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Diciamo che raramente una delle mie puntate podcast potrebbe essere più adatta di questa, al momento.Freschissimo di elezione del nuovo Papa, cerchiamo però di capire cosa succede quando viene organizzato l'evento che precede appunto la nomina del Santo Padre.Questo Conclave, tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris e diretto da Berger, che già aveva stupito il pubblico con Niente di nuovo sul fronte occidentale, ci mostra le differenze di pensiero tra cardinali, dubbi religiosi, contrasti e tanta tanta politica.Una pellicola francamente abbastanza piatta, seppur girata in maniera impeccabile (forse troppo), con un cast di altissimo livello, che si rivela però parecchio sprecato, a cominciare proprio dal protagonista, sempre bravissimo, Ralph Fiennes.Sergio Castellitto memorabile, ma tutto veramente troppo freddo per coinvolgermi e il finale mi è sembrato un po' troppo incredibile e non realistico. Una confezione molto più affascinante del contenuto, secondo il parere del sottoscritto.A voi è piaciuto?
Diciamo le cose come stanno. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È successo di tutto questa settimana, fra la morte del Papa, il ritorno di Andor e la puntata più controversa di The Last of Us (il fatto che abbia unito cose vere a cose finte la dice lunga, ormai, sulla mia sanità mentale, ma vabbè).Diciamo comunque una settimana di forti emozioni, per una puntata di Salta Intro che si porta dietro anche alcune piccolissime sorpresine.Serie in arrivoMercoledì 30 aprile-Carême (apple Tv+)-L'Eternauta (Netflix)Giovedì 1 maggio-The Four Seasons (Netflix)Abbiamo visto (senza spoiler)-Andor seconda stagione (Disney+)-Ransom Canyon (Netflix)-Government Cheese (Apple Tv+)-Sherlock & Daughter (The CW)Abbiamo visto (con spoiler)-The Handmaid's Tale 6x05 (Tim Vision)-The Studio 1x06 (Apple Tv+)-Il nuovo finale di Mythic Quest (Apple Tv+)-The Last of Us 2x02 (HBO, Sky e NOW)
Durante l'Operazione Plumbbob, in cui gli Americani facevano esplodere bombe atomiche nel sottosuolo del deserto del Nevada, successe che accindetalmente un tombino di ghisa di una tonnellata circa venisse sparato nello spazio. Forse. Diciamo che è una storia complicata, ma ve la racconto al volo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Link alla puntata su Jolly Roger, Pirati e Corsari Spoiler: non i pirati, curiosamente. Diciamo che il modo di parlare piratesco risponde più a esigenze cinematografiche che di cronaca e realismo. Ma la nascita di quella specifica parlata non è a caso, anzi, ha anche una data di nascita. E un papà, in un certo senso, ovvero Robert Newton nelle vesti di Long John Silver nell'Isola del Tesoro della Disney Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
PALERMO (ITALPRESS) - "Abbiamo allestito una carovana itinerante, Palermo è la quarta tappa. Diciamo no ai lavoratori fantasma e no al precariato: Palermo è la Sicilia sono la patria del precariato, oggi abbiamo solo lavoratori che nascono precari e moriranno precari in quanto non avranno nemmeno una pensione dignitosa“. Così la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, a margine di un'iniziativa organizzata dal sindacato, a piazza Verdi, a Palermo."I numeri della Sicilia - aggiunge - sono sconfortanti, perché complessivamente si parla di 9 mila disoccupati. Ci sono Comuni in cui la soglia di disoccupazione è in progressivo aumento, c'è anche un problema di spopolamento perché i giovani scappano: alle istituzioni chiediamo di intervenire con investimenti mirati e strutturali e non con risorse che cadono a pioggia a ogni finanziaria". xd8/vbo/gtr
Elena Valzania ha 57 anni, vive a Ravenna dove è nata, ed è una naturopata. Cresce in una famiglia che non ha problemi economici, ma è poco avvezza a godere della ricchezza. «Sia io che mia sorella abbiamo beneficiato di una situazione in cui i nostri familiari conducevano vite semplici, risparmiavano e investivano. Infatti, la casa in cui abito l'ho ereditata da loro».A un certo punto, la malattia entra nella storia familiare e si intreccia alle questioni economiche. La nonna "imprenditrice" muore a 56 anni e il papà di Elena si ammala gravemente, per poi morire quando Elena ha 20 anni. «A volte si pensa che l'eredità sia solo una fortuna, ma in realtà va gestita sotto molti aspetti, anche da un punto di vista emotivo». Assieme ai soldi, infatti, Elena eredita anche il modo in cui i soldi sono considerati nella sua famiglia. «La pesantezza della gestione, l'equazione lavoro = fatica..., ma all'epoca non riuscivamo a vederlo. È stato più chiaro solo dopo».Elena fin da piccola si interroga sulle malattie che sembrano accanirsi sulla sua famiglia, sul perché colpiscono alcuni e non altri. Così da grande studia Farmacia, e una volta laureata, si appassiona al mondo dell'omeopatia. Quando inizia a lavorare, le sembra facilissimo rispetto allo studio. Ma il fatto di non provare quella fatica di cui sentiva parlare in famiglia, le fa dubitare del valore da attribuire al suo lavoro. E infatti, quando viene assunta in una cooperativa di Bologna, non negozia lo stipendio.A un certo punto, mentre è alla sua prima maternità, l'azienda viene acquisita da una più grande e si avvia il processo di fusione. Al suo rientro, Elena capisce di essere finita dentro un gioco finalizzato a spingerla alle dimissioni. Nel frattempo, scopre di essere incinta della sua seconda bambina, così decide di non avviare una battaglia legale ma di patteggiare. Chiude la sua carriera aziendale con un licenziamento e un po' di soldi da parte dell'azienda.Elena non rientrerà più nel mondo ufficiale del lavoro: «Ho continuato a fare molta formazione per me e ho trasformato in vari modi queste conoscenze». I soldi necessari ad andare avanti, però, in un modo o nell'altro, entrano. Ed Elena procede nella sua vita, con una leggerezza sconosciuta ai suoi familiari. Che le è concessa, però, anche grazie all'eredità materiale ricevuta da loro: «Io e mio marito abbiamo sempre avuto questa mentalità di investire su di noi: se avevamo mille euro in più, ci facevamo un viaggio. Diciamo che finora è andata bene, però siamo consapevoli che è importante avere un po' più di progettualità. Forse adesso diventeremo più saggi… ci stiamo dando una regola».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
La fede in Gesù salva! Ne hanno fatto esperienza gli uomini di cui si narra nel vangelo di oggi: lo toccavano e guarivano. Possiamo fare anche noi le stessa esperienza, abbiamo bisogno soltanto di fede che ci fa credere a Gesù, alle cose che Egli dice, e nella sua persona divina e umana. Colui nel quale riponiamo la nostra fede, colui che abbiamo incontrato nel vangelo è anche colui che ha creato nella bontà l'universo e che vuole portare, giorno dopo giorno, tutto ciò che vive al compimento finale. Diciamo spesso col salmista: "quanto sono grandi, Signore le tue opere!". E, pensando alle nostre infermità fisiche, spirituali, ripetiamo la preghiera umile e fiduciosa dei malati del Vangelo: "Signore, Tu puoi guarirmi!"
Nizza24: Intera rete ferroviaria francese in panne - EDF: Datacenter francesi per l'IA? Si, ma diciamo noi dove - Monaco presiede consiglio EU
Alzi la mano, con sincerità, chi conosceva o addirittura ha visto questo film e chi anche solo pensasse che appartenesse alla filmografia del maestro Wes Craven! Diciamo che se non conoscevate Il mostro della palude, siete ampiamente scusati...ma avete anche la scusa per recuperarlo subito, perché il sottoscritto vi garantisce che, nonostante il budget risicato e gli effetti speciali invecchiati (ma non del tutto!), questo adattamento cinematografico dell'eroe DC Swamp Thing è davvero gradevole e di sicuro intrattenimento. Una origin story che, pur non essendo un capolavoro e anche avendo dei difetti evidenti, appassiona e interessa quel tanto che basta a ritenerlo un titolo degno di nota. Ottima la colonna sonora di Harry Manfredini e, nel cast, spicca un sempre cattivissimo e quasi caricaturale David Hess, nei panni di un Rambo crudele. E c'è anche qualche scena cruentina...per cui...
Omelia della IV domenica del Tempo Ordinario C. San Paolo dice di volerci mostrare la via più sublime… Ma per poter imparare quale sia, dobbiamo prima desiderare intensamente le cose alte… Saremo mai capaci di volerlo davvero? Diciamo di volere la felicità ma non ci impegniamo per realizzarla, diciamo di volerci innamorare, ma non cerchiamo abbastanza dentro di noi, diciamo di volere una vita bella, e non facciamo scelte che vadano in quella direzione… Qual è questa via che San Paolo ci propone?
Diciamo la verità: fino a oggi questa nuova formula per la prima fase della Champions League a classifica unica, non era stata migliore di quella che prevedeva i gironi, anzi. Il “Super Wednesday” andato in scena per l'ottavo e ultimo turno, invece, è stato davvero entusiasmante fino all'ultimo respiro.
Ci sono tantissime frasi fatte che girano di bocca in bocca da anni...."il problema di queste persone è che possono votare..." oppure "...e possono fare pure figli" o se magari i figli gli hanno già fatti scatta il "povero figli". Diciamo che nel commentare l'affaire Fedez, Ferragni, Corona e Montini ne ho usata una...
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8045OFFRE LA VITA PER SALVARE L'ANIMA DELL'ASSASSINO DI SUO PADRE di Rino Cammilleri Si chiamava Maria del Carmen Gonzàlez Valerio y Sàenz de Heredia. Perché un cognome così lungo? Perché sono due: gli spagnoli dei tempi cattolicissimi aggiungevano anche quello della madre, dimostrando alle femministe odierne di essere molto più "avanzati" di loro.Diciamo subito che si tratta di uno di quei bambini malatissimi che, inspiegabilmente (a viste umane), sono tutti per Gesù. E morendo non lasciano i genitori nello strazio, come la gioia serena della madre di Carlo Acutis dimostra. Se Dio ragionasse come noi, il Cielo sarebbe pieno di soli centenari. Eppure, anche i pagani sapevano che chi muore giovane è caro agli dei. E veniamo a noi. María del Carmen, così chiamata perché alla nascita consacrata alla Madonna del Carmelo, era madrilena e figlia di nobili. Era la seconda di cinque e nacque nel 1930.Dati i brutti tempi che correvano (e che di li a poco avrebbero portato alla guerra civile) si pensò di cresimarla alla svelta, cosa che fu effettuata quando lei aveva solo due anni per mano personale del nunzio apostolico Todeschini, che aveva consuetudine col cattolicissimo capofamiglia don Julio González Valerio. L'inferno scatenato dagli anarco -comunisti del Fronte popolare in quegli anni è cosa nota ai lettori del Timone (omicidi di preti, incendi di chiese, distruzione di opere d'arte religiose...), cosi saltiamo direttamente al 1936, quando la Spagna si divise in due parti, l'una contro l'altra armate. I miliziani rojos non persero tempo e scelsero proprio il giorno dell'Assunta per arrestare don Julio, che aveva il grado di capitano d'artiglieria. La colpa? Niente, semplice pulizia etnica, anzi religiosa: non era dei loro, quindi era contro di loro (diabolus simia Dei, il diavolo è la scimmia di Dio). Il carcere in cui lo rinchiusero dava sulla strada della sua casa, e la bimba poteva vedere sgomenta suo padre dietro a una finestra con le sbarre. Fino al giorno in cui non lo vide più. Alla moglie, che ne chiedeva notizie, fu risposto di andare a cercare all'obitorio.MISTERI DIVINIMaricarmen (così in famiglia), sebbene avesse solo sei anni sapeva che il responsabile ultimo dell'assassinio di suo padre era il premier repubblicanoManuel Azaña Díaz. Ma, beata innocenza, chiedeva a sua madre se l'anima di costui si sarebbe salvata (!). La madre, trattenendo le lacrime, le rispondeva che ci volevano molti fioretti. Intanto, sistemava i figli presso vari parenti e lei si rifugiava nell'ambasciata belga. Maricarmen fu messa in un collegio di suore irlandesi (tra le poche che i rivoluzionari lasciarono in pace, non volendo complicazioni internazionali). Ed era l'unica alunna a frequentare la Messa delle suore al mattino presto.Pare che durante la Settimana Santa, il Giovedì per l'esattezza, abbia offerto la sua vita a Dio in cambio dell'anima di chi l'aveva resa orfana. Qui non mi si chieda di avanzare spiegazioni, sarebbero un'arrampicata sugli specchi tanto inutile quanto fuorviante. Si tratta di mistica, della quale dichiariamo di nulla sapere e capire. Certo, sul retro di qualche santino si trova sempre il volo pindarico clericale che "spiega" l'inspiegabile. E l'inspiegabile è questo: come può venire in mente a una bambinetta di fare una cosa del genere e, per giunta, perseverarvi? Misteri divini. Sì, perché o così, o niente.Solo Dio può inculcare un desiderio siffatto, che implica una certezza adamantina nella realtà della vita eterna. Puoi stringere i denti e sopportare, sì, ma quando sai che la sofferenza è a termine. Come l'evangelica donna che partorisce e alla vista del neonato dimentica di aver patito da urlare.SAPEVA DI DOVER MORIREL'offerta di Maricarmen fu evidentemente accettata, infatti si prese la scarlattina. Era il 1939 e mancavano pochi mesi alla vittoria dei nazionalisti, che lei di fatto non vide mai. La scarlattina fece presto a degenerare in chissà che cosa: le si formò una specie di tumore all'orecchio, che si riempì di pus.Gli antibiotici ancora non esistevano, i medici non si raccapezzavano, cercavano di curala con certe flebo che però non bastavano mai. Prima tre volte al giorno, ed era roba dolorosa quando entrava in circolo. Arrivarono a venti al giorno. E ogni volta che l'ago le entrava nel braccio quella obbligava i presenti a dire un Pater noster con lei. Dopo otto giorni gettarono la spugna e la rimandarono a casa. La casa, però, era quella della zia Sofia, sorella della madre, la quale stava ancora, per sicurezza, nell'ambasciata belga. Qui gli agi di famiglia le permisero l'assistenza di due infermiere, ma era sempre peggio. Si ridusse a un'unica piaga in tutto il corpo. La madre la invitava a chiedere a Gesù la guarigione e lei diceva di star pregando perché si facesse la di Lui volontà. Sapeva di dover morire e, anzi, disse che le sarebbe piaciuto andarsene il giorno della Madonna del Carmine. Solo che, saputo che proprio allora si sarebbe sposata sua zia, posticipò. Infatti, come da lei predetto, morì il 17 luglio 1939, alle quindici, l'ora di Cristo. Lo stesso giorno, quattro anni prima, era scoppiata la guerra civile.IL PRIMO MIRACOLOAzaña? Morì l'anno dopo, in esilio a Montauban, in Francia. Il vescovo di Tolosa, monsignor Theas, gli impartì gli ultimi sacramenti e testimoniò che il presidente della Seconda repubblica spagnola era morto da buon cristiano. Grazie a una bambina di nove anni che si era sacrificata per lui. Anche santa Teresina di Lisieux, prima di entrare nel Carmelo a quindici anni (con dispensa speciale), aveva pregato per un famoso delinquente senzadio che, tra le bestemmie, stava offrendo il collo alla ghigliottina.E quello, un attimo prima, si era voltato verso il crocifisso che il cappellano gli tendeva e lo aveva baciato. Ma, con tutto il rispetto, santa Teresina non aveva offerto in cambio la sua vita (lo farà dopo, per i missionari), né quello le aveva ucciso il padre. La conversione di Azaña in articulo mortis fu solo il primo dei miracoli di Maricarmen, la cui efficace intercessione ha costretto i responsabili delle cliniche abortive di Madrid a chiedere l'intervento della polizia per il vistoso calo di affari.Il sito armatabianca.org registra diversi miracoli della piccola madrilena, andate a vedere. Giovanni Paolo II l'ha dichiara Venerabile. Per il momento.Nella sua borsetta da bimba c'era un'agendina di pelle rossa. Dentro frasi del tipo: «29 agosto. Oggi hanno ucciso mio padre», «Viva España, Viva Cristo Rey!», «6 aprile 1939. Mi sono offerta nella parrocchia del Buon Pastore». Faceva collezione di santini e giocava insegnando alle sue bambole a farsi il segno della croce. Sapeva a memoria il Rosario in latino e perfino le sterminate Litanie lauretane. Mari, prega per la nostra conversione.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
La domanda che fanno i due discepoli di Giovanni a Gesù ha un significato molto più profondo che la soddisfazione di una semplice curiosità. Essa vuole scendere nelle profondità del Signore per scoprire chi realmente egli fosse, dal momento che Giovanni il Battista lo ha indicato come “Agnello di Dio”. Gesù li invita a rimanere con loro. Una permanenza rivelatrice. Che cosa si saranno detti o che cosa hanno potuto vedere in Gesù? Il cambiamento dei due ci fa intuire che qualche cosa di straordinario deve essere successo. Da questo incontro essi sono pienamente cambiati. Ora comprendono anche le parole del loro maestro Giovanni: Lui deve crescere e io diminuire... Tanto è vero che si fanno subito annunciatori della verità che hanno scoperto: Abbiamo trovato il Messia! Andrea conduce a Gesù il fratello Pietro: E Gesù: «Tu sei Simone, figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)». Un brano dai numerosi spunti di riflessione. Non si può conoscere pienamente il Signore senza “abitare con lui”. Ma una volta conosciuto davvero, profondamente, si diventa apostoli come Andrea. Non solo, ma si rompe con il peccato, come ci suggerisce la prima lettura, per appartenere completamente a Lui, rifiutando ogni compromesso con il male e si vive quindi da figli di Dio, camminando nella giustizia e nella fedeltà al Signore. Diciamo anche noi a Gesù: Signore, dove àbiti? Chi sei veramente? Confermaci nella fede della tua divinità, della tua presenza nell'Eucaristia, nella tua Chiesa, nella tua parola, nel fratello che incontro anche per la prima volta nella vita... Tu àbiti in tutte queste realtà: che io possa riconoscerti, servirti e adorarti in esse!
Oggi il mio podcast compie 5 anni! e lo festeggio parlandovi dell'ormai famoso audio "Buon anno teste di c@@@o" uscito dalla bocca del cantate dei ricchi e poveri durante il concerto di fine anno! Diciamo che spiegando questo spiego anche il mio podcast...
MILANO (ITALPRESS) - Tra Lega e Forza Italia “non c'è stata mai una pacificazione perché non c'è stato mai un vero e proprio contrasto. Diciamo che c'è un dialogo, come è logico che sia all'interno di ogni coalizione. Però gli obiettivi sono uguali, il programma è stato definito da tutti allo stesso modo e quindi procediamo in grande sintonia”. Lo ha detto il ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati a margine dei Transatlantic Awards in corso a Milano.xh7/pc/
Continuiamo a parlare di micro macchine, cioè sistemi meccanici di dimensioni così piccole da poter interagire con singole cellule. Nella puntata precedente abbiamo visto che oggi i ricercatori riescono a costruire ingranaggi microscopici e a metterli in moto. Ci domandiamo: è possibile a questo punto realizzare veri e propri robot microscopici? Diciamo subito che al momento siamo parecchio lontani. A mancare, nella cassetta degli attrezzi dei ricercatori, non sono braccia e gambe miniaturizzate, ma sensori e sistemi per processare i segnali di dimensioni analoghe, senza i quali i nostri ipotetici robot risulterebbero privi di cervello. Continuiamo a parlarne con Roberto di Leonardo, professore di fisica sperimentale della materia al Dipartimento di Fisica dell’Università della Sapienza di Roma.
NAPOLI (ITALPRESS) - “Auguri di buon lavoro ovviamente a tutti quanti. Mi pare che sia un risultato tranquillo, sereno. Diciamo che il popolo ha parlato e il discorso è chiuso”. Così ilpresidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, a margine di una conferenza stampa per illustrare le iniziative in materia di procreazione medicalmente assistita, commenta il risultato delle elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna.xc9/pc/gsl
NAPOLI (ITALPRESS) - “Auguri di buon lavoro ovviamente a tutti quanti. Mi pare che sia un risultato tranquillo, sereno. Diciamo che il popolo ha parlato e il discorso è chiuso”. Così ilpresidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, a margine di una conferenza stampa per illustrare le iniziative in materia di procreazione medicalmente assistita, commenta il risultato delle elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna.xc9/pc/gsl
NAPOLI (ITALPRESS) - “Auguri di buon lavoro ovviamente a tutti quanti. Mi pare che sia un risultato tranquillo, sereno. Diciamo che il popolo ha parlato e il discorso è chiuso”. Così ilpresidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, a margine di una conferenza stampa per illustrare le iniziative in materia di procreazione medicalmente assistita, commenta il risultato delle elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna.xc9/pc/gsl
Io e l'ospite di questa puntata ci siamo conosciuti su Linkedin. Il tempo di "annusarci", di capire che avevamo molte cose in comune e avevo già il suo libro in mano. La prima cosa che mi ha colpito leggendolo è stata la sua scrittura. Di fatto, è un saggio. Scritto però con parole che vibrano. E raramente accade nei saggi. Diciamo che accade nei saggi che mi piacciono di più. E molto di questo “vibrare” si deve al vocabolario, al lessico, che l'autore usa – sapientemente – per condividere quanto ha appreso lungo la sua esperienza di vita e lavoro con e nelle organizzazioni. "Le parole sono importanti!" gridava Nanni Moretti in Palombella Rossa. Le parole costruiscono mondi. E il mondo in cui l'esplorazione di Andrea Vitullo - Executive Coach di Ceo e Top Manager, Founder di Inspire, Designer e trainer di percorsi trasformativi orientati allo sviluppo di nuovi stili manageriali e autore del libro che dà il titolo alla puntata - ci accompagna è un mondo in trasformazione. Un mondo in cui l'umano precede l'economico. Cosa, per me, ovvia ma che – a giudicare dagli ultimi dati sullo stato di salute e la motivazione delle persone nei luoghi di lavoro – a quanto pare tanto ovvia non è. Un mondo dove l'essere precede il fare. E dove, con una buona dose di consapevolezza e con le giuste pratiche, è possibile seminare nelle organizzazioni che abitiamo tanti piccoli abracadabra quotidiani. Per far accadere piccole – ma in realtà grandi – magie. Come? Ve lo raccontiamo in questa puntata!FOLLOW MELinkedIn: www.linkedin.com/in/robertofiorettoIG: www.instagram.com/leadereticiwww.counselingpost.it
ROMA (ITALPRESS) – “Il Cin, il Codice identificativo nazionale, è un primo passo per sconfiggere il tema dell'abusivismo. Diciamo però che è un primo passo timido, perché altri Paesi hanno utilizzato la clava per risolvere questo problema, dando potere ai sindaci di contingentare nel proprio Comune le licenze per gli affitti brevi. Noi ci auguriamo che quello del Cin sia un primo passaggio". Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Italpress €conomy. “Noi abbiamo un grande senso dell'accoglienza e dell'ospitalità, ma la concorrenza si fa sempre più serrata. Faccio un appello alle forze politiche: ogni euro dedicato al turismo sia dedicato alla riqualificazione delle strutture perché con strutture all'altezza noi non temiamo competitors”, aggiunge. Parlando dei numeri, Bocca si dice soddisfatto in quanto “è stata una buona annata”, ma è stata comunque inferiore all'anno precedente, questo è dovuto al fatto che “mentre maggio, giugno e luglio sono mesi dove l'Italia è frequentata soprattutto dal turismo internazionale, e i numeri sono stati positivi soprattutto per le città d'arte e sulle destinazioni internazionali, nel mese di agosto il turismo italiano vive soprattutto di turismo interno e di quello europeo, devo dire che su questi mercati il caro-vita dovuto all'inflazione ha spinto gli italiani a fare meno vacanza dello scorso anno".fsc/gsl
ROMA (ITALPRESS) – “Il Cin, il Codice identificativo nazionale, è un primo passo per sconfiggere il tema dell'abusivismo. Diciamo però che è un primo passo timido, perché altri Paesi hanno utilizzato la clava per risolvere questo problema, dando potere ai sindaci di contingentare nel proprio Comune le licenze per gli affitti brevi. Noi ci auguriamo che quello del Cin sia un primo passaggio". Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Italpress €conomy. “Noi abbiamo un grande senso dell'accoglienza e dell'ospitalità, ma la concorrenza si fa sempre più serrata. Faccio un appello alle forze politiche: ogni euro dedicato al turismo sia dedicato alla riqualificazione delle strutture perché con strutture all'altezza noi non temiamo competitors”, aggiunge. Parlando dei numeri, Bocca si dice soddisfatto in quanto “è stata una buona annata”, ma è stata comunque inferiore all'anno precedente, questo è dovuto al fatto che “mentre maggio, giugno e luglio sono mesi dove l'Italia è frequentata soprattutto dal turismo internazionale, e i numeri sono stati positivi soprattutto per le città d'arte e sulle destinazioni internazionali, nel mese di agosto il turismo italiano vive soprattutto di turismo interno e di quello europeo, devo dire che su questi mercati il caro-vita dovuto all'inflazione ha spinto gli italiani a fare meno vacanza dello scorso anno".fsc/gsl
A chi non è mai capitato di voler dire una cosa e alla fine ne dice un’altra? Oppure di avere sulla punta della lingua una parola che proprio non si riesce a pronunciare? A Obiettivo Salute risveglio ci alleniamo con il prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo, docente all'Università Statale di Milano e presidente di Assomensana e autore con Nicoletta Carbone di “Strategicamente” (Sole24Ore)
Non sono mai stato un fan sfegatato del primo Inside Out, nonostante ne riconosca assolutamente la valenza educativa e l'originalità della messa in scena e della narrazione. Diciamo che non è mai stato il mio mood ideale della Pixar, preferendo un altro tipo di storie. Inside Out 2 invece mi ha piacevolmente colpito e positivamente stupito. Una Riley più grande, che entra nella pubertà, con conseguente entrata in scena di nuove emozioni, Ansia in primis, e rocambolesche avventure per le emozioni che già conoscevamo nel capitolo precedente. Ovviamente, l'animazione è sempre ad altissimi livelli...ma qui, la storia è molto più adulta e interessante per quanto mi riguarda, con spunti psicologici degni di nota ed estremamente complessi, che la Pixar mette in scena in maniera semplice e comprensibile per qualsiasi tipologia di spettatori. Nonostante, molti l'abbiano criticato, definendolo ripetitivo e troppo simile al primo film, personalmente ritengo Inside Out 2 uno dei migliori film del 2024, che offre tantissimi spunti di riflessione, divertendo, commuovendo e intrattenendo. Davvero una visione matura e fresca, che merita il successo avuto.
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Oggi parliamo delle origini di una particolare abitudine degli italiani e poi ovviamente il viaggio di Matteo e Katie in Scozia. Ma non solo. C'è qualcuno che ha visitato Pompei, e lo ha fatto in un modo molto particolare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio A Popular (and slightly weird!) Italian Small Talk Topic - https://www.youtube.com/watch?v=BRiA61KWbcE Iniziamo con la parola della settimana: "clemente" Clemente: aggettivo - Incline a perdonare, indulgente, benevolo. Iniziamo con il racconto di Matteo della Scozia, o almeno di quella che ha visitato con Katie e Brody. Una parola potrebbe riassumere tutto: stupenda! E poi torniamo in Italia, non tanto lontano da Raffaele, a Pompei, ma perché? Perché a Pompei a quanto pare Madonna (la star) ha festeggiato il suo compleanno con alcuni amici, visitando in maniera esclusiva gli scavi di Pompei per qualche ora la sera. E qui ovviamente parte domanda: E' giusto usufruire in maniera privati di un luogo pubblico? Matteo e Raffaele condividono qualche pensiero, e voi che ne pensate? Pompei https://it.wikipedia.org/wiki/Pompei(citt%C3%A0antica) Concludiamo con una curiosità dell'italiano. Ma perché in Italia quando si risponde al telefono si dice "pronto!". Raffaele ci racconta da dove viene questa parola e perché, o almeno un paio di possibili origini, di "pronto!". Trascrizione Raffaele: [0:23] Ah, finalmente un po' di fresco. Matteo: [0:25] Ah, bene, sono molto contento. Vero? Raffaele: [0:29] Più o meno. Diciamo che è arrivata la pioggia che aspettavamo. (Ok.) Ha piovuto per un paio di notti consecutive. Matteo: [0:38] Bene. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Ho letto oggi un articolo con dei consigli per avere una casa fresca d'estate.... Diciamo che si può fare di meglio.....dai!
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In questo episodio parliamo di sport, passiamo per l'Europa e arriviamo sempre in Italia. Ma di cosa parleremo? Francia, Svizzera, Italia. Ciclismo, calcio... Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Italians Try to Guess the Language! - https://www.youtube.com/watch?v=5pF9nnhqS-c Iniziamo con il Tour de France! https://www.letour.fr/en Ma soprattutto iniziamo con le prime tappe del Tour, che sono in Italia! Ma dove? In tre città che rappresentano i tre ciclisti più importanti italiani. Quali? Gino Bartali https://en.wikipedia.org/wiki/Gino_Bartali Fausto Coppi https://en.wikipedia.org/wiki/Fausto_Coppi Marco Pantani https://en.wikipedia.org/wiki/Marco_Pantani Il Tour terminerà in questa edizione a Nizza, altra città molto particolare, perché prima dell'unità d'Italia era italiana. https://en.wikipedia.org/wiki/Nice#/media/File:Italy_1494.svg Continuiamo il giro sportivo, anche se possiamo dire che non sia andato molto bene all'Italia del calcio negli Europei che sono ancora in corso. Ma non pensiamoci, andiamo in Svizzera, quella italiana. Ma qual'è? https://it.wikipedia.org/wiki/Svizzera_italiana Ben due Cantoni (regioni) della Svizzera sono italiani e in questi due cantini si parla italiano, un italiano un po' diverso ovviamente, con alcune parole che sono più simili al tedesco o al francese. Trascrizione Raffaele: [0:10] Sei pronto? Matteo: [0:25] Buongiorno. Raffaele: [0:26] Buongiorno a te, Matteo. Allora, sono pronte queste valigie? Matteo: [0:30] Pront[e]? Più o meno... Diciamo che saranno pronte. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Ho letto un'intervista a Carmen Consoli in cui tra le altre cose dice "come diciamo ai figli che lo studio è importante se un influencer ha 50 mila euro al mese senza fare niente?"...ecco, siamo sicuri che non facciano niente? e soprattutto...in quanti prendono veramente 50 mila euro? Perché anch'io vorrei prendere questi soldi se basta non fare niente! Diciamo che è un discorso che merita una riflessione...
Episodio che un po' si lega ad un altro recente, dove vi parlavo del non avere voglia di correre. Diciamo che è un po' una “Parte 2” di quella puntata.Un modo per proseguire con il ragionamento sul tema. Con una visione comunque personale ed intima sul perché si dovrebbe un po' riscoprire il piacere della corsa.Episodio "Non ne ho voglia": https://www.spreaker.com/episode/non-ne-ho-voglia--60149101----------------------Supporta questo progetto tramite un contributo mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/lorenzomaggianiBuymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Acquista il materiale ufficiale del podcast: https://da0a42.home.blog/shop/Iscriviti a "30 giorni da runner": https://da0a42.home.blog/30-giorni-da-runner/Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Un grazie a tutti i miei sostenitori:Matteo Bombelli, Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini, Alessandro Rizzo, Calogero Augusta, Mauro Del Quondam, Claudio Pittarello, Fabio Perrone, Roberto Callegari, Jim Bilotto, Luca Felicetti, Andrea Borsetto, Massimo Ferretti, Bruno Gianeri, Andrea Pompini, Cristiano Paganoni, Joseph Djeke, Luca Demartino, Laura Bernacca, Matteo Bucciol, Vincenzo Iannotta, Patty Bellia, Pasquale Castrilli, Gaetano Fresa, Laura Ravani, Xavier Fallico, Alessio Puglia, Nicola Monachello, Gabriele Orazi, Matilde Bisighini, Carmine Cuccuru, Fabrizio Straface, Letizia Beoni.----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.comDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farle?».Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: "Dal cielo", risponderà: "Perché allora non gli avete creduto?". Diciamo dunque: "Dagli uomini"?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».Parola del Signore.
Vi è mai capitato di tenervi qualcosa dentro solo perchè avevate paura che l'altra persona potesse rimanerci male, però voi la sentite davvero quella cosa e per voi è reale. Bene oggi, nel mio flusso di coscienza, vi parlo di un paio di esperienze in cui tenermi dentro le cose avrebbe fatto molto più male nel tempo rispetto al momento in cui le avrei dette alle persone che riguardavano. Infine vi parlo anche di una cosa che purtroppo ultimamente succede sempre piu spesso nei commenti sotto ai miei video. Buon ascolto.
Maria Pia Veladiano"Parole per giorni di pace"Edizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itC'è un “mal dire” quotidiano, sciatto, che avvelena il pensiero e i rapporti. Diciamo parole eccessive, acconsentiamo a giudizi distratti, ripetiamo pettegolezzi, qualche volta ci pentiamo ma l'invio è stato dato, i social rimbalzano all'infinito l'offesa o anche solo il sospetto, e il nostro tessuto di relazioni si strappa. Non è un destino, questo parlare male. È possibile un “ben dire” che raccolga il nostro desiderio profondo di pace. Con la pace tutto è possibile, ripetiamocelo l'un l'altro in questi anni di guerra sciagurata nel cuore dell'Occidente che si dice cristiano e nella terra stessa in cui Gesù è nato. Questa piccola raccolta di riflessioni va a spigolare situazioni quotidiane in cui forse è possibile trovare uno sguardo più sereno sulle cose per abituarci a parole capaci di un presente amabile in cui vivere sia una bella storia condivisa.Mariapia Veladiano è laureata in filosofia e teologia. È stata felicemente insegnante e preside. Il suo primo romanzo, La vita accanto, edito da Einaudi, ha vinto il Premio Calvino ed è arrivato secondo al Premio Strega nel 2011. Con Adesso che sei qui, Guanda editore, ha vinto il Premio Flaiano 2021. Fra i suoi romanzi LEI, umanissimo diario di Maria Madre di Gesù. Collabora con «Repubblica», «Il Regno», «Il Messaggero di S. Antonio». Il suo ultimo romanzo è Quel che ci tiene vivi (2023), Guanda editore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il film del 2003 Love Actually lo ricordavo (evidentemente male) come una commedia leggera e romantica. Ho fatto l'errore di riguardarlo e, OMG, se mi sbagliavo! Il film è pieno di battute di pessimo gusto e di body shaming, le storie dei personaggi sono offensive, le figure femminili stereotipate e sottomesse. Ma la cosa più allucinante è che non me ne fossi accorta già 20 anni fa quando lo vidi per la prima volta.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Ci sono dei film che invecchiano bene, è possibile riguardarli a distanza di cinque, dieci, venti, 30 anni, e funzionano sempre benissimo. Io, non tantissimo tempo fa ho rivisto per l'ennesima volta Jesus Christ Superstar, che è una delle mie commedie musicali preferite, e per me funziona sempre.Ieri ho commesso l'errore di riguardare il film, che è una specie di classicodel periodo natalizio che il titolo inglese penso che sia uguale anche in italiano 'Love Actually'. Avrei preferito non guardarlo perché la prima volta che lo vidi quando uscì, non lo vidi al cinema, non andai a vederlo al cinema, ma probabilmente lo presi in affitto quando ancora c'erano i posti dove si andavano ad affittare i film.Comunque, avevo un ricordo abbastanza positivo di Love Actually, non dico che fosse il mio film preferito, però ricordavo di averlo visto e ricordavo che mi aveva lasciato una bella sensazione. Quindi, ieri notte, avevo del tempo davanti a me e ho detto ma sì, dai, guardiamoci questa commedia romantica che ci sta pure col periodo prenatalizio. Mai l'avessi fatto! Diciamo che mi sono costretta a guardarlo fino alla fine per vedere fino a che punto arrivava.È pieno di battute di pessimo gusto e di body shaming, quindi, questa qua è grassa, ma visto quanto è grassa questa qua, cose veramente allucinanti. Ma io ero lì che guardavo, e la cosa più allucinante, è che non riuscivo a capire come tutte queste battutacce, che sono solo una parte delle cose negative del film, poi ce ne sono anche altre, come non me ne fossi accorta nel 2003, quando lo vidi per la prima volta, mi sono veramente scioccata.Ma veramente eravamo così? Non ci rendevamo conto di quanto fossero inopportune, inappropriate, offensive tutte queste battute!Poi vabbè, anche le storie dei diversi personaggi, non mi ricordo quante siano le coppie, tutte eterosessuali, naturalmente, quanto fossero brutte. Il tipo che si innamora della moglie, del migliore amico, si sono appena sposati, va dietro le spalle dell'amico, dopo che si sono sposati dice, Ah, ma sei il mio amore... Ma stiamo scherzando? Cioè, siamo adulti? Oppure, tutte le figure femminili sono degli organi sessuali che camminano perché non hanno nessun tipo di conversazione se non parlando degli uomini e dei loro amori, accettano tutto quello che i mariti, i compagni fanno senza mettere niente in discussione. I maschi ci fanno una pessima figura.È un filmaccio, ma è un film terribile. È un film veramente... E ripeto, sono rimasta scioccata come io non me ne fossi accorta nel 2003. Aiuto! Ma ero un mostro, ero un mostro. Vabbè, comunque è un filmaccio, non guardatelo se non per criticarlo.TRANSLATIONSome films age well, you can watch them again five, 10, 20, or 30 years later, and they always work beautifully. I not so long ago rewatched for the umpteenth time Jesus Christ Superstar, one of my favourite musical comedies, and it always works for me.Yesterday I made the mistake of re-watching the movie, which is a kind of Christmas classic that the English title I think is also the same in Italian 'Love Actually'. I would have preferred not to watch it because the first time I saw it when it came out, I didn't go to see it in a movie theatre, I didn't go to see it in a movie theatre, but I probably rented it when there were still places where you went to rent movies.Anyway, I had a fairly positive memory of Love Actually, I'm not saying it was my favourite movie, however, I remembered seeing it and I remembered that it left me with a good feeling. So, last night, I had some time to spare and I said but yeah, come on, let's watch this romantic comedy that even fits with the pre-Christmas season. Never had I done that! Let's say I forced myself to watch it to the end to see how far it went.It's full of bad jokes and body shaming, so, this one is fat, have you seen how fat this one is, really hallucinating stuff. But I was there watching, and the most hallucinating thing is that I couldn't understand how all these bad jokes, which are just a part of the negative things in the movie, then there are others as well, like I didn't notice in 2003, when I first saw it, I was really shocked.But were we really like that? We didn't realise how inappropriate, improper, and offensive all these jokes were!Then whatever, even the stories of the different characters, I can't remember how many couples, all heterosexual, of course, how bad they were. The guy who falls in love with the wife, the best friend's wife, they just got married, he goes behind the friend's back after they get married he says, Ah, but you are my love... Are you kidding me? That is, are we adults? Or, all female figures are walking sex organs because they do not have any kind of conversation except talking about men and their loves, they accept everything that husbands, and partners do without questioning anything. Males come out very bad It is a bad movie, but it is a terrible movie. It is truly a film... And I repeat, I was shocked as I didn't notice in 2003. Help! But I was a monster, I was a monster. Whatever, it's a bad movie anyway, so don't watch it except to criticise it.
Forse non il metodo più pratico per sapere che ora è, sicuramente però si tratta di un metodo super-ingegnoso che ci farà perdere un po' di tempo ad osservare il tempo che scorre sotto i nostri occhi, sempre con immagini diverse. LINK https://cwandt.com/products/earth-clockTRASCRIZIONE [ENG translation below]Facciamo una scommessa. Se adesso io vi chiedessi di dirmi che ora è, probabilmente la maggior parte di voi andrebbe a prendere il cellulare o se come me, ancora usate l'orologio da polso, fareste il tipico movimento di chi gira il polso per vedere il quadrante dell'orologio. E scommetto anche che nessuno di voi andrebbe a controllare questo sito che sto guardando in questo istante che si chiama Earth Clock, orologio terrestre.È divertente perché funziona, immagino, con delle immagini satellitari che sono state pre caricate e funziona così. Immaginate cinque quadrati sul vostro schermo, perché un sito internet, e in ogni quadrato c'è un'immagine tratta da Google Earth, immagine che cambia continuamente ogni secondo, perché tramite la configurazione degli oggetti che vengono mostrati da queste immagini di Google Earth, sapete quella cosa che si vede il globo terrestre da lontano, poi zooma, zooma, zooma, zooma, zooma e finché non si vede un palazzo, una strada, un lampione, un cane, qualsiasi cosa che ci sia per strada, ecco quindi di volta in volta cambia fino a trovare degli oggetti che abbiano la forma di numeri, da 1 a 9, più il numero zero, e man mano che cambia il tempo cambiano le immagini, scegli altre immagini a caso tra quelle che hai in, diciamo, programmate per usare queste cinque immagini come l'ora.Adesso sono le 16:44, quindi il primo numero è una specie di diga, il numero uno. Il secondo è un college visto dall'alto che ha la forma del numero sei, poi quello centrale sono sempre due puntini, sapete quelli che dividono l'ora, poi qua non riesco a capire che ora sia, dovrebbe essere quattro, però non si capisce benissimo, è un labirinto di strade, e invece cinque si capisce benissimo, è un posto a Washington visto dall'alto, dei palazzi che formano il numero cinque e così di seguito.Quindi voi non dovete fare niente, non dovete ricaricare la pagina perché si ricarica da sola e vi fa vedere tutte queste cose qua.Diciamo che non è il modo migliore, il modo più semplice per capire che ora è, perché ve l'ho detto, a volte nemmeno si capisce bene, io c'ho qua l'orologio nel computer quindi riesco a capire, ah questo è un numero due, ok, ho capito adesso che un numero due ma altrimenti non è chiarissimo. Comunque una cosa divertente ed è su questo sito che si chiama 'CW and T' che sono i nomi, Che-Wei Wang e Taylor Levy, queste due persone che hanno dei progetti veramente entusiasmanti, strani, in larghissima scala, piccolissima scala, da scoprire, alcuni si possono anche acquistare. Vi metto il link nelle note del programma e vediamo se riesco a suscitare un po' di curiosità, magari anche qualche regalo per Natale, chi lo sa.TRANSLATIONLet's make a bet. If I were to ask you now to tell me what time it is, most of you would probably go for your cell phone or if like me, you still use your wristwatch, you would make the typical movement of turning your wrist to see the watch face. And I also bet that none of you would go check out this site that I'm looking at right now called Earth Clock.It's funny because it works, I guess, with satellite images that have been pre-loaded and it works like this. Imagine five squares on your screen, because it is a website, and in each square there is an image taken from Google Earth, an image that changes continuously every second, because through the configuration of the objects that are shown by these Google Earth images, you know that thing that you see the globe from a distance, then it zooms, zooms, zooms, zooms in and until you see a building, a street, a lamppost, a dog, anything that's in the street, here so it changes from time to time until you find objects that have the shape of numbers, from 1 to 9, plus the number zero, and as the time changes the images change, you pick other images at random from the ones that you have in, let's say, programmed to use these five images as the time.It is now 4:44 p.m., so the first number is kind of a dam, number one. The second one is a college seen from above that has the shape of the number six, then the middle one is always two dots, you know the ones that divide the time, then here I can't figure out what time it is, it should be four, however, you can't quite tell, it's a maze of streets, and instead five you can tell very well, it's a place in Washington seen from above, of the buildings that form the number five and so on.So you guys don't have to do anything, you don't have to reload the page because it reloads itself and shows you all these things here.Let's say it's not the best way, the easiest way to figure out what time it is, because I told you, sometimes you don't even get it right, I have the clock in the computer here so I can figure it out, ah this is a number two, okay, I understand now that a number two but otherwise it's not super clear. Anyway a funny thing and it's on this site called 'CW and T ' which are the names, Che-Wei Wang and Taylor Levy, these two people who have really exciting, strange, very large scale, very small scale projects, to discover, some you can even buy. I'll put the link in the program notes and see if I can arouse some curiosity, maybe even some gifts for Christmas, who knows?
Ciao Italiani Veri, oggi vi parliamo un po’ in italiano vero è un po’ in latino vero.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Ma non solo pizza, oggi parliamo anche di cadute in bicicletta e ricette particolari. Sì questa volta Matteo è riuscito a parlare di cibo! Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=CpzaB6HCRpI Oggi abbiamo parlato di pizze, ma quante!! Abbiamo nominato la classica margherita, la marinare, ma anche la capricciosa, prosciutto e funghi e panna prosciutto e mais! Che fame. La ricetta di Matteo? Spaghetti alici, granella di nocciole e scorza di limone. Buon appetito! Trascrizione Raffaele: [0:24] Matteo è ufficiale, è arrivato l'autunno. Matteo: [0:26] È arrivato. Diciamo che dopo l'intro della settimana scorsa in cui andavamo a farci le vacanze di nuovo, andavamo al mare, qui si cambia e arriva l'autunno. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Domani inizia la Serie A: è il giorno della griglia di inizio stagione. Se in queste ore avete l'asta, qualche piccolo suggerimento a basso costo. 80 anni fa nascevano Gianni Rivera e Roberto Rosato, leggende dell'Azteca
Droga dello stupro è una definizione molto utilizzata dai media ma da un punto di vista scientifico non ha alcun significato. E quindi, esiste davvero?
Diciamo spesso in questo podcast che è importante mettersi alla prova, perché mettendosi alla prova si può conoscere a fondo noi stessi e la realtà intorno a noi. Ma questo è un processo non facile, dove al superamento dello scoglio iniziale del cominciare, si presenta subito l'ostacolo dell'inesperienza: quello stato in cui non sentiamo di avere abbastanza strumenti per superare le sfide più ardue. Allora cosa fare, rinunciare? Ovviamente no, scopriamo come. Supporta il podcast con il merchandise di #OgniSingoloGiorno, recensendo il podcast su #Spotify e #ApplePodcast e acquistando il libro "Ogni Singolo Giorno" su Amazon e in tutte le libreriehttps://amzn.eu/d/4ASlJOQhttps://ogni-singolo-giorno.myshopify.com#BeAStoic #Stoicimo #BetterSelf #BJJ --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/alessio-alfei/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/alessio-alfei/support
Sicuramente conoscete molti stereotipi sugli italiani, per esempio che sono sempre in ritardo, gesticolano mentre parlano o che sono molto rumorosi. E queste cose, in parte, sono vere. Ma questo è un po' come all'estero vedono gli italiani. Però…sapete cosa pensano gli italiani stessi degli altri italiani? No? Bene, state per scoprirlo qui! Gli STEREOTIPI più frequenti tra gli ITALIANI La maggior parte degli stereotipi “tra gli italiani” riguardano gli abitanti di una città o addirittura di un'intera regione e a volte possono essere un po' offensivi. Innanzitutto, molti italiani vedono ancora molto accentuata la differenza tra il Nord e Sud del Paese. Tanto che gli abitanti del Nord a volte chiamano (con connotazione negativa) quelli del Sud terroni, che deriva dalla visione del Sud come terra arretrata in cui si viveva soprattutto di agricoltura e coltivazione della terra. Gli abitanti del Sud, a loro volta, chiamano quelli del Nord polentoni, siccome la polenta in passato era l'alimento base della dieta delle persone che vivevano al Nord. Fatta questa divisione introduttiva, vediamo appunto come gli italiani vedono gli altri italiani, città per città. 1 - MILANO Partiamo da una delle città italiane più conosciute, Milano. Diciamo che questa non ha una buona fama nel resto dell'Italia: i milanesi sono spesso visti come persone fredde, sempre di corsa e arroganti. Però ci sono anche alcuni stereotipi positivi su di loro, per esempio il fatto che sono persone di parola: se promettono o dicono una cosa, la faranno. 2 - ROMA Passiamo poi alla bellissima capitale italiana, Roma. In generale gli italiani non hanno stereotipi forti sui romani, ma i romani hanno stereotipi tra loro, in particolare è sentita, soprattutto tra i giovani, la differenza tra i “pariolini” di Roma Nord e i “bori” di Roma Sud. In poche parole, si dice che i pariolini siano più ricchi e sfoggino la loro ricchezza con vestiti, auto e accessori costosi, oltre ad essere un po' arroganti. I bori, invece, vestono marche meno costose, sono costretti ad usare il trasporto pubblico e parlano spesso in dialetto romanesco. 3 - BOLOGNA Per quanto riguarda Bologna, spesso le vengono assegnati tre nomignoli: la Dotta, la Grassa, la Rossa. Da questi nomignoli potete dedurre gli stereotipi legati ai bolognesi: sono persone di cultura (Bologna ospita la più antica università del mondo occidentale, che risale al 1088); mangiano molto bene (tortellini, tigelle, mortadella, ragù, piadina, per citarne alcuni); sono comunisti (il rosso è il colore generalmente associato al Partito Comunista). 4 - VENETO Passiamo poi al Veneto, inteso appunto come regione. Normalmente la prima cosa che viene in mente pensando al Veneto è l'alcol (Prosecco e Spritz, per citarne alcuni). Nel resto d'Italia, di conseguenza, si dice che i veneti sono ubriaconi e alcolizzati. Eppure attenzione: secondo i dati del Ministero della Salute, i veneti non sono al primo posto come “bevitori” in Italia, questo primato spetta agli abitanti del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto-Adige. Si dice anche che i veneti bestemmino tanto, cioè usano imprecazioni e parolacce che riguardano divinità e altri aspetti religiosi. Molti veneti, infatti, hanno la tendenza di usare le bestemmie in mezzo alla frase, a modo di intercalare, senza l'intenzione di offendere. È anche comune sentire dire che i veneti sono razzisti, dovuto al fatto che in Veneto è nata la Lega, un partito politico di estrema destra. 5 - NAPOLI Passiamo poi a Napoli, forse la città che è più spesso oggetto di battute e tanti luoghi comuni. Lo stereotipo che si sente più spesso è che a Napoli è pieno di ladri che ti derubano a ogni angolo, ma la verità è che una cosa del genere può succedere in qualsiasi grande città, un po' di cautela ci vuole sempre. Non a caso, nell'indice mondiale del crimine del 2020, la città è stata classificata addirittura più sicura rispetto a Roma.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farle?».Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: "Dal cielo", risponderà: "Perché allora non gli avete creduto?". Diciamo dunque: "Dagli uomini"?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».Parola del Signore.
Attacco crucianiano all'Ing.De Benedetti (sentite la voce di Mauro?). Parenzo regala l'avvocato all'Ingegnere. Poi si apre un tema: il barbecue di Capezzone. Parenzoin piedi, con tanto di inno, visti i risvolti sul caso Trump. Padre David contro la democrazia, "Trump è arrestato dal Nuovo Ordine Mondiale". Fulvio Grimaldie David Parenzo. Diciamo solo questo. Enrico Rizzi e la questione Pasqua: come sempre lo "disturbiamo". Wanda, si fa praticare il feet rating da Cruciani, nonostante le sue lauree e il dottorato. Poi i piedi li usa... Caterina Collovati all'attacco di Vera Gemma. Poi si scaglia contro la prostituzione... interviene anche Gilberto da Roma, il "denunziatore" dell'inflazione nel mondo della prostituzione.
Il cliente ha sempre ragione?Diciamo di sì... finché ha torto!(tranne Nelson. Lui ha ragione sempre e comunque)Buon ascolto!Per contattarci: podcastyaketyyak@gmail.comCanale Twitch: https://www.twitch.tv/spacevalleyYakety Yak su YouTube: https://www.youtube.com/c/YaketyYakIl nostro shop ufficiale: https://www.spacevalley.shopArchivio live Twitch: https://www.youtube.com/c/SpaceValleyTwitchCanale Youtube Space Valley: https://www.youtube.com/c/SpaceValleyChannelCanale Youtube di Vlog: https://www.youtube.com/c/AroundtheValleyLa nostra pagina Amazon: https://amzn.to/3KSjFOaInstagram: https://www.instagram.com/vallespazialeQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4953714/advertisement
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Matteo e Raffaele esplorno il mondo dei colori e il loro uso in italiano, ma non solo. Oggi parleremo anche dei nomi e cognomi più comuni in Italia, tante curiosità e particolarità dell'Italia. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=ZQaZAjKrcuM&t=1s Quanti colori! Come mai in Italia i libri "gialli" sono libri sono libri di un genere narrativo molto specifico? https://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_(genere) E tutti gli altri colori che vogliono dire qualcosa di molto specifico e particolare in italiano? La settimana "bianca" Andare in "bianco" Essere "rosso" dalla vergogna Avere il contro in "rosso" Essere al "verde" Essere "verde" per l'invidia Avere il pollice "verde" Avere il sangue "blu" E tanti altri ;D Nomi e cognomi, ecco le mappe e i link di cui parliamo durante l'episodio https://www.cognomix.it/cognomi-piu-diffusi-in-italia.php https://www.focus.it/cultura/storia/i-cognomi-italiani-piu-diffusi Trascrizione Matteo: [0:24] Buongiorno! Raffaele: [0:25] Buongiorno a te, Matteo. Venti gradi, sole, è quasi primavera e io sono felice! Matteo: [0:31] Bello! Bello! Condivido molto questa tua sensazione. Purtroppo sono andato a dormire ieri con una una temperatura fantastica, tutto bellissimo, "sì, è arrivata la primavera"... Stamattina Milano è grigia e fresca. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Diciamo che i romani all'ascolto non saranno contenti del piatto che ha mangiato Raffaele... ma dove? Venite a scoprirlo con noi! ;D Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=ePQCxcD2fPg Che piatto ha mangiato Raffaele quindi? La C.... con la Panna!! Aaaaaah. Meglio non pensarci ;D E poi il mondiale, e l'Italia che per il secondo mondiale di seguito non si qualifica per le fasi finali. Raffaele ancora non ci crede... Cosa fanno gli italiani e i francesi? Si "punzecchiano" ma cosa vuol dire? Pungere, ferire ripetutamente con parole ironiche, allusive, provocanti, allo scopo di infastidire, di irritare, o anche di stimolare e, talora, di eccitare Ma chi è che rubò la Gioconda nel 1911? Vincenzo Peruggia https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Peruggia#:~:text=nel%20cimitero%20Cond%C3%A9.-,Il%20furto%20della%20Gioconda,si%20accorgesse%20della%20sua%20presenza. Una storia molto particolare... Trascrizione Transcript Musica Raffaele: [0:11] Sono a pezzi! Matteo: [0:27] Bentornato! (Bonjour à tout le monde!) Ma come?! No, questo è Easy Italian... Raffaele: [0:34] Ah, scusate, ho sbagliato stanza, ho sbagliato studio! No, ma come avrete potuto sentire, sono rientrato da un viaggio breve in Francia e sono davvero molto, molto stanco. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership