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Tra perdere interesse e non agire, c'è differenza. Tra sentirti stanco e arrenderti, c'è differenza. Tra ascoltare le critiche e pensare che sbagli tu, c'è differenza. Quando ti senti demotivato, avverti che non hai, o hai perduto, l'interesse verso qualcosa. Può avvenire tutto ad un tratto, oppure, nel tempo. Può accadere per qualcosa, o per tante cose. Ma qualunque sia la causa, in genere nasconde degli inganni. Sembra demotivazione, e invece è sfiducia, o paura, o timore della sfida, di sbagliare o di cambiare. Per non essere demotivato così tanto da perdere la motivazione devi imparare a restare saldo nelle idee buone anche quando la motivazione langue. Ti aiutano determinazione, perseveranza e forza di volontà. Da lì devi partire, perché ogni demotivazione ha una ragione, ma anche una soluzione. “Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere” (Seneca)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/come-non-essere-demotivato/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Buongiorno, da qualche anno dedico l'ultima domenica di agosto a un seminario tematico di costellazioni familiari spirituali. Quest'anno parleremo del giusto aiuto nelle relazioni.Nelle relazioni della nostra vita è importante trovare il giusto posto e il giusto equilibrio. Abbiamo la tendenza a voler aiutare o a voler salvare gli altri? Attiriamo spesso persone in difficoltà? Sentiamo un disequilibrio e non sappiamo quando è giusto tendere una mano, o come farlo?Nelle costellazioni familiari si parla molto di aiuto e di relazioni. Affronteremo questo tema riflettendo sul rapporto genitori-figli (e figli-genitori), sulle relazioni di coppia, di amicizia e anche terapeutiche. Parleremo di quelli che vengono chiamati gli ordini dell'amore nelle relazioni e nella famiglia, accennando anche agli ordini dell'aiuto.Sarà un seminario pratico, con esercizi a coppie o in trio, basati sui movimenti delle costellazioni spirituali, per sentire da dove originano certi nostri disequilibri o tendenze nell'aiuto, che ci fanno perdere forza, e per ripristinare ordine ed equilibrio.Una giornata con brevi momenti teorici e vari esercizi esperienziali che coinvolgeranno tutti i partecipanti.Dedicheremo anche una parte del tempo ad alcune costellazioni familiari sul tema.31 agosto9:30 – 18:00Cassano d'Adda (MI)Per informazioni:diegogiaimi@libero.it3473315571
Incorporare il concetto del conto corrente emozionale nella nostra vita ci aiuta a diventare più consapevoli delle nostre emozioni e della loro influenza sugli altri. Ci insegna anche a essere più attenti alle emozioni degli altri e a come possiamo supportare e incoraggiare le loro positive. Inoltre, ci aiuta a sviluppare una maggiore empatia e a creare relazioni più significative e soddisfacenti. __________
La verità è una forma di coraggio, cui arrivi per scelta. Quella vera, fa sempre bene. A chi la sceglie e a chi la riceve. Naturalmente, quando si parla di relazioni umane, conta molto il “come”. La pretesa che una verità giusta sia indolore, che possa andar bene per tutti, che non ci sia un modo buono per comunicarla, che quello che conta è che sia buono per te, è, appunto, una pretesa. Ma quello che è vero non si pretende, lo si sostiene, lo si coltiva e lo si usa per crescere. Nell'evoluzione personale, la verità è un punto di partenza e un obiettivo cui tendere, e si concretizza in tutto, in ciò che pensi e che dici, in come scegli di dirlo, nell'uso che vuoi farne. Questo è il vero punto di partenza. "Impara ciò che è vero per fare ciò che è giusto" (T. Huxley)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/verita-crescita-personale/- E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
In questo episodio esploro il valore delle intelligenze multiple secondo la teoria di Howard Gardner, come chiave per accogliere la diversità, valorizzare talenti spesso invisibili e costruire una società più equa e relazionale.Condivido esempi concreti di personaggi che incarnano ciascuna delle 9 intelligenze, e vi propongo di riflettere sulle forme di intelligenza oggi premiate… e quali, purtroppo, restano escluse.Il cuore dell'episodio è dedicato all'intelligenza interpersonale: la capacità di comprendere l'altro, entrare in relazione autentica, ascoltare, creare ponti.Una competenza fondamentale in un mondo che sembra aver perso la bussola del “noi”. Un invito alla riscoperta dell'empatia, della presenza, del valore umano nelle relazioni.Il mio sito: Giovanna GiuffrediCorsi di CoachingCoaching Time
IIl podcast della 3I dell' IIS Curie-Vittorini di Gurgliasco, Torino.
Il podcast della 3I dell'IIS Curie-Vittorini di Gurgliasco, Torino.
Sapere quale sia la cosa giusta e decidere di farla sono due cose molto diverse. Perché a volte vuoi fare la cosa giusta per te, ma non giusta davvero. Giusta per non affrontare i problemi, non giusta per risolverli. Così, fare la cosa giusta richiede un allenamento mentale orientato alla fiducia; che tutto ciò che è appropriato, è migliore. Che quello che va bene, fa anche bene. Sei vuoi sapere come fare la cosa giusta, devi prima chiederti se sei d'accordo con il perché. “Il problema non è fare la cosa giusta, è sapere cosa è giusto” (L. Johnson)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/come-fare-la-cosa-giusta/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Yan Xuetong è una figura di spicco nel campo delle relazioni internazionali in Cina. Ricopre la carica di professore emerito e decano dell'Istituto di Relazioni Internazionali all'Università Tsinghua, una delle istituzioni accademiche più prestigiose della Cina. Ed è uno degli analisti cinesi di Relazioni internazionali più famosi nel mondo. Ha una sua teoria che di solito viene chiamata "realismo morale" e di recente ha partecipato a un convegno a Pechino: il suo testo è stato ripreso da molti media e account di WeChat e ha fatto discutere. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Yan Xuetong on political leadership and great power competition, canale YouTube Cgtn, 11 novembre 2021. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ti è mai capitato di farti queste domande: perché continuo a sabotare le mie relazioni?Perché ripeto sempre gli stessi errori, anche quando penso di aver imparato la lezione?Questo è spesso legato al nostro bambino interiore e alle sue ferite.Molte persone iniziano un percorso terapeutico per affrontare ferite profonde che risalgono all'infanzia. Anche se non possiamo cambiare ciò che è successo in passato, possiamo prenderci cura di quella parte vulnerabile e fragile dentro di noi: il nostro bambino interiore. È lì che risiedono i nostri primi condizionamenti, le esperienze originarie che hanno modellato il nostro modo di percepire il mondo e di relazionarci agli altri.Quando questo bambino interiore prende il sopravvento, può sembrarci un nemico, un sabotatore che ci spinge a comportarci in modi che ci feriscono o ci fanno soffrire. Ma come possiamo riconoscere quando è lui a parlare o ad agire?In apparenza, le nostre relazioni sembrano tra adulti. In realtà, molto spesso, sono dinamiche tra due parti bambine che si incontrano, si attraggono e si scontrano. Le ferite passate si riattivano nei legami presenti, e i comportamenti che oggi mettiamo in atto possono essere un indizio prezioso per risalire a quelle ferite originarie.Riconoscerle è il primo passo per iniziare a guarire. Ci sono alcuni segnali chiari che ci aiutano a capire quando è il nostro bambino interiore a reagire:Reazioni sproporzionate rispetto alla situazione reale: ci sentiamo colpiti nel profondo anche da piccoli gesti o parole.Paura dell'abbandono e bisogno ossessivo di controllo nelle relazioni: temiamo di essere lasciati, abbiamo bisogno continuo di rassicurazioni e viviamo il legame in modo centrato su noi stessi.Autocritica eccessiva: dentro di noi risuona una voce severa, che ci giudica costantemente.Perfezionismo: cerchiamo di essere sempre impeccabili nel tentativo (inconscio) di ottenere amore, approvazione e sicurezza.Tendenza a mettere i bisogni degli altri prima dei nostri: cerchiamo di essere "bravi" per non perdere l'affetto degli altri.Anche il corpo parla e ci indica quando è il bambino interiore a reagire: tensioni croniche, disturbi del sonno, ipersensibilità emotiva sono segnali fisici del bambino ferito. Le emozioni sono così intense che facciamo fatica a gestirle. Il corpo reagisce a questi "trigger" emotivi, spesso legati a esperienze passate che non abbiamo mai realmente elaborato.Tutti noi abbiamo bisogni primari fondamentali: essere visti, riconosciuti, amati, sentirci al sicuro. Se questi bisogni non sono stati soddisfatti durante l'infanzia, il bambino dentro di noi ha dovuto trovare strategie per adattarsi e sopravvivere. Queste strategie – come negare la sofferenza, reprimere le emozioni, costruire una maschera – si fissano nel subconscio. E anche se oggi, da adulti, non ci servono più, continuiamo ad agire secondo quei vecchi schemi, inconsapevolmente.Allora, cosa possiamo fare?Dobbiamo diventare noi i genitori del nostro bambino interiore. Significa imparare ad ascoltarlo, proteggerlo, educarlo con amore. Non per reprimere ciò che prova, ma per aiutarlo a sentirsi finalmente al sicuro. Solo così possiamo interrompere il ciclo della ripetizione e costruire relazioni più sane, autentiche e consapevoli.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Può esistere vera vicinanza senza amicizia? Conoscenza profonda senza benevolenza? Essere amico è una scelta o un modo di essere? Certamente, una scelta. Ma anche, un modo di essere. Così, non può esistere relazione umana di valore che non si fondi sull'amicizia. Ogni amicizia ha le sue proprie sfumature, tra partner, colleghi, in famiglia. Essere amico significa provare stima, avvertire affinità di visioni e sentimenti, desiderare il meglio che l'altro possa avere. Aiutarlo, e intanto, migliorare se stessi. Per me, ogni persona cui mi dedico è un amico vero. Quel sentimento fraterno e disinteressato, un'affinità che edifica continuamente lo stesso rapporto e che arricchisce chi lo coltiva. Sii amico, di te stesso, per cominciare. E poi, di ogni persona che incontrerai nella tua vita. Perché dove non c'è amicizia, non può esserci relazione umana feconda. “Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia” (Epicuro)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/essere-amico/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Majed al-Ansari, Consigliere del Primo Ministro del Qatar e Portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri, è intervenuto a un evento organizzato dallo IAI dal titolo "Europe and the Gulf: Roles in De-Escalating the Israel-Iran Conflict". In dialogo con Maria Luisa Fantappiè, ha approfondito le relazioni tra Iran e Qatar alla luce dell'attacco iraniano contro una base militare statunitense.
Ti è mai capitato di incontrare un uomo, al supermercato, alla stazione, per strada. E senza neanche scambiarci una parola, cominci a fare la lista mentale dei “pro e contro”? Potrebbe essere un buon compagno? Una donna mi ha mandato un vocale, al quale rispondo nel nuovo podcast: “Tendo a considerare ogni essere umano di sesso maschile come un potenziale partner… anche sconosciuti. Li analizzo come se dovessi scegliere. Cosa ne pensi?” Nel nuovo episodio rispondo a questa riflessione, e credimi. Ci ho messo la mia esperienza di donna, coach e essere umano che ha esplorato a fondo il bisogno d'amore, di riconoscimento… e anche di controllo. Spoiler: non è un “problema”. Ma è un segnale. E può diventare un portale. Se ti accende, seguimi in questo viaggio ancora più a fondo. ✨ Mandami anche tu la tua domanda: http://speakpipe.com/giusivalentini
Essere a tuo agio è molto meglio che sentirti a disagio. Che, poi, disagio, vuol dire mancanza di qualcosa di opportuno e adatto. Spesso, il vero disagio, è interiore. Non dipende dai fatti esterni, ma da come li senti, li vedi e li affronti. Superare il disaggio vuol dire, prima di tutto, accettare che è possibile, a volte, non essere soddisfatti, volere qualcosa di meglio, anche, sbagliare, sentirsi vulnerabili o coltivare idee in cui trasformare quello che non ti fa essere felice. Da questa prospettiva, il disagio è un ottimo amico, ti segnala che puoi stare meglio. Trovare un luogo, prima di tutto interiore, in cui essere te stesso e a tuo agio, e poi, adoperarti per trasferirlo nella vita. “Sei quello che fai, non quello che dici che farai” (Jung)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/superare-il-disagio/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Il distacco viene spesso percepito come qualcosa di negativo, un'emozione da evitare. Tuttavia, essere distaccati non significa non provare emozioni. Anzi, quando ci allontaniamo da noi stessi, ciò che spesso sperimentiamo è stress.Di fronte a emozioni intense, tendiamo a reagire in due modi: o esplodiamo o ci chiudiamo. Queste sono reazioni automatiche che indicano una mancanza di presenza e consapevolezza. In quei momenti, non siamo davvero connessi a noi stessi: agiamo per impulso, senza comprenderci.Esistono però due forme di distacco: una sana e una difensiva.Il distacco sano non è evitamento. È la capacità di osservare ciò che accade dentro di noi, di riconoscere l'emozione, darle un nome e lasciarla fluire. Osservare significa essere presenti, prendersi una pausa per ascoltarsi. Dare un nome alle emozioni è un passaggio essenziale per affrontare ciò che viviamo. Solo così possiamo lasciar andare, senza restare aggrappati a ciò che proviamo.Al contrario, il distacco difensivo ci spinge a evitare. È ciò che ci porta a bloccare o anestetizzare le emozioni, a rimandare l'incontro con il nostro sentire. Questo tipo di evitamento è spesso alla base del nostro malessere: soffriamo perché ignoriamo o non riconosciamo ciò che proviamo.Ma cosa succede se impariamo a praticare un distacco emotivo sano? Tra i principali benefici ci sono una maggiore capacità di autoriflessione e la possibilità di stabilire confini più chiari e rispettosi, sia verso gli altri che verso noi stessi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Tutto si è compiuto secondo le previsioni: la Nato entra nell'era in cui i 32 Stati membri si impegnano a raggiungere il 5% del Pil di spesa in difesa. Un'intesa politica in cui Rutte è riuscito a trascinare tutti i Paesi alleati, compresa la Spagna, che tuttavia mantiene delle riserve. Ne parliamo con Sergio Nava di Radio24, Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, e con Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all'Università Cattolica di Milano.
La tua mente controlla tutto, in perenne elaborazione della vita che stai vivendo; persino la tua percezione del presente è assemblata da segnali che arrivano da momenti diversi. E la maggior parte della tua mente non è concentrata sul presente: vaga tra ricordi passati e futuri immaginati. Perché? Perché il tuo cervello racconta una storia: una narrazione di sé che ha avuto inizio nell'infanzia, plasmata dai racconti che hai ascoltato e raccontato. Dal significato che gli hai dato. Dalle illusioni che hai costruito. Cambiare la prospettiva cambia le cose. Sostenere funziona meglio di illudere. Vedere le cose diverse da ciò che sono non aiuta a cambiarle. Vederle per ciò che sono, ti permette di trasformarle. Costruire racconti nuovi, sapendo prima quali personaggi vuoi mettere nella storia, quali sono le risorse del protagonista, quali le scoperte che vuoi aggiungere alla tua vita. Il protagonista sei tu. Cambiare è possibile. “La tua grandezza non è rivelata dalle luci che brillano su di te, ma dalla luce che brilla dentro di te” (R. Davis)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/autoillusione-autosostegno/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Accettare la paura e accrescere il benessere è possibile e può essere anche semplice.Il nostro ego però reagisce come può per ripristinare il sistema facendoci sentire sbagliati e procurandoci sensi di colpa e di inadeguatezza.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Cos'è il concetto di sé? Definizione e significato di ciò che un individuo pensa di se stesso. Autostima, identità, senso morale e sessualità.
Tutto ha un costo, nella vita e nelle relazioni, sul lavoro, e in famiglia. Anche quando non sembri, un prezzo lo paghi. Appurato questo, che è un fatto comprovato e incontestabile, c'è allora una domanda che puoi farti: esiste un prezzo che vale la pena di pagare? Per vivere relazioni armoniose e generatrici, impegnarti in un lavoro in cui puoi essere migliore, creare una famiglia in cui chi resta, ci resta perché lo vuole. Posso dirti qual è la risposta più giusta. Le prospettive aiutano, ad ampliare gli orizzonti. Ognuno, alla fine, sceglie per se stesso, e questo è il bello della libertà. Ma senza le domande giuste, le risposte non arrivano. E senza le risposte, giuste, un problema non trova la sua soluzione. "Nessun prezzo è troppo alto da pagare per il privilegio di possedere se stessi" (Nietzsche)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/prezzo-che-vale-la-pena-pagare/ - E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Un percorso educativo tra disabilità visiva, relazioni orizzontali e natura, promosso a Cagliari da Punti di Vista con il supporto dell'Osservatorio Astronomico e della Chiesa Valdese. Martina Balloi, coordinatrice del progetto Mizar, ha raccontato ai microfoni di Unica Radio un'esperienza capace di unire giovani con e senza disabilità visiva in un percorso di crescita autentica. Il progetto, nato in Sardegna grazie all'associazione Punti di Vista, è stato finanziato con i fondi dell'otto per mille della Chiesa Valdese e ha coinvolto partner come l'Osservatorio Astronomico di Cagliari e realtà impegnate nella divulgazione inclusiva. La seconda edizione di Mizar è nata da un desiderio espresso direttamente dai ragazzi che avevano partecipato alla prima: allargare il gruppo, viaggiare, incontrare nuove persone e vivere nuove esperienze inclusive. Grazie al sostegno della Chiesa Valdese e alla rete di relazioni costruita sul territorio e oltre i confini regionali, il progetto ha potuto espandersi, coinvolgendo nuove città e nuovi osservatori, tra cui quello di Medicina. La forza dell'ascolto attivo, la guida dei ragazzi e la rete di collaborazioni Uno degli elementi più innovativi di questa edizione è stato il ruolo attivo dei partecipanti della prima edizione nella formazione dei nuovi arrivati. I ragazzi hanno condotto direttamente gli incontri introduttivi, spiegando tecniche di accompagnamento e condivisione delle esperienze. Questo approccio ha rafforzato l'autonomia personale e la consapevolezza, trasformando Mizar in una vera palestra relazionale. Il viaggio a Bologna ha rappresentato un punto di svolta: vivere giornate intere insieme, condividere spazi e tempi, ha permesso ai partecipanti di approfondire le relazioni, superare timori e creare legami profondi. Le amicizie nate, i racconti condivisi, l'aiuto reciproco sono diventati testimonianza concreta di come l'inclusione sociale possa essere reale e quotidiana. Educazione all'inclusione, formazione all'autonomia e centralità delle emozioni familiari Mizar si distingue per l'attenzione alla scelta consapevole degli spazi e per l'impegno nella sensibilizzazione. L'inclusione non è un concetto astratto ma si realizza nella pratica: nelle attività in natura, nei laboratori, nell'uso dei mezzi pubblici, nella quotidianità condivisa. Anche le famiglie hanno partecipato attivamente, raccontando i cambiamenti osservati nei propri figli e contribuendo a costruire un clima accogliente e rispettoso. Il progetto ha avuto anche un impatto formativo sui partecipanti vedenti, che oggi mostrano maggiore consapevolezza e attenzione verso le esigenze delle persone cieche o ipovedenti. La creazione di un gruppo WhatsApp inclusivo, una richiesta inizialmente ritenuta difficile, è ora diventata una consuetudine accettata e vissuta con naturalezza. Guardando al futuro, Martina Balloi ha anticipato che la terza edizione di Mizar sarà costruita insieme ai ragazzi, come sempre. Al centro ci sarà il desiderio di esplorare nuovi ambienti naturali, continuare a promuovere la crescita personale e rafforzare le relazioni orizzontali, sempre all'insegna dell'ascolto e della co-progettazione.
Fine dell'anno scolastico e ogni tanto arriva la domanda delle domande...“Silvia, siamo indecisi se cambiare o no la scuola di nostro figlio per una serie di motivi. Ma come facciamo a decidere?”Perché a volte pensiamo sia la cosa giusta, ma poi diciamo: “E se avessimo problemi anche nella scuola nuova?”.Insomma, è un argomento importante, ma ci sono dei segnali che ci possono aiutare a prendere una decisione.Quali? Ve ne parlo nel podcast del lunedì.P.S. Se avete già affrontato questo passaggio, cosa ha fatto la differenza nella vostra decisione?
Oggi parliamo di amore? Che cos'è? Un sentimento? Una passione? Discutiamone insieme.Se il podcast ti piace, sostienilo su PATREONPer informazioni sui corsi: info@italianoavanzato.comsito: Italiano AvanzatoScopri la VIDEOGRAMMATICA di Italiano Avanzato! Ripassa l'italiano con 50 settimane di italiano avanzato! Sostieni il podcast consigliandolo ai tuoi amici!
Che cos'è l'amore e come la coppia dovrebbe funzionare?Le relazioni tossiche in amore, come funzionano?Crisi di coppia come superarla?Come uscire da un amore malato?Queste domande sono sempre più frequenti come lo sono le crisi di coppia di cui la psicologia si occupa. In questa diretta vediamo come la psicologia di coppia cerca di fornire strumenti utili a trovare le proprie risposte. Nessuno può sapere per certo che cos'è l'amore e come la coppia dovrebbe funzionare perché questo dipende da molti fattori e dai meccanismi relazionali specifici di una relazione. Si può però capire come superare la crisi di coppia, se una relazione d'amore è tossica e se siamo vittime di un amore malato.Spesso viviamo relazioni tossiche in amore come in famiglia o crisi di coppia passeggere o durature che non sappiamo come superare. Questo nasconde gli inganni dell'ego.Ignoriamo che la sensazione di insoddisfazione e i problemi nelle relazioni di coppia, la rabbia e la tristezza che si scatenano quando viviamo relazioni tossiche in famiglia, sono frutto della nostra inconsapevolezza relazionale. Ingannati dal nostro ego tendiamo solo ad accusare l'altro senza riuscire a guardare a noi.Conoscere i meccanismi relazionali del nostro ego può condurci verso relazioni armoniche e soddisfacenti. Vediamo insieme come funzionano i nostri meccanismi relazionali nella coppia. La coppia spesso scoppia perché non conosciamo noi stessi e l'altro. La psicologia delle relazioni e soprattutto la psicologia di coppia ci mostra come migliorare la relazione ma soprattutto come riconoscere i sintomi di un amore malato.Ecco come si supera la crisi di coppia: spesso la terapia di coppia si basa proprio sul percorso qui descritto, sull'individuazioni delle dinamiche e dei meccanismi relazionali che ognuno dei due porta nella relazione di coppia e che creano poi i problemi della coppia.Un lavoro psicologico e terapeutico, della coppia in crisi, prevede infatti la consapevolezza di se stessi, del partner e della coppia che abbiamo formato. Ci vuole la convinzione e la voglia di prendere i problemi di coppia come la spia che ci dice che c'è una crisi di coppia da superare per crescere insieme.Si può uscire dalle relazioni tossiche in amore se riconosciamo i meccanismi che hanno prodotto questo amore malato. Nella coppia si hanno diverse idee sull'amore e su come la coppia dovrebbe funzionare.La coppia inizia ad andare in conflitto e la relazione diventa tossica proprio per le diverse idee, esperienze, immagini, convinzioni sull'amore e su come la coppia funziona che i due partner hanno dentro e non portano a consapevolezza.Come risolvere una crisi di coppia? Che fare in una relazione ormai tossica? Come uscire da un amore malato?Per lo psicologo di coppia queste domande non hanno in realtà una semplice risposta. Una coppia in crisi può essere una coppia che scoppia o una coppia in crisi che vuole evolvere e solo l'analisi dei meccanismi relazionali in atto può fornirci una ipotesi per una terapia di coppia che produca risultati.Lo psicologo che si occupa della coppia sa bene che la coppia in crisi non è un amore malato da salvare ma una relazione tossica da far evolvere. In questo video vediamo come la partendo dalla conoscenza di se, dalla consapevolezza dei propri meccanismi relazionali e delle dinamiche relazionali del partner e della coppia si può creare una nuova relazione sentimentale che evolva da relazione tossica a relazione nutriente, più armonica e funzionale.Ecco come risolvere la crisi di coppia, vedendo i problemi specifici che sorgono e sfruttandoli per aumentare la consapevolezza di se, dell'altro e della coppia. Sei disposto a farlo?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Il dottor Roberto Pili ci spiega come la comunità di Perdasdefogu, famosa per la longevità dei suoi abitanti, ha ispirato un modello integrato per promuovere salute e autonomia nella vita quotidiana, basato su sei principi fondamentali di benessere psicologico, relazionale e fisico. Unica Radio propone oggi un'intervista al dottor Roberto Pili, esperto della comunità mondiale della longevità, per approfondire il cosiddetto “Codice Perdas”, un modello pedagogico e sociale ispirato alla realtà di Perdasdefogu, piccolo comune sardo noto per la longevità straordinaria dei suoi abitanti. Pili sottolinea come questa comunità abbia il primato mondiale per il numero di centenari in ottima salute, capaci di mantenere autonomia fisica e mentale anche in età avanzata. Il modello Perdas non è una semplice ricetta replicabile, ma una vera e propria postura esistenziale da applicare quotidianamente per prolungare la vita in condizioni di benessere e funzionamento ottimale. I sei principi fondamentali del codice perdas per una vita lunga e sana Il modello si basa su sei elementi chiave, riassunti nell'acronimo APODAS, che integrano aspetti psicologici, relazionali, nutrizionali e fisici: A come Progetto di vita significativo: avere uno scopo chiaro e un ruolo sociale riconosciuto, che dia senso e dignità, non solo come lavoro produttivo ma anche come utilità sociale e crescita personale. P per Emozioni regolate positivamente: coltivare una salute emotiva basata su pazienza, perdono e controllo dello stress, fondamentali per mantenere lucidità e equilibrio. R per Relazioni dense e solide: legami familiari, intergenerazionali e comunitari costituiscono un potente fattore di protezione e coesione sociale. D come Dieta mediterranea a km zero: alimentazione locale, stagionale e variata, che nutre l'organismo con i massimi benefici dai prodotti del territorio. A per Attività fisica naturale: non esercizio formale, ma movimento quotidiano integrato nel lavoro e nella vita sociale, con la stigmatizzazione dello sedentarismo. S per Salute intesa come equilibrio dinamico tra corpo, mente e ambiente, con una prevenzione quotidiana attenta ai segnali del corpo e una medicina popolare radicata nel territorio. Dalla medicina centrata sulla malattia a una cultura della longevità Il dottor Pili evidenzia come il codice Perdas proponga una rivoluzione culturale, allontanandosi dalla medicalizzazione eccessiva e da un approccio alla longevità come prodotto commerciale. La longevità deve diventare un diritto collettivo, un obiettivo da perseguire con modelli pedagogici inseriti anche nelle scuole e nelle istituzioni, per migliorare la qualità della vita di tutte le età, giovani inclusi. Quali strategie per invertire il declino degli anni vissuti in buona salute? L'aumento dell'aspettativa di vita non coincide con un aumento degli anni in salute. Pili sottolinea la necessità di investire nell'educazione a stili di vita salutari, promuovendo comportamenti coerenti con il modello Perdas e diffondendo questi messaggi tramite media istituzionali e scolastici. Prossimi passi della comunità mondiale della longevità La ricerca e azione della comunità continuerà con l'inserimento di questi principi nei programmi pedagogici, con l'obiettivo di fornire alle persone, soprattutto ai giovani, gli strumenti per vivere meglio e invecchiare in salute, portando avanti il proprio progetto di vita.
La pazienza è una caratteristica spesso mal giudicata. “La pazienza è la virtù dei forti” che fa pensare alla pazienza come potenza, pare contrapporsi alla pazienza di Giobbe, che le sopportava proprio tutte. Ognuno ha la pazienza sua, ma quella giusta è certamente una forza. Quella giusta è certamente un potenziatore. È azione e perseveranza, determinazione e chiarezza. Non si tratta di sopportare ma di pianificare, non di rassegnazione ma di strategia. La pazienza s'impara, e più la usi, più ti accorgi che pazienza è potenza e piena realizzazione. Non ne hai? Puoi averla. Hai quella sbagliata? Puoi cambiarla. “La pazienza è ciò che nell'uomo più somiglia al procedimento che la natura usa nelle sue creazioni” (H. de Balzac)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/pazienza-azione/- E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
di Mapi Danna | realizzato in collaborazione con Marlù | Psicoterapeuta, scrittrice, intellettuale e voce instancabile a difesa dell'infanzia: Maria Rita Parsi è un'icona della cultura italiana. In questa puntata, insieme a Mapi Danna, faremo un viaggio profondo tra emozioni, educazione affettiva, consapevolezza e libertà. Maria Rita Parsi ci racconta la sua esperienza personale e professionale, il ruolo delle donne nella società e l'importanza di liberarsi dalle catene interiori per costruire relazioni più sane e autentiche.
Cos'è la vita di relazione? Come si sviluppa? Tipologie e caratteristiche dei sistemi di legami che uniscono le persone.
Per prenotare un consulto con il Dr. Rossano Sambo: https://www.spazioazzurro.net/consulto-fiamme-gemelleTi hanno sussurrato storie di unioni celesti, di amori che trascendono il tempo e lo spazio. Ma nessuno ti ha veramente preparato alla tempesta che si scatena quando le due apparizioni quantiche e speculari di un'anima si scontrano nel fragile teatro dell'ego. L'esperienza della Fiamma Gemella non è un idillio romantico; è un'ordalia spirituale, un crogiolo alchemico dove il tuo piccolo “io” è chiamato a dissolversi per far emergere la vastità del tuo vero Sé.Dimentica le fantasie di anime che si completano a vicenda come due metà perfette. La verità è che l'incontro con la tua Fiamma Gemella è un misericordioso atto di sabotaggio cosmico nei confronti delle tue illusioni egoiche. Questa persona, che senti così profondamente connessa a te, ha anche la capacità unica di innescare le tue ferite più recondite, di smascherare le tue paure più tenaci, di farti ballare sul filo del rasoio tra l'amore più sublime e il dolore più lancinante.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-spa-dell-anima--4291391/support.
Questa semplice strategia trasformerà tutte le tue relazioni (in meglio!)Quante volte nelle relazioni si discute… per fraintendimenti?Parole dette con una certa intenzione che arrivano in tutt'altro modo.Frasi ripetute mille volte, ma che non sembrano mai chiarire davvero.E se il problema non fosse cosa diciamo, ma cosa intendiamo?E soprattutto… se il problema fosse che non chiediamo mai davvero cosa intende l'altro?In questo episodio ti porto dentro una riflessione profonda su una semplice strategia che ha trasformato le mie relazioni.Una domanda. Una sola. Ma fatta nel momento giusto, con la giusta intenzione.
Questa semplice strategia trasformerà tutte le tue relazioni (in meglio!)Quante volte nelle relazioni si discute… per fraintendimenti?Parole dette con una certa intenzione che arrivano in tutt'altro modo.Frasi ripetute mille volte, ma che non sembrano mai chiarire davvero.E se il problema non fosse cosa diciamo, ma cosa intendiamo?E soprattutto… se il problema fosse che non chiediamo mai davvero cosa intende l'altro?In questo episodio ti porto dentro una riflessione profonda su una semplice strategia che ha trasformato le mie relazioni.Una domanda. Una sola. Ma fatta nel momento giusto, con la giusta intenzione.
COS'HAI IN MENTE? - Relazioni Tossiche by Roma Tre Radio
Chi ha mai preso una bella orticata da piccolo? ✋Qualche sera fa ho fatto questa domanda a una sala piena di adulti… praticamente tutte le mani alzate.Poi ho chiesto: “E i vostri figli? Si sono mai punti con un'ortica?”. Dieci mani, forse. La puntura dell'ortica.Un ginocchio sbucciato.La partita persa senza che un genitore vada a protestare con l'allenatore.Sono esperienze minime, ma fondamentali perché danno un messaggio chiaro: “Ce la puoi fare anche se fa un po' male”.E questa cosa, nella vita, serve. Serve eccome.Soprattutto quando poi arriveranno le delusioni e le fatiche vere.Nel podcast del lunedì ti racconto tre esperienze che fanno bene, anche se all'inizio sembrano solo scomode.
Regolare le proprie emozioni significa avere le capacità di controllare il proprio comportamento nel perseguimento di ogni obiettivo, a breve e lungo termine. Le capacità di regolazione emotiva ti permettono di vivere una vita sana ed equilibrata, fisicamente, mentalmente e spiritualmente. Se impari a consapevolizzare – davvero – che hai la possibilità di scegliere come reagire alle situazioni, troverai la forza di affrontare le sfide che incontri nella vita senza perdere di vista quello che è meglio per te. Chiarezza, concentrazione e scopo, tutto questo è legato al potere di scelta. “L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi” (K. Gibran)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/regolazione-emotiva/- E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
Hai mai vissuto una relazione insoddisfacente? Che si tratti di una relazione di coppia, di amicizia o sul lavoro, è un'esperienza comune.Ma come possiamo identificare e affrontare queste situazioni?Ecco cinque punti chiave, con riflessioni e pratiche utili.Il Ciclo della Speranza Infinita: le relazioni insoddisfacenti spesso si basano su un meccanismo ripetitivo: speranza, delusione, giustificazione. Si entra in una relazione con aspettative positive, ma si finisce per accettare comportamenti inadeguati, giustificando continuamente l'altro e sperando che le cose cambino. Pratica concreta: osserva quante volte giustifichi comportamenti che ti deludono. Domandati: “Sto aspettando che le cose cambino senza basi concrete?”. Immagina di innaffiare una pianta secca: se non ci sono radici sane, non crescerà mai.2. Radici dell'Infanzia: molti schemi disfunzionali nascono durante l'infanzia. Da bambini, impariamo a giustificare genitori distanti o anaffettivi come meccanismo di sopravvivenza. Da adulti, riproduciamo inconsciamente questi comportamenti nelle relazioni. Pratica concreta: quando giustifichi qualcuno, chiediti: “Cosa mi ricorda della mia infanzia?”. Identifica eventuali somiglianze tra il comportamento attuale e quello vissuto da bambino. Ricorda: oggi sei adulto, e puoi scegliere di interrompere questo schema.3. La Falsa Concezione dell'Amore: l'idea di “amore” e “relazione” si forma nell'infanzia, influenzata dall'ambiente familiare. Se abbiamo visto lotte, tradimenti o giustificazioni continue, tendiamo a considerare queste dinamiche come normali. Pratica concreta: scrivi una lista delle caratteristiche di una relazione sana secondo te. Sii sincero: se pensi che litigi o tradimenti siano normali, includili. Analizza questa lista e chiediti se rispecchia la tua esperienza passata o i tuoi desideri attuali.4. Il Coraggio di Lasciare Andare: la paura della perdita spesso supera il desiderio di migliorare. Questo ci spinge a restare in relazioni insoddisfacenti, anche quando non ci portano alcun beneficio. Pratica concreta: valuta oggettivamente la tua relazione attuale: i tuoi bisogni sono soddisfatti? Fai una lista delle volte in cui hai sperato in un cambiamento senza risultati. Immagina la relazione come una casa che crolla: meglio uscire subito che restare intrappolati.5. Abbracciare Relazioni Sane: cambiare significa uscire dalla zona di comfort, anche se questa comfort zone è fatta di conflitti e abitudini tossiche. Le relazioni sane potrebbero sembrarti “noiose” all'inizio, ma sono il punto di partenza per un vero benessere. Pratica concreta: identifica nella tua vita persone gentili, rispettose e tranquille. Dedica loro più tempo ed energia, anche se inizialmente non ti attraggono come altre relazioni. Pensa alle relazioni sane come a una lingua nuova: richiede pratica, ma il risultato vale lo sforzo. Le relazioni insoddisfacenti ci intrappolano in schemi che spesso derivano dal nostro passato. Riconoscere questi cicli, riflettere sulle loro radici e impegnarsi per abbracciare relazioni sane è un percorso di crescita personale. Inizia oggi con piccoli passi: osserva, analizza e scegli il tuo benessere.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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Conosci qualcuno che è caduto in un fosso? Siamo sempre edificati quando tendiamo una mano per aiutare gli altri.
Tutti noi cadiamo in qualche fosso durante il viaggio della nostra vita. L'insegnamento di oggi ti aiuterà a comprendere cosa fare quando ti trovi in un fosso e cosa non fare quando qualcun altro vi si trova.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.L'escalation India–Pakistan: almeno 34 persone sono morte negli attacchi reciproci degli eserciti indiano e pakistano. 26 civili hanno perso la vita in Pakistan e altre otto persone sono morte in India. Tutti gli aggiornamenti insieme a Filippo Boni, professore associato di Relazioni internazionali presso la Open University nel Regno Unito e Analista Osservatorio India del Cespi (Centro studi di politica internazionale).
Una breccia squarcia l'inguaribile ottimismo di Donald Trump che in un'intervista rilasciata all'emittente americana NBC definisce "forse impossibile" quella pace tra Ucraina e Russia che in campagna elettorale definiva un problema risolvibile in pochi giorni. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano.Intanto in Romania va al ballottaggio il nazionalista George Simion mentre in Australia si conferma vincitore il partito laburista con Anthony Albanese. Ne parliamo con Giorgio Comai, ricercatore dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, e con Davide Schiappapietra, Head of Content di SBS radio in Australia.
Alessandro Colombo"Il suicidio della pace"Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989 - 2024)Raffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itDopo quasi quarant'anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l'Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto e il segno per eccellenza del collasso dell'ordine internazionale: un collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale - a cominciare da quelle sull'uso e sui limiti dell'uso della forza. Da qui, allora, l'urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, dopo le illusioni e l'euforia di soli trent'anni fa. Rinunciando come prima cosa a contrapporre una presunta età dell'oro dell'apertura e dell'ottimismo a una regressione nella chiusura e nel risentimento. E riconoscendo come, in realtà, la condizione attuale sia in larga parte figlia delle forzature, delle amnesie e dei veri e propri errori che l'ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.Alessandro Colombo insegna Relazioni internazionali nel dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni, La disunità del mondo (Feltrinelli 2010), Tempi decisivi (Feltrinelli 2014), Guerra civile e ordine politico (Laterza 2021). Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il governo mondiale dell'emergenza (2022) e Il suicidio della pace (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Idee semplici per recuperare il rapporto con i figli sfruttando vacanze e ponti del 25 aprile e 1° maggio, con attività concrete e spunti per dialogare meglio.
Sino e Dom tornano per un nuovo episodio tra il retrofront dei dazi, persone che creano relazioni con l'intelligenza artificiale, il cambiamento della vita tra generazioni passate e quelle future e come facilitare ed approcciare il futuro fatto di eccesso e soluzioni sintetiche.Apri il link per sottoscrivere ad un piano Zencastr usufruendo dello sconto Expatriati del 30%
Stona la presenza virtuale del Segretario della Difesa statunitense Pete Hegseth alla 27ª riunione dell'Ukraine Defense Contact Group, proprio mentre a San Pietroburgo si intensificano i rapporti tra Russia e Stati Uniti, con l'incontro odierno tra Steve Witkoff e Vladimir Putin. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista del Sole 24 Ore, e Alessandro Colombo, professore di Relazioni internazionali all'Università Statale di Milano, ha scritto “Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024)” (Raffaello Cortina Editore).Annunciati fondi all'Ucraina per droni e riparazioni dei mezzi, ma rischiano di non bastare senza un aiuto certo dagli Stati Uniti, sempre più orientati su altri fronti. Ne parliamo con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa.
Mentre alcuni leader sovranisti europei si schierano al fianco di Marine Le Pen, la presidente del Rassemblement National tuona contro i giudici in conferenza stampa. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna. Dopo il rientro del Vicepresidente JD Vance dalla Groenlandia, domani sarà la premier danese Mette Frederiksen a visitare l’isola di ghiaccio. Ne parliamo con Dwyane Ryan Menezes, fondatore e direttore del Polar Research and Policy Initiative (PRPI), Anderson Osthagen, professore di Relazioni internazionali all’High North Center e Senior Researcher al Fridtjof Nansen Institute, Andreas Raspotnik, Direttore dell’High North center, centro studi sull’Artico dell’Università di Bodø, ed Emilio Cozzi, giornalista ed autore di “Geopolitica dello spazio” (il Saggiatore).
Il direttore della rivista statunitense "The Atlantic" per errore nella chat di Signal del Pentagono. Ne parliamo con Luca Trenta, professore di Relazioni internazionali all'Università di Swansea.Le conclusioni dei colloqui a Riad, il potenziale cessate il fuoco nel Mar Nero e l'avvicinamento tra Washington e Mosca. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista de Il Sole 24Ore esperta di Russia.Continuano gli attacchi in Cisgiordania: rapito, attaccato e infine rilasciato il regista palestinese e premio Oscar Hamdan Ballal. Ne parliamo con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24Ore.
I dettagli legali saranno definiti prima del prossimo Consiglio europeo ma il piano per il riarmo dell'Unione europea è ormai chiaro e mette d'accordo i Paesi membri, ad eccezione dell'Ungheria. Un piano da 800 miliardi che combina fondi pubblici e capitale privato. E' davvero un nuovo inizio per l'Europa? Ne parliamo con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali, Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, sicurezza e spazio” dell'Istituto Affari Internazionali, e con Charles Kupchan, Senior Fellow al Council on Foreign Relations e professore di Relazioni internazionali alla Georgetown University.