Podcasts about stati

  • 634PODCASTS
  • 2,641EPISODES
  • 19mAVG DURATION
  • 5WEEKLY NEW EPISODES
  • Aug 6, 2025LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024

Categories



Best podcasts about stati

Show all podcasts related to stati

Latest podcast episodes about stati

Spazio Informazione Libera
AGCOM e Inflencer - Tutte le nuove regole che devi conoscere

Spazio Informazione Libera

Play Episode Listen Later Aug 6, 2025 10:05


Nuove regole per gli Influencer in Italia: AGCOM approva Linee Guida e Codice di Condotta.L'Italia è tra i primi Stati europei a dotarsi di una regolamentazione specifica per il settore dell'influencer marketing. L'AGCOM ha approvato nuove Linee Guida e un Codice di Condotta frutto di un percorso partecipativo.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Imposta globale in crisi: 55 Paesi in cerca di certezze

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 4, 2025 7:48


Sono 55 i Paesi che hanno attuato, almeno in parte, l'imposta minima globale del 15% sulle multinazionali, comprese le big tech. L'obiettivo era ambizioso, ma dopo lo stop deciso dal G7 per i gruppi con sede negli Stati Uniti il quadro è destinato a cambiare, anche perché all'appello manca anche la Cina e il grosso degli Stati aderenti si trovano nell'Unione europea già alle prese con i dazi imposti dal presidente Trump. Tra le altre notizie di oggi, le finte imprese femminili scoperte dalla Guardia di finanza e le prospettive occupazionali degli Its Academy. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Dazi USA-UE: siamo stati "truffati" da Trump? - Lettera #152

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita

Play Episode Listen Later Jul 31, 2025 30:57


Un'intesa tra USA e UE evita l'uragano dei dazi, ma resta un temporale: il conto per l'Europa è salato. Dazi al 15%, zero per gli USA e promesse energetiche da miliardi. Un'analisi chiara e indipendente con Salvatore Gaziano.

SBS Italian - SBS in Italiano
Aumentano le pressioni sul governo per il riconoscimento di uno Stato palestinese

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jul 29, 2025 10:22


Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che la soluzione dei due Stati è “al punto di rottura” e “più lontana che mai”, ma l'annuncio di Macron del riconoscimento francese della Palestina ha riportato al centro del dibattito politico anche in Australia la questione: l'Australia è vicina al riconoscimento di uno Stato palestinese?

Corriere Daily
Guerra Cambogia-Thailandia. La Corte dell'Aja e il clima. I liquidi in aereo

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jul 24, 2025 19:44


Paolo Salom spiega perché i due Paesi del Sud-est asiatico hanno ripreso a combattersi nei loro territori di confine. Sara Gandolfi racconta del parere emanato dal massimo organo giuridico dell'Onu, che impone agli Stati di risarcire le vittime dei danni ambientali (come per esempio gli abitanti dell'arcipelago di Tuvalu). Leonard Berberi parla della fine del limite dei 100 ml a bagaglio e dell'obbligo di estrarre i flaconi ai controlli in aeroporto.I link di corriere.it:Cosa sta succedendo tra Thailandia e Cambogia: la contesa sul tempio di Preah Vihear e la parola «zio» che ha acceso la micciaLa grande fuga da Tuvalu grazie al «visto climatico», prima che le isole affondino nell'oceanoVoli, niente limite ai liquidi nel bagaglio a mano: l'Europa verso il via libera, cosa cambia e da quando

Il Mondo
L'Europa rinvia le sanzioni contro Israele. Il caso Epstein mette in difficoltà Trump

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jul 17, 2025 26:56


I ministri degli esteri dell'Unione europea hanno rinviato il voto sulle sanzioni contro Israele per aver violato i diritti umani a Gaza e in Cisgiordania. Con Francesca Gnetti, editor di Medio Oriente di Internazionale.L'amministrazione Trump è al centro di critiche da parte della base del movimento Maga, la corrente del partito repubblicano più vicina al presidente, per la gestione un caso internazionale di sfruttamento sessuale di minorenni. Con Leonardo Bianchi, giornalistaOggi parliamo anche di: YouTube • How to survive the first 90 days after the collapse su City preppingCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Il Mondo
Trump cambia idea sull'Ucraina. Il governo italiano abbandona un pezzo di paese.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jul 16, 2025 24:42


Il 14 luglio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che la Nato fornirà all'Ucraina una grande quantità di armi di produzione statunitense a Kiev. Con Davide Maria De Luca, giornalista, da Kiev.Nel Piano strategico nazionale per le aree interne per il periodo 2021-2027 si parla di “spopolamento irreversibile” di alcuni territori italiani, per i quali si propone un piano che li accompagni “in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. Con Sarah Gainsforth, giornalista e ricercatrice indipendente.Oggi parliamo anche di: Nigeria • "Vivere di illusioni" di Tilewa Kazeemhttps://www.internazionale.it/magazine/tilewa-kazeem/2025/07/10/vivere-di-illusioniMusica • Home di The Tings TingsCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
La Handala sfida Israele. E anche la nostra indifferenza

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Jul 15, 2025 1:50


La Handala è salpata da Siracusa. Non è una notizia di cronaca navale ma un gesto politico. Porta a bordo aiuti umanitari e civili disarmati, non rappresenta governi ma persone. La sua rotta è Gaza, il suo obiettivo è rompere l'assedio. In mare aperto, laddove il diritto internazionale dovrebbe essere sovrano, Israele ha già sequestrato una nave della Freedom Flotilla, la Madleen, deportando l'equipaggio. Oggi si replica. Con lo stesso carico: cibo, medicine, solidarietà. E con lo stesso rischio: essere rapiti, interrogati, maltrattati. È la risposta della società civile dove le istituzioni tacciono. Dopo la rottura del cessate il fuoco del 18 marzo, Israele ha ucciso oltre 6.000 palestinesi e ne ha feriti più di 23.000. Ha lasciato morire centinaia di civili in fila ai punti di distribuzione alimentare, gestiti da contractor sotto supervisione statunitense. La Handala salpa contro tutto questo. Prende il nome da un personaggio a fumetti: un bambino palestinese scalzo, di spalle, che giura di voltarsi solo quando la Palestina sarà libera. È l'infanzia negata che avanza sul mare. È la memoria di Vittorio Arrigoni che torna a respirare tra le onde. Chi sale a bordo – medici, avvocati, giornalisti, attivisti – lo fa in nome dei bambini di Gaza, più della metà della popolazione. Lo fa per i 50.000 tra loro uccisi o feriti dal 2023, per gli sfollati, per gli orfani. La Handala è una nave, ma è anche una domanda: quanti civili devono ancora morire prima che la comunità internazionale smetta di giustificare l'ingiustificabile? Non porta solo aiuti. Porta una verità che galleggia dove gli Stati affondano. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Notizie a colazione
Lun 14 lug | La guerra a Gaza, quando nasce il conflitto israelo-palestinese e perché

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025 21:47


Con Francesco Petronella dell'Ispi facciamo il punto sulla guerra a Gaza e cerchiamo di capire, senza pregiudizi, dove nasce il conflitto israelo-palestinese e perché la soluzione a due Stati è sempre più lontana Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Da Trump armi all'Ucraina e minacce alla Russia

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025


Il Presidente statunitense Donald Trump annuncia la sua strategia sull’Ucraina: invio di armi a Kiev tramite la NATO, pagate dagli Stati europei. E a tutto questo affianca una minaccia alla Russia: accordo di pace entro 50 giorni oppure dazi al 100%. Ne parliamo con Federico Petroni, analista geopolitico e consigliere redazionale di Limes, cura “Fiamme americane”, osservatorio sugli Stati Uniti.E sul tema dazi Trump non ha escluso di discutere con l’Unione Europea. Facciamo il punto con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York.Dall’Istat invece arriva un allarme: il 27% degli under 16 è a rischio povertà o esclusione sociale. Ci facciamo spiegare meglio i risultati dello studio sulle condizioni di vita dei minori dalla Dottoressa Livia Celardo, ricercatrice Istat e co-responsabile dello studio.C’è poi forse un’altra svolta nel Caso Garlasco: gli esami confermano la presenza dell’ignoto 3. Ci racconta Marco Oliva, conduttore di “Lombardia Nera” su Antenna 3.

Due Draghi al Microfono
Siamo Stati in Giappone per Giocare di Ruolo

Due Draghi al Microfono

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025 60:37


Siamo stati in Giappone per giocare a Dungeons&Dragons.#dungeonsanddragons #podcast #dndViaggiate con noi a ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://travelsanddragons.it/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠o sosteneteci su patreon ⁠⁠⁠⁠https://patreon.com/DueDraghiPlus⁠⁠⁠⁠#dnd #dungeons&dragons #actualplay #podcastI nostri link

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Gli Stati Uniti annunciano sanzioni contro Francesca Albanese dell'Onu: accusa gli israeliani di genocidio a Gaza | Il Corsivo di Venerdì 11 Luglio 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 2:16


Gli Stati Uniti annunciano sanzioni contro Francesca Albanese dell'Onu: accusa gli israeliani di genocidio a Gaza. Francesca Albanese è la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi. Denuncia tutti i giorni, da molti mesi, quello che il mondo dovrebbe vedere attraverso le testimonianze dei pochi media non schierati e dai volontari che operano a Gaza: lo sterminio di un popolo colpito dai bombardamenti di Israele, dalla fame, la risposta sproporzionata in termini di vite umane dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Ora il segretario di Stato americano Rubio annuncia sanzioni contro Albanese. Il motivo? "La sua campagna di guerra politica ed economica contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata. L'iniziativa è dovuta agli sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani", spiega Rubio. Le accuse di Francesca Albanese. Albanese ha denunciato il "genocidio" a Gaza e chiesto di fermare il flusso di armi a Israele. Pochi giorni fa ha presentato un rapporto Onu a Ginevra “Dall'economia dell'occupazione all'economia del genocidio”, che accusa numerose imprese di contribuire al "progetto" di Israele di "sfollamento e sostituzione dei palestinesi nei territori occupati" e chiede agli Stati membri di imporre un embargo totale sulle armi a Israele e di sospendere tutti gli accordi commerciali e le relazioni di investimento. La reazione di Francesca Albanese. In un post su X, la relatrice speciale Onu non ha affrontato direttamente le sanzioni, ma ha scritto qualcosa che riguarda il ruolo della Corte Penale Internazionale a cui non aderiscono Stati Uniti e Israele : "Oggi più che mai: mi schiero con fermezza e convinzione dalla parte della giustizia, come ho sempre fatto. Provenire dal Paese fondatore della Corte, dove avvocati e giudici hanno difeso la giustizia a caro prezzo e spesso a rischio della propria vita. Intendo onorare questa tradizione". Le si può dare solo ragione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Notizie dall'Ucraina
Gli Stati Unti inviano armi all'Ucraina tramite la Nato

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 5:59


Secondo giorno della “Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina” alla Nuvola di Roma, dove i leader di 32 Paesi ieri hanno firmato accordi per più di 10 miliardi in favore del Paese di Zelensky. Mentre il presidente degli Stati Uniti Trump ha annunciato che gli Usa stanno inviando armi alla Nato e che la Nato sta pagando per quelle armi, il 100%, quindi - afferma all'Nbc - quello che stiamo facendo è che le armi inviate vanno alla Nato e poi la Nato darà quelle armi all'Ucraina e la Nato sta pagando per queste armi" ha aggiunto il presidente.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc    Adnkronos: podcast/adnkronos.com  Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/  

Te lo spiega Studenti.it
La costituzione della materia: composizione, struttura, stati di aggregazione e proprietà

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 2:42


Che cos'è la materia? Caratteristiche, definizione, composizione e proprietà della materia, ovvero di tutto ciò che ha massa e che occupa spazio.

Divergente
Previsioni del mondo per otto anni

Divergente

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 46:19


Quando Urano passa a trovare i suoi GemelliIl fabbro degli Dei scuoterà fino al 2033 i nervi scoperti di generazioni abitudinarie alla soglia della pazzia. La disruption tanto paventata vent'anni fa ora è una promessa che si realizza con un'accelerazione imprevista del pensiero, della tecnologia e della comunicazione – ma anche con divisioni profonde, guerre ideologiche all'esterno ma ancor più all'interno degli Stati, fratture morali e paradossi etici. Urano Dio della Hybris recupera il testimone conservato di ‘80 in ‘80 anni a casa dei bambini inquieti di Mercurio e quello che si inventeranno sarà anche questa volta qualcosa che stravolgerà il nostro modo i pensare dicendo addio per parecchio tempo ai sonni tranquilli e alle placide sicurezze. Chi sopravviverà conoscerà un mondo diverso, nel bene e nel male. È l'inizio di una nuova grammatica della realtà.Saperla leggere è il primo passo per non esserne dominati.“Quando tutto sembra sgretolarsi, forse non è il mondo che crolla, ma la mente collettiva che cambia forma.”

Tra Le Righe
Netanyahu contro la tregua, gli stati Arabi scaricano i Palestinesi, Meloni e l'opposizione, patriarcato e femminicidi, calcio e denaro

Tra Le Righe

Play Episode Listen Later Jul 5, 2025 18:41


Puntata del 05 Luglio 2025Netanyahu contro la tregua, gli stati Arabi scaricano i Palestinesi, Ucraina lasciata da sola, Meloni e l'opposizione, patriarcato e femminicidi, calcio e il dio denaro, il bisogno di interesse per la politica

LeoniFiles  - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)
Debito USA: sostenibile fino a quando? - Con Donatella Principe (Fidelity)

LeoniFiles - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)

Play Episode Listen Later Jul 4, 2025 30:48


Oggi 4 luglio è il giorno della scadenza stabilita da Trump per far passare il Big Beautiful Bill in Congresso. Ma quanto è sostenibile la traiettoria del debito pubblico americano?Donatella Principe, Market and Distribution Strategy Director di Fidelity International, spiega l'attenzione dei mercati verso la sostenibilità del debito pubblico statunitense, i rischi e le sfide per la politica fiscale americana in una nuova intervista LeoniFiles condotta da Carlo Amenta.Preferisci seguire su YouTube?

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
75.000 morti dopo, il mondo ha cambiato canale

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Jun 30, 2025 1:50


Ogni giorno, a Gaza, si muore per un sacco di farina. Si muore davanti ai centri di distribuzione degli aiuti, sotto i colpi di fucile di soldati che sparano su civili disarmati. Oltre 500 persone sono state uccise in queste “file della fame”, mentre l'attenzione del mondo si spostava altrove, sulle fiammate geopolitiche tra Israele e Iran. L'annientamento sistematico continua, ma lo sdegno si è dissolto. Le cifre parlano da sole. Il Ministero della Sanità di Gaza registra 56.331 vittime, ma secondo un recente studio indipendente le morti violente sarebbero almeno 75.000, con 8.500 decessi per fame, infezioni, collasso del sistema sanitario. I valichi sono chiusi, gli aiuti insufficienti, e la fame è diventata una forma di guerra. Perfino Unicef è costretta a ricordare l'ovvio: non si può chiedere ai civili di entrare in una zona di combattimento e poi ucciderli perché sono in una zona di combattimento. Nel frattempo, l'Occidente applaude in silenzio. Gli Stati Uniti, con l'ambasciatore Mike Huckabee, ormai neppure fingono di credere nella soluzione dei due Stati. L'Unione Europea, pur consapevole che Israele viola l'accordo commerciale con Bruxelles, non muove un dito. Solo Pedro Sánchez, ancora una volta, invoca la sospensione dell'intesa. Il resto è complicità. Benjamin Netanyahu prepara le elezioni. Serve la gloria, non la pace. Serve l'illusione di un successo militare. Nella sua coalizione, la “fase successiva” non è la ricostruzione, ma la rimozione dei palestinesi dalla storia. E intanto, nella Cisgiordania occupata, 943 palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre. Gaza è diventata un modello. Un modello da esportare. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ucraina, via libera Ue a rinnovo sanzioni Russia. Manca l'accordo su 18 esimo pacchetto

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 27, 2025 1:13


Fonti diplomatiche riferiscono che i 27 rappresentanti degli Stati membri dell'Ue hanno formalizzato il rinnovo delle sanzioni settoriali contro la Russia per la guerra in Ucraina, concordato la notte scorsa al termine del Consiglio Europeo.

Il Mondo
Perché la Cina sta a guardare. La fine delle utilitarie in Italia.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 26:29


In un contesto internazionale diventato altamente instabile, la Cina cerca di non farsi coinvolgere direttamente in nessuna guerra, ma sotto la sua apparente neutralità c'è una strategia che mira a ottenere il massimo vantaggio dall'attuale situazione di caos. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Le automobili stanno diventando sempre più grandi: i suv si sono affermati come ideale di stile e forma anche nella categoria delle utilitarie. Con Alessandro Calvi, giornalistaCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Due popoli, due Stati, zero vergogna

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 1:46


A Gaza si continua a morire mentre il mondo si congratula con sé stesso. Venti palestinesi uccisi nel sud della Striscia. Nove morti in fila per ricevere aiuti. Un totale di 41 corpi raccolti dall'alba, secondo le autorità sanitarie locali. Tra loro donne e bambini. Nessun combattente, nessuna "minaccia". Solo fame, attesa e un'esplosione. Israele piange sette soldati morti in un attacco a Khan Younis. Il governo parla di “eroi caduti per battere Hamas”. Nessuna parola per i 56mila palestinesi uccisi da ottobre, secondo i dati aggiornati. Nelle stesse ore in cui Netanyahu proclama “una vittoria storica” e l'esercito israeliano dichiara che “ora l'attenzione torna su Gaza”, i droni continuano a sorvolare i centri abitati e le colonne degli aiuti vengono trasformate in trappole mortali. Donald Trump, che si attribuisce il merito della fragile tregua tra Israele e Iran, annuncia “grandi progressi su Gaza”. Intanto gli USA finanziano con 30 milioni di dollari un gruppo sostenuto da Israele per distribuire cibo nella Striscia. È la stessa “distribuzione umanitaria” che ha già provocato morti. L'ONU denuncia la “militarizzazione del cibo”. Gli aiuti sono usati come esche. L'illusione della pace si costruisce con le bombe, mentre le cancellerie occidentali fingono che le vittime siano un effetto collaterale. “Due popoli, due Stati” dice Giorgia Meloni, ma intanto non condanna lo Stato che sta infierendo su un intero popolo. La tregua tra Israele e Iran tiene. Quella tra Israele e Gaza, mai nemmeno iniziata, continua a scricchiolare sotto il peso dei corpi. Chi finge di non vedere, è già complice. E chi confonde l'umanitario con il militare, non salva: sorveglia. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 26.06.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 10:00


I titoli: Leone XIV alla Roaco: su Oriente cristiano violenza mai vista. Desideri di pace traditi con false propagande di riarmo Giornata internazionale contro la droga. Il Papa agli Stati: è un dovere smantellare il busines criminale della droga Israele annuncia la sospensione degli aiuti a Gaza. La Siria non esclude un accordo di pace con lo Stato ebraico Luca Collodi

Corriere Daily
Nato, soluzione 5%. Ergastolo a Impagnatiello. Le nozze Bezos-Sanchez

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 25, 2025 24:37


Francesca Basso spiega le decisioni prese al vertice dell'Aja sui contributi finanziari degli Stati membri, pressati dalle richieste di Donald Trump. Giuseppe Guastella parla della sentenza d'appello per l'uccisione di Giulia Tramontano, con la conferma della condanna per il suo ex fidanzato. Vera Mantengoli racconta dei preparativi per i tre giorni di festeggiamenti (e proteste) a Venezia per le nozze tra il proprietario di Amazon e Lauren.I link di corriere.it:Perché da 10 anni Trump semina dubbi sull'articolo 5 della NatoFemminicidio di Giulia Tramontano, confermato in appello l'ergastolo per Alessandro ImpagnatielloNozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez a Venezia, quanto costa la festa (e tutto quello che sappiamo)

Nessun luogo è lontano
Vertice Nato, approvato il 5%

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Jun 25, 2025


Tutto si è compiuto secondo le previsioni: la Nato entra nell'era in cui i 32 Stati membri si impegnano a raggiungere il 5% del Pil di spesa in difesa. Un'intesa politica in cui Rutte è riuscito a trascinare tutti i Paesi alleati, compresa la Spagna, che tuttavia mantiene delle riserve. Ne parliamo con Sergio Nava di Radio24, Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, e con Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all'Università Cattolica di Milano.

Corriere Daily
La tregua Israele-Iran. L'Italia e la guerra. I soldi della Nato

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 24, 2025 19:46


Davide Frattini racconta il primo giorno del cessate il fuoco tra i due Paesi, con la rabbia di Donald Trump per le violazioni all'accordo operate da entrambe le parti. Monica Guerzoni parla del dibattito in Parlamento dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni sul riarmo del nostro Paese in vista del prossimo Consiglio europeo. Giuseppe Sarcina presenta il vertice del Patto atlantico, in cui si discuterà del contributo economico degli Stati membri.I link di corriere.it:Che cosa è successo nel primo giorno di tregua tra Israele e IranMeloni: «Si vis pacem, para bellum». Schlein: «No, prepariamo la pace. L'Italia ripudia la guerra»La Nato e Trump: perché è sbagliato concentrarsi sul «totem» del 5%

24 Mattino - Le interviste
La crisi dell'Onu (e non solo)

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 24, 2025


Di fronte al riemergere degli Stati nazionali ed alle loro decisioni unilaterali, le organizzazioni internazionali, come l'Onu ma non solo, faticano a trovare un posto nell'attuale crisi dell'ordine.Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all'Università Cattolica di Milano e Lorenzo Castellani, docente di Storia delle istituzioni politiche presso la LUISS di Roma.

Keration Podcast
Anatomia dei conflitti nel 2025

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Jun 21, 2025 1:49


Attualmente, nel 2025, sono in corso 56 conflitti armati nel mondo,coinvolgendo direttamente o indirettamente almeno 92 Paesi, inclusal'Italia.  Questo rappresenta il numeropiù alto di guerre attive dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Tipologie di conflitti I conflitti attuali variano per natura e intensità: Conflitti interstatali: scontri fra Stati sovrani, come la guerra traRussia e Ucraina. Conflitti interstatali: guerre civili all'interno di uno Stato, come inSudan, Siria, Yemen ed Etiopia. Violenza non statale: scontri fra gruppi armati non ufficiali, ad esempio icartelli della droga in Messico e Colombia. Violenza unilaterale: attacchi deliberati contro i civili, frequenti inMedio Oriente e nell'Africa sub-sahariana.  Impatti umanitari Nel solo 2024, questi conflitti hanno causato oltre 233.000 vittime ecostretto più di 100 milioni di persone a migrare, sia internamente sia all'estero,per sfuggire alle violenze. Il Sudan, ad esempio, ha visto oltre 12,3 milionidi sfollati a causa della guerra civile iniziata nel 2023, rappresentando lapiù grande crisi di sfollamento interno al mondo. Conflitti principali damonitorare Secondo l'International Crisis Group, dieci conflitti sono particolarmentecritici nel 2025, tra cui:  Sudan: la guerra civile ha causato milioni di sfollati e una grave crisiumanitaria. Gaza: il conflitto fra Israele e Hamas ha portato a un alto numero di vittimecivili e accuse di genocidio. Ucraina: la guerra con la Russia continua senza segni di risoluzione. Etiopia: i conflitti interni persistono, con gravi conseguenze per la popolazione. Sahel: l'instabilità nella regione continua a crescere, con insurrezioni eviolenze diffuse.  Questi conflitti evidenziano una crescente instabilità globale, con impattisignificativi sulle popolazioni civili e sulla sicurezza internazionale.

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
255 - La storia che rifiutiamo di accettare: non siamo mai stati meglio

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Jun 16, 2025 15:18


Negli ultimi anni, il contesto globale non offre molti motivi per essere ottimisti: assistiamo a conflitti, guerre, ansia e la tecnologia sta diventando sempre più pervasiva. Questo ci ha portato a porci una domanda: a cosa è servito il progresso tecnologico, se il mondo sembra andare a rotoli? Abbiamo realizzato questo video per riflettere con voi e per capire, con il supporto di dati e indicatori, dove ci ha portato il progresso tecnologico. Per progresso tecnico si intende un processo attraverso cui vengono acquisite nuove conoscenze scientifiche che conducono alla creazione di tecnologie, beni e servizi: non è positivo o negativo di per sé, ma dipende dai nostri scopi e dal modo in cui scegliamo di utilizzarlo. Adottando una prospettiva più realistica, forse le cose non appariranno così negative come sembrano a noi che ci siamo immersi. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Generazione Mobile
​Fare Impresa in Slovacchia e nell'Europa Orientale

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Jun 14, 2025


Trecentoquarantaquattresima puntata della trasmissione “Generazioni Mobili” di Radio 24, il primo “passaporto radiofonico valido per l’espatrio”.ON AIR: su Radio 24 tutti i sabati dalle 14 alle 14.15, in versione “Express”IN PODCAST: sulle piattaforme di Radio 24 / Spotify / Apple Music / Amazon Music e tante altre, in versione “Extralarge”In questa puntata:- Federico Fabiani, fondatore di “Scambi Europei”, ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell’UE;- Marco Masutti, imprenditore 35enne attivo in Slovacchia, ci spiega nel concreto come avviare un’impresa nel Paese dell’Europa centro-orientale, facendone una base per espandere le proprie attività anche negli Stati limitrofi ospite in onda Moreno Feneziani, presidente della Camera di Commercio Italiana in Slovacchia;- Alessio Romeo, Digital Innovator e HR Startup Inventor, ci porta a scoprire i trend lavorativi e le migliori offerte di impiego in Europa e nel mondo;- nella rubrica “Expats Social Club” prosegue la serie di pillole informative, dedicate a consigli pratici e di orientamento su studio-tirocinio-lavoro all’estero. Oggi con Eures Italia vi raccontiamo un progetto che può rivelarsi molto utile per cercare impiego all’interno dell’UE.CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.itOppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema? Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it

SBS Italian - SBS in Italiano
Greta Thunberg, da Parigi, accusa Israele: "Siamo stati rapiti in acque internazionali"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jun 11, 2025 11:50


L'attivista svedese era a bordo di una nave della ONG Freedom Flotilla Coalition in direzione Gaza. È stata bloccata ed espulsa da Israele e ha fatto ritorno in Europa.

Il Volo del Mattino
Amiamo se siamo stati amati

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later May 26, 2025 2:21


Notizie a colazione
Lun 26 mag | Ma se facessimo gli Stati Uniti d'Europa?

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later May 26, 2025 18:42


Focus economia
Prende il via il Festival dell'Economia di Trento

Focus economia

Play Episode Listen Later May 22, 2025


Ha preso il via a Trento il Festival dell'Economia, che celebra la sua ventesima edizione e i 160 anni del Sole 24 Ore. Il tema di quest'anno è “Rischi e scelte fatali. L'Europa al bivio”. L'evento, organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing con il supporto delle istituzioni locali, si tiene dal 22 al 25 maggio. Nella giornata inaugurale, presenti cinque ministri tra cui Tajani, Giorgetti, Santanchè e Crosetto, e figure di rilievo come Caltagirone, Tremonti, Tronchetti Provera e Andrea Illy. La giornata si chiude con la cerimonia inaugurale e un intervento del cardinale Ravasi. Il Festival ospita 6 Premi Nobel e oltre 290 relatori tra economisti, accademici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Al centro, il futuro dell'Europa in un contesto geopolitico segnato da conflitti, crisi economiche e leadership deboli. Il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha rappresentato una svolta storica, aprendo a scenari di grandi cambiamenti: il ritorno del potere degli Stati, la globalizzazione che difficilmente ritornerà almeno come l'abbiamo conosciuta, lo sviluppo del commercio internazionale che dovrà fare i conti con una nuova era di dazi e protezionismo. Altrettanto certa è la polarizzazione sempre più evidente tra Stati Uniti e Cina, con l'Europa sempre di più un vaso di coccio tra due vasi di ferro, costretta a fare i conti con la Germania in recessione, le difficoltà sempre più evidenti della Francia e la drammatica mancanza di leadership adeguate. Il tutto in uno scenario che vede la geopolitica imporsi come variabile determinante, con una sessantina di guerre in corso e le lacerazioni indotte dal conflitto in Ucraina e dalla carneficina in Medio Oriente. Intervengono Marco Magnani, professore di International Economics alla LUISS Guido Carli e Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Consob, sospesa l'ops Unicredit su Banco BpmColpo di scena nell'Ops lanciata da UniCredit su Banco Bpm: la Consob ha accolto la richiesta di sospensiva dell'operazione per 30 giorni, riconoscendo la presenza di nuovi elementi emersi dopo l'avvio dell'offerta. La banca guidata da Andrea Orcel ha tentato un dialogo con il governo, ostacolato dai vincoli imposti dal Golden Power. I prossimi 30 giorni serviranno a valutare le alternative, incluso un ricorso al TAR o eventuali nuove strategie di mercato, tra cui possibili mosse su Mediobanca o Generali. Intanto, Banco Bpm ha annunciato l'intenzione di impugnare il provvedimento Consob, aprendo un nuovo fronte nella già complessa operazione. Ne parliamo con Alberto Grassani, Il Sole 24 Ore.

Notizie a colazione
Mer 21 mag | L'accordo dell'Oms sulle pandemie; la guerra in Ucraina e quella a Gaza

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later May 21, 2025 12:38


Il podcast di PSINEL
585- I tuoi stati mentali decidono tutto (anche se non te ne accorgi)

Il podcast di PSINEL

Play Episode Listen Later May 18, 2025 33:31


Ti è mai capitato di pensare “oggi non sono in me stesso”? Ecco, forse non lo sai, ma nessuno è mai “fuori da sé”. Siamo sempre dentro qualcosa. Più precisamente: dentro uno stato mentale. E se questa frase ti sembra un po' astratta, allora l'ultima puntata del podcast fa proprio al caso tuo.Clicca qui per approfondire (link attivo dalle 5:00 AM del 19/05/25) https://psinel.com/stati-mentali-la-verita-che-nessuno-ti-dice/Sei Psicologa/o? Stiamo creando una squadra di professionisti partecipa al Sondaggio⁠⁠ https://newmanspirit.typeform.com/to/cq3TyGC1⁠⁠Mindfitness è il nostro percorso gratuito per sviluppare il legame tra energia mentale e fisica. L'ho fatto insieme ad un grande professinista il dott. Valerio Rosso (medico psichiatra).⁠⁠ Iscriviti gratis cliccando qui⁠⁠Se ti piace il podcast adorerai il mio Nuovo libro: “Restare in piedi in mezzo alle Onde - Manuale di gestione delle emozioni”...⁠⁠ https://amzn.eu/d/1grjAUS⁠⁠- Vuoi Imparare a Meditare? Scarica Gratis Clarity:⁠⁠ https://clarityapp.it/⁠⁠- Instagram:⁠⁠ https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/⁠⁠- Test sull'Ansia: https://psinel.com/test-ansia-ig-pd/I NOSTRI PERCORSI:- Dall'Ansia alla Serenità:⁠⁠ https://psinel.com/ansia-serenita-sp/⁠⁠- Emotional Freedom:⁠⁠ https://psinel.com/emotional-freedom-sp/⁠⁠- Self-Kindness:⁠⁠ https://psinel.com/self-kindness-sp/⁠⁠- MMA (Master in Meditazione Avanzata):⁠⁠ https://psinel.com/master-meditazione-avanzata-sp/⁠⁠- Scrivi la Tua Storia:⁠⁠ https://psinel.com/scrivi-la-tua-storia-sp/- Self-Love: https://psinel.com/self-love-sp/⁠⁠Credits (traccia audio): https://www.bensound.com

il posto delle parole
Fabio Mini "La NATO in guerra"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 14, 2025 23:45


Fabio Mini"La NATO in guerra"Dal patto di difesa alla frenesia bellicaPrefazione di Luciano CanforaEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itQual è il ruolo della NATO oggi? Quali sono i suoi nemici? Può entrare in guerra? L'autore, per molti anni ai vertici NATO, offre proposte concrete per rivedere l'organizzazione dall'interno.Come si è arrivati a questo punto? Se la Nato è in guerra lo deve alla sua sistematica e irrazionale violazione delle proprie regole e dello stesso Trattato costitutivo. Per quasi mezzo secolo la Nato ha rispettato i limiti geografici e operativi stabiliti, anche se seguiva e sosteneva la politica statunitense nel mondo. Con la fine dell'Unione Sovietica, però, la Nato ha cominciato a “giocare” con le parole del Trattato, poi a mistificarle e infine a tradirle. Ora la Nato non ha limiti di territorio e non ha un solo Nemico. Ne ha molti, scelti con cura rispettando le priorità americane. E così ogni Stato membro deve vedersela con la Russia, la Cina, l'Iran, la Corea del Nord, l'India, i Brics, gli Stati nuclearizzati, i terroristi, i criminali, gli scafisti, le organizzazioni umanitarie e perfino i pacifisti. L'autore svela i metodi, i pretesti e i trucchi che hanno portato la Nato alla frenesia bellica e l'Europa all'autodistruzione, con l'auspicio che si torni a ragionare.Per tutti quelli che desiderano comprendere i retroscena del clima politico attuale e la situazione di guerra che viviamo ogni giorno.Fabio Mini è Generale di Corpo d'Armata dell'Esercito Italiano. Ha comandato tutti i livelli di unità Bersaglieri e ricoperto incarichi dirigenziali presso gli Stati Maggiori dell'Esercito e della Difesa. È stato direttore dell'ISSMI presso il Centro Alti Studi e ha prestato servizio negli Stati Uniti, in Cina e nei Balcani. È stato Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. Collabora con le riviste Limes e Geopolitica e dal 1989 al 2024 ha pubblicato e curato una ventina di libri sulla guerra con vari editori tra cui Einaudi, il Mulino e Paper First.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

24 Mattino - Le interviste
​Accordi sui dazi

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later May 13, 2025


Annunciato un accordo tra Usa e Cina sui dazi. Gli Stati Uniti ridurranno i dazi dal 145% al 30%, mentre la Cina dal 125% al 10%. La guerra dei dazi dichiarata dal presidente Trump si sta dunque lentamente trasformando in una muscolare politica commerciale tra gli Stati. È un bene per tutti, soprattutto per l'Italia e per la sua vocazione esportatrice.Ne parliamo con Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy.

Te lo spiega Studenti.it
L'Italia degli Stati regionali tra 1300 e 1400

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 2:38


L'Italia degli Stati regionali: dal tramonto dei Comuni alla nascita delle Signorie. Equilibri di potere nell'Italia tra 1300 e 1400 nello scenario dell'Europa in fermento.

Te lo spiega Studenti.it
L'Italia nel 400: storia, signorie e politica

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 2:14


L'Italia nel '400 fu un mosaico di Stati e corti rinascimentali, con la politica dell'equilibrio che mantenne la stabilità tra le potenze regionali.

Te lo spiega Studenti.it
Stati Nazionali Europei tra 1500 e 1600: politica, economia e società

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 2:29


Gli Stati Nazionali Europei tra XVI e XVII secolo: società, economia e politica politica in Europa tra 1500 e 1600.

Focus economia
Apple e Meta, mini multe Ue. Bruxelles non cerca lo scontro

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025


Per la prima volta l’UE ha applicato il Digital Markets Act (DMA) infliggendo multe ad Apple (500 milioni di euro) e Meta (200 milioni) per pratiche anticoncorrenziali. Apple è accusata di ostacolare l’accesso degli utenti a offerte alternative sull’App Store, mentre Meta avrebbe imposto una scelta troppo rigida tra condivisione dei dati e abbonamento a pagamento. Le sanzioni, ben inferiori alla soglia massima prevista dal DMA, suggeriscono una volontà europea di non aggravare ulteriormente i rapporti con gli Stati Uniti, già tesi per via della guerra commerciale lanciata da Trump. Bruxelles assicura che le decisioni sono puramente giuridiche, ma la Casa Bianca ha reagito duramente parlando di “estorsione economica”. Interviene Michele Polo, professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi.Kering, ricavi del primo trimestre in calo del 14% a 3,9 miliardiNel primo trimestre del 2025 Kering ha registrato ricavi in calo del 14%, a 3,9 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti. Il calo ha colpito tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacifico in forte contrazione (-25%), seguita da Europa occidentale e Nord America (-13%), e Giappone (-11%). Il titolo, che da inizio anno ha perso oltre il 25%, ha chiuso in rialzo prima della trimestrale, in scia alla buona performance del settore lusso a Parigi. Le vendite del canale retail diretto, centrale per la strategia di Kering, sono scese del 16%, mentre il wholesale ha perso il 23%, in linea con la politica di rafforzamento dell’esclusività distributiva. Tra i brand, Gucci ha segnato la flessione più marcata (-25%), penalizzata dal calo del traffico nei negozi e dalla razionalizzazione dell’offerta. Saint Laurent ha registrato un -9%, con segnali di tenuta in Medio Oriente e in parte del mercato occidentale. In controtendenza, Bottega Veneta ha chiuso con un +4%, grazie alla crescita a doppia cifra in Europa, Nord America e Medio Oriente. Le altre maison del gruppo hanno registrato un calo dell’11%, ma con dinamiche variegate: bene Brioni, Pomellato e Qeelin, più deboli McQueen e Balenciaga (nonostante il buon andamento nella pelletteria). Ne parliamo con Filippo Diodovich, market Strategist di IG Italia.Generali, l assemblea conferma Donnet alla guidaMediobanca vince la "battaglia" in assemblea Generali con il 52,38% dei voti, assicurando la riconferma di Donnet e Sironi, ma la "guerra" resta aperta. La lista Caltagirone si ferma al 36,8%, rafforzata dall'appoggio di Unicredit (6,7% del capitale), Delfin (9,9%) e Crt. Assogestioni esclusa dal CdA. Gli istituzionali, il retail e i piccoli azionisti si schierano con Mediobanca, che resta l’azionista di riferimento (13,04%). Nonostante la sconfitta, Caltagirone conquista tre consiglieri e conserva un ruolo critico in CdA. La partita ora si sposta su Mps, dove lo stesso Caltagirone è azionista e il dialogo con Mediobanca resta tutto da scrivere. Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore.Dazi, 12 Stati Usa fanno causa a TrumpDodici Stati americani, guidati da procuratori democratici e alcuni governatori repubblicani, hanno fatto causa a Trump per i dazi unilaterali, accusandolo di abuso del potere tariffario che spetterebbe al Congresso. Denunciato un impatto economico grave e immediato, soprattutto in Stati come California e Oregon. Mentre la tensione cresce, emerge una figura chiave nell’amministrazione: Scott Bessent, nuovo Segretario al Tesoro, ex trader di Soros e primo esponente apertamente gay nel ruolo. Con approccio pragmatico e tono conciliatore, Bessent spinge per una politica commerciale meno instabile, promuovendo un'America First aperta alla cooperazione globale. Marco Valsania, Il Sole24Ore.

Il Truffone
IT295: Gli Stati come recinti di sfruttamento della popolazione

Il Truffone

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 54:26


Oggi con Paolo parleremo di un liberalismo che non è mai esistito, della conoscenza sul denaro che è andata persa nella cultura occidentale, del vero fascismo che domina oggi, della propaganda per formare eserciti di schiavi moderni e continuare a sfruttare le popolazioni dentro ai recenti degli Stati moderni, e vedremo quali cambiamenti positivi si...

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Meloni-Trump, com'è andata?

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025


La visita di Meloni da Trump analizzata dal punto di vista comunicativo con Massimiliano Panarari, docente di sociologia della comunicazione alle università di Modena e Reggio Emilia, Luiss e Bocconi. Il meteo del weekend di Pasqua e un punto sulle precipitazioni delle scorse ore con Giulio Betti, climatologo e meteorologo del Consorzio Lamma del CNR. Dopo oltre tre anni di negoziati, gli Stati membri dell'OMS hanno trovato uno storico accordo sulla lotta alle pandemie. Ne parliamo con Roberta Villa, medico, giornalista e divulgatrice, autrice della newsletter “Fosforo e miele” su Substack.

Focus economia
Dfp: spesa sanitaria: il SSN rimane largamente sottofinanziato

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025


Il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025 conferma il sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, con il rapporto spesa sanitaria/PIL fermo al 6,4% fino al 2028. Nonostante un incremento della spesa nel 2024 e nel biennio successivo, le risorse rimangono insufficienti. La Fondazione GIMBE segnala una crescente difficoltà nell'accesso alle cure, con milioni di italiani costretti a rinunciare a visite per motivi economici e una carenza di personale. Il Governo sta introducendo misure contro le liste d'attesa, tra cui un decreto per permettere l'intervento diretto dello Stato in caso di inadempienze regionali. Ne parliamo con Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.In crescita il numero dei turisti in Italia, per Pasqua 11 milioni di italiani in viaggioOggi si sono tenuti gli Stati generali di Federturismo a palazzo Wedekind a Roma. La spesa turistica nel 2024, fa sapere Federturismo, ha raggiunto circa 110 miliardi di euro che, con un moltiplicatore di 2,5, ha generato oltre 270 miliardi di euro in termini di Pil. Non solo i turisti contribuiscono direttamente al pil, ma le attività economiche che dipendono dal turismo, come la produzione, la logistica, i servizi e altri settori, vengono enormemente stimolate. Analogamente, il comparto della logistica nel 2024 ha raggiunto un valore di 156,9 miliardi di euro, l'8,9% del Pil. Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, durante l'evento ha spiegato che: "È in continua crescita il numero dei turisti, nel 2024 in Italia le presenze turistiche hanno toccato i 458,4 milioni e grazie anche al boom di stranieri, oltre 250 milioni e +6,8% rispetto al 2023 e siamo riusciti a superare la Francia nella graduatoria europea piazzandoci al secondo posto dietro la Spagna. E' necessario però trovare un giusto equilibrio tra crescita e trasformazione e l'unico modo per raggiungere questo obiettivo è lavorare insieme". La Lalli ha anche aggiunto che: "Ci aspettiamo 11 milioni di italiani in viaggio per Pasqua e anche questo sarà un altro dei momenti di sviluppo turistco riconosciuto in termini di aumenti percentuali che stiamo ormai registrando in questi ultimi anni". Ne parliamo con Marina Lalli, presidente di Federturismo ConfindustriaFt, crisi della raffineria Isab di Priolo per scontro internoLa raffineria Isab di Priolo Gargallo, la più grande d'Italia, è in crisi a causa di uno scontro tra il miliardario greco, George Economou, suo investitore di maggioranza, e il gigante delle materie prime Trafigura. Lo spiega il Financial Times secondo cui la crisi potrebbe minacciare la sopravvivenza dell'impianto, che copre il 20% della capacità di raffinazione italiana e impiega circa 9.500 persone tra diretti e indiretti. La raffineria siciliana è stata venduta nel 2023 dal gruppo russo Lukoil, colpito dalle sanzioni Ue a Goi Energy, in un accordo organizzato dal magnate franco israleiano Beny Steinmetz. Una vendita, approvata dal governo italiano ma avvenuta in modo opaco, dove "né l'acquirente né Roma hanno rivelato l'identità dei suoi azionisti", spiega il quotidiano della City. I documenti visionati dal Financial Times mostrano però che Argus, il maggiore investitore nel fondo di controllo di Goi Energy, al momento della transazione era George Economou, un magnate greco la cui Tms Tankers è una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo di petrolio russo dopo l'invasione totale dell'Ucraina nel 2022. Secondo i documenti, l'operazione ha coinvolto, oltre a Economou, anche lo stesso Steinmetz e l'ex dirigente di Trafigura, Michael Bobrov. Da allora però i rapporti tra i tre si sono inaspriti a causa di questioni finanziarie e dei termini di un accordo decennale di fornitura e commercializzazione di petrolio firmato con la stessa Trafigura, spiega il giornale che rivela che le tensioni tra i soci sono ora alle stelle con Economou che sostiene che "l'accordo favorisce Trafigura", permettendole di guadagnare mentre la raffineria perde soldi. Il greco, che ora controlla il 99% di Goi Energy, ha infatti avviato una procedura per rinegoziare l'accordo con Trafigura e valuta anche la vendita dell'impianto. Tuttavia, "l'accordo di fornitura è un ostacolo nei colloqui con potenziali acquirenti", spiega il Financial Times. Cerchiamo di capirne di più con Nino Amadore, Il Sole 24 Ore,

Europa Europa
Cambi di rotta europei. Dal riarmo alla prontezza

Europa Europa

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025


L'Unione europea ha presentato la sua nuova strategia per la sicurezza interna, volta ad aiutare l'Unione a superare le acque agitate che la attendono nei prossimi cinque anni. Con lo pseudonimo di ProtectEU, questa strategia individua numerosi ambiti d'azione. Tra questi, il potenziamento della condivisione di intelligence, il rafforzamento della resilienza alle minacce ibride da parte di "Stati stranieri ostili e attori sponsorizzati da Stati" e la lotta alla criminalità organizzata, alla criminalità informatica, al terrorismo e all'estremismo violento. Ne parliamo a Europa Europa spingendo lo sguardo ai tentativi falliti di rendere più sicura l'Europa. Ospite di questa settimana è Maurizio Serra, diplomatico e scrittore, autore di "Scacco alla Pace - Monaco 1938" (Neri Pozza Editore). Il racconto di quando sperando di salvare la pace, Gran Bretagna e Francia, con la mediazione di Mussolini, cedettero a Hitler i Sudeti, non accorgendosi di compiere il passo decisivo verso l'abisso della Seconda guerra mondiale.

24 Mattino - Le interviste
Il populismo alla prova della realtà

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025


La seconda elezione di Donald Trump a presidente degli Stati uniti per la forza espressa fin qui, potrebbe diventare un banco di prova di tutti i populismi. Se il presidente americano riuscirà a mantenere le promesse molteplici potrà ulteriormente consolidarsi anche in Europa, molto meno, forse, se fallirà. Ne parliamo con Massimiliano Panarari, professore di Sociologia della comunicazione, Università di Modena e Reggio Emilia e Tonia Mastrobuoni, corrispondente de la Repubblica dalla Germania.

Focus economia
Dazi, i rischi per l'Italia

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025


Venerdì e sabato si tiene la Trentaseiesima edizione de "Lo scenario dell economia e della finanza" di The European House - Ambrosetti. Tra gli incontri più interessanti ci sarà venerdì "Gli impatti della Trumponomics sulle filiere industriali europee e italiane . Gli Stati Uniti rappresentano il 1° partner commerciale dell Unione Europea, con un surplus manifatturiero per l UE che sfiora i 200 miliardi di Euro (di cui il 19,6% detenuto dall Italia). Tuttavia, l UE registra un disavanzo verso gli Stati Uniti in termini di energia (-69,9 miliardi di Euro, di cui 7,6% detenuto dall Italia) e di servizi (-108,6 miliardi di Euro di cui 2,1% detenuto dall Italia) Teha evidenzia come gli impatti potenziali, derivanti dall introduzione di dazi, siano in media contenuti e gestibili per il sistema Paese, ricompresi tra 1,8 e 8 miliardi di Euro di riduzione dell export. Con la consapevolezza che alcune singole aziende di singoli settori potranno essere anche pesantemente impattate, come il settore dei macchinari, dei veicoli e della moda. Per rispondere alla politica commerciale del Presidente Trump, l Unione Europea potrebbe seguire le seguenti raccomandazioni: Consolidare la coesione tra gli Stati membri, rafforzare i legami verso altri, e nuovi, mercati e partner commerciali e attivare un tavolo di Lavoro condiviso tra Istituzioni europee e multinazionali americane.L elemento dirimente è: quanto la domanda di prodotti italiani ed europei è elastica rispetto al prezzo? Quanto i prodotti Made in Europe sono sostituibili (e in quanto tempo) da beni prodotti all interno degli Stati Uniti o in paesi non soggetti a dazi? In questo scenario, l Italia è il 21° Paese al mondo per insostituibilità commerciale delle esportazioni. Ne parliamo con Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, The European House Ambrosetti e Teha GroupConfindustria taglia Pil 2025, +0,6%. Se guerra dazi +0,2%"La crescita in Italia riprende slancio solo nel 2026", avverte il Centro studi di Confindustria che, all'appuntamento con le previsioni di primavera, ha rivisto al ribasso dal +0,9 al +0,6% la stima per il Pil 2025 e vede in crescita dell'1% il Pil 2026. Incide un clima di incertezza "al massimo storico" legato anche alla guerra dei dazi che "pesano come un conflitto commerciale". Può andar peggio: la stima ipotizza che "l'impennata di incertezza duri per la prima metà del 2025" e "non include l'effetto di ulteriori dazi e contro dazi"; per gli economisti di via dell'Astronomia "lo scenario peggiore di un'eventuale escalation protezionistica" comporterà, invece, un ulteriore rallentamento del Pil con uno scostamento "del -0,4% nel 2025 e del -0,6% nel 2026", riducendo quindi la crescita attesa al +0,2% nel 2025 ed al +0,4% nel 2026. "Energia, green deal e dazi: gli ostacoli all'economia italiana e europea" al centro dell'analisi del centro centro studi di Confindustria. Il contesto è quello di "uno scenario internazionale sempre più frammentato" con una Europa che "sta progressivamente perdendo competitività". Sull'economia italiana "si contrappongono forze di segno opposto". Non mancano fattori che agiranno in positivo, come il taglio dei tassi, la risalita del reddito disponibile reale totale delle famiglie grazie al progressivo recupero delle retribuzioni pro-capite, il buon contributo dei redditi non da lavoro, l'aumento dell'occupazione totale, il calo dell'inflazione, "sebbene gli ultimi due fenomeni si attenueranno nel 2025 e 2026". Si aggiunge il calo atteso della propensione al risparmio che con l'aumento del reddito può dare un buon contributo alla dinamica dei consumi. E c'è l'implementazione del Pnrr: "Tra il 2025 e il 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi. Anche se non verranno spese tutte (l'ipotesi è che ne venga spesa la metà, 65 miliardi), daranno un importante contributo al Pil, in particolare agli investimenti in costruzioni, frenati dal venire meno degli incentivi all'edilizia residenziale". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Pnrr, Fitto gela Giorgetti ma apre alla possibilità di spostare i progetti alla CoesioneLa doccia fredda per le speranze di proroga del Pnrr interne al governo è arrivata proprio dal vice presidente esecutivo della Commissione Ue di Fdi. A inizio settimana Raffaele Fitto in audizione alle commissioni congiunte del Parlamento Europeo ha ricordato che: "Gli Stati membri hanno solo 18 mesi per raggiungere i circa 5mila target milestone, è importante accelerare. La Commissione è pronta a sostenere tutti gli Stati membri, ma dobbiamo ricordare che il margine di manovra si sta assottigliando. Tutti i target e i milestones devono essere raggiunti entro agosto 2026", ha aggiunto Fitto. Dopo il bastone è poi arrivata la carota: la Commissione europea nella revisione di medio termine della Politica di Coesione ha proposto che Stati Ue e regioni dovrebbero individuare "entro giugno 2025" i progetti del Pnrr che "rischiano di non essere completati entro la scadenza di agosto 2026" e che potrebbero essere presi in considerazione per il finanziamento attraverso la politica di Coesione. Nonostante il governo continui a considerare il Pnrr un successo, però, secondo il Sole 24 Ore sono almeno 20 le misure in affanno. Nel frattempo però come preannunciato da Ursula von der Leyen nel suo piano "ReArm Europe", poi ribattezzato "Readiness2030", la Commissione europea ha presentato la proposta che consentirà agli Stati di usare i fondi di Coesione tradizionalmente destinati alle regioni più in difficoltà per finanziare capitoli di spesa che rispondono alle nuove priorità, a partire dalla Difesa. Interviene Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.

Il Mondo
I venezuelani espulsi in massa dagli Stati Uniti. I salari bassi alimentano le disuguaglianze in Italia.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Mar 26, 2025 27:52


Da ieri più di mezzo milione di venezuelani, nicaraguensi, haitiani e cubani che vivevano legalmente negli Stati Uniti sono diventati irregolari. Con Stefano Pozzebon, corrispondente della Cnn, da Bogotá.In Italia i salari reali sono inferiori di 8,7 punti rispetto a quelli del 2008, la più forte perdita di potere d'acquisto tra i paesi a economia avanzata del G20. Con Elena Granaglia, economista e co-cordinatrice del Forum disuguaglianze e diversità.Oggi parliamo anche di:Disco • Private dancer (40th anniversary) di Tina TurnerCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Nuntii Latini
diē duodēvīcēsimō mēnsis Martiī

Nuntii Latini

Play Episode Listen Later Mar 18, 2025 7:54


Americānī Houthiānōs oppugnant Praeses Americānus nautīs imperāvit ut crebrīs tēlīs impetum facerent in Iemen, unde Houthiānī latrōnēs suīs tēlīs innocentēs mercātōrēs nāvēsque onerāriās oppugnāre solent. Magistrātūs Americānī nēgant sē ita levem impetum facere, ut Houthiānōs monēre dēhortārīve videantur, sed vim potius ingentem exitiālemque in illōs esse illātūrōs, donec illī aut commerciō oppugnandō dēsistant aut omnī aggrediendī facultāte prīventur. Vicechalīpha occīsus Iraquiānī et Kurdī et Americānī mīlitēs coniunctīs vīribus impetum fēcērunt in conjūrātōs latrōnēs, quī sē Chalīfātum Islamicum appellant, et Abu Khadijam, quī vicechalīpha erat et in perīculōsissimōrum hominum numerō habēbātur, interfēcērunt, atque uxōrem ēius comprehendērunt. Lēgātus Africae Merīdiōnālis expulsus Ebrahim Rasool, lēgātus Africae Merīdiōnālis, quippe quī praesidem Americānum calumniātus esset, a magistrātibus Americānīs expulsus est ut persōna nōn grāta. Nam grātia inter Americam et Africam Merīdiōnālem iam dēminuēbātur, prīmum, quod Africānī Merīdiōnālēs novam lēgem tulērunt quā magistrātibus licēret praedia cīvibus dēmere sine compēnsātiōne, quod vix congruere et cohaerēre cum normīs iūris rērum vidērētur; deinde, quod Israelītās, quī post impetūs in sē abhinc duōbus annīs factōs bellum in Hamas, gregem Palaestīnōrum latrōnum terrōrem īnferentium, gerunt, Africānī Merīdiōnālēs coram Iūdicibus Omnium Gentium accūsāvērunt gentis Palaestīnae excīdendae. Praedōnēs dēportātī Quamquam Jacobus Boasberg iudex cōnātus est prohibēre nē magistrātūs Americānī, sub lege saeculō duodēvīcēsimō in aliēnōs praedōnēs lātā, aliēnigenās vinculīs publicīs onerātōs deportārent, nihilōminus eōdem tempore duo aeroplāna praedōnum plēna et ab Americā iam profecta atque extrā diciōnem Americānam Salvātōriae appropinquābant. Itaque Nayib Bukēle, praeses Salvātōriānōrum, nūntiāvit ducentōs duodēquadrāgintā grassātōrēs Venetiōlānōs, quī sub commūnī nōmine “trāminis Araguae” ad scelera committenda essent coniūrātī, in suam diciōnem receptōs esse atque ad CECOT, maximum novī orbis terrārum carcer, esse dēductōs; vigintī autem et trēs sub nōmine “Marae Salvatruchae” sociātōs, inter quōs duō essent dūcēs quōs magistrātūs Salvātōriānī interrogāre vellent. Dūcēs latrōnum Mexicānōrum reī capitālium crīminum Michāēl Angelus Trevīnus Morālēs et Ānsgārius Ōmārus ēius frater, quī Mexicānīs latrōnibus Zētārum nōmine coniūrātīs et ob saevitiam nōtīs ōlim praefuerant atque ante decem annōs ā magistrātibus Mexicānīs comprehēnsī erant, quī etiam mēnse Februāriō exeunte in diciōnem Americānōrum trāditī erant, nuper accūsātī sunt coram Americānīs iūdicibus crīminibus multīs, etiam capitālibus. Zētae, quōrum grex hodiē appellātur Cōniūrātiō Septentriōnālis et Orientālis, ā magistrātibus Americānīs dēsignātī sunt hostēs terrōrem īnferentēs. Americānī etiam Gravely nāvem bellicam et tēlīs onerātam mīsērunt ad Sinum Americānum, ubi līmitāneae potius nāvēs quam bellicae circumīre solent. Dracō ad Statiōnem Caelestem pervēnit Diē Sōlis Dracō, vehiculum caeleste, quod SpaceX prīvata societas parāvit, quattuor astronautās—duōs Americānōs, ūnum Iāpōnem, ūnum Russum—integrōs et incolumēs ad Statiōnem Caelestem addūxit. Hodiē, Dracō ad terram revertitur cum duōbus astronautīs Americānīs, quōs Boeing societās in caelum ēmīsit nec redūcere potest. Vox Americae dēfuncta Vox Americae, ūna cum Radiophōniā Līberae Eurōpae et Radiophōniā Lībertātis, per quam nūntiī sententiaeque magistrātuum Americānōrum ad omnēs gentēs aliēnās propagābantur, est clausa. Diurnāriī Vōcis Americae videntur novōs magistrātūs offendisse praecipuē quod nōluerint dīcere Palaestīnōrum gregem, quī sē Hamas vocat, terrōrem Israēlītīs īnferre. Vīs ēlectrica dēficit Cūbānīs Quartum ē mēnse Octōbrī vīs ēlectrica Cūbānīs dēfēcit. Regimen commūnisticum, quod vix satis petroleī ā Venetiolānīs prae ūtrīusque gentis pauperitāte emere potest, Americānōs culpāvit. Belogrādī reclāmātur Trecentēna mīlia Serbōrum Belogrādī reclāmāvērunt in corruptōs magistrātūs, et praecipuē in Alexandrum Vučić, quī decem iam annōs vel minister prīmārius vel praeses ad gubernācula reī pūblicae sedet. Indūtiae sublatae Indūtiae inter Palaestīnōs et Israēlītās sunt diē Lūnae sublatae, cum Israēlītae dēnuō coepissent impetūs in Palaestīnōs facere ad gregem latrōnum, quī Hamas sē vocant, excīdendum. Ad quadringentōs Palaestīnōs inter prīmōs impetūs referuntur esse interfectī. Dē pāce conciliandā disputātur Pergunt lēgātī Americānī cum Russīs dē pāce inter illōs et Ūcrāīnēnsēs conciliandā colloquī; pergunt et Eurōpaeī inter sē colloquī dē iīsdem cōnsiliīs, quibus Russī acerrimē repugnant, vidēlicet satisdātiōnibus pācis quae mīlitēs occidentālēs et gentium Atlanticā Societāte coniunctārum ad fīnēs Russōrum addūcent. Emmanuēl igitur Macron, praeses Gallōrum, quī oblītus esse vidētur Russōs quīntam partem Ūcrāīnae vī armōrum iam cēpisse et victōrēs in bellō ēvādere, dīxit nōn illīs sed Ūcrāīnēnsibus ēligendum esse utrum Eurōpaeīs licēret mīlitēs in Ūcrāīnam immittere. Pergunt autem Russī Ūcrāīnēnsēs vincere, et praecipuē in Kurschā prōvinciā Russicā; unde Americānī magistrātūs metuunt nē quantō diūtius morae colloquendō trāhantur, Russī tantō potentiōrēs in territōriō fiant Ūcrāīnēnsium.

Focus economia
Piano di riarmo Ue all'Ecofin, l'Italia propone garanzia Ue per mobilitare 200 miliardi

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 11, 2025


Il piano di riarmo europeo arriva sul tavolo dei ministri delle Finanze del blocco, dopo il via libera dei leader europei al summit di Bruxelles del 6 marzo. E il primo confronto è proprio sugli strumenti da mettere in campo, al centro della cena informale tra i ministri dell Ecofin, seguita da uno scambio sulle regole fiscali, su come usare cioè la flessibilità del Patto. Con il ministro Giancarlo Giorgetti che porta ai colleghi Ue la proposta italiana, che non vuole definirsi solo come un idea per la difesa, ma anche per la sicurezza e la protezione. E soprattutto cerca di catalizzare gli investimenti privati: una Iniziativa Europea per la Sicurezza e l Innovazione Industriale , è il nome del documento presentato ai colleghi dal ministro italiano.L Italia vuole richiamare l attenzione a non guardare solo agli interventi tramite nuovo debito a sostegno degli investimenti nella difesa. Da un lato perché ritiene serva una visione di economie sostenibili a lungo termine e dall altro perché è particolarmente importante per Paesi come l Italia impegnati in uno sforzo di riduzione del proprio debito. L idea sarebbe così quella di rafforzare la componente degli Stati membri nell InvestEu, migliorando l efficacia delle garanzie Ue per attrarre capitali privati. Il rafforzamento di InvestEU è già tra le proposte della Commissione."La proposta italiana è stata accolta favorevolmente ieri, ora andrà discussa con la Commissione europea ma dal punto di vista della presidenza Ue il messaggio è che ci serve una forte Unione dei mercati dei capitali per finanziare queste nuove necessità". Lo ha detto il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domanski, alla presidenza di turno Ue, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin. Sono intervenuti a Focus Economia Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore e Raul Caruso, Professore di Economia della pace in Università Cattolica.Trump, escalation con il Canada: raddoppia i dazi su alluminio e acciaio. Ma le aziende Usa sono preoccupateTrump non molla e anzi rilancia la guerra commerciale con il Canada. «Ho incaricato il segretario al Commercio di aggiungere un altro 25% di dazi, portandoli al 50%, su tutto l acciaio e l alluminio provenienti dal Canada», ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth. I nuovi dazi «saranno effettivi da domani».Il presidente americano afferma che la misura è una risposta alla mossa dello stato canadese dell Ontario che «ha imposto tariffe del 25% sull elettricità che va negli Usa», una mossa che era a sua volta la risposta ai dazi imposti da Trump. L Ontario fornisce l energia elettrica a tre importanti Stati americani: Minnesota, Michigan e New York.Marco Valsania, Il Sole 24 Ore, è intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Mancanza di credito alle imprese e fuga di capitali zavorra del PILIl risiko del settore bancario ha riacceso le preoccupazioni delle imprese sull accesso al credito. Il timore è che banche più grandi e lontane dal territorio siano meno interessate a prestare liquidità alle piccole imprese, che pur rappresentano il cuore del nostro apparato produttivo. I processi di fusione possono portare a una concentrazione del rischio e a una conseguente riduzione del credito. Neppure una puntigliosa attività delle autorità volta a tutelare la concorrenza riesce ad affrontare pienamente il problema.Tuttavia, la questione dell accesso al credito, che risulta fondamentale per la crescita economica, in Italia ha una portata ben più ampia di quella legata alle aggregazioni bancarie e rasenta un emergenza nazionale. Da un lato, infatti, negli ultimi quindici anni le banche italiane, che pure si sono molto rafforzate in termini organizzativi, reddituali e patrimoniali, hanno operato una drastica riduzione delle loro erogazioni alle imprese che ha pochi paragoni con gli altri principali paesi. Dall altra, la dimensione microscopica delle nostre aziende e l arretratezza del nostro mercato dei capitali faticano a far nascere strumenti e operatori non bancari che possano finanziare le imprese. La necessità di contrastare il sottosviluppo e la frammentazione del mercato dei capitali europei è stato oggetto della conferenza internazionale promossa da Assonime in collaborazione con l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico su Corporate Governance and capital market for competitive and sustainable Europe che si è tenuta oggi a Milano a Palazzo Mezzanotte, con il supporto di Borsa Italiana.Il commento di Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.