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The former Utah Jazz Assistant Coach on the Jazz's win over the Rockets last night, Dillon Brooks starring in the Suns' win over LeBron and the Lakers + more
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8366IL SACERDOTE UCCISO PER AVER CORRETTO UN PROFESSORE NAZISTA CHE IRRIDEVA CRISTO di Federica Di Vito Sono molte le storie di sacerdoti giustiziati dai nazisti, tra queste oggi riportiamo quella - forse poco nota - di Heinrich Dalla Rosa, ghigliottinato all'età di 36 anni a Vienna nel gennaio 1945. Quale la sua colpa? Dire ciò che pensava difendendo la Chiesa e Cristo.Heinrich Dalla Rosa prima di essere sacerdote abitava a Lana, nato da papà trentino e mamma meranese. Quando i suoi emigrarono in una zona rurale dell'Austria decise di intraprendere il percorso del sacerdozio. In seguito studiò a Vienna in un istituto della congregazione Regina degli Apostoli, fondata in quella città nel 1923 ispirato dal gesuita Antonio Maria Bodewig. Il primo superiore generale di questa congregazione, Theodor Innitzer, sarebbe stato cardinale arcivescovo di Vienna e primato d'Austria quando Hitler annesse il Paese nel 1938. Il giovane Heinrich si laureò con ottimi voti nel 1930. Ha poi studiato al seminario di Graz (Austria) fino al 1935, anno in cui è stato ordinato a 26 anni. Nel 1939, con l'Austria già completamente controllata dai nazisti, fu nominato parroco di Sankt Georgen im Schwarzwald, un piccolo villaggio di 300 abitanti a 1000 m di altezza.Sono gli anni della guerra e dei nazisti e anche solo dire che mettere insieme Vangelo e propaganda, o Gesù con Hitler, era impossibile, diveniva un crimine. La decisione di ghigliottinarlo venne presa a Pasqua del 1941 quando gli eserciti nazisti celebravano l'occupazione di Salonicco e niente sembrava fermarli. Fu allora che padre Heinrich sorprese tutti affermando di non essere sicuro che la Germania avrebbe vinto la guerra. A denunciarlo al partito fu nello specifico Hladnig, un maestro di musica poi divenuto preside. Così, messo in atto un sistema di controllo del prete che aveva parlato troppo sia a scuola che in chiesa, arrivò l'arresto, la prigionia nel carcere di Leoben, le torture e la condanna.Hladling era una figura controversa: aveva iniziato una carriera ecclesiastica da giovane, ma era stato in seguito attratto dal nazionalismo austriaco. Aveva iniziato a covare odio contro la Chiesa e lo avevano messo a insegnare religione. All'inizio manteneva la preghiera con i bambini in classe, ma la sospese quando il regime proibì di pregare nelle scuole. Alla fine di dicembre 1943, Hladnig, intriso di ideologia anticristiana, arrivò a proclamarla apertamente ai bambini durante la lezione di religione. Prese a farlo anche con gli adulti: tenne una conferenza sull'esercito tedesco a un gruppo di insegnanti e colse l'occasione per criticare duramente Cristo e il cristianesimo.IL CANTO E LA MUSICAAnche se temporalmente pochi, i dieci anni da sacerdote padre Heinrich li visse con energia e passione, lavorando molto con bambini e giovani. Trovava una connessione con i giovani attraverso il canto e la musica, incoraggiandoli a partecipare in chiesa. Amava la montagna e spesso organizzava escursioni, anche difficili, che portavano su percorsi complicati a paesaggi mozzafiato. Non sopportava la continua e costante provocazione delle camicie naziste e il loro vagabondaggio per i villaggi con l'obiettivo di controllare tutto. Temeva che facessero il lavaggio del cervello ai suoi parrocchiani, specialmente ai bambini.Il sacerdote cantava canzoni d'amore e di pace con i bambini e dava loro lezioni di musica. Nella sacrestia insegnava che la religione di Cristo richiede di amare gli altri, prendersi cura dei deboli e dei bisognosi. Il Vangelo era il suo libro di riferimento, la sua lettura di ogni sera prima di andare a letto e lo contrastava con le falsità ideologiche del sistema nazista, che esaltava la forza e il disprezzo per i deboli. Va tenuto presente infatti che da un certo punto in poi, il regime nazista proibì agli insegnanti della materia di religione nelle scuole di essere sacerdoti. La materia è stata mantenuta, ma a carico di insegnanti che compiacevano il Partito. Da parte loro, i bambini continuavano ad andare nelle parrocchie per la catechesi. Spesso, lì i preti dicevano loro una cosa, e a scuola, i funzionari ideologizzati dicevano loro il contrario.All'inizio della sua prigionia, il sacerdote scrisse ai suoi genitori con ottimismo considerando che tutto si basava su una questione irrilevante: «Una situazione del genere può essere molto utile per un pastore nella sua esperienza di vita. Nella cella siamo in 17 e questa è una piccola comunità dove posso continuare a svolgere i miei servizi di sacerdote». Con il passare dei giorni, meditò sul suo amore per la Chiesa, che stava crescendo: «Qui c'è un desiderio ancora più profondo di Chiesa, un'istituzione necessaria, un polo che bilancia i tempi che cambiano. Naturalmente dovrà riformarsi e adattarsi ancora molto e capire che le affermazioni teoriche non convincono le persone. Solo la partecipazione alla vita, l'ancoraggio alla terra e l'Incarnazione, creano un contatto immediato con le persone alla ricerca di questa ancora di salvezza».LA CONDANNA A MORTEIn prigione, con la condanna a morte, scriveva ai genitori mettendosi nelle mani di Dio: «Sono orgoglioso di correre la stessa sorte di Cristo. So di essere pieno della più santa gioia. Come sacerdote, sono stato disprezzato e condannato. Niente di mondano o terreno opprime la mia mente. Sono felice di essere stato segnato come testimone di Cristo. Mi renderebbe felice dentro di me sapere che voi siete in grado di pensare all'eternità tanto quanto la penso e la immagino io». Anche tre giorni prima dell'esecuzione il cardinale Innitzer di Vienna stava cercando di chiedere la revisione del processo o un rinvio, ma senza successo. Il giorno della sua esecuzione, il 24 gennaio 1945, Heinrich scrisse a sua sorella Elizabeth: «Mi è stato detto che non avrei dovuto lasciare che tutto accadesse con tanta calma. Penso che sia anche la provvidenza di Dio. Sono totalmente soggetto all'incomprensibilità di Dio, o meglio, sono totalmente soggetto alla sua guida più misericordiosa». Dalla cella disse ai suoi compagni: «Salutate le mie montagne!» e prima che la lama cadesse, proclamò ancora ad alta voce: «Viva il vero Re, viva Cristo!». Un modo per rivendicare Cristo di fronte al falso “Reich” del nazismo.Dopo la liberazione dell'Austria, un becchino aiutò a localizzare il corpo che, su richiesta della madre e del defunto, fu sepolto nel 1946 nella sua parrocchia di San Giorgio. Dal 1986, una targa commemorativa nella chiesa di San Pietro a Lana (Alto Adige) ricorda Heinrich Dalla Rosa. Nel 2010 è stata posta una lapide nell'atrio del Seminario di Graz (Austria) per ricordare i sacerdoti perseguitati e giustiziati dai nazisti. Il vescovo di Graz, Egon Kapellari, ha detto in quell'occasione a proposito dei martiri: «Non vogliamo né dobbiamo dimenticarli, ma anche la società civile dovrebbe assumersi la responsabilità della loro memoria perché hanno vissuto e sono morti per difendere valori che sono parte fondamentale di ogni società democratica: l'onestà e il coraggio».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8364IL SACRO CHIODO DI COLLE VAL D'ELSA di Don Stefano Bimbi I Sacri Chiodi o Santi Chiodi sono quelli usati nella crocifissione di Gesù. Sono reliquie molto venerate dalla Cristianità, insieme alla Vera Croce e al Titulus Crucis.Fu Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a ritrovare le reliquie della Passione durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa tra il 327 e il 328. Il primo riferimento scritto a queste reliquie risale al 395 in un'orazione pronunciata da Sant'Ambrogio che le menziona nel discorso funebre per l'imperatore Teodosio.Nel VI secolo, a Costantinopoli, esistevano tracce della venerazione di più Sacri Chiodi. Tradizionalmente, i Sacri Chiodi sono ritenuti quattro, poiché si pensa che, durante la crocifissione, a ciascun piede fosse infisso un chiodo separato. Il metodo di crocifissione praticato al tempo di Gesù, infatti, seguiva l'uso riservato agli schiavi sia presso i Greci che presso i Romani fin dall'epoca precristiana. Tale tecnica prevedeva l'affiancamento dei piedi, anziché la loro sovrapposizione (come invece sembrerebbe suggerito dalla Sacra Sindone), rendendo necessario l'impiego di quattro chiodi in totale. Il commediografo latino T. Maccio Plauto, nel III sec., in Mostellaria, chiariva: «affinché siano inchiodati alla croce due volte i piedi, due volte le braccia». Anche san Cipriano nel Sermo de Passione Domini, sempre nel III secolo affermava: «con i chiodi che trapassarono i santi piedi».Nonostante in Europa siano una trentina le reliquie venerate come Sacri Chiodi, i quattro principali sono considerati quello conservato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, quello nella corona ferrea a Monza, quello sospeso sopra l'altare maggiore del Duomo di Milano e infine quello del duomo di Colle di Val d'Elsa in provincia di Siena. Questo vuol dire che gli altri sono falsi? Assolutamente no. Non deve sorprendere il fatto che i Sacri Chiodi venerati siano molteplici. In un'epoca di profonda fede come il Medioevo, si sentì la necessità di moltiplicare queste reliquie per rispondere al desiderio ardente dei cristiani di possedere un segno tangibile della Passione di Cristo. È documentato infatti che, utilizzando limature o frammenti dei Sacri Chiodi autentici, vennero forgiati altri chiodi per essere distribuiti alla devozione dei fedeli. Altro modo di moltiplicare le reliquie era per contatto. Bastava prendere un chiodo e metterlo a contatto con un Sacro Chiodo. Ad esempio San Carlo Borromeo donò parecchi chiodi che erano stati a contatto con il Sacro Chiodo di Milano. A Colle di Val d'Elsa l'uso di creare nuove reliquie per contatto si diffuse a tal punto che nel 1683 le autorità proibirono che qualunque oggetto toccasse il Sacro Chiodo. Va tenuto conto che si possono considerare comunque degni di venerazione sia queste reliquie "prodotte" a partire dai Sacri Chiodi originali, sia altri chiodi che, sebbene non abbiano sostenuto il corpo di Gesù, siano però serviti comunque per la crocifissione, ad esempio quelli con cui vennero connesse le parti della Croce o quello con cui fu affissa la tavoletta col Titulus Crucis.COLLE DI VAL D'ELSATornando ai quattro Sacri Chiodi principali, essi sono dunque conservati a Roma, Milano, Monza e Colle di Val d'Elsa. Visto che in quest'ultima città sono nato e che la mia famiglia vi abita almeno dal 1400, vorrei narrarne più approfonditamente la storia.Colle di Val d'Elsa è il comune della Toscana sulla strada tra Firenze e Siena che ha dato i natali ad Arnolfo di Cambio, famoso scultore e architetto. Il Sacro Chiodo che vi si venera è un chiodo di ferro di circa ventidue centimetri di lunghezza, munito ad un'estremità della capocchia ed all'altra ancora appuntito, intaccato e piegato in prossimità della punta. Nelle descrizioni di questa reliquia riportate nei documenti ufficiali sempre si parla di Unus ex Clavis quo crucifixus est Dominus Noster Jesus Christus. Cosi nelle bolle dei papi Eugenio IV, Callisto III, Sisto V, Urbano VIII, Clemente X. Molto probabilmente si tratta del chiodo che trafisse il piede sinistro di Gesù.La preziosa reliquia giunse in Val d'Elsa nel IX secolo grazie a un vescovo franco che la ricevette dalle mani di un pontefice negli anni successivi alla morte di Carlo Magno. Durante il viaggio di ritorno il vescovo morì a Viterbo affidando il prezioso chiodo a un sacerdote originario del contado colligiano. L'insigne reliquia ebbe subito un grande culto. Tra i devoti spicca l'arciprete Sant'Alberto da Chiatina che resse il clero di Colle dal 1177 al 1202, quando morì "crocifisso" da lunghe sofferenze corporali sopportate con esemplare pazienza tanto da essere definito il Giobbe della Valdelsa, il cui corpo si trova nel duomo dove è conservato il Sacro Chiodo. In alcuni documenti dell'epoca il Sacro Chiodo è stato detto "Chiodo del Beato Alberto".La preziosa reliquia si trova ancora oggi custodita in un semplice bucciolo di canna, lo stesso che l'avvolgeva quel lontano giorno in cui il Sacro Chiodo passò dalle mani del vescovo franco a quelle del sacerdote colligiano. Sembra che questo contenitore fosse una parte della canna usata per porgere l'aceto a Gesù sulla croce. Quel che è certo è che quando i canonici provarono a mettere la reliquia in un contenitore diverso, cioè un reliquiario d'argento, il Sacro Chiodo fu ritrovato miracolosamente nel vecchio bucciolo di canna. Oggi la reliquia è conservata dentro di esso e posta all'interno di un pregevole forziere d'argento, raffinata opera di oreficeria fiorentina datata 1628. Al suo interno si trovano anche, perfettamente conservati, gli antichissimi guanti di lana indossati nel XII secolo da Sant'Alberto e utilizzati da tutti i suoi successori fino ad oggi per maneggiare la sacra reliquia. Il forziere è custodito in un apposito tabernacolo ed è protetto da cinque chiavi. In passato due di esse erano conservate dal Comune, una dal vescovo e le rimanenti dai canonici. Nel 1868 il Comune, in pieno clima risorgimentale, rinunciò a tale diritto in nome della separazione tra Stato e Chiesa e come segno di disprezzo della devozione popolare.FATTI STRAORDINARINumerosi sono i fatti straordinari e le grazie attribuite nel corso dei secoli alla venerazione del Sacro Chiodo, molti dei quali documentati con cura. L'insigne reliquia veniva solennemente invocata nei momenti più drammatici della storia cittadina. Emblematico è l'episodio della peste che colpì Colle nel 1527. Ogni giorno si contavano tra i trenta e i quaranta morti. La gente era stremata e impaurita, ma in quel momento venne presa una decisione coraggiosa e carica di fede: portare in processione per tutta la città la sacra reliquia. C'erano tutti: uomini, donne, l'intero clero. E tutti camminavano scalzi, in segno di penitenza e devozione profonda. Non c'erano a quell'epoca autorità sanitarie e decreti governativi a bloccare il popolo che si riuniva per pregare. Ogni passo era un atto di speranza lanciato contro la malattia che mieteva vittime senza sosta. E il miracolo avvenne, la peste si fermò. Non un altro morto. Non un nuovo contagio. Testimoni oculari lasciarono racconti scritti a futura memoria.Con questa stessa devozione furono affrontate guerre come durante l'assedio degli Aragonesi nel 1479, la carestia del 1540 ed ogni sorta di calamità naturali come siccità o, al contrario, piogge troppo abbondanti. Si contano inoltre tante e frequenti guarigioni, incluse liberazioni dalle insidie dei demòni che innanzi al Sacro Chiodo si contorcono e fuggono poiché, secondo l'affermazione di S. Ambrogio tale è la «virtù infusa da Dio in tutti i Chiodi della Crocifissione».Un episodio singolare accadde durante l'episcopato di monsignor Niccolò Sciarelli. Il vescovo, di chiare idee gianseniste, si mostrava contrario non solo al culto del Sacro Chiodo, ma in generale a quello di tutte le reliquie. Per questo disprezzava la festa del Sacro Chiodo, così amata dal popolo. Accadde però che nel 1796 proprio durante la celebrazione liturgica della solennità dell'Esaltazione della Santa Croce, in cui tradizionalmente si venerava il Sacro Chiodo, fu colpito da paralisi e fu costretto ad abbandonare il governo della diocesi.LA TRADIZIONEAncora oggi a Colle di Val d'Elsa la seconda (o la terza) domenica di settembre si celebra la festa del Sacro Chiodo che inizia con un triduo di preparazione con Messe e catechesi appropriate. La domenica c'è poi la festa vera e propria con i vespri presso la concattedrale di Colle di Val d'Elsa a cui segue la Santa Messa solenne concelebrata dai sacerdoti del paese e presieduta da un vescovo o un cardinale. Segue la processione organizzata dalla Centuria del Sacro Chiodo fondata nel 1645. Sovrastata da un baldacchino, in mano al celebrante, la sacra reliquia viene portata per le vie della città. Arrivati al baluardo che sovrasta il resto dell'abitato si procede con la benedizione dei quattro angoli della città con il Sacro Chiodo. Poi si torna in duomo e il popolo canta l'inno sacro che inizia così: "Su, cantiamo, cantiamo fratelli, l'inno sacro all'amata Reliquia". Mentre il ritornello invoca: "O dolcissimo pegno d'amor, rendi a Colle propizio il Signor". Nel mentre il Sacro Chiodo viene inserito in un reliquiario di vetro e i fedeli si accostano con devozione baciando la sacra reliquia in segno di venerazione. Ai soli sacerdoti è concesso il privilegio di baciare direttamente il Sacro Chiodo senza il reliquiario di vetro.La Festa del Sacro Chiodo è un'opportunità per i devoti di immergersi in un'atmosfera di contemplazione, mentre si onora una reliquia sac
Giovanni 21:15-17 - il nostro cuore può ingannare le nostre certezze. Dobbiamo avere una idea sobria di noi stessi e riconoscere i nostri limiti e debolezze. Gesù vuole andare a fondo nel nostro cuore e guidarci ad un vero ravvedimento per vivere una vera libertà dal peccato. Lo comprendiamo quando abbiamo piena consapevolezza del sacrificio di Gesù.
Luca Diotallevi"La chiesa si è rotta"Frammenti e spiragli in un tempo di crisi e opportunitàRubbettino Editorewww.store.rubbettinoeditore.itAnche se facciamo fatica a rendercene conto, l'Italia non è più un Paese cattolico. Per secoli, il mondo cattolico ha rappresentato l'infrastruttura religiosa di una società che oggi affronta una crisi irreversibile. Questa dinamica non riguarda solo l'Italia, ma qui assume caratteristiche particolari. La crisi colpisce il mondo cattolico due volte: una come pilastro di una società in trasformazione, l'altra perché la Chiesa, per mantenere privilegi e ruolo centrale, ha accettato compromessi onerosi. È la fine di un mondo, difficilmente recuperabile. Eppure, questo tempo può essere vissuto con dignità dai cristiani, che possono riconoscerne le opportunità, evitando illusioni e coltivando la speranza. I frammenti della società in crisi e del mondo cattolico non possono essere ricomposti, ma attraverso le crepe emergono spiragli abitabili, capaci di offrire preziose possibilità.Luca Diotallevi è professore di Sociologia presso l'Università di Roma TRE e membro del comitato scientifico della Sezione di Sociologia della Religione dell'Associazione Italiana di Sociologia. È autore di numerosisaggi. Con Rubbettino ha pubblicato Una alternativa alla laicità (2010),L'ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica (2011),La pretesa. Quale rapporto tra Vangelo e ordine sociale? (2013), L'ordine imperfetto. Modernizzazione, Stato, secolarizzazione (2014), Il paradosso di Papa Francesco. La secolarizzazione tra boom religioso e crisi del Cristianesimo (2019) e di recente il saggio La messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019 (2024), che ha suscitato un enorme dibattito tra laici e credentiDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Giuliano Vigini"Il peccato e la grazia"Letteratura e cattolicesimo nella Francia del '900Bibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.it"Siamo in un cammino di avvenimenti, nella realtà che si vede, che si sente, che si gusta e si tocca indipendentemente da un valore morale, da un desiderio di fuga o da un traino trascendente. Al centro rimane l'uomo, un mistero infinito, la ricerca di un punto di snodo."Annalina Grasso, '900 LetterarioTra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, nell'assoluta autonomia di scrittura e pensiero dei singoli autori, alcuni tra i maggiori scrittori francesi furono attratti dal messaggio del Vangelo e da un sentire condiviso contro i tanti “ismi” del secolo condannati anche dalla Chiesa: positivismo, scientismo, materialismo, naturalismo, modernismo, laicismo.Giuliano Vigini dà un quadro completo di questa letteratura lontana da tentazioni apologetiche e certezze inconfutabili, ma capace di dipingere situazioni e personaggi alle prese con azioni delittuose, fallimenti esistenziali, solitudini e angosce, grazie a capolavori letterari che meritano di essere nuovamente scoperti.Giuliano ViginiSaggista e docente all'Università Cattolica di Milano, oltre ai numerosi contributi sulla storia dell'editoria e sulla letteratura cristiana antica e moderna (dalla Bibbia a Sant'Agostino, da Dante a Manzoni) ha pubblicato studi e traduzioni di scrittori francesi moderni e contemporanei: da Pascal a La Rochefoucauld, da Hugo a Anatole France, da Bloy a Péguy a Mauriac, da Claudel a Saint-Exupéry.Già collaboratore della rivista Studi francesi e del Dizionario critico della letteratura francese (1972), diretto da Franco Simone, è autore di Naturalismo (2016), Scrittori “contro”. La rivolta nella letteratura francese tra secondo Ottocento e Novecento (2021) e Il grande inquisitore. Léon Bloy (2022), oltreché del repertorio Il Novecento letterario francese in Italia. Bibliografia delle traduzioni (1901-2000), con la presentazione di Giovanni Bogliolo (2002-2003, 2 voll.).Collabora a quotidiani e riviste, tra cui Corriere della sera, Avvenire e Vita e PensieroDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Leone XIV alla Chiesa libanese: tra le macerie del mondo offrite strade di rinascita Il Papa: prega sulla tomba di San Charbel: protegga il Libano e il suo popolo Prosegue il cammino diplomatico sul piano di pace in Ucraina. Domani l'incontro fra Stati Uniti e Russia.
In questo studio mediteremo assieme Il libro dell'apocalisse al capitolo 6, nello specifico l'apertura dei sette sigilli Chiesa evangelica Padova Calvary Chapel
Nelle tenebre più fitte, splende la luce come in pieno giorno: ecco il messaggio che giunge nel Tempo di Avvento. L'attesa della nascita di Gesù si accompagna alla necessità di fare luce sulle “notti” dell'umanità, sulle guerre, i conflitti, le violenze che insanguinano il nostro mondo. La pastora Sophie Langeneck, che svolge il suo ministero pastorale nella Chiesa metodista di Milano, commenta questa settimana un passo biblico contenuto nella lettera di Paolo ai Romani.Per quale motivo Dio ha deciso di rivelarsi in un bambino, un essere fragile e indifeso? Mentre si apre il Tempo di Avvento, in preparazione al Natale, proponiamo un testo in cui il teologo protestante italiano Paolo Ricca (deceduto poco più di un anno fa) spiega che cosa significhi che Dio “è diventato Bambino” in Gesù Cristo. Anche noi, afferma Ricca in questo testo pubblicato postumo, dobbiamo “diventare bambini”.
Siamo nel 1738. Le corti d'Europa danzano al ritmo del Rococò, la Ragione si afferma e, nelle città, fioriscono club e società che celebrano la fratellanza, l'uguaglianza e la libertà di pensiero. Ma queste nuove idee non sono viste ovunque con favore, specialmente non sono ben viste a Roma, nella culla millenaria della Cristianità. In quegli anni, le voci su un'associazione che si riuniva in segreto, che imponeva giuramenti inviolabili e che accoglieva i suoi adepti in logge misteriose, si fecero sempre più insistenti. Il suo nome: Massoneria. Ai potenti del Papato, le loro riunioni sembrano un focolaio di eresia, di cospirazione politica e di tradimento. Il Papa regnante è l'anziano Clemente XII, un uomo malato ma ferocemente determinato a difendere l'autorità della Sede di Pietro.Sente che queste società segrete stanno minando le fondamenta spirituali e politiche d'Europa. Il 28 aprile 1738, la risposta di Roma arriva, perentoria e definitiva, sotto forma di un documento destinato a scuotere i rapporti tra Chiesa e società per secoli. Il suo titolo: 'In eminenti apostolatus specula'. Una condanna che non offre scampo, imponendo la scomunica automatica a chiunque vi aderisse. L'episodio di oggi è dedicato alla prima, e forse più drammatica, condanna della Massoneria.I nostri LinkPer sostenere Lexicon: https://www.patreon.com/LexiconSymbolorumPer iscriverti alla nostra newsletter: https://bit.ly/3i8RbpNAutomi il Podcast: https://open.spotify.com/show/5iuD4H8lDfXvDk3syLD5uxSapienza Segreta il Podcast:https://podcasts.apple.com/it/podcast/sapienza-segreta/id1714156458Podcast Gallo al Compasso:https://open.spotify.com/show/60StF1Q1Vnykt3an0Qesj7Il nostro canale Telegram: https://t.me/SimboliSegreti
I titoli A Iznik l'incontro ecumenico di preghiera per i 1700 anni dal Concilio di Nicea, il Papa: “Siamo tutti invitati a superare lo scandalo delle divisioni” Leone XIV all'incontro di preghiera con il clero: la forza della Chiesa non sta nei numeri ma nella "logica della piccolezza" In mattinata anche la visita del Pontefice alla casa di accoglienza delle Piccole Sorelle dei Poveri a Istanbul: “Siete saggezza e ricchezza per tutti” Conduce: Gianmarco Murroni In regia: Luca Rossi
Preghiera per la Chiesa. Meditazione di don Marco Gnavi sul Libro del Profeta Isaia (Is 62, 1-7)
Pajak is here with the latest news around the Mighty Reds. Four clubs want Chiesa is the lead story with news around the manager and his position backing it up before we look at a couple of potential signings. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Utah Jazz and the NBA, Detroit Pistons best team in the NBA (?), Jokic's continued brilliance + more
“Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata.” (Is 62, 4) Dopo il “quadro tenebroso” dello scorso episodio… passiamo a quello luminoso!Ascoltaci!…I podcast sul discernimentohttps://www.youtube.com/playlist?list=PLjJkKNPPm1WpVpgQeUflSjMx5ZXbaTm-o Gli articoli sul discernimentohttps://uncorpomihaidato.com/category/il-discernimento/ Gli articoli sul memorialehttps://uncorpomihaidato.com/gesu-cristo-e-lo-stesso-ieri-oggi-e-sempre/https://uncorpomihaidato.com/la-bibbia-nel-tuo-corpo/ Aiutacihttps://uncorpomihaidato.com/aiutaci/…Musica del podcast "Mother of God", Debora Vezzani:https://youtu.be/g0aznkFu790---------------------"Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?".Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre.Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita.Un corpo che nasce, cresce...e rinasce!Come?Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi?https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per richiedere una tappa del nostro tour e/o un accompagnamento personale:https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione:https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ SPOTIFY https://open.spotify.com/show/0GQd3LJjXfU4pA0xoRwhDB?si=2jXknMmVTrCPW33nJVGnTQINSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ GRAZIE DI CUORE!A presto! Emanuele&Marianna&co.
Quello che Gesù ci chiede - Past. Giuseppe RonchiMatteo 11:29 - Coinvolgiamo la parola di Dio nella nostra vita. Pratichiamo mansuetudine come Gesù. Impariamo da Lui. Usiamo umiltà. Abbracciamo la sua vittoria perché è anche la nostra. Scegliamo di servire Dio perché questo completa la nostra vita.
Il Messaggio di Oggi: “CRISTO È IL CAPO DELLA CHIESA E DI OGNI CREDENTE” • 1 Corinzi 11: 3 • Giovanni 5: 20 • Giovanni 14 :31 • Giovanni 10: 17 • Giovanni 14: 28 • Giovanni 17: 4 • Giovanni 10: 30 • Genesi 2: 24 • Giovanni 14: 9 • Giovanni 14: 11 • Giovanni 8: 49 • Giovanni 8: 54 • Giovanni 5: 22 • Giovanni 8: 29 • Giovanni 4: 34 • Filippesi 2: 5 • Matteo 11 :29 • Filippesi 2: 6 • Filippesi 2: 8 • Colossesi 3 :16-17 • Genesi 3 :16 • Efesini 5: 22-25 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8357ANGLICANI A PEZZI, IN NIGERIA RESPINTA LA ''PAPESSA'' DI CANTERBURY di Federica Di Vito La Comunione anglicana di Nigeria ha criticato la nomina del vescovo Sarah Mullally come arcivescovo di Canterbury. In una dichiarazione rilasciata lunedì e firmata dall'arcivescovo, metropolita e primate della chiesa della Nigeria, il reverendo Henry C. Ndukuba, l'elezione viene descritta come «devastante» e in contrasto con le convinzioni della maggioranza degli anglicani a livello globale.L'annuncio è arrivato il 3 ottobre: per la prima volta una donna viene nominata arcivescovo di Canterbury, la massima autorità spirituale della Comunione anglicana e primate d'Inghilterra. Nella pratica, sarebbe la "papessa" anglicana, sebbene la sua figura non ha nulla a che fare con il ruolo del Successore di Pietro. Si tratta della 63enne Sarah Mullally, sposata e madre di due figli, ex infermiera (dal 2004 si è dedicata al ministero) con ruoli di un certo livello nel Sistema sanitario inglese come direttore non esecutivo del Consiglio inglese di infermeria, ostetricia e assistenza sanitaria domestica. È diventata "presbitero" della chiesa anglicana nel 2006 e poi "vescovo" di Londra nel 2019. È succeduta a Justin Welby, che si è dimesso all'inizio di quest'anno a causa di accuse di pedofilia. Considerata riformista, nel suo primo sermone da vescovo di Londra disse di se stessa in quanto donna: «Sono naturalmente sovversiva». Negli ultimi anni poi è stata promotrice del programma "Vivere nell'Amore e nella Fede" volto anche a «includere e sopportare maggiormente le persone Lgbtqi+».«Si tratta di un doppio rischio», si legge nella dichiarazione della comunità anglicana nigeriana, «in primo luogo, per la sua insensibilità nei confronti della convinzione della maggioranza degli anglicani che non riescono ad accettare la leadership femminile nell'episcopato e, in secondo luogo, cosa ancora più preoccupante, perché il vescovo Sarah Mullally è una forte sostenitrice del matrimonio tra persone dello stesso sesso». La Comunione anglicana della Nigeria ha ricordato i commenti del vescovo Mullally dopo il voto del 2023 della Chiesa d'Inghilterra che andò ad approvare le benedizioni per le coppie dello stesso sesso: «Un momento di speranza», furono le sue parole.«Resta da vedere come speri di ricomporre il tessuto già lacerato della Comunione anglicana a causa della controversa questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, che ha causato un'enorme crisi in tutta la Comunione per oltre due decenni», prosegue ancora la dichiarazione dei nigeriani. Rifiutando ufficialmente la leadership dell'arcivescovo di Canterbury, la Comunione di Nigeria ha affermato il suo allineamento con la Global Anglican Future Conference (GAFCON): «La Chiesa della Nigeria afferma la posizione GAFCON senza riserve e ribadisce la nostra precedente posizione di difendere l'autorità delle Scritture, i nostri credi storici, l'evangelizzazione e la vita cristiana santa, indipendentemente dall'attuale agenda revisionista». La Nigeria, che vede i suoi cristiani letteralmente sotto attacco e provati dal martirio, difficilmente infatti si appiattisce su scelte mondane che al massimo possono attirare la nostra Europa secolarizzata.La Comunione anglicana nigeriana ha inoltre invitato gli anglicani conservatori in Inghilterra e altrove a resistere a quelli che ha definito «insegnamenti empi» e a difendere la verità biblica: «Incoraggiamo tutti i fedeli fratelli e sorelle della Chiesa d'Inghilterra che hanno costantemente rifiutato l'aberrazione chiamata matrimonio omosessuale e altri insegnamenti empi, lottando per la fede che è stata trasmessa agli eletti».In realtà, nonostante il rumor generale, la nomina di Sarah Mullally non è una sorpresa. Men che meno una «rivoluzione» che «bussa alle porte del pontificato di papa Leone XIV», come vorrebbe Il Fatto quotidiano. Si tratta bensì della naturale conseguenza della scelta che compì la chiesa anglicana nel 1992, quando aprì la possibilità alle donne di accedere al sacerdozio, in netto contrasto con la Chiesa cattolica all'epoca guidata da Giovanni Paolo II. Ci vollero altri vent'anni per aprire anche all'episcopato. Ecco perché non dovevamo di certo aspettare il 2025 per immaginare che prima o poi anche una donna avrebbe aspirato a diventare "papessa".Questa frattura nella comunità anglicana - che, lo facciamo notare, in Nigeria non è marginale visto che sono stimati 20 milioni di anglicani di fronte ai 25 stimati in Gran Bretagna - continua a non sorprenderci se consideriamo anche il percorso di vita del prossimo dottore della Chiesa cattolica san John Henry Newman. Fu lui a concludere attraverso lo studio dei Padri della Chiesa che la verità non è una questione di compromesso o equilibri e che la progressiva deriva protestante della comunità anglicana era dietro l'angolo. Il predominio della libertà di spirito l'avrebbe condotta inesorabilmente a scelte mondane guidate dallo spirito del tempo. Speriamo che l'insegnamento del futuro dottore della Chiesa sia tenuto in buon conto anche in casa cattolica.
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Glauco Maria Cantarella"L'impero di Cluny"I monaci della corte celesteCarocci Editorewww.carocci.itIl nome di Cluny evoca un connubio indissolubile di spiritualità e potere; tra il X e il XIII secolo, infatti, il monastero che fondò la sua regola sul silenzio si trasformò nell'abbazia più grande della cristianità occidentale, un vero impero della fede, più potente della stessa Roma papale. Il volume racconta come quella di Cluny non fu solo una storia di osservanza e innovazione della regola benedettina, ma un'inarrestabile ascesa spirituale che, grazie al carisma degli abati e all'ambizione di dominare il mondo monastico, rese i suoi monaci un'aristocrazia della preghiera, capace di trattare alla pari con papi e imperatori. Cluny fu il centro di un grande impero che estendeva le sue reti nell'Europa occidentale, dalla Borgogna all'Italia, alla penisola iberica all'Inghilterra. I monaci cluniacensi erano la corte celeste che aveva come perimetro il mondo terreno e come prospettiva i cieli divini. Il percorso tracciato da questa aristocrazia della fede non fu lineare ma fu inarrestabile, la sua influenza mutò nei secoli, e pian piano si spense, molto lentamente.Glauco Maria CantarellaÈ professore emerito di Storia medievale all'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Membro di consigli scientifici presso istituzioni e università europee e americane, è autore di numerosi saggi, tra cui L'Europa e il suo fantasma (La Vela, 2020), Gregorio VII (Salerno Editrice, 2018) e Ruggero II (Salerno Editrice, 2020).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Intrattenimento e informazione, musica, cultura, i fatti del giorno e la rassegna stampa con i vostri messaggi in diretta: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti e con protagonisti gli ascoltatori! Numero Whatsapp per i vostri messaggi: 335 1243722 La puntata di oggi ci porterà a leggere i quotidiani italiani per poi a scoprire le notizie dai principali siti di informazione internazionale; nella seconda parte, entreremo nel vivo degli approfondimenti di oggi. Andremo a Roma con la Fondazione di Liegro con l'anteprima del volume postumo di don Luigi Di Liegro e poi in Africa, in particolare in Nigeria e Cameron, due Paesi citati ieri anche da Papa Leone nel dopo Angelus, in cui il Santo Padre ha rivolto un accorato appello affinché vengano rilasciati studenti e sacerdoti sequestrati nei giorni scorsi. Come di consueto non mancherà il nostro elzeviro culturale "Spigolature", oggi dedicato al rapporto di Giosuè Carducci con Alessandro Manzoni, e il contributo dell'Osservatore Romano. Gli ospiti in ordine di presenza: (01:29:07) Pierciro Galeone, vicepresidente Fondazione Di Liegro (01:39:39) Matteo Giusti, africanista e saggista, autore tra gli altri del libro "Africani brava gente. Dittature, golpe, guerre tra clan: cronologia del post colonialismo" (Paesi edizioni) In radiovisione, per lo spazio "Fare luce" curato da Marco Guerra: Massimiliano Tubani, direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre Italia, e Marta Petrosillo, Direttrice del Rapporto sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che Soffre internazionale In esterna, ospite di Marina Tomarro: Antonio Tarasco, direttore generale degli Archivi del MIC Conducono Francesco De Remigis e Stefania Ferretti Tecnico del suono: Damiano Caprio Si ringraziano i colleghi: Marco Guerra, Patricia Ynestroza, Gabriele Nicolò, Marco Bellizi, Andrea De Angelis
- La pastora Sophie Langeneck, che svolge il suo ministero pastorale nella Chiesa metodista di Milano, commenta un passo dell'evangelo di Matteo, conosciuto come “La parabola delle dieci vergini”.- Il pastore riformato di Poschiavo, Paolo Tognina, spiega il senso della Domenica dell'Eternità, che si celebra nell'ultima domenica prima dell'inizio del Tempo di Avvento: una ricorrenza in cui le chiese di tradizione luterana e riformata ricordano le persone defunte; ma soprattutto, un tassello di quella necessaria cura pastrorale verso coloro che hanno vissuto un lutto. Dunque non proprio una festa dei morti – per così dire -, quanto piuttosto una festa per i vivi, un momento liturgico dedicato a coloro che restano e che spesso dopo un lutto si sentono profondamente smarriti.
La guerra in Ucraina. Trump avverte Zelensk: sei giorni per rispondere al piano sulla pace In Nigeria 227 persone sono state rapite ieri in una scuola cattolica da un commando armato. Attualmente non c'è nessuna rivendicazione Il Papa in collegamento video con i giovani americani: è tempo di sognare in grande, siate il presente della Chiesa
Il Papa alla Caritas Internationalis: la Chiesa più credibile quando difende i poveri. E alla Rota Romana: matrimonio indissolubile ma nei giudizi misericordi Ucraina: gli Usa spingono su Kyiv per far accettare il loro piano di pace. Telefonata urgente tra i leader europei. Cop30 a Belem, in Brasile. Dalla presidenza brasiliana nuova bozza di accordo che non include una tabella di marcia per l'eliminazione graduale dei fossili
La chiesa battista del quartiere Lucento di Torino porta avanti da anni un progetto di sostegno alimentare per persone in difficoltà. Ne parliamo con la pastora Paola Zambon che ci spiega che l'origine di questo progetto ha radici lontane: "Veniva già attuato decenni fa un progamma di sostegno per persone bisognose, in modo forse più familiare. Poi mano a mano è nata la necessità di strutturarlo ed è sfociato in questo progetto di sostegno attuale. L'attività diaconale per le persone del quartiere fa parte delle attività che Lucento ha sempre fatto".Il progetto è sostenuto dalla chiesa locale e dall'Otto per Mille delle chiese battiste.
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Jazz's loss to the Lakers in LeBron's season debut, NBA Cup heating up + more
Preghiera per la Chiesa. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Luca (Lc 19,41-44)
Proud to announce we've partnered with Lotto, the iconic Italian brand, who will be sponsoring our podcast through the World Cup. Announcement coming later on IG but in the meantime go follow them & let em know IFTV sent you :) https://www.instagram.com/lottosportus/TIMESTAMPS0:00 Are we live?1:24 Gli Azzurri… how we feeling'?3:58 WC playoffs for dummies11:00 Huge news!12:35 Qualification doesn't solve anything30:54 Gattuso and UEFA qualification process37:38 Are the players good enough?43:03 Chiesa situation, clarified45:36 Who deserves to be in the next game?54:22 Esposito might be the real deal57:58 Who is to blame if we don't qualify?l
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Jazz facing the Lakers tonight in LA, LeBron gonna play (?), Lauri career best scoring pace + more
Pietro Caliceti"I guardiani del tempio"Baldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itAll'indomani del fallito attentato a papa Hamilton, i Servizi segreti israeliani scoprono un dettaglio inquietante: il prete magrebino che gli ha salvato la vita era in realtà un militante dell'ISIS. Che cosa ci faceva lì? E, soprattutto, perché ha protetto il Papa? In un Medioriente post-7 ottobre, in cui sia sulle autorità di Gerusalemme che su quelle di Gaza incombe la paura che il vuoto lasciato da Hamas possa essere colmato dall'ISIS, i Servizi israeliani e palestinesi si alleano per far luce sulla vicenda, mentre al di là del Mediterraneo anche la polizia italiana e l'Entità, il Servizio segreto vaticano, cominciano a indagare. Hamilton si trova ad affrontare dubbi sempre più ampi – esacerbati dai confronti con un rabbino inviatogli dagli israeliani e con un imam inviatogli dall'ISIS – sulla sua Curia, sulla sua Chiesa, sulla sua stessa religione. Capitolo conclusivo della trilogia iniziata con L'opzione di Dio e proseguita con Vatican Tabloid, I Guardiani del Tempio è una spy story attualissima e dal ritmo incalzante, e allo stesso tempo una profonda riflessione sul fallimento delle religioni e sull'insopprimibile anelito dell'uomo a cercare, nonostante tutto, un Dio.Pietro Caliceti (1965), avvocato specializzato in materie finanziarie e societarie, ha esordito nella narrativa con L'Ultimo Cliente (Baldini & Castoldi, 2016), un romanzo che ha subito avuto un ottimo successo di pubblico e di critica, cui ha fatto seguito BitGlobal (Baldini&Castoldi, 2017), il primo romanzo al mondo incentrato su bitcoin.Le sue opere sono state salutate come “una nuova narrativa della finanza, che ne sfrutta il lessico e disegna i cattivi contemporanei” (Tuttolibri) ed accostate, oltre che ai romanzi di maestri del legal thriller come John Grisham, a film come La Grande Scommessa e serie televisive come Billions (TuStyle).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Lucio Marinucci. Ospiti: Garbo:" la Moldova vale il Padova, Gattuso ha sbagliato verso i tifosi" Ceccarini:"Ranieri era l'ideale come CT. Berardi merita la Nazionale" Bonanni:"Questa Nazionale ha dei valori. Oggi Berardi più di Chiesa"
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Utah Jazz & the NBA, Tonight Jazz hosting the Hawks, Wemby continuing to wow us + more
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
TIMESTAMPS:0:00 Intro1:43 We're answering your questions2:19 What is going on with Chiesa?10:25 Palladino vs Vanoli vs Spalletti22:06 How are Milan/Inter doing so far?29:19 Touching on Lazio31:45 Are foreign referees a solution?40:50 How can Conte fix Napoli?50:52 Vincenzo Italiano's next step57:54 How Roma are doing it amidst injuries1:01:44 What striker does Roma need?1:05:02 Who do Milan need in January?1:10:04 Paleari masterclasses1:11:32 A national team Italy can model for success?
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Utah Jazz & the NBA, How important is Walker Kessler to the future of the Jazz (?), Nico Harrison fired by the Mavs + more
The former Utah Jazz Assistant Coach on the impact of losing Walker Kessler for the season, Falling to the Pistons in Detroit, Stories from late night flights in his Jazz coaching career + more
Franco Giletta"Il mistero di Morel e Le Moiturier"Scultori del Regno di Francia nel Marchesato di SaluzzoFusta Editorewww.fustaeditore.itC'è un capolavoro in Italia che dà la sensazione all'osservatore di essere proiettato nella Francia del Gotico internazionale. L'abside in stile Gotico flamboyant della Chiesa di San Giovanni di Saluzzo custodisce un gruppo di straordinarie sculture del Quattrocento, capolavoro attribuito ad Antoine Le Moitu-rier e alla sua cerchia. Chi riuscì a fare giungere nella capitale del Marchesato l'artista nato ad Avignone e tra i massimi esponenti della scultura della Borgogna dell'epoca? Quale simbologia potrebbero celare le piccole sculture?L'autore ci accompagna in un affascinante viaggio artistico che lega la Corte del Regno di Francia, lo Stato della Chiesa di Avignone e del Contado Venassino e la tradizione artistica del Ducato della Borgogna con l'antico Marchesato di Saluzzo, luogo in cui arte italiana e francese, come nella diplomazia, trovarono una sintesi unica e memorabile.Franco Giletta, artista e scrittore, dal 1995 ha ini-ziato un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero con la partecipazione a una serie di mostre sulla nuova fi gurazione italiana presso sedi istituzionali in tutto il mondo tra le quali la Royal Society of Portrait Painters di Londra e la 54a Biennale di Venezia. Ha collaborato con la Rai ed è anche autore del podcast Storie dell'Arte. Con Fusta Editore ha pubblicato La tavolozza di Leonardo (2021), L'ombra della torre di Saluzzo (2022) e Dalla Sacra Spina alla Crocifissione di Michelangelo (2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Jazz being much more competitive than expected to start the year, Runnin Utes win in Alex Jensen's first game as head coach + more
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Jazz's loss to the Blazers, Chicago Bulls surprisingly unbeaten still, MJ criticizing load management on NBC + more
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Utah Jazz & the NBA, Lauri dropping 50 in last night's win over the Suns, Sixers impressive start + more
Enzo RomeoIl Papa delle "cose nuove"Leone XIV e la rivoluzione digitaleAncora Editricewww.ancoralibri.itLa rivoluzione digitale che stiamo vivendo è l'ultima delle tante conosciute dall'umanità, specie negli ultimi due secoli, vedi la rivoluzione industriale. Oggi, però, il quadro è molto più complesso e mette in discussione l'umanità dalle sue fondamenta. Una sfida che chiama in causa anche la Chiesa e il papa. Come Leone XIII, l'omonimo predecessore a cui si ispira, anche Prevost non vuole sottrarsi al confronto col proprio tempo e rilancia la dottrina sociale cattolica, che ha avuto avvio con la Rerum Novarum.In questo libro si offrono dati, spunti e riflessioni, oltre al dialogo dell'autore con noti “esperti” che, alla luce della propria esperienza, propongono una lettura originale del cambiamento in atto e delle attese che suscita l'attuale pontificato. «La rivoluzione digitale in corso rischia di accentuare discriminazioni e conflitti: va dunque abitata con la creatività di chi, obbedendo allo Spirito Santo, non è più schiavo, ma figlio. Allora il deserto diventa un giardino e la “città di Dio”, preannunciata dai santi, trasfigura i nostri luoghi desolati».Leone XIVDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Support Us at: Donation Page – LibriVox Free AudiobooksThe Adventures of Pinocchio is a novel for children by Italian author Carlo Collodi (here transl. by Carol della Chiesa). The first half was published in serial form between 1881 and 1883, and then completed as a book for children in February 1883. It is about the mischievous adventures of Pinocchio, an animated marionette, and his poor father, a woodcarver named Geppetto. It is considered a classic of children's literature and has spawned many derivative works of art, such as Disney's classic 1940 animated movie of the same name, and commonplace ideas, such as a liar's long nose.(Summary from Wikipedia)Genre(s): Children's Fiction, Myths, Legends & Fairy TalesLanguage: EnglishKeyword(s): literature (1956), children (1104), adventure (1013), boy (12), puppet (4)Support Us at: Donation Page – LibriVox Free Audiobooks
The former Utah Jazz Assistant Coach on the Utah Jazz & the NBA, Jazz's surprising win over the Clippers in the season opener, Billups arrested for mafia-rigged poker games + more
The former Utah Jazz Assistant Coach on the NBA season beginning tonight, His season predictions, Will the Jazz outperform expectations (?) + more
WATCH OR LISTEN TO THE FULL SHOW ON REDMEN PLUS! https://theredmentv.com/liverpool-1-2-man-united-the-final-word/In this clip from The Final Word show, Paul is joined by Ian and John to discuss Mo Salah's form and why Federico Chiesa must start for Liverpool in the upcoming fixtures. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Dan is here with the latest Liverpool news following Arne Slot's pre-match press conference as The Reds' head to Stamford Bridge to face Chelsea. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Dan is here for another Redmen Weekly Podcast as he takes a look back at some of our Redmen Plus shows from the past week. To get us started we have our Biased Football Podcast as the panel discuss Arteta and his negative approach to games. Next up, Chloe was joined by Ste and Dan for The Final Word Podcast as they talk about Federico Chiesa's performance against Southampton and his incredible mentality. Finally, we have our Journo Insight show where Dan was joined by Paul Gorst to talk about Konate's unresolved contract situation. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Liverpool have finally lost a game, and Palace remain the only unbeaten team in the league. After a dreadful first half, Chiesa came on to grab what looked like an equaliser, only for Nketiah to score in the 97th minute. Bad times. Here's Paul's reaction. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
In this clip from The Final Word, Chloe is joined by Ste and Dan to discuss Federico Chiesa's performance against Southampton and why the Italian deserves a chance in the starting XI.WATCH OR LISTEN TO THE FULL SHOW HERE - https://theredmentv.com/liverpool-2-1-southampton-the-final-word/ Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.