Posso dire?

DISCLAIMER | Se vuoi vedere l'episodio 5 di "Posso dire?" ti aspettiamo su YouTube: https://youtu.be/d6JyLvTBTIUL'episodio 5 di "Posso dire?" esplora un territorio mai battuto: la medicina e il corpo umano. Perché, forse non sapevate, i 6 protagonisti di "Sburgnu Sbirgni" hanno all'attivo una carriera parallela nel mondo della medicina. Ora, medicina, non è proprio medicina medicina. Però è qualcosa di più o meno attendibile: lo scoprirete dalle presentazioni (sì, sono tornate!) e da esperienze più o meno realistiche. Ma soprattutto imparerete cosa fare nei casi di emergenza e quali sono gli oggetti più disparati che possono entrare nelle cavità più recondite del corpo umano.Segui "Posso dire?" Instagram: https://www.instagram.com/possodireFa' qualcosa basta che fai girare sto podcast, grazie.

In questo episodio 4 di "Posso dire?", la nostra guida è Gigi. Diciamo che è qualcosa di più: Gigi, per questa puntata, è il nostro Dio. E noi lo seguiamo, fedelissimi come le signore che vanno in Chiesa tutte le domeniche e che protestano perché non possono andare in Chiesa durante la quarantena. Lo seguiamo prima in una sorta di Lupus in Fabula, in versione lockdown, e poi in un irto cammino tra il rapporto con Dio, con chi crede in Dio, con chi chiama i Griffin "Family Guy" e con tutto quello di cui ci vergogniamo o andiamo fieri in questo ultimo periodo. Amen.Guarda l'episodio sul canale YouTube di "Posso dire?" e iscriviti al canale, please che siamo pure belli in video alla fine dai: https://bit.ly/3bWCNrB

Cambiano le fasi, cambia anche "Posso dire?": da questo episodio in avanti, per tutta la seconda stagione, i nostri 6 personaggi si alterneranno alla conduzione del podcast con nuovi format e giochi, ideati dal conduttore di turno. Chi inizia? Inizia Dot, con una puntata speciale di "Chi vuol essere Beppe?", una rivisitazione speciale della classifichina e, ad arricchire, i soliti improperi alle rispettive madri e una spruzzata di ottimismo da fase 2 in rampa di lancio. Mettetevi comodi, piazzateci un like e consigliate sto podcast a qualcuno che visto che non ci sono più i soldi della Opel Corsa qua chi ce li paga i pranzi da Mare Blu? EH?? Guarda questo episodio su YouTube: https://youtu.be/GrLUXBub3zcSegui "Posso dire?" Instagram: https://www.instagram.com/possodire

Adesso che è passato l'effetto novità della quarantena, cominciano ad avere rotto i c****oni le urla al balcone, gli applausi, la solidarietà, gli arcobaleni disegnati dai bambini e, diciamoci la verità, iniziamo a rimpiangere le cose normalissime che ci tediavano prima, ogni giorno. Cioè, non proprio tutte, ecco. Benvenuti alla seconda puntata della seconda stagione di "Brourmsuo uiwe?" P.S. la battuta più divertente è negli ultimi 10''. Guarda l'episodio su Youtube: https://youtu.be/xEVgGTQpG20

Benvenuti all'episodio 1 della stagione 2 di "Posso dire?", il posto giusto per dire le cose sbagliate. Torna a grande richiesta "Posso dire?", dopo una prima stagione di risate, schiaffi in faccia e insulti alle rispettive madri, ma questa volta su YouTube: non possiamo vederci - per quella cosina lì del virus che gira, forse ne avete sentito parlare - e quindi anziché registrare un podcast dobbiamo per forza parlarci in videochiamata e questo è il risultato. Per questa nuova stagione, ci siamo posti una missione: aiutare le persone a sopravvivere. A tante cose. La prima, per dire, è il 2020. E tutto quello che si è portato dietro. Guarda il video su Youtube: https://youtu.be/qgDU_9xS4cE

Abbiamo riso. Abbiamo pianto. Ci siamo tagliati le unghie. E abbiamo ascoltato storie da NON raccontare ai nostri nipotini. Ma ora siamo arrivati al termine di questo viaggio: siamo alla fine, che è anche il tema del decimo e ultimo episodio di "Posso dire?".Una puntata dove i nodi vengono al pettine, dove si parla di amori finiti, vite finite, fini finite e cosa c'è dopo la fine. Se c'è qualcosa. Perché dopo questa fine di "Posso dire?" chissà se ci sarà qualcosa. Forse sì. Forse no. Le emorroidi di Dot, però, ci saranno di sicuro. Grazie a tutti per questo viaggio, brutti bastardi. Addios.

Dall’esordio alle montagne russe, “Posso dire?” è stato un vero e proprio viaggio. Un viaggio, tema dell’episodio 9, che difficilmente dimenticheremo. Come le esperienze passate della nostra vita, tipo un interrail in Spagna iniziato da solo e finito ancora più solo o quella volta a Bangkok, quando scopri di avere le emorroidi. O, perché no, di volontariato (quasi sessuale) a Lourdes. Un viaggio nel mondo e dentro noi stessi, sul viale del tramonto di questa stagione. Però si ride eh. Per Diana se si ride a sto giro. Anche se siamo quasi alla fine.

Ogni show, nella sua storia, ha un episodio particolare. Quello della mosca in Breaking Bad, lo speciale di Halloween dei Simpson, Free Churro in BoJack Horseman o quella dello pseudo ictus di Sacchi a Controcampo. Noi, per esempio, arrivati all'ottava puntata abbiamo capito che l’unico modo per non interromperci è parlare da soli. Quindi pronti via, eccovi sei monologhi in fila in per dire quello che ancora non eravamo riusciti a dire. Sarà divertente, dicevano. Ci spaccheremo dalle risate, dicevano. */Si asciuga le lacrime mentre scrive, sale sullo sgabello e lo spinge via/*

Ve lo diciamo subito: in questo episodio 7 di "Posso dire?" non si ride. Se volete ridere, digitate "Effettuerare" su YouTube, guardate il primo video e tornate qui. Perché qui si parla di diventare grandi, di soldi che non ci sono e del continuo e impietoso confronto con i boomer. Preparate le vostre coscienze per un esame dal quale non si può scampare: quello della vita.

Vomitare, piangere, sguararsi le vene, cagarsi addosso... qualunque cosa abbiamo fatta, l'abbiamo fatta per amore. In questo episodio abbiamo aperto i nostri cuoricini e ci siamo umiliati a vicenda come solo nelle migliori relazioni decennali capita. E poi abbiamo letto i vostri messaggini audio. E poi classifichina a tema che sembra fare ridere e invece no. **Questo episodio è dedicato alla memoria di Mino Taveri.**

L'episodio 5 segna il giro di boa di "Posso dire?". Arrivati a metà di questa stagione, ci siamo sentiti dire che siamo alla frutta. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito una cosa: è vero. Non sappiamo più cosa dire. Abbiamo voluto dedicare questo episodio alla totale improvvisazione, costruendo – in diretta – un "meta-podcast". Non si ride più un cazzo qui, ragazzi. Ma tranquilli: feci e liquido seminale continuano a fare parte del repertorio.

Oggigiorno viviamo in una cortina fatta di odio (e di flautolenze di Cuci, ma molto più di odio). Per questo abbiamo odiato forte e ne abbiamo parlato, sì, ma senza far male a nessuno. Tranne agli anziani al supermercato al sabato mattina, a chi non ti aspetta per salire in ascensore o ai commessi di Foot Locker. Ascoltate tutte le altre eccezioni all’amore universale, in diretta da Odiopoli e PER LA PRIMA VOLTA con i rancorosi contributi audio degli ascoltatori.

Nel terzo episodio di "Posso dire?" parliamo di QUEI GIORNI. Quelli in cui invece di toglierti la vita decidi di mangiare male (ma male male). Ma anche quelli in cui non ti tira (forse perché hai mangiato male). E poi *quei* giorni: i giorni del Mar Rosso lontano da Sharm El-Sheikh. I giorni delle MESTRUAZIONI. Sì, ME-STRUA-ZIO-NI. Chi le gode e chi meno. Sempre col massimo rispetto.

Abbiamo voluto darci un tono parlando di cibo. Dai guilty pleasure alimentari a... beh insomma... a come e dove finisce lo stesso cibo. Si è capito no? Alla m***a. Non sappiamo parlare d'altro, ok? Il tutto – comunque – dedicato alla memoria di Beppe Bigazzi.

Abbiamo ricevuto alcuni feedback severi sul primo episodio: ci hanno detto che parlavamo di cose schifose e schifosamente maschili. Perciò in questo che non è l'episodio 1, ma non è ancora neanche il 2, vi regaliamo degli extra in cui parliamo di unghie, sporco delle unghie, denti, filo interdentale, sputare sulla saliva e rompere tavolette del cesso. E buon appetito.

Il posto giusto per dire le cose sbagliate. In questo primo episodio trovate: un bel benvenuto (gratis), un discorsino sulle collette tra 'amici' e i gruppi WhatsApp, delle cose vietate ai minori, una conversazione su viabilità e monopattini elettrici, una digressione su diverbi da verbalizzare, la prima classifichina ufficiale de "Le 5 tipe da evitare su Tinder" e delle pazze pazze alternative.