Biden e Trump, democratici e repubblicani, contee rurali e grandi metropoli. Negli Stati Uniti si fronteggiano due Americhe, mai così distanti e mai così arrabbiate. Un podcast alla scoperta di un paese in crisi di identità .
Dalla wokeness al patriarcato, dal MAGA rap a Kendrick Lamar. La politica americana vista attraverso la musica più politica che c'è, il rap. Ospite Fabio Germani.
La pessima prestazione nel confronto televisivo con Trump alimenta le preoccupazioni dei democratici per le condizioni del presidente. Sostituire Biden ora, però, rischia di essere una cura peggiore della malattia.
Dio, religione e società nell'America della polarizzazione. Ne parliamo con Chiara Migliori, autrice del saggio "Il Paese di Dio".
Perché ancora Trump? Perché ancora Biden? Le motivazioni di una rivincita che, apparentemente, nessuno voleva. Ne parliamo con l'americanista di Sciences Po Mario Del Pero.
L'America di ieri e quella di domani, dai ruggenti anni Venti all'era Trump. Una chiacchierata con Marco Bardazzi, autore di "Rapsodia Americana".
Da BuzzFeed a Politico, dal New York Times a Semafor. La carriera di Ben Smith ne fa un guru del nuovo giornalismo americano. L'abbiamo intervistato per capire come sta cambiando il sistema mediatico.
Trump giudicato colpevole nel processo per i soldi a Stormy Daniels. Gli sviluppi giudiziari e politici sono incerti, ma a interessarci sono soprattutto gli effetti elettorali. Il verdetto più importante, d'altronde, arriverà a novembre.
Il re del crime rinuncia ai libri per dedicarsi all'attivismo politico. Don Winslow ha mantenuto la promessa: "Città in Rovine" ha chiuso la sua ultima trilogia, ma anche la sua carriera di scrittore. Ecco come vede il futuro dell'America.
L'inquietante ipotesi di un pareggio tra Biden e Trump. Il precedente del 1824 e un'analisi di Politico.
Alla fine Biden ha accettato: duellerà in televisione con Donald Trump. I come e i perché di un doppio appuntamento tradizionale ma non troppo.
A diversi mesi dalle elezioni i sondaggi sono utili fino a un certo punto, e soprattutto vanno utilizzati tenendo conto dei tempi e del contesto.
Al processo contro Trump testimonia l'ex tuttofare Cohen. Un caso che sembrava minore si sta tramutando in una vicenda centrale in questa campagna elettorale.
Barron Trump, il più giovane dei figli di Donald, sarà fra i delegati della Florida alla Convention repubblicana. Un altro indizio del fatto che la famiglia dell'ex presidente sta cercando in tutti i modi di fare suo il partito.
Netanyahu non ascolta i suoi consigli, così Biden sospende l'invio di alcune armi offensive. Un deciso cambio di passo, ma non una svolta: lo stallo può sempre essere interrotto, e il sostegno a Israele non è per il momento in discussione.
La pornostar Stormy Daniels testimonia al processo contro Trump. Al di là del merito, ci si chiede quale potrebbe essere l'effetto politico delle sue dichiarazioni. Per alcuni il sostegno degli evangelici all'ex presidente potrebbe addirittura uscirne rafforzato.
Dopo l'assalto a Capitol Hill le milizie di estrema destra sono finite nell'ombra. Ora, però, si stanno riorganizzando. Reclutano su internet e coltivano i soliti sentimenti antigovernativi.
Kristi Noem, tra i possibili vice di Trump, racconta di aver ucciso il proprio cane perché era indisciplinato. Per alcuni quello della governatrice del South Dakota è un grave scivolone che ne compromette le ambizioni, ma in realtà l'episodio ci dice molto di più sulle idee e il carattere della destra radicale.
Le proteste studentesche per la guerra di Gaza mettono Biden in una posizione difficile. Alcune posizioni antisemite imbarazzano i democratici. E poi un salto nel passato, con le manifestazioni del '68 viste da Paul Auster.
Un gruppo di repubblicani dissidenti vota con i democratici per abrogare il divieto d'aborto ripristinato in Arizona. Il partito di Biden ottiene quello che voleva, ma perde un valido argomento di campagna elettorale.
Nelle università americane la tensione per le proteste filopalestinesi non accenna a calare, tanto che i democratici cominciano a preoccuparsi per la convention di agosto. Che effetto può avere il malumore degli atenei in campo elettorale?
Raffica di incontri per Trump, tra chi gli assicura il suo appoggio e chi cerca di trascinarlo dalla propria parte. Nessuno dà per scontata la vittoria dell'ex presidente, ma nessuno può permettersi il lusso di escluderla.
Le proteste filo-palestinesi e l'eredità del '68. Un'interessante analisi di George Packer sull'Atlantic.
Nelle principali università americani prosegue la protesta contro le operazioni militari israeliane a Gaza, proprio mentre il Congresso vara nuovi aiuti allo stato ebraico. Un segnale per Biden arriva anche dal dodicesimo distretto della Pennsylvania, dove la deputata progressista Summer Lee ha vinto le primarie
Le manifestazioni pro-Palestina degli studenti sfociano in episodi di antisemitismo, la polizia interviene e le università americane finiscono di nuovo sotto accusa. La libertà d'espressione cambia a seconda dei punti di vista.
Al Congresso la Camera ha votato il pacchetto di aiuti all'Ucraina. Lo speaker repubblicano Mike Johnson si è quindi schierato contro la linea tenuta finora da Donald Trump. Il segnale, forse, di una tendenza più ampia.
I giorni difficili di Trump alla sbarra. I possibili giurati lo criticano senza possibilità di replica. Non solo: le regole in vigore in aula gli impediscono di bere la sua amata Diet Coke.
Dopo appena sei mesi, lo speaker repubblicano alla Camera Mike Johnson rischia di essere defenestrato dai suoi. Il motivo? Gli aiuti all'Ucraina.
Nel processo a Trump in corso a New York sono stati selezionati finora sette giurati su dodici. Nel processo viene utilizzato anche un questionario di 42 domande per capire se il candidato è in grado di essere imparziale.
A New York è iniziato il processo a carico di Donald Trump per i pagamenti nascosti a Stormy Daniels. La cosa più difficile, però, sembra scegliere giurati in grado di definirsi imparziali rispetto all'ex presidente.
Dopo l'attacco iraniano, Biden riesce a frenare la reazione israeliana, almeno per il momento. I repubblicani dicono che il presidente è debole, ma la loro posizione non è esente da contraddizioni.
O.J. Simpson è morto, dopo una vita passata dalle stelle alle stalle. Accusato di aver ucciso la moglie e poi assolto, è stato il protagonista di una vicenda che ha tenuto milioni di americani incollati alla tv. "Una storia", secondo Vox, "in cui tutti i nostri peccati convergono in un unico terribile delitto".
I repubblicani guadagnano consensi fra i giovani, i democratici crescono tra i più anziani: i sondaggi annunciano un clamoroso riallineamento dell'elettorato. Hanno ragione?
Trump vorrebbe parlare il meno possibile di aborto, un tema che lo mette alle strette politicamente. L'attualità, però, glielo impedisce. Le ultime notizie, in questo senso, arrivano dall'Arizona.
Dopo aver ipotizzato un divieto federale di abortire oltre le 15 settimane, ora Trump sostiene che a decidere dovrebbero essere i singoli stati. È il difficile tentativo di accontentare i pro-choice senza deludere troppo i pro-life.
Sul Washington Post filtrano indiscrezioni relative al piano con cui Trump promette di "mettere fine alla guerra in Ucraina in 24 ore". La strategia consisterebbe essenzialmente nel cedere territori a Putin.
Biden chiama Netanyahu e minaccia di cambiare politica se Israele non si preoccuperà maggiormente dei civili e degli operatori umanitari a Gaza. "Ha perso la bussola", dicono a destra. Ma adesso anche Trump critica il premier israeliano.
Il raid israeliano costato la vita a sette operatori umanitari è solo l'ultimo di una serie di episodi che sta mettendo in difficoltà Biden, tanto dal punto di vista politico quanto da quello elettorale. Il presidente pensava che appoggiare pubblicamente Netanyahu gli avrebbe dato la possibilità di influenzarlo in privato, ma questa strategia non sta funzionando.
La popolazione delle aree rurali americane cresce, un trend confermato che ha varie motivazioni e porta con sè conseguenze difficili da prevedere
Trump gioca sulla nomina del proprio vice: i nomi sulla lista, le regole che guidano la scelta e il modo in cui il candidato, forse, le ignorerà.
A New York Barack Obama e Bill Clinton scendono in campo per sostenere Joe Biden. L'evento di raccolta fondi è un successo, ma per i repubblicani Obama è il burattinaio che vuole commissariare il Presidente.
Kennedy jr. sceglie la sua vice e si propone come alternativa al bipartitismo. La Casa Bianca per lui resta un sogno, ma i democratici non sottovalutano un fenomeno che potrebbe creare più di un problema a Biden.
Trump media, la compagnia che possiede il social Truth, vola in borsa. Trump ha finalmente trovato il modo per racimolare i fondi che gli servono? Non è così semplice
Nuovo episodio nella polemica tra James Carville e Alexandria Ocasio-Cortez, rappresentanti di due correnti molto diverse di un unico partito, quello democratico.
Una buona parte degli americani sostiene le politiche di Trump, eppure molti di loro non amano l'ex presidente. Nonostante questo, Trump adotta una retorica sempre più divisiva che rischia di fargli perdere consensi.
L'8 aprile una straordinaria eclissi sarà visibile, meteo permettendo, in 13 stati americani. L'evento suscita riflessioni profonde, ma stimola anche i fanatici del complotto.
I sondaggi premiano Trump, ma la raccolta fondi premia Biden. Ecco quali sono i numeri da tenere d'occhio e quelli che, invece, rischiano di tradirci.
La vicenda della legge texana per l'arresto dei migranti illegali si sviluppa ormai soprattutto nei tribunali. I colpi di scena sono continui, e il caos normativo elevato. Oggi la campagna elettorale è molto spesso una battaglia giudiziaria.
La difesa del diritto d'aborto ha aiutato i democratici alle elezioni di midterm, ma non è detto che alle presidenziali questo effetto si ripeterà. Il ruolo e le incognite di un tema molto discusso.
Nei cinema statunitensi esce Civil War, un film che immagina le conseguenze di un nuovo conflitto interno. Distopie come questa non sono una novità nell'immaginario americano.
Il Congresso vuole bandire TikTok. L'inevitabile polemica mette insieme libertà d'espressione, sicurezza nazionale, diritto alla privacy e banali schermaglie elettorali.
Le presidenziali e il ruolo del terzo incomodo. Quanto contano gli "altri" nella sfida tra Biden e Trump.