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Lo scorso 15 marzo, Stroncature ha ospitato la presentazione dell'opera “La guerra e il mondo” di Luigi Bonanate (Carocci editore 2023). Il volume esplora il rapporto intrinseco tra guerra e politica, sostenendo che le guerre non nascono casualmente o per follia, ma sono l'esasperazione di specifiche concezioni politiche e il risultato di fallimenti nei rapporti tra gli Stati. L'autore riflette sulla natura immutabile della guerra attraverso la storia, sottolineando come, nonostante i cambiamenti nelle strategie militari, dottrine diplomatiche e istituzioni internazionali, le guerre mantengano una costante brutalità e inutilità. Infine, si conclude che, nonostante i progressi dell'umanità, l'abolizione della guerra rimane un traguardo non ancora raggiunto. Con l'autore dialogano: Fabio Armao e Damiano Palano.
Luigi Bonanate"La guerra e il mondo"Filosofia, storia, politicaCarocci Editorewww.carocci.itIl volume propone una riflessione sul rapporto tra la guerra e la politica, dal momento che mai una guerra è nata per caso o per follia ma sempre come l'esasperazione parossistica di una concezione della politica, e il suo scoppio è la prova di un fallimento dei rapporti tra gli Stati. La guerra è politica, ma la politica non è soltanto guerra. Guardando alla storia, sia remota sia recente, si noterà che, pur cambiando le strategie militari, le dottrine diplomatiche, le istituzioni internazionali, le pubbliche opinioni e i valori, le guerre restano sempre uguali, nella ripetitiva e inutile banalità del combattere e uccidere, dove distruzione e rovine non distinguono vincitori da vinti. L'autore ne conclude che, tra gli straordinari progressi conseguiti dall'umanità nella sua storia, finora è mancato quello di abolire la guerra.Luigi BonanateÈ professore emerito di Relazioni internazionali all'Università di Torino e socio dell'Accademia delle Scienze di Torino. Tra i suoi scritti, Etica e politica internazionale (Einaudi, 1992); I doveri degli stati (Laterza, 1994); Il terrorismo come prospettiva simbolica (Aragno, 2006).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il governo tedesco ha presentato una proposta di legge per ridurre il numero dei parlamentari del Bundestag, i dettagli da Cristina Giordano. Le reazioni sono diverse, per alcuni si tratta di un male necessario ma c'è anche chi minaccia un ricorso costituzionale. Anche in Italia tira aria di riforme costituzionali in senso presidenzialistico, ne parliamo con Luigi Bonanate, docente di scienze politiche Università Torino. Von Francesco Marzano.
6) Crisi di governo, gli intrecci impossibili di Salvini. Respinta dal Quirinale l'idea di Salvini di votare la legge sul taglio dei parlamentari e di andare al voto anticipato subito dopo. Con Andrea Pertici, costituzionalista dell'Università di Pisa. 7) Luigi Bonanate e il disordine liberale del mondo. Conversazione con un grande studioso di relazioni internazionali.
6) Crisi di governo, gli intrecci impossibili di Salvini. Respinta dal Quirinale l’idea di Salvini di votare la legge sul taglio dei parlamentari e di andare al voto anticipato subito dopo. Con Andrea Pertici, costituzionalista dell’Università di Pisa. 7) Luigi Bonanate e il disordine liberale del mondo. Conversazione con un grande studioso di relazioni internazionali. (terza parte)
6) Crisi di governo, gli intrecci impossibili di Salvini. Respinta dal Quirinale l’idea di Salvini di votare la legge sul taglio dei parlamentari e di andare al voto anticipato subito dopo. Con Andrea Pertici, costituzionalista dell’Università di Pisa. 7) Luigi Bonanate e il disordine liberale del mondo. Conversazione con un grande studioso di relazioni internazionali. (terza parte)
Tra due mesi, a fine maggio, le elezioni europee. Le prime elezioni politiche continentali, dopo 40 anni. Infatti, dopo il primo voto nel 1979, e per i decenni successivi, l'elezione degli europarlamentari è stata soprattutto una questione nazionale, interna ai singoli stati. Oggi, invece, il voto di fine maggio contiene sfide europee: come si modificheranno gli equilibri politici? Che fine farà il bipolarismo compromissorio popolare-socialisti? Le destre nazionaliste e xenofobe diventeranno il nuovo decisivo polo della politica europea? La lunga vigilia elettorale è caratterizzata da alcuni fatti che rischiano di indebolire l'Europa: la vicenda Brexit, le pressioni dell'amministrazione Trump, la Cina e la sua ricerca di relazioni con i singoli stati dell'Unione (vedi il caso Italia-Cina). Memos ne ha parlato con Luigi Bonanate, professore emerito all'università di Torino dove ha insegnato Relazioni internazionali. Chiude la puntata di oggi Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, con il suo messaggio dedicato alla vicenda della Mare Jonio a Lampadusa e al decreto cosiddetto “sblocca-cantieri”.
Tra due mesi, a fine maggio, le elezioni europee. Le prime elezioni politiche continentali, dopo 40 anni. Infatti, dopo il primo voto nel 1979, e per i decenni successivi, l’elezione degli europarlamentari è stata soprattutto una questione nazionale, interna ai singoli stati. Oggi, invece, il voto di fine maggio contiene sfide europee: come si modificheranno gli equilibri politici? Che fine farà il bipolarismo compromissorio popolare-socialisti? Le destre nazionaliste e xenofobe diventeranno il nuovo decisivo polo della politica europea? La lunga vigilia elettorale è caratterizzata da alcuni fatti che rischiano di indebolire l’Europa: la vicenda Brexit, le pressioni dell’amministrazione Trump, la Cina e la sua ricerca di relazioni con i singoli stati dell’Unione (vedi il caso Italia-Cina). Memos ne ha parlato con Luigi Bonanate, professore emerito all’università di Torino dove ha insegnato Relazioni internazionali. Chiude la puntata di oggi Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, con il suo messaggio dedicato alla vicenda della Mare Jonio a Lampadusa e al decreto cosiddetto “sblocca-cantieri”.
Tra due mesi, a fine maggio, le elezioni europee. Le prime elezioni politiche continentali, dopo 40 anni. Infatti, dopo il primo voto nel 1979, e per i decenni successivi, l’elezione degli europarlamentari è stata soprattutto una questione nazionale, interna ai singoli stati. Oggi, invece, il voto di fine maggio contiene sfide europee: come si modificheranno gli equilibri politici? Che fine farà il bipolarismo compromissorio popolare-socialisti? Le destre nazionaliste e xenofobe diventeranno il nuovo decisivo polo della politica europea? La lunga vigilia elettorale è caratterizzata da alcuni fatti che rischiano di indebolire l’Europa: la vicenda Brexit, le pressioni dell’amministrazione Trump, la Cina e la sua ricerca di relazioni con i singoli stati dell’Unione (vedi il caso Italia-Cina). Memos ne ha parlato con Luigi Bonanate, professore emerito all’università di Torino dove ha insegnato Relazioni internazionali. Chiude la puntata di oggi Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, con il suo messaggio dedicato alla vicenda della Mare Jonio a Lampadusa e al decreto cosiddetto “sblocca-cantieri”.
Art 12 | Marino Sinibaldi con Sabino Cassese e Luigi Bonanate e con Giancarlo Schirru per le Parole della Costituzione
Art 11 | Marino Sinibaldi con Sabino Cassese e Luigi Bonanate e con Giancarlo Schirru per le Parole della Costituzione
Art 10 | Marino Sinibaldi con Sabino Cassese e Luigi Bonanate e con Giancarlo Schirru per le Parole della Costituzione
Art 9 | Marino Sinibaldi con Sabino Cassese e Luigi Bonanate e con Giancarlo Schirru per le Parole della Costituzione
Oggetto di questa lezione è la competizione internazionale, che fa oscillare continuamente gli Stati tra anarchia e ordine, guerra e pace. Luigi Bonanate Competizione internazionale La doppia elica della politica festivalfilosofia 2016 | agonismo Domenica 18 Settembre 2016 Sassuolo
Per parlare di Isis e terrorismo c'è sempre di più il coinvolgimento di antropologi, psichiatrici e sociologi, quasi non fosse più sufficiente la lettura geopolitica. Ne parliamo con Luigi Bonanate, docente di Scienze Politiche e Relazioni internazionali all'Università di Torino, e Eugenio Dacrema, ricercatore dell'Università di Trento e opinionista per diverse testate giornalistiche. Mediazione dei conflitti: come funzionano i negoziati in crisi umanitaria? Nella seconda parte della trasmissione affronteremo il tema della negoziazione, un viaggio con degli esperti della materia per capire quello che avviene dietro alle quinte dei tavoli della diplomazia. Ne parliamo con Francesca Dell'Acqua,esperta in sicurezza e emergenze umanitarie dell'Ispi e Giovanni Scotto, docente di Sociologia dei processi culturali presso l'Università degli Studi di Firenze. In chiusura ci colleghiamo con la nostra corrispondente colombiana, Mery Villalobos.
Per parlare di Isis e terrorismo c'è sempre di più il coinvolgimento di antropologi, psichiatrici e sociologi, quasi non fosse più sufficiente la lettura geopolitica. Ne parliamo con Luigi Bonanate, docente di Scienze Politiche e Relazioni internazionali all'Università di Torino, e Eugenio Dacrema, ricercatore dell'Università di Trento e opinionista per diverse testate giornalistiche. Mediazione dei conflitti: come funzionano i negoziati in crisi umanitaria? Nella seconda parte della trasmissione affronteremo il tema della negoziazione, un viaggio con degli esperti della materia per capire quello che avviene dietro alle quinte dei tavoli della diplomazia. Ne parliamo con Francesca Dell'Acqua,esperta in sicurezza e emergenze umanitarie dell'Ispi e Giovanni Scotto, docente di Sociologia dei processi culturali presso l'Università degli Studi di Firenze. In chiusura ci colleghiamo con la nostra corrispondente colombiana, Mery Villalobos.
puntata speciale dedicata agli attentati di Bruxelles con Maria Maggiore, Chawki Senouci, Valentina Tresoldi, Andrea Plebani, Luigi Bonanate
puntata speciale dedicata agli attentati di Bruxelles con Maria Maggiore, Chawki Senouci, Valentina Tresoldi, Andrea Plebani, Luigi Bonanate
puntata speciale dedicata agli attentati di Bruxelles con Maria Maggiore, Chawki Senouci, Valentina Tresoldi, Andrea Plebani, Luigi Bonanate
con: Pietro Reichlin docente di macroeconomia presso LUISS Roma, Andrea Baranes presidente Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Luigi Bonanate docente relazionii internazionali presso Università di Torino, Vito Lops de ilSole24Ore
Nona puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 11: il ripudio della guerra. Ospite: Luigi Bonanate, ordinario di Relazioni internazionali all'Università di Torino. «E' uno degli articoli più belli della nostra Costituzione», sostiene Bonanate. «La discussione nell'Assemblea Costituente – racconta il professore - fu quasi unanimemente concorde sulla formulazione dell'articolo 11. Togliatti insistette moltissimo sull'importanza delle denuncia più radicale possibile della guerra. La Dc di sinistra, di Dossetti e altri, fu assolutamente consenziente con questa impostazione. Insieme andarono alla ricerca del verbo più perentorio e più forte che si potesse immaginare e “ripudiare” rappresentava il rifiuto totale, senza scappatoie, della guerra». Di Luigi Bonanate sul tema vi segnalo: “Guerra e pace”, Franco Angeli, 1994 - Una storia del pensiero politico degli ultimi due secoli sul tema della guerra e della pace...“La guerra”, Laterza, 2011 - Una ricostruzione della guerra in tutte le sue dimensioni: antropologica, strategica, storiografica, filosofica.
Nona puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 11: il ripudio della guerra. Ospite: Luigi Bonanate, ordinario di Relazioni internazionali all'Università di Torino. «E' uno degli articoli più belli della nostra Costituzione», sostiene Bonanate. «La discussione nell'Assemblea Costituente – racconta il professore - fu quasi unanimemente concorde sulla formulazione dell'articolo 11. Togliatti insistette moltissimo sull'importanza delle denuncia più radicale possibile della guerra. La Dc di sinistra, di Dossetti e altri, fu assolutamente consenziente con questa impostazione. Insieme andarono alla ricerca del verbo più perentorio e più forte che si potesse immaginare e “ripudiare” rappresentava il rifiuto totale, senza scappatoie, della guerra». Di Luigi Bonanate sul tema vi segnalo: “Guerra e pace”, Franco Angeli, 1994 - Una storia del pensiero politico degli ultimi due secoli sul tema della guerra e della pace...“La guerra”, Laterza, 2011 - Una ricostruzione della guerra in tutte le sue dimensioni: antropologica, strategica, storiografica, filosofica.
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Il 9 novembre del 1989 si sgretola il pezzo più importante della Cortina di ferro che ha diviso in due l'Europa per quarant'anni. Il racconto di quei giorni attraverso un documento sonoro di Rp e la testimonianza della scrittrice tedesca Christiane Kohl. La fine della Guerra fredda, la riunificazione tedesca, la nuova Europa nell'analisi di Luigi Bonanate (politologo internazionale dell'Università di Torino).
Il 9 novembre del 1989 si sgretola il pezzo più importante della Cortina di ferro che ha diviso in due l'Europa per quarant'anni. Il racconto di quei giorni attraverso un documento sonoro di Rp e la testimonianza della scrittrice tedesca Christiane Kohl. La fine della Guerra fredda, la riunificazione tedesca, la nuova Europa nell'analisi di Luigi Bonanate (politologo internazionale dell'Università di Torino).
Il 9 novembre del 1989 si sgretola il pezzo più importante della Cortina di ferro che ha diviso in due l'Europa per quarant'anni. Il racconto di quei giorni attraverso un documento sonoro di Rp e la testimonianza della scrittrice tedesca Christiane Kohl. La fine della Guerra fredda, la riunificazione tedesca, la nuova Europa nell'analisi di Luigi Bonanate (politologo internazionale dell'Università di Torino). A cura di Lele Liguori.
Il 9 novembre del 1989 si sgretola il pezzo più importante della Cortina di ferro che ha diviso in due l'Europa per quarant'anni. Il racconto di quei giorni attraverso un documento sonoro di Rp e la testimonianza della scrittrice tedesca Christiane Kohl. La fine della Guerra fredda, la riunificazione tedesca, la nuova Europa nell'analisi di Luigi Bonanate (politologo internazionale dell'Università di Torino).
Il 9 novembre del 1989 si sgretola il pezzo più importante della Cortina di ferro che ha diviso in due l'Europa per quarant'anni. Il racconto di quei giorni attraverso un documento sonoro di Rp e la testimonianza della scrittrice tedesca Christiane Kohl. La fine della Guerra fredda, la riunificazione tedesca, la nuova Europa nell'analisi di Luigi Bonanate (politologo internazionale dell'Università di Torino). A cura di Lele Liguori.