Podcast appearances and mentions of steve volke

Steve Volke erzählt Schicksale, die unglaublich, aber wahr sind: von der Müllhalde zur Menschenrechtlerin, Rettung für Höhlenkinder. (Autor: Ute Heuser-Ludwig)

Steve Volke erzählt Schicksale, die unglaublich, aber wahr sind: von der Müllhalde zur Menschenrechtlerin, Rettung für Höhlenkinder. (Autor: Ute Heuser-Ludwig)

es spricht Steve Volke zum Thema: Säulen unseres Glaubens - Versöhnung -

es spricht Steve Volke zum Thema: Werte - Neues Wagen

es spricht Steve Volke zum Thema: Werte - Engagement fördern

es spricht Steve Volke zum Thema: Wie gehe ich mit Problemen um

Steve Volke

es spricht Steve Volke zum Thema: Gott ist... Berufung

Steve Volke ist der Leiter der Organisation "Compassion" in Deutschland. Compassion setzt sich weltweit gegen extreme Armut ein. Das tun sie vor allem über 1 zu 1 Patenschaften mit Kindern die in extremer Armut leben. Hast du Ideen zur Corona-Folge? Schreib uns deine Vorschläge doch einfach per Mail (gebhardtsilas@gmail.com), auf Instagramm (https://www.instagram.com/ecclesiopod/) oder per Whatsapp (004915789254576). Oder schick uns eine Sprachmemo. Leite die Nachricht auch gerne weiter und lass in dieser düsteren Pandemie-Zeit die kleinen und großen Lichtblicke für andere hell aufleuchten. Unsere Webseite: https://ecclesiopod.de Podcast bei Instagram: https://www.instagram.com/ecclesiopod/ Facebook: https://www.facebook.com/ecclesiopod/ Podcast unterstützen: https://ecclesiopod.de/spenden Shownotes https://www.stevevolke-blog.de/ https://www.compassion.de/ Just People Kurs: https://www.just-people.online Bücher Über den Schmerz, C.S Lewis: https://amzn.to/3fdmvOA Tagebuch eines frommen Chaoten, Adrian Plass: https://amzn.to/3obawoX Denn sie tun nicht, was sie wissen, Ronald J Sider: https://amzn.to/33BMObY Vielen Dank fürs Zuhören. Es würde uns und dem Podcast sehr weiterhelfen, wenn du den Podcast bewerten würdest und deinen Freunden davon erzählst. Wir freuen uns außerdem über Feedback. Schreib uns einfach auf Instagram oder per Mail an: gebhardtsilas@gmail.com

TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=269LA LUCIDA FOLLIA DEL DOTTOR ABORTOSvelata l'ipocrisia del business dell'aborto nella vicenda del dottor Kermit Gosnell (condannato per aver ucciso tre bambini dopo il fallito aborto)Il 12 ottobre, in 750 teatri statunitensi, è iniziata la proiezione del film Gosnell - Il processo del più grande serial killer d'America, basato sulla storia vera del medico abortista Kermit Gosnell, condannato all'ergastolo nel maggio 2013 per l'omicidio di tre bambini nati vivi dopo il fallito aborto e per l'omicidio colposo di Karnamaya Mongar, una quarantunenne morta nel 2009 in conseguenza di una procedura abortiva, nonché per una serie di altri crimini.Tra quelli inclusi nella sentenza di condanna, rientrano 21 aborti oltre il limite delle 24 settimane stabilito dalla legge della Pennsylvania e 211 violazioni della norma sul consenso informato che prevede almeno 24 ore prudenziali di attesa (già di per sé un termine minimo, visto che un eventuale e provvidenziale ripensamento porterebbe a salvare almeno la vita di un essere umano) tra la richiesta da parte della donna e l'effettivo svolgersi della procedura abortiva. E questi sono solo i delitti che si è riusciti a dimostrare con certezza, senza contare poi quelli commessi con il favore della legge, sopprimendo chissà quanti bambini nel grembo materno.ESPERTO DI ABORTI A NASCITA PARZIALEGosnell era divenuto un esperto di aborti a nascita parziale, praticati estraendo tutto il corpo del nascituro ad eccezione della testa, e si serviva di una tecnica che chiamava snipping (dal verbo inglese to snip, «tagliare»): usava cioè delle forbici per recidere all'altezza del collo la colonna vertebrale del bambino ancora vivo, completando poi la procedura di espulsione della creaturina. Questa barbarie si sarebbe ripetuta, stando alle testimonianze dei suoi dipendenti, per «centinaia di volte»; ma solo in tre casi, come detto, si sono trovate le prove tangibili (cioè resti di bambini abortiti tra la ventottesima e la trentaduesima settimana di gravidanza) per incriminare il dottore. Nella sua clinica degli orrori al civico 3801 di Lancaster Avenue, a Philadelphia, Gosnell ha potuto operare per decenni, servendosi di collaboratori privi di esperienza e senza studi di medicina, nonostante nel corso della sua lunga carriera gli fossero state intentate decine di cause per i suoi modi di agire, senza che questo portasse i funzionari pubblici a ritirargli la licenza.La scoperta delle atrocità che era solito commettere arrivò nel febbraio 2010 quasi per caso, perché frutto di una perquisizione seguita a una lunga indagine che era nata per il sospetto di un uso massiccio e illegale di potenti farmaci. Eppure, malgrado questo diabolico quadro di violenza sui più piccoli, Gosnell non si riteneva colpevole degli atti da lui compiuti perché convinto di aver aiutato le donne. «Non mi pento di quello che ho fatto», raccontò a Steve Volke, autore del libro Gosnell's Babies. E poi l'efferatezza non gli impediva di fare un ragionamento lucido, per quanto malvagio, che si può sintetizzare così: perché uccidere un bambino entro la ventiquattresima settimana è perfettamente legale e «compassionevole», mentre ucciderlo subito dopo che è nato non lo sarebbe più? Una domanda che rivela tutta l'ipocrisia della cultura abortista dominante, la quale rifiuta di riconoscere che la vita è un continuum e che il nascituro è a tutti gli effetti un essere umano fin dall'istante del concepimento.LA REALTÀ DELL'ABORTOProprio perché il caso Gosnell ha mostrato in tutti i suoi drammi la realtà dell'aborto, il sistema culturale che lo promuove come «libera scelta» ha garantito una a dir poco insufficiente copertura mediatica della vicenda, rendendosi complice dei colossi (come la Planned Parenthood) che speculano sulla soppressione dei bambini. Infatti, grazie all'attivismo dei pro life sui social media, è divenuta celebre una foto scattata nel 2013 al processo di Gosnell che mostrava i banchi quasi completamente vuoti, a dimostrazione della precisa volontà della grande stampa (solitamente rapidissima a lanciarsi su notizie di scandali) di non trattare un tema scomodo per l'ideologia di cui è portatrice.Non sorprende perciò che la stessa sorte sia toccata al film, prodotto dai coniugi irlandesi Phelim McAleer e Ann McElhinney dopo aver raccolto 2.3 milioni di dollari attraverso la piattaforma online Indiegogo, grazie alle offerte di circa 30.000 persone. Non è stato semplice trovare gli attori disponibili a far parte del cast, visto il timore di venire ostracizzati dall'industria di Hollywood, ma alla fine il film è stato girato e le riprese sono state concluse nell'ottobre 2015. Tre anni fa. Solo nel giugno di quest'anno, una volta superate le difficoltà nel trovare un distributore cinematografico e risolta la causa intentata dal giudice Jeffrey Minehart (che contestava la sua rappresentazione nel film), i produttori sono riusciti a firmare un accordo di distribuzione.A proposito dei tre anni trascorsi prima di poter diffondere il film, il produttore esecutivo John Sullivan ha commentato: «Ero già stato coinvolto in film scomodi, ma questo è stato particolarmente difficile. Hollywood ha paura di questo contenuto. È una storia vera che i media hanno cercato di ignorare fin dall'inizio, quindi non mi ha sorpreso vedere Hollywood ignorarci». È arrivato il tempo di vederlo e, soprattutto, di combattere con decisione la cultura che disprezza la sacralità della vita. Ermes DovicoFonte: La nuova Bussola Quotidiana, 19-10-2018

es spricht Steve Volke zum Thema: Das Geschenk der Versöhnung

es spricht Steve Volke zum Thema: Das Geschenk der Versöhnung

es spricht Steve Volke zum Thema: Worauf baust du dein Leben?

26.03.2017 Compassion Steve Volke by Passion Church

Steve Volke führte eine erfolgreiche kleine Kommunikations-Agentur, arbeitete viel, verdiente ordentlich und engagierte sich bei allen möglichen größeren christlichen Events - ein Evangelikaler mitten im frommen Leben. Dann hatte er eine Begegnung. Und zwar mit echter, absoluter, existenzieller Armut. Diese Begegnung änderte alles, nicht nur sein berufliches, sondern auch sein privates und vor allem sein Glaubensleben. Darüber hat er ein Buch geschrieben, das er uns vorstellt. Es heißt 'Der Sehendmacher'.

Zu Gast: der Theologie-Professor Hans Joachim Eckstein aus Tübingen. Mit ihm erläutert Steve Volke u.a. die Frage, ob Glaube und Denken zusammen passen? Es geht auch um Jesus Christus und um die Auferstehung, die an Ostern weltweit gefeiert wird. Ist die glaubhaft? www.stevevolke.de oder www.stevevolke.blogspot.com

Haiti ? geheimnisvolles Land ? armes Land. Die linke Hälfte der Karibikinsel (der rechte Teil ist die DomRep) gehört zu den ärmsten Ländern der Welt. Steve Volke hat es besucht ? gemeinsam mit dem Hilfswerk ?Compassion?. Gefährliche Besuche in den Slums, hoffnungsvolle Gespräche mit Kindern, denen die Lebensfreude aus den Augen springt. Doch auch das: eine Begegnung mit Kindersklaven, sogenannten Restavèks?. Teil 1 einer außergewöhnlichen Reisereportage in Steve Volkes kleiner Welt. www.stevevolke.de

Steve Volkes kleine Welt hat sich vergrößert: Auf Haiti ließ Steve einen Kinderchor schon mal einsingen. Dann gibt´s Neues zum Buchtipp vom letzten Mal und einige locker, flockige Infos zu verschiedenen Themen, wie Google und Ebay und zu einem neuen Podcast, der von Steve Volke betreut wird: "Glückspilz". Ein Podcast rund ums Lebensglück.

Bei einem Stimm- und Sprechtraining hat Steve Volke am letzten Wochenende viele interessante Stimmübungen kennen gelernt. Beim Ferienfestival SPRING in Ruhpolding traf er Menschen, die bei strahlendem Sonnenschein und einem Bombenwetter mittags um 14.00 Uhr lieber in Workshops gingen als am See zu liegen. Im Internet ist er auf spezielle Fundsachen gestoßen: ein Tokio-Hotel-Fan, die keine mehr sein will - und eine ganz besondere Art, sich von Strafzetteln für zu schnelles Fahren zu trennen. Eine launige Magazin-Sendung mit einigem Stoff für die Lachmuskeln.

Wie kommt ein Print-Journalist und Buchautor dazu, sich mit dem Thema "Podcasting" zu beschäftigen? Steve Volke verrät es in diesem zweiten Trailer, bevor dann in Kürze sein Podcast an den Start gehen wird.