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Le organizzazioni mafiose italiane sono sempre più globali e presenti in Europa. Secondo il Serious and Organised Crime Threat Assessment (SOCTA) di Europol, il 70% dei gruppi criminali che operano nell'Unione Europea sono attivi in più di tre Paesi dell'Unione Europea e il 65% di essi è composto da membri di più nazionalità. Nonostante il quadro assolutamente preoccupante che emerge anche dalle recenti inchieste il pericolo mortale di questa diffusione endemica viene sottovalutato sia dalle istituzioni europee sia dai diversi governi nazionali. Le mafie sono un pericolo per l'economia, la politica, la società e in definitiva per la tenuta delle democrazie europee. Non sono oramai più da decenni solo un problema italiano. Eppure non sono al centro dell'agenda politica europea. Le organizzazioni mafiose sono solo un pezzo di un sistema criminale organizzato più vasto, che sfrutta la scarsa trasparenza del sistema economico-finanziario e la corruzione a livello politico per indebolire i sistemi democratici europei, soprattutto a livello locale. Per questi motivi i ragazze e ragazzi di WikiMafia chiedono ai candidati di impegnarsi su quattro punti: l'istituzione Commissione parlamentare Antimafia Europea permanente, sollecitare l'approvazione di un pacchetto di norme antimafia europee, diffondere cultura e consapevolezza antimafia, anche tra i colleghi di altri stati membri e trasparenza su chi finanzia la campagna elettorale pubblicando in una sezione “trasparenza” ad hoc del loro sito elettorale la lista dei contributi superiori ai 500 euro ricevuti da privati, enti del terzo settore e imprese. Occhio a chi non risponde. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Ospite del Festival internazionale dell'Antimafia “L'Impegno di tutti” organizzato dall'associazione Wikimafia a Milano Nino Di Matteo ha messo in fila le riforme Cartabia e Nordio osservando una curiosa coincidenza con i desiderata di Licio Gelli e poi Silvio Berlusconi. Il magistrato, già componente del Consiglio superiore, ha passato in rassegna rapidamente le norme recentemente approvate dai governi di Mario Draghi e Giorgia Meloni e quelle attualmente in discussione in Parlamento. “Riforme costituzionali, separazione delle carriere, attenuazione del principio di obbligatorietà dell'azione penale, limitazione dell'utilizzo d'intercettazinoi telefoniche e ambientali, abrogazione dell'abuso d'ufficio, modifica del reato di traffico d'influenze. E poi: divieto per i magistrati di parlare con la stampa. E non mi riferisco - ha detto Di Matteo - ovviamente agli atti coperti da segreto – ovviamente – ma a quelli ormai pubblici. Come se Falcone e Borsellino, di cui tutti si riempiono la bocca, non avessero parlato della configurazione di Cosa nostra che veniva fuori dalle dichiarazioni di Tommaso Buscetta, prima della sentenza sul Maxiprocesso“. “E aggiungo – ha proseguito Di Matteo – il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare, divieto di pubblicazione delle intercettazioni se riguardano terzi, e adesso i test psicoattitudinali dei magistrati, che facevano già parte del Piano di rinascita democratica di Gelli“. Una giustizia feroce con la povera gente e le persone comuni che si professa garantista per lasciare impunite le persone vicine al potere. Nemmeno Licio Gelli e Silvio Berlusconi avrebbero potuto sperare tanto. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
QUALCUNO HA DAVVERO TENTATO DI UCCIDERE PUTIN? Mara Morini, Università di Genova 8,45 PALLOTTOLE O OSPEDALI? I FONDI DEL PNRR PER PRODURRE MUNIZIONI Raul Caruso, Economista dell'Università Cattolica di Milano, Direttore del Center for Peace Science Integration and Cooperation (CESPIC) di Tirana DALLA SICCITA' ALL'ALLUVIONE: IL DISASTRO IN EMILIA ROMAGNA Alessandro Canella, direttore di Radio Città Fujiko di Bologna Serena Giacomin, fisica dell'atmosfera, climatologa e meteorologa per il centro Meteo Expert. Docente e divulgatrice scientifica, presidente dell'Italian Climate Network NIDI MILANESI TRA LISTE D'ATTESA E SFRATTI Maddalena Fragnito, fondatrice progetto del nido autogestito SopraSotto, che compie 10 anni ma è sotto sfratto dal Comune Martina Riva assessora alle politiche giovanili, sport e turismo del comune di Milano NASCE IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'ANTIMAFIA“L'IMPEGNO DI TUTTI” Pierpaolo Farina, fondatore di Wikimafia, che ha promosso questa iniziativa Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
Il 21 Marzo è la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Vi raccontiamo la storia di Serafina Battaglia, la prima collaboratrice di giustizia.
Cosa cambia nella lotta alla mafia dopo l'arresto diMatteo Messina Denaro? Ne parliamo con Pierpaolo Farina di Wikimafia.
Sanità e corruzione, un binomio su cui prosperano anche le mafie. Memos presenta l'ultimo rapporto di Libera con uno dei suoi curatori, Alberto Vannucci, dell'Università di Pisa, tra i più noti ricercatori sulla corruzione. L'impatto della corruzione sulle cure sanitarie si vede - dice Don Ciotti - “nel prezzo pagato in termini di vite umane non salvate a causa dell'idolatria del denaro”. A Memos anche Pierpaolo Farina, sociologo, di Wikimafia: “mafia alla milanese, il piatto che non possiamo più permetterci di mangiare” è il titolo dell'evento di stasera alle 18:30 sul canale YouTube Wikimafia.
Sanità e corruzione, un binomio su cui prosperano anche le mafie. Memos presenta l’ultimo rapporto di Libera con uno dei suoi curatori, Alberto Vannucci, dell’Università di Pisa, tra i più noti ricercatori sulla corruzione. L’impatto della corruzione sulle cure sanitarie si vede - dice Don Ciotti - “nel prezzo pagato in termini di vite umane non salvate a causa dell’idolatria del denaro”. A Memos anche Pierpaolo Farina, sociologo, di Wikimafia: “mafia alla milanese, il piatto che non possiamo più permetterci di mangiare” è il titolo dell’evento di stasera alle 18:30 sul canale YouTube Wikimafia.
Capaci, 28 anni dopo la strage siamo ancora alla ricerca dei moventi dell’assassinio di Giovanni Falcone. Domani 23 maggio si ricordano le vittime di quel massacro: oltre al giudice, a Capaci morirono sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Memos ha riproposto oggi una parte della testimonianza di Giovanni Costanza, l’autista di Falcone sopravvissuto alla strage, ospite nel febbraio scorso di Radio Popolare per il ciclo “Lezioni di Antimafia” (Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”). A Memos oggi Pierpaolo Farina, sociologo, fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie. Wikimafia ha organizzato questa settimana diversi incontri via web, ad esempio sulla memoria del giudice Falcone con il sociologo Nando dalla Chiesa; sulle verità svelate e ancora da svelare con l’ex pm Vittorio Teresi, il giornalista Enrico Bellavia e Giovanni Montinaro, figlio dell’agente ucciso a Capaci. Vittorio Teresi è stato procuratore a Palermo, uno dei pm del processo sulla trattativa stato-mafia: “chi ha ucciso Falcone? I suoi nemici – dice l’ex pm a Wikimafia – Chi erano i nemici di Falcone? Certamente i mafiosi, ma anche quegli uomini dello stato collusi con la mafia che sapevano bene una cosa: che se Giovanni avesse potuto continuare nella sua opera all’interno del ministero avrebbe fatto emanare quelle leggi che aveva in mente. Inoltre, i nemici erano quelli che sapevano un’altra cosa: che se Falcone fosse diventato procuratore nazionale antimafia , con quegli strumenti normativi in mano, avrebbe potuto ottenere quel risultato che tutti coloro che si occupano di combattere la mafia vogliono, e cioè la distruzione totale della mafia. L’obiettivo della fine totale, irreversibile delle mafie – conclude il magistrato Teresi - non è un obiettivo comune voluto da molti stati e da esponenti di questo stato”.
Capaci, 28 anni dopo la strage siamo ancora alla ricerca dei moventi dell'assassinio di Giovanni Falcone. Domani 23 maggio si ricordano le vittime di quel massacro: oltre al giudice, a Capaci morirono sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Memos ha riproposto oggi una parte della testimonianza di Giovanni Costanza, l'autista di Falcone sopravvissuto alla strage, ospite nel febbraio scorso di Radio Popolare per il ciclo “Lezioni di Antimafia” (Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”). A Memos oggi Pierpaolo Farina, sociologo, fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie. Wikimafia ha organizzato questa settimana diversi incontri via web, ad esempio sulla memoria del giudice Falcone con il sociologo Nando dalla Chiesa; sulle verità svelate e ancora da svelare con l'ex pm Vittorio Teresi, il giornalista Enrico Bellavia e Giovanni Montinaro, figlio dell'agente ucciso a Capaci. Vittorio Teresi è stato procuratore a Palermo, uno dei pm del processo sulla trattativa stato-mafia: “chi ha ucciso Falcone? I suoi nemici – dice l'ex pm a Wikimafia – Chi erano i nemici di Falcone? Certamente i mafiosi, ma anche quegli uomini dello stato collusi con la mafia che sapevano bene una cosa: che se Giovanni avesse potuto continuare nella sua opera all'interno del ministero avrebbe fatto emanare quelle leggi che aveva in mente. Inoltre, i nemici erano quelli che sapevano un'altra cosa: che se Falcone fosse diventato procuratore nazionale antimafia , con quegli strumenti normativi in mano, avrebbe potuto ottenere quel risultato che tutti coloro che si occupano di combattere la mafia vogliono, e cioè la distruzione totale della mafia. L'obiettivo della fine totale, irreversibile delle mafie – conclude il magistrato Teresi - non è un obiettivo comune voluto da molti stati e da esponenti di questo stato”.
Capaci, 28 anni dopo la strage siamo ancora alla ricerca dei moventi dell’assassinio di Giovanni Falcone. Domani 23 maggio si ricordano le vittime di quel massacro: oltre al giudice, a Capaci morirono sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Memos ha riproposto oggi una parte della testimonianza di Giovanni Costanza, l’autista di Falcone sopravvissuto alla strage, ospite nel febbraio scorso di Radio Popolare per il ciclo “Lezioni di Antimafia” (Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”). A Memos oggi Pierpaolo Farina, sociologo, fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie. Wikimafia ha organizzato questa settimana diversi incontri via web, ad esempio sulla memoria del giudice Falcone con il sociologo Nando dalla Chiesa; sulle verità svelate e ancora da svelare con l’ex pm Vittorio Teresi, il giornalista Enrico Bellavia e Giovanni Montinaro, figlio dell’agente ucciso a Capaci. Vittorio Teresi è stato procuratore a Palermo, uno dei pm del processo sulla trattativa stato-mafia: “chi ha ucciso Falcone? I suoi nemici – dice l’ex pm a Wikimafia – Chi erano i nemici di Falcone? Certamente i mafiosi, ma anche quegli uomini dello stato collusi con la mafia che sapevano bene una cosa: che se Giovanni avesse potuto continuare nella sua opera all’interno del ministero avrebbe fatto emanare quelle leggi che aveva in mente. Inoltre, i nemici erano quelli che sapevano un’altra cosa: che se Falcone fosse diventato procuratore nazionale antimafia , con quegli strumenti normativi in mano, avrebbe potuto ottenere quel risultato che tutti coloro che si occupano di combattere la mafia vogliono, e cioè la distruzione totale della mafia. L’obiettivo della fine totale, irreversibile delle mafie – conclude il magistrato Teresi - non è un obiettivo comune voluto da molti stati e da esponenti di questo stato”.
Le storie di Scarp de' tenis, lo streetmagazine più diffuso d'Italia. Venduto in strada da persone con difficoltà sociali che, attraverso questo lavoro, hanno un'occasione di riscatto e rinascita. Nel podcast vi raccontiamo le storie del giornale, della strada... e non solo.
Le storie di Scarp de' tenis, lo streetmagazine più diffuso d'Italia. Venduto in strada da persone con difficoltà sociali che, attraverso questo lavoro, hanno un'occasione di riscatto e rinascita. Nel podcast vi raccontiamo le storie del giornale, della strada... e non solo.
Le storie di Scarp de' tenis, lo streetmagazine più diffuso d'Italia. Venduto in strada da persone con difficoltà sociali che, attraverso questo lavoro, hanno un'occasione di riscatto e rinascita. Nel podcast vi raccontiamo le storie del giornale, della strada... e non solo.
Dipende da noi. E' stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell'incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L'incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
Dipende da noi. E’ stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell’incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L’incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
Dipende da noi. E’ stato il titolo di un incontro che si è svolto giovedì scorso, 21 giugno, alla Camera del Lavoro di Milano. “Dipende da noi e dalla politica la lotta alle organizzazioni mafiose”, ha detto il magistrato Nino Di Matteo, membro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e fino a due mesi fa uno dei pubblici ministeri al processo di Palermo sulla trattativa stato-mafia. Di Matteo è stato ospite dell’incontro alla Camera del Lavoro insieme al suo collega della Dna e della procura di Palermo Francesco Del Bene. Nel ruolo di intervistatore dei due magistrati il professor Nando dalla Chiesa, sociologo e scrittore. L’incontro è stato organizzato da Wikimafia (la libera enciclopedia online contro le mafie) in collaborazione con la Cgil. A Memos ne abbiamo trasmesso una sintesi. La versione integrale è disponibile sul canale YouTube di Wikimafia (https://www.youtube.com/channel/UCcxTwB0g07ycsFwD4aTcJ0w).
Quarta puntata del ciclo che Memos dedica all'analisi del voto del 4 marzo. Tra le parole di questa puntata: democrazia, giustizia, sinistra; casa, partecipazione, immobilismo; territorio, mafie. Ospiti: Sabrina Garofalo, sociologa, ricercatrice presso il Centro di Women and Gender Studies “Milly Villa” dell'università della Calabria, autrice insieme a Ludovica Ioppolo di “Onore e dignitudine. Storie di donne e uomini in terra di 'ndrangheta” (Falco Editore, 2015). Pierpaolo Farina, sociologo, dottorando in Studi sulla Criminalità Organizzata all'Università degli Studi di Milano, con un progetto di ricerca sulle ragioni economiche, politiche e sociali della sopravvivenza del fenomeno mafioso nel XXI Secolo. Fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie, e curatore del blog “Qualcosa di sinistra”. (Le puntate precedenti di questo ciclo sono andate in onda il 22 e 29 marzo e il 5 aprile scorsi).
Quarta puntata del ciclo che Memos dedica all’analisi del voto del 4 marzo. Tra le parole di questa puntata: democrazia, giustizia, sinistra; casa, partecipazione, immobilismo; territorio, mafie. Ospiti: Sabrina Garofalo, sociologa, ricercatrice presso il Centro di Women and Gender Studies “Milly Villa” dell’università della Calabria, autrice insieme a Ludovica Ioppolo di “Onore e dignitudine. Storie di donne e uomini in terra di 'ndrangheta” (Falco Editore, 2015). Pierpaolo Farina, sociologo, dottorando in Studi sulla Criminalità Organizzata all’Università degli Studi di Milano, con un progetto di ricerca sulle ragioni economiche, politiche e sociali della sopravvivenza del fenomeno mafioso nel XXI Secolo. Fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie, e curatore del blog “Qualcosa di sinistra”. (Le puntate precedenti di questo ciclo sono andate in onda il 22 e 29 marzo e il 5 aprile scorsi).
Quarta puntata del ciclo che Memos dedica all’analisi del voto del 4 marzo. Tra le parole di questa puntata: democrazia, giustizia, sinistra; casa, partecipazione, immobilismo; territorio, mafie. Ospiti: Sabrina Garofalo, sociologa, ricercatrice presso il Centro di Women and Gender Studies “Milly Villa” dell’università della Calabria, autrice insieme a Ludovica Ioppolo di “Onore e dignitudine. Storie di donne e uomini in terra di 'ndrangheta” (Falco Editore, 2015). Pierpaolo Farina, sociologo, dottorando in Studi sulla Criminalità Organizzata all’Università degli Studi di Milano, con un progetto di ricerca sulle ragioni economiche, politiche e sociali della sopravvivenza del fenomeno mafioso nel XXI Secolo. Fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie, e curatore del blog “Qualcosa di sinistra”. (Le puntate precedenti di questo ciclo sono andate in onda il 22 e 29 marzo e il 5 aprile scorsi).
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi EState Liberi. La lezione si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie - e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS, Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi ..E!State Liberi. La lezione si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi EState Liberi. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie - e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS, Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi ..E!State Liberi. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi EState Liberi. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Terzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie - e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS, Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi ..E!State Liberi. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
Ospiti: Vincenzo Smaldore, cofondatore di OpenPolis, osservatorio civico della politica italiana; Elisa Finocchiaro, direttrice di Change.org in Italia, piattaforma gratuita per lanciare campagne social online; Pierpaolo Farina, ideatore di Wikimafia, l'enciclopedia e l'app per combattere la criminalità