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Nicola GasparettoGian Antonio Cibotto e Giuseppe Marchiori"Biografia di un incontroApogeo Editore / RemWebwww.rembweb.itNell'anno in cui cade il centenario della nascita di Gian Antonio Cibotto il destino ha voluto che nel corso di un intervento di aggiornamento del fondo archivistico di Giuseppe Marchiori, all'interno di un faldone miscellaneo, contenente diversi scambi epistolari che genericamente erano stati riuniti a tema sotto la voce “Polesine”, riemergesse un fascicolo recante un'intitolazione, scritta di pugno dallo stesso critico lendinarese: G. A. Cibotto. È apparso immediatamente trattarsi di un carteggio tra Marchiori e lo scrittore, che fino ad oggi non era ancora ufficialmente presente nel corposo elenco di oltre 1500 corrispondenti censiti in archivio.Il carteggio ritrovato tra Gian Antonio Cibotto e il critico d'arte Giuseppe Marchiori, composto complessivamente da 55 missive, ci conduce ai primi anni Cinquanta. Le prime lettere, infatti, anche se non datate, possono essere collocate per il loro contenuto nell'autunno del 1951; poi proseguono con una certa regolarità fino alla primavera del 1952. Dopo un lungo silenzio documentario la corrispondenza riprende fitta dal dicembre del 1958 per arrestarsi definitivamente con la fine del giugno 1959. Scorrendone i contenuti si tratta di intervalli temporali non casuali perché effettivamente coincidono con le stagioni in cui Cibotto assunse due impegni redazionali che incisero non poco nella sua maturazione professionale e nell'allargamento dei suoi orizzonti culturali: il primo con “La Fiera letteraria” di Vincenzo Cardarelli e Diego Fabbri; il secondo con il settimanale “Vita” fondato e diretto da Luigi D'Amato. All'aprirsi di entrambi questi incarichi il neo-redattore volle coinvolgere, nel terreno delle arti figurative, Giuseppe Marchiori, scelta indicativa dell'autorevolezza critica che gli riconosceva. La composizione del fascicolo d'archivio, contrariamente alla casistica più diffusa nei fondi epistolari in cui sono presenti quasi esclusivamente le lettere in arrivo, offre una così cospicua presenza di copie in carta carbone anche delle missive in partenza tale da determinare fra i due interlocutori una quasi equanime paternità dei documenti; abbiamo conseguentemente la possibilità di seguire un concreto dialogo, disponendo di 27 lettere di Marchiori e 25 di Cibotto. Ponendoci l'obiettivo di permettere al lettore di ripercorrerlo integralmente, nei suoi momenti di completa intesa su articoli ed argomenti da trattare nelle due testate ma anche nei passaggi di scambio vivace e non sempre disteso, è stata operata la scelta di riprodurre la sequenza completa delle lettere nella loro interezza inserendo in ordine cronologico quelle mancanti di data ma che per i temi trattati potevano essere adeguatamente posizionate.Nicola Gasparetto è direttore della Cittadella della Cultura di Lendinara, istituto che raccoglie sotto di sé la biblioteca civica “Gaetano Baccari”, diversi fondi archivistici e il Museo del Risorgimento. Ha pubblicato una decina di lavori, fra saggi e cataloghi espositivi, soprattutto collegati all'archivio di Giuseppe Marchiori. Sandro Marchioro vive ad Adria, è insegnante di materie letterarie in un istituto superiore. È direttore della rivista REM e tra i fondatori dell'omonima associazione.Vainer Tugnolo si è occupato della storia e del ruolo del Delta nella letteratura e nel cinema. Ha curato incontri pubblici sul tema, promuovendo serate ed eventi e incoraggiando iniziative di sostegno alla formazione di una cultura per il territorio. Diego Crivellari è laureato in filosofia, vive a Rovigo e svolge la professione di insegnante. È autore dei libri Scrittori e mito nel Delta del Po, Mistero adriatico e, con Francesco Jori, Giacomo Matteotti, figlio del Polesine e Veneto punto e a capo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Museo Dance es un programa de radio donde se reviven los temas que sonaban en las discotecas en los 90's & 00's, por Djs de la época, en un ambiente distendido y con un toque de humor. Nos puedes ver en directo los Viernes a las 22:00 en el canal de Twitch de Museo Dance. Al día siguiente del directo, disponible el video en YouTube y el audio en los podcasts; Amazon Music, Apple Podcast e IVOOX entre otros. ------------------------------ . UNETE A MUSEO DANCE: Canal de Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029VaWcGoz1Hsq4SOzzdt17 Telegram: https://t.me/museodance Instagram: @museodance Facebook: https://www.facebook.com/museodanceremember Youtube: https://www.youtube.com/@MuseoDance Nuevo Canal de YouTube con muchos de los temas que suenan en Museo Dance y ordenados por años, te suscribes?? https://www.youtube.com/@rememberhitsmuseodance . ------------------------------------------ TRACKLIST: Si quieres saber el titulo de alguno de los temas que han sonado en este u otro programa, tan solo contacta con nosotros por mail a museodance@gmail.com o por whatsapp al 681.352.416, y dinos el numero de programa y minuto en el que suena la canción, y te responderemos con el titulo.. molamos ¿verdad?. ----------------------------------------------
Sono impronte lasciate 210 milioni di anni fa, presumibilmente da grandi dinosauri erbivori, antenati di brontosauri e simili. Formano piste lunghe centinaia di metri su pareti di dolomia oggi quasi verticali in un'area impervia delle Alpi in Valtellina. Il loro stato di conservazione è considerato eccezionale. La loro scoperta, lo scorso settembre, è stata annunciata martedì. Per il paleontologo Cristiano Dal Sasso, del Museo di Storia Naturale di Milano, è il “più grande sito del genere nelle Alpi e uno dei più ricchi al mondo”. Ora richiederà anni di studio. Con quali prospettive? Che cosa sappiamo della presenza di dinosauri milioni di anni fa nelle nostre regioni? E come ci informano questi studi sull'evoluzione della vita e sul mondo? Ne discutiamo con: Cristiano dal Sasso, paleontologo, Museo di Storia naturale MilanoFabio Petti, paleontologo, Museo delle Scienze di Trento; esperto di impronte fossili Fabrizio Berra, geologo, Università degli studi Milano Luca Zulliger, direttore museo dei fossili Monte San Giorgio
Nella mattinata di venerdì 19 dicembre, è stato ospite in Degiornalist - Gli Spaccanotizie, il paleontologo Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano, che ci ha illustrato l'eccezionale ritrovamento di migliaia di impronte di dinosauri nel Parco dello Stelvio. Le tracce, risalenti a circa 210 milioni di anni fa, rivelano il passaggio di branchi composti da esemplari adulti e giovani lungo antichi litorali fangosi. «È importante non solo per noi lombardi, che abbiamo finalmente un giacimento di orme di dinosauri anche nella nostra regione - spiega il paleontologo ai nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari - ma è importante a livello globale perché del triassico superiore ci sono pochi siti con poche orme. Qui invece Elio della Ferrera, il fotografo che le ha viste per primo, ne ha trovate migliaia». Grazie all'utilizzo di tecnologie moderne come i droni, i ricercatori possono analizzare pareti verticali altrimenti inaccessibili per ricostruire i comportamenti di questi erbivori bipedi. L'esperto sottolinea come lo studio dei fossili non sia solo una ricerca accademica, ma uno strumento essenziale per comprendere l'evoluzione biologica e i rischi climatici attuali: «Penso che sia interesse di tutti sapere chi siamo e da dove veniamo prima di tutto e poi dal passato possiamo anche imparare. Noi siamo ormai la specie dominante al punto tale che abbiamo cambiato il clima, lo stiamo condizionando. Però attenzione, perché questo può portare a delle estinzioni», conclude Cristiano Dal Sasso.
✅ AICM activa apoyo especial por temporada invernal ✅ INE impone multas ✅ Museo del Louvre vuelve a operar ✅ Sanciones y multas por quemar pirotecnia en CDMX ✅ Yolanda Andrade no recayó por su enfermedad
✅ Aseguran bodega clandestina en Coahuayana ✅ Vuelos baratos de Volaris y Viva Aerobus ✅ 11 años de prisión a uno de los líderes del CJNG ✅ EE. UU. suspende lotería de “green cards” ✅ Museo del Louvre vuelve a operar
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She Loves to Cook, and She Loves to Eat on Sakaomi Yuzakin tiedostava HLBT-sarja, jossa rakkaus ruokaan yhdistää kaksi naapuria. Lisäksi puhumme marraskuisesta matkastamme Hokkaidolle, One Piecen merirosvolipun päätymisestä kansalaisprotestien symboliksi ympäri maailman sekä Kodanshan kansainvälisiin livetuotantoihin tähtäävästä uudesta tytäryhtiöstä. Lukujonossa on kolme BL-sarjaa pian sulkeutuvasta Futekiyasta: Asada Nemuin Dear, My God, Sonoo Michirun Koh-Boku sekä Yofune Shibuen Stray Dog's Night. --- Kommentoi | Bluesky | Mastodon | X | Threads | Instagram --- (01:14) – KUULUMISET: DESUCON FROSTBITE – Desucon Frostbite 2026:n ohjelmakartta (02:41) – KUULUMISET: KÄYTIIN JAPANISSA: HAMAMATSUCHO JA ABASHIRI – Tabicine tuo japanilaisia leffoja Suomeen – Hamamatsucho – Hamarikyu-puutarha – …jossa nähtiin iltavalaistus ja nautittiin kuunkatseluteesetti (kuva) – Abashiri ja meri (kuva) – Abashirin vankilamuseo – Abashiri Bangaichi -elokuvat – Ken Takakura – Dandadan – Golden Kamuy – Shiraishi-hahmo perustuu oikeaan vankikarkurimestari Yoshie Shiratoriin – Vahanukke-Shiratori kiipeämässä pakoon (kuva) (16:09) – KUULUMISET: KÄYTIIN JAPANISSA: ASAHIKAWA – Asahikawa – Dormy Inn -hotelliketju menee jatkoon – Kawamura Kaneto Ainu Memorial Museum – Ainut ovat yksi Japanin alkuperäiskansoista – Museo sisältä (kuva) – Kokoelma karhuveistoksia (kuva) – Asahiyaman eläintarha (21:25) – KUULUMISET: KÄYTIIN JAPANISSA: SAPPORO – Sapporo – Sapporon menomesta Susukino – Don Quijoten valot hotellihuoneen ikkunasta (kuva) – Shimepafe (tai yorupafe) on Sapporon erikoisuus (kuva) – Suositeltu päivänpäätösparfait-paikka: Cafe, Parfait, Sake, Sato – Hienoa ruskaa Nakajima-puistossa – Neidonhiuspuu ruskassa on kuin kultainen liekki (kuva) – Aasialaiset varikset näyttävät korpeilta – Rokkatei-leipomo – Näkymiä Moiwa-vuorelta (kuva) – Sapporon Fushimi Inari -shintopyhättö – Ruskalehtiä lumimaassa (kuva) (28:06) – KUULUMISET: KÄYTIIN JAPANISSA: OTARU – Otaru – Lasikauppoja (kuva) – Petterin tuulikello (kuva) – Otaruto (kuva) (30:15) – KUULUMISET: KÄYTIIN JAPANISSA: HAKODATE – Hakodate – Hakodate-vuorelle oli törkeä jono, mutta näkymä oli huikea (kuva) – Goryokaku-tähtilinnoitus – Hijikata Toshizoo kuoli Hakodaten taistelussa – …paitsi Golden Kamuyssa ei kuollutkaan! – Ezon tasavallan hallintorakennuksenakin palvellut shogunaatin magistraatin rakennus oli olemassa vain 7 vuotta, mutta rakennettiin uudestaan 2010 – Hakodaten taisteluun uuden hallituksen puolella osallistunut leijonanharjainen isotukkajäbä näkyi dioraamoissa ja mangoissa, mutta nimeä ei kerrottu (kuva) – Kosetsuenin puisto – Hokkaido Gals are Super Adorable! -sarjasta olemme oppineet, että Hokkaidolla koulutytöt eivät käytä sukkahousuja (38:34) – SHE LOVES TO COOK, AND SHE LOVES TO EAT: ESITTELY – She Loves to Cook, And She Loves to Eat (39:54) – SHE LOVES TO COOK: PÄÄHENKILÖT JA ROMANSSI – Päähenkilöiden varsinainen ensikohtaaminen (kuva) – Totoko Kasugalla on välillä onnistuneesti käännettyjä hauskoja tokaisuja (kuva) – Kasuga syö ruokaa ylhäisen hiljaisuuden vallitessa (kuva) – Yuki Nomotosta tuntuu pahalta, kun keskustelu kokkausharrastuksesta kääntyy aina siihen, miten hyvä vaimo hänestä tulee jollekulle miehelle (kuva) – Jakso 27, jossa puhuimme sarjasta Everyone's Getting Married – Nomoto tekee nettitestin (kuva) – Nomoto alkaa kiinnostua sateenkaarevista elokuvista ja tutustuu tämän seurauksena Yakoon (kuva) – Kasuga ei saanut kotona riittävästi ruokaa (kuva) – Kasugan isä on perseestä (kuva) – Do You Love Your Mom and Her Two-Hit Multi-Target Attacks? – Jakso 52, jossa puhuimme Heartstopperista – Jakso 97, jossa puhuimme sarjasta Perfect World – Kiitos kun pyysit luvan ennen kuin pussasit (kuva) (01:01:12) – SHE LOVES TO COOK: SIVUHAHMOT – Kaname Yako rupeaa Nomoton sateenkaarisenpaiksi (kuva) – Sena Nagumolla on julkisen syömisen pelko (kuva) – …joka aluksi kuvataan enemmänkin syömispelkona ylipäätään (kuva) (01:10:09) – SHE LOVES TO COOK: RUOKASARJA – Sarjan ruokakuvat ovat vähän masentavan selkeästi suoraan läpipiirrettyjä valokuvista (kuva) – Toisinaan valokuvasta läpipiirtäminen näkyy jopa kalansilmäefektin muodossa, kuten tässä oluttölkissä, jonka ei "oikeasti" tarvitsisi olla realistisen vääristynyt (kuva) – Jakson 113 keskustelussa sarjasta Toilet-Bound Hanako-kun ihastelimme sarjan kauniita taustoja (kuva) – Ikea (kuva) – Jakson 60 keskustelussa sarjasta Death Note annoimme pyyhkeitä rumista valokuvataustoista (kuva) (01:14:53) – SHE LOVES TO COOK: TEEMAT – Sarja keskittyy paljon siihen, miten Kasuga syö suu auki niin että hampaat näkyvät (kuva) – Japan Today: Freshness invents wrapper to help women feel comfortable chomping into a burger – Naisasiakas saa automaattisesti pienemmän riisiannoksen ravintolassa (kuva) – Homoparin on hankala löytää yhteistä asuntoa, koska Japanissa asuntojen omistajat ovat kranttuja sen suhteen keitä huolivat vuokralaisiksi (kuva) – Satunnainen ukkeli miesselittää Kasugalle, miten gyozat kuuluu syödä (kuva) – Hahmojen erottuvat kasvonpiirteet (kuva) saavat heidät erottumaan toisistaan hyvin myös chibimäisemmässä muodossa (kuva) – Päähenkilöt ovat liiankin täydellisen hyveellisiä ja muut huomioivia (kuva) – Jakso 4, jossa puhuimme Gengoroh Tagamen sarjasta My Brother's Husband – Jakso 6, jakso 43, jakso 46 ja jakso 114, joissa olemme puhuneet sarjasta Witch Hat Atelier ja joista viimeisimmässä purimme tekijän Desucon-vierailua (01:31:23) – SHE LOVES TO COOK: JULKAISU – Lukujen alkuun on toisinaan laitettu sisältövaroituksia (kuva) – Luvunvaihdot on taitettu vähän töksähtävästi (kuva) (01:36:09) – SHE LOVES TO COOK: JULKAISUKONTEKSTI JA KOHDEYLEISÖ – Comic It -nimike ComicWalkerin nettisivuilla – ComicWalkerissa riittää julkaisunimikkeitä – Kono koi wa hoshi ni wa negawanai – Meillä ei ollutkaan kotona Comic Itin ensimmäistä numeroa vaan neljäs (kuva), mutta ostettiin silloin keväällä 2015 nimenomaan siksi, että kyseessä oli uusi lehti, josta emme olleet ennen kuulleet (01:39:02) – SHE LOVES TO COOK: YHTEENVETO (01:42:19) – ONE PIECEN LIPPU MAAILMALLA – Yle: Anime-sarjasta tuttu lippu nostatti ison varjon Indonesian suuren juhlapäivän ylle – The Guardian: 'A symbol of liberation': how the One Piece manga flag became the symbol of Asia's gen Z protest movement – HS: Olkihattuinen pääkallo nousi Z-sukupolven vastarinnan symboliksi – HS: Z-sukupolvi otti omakseen ikonin, joka liehuu nyt mielenosoituksissa ympäri maailmaa – Yle: One Piece on nyt kansainvälinen protestisymboli – Trash Taste -podcast ei tajua One Piecen keskeistä tematiikkaa (YouTube) – Petterin luento Politiikka One Piecessä Desucon 2011:ssä (YouTube) – Jakso 100 ja jakso 103, joissa puhuimme One Piecestä – Jakso 84, jossa puhuimme sarjasta Fullmetal Alchemist – Titaanien sota (01:55:10) – KODANSHAN UUSI LIVETUOTANTOSTUDIO – Deadline: Chloé Zhao & Nicolas Gonda Launch Kodansha Studios To Create Live-Action Adaptations From Manga Library – Chloé Zhao – Nicholas Gonda – Uusi Buffy the Vampire Slayer -sarja – Jakso 118, jossa puhuimme Young Magazine -brändistä – Jakso 90, jossa puhuimme länsimaisista manga- ja animesarjojen livesovituksista (02:03:30) – HAMPAANKOLOSSA: YOUNG MAGAZINE USA – Young Magazine USA -etusivu listaa viisi eniten äänestettyä teosta – Anitrendzin uutinen siitä, että myös neljä muuta sarjaa pääsee sarjalevitykseen – Jakso 118, jossa puhuimme Young Magazine USA -pilottiluvuista – Jakso 87, jossa puhuimme sarjasta Boys Run the Riot – Jakso 12, jossa puhuimme Robicon aikaisemmasta sarjasta Our Precious Conversations – K Manga -palvelu (02:10:30) – KUULIJAKOMMENTTI: YOUNG MAGAZINE USA (02:13:18) – KUULIJAKOMMENTTI: AJANKOHTAISAIHEET JA TOWER DUNGEON – Tower Dungeon (02:14:50) – KUULIJAKOMMENTTI: KARIN – Karin eli englanniksi Chibi Vampire (02:17:43) – LUKUJONOSSA: DEAR, MY GOD – Jaksossa 118 puhuimme myös Manga Planetin manganlukualustan sulkeutumisesta – Dear, My God Futekiyassa – Jakso 88, jossa mietimme Ogeretsu Tanakan taiteilijanimeä – Asada Nemuin toinen tarina Sleeping Dead kertoo hullusta tiedemiehestä, joka herättää tapetun miehen eloon zombina (02:29:12) – LUKUJONOSSA: KOH-BOKU – Koh-Boku Futekiyassa – "Old Man Yaoin" perään oli kyselty kirjakaupassa (toim. huom.: kyltissä on siis kyse tekijän uudesta sarjasta, ei Koh-Bokusta) – Huomio hämmensi tekijää itseäänkin – Tekijä Twitterissä – Päähenkilöt (kuva) – Taide ei päätä huimaa (kuva) – Terveysongelmia (kuva) (02:40:59) – LUKUJONOSSA: STRAY DOG'S NIGHT – Stray Dog's Night Futekiyassa – …ja Rentassa – Omegaverse (02:54:07) – LOPETUS – Muistutuksena: jos Spotifyn käyttö ei innosta, vaihtoehtoja Androidilla ovat mm. Podcast Addict, Pocket Casts ja Castbox
El Museo del Acervo Histórico y Artístico de la Secretaría de Relaciones Exteriores o Museo de la Cancillería es un espacio múltiple que, mediante exposiciones individuales y colectivas, promueve la imagen cultural del país e impulsa a los creadores del arte contemporáneo mexicano, brindándoles un espacio clave para divulgación de su obra.Emmanuel Albarrán Rueda, co curador de la exposición: “El futuro es una vuelta en U”, nos habla sobre esta exposición que se presenta en el Museo de la Cancillería.
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#AlejandroFernández PLANEA un MUSEO en memoria a su papá, #VicenteFernández en el Rancho 'Los Tres Potrillos' ¿Te gustaría ir?See omnystudio.com/listener for privacy information.
Från romerska pestvågor till spanska sjukan har samhällen reagerat, förändrats och ibland kollapsat under trycket från smittsamma sjukdomar. Pandemier har satt djupa spår i allt från demografi och ekonomi till krig, religion, vetenskap och politik.Den mest ikoniska pandemin i europeisk historia är digerdöden, som svepte över Europa mellan 1347 och 1352. Länge antogs att upp till hälften av Europas befolkning – cirka 50 miljoner människor – dog i pesten. Men ny forskning visar att delar av Centraleuropa och Östeuropa fortfarande hade växande jordbruk efter 1350.Detta är det första av två avsnitt av podden Historia Nu om pandemier, där programledaren Urban Lindstedt samtalar med Fredrik Charpentier Ljungqvist, professor i historia, särskilt historisk geografi, vid Stockholms universitet, om hur farsoter har påverkat samhällen genom tiderna – från medeltidens pest till spanska sjukan.Pandemier tenderar att påskynda redan pågående trender – som urbanisering, migration eller maktförskjutningar – snarare än att skapa helt nya utvecklingslinjer. De fungerar också gång på gång som påminnelser om mänsklighetens sårbarhet och vikten av att bygga robusta samhällsstrukturer.Pandemiernas historia i Europa inleds med den så kallade atenska pesten. Under Peloponnesiska kriget (431–404 f.Kr.) förlorade Aten uppåt hälften av sin befolkning i en farsot som snabbt spreds i den tättbefolkade staden. Katastrofen underminerade det politiska ledarskapet och försvagade Atens ställning i kriget mot Sparta.Romarriket drabbades av två stora epidemier under kejsartiden: den antoninska pesten (165–180 e.Kr.) och den cyprianska pesten (249–262 e.Kr.). Båda tros ha orsakats av smittkoppor. Effekterna var förödande: metallproduktionen minskade, vilket har dokumenterats genom isborrkärnor från glaciärer, och ett urholkat skatteunderlag försvårade försvaret av rikets gränser. Cyprianska pesten har till och med beskrivits som början till slutet för Västrom.År 541 slog den justinianska pesten till – den första pandemin som med säkerhet kopplats till pestbakterien Yersinia pestis. DNA-analyser har i modern tid bekräftat bakterien i massgravar. Pesten orsakade omfattande avfolkning kring Medelhavet och ledde till minskad handel och återförskogning. I kombination med kraftiga vulkanutbrott under 530-talet, som orsakade global nedkylning, blev konsekvenserna förödande för samhällena i södra Europa och delar av Asien.Digerdöden (1347–1352) sägs ha utplånat upp till hälften av Europas befolkning. Men ny forskning, särskilt baserad på pollenanalyser och arkeologi, nyanserar denna bild. I en omfattande studie av 1 634 pollenprover från hela Europa har forskare visat att dödligheten varierade kraftigt regionalt. Medan västra Europa – bland annat Italien, Frankrike och Skandinavien – drabbades hårt, fortsatte befolkningen att växa i stora delar av Central- och Östeuropa.Bild: Dödens triumf (ca. 1562) av Pieter Brueghel den äldre visar en apokalyptisk scen där döden härjar obarmhärtigt över människan. Målningen ingår i Museo del Prados samling.
Die Themen in den Wissensnachrichten: +++ Im alten Nubien wurden auch Kleinkinder schon tätowiert +++ Weniger Alkohol führt auch zu besseren Schulnoten +++ Seltene Adoption eines Eisbär-Jungen durch Eisbär-Mutter beobachtet +++ **********Weiterführende Quellen zu dieser Folge:Revealing tattoo traditions in ancient Nubia through multispectral imaging, PNAS, 15.12.2025Minimum legal drinking age and educational outcomes, Journal of Health Economics, 07.11.2025Electronic Nose for Indoor Mold Detection and Identification, Advanced Sensor Research, 10.11.2025Quantification of the radiative forcing of contrails embedded in cirrus clouds, Nature Communications, 28.11.2025Scoperte migliaia di orme di dinosauri nel Parco Nazionale dello Stelvio, Museo di Storia Naturale die Milano, 16.12.2025**********Ihr könnt uns auch auf diesen Kanälen folgen: TikTok und Instagram .
Con 53 años de historia, el belén móvil de Casillas es una de las visitas obligadas cada Navidad. Comenzó en los bajos de Vicente Sánchez quien comenzó con esta tradición. Un belén que según el responsable del montaje Juan Pedro Lajara, es una obra de ingeniería realizada por profesionales de todos los sectores. "Por ejemplo consiguieron que un único motor permitiera mover 10 figuras, todo ello con hilos con los que repartía el movimiento". Lajara asegura que el actual montaje respeta la obra original y todo se mantiene como lo ideó Vicente Sánchez. El nuevo Museo del Belén Móvil de Casillas se ubica en un edificio municipal construido en 2023 en la calle Alcalde Ángel Martínez, dentro del Plan Extraordinario de Inversiones en Pedanías. Cuenta con una superficie de 472 metros cuadrados y está diseñado en una sola planta, con vestíbulo, sala de exposiciones, aseos y dependencias de mantenimiento.Este conjunto se podrá visitar todos los días de 11 a 14 horas y de 17 a 21 horas, excepto los días 24 y 31, que solo abrirá en horario de mañana. Los días 25 de diciembre y 1 de enero permanecerá cerrado. Una vez finalizado el periodo navideño, se podrá visitar los días jueves, viernes y sábados.
Nuestro compañero José Luis Piñero nos presenta la XV Ruta de Belenes de Bullas con Antonio José Espín, concejal y cultura de Bullas. La inauguración oficial tendrá lugar este jueves en el Museo del Vino de Bullas, a las 20:30 horas, acto que incluirá, como marca la tradición, el descorche del vino de nueces, dando así comienzo a un recorrido navideño lleno de cultura, música y belenismo popular.La Ruta de Belenes ofrece una amplia diversidad de representaciones repartidas por distintos puntos del municipio y La Copa, combinando belenes tradicionales, creativos y singulares, acompañados en cada jornada por agrupaciones musicales locales.
AICM reabre sala nacional en Terminal 1 rumbo al Mundial 2026 Paro laboral obliga al cierre del Museo del Louvre México albergó la primera Casa de Moneda de América Más información en nuestro podcast
Christian GrappioloLa Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione(Cuneo, Complesso Monumentale di San Francesco)Visite guidate, eventi e laboratoriUn ricco calendario di iniziative collaterali alla mostraA partire dal mese di dicembre 2025, in occasione della mostra La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione, è previsto un ricco calendario di iniziative collaterali dedicate a tanti diversi pubblici, con un programma di attività educative e inclusive che fanno di Cuneo un vero laboratorio di cultura condivisa.LA MOSTRALa mostra, promossa da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, con il supporto organizzativo di MondoMostre e curata da Francesca Cappelletti ed Ettore Giovanati, sarà visitabile al Complesso Monumentale di San Francesco di Cuneo fino al 29 marzo 2026.Attraverso una selezione di capolavori provenienti dalla Galleria Borghese con opere raramente esposte al pubblico di artisti come Tiziano, Jacopo Bassano, Raffaello, Battista Dossi, Cavalier d'Arpino, Lavinia Fontana, Orbetto, Guido Reni, Gian Lorenzo Bernini, il percorso della mostra restituisce la straordinaria parabola del collezionista Scipione Caffarelli Borghese (1577–1633) che fece della sua raccolta un teatro del bello e della conoscenza. GLI APPUNTAMENTI IN MOSTRACome da tradizione ormai consolidata, tutti i fine settimana sono previste visite guidate gratuite, laboratori artistici e visite per bambini e ragazzi. Per gli adulti, appuntamenti con laboratori di disegno, esperienze di meditazioni e approfondimenti sulla storia dell'arte. E ancora nell'anno nuovo non mancheranno gli appuntamenti a tema musica e festa e uno speciale appuntamento fuori mostra, a febbraio, con la visita alla collezione d'arte della Fondazione CRC. A dicembre si terranno “I Venerdì del disegno” con Serena De Gier, tre laboratori di disegno per adulti negli spazi espositivi, seduti di fronte alle opere, offrendo un'opportunità unica per studiare da vicino le proporzioni, l'equilibrio compositivo e la resa emotiva dei maestri in mostra: venerdì 19 dicembre (ore 17,30), A futura copia, lavorare a una copia, come i pittori dell'epoca, che riproducevano a schizzo e realizzavano vere e proprie copie per conto dei grandi committenti. E, infine, alle visite guidate si aggiungono due appuntamenti speciali: sabato 20 dicembre (dalle ore 20.30) “Luminarte”, dove la musica diventa luce a cura di Associazione Comitato Cuneo Illuminata con visite guidate serali e musica barocca a lume di candela nel chiostro del Museo, e domenica 21 dicembre la visita tematica “Simboli e archetipi”, mitologia, archetipi, folklore e tarocchi nelle tele di Jacopo Bassano, per scoprire i giochi, gli enigmi e i significati profondi nascosti nelle opere allegoriche dell'artista. Prenotazioni visite ed eventi: www.fondazionecrc.itPer info: mostraborghese@gmail.com - tel. 351 5073495 INFORMAZIONI AL PUBBLICO DELLA MOSTRAComplesso Monumentale di San FrancescoVia Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN - fondazionecrc.it OrariMartedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi);Sabato – domenica: 10 – 19.30 con orario continuato.IngressoLibero e gratuitoI possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d'Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2026.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
¡EN VIVO desde el rancho!
Dejamos Villarquemado con olor a chamusquina en la tapicería del 131 Supermirafiori y seguimos nuestra cruzada hacia el noroeste. Vamos a pegarnos un señor viaje de casi 200 kilómetros (192 para ser exactos). Cruzamos la frontera de Aragón para entrar en Castilla-La Mancha, pasamos Molina de Aragón (saludamos con la mano, pero no paramos, que ya fuimos) y nos adentramos en la Serranía de Guadalajara hasta llegar a la inexpugnable villa de Atienza. Atienza tiene hoy día unos 395 habitantes. Esto es barbaciado gourmet. Un pueblo que tiene más historia que habitantes. Si divides la historia por habitante, cada vecino te toca a dos guerras y tres reyes. Su gentilicio es atencino o atencina. El pueblo es tan medieval que si entras con un coche moderno te sientes culpable de romper el continuo espacio-tiempo. Está todo construido en cuesta. Pero no en una cuesta normal, no. En una cuesta de las que te hacen replantearte tu vida y tu estado físico. El urbanismo de Atienza lo diseñó un traumatólogo para forrarse poniendo prótesis de rodilla. La historia de Atienza empieza fuerte con los celtíberos, concretamente los arévacos, que llamaron al sitio Tithya. Se ve que tenían frenillo o hablaban con la boca llena. Como estaba en un cerro imposible, a los romanos les costó la vida conquistarla. De hecho, el cónsul Marco Claudio Marcelo tuvo que asediarla y sudar tinta china para que se rindieran. Siglos después llegaron los musulmanes y dijeron: "¡Qué sitio más bueno para poner un castillo y fastidiar a los cristianos!", y la convirtieron en una plaza fuerte inexpugnable. Durante la Reconquista, Atienza fue como la pelota en un partido de tenis: ahora es mía, ahora es tuya. Pasó de manos musulmanas a cristianas tantas veces que los vecinos ya no sabían si rezar mirando a la Meca o a Roma. Finalmente, Alfonso I de Aragón la reconquistó, pero fue Alfonso VII de Castilla quien le dio el fuero y la convirtió en una villa de realengo. Pero el momento estelar, el prime time de Atienza, es La Caballada. Resulta que en 1162, el rey Alfonso VIII era un niño, y su tío, el rey de León, quería "tutelarlo" (léase: secuestrarlo y quedarse con el reino, que las cenas de Navidad de la realeza eran muy tensas). Los habitantes de Atienza, que eran unos tipos listos y leales, sacaron al niño rey disfrazado en una caravana de arrieros, engañando a las tropas leonesas, y lo salvaron. Desde entonces, hace más de 850 años, celebran esta fiesta. Y ojo, que no todo fue bonito: en la Guerra de la Independencia, los franceses del general Hugo (el padre de Víctor Hugo, el de Los Miserables) llegaron aquí y destrozaron medio pueblo y parte del castillo. Se llevaron hasta los marcos de las puertas. Si Víctor Hugo escribió Los Miserables, seguro que se inspiró en lo que hizo su padre en Atienza. El gran hito visual de Atienza es su Castillo roquero. Está subido en una peña tan fina y tan alta que parece que lo pusieron ahí con Photoshop. Se dice que por aquí pasó el Cid, pero es que el Cid pasó por todos lados. El Cid era el repartidor de Amazon del siglo XI, estaba en todas las rutas. El patrimonio de Atienza es absurdo para 395 habitantes. Tienen cinco museos. Museo de la Santísima Trinidad. Museo de San Gil. Museo de San Bartolomé. Museo de San Francisco. Y el Castillo. Tienen más museos que bares, lo cual en España es una anomalía estadística que debería estudiar el CSIC. Tienes que elegir: o te culturizas o te emborrachas, no hay tiempo para todo. Y ojo a la gastronomía: aquí se comen asados. Cordero y cabrito. La dieta mediterránea aquí consiste en comerse un animal que ha pastado hierbas mediterráneas. Y de postre, huesos de santo, que es un dulce que te recuerda que vas a morir, pero con azúcar.
Artspeak Radio, Wednesday, December 17, 2025, 9am -10am CST, 90.1fm KKFI Kansas City Community Radio, streaming live audio www.kkfi.org Producer/host Maria Vasquez Boyd welcomes Jenny Mendez and Betsabeé Romero. JENNY MENDEZ, Cultural Arts Director Mattie Rhodes Arts Center and Gallery was born and raised in Kansas City, Missouri. Growing up in a neighborhood filled with family and friends on Kansas City's West Side. As a young girl Jenny enjoyed hearing stories from her grandmother, these stories were such an inspiration to Jenny in her love of her culture and heritage. Jenny attended the Kansas City Art Institute majoring in painting, she also studied both printmaking and photography. She was involved in community mural projects as a high school student and into college. She has always given back to her community. She has been employed with the Mattie Rhodes Center for the past twenty- five years and is responsible for all arts programming for the agency as the Cultural Arts Director. Through her work she is able to educate the community on the Latino culture through art. Being able to inspire children through art is what she is most passionate about – giving children and young artists a place to learn, create, express themselves, imagine, and grow in the arts. She has served and participated on many boards and committees through the years advocating for the arts and community. Her most valued appointment was to the board of the National Association of Latino Arts and Culture (NALAC). Most recently in March of 2020 as part of Women's History Month she was awarded the Nuestra Latina Award for the Arts by the Hispanic Chamber of Commerce. Her work in the community is valued and shows her commitment to being a voice for the Latinx artists, students and individuals. Showing her expertise in the creative process and authenticity to arts and culture through her work and partnerships with the Kansas City Museum and the Nelson Atkins Museum of Art. She is very committed to continue to be a voice for the Latinx and arts communities at large. Mattie Rhodes Art and Cultural Center is located at 1701 Jarboe, KCMO www.mattierhodes.org BETSABEÉ ROMERO- Knitting Ties, Project Description: The installation features the creation of two sculptural soccer goals with nets crafted from metal lattices. These lattices will showcase characters that represent both soccer and the pre-Hispanic ball game, creating a bridge between contemporary sports and ancient cultural traditions. The metallic lattices will be interwoven with threads of various fibers, with the characters cut along the length and width of each goal's net. All elements will be handcrafted by migrants and local artisans, emphasizing community collaboration and cultural exchange. Elements of the Sculptural Objective: Metallic Lattices-metal cutouts are interconnected in a lattice configuration, forming modular structures that provide a sculptural foundation for artistic interventions. Community Networks-Fabrics crafted by volunteers and artisans interweave with lattices, forming distinctive patterns that narrate the stories of their communities. Athletic Emblems-Symbolic figures associated with soccer are integrated into the sculptural design, linking artistic expression with the passion for football. Betsabeé Romero; Education: Bachelor's Degree in Communication with a specialization in Participatory Communication, Universidad Iberoamericana (1984) Master's Degree in Visual Arts, Universidad Nacional Autónoma de México (1986) Diploma from l'École Supérieure des Beaux-Arts (1989) Art History Studies at l'École du Louvre (1988-1989) Doctoral studies in Art History, Universidad Nacional Autónoma de México, no degree completed (1990-1993) Exhibitions: Romero has held over 100 solo exhibitions across five continents, with notable shows at the British Museum (2015), Grand Palais (2019), Royal Botanic Gardens Kew (2022), York Avenue in Washington (2018), Place Vieille Bourse in Lille, France (2019), Nevada Museum of Art (2014), Neuberger Museum (2011), Nelson-Atkins Museum of Art (2012), Canberra University Museum (2002), La Recoleta, Buenos Aires (2019), Mexico Pavilion at Expo Dubai 2020 (2021), and Place du Louvre (2021). In 2024, her exhibition "Huellas para Recordar" featured five monumental sculptures on Park Avenue (81st, 82nd, and 83rd Streets) by invitation of NYC Parks & Recreation. Also in 2024, "The Endless Spiral" was featured at the Venice Biennale Official Collateral Event at Galeria Belacqua LaMassa, St. Mark's Square, by invitation of MOLAA. In Mexico, highlights include the Mega Ofrenda at Mexico City's Zócalo (2016), Museo Frida Kahlo (2019, 2013), Museo Anahuacalli (2015), Antiguo Colegio de San Ildefonso (2014), Museo Amparo, Puebla (2008), MARCO, Monterrey (2009), and Museo Carrillo Gil (1999). Collections: Her work is part of major collections including the British Museum, Museum of Contemporary Art Houston, Phoenix Art Museum, Musée des Beaux-Arts de Montréal, Daros Collection (Switzerland), Nelson-Atkins Museum, Nevada Museum of Art, World Bank Collection, LACMA California, FEMSA, Irish Museum of Modern Art, El Museo del Barrio, Museo de Arte Moderno de México, MUAC, and Michigan State University. Biennials: Monterrey Biennial, Tamayo Biennial, inSite (Tijuana-San Diego), La Courneuve Biennial, Puerto Rico Graphics Triennial, Polygráfica Philadelphia, Ljubljana Graphics Biennial, Havana Biennial, Porto Alegre Biennial, Cairo Biennial, Sur Buenos Aires Biennial, Bogotá, and United Arab Emirates. Official selection for collateral projects at the 2024 Venice Biennale with the solo exhibition "Endless Spiral" with MOLAA Museum at the Bellaacqua La Massa Foundation in St. Mark's Square. Awards: Prix Oric'Art, Neuilly-sur-Seine, France, 1988 Grand Acquisition Prize in Installation, Second Monterrey Biennial, Museo de Monterrey, Nuevo León, Mexico, 1994 First Prize, Cairo Biennial, 2006 Millésimé Prize in Visual Arts, 2018 Chevalier des Arts et des Lettres, France, 2020 First Prize in Pavilion Design
Comenzamos este programa de Gente viajera con Carles Lamelo, recorriendo la exposicion de Annie Leibovitz en Coruna con Rebeca Marin y acercandonos al museo del falo en Reikiavik, Islandia. Surfeamos en Indonesia con Pepe Ribe, propietario del hostel para surferos Twinfin y esquiamos en las estaciones de esqui en Bulgaria con Enrique Dominguez Uceta. Nos acercamos a un Belen Viviente de Buitrago del Lozoya con Maria Cano, vicepresidenta de la Asociacion Cultural Belen Viviente de Buitrago del Lozoya y volamos hasta Oaxaca en Mexico por Navidad.En la segunda hora conectamos con Anna Riera en directo desde Grandvalira en Andorra, volamos al Hong Kong Food Festival con Elena del Amo y descubrimos el turismo industrial de la provincia de Teruel con Marta Sancho, diputada de Turismo de la diputacion. Degustamos la cocina italiana, patrimonio de la Humanidad a traves de su Trufa blanca de Alba en el Piemonte, disfrutamos del museo Carmen Thyssen de Malaga con Javier Ferrer, gerente del Museo y nos vamos a Ibiza fuera de temporada con Lorena Perez Mansillas.
Con el catedrático en Microbiología y director del Museo de Ciencias de la UNAV, Ignacio López Goñi
Rinde homenaje a los canteros, sugiriendo visitas a pueblos de España conocidos por su artesanía en piedra y su gastronomía.En Porriño, Galicia, destaca el granito rosa, visible en su ayuntamiento neohistoricista y las separaciones de parcelas. Ofrece turismo industrial para observar a los artesanos. Su gastronomía mezcla costa e interior, con menús económicos en El Chantar de Pepe y Casa de Mili.Campaspero, Valladolid, es célebre por su piedra calcárea blanca, usada en castillos como Peñafiel. Alberga un Museo de la Piedra interactivo con visitas guiadas, y la Ruta de los Chozos para ciclistas. Se mencionan sus pastas de manteca de la panadería de Barro y los chicharrones de Verdugo.Bernardos, Segovia, se caracteriza por su pizarra, que cubre el Escorial y el Alcázar de Segovia. El restaurante Samda ofrece cocina peruana y carnes. La zona permite explorar una ermita con vistas a Tierra de Pinares, y descubrir esculturas naturales y artesanales de pizarra.Villacastín, Segovia, hogar ...
Visitamos la exposicion INSOUND AND INSTRUCTURE, de Yoko Ono en el MUSAC, el Museo de Arte Contemporaneo de Castilla y Leon. La muestra acaba de abrir sus puertas en Leon. Nos guia por ella Enrique Dominguez Uceta.
El maíz ha tenido una importancia central para las poblaciones andino-americanas desde tiempos prehispánicos hasta la actualidad. A partir de entrevistas y datos cuantitativos de organismos estatales, elaboramos un recorrido por la historia de este cultivo en el sector norte del Valle Calchaquí (Salta, Argentina). Nos interesa analizar los procesos que ocurren durante el siglo xx, cuando la región se orienta hacia la agricultura de renta, acompañada por la intensificación de la tecnificación agraria. En este marco, la merma en la superficie de siembra para autoconsumo, así como las pérdidas de variedades nativas que tienen lugar impactan en las capacidades autogestivas de la población. En las últimas décadas, esto se vio estimulado por el avance de una economía extractiva, con pocas regulaciones por parte del Estado. Sin embargo, el cultivo de maíz sigue ocupando un lugar importante en los esquemas económicos y sociales, en especial debido al arraigo identitario que conserva en estos territorios. Gimena Alé Marinangeli es doctora en Ciencias Naturales en la Facultad de Ciencias Naturales y Museo de la Universidad Nacional de La Plata y becaria postdoctoral CONICET. Dirección para correspondencia: División Arqueología del Museo de La Plata, Facultad de Ciencias Naturales y Museo, Universidad Nacional de La Plata, B1900 La Plata (Argentina). C.e.: gimemarinangeli@gmail.com ORCID https://orcid.org/0000-0001-9366-214X Catalina Martínez Zabala es licenciada en Antropología de la Facultad de Ciencias Naturales y Museo, Universidad Nacional de La Plata y becaria interna doctoral CONICET. Dirección para correspondencia: División Arqueología del Museo de La Plata, Facultad de Ciencias Naturales y Museo, Universidad Nacional de La Plata, B1900 La Plata (Argentina). C.e.: catammzz@gmail.com ORCID https://orcid.org/0000-0002-4924-5709 María Cecilia Páez es licenciada en Arqueología de la Escuela de Arqueología de la Universidad Nacional de Catamarca, doctora en Ciencias Naturales en la Facultad de Ciencias Naturales y Museo de la Universidad Nacional de La Plata, e investigadora independiente del CONICET. Dirección para correspondencia: División Arqueología del Museo de La Plata, Facultad de Ciencias Naturales y Museo, Universidad Nacional de La Plata, B1900 La Plata (Argentina). C.e.: ceciliapaez@gmail.com ORCID https://orcid.org/0000-0001-6405-9202 Revista de Agricultura e Historia Rural, nº 95 https://doi.org/10.26882/histagrar.095e01g Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Aumenta llegada de visitantes internacionales UIF congela cuentas ligadas a El Limones Robo piezas del museo de Bristol Más información en nuestro podcast
¿Quieres entender el reloj astronómico de Praga? Ahora puedes, gracias a su “gemelo digital”. Gran colección de antiguos mapas de Moravia de Jan Amos Komenský en el Museo de Přerov.
"El infierno de los justos: del palacio a las aulas" es una miniserie de podcast donde exploramos los efectos de la toma y retoma del Palacio de Justicia en la vida de las facultades de derecho en el país.En este episodio extra escucharemos el audio que se reproduce en "Y las aulas quedaron vacías", una instalación que resultó de la reportería de este trabajo, en la que se utiliza un escritorio viejo como dispositivo —que asemeja los escritorios de los estudiantes de derecho en los años ochenta— para reproducir algunos de los testimonios que recabamos en esta reportería. La instalación fue donada por esta alianza periodística al Museo de la Independencia - Casa del Florero, en Bogotá, ubicado en la Cra. 7 #11-28. La instalación ahora hace parte de la exposición permanente de la sala "6 y 7 de noviembre de 1985" del Museo, dedicada a los eventos de la toma y retoma del Palacio de Justicia. Esta es una producción original de 070 Podcast, Revista Gaceta y La Liga contra el silencio.
El Tribunal Supremo condena al fiscal general Álvaro García Ortiz por la filtración del correo de Alberto González Amador y la nota de prensa. Pedro Sánchez lo defiende mientras Isabel Díaz Ayuso lo critica, siendo un tema clave en la sesión de control. Los médicos españoles continúan en huelga nacional, exigiendo mejoras salariales y un estatuto propio al Ministerio de Sanidad. En el ámbito internacional, persiste la incógnita sobre la asistencia de María Corina Machado a la entrega del Nobel en Oslo. Volodímir Zelenski presenta a EE.UU. un plan de paz que no cede territorio ucraniano y propone elecciones en 60-90 días, aunque existen dudas legales por la ley marcial. En cultura, el Museo del Cine de Villarejo de Salvanés, dirigido por Carlos Jiménez, celebra el cine rural; un documental lo recogerá. Ángeles, trabajadora de una residencia en Torrelavega, describe la dura labor y vocación en el cuidado de personas con Alzheimer, lamentando la falta de visitas familiares. La DGT ...
Paola Dubini, Christian Greco"La cultura è di tutti"Editore Egeawww.editoreegea.itAffermare che «la cultura è di tutti» può suonare demagogico o ambiguo. Significa forse che la cultura deve farsi prodotto da consumare in un eterno presente, dimenticando la dimensione di racconto che ci riconnette al passato? E poi qual è il confine fra «di tutti» e «di nessuno»? Se sulla carta, a partire dall'art. 9 della Costituzione, la cultura è di tutti, le statistiche dimostrano che nei fatti resta invece nella testa, nel cuore e nel portafoglio di pochi. Nelle pagine di questo dialogo, gli autori – diversi per formazione, età, genere e percorso professionale, ma uniti da una comune sensibilità – provano a dare significato alla provocazione che dà titolo al libro, intrecciando riflessioni che toccano, tra l'altro, la rilevanza della cultura materiale in un'epoca sempre più digitale, il rapporto tra discipline in apparenza lontane ma che proprio insieme sviluppano conoscenza, l'importanza di coinvolgere la comunità in un'ottica di inclusione e accessibilità – fisica, intellettuale ed economica – di un patrimonio che deve essere vissuto come di tutti noi.Christian Greco, egittologo, co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara, dal 2014 è Direttore del Museo Egizio di Torino. È docente di Museum Studies in diversi atenei italiani e stranieri.Paola Dubini, professoressa di Management all'Università Bocconi di Milano, è presidente della Fondazione Alessandro Volta di Como, vicepresidente del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, consigliera della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, di Fondazione ISEC (Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea), di Fondazione Culturale San Fedele e di Palazzo Ducale di Mantova, e coordinatrice del gruppo trasversale ASviS «Cultura per lo sviluppo sostenibile».Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La Mesa - Viernes 05.12.2025 - Museo de las Migraciones pasa a llamarse Museo de la Movilidad y las Identidades by En Perspectiva
Sara Alberani"Material for an Exhibition"Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal MediterraneoMuseo di Santa Giulia, BresciaEdizioni Skirawww.skira.net“Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo”, un importante volume edito da Skira che, attraverso una raccolta sistematica di opere provenienti da numerose zone di conflitto nel Mediterraneo – da Gaza, al Libano, alla Cisgiordania – evidenzia la capacità dell'arte di instaurare e difendere legami di solidarietà profondi fra le diverse realtà mediterranee, creando spazi di dialogo e confronto anche in contesti difficili come quello palestinese. A cura di Sara Alberani, il catalogo accompagna l'omonima mostra in corso fino al 22 febbraio 2026 presso il Museo di Santa Giulia di Brescia, che presenta le opere sopravvissute dell'Eltiqa Group for Contemporary Art di Gaza, dopo la distruzione causata da un bombardamento nel 2023. A partecipare all'ideale ricostruzione dello spazio artistico sono due dei fondatori del collettivo, gli artisti Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar, insieme all'artista libanese Haig Aivazian e alla palestinese Emily Jacir, Leone d'Oro a Venezia. Il titolo della mostra, Material for an Exhibition, rende omaggio all'opera Material for a Film di Emily Jacir, dedicata alla memoria del poeta palestinese Wael Zuaiter.Come accade nell'opera originale, anche in questo caso il termine material richiama le creazioni artistiche – installazioni, video, sculture, pittura, disegni e lavori su carta – e rimanda alle condizioni materiali in cui operano gli artisti provenienti da zone di conflitto. Elemento centrale è anche il rifiuto della cancellazione e della perdita delle opere, che spesso caratterizza tali contesti, in una riflessione sull'importanza dell'arte come archivio e memoria collettiva.In apertura del volume e della mostra spiccano le opere salvate degli artisti palestinesi Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar, co-fondatori di Eltiqa Group for Contemporary Art (“Eltiqa” in arabo “incontro”), una delle prime gallerie d'arte contemporanea nella Striscia di Gaza. Attraverso queste opere, che hanno viaggiato insieme agli artisti che le hanno prodotte, si mette in evidenza un altro volto di Gaza: quello della quotidianità, della cultura tramandata e dei luoghi della memoria, simbolo della volontà di un popolo che si rifiuta di scomparire. A seguire, una sezione dedicata alla ricerca dell'artista libanese Haig Aivazian riflette – attraverso sculture, installazioni, disegni e performance – sulle strutture di potere proprie della società contemporanea sullle dinamiche di controllo, sorveglianza e repressione dietro ai rapporti tra Medio Oriente e Occidente, indagando le dinamiche di controllo, sorveglianza e repressione.Il percorso si conclude con le creazioni dell'artista palestinese Emily Jacir, tra le voci più significative dell'arte contemporanea internazionale. La sua pratica attraversa un ampio repertorio di media – film, video, fotografia, scultura, installazione e performance – per indagare il modo in cu la memoria storica lascia il suo segno nel tempo, nelle geografie e nelle popolazioni della regione. Le opere in mostra e raccolte nel volume provengono da importanti prestiti internazionali, da istituzioni newyorkesi, dal National Museum of Contemporary Art di Atene e della Sharjah Art Foundation di Sharjah. Si tratta di lavori realizzati nel corso di residenze artistiche e di alcune riproduzioni, di cui restano soltanto reperti digitali dopo la distruzione delle opere originali. Sara Alberani Curatrice indipendente e attivista basata a Roma, esprime la sua ricerca curatoriale attraverso pratiche artistiche socialmente impegnate che coinvolgono comunità e spazi pubblici, concentrandosi sulle lotte di classe, la giustizia sociale e climatica attraverso progetti a lungo termine. Dal 2020 co-dirige LOCALES, una piattaforma curatoriale per la produzione di interventi site-specific e pratiche decoloniali nello spazio pubblico di Roma, nominata Miglior progetto curatoriale 2024 al Flash Art Italia Award. I suoi progetti sono stati presentati da numerose istituzioni. La sua ricerca curatoriale attuale indaga gli impatti dell'estrattivismo e del capitalismo sugli ecosistemi idrici nella sua regione d'origine, l'Emilia-Romagna, soprattutto alla luce delle alluvioni del 2023–2024, intendendo i corpi d'acqua come soggetti politici di insorgenza e resistenza.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Gäster: Marcus Thapper, Behrad Rouzbeh, Isidor Olsbjörk, Rasmus Wimby, Tobias "Tejbz" Öjerfalk För 90SEK/mån får du 5 avsnitt i veckan:4 Vanliga AMK MORGON + AMK FREDAG med Isak Wahlberg Se till att bli Patron via webben och inte direkt i iPhones Patreon-app för att undvika Apples extraavgifter:Öppna istället din browser och gå till www.patreon.com/amkmorgon Gå på Daddies With Issues:Bonden Bar i STHLM 6/12Kappa Bar i Uppsala 12/12 Köp biljetter till Ängie x SKOJ på Kollektivet Livet i STHLM 7:e februarihttps://www.tickster.com/se/sv/events/8vww9wn2gtcgjr0/2026-02-07/phogg-angie-x-skoj-mia-maria-johansson Gå på "Nära Vänner" med Marcus Thapper och Clara Kristiansen på Scalateatern 5:e marshttps://billetto.se/e/nara-vanner-stockholm-biljetter-1763300?bref=eyJzIjoiYmlsbGV0dG8gYWR2ZXJ0aXNpbmciLCJtIjoiYmlsbGV0dG8iLCJjIjoiY2l0eSBndWlkZSIsImNvIjoibC0xNi1zYy0zMDkzLXNlIiwidCI6MTc2NDY2MjQwMH0%3D Relevanta länkar: ...Stranger Things-skådisarnas ålderhttps://www.threads.com/@culturecrave/post/DRoXbs3gCI4/media ...nya Epstein Island-bildernahttps://www.pbs.org/newshour/nation/never-before-seen-images-of-epsteins-private-island-released ...Jmailhttps://jmail.world/ ...Epstein och Handelshögskolanhttps://www.etc.se/kommentar/efter-de-nya-epsteinmejlen-handelshoegskolan-maaste-laegga-korten-paa-bordet ...Karoline Leavitthttps://en.wikipedia.org/wiki/Karoline_Leavitt ...förberedelserna för Epstein-släppethttps://www.nbcnews.com/politics/congress/epstein-files-lawmakers-ask-ag-pam-bondi-status-update-rcna246980 ...Enigmamaskinenhttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bd/Enigma_%28crittografia%29_-_Museo_scienza_e_tecnologia_Milano.jpg ...Cicada 3301https://en.wikipedia.org/wiki/Cicada_3301 https://www.adlibris.com/sv/bok/cicada-3301-internets-storsta-mysterium-9789180666787?utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=AR-SE%3A+BOK+-+pMAX+-+Generic+-+B%C3%B6cker&gad_source=1&gad_campaignid=17340209662&gclid=CjwKCAiA3L_JBhAlEiwAlcWO56XHhINbWZoF72Ef3oVKFh0RuV0JDCVGtsRJAx_9EoL5FxmE1MfJXxoCsOAQAvD_BwE ...I Love Beeshttps://en.wikipedia.org/wiki/I_Love_Bees ...GeoGuessrhttps://www.youtube.com/watch?v=2GHcapVwCf4 ...Running with the Devil: The Wild World of John McAfeehttps://www.imdb.com/title/tt21379574/ ...Timeguessrhttps://timeguessr.com/ ...Machinimahttps://www.youtube.com/watch?v=XnsRdaZTMas ...Notchhttps://x.com/notch ...Megabonkhttps://store.steampowered.com/app/3405340/Megabonk/ ...ta det lugnt i Far Cry 5https://www.youtube.com/watch?v=GMbOdYUmlUk ...The Secret Lives of Mormon Wiveshttps://www.disneyplus.com/sv-se/browse/entity-58cd73be-408d-4eed-8e3d-82339f3f93e2 ...Joseph Smiths fruarhttps://josephsmithspolygamy.org/wp-content/uploads/2014/04/Joseph_Smiths_plural_wives-1-768x422.jpg https://www.churchofjesuschrist.org/imgs/76e2d02676a7f7d7a694b78dad8f4b48a071e35c/full/1600%2C/0/default ...Daniel Ekhttps://www.bloomberg.com/billionaires/profiles/daniel-ek/ Låtarna som spelades var:Megabonk Main Theme - Miguelangell960CHEERLEADER - Loviet Alla låtar finns i AMK Morgons spellista här:https://open.spotify.com/user/amk.morgon/playlist/6V9bgWnHJMh9c4iVHncF9j?si=so0WKn7sSpyufjg3olHYmg
Estación GNG da la enhorabuena y felicita a Marty Martin por ese nº 1 en Premios iVoox 2025 - Programa TOP: Museo Dance . 1º clasificado MUSEO DANCE 2º clasificado ESTACION GNG 3º clasificado BIENVENIDO A LOS 90 Un lujo poder tener en la mañana del " dia siguiente al gran subidón " a Marty Martin desde Museo Dance, programa independiente de remember que en éste 2025 se hace con el galardón especial que lo corona como el auténtico número 1 del podcasting en habla hispana. Y no olvidemos que entre los 10 primeros nos acompañaron otros 7 programas con mucho mucho nivel y finalmente no queremos pasar por alto el hacer mención especial a programas que no llegaron a estar entre los 10 mejores por un motivo u otro, pero que bien lo podrían estar por su nivelazo, programas tipo El Vuelo de Yorch, La Gran Travesía, Sofá Sonoro, Radio con Botas y otros más .... Larga vida al podcasting !
Gabriele AccorneroToulouse-Lautrec, un viaggio nella Parigi della Belle ÉpoqueMuseo degli Innocenti, Firenzewww.museodeglinnocenti.itOltre 170 opere dell'artista francese, provenienti da Amburgo e da Alby, saranno affiancate da arredi, manufatti e materiali d'epoca, opere di altri grandi artisti coevi e molto altro, per un vero e proprio viaggio nel tempo, nel cuore di Montmartre fin de siècle, tra i colori accesi dei manifesti e l'atmosfera frenetica dei caffè-concerto.Un invito a perdersi nella magia notturna di Parigi, tra ballerine, poeti e sognatori.Con il patrocinio del Comune di Firenze, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia ancora una volta al fianco del Museo degli Innocenti, in collaborazione con Cristoforo, l'Ernst Barlach Museumsgesellschaft Hamburg e BridgeconsultingPro, è curata dal Dr. Jürgen Doppelstein e vede Gabriele Accornero come project manager della CollezioneIl catalogo mostra è pubblicato da Moebius.Parigi, fine Ottocento. È l'epoca della spensieratezza e del progresso, dell'arte che invade i boulevard, dei caffè frequentati da pittori, scrittori e ballerine, delle prime luci elettriche e della nascita della società di massa. In questo fermento culturale nasce e si afferma Henri de Toulouse-Lautrec (1864–1901), figura unica nel panorama artistico europeo. Pittore, illustratore e innovatore grafico, Lautrec ha saputo catturare con sguardo ironico e profondo la vita notturna e lo spirito bohémien della Parigi di Montmartre.Frequentatore assiduo di locali come il Moulin Rouge, Lautrec seppe trasformare il mondo della notte – fatto di spettacoli, teatri, café-concert e figure marginali come prostitute, ballerine e chansonnier – in arte. I suoi manifesti pubblicitari, realizzati con una tecnica litografica innovativa, non solo hanno rivoluzionato il concetto di grafica promozionale, ma sono divenuti vere e proprie icone visive della Belle Époque.Questo è il mondo di “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque”, la grande mostra al Museo degli Innocenti di Firenze.Tra le opere più celebri esposte – prestito eccezionale della Collezione Wolfgang Krohn di Amburgo– si potranno ammirare litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come Troupe de Mademoiselle Églantine del 1896 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un'epoca indissolubilmente legata alle immagini dell'aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec, alcune di queste provenienti dal Museo Toulouse-Lautrec di Alby.A rendere l'esperienza ancora più coinvolgente, la mostra presenta anche lavori di altri grandi protagonisti della Belle Époque e dell'Art Nouveau. Un vero e proprio viaggio visivo tra eleganza e innovazione, dove spiccano le seducenti figure femminili di Alphonse Mucha, i manifesti vivaci e coloratissimi di Jules Chéret – considerato il pioniere della pubblicità moderna – e le suggestive atmosfere di Georges de Feure. Completano il percorso le raffinate opere di Frédéric-Auguste Cazals, Paul Berthon e altri straordinari artisti che hanno saputo trasformare la grafica in arte. Un'occasione unica per immergersi nello spirito vibrante di un'epoca che ha fatto dello stile e della creatività la sua firma più riconoscibile.A completare l'allestimento, un ricco apparato di fotografie, video, costumi e arredi d'epoca, che trasportano il visitatore in un viaggio multisensoriale nella Parigi tra il 1880 e il 1900. Un'epoca in cui arte, tecnologia, libertà espressiva e nuove forme di intrattenimento gettarono le basi del mondo moderno.Una finestra sulla Belle ÉpoqueLa mostra non è solo un omaggio a Toulouse-Lautrec, ma anche un'occasione per esplorare la Belle Époque in tutte le sue sfaccettature: un'epoca di contrasti, di sogni e di rivoluzioni culturali. Mentre l'Europa viveva un periodo di relativa pace e progresso, Parigi diventava la capitale del piacere e dell'avanguardia, dove architettura, pittura, arredamento, scultura e musica erano invasi da rimandi alla natura, al mondo vegetale e a un'immagine nuova della figura femminile. Considerata come una corrente internazionale, essa si fonda sulla rottura con l'eclettismo e lo storicismo ottocenteschi e rappresenta la risposta moderna a una società sempre più industrializzata.Concepita come arte totale, il Modern Style diventa Tiffany negli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna e s'impone rapidamente in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento, e passa sotto il nome di Art Nouveau in Francia. Le sale della mostra raccontano questo clima unico, intrecciando arte, società e cultura visiva.Con Henri de Toulouse-Lautrec e la Belle Époque, Firenze celebra non solo un artista straordinario, ma anche un momento storico irripetibile, che ancora oggi continua a influenzare la nostra immaginazione estetica.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Feinschmeckertouren – Der Reise- und Genusspodcast mit Betina Fischer und Burkhard Siebert
In dieser Episode nehmen wir dich mit auf eine kulinarische Entdeckungstour durch Toledo. Nach einem entspannten Flug empfängt uns die nächtlich beleuchtete Stadt mit ihrem Zauber. Statt eines geplanten Hotelessens überrascht uns ein aufmerksamer Kellner mit frisch geschnittenem Serrano-Schinken und feinen Käsesorten – ein Vorgeschmack auf die kulinarischen Höhepunkte, die uns erwarten. Am nächsten Morgen starten wir mit einem Frühstück, das lokale Spezialitäten wie Pisto und eingemachte Tomaten zelebriert, bevor wir die Altstadt erkunden. Toledo zeigt sich als Schatzkammer voller Architektur, Geschichte und lebendiger Kultur: von der Synagoge Santa Maria La Blanca über das Museo del Greco bis hin zu zufälligen Begegnungen wie einer Hochzeit auf der Brücke San Martin. Natürlich darf auch der kulinarische Genuss nicht fehlen – Tapas in einem charmanten Restaurant, begleitet vom perfekten Hauswein, und die süße Krönung in Form von legendärem Marzipan aus der berühmten Patisserie. Bleib dran, denn unsere kulinarische Tour durch Spanien hat gerade erst begonnen – und die nächsten Entdeckungen versprechen noch größere Geschmackserlebnisse. Zu den genannten Adressen: Hotel Cigararral Sant Maria Hotel Abaceria Restaurante Lo Nuestro ************************************************ Abonniere jetzt den Podcast bei Spotifyund verpasse keine Folge mehr! Mehr findest du auch auf den Social-Media-Kanälen Facebook Youtube Instagram Feinschmeckertouren ************************************************
Diego Sala"Ossa di drago, lingue di pietra e altri abbagli"Scoperte, curiosità ed errori prima della nascita della paleontologiaCodice Edizioniwww.codiceedizioni.itImmaginiamo questa scena: un pomeriggio di duecentomila anni fa, durante una perlustrazione lungo i pendii rocciosi di una collina, un esemplare di uomo di Neanderthal nota una conchiglia all'interno di una pietra. È stato allora, forse, che l'umanità ha tentato per la prima volta di spiegare il significato dei fossili. Oggi, grazie alla paleontologia, siamo abituati a vedere fossili nei musei, a leggere dei loro ritrovamenti e a vedere creature del passato ricostruite a partire da questi resti sepolti. Prima dell'Ottocento, però, la paleontologia non esisteva, e il nostro rapporto con i fossili era un'epopea fatta di interpretazioni a dir poco bizzarre, errori madornali, felici intuizioni e colpi di fortuna. Diego Sala racconta quella lunga parte di storia dei fossili che non conoscete, tra ciclopi, giganti e draghi, invitandovi «a perdervi nei meandri degli errori, dei percorsi alternativi, delle idee strambe e delle ipotesi più fantasiose dalle quali è nata la paleontologia».La moderna scienza dei fossili nasce da una storia lunga, popolata da draghi, ciclopi e giganti. Una storia vivace, a tratti folle, piena di cantonate e ipotesi strampalate. E colpi di fortuna.«Questo libro è la storia del “prima”, del “come ci si è arrivati”. Non ci troverete T.rex, velociraptor e colleghi di questa risma (se non di striscio), ma potreste imbattervi in ciclopi, giganti e draghi. Vi incamminerete lungo un sentiero tortuoso, pieno di deviazioni e vicoli ciechi. Ma non abbiate paura: siete invitati, anzi, a perdervi nei meandri degli errori, dei percorsi alternativi, delle idee strambe e delle ipotesi più fantasiose. Dopotutto, la serendipity è sempre dietro l'angolo.»Diego SalaDiego SalaSi occupa da più di vent'anni di divulgazione scientifica, unendo la sua passioneper il teatro a quella per la storia naturale. È giornalista pubblicista, e ha collaborato con “Il Giorno” e “La Nazione”. È stato caporedattore della rivista “ArteIN” e ha contribuito a illustrare alcuni libri per ragazzi editi da DeAgostini, a tema dinosauri. Attualmente lavora al Museo delle Scienze di Trento, dove progetta e realizza eventi per il pubblico sui temi dell'evoluzione e della biodiversità, e per il quale ha curato i contenuti scientifi ci della trasmissione La banda dei fuoriclasse, di Rai Gulp.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Perra de Satán nos trae un menú tan variado como inquietante: desde Richard Gere encendiendo luces navideñas en Murcia hasta un Adolf Hitler que podría ganar unas elecciones en Namibia (spoiler: es negro y progresista). Además, científicos cordobeses descubren cómo convertir caca en baterías para coches eléctricos, un osito de peluche con IA que da consejos sexuales a niños, y cerramos con broche de oro visitando el Museo de las Relaciones Rotas en Croacia, donde un dildo negro nos hace reflexionar sobre el amor, el desamor y el reciclaje de juguetes eróticos. Porque en Días Extraños, nunca sabes dónde vas a acabar... aunque suele ser en sitios bastante parecidos. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals
El Patronato del Museo Picasso Málaga aprobó recientemente su programación expositiva para el 2026. Podremos ver confrontados con Picasso a figuras esenciales del arte moderno y contemporáneo como Edvard Munch, Elena Asins, Joana Vasconcelos y Miquel Barceló. Para conocer más detalles entrevistamos al director del Museo, Miguel López Remiro. Escuchar audio
En el programa de hoy nos adelantamos a la celebración del día del cantante lírico que se celebra esta semana y lo hacemos con la soprano aragonesa Eugenia Boix que dentro de pocas fechas volverá a actuar en el Palacio Real. Visitamos el Museo de miniaturas de la Ciudadela de Jaca que estrenan un nuevo reconocimiento otorgado por la revista National Geographic y conocemos los detalles del ciclo de conciertos del Conservatorio Superior de Música de Aragón que se únen a la celebración de su 40 aniversario.
En el programa de hoy nos adelantamos a la celebración del día del cantante lírico que se celebra esta semana y lo hacemos con la soprano aragonesa Eugenia Boix que dentro de pocas fechas volverá a actuar en el Palacio Real. Visitamos el Museo de miniaturas de la Ciudadela de Jaca que estrenan un nuevo reconocimiento otorgado por la revista National Geographic y conocemos los detalles del ciclo de conciertos del Conservatorio Superior de Música de Aragón que se únen a la celebración de su 40 aniversario.
En el programa de hoy nos adelantamos a la celebración del día del cantante lírico que se celebra esta semana y lo hacemos con la soprano aragonesa Eugenia Boix que dentro de pocas fechas volverá a actuar en el Palacio Real. Visitamos el Museo de miniaturas de la Ciudadela de Jaca que estrenan un nuevo reconocimiento otorgado por la revista National Geographic y conocemos los detalles del ciclo de conciertos del Conservatorio Superior de Música de Aragón que se únen a la celebración de su 40 aniversario.
Iker Jiménez y Carmen Porter analizan al “lobo pescador”, un animal salvaje visto en la Columbia Británica que ha provocado debate entre algunos científicos sobre si sería capaz de usar herramientas para pescar, puesto que unas imágenes podrían sugerir que sí. Además, el Museo del Hombre de París acogerá hasta mayo de 2026 una exposición con momias de distintas épocas y culturas. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals
¡No te lo pierdas! Feria de Pulquerías en el Museo de los Ferrocarrileros ¡Tome previsiones! Rodada ciclista saldrá del Monumento a la RevoluciónCierre total del espacio aéreo sobre Venezuela: TrumpMás información en nuestro podcast
Exigen frenar traslado del acervo del Museo Dolores Olmedo México celebra el Día Nacional de la ConservaciónEl papa León XIV lamenta tragedia por incendio en Hong KongMás información en nuestro podcast
CADENA 100 celebra el Día de Acción de Gracias, explicando su origen en la ayuda de indígenas a colonos ingleses en Massachusetts y la tradición de la cena de agradecimiento. Se comenta la posible prisión para Ábalos y Koldo, y la reunión entre Sánchez y Otegi. La OCDE propone aumentar a 35 años el periodo de cálculo de las pensiones en España por el envejecimiento poblacional. Un nuevo estudio en 'Nature' sugiere que Lucy no es el homínido bipedal más antiguo y que otra especie de Australopithecus coexistió con ella. Se recuerda la visita al Museo de la Evolución Humana donde se vieron a 'Miguelón' y Lucy. Suenan
El pasado 19 de octubre de 2025 un grupo de ladrones entró en el Museo del Louvre de París para llevarse varias de las joyas napoleónicas. Fue visto y no visto. Pero no es la primera vez que sucede algo así. Varios museos han sufrido robos, quizá mucho más cuantiosos en el siglo XX. Jesús Callejo nos habla de ellos