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A cura di Daniele Biacchessi L'inchiesta sul dossieraggio sulla quale stanno indagando a vario titolo i magistrati di Perugia, la Commissione antimafia e il Copasir travolge esponenti della politica, delle istituzioni, della società civile, e fa emergere il ritorno dell'Italia delle spie e dei ricatti trasversali. Tutto ruota intorno alla figura del finanziere Pasquale Striano che risulta indagato a Perugia per accesso abusivo alle banche dati, dalle quali attingeva e comunicava le Sos, segnalazioni di operazioni sospette, ai cronisti del quotidiano il Domani che poi le hanno pubblicate. Un verminaio che riguarda una attività in gran parte illegale, secondo quanto rivelato dal Procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone in Commissione Antimafia. Si è quindi appreso che dal 1 gennaio 2019 al 24 novembre 2022, Striano ha consultato 4124 SOS, su 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche, 1123 persone sulla banca dati Serpico e 1947 ricerche alla banca dati SDI. Ma l'elemento più preoccupante è che ha scaricato 33.528 file dalla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia. Non solo. Il fenomeno è proseguito anche dopo la pubblicazione, il 3 agosto 2023, degli articoli che hanno rivelato l'indagine umbra. “Durante la prima fuga di notizie un quotidiano ha pubblicato un riferimento a una Sos legata a un imprenditore che, secondo le ricostruzioni del tenente Striano, avrebbe avuto a che fare col ministro della Difesa Guido Crosetto”, rivela Cantone. Ma quella Sos non era stata vista da Striano. C'è quindi un secondo canale informativo, che passava notizie ai cronisti, sul quale la magistratura vuole fare chiarezza. Su questo sta investigando, per ora senza indagati, la Procura di Roma. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi L'inchiesta sul dossieraggio sulla quale stanno indagando a vario titolo i magistrati di Perugia, la Commissione antimafia e il Copasir travolge esponenti della politica, delle istituzioni, della società civile, e fa emergere il ritorno dell'Italia delle spie e dei ricatti trasversali. Tutto ruota intorno alla figura del finanziere Pasquale Striano che risulta indagato a Perugia per accesso abusivo alle banche dati, dalle quali attingeva e comunicava le Sos, segnalazioni di operazioni sospette, ai cronisti del quotidiano il Domani che poi le hanno pubblicate. Un verminaio che riguarda una attività in gran parte illegale, secondo quanto rivelato dal Procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone in Commissione Antimafia. Si è quindi appreso che dal 1 gennaio 2019 al 24 novembre 2022, Striano ha consultato 4124 SOS, su 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche, 1123 persone sulla banca dati Serpico e 1947 ricerche alla banca dati SDI. Ma l'elemento più preoccupante è che ha scaricato 33.528 file dalla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia. Non solo. Il fenomeno è proseguito anche dopo la pubblicazione, il 3 agosto 2023, degli articoli che hanno rivelato l'indagine umbra. “Durante la prima fuga di notizie un quotidiano ha pubblicato un riferimento a una Sos legata a un imprenditore che, secondo le ricostruzioni del tenente Striano, avrebbe avuto a che fare col ministro della Difesa Guido Crosetto”, rivela Cantone. Ma quella Sos non era stata vista da Striano. C'è quindi un secondo canale informativo, che passava notizie ai cronisti, sul quale la magistratura vuole fare chiarezza. Su questo sta investigando, per ora senza indagati, la Procura di Roma. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il dipendente infedele alla direzione nazionale antimafia e i tracciamenti digitali in famigliaI lavoratori hanno diritti. Ma anche le aziende.Le aziende che informano correttamente controllano sistematicamente i dipendenti. Perche' non dovrebbero fare altrettanto i privati ?Vediamo un caso di scuola, assai recente, ma chiediamoci anche: noi, in famiglia, come gestiamo il tracciamento digitale delle risorse digitali familiari ?Buon ascolto !caffe20.it/membri 30 gg gratis poi da 3 euro al mese
L'ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO Con il giornalista e scrittore Enrico Deaglio, e l'ex capo della Direzione Nazionale Antimafia ed ex presidente del Senato Pietro Grasso, Roberto Scarpinato, ex procuratore di Palermo oggi parlamentare del movimento 5 stelle LA GUERRA IN UCRAINA COMMENTI ED ANALISI Con il nostro Emanuele Valenti 9.35 DAL FORUM DI DAVOS ALLA STRETTA MONETARIA DELLA BCE: LA NUOVA AUSTERITA' DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE Intervista a Clara Mattei, docente di Economia alla New School for Social Research di New York. Per Einaudi ha pubblicato "Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo" Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
La polemica sulle scarcerazioni dei mafiosi causa Covid, spiegata dai magistrati Anna Canepa, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, e Stefano Musolino, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Infine microfono aperto con gli ascoltatori sulle prime giornate della fase due.
La polemica sulle scarcerazioni dei mafiosi causa Covid, spiegata dai magistrati Anna Canepa, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, e Stefano Musolino, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Infine microfono aperto con gli ascoltatori sulle prime giornate della fase due. (seconda parte)
La polemica sulle scarcerazioni dei mafiosi causa Covid, spiegata dai magistrati Anna Canepa, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, e Stefano Musolino, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Infine microfono aperto con gli ascoltatori sulle prime giornate della fase due. (seconda parte)
Nelle ultime settimane si è letto tutto e il contrario di tutto, ma parrebbe proprio che l’emergenza sanitaria del #coronavirus stia determinando la grazia per tanti boss mafiosi. Sarà davvero così?
#2 - Gratt-checkingNel secondo episodio di Stupefatti Barbara & Riccardo commentano una incredibile intervista del magistrato Nicola Gratteri, smontando pezzo dopo pezzo il cumulo di falsità e mistificazioni della realtà che contiene. Inoltre vi parliamo di operazioni di drug-checking, di come contribuiscano a diminuire il consumo di stupefacenti in loco, di come riescano ad essere uno strumento importante per monitorare le sostanze di nuova sintesi immesse sul mercato e di come siamo riusciti a farcele finanziare da una Regione italiana leghista e (di conseguenza) conservatrice.NOTE DELLA PUNTATA:- La versione integrale dell'intervista a Gratteri: https://is.gd/2Z7Oey- Anche Matteo Gracis di Dolce Vita Magazine smonta le bufale del Gratteri: https://is.gd/riL0Q8- Le 20 sostanze più pericolose secondo uno studio pubblicato da Lancet: https://is.gd/fVm1Dk- La PDL "Legalizziamo" depositata da Radicali Italiani: https://is.gd/6upiCh- La relazione della Direzione Nazionale Antimafia che smentisce Gratteri: https://is.gd/Ax8iy5- Qualche dato scientifico sui danni da cannabis: https://is.gd/hEebXn- Il proibizionismo continua a fallire. Europa invasa dalla coca: https://is.gd/zOzq5r- Ecco i Paesi dove la cocaina viene legalmente prodotta o utilizzata: https://is.gd/XheGaV- L'incredibile storia della cocaina nella Coca Cola: https://is.gd/TOdL8U- Stepan Co. importa in USA tonnellate di coca legale per la Coca Cola: https://is.gd/X2dKyZ- Il sito del progetto di drug.checking BAONPS: https://is.gd/onxExi- Il servizio di Drug Alert di BAONPS: https://is.gd/ZABIvp- Il sito del Gruppo Abele di Torino: https://is.gd/eAWzTQEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
Nel secondo episodio di Stupefatti Barbara & Riccardo commentano una incredibile intervista del magistrato Nicola Gratteri, smontando pezzo dopo pezzo il cumulo di falsità e mistificazioni della realtà che contiene. Inoltre vi parliamo di operazioni di drug-checking, di come contribuiscano a diminuire il consumo di stupefacenti in loco, di come riescano ad essere uno strumento importante per monitorare le sostanze di nuova sintesi immesse sul mercato e di come siamo riusciti a farcele finanziare da una Regione italiana leghista e (di conseguenza) conservatrice.ATTENZIONE: VI ricordiamo che Stupefatti è destinato ad un pubblico adulto: il tema è trattato con laicità, professionalità e proprietà di linguaggio.NOTE DELLA PUNTATA:- La versione integrale dell'intervista a Gratteri: https://is.gd/2Z7Oey- Anche Matteo Gracis di Dolce Vita Magazine smonta le bufale del Gratteri: https://is.gd/riL0Q8- Le 20 sostanze più pericolose secondo uno studio pubblicato da Lancet: https://is.gd/fVm1Dk- La PDL "Legalizziamo" depositata da Radicali Italiani: https://is.gd/6upiCh- La relazione della Direzione Nazionale Antimafia che smentisce Gratteri: https://is.gd/Ax8iy5- Qualche dato scientifico sui danni da cannabis: https://is.gd/hEebXn- Il proibizionismo continua a fallire. Europa invasa dalla coca: https://is.gd/zOzq5r- Ecco i Paesi dove la cocaina viene legalmente prodotta o utilizzata: https://is.gd/XheGaV- L'incredibile storia della cocaina nella Coca Cola: https://is.gd/TOdL8U- Stepan Co. importa in USA tonnellate di coca legale per la Coca Cola: https://is.gd/X2dKyZ- Il sito del progetto di drug.checking BAONPS: https://is.gd/onxExi- Il servizio di Drug Alert di BAONPS: https://is.gd/ZABIvp- Il sito del Gruppo Abele di Torino: https://is.gd/eAWzTQVuoi entrare in contatto con noi? Scrivici a stupefatticast@gmail.comStupefatti è edito da Eretica, la piattaforma podcast di Radicali Italiani. Siamo voci libere, libertarie, scomode ed irriverenti. Dispensiamo dosi di conoscenza, disobbedienza e laicità.Scopri gli altri podcast di Eretica sul sito www.radicali.it/ereticaSostieni i nostri podcast con una donazione all'indirizzo www.radicali.org/dona_eretica
Una insospettabile impiegata d'azienda 48enne, moglie e mamma, è considerata tra i registiocculti del 'Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori' scoperto dall'inchiesta della Procura di Caltanissetta d'intesa con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Franca Imbergamo, magistrata, fa parte della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. A Memos racconta i compiti della procura nazionale, parla del progetto originario di Giovanni Falcone, un progetto in parte ancora da realizzare: «la procura antimafia, ad esempio, non può ancora svolgere indagini autonome», dice la magistrata. Franca Imbergamo, da pubblico ministero, ha svolto un ruolo determinante nell'affermazione della verità giudiziaria sull'omicidio mafioso di Peppino Impastato. Prima di arrivare alla DNAA, Imbergamo ha svolto indagini sulla criminalità economica mafiosa. La puntata di oggi si chiude con il messaggio della sociologa Giovanna Procacci, tra le fondatrici del Comitato 11 giugno di Milano a sostegno dell'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Franca Imbergamo, magistrata, fa parte della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. A Memos racconta i compiti della procura nazionale, parla del progetto originario di Giovanni Falcone, un progetto in parte ancora da realizzare: «la procura antimafia, ad esempio, non può ancora svolgere indagini autonome», dice la magistrata. Franca Imbergamo, da pubblico ministero, ha svolto un ruolo determinante nell’affermazione della verità giudiziaria sull’omicidio mafioso di Peppino Impastato. Prima di arrivare alla DNAA, Imbergamo ha svolto indagini sulla criminalità economica mafiosa. La puntata di oggi si chiude con il messaggio della sociologa Giovanna Procacci, tra le fondatrici del Comitato 11 giugno di Milano a sostegno dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Franca Imbergamo, magistrata, fa parte della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. A Memos racconta i compiti della procura nazionale, parla del progetto originario di Giovanni Falcone, un progetto in parte ancora da realizzare: «la procura antimafia, ad esempio, non può ancora svolgere indagini autonome», dice la magistrata. Franca Imbergamo, da pubblico ministero, ha svolto un ruolo determinante nell’affermazione della verità giudiziaria sull’omicidio mafioso di Peppino Impastato. Prima di arrivare alla DNAA, Imbergamo ha svolto indagini sulla criminalità economica mafiosa. La puntata di oggi si chiude con il messaggio della sociologa Giovanna Procacci, tra le fondatrici del Comitato 11 giugno di Milano a sostegno dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Perché l'Italia è rimasta al riparo dagli attentati del terrorismo islamico? Il nostro Paese è riuscito a costruire, per adesso, un modello di convivenza aperto e pacifico con la comunità musulmana. E non ha ancora dovuto affrontare le difficoltà di inclusione delle seconde e terze generazioni di nuovi italiani come invece è già accaduto negli altri paesi europei. Il fatto che finora le forze dell'ordine, la magistratura e i servizi segreti siano stati in grado di mettere in campo misure di prevenzione efficaci ha notevolmente contribuito alla nostra sicurezza. Ma le cose in futuro potrebbero cambiare.Per approfondire questo tema, nel decimo episodio di Cavour, Francesco Maselli intervista Daniele Raineri, giornalista de Il Foglio, e Marco Del Gaudio, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Dipende da noi. E' stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell'incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L'incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
Dipende da noi. E’ stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell’incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L’incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
Dipende da noi. E’ stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell’incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L’incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
FINALE DI STAGIONE - Cinquantenario della Summer of Love; la Direzione Nazionale Antimafia ribadisce l'eficacia dell'opzione antiproibizionista; Mendocino Skunk è la varietà della settimana proposta da Paradise Seeds Italia; dal 19 luglio riprendono i corsi di coltivazione di marijuana del Radical Cannabis Club Grazie di tutto, Non Solo Skunk ritorna in onda da ottobre!
FINALE DI STAGIONE - Cinquantenario della Summer of Love; la Direzione Nazionale Antimafia ribadisce l'eficacia dell'opzione antiproibizionista; Mendocino Skunk è la varietà della settimana proposta da Paradise Seeds Italia; dal 19 luglio riprendono i corsi di coltivazione di marijuana del Radical Cannabis Club Grazie di tutto, Non Solo Skunk ritorna in onda da ottobre!
"La 'ndrangheta ha ormai colonizzato la Lombardia". La relazione della Direzione Nazionale Antimafia sul 2012-2013, il commento della dottoressa Anna Canepa sostituto procuratore della Dna - Microfono aperto, fa bene Grillo ad andare alle consultazioni con Renzi? Che cosa dovrebbe dirgli? - La storia del Museo della Resistenza di Dongo, a cui ora si vorrebbe cambiare il nome: la testimonianza della staffetta partigiana Wilma Conti - I padiglioni tematici - Cluster - per Expo 2015, Michele Crosti in diretta da Bergamo
"La 'ndrangheta ha ormai colonizzato la Lombardia". La relazione della Direzione Nazionale Antimafia sul 2012-2013, il commento della dottoressa Anna Canepa sostituto procuratore della Dna - Microfono aperto, fa bene Grillo ad andare alle consultazioni con Renzi? Che cosa dovrebbe dirgli? - La storia del Museo della Resistenza di Dongo, a cui ora si vorrebbe cambiare il nome: la testimonianza della staffetta partigiana Wilma Conti - I padiglioni tematici - Cluster - per Expo 2015, Michele Crosti in diretta da Bergamo