Official residence of the President of the Italian Republic
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In onze laatste etappe gaan we van de Basiliek van Santa Maria Maggiore richting de Sint-Pietersbasiliek, daar waar onze pelgrimstocht aanvankelijk begon. We houden eerste nog halt bij het Quirinale-paleis, gedurende vele eeuwen de residentie van de pausen tijdens de zomer, later koninklijke, en vandaag de dag, presidentiële residentie. Vandaar gaat het rechtstreeks richting de […]
Marco Ansaldo"La morte di Papa Francesco"L'annuncio della morte di Papa Francesco è stato dato nella Cappella di Casa Santa Marta dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli: “Carissimi fratelli e sorelle - le parole di Farrell - con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.” Emorragia cerebrale possibile causa della morte. Ieri, a Pasqua, l'ultima apparizione davanti a 35mila fedeli. Bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi, Camera, Senato e Quirinale. Ma anche ambasciate e caserme. Migliaia in preghiera a piazza San Pietro.Marco Ansaldo è considerato uno dei più autorevoli esperti di Turchia, paese dove da più di trent'anni viaggia, lavorando e abitando a Istanbul. Si è occupato di politica e cultura scrivendo centinaia di reportage e una lunga serie di interviste con i maggiori protagonisti, dal presidente Recep Tayyip Erdogan al premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. Ha redatto le voci dell'Enciclopedia Treccani e del Dizionario Utet, e inventato il Foro di dialogo intergovernativo Italia-Turchia. Da Istanbul ha collaborato anche con La7 al programma Atlantide.Per sette anni, dal 2010 al 2016, è stato vaticanista di Repubblica, dove ha seguito i pontificati di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco. Ha seguito due Conclavi, decine di viaggi papali, il caso dei Corvi in Vaticano e gli scandali Vatileaks 1 e 2. Da più di dieci anni scrive di Vaticano per il prestigioso settimanale tedesco Die Zeit.Genovese, è ambasciatore all'estero dell'U.C. Sampdoria e ha scritto tre testi sul calcio; per anni disc-jockey e conduttore radiofonico, allievo di tre Conservatori di Stato si occupa anche di musica collaborando oggi con Rai Radio 3.È curatore di cicli e convegni culturali e tiene conferenze in organismi e istituzioni sui vari temi di cui è esperto. Ha scritto una quindicina di libri e oggi vive fra Istanbul, Genova e Roma. È probiviro della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi Meloni negli Stati Uniti da Trump, Mattarella che è rientrato al Quirinale dopo il ricovero e il blitz di Rubio e Witkoff da Macron. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ricovero programmato per pacemaker per il Capo dello Stato, "nessuna preoccupazione" rassicura il Quirinale. Giorgia Meloni prepara il viaggio alla Casa Bianca domani ammettendo "un momento difficile". Mentre il team Trump gela l'entusiasmo europeo per i "zero dazi sull'industria" e chiede le scuse ad Harvard, dopo che l'Università ha rifiutato di seguire le richieste dell'amministrazione su inclusività e antisemitismo. Leggiamo poi delle novità sulla cannabis light contenute nel decreto sicurezza e della depressione "dei ricchi", come Chris Martin.
“Reparto d'onore, preṡentat'arm a Sua Maestà il Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord!” L'ordine è risuonato alto e forte, l'8 aprile, nel grande cortile interno del Quirinale, mentre veniva issata la bandiera britannica. I reparti dei Lancieri di Montebello, della Marina e dell'Aeronautica, hanno reso l'onore delle armi a Re Carlo III, giunto in visita di Stato, nel Palazzo che fu dei Papi, scortato da un drappello di 32 corazzieri in alta uniforme del reggimento corazzieri a cavallo. Poi, il sovrano inglese e il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella hanno passato in rassegna i reparti schierati.
ROMA (ITALPRESS) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione dell'Associazione Italiana Editori, guidata dal Presidente, Innocenzo Cipolletta. Lo rende noto il Quirinale.pc/gsl (Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Colgo l'occasione per ribadire quanto gli italiani siano lieti del ritorno del Papa nella sua casa in Vaticano. Rinnoviamo gli auguri di piena e veloce ripresa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'inaugurazione di "Agricoltura È", a Roma.xb1/sat/mca1(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "La cooperazione di mercati aperti per noi corrisponde a due esigenze vitali: pace e concreti interessi di un Paese esportatore. I dazi creano ostacoli ai mercati, ostacoli alla libertà di commercio, alterano i mercati, penalizzano prodotti di qualità, questo per noi è una cosa inaccettabile ma dovrebbe esserlo per tutti i paesi del mondo". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'inaugurazione di "Agricoltura È", a Roma.xb1/sat/mca1(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Bisogna riflettere sul contesto in cui muoveva l'avvio dell'integrazione europea. Nel 1945 l'Europa usciva da una guerra devastante, un numero immane di ragazzi hanno perso la vita, si era vissuto l'abisso dell'olocausto. In quel clima di tragedia, di fame, di disperazione, alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi hanno pensato che fosse il momento di compiere una rivoluzione di pensiero: mettere in comune il futuro dei popoli europei". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'inaugurazione di "Agricoltura È", a Roma.xb1/sat/mca1(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Bisogna riflettere sul contesto in cui muoveva l'avvio dell'integrazione europea. Nel 1945 l'Europa usciva da una guerra devastante, un numero immane di ragazzi hanno perso la vita, si era vissuto l'abisso dell'olocausto. In quel clima di tragedia, di fame, di disperazione, alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi hanno pensato che fosse il momento di compiere una rivoluzione di pensiero: mettere in comune il futuro dei popoli europei". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'inaugurazione di "Agricoltura È", a Roma.xb1/sat/mca1(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Siamo sommersi dagli acronimi nel web, sulla stampa, nei documenti: è come un linguaggio per 'iniziati' che esclude chi non è consapevole" e che "in fondo riflette quello che sta avvenendo con i messaggi telefonici in cui le parole vengono contratte, si riducono alcune lettere, vengono quasi simboleggiate. Si contrae il modo di esprimersi, per brevità, per guadagnare tempo. Il pensiero si esprime con la parola e, se le parole si contraggono e perdono compiutezza espressiva, il pensiero non riesce più ad esprimersi adeguatamente". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'inaugurazione di "Agricoltura È", a Roma. "Acronimi e messaggi brevi sono indispensabili, ma mai perdendo di vista quanto sia importante esprimersi in maniera compiuta", ha aggiunto il capo dello Stato.xi2/sat/mca1(Fonte video: Quirinale)
GORIZIA (ITALPRESS) - "La comunione di intenti tra le autorità politiche di Slovenia e Italia rappresenta il riflesso istituzionale di un impulso che trova le sue radici nei rispettivi popoli, nel desiderio di amicizia espresso dai cittadini, divisi da un confine fisico, eredità della guerra, ma uniti nella convinzione che gli orrori, il sentimento della ritorsione e della rivalsa dovevano lasciare il posto alla convivenza pacifica, alla riconciliazione". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Teatro Verdi di Gorizia dove ha ricevuto il Premio Patroni insieme all'ex capo di Stato sloveno Borut Pahor. "La cooperazione come scelta consapevole e razionale per mettere a fattor comune, a vantaggio delle persone, conoscenze, risorse, cultura ed esperienze. La frontiera, da luogo ostile diventa così fattore di opportunità, di incontro di risorse, e crescita, nell'economia, nella scienza, nelle identità culturali".mca1/abr/(Fonte video: Quirinale)
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Sono in gioco i destini dell'umanità, trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti - ha aggiunto il capo dello Stato -. Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l'esistenza di armamenti atomici di cui di cui si sottolinea la portata cosiddetta 'limitata' e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali".xi2/sat/mca2 (fonte video: Quirinale)
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Sono in gioco i destini dell'umanità, trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti - ha aggiunto il capo dello Stato -. Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l'esistenza di armamenti atomici di cui di cui si sottolinea la portata cosiddetta 'limitata' e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali".xi2/sat/mca2 (fonte video: Quirinale)
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Il professor Terumi Tanaka nel ricevere il Premio Nobel ha evocato con straordinaria accuratezza la devastazione di Nagasaki. Ha ripercorso con parole commoventi e con efficace lucidità gli eventi che hanno segnato la sua vita e quella di milioni di persone. Ha ricordato il fragore dell'esplosione, la luce accecante che ha trasformato la realtà in un incubo, il silenzio surreale che ne è seguito. Ha messo in luce la sofferenza fisica e il trauma che hanno segnato le persone in maniera indelebile". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Non si è trattato soltanto della rievocazione del dolore del passato, del calvario delle malattie della popolazione, dei tormenti sofferti dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici del 6 e del 9 agosto 1945 - ha sottolineato Mattarella -. L'impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari ha sempre espresso un accorato appello per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. Mai più!". sat/mca2 (Fonte video: Quirinale)
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Il professor Terumi Tanaka nel ricevere il Premio Nobel ha evocato con straordinaria accuratezza la devastazione di Nagasaki. Ha ripercorso con parole commoventi e con efficace lucidità gli eventi che hanno segnato la sua vita e quella di milioni di persone. Ha ricordato il fragore dell'esplosione, la luce accecante che ha trasformato la realtà in un incubo, il silenzio surreale che ne è seguito. Ha messo in luce la sofferenza fisica e il trauma che hanno segnato le persone in maniera indelebile". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Non si è trattato soltanto della rievocazione del dolore del passato, del calvario delle malattie della popolazione, dei tormenti sofferti dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici del 6 e del 9 agosto 1945 - ha sottolineato Mattarella -. L'impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari ha sempre espresso un accorato appello per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. Mai più!". sat/mca2 (Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Con il Giappone c'è un'amicizia crescente e lo sarà sempre più nel prossimo futuro, così come ho registrato nei giorni scorsi a Tokyo. Una collaborazione preziosa anche perché basata sui valori di convivenza più sani e più responsabili che vi siano in questo momento nella comunità internazionale e in cui Giappone e Italia si trovano perfettamente d'intesa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la comunità italiana a Kyoto.ads/mca3(fonte Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - Il Consiglio Superiore della Magistratura, che si è riunito oggi sotto la presidenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, ha nominato Pietro Gaeta nuovo Procuratore Generale della Corte di Cassazione. Succede a Luigi Salvato, che lascerà l'incarico il 10 marzo per raggiunti limiti di età."Vorrei rivolgere le mie congratulazioni al dottor Pietro Gaeta. Va espresso altresì apprezzamento nei confronti degli altri partecipanti alla procedura selettiva, tutti di riconosciuto valore", ha detto Mattarella al termine dei lavori."Le qualità professionali del dottor Gaeta, note e indiscusse, gli consentiranno certamente di assicurare guida salda alla Procura generale della Cassazione, all'interno della quale rappresenta già punto di riferimento. Al dottor Gaeta rivolgo gli auguri di buon lavoro - ha proseguito il capo dello Stato -. Desidero esprimere anch'io, come è emerso costantemente durante la discussione, un sentito ringraziamento al procuratore Salvato, anche a nome di tutti i consiglieri, per il servizio esemplare prestato nell'arco della sua lunga opera in magistratura, in particolare per l'attività svolta nella veste attuale. Ha ricoperto questo incarico, impegnativo e delicato, con grande competenza e con preziosa disponibilità al dialogo dimostrando costantemente imparzialità di valutazione, equilibrio, autonomia in tutti gli ambiti di competenza".sat/gtr(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - I Cavalieri dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana sono esempi di "solidarietà, senso di umanità, coinvolgimento nel farsi carico delle difficoltà di altre persone. Ed è giusto farli conoscere". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento delle onorificenze OMRI conferite "motu proprio" a cittadine e cittadini distintisi per atti di impegno civile.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "È la prima visita di Stato di un presidente degli Emirati Arabi Uniti in Italia e le sono grato pereffettuarla, anche come segno dell'amicizia che intercorre tra Emirati Arabi Uniti e Italia e della volontà di intensificare lacollaborazione in tanti aspetti". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l'incontro di questamattina col presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed Bin Zayed al Nahyan, al Quirinale". mgg/mrv (Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Sono stato poco più di venti giorni fa ad Auschwitz per gli ottant'anni dalla scoperta di quell'orrido cantiere di morte, ed è stata davvero una grande soddisfazione vedere l'Europa compresente al completo, al più alto livello rappresentativo. È stato un messaggio come un impegno rinnovato contro l'antisemitismo che ha ripreso a circolare in questo periodo contro il quale l'Italia è fortemente impegnata". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale il presidente di Israele, Isaac Herzog. ads/mrv (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Abbiamo parlato dell'equilibrio europeo, della pace in Europa e nel mondo e quindi abbiamo toccato in qualche modo la questione, con l'auspicio che si raggiunga una pace giusta e che non sia fittizia, fragile, superabile o accantonabile nell'arco di poco tempo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa a Cettigne dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quel che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è nitida, limpida e chiarissima: l'invito al ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, qualunque sia la sua dimensione. Questa ferma indicazione è stata la base del sostegno che l'Italia con l'Unione Europea e gli Stati Uniti ha dato all'Ucraina. Una posizione accompagnata dall'auspicio che la Russia ritorni a svolgere il suo rilevante ruolo nel contesto internazionale, nel rispetto della sovranità di ogni Stato, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cettigne, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quel che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è nitida, limpida e chiarissima: l'invito al ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, qualunque sia la sua dimensione. Questa ferma indicazione è stata la base del sostegno che l'Italia con l'Unione Europea e gli Stati Uniti ha dato all'Ucraina. Una posizione accompagnata dall'auspicio che la Russia ritorni a svolgere il suo rilevante ruolo nel contesto internazionale, nel rispetto della sovranità di ogni Stato, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cettigne, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - “L'Italia ha sempre sostenuto con forza e con vigore" l'ingresso nell'Unione Europea del Montenegro e “dei Paesi dei Balcani occidentali che non ne fanno ancora parte. Lo ha fatto anche quando alcuni Paesi senza alcuna ragione hanno frenato questo processo. Finalmente si sono superate le remore di alcuni Paesi dell'Unione. L'Unione Europea non sarà completa e realizzata davvero senza questo ingresso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa a Cettigne, in Montenegro, con il presidente Jakov Milatovic. sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - “L'Italia ha sempre sostenuto con forza e con vigore" l'ingresso nell'Unione Europea del Montenegro e “dei Paesi dei Balcani occidentali che non ne fanno ancora parte. Lo ha fatto anche quando alcuni Paesi senza alcuna ragione hanno frenato questo processo. Finalmente si sono superate le remore di alcuni Paesi dell'Unione. L'Unione Europea non sarà completa e realizzata davvero senza questo ingresso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa a Cettigne, in Montenegro, con il presidente Jakov Milatovic. sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Quando l'Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente disponeva di una grande quantità di armi nucleari. Su sollecitazione di Stati Uniti e Russia l'Ucraina ha consegnato alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di ciò nel trattato sottoscritto l'Ucraina registrava l'impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale. Questo è il mondo che noi vorremmo che si ripristinasse. Quello in cui si rispettano gli impegni assunti e il diritto internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Podgorica, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Abbiamo parlato dell'equilibrio europeo, della pace in Europa e nel mondo e quindi abbiamo toccato in qualche modo la questione, con l'auspicio che si raggiunga una pace giusta e che non sia fittizia, fragile, superabile o accantonabile nell'arco di poco tempo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa a Cettigne dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Quando l'Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente disponeva di una grande quantità di armi nucleari. Su sollecitazione di Stati Uniti e Russia l'Ucraina ha consegnato alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di ciò nel trattato sottoscritto l'Ucraina registrava l'impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale. Questo è il mondo che noi vorremmo che si ripristinasse. Quello in cui si rispettano gli impegni assunti e il diritto internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Podgorica, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale in Montenegro, ha incontrato il primo ministro Milojko Spajic. sat/gtr (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale in Montenegro, ha incontrato il primo ministro Milojko Spajic. sat/gtr (Fonte video: Quirinale)
Il "summit improvvisato" o "mini-summit" sull'Ucraina convocato da Macron non ha ottenuto molti risultati, se non quello di evidenziare le distanze anche tra i pochi Paesi Ue convocati. Gli analisti guardano al ruolo dell'Italia e al costo di una missione di pace. I giornali poi parlano delle parole velenose che dalla Russia soffiano fino al Quirinale. E contano i cinque anni dal Covid, di cui i nostri medici pagano ancora le conseguenze.
SANREMO (ITALPRESS) - "Siamo orgogliosi che anche l'Ariston aderisca a "Mi illumino di meno"". Simona Sala, direttrice di Rai Radio 2, celebra il riconoscimento ricevuto dal Quirinale per l'iniziativa nata 21 anni fa grazie a 'Caterpillar' su Radio 2. "Il presidente Mattarella ci è sempre stato vicino e lo ringrazio. Ora l'obiettivo è portare questa giornata anche in Europa". Il Teatro Ariston spegnerà simbolicamente le luci domenica 16 febbraio alle 18.30.xg8/sat
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Università Statale di Milano, marzo 2008. Presentazione del libro «Il golpe di via Fani», di Giuseppe De Lutiis. Assieme all'intervento dell'autore, proponiamo quelli di Giorgio Galli, Aldo Giannuli e Piero Colaprico.Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la presentazione: 1) «Il progetto di Moro? A mio avviso, non comportava l'ingresso dei comunisti al governo»; 2) «Moro aveva recuperato la fiducia degli Stati Uniti»; 3) «L'evoluzione in senso socialdemocratico del Pci? Dopo un decennio, con Moro al Quirinale»; 4) «Un problema non risolto: l'accelerazione dell'iniziativa delle Brigate rosse»; 5) Sulla «identità» tra primo comunicato e comunicato falso (lago della Duchessa); 6) Il tema della «telefonata bierre» del 30 aprile; 7) Uno «strano libro»; 8) Sugli «intrecci tra certi settori finanziari, criminalità organizza, settori dei servizi e alcuni misteri vaticani» ancora non del tutto chiariti; 9) I due «partiti» sul caso Moro; 10) «Perché le Br osservano ancora la consegna del silenzio?»; 11) «Perché Cossiga si innervosisce quando gli si fa il nome di Steve Pieczenik?»; 12) «In nome di chi uno, oggi, deve rischiare?»; 13) «La cabina di regia? Parigi»; 14) L'obiettivo della «destabilizzazione del Paese»; 15) «Un gruppo diverso per censo e per cultura»; 16) «I contatti con Hyperion? Li tenevano Moretti prima, Senzani poi»; 17) «Chiami de Grossouvre e gli dica che sto per essere arrestato»; 18) «La destabilizzazione? Era il lungo sequestro, non l'omicidio di Moro»; 19) «Gli ultimi giorni di Moro al ghetto? Vi sono degli indizi».
ROMA (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le alte cariche istituzionali dello Stato italiano e del Vaticano, hanno partecipato, a Palazzo Borromeo, sede dell'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, ai colloqui con le delegazioni vaticana e italiana, in occasione della ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi e dell'Accordo di modificazione del Concordato.sat (fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "Nessuno qui è straniero, sono tutti in casa propria gli studenti presenti in questo Ateneo, specchio del mondo con le sue preziose diversità che sono anche ricchezza che arricchisce vicendevolmente e che questo Ateneo pratica e coltiva in maniera esemplare, nell'ottica e nella convinzione che la cultura sia veicolo di pace, di dialogo, di collaborazione, di amicizia. É l'immagine che l'Ateneo ha offerto nel corso di questo secolo, di un'Italia Paese accogliente, aperto". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico e della celebrazione del centenario dell'Ateneo di Perugia.ads/mrv (Fonte video: Quirinale)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=807510 FEBBRAIO: IL GIORNO DEL RICORDO, PER NON DIMENTICARE LE FOIBE di Roberto de Mattei Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La "Giornata del ricordo", istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero "infoibati" ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.IL MASSACROGli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia. L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati.Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca.Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.FOIBA DI BASOVIZZA VANDALIZZATA DI RECENTELa seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro.Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa "pulizia etnica". Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo "sospetti", vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "Foibe: oltraggio alle vittime, pensioni d'oro ai carnefici" parla di Tito, dittatore comunista e medaglia al merito della Repubblica Italiana, onorificenza mai revocata così come i vitalizi pagati dall'INPS ai suoi soldati che divennero i boia dei loro connazionali.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 febbraio 2025:Sabato 8 febbraio, a quarantott'ore dal Giorno del Ricordo, e ottant'anni dall'inizio dei fatti, la foiba di Basovizza a Trieste è stata vandalizzata. Tre le frasi con l'inchiostro rosso: "Trieste è nostra", il motto usato dai comunisti; "Trieste è un pozzo", in riferimento alle foibe; "Morte al fascismo, libertà al popolo".E poi il numero 161, che sta per AFA, il collettivo antifascista internazionale d'ispirazione comunista. Ma l'oltraggio alle vittime delle foibe viene anche dai riconoscimenti istituzionali e dalle pensioni elargite ai loro carnefici.L'articolo 2 dello Statuto dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana», che disciplina il conferimento della più importante onorificenza del nostro Paese, prevede che il Presidente della Repubblica possa conferirla per «benemerenze di segnalato rilievo (...) e per ragioni di cortesia internazionale». La stessa «cortesia internazionale» che nell'ottobre 1969 (con il socialdemocratico Saragat al Quirinale e la Democrazia Cristiana al governo) consegnò la più alta delle onorificenze dello Stato italiano al dittatore Josip Broz, alias il maresciallo Tito, il dittatore comunista, assassino di nostri connazionali.Cinquantasei anni dopo, quella medaglia al merito è ancora lì, in palese contraddizione con una legge dello Stato che nel 2004, grazie al presidente Berlusconi, istituiva il Giorno del Ricordo per mantenere viva la memoria dei 10.000 italiani infoibati, della pulizia etnica d'Istria, Fiume e Dalmazia e dell'esodo di 350.000 italiani costretti a scappare dalle loro case. Insomma, mentre ricordiamo la tragedia degli italiani del Nord-Est ancora celebriamo la memoria dell'assassino Tito che li ha infoibati e costretti alla fuga.In questa legislatura ci sono due proposte di legge, alla Camera, primi firmatari Rizzetto (FdI) e Rampelli (FdI), e al Senato, primo firmatario Bizzotto (Lega), per revocarla post mortem. Sarebbe, infatti, un cavillo burocratico ad impedire di cancellare l'onorificenza di Tito: è morto. La legge già prevede di togliere l'onorificenza per «indegnità», come è stato fatto con al-Assad quando nel 2010 Napolitano gli aveva appuntato sul petto la stessa decorazione di Tito. Eppure, per un misterioso disegno, oltre che per ottusa burocrazia, da decenni, nessuno osa toccare quella medaglia che è un'offesa all'Italia.La nostra Penisola ha persino strade dedicate al comunista Tito. Un po' come se a Berlino, o in qualsiasi altro angolo d'Europa, ci fosse qualche piazza dedicata ad Hitler e nel mentre si celebrasse comunque la Giornata della Memoria. Con l'aggravante che per sessant'anni, in Italia, di
ROMA (ITALPRESS) - "Ci incontriamo per rinnovare la Giornata del Ricordo: occasione solenne, che invita a riflettere su pagine buie del nostro passato, per conservare e rinnovare la memoria delle sofferenze degli italiani d'Istria, di Fiume, della Dalmazia, in un periodo tragicamente tormentato della storia d'Europa". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione, al Quirinale, del Giorno del Ricordo.sat/gtr(Fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - "L'istituzione del Giorno del Ricordo, votata a larghissima maggioranza dal Parlamento italiano, ha contribuito a riconnettere alla storia italiana quel capitolo tragico e trascurato, a volte persino colpevolmente rimosso". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia, al Quirinale, del Giorno del Ricordo.sat/gtr(Fonte video: Quirinale)
"Un'occasione solenne per "riflettere sulle pagine buie del nostro passato". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale per il Giorno del Ricordo, ha tenuto viva la memoria delle vittime delle Foibe.
MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Operare una distinzione tra Italia e Francia obiettivamente è difficile, come lo è trarre un confine tra italiani e francesi, tanti sono i legami e gli intrecci. Questa condizione risalta ancora di più a Marsiglia, per la collaborazione che c'è sotto tanti profili". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la comunità italiana a Marsiglia.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Operare una distinzione tra Italia e Francia obiettivamente è difficile, come lo è trarre un confine tra italiani e francesi, tanti sono i legami e gli intrecci. Questa condizione risalta ancora di più a Marsiglia, per la collaborazione che c'è sotto tanti profili". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la comunità italiana a Marsiglia.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) - "L'Unione Europea - e in essa Francia e Italia - deve porsi alla guida di un movimento che nel rivendicare i principi fondanti del nostro ordine internazionale sappia rinnovarlo, attenta alle istanze di quanti dall'attuale costruzione si sentano emarginati. Una strada che non è quella dell'abbandono degli organismi internazionali né quella del ripudio dei principi e delle norme che ci governano ma di una profonda e condivisa riforma del sistema multilaterale, più inclusiva ed egualitaria rispetto a quanto furono capaci di fare le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, cui va, tuttavia, riconosciuto il grande merito di mettere insieme vincitori e vinti per un mondo nuovo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio magistralis in occasione del conferimento dell'onorificenza accademica di dottore Honoris Causa dell'Università di Aix-Marseille.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) - "L'Unione Europea - e in essa Francia e Italia - deve porsi alla guida di un movimento che nel rivendicare i principi fondanti del nostro ordine internazionale sappia rinnovarlo, attenta alle istanze di quanti dall'attuale costruzione si sentano emarginati. Una strada che non è quella dell'abbandono degli organismi internazionali né quella del ripudio dei principi e delle norme che ci governano ma di una profonda e condivisa riforma del sistema multilaterale, più inclusiva ed egualitaria rispetto a quanto furono capaci di fare le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, cui va, tuttavia, riconosciuto il grande merito di mettere insieme vincitori e vinti per un mondo nuovo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio magistralis in occasione del conferimento dell'onorificenza accademica di dottore Honoris Causa dell'Università di Aix-Marseille.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
Oggi a Washington ci sarà l'insediamento di Donald Trump. Insieme a Maria Cafagna capiremo chi ci sarà, perché, e quali sono le differenze con l'insediamento del Presidente della Repubblica in Italia (parecchie).
Il Ddl sicurezza è stato approvato dalla Camera a settembre 2024 ma il Quirinale ha espresso informalmente alcune perplessità. In Commissione riprende l'esame degli emendamenti, come ci spiega Manuela Perrone, de Il Sole 24 Ore.Operaio di 58 anni muore. Bari in un incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere del Policlinico. Ci aggiorna Onofrio D'Alesio, corrispondente da Bari.Il ruolo del “contesto famigliare” nell’assoluzione di Alex Cutoia e nella concessione delle attenuanti generiche a Salvatore Montefusco. Ne parliamo con Daniele Bocciolini, avvocato penalista, esperto in diritto penale minorile e Scienze Forensi, Consigliere Pari Opportunità e Commissione Famiglia e Minori dell'Ordine degli Avvocati di Roma.
Gian Lorenzo Bernini was commissioned in 1658 by the nephew of the late Pope Innocent X to build the third Jesuit church in Rome. Sant' Andrea al Quirinale was Bernini's first church project, and he did not disappoint. The combination of convex and concave forms dressed in polychromed marbles, gilded stucco, plaster statues and dramatic paintings result in a stunning example of theatrical architecture.
A ottobre 2024, dopo il calo di settembre, il numero di occupati torna a crescere (+47mila unità), attestandosi a 24 milioni 92mila. Lo annuncia l Istat precisando che l aumento coinvolge i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre scendono i dipendenti a termine. L occupazione cresce anche rispetto a ottobre 2023 (+363mila occupati). Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,5%, quello di inattività al 33,6%. Il tasso di disoccupazione a ottobre scende al 5,8%, 0,2 punti percentuali in meno. L Istat precisa che cala anche il tasso di disoccupazione giovanile, al 17,7% (-1,1 punti). Approfondiamo il tema con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT. Irpef, via libera al decreto Approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri un ulteriore decreto legislativo della riforma fiscale. «Il provvedimento interviene sulla determinazione del reddito, sia delle persone fisiche che di quelle giuridiche, con modifiche che interessano le diverse categorie reddituali» annuncia il viceministro dell Economia Maurizio Leo. Nel dettaglio, per i redditi da lavoro autonomo «viene razionalizzata tale categoria reddituale con una sostanziale semplificazione del sistema, avvicinandola a quella del reddito d'impresa. Inoltre, viene introdotta la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questa misura favorisce la crescita e la competitività dei professionisti». A questo intervento, si aggiunge anche quello relativo ai redditi agrari, dove «vengono introdotte regole che valorizzano le colture innovative, come le vertical farm e le colture idroponiche. L obiettivo è sostenere un agricoltura tecnologica e moderna, che renda il nostro Paese, anche dal punto di vista fiscale, al passo con i tempi». Il Consiglio dei ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni, ha inoltre deliberato l assegnazione della quota dell otto per mille dell Irpef devoluta alla diretta gestione statale per l anno 2023, riferita alle scelte non espresse dai contribuenti, ai fini del finanziamento di progetti/interventi volti alla prevenzione ed al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. Ne abbiamo parlato con Giovanni Parente, editorialista Il Sole 24 ore Via Tavares, si apre una nuova fase di dialogo? Adesso possono esserci le condizioni per una nuova fase nel dialogo fra governo e Stellantis. È l'auspicio che si registra nell'esecutivo, al Quirinale e anche in ambienti qualificati del gruppo automobilistico dopo le dimissioni di Carlos Tavares, e soprattutto alla luce della telefonata con cui John Elkann le ha anticipate a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella. Le relazioni fra l'ormai ex ad e l'esecutivo sono state a dir poco tese. Sulle cifre che circolano riguardo la buonuscita di Tavares, nel governo si preferisce sorvolare. Vista da Roma, l'impressione è che Tavares sia uscito sbattendo la porta, dopo che su di lui sono state scaricate le questioni industriali irrisolte. L'aggravante a suo carico, si osserva in ambienti dell'esecutivo, è di non essere riuscito a instaurare corretti rapporti istituzionali né con l'Italia né con la Francia. Unica certezza è che sia stato molto proficuo per gli azionisti: in tre anni Stellantis ha distribuito agli azionisti 23 miliardi, sotto forma di dividendi e riacquisti azionari. Exor, primo socio con il 14,9%, incassa una cedola di quasi 3 miliardi. Nello stesso periodo Tavares porta a casa oltre 50 milioni di stipendio, arrivando nel 2023 a guadagnare quanto 518 volte dipendenti di Stellantis. Intanto oggi "nel colloquio con John Elkann sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea". Lo ha detto il ministro Adolfo Urso all'indomani dell'incontro in India con il patron di Stellantis. "Adesso anche Stellantis condivide la necessità di rivedere il percorso di decarbonizzazione", ha aggiunto Urso. Abbiamo seguito gli sviluppi con Pier Luigi Del Viscovo, Direttore Centro Studi Fleet&Mobility ed editorialista de Il Sole 24 Ore.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
È iniziato oggi il processo a Filippo Turetta, imputato per il femminicidio di Giulia Cecchettin. Ne parliamo con Antonino Padovese, collaboratore di Radio 24 e con Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia Cecchettin. Proseguiamo la puntata parlando di quanto sta accadendo in Medio Oriente ed in particolare in Libano, colpito oggi da una serie di raid di Israele. Con noi Giuseppe Dentice, analista del CeSI.Andiamo poi a New York, dove si trova la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che oggi ha parlato al Vertice del futuro dell'Onu. Ci colleghiamo con Vincenzo Miglietta, che si trova al seguito della Premier. Parigi 2024: gli azzurri al Quirinale. Ci racconta tutto il nostro Dario Ricci.