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Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
In questo episodio esploriamo il legame sottile e complesso che può unire odio e amore nelle relazioni. "Se mi odi ti amo" ci porta a riflettere su come emozioni all'apparenza opposte possano convivere, confondersi e trasformarsi l'una nell'altra. Parleremo di dinamiche affettive, di bisogni nascosti e di come, a volte, dietro un gesto di rabbia si nasconda un desiderio profondo di connessione e riconoscimento.Attraverso esempi e spunti psicologici, proveremo a capire cosa accade quando ci troviamo intrappolati in rapporti ambivalenti, in cui amore e odio sembrano danzare insieme. Un episodio per chi vuole osservare più da vicino le proprie emozioni e trovare modi più autentici e consapevoli di stare in relazione con l'altro.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Il concetto di tempo è molto vario e spesso l'ho affrontato in questo podcast. Si tratta di una linea retta? Potrebbe avere biforcazioni? Sono ammessi viaggi nello spazio tempo dalla Fisica teorica ma anche da futuri dispositivi pratici? Scopriamo tutto questo insieme. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio incontriamo Alessia D'Annunzio, Alessia Olivera, Pierfranco Piazza e Davide Matera: quattro cittadini di Albenga che hanno fondato l'associazione "Un Passo Alla Volta", nata per offrire supporto concreto a famiglie e bambini con autismo. Attraverso le loro storie personali e il racconto delle attività dell'associazione, scopriamo cosa vuol dire costruire una rete di aiuto, empatia e condivisione in un percorso che – come dicono loro – non si è mai davvero pronti ad affrontare da soli, ma che si può affrontare insieme, un passo alla volta.___La Telefonata è il podcast che ti porta dritto nel cuore della Riviera ligure, con storie vere, personaggi interessanti e chiacchierate senza filtri sulla provincia di Savona. Si parla di tutto: attualità, politica, cultura, curiosità… ma soprattutto storie che vale la pena ascoltare.Ogni puntata è una chiamata diretta a ospiti speciali, senza tagli, senza copione. Solo una conversazione autentica che ti lascia sempre qualcosa: un'informazione, un'emozione, uno spunto per riflettere. - Dove ascoltarlo? Su Spotify, Apple Podcast, Spreaker e YouTube. - Vuoi rispondere alla Telefonata? Scrivi a nicolaseppone@ivg.it oppure cerca lo show su Instagram Facebook e X
Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione, i giovani sono stati al centro del dibattito, offrendo proposte, visioni e riflessioni sulla costruzione di un futuro equo, multiculturale e partecipato in Sardegna. Il 4 luglio 2025, nell'ambito della Conferenza Regionale sull'Immigrazione, si è svolto un incontro speciale dal titolo “Il futuro è qui: i giovani e la costruzione del futuro”. L'iniziativa ha visto protagonisti giovani italiani e di origine straniera, studenti, attivisti, educatori e rappresentanti delle istituzioni. Il tema centrale è stato il ruolo delle nuove generazioni nella trasformazione della società sarda in una direzione più aperta, equa e interculturale. Attraverso testimonianze, interventi e laboratori partecipativi, i giovani hanno raccontato le proprie esperienze quotidiane di integrazione, le sfide vissute tra scuola, lavoro e cittadinanza, ma anche le loro aspirazioni e idee per il futuro. Le parole chiave dell'incontro: partecipazione, inclusione, identità I giovani hanno evidenziato la necessità di essere ascoltati, coinvolti attivamente nei processi decisionali e riconosciuti come parte integrante del tessuto sociale. Hanno parlato di identità plurali, del bisogno di spazi in cui poter esprimere liberamente la propria cultura e dei limiti ancora presenti nei contesti educativi, istituzionali e lavorativi. Sono emerse proposte chiare: educazione interculturale, accesso equo alle opportunità, politiche giovanili inclusive, valorizzazione della diversità, supporto alla creatività e all'autoimprenditorialità, lotta contro ogni forma di discriminazione. L'incontro ha mostrato quanto i giovani siano pronti a contribuire attivamente alla costruzione di una Sardegna accogliente e dinamica, capace di valorizzare ogni esperienza di vita come risorsa collettiva. “Il futuro è qui” non è solo un titolo, ma una dichiarazione d'intenti. I giovani, migranti e non, chiedono spazi, diritti e fiducia. Sono pronti a partecipare, creare e innovare. Le istituzioni hanno ora il compito di trasformare le loro voci in politiche concrete, capaci di costruire una società più giusta, inclusiva e multiculturale. Il coinvolgimento dei giovani nella Conferenza Regionale sull'Immigrazione ha dimostrato quanto sia fondamentale dare spazio alle nuove generazioni nella definizione delle politiche pubbliche. Ascoltare le loro esperienze e valorizzare le loro idee rappresenta un passo essenziale verso una Sardegna inclusiva, dove ogni individuo, indipendentemente dalle proprie origini, possa sentirsi parte attiva della comunità. Il futuro non è un orizzonte lontano: è fatto di scelte concrete che iniziano oggi. La partecipazione giovanile deve essere sostenuta, ascoltata e tradotta in azioni, affinché i valori di uguaglianza, solidarietà e diversità diventino realtà quotidiana.
Ep. 5 St. 4 Assieme a Tommaso Gatto abbiamo cercato di spiegare in modo semplice ed accessibile la situazione attuale del Medio Oriente. Attraverso analisi storiche e geografiche, sui banchi di Classroom arriva un argomento tanto interessante quanto delicato.
Fortunato D'Amico"Glacial Threads"Dalle foreste ai tessuti del futuro.Mostra al Castello Gamba, Chatillon, Valle d'Aosta Il Castello Gamba - Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d'Aosta a Châtillon ospita la mostra “Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro”, organizzata da Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte in collaborazione con la Struttura patrimonio storico-artistico e gestione dei siti culturali della regione, e con la curatela di Fortunato D'Amico.L'esposizione indaga il profondo legame tra arte, sostenibilità e moda rigenerativa. Partendo dal progetto Glacial Threads. From Forest to Future Textiles, promosso da Lenzing Group (leader mondiale nella produzione di fibre speciali a base di legno) con Cittadellarte, e finalizzato alla creazione di tessuti privi di microplastiche per proteggere i ghiacciai, la mostra affronta il tema del riscaldamento globale e dei cambiamenti socio-ecologici con una particolare attenzione per l'arco alpino. Attraverso installazioni immersive, materiali interattivi e contenuti scientifici, il percorso accompagna i visitatori in un viaggio visivo e sensoriale: dalle foreste, simbolo di equilibrio naturale, ai tessuti del futuro, emblema di un'evoluzione responsabile. Un'esperienza che mette in luce il ruolo cruciale delle pratiche sostenibili e circolari nell'affrontare le sfide ambientali globali. Il Maestro Pistoletto, da sempre noto per il suo impegno sociale e ambientale, candidato dalla Fondazione Gorbachev al Premio Nobel per la Pace 2025, attraverso le opere esposte stimola nel visitatore una riflessione sulla responsabilità collettiva. Per Michelangelo Pistoletto, l'arte è uno strumento di trasformazione sociale e l'artista un agente di cambiamento. Secondo la sua visione, l'arte deve offrire soluzioni rigenerative, integrando scienza e tecnologia per ristabilire un equilibrio armonioso tra l'essere umano e la natura. All'interno di Glacial Threads lo spazio espositivo, suddiviso in tre sale, si trasforma in un organismo vitale dove arte, pensiero ecologico e sperimentazione convivono in un dialogo fluido. Le opere di Pistoletto mirano a tessere una narrazione comune, come fibre che si intrecciano per generare una nuova trama culturale e ambientale.In mostra, molte opere significative: Metamorfosi, che esplora il concetto di trasformazione, sia individuale e collettiva, si propone come un invito alla riflessione sulla relazione tra arte, società e individuo. Attraverso l'uso di specchi e di materiali comuni, Pistoletto mira a creare un'esperienza di partecipazione attiva, coinvolgendo lo spettatore nel processo creativo e nella riflessione sulla propria identità; La Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura, il morso della mela significa artificio. Con la Mela Reintegrata l'artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l'umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa."L'Albero di Ama: divisione e moltiplicazione dello specchio". L'opera riflette la dialettica dell'artista tra unità e divisione, rappresentata attraverso la forma di un albero che contiene uno specchio. In ultimo La Formula della Creazione concetto centrale nell'opera di Pistoletto e nella sua visione del mondo. L'idea è che la connessione tra natura e artificio, o tra opposti in generale, genera qualcosa di nuovo e positivo, un "terzo soggetto" che si unisce ai due elementi originali. Questo terzo soggetto, rappresentato dal cerchio centrale, è il grembo della rinascita, dove si genera una nuova consapevolezza e un nuovo modo di vedere il mondo. Le strutture Segno Arte di Pistoletto esposte accolgono abiti generati dal lavoro collettivo del dipartimento moda di Cittadellarte – B.E.S.T. (Better Ethical Sustainable Think-Tank) grazie alla collaborazione con i designer Blue of a Kind, Bav Tailor, Tiziano Guardini e Flavia La Rocca.Realizzati con le fibre biodegradabili utilizzate per proteggere i ghiacciai, i capi raccontano una moda rigenerativa e consapevole, proiettata oltre l'effimero. I geotessili, ideati dal gruppo Lenzing, privi di plastica, dopo essere stati utilizzati per due anni a copertura dei ghiacciai, vengono rimossi e reintegrati nel ciclo tessile, testimoniando un approccio circolare che tutela i ghiacciai e – al contempo - riduce l'impatto ambientale dell'industria della moda. Infine, l'opera fotografica Dall'infinito alla Creazione, che cattura la maestosità e la fragilità dei ghiacciai introducendo il visitatore in una dimensione cosmica, dove il gesto dell'artista si fa punto di contatto tra l'universale e il quotidiano. Le declinazioni internazionali del Terzo Paradiso restituiscono l'eco di un'utopia concreta, che prende forma attraverso comunità, scuole, città, relazioni. Le azioni di Glacial Threads dialogano con i principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e i suoi 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Moebius contenente testi critici del curatore Fortunato D'Amico e un'intervista a Michelangelo Pistoletto, tradotto in tre lingue: italiano, inglese e francese.Durante tutto il periodo espositivo verranno realizzati workshop e conferenze curati dall'Accademia di Cittadellarte sui temi della mostra. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In TuttoLibri, Antonella Desirèe Giuffrè ci presenta insieme a Liliana Russo il suo romanzo "La seminatrice di coraggio"
Tatiana Crivelli"Bambine"Alice CeresaEdizioni Casagrandewww.edizionicasagrande.comBambine torna in una nuova edizione curata da Tatiana Crivelli sulla base di inediti materiali d'archivio. Un capolavoro di spiazzante attualità, «a metà strada tra Georges Perec e Agota Kristof» (Télérama).Con la distaccata curiosità di una zoologa intenta a decifrare i comportamenti di una specie animale sconosciuta, in Bambine Alice Ceresa osserva un particolare gruppo di mammiferi: una famiglia borghese del Novecento, formata da padre, madre e due figlie. Attraverso il suo sguardo scientifico, vediamo come le sorelline vengano iniziate a un mondo di usanze e convenzioni, dalla corretta manipolazione delle posate alla disposizione del mobilio. A questo asfissiante schema si può sottrarsi solo tramite ribellioni minime: momenti di sonnambulismo, disegni che satireggiano i genitori, brevi fughe nella «pericolosità del mondo». Nel seguire le bambine dalla prima infanzia all'adolescenza, Ceresa rileva e rivela «con splendido accanimento mentale», come ha scritto Giorgio Manganelli, i meccanismi della famiglia tradizionale, in cui ogni membro è costretto a interpretare un ruolo determinato da due indiscussi confini: il genere e l'età.Alla prima apparizione del libro, nel 1990, non era scontato cogliere con tanta nitidezza come tali confini, intersecandosi, segnassero le vite; e nemmeno lo era affermare che i ruoli tradizionali (uomo e donna, marito e moglie, figlia e genitore) fossero, appunto, ruoli, con le loro battute e i loro costumi. Ceresa lo rende evidente creando una propria lingua, il cui segreto risiede forse, come ha scritto Dacia Maraini, nel «felice stare in bilico frala lingua dell'intelligenza sperimentale e la lingua della memoria infantile».Alice Ceresa (Basilea 1923 - Roma 2001) nel 1950 si è trasferita dalla Svizzera a Roma, dove ha vissuto lavorando come traduttrice e consulente letteraria per Longanesi. Il suo esordio letterario avviene con La figlia prodiga (La Tartaruga 1967), cui seguirono La morte del padre (La Tartaruga 1979) e Bambine (Einaudi 1990). Nottetempo ha pubblicato Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile (2007, 2020).Tatiana Crivelli Ordinaria di letteratura italiana all'università di Zurigo, già Visiting Professor nelle Università di Ann Arbor (Michigan) e di Venezia Ca' Foscari, è attiva in diversi comitati editoriali internazionali e dirige le riviste altrelettere (su studi di genere e letteratura italiana) e RISL (su Giacomo Leopardi). Tra i suoi campi di specializzazione ci sono le poetesse rinascimentali (in particolare Vittoria Colonna), le autrici dell'arcadia fra Sette e Ottocento (tra cui Teresa Bandettini, Fortunata Sulgher e Pellegra Bongiovanni) e gli studi culturali transnazionali (in quest'ambito ha diretto anche due progetti quadriennali di ricerca del Fondo Nazionale Svizzero). Realizzando nel 2007 (e poi: nottetempo, 2020) l'edizione postuma del Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile di Alice Ceresa ha contribuito al rilancio di questa autrice, dedicandole, con il suo gruppo di ricerca zurighese, studi fondamentali. Ha curato la nuova edizione del suo secondo romanzo, Bambine (Casagrande 2025), presentato in anteprima al festival e condirige attualmente un progetto di edizione digitale della sua opera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Raffaele Bertola"D'Acord Fest"Lagnasco (Cuneo) dal 25 al 27 luglio 2025www.dacordfest.itIl D'Acord Fest è pronto a tornare nei Castelli di Lagnasco, confermando la sua vocazione: portare musica e cultura in luoghi che non sono scelti a caso, ma che risuonano di storia e possibilità. Dentro e fuori i Castelli di Lagnasco, gli spazi si aprono e diventano accessibili, accoglienti, vivi. Un invito a partecipare, a sentirsi parte attiva di un'idea che cresce, si consolida e continua a cercare il proprio spazio nel cuore del territorio.Quest'anno il festival intraprende un viaggio alle Origini – un tema che abbraccia molteplici significati: le origini dei suoni, delle parole, delle ispirazioni e dei luoghi. Un ritorno alle radici che è anche una spinta verso nuove consapevolezze.C'è un punto di partenza. Una scintilla, una causa iniziale, da cui tutto prende vita. Per noi è la terra: feconda, accogliente, capace di ascoltare. Le Origini del D'Acord Fest sono questo: uno spazio aperto, vivo, pronto ad abbracciare tutte le voci, tutti i passi, tutte le storie. Uno spazio dove c'è spazio per tutti.25 luglio, ore 21 | MAX CASACCI – Earthphonia GroovescapesLe origini sono nei suoni. Nei suoni della terra: il ronzio delle api, il crepitio della corteccia, il respiro dei campi. Ma anche nei suoni dell'uomo: di chi la terra la vive, la coltiva, la trasforma ogni giorno. Chi meglio di Max Casacci – musicista, produttore e membro fondatore dei Subsonica – poteva tradurre tutto questo in musica? Una musica senza strumenti, creata unicamente catturando i suoni della natura e del lavoro dell'uomo. Suoni che si trasformano in vibrazioni elettroniche, in un'esperienza sonora capace di fondere ambiente e tecnologia. Questa potente performance trasformerà per una notte la corte interna dei Castelli di Lagnasco in una dance hall immersiva e suggestiva. In via del tutto eccezionale, l'evento si svolgerà nel cuore più affascinante del complesso architettonico, con le facciate di Ponente, Centro e Levante a fare da scenografia a uno show unico, ad alto impatto visivo e sonoro. Ad aprire la serata sarà un intervento di divulgazione tecnico-scientifica a cura di Agrion, dedicato ai cambiamenti climatici e al loro impatto sull'agricoltura – un tema strettamente connesso alle origini e al futuro della nostra terra.L'ingresso è gratuito, reso possibile grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, co-organizzatrice della serata.26 luglio, ore 21 | THE ORIGINALS (AFRICA UNITE & THE BLUEBEATERS) + MAHOUT Un suono che arriva da lontano, ma che parla la lingua delle origini. The Originals non è solo un progetto musicale: è un gruppo che sono due, una fusione di storie e identità. Da una parte, l'eredità reggae degli Africa Unite.Dall'altra, l'anima ska dei BlueBeaters. Due formazioni storiche, due percorsi artistici che si intrecciano sul palco per dare vita a un'esperienza collettiva, fluida e irripetibile. Dieci musicisti – cinque per ciascuna band – si uniscono in un'unica formazione, per costruire un concerto che è molto più di una scaletta di pezzi: è un viaggio attraverso le radici giamaicane del reggae, reinterpretate con le sfumature e le sonorità che da sempre caratterizzano le due realtà. Un evento speciale che celebra due delle band più longeve e influenti del panorama alternativo italiano. Ad arricchire la serata ci saranno anche i Mahout. Pinerolesi come gli Africa Unite, i Mahout portano sul palco l'energia di una nuova generazione musicale. Il loro sound, che contamina il reggae giamaicano con il punk californiano, il garage e il funk, è un'esplosione di ritmo e freschezza. Un doppio concerto che ha già il sapore di una grande festa.Evento realizzato con il contributo di Borgate dal Vivo e con il sostegno di Occit'Amo Festival.OMAGGIO per diversamente abili e un accompagnatore, bambini fino a 10 anni compiuti.27 luglio ore 21 | ANNA CASTIGLIA + GIULIA MEIUna chiusura di festival in grande stile: sullo stesso palco, due delle voci più interessanti e originali del nuovo cantautorato italiano. Anna Castiglia e Giulia Mei sono pronte a conquistare il pubblico lagnaschese con la loro musica fresca, irriverente e ricercata. Un incontro tra talento, espressività e sperimentazione per una serata che si preannuncia indimenticabile.Anna Castiglia / Con una creatività fuori da ogni schema, Anna ha costruito un universo musicale personale e riconoscibile. I suoi brani, densi e coinvolgenti sia dal punto di vista emotivo che musicale, riflettono un'estetica unica, che mescola ironia, profondità e uno sguardo sempre sorprendente sul mondo. Una vera e propria ventata d'aria nuova nella scena cantautorale italiana.Giulia Mei / Il live di Giulia Mei è un viaggio sonoro che intreccia cantautorato, pianismo classico e barocco, musica elettronica e sperimentazione. Accompagnata da una formazione in trio – con Luca Zeverini (in arte Vezeve, alla loopstation e ai synth) e Dario Marchetti (batteria e synth) – Giulia presenterà in anteprima i brani del suo nuovo disco. Uno spettacolo pensato come un vero flusso di coscienza, dove la narrazione passa attraverso le canzoni, i momenti strumentali, le atmosfere minimaliste e le esplosioni sonore più audaci.Un'occasione imperdibile per ascoltare due artiste che rappresentano il futuro della musica italiana – e forse, ne sono già il presente.OMAGGIO per diversamente abili e un accompagnatore, bambini fino a 10 anni compiuti.27 luglio | ARTE, ARTIGIANATO E IMPEGNO SOCIALELa giornata conclusiva del D'Acord Fest sarà un'esperienza da vivere a tutto tondo, non solo con la musica. Per tutto il pomeriggio, i cortili e le sale dei Castelli di Lagnasco si animeranno con attività, incontri e laboratori pensati per coinvolgere grandi e piccoli, in un clima di scoperta e condivisione.Nel cuore della corte interna, l'Associazione IdeArte di Manta proporrà un laboratorio creativo davvero speciale: i partecipanti potranno dipingere un oggetto o un soggetto a tema, lasciandosi ispirare dall'ambiente suggestivo, mentre gustano un aperitivo a base di prodotti locali. Un momento rilassato e stimolante in cui arte e sapori si incontrano.Nel resto degli spazi, prenderanno vita laboratori artigianali che offriranno la possibilità di sperimentare tecniche come la ceramica, il lavoro a maglia, la scultura del legno e molte altre forme di manualità tradizionale. Un'occasione preziosa per riscoprire il valore del “fare” e la bellezza del tempo dedicato alla creatività.Nel tardo pomeriggio, all'interno della sala conferenze, sarà presentato il documentario “Dil Kumari” di Gabriele Testa. Girato in Nepal, il film racconta la quotidianità della casa famiglia Dil Kumari, che accoglie bambini e ragazzi provenienti da situazioni di abbandono e povertà. La struttura è stata realizzata dall'associazione Cecy Onlus di Revello, che da anni opera in Nepal per offrire sostegno concreto ai più vulnerabili. Attraverso immagini suggestive e interviste ai giovani ospiti e agli insegnanti della scuola locale, il documentario offre uno spaccato autentico della vita in un villaggio rurale nepalese. Alla proiezione saranno presenti il videomaker Gabriele Testa, i rappresentanti dell'associazione Cecy Onlus e alcuni volontari, che condivideranno con il pubblico le loro esperienze dirette sul campo.Una domenica intensa e coinvolgente, dove arte, artigianato e impegno sociale si intrecciano, regalando al pubblico un'occasione unica per vivere il festival in tutta la sua ricchezza.Durante le giornate del festival sarà possibile visitare i Castelli di Lagnasco e il Giardino delle Essenze.Per ogni informazione relativamente ai percorsi museali:www.castellidilagnasco.it | in fo@castellidilagnasco.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa puntata raccontiamo il progetto del Presidente dell'Argentina Javier Milei di cambiare totalmente la storica struttura delle società di calcio del suo paese. In Argentina le società sono delle associazioni senza scopo di lucro, gestite dai soci, che votano per eleggere il Presidente e prendere ogni decisione; ma le società vanno oltre la componente sportiva, e offrono ai proprio soci servizi sociali, culturali, di assistenza medica e ricreativa, dagli asilo nido per i bambini ai corsi di inglese. Per queste ragioni le squadre di calcio sono delle vere e proprie comunità, in cui i soci-tifosi si identificano e di cui si sentono parte attiva. Ora il Presidente ultra liberalista e populista Javier Milei vuole cambiare le cose, privatizzando il calcio e permettendo loro di assumere strutture societarie più vicine a quelle del calcio europeo. Se ci riuscisse, cambierebbe alla radice una delle componenti sociali più importanti dell'Argentina. Ma perché vuole farlo? Ci riuscirà? Ne parliamo insieme a Fabrizio Gabrielli, giornalista e scrittore, firma de "L'Ultimo Uomo" e autore del libro "La Milonga del Futbol" (Rizzoli, 2024). E poi le altre storie: i Mondiali di nuoto a Singapore; il calcio femminile e il grande Europeo dell'Italia; la disputa in WNBA tra giocatrici e leghe; e le morti di Baumgartner e del maratoneta più vecchio del mondo. Segui Linee anche su Instagram e TikTok! Questo è il sito ufficiale Questo il canale Youtube Il LINK per iscriverti alla newsletter è QUESTO QUI il link al questionario per aiutare Linee a migliorare Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio ci addentriamo nel tema del perdono, un gesto tanto potente quanto difficile da compiere, soprattutto quando il dolore è profondo. "Perdono, perdono, perdono" ci invita a riflettere su cosa significhi davvero perdonare: è un atto verso l'altro o verso noi stessi? È un punto di arrivo o un percorso fatto di piccoli passi, cadute e riprese?Attraverso spunti psicologici e domande aperte, esploreremo le dinamiche interiori che il perdono smuove: il senso di giustizia, il bisogno di riparazione, la possibilità di lasciar andare. Un episodio per chi sente il peso di un torto subito, ma anche per chi vuole liberarsi dal rancore e scoprire nel perdono una forma autentica di libertà.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Come fa la musica a emozionarci? Perché ha un potere così forte su di noi? In questo video scopriremo la magia e il potere delle note con Ernesto Marciante, musicista e divulgatore. Attraverso accordi, melodie e armonie analizzeremo brani iconici che vanno da Pino Daniele fino a Giorgia e Marco Mengoni. Vedremo in che modo la musica influenza il nostro stato d'animo e che tipo di emozione suscita ogni accordo, per iniziare ad ascoltarla in un modo completamente diverso. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Paola Mascaro"Le fatiche di Eva"Cronache di sopravvivenza in un mondo di parità promessa ma non ancora realizzata.Harper Collinswww.harpercollins.itAttraverso aneddoti, dialoghi, ricordi, esperienze personali, ricerche scientifiche, Paola Mascaro esplora l'esperienza collettiva delle donne – di tutte le età – nel nostro Paese e oltre confine. Un punto di vista che viaggia su più livelli: culturale, sociale, educativo, professionale, familiare. E con prospettive e idee non necessariamente coincidenti. Ognuno trovi le proprie soluzioni, ma il dubbio, la curiosità e le giuste domande dovrebbero guidarci nella ricerca delle risposte. Per aprire nuove possibilità.Le fatiche di Eva esplora in profondità il tema dell'equità di genere nel mondo contemporaneo, prendendo in considerazione molteplici prospettive e punti di vista, e dimostrando che il raggiungimento di un'autentica parità non solo è possibile, ma indispensabile. Con un approccio aperto e costruttivo, Paola Mascaro mette in luce le sfide e le opportunità che le donne si trovano di fronte in ogni ambito della propria vita e analizza gli stereotipi che ostacolano le loro aspirazioni, così come le discriminazioni ancora radicate nel mondo del lavoro. Ma Le fatiche di Eva non si limita a fotografare la situazione attuale.Attraverso il racconto di iniziative innovative, le storie di donne intraprendenti e resilienti, e col supporto di dati e studi illuminanti, l'autrice ci invita a riflettere sull'importanza di un'educazione che incoraggi la fiducia in se stesse e promuova un profondo cambiamento culturale, sottolinea l'urgente necessità di politiche inclusive e suggerisce strategie per valorizzare le competenze femminili. Le fatiche di Eva non è solo una lettura, ma un invito a riflettere sul nostro ruolo in questo necessario percorso di cambiamento. Dedicato a tutte le persone – donne e uomini insieme – che credono nei valori dell'inclusione e della diversità, questo testo rappresenta un appello potente alla consapevolezza e all'azione, offrendo strumenti concreti e spunti di ispirazione per chiunque voglia comprendere le radici delle disparità di genere e contribuire alla costruzione di un futuro più equo per tutti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stai davvero capendo cosa ci rende irriducibilmente umani nell'era dell'intelligenza artificiale? Questo episodio de "La mia vita spaziale" svela una verità sconvolgente: la coscienza non è un optional dell'evoluzione, ma il motore stesso della realtà.Attraverso le rivoluzionarie riflessioni di Federico Faggin nel suo libro "Irriducibile", scoprirai perché la scienza moderna ha clamorosamente sottovalutato il ruolo della coscienza e come questa scoperta cambia radicalmente il nostro rapporto con l'intelligenza artificiale e il mondo digitale.Le rivelazioni che scoprirai:• Perché la probabilità non esiste nel mondo fisico ma solo nella mente cosciente• Come ogni atto di conoscenza è un atto di co-creazione della realtà• Perché l'informazione può esistere solo dove c'è una coscienza che la riconosce• La differenza ontologica tra sistemi meccanici e esseri dotati di libero arbitrio• Come la fisica quantistica dimostra l'irriducibilità della coscienzaSettori e implicazioni concrete:• Filosofia della scienza: ripensare il rapporto osservatore-osservato• Sviluppo dell'AI: comprendere i limiti intrinseci dell'intelligenza artificiale• Ricerca tecnologica: orientare l'innovazione rispettando la specificità umana• Formazione professionale: valorizzare le capacità unicamente umane"La vita è la strategia fondamentale con cui una coscienza può conoscere se stessa. Ogni istante della vita è un atto cosmico, pieno di significato."Dopo aver ascoltato questo episodio, guarderai l'intelligenza artificiale con occhi completamente nuovi: non più come una minaccia che ci sostituirà, ma come uno strumento che può amplificare la nostra irriducibile umanità.Timestamps principali:00:00 La vita come laboratorio di autocoscienza05:30 Smontare il mito della probabilità oggettiva12:45 Perché l'informazione richiede una coscienza18:20 Fisica quantistica e creatività ontologica25:15 Co-creazione della realtà attraverso la conoscenza
Meditazione su gentilezza e identità: quando il cuore risuona oltre i confini, scopriamo l'interconnessione universale di tutti gli esseri. Questa meditazione unisce la gentilezza amorevole (mettā) alla comprensione profonda dell'interconnessione. Attraverso la metafora della campana del cuore, esploriamo come la gentilezza ricevuta generi naturalmente gentilezza offerta. Quando il cuore risuona in mettā autentica, i confini tra sé e altri si dissolvono e riconosciamo la natura universale di ogni essere. Una pratica per cuori aperti alla saggezza. Meditazione guidata registrata da Sirimedho Stefano De Luca nel gruppo di meditazione dell'Associazione Kalyanamitta il 18 luglio 2025.
Meditazione su gentilezza e identità: quando il cuore risuona oltre i confini, scopriamo l'interconnessione universale di tutti gli esseri. Questa meditazione unisce la gentilezza amorevole (mettā) alla comprensione profonda dell'interconnessione. Attraverso la metafora della campana del cuore, esploriamo come la gentilezza ricevuta generi naturalmente gentilezza offerta. Quando il cuore risuona in mettā autentica, i confini tra sé e altri si dissolvono e riconosciamo la natura universale di ogni essere. Una pratica per cuori aperti alla saggezza. Meditazione guidata registrata da Sirimedho Stefano De Luca nel gruppo di meditazione dell'Associazione Kalyanamitta il 18 luglio 2025.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
Giorgio Ghiberti"John Florio. La vita d'un italiano nell'Inghilterra di Shakespeare"Frances A. YatesCasa dei Libri Edizioniwww.casadeilibri.comJohn Florio è noto ancora oggi per la sua grande traduzione in inglese degli Essays di Montaigne. Per i suoi contemporanei, era una delle figure più prominenti dei circoli letterari e sociali dell'epoca. Attraverso la ricostruzione della vita e del carattere di Florio, il testo di Frances Yates del 1934 fa luce sulla controversa questione delle sue relazioni con Shakespeare.Frances A. Yates, Scelse di studiare “storiografia interdisciplinare” e per più di quarant'anni fu legata al Warburg Institute della University of London, rivestendo anche incarichi di docenza. Gran parte del suo lavoro si è concentrato su neoplatonismo, filosofia e occultismo nel Rinascimento. Le sue opere principali, come Giordano Bruno e la tradizione ermetica o l'Arte della memoria, si concentrano sul ruolo centrale svolto dalla magia, dalla tradizione ermetica e dalla cabala nella scienza e nella filosofia nel Rinascimento. Oltre che di Giordano Bruno e Raimondo Lullo, si è occupata anche di Giovanni Florio, William Shakespeare e di storia della tradizione mnemotecnica da Simonide a Gottfried Leibniz. Insignita nel 1972 con il rango di Officer dell'Ordine dell'Impero Britannico, nel 1977 fu elevata al rango di Dama (Dame).Nel 2008 è uscita Frances Yates and the Hermetic Tradition, la prima biografia di Frances Yates, a cura di Marjorie G. Jones, tradotta in italiano da Andrea Damascelli per Casadei Libri nel 2014 con il titolo Frances Yates e la tradizione ermetica.Il merito di questo lavoro di riscoperta italiana va anche a Giorgio Ghiberti, curatore e traduttore d'eccezione, già noto per le sue splendide versioni di poeti come Baudelaire, Pessoa, Dickinson e Eliot. Ghiberti, nato a Ravenna nel 1952, porta nella sua traduzione tutta la sensibilità di chi conosce profondamente il valore della parola poetica e narrativa.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Appuntamento di due giorni a Olbia dedicato al tema dell'immigrazione, l'intervento di Daniela Sitzia ANCI. La direttrice dottoressa Sitzia, ha portato un contributo prezioso alla conferenza, sottolineando il ruolo fondamentale delle istituzioni pubbliche e dei soggetti del terzo settore nell'affrontare il tema dell'immigrazione e dell'integrazione in Sardegna. Dall'accoglienza alla coprogettazione In un dialogo tra istituzioni e terzo settore, emerge la distinzione tra l'accoglienza strutturata dei migranti – con i problemi evidenziati precedentemente dalla Garante – e l'integrazione dei cittadini stranieri già stabilmente presenti nel territorio regionale, spesso soggetti a vulnerabilità e precarietà. La dr.ssa Sitzia ha evidenziato che, grazie a una ricerca recente, è emerso uno “spaccato” positivo: in quindici anni i comuni hanno accumulato un bagaglio di esperienze solide, condivise da associazioni, enti locali, università e scuole. Il concetto chiave proposto è quello di coprogrammazione e coprogettazione, strumenti che vanno oltre le semplici idee e si traducono in progetti amministrativi concreti. Sitzia ha insistito sulla necessità di collaborare, di “misurare” l'esperienza, riconoscere il valore acquisito e trasformarlo in sistemi strutturati che durino nel tempo. Verso un approccio interassessoriale L'Italia rurale, in particolare la Sardegna, conta 28 comuni medio-grandi e decine di piccoli, costieri e interni, che hanno già maturato una alleanza istituzionale storica con l'ANCI e la Regione, collaborando con assessorati al lavoro, affari generali, politiche sociali, sanità e istruzione. La sfida è far evolvere la cabina di regia da settoriale a interassessoriale, in modo da integrare le procedure amministrative con gli investimenti allocati dalla Regione senza duplicazioni, ma con sinergie operative. Durante la conferenza, sono stati descritti i primi risultati di questa trasformazione, con la firma di protocolli d'intesa tra l'ANCI e l'associazione dei comuni del Senegal. Questo salto in avanti segna un impegno concreto verso la cooperazione internazionale, finalizzata a creare una nuova consapevolezza politico-istituzionale tra gli amministratori locali, attraverso lo scambio di competenze e conoscenze. Una comunità amministrativa integrata L'obiettivo delineato da Sizia è ambizioso: trasformare i “corridori umanitari” in strumenti di accoglienza paritaria, rafforzando l'emancipazione culturale e amministrativa. Solo così è possibile costruire una comunità partecipata, in cui le istituzioni e i cittadini collaborano per inclusione, sicurezza, opportunità e crescita collettiva. Attraverso questo nuovo paradigma, la Sardegna può diventare un modello di integrazione ben strutturata, dove ogni processo è condiviso, ogni risorsa è valorizzata e ogni attore ha un ruolo attivo nella costruzione di un futuro più equo.
Irene Sanesi è l'autrice di “Consideriamo la nostra semenza. Dante, Leopardi, Manzoni e il management” pubblicato da il Mulino. Irene Sanesi è dottore commercialista ed economista della cultura. Da 30 anni si occupa di terzo settore, advocacy, fundraising, filantropia strategica. È autrice di numerose pubblicazioni su economia culturale, sostenibilità e fundraising. Gestionalia è il titolo della sua rubrica su Artribune. Attraverso la rilettura di alcune opere di Dante, Leopardi e Manzoni, Irene Sanesi approfondisce tre concetti chiave del management: la strategia, la leadership, la comunicazione e l'aspetto aspirazionale ovvero l'uomo e il sogno. Consideriamo la nostra semenza è un invito rivolto agli uomini e alle donne d'impresa affinché, attraverso le humanities, si possa trovare una via italiana per l'economia e il management. E forse, nella complessità del nostro tempo, riusciremo anche a riveder le stelle…
Eleonora Gerbotto"Building Happiness"FrancoAngeli Editorewww.francoangeli.it“Building Happiness. Esplorazioni sulla felicità degli spazi” è il libro della Fondazione per l'architettura /Torino, edito da Franco Angeli. In uscita nelle librerie e online da settembre, il volume prende le mosse da una domanda tanto semplice quanto rivoluzionaria: “Dove sta di casa la felicità?”. Frutto di un percorso di ricerca lungo un anno, il volume raccoglie visioni, esperienze e contributi eterogenei – da architetti e urbanisti a filosofi, sociologi, economisti, attivisti, scrittori e cittadini – per indagare il rapporto tra spazio e benessere. Attraverso progetti, citazioni, immagini, disegni, fotografie e dialoghi narrativi, il libro propone un approccio trasversale, capace di parlare a pubblici diversi e restituire strumenti e riflessioni utili alla pratica progettuale, ma anche al vivere quotidiano.“Crediamo che la felicità sia un indicatore essenziale per misurare la salute delle persone e l'attrattività dei territori”, dichiara Gabriella Gedda, Presidente della Fondazione. “Building Happiness è un invito a considerare la felicità come leva concreta per rigenerare l'ambiente urbano e costruire città più inclusive, accoglienti e capaci di rispondere ai bisogni profondi di chi le abita.”Un libro multidisciplinare e corale perché "La felicità – come sottolinea Eleonora Gerbotto, Direttrice della Fondazione - ha molte facce, proprio come un diamante. E da questa molteplicità emerge una verità condivisa: tutti desideriamo uno spazio in cui poter fiorire. Con Building Happiness abbiamo scelto di non semplificare, accogliendo voci diverse e immaginari complessi. Perché progettare per la felicità significa abitare la complessità e riconoscere la pluralità come risorsa”.Integrando prospettive architettoniche, neuroscientifiche, filosofiche, economiche e sociali, il volume mette in luce l'impatto diretto dello spazio costruito sull'esperienza emotiva. Non si tratta semplicemente di creare spazi gradevoli o funzionali, ma di progettare ambienti capaci di rispondere ai bisogni emotivi fondamentali delle persone, favorendone la fioritura psicologica e sociale. Building Happiness è, in questo senso, uninvito a ripensare la progettazione a partire dalle emozioni che lo spazio è ingrado di generare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il prezzo della criptovaluta ha superato per la prima volta nella storia 122mila dollari grazie ai crescenti flussi degli Etf statunitensi. Anche in Europa è possibile acquistare Bitcoin tramite questi strumenti? In questa puntata Vito Lops ne discute con Lorenzo Demaria, country manager per l'Italia di justETF Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Non ce la faccio più" è una frase che tutti, almeno una volta, abbiamo pronunciato o pensato nei momenti di maggiore stanchezza, frustrazione o dolore. In questo episodio ci fermiamo ad ascoltare davvero quel grido interiore, cercando di comprenderne il significato profondo. Parleremo di cosa accade quando le nostre risorse sembrano esaurite, di come riconoscere i segnali del limite e della fatica emotiva, e di quali strategie possiamo mettere in atto per prenderci cura di noi stessi senza giudizio.Attraverso riflessioni psicologiche e spunti pratici, esploreremo come trasformare il "non ce la faccio più" in un momento di consapevolezza e ripartenza. L'obiettivo non è negare la difficoltà, ma imparare ad accoglierla come parte della nostra esperienza umana, scoprendo nuove strade per ritrovare energia, equilibrio e senso.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Con il suo attivismo instancabile Virgilio Careddu coordina una rete di volontari a Cagliari. Sono in 43 città italiane e tre estere portando nelle strade la voce degli animali e promuovendo uno stile di vita vegan fondato sull'abolizione dello sfruttamento animale e sull'informazione capillare. Virgilio Careddu si muove con il suo gruppo per le vie del centro di Cagliari. Coordina le azioni dell'associazione Animal Voices United, una realtà attivista che si struttura attorno a una precisa missione: diffondere consapevolezza sui diritti degli animali, denunciare lo specismo e proporre una concreta alternativa vegan. Con un'organizzazione meticolosa, Careddu guida un team formato da attivisti, grafici, comunicatori e formatori che lavorano insieme per costruire materiali informativi, performance pubbliche e momenti di dialogo nelle piazze di Cagliari. “Il nostro compito è portare una testimonianza diretta della condizione animale”, spiega Careddu, mentre elenca le città coinvolte: 43 in Italia, più tre all'estero, tra cui una nel Regno Unito, una in Spagna e una in Germania. Ogni attività si svolge con un approccio pacifico ma determinato. I volontari di Animal Voices United occupano spazi pubblici strategici e parlano con i passanti, mostrando video e immagini che documentano la realtà negli allevamenti intensivi, nei macelli e nei circhi. L'obiettivo è aprire un varco nella coscienza collettiva, smontando le narrazioni dominanti sul consumo di carne e derivati. Sul sito ufficiale dell'associazione, si trovano risorse gratuite, guide per iniziare un percorso vegan e contatti per chi desidera partecipare attivamente. Un attivismo fondato su studio etica e visione globale La formazione personale è centrale nel percorso di Virgilio Careddu. Dopo aver compiuto la scelta vegan, sente l'urgenza di formarsi a fondo per diventare un attivista consapevole. Studia testi fondamentali del pensiero antispecista come Liberazione animale di Peter Singer, Gabbie vuote di Tom Regan e Se niente importa di Jonathan Safran Foer. Ogni lettura arricchisce la sua visione, rafforza la sua convinzione e alimenta il progetto di una rete attivista sempre più solida. “L'obiettivo è rendere internazionale il lavoro di Animal Voices United”, racconta, mentre illustra i prossimi passi dell'associazione. In questo contesto, l'internazionalizzazione non rappresenta solo una crescita logistica, ma anche una dichiarazione politica: la condizione degli animali e la questione specista non conoscono confini. Careddu immagina una rete interconnessa di attivisti, capace di dialogare con realtà europee e globali, e di portare le istanze animaliste nei dibattiti pubblici, culturali e politici. Un movimento che parte dalla strada e guarda al futuro Animal Voices United non si limita a parlare di animali: mette al centro una rivoluzione etica che coinvolge consumi, economia, comunicazione e cultura. La scelta vegan diventa un punto di partenza per interrogare l'intero sistema sociale. Attraverso l'attivismo pubblico e l'uso strategico dei social media, l'associazione raggiunge migliaia di persone ogni mese, con campagne mirate e contenuti formativi. L'intero lavoro di Virgilio Careddu si basa su una convinzione chiara: la realtà può cambiare, ma serve impegno costante e presenza visibile. Per seguire le attività dell'associazione, conoscere i prossimi eventi e approfondire i temi trattati, è possibile visitare le pagine ufficiali su Facebook e Instagram cercando non solo l'associazione ma anche il nome di Virgilio Careddu. Lì si trovano anche testimonianze, materiali scaricabili e link per donazioni. Careddu e il suo gruppo non si limitano a parlare, ma agiscono ogni giorno, trasformando la piazza in un luogo di riflessione e azione concreta.
Roberto Saviano ha raccontato come le mafie siano riuscite a infiltrarsi nel mondo del calcio. Attraverso il potere esercitato su curve e tifoserie, riescono a influenzare società e giocatori. Un sistema malato, che riguarda molte squadre italiane. Episodio completo: LINK IN BIO https://open.spotify.com/episode/3iouzmqsXBU4t1Qlc97xwn?si=T9DsJBjSSHiljw97awKGrg Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nella fase storica che stiamo vivendo, attraversata da conflitti e instabilità, è lecito interrogarsi sui limiti dell’attuale sistema capitalistico incentrato sulla logica del mercato, ma non solo. Per quali ragioni si è indebolita la coesione sociale, sono aumentate le disuguaglianze rendendo precario il nostro stesso futuro? Ha forse a che fare con la crisi della globalizzazione? Attraverso una visione che unisce economia, storia e filosofia politica, Emanuele Felice nel suo ultimo saggio pubblicato da Feltrinelli dal titolo “Manifesto per un’altra economia e un’altra politica”, propone alcune concrete soluzioni per un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, fondato su equità, solidarietà e rispetto per l’ambiente. Un manifesto ambizioso che invita cittadini, economisti e politici a ricollocare al centro il bene comune, ridisegnando l’economia e la politica per affrontare le grandi sfide del presente e costruire un futuro realmente equo. Emanuele Felice insegna Storia economica all’Università IULM di Milano ed è stato responsabile per l’economia del Partito democratico.
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In questo video vi portiamo dietro le quinte di un laboratorio di analisi biomediche per capire il lavoro che c'è dietro le analisi del sangue. Seguiremo il percorso della provetta, dal momento in cui avviene il prelievo fino alla generazione del referto clinico finale. Attraverso macchinari avanzati come il la macchina contaglobuli, vedremo come si ottiene un emocromo completo e quali sono i processi che permettono di analizzare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, per capire davvero come funzionano le analisi del sangue e perché sono così importanti per la nostra salute. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
®Quella in Sudan è una guerra di cui si parla troppo poco e che sta segnando profondamente l'Africa nord-orientale. Fin dal suo inizio nell'aprile del 2023, centinaia di migliaia di cittadini sudanesi si sono riversati nei paesi confinanti, scappando da un conflitto che ha sconvolto il paese per la sua particolare violenza, causando gravi carestie e una crisi umanitaria senza precedenti.L'Egitto, in particolare, ospita il maggior numero di rifugiati: se ne contano circa un milione e duecento mila. Mentre l'Unione Europea riversa miliardi di euro nelle casse del governo egiziano per affrontare l'emergenza, un'inchiesta della Piattaforma dei Rifugiati ha rivelato abusi e deportazioni arbitrarie da parte dell'esercito egiziano. I sudanesi in Egitto, sono in una posizione delicata: sono bloccati in un limbo, senza poter tornare a casa e in un paese che speravano potesse dare conforto e sicurezza, ma che invece si è rivelato un luogo inospitale. Attraverso le storie di Ommaima, Ghofran, Samia, Sadik e Mazen voglio portare luce su un popolo dimenticato. Per tutelare l'incolumità degli autori del Laser, il loro nome non viene reso noto.Prima emissione: 14 marzo 2025
Il podcast della 3B dell' IIS Curie-Levi di Torino
Danzatrice Coreografa e Insegnante di danza classica e contemporanea. Con una carriera consolidata da un'esperienza profonda e tanta passione. Una straordinaria professionalità quella di Maestra Myriam Campus che ha saputo intrecciare il linguaggio artistico e quello sportivo in un percorso che coinvolge diverse generazioni. Un percorso che unisce la danza alle emozioni in ogni movimento La Maestra Myriam Campus, apprezzata danzatrice, coreografa e insegnante di danza classica e contemporanea, si dedica con intensità e passione al dialogo tra arte e vita, offrendo ben più di una formazione tecnica. Fin dagli esordi la sua sensibilità verso la danza trasmette la consapevolezza che ogni passo rappresenta: un frammento di un percorso umano e creativo. La passione per la danza nasce quando Myriam avverte il primo richiamo di suoni e gesti: a soli sette anni, frequenta la sua prima scuola, dove scopre come il corpo esprima emozioni che nessuna parola riesce a trasmettere. È in quell'istante che comincia a percepire la danza non come semplice disciplina ma come spazio di comunicazione universale. Questo si collega a esperienze di esibizioni e stage nazionali, in cui la dimensione intima del gesto diventa strumento di crescita personale e condivisione di valori comuni. Una carriera consolidata alle spalle Con una carriera consolidata da un'esperienza profonda e da una straordinaria professionalità, la Maestra Myriam Campus intreccia il linguaggio artistico e quello sportivo in un percorso che coinvolge diverse generazioni. Attraverso il culto della danza e l'impegno nella formazione, trasmette non solo conoscenze tecniche e accademiche, ma anche valori umani essenziali. La sua attività rappresenta un ponte tra arte e vita, dove la disciplina si fa esperienza, crescita e consapevolezza. La sua professionalità verso un percorso formativo, segna la consapevolezza che insegnare significa fare crescere il proprio vissuto dentro altri. In questo modo la danza assume le connotazioni di un linguaggio corporeo verbale, in cui il corpo racconta storie, emozioni e vita. Myriam Campus vive ogni movimento come un dialogo tra mente, cuore e spettatore: un canale che apre a percezioni più profonde, permettendo a chi danza e a chi osserva di intraprendere un'esperienza condivisa. Un passo verso l'alchimia del corpo e dell'anima Quando la Maestra Myriam comprende che la sua esistenza e la danza devono diventare un unico fluire, quel momento prende la forma di consapevolezza: la danza non è più un'attività, ma una scelta di vita. All'apertura al mondo dell'arte, segue una decisione interiore, quando capisce che ogni gesto, ogni coreografia, non può rimanere limitata alla scena ma deve continuare a vivere oltre, in chi la affronta come disciplina quotidiana. La fusione tra l'essere e il muoversi si concretizza diventando un “passo a uno”: quel legame tra corpo e anima che trasforma la danza in un'«alchimia» – parola usata per spiegare la fusione intima tra tecnica, sentimento e regola. Si tratta di un vero e proprio equilibrio tra rigore e poesia, tra disciplina e creatività, tra scuola di danza e laboratorio di sogni. La danza, quindi, si trasforma in un linguaggio non verbale: ogni gesto, ogni rotazione, ogni sospensione comunica. La mente di chi danza interiorizza una trama di strutture, tempi e contrasti; il cuore di chi osserva riceve un messaggio, una vibrazione, un racconto che va oltre il visibile. È un'esperienza che solleva la coscienza, portando a percepire “nell'astratto un senso ancora più espanso dell'essere”. La Maestra Myriam lo spiega come un percorso in cui il corpo diventa un catalizzatore di emozioni, un mezzo che educa mente, corpo e spirito insieme, generando un dialogo intimo tra chi crea e chi osserva Spazio sacro e disciplina: un binomio necessario Secondo la Maestra Myriam, l'arte rappresenta uno spazio sacro all'interno della vita. Questa sacralità influisce sul corpo e sull'anima, favorendo benessere psico-fisico e sensibilità spirituale. La danza, in particolare, concentra il corpo in movimenti precisi, respiri profondi e attenzione interiore, rendendo l'esperienza un momento di meditazione attiva. La mente si sviluppa, il cuore si apre, la coscienza si espande. Tutto questo avviene quando la disciplina diventa un compagno fidato, plasmando la costanza giornaliera e la ricerca della perfezione in movimento. Al centro del messaggio della Maestra Myriam Campus vi è la disciplina: essa trascende la componente tecnica e diventa valore di vita. La disciplina nella danza rimanda a regole precise e all'impegno costante, che tuttavia non chiudono ma moltiplicano la libertà espressiva. Spiega che la costanza rappresenta il segreto per trasformare un sogno in obiettivo raggiunto, con pazienza e determinazione. Ritiene che le nuove generazioni debbano imparare che il talento, se non accompagnato da impegno quotidiano, rischia di rimanere dormiente. La fusione tra disciplina e creatività, secondo la sua visione, genera arte vera, capace di cambiare vite. Non solo danza ma anche preziose collaborazioni La Maestra Myriam Campus, nella sua carriera artistica, incontra e si relaziona anche affettivamente con la indimenticabile e grande Carla Fracci, che fu ospitata con tutta la Compagnia nella conosciutissima e importante Scuola Attica 53 a Cagliari. Importante collaborazione artistica pluriennale in occasione della prima mondiale FILUMENA MARTURIANO : collaborazione della stessa Maestra Myriam Campus con l'Ente Lirico di Cagliari, nei panni di ballerina ma anche di coreografa. Accompagna nel tempo diversi talenti nati proprio dal suo ventre di Maestra e Coreografa, nonché grande artista del settore; alcuni esempi importanti sono: Francesca Loi, diplomata presso Scala di Milano, ballerina che si è formata nella Finnish National Ballet (Helsinki); Un' altro esempio eclatante è quello di Tatiana Atzori, che con grande impegno e dedizione mette in piedi ben due Scuole di Ballo in Sardegna. Altri allievi importanti che hanno spiccato il volo tramite Lei sono: Andrea Perniciano, Simona Piroddi, Donatella Cabras, Debora Marcis. Nuove e importanti progetti Myriam Campus non si ferma, e continua come Insegnante e Coreografa con la squadra Cristoforo Colombo di Ginnastica Ritmica, per accompagnare gli allievi in una importante preparazione didattica nell'agonismo regionale e nazionale. A breve altri progetti con corsi di Ginnastica Posturale Estetica Femminile, presso Urban Club Cagliari, ideale anche per i più maturi.
L'Italia e il Sudamerica sono separati da migliaia di chilometri di oceano, eppure condividono sorprendenti similitudini culturali che vanno ben oltre la comune origine latina. Attraverso un'analisi comparativa delle abitudini quotidiane, scopriamo come questi due mondi così distanti geograficamente siano in realtà incredibilmente vicini nel modo di vivere, esprimersi e relazionarsi. 5 Abitudini Bizzarre che Italiani e Sudamericani Condividono Il Linguaggio delle Mani: Quando i Gesti Parlano Una delle caratteristiche più evidenti della comunicazione italiana è l'uso intensivo della gestualità. Gli italiani accompagnano ogni frase con movimenti delle mani che amplificano, completano e talvolta sostituiscono completamente le parole. Questa tendenza trova un sorprendente parallelo in molti paesi sudamericani, dove la comunicazione non verbale assume un'importanza fondamentale. Per gli studenti stranieri è essenziale comprendere che alcuni gesti sono universali tra Italia e Sudamerica, mentre altri possono avere significati completamente diversi. Il classico gesto della mano aperta con le dita unite che si muove su e giù significa "cosa vuoi?" sia in Italia che in Perù, mentre il cerchio formato da indice e pollice indica "perfetto" in entrambe le culture. Tuttavia, bisogna prestare attenzione alle differenze culturali: il gesto della mano sotto il mento spinta in avanti significa "non me ne frega niente" in Italia, ma "persona furba o truffatrice" in molti paesi sudamericani. Per un apprendente italiano, osservare e praticare la gestualità è fondamentale quanto imparare la grammatica, poiché un italiano che parla senza muovere le mani appare innaturale e robotico. Il Sacro Culto del Caffè: Tradizioni e Rituali Il caffè rappresenta molto più di una semplice bevanda sia in Italia che in Sudamerica: è un rituale sociale, un momento di pausa obbligatorio e un vero e proprio codice comportamentale. Gli italiani hanno sviluppato regole ferree riguardo al consumo del caffè che possono sembrare incomprensibili agli stranieri ma che sono sacrosante per chi vuole integrarsi nella cultura italiana. La regola fondamentale è che il cappuccino si beve esclusivamente a colazione, mai dopo le 11 del mattino e assolutamente mai dopo i pasti. Ordinare un cappuccino dopo pranzo o cena identifica immediatamente uno straniero e può causare sguardi perplessi nei bar italiani. L'espresso, invece, si consuma in piedi al bancone, velocemente, spesso accompagnato da una conversazione rapida con il barista o altri clienti. In Sudamerica, paesi come il Perù, la Colombia e il Brasile hanno sviluppato culture del caffè altrettanto sofisticate. Il "café pasado" peruviano, filtrato goccia dopo goccia, richiede tempo e pazienza, trasformando la preparazione in un momento meditativo. Anche qui il caffè diventa pretesto per socializzare e creare legami. Entrambe le culture considerano il "caffè americano" (quello lungo e diluito) una sorta di sacrilegio culinario. Per italiani e sudamericani, il caffè deve essere forte, aromatico e servito in piccole quantità che concentrano tutto il sapore e la caffeina necessari per affrontare la giornata. Vocabolario essenziale per studenti: • Espresso: caffè classico italiano, forte e concentrato• Macchiato: espresso con una goccia di latte• Corretto: espresso con aggiunta di liquore (grappa, sambuca)• Lungo: espresso con più acqua• Ristretto: espresso con meno acqua, più concentrato• Caffè al banco: consumare il caffè in piedi al bancone del bar Scopri di più su Mili e il suo sito per l'apprendimento dello spagnolo: Burbuja del Español. La Dittatura Culinaria delle Nonne: Quando Rifiutare è Impossibile Il ruolo della nonna nella cultura italiana e sudamericana trascende la semplice figura familiare per diventare una vera e propria istituzione sociale. Le nonne italiane e sudamericane condividono un approccio al cibo che va ben oltre la nutrizione: è una dic...
Quanto rumore c'è nella nostra mente? E quanto silenzio sappiamo tollerare? In questa puntata esploriamo il tema della consapevolezza come se fosse un volume, un'intensità che può aumentare o diminuire nel corso della nostra giornata e della nostra vita. Perché essere consapevoli non significa solo “sapere”, ma imparare ad ascoltare: i pensieri, le emozioni, i segnali del corpo. E soprattutto, farlo con la giusta intensità, senza sopraffarci né anestetizzarci.Parleremo delle trappole dell'iper-consapevolezza, quando l'eccesso di autoanalisi diventa controllo e ansia, e dell'altra faccia della medaglia: l'anestesia emotiva, quando abbassiamo troppo il volume per non sentire nulla. Ci chiederemo come trovare un equilibrio vivo tra presenza e leggerezza, tra attenzione e spontaneità. Perché non si tratta solo di “alzare il volume”, ma di saperlo modulare.Attraverso esempi clinici, esperienze quotidiane e strumenti pratici, proveremo a capire come fare spazio a una consapevolezza che non giudica, non invade, non pretende. Una consapevolezza che accompagna, come una musica di sottofondo che ci aiuta a stare meglio dentro di noi, con gli altri e con il mondo. Perché il volume della consapevolezza, in fondo, è anche il tono con cui ci parliamo ogni giorno.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
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Dentro ognuno di noi esiste una voce che giudica, sentenzia, condanna. È il nostro tribunale interiore, un luogo invisibile ma potentissimo, dove ogni gesto, pensiero o emozione può finire sotto processo. In questa puntata ci addentriamo nella struttura psicologica del giudizio interno: da dove nasce, a cosa serve, e soprattutto come imparare a riconoscerlo quando diventa punitivo più che protettivo.Parleremo di senso di colpa, vergogna, perfezionismo e auto-svalutazione. Scopriremo che spesso le regole del nostro tribunale non sono scritte da noi, ma ereditate: dalla famiglia, dalla cultura, dalle esperienze precoci. Eppure continuiamo ad applicarle con rigore inflessibile, senza chiederci se siano ancora valide, se ci aiutino davvero a vivere meglio o ci stiano semplicemente imprigionando.Attraverso esempi clinici e domande esplorative, proveremo a fare un gesto radicale: sospendere il processo, rivedere le sentenze, dare voce anche alla parte difensiva e compassionevole che abita in noi. Perché a volte, per crescere, non serve cambiare tribunale. Serve smettere di credere che ci serva un giudice per essere all'altezza della nostra umanità.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Confronta offerte per Mutui e Surroghe con Facile.it (#adv). La finanza è una formidabile rappresentazione quantitativa dell'esistenza umana. Attraverso di essa, impariamo molto sulla nostra vita, come il fondamentale ruolo della Paura, della Diversificazione e delle Delusioni. R. Arnott, E. McQuarrie, Fear, not Risk explains Asset Pricing A. Ilmanen, Why Are Bond Investors Contrarian While Equity Investors Extrapolate? =============================================== Investi con Fineco, 60 trade gratis nei primi tre mesi con il codice TRD060-TB Investi con Scalable, 3,5% di interessi sulla liquidità (*) (#adv) Naviga in totale sicurezza con NordVPN 4Books premium gratis fino al 31/05/2025 I link sono sponsorizzati e l'Autore potrebbe percepire una commissione. (*) fino al 31/12/2025, offerta valida per i nuovi clienti. Si applicano termini e condizioni. =============================================== ATTENZIONE: I contenuti di questo canale hanno esclusivamente finalità di informare e intrattenere. Le informazioni fornite sul canale hanno valore indicativo e non sono complete circa le caratteristiche dei prodotti menzionati. Chiunque ne faccia uso per fini diversi da quelli puramente informativi cui sono destinati, se ne assume la piena responsabilità. Tutti i riferimenti a singoli strumenti finanziari non devono essere intesi come attività di consulenza in materia di investimenti, né come invito all'acquisto dei prodotti o servizi menzionati. Investire comporta il rischio di perdere il proprio capitale. Investi solo se sei consapevole dei rischi che stai correndo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Maria Breazu"Mina"scritturapurawww.scritturapura.itIl libro “Mina” ripercorre il dramma personale dell'autrice, che ha vissuto direttamente esperienze di abuso psicologico e fisico, raccontando il doloroso ma coraggioso percorso verso la consapevolezza e la rinascita. Attraverso la narrazione autentica della propria storia, Maria Breazu offre una voce potente a tutte le donne che vivono nel silenzio, trasformando la propria esperienza in uno strumento di speranza e dialogo.Il romanzo autobiografico è lo strumento attraverso il quale l'autrice ripercorre la propria storia personale, segnata da esperienze di abuso psicologico e fisico, raccontando il lungo cammino verso la consapevolezza e la rinascita. Un racconto intenso e coraggioso che intende offrire uno strumento di dialogo e speranza, soprattutto per chi si trova in situazioni di fragilità.Maria Breazu è nata a Vaslui, in Romania, nel 1984. Nel 2007 si è trasferita nel Monferrato, dove vive con il marito e le due figlie. Ex badante in Italia, dopo aver conseguito la qualifica di operatore socio sanitario si è laureata in infermieristica e, attualmente, lavora per un'azienda sanitaria pubblica. Frenetica lettrice di autobiografie, ha scritto questa storia con la speranza di impedire che altre donne subiscano atti di violenza, o almeno ne parlino e denuncino i loro aggressori. Mina è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Amare è semplice? O è il compito più complesso che ci viene chiesto nella vita? In questa puntata affrontiamo l'amore da una prospettiva psicologica, cercando di decostruire miti, aspettative e automatismi che spesso ci accompagnano nelle relazioni. Perché se è vero che l'amore “accade”, è altrettanto vero che saper amare – e lasciarsi amare – è qualcosa che si impara, si allena, si riflette.Parleremo di cosa significa amare in modo adulto: riconoscere i propri bisogni, accettare le vulnerabilità dell'altro, distinguere l'amore dal possesso o dal bisogno di riempire un vuoto. Toccheremo i temi del legame, della dipendenza, del conflitto e della comunicazione, offrendo spunti per trasformare l'amore in un'esperienza di crescita reciproca piuttosto che in un campo di battaglia interiore.Attraverso esempi pratici, riferimenti clinici e domande aperte, proveremo a disegnare una mappa emotiva che non dia risposte definitive, ma che offra strumenti per orientarsi. Perché forse l'amore non ha davvero istruzioni per l'uso, ma imparare ad ascoltarsi – e ad ascoltare – è il primo passo per non smarrirsi nel viaggio.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Ai miei ritiri non vieni per “staccare la spina”. Vieni per riattaccarla. A te. Alla tua verità. Alla tua energia vitale. Non sono vacanze. Non sono esperienze “carine”. Sono portali. E se scegli di entrarci, nulla resta come prima. ✨ Il corpo si riaccende. Attraverso il respiro, la presenza, il movimento consapevole… risvegli una parte di te che avevi messo in pausa. Non serve parlare tanto: il corpo parla, ricorda, libera. ✨ La mente si svuota. Non perché zittiamo i pensieri, ma perché smetti di identificarli. E inizi finalmente a vedere chi sei, oltre la paura e il giudizio. ✨ L'anima prende spazio. Quando lasci andare i ruoli, le maschere, le aspettative… resta solo la tua essenza. Pura, viva, autentica. E poi c'è la sorellanza. Quel campo potente che nasce quando le donne si guardano senza giudizio. Quando puoi essere fragile e potente nello stesso momento. Quando ti accorgi che non sei sola. E non sei troppo. I miei ritiri sono intensi. Trasformativi. Non ti cambio io: ti ricordi tu chi sei davvero. E se senti un sì — anche se ti fa un po' paura — fidati.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
Raimondo Schiavone"Dentro la Siria"Dall'aggressione alla caduta di AssadViaggio all'interno di uno Stato mal trattatocon l'intervento di Maria SaadehArkadia Editorewww.arkadiaeditore.itDentro la Siria è un reportage che esplora in profondità il conflitto siriano attraverso il punto di vista dell'autore, basato su anni di viaggi, incontri e analisi geopolitiche. Il libro ripercorre la storia della guerra, dalla sua genesi fino alla caduta di Bashar al-Assad, esaminando il ruolo delle potenze straniere, il peso della propaganda mediatica e l'impatto sulle minoranze religiose. Attraverso testimonianze dirette, interviste esclusive – tra le quali un dialogo con il deposto presidente – e un'analisi critica degli eventi, l'autore offre una prospettiva alternativa sulla Siria, lontana dalle narrazioni semplificate dei media occidentali. Il testo affronta anche la complessità delle alleanze internazionali, il coinvolgimento di attori come Iran, Russia, Turchia e Israele, nonché la situazione drammatica dei rifugiati e delle comunità locali. Un elemento chiave del libro è l'intervista esclusiva a Maria Saadeh, ex parlamentare siriana e voce autorevole sulla questione siriana, che offre un'analisi lucida sul ruolo dell'Occidente, sulla resistenza del popolo siriano e sulle prospettive future del Paese. Il suo contributo aggiunge una dimensione unica alla narrazione, mettendo in luce aspetti spesso ignorati dalla stampa internazionale. Dentro la Siria non è una semplice cronaca degli eventi siriani ma piuttosto un viaggio umano e politico in una nazione devastata e tuttavia ancora resiliente, un invito a interrogarsi sulle reali dinamiche del Medio Oriente e sulla verità dietro le narrazioni ufficiali.Raimondo SchiavoneGiornalista, presidente del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, editore e autore di saggi sul mondo arabo e sulMedio Oriente, ha seguito in particolare le vicende della guerra in Siria, a capo di numerose missioni giornalistiche, e del movimento politico sciita Hezbollah in Libano. Ha curato i volumi Syria. Quello che i media non dicono (2013) e Middle East. Le politiche nel Mediterraneo, sullo sfondo della guerra in Siria (2014). È coautore dei saggi Lebanon. Reportage dal cuore della resistenza libanese (2012) e Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio (2015), tutti editi da Arkadia. Ha collaborato alla pubblicazione di volumi dedicati ai temi del lavoro, dell'economia, dell'impresa e dello sviluppo locale. Scrive per la rivista di politica internazionale “Spondasud” ed è direttore responsabile delle testate giornalistiche Matex Tv e BlueZone News.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
È una frase che molti pronunciano con una punta di orgoglio, di frustrazione o di resa. In questa puntata esploriamo cosa si nasconde dietro questo rifiuto, esplicito o implicito, di una pratica che oggi sembra quasi obbligatoria per chiunque voglia vivere meglio, con più consapevolezza e meno stress. Ma meditare è davvero per tutti? E cosa significa, in realtà, “meditare”?Parleremo delle aspettative che spesso rendono la meditazione inaccessibile: l'idea di dover svuotare la mente, stare immobili, essere sempre calmi o “spirituali”. Analizzeremo le resistenze psicologiche che portano molti a dire “non fa per me”, che spesso sono legate a esperienze precedenti, al bisogno di controllo o al timore di fermarsi e ascoltarsi davvero. Forse dietro quel “io non medito” si nasconde un altro modo, più personale e meno canonico, di coltivare presenza e attenzione.Attraverso esempi, testimonianze e spunti pratici, apriremo uno spazio di riflessione: e se esistesse un modo di meditare che non assomiglia a quello che ci è stato raccontato? Forse il punto non è convincersi a meditare, ma concedersi di trovare la propria forma di silenzio, di contatto, di respiro. Perché “non meditare”, in fondo, può essere un buon inizio per cominciare ad ascoltarsi davvero.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
"Il Signore non ci ha chiesto di essere attivi ma obbedienti" Salvatore CaprittiIn questo episodio bonus abbiamo il piacere di avere in studio il mio amico, guerriero del Vangelo e fondatore della Missione REM Salvatore Capritti.Cosa vuol dire "evangelizzazione"? Attraverso questa domanda Salvatore ci condivide quello che ha imparato da Gesù camminando con Lui attraverso la missione che Dio gli ha affidato.Puoi scoprire di più sulla missione REM cliccando qui
In questa puntata esploriamo un'esigenza tanto comune quanto inascoltata: il bisogno di spazio. Spazio fisico, mentale, emotivo. Quante volte lo chiediamo senza saperlo davvero dire? E quante volte ci sentiamo soffocare da relazioni, ambienti o pensieri troppo stretti per chi siamo diventati? Partendo da situazioni quotidiane, riflettiamo su come il bisogno di spazio sia spesso un segnale di cambiamento, di maturazione, di confine che si ridefinisce.Parleremo di come riconoscere questo bisogno prima che diventi un grido. Di come il corpo lo anticipi con tensioni e irrequietezza, e di come la mente provi a razionalizzarlo, a volte negandolo. Affronteremo insieme il tema del "diritto allo spazio": non come egoismo, ma come cura di sé. Dare e darsi spazio può diventare un atto di amore e rispetto reciproco, anche se implica distanze o silenzi.Infine, ci chiederemo: cosa succede quando lo spazio viene negato? Quando restiamo dove non c'è aria per respirare? Attraverso esempi clinici, esperienze personali e strumenti pratici, offriremo spunti per ascoltare questo bisogno con attenzione e per imparare a comunicarlo senza colpe né fughe. Perché a volte prendersi spazio è l'unico modo per ritrovarsi.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Lo sponsor di questo episodio è Shopify! Prova adesso Shopify per 1 euro al mese: www.shopify.it/mitologia Questo podcast appoggia il WWF nella campagna 5X1000 2025: ecco il codice che devi inserire nella casella apposita: 80078430586. A te non costa nulla ma può fare la differenza! Grazie! Come si passa dall'essere i sovrani indiscussi dell'universo al diventare prigionieri per l'eternità? La risposta è nella Titanomachia, il conflitto cosmico che concludiamo in questa puntata finale della serie "I Prigionieri del Tartaro". La storia inizia con un atto di ribellione: Zeus che sfugge al destino di essere divorato dal padre Crono, crescendo nascosto fino a diventare abbastanza forte da sfidare l'ordine costituito. Ma la vera genialità sta nella strategia: per vincere, Zeus deve prima scendere negli abissi del Tartaro e liberare gli alleati più improbabili - i Ciclopi e gli Ecatonchiri, creature primordiali che suo padre aveva imprigionato. Attraverso le parole di Esiodo e altri poeti antichi, ricostruiamo questa battaglia epica che durò dieci anni e coinvolse forze talmente devastanti da far tremare le radici stesse del mondo. Una guerra che non fu solo scontro di potere, ma passaggio da un'era cosmica all'altra. Il Tartaro, che abbiamo esplorato nelle puntate precedenti come dimora di Tantalo, Sisifo, Issione e altri celebri puniti, rivela qui la sua natura più profonda: non solo luogo di castigo, ma fondamento stesso dell'equilibrio cosmico. I Titani imprigionati nelle sue profondità diventano i pilastri nascosti su cui si regge il nuovo ordine olimpico. Una narrazione che intreccia mito e filosofia, storia antica e riflessione contemporanea, per chiudere degnamente questo ciclo dedicato agli abitanti dell'abisso più famoso della cultura occidentale. Durata: 23 minuti - Perfetto per il tragitto verso il lavoro o una pausa di approfondimento culturale .-.-. Vuoi saperne di più sull'episodio? Vai qui e leggi gli approfondimenti: https://it.tipeee.com/mitologia-le-meravigliose-storie-del-mondo-antico/news .-.-. Per avere informazioni su come puoi supportare questo podcast vai qui: https://it.tipeee.com/mitologia-le-meravigliose-storie-del-mondo-antico/ Se ti va di dare un'occhiata al libro “Il Re degli Dei”, ecco qui un link (affiliato: a te non costa nulla a me dà un piccolissimo aiuto): https://amzn.to/3Q50uFR Se ti va di dare un'occhiata al libro “Eracle, la via dell'eroe”, ecco qui un link: https://amzn.to/46dAFYZ Altri link affiliati: Lista dei libri che consiglio (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/3Q3ZYI9 Lista dei film che consiglio (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/3DoqTa7 Lista hardware che consiglio per chi è curioso del mondo per podcast (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/44TYKTW Uso plugin audio da questa Software House: Waves. Se vuoi dare un'occhiata, anche questo è un link affiliato: https://www.waves.com/r/1196474 Ami musiche rilassanti e i suoni della natura? Iscriviti a questo meraviglioso canale https://www.youtube.com/channel/UCbRZLgwT37437fYK4YYKhXQ?sub_confirmation=1 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Riflettere e rispecchiarsi possono sembrare simili, eppure ciascuno di questi processi porta a una diversa consapevolezza di sé. In questo episodio esploriamo insieme la differenza tra il riflettere, inteso come processo interno di introspezione e comprensione personale, e il rispecchiarsi, cioè il vedere parti di sé attraverso gli occhi degli altri e nelle dinamiche delle relazioni che viviamo quotidianamente.Analizzeremo come il riflettere ci permetta di esplorare il nostro mondo interiore, comprendendo meglio i nostri desideri, bisogni e paure, mentre il rispecchiarsi può aiutarci a cogliere ciò che spesso non riusciamo a vedere direttamente in noi stessi. Attraverso esempi pratici e situazioni quotidiane, vedremo come utilizzare questi due strumenti psicologici complementari per una crescita personale più equilibrata e autentica.Infine, scopriremo tecniche pratiche per integrare consapevolmente questi due approcci nella nostra vita: imparare quando è utile fermarsi per riflettere autonomamente, e quando invece è più efficace aprirsi al confronto con gli altri per ottenere una visione più chiara e completa di noi stessi. Capiremo come questo equilibrio possa migliorare il rapporto con sé stessi e con chi ci sta attorno.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Quante volte, davanti a una situazione complicata, ci siamo sentiti dire o abbiamo pensato di "fare un passo indietro"? In questo episodio esploriamo insieme il significato psicologico e relazionale di questo semplice gesto, spesso associato a debolezza o resa, ma che in realtà può rappresentare un'importante strategia di consapevolezza emotiva e di gestione costruttiva delle situazioni difficili. Rifletteremo sulla differenza tra rinunciare e scegliere consapevolmente di distanziarsi, per guardare le cose da una prospettiva più ampia e chiara.Approfondiremo le circostanze in cui è utile o addirittura necessario fare un passo indietro: durante conflitti relazionali, momenti di stress intenso, scelte difficili o quando ci sentiamo sopraffatti da emozioni troppo forti per essere gestite sul momento. Attraverso esempi concreti e situazioni di vita reale, scopriremo come questo breve ritiro strategico non significhi fuggire, ma piuttosto acquisire una visione lucida che ci consenta di agire con maggiore saggezza ed efficacia.Infine, condivideremo tecniche pratiche per allenare questa capacità di distacco momentaneo, imparando a riconoscere i segnali emotivi che ci avvisano quando è tempo di fare un passo indietro. Impareremo come valorizzare il silenzio, la riflessione e l'ascolto interiore come potenti alleati per riconnetterci con i nostri reali bisogni e trovare soluzioni più autentiche e soddisfacenti ai problemi che affrontiamo.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoicereal Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/magabecco Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com