Tondo PodCast colleziona storie di successo nell'Economia Circolare. Intervistiamo esperti e fondatori di start up che sviluppano soluzioni circolari, con tecnologie o modelli di business innovativi, rappresentando una fonte d’ispirazione per gli imprenditori e per gli studenti che vogliono intraprendere il loro percorso nell’Economia Circolare e nella sostenibilità. Vuoi lasciarci un feedback o proporci nuove idee per le prossime interviste? Qui c'è un breve questionario da compilare: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSedZwHD21rnxxfLynN2YPfvA6PK8vdZqMG8E3Q9mquOOfbl5g/viewform
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Maria Silvia Pazzi, fondatrice di Regenstech.Regenstech è una startup innovativa e società benefit fondata nel 2020, che affonda le sue radici in sedici anni di esperienza nel campo della moda circolare, del design e dell'ecodesign, nonché nella progettazione di materiali rigenerati. Grazie al marchio Regenesi, l'azienda ha acquisito una conoscenza diretta delle esigenze del settore moda e delle opportunità offerte dalle integrazioni tecnologiche.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Maria Silvia Pazzi, fondatrice di Regenesi.Regenesi è un brand nativo circolare nato sedici anni fa, con l'obiettivo di trasformare i rifiuti in bellezza. Regenesi si propone di unire sostenibilità e stile, con un forte impegno per l'economia circolare. La mission dell'azienda è quella di recuperare materiali destinati al rifiuto, come plastica, pelle, alluminio e vetro, per convertirli in prodotti di lusso, realizzati interamente con materiali riciclati.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Simona Gassi, CEO e co-founder di Nebra Skay.Nebra Sky è uno studio di design digitale sostenibile, che ricerca e sviluppa soluzioni etiche e sostenibili per la produzione di abbigliamento e design, perfezionando continuamente la propria filiera, dalla prototipazione al fine vita.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Verdiana Toma, di You're UP. You're UP società benefit è una startup innovativa nata circa nove mesi fa con l'obiettivo di supportare il Made in Italy nel settore del tessile, valorizzando le antiche maestranze poco conosciute tra le nuove generazioni.
Nell'ultima puntata di Tondo Podcast, la nostra speaker Emma Salioni ha avuto il piacere di ospitare Domenico Galdiero, CEO e founder di Dropper AI.Dropper AI è una startup innovativa nata nel 2021, specializzata in soluzioni per il monitoraggio dei flussi di persone e l'ottimizzazione degli spazi con il supporto dell'AI.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Fabio Bignolini, Cofondatore e CEO di Northen Light Composites.Northern Light Composites è una startup innovativa nata nel 2020, che si occupa di innovazione sostenibile. Il suo obiettivo è offrire una soluzione concreta e già validata che risolve il problema della non riciclabilità della vetroresina.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Diletta Pollice e Valentina Masotti, co fondatrici di Appcycled.Appcycled è una startup innovativa che lavora e investe nel processo dell'upcycling nell'industria tessile.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Maurizio Corazzi, Research And Development Specialist di Alter Eco.Alter Eco è attiva nel campo della ricerca e sviluppo di imballaggi in fibre vegetali, alternativi a quelli tradizionali in plastica. Il suo obiettivo è quello di fornire packaging innovativi e personalizzati, utilizzando come input gli scarti vegetali di altre industrie.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Alessandro Scuderi, responsabile della comunicazione della startup innovativa Ohoskin.Ohoskin è una realtà siciliana nata nel 2019 dall'intuizione di Adriana Santanocito, imprenditrice con formazione in fashion design e specializzazione in tessuti sostenibili. Con lei ha co-fondato la startup Roberto Merighi, imprenditore e chimico.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Ettore Rosati, cofondatore della startup innovativa Techloop. Techloop è una realtà pugliese con la missione di offrire servizi di alta qualità fornendo consulenza su tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, e per guidare le aziende lungo il percorso della trasformazione digitale sviluppando un nuovo modo di intendere l'interazione uomo-macchina all'interno delle linee di produzione industriale.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di intervistare Emanuele Battista e Alessio Sansò, fondatori di Limitless Device: una startup benefit nata allo scopo di offrire soluzioni innovative nel mercato dei dispositivi medici. In particolare sta lavorando a un dispositivo all'avanguardia, elettrico e innovativo, che promuoverà la micro-mobilità sostenibile.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Saverio Massaro, presidente di Esperimenti Architettonici e curatore di Abitare Circolare, insieme a Selenia Marinelli, bioarchitetto e ricercatrice indipendente, e Emmanuele Pilia, direttore editoriale di D Editore. L'associazione Esperimenti Architettonici lavora nell'ambito della rigenerazione urbana e della partecipazione civica, che ha recentemente scelto di concentrare i suoi sforzi sul tema dell'economia circolare col progetto Abitare Circolare.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Luca Cotecchia, founder e COO di Circular Fiber: si tratta di una startup innovativa che vuole creare valore dagli scarti agro-alimentari, e in particolare dagli scarti derivati dai carciofi, che vengono trasformati in farina.
Nell'ultima puntata del podcast di Tondo, la nostra speaker Emma ha avuto il piacere di ospitare Giovanni Turchetti, Chief Operating Officier di una startup chiamata Protein Italy, che si specializza nella gestione dello smaltimento degli scarti alimentari in ottica circolare, utilizzando prodotti derivati dagli insetti, che sono una fonte unica di proteine.
In questa puntata vi presentiamo Domingo Noguera e Andres Valongo, co-founder di Circular Tech: è una startup innovativa specializzata nella gestione sostenibile dei prodotti legati al settore dell'information and communication technology.
In questa puntata vi presentiamo Giulia Rossi, la fondatrice e CEO di Nazena. Nazena è una startup innovativa che si occupa di portare l'economia circolare nel settore tessile: nasce nel 2019 a Vicenza come soluzione al problema dello smaltimento degli scarti in tessuto, per ottimizzare la vita utile dei prodotti limitando il consumo di risorse.
In questa puntata intervisteremo Alberto Cisco, co-founder e commerciale della startup Movopack. La startup produce packaging riutilizzabili per gli e-commerce, infatti Movo offre ad aziende e consumatori una soluzione straordinaria alla plastica monouso: sistemi di economia circolare, realizzati per riutilizzare più volte un singolo imballaggio.
In questa puntata vi presentiamo la realtà di Sfusitalia, insieme alla sua fondatrice, Ottavia Belli. Sfusitalia è una piattaforma che traccia tutti i negozi di sfusi zero waste che ci sono in Italia, per aiutare i cittadini ad identificarli e così avere un comportamento sostenibile. Ascoltala per scoprire com'è nata quest'idea e quali sono le prospettive di crescita.
In questa puntata vi presentiamo Around, la startup che sta cercando di rivoluzionare il sistema di packaging che riguarda il settore food, attraverso packaging riutilizzabili e tracciabili. Protagonista dell'intervista è Daniele Cagnazzo, Co-Founder di Around.
AraBat è una startup fondata sui principi dell'economia circolare, infatti, vengono riutilizzati le batterie agli ioni di litio grazie ad un processo basato sugli scarti agroalimentari.
In questa puntata ascolterete l'intervista con Gabriele Rorandelli, founder e CEO della startup Zerow che nasce dall'esigenza di ridurre gli sprechi generati dalle filiere tessili industriali, sfruttando competenze artigianali.
In questa puntata è stato intervistato il co-founder di una startup che mira ad aiutare le aziende e le persone a ridurre l'impatto ambientale e ad azzerare le emissioni di CO2
In questo episodio di Tondo Podcast parleremo di baratto, una soluzione a costo zero che aiuta oltre che il pianeta il nostro portafogli; lo faremo con Serena Luglio, Founder di Swapush.Swapush è una startup che nasce nel 2015 e promuove lo scambio di oggetti tra utenti in tutta Italia, mediante i cosiddetti swap. L'obiettivo è quello di liberarci di tutto ciò che abbiamo in casa ma non utilizziamo, ottenendo in cambio altri oggetti utili a costo zero.Infatti, nel pieno spirito dell'economia circolare, Swapush permette di barattare ciò che non viene più usato e le modalità con cui opera sono duplici. Gli swap vengono svolti sia in rete attraverso l'app, sia in luoghi fisici come piazze, hotel e altri spazi. Gli scambi fisici avvengono in maniera classica, scambiando oggetto con oggetto.Invece, nel caso di scambi virtuali tramite l'app l'iter è il seguente: in pochi click è possibile caricare gli oggetti nella sezione profilo e ad ogni oggetto viene assegnato un valore in pillole (dove 1 pillola equivale ad 1 euro). Tramite le pillole si acquisiscono oggetti per un valore corrispondente.Inoltre, sempre con l'obiettivo di minimizzare qualsiasi spreco, tutto ciò che non si riesce a scambiare, viene devoluto ad associazioni onlus che provvedono a distribuirlo a chi ne ha più bisogno.Swapush con la sua community incarna a pieno non solo la cultura del riciclo ma anche della socialità. Tramite gli eventi infatti è possibile conoscere persone, scambiarsi opinioni e consigli utili, riducendo quindi l'impatto ambientale, ma aumentando il valore sociale.
Nella puntata di Tondo Podcast di oggi abbiamo intervistato Elena Sgaravatti, fondatrice di PlantaRei Biotech, nata nell'ottobre del 2020 con l'obiettivo di promuovere l'utilizzo di biotecnologie sostenibili e green, in un modello di network innovation con aziende e centri di ricerca italiani. PlantaRei Biotech è una start-up innovativa di technology transfer, ossia specializzata nel trasferimento tecnologico per la ricerca, sviluppo e produzione di botanicals , prodotti derivati da piante e residui alimentari, utilizzati per esempio nella cosmesi e nella farmaceutica. Il passaggio tecnologico serve a trasformare i risultati della ricerca scientifica in prodotto innovativo, agevolando il passaggio di conoscenze dal mondo della ricerca al mercato.PlantaRei è inoltre impegnata nel riutilizzo di food by-products dando loro nuova vita in settori diversi, dalla cosmesi alla farmaceutica. Le bucce del mirtillo spremuto per il succo o le fibre degli scarti degli ortaggi imbustati spesso contengono alcune sostanze che possono essere molto benefiche per l'uomo. Grazie al sostengo di PlantaRei, gli imprenditori possono quindi imparare a capire qual è il processo più green da utilizzare per valorizzare questi scarti.
In questa puntata di Tondo Podcast, abbiamo intervistato Lorenzo Di Stasi, Responsabile Comunicazione di Recup, un'associazione di promozione sociale che si occupa del recupero di frutta e verdura nei mercati della città di Milano in modo da combattere lo spreco alimentare e l'esclusione sociale. L'attività è iniziata nel 2014 grazie all'idea della fondatrice Rebecca, che durante il periodo di Erasmus in Francia ha preso parte a dei gruppi di recupero del cibo al mercato. Al suo rientro in Italia ha così deciso di importare anche a Milano questa buona pratica adattandola alla realtà locale.Oggi Recup è composta da volontari di diversa estrazione sociale: studenti, disoccupati, pensionati, senza fissa dimora, tutti di diverse nazionalità. I beneficiari spesso sono gli stessi esecutori del lavoro: in questo modo si crea un concetto di collaborazione e comunità tra persone diverse, una possibilità di scambio interculturale e intergenerazionale che prima mancava.
In questa puntata parleremo di circolarità nel settore metalmeccanico, con Elena Fagnani CEO e fondatrice di AIRCNC. AIRCNC è una startup innovativa che ha sviluppato una piattaforma per la condivisione di ore lavorazione macchina e un marketplace B2B che coinvolge produttori e terzisti italiani in particolare del settore metalmeccanico.AIRCNC nasce dalla volontà di aiutare le PMI a vendere le proprie ore di lavoro, saturando le proprie risorse. Allo stesso tempo la startup permette alle aziende di reperire pezzi e produzioni al miglior costo e nel migliore tempo possibile, selezionando il fornitore più adatto alle proprie esigenze. AIRCNC si basa quindi sulla convinzione che ogni risorsa abbia più senso solo se condivisa per creare un'economia fluida e circolare, in cui tutto ciò in cui si investe possa dare il massimo ritorno e il minimo spreco.
In questo episodio Simone Sala, Co-founder e CTO di U-miles, ci parlerà di traffico veicolare ed economia circolare. Due aspetti apparentemente diversi ma che la startup è riuscita a coniugare perfettamente attraverso la loro innovativa soluzione brevettata, il Green Spot, che genera energia pulita dai mezzi di trasporto che attraversano i loro dossi intelligenti. Con questa soluzione U-miles trasforma un oggetto da sempre considerato “passivo” in fonte di energia off-grid per la micro-mobilità urbana, in perfetta linea con i principi di economia circolare.
In questa puntata parliamo di cosmetica con Vincenza Mastascusa che con la startup Lavandula, insieme al suo team, mira a far diventare la cosmetica rigenerativa e circolare usando le piante spontanee e gli scarti di produzione di altissima qualità.Lavandula deriva dal gerundio lavare e intende proprio l'essere lavato. La rigenerazione di Lavandula, principio cardine dell'economia circolare, non è solo economica ma è anche sociale. Vincenza e il suo team, mettono a disposizione la conoscenza tramandata da propri nonni, con l'obiettivo di diffondere una cosmetica intesa come conoscenza millenaria tramandata di generazione in generazione, basata sulla conoscenza del proprio territorio e le piante che lo abitano.
In questa puntata parleremo con Paride Acierno, di Lac2Lab, di un reagente molto particolare conosciuto come FBS nonchè siero fetale bovino, da cui noi tutti traiamo beneficio. L’aspetto preoccupante di questo siero è che oggi, per produrre questo reagente, 2 milioni di feti bovini vengono uccisi ogni anno. Al contempo, un sesto del latte prodotto a livello mondiale va perso o viene scartato ogni anno lungo la filiera. Lac2Lab, che diventerà presto una startup, partendo dal latte di scarto mira a produrre il siero utile per le colture cellulari, apportando benefici ai ricercatori che potrebbero avere accesso al siero ad un costo inferiore e apportando diversi benefici all’ambiente e per il rispetto degli animali.
In questa puntata parliamo di trasferimento tecnologico e innovazione con Francesco Sandias, uno dei fondatori di LMPE, start-up Innovativa che fa Ricerca e Sviluppo nel campo dei Materiali Polimerici Ecocompatibili e che mira a sostenere tutte le aziende a fare innovazione. LMPE lavora nel campo dell’economia circolare, cercando di valorizzare gli scarti delle filiere agro-industriali, e trasformando le idee del cliente in prodotti o servizi, facendo network e creando sinergie virtuose.
Oggi parleremo con Gianni Tagliapietra, CEO & Co-Founder di Mixcycling, di nuovi materiali circolari provenienti da scarti organici. Gianni ci racconterà come stanno riuscendo, attraverso la loro startup innovativa, a creare un mercato virtuoso nel campo dei materiali bio-based altamente sostenibili. Mixcycling infatti crede nel reale valore della buona comunicazione, fornendo analisi LCA dei loro materiali utili a dimostrare oggettivamente il reale vantaggio ambientale prodotto dalla loro iniziativa.
In questa puntata parleremo di cosmetica con Giorgio Iviglia, co-founder di Poliphenolia. Secondo il Beauty Trend Watch, nei prossimi 5 anni i fenomeni che coinvolgeranno il settore saranno il coinvolgimento in ambito digitale e l’attenzione alla salute ispirata alla bellezza nonché il concetto di benessere ispirato alla salute. In questo contesto emerge la startup Poliphenolia impegnata nell’offerta di cosmetici sani, non solo a livello di prodotto ma dell’intera supply chain. Applicando le conoscenze sulle proprietà biomedicali dei polifenoli estratti dagli scarti dei vitigni al termine del processo di vinificazione nascono prodotti cosmetici all’insegna della sostenibilità e qualità.
In questa puntata andiamo alla scoperta del mondo delle sneakers con Giuliana Borzillo, CEO e Founder di Id Eight. Sebbene le sneakers siano un accessorio molto amato e diffuso, il loro impatto sull'ambiente e sulla salute delle persone, derivato dall'utilizzo di agenti chimici e materiale non riciclabile, non passa inosservato.Giuliana Borzillo, insieme al suo partner e designer Dong Seon Lee, propongono così soluzioni più sostenibili nonché sneakers 100% Made in Italy, prodotte con scarti alimentari e poliestere riciclato dai rifiuti in plastica.
In questo episodio Silvia Vanni, Founder e CEO di I Share My Bag, ci porterà alla scoperta della moda circolare; Share My Bag è un guardaroba digitale in cui i capi hanno una seconda vita, essendo noleggiati e condivisi con una community. Questo modello di business innovativo sta rivoluzionando l’industria della moda, riducendo gli sprechi e la sovrapproduzione. “Buy less, rent more”!
In questo episodio Alessandro Garlandini, Founder di IlVespaio - Idee Sostenibili, ci parlerà dell’importanza dell’ecodesign e della buona divulgazione, principalmente verso i bambini, in merito alle tematiche di economia circolare e riciclo della plastica.Alessandro ci racconterà come riescono, attraverso le attività formative realizzate con IlVespaio, a sensibilizzare bambini e non, verso un comportamento sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
In questa puntata parleremo di materie prime seconde con Stefano Richaud, CEO di Ecoplasteam, start-up innovativa che attraverso tecnologia, sviluppo e sostenibilità, è impegnata nella creazione di un nuovo materiale plastico ecologico.Attraverso l’utilizzo di materie prime seconde, Ecoplasteam si fa carico della necessità di valorizzare i rifiuti e implementa processi per l’end of waste dei poliaccoppiati, creando così un nuovo materiale proveniente dal riciclo dei contenitori per bevande ed alimenti conosciuti come “tetrapak” di cui solo in Italia si raccolgono oltre 1 miliardo e 400 milioni di confezioni.
In questa puntata torniamo a parlare di bioeconomia con Andrea Quartieri, Co-founder di Packtin, una start-up di economia circolare impegnata nell’innovazione del packaging alimentare. Con l’emergenza COVID-19 che stiamo attraversando, il packaging, anche usa e getta è tornato in qualche modo alla ribalta. Se da un lato le confezioni rendono il cibo più sicuro, d'altra parte possono avere effetti nocivi sulla salute sia per il rilascio nel tempo di sostanze chimiche sia per l’impatto ambientale prodotto una volta terminato il loro utilizzo. Packtin si pone così tre importanti sfide: ridurre lo spreco alimentare, far risparmiare materia ed energia nel processo di smaltimento del packaging e avviare un circolo virtuoso di materiali di origine organica. Il risultato è un packaging con 0% di prodotti chimici, fatto di soli elementi naturali che estende la shelf life del prodotto.
In questa puntata parleremo di bioedilizia con Daniele Nora e Désirée Farletti, due dei quattro fondatori della start-up Reco2.Ad oggi l’industria delle costruzioni è una delle più energivore del mondo, con un consumo del 36% di energia a livello mondiale e un’elevata emissione di gas ad effetto serra, con un impatto notevole sull’ambiente. Imprese edili, costruttori, progettisti e aziende produttrici si stanno muovendo verso una nuova direzione, studiando come realizzare materiali, tecniche e tecnologie sempre più sostenibili. In questo contesto, Reco2 è sulla cresta dell’onda. Attraverso un modello virtuoso di economia circolare è in grado di recuperare e trasformare vari tipi di materie prime seconde inorganiche, in un’ampia gamma di prodotti funzionali per un’edilizia sostenibile e dall’impronta green.
In questa puntata parleremo di coloranti naturali con Vincenzo Mastromartino, responsabile chimico di Pigmento, start-up di Melfi, impegnata a colorare la nostra vita con pigmenti tutti al naturale. Da un’ allergia della pelle della fondatrice, il team ha iniziato a domandarsi se fossero proprio i coloranti utilizzati in tessuti e cosmetici la causa di tali reazioni. Così, tra test casalinghi con scarti di olive, si è scoperto un potenziale del tutto naturale. Focalizzandosi su un’alternativa ai coloranti chimici, Pigmento ha deciso di produrre coloranti 100% naturali, da scarti agricoli ed alimentari, privi di sofisticazioni, additivi o contaminazioni chimiche. Una soluzione circolare, che valorizza gli scarti di diverse produzioni industriali, dalle cipolle di Tropea fino agli spinaci. Attraverso la tecnologia vengono estratte dei pigmenti, da cui il nome della start-up, per un’alternativa circolare e sostenibile.
In questa puntata parleremo con Kris Bejko, marketing specialist di River Cleaning, che ci aiuterà a capire l’impatto della plastica e ci farà conoscere la loro innovativa soluzione. Oggi l’80% dei rifiuti plastici proviene da terra ed arriva tramite i fiumi.Ecco perché intervenire su questi ultimi è fondamentale per evitare che la plastica finisca in mare. È così che River Cleaning ha deciso di focalizzarsi sui fiumi, impedendo all’85% della plastica di arrivare alla foce. Scalabile in ogni contesto fluviale, River Cleaning rispetta l’ecosistema fiume, permettendo sia la navigazione sia il passaggio della fauna, senza creare una barriera fisica che andrebbe ad interferire con il naturale percorso del fiume.
In questa puntata parleremo di costruzioni con Giangavino Muresu, Founder di Milk Brick, e scopriremo che il latte può stare non solo nel frigorifero ma anche nei muri di casa. Milk Brick si pone l’obiettivo di rivoluzionare l’industria delle costruzioni recuperando il latte di scarto dell’Industria Casearia ed il latte di scarto della G.D.O e trasformandolo in nuova materia prima seconda da utilizzare nella produzione Industriale di centinaia di prodotti per l’Industria edilizia. Se pensiamo infatti che nell’ambito delle costruzioni, ogni anno vengono utilizzati più di 400 milioni di tonnellate di materiali di cui molte ad impatto negativo sull’ambiente, soluzioni innovative come quelle della start-up Milk Brick non sono solo interessanti ma soprattutto necessarie.
In questo episodio Massimiliano Crescioli, fondatore e CEO di Albero Bambino, ci porta nel mondo dell’infanzia, alla scoperta di elementi d’arredo realizzati con legni e materiali innovativi completamente sostenibili. Albero Bambino è l’unica azienda al mondo nel settore dell’infanzia ad aver ottenuto la certificazione EPD (Environemntal Product Declaration), grazie all’applicazione del Life Cycle Assessment a tutti i suoi prodotti, brevettati a livello internazionale. Ascoltate questa meravigliosa storia che nasce da un Albero, e da un Bambino!
In questo episodio ci immergeremo con Tommaso Barbieri, Co-founder di TomaPaint, nel mondo delle conserve di pomodoro e nell’uso degli scarti della produzione per lo sviluppo di vernici biologiche. Scopriremo così che le nostre amate passate di pomodoro e pelati nascondono all’interno della lattina una vernice di origine petrolchimica, che serve ad evitare il contatto tra l’alimento e la lattina. La produzione di queste vernici avviene spesso all’estero, con utilizzo di preziose risorse ed emettendo in media 30’000 tonnellate all’anno di CO2. Dagli anni ’40 arriva però una soluzione, resa moderna dalla start-up innovativa Tomapaint. La soluzione, che utilizza la cutina per produrre biovernice, permetterà di risparmiare 730 mg di CO2 per ogni lattina, riducendo le emissioni di circa 1 milione di chilogrammi di CO2 all’anno.
In questo episodio parleremo di ricerca scientifica e materiali provenienti da scarti vegetali con Giovanni Perotto, un ricercatore del gruppo di smart materials dell' Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Attraverso la loro attività di ricerca nel campo dell'economia circolare, il laboratorio è riuscito a realizzare progetti virtuosi realizzando vari biocompositi da scarti organici, in perfetta linea con i principi di economia circolare.
In questo episodio parliamo di lana biologica con Ivan Aloisio, fondatore di Fortunale: una startup che realizza capi in lana biologica 100% Made in Italy. I prodotti di Fortunale sono completamente naturali e di alta qualità, grazie alla selezione accurata della materia prima e all’utilizzo di coloranti vegetali. L’economia circolare viene rispettata durante il processo di produzione e alla fine del ciclo di vita utile dei prodotti; tramite il servizio di take back, Fortunale raccoglie i capi usati e rigenera il filato, donandogli una nuova vita. Per ogni capo acquistato, Fortunale pianta un albero, contribuendo alla riforestazione del proprio territorio in provincia di Bari; la Foresta Fortunale cresce in un terreno confiscato alla mafia.
In questo episodio Imane Daouiri ci porta alla scoperta di Ephoria, una startup che vuole valorizzare le donne facendole sentire uniche ogni giorno, ma nel pieno rispetto dell’ambiente. Ephoria offre un guardaroba virtuale in cui si possono noleggiare vestiti di qualità e di marca a prezzi ridotti, offrendo la possibilità di far parte della community iscrivendosi alla membership. La startup ha l’obiettivo di rivoluzionare l’industria della moda tramite un modello di business innovativo come quello del noleggio, che permette di allungare la vita utile di un prodotto utilizzando la sharing economy.
In questo episodio parliamo di innovazione tecnologica e innovazione sociale con Nadia Lambiase, presidente e CEO di Mercato Circolare.Nata come startup nel 2018, Mercato Circolare si configura come un’alternativa virtuosa nel campo della democratizzazione e crescita dell’economia circolare attraverso la creazione di un ecosistema di relazioni tra imprese, consumatori ed enti locali.La vision della startup di “rendere applicabile il paradigma dell’economia circolare in termini di conoscenza, ricerca, innovazione e pratica sociale” viene perseguita attraverso politiche di innovazione tecnologica e sociale.
In questo episodio parliamo di moda sostenibile con Elena Prestigiovanni, fondatrice e CEO di Good Sustainable Mood. La sua startup incorpora la filosofia di economia circolare non solo nel processo produttivo ma anche attraverso un modello di business innovativo che vede il "consumo-attore" protagonista tramite la modalità dei preordini. Good Sustainable Mood realizza capi interamente sostenibili utilizzando fibre e materiali altamente innovativi e rispettosi dell'ambiente come la fibra di latte, promuovendo uno shopping intelligente e un approccio zero waste.
In questo episodio Marta Castrica, CEO & Co-Founder di Feed from Food, ci parlerà di eccedenze organiche e sprechi alimentari raccontandoci il processo virtuoso che la startup innovativa è riuscita a realizzare. Feed from Food trasforma infatti gli scarti provenienti da filiere agroalimentari in nuove risorse edibili da destinare principalmente ai nostri animali da compagnia.
In questo episodio ospitiamo Elena Ferrero, co-fondatrice e CEO di Atelier Riforma, una startup che vuole ridurre l'impatto ambientale dell'industria della moda e promuovere l'equità sociale. Per raggiungere questi obiettivi, Atelier Riforma offre una seconda vita ai capi usati, attraverso la creatività sartoriale di giovani designer e sartorie sociali italiane. L'unicità e la cura dei dettagli contraddistinguono i capi di Atelier Riforma, completamente tracciabili grazie al codice assegnato ad ogni capo. Buon ascolto!
In questo episodio Giuseppe Cannavale, Co-founder di Biorfarm, ci parlerà di agricoltura sostenibile. La startup ha sviluppato la prima farm completamente digitale che, attraverso la creazione di una nuova filiera sostenibile, realizza un contatto diretto tra produttore e consumatore. Biorfarm è riuscita così a realizzare un modello win-win tra tutti gli attori coinvolti, producendo notevoli vantaggi a livello ambientale e sociale.