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Secondo il rapporto Svimez 2024, l’Italia registra nuovamente un divario di crescita rispetto all’Eurozona: il Pil nazionale è cresciuto solo dello 0,7%, contro una media UE del +1%. A sorprendere è il Mezzogiorno, che ha registrato una crescita dell’1%, superiore a quella del Centro-Nord (+0,6%) e della media italiana. In particolare, si distinguono Sicilia (+1,5%) e Campania (+1,3%). Il Centro rimane comunque la macro-area trainante a livello cumulato: dal 2022 al 2024 ha registrato una crescita del 9,8%, contro l’8,6% del Sud e il 5,6% del Centro-Nord. Il Mezzogiorno ha beneficiato in modo rilevante degli investimenti pubblici e del Pnrr, che hanno inciso per 0,6 punti percentuali sulla crescita dell’area, contro 0,4 punti nel resto del Paese. Il motore della crescita nel Sud è stato il settore delle costruzioni (+3%) e i servizi (+0,7%), mentre l’industria ha mostrato una certa tenuta (+0,1%) rispetto alla leggera flessione nel Centro-Nord (-0,2%). L’agricoltura invece ha performato peggio (+0,5% contro +2,9%). Gli investimenti pubblici hanno toccato i 45 miliardi, metà dei quali mobilitati dai Comuni. Tra le regioni in calo figurano Molise (-0,9%), Calabria (-0,2%), Liguria (-0,5%) e Veneto (-0,4%). Il commento è di Luca Bianchi, direttore Svimez.Assolombarda, Alvise Biffi eletto Presidente: “Ripensare l’impresa”L’Assemblea Privata di Assolombarda ha eletto Alvise Biffi come nuovo Presidente per il quadriennio 2025-2029, insieme ai Vicepresidenti che comporranno il Consiglio di Presidenza. Nel suo primo intervento ufficiale, Biffi ha delineato una visione chiara per il futuro dell’impresa: aumentare la produttività ripensando i modelli industriali. Al centro della sua strategia l’integrazione dell’intelligenza artificiale, ancora scarsamente adottata in Italia secondo Istat, solo l’8% delle aziende la utilizzava nel 2023 e l’urgenza di colmare il divario con le regioni tedesche più avanzate in termini di ricerca e sviluppo. Innovare, per Biffi, significa anche affrontare il cambiamento nel mercato del lavoro: il 40% degli annunci nella zona Assolombarda riguarda profili ad alta qualificazione impattati dall’IA, ma permane un forte mismatch tra domanda e offerta. Quasi la metà delle imprese ha difficoltà a trovare figure chiave come esperti digitali, energy manager o progettisti green. Altro tema cardine: l’energia. Con costi europei molto più alti rispetto a USA e Cina, Biffi propone di sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas naturale e spingere sulle rinnovabili fino a coprire il 50% del mix elettrico. Nel medio periodo, secondo il presidente, servirà puntare anche sul nucleare di nuova generazione e sui gas verdi, come il biometano e l’idrogeno, per decarbonizzare i settori industriali più energivori. Interviene proprio Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.Volare con il mondo in guerra: le rotte off limits, i rischi e le nuove tratte per evitare i missiliL’escalation del conflitto tra Israele e Iran ha ridisegnato le rotte del traffico aereo internazionale. Le compagnie evitano sempre più frequentemente gli spazi aerei considerati ad alto rischio per via di possibili attacchi missilistici, ma in assenza di un’autorità globale che imponga regole comuni, le decisioni sono frammentate: ogni Stato stabilisce se e quanto tenere aperto il proprio cielo, spesso per ragioni economiche. Ne derivano paradossi operativi, come il sorvolo dell’Afghanistan classificato a rischio inferiore rispetto all’Iran pur essendo area instabile. Le alternative attuali si dividono in due direttrici: a nord, passando dal Mar Caspio e Afghanistan; a sud, attraversando Egitto, Mar Rosso e Arabia Saudita. Ma anche rotte un tempo neutre, come Cipro o il sud della Turchia, sono ora oggetto di attenta valutazione. La mancanza di informazioni ufficiali condivise costringe le compagnie a valutazioni autonome, facendo affidamento sulle raccomandazioni di Paesi come USA, Regno Unito o Germania. Le conseguenze economiche sono pesanti: rotte più lunghe comportano più ore di volo, più carburante e maggiori costi operativi, in un contesto in cui il prezzo del petrolio è in crescita (Brent +8% in pochi giorni). Tutto ciò si traduce in una pressione ulteriore sui margini delle compagnie, proprio mentre il settore stava cercando di riprendersi. Il commento è di Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti, Università Bicocca di Milano.
® Anche se ha subito un inevitabile contraccolpo economico e diplomatico dalla guerra a Gaza e dalla crisi in Siria, la Giordania resta un'isola di stabilità in un Medio Oriente turbolento. Legata a Israele da un trattato di pace sottoscritto nel 1994, ha oltre il 60 percento di cittadini di origine palestinese su una popolazione di undici milioni di persone, gran parte delle quali stanno vivendo in prima persona il massacro in corso a Gaza. Nell'ultimo anno e mezzo la monarchia hashemita guidata da re Abdallah II di Giordania si è mossa in una situazione molto difficile, da un lato condannando Israele e facilitando l'accesso agli aiuti a Gaza, dall'altro ha lasciato però intatti i rapporti con Tel Aviv e Washington fondati su accordi politico-militari di lunga data.Alla fine di gennaio Amman ha sottoscritto anche un nuovo partenariato strategico con l'Unione Europea, un accordo che conferma, una volta di più, che il Paese sulla sponda orientale del fiume Giordano è il partner più affidabile di Bruxelles in Medio Oriente. In questo reportage che ci ha portati dalla capitale Amman all'entità economica autonoma di Aqaba, affacciata sul Mar Rosso, abbiamo cercato di comprendere come ha fatto la Giordania a mantenere una stabilità invidiabile e una buona condizione economica interna considerando che confina con aree di grande crisi come la Siria, il Libano, l'Iraq e la Palestina.Prima emissione: 8 maggio 2025
In questo episodio, realizzato nell'ambito del progetto "Rotte di Distensione" con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Fondazione Compagnia di San Paolo, esploriamo le complesse dinamiche che caratterizzano una delle aree più strategiche del panorama geopolitico contemporaneo: il Mar Rosso.L'analisi si concentra sull'intreccio tra azione militare, diplomazia e interessi nazionali italiani in questa cruciale via di comunicazione marittima, che rappresenta un nodo fondamentale per i traffici commerciali globali e per gli equilibri di sicurezza internazionale.La discussione è condotta da Alessandra Darchini, addetta stampa dello IAI, insieme a due esperti: Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dell'Istituto, e Maria Luisa Fantappiè, responsabile del programma Mediterraneo, Medio Oriente e Africa.
Chi sono i pirati?Chi sono i corsari?E se ad attaccarmi è un governo? Dove si colloca? Quali sono i miei diritti?Provo a imparare qualcosa consultando queste fonti:Geopop, "Israele attacca la nave di Freedom Flotilla: cosa dice la Convenzione ONU sul diritto di mare" (Analisi della Convenzione ONU sul diritto del mare e il caso della nave Madleen in acque internazionali)https://www.geopop.it/israele-attacca-la-nave-di-freedom-flotilla-cosa-dice-la-convenzione-onu-sul-diritto-di-mare/Elio Vittorini, "Precisazione terminologica" (Differenze storiche e giuridiche tra pirati e corsari)https://www.eliovittorini.edu.it/supporto/multimedia/pirati/precisazione terminologica.htmFilodiritto, "La pirateria nel diritto internazionale" (Pirateria come crimine a giurisdizione universale e ruolo degli Stati nella repressione)https://www.filodiritto.com/la-pirateria-nel-diritto-internazionaleMarina Militare Italiana, "La Pirateria" (PDF) (Normativa internazionale sulla pirateria, giurisdizione e poteri di intervento in alto mare)https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-difesa-sicurezza/traffico_mercantile/Documents/La_pirateria.pdfSIDI Blog, "La tutela della libertà di navigazione nel Mar Rosso e la legittima difesa nel diritto internazionale" (Diritto alla difesa delle navi e limiti imposti dal diritto internazionale)http://www.sidiblog.org/2024/03/14/la-tutela-della-liberta-di-navigazione-nel-mar-rosso-e-la-legittima-difesa-nel-diritto-internazionale/Studia Rapido, "Pirati e corsari: qual è la differenza?" (Approfondimento storico e giuridico su pirati, corsari, filibustieri e bucanieri)https://www.studiarapido.it/pirati-e-corsari-qual-e-la-differenza/Storica National Geographic, "Qual era la differenza tra un pirata e un corsaro?" (Sintesi divulgativa sulle differenze tra pirati e corsari)https://www.storicang.it/foto-del-giorno/qual-era-differenza-tra-pirata-e-corsaro_17209Altre fonti consultate:https://it.wikipedia.org/wiki/Corsarohttps://www.romagnaarteestoria.it/pages/3_saggio_ballerin.htmlhttps://www.fanpage.it/cultura/corsaro-pirata-bucaniere-o-filibustiere-che-differenza-ce/*****************We are the Net: un podcast su società, culture, filosofie, digital marketing, tecnologie e spiritualità.Ideato e condotto da Fabio Mattis alias lo Sciamano Digitale———————-☑️ Entra nel canale Telegram https://t.me/wearethenet
Anche se ha subito un inevitabile contraccolpo economico e diplomatico dalla guerra a Gaza e dalla crisi in Siria, la Giordania resta un'isola di stabilità in un Medio Oriente turbolento. Legata a Israele da un trattato di pace sottoscritto nel 1994, ha oltre il 60 percento di cittadini di origine palestinese su una popolazione di undici milioni di persone, gran parte delle quali stanno vivendo in prima persona il massacro in corso a Gaza. Nell'ultimo anno e mezzo la monarchia hashemita guidata da re Abdallah II di Giordania si è mossa in una situazione molto difficile, da un lato condannando Israele e facilitando l'accesso agli aiuti a Gaza, dall'altro ha lasciato però intatti i rapporti con Tel Aviv e Washington fondati su accordi politico-militari di lunga data.Alla fine di gennaio Amman ha sottoscritto anche un nuovo partenariato strategico con l'Unione Europea, un accordo che conferma, una volta di più, che il Paese sulla sponda orientale del fiume Giordano è il partner più affidabile di Bruxelles in Medio Oriente. In questo reportage che ci ha portati dalla capitale Amman all'entità economica autonoma di Aqaba, affacciata sul Mar Rosso, abbiamo cercato di comprendere come ha fatto la Giordania a mantenere una stabilità invidiabile e una buona condizione economica interna considerando che confina con aree di grande crisi come la Siria, il Libano, l'Iraq e la Palestina.
Il vertice di Parigi sull'Ucraina non ha risolto molto, ma alcuni retroscena aiutano a capire a cosa puntano Francia e UK e cosa ne pensa l'Italia. Sono passati due anni e mezzo dall'insediamento del Governo Meloni e i giornali ne fanno un bilancio. Leggiamo di un sottomarino turistico affondato nel Mar Rosso, della Pasqua senza Papa, delle proteste in Turchia, della manosfera. E concludiamo in bellezza con una scoperta su un quadro di Mirò e una poesia sul viaggio, metafora di vita.
Fino a pochi anni fa non li conosceva nessuno. Adesso sono sulla bocca di tutti. Ma per capire quanto gli Houthi dello Yemen siano stati sottostimati, tra le milizie sciite del Medio Oriente, basta frequentare il viale al-Sabaeen della capitale Sana'a alle tre del pomeriggio di ogni venerdì, quando migliaia di miliziani invadono la strada a sei corsie e la piazza accanto alla moschea fatta costruire venti anni prima dal presidente Ali Abdullah Saleh. Tra i sostenitori prevale un misto di orgoglio identitario, rabbia repressa e indignazione per le ingerenze degli Stati Uniti in Medio Oriente: una storia molto lunga, che parte da prima della Rivoluzione islamica iraniana del 1979. La rammentano persone comuni, miliziani, ministri, a ogni contatto e intervista: adesso, il rafforzamento dell'immagine del nemico esterno nella guerra tra Israele e Gaza ha dato agli Houthi l'opportunità di mostrarsi al mondo, con le incursioni navali sul golfo di Aden e sul Mar Rosso, e ha consentito di coagulare attorno a loro il consenso della popolazione yemenita ridotta alla fame. In un'esclusiva opportunità di accesso allo Yemen del Nord, nelle città di Sana'a e al porto di Hodeida, RSI vi racconta chi sono gli Houthi che si definiscono “i partigiani di Allah”. Senza dimenticare tutti gli yemeniti che vivono sotto questo regime: pescatori costretti alla fame che vanno a pescare in acque internazionali per guadagnare di più ma vengono arrestati e torturati dai sauditi per il timore che si tratti di miliziani Houthi; mendicanti che vivono in condizioni ai limiti della dignità; ospedali affollatissimi dove i medici vengono fisicamente assaltati dai pazienti solo per firmare una ricetta mentre duecento persone al giorno si presentano all'accettazione con il colera. In questo quadro, il blocco dei beni, le sanzioni al regime yemenita del Nord e il ritiro degli Stati Uniti dal sistema degli aiuti umanitari internazionali fanno ancora dello Yemen la peggiore crisi umanitaria al mondo, a dieci anni esatti dall'inizio della guerra.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Gli attacchi degli Houthi hanno portato a un aumento significativo dei premi assicurativi per le navi che transitano nel Mar Rosso, rendendo più costoso il trasporto di merci. Le modifiche delle rotte e la disintermediazione dei porti italiani espongono a rischio circa 13mila imprese del sistema del trasporto e della logistica che operano nei principali porti per la movimentazione di merci via Mar Rosso. Facciamo il punto insieme a Davide Falteri, presidente Federlogistica.
Meditazione all'ora santa di giovedì 13 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 11,17-40) Per la fede Abramo messo alla prova offrì Isacco, l'unico suo figliuolo, egli che aveva ricevuto le promesse, e gli s'era detto che «per via di Isacco una discendenza sarebbe chiamata col suo nome», egli faceva conto che Dio può anche risuscitare da morte; ond'è che lo riebbe come in figura. Per la fede Isacco benedì Giacobbe ed Esaù, in cose avvenute. Per la fede Giacobbe morendo benedì ciascuno dei figli di Giuseppe, e «appoggiato al sommo del suo bastone s'inchinò». Per la fede Giuseppe morendo rammentò l'esodo dei figli d'Israele, e diede degli ordini relativamente alla sua salma. Per la fede Mosè appena nato rimase nascosto tre mesi per opera de' suoi genitori, perché videro che il bambino era bello e non si lasciarono spaventare dall'ordine del re. Per la fede Mosè, fatto grande, rifiutò di esser detto figlio di una figlia di Faraone, preferendo essere maltrattato insieme col popolo di Dio, che avere il godimento momentaneo della colpa, e stimando maggior ricchezza dei tesori egiziani l'obbrobrio di Cristo, poiché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per la fede lasciò l'Egitto, non temendo l'ira del re, perché come se vedesse l'invisibile, tenne duro. Per la fede celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli di loro [gli Israeliti]. Per la fede passarono il Mar Rosso come su terra asciutta, della quale avendo fatto la prova, gli Egiziani furono ingoiati. Per la fede caddero le mura di Gerico: fattone il giro per sette giorni. Per la fede Raab la cortigiana, non perì coi ribelli, avendo accolto le spie con benevolenza. E che dirò io ancora? Mi mancherebbe il tempo a parlare di Gedeone, di Barac, di Sansone, di Jefte, di David e Samuele e dei profeti; i quali per la fede conquistarono dei regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le cose promesse, chiusero le gole dei leoni, spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, ricevettero forza quando s'erano infiacchiti, diventarono valenti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. Delle donne riebbero i loro morti per risurrezione; altri furono messi alla tortura, non accettando la liberazione per ottenere una risurrezione migliore, altri ebbero a provare scherni e sferze, e anche ceppi e prigione; furon lapidati, sottoposti a dure prove, segati, morirono di spada, andarono in giro in pelli di capra, mancanti di tutto, perseguitati, maltrattati. Di essi non era degno il mondo, e andavano errando per i deserti e i monti e le caverne e spelonche e le grotte della terra. Ebbene anche costoro pur ricevendo testimonianza per la fede non conseguirono l'oggetto della promessa, avendo Dio in vista qualcosa di meglio per noi, perché non arrivassero alla perfezione senza di noi.
Il prezzo delle uova alle stelle? Donald Trump replica ai reporter che c'e' l'influenza aviaria, che lui e' in carica solo da tre settimane e scarica la colpa dell'inflazione sul suo predecessore Joe Biden. "Quando avete visto i numeri dell'inflazione, ero qui da tre settimane. Non ho avuto niente a che fare con l'inflazione, è stata causata da Biden", ha detto. "Ho avuto quattro anni di inflazione praticamente nulla", ha aggiunto riferendosi al primo mandato. "Ma vi dirò una cosa, questo paese ha fatto più progressi nelle ultime tre settimane di quanti ne abbia fatti negli ultimi quattro anni, e siamo di nuovo rispettati come paese". Curioso che proprio il prezzo delle uova possa risultare un boomerang. Secondo molti analisti infatti proprio la percezione del costo della vita ha giocato un ruolo fondamentale nelle elezioni dello scorso novembre. Gli elettori e le elettrici che vanno a fare la spesa ogni giorno, in sede di voto, non sono stati influenzati dai dati macroeconomici che sono stati utilizzati per dimostrare il successo della Bideneconomy. Per molti l'elemento che ha più spostato è stato il prezzo dei beni essenziali come le uova per l'appunto. Una dozzina di uova costava 1,60 dollari a gennaio 2017, quando si è insediato Trump. Ne discutiamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itBotta e risposta tra i vertici di Unicredit e Banco Bpm sull'opa AnimaBanco Bpm ha deciso di rilanciare su Anima prima della conferma della BCE, mettendo potenzialmente a rischio i parametri patrimoniali. Unicredit minaccia di ritirare la sua OPS, mentre il CEO di Banco Bpm, Castagna, respinge le accuse e difende la strategia per rafforzare l’istituto. L’assemblea del 28 febbraio sarà decisiva. Ne parliamo idea con Luca Davi - Il Sole 24 Ore Prezzi del caffè ai massimiNon si fermano gli allarmi sui rincari del caffè, dopo l allarme lanciato dagli imprenditori a fine agosto 2024, cui hanno fatto eco le associazioni dei consumatori. Il caffè arabica ha toccato a inizio febbraio un nuovo record e ha superato i 4 dollari per libbra a New York. Il rally è alimentato dalle "preoccupazioni per la scarsità delle forniture a livello globale" con il prezzo che è raddoppiato nell'ultimo anno. Sono cresciuti i timori per la futura produzione del Brasile, primo produttore dopo una prolungata siccità. Il raccolto di arabica in Brasile dovrebbe essere il più basso dal 2022.Assoutenti, per esempio, ha stimato un incremento del 68% della materia prima rispetto al 2023 per la varietà robusta. Secondo l associazione in Italia, dove il solo espresso bevuto al bar genera un giro d affari di 7 miliardi di euro all anno, il costo della tazzina è cresciuto del 15% dal 2021, con picchi in particolare in alcune città. E la situazione non accenna a stabilizzarsi: secondo gli analisti, il caffè è tra le principali materie prime a vedere le quotazioni lievitate. Per il 2025 si stima che la tazzina di caffè al bar potrebbe arrivare a costare anche 2 euro. Cosa è successo quindi alla materia prima? I trend rialzisti sarebbero amplificati dall incertezza sugli effetti delle norme anti deforestazione Ue e dai costi dei container sostenuti dalle tensioni geopolitiche sul Mar Rosso. Tuttavia, il trend inflazionistico è anche fortemente alimentato da movimenti speculativi. Ultimo non ultimo, lo scenario potrebbe ulteriormente peggiorare con i dazi commerciali americani. Il commento è di Cristina Scocchia, AD di Illycaffè.
ROMA (ITALPRESS) - "Penso che investire in difesa sia necessario soprattutto nel contesto in cui ci muoviamo, un mondo nel quale il caos si moltiplica, il tema principe è la difesa dei propri cittadini, della propria sovranità e di difendere i propriinteressi. Le spese che l'Italia ha messo in difesa ci servono a difendere la libertà di commercio sul Mar Rosso, a pagare i militari all'estero che costruiscono pace, mipare ingeneroso continuare a raccontare di questa deriva bellicista del governo italiano". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.sat/gtr(Fonte video: Camera dei deputati)
Sullo sfondo dei conflitti nello Yemen, le storie di due navi cariche di materiale pericoloso, la Safer e la Rubymar, si intrecciano e si sovrappongono.La prima è una petroliera, priva di manutenzioni, salvata in extremis poco prima del cedimento strutturale e dello sversamento del greggio che conteneva. La seconda è un mercantile carico di fertilizzanti colpito da un missile degli Houti e affondato dopo settimane alla deriva.Entrambi considerati vere e proprie bombe ecologiche ad orologeria, hanno rischiato e rischiano di rovinare definitivamente un habitat marino delicato e bellissimo, quello del Mar Rosso.Le azioni intraprese per evitare la catastrofe ambientale sono qui ricostruite grazie a fatti di cronaca e documenti ufficiali, oltre al parere scientifico della biologa Beatrice Jann.
INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsi Testo e ricerca, Paolo Arigotti Fonti: it.insideover.com/dossier/il-tramonto-tedesco La Germania senza qualità. La crisi tedesca - MappaMundi con Lucio Caracciolo – Limes, www.youtube.com/watch?v=2SW76tbl-e8 www.geopolitica.info/germania-tra-crisi-industriale-e-transizione-energetica/ www.ilmitte.com/2023/04/crisi-del-commercio-al-dettaglio-questanno-in-germania-chiuderanno-9000-negozi/#:~:text=Secondo%20l'Associazione%20tedesca%20del,crescente%20concorrenza%20del%20commercio%20online. www.dw.com/en/germany-immigration-reaches-record-high-in-2022/a-66042319 www.ispionline.it/it/pubblicazione/germania-e-francia-in-affanno-173729 www.limesonline.com/rivista/l-industria-tedesca-ha-un-problema-16367054/ www.panorama.it/news/dal-mondo/germania-immigrazione-piu-criminalita www.bloomberg.com/news/articles/2024-06-08/germany-warns-against-trade-barriers-as-eu-readies-ev-tariffs?sref=ZVajCYcV scenarieconomici.it/vw-e-mercedes-due-faccie-della-stessa-crisi-dellauto-tedesca/ www.startmag.it/economia/germania-crisi-industria-chimica-basf/ www.ilpost.it/2024/02/01/deutsche-bank-taglio-3500-lavoratori/ www.limesonline.com/rivista/la-zeitenwende-al-rallentatore-16367625/ Demostenes Floros, “Guerra e pace dell'energia. La strategia per il gas naturale dell'Italia tra Federazione russa e NATO” (2019) www.mediatrends.it/euro-2024-ha-messo-il-turbo-al-pil-tedesco/ www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/economia/2024/02/23/in-germania-pil-in-calo-nel-quarto-trimestre-2023_e3858ed7-5d10-4d5d-83cc-313b5ef8a58c.html#:~:text=L'Ufficio%20federale%20di%20statistica,terzo%20trimestre%20dell'anno%20passato. it.euronews.com/business/2024/04/17/ecco-perche-leconomia-tedesca-rimane-la-piu-in-difficolta-in-europa it.marketscreener.com/quotazioni/azione/MICHELIN-CGDE-4672/attualita/La-crisi-del-Mar-Rosso-costringe-Michelin-a-fermare-la-produzione-in-Spagna-il-prossimo-fine-settima-45748486/ results.elections.europa.eu/it/germania/ www.lastampa.it/economia/2024/07/10/news/salari_italia_germania-14462335/#:~:text=Che%20nel%20nostro%20Paese%20arrivano,si%20fermano%20a%204.020%20euro. www.milanofinanza.it/news/tassi-bce-tagli-ecb-rate-cuts-ecco-perche-forte-aumento-salari-germania-puo-essere-un-problema-202404101959103542 www.corriereditalia.de/attualit-a/la-poverta-in-germania-e-in-forte-aumento/#:~:text=Secondo%20i%20dati%20ufficiali%20dello,15%2C8%25%20della%20popolazione. www.infomercatiesteri.it/overview.php?id_paesi=69# Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dopo sette mesi di attacchi contro le navi nel Mar Rosso i trasporti marittimi via container stanno precipitando in una crisi sempre più grave, simile per molti analisti a quella che era esplosa in seguito al Covid. Il campanello d'allarme più evidente arriva dai noli, che da inizio maggio sono raddoppiati sulle principali rotte dall'Asia, spingendosi ai massimi dall'estate 2022 sul mercato spot: un impennata rapidissima, che rischia di riaccendere l'inflazione e che si sta dimostrando particolarmente pesante nell'area del Mediterraneo, la più penalizzata dalla rinuncia ad attraversare lo Stretto di Suez, che obbliga a lunghe tratte per circumnavigare l Africa. Spedire da Shanghai a Genova un container da 40 piedi (FEU) è tornato a costare più di 7mila dollari: 7.102$ per la precisione secondo Drewry (società di consulenza del settore), contro i circa 3.600$ di fine aprile e 1.300-1.500 nell autunno 2023, quando i noli prima che gli Houthi scatenassero l'offensiva in appoggio ai palestinesi erano tornati a livelli pre pandemia. A livello globale la situazione non è molto più rosea. Ne parliamo con Augusto Cosulich, agente marittimo genovese, presidente e amministratore delegato della "Fratelli Cosulich".TIM: inizia il nuovo corso, venduta la rete venduta a Kkr per 18,8 miliardiIeri Tim ha dismesso ufficialmente l'ultima (e più importante) eredità del monopolio. A Milano è stato firmato l'atto di vendita della rete di telecomunicazioni alla holding partecipata da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority (Adia), Canada Pension Plan Investment Board (Cpp), ministero dell'Economia ed F2i, per un corrispettivo di 18,8 miliardi di euro (che può salire fino a 22 miliardi al verificarsi di alcune condizioni). FiberCop, la società della rete, parte con circa 4 miliardi di ricavi, 2 miliardi di margine operativo e 20 mila dipendenti. L'azienda avrà debiti per 6,5 miliardi, di cui 5,5 trasferiti da Tim con lo scambio dei bond. A questi si aggiungerebbero 3-4 miliardi di debiti bancari in capo alla holding di FiberCop funzionali all'operazione. Incarico confermato a Massimo Sarmi a cui sono stati conferiti i poteri connessi al golden power e alle questioni strategiche affiancato dell'ex Fs Luigi Ferraris come ceo. In cda 8 componenti sono espressi da Kkr, 2 dal Mef, 2 da Adia, 2 da Cpp e 1 da F2i. Per quanto riguarda le prospettive delle due nuove società, Fibercop: «La partnership strategica tra il governo italiano e Kkr riflette il nostro impegno comune per accelerare la transizione digitale in Italia», ha rimarcato Alberto Signori, partner del fondo Usa. Il piano di Fibercop, ha precisato l'ad di F2i, Renato Ravanelli sarà volto «alla rapida sostituzione della rete in rame con una rete in fibra ottica» che dovrebbe richiedere investimenti annui per 1,5-2 miliardi. La nuova Tim riparte invece con circa 16.700 dipendenti, 14,5 miliardi di ricavi attesi nel 2024 e un margine operativo di 3,75 miliardi. Soprattutto il gruppo avrà meno debito, previsto a 7,5 miliardi a fine anno senza considerare l'incasso dalle possibili cessioni dei cavi sottomarini Sparkle al governo e del 3% delle torri Inwit. Il ceo di Tim, Pietro Labriola ha dichiarato: «Il perfezionamento dell'operazione con Kkr e Mef è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di Tim e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide. Raggiungiamo un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza». Adesso inizia un nuovo percorso che dovrà confermare la capacità di Tim di raggiungere gli obiettivi, ora che non c'è più il fardello del debito. Ma neanche la protezione della rete. Approfondiamo il tema con Andrea Biondi, Il Sole 24 Ore.Via libera della Commissione Ue alla quinta rata del Pnrr. Meloni: smentito chi puntava sul nostro fallimentoLa Commissione Ue dà valutazione preliminare positiva al pagamento della quinta rata del Pnrr dell Italia. La richiesta a dicembre era su 52 traguardi-obiettivi per 10,6 miliardi (al netto del prefinanziamento per 1,6 miliardi). L'importo della rata è salito a 11,1 miliardi (3,2 sovvenzioni e 7,9 prestiti) per 54 traguardi-obiettivi con l anticipo, da quanto si apprende, di due obiettivi della sesta rata. L esecutivo Ue ha affermato di non poter valutare il raggiungimento di un obiettivo da 110 milioni per motivi metodologici. I pagamenti approvati nel Pnrr italiano salgono ora a 113,5 miliardi su 194,4 miliardi. Lo scorso 24 giugno il governo ha richiesto alla Commissione europea il pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro (di cui 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 miliardi in prestiti). La rata riguarda: 24 tappe fondamentali e 13 obiettivi e copre le riforme su appalti pubblici, ritardi di pagamento, lavoro sommerso e inclusione sociale, nonché misure di follow-up per sostenere gli sforzi di attuazione nei settori della giustizia, della pubblica amministrazione e delle norme in materia di contabilità pubblica. «Sono molto contenta di annunciare che la Commissione europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del Pnrr». Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio, sottolineando che «è un ottima notizia per l Italia, è un ottima notizia per i cittadini. È una notizia - ha aggiunto - che ancora una volta smentisce quanti avevano scommesso sul fallimento di questo governo, quanti speravano in cuor loro che l Italia potesse perdere i soldi dell Europa per ottenere magari un vantaggio elettorale, mentre lo dicevano. Ma non è andata così. E con il lavoro di questi mesi noi abbiamo dimostrato che tutti quei pronostici erano sbagliati. Lo abbiamo dimostrato facendo quello che sappiamo fare meglio, e cioè studiare i dossier, lavorare, portare a casa i risultati concreti». Intanto però emergono diversi dubbi sulla messa a terra degli investimenti come raccontano gli economisti Gustavo Piga e Gaetano Scognamiglio, dall'Osservatorio Recovery Plan e il Sole 24 ore oggi. Ne parliamo proprio con Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo Pa Fondazione e Co-fondatore dall Osservatorio Recovery Plan (OREP).
Via libera del parlamentò europeo alla direttiva "Case Green", ora si attende - il 12 aprile - l'approvazione del Consiglio Ue. I piani di ristrutturazione andranno preparati dagli stati membri. Almeno 5 milioni di edifici italiani saranno coinvolti. Approfondiamo con Giuseppe Latour e con il prof. Mario Motta, esperto di energia negli edifici del Politecnico di Milano. Nella seconda parte con Alessandro Marrone (responsabile del Programma "Difesa" dello IAI) sentiamo perché il programma Aspides nel Mar Rosso può rappresentare un salto triplo per l'Europa della Difesa.
Dopo la Sardegna, domenica c'è un nuovo test per governo e opposizione: lo presenta Massimo Rebotti. Piero Rossano racconta chi è l'artista napoletano che si è fatto fotografare con Vladimir Putin «per contrastare la propaganda occidentale» (dal minuto 7'31"). Michela Rovelli spiega perché le connessioni che passano sul fondo del Mar Rosso (e che secondo gli israeliani sono stati danneggiati dagli estremisti Houthi) sono di vitale importanza (da 14'42").I link di corriere.it:Abruzzo, la trincea del meloniano Marsilio: “E' come Juve-Frosinone”Chi è Jorit, lo street artist napoletano della foto con PutinPerché il Mar Rosso è il punto più vulnerabile di Internet: gli attacchi Houthi e i 4 cavi danneggiati
I miliziani yemeniti Houthi sono stati accusati di aver sabotato l'infrastruttura di rete che passa sotto il Mar Rosso e che tramite cavi sottomarini collega Asia, Africa ed Europa. I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, ora arrivano le conferme dei danni subìti da parte delle società proprietarie. Ne parliamo con Antonio Leandro, professore di Diritto del Mare all’Università di Bari, e Alberto Rizzi, visiting fellow dello European Council on Foreign Relations, esperto di commercio internazionale e geopolitica dell'energia e delle infrastrutture.
Il Parlamento ha approvato le risoluzioni sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali sui tre fronti internazionali di maggior rilievo. La missione Levante sul conflitto Hamas-Israele, la missione Eunavfor Aspides per la sicurezza nel Mar Rosso e la missione Euam per l'Ucraina.Ne parliamo con Giampaolo Di Paola (nella foto), ammiraglio, ex ministro della difesa e Riccardo Riccardi, vicepresidente Movimento 5 stelle e Capogruppo in Esteri.
(00:00) Intro (03:01) Aspides, la missione nel Mar Rosso (26:54) La multa miliardaria ad Apple della UE (40:37) La non prevista esplosione del deficit Don Chisciotte è un podcast di Will Media con Carlo Alberto Carnevale Maffè, Renato Cifarelli, Oscar Giannino e Clara Morelli. La post produzione è di Chora Media. Sostieni il lavoro di Will iscrivendoti alla membership.
Alla Camera il voto su tre missioni internazionali tra Mar Rosso, Gaza e Ucraina. Sentiamo Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana di Difesa. Secondo rapporto annuale del Viminale, nel 2023 le persone scomparse in Italia sono circa 29mila. Con noi il prefetto Maria Luisa Pellizzari, Commissario straordinario del governo per le persone scomparse. In arrivo lo psicologo di base: lavorerà nelle case di comunità. Ne scrive su Il Sole 24 Ore di oggi Marzio Bartoloni.
Il Parlamento ha dato il via libera a tre missioni internazionali, l'Euam in Ucraina, la missione Levante per gli aiuti a Gaza e la missione Aspides nel Mar Rosso. Ma la giornata politica ha visto al centro le attività illecite su cui sta indagando la procura di Perugia. Parliamo di questo e di molto altro con Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Stupro di Palermo: otto anni e otto mesi per l'unico minorenne. Sentiamo Carla Garofalo, legale della vittima.Ci colleghiamo poi con Gerusalemme, per gli ultimi aggiornamenti sul conflitto, con Nello Del Gatto, giornalista e analista per Radio 24.La Lazio a Monaco per tentare di passare il turno. Ci aggiorna il nostro Giovanni Capuano.
La missione UE nel Mar Rosso, la proposta USA all'ONU per un cessate il fuoco temporaneo e la ricandidatura di von der Leyen
Il dissidente e principale oppositore di Putin, Alexei Navalny, è morto in carcere per un malore sopraggiunto dopo l'ora d'aria quotidiana. Mentre il Cremlino parla di morte naturale, gli attori internazionali chiedono spiegazioni ed accertamenti sul caso. Ne parliamo con Anna Zafesova, firma di La Stampa e Il Foglio, e con Boris Bondarev, ex diplomatico russo ora all'estero.Degli scenari facilmente infiammabili per effetto della guerra tra Hamas e Israele, quello del Mar Rosso è ad oggi il più pericoloso a livello globale, se non altro per le conseguenze economiche prodotte dalle azioni dei ribelli Houthi. Ricostruiamo quanto accaduto finora dai primi attacchi in mare dello scorso dicembre.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Ne parliamo con Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi (CRA), che partecipa alla mobilitazione dei trattori verso Roma. La Corte di appello federale di Washington ha deciso che l'ex presidente Donald Trump non può godere di immunità per i reati commessi durante il periodo in cui era presidente. Parliamo di questo, e dell'appoggio americano alla guerra in Ucraina, con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York.Le conseguenze della crisi del Mar Rosso sulla logistica. Con noi Patrizio Ricci, presidente nazionale Cna Fita.Parte questa sera il Festival di Sanremo. Ci colleghiamo con la nostra Marta Cagnola.
Uno dei leader Houthi manda avvertimenti al nostro Paese che sta per prendere parte alla missione Ue nel Mar Rosso, mentre in Siria un attacco con droni a una base americana ha provocato la morte di cinque curdi.Proviamo ad analizzare il complesso scacchiere internazionale nello scenario bellico nel Medio Oriente, sempre meno rassicurante sulle sue possibili evoluzioni. Interviene Enrico Verga, esperto di geopolitica.
Le indagini sulla violenza di gruppo di cui è stata vittima una tredicenne. I possibili sviluppi (giudiziari, ma anche diplomatici) del processo contro l'italiana detenuta a Budapest. E infine, che cosa succede dopo i bombardamenti Usa in Siria, Iraq e contro gli estremisti Houthi dello Yemen. Il primo episodio del nuovo podcast sui fatti più importanti per orientarsi nel mondo, con le voci dei giornalisti del Corriere della Sera, con le voci di Lara Sirignano, Giovanni Bianconi e Guido Olimpio.Su corriere.it:Stupro a Catania, la violenza davanti al fidanzato: la vittima ha 13 anni, 7 fermatiTajani: “Su Ilaria Salis Budapest è disposta ad ascoltarci. Sosterremo famiglia e avvocati”Cinque domande sugli Houthi e la guerra nel Mar Rosso: nuovi attacchi e motivazioni nascoste
Tassi fermi, finché sarà necessario. Scenario economico invariato. È quasi laconico il comunicato a cui la Banca centrale europea ha affidato la sostanza della riunione di gennaio di politica monetaria, per la quale non c’erano grandi attese. Il tasso di rifinanziamento resta al 4,50%, quello sui depositi - ancora molto importante dopo gli ingenti acquisti di titoli - al 4% e quello sulle marginal lending facilities, per le operazioni di rifinanziamento d’emergenza, al 4,75%. Discutere di tagli, in ogni caso, è stato giudicato «prematuro» consiglio, ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde. Invariato lo scenario economico: l’inflazione continua a calare, malgrado il «base effect al rialzo» legato ai prezzi dell’energia, mentre i passati aumenti dei tassi si stanno trasmettendo con energia sulle condizioni di finanziamento». Robusto il mercato del lavoro, anche se la domanda di lavoro sta rallentando. Il livello del costo del credito “ufficiale” appare sufficiente perché, «mantenuti per una durata sufficientemente lunga», possano contribuire a portare l’inflazione all’obiettivo. Resteranno fermi fino a quando sarà necessario. La stagnazione di Eurolandia potrebbe continuare nel quarto trimestre del 2023, seguita da una fase di crescita «debole e poi da una ripresa», ha detto Lagarde. I rischi sulla crescita sono ancora orientati al ribasso, per il “peso” della politica monetaria restrittiva e per le incertezze geopolitiche, che potrebbero anche spingere verso l’alto l’inflazione. I prezzi potrebbero accelerare anche per salari troppo veloci rispetto alle attese o margini di profitto troppo elevati. Le borse europee hanno risposto con scarso entusiasmo, rimanendo in campo negativo: molto analisti nelle scorse settimane si sono avventurati nell'ipotizzare tagli dei tassi piuttosto imminenti, arrivando addirittura a prevederne tre entro fine anno. Durante la conferenza stampa Lagarde ha anche commentato il sondaggio condotto all'interno alla Bce condotto da una sigla sindacale su 1159 dei 4500 lavoratori dell'istituto centrale, che 'boccia' il suo operato: "Io, in quanto persona, sono irrilevante, fintanto che porto a termine il lavoro di guida di questa istituzione di persone di talento, non solo economisti, dedicati al loro lavoro". "Sono estremamente orgogliosa del personale della Bce e sono molto fiera e onorata di guidare questa istituzione", ha aggiunto. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.Snam: sforzo da 11,5 miliardi al 2027. Focus su sicurezza energetica e transizione greenSicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia. Con un occhio sempre puntato sulla sostenibilità e sull’innovazione grazie a infrastrutture sempre più digitalizzate e in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative. Ruota attorno a questo perno il nuovo piano strategico 2023-2027 di Snam che prevede 11,5 miliardi di investimenti da qui al 2027 (con un balzo del 15% rispetto al piano precedente), di cui 10,3 miliardi destinati allo sviluppo sostenibile degli asset.Due le direttrici principali della strategia della società, in prima linea nel garantire il piano di sicurezza energetica messo in campo dal governo dopo la decisione della Russia di ridurre le sue forniture verso l’Europa e l’Italia. In primis, gli investimenti nelle infrastrutture che saranno diretti lungo l’intera catena del valore (dai nuovi progetti di gasdotti al potenziamento di stoccaggi e rigassificatori galleggianti, passando per l’ampliamento delle reti di stazioni a Gnl-bioGnl e in prospettiva a idrogeno). Accanto a questo, Snam punta poi a rafforzare il contributo alla decarbonizzazione attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi, da un lato, e con la messa a terra dell’infrastruttura per la cattura e lo stoccaggio del carbonio oltre che con le iniziative finalizzate a incrementare l’efficienza energetica. Per quanto riguarda le previsioni sulle oscillazioni del prezzo del gas, durante la presentazione del piano Venier si è detto tranquillo: "Nel breve termine non prevediamo nessun impatto significativo grazie al livello di stoccaggi in Europa. Non è un problema se una nave di Qatar Energy non riesce a passare da Suez". "Il volume della domanda invernale è quasi il doppio della domanda estiva, e nella coda invernale di febbraio-marzo, se vedo la reazione anche al livello dei prezzi, il mercato non è preoccupato di un possibile shortage", ha spiegato, osservando che "questa valutazione nasce in relazione all'elevato livello degli stoccaggi che abbiamo in Italia, ancora superiore al 70% secondo i dati aggiornati al 22 gennaio". Approfondiamo il tema con Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM.La crisi nel Mar Rosso e le ripercussioni sulla logistica su gommaAmmontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno, i danni per il commercio estero italiano tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso. 35 milioni al giorno per impatto sull'export e 60 milioni per mancati approvvigionamenti. Lo calcola OGGI Confartigianato che ha esaminato anche l'impatto sulle regioni: "Il valore più alto di prodotti trasportati attraverso il Mar Rosso è della Lombardia, 12,9 miliardi, poi l'Emilia-Romagna (9,4), Veneto (5,7), Toscana (4,7), Piemonte (4,2), Friuli-Venezia Giulia (2)". Confartigianato lo ha calcolato considerando l'impatto del calo di traffico di navi mercantili tra l'Oceano Indiano e il Mar Rosso sui flussi dell'interscambio commerciale dell'Italia con Asia, Oceania, paesi del Golfo Persico e del Sud-est dell'Africa. In particolare, "negli ultimi 3 mesi, l'Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri". Qual è quindi l'impatto del calo dei flussi marittimi di merci sulla logistica su gomma? Ne parliamo con Pasquale Russo, Segretario generale di Conftransporto.
La premier Giorgia Meloni ha ribadito la volontà di portare a termine un processo di privatizzazioni affermando che l obiettivo di cedere 20 miliardi di asset in tre anni «si può fare». Per arrivare al 2026 con qualche risultato è necessario che ora, oltre ad annunciare, si comincino ad avviare le procedure necessarie per poter procedere alle dismissioni. Al momento ancora nulla di ufficiale è stato fatto. Le operazioni più facili da realizzare velocemente sono naturalmente le società quotate. Ancora di più lo sono quelle aziende per le quali l ultimo governo prima dell avvento dell esecutivo giallo-verde, dunque ben prima della pandemia, aveva già immaginato un percorso di cessione. Torniamo quindi al governo Gentiloni, tre anni dopo la quotazione in Borsa di Poste Italiane. Allora si immaginava di andare avanti con una nuova tranche della società dei recapiti da mettere mercato; di pari passo si intendeva procedere alla vendita di una quota di Eni, dopo che la società avesse realizzato operazioni di buyback (con annullamento delle azioni in circolazioni) in modo tale da arrotondare in eccesso le partecipazioni azionarie dei soci (l effetto diametralmente opposto di quello di un aumento di capitale) e creare un nuovo cuscinetto di titoli che il Mef potesse vendere sul mercato. Non a caso, l esecutivo Meloni riparte proprio da lì. Un aspetto che andrebbe, però, rilevato è che i corsi azionari di queste due società oggi non sono ai massimi: il titolo Poste Italiane viaggia attorno a 10 euro, sotto gli oltre 11 euro raggiunti a inizio 2019. Eni è tornata ai livelli pre pandemia, a quota 15 euro (tra il 2020 e il 2022 le quotazioni erano più basse), dopo che una parte del piano di buy back è già stata avviata e dopo gli anni d oro dei cosiddetti extraprofitti fatti quando il prezzo del gas è arrivato alle stelle. Tra le ragioni di dover far cassa c'è anche un dato che sembra condannare il nostro Paese: l'anno scorso Bruxelles ha autorizzato aiuti di Stato per un totale superiore a 760 miliardi di euro. La Germania ha fatto la parte del leone, con incentivi notificati per poco meno di 360 miliardi, il 47,2% di tutti quelli autorizzati nella Ue. Alle sue spalle c era la Francia con il 22,6% del totale dell unione, pari a quasi 172 miliardi, mentre in terza posizione l Italia aveva speso solo il 7,7% della somma approvata da Bruxelles, pari a meno di 59 miliardi. Roma ha messo dunque sul piatto un terzo delle erogazioni stanziate da Parigi e un sesto di quelle di Berlino. Approfondiamo il tema con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino e con Giovanni Dosi, Professore di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.Federvini, '20 miliardi valore aggiunto da vini, spiriti e aceti'Rilievo strategico dalle filiere Federvini per il sistema Paese sotto il profilo economico. Vini, spiriti e aceti generano infatti sul territorio nazionale un valore aggiunto, inclusivo anche delle componenti indirette e indotte, pari a 20,5 miliardi di euro, corrispondenti a circa l'1,5% del Pil nazionale. Di questi, 4,9 miliardi derivano dall'attività di produzione, 9 dall'effetto indiretto (fornitori e domanda generata da loro volta) e 6,6 all'effetto indotto generato dall'incremento di reddito percepito da tutti i soggetti coinvolti. Questi alcuni dati emersi dallo Studio di Filiera realizzato da Nomisma per Federvini e presentato a Roma alla Camera dei Deputati. Si parla si oltre 2.300 imprese (38.000 considerando anche quelle agricole di trasformazione), 21,5 miliardi di euro di fatturato diretto, 10 miliardi di euro di export. Sotto il profilo occupazionale, a fronte di 81 mila lavoratori diretti nei tre settori, grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 5,8 se ne attivano oltre 460 mila nell'intero sistema economico nazionale che corrispondono a quasi il 2% del numero complessivo di lavoratori in Italia. Un universo dove ora preoccupa la recente crisi del Mar Rosso e l'indagine antidumping sui distillati europei da parte della Cina. "Aspetti che potrebbero incidere in maniera importante anche sull'export, fiore all'occhiello delle filiere Federvini", ha evidenziato il responsabile Industria Retail e Servizi di Nomisma, Emanuele Di Faustino sottolineando che l'Italia "è oggi il primo esportatore mondiale a valore di aceti, con una quota sull'export globale del 37%, nonché di vermut (34%), il secondo di vini fermi imbottigliati (22%) e liquori (14%)" con una crescita complessiva negli ultimi dieci anni del valore sui mercati esteri di oltre il 76%. Le imprese, ha quindi sottolineato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, "ancora oggi sono molto esposte a incertezze di natura geopolitica, normativa, commerciale, inflattiva. La difesa di questo patrimonio del made in Italy, è una responsabilità tanto degli imprenditori quanto delle istituzioni". Infine l'aspetto sostenibilità: oltre il 90% delle imprese dei tre comparti intervistate negli ultimi tre anni ha investito anche in eco packaging, energia rinnovabile, taglio dei consumi di acqua, iniziative umanitarie. Ne parliamo con Micaela Pallini, Presidente Federvini.Assolombarda, a lavoro su una nuova politica industrialeOggi Assolombarda ha inaugurato i nuovi spazi della sede milanese che ospiterà anche un asilo nido per 24 bambini, che avrà l'obiettivo di "agire concretamente contro l inverno demografico mettendo al centro l importanza di lavorare sul tema work-life balance". Durante l'evento il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha commentato le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sull'esigenza di una nuova politica industriale per il Paese: "Noi sulla visione di una nuova politica industriale ci stiamo lavorando da tempo perché siamo impegnati sulle transizioni, con un focus molto importante su quelle che possono essere le ricadute dell'intelligenza artificiale nel prossimo futuro". "Lavoriamo - ha aggiunto Spada - su come coniugare al meglio l'IA insieme alla digitalizzazione, per sviluppare il lavoro delle nostre imprese e fare sì che diventino sempre più strutturate - ha proseguito -. Abbiamo questo cantiere, abbiamo un cantiere sul rendere l'ambiente sempre più sostenibile da tutti i punti di vista". Intanto però l'associazione deva far fronte a un rallentamento dovuto alla recessione tedesca e alla crisi del Mar Rosso, che rischia di mettere in crisi l'export italiano. Approfondiamo il tema con Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.
Il dossier Mar Rosso è il primo in agenda oggi, al Consiglio Affari esteri dell’Unione europea. In discussione le opzioni a disposizione dell’Unione europea per garantire libertà e sicurezza della navigazione in quell’area. Ne parliamo con Beda Romano, nostro inviato a Bruxelles.
Gli italiani sono decisamente poco ottimisti sulle prospettive dell'Italia nel 2024. Stando infatti al report FragilItalia Uno sguardo al futuro , elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione (800 casi da 18 a oltre 65 anni), due su tre (il 67%) non si aspettano un miglioramento della situazione complessiva dell Italia, in parallelo con le aspettative di segno negativo sull evoluzione dello scenario internazionale, con una forte preoccupazione per i conflitti in corso (85%), i rapporti tra occidente e Russia (83%), i cambiamenti climatici(81%) e il terrorismo (80%). «Il Paese rallenta e l umore degli italiani peggiora, e ne ha tutte le ragioni - osserva il presidente di Legacoop, Simone Gamberini -. All indomani della pandemia sembrava finalmente che l Italia avesse imboccato una via diversa dopo il decennio della grande crisi. L incredibile ripresa economica era stata favorita anche dal clima di fiducia generato dalle nuove politiche europee e dal Pnrr. Nuove guerre, inflazione e aumento del costo della vita, nonché l annuncio di nuove politiche restrittive, sembrano avere soffocato definitivamente quello slancio iniziale». Va un po meglio per la situazione familiare, che per l anno da poco iniziato 4 su 10 prevedono altalenante, ma con aspettative di segno positivo per l andamento delle relazioni familiari (81%), l amore, gli affetti e le relazioni con gli amici (77%), la salute (71%), il lavoro (61%). Ne parliamo con Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos Italia.VicenzaOro compie 70 anni e diventa sempre più globaleIl gioiello è un arte che si rinnova, e così fa l evento di riferimento che gli viene dedicato. Il Jewellery Boutique Show di Ieg-Italian Exhibition Group è tornato, per il suo 70esimo anniversario, dal 19 gennaio oggi a martedì 23 gennaio in fiera a Vicenza, affiancato da T.Gold, manifestazione dedicata a macchinari e tecnologie innovative per oro e gioiello.Al centro della manifestazione è la rivoluzione in atto nel settore: dai materiali alle tecniche, dall impatto sostenibile all equità dei diritti, dalle conquiste tecnologiche agli scenari globali fino alle nuove professioni. Il 2022 si era chiuso con una quota significativa (75%) di aziende del settore orafo-argentiero-gioielliero (Oag) con fatturato in aumento sull anno precedente, mentre il 2023 ha visto andamenti disomogenei: sono in calo, anche se restano in maggioranza (52% del panel), le imprese che prevedono a consuntivo annuo una crescita, a fronte di un 13% che si attende fatturato invariato rispetto al 2022 e di un 35% che teme una flessione. Approfondiamo il tema con Marco Carniello, direttore di VicenzaOro.Mar Rosso, Italia, Francia e Germania preparano missione navale Aspides contro gli HouthiIl Consiglio Affari Esteri dell Ue si è riunito oggi con due obiettivi: proseguire con la spinta verso la soluzione dei due Stati per la crisi in Medio Oriente e portare avanti il varo della nuova missione militare Aspides, che sarà incaricata di difendere (anche con l uso della forza), le navi mercantili nel Mar Rosso, sotto attacco dai raid degli Houthi, che stanno impattando sull intero commercio internazionale. Nessuna decisione formale dovrebbe essere presa sul tema: l'obiettivo di Bruxelles è approvare in via definitiva la missione nella riunione dei ministri degli Esteri del 19 febbraio. La missione navale Ue nel Mar Rosso "è prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale, impedire il passaggio dei prodotti significa un aumento dei prezzi spropositato, non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso - ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Quarta Repubblica - L'Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell'ambito delle nostre normative. Per questa missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento, ma quella di iniziativa statunitense avrebbe significato un passaggio parlamentare. L'Italia c'è, si assume le responsabilità". Intanto però, insieme alla missione le compagnie di trasporti potrebbero trovarsi una nuova tassa: secondo Bloomberg, infatti, la crisi sta attirando nuova attenzione su un settore che opera per lo più al di fuori delle norme fiscali globali. Quindi gli stati europei potrebbero chiedere alle compagnie, sotto forma di tasse, un contributo economico alle missioni che ne garantiranno la sicurezza. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.
Oggi Consiglio Affari Esteri dell’Ue: Roma, Parigi e Berlino spingono per la missione nel Mar Rosso. Intanto Netanyahu sempre più accerchiato dai contestatori, con la presentazione alla Knesset della prima mozione di sfiducia dall'inizio della guerra. Sentiamo Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. Esclusi dal nuovo assegno d’inclusione: in Piemonte tensioni nei patronati. Con noi Mauro Casucci, coordinatore dei Caf e dei patronati della Uil regionale.
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Angela Stefania Bergantino, economista e professoressa all'Università di Bari, delle conseguenze degli attacchi nel Mar Rosso a livello commerciale e umanitario. Ascolta Shape of EU sulla tua piattaforma di streaming preferita!
L'analisi della giornalista Laura Silvia Battaglia sulle ripercussioni degli attacchi degli Houthi alle navi commerciali nel Mar Rosso e della risposta di Stati Uniti e Regno Unito sugli equilibri mediorientali.
Rallentamento cinese, tensioni geopolitiche, crisi nel Mar Rosso con possibile nuova fiammata inflazionistica e regolamentazione dell'intelligenza artificiale. Come vedono di questi grandi temi affrontati a Davos alcuni dei grandi rappresentati di grandi gruppi italiani presenti in Svizzera per la 54esima edizione del World Economic Forum, che durerà fino a domani, venerdì 19. Più di sessanta capi di Stato, oltre a economisti, banchieri, dirigenti d'impresa e politici, stanno discutendo delle attuali e future sfide globali, tra cui i conflitti in corso e la crisi climatica. Ne parliamo con Riccardo Monti, Presidente del Gruppo Triboo, Andrea Illy, presidente di Illycaffè, e Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato ACEA.Ex Ilva, fonti: Invitalia ha avviato l iter per il commissariamentoInvitalia ha inviato ieri una lettera all Ad di Acciaierie d Italia per chiedere che la società sia ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Lo riferiscono fonti sindacali riportando quanto spiegato loro al tavolo con il governo sull ex Ilva. L a.d - è stato spiegato - deve rispondere entro 14 giorni. Se non lo farà Invitalia può chiedere al Mimit di attivare l'amministrazione straordinaria. Al tavolo di confronto tra il governo e le confederazioni sindacali sull'ex Ilva di Taranto per il governo sono presenti il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (in videocollegamento), il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per i sindacati presenti i rappresentanti di Fiom Cgil Michele De Palma, Fim-Cisl Roberto Benaglia, Uilm-Uil Rocco Palombella, Ugl metalmeccanici Giovanni Antonio Spera e Usb Sasha Colautti (in videocollegamento) e Francesco Rizzo. Approfondiamo il tema con Domenico Palmiotti de Il Sole 24 Ore Taranto.
Lunedì atteso il via libera Ue alla missione nel Mar Rosso. Con Alessandro Marrone, esperto di relazioni internazionali e responsabile del programma “Difesa” dell’Istituto Affari Internazionali, facciamo il punto sulle altre missioni nelle quali è impegnata l'Italia. Se a Taranto la situazione dell’ex Ilva rimane difficile, a Piombino viene siglata un’intesa tra Danieli e l’ucraina Metinvest. Ci spiega tutto Silvia Pieraccini, che ne scrive sul Sole 24 Ore di oggi. Alluvione in Emilia-Romagna: per i sindaci le risorse sono ancora insufficienti. Ci colleghiamo con Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione Province Italiane.Oggi al via la Supercoppa Italiana. Sentiamo il nostro Carlo Genta.
La situazione delicata nel Mar Rosso con Alberto Magnani, Il Sole 24 Ore. Alluvione in Emilia-Romagna: la visita di Meloni ci permette di fare un bilancio sulla ricostruzione e la ripresa. Ci colleghiamo con Ludovico Luongo. Andiamo poi a Davos, dove è in corso il World Economic Forum, da Gianluca Di Donfrancesco, inviato del Sole 24 Ore.
Il nuovo presidente eletto dell'isola di Taiwan, l'insediamento del nuovo presidente del Guatemala e le tensioni nel Mar Rosso
Nella notte fra il 12 e il 13 gennaio sono cominciati i bombardamenti di Usa e Gran Bretagna contro i guerriglieri sciiti dello Yemen: una prima risposta agli attacchi operati contro le navi cargo e le petroliere dirette nel Mar Rosso verso il Canale di Suez e diventate bersagli da quando Israele ha attaccato Gaza. Guido Olimpio racconta azioni e strategie di questi alleati dell'Iran, mentre Danilo Taino analizza le conseguenze sulle rotte del commercio internazionale.Per altri approfondimenti:Battelli, ordigni ed esplosivi: così l'Iran arma gli HouthiChi sono gli Houthi e cosa faranno adesso?Quanto ci costa la crisi nel Mar Rosso: a rischio le piccole e medie imprese italiane
Fino a qualche giorno fa nessuno o quasi sapeva dell'esistenza degli Houthi, ora sono i protagonisti di un nuovo capitolo della guerra sul fronte mediorientale. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo con Enrico Verga, esperto di geopolitica.
Dopo svariati attacchi da parte degli Houthi alle navi mercantili in transito nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno attaccato militarmente gli obiettivi Houthi in Yemen. Ne parliamo con Paolo Sellari, professore all’Università La Sapienza e direttore del Master in Geopolitica e Sicurezza globale, ha pubblicato con Laterza “Geopolitica dei trasporti”.
A causa della strozzatura all uscita del Canale di Suez, dovuta agli attacchi degli Houthi e alle minacce dell Iran, sta cambiando le condizioni del commercio marittimo. Dal Mar Rosso attraverso gli stretti di Suez e di Bab el-Mandeb secondo il centro ricerche di Intesa Sanpaolo passava fino a qualche settimana fa circa il 30% del commercio marittimo mondiale e il 40% di quello italiano; in particolare quello che lega il Paese al Golfo, all India, fino a Cina, Giappone e Australia. Ora la strozzatura all uscita del Canale di Suez, dovuta agli attacchi degli Houthi e alle minacce dell Iran, sta cambiando le condizioni. E non solo dell import, come quando il 12 dicembre i miliziani hanno incendiato lo Strinda, un tanker norvegese per prodotti chimici che portava materiale per biocarburanti dall Arabia Saudita all Italia. Anche l export da Genova, Trieste o Napoli verso Shanghai sta iniziando a soffrire un rapido deterioramento. Solo nell ultima settimana il costo della spedizione di un container dal Mediterraneo alla Cina è salito da 153 a 507 euro e il viaggio in direzione inversa è rincarato di poco di meno. I prezzi sono più bassi di quelli seguiti alla riapertura post-pandemica, ma i contratti dell export lo sono ancora di più. Ne parliamo con Augusto Cosulich, agente marittimo genovese, presidente e amministratore delegato della "Fratelli Cosulich".Dopo Amazon, anche Google, licenziamenti in serie nelle Big TechSi apre all'insegna di nuovi licenziamenti, il 2024 dell'industria tecnologica. Dopo Amazon, che ha deciso di licenziare centinaia di dipendenti della divisione dedicata a Prime Video e che la scure si abbatte pure su Twitch (500 licenziamenti), anche Google ha comunicato di seguire la strada dei tagli in questo inizio anno. Big G sta eliminando centinaia di posizioni nell'hardware e nella sua unità Assistant. I tagli arrivano mentre il colosso di Mountain View cerca di «investire responsabilmente nelle maggiori priorità della azienda e nelle significative opportunità che ci attendono», ha fatto sapere Google in una nota.E fra queste priorità c'è l'intelligenza artificiale, ormai nuovo core business di molte aziende tecnologiche. Un anno fa, giova ricordarlo, Google aveva annunciato il licenziamento di 12mila dipendenti, circa il 6% della sua forza lavoro. Fra le altre società anche Unity Software - società che produce la tecnologia alla base di giochi più popolari come Pokemon Go - ha dichiarato che ridurrà la sua forza lavoro del 25%, eliminando circa 1.800 posti di lavoro. Mentre la società di Elon Musk, X (l'ex Twitter) ha licenziato più di 1.200 dipendenti in tutto il mondo dai team responsabili della lotta ai contenuti offensivi online, secondo i nuovi dati diffusi dall'autorità australiana di regolamentazione di Internet. Secondo Layoffs.fyi, portale che tiene traccia delle riduzioni di posti di lavoro in tutto il settore, l'anno scorso 1.186 aziende tecnologiche hanno eliminato un totale di oltre 262.600 posti di lavoro. Va detto che oggi i tagli hanno un sapore diverso rispetto a un anno fa. Perché con il boom dell'AI generativa, si teme che molti lavori possano essere svolti proprio dall'intelligenza artificiale. E l'ansia dei lavoratori è particolarmente alta, specie per chi si occupa di lavori creativi che possono essere interessati dalla proliferazione di questa nuova tecnologia. Approfondiamo il tema con Biagio Simonetta, de il Sole 24 Ore.Ex Ilva, Urso: c è l urgenza di un intervento drastico. «Nessuno degli impegni presi è stato mantenuto»«Siamo in un momento decisivo che richiama tutti al senso di responsabilità». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di una informativa al Senato. «Nulla di quello che era stato programmato e concordato è stato realizzato. Nessuno degli impegni presi è stato mantenuto in merito agli impegni occupazionali e al rilancio industriale. In questi anni la produzione si è progressivamente ridotta in spregio agli accordi sottoscritti». Per Urso «perfino negli anni in cui la produzione di acciaio era altamente profittevole in Europa, come nel 2019, è stata mantenuta bassa lasciando campo libero ad altri attori stranieri». I sindacati si preparano al vertice di Palazzo Chigi che potrebbe fare più luce sul futuro degli stabilimenti oltre che dei lavoratori dell indotto. C è da vedere se la contromossa del colosso indiano dell acciaio, che a stretto giro dopo il vertice di lunedì con l esecutivo ha fatto sapere di essere disposto a scendere in minoranza a condizione, però, di mantenere un controllo paritetico al 50%, condurrà verso scenari non ancora esplorati. Intanto a novembre 2023 si stima che l indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell 1,5% rispetto a ottobre. Al netto degli effetti di calendario, l indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a novembre 2022). Lo comunica Istat precisando che l indice grezzo segna -3% su anno, mentre negli 11 mesi il calo cumulato è del 2,6%. Nella media del trimestre settembre-novembre si registra una flessione del livello della produzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Di contro, però, sempre l'Istat oggi nella nota mensile sull'andamento dell'economia spiega che malgrado le prospettive economiche internazionali restino molto incerte a dicembre, «i risultati delle inchieste segnalano un miglioramento della fiducia di famiglie e imprese che si riporta in entrambi i casi verso i livelli di luglio 2023». Ne parliamo con Mario Deaglio, Docente Economia Internazionale Università di Torino.
INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsiPROGETTO KIRGHIZISTAN: https://donorbox.org/reportage-kirghizistan-nova-lectioTesto e ricerca di Paolo ArigottiFonti:new.thecradle.co/articles/how-yemen-is-blocking-us-hegemony-in-west-asiawww.limesonline.com/huthi-attacchi-governo-yemen-iran-guerra-medio-oriente/134493it.insideover.com/guerra/allarme-per-le-rotte-gli-attacchi-houthi-incendiano-il-mar-rosso.htmlit.insideover.com/guerra/il-risveglio-degli-houthi-cosi-la-guerra-tra-israele-e-hamas-ha-riattivato-la-milizia-sciita.htmlwww.aljazeera.com/news/2023/12/25/analysis-has-the-us-led-red-sea-force-calmed-shippers-amid-houthi-attacks new.thecradle.co/articles/how-yemen-changed-everything www.globalresearch.ca/will-biden-forced-send-ground-troops-yemen/5844486 www.analisidifesa.it/2024/01/nuove-tensioni-tra-mar-rosso-e-corno-dafrica/ www.agi.it/estero/news/2023-12-31/usa-colpiscono-houthi-in-mar-rosso-24648791/ www.analisidifesa.it/2023/12/missione-navale-nel-mar-rosso-loccidente-in-ordine-www.aljazeera.com/news/2024/1/1/us-sinks-houthi-boats-in-the-red-sea-how-did-the-fight-unfold www.aljazeera.com/news/2023/12/27/analysis-in-the-red-sea-the-us-has-no-good-options-against-the-houthis www.limesonline.com/rubrica/crisi-stati-uniti-bilancio-fiamme-americanewww.limesonline.com/cartaceo/la-vera-posta-in-gioco-della-guerra-in-yemen-e-il-bottino-marittimo Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Gli attacchi Houthi nel Mar Rosso, l'arresto del numero due di Hamas a Beirut, gli attentati in Iran durante la commemorazione di Soleimani. Sono eventi che hanno rischiato di innescare l'allargamento del conflitto Iraele-Hamas che gli Stati Uniti stanno cercando in tutti i modi di scongiurare. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Dentice, analista del Cesi, e con Gianluca Pastori, professore di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica.
Oggi parliamo del fact-checking della conferenza stampa di Giorgia Meloni, di come la riforma cambierebbe i poteri del presidente della Repubblica e della crisi nel Mar Rosso innescata dal conflitto a Gaza. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il roadshow promosso da Regione Lombardia in collaborazione con il Gruppo 24ORE dedicato all'economia della Lombardia è arrivato alla quinta e ultima tappa. Il 14 dicembre 2023 presso l'Auditorium Mudec - Museo delle Culture di Milano (via Tortona 56) si è tenuto l'incontro sul tema dell'accesso al credito tra canali tradizionali e finanza alternativa nell'ambito del programma "la Regione per le imprese". Conseguentemente alla perdurante incertezza geopolitica e all'aumento del livello generale dei tassi di interesse, la domanda di credito da parte delle imprese lombarde ha subito una contrazione, in particolare quella finalizzata agli investimenti produttivi. Ecco che il ruolo delle banche diventa fondamentale per sostenere questo delicato momento. Ne parliamo con Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia.La Dop economy vale 20,2 miliardi +6,4%In uno scenario macroeconomico condizionato dalla crisi energetica e climatica, la Dop economy italiana mostra ancora una volta un quadro positivo contrassegnato da valori record. Il settore delle DOP e IGP, rileva il XXI Rapporto Ismea-Qualivita, vola oltre la soglia dei 20 miliardi di valore alla produzione nel 2022 (+6,4% su base annua) assicurando un contributo del 20% al fatturato complessivo dell'agroalimentare italiano. All'interno del settore, il comparto cibo sfiora i 9 miliardi (+9%), mentre quello vitivinicolo supera gli 11 miliardi (+5%). Ospite Mauro Rosati, direttore generale Fondazioni Qualivita.Riaperto il traforo del Monte Bianco dopo due mesi di stopIl traforo del Monte Bianco è stato riaperto regolarmente venerdì scorso, dopo quasi nove settimane di chiusura totale per lavori. A beneficiare della riapertura diversi autoarticolati, dal 16 ottobre scorso deviati al traforo del Fréjus, ma anche furgoni di imprese valdostane che lavorano in Francia e molte auto, anche con targa svizzera. Al Monte Bianco nel 2022 è passato il 4,7% di tutto il traffico pesante dell'arco alpino e il 3,6% di quello leggero, per un totale di 1 milione e 731mila transiti. Facciamo il punto della situazione con Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti.La crisi del Mar Rosso e i timori sul commercioGli attacchi, una decina finora, portati dai ribelli Houthi alle navi che attraversano lo Stretto Bab el-Mandeb tra Yemen e Gibuti hanno iniziato a creare un certo caos nei trasporti marittimi su una delle rotte più trafficate al mondo, quella tra l'Asia e l'Europa. Il rischio che la situazione finisca fuori controllo ha spinto gli Stati Uniti a organizzare con urgenza una forza navale multinazionale Operation Prosperity Guardian - per proteggere la libertà di navigazione, uno dei punti centrali dell'attività di Washington da decenni. Ne parliamo con Raoul de Forcade de Il Sole 24 Ore.
Si temeva un allargamento del conflitto a Nord, al confine col Libano. E invece il conflitto tra Hamas e Israele sta avendo importanti ripercussioni nello Stretto di Bab el Mandeb e nel Mar Rosso, dove le milizie yemenite Houthi continuano ad attaccare le navi mercantili dirette in Israele. Ne parliamo con Giuliano Noci, prorettore del polo cinese del Politecnico di Milano, insegna Strategia e e Marketing.
Sale il rischio che si scateni il caos logistico sulla rotta Europa-Asia e aumenta anche il prezzo del petrolio. Quali scenari si prospettano? Ne parliamo con Sissi Bellomo de Il Sole 24 Ore.La Dop economy vale 20,2 miliardiIn uno scenario economico condizionato dalla crisi energetica e climatica, il settore della Dop economy italiana vola oltre la soglia dei 20 miliardi nel 2022. In collegamento Mauro Rosati, direttore generale Fondazioni Qualivita.Consumi sotto Natale. Come si comporta il cervello?Come si comporta il cervello in occasione delle festività quando c'è da scegliere come e quanto consumare? Quanto viene "sentita" l'inflazione nelle scelte di consumo? Ne parliamo con Lorenzo Dornetti, Direttore del Neurovendita Lab.La manovra 2024La Commissione Bilancio del Senato ha completato oggi l'esame di tutti gli emendamenti alla manovra. Analizziamo i punti principali con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.
Per la prima volta in Italia una donna ha ottenuto il suicidio assistito con l'assistenza completa del servizio sanitario nazionale. Gli Huthi, il gruppo armato sciita che da dieci anni combatte nello Yemen con il sostegno dell'Iran, nelle settimane scorse ha cominciato a prendere di mira le imbarcazioni dirette verso Israele. CONChiara Lalli, giornalista e bioeticista Francesca Gnetti, editor di Medio Oriente di Internazionale LINKMar Rosso: https://www.youtube.com/watch?v=QqqmaliX0xsFilm della settimana: https://www.youtube.com/watch?v=B2JKYmVnLOoWu Ming: https://www.internazionale.it/reportage/wu-ming-1/2023/12/13/fantasie-complotto-climaSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La nomina a premier di Donald Tusk è una svolta netta per la Polonia che così chiude un periodo all'insegna del nazionalismo per abbracciare una politica più europeista. Ne parliamo con Fabio Turco di Centrum Report.I ribelli Houthi colpiscono una nave norvegese nel Mar Rosso per perorare la causa palestinese. Ne parliamo con Alessio Patalano, professore di War & Strategy in East Asia al King's College di Londra, e con Enrica Fei, ricercatrice in Relazioni internazionali e Movimenti transnazionali sciiti presso l’Università Bundesweher di Monaco.
Il nuovo presidente argentino, i ribelli Houthi dirottano una nave nel Mar Rosso e le richieste di risarcimento di Africa e Caraibi per la schiavitù