frase implicitamente esprime anche il suo rammarico e il suo desiderio che i buoni diventino più svegli e più intraprendenti. Una delle disgrazie dell'umanità sta proprio qui: troppo spesso il male è fatto bene, con impegno, con intelligenza, con tenacia; e troppo spesso il bene è fatto male, senza passione, senza genialità, senza costanza, presentato in forme scolorite e prive di fascino.Con stupore e con meraviglia vediamo che i "figli della luce", cioè coloro che hanno gli occhi illuminati dalla fede e che, possedendo le verità che contano per l'esistenza, sanno dare il giusto valore alle cose e conoscono il senso e la fine della storia umana, sono più indecisi, fiacchi, incoerenti nell'agire. Mentre quelli che sciaguratamente si sono posti al servizio della menzogna e della ingiustizia sono di solito tanto abili e attivi.Non sta scritto da nessuna parte nel Vangelo che i buoni debbano essere sprovveduti, che i cristiani debbano essere degli incapaci, che i discepoli di Cristo debbano caritatevolmente aiutare gli avversari con la loro stupidità, facendosi incantare dai capziosi ragionamenti degli altri e mettendosi quasi al loro servizio per amore del dialogo, della comprensione,della mitezza o, più verosimilmente, del quieto vivere. Sta scritto precisamente il contrario, come appare dalla lettura di oggi. Confrontate col pensiero di Cristo, molte vicende della cristianità italiana di questi vent'anni trovano qui un giudizio severo.L'"ASTUZIA SPIRITUALE" DELLA GENEROSITÀ VERSO GLI ALTRI2. Il secondo insegnamento della parabola è di dirci che tutti noi siamo di fronte a Dio nella condizione dell'amministratore infedele. Anche noi abbiamo prevaricato; abbiamo abusato della fiducia del Creatore, che ci ha regalato la vita perché ne usassimo per la giustizia; siamo nei suoi confronti oberati da debiti spaventosi; il nostro stato è fallimentare.Ogni giorno che passa si avvicina il momento del rendiconto, quando tutte le nostre menzogne saranno scoperte e noi saremo nella situazione imbarazzante di non saper rispondere alle contestazioni precise e incontrovertibili del nostro Padrone.Ebbene, Gesù ci dice che c'è un modo per salvarci dalla prevedibile condanna e dalla catastrofe; ed è quello di essere generosi verso il prossimo del nostro perdono, del nostro tempo, del nostro interessamento, del nostro denaro. È, in fondo, ciò che suggeriscela preghiera del Padre nostro: Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. È vero che elargendo agli altri le nostre cose noi non diamo propriamente del nostro, perché tutto è dono di Dio; ma Dio è contento così e attribuisce a noi il merito dei regali fatti con i beni suoi; anzi è disposto perfino a tramutare in lode il biasimo che ci sarebbe toccato: Il padrone lodò quell'amministratore; Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché quando essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.Questa è la strada per la quale anche i ricchi possono sperare di trovare salvezza, come appare da ciò che san Paolo scriveva a Timoteo, e che può convenire in misura diversa a ciascuno di noi: Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di nonriporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera (1 Tm 6,17-19). IL DOVERE DI NON SCENDERE A PATTI CON IL MALE3. E quasi a dissipare ogni equivoco e a ribadire che con questa parabola non vuole insegnarci nessun compromesso con la disonestà e nessun patteggiamento col male, Gesù enuncia il principio del giusto integralismo cristiano: Nessuno può servire a duepadroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona, cioè alla ricchezza, al desiderio di possesso, a tutto ciò che finisce col dominare il cuore dell'uomo.Il servo di cui si parla è lo schiavo del mondo antico, che aveva un servizio a tempo pieno, senza ferie e senza giornate di riposo. Così deve essere il nostro servizio di Dio: non deve avanzare spazio per nessun altro dominatore. Nessuna visione del mondo, nessuna ideologia, può contendere la nostra mente al Vangelo di Cristo; nessun impegno terreno può disputare il nostro cuore all'impegno per il Signore Gesù e per il suo Regno. Le cose del mondo - la mammona - devono servire a noi per l'affermazione della giustizia e della verità, non devono essere servite da noi, perché uno solo è il Signore, come ancora una volta abbiamo ripetuto all'inizio di questa messa: "Tu solo il Signore, Gesù Cristo".
Da oggi al 20 settembre si svolgeranno in Siria le elezioni legislative, le prime dalla caduta del regime di Bashar al Assad. Con Marta Bellingreri, giornalista.Mentre in tutta Italia riaprono la scuole, Save the children ha pubblicato il rapporto "Chiamami col mio nome", che presenta i dati aggiornati sui ragazzi e le ragazze di origine straniera nelle classi. Con Espérance Hakuzwimana, scrittrice.Oggi parliamo anche di:Libro • Frank Westerman, Bestiario artico (Iperborea)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Mentre infuriavano le proteste per le atrocità in Palestina, Jonas Vingegaard ha vinto per la prima volta la Vuelta resistendo all'ultimo assalto di Joao Almeida in una cronometro dimezzata prima di mettere il sigillo in cima alla Bola del Mundo. Cosa resta di questa Vuelta? Cosa dobbiamo pensare del podio di Pidcock? A che punto è Giulio Pellizzari? Tante domande per quest'ultima puntata del 2025 di Fuori Tempo Massimo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Global Sumud Flotilla s'è fatta flotta. Tutte le barche sono in mare, ieri le ultime sono salpate da Augusta. È una flotta d'acqua e di terra: in mare navigano le imbarcazioni, nei porti e nelle piazze si muove una ciurma più vasta, diffusa, ugualmente ostinata. Chi governa e i suoi parenti si ostinano a sorridere con sufficienza, a ridurre queste barche a folclore. Non vedono che il coraggio ha già smutandato i governi inerti: la gente comune è entrata in scena e ha spezzato l'inerzia. La cronaca da Gaza, intanto, è quella di una carneficina quotidiana. Fonti mediche parlano di almeno 32 morti in un solo raid su Gaza City, dodici erano bambini. Altri quattro palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti alimentari in un centro di distribuzione. L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di oltre 250mila persone da Gaza City, e nel frattempo ha colpito scuole gestite dall'Unrwa nei campi profughi. Le cifre del ministero della Sanità palestinese restano implacabili: 64.803 morti dal 7 ottobre 2023, un numero che da solo racconta la sproporzione della guerra. Le autorità locali denunciano anche 145 bambini morti di malnutrizione. Mentre qui i ministri confezionano battutine, mentre si ripete la commedia delle condanne omeopatiche, là ogni giorno viene spianata una città, ogni ora porta via un volto e un nome. La missione della Flotilla è una risposta civile e concreta a un crimine che non trova più alibi nelle parole. Per questo i governi sono nervosi: perché cittadini attivi hanno interrotto la complicità del silenzio. Abbiamo una certezza: a Vittorio “Vik” Arrigoni si è acceso un sorriso. Buon vento a noi, in terra e in mare. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Paolo Morelli"La vera vita di Margarito d'Arezzo, artista"Exòrma Edizioniwww.exormaedizioni.comsDel duecentesco Margarito d'Arezzo si sa poco o niente. Il Vasari nel suo famoso trattato lo chiama Margaritone; si sa che è figlio di un tal Magnano, fabbro, e che è un pittore, anzi, il più importante pittore aretino dell'epoca, “un incantevole caposcuola” secondo il grande studioso Roberto Longhi.Una vera biografia inventata di sana pianta: scenari e ritratti, amici e colleghi, famigliari, personaggi pubblici e cronache private; i dubbi, le infelicità e le gioie, le crisi, gli incontri con i grandi dell'epoca, e su tutti san FrancescoQuel giorno di alcuni anni fa, per l'autore comincia un viaggio nell'Arezzo del XIII secolo durante il quale scrivere un libro che con l'influenza francescana di Margarito diventerà una prova, un esercizio spirituale di fraternità con il mondo.La tavola dipinta che ha davanti recita: Margaritus de Aritio me fecit.Di fronte a quel ritratto di san Francesco dall'estetica all'apparenza primitiva Paolo Morelli rimane stregato; gli sembra incredibile che non si sappia nulla del suo artefice. Mentre contempla il dipinto, la persona dell'artista prende vita. Come un cronista medievale il narratore assiste a tutto quello che accade a Margarito, dai primi vagiti alla morte. Comincia a scriverne con una lingua mimetica, una lingua che rende possibile la veridicità, che gli cresce man mano sotto le dita, dettata dalla necessità.Segue la via di Margarito, dall'amicizia con Restoro d'Arezzo (autore del primo trattato di scienza in volgare) alla prima rivelazione nella grotta dove Francesco ebbe le stimmate, alle altre scoperte sui meccanismi del tempo e la sua “visibilità”. Lo segue negli incontri con un annoiato Federico II e uno scapestrato Guittone, con l'allievo Pietro Cavallini e papa Gregorio X, e quella volta che adottando un corvo scopre i presentimenti di morte. Fin quando l'arrivo del Cimabue sconvolge gli ordini artistici e morali e lo mette in crisi, si ribella alle leggi divine e umane, eppure realizza il suo capolavoro.Paolo Morelli (1951) è nato e vive a Roma. Tra i suoi libri Vademecum per perdersi in montagna (nottetempo, 2003), Er Ciuanghezzù ( nottetempo, 2004), Caccia al cristo (DeriveApprodi, 2010), Il trasloco (nottetempo, 2010), Racconto del fiume Sangro (Quodlibet, 2013), L'arte del fallimento (Sossella, 2014). È nell'antologia La terra della prosa (a cura di A. Cortellessa) e in 12 Apostati (Damiani, 2015). Da anni studia la lingua e la cultura cinese. Ha tradotto Pseudo-Omero, Zhuang Zi, Lao Zi, Poe, Rabelais (Predizioni pantagrueline per l'anno perpetuo, Edizioni di Passaggio, 2012). Come performer ha curato gli spettacoli Animali Parlanti, Jazzcéline, varie edizioni di Parentele Fantastiche, A passo di Walser nel senso di Robert (con il musicista Roberto Bellatalla) e nel 2015 la serie di Letture strampalate.Con Exorma ha pubblicato Né in cielo né in terra (2016), Ridondanze (2022) e La vera storia di Margarito d'Arezzo, artista (2025).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Mentre ci siamo già messi l'anima in pace sul percorso in salita della nostra Nazionale verso il Mondiale, i tifosi di mezza Italia già pensano alla partita di Serie A più importante del weekend: ci scaldiamo su Juventus-Inter insieme a Marco Barzaghi e Gianni Balzarini. Ospitiamo anche l'intervento del presidente di Milano Interista, uno dei club che in questi giorni sta manifestando malcontento nei confronti delle nuove politiche di prezzo degli abbonamenti per le partite dei nerazzurri.Weekend impegnato per Max Verstappen, ma non in F1...l'olandese si prepara al debutto ufficiale al Nürburgring in GT4 e, per farlo, dovrà anche andare a "scuola guida"! La puntata di oggi di Endurance Race oggi parte da qui insieme all' ex pilota Riccardo Patrese, a Giorgio Sernagiotto di Cetilar Racing e Gionata Ferroni.
1) L'area meridionale di Gaza è un oceano di tende. Mentre l'esercito israeliano continua a bombardare il nord, sempre più persone si spostano verso sud, ma non c'è più né posto né speranza. In Esteri la testimonianza dalla striscia. (Irdi Memaj - Emergency) 2) Nel giorno dei funerali delle vittime dell'attacco israeliano a Doha, il Qatar chiede alla regione una risposta collettiva. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, l 'omicidio del podcaster di area MAGA Charlie Kirk e le rischieste di vendetta dell'estrema destra gettano benzina sul fuoco della crescente violenza politica. (Arianna Farinelli - City University di New York) 4) L'odio verso la comunità lgbt come arma politica. Un rapporto evidenzia come nelle campagne elettorali in tutto il mondo nel 2024 sia cresciuta la retorica omofoba e transfobica. (Valeria Schroter) 5) Contro i privilegi delle élite corrotte. In Indonesia scoppia la rabbia di piazza davanti alle crescenti disuguaglianze sociali. (Paola Morselli - Ispi) 6) World Music. A Garota Nao, l'artista portoghese che unisce la musica con l'impegno politico. (Marcello Lorrai)
Inghilterra, 1973. Un giovane di vent'anni irrompe nel suo minuscolo appartamento londinese, sbattendo la porta dietro di sé. I suoi vestiti sono completamente intrisi di sangue e in una mano stringe un coltello sporco. Mentre sorseggia un caffè amaro, le sue mani tremano ancora per l'adrenalina. Non riesce a smettere di ripensare agli eventi della notte precedente. Ma questa sarà solo la prima di numerose vittime: tutti abusatori. Vieni a vederci dal vivo: nonapritequellapodcast.com/live Iscriviti al Patreon per ascoltare UN EPISODIO IN PIÙ a settimana: patreon.com/NAQP Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Compra il nostro merch: merch.nonapritequellapodcast.com Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Grazie ai nostri flex producer: Andrea Massari, Andrea Salvadori, Angela, Baiocchi In Brodo, Chiara Bortolotti, Dario D'amico, Dario Pultrone, Eleonora, Fran, La Ele, Marco Bigmac, Mauro Zaccone, Michele Battistella, Mimmo, Nick Franco, Nira, Quell Uomo, Ric, Rocco Ferretti, Salvo Greg, Shedly The Mad Hatter, Svizzerotto, Syd, Ursula Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cos'è davvero il Made in Italy? Un marchio di prestigio che il mondo ci invidia… o un mito che sta lentamente crollando? Un tempo sinonimo di eccellenza, qualità e creatività, oggi il Made in Italy sembra attraversare una crisi profonda: produzione che si sposta all'estero, concorrenza globale spietata, marchi storici che finiscono in mani straniere. Ma allora, cosa rimane davvero di quell'identità che ha reso l'Italia un simbolo di stile e perfezione? Ne parliamo in questo articolo. Il Made in Italy sta morendo? La Grande Paura Italiana Ogni mattina, milioni di italiani si svegliano con la stessa preoccupazione: "E se il Made in Italy stesse davvero morendo?" Mentre sorseggiano il loro espresso rigorosamente italiano (ma fatto con una macchinetta cinese), si chiedono se la tradizione italiana sia destinata a scomparire come i dinosauri o la loro capacità di arrivare puntuali agli appuntamenti. I Sintomi della "Malattia" I segnali di questo presunto declino sono ovunque, secondo i più pessimisti. Vediamo i settori più colpiti da questa presunta crisi identitaria italiana. La Moda in Crisi di Identità Gucci è di proprietà francese, Bulgari è sotto l'ombrello LVMH, e persino alcuni stilisti famosi preferiscono produrre all'estero. "Ma come è possibile?" si lamenta la signora Maria dal parrucchiere, "I nostri vestiti dovrebbero essere cuciti dalle nonne italiane, non dalle macchine asiatiche!" Esempio: La parola ombrello qui non significa l'oggetto per la pioggia! È usata in senso figurato per indicare "controllo" o "protezione". Esempi: "L'azienda è sotto l'ombrello del gruppo internazionale" oppure "Questa organizzazione lavora sotto l'ombrello dell'ONU". Il Cibo e l'Invasione Straniera McDonald's ha più ristoranti in Italia della catena di pizzerie napoletane, e sempre più giovani preferiscono il sushi alla pasta. Il trauma nazionale è tale che alcuni politici hanno proposto di vietare l'ananas sulla pizza per legge (proposta ancora in discussione al Parlamento). Questo fenomeno rappresenta un vero shock culturale per un paese che considera la cucina parte integrante della propria identità nazionale. Vedere un giovane italiano ordinare un poke bowl invece di un piatto di spaghetti alla carbonara può causare sincere preoccupazioni esistenziali nei genitori. La Tecnologia Perduta Olivetti, un tempo gigante dell'informatica, è solo un ricordo, mentre tutti usiamo smartphone coreani e computer americani. L'unica consolazione è che almeno li usiamo per guardare video di nonne che fanno la pasta fatta in casa. Questo settore rappresenta forse la ferita più profonda per l'orgoglio tecnologico italiano. L'Olivetti era considerata un simbolo di eccellenza mondiale, e la sua scomparsa dal panorama tecnologico globale è vista da molti come una metafora del declino industriale italiano. La Realtà dei Numeri Ma fermiamoci un momento. I dati raccontano una storia completamente diversa da quella narrata dai pessimisti più accaniti. SettorePosizione Italia in EuropaValore di MercatoManifatturiero2° posto€680 miliardiSettore LussoLeader mondiale€90+ miliardiFood & BeverageCrescita costante€140 miliardiEsportazioni TotaliLivelli record€590+ miliardi Insomma, forse il paziente non è poi così malato come sembra. Anzi, potrebbe essere più in forma di quanto pensiamo! L'Evoluzione, Non l'Estinzione Il Made in Italy di oggi non è quello di cinquant'anni fa, e questo non è necessariamente un male. Come un buon vino, anche le tradizioni devono evolversi per non diventare aceto. Esempio: L'espressione diventare aceto è metaforica. Il vino, se non conservato bene, diventa aceto (inacidisce). Qui significa che le tradizioni, se non si adattano ai tempi, diventano obsolete e inutili. Innovazione nella Tradizione Aziende come Ferrari continuano a produrre auto da sogno, ma ora includono anche motori ibridi ed elettrici.
Micaela Strippoli"Il vizio del dubbio"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itUn apparente suicidio a Torino e una bancaria atipica appassionata di gialli e di delitti. Ambientato nel cuore di Torino, tra i portici di corso Vinzaglio, corso Matteotti, via Avogadro e via Pietro Micca, “Il vizio del dubbio” vede il ritorno di Giulia Rispoli. «Ma dai, non penserai davvero che si tratti di un altro omicidio: chi sei, la Signora in giallo?». Nonostante si fosse ripromessa di tenersi lontana dai guai, il trasferimento in una banca più piccola e apparentemente più tranquilla non impedisce che qualche cliente di Giulia Rispoli si trasformi in cadavere. Questa volta tocca alla carismatica imprenditrice Lucia de Bernardis, precipitata dalla torretta di un palazzo. Per la polizia si tratta di suicidio ma per Giulia qualcosa non torna. Ad aiutarla ad approfondire la misteriosa vicenda c'è Martin Rodriguez, affascinante collaboratore della vittima. Mentre i sospetti si moltiplicano, Giulia sarà costretta a coinvolgere di nuovo Leonardo Sacchi, vicequestore ed ex compagno d'università, con cui i conti non sono affatto chiusi. Tra intuizioni brillanti, riflessioni disincantate sulla vita e citazioni letterarie, prende forma un'indagine appassionante, ambientata in una Torino elegante e carica di mistero. Con il suo stile ironico e vivace, Micaela Strippoli ci regala nuovo un giallo capace di far sorridere e riflettere. Micaela Strippoli è nata a Torino, dove tuttora vive, è laureata in Giurisprudenza e avrebbe voluto fare il magistrato. Questioni di cuore l'hanno portata a lavorare in banca. Questo libro è il secondo romanzo della serie che vede protagonista Giulia Rispoli, la bancaria che detesta il suo lavoro e ha una passione per i delitti; il primo, “Coincidenze pericolose” è uscito sempre per Neos Edizioni nel 2024. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mentre in Indonesia imperversano le proteste per l'aumento dei salari e contro il privilegio della classe politica, il governo sta provando a mettere in piedi un progetto revisionista di sricrittura della storia del paese. Un tentativo che in Asia non è nuovo, come hanno già dimostrato Cina, India e Corea del Sud. Le fonti audio della puntata sono tratte da: Protests continue in Indonesia as tensions soar over police brutality, Associated Press, 29 agosto 2025; Indonesia - Update on crisis, Ap Archives, 20 luglio 2015; May 1998 Riot(Jakarta,Indonesia), canale YouTube Brotherood Land, 4 gennaio 2020; Polemik Penyangkalan Fadli Zon Soal P3m3rkosa4n Massal 1998, canale YouTube Metro Tv, 17 giugno 2025; A conversation with... Fadli Zon, canale YouTube Inter-Parliamentary Union, 16 febbraio 2021; Xi Jinping vows China will never be bullied during anniversary speech, canale YouTube Guardian News, 1 luglio 2021; Revising History: The Controversial NCERT Textbook Changes on Mughal Rule, Cnn-News18, 16 luglio 2025; Current history textbooks giving students wrong values: President Park 박근혜대통령, canale YouTube Arigang News, 10 novembre 2015. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Frankenstein segue le vicende di Victor Frankenstein, un giovane scienziato appassionato che riesce a creare un essere vivente da parti inanimate. Inorridito dall'aspetto della creatura, la abbandona e la creatura, sola e rifiutata, cerca vendetta contro il suo creatore per la sua miserabile esistenza. Il romanzo esplora temi di ambizione, etica scientifica e le conseguenze del giocare a fare Dio, mentre i due si ritrovano invischiati in un ciclo distruttivo.Veniamo introdotti a Robert Walton, un giovane capitano che sta esplorando la selvaggità del Polo Nord. Mentre sta scrivendo lettere a sua sorella Margaret, si imbatte in un uomo quasi congelato a morte, nel mare ghiacciato: il dottor Victor Frankenstein. D&R: Che ne pensate di questo inizio? Conoscete già un po' la storia?
Prop de 450 alumnes -i els que puguin arribar amb la matrícula viva- començaran el curs a l'escola Miquel Utrillo el proper dilluns. El centre ha hagut d'habilitar espais i encaixar la realitat imposada per la decisió del departament d'ensenyament, sense perdre l'essència del projecte educatiu. El director de l'escola, Enric Canalda, assumeix el repte amb responsabilitat, mentre es referma en la necessitat d'una nova escola per a Sitges, i en la poca esperança que hi pugui haver notícies en aquest sentit, després de tots els esforços que s'han arribat a fer durant el curs passat perquè el departament prengués plena consciència de la situació. L'entrada El ‘tetris’ de l’Utrillo per encaixar una nova línia i garantir el projecte educatiu. Enric Canalda assumeix la decisió del departament mentre continua defensant la necessitat d’una nova escola ha aparegut primer a Radio Maricel.
Mentre l'affare Milan-Harder si complica, Allegri punta su Rabiot dal Marsiglia e rinuncia a Leao ancora sicuramente nella prossima partita contro il Lecce. Altri nomi caldi sul mercato sono quelli di Comuzzo che ha rifiutato l'offerta dell'Al-Hilal, il solito Vlahovic e l'ex bomber del Leicester Vardy che, svincolato, potrebbe arrivare in Italia alla Cremonese. Di tutto questo parliamo con Niccolò Ceccarini, direttore di Tuttomercatoweb, ma anche in #DaiCarloNonFarlo con Carlo Pellegatti e Monica Colombo del Corriere. Domani sera contro la Grecia l'Italia di Pozzecco esordirà nell'Eurobasket 2025. Facciamo l'in bocca al lupo al Capodelegazione azzurro Gigi Datome.
Il verbo PIACERE è uno dei verbi più particolari e complessi della lingua italiana, spesso fonte di confusione per gli studenti stranieri. A differenza dei verbi tradizionali, PIACERE ha una struttura grammaticale invertita che richiede una comprensione speciale del suo funzionamento. Questa guida completa ti aiuterà a padroneggiare completamente questo verbo fondamentale e gli altri verbi che si comportano come lui. Il Verbo PIACERE e simili: Guida per Usarli Correttamente La Struttura Particolare del Verbo PIACERE Il verbo PIACERE funziona in modo completamente diverso rispetto ai verbi normali italiani. Mentre i verbi tradizionali seguono la struttura Soggetto + Verbo + Oggetto Diretto, il verbo PIACERE utilizza la struttura Soggetto + Verbo + Oggetto Indiretto. Confronto tra strutture: • Verbo normale: "Io (soggetto) mangio (verbo) la pizza (oggetto diretto)"• Verbo PIACERE: "La pizza (soggetto) piace (verbo) a me (oggetto indiretto)" Questa particolarità rende PIACERE un verbo di percezione e sensazione che descrive un'emozione che qualcosa o qualcuno provoca in una persona. La persona non compie un'azione diretta, ma è il destinatario di un sentimento di piacere provocato da qualcos'altro. I Pronomi di Oggetto Indiretto con PIACERE Il verbo PIACERE richiede sempre l'uso di pronomi di oggetto indiretto o della preposizione "A" per indicare chi "riceve" il piacere. I pronomi "mi, ti, gli..." sostituiscono le forme complete "a me, a te, a lui" e rendono la comunicazione più fluida e naturale. Tabella completa dei pronomi: • MI piace = piace A ME (prima persona singolare)• TI piace = piace A TE (seconda persona singolare)• GLI piace = piace A LUI (terza persona singolare maschile)• LE piace = piace A LEI (terza persona singolare femminile)• CI piace = piace A NOI (prima persona plurale)• VI piace = piace A VOI (seconda persona plurale)• GLI piace = piace A LORO (terza persona plurale) Esempi pratici: • "Mi piace il caffè" = "Il caffè piace a me" • "Ti piacciono i libri" = "I libri piacciono a te" • "Gli piace la musica" = "La musica piace a lui" L'Uso con Nomi Propri e la Preposizione A Quando il destinatario del piacere è espresso con un nome proprio o un sostantivo, è invece obbligatorio utilizzare la preposizione "A". Questa regola è fondamentale per la correttezza grammaticale. Esempi con nomi propri: • "La pizza piace a Maria" ✓ • "Maria piace la pizza" ✗ • "A Paolo piacciono i dolci" ✓ • "Paolo piacciono i dolci" ✗ Esempi con sostantivi: • "Il calcio piace ai ragazzi" • "La musica classica piace agli anziani" • "I videogiochi piacciono ai bambini" Esistono solo PIACE e PIACCIONO? Il verbo PIACERE si accorda sempre con il soggetto grammaticale (quello che provoca il piacere), non con la persona che riceve l'emozione (oggetto indiretto). Però attenzione: il verbo PIACERE può essere coniugato in tutte le persone! Dipende solo a chi (o cosa) causa il piacere. PIACE (terza persona singolare): • Si usa quando il soggetto è singolare • "Mi piace il gelato" (un gelato) • "Ti piace questa canzone" (una canzone) • "Gli piace cucinare" (un'attività - infinito) PIACCIONO (terza persona plurale): • Si usa quando il soggetto è plurale • "Mi piacciono i gelati" (più gelati) • "Ti piacciono queste canzoni" (più canzoni) • "Gli piacciono i film" (più film) Ma anche... Mi piaci tu. Davvero ti piaccio io? Voi, miei cari LearnAmici, mi piacete tantissimo. Il Verbo PIACERE nei Tempi Composti Nei tempi composti, il verbo PIACERE utilizza sempre l'ausiliare ESSERE e il participio passato si accorda con il soggetto grammaticale (quello che provoca il piacere). Questa regola è essenziale per formare correttamente passato prossimo, trapassato prossimo e altri tempi composti. Passato Prossimo: • "Mi è piaciuto il film" (un film - maschile singolare) • "Mi è piaciuta la pizza" (una pizza - femminile singolare)
Gli esperti fanno le carte al campionato: Napoli e Inter in prima fila, Milan favorito per il terzo posto. Mentre per il quarto guida la Juve, "ma sarà una tonnara".
Mentre è in corso un'intensa ondata di caldo, forti incendi continuano a imperversare in tutta Europa, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro case in Grecia, Spagna, Portogallo e Albania.