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I rapporti fra Valerio Fioravanti e Licio Gelli nella versione data da Walter Sordi, collaboratore di giustizia ed ex Nar, secondo il quale Zani, Nistri, Belsito ed anche Vale consideravano l'omicidio Pecorelli un operazione fatta da Foravanti. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 ùVuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist su Youtube: Oppure vai alla pagina di italiamistero.it: #italiamistero #gelli #fioravanti
Last time, we talked with Gabriel Kennedy about his exceptional biography of Robert Anton Wilson. This time, we're talking about an insane chapter in post WWII history—one that also captured Wilson's interest. And that would be Propaganda Due. Subscribe on Patreon to get extra episodes and listen to our back catalog patreon.com/wetwired Propaganda Due (P2) was originally a Masonic lodge established in 1877 under the Grand Orient of Italy, adhering to Continental Freemasonry traditions. In 1976, its Masonic charter was revoked, and under the leadership of Licio Gelli, it evolved into an illegal, clandestine organization. P2 operated as a radical right-wing, anti-communist, anti-Soviet, and anti-Marxist secret society, violating Article 18 of the Italian Constitution, which prohibited such secret associations. Gelli continued to run the unaffiliated lodge from 1976 to 1984. P2 was linked to numerous crimes and scandals in Italy, including the collapse of the Banco Ambrosiano (associated with the Holy See), the murders of journalist Carmine Pecorelli and banker Roberto Calvi, and widespread political corruption during the Tangentopoli bribery scandal. The organization's activities were exposed during investigations into the downfall of Michele Sindona's financial empire. Gabriel Kennedy https://chapelperilous.ushttps://bsky.app/profile/propanon.bsky.social Chapel Perilous: The Life and Thought Crimes of Robert Anton Wilson https://a.co/d/dSvGVWh Music: White Visor - Dark Hearted (CC-BY) Airglow - Spliff and Wesson (CC-BY) Kevin Hartnell - Tree of Tears (CC-BY) Subscribe on Patreon to get extra episodes and listen to our back catalog patreon.com/wetwired
Ecco, ci siamo. Ieri di prima mattina il deputato di Forza Italia Enrico Costa, già viceministro della Giustizia nel governo Renzi nonché vice di Calenda in Azione prima di tornare a casa, ha tentato il passo: una bella commissione d'inchiesta monocamerale sulla magistratura. “Se non ora quando?”, dice Costa, augurandosi una commissione che “dovrà vigilare sull'assegnazione degli incarichi, sulle valutazioni di professionalità, sul fuori ruolo, sull'attività extragiudiziaria e sulla responsabilità disciplinare. E si dovrà occupare anche degli errori giudiziari, in particolare quelli che incidono sulla libertà personale e degli effetti dei processi mediatici che rendono irreversibili le conseguenze di tali errori”. Il dado è tratto. La separazione dei poteri che dovrebbe essere l'architrave della geografia costituzionale può serenamente essere stracciata. Il vittimismo di Meloni per un'iscrizione nel registro degli indagati e la rabbia contro i giudici che applicano le leggi sulle deportazioni in Albania hanno un solo fine: assoggettare la magistratura come nemmeno Berlusconi e Licio Gelli hanno mai sperato di sognare. Giornali e telegiornali che scambiano la sicurezza di magistrati antimafia per una polemica sui voli di Stato. Magistrati minacciati dalla ‘ndrangheta a Milano che passano sotto traccia. Decreti legge per silenziare i giudici che non vogliono aggirare la legge. Gli attacchi alla magistratura degli ultimi giorni hanno già raggiunto livelli inimmaginabili fino a pochi mesi fa. Non sarebbe il caso che la società civile si muova? Non è questione di girotondi ma significa almeno provare a fermare il delirante autoritarismo. C'è qualcuno? #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Una devastante esplosione nel cuore di Buenos Aires; 2) venticinque kg di nitroglicerina per il viceammiraglio Armando Lambruschini; 3) Sulla incredibile «capacità» dei Montoneros di agire indisturbati sotto gli occhi del regime militare; 4) Il contesto politico. L'avvicendamento dei vertici; 5) Il controverso rapporto tra Lambruschini e Massera; 6) La ESMA come centro di tortura e potere; 7) I «collaboratori» forzati; 8) Sui presunti accordi tra i leader Montoneros e Massera, sotto la mediazione di Licio Gelli; 9) Sul «viavai» di militanti Montoneros negli anni della Giunta militare; 10) Elena Holmberg e una verità scomoda; 11) Il ruolo della Loggia P2 nell'ascesa di Massera; 12) Ambizioni e caduta di Massera.
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Il rapimento di Luigi Corleo viene addebitato da Tommaso Buscetta ai Corleonesi di Riina, mentre i Corleonesi Di Carlo e Brusca dichiarano sia stato messo in atto da mafiosi locali. Ma c'è una terza verità racchiusa in un rapporto di polizia che potrebbe stravolgere o integrare le due versioni precedenti aprendo scenari diversi su i mandanti ed anche su omicidi com Occorsio e Scaglione o sulla tragedia dell'aereo caduto, o esploso, a Montagna Longa. Scenari che implicherebbero l'opera di Concutelli, dell'estrema destra, di mafiosi e ‘ndranghetisti ma anche di Licio Gelli della P2 e di insospettabili delle politica. Vai alle seguenti playlist su Youtube: Oppure vai alla pagina di www.italiamistero.it #italiamistero #riina #gelli #concutelli Italiamistero puntata www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
Salvatore Riina ha ormai preso il controllo della commissione di Cosa Nostra mentre Stefano Bontate stenta persino a farsi rieleggere come capo famiglia. Si susseguono intanto alcune eliminazioni di impressionante rilevanza: Mino Pecorelli, Boris Giuliano ed il giudice Cesare Terranova. Ma forse dietro la guerra sotterranea che divide Riina e Bontade ancora qualcosa li accomuna. Sullo sfondo le figure di Licio Gelli e Michele Sindona. #italiamistero #mafia #cosanostra #riina #gelli #bontate Italiamistero puntata www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
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Licio Gelli è stato condannato come mandante della strage di Bologna, come ha finanziato quell'eccidio? Il documento Bologna riporta i passaggi economici della strage, e partono da una doppia truffa.Vuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist: https://youtube.com/playlist?list=PLjklKhxhc2tkjOK66z1c0Bc5xEsSdJ7Db #italiamistero #liciogelli #stragedibologna www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/ Vuoi indicizzare i tuoi video : https://www.tubebuddy.com/italiamistero 00:00 Intervista Gelli 02:42 Calvi e Rizzoli 08:00 Ciolini 13:37 Il conto bologna www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
Cosa unisce la banda della Magliana di Franco Giuseppucci, i Nar di Fioravanti ed Alibrandi e la P2 di Licio Gelli? Ripercorriamo le ultime vicende della vita del fornaretto Franco Giuseppucci.Vuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist: https://www.youtube.com/playlist?list=PLjklKhxhc2tn8heWR4fcEZTFUV7LPf94o https://www.youtube.com/playlist?list=PLjklKhxhc2tlXlauiRLlMNVW8MfDVjZvQ Italiamistero puntata 47 #italiamistero #bandadellamagliana #francogiuseppucci www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/ Vuoi indicizzare i tuoi video : https://www.tubebuddy.com/italiamistero 00:00 magliana ed estremismo 01:18 Strage di bologna 05:06 Magliana e Nar www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
Ospite del Festival internazionale dell'Antimafia “L'Impegno di tutti” organizzato dall'associazione Wikimafia a Milano Nino Di Matteo ha messo in fila le riforme Cartabia e Nordio osservando una curiosa coincidenza con i desiderata di Licio Gelli e poi Silvio Berlusconi. Il magistrato, già componente del Consiglio superiore, ha passato in rassegna rapidamente le norme recentemente approvate dai governi di Mario Draghi e Giorgia Meloni e quelle attualmente in discussione in Parlamento. “Riforme costituzionali, separazione delle carriere, attenuazione del principio di obbligatorietà dell'azione penale, limitazione dell'utilizzo d'intercettazinoi telefoniche e ambientali, abrogazione dell'abuso d'ufficio, modifica del reato di traffico d'influenze. E poi: divieto per i magistrati di parlare con la stampa. E non mi riferisco - ha detto Di Matteo - ovviamente agli atti coperti da segreto – ovviamente – ma a quelli ormai pubblici. Come se Falcone e Borsellino, di cui tutti si riempiono la bocca, non avessero parlato della configurazione di Cosa nostra che veniva fuori dalle dichiarazioni di Tommaso Buscetta, prima della sentenza sul Maxiprocesso“. “E aggiungo – ha proseguito Di Matteo – il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare, divieto di pubblicazione delle intercettazioni se riguardano terzi, e adesso i test psicoattitudinali dei magistrati, che facevano già parte del Piano di rinascita democratica di Gelli“. Una giustizia feroce con la povera gente e le persone comuni che si professa garantista per lasciare impunite le persone vicine al potere. Nemmeno Licio Gelli e Silvio Berlusconi avrebbero potuto sperare tanto. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Tintoria è il podcast di @sandanieletinti e @StefanoRapone, prodotto da @thecomedyclub.Ottieni NordVPN qui: https://nordvpn.com/tintoria --------------------------------------INFO e BIGLIETTI per le Registrazioni LIVE: https://bit.ly/tintoriapodcastINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI RAPONE: https://bit.ly/RaponeTOURINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI TINTI: https://bit.ly/DanieleTintiTOUROspite di questa puntata di @tintoriapodcast Cochi Ponzoni, comico, attore, cantante e leggenda del cabaret. Cochi ci ha raccontato le tante serate e avventure passate assieme a Renato Pozzetto e al loro mentore e “fratello maggiore” Enzo Jannacci: dalla Milano delle osterie e del mitico Derby Club fino al debutto in tv e al cinema. Abbiamo poi parlato di complicati e crudeli scherzi ai danni di ignari cantanti, di come andare a caccia di scienziati nazisti nelle foreste del Paraguay e anche di un certo Licio Gelli preso a sonore borsettate. Ma soprattutto abbiamo ascoltato aneddoti e retroscena su un'intera generazione di autori, attori e artisti: Fabrizio De Andrè, Paolo Villaggio, Lino Toffolo, Bruno Lauzi, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Dino Buzzati, Dario Fo, Giorgio Gaber, Umberto Eco, Moira Orfei, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Felice Andreasi e tanti altri.Puoi seguire Tintoria qui: https://www.instagram.com/tintoriapodcast/Puoi seguire Rapone qui: https://www.instagram.com/grandiraponi/Puoi seguire Tinti qui: https://www.instagram.com/sandanieletinti/Puoi seguire The Comedy Club qui: https://www.instagram.com/thecomedyclub.it/Tintoria è anche su TikTok: https://www.tiktok.com/@tintoriapodcastRegia e montaggio: Enrico Berardi ( @enricoberardivideographer-3126 ) https://focusaziende.itRiprese: Leonardo PicozziAudio:Antonio ArcieriLa sigla di Tintoria è a opera di Di Gregorio (https://open.spotify.com/artist/72kN7wU0KWqEDkHYrvT6Vi)Sigla animata:Crocopie Studiowww.206lab.com/crocopie-studiowww.instagram.com/crocopie_studio
Ogni due mesi c'è Altre Indagini: altre storie di Stefano Nazzi per le persone abbonate al Post. Per ascoltare Altre Indagini, abbonati al Post. Il 23 dicembre 1984 alle 19.08 una bomba esplose sul treno Rapido 904, da Napoli a Milano mentre percorreva la Grande Galleria dell'Appennino, tra le stazioni di Vernio, in Toscana, e San Benedetto San Val di Sambro, in Emilia-Romagna. Morirono 15 persone. Un'altra persona morì mesi dopo per le lesioni riportate. I feriti furono più di 250. Quella notte i soccorsi furono molto difficili perché la bomba era stata fatta esplodere mentre il treno si trovava a metà della galleria e l'esplosione aveva fatto saltare le linee elettriche. Fu chiamata la strage di Natale. Le indagini vennero affidate alla procura di Firenze perché secondo le testimonianze la bomba era stata piazzata sul treno da un uomo salito alla stazione di Santa Maria Novella. Fu il procuratore Pier Luigi Vigna a occuparsi dell'inchiesta. Le indagini coinvolsero Cosa Nostra, la mafia siciliana, la camorra napoletana, un politico, futuro deputato della Repubblica, i servizi segreti, elementi legati alla destra eversiva. Fu una strage ideata, secondo quello che scoprì Vigna, dalla mafia con l'aiuto di vari altri gruppi criminali che si unirono per distogliere l'attenzione da indagini che in quel periodo si stavano svolgendo. A Palermo le testimonianze del collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta avevano condotto la procura a chiedere centinaia di arresti. Anche a Napoli la camorra era stata colpita da indagini e arresti. E parte dei vertici dei servizi segreti erano stati coinvolti nella scoperta degli elenchi della loggia massonica Propaganda 2, la P2, guidata da Licio Gelli. L'obiettivo di chi compì quella strage era quello di riportare l'attenzione della magistratura al terrorismo distogliendo l'attenzione dalle organizzazioni criminali e dalle attività dei cosiddetti servizi segreti deviati. L'esplosivo usato per far esplodere la carrozza nove del Rapido 904, il Semtex H, fu lo stesso utilizzato otto anni dopo per uccidere, a Palermo, in via D'Amelio, Paolo Borsellino e la sua scorta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
References Jeffrey Bale, The Darkest Sides of Politics: Postwar Fascism, Covert Operations, and Terrorism. London: Routledge 2018. Antonella Beccaria, Segreti della Massonera in Italia. Roma: Newton Saggistica, 2013. John Berry, "David Kennedy Testifies to Link With Sindona," Washington Post, January 10, 1979. Rupert Cornwell, God's banker: an account of the life and death of Roberto Calvi. London: Gollancz 1983. Giorgio Galli, La venerabile trama. La vera storia di Licio Gelli e Della P2. Torino: Copertina di Dada Effe, 2007. Richard Hammer, The Vatican Connection: The True Story of a Billion-Dollar Conspiracy Between the Catholic Church and the Mafia. New York City: Open Road Media, 2016. Marco Preve and Ferruccio Sansa, Il Partito del Cemento. Politici, imprenditori, banchieri, la nuova speculazione edizia. Milano: chiarelettere, 2008. Gianni Simoni, Giuliano Turone, Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia. Milano: Garzanti, 2010.
A cura di Daniele Biacchessi Passano 43 anni e la verità giudiziaria per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti, oltre 200 feriti), diventa sempre più chiara. Le aule dei Tribunali hanno accertato le responsabilità di membri di organizzazioni neofasciste come i Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari), nella ideazione dell'attentato, e il ruolo della loggia massonica P2, dell'Ufficio affari Riservati del Ministero dell'Interno, dei vertici del Sismi (il servizio segreto militare di allora). Condannati in via definitiva Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini, Licio Gelli, Francesco Pazienza, Giuseppe Belmonte, Pietro Musumeci, e in primo grado Gilberto Cavallini, Paolo Bellini. Dunque una strage fascista. La matrice dell'attentato però divide ancora la classe politica. Nel 43/o anniversario, e dopo le accuse del presidente dell'associazione dei parenti, Paolo Bolognesi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio sembra gettare acqua sul fuoco: "La strage alla stazione di Bologna è una ferita aperta per tutto il Paese e solo una verità senza zone d'ombra può portare ad un'autentica giustizia. In sede giudiziaria è stata accertata la matrice neofascista della strage ". A Nordio Bolognesi rimproverava un suo intervento, dei mesi scorsi, sul tema dei giudici popolari over 65, un cavillo che ha minacciato il processo di appello a Gilberto Cavallini. Ma alla Camera si discuterà la mozione di Andrea De Maria, del Pd, "dove si sottolinea il valore delle motivazioni della sentenza del processo di primo grado cosiddetto 'ai mandanti'". Viene confermata la proposta di Fratelli d'Italia di una commissione d'inchiesta bicamerale sugli anni di piombo, mentre al Senato il presidente Ignazio La Russa ricorderà in Aula l'anniversario. La divisione resta.
A cura di Daniele Biacchessi Passano 43 anni e la verità giudiziaria per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti, oltre 200 feriti), diventa sempre più chiara. Le aule dei Tribunali hanno accertato le responsabilità di membri di organizzazioni neofasciste come i Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari), nella ideazione dell'attentato, e il ruolo della loggia massonica P2, dell'Ufficio affari Riservati del Ministero dell'Interno, dei vertici del Sismi (il servizio segreto militare di allora). Condannati in via definitiva Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini, Licio Gelli, Francesco Pazienza, Giuseppe Belmonte, Pietro Musumeci, e in primo grado Gilberto Cavallini, Paolo Bellini. Dunque una strage fascista. La matrice dell'attentato però divide ancora la classe politica. Nel 43/o anniversario, e dopo le accuse del presidente dell'associazione dei parenti, Paolo Bolognesi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio sembra gettare acqua sul fuoco: "La strage alla stazione di Bologna è una ferita aperta per tutto il Paese e solo una verità senza zone d'ombra può portare ad un'autentica giustizia. In sede giudiziaria è stata accertata la matrice neofascista della strage ". A Nordio Bolognesi rimproverava un suo intervento, dei mesi scorsi, sul tema dei giudici popolari over 65, un cavillo che ha minacciato il processo di appello a Gilberto Cavallini. Ma alla Camera si discuterà la mozione di Andrea De Maria, del Pd, "dove si sottolinea il valore delle motivazioni della sentenza del processo di primo grado cosiddetto 'ai mandanti'". Viene confermata la proposta di Fratelli d'Italia di una commissione d'inchiesta bicamerale sugli anni di piombo, mentre al Senato il presidente Ignazio La Russa ricorderà in Aula l'anniversario. La divisione resta.
Le 2 août 1980 a lieu en Italie l'attaque terroriste la plus meurtrière des "Années de plomb" : l'attentat de la gare de Bologne qui a fait 85 morts. 43 ans plus tard, ce drame reste en partie inexpliqué, ses responsables n'ont pas tous été identifiés. Si l'explosion a été revendiquée par les NAR, un groupe terroriste néo-fasciste, une question demeure : qui a financé cet attentat ? Derrière cette attaque, il y a de l'argent sale, et un potentiel suspect bien connu de la justice italienne pour son implication dans plusieurs autres affaires de détournement de fonds : Licio Gelli. Celui que l'on appelait "le marionnettiste" régnait sur une organisation secrète d'extrême-droite, une loge maçonnique appelée "P2" pour "Propaganda Due" qui avait ses habitudes en Suisse dont elle appréciait la discrétion des banques. Qui était vraiment Licio Gelli ? Et qu'ont fait les justices suisses et italiennes pour faire la lumière sur l'attentat de Bologne ? Pour remonter le fil de cette histoire complexe et encore sensible, pour comprendre l'influence d'un personnage comme Licio Gelli, les journalistes d'investigation Marie Maurisse et François Pilet sont notamment allés enquêter en Italie, auprès des familles des victimes de l'attentat de Bologne et de ceux qui les défendent.Le podcast "Dangereux millions" vous raconte comment la Suisse est devenue la lessiveuse des escrocs du monde entier. Bienvenue dans le monde feutré du crime financier. Qui, dans cet épisode, nous ramène à une période dramatique de l'Histoire, celle des années 70 et de ses vagues d'attentats meurtriers en Italie. "Dangereux Millions", un podcast coproduit par le média public swissinfo, le service d'information en ligne de la Société suisse de radiodiffusion et Europe 1 Studio, avec Gotham City.Mots-clés : Bologne - Italie - Yvonne - NAR - Noyaux armés révolutionnaires - Andrea Speranzoni - Guerre Froide - Aldo Moro - Brigades rouges - UBS - Marc Bonnant - Suisse - Genève - Champ-Dollon - banque Ambrosiano - Roberto Calvi - Monaco - Arezzo - Carlos CREDITS : Réalisation et composition des musiques originales : Julien Tharaud Direction SWI swissinfo.ch : Jo Fahy Direction Europe 1 Studio : Fannie Rascle Conseil éditorial : Susanne Reber Relecture : Virginie Mangin Archives SWI swissinfo.ch : Caroline Honegger Archives Europe 1 : Laetitia Casanova, Benoît Muckensturm et Sylvaine Denis Illustration : Kai Reusser Promotion SWI swissinfo.ch : Xin Zhang et Carlo PisaniPromotion et Diffusion Europe 1 Studio : Kelly Decroix et Eloïse Bertil
Le 2 août 1980 a lieu en Italie l'attaque terroriste la plus meurtrière des 'Années de plomb' : l'attentat de la gare de Bologne qui a fait 85 morts. 43 ans plus tard, ce drame reste en partie inexpliqué, ses responsables n'ont pas tous été identifiés. Si l'explosion a été revendiquée par les NAR, un groupe terroriste néo-fasciste, une question demeure : qui a financé cet attentat ? Derrière cette attaque, il y a de l'argent sale, et un potentiel suspect bien connu de la justice italienne pour son implication dans plusieurs autres affaires de détournement de fonds : Licio Gelli. Celui que l'on appelait 'le marionnettiste' régnait sur une organisation secrète d'extrême-droite, une loge maçonnique appelée 'P2' pour 'Propaganda Due' qui avait ses habitudes en Suisse dont elle appréciait la discrétion des banques. Qui était vraiment Licio Gelli ? Et qu'ont fait les justices suisses et italiennes pour faire la lumière sur l'attentat de Bologne ? Pour remonter le fil de cette histoire complexe et encore sensible, pour comprendre l'influence d'un personnage comme Licio Gelli, les journalistes d'investigation Marie Maurisse et François Pilet sont notamment allés enquêter en Italie, auprès des familles des victimes de l'attentat de Bologne et de ceux qui les défendent.Le podcast 'Dangereux millions' vous raconte comment la Suisse est devenue la lessiveuse des escrocs du monde entier. Bienvenue dans le monde feutré du crime financier. Qui, dans cet épisode, nous ramène à une période dramatique de l'Histoire, celle des années 70 et de ses vagues d'attentats meurtriers en Italie. 'Dangereux Millions', un podcast coproduit par le média public swissinfo, le service d'information en ligne de la Société suisse de radiodiffusion et Europe 1 Studio, avec Gotham City.Mots-clés : Bologne - Italie - Yvonne - NAR - Noyaux armés révolutionnaires - Andrea Speranzoni - Guerre Froide - Aldo Moro - Brigades rouges - UBS - Marc Bonnant - Suisse - Genève - Champ-Dollon - banque Ambrosiano - Roberto Calvi - Monaco - Arezzo - Carlos CREDITS : Réalisation et composition des musiques originales : Julien Tharaud Direction SWI swissinfo.ch : Jo Fahy Direction Europe 1 Studio : Fannie Rascle Conseil éditorial : Susanne Reber Relecture : Virginie Mangin Archives SWI swissinfo.ch : Caroline Honegger Archives Europe 1 : Laetitia Casanova, Benoît Muckensturm et Sylvaine Denis Illustration : Kai Reusser Promotion SWI swissinfo.ch : Xin Zhang et Carlo PisaniPromotion et Diffusion Europe 1 Studio : Kelly Decroix et Eloïse Bertil
Che cos'è di preciso la Massoneria e perché coloro che ne fanno parte si nascondono dietro costumi e rituali elaborati e, soprattutto, dietro il segreto che nasconde al mondo i loro incontri e le loro attività? Davvero controllano il mondo come burattinai? E in che modo l'eversiva Loggia P2 di Licio Gelli è stata legata alla Massoneria?Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito:https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClubPagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.PolidoroTwitter: https://twitter.com/massimopolidoroSito e blog: http://www.massimopolidoro.comIscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Works Cited Antonella Beccaria, Fabio Repici, Mario Vaudano, 2021. I soldi della P2. Sequestri, casinò, mafia e neofascismo: la lunga scia che porta a Gelli. Roma: PaperFirst. Paolo Biondani, "È morto Pierluigi Concutelli. Dalle stragi agli omicidi politici, i segreti del super killer neofascista," Espresso, March 15, 2023, https://espresso.repubblica.it/attualita/2023/03/15/news/morto_pierluigi_concutelli_segreti-392217429/ Chiera era costui, Gaetano Amoroso, Milano 1955 - 1976, http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/scheda.asp?ID=1578&myword=gaetano Giorgio Galli, 2007. La venerabile trama. La vera storia di Licio Gelli e della P2. Torino: Lindau. Eugenio Occorsio, 2021. Non dimenticare, non odiare. Storia di mio padre e di tuo nonno. Milano: Baldini & Castoldi. Nicola Rao, 2014. Trilogia Della Celtica. Milano: Sperling & Kupfer. Ugo Maria Tassinari, "7 aprile 1976: un colpo alla nuca uccide l'autonomo Mario Salvi," L'alter-Ugo, April 7, 2020, https://www.ugomariatassinari.it/mario-salvi-velluto/ Ugo Maria Tassinari, "14 marzo 1976: protesta antifranchista. La polizia spara e uccide un passante," L'alter-Ugo, March 15, 2021, https://www.ugomariatassinari.it/mario-marotta/ Ugo Maria Tassinari, "29 aprile 1976: rappresaglia per Amoroso. Ucciso a Milano Enrico Pedenovi," L'alter-Ugo, April 29, 2020, https://www.ugomariatassinari.it/enrico-pedenovi/
Da dove nasce il potere di Licio Gelli? Vediamo gli inizi della sua storia. La storia di un uomo che viene dal nulla o quasi: Gelli. Vuoi approfondire? Vai su https://www.italiamistero.it/il-giovane-licio-gelli/. #italiamistero #liciogelli #giovaneliciogelli
The Fellas wrap up Gladio
Matt and Roswell are back to discuss the least-secret secret society in the world— the Freemasons. We delve into their history, both mythological & historical, in addition to their influence on early American politics. We also discuss P2, A.K.A. Propaganda Due, an Italian Masonic lodge headed by Licio Gelli which acted as a shadow government in Italy and was accused of many illicit activities.
References Jeffrey Bale, The Darkest Sides of Politics: Postwar Fascism, Covert Operations, and Terrorism. London: Routledge 2018. John Berry, "David Kennedy Testifies to Link With Sindona," Washington Post, January 10, 1979. Rupert Cornwell, God's banker: an account of the life and death of Roberto Calvi. London: Gollancz 1983. Giorgio Galli, La venerabile trama. La vera storia di Licio Gelli e Della P2. Torino: Copertina di Dada Effe, 2007. Richard Hammer, The Vatican Connection: The True Story of a Billion-Dollar Conspiracy Between the Catholic Church and the Mafia. New York City: Open Road Media, 2016. Marco Preve and Ferruccio Sansa, Il Partito del Cemento. Politici, imprenditori, banchieri, la nuova speculazione edizia. Milano: chiarelettere, 2008. Gianni Simoni, Giuliano Turone, Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia. Milano: Garzanti, 2010.
References Jeffrey Bale, The Darkest Sides of Politics: Postwar Fascism, Covert Operations, and Terrorism. London: Routledge 2018. Rupert Cornwell, God's banker: an account of the life and death of Roberto Calvi. London: Gollancz 1983. Giorgio Galli, La venerabile trama. La vera storia di Licio Gelli e Della P2. Torino: Copertina di Dada Effe, 2007. Richard Hammer, The Vatican Connection: The True Story of a Billion-Dollar Conspiracy Between the Catholic Church and the Mafia. New York City: Open Road Media, 2016. Marco Preve and Ferruccio Sansa, Il Partito del Cemento. Politici, imprenditori, banchieri, la nuova speculazione edizia. Milano: chiarelettere, 2008. Gianni Simoni, Giuliano Turone, Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia. Milano: Garzanti, 2010. For the podcast Joshua Stephens cites, featuring Anthony S. Luciano Raimondi, see https://www.jordanharbinger.com/anthony-s-luciano-raimondi-the-mob-enforcer-part-one/
Roma, 17 gennaio 1994. Bettino Craxi testimonia nel corso di un'udienza del processo alla Loggia P2 di Licio Gelli (parte 2).Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisetta...Il nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcodeCool Intro - Stings di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100504Artista: http://incompetech.com/
Roma, 17 gennaio 1994. Bettino Craxi testimonia nel corso di un'udienza del processo alla Loggia P2 di Licio Gelli (parte 1).Per ascoltare la seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=OpVEk_Anx6IIl nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcodeCool Intro - Stings di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100504Artista: http://incompetech.com/
A cura di Daniele Biacchessi Non c'è pace sull'accertamento della verità per la strage di Capaci, di cui ieri ricorreva il trentesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. Ora, a distanza di tutto questo tempo, vengono alla luce ombre nere dietro all'attentato. Non solo mafia, anche apparati dello Stato e altri soggetti esterni a Cosa Nostra. Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell'organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nei pressi dello svincolo di Capaci per un sopralluogo qualche mese prima della strage. È una delle ipotesi su cui sono in corso verifiche da parte degli inquirenti. Su questo scenario poi stava probabilmente indagando Paolo Borsellino e per questo sarebbe stata decisa l'accelerazione che ha portato, 57 giorni dopo la strage di Capaci, alla strage di Via d'Amelio. Borsellino aveva capito e aveva cominciato a scavare sui collegamenti tra la mafia di Totò Riina e le frange eversive della destra italiana a sua volta collegate con la P2 di Licio Gelli. L'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato ha indagato a lungo sulla vicenda con la famosa inchiesta Sistemi criminali poi archiviata: tra gli indagati vi erano appunto Stefano Delle Chiaie e Licio Gelli. "L'opinione che mi sono fatto è che Borsellino deve essere ucciso in quei 19 giorni perché ha capito che dietro la strage di Capaci ci sono entità esterne a Cosa nostra, ci sono spezzoni di Servizi, pezzi deviati dello Stato e annota tutto questo nella sua agenda rossa con uno sgomento che è progressivo e un senso di impotenza che è progressivo perché lui capisce che sarà la mafia ad ucciderlo, ma che ci sono entità superiori che lo decideranno", dice Scarpinato. Ma Delle Chiaie è morto e non potrà più essere interrogato. E come nel passato della strategia della tensione la verità tra Storia e indagini giungerà al suo capolinea. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Non c'è pace sull'accertamento della verità per la strage di Capaci, di cui ieri ricorreva il trentesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. Ora, a distanza di tutto questo tempo, vengono alla luce ombre nere dietro all'attentato. Non solo mafia, anche apparati dello Stato e altri soggetti esterni a Cosa Nostra. Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell'organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nei pressi dello svincolo di Capaci per un sopralluogo qualche mese prima della strage. È una delle ipotesi su cui sono in corso verifiche da parte degli inquirenti. Su questo scenario poi stava probabilmente indagando Paolo Borsellino e per questo sarebbe stata decisa l'accelerazione che ha portato, 57 giorni dopo la strage di Capaci, alla strage di Via d'Amelio. Borsellino aveva capito e aveva cominciato a scavare sui collegamenti tra la mafia di Totò Riina e le frange eversive della destra italiana a sua volta collegate con la P2 di Licio Gelli. L'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato ha indagato a lungo sulla vicenda con la famosa inchiesta Sistemi criminali poi archiviata: tra gli indagati vi erano appunto Stefano Delle Chiaie e Licio Gelli. "L'opinione che mi sono fatto è che Borsellino deve essere ucciso in quei 19 giorni perché ha capito che dietro la strage di Capaci ci sono entità esterne a Cosa nostra, ci sono spezzoni di Servizi, pezzi deviati dello Stato e annota tutto questo nella sua agenda rossa con uno sgomento che è progressivo e un senso di impotenza che è progressivo perché lui capisce che sarà la mafia ad ucciderlo, ma che ci sono entità superiori che lo decideranno", dice Scarpinato. Ma Delle Chiaie è morto e non potrà più essere interrogato. E come nel passato della strategia della tensione la verità tra Storia e indagini giungerà al suo capolinea. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Non c'è pace sull'accertamento della verità per la strage di Capaci, di cui ieri ricorreva il trentesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. Ora, a distanza di tutto questo tempo, vengono alla luce ombre nere dietro all'attentato. Non solo mafia, anche apparati dello Stato e altri soggetti esterni a Cosa Nostra. Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell'organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nei pressi dello svincolo di Capaci per un sopralluogo qualche mese prima della strage. È una delle ipotesi su cui sono in corso verifiche da parte degli inquirenti. Su questo scenario poi stava probabilmente indagando Paolo Borsellino e per questo sarebbe stata decisa l'accelerazione che ha portato, 57 giorni dopo la strage di Capaci, alla strage di Via d'Amelio. Borsellino aveva capito e aveva cominciato a scavare sui collegamenti tra la mafia di Totò Riina e le frange eversive della destra italiana a sua volta collegate con la P2 di Licio Gelli. L'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato ha indagato a lungo sulla vicenda con la famosa inchiesta Sistemi criminali poi archiviata: tra gli indagati vi erano appunto Stefano Delle Chiaie e Licio Gelli. "L'opinione che mi sono fatto è che Borsellino deve essere ucciso in quei 19 giorni perché ha capito che dietro la strage di Capaci ci sono entità esterne a Cosa nostra, ci sono spezzoni di Servizi, pezzi deviati dello Stato e annota tutto questo nella sua agenda rossa con uno sgomento che è progressivo e un senso di impotenza che è progressivo perché lui capisce che sarà la mafia ad ucciderlo, ma che ci sono entità superiori che lo decideranno", dice Scarpinato. Ma Delle Chiaie è morto e non potrà più essere interrogato. E come nel passato della strategia della tensione la verità tra Storia e indagini giungerà al suo capolinea. Credits: Agenzia Fotogramma
Nel 1991 spuntano le bobine integrali con i nomi dei congiurati del Golpe Borghese. Tra i nomi eliminati compaiono quelli di Licio Gelli e Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale. Nomi che Pecorelli, forse, già conosceva. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dalle indagini sull'omicidio Pecorelli sparirono verbali, testimonianze, identikit e reperti. Due giorni dopo la sua morte una voce anonima indica come mandante “Licio Gelli” e avverte che tale persona sarebbe sul punto di lasciare l'Italia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Racconto di FEDERICO BETTUZZIEra il 18 Giugno 1982, sotto un'arcata del ponte dei frati neri a Londra viene ritrovato il corpo senza vita di Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano. Una vicenda, quella di Calvi che si intreccia con moltissimo altri misteri d'Italia , dal crack Sindona allo IOR di Marcinkus, dalla Loggia P2 di Licio Gelli alla Banda della Magliana, incrociando mafia, camorra e servizi segreti. Uno dei piu' intricati e complessi misteri italiani.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/su6To8i_Ul8Il Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Felipe Pigna conversó con el periodista y escritor español, Eduardo Bravo, acerca de su libro, Villa Wanda, el cuál narra la historia de Licio Gelli, un agente italiano de la logia masónica Propaganda Due, una logia masónica italiana que operó desde 1877 hasta 1976, implicado en el escándalo financiero del Banco Ambrosiano, acontecido en 1982. Asimismo, se lo conoce a Gelli porque fue uno de los Camisas Negras, un cuerpo de milicias que formó parte de las Fuerzas Armadas de la Italia fascista, durante la dictadura de Benito Mussolini, y por ser militante en Falange Española, un partido político español de ideología fascista, en apoyo al dictador Francisco Franco durante la Guerra Civil. Según el autor, Licio Gelli es “un personaje tan apasionante como oscuro y perverso”. Sumado a eso, se refirió al tiempo en que "el hombre de las mil caras" o "el titiritero siniestro" llegó a ser parte del entorno del gobierno de Perón. “A él lo trajo un personaje tan o más perverso que él, José López Rega, y llegó a ser embajador de asuntos económicos de la Argentina en Italia”
Chiamato a deporre in qualità di testimone nel corso del processo per il crack del Banco Ambrosiano Veneto (1991), Maurizio Costanzo spiega alla Corte i rapporti da lui avuti con Licio Gelli e la P2, affermando di aver aderito a tale Loggia nel 1978, per un bisogno di rapporti umani e solidarietà in un momento di solitudine della sua vita.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcode
Gladio è una storia che ne raccoglie molte. Quale filo conduttore puo' collegare il piano, solo, Licio Gelli, il bandito Giuliano, la mafia la Cia, Stalin e Churchill.Gladio e le operazioni stay-behind sono l'inizio di un cammino durato decenni nell'ombra.#italiamistero #gladio #servizisegreti
Racconto di FEDERICO BETTUZZIDuemila miliardi di lire, una truffa ai danni dell'erario di dimensioni gigantesche, a cavallo tra gli anni 70 ed 80, il cosidetto "scandalo dei petroli" vide protagonisti petrolieri, alti vertici della guardia di finanza, politici ed affaristi, toccando persino le liste della Loggia P2 di Licio Gelli. Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/jxn5oMRL7SYIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritaliano--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Quando si parla di trame oscure, di Italia dei misteri e dell'eversione, la cosiddetta Loggia P2, una loggia massonica segreta ed eversiva, guidata da Licio Gelli in qualità di “Gran Maestro”, non può non essere discussa. Ma che cosa è stata di preciso? E chi era veramente Licio Gelli? Ne parliamo oggi…Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Racconto di Federico BettuzziUna delle figure piu' misteriose e controverse, un filo nero che collega tutti gli angoli piu' bui e misteriosi della storia d'Italia. Chi era LICIO GELLI?Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/KwWLbUtL35AIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
41 anni fa, il 2 agosto 1980, 23 chilogrammi di esplosivo ad altissimo potenziale distruggeva la sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, la pensilina del primo binario, il sottopassaggio, Piazzale Medaglie d'oro. 85 morti e 200 feriti. Un paese che voleva solo andare al mare veniva colpito nel cuore dello snodo ferroviario del Paese, per mettere paura, per provocare reazioni autoritarie. 41 anni dopo a Bologna oggi si fa memoria con un corteo e le celebrazioni che prevedono l'orazione del Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, il fischio dei treni e il silenzio, e il discorso del ministro della Giustizia Marta Cartabia. Ma l'anniversario giunge nel bel mezzo del processo contro i mandanti. Sono gli ormai defunti Licio Gelli, Umberto Ortolani della loggia massonica P2, il capo dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'Interno Francesco Umberto D'Amato, il direttore del settimanale "Il Borghese" Mario Tedeschi. Accanto agli ispiratori e ai finanziatori dell'eccidio, emerge il ruolo di Paolo Bellini, neofascista e uomo di collegamento con i servizi segreti, riconosciuto dalla moglie nelle aule giudiziarie , come colui che viene ripreso in un frammento di video amatoriale girato intorno alle 10,25 di 41 anni fa da un turista tedesco. Paolo Bellini si aggiunge ai neofascisti già giudicati colpevoli: Valerio Fioravanti, Francesca Mambo, esecutori materiali condannati nel 1995, e poi Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, condannato l'anno scorso in primo grado. È una occasione unica e irripetibile per determinare le responsabilità di pezzi infedeli dello Stato che avevano ordinato la strage più grave in tempo di pace. Una sentenza che se dovesse confermare le accuse sarebbe una pietra miliare della giurisprudenza italiana. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Ferruccio Bovio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
41 anni fa, il 2 agosto 1980, 23 chilogrammi di esplosivo ad altissimo potenziale distruggeva la sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, la pensilina del primo binario, il sottopassaggio, Piazzale Medaglie d'oro. 85 morti e 200 feriti. Un paese che voleva solo andare al mare veniva colpito nel cuore dello snodo ferroviario del Paese, per mettere paura, per provocare reazioni autoritarie. 41 anni dopo a Bologna oggi si fa memoria con un corteo e le celebrazioni che prevedono l'orazione del Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, il fischio dei treni e il silenzio, e il discorso del ministro della Giustizia Marta Cartabia. Ma l'anniversario giunge nel bel mezzo del processo contro i mandanti. Sono gli ormai defunti Licio Gelli, Umberto Ortolani della loggia massonica P2, il capo dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'Interno Francesco Umberto D'Amato, il direttore del settimanale "Il Borghese" Mario Tedeschi. Accanto agli ispiratori e ai finanziatori dell'eccidio, emerge il ruolo di Paolo Bellini, neofascista e uomo di collegamento con i servizi segreti, riconosciuto dalla moglie nelle aule giudiziarie , come colui che viene ripreso in un frammento di video amatoriale girato intorno alle 10,25 di 41 anni fa da un turista tedesco. Paolo Bellini si aggiunge ai neofascisti già giudicati colpevoli: Valerio Fioravanti, Francesca Mambo, esecutori materiali condannati nel 1995, e poi Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, condannato l'anno scorso in primo grado. È una occasione unica e irripetibile per determinare le responsabilità di pezzi infedeli dello Stato che avevano ordinato la strage più grave in tempo di pace. Una sentenza che se dovesse confermare le accuse sarebbe una pietra miliare della giurisprudenza italiana. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Ferruccio Bovio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
41 anni fa, il 2 agosto 1980, 23 chilogrammi di esplosivo ad altissimo potenziale distruggeva la sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, la pensilina del primo binario, il sottopassaggio, Piazzale Medaglie d'oro. 85 morti e 200 feriti. Un paese che voleva solo andare al mare veniva colpito nel cuore dello snodo ferroviario del Paese, per mettere paura, per provocare reazioni autoritarie. 41 anni dopo a Bologna oggi si fa memoria con un corteo e le celebrazioni che prevedono l'orazione del Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, il fischio dei treni e il silenzio, e il discorso del ministro della Giustizia Marta Cartabia. Ma l'anniversario giunge nel bel mezzo del processo contro i mandanti. Sono gli ormai defunti Licio Gelli, Umberto Ortolani della loggia massonica P2, il capo dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'Interno Francesco Umberto D'Amato, il direttore del settimanale "Il Borghese" Mario Tedeschi. Accanto agli ispiratori e ai finanziatori dell'eccidio, emerge il ruolo di Paolo Bellini, neofascista e uomo di collegamento con i servizi segreti, riconosciuto dalla moglie nelle aule giudiziarie , come colui che viene ripreso in un frammento di video amatoriale girato intorno alle 10,25 di 41 anni fa da un turista tedesco. Paolo Bellini si aggiunge ai neofascisti già giudicati colpevoli: Valerio Fioravanti, Francesca Mambo, esecutori materiali condannati nel 1995, e poi Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, condannato l'anno scorso in primo grado. È una occasione unica e irripetibile per determinare le responsabilità di pezzi infedeli dello Stato che avevano ordinato la strage più grave in tempo di pace. Una sentenza che se dovesse confermare le accuse sarebbe una pietra miliare della giurisprudenza italiana. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Ferruccio Bovio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
On this edition of Parallax Views, historian Dr. Richard Drake of the University of Montana returns to the program to discuss the new 2nd edition of his book The Revolutionary Mystique and Terrorism in Contemporary Italy. In this conversation we discuss the terrorism, from both the radical left and the radical right, that rocked Italy in the 1960s, 1970s, and 1980s in what has become known as the Years of Lead. Among the topics of discussion are the hyper-fascist Traditionalist philosopher Julius Evola, the Red Brigades, the kidnapping of Aldo Moro, the deeper reasons for the Years of Lead, what the relevance of the Italian Years of Lead may be to Americans in light of the January 6th Capitol riots, the questions arising about murky subjects like Operation Gladio and Licio Gelli's P2 Masonic lodge, the failures of the Italian government in dealing with terrorism during the Years of Lead, and much, much more.
Speciale LICIO GELLI - CARPEORO racconta - Puntata 190 (21-03-2021)
Quarant’anni dopo, cosa resta e cosa furono Licio Gelli e la loggia segreta che hanno avvelenato e pervertito il corso della storia repubblicana. Di Carlo Bonini (coordinamento editoriale), Benedetta Tobagi (testo), con una testimonianza di Concita De Gregorio, coordinamento multimediale Laura Pertici. Multimedia e produzione di Gedi Visual
P2, quarant'anni fa la scoperta degli elenchi di Licio Gelli. Il 17 marzo 1981 la perquisizione nell'ufficio del “venerabile” negli stabilimenti della Giole di Castiglion Fibocchi (Arezzo) permette di svelare un “sistema di potere occulto” che voleva governare l'Italia. Così lo chiama uno dei suoi scopritori, il giudice Giuliano Turone che 40 anni fa, insieme al suo collega Gherardo Colombo, inviò una pattuglia di finanzieri di Milano ad effettuare le perquisizioni. “Il sistema P2 – racconta il giudice Turone a Memos - è un meccanismo grazie al quale gruppi di potere fanno sì che le decisioni rilevanti vengano prese attraverso percorsi sotterranei e invisibili, in modo tale da dare la sensazione ai cittadini di essere governati da una democrazia, ma in realtà da una democrazia svuotata dall'interno dei suoi caratteri essenziali”. Due mesi e mezzo dopo la perquisizione di Castiglion Fibocchi, il 4 luglio 1981, viene ritrovato quel documento che è un po' la carta politica e ideologica della P2. E' il cosiddetto “piano di rinascita democratica”, redatto tra il ‘75-76. “Il Piano di rinascita democratica di Gelli – secondo Giuliano Turone - non è altro che una sorta di costituzione, regolamento, di quel colpo di stato strisciante che era il sistema di potere occulto. Dal piano emerge lo statuto del sistema di potere occulto P2 che, non a caso, tra il ‘75-76 e la fine del 1980 ha il suo massimo di potere e gestisce – sostiene il giudice Turone -tutto quello che accade in quel quinquennio. Grazie alle indagini, fatte allora e successivamente, è emerso che il sistema di potere occulto lo troviamo dappertutto. C'è sia dietro al caso Moro, che dietro la strage di Bologna”. Le analisi di Giuliano Turone sono raccolte in un libro dal titolo “Italia Occulta” (Chiarelettere, 2021) che la prossima settimana uscirà in una edizione aggiornata.
P2, quarant’anni fa la scoperta degli elenchi di Licio Gelli. Il 17 marzo 1981 la perquisizione nell’ufficio del “venerabile” negli stabilimenti della Giole di Castiglion Fibocchi (Arezzo) permette di svelare un “sistema di potere occulto” che voleva governare l’Italia. Così lo chiama uno dei suoi scopritori, il giudice Giuliano Turone che 40 anni fa, insieme al suo collega Gherardo Colombo, inviò una pattuglia di finanzieri di Milano ad effettuare le perquisizioni. “Il sistema P2 – racconta il giudice Turone a Memos - è un meccanismo grazie al quale gruppi di potere fanno sì che le decisioni rilevanti vengano prese attraverso percorsi sotterranei e invisibili, in modo tale da dare la sensazione ai cittadini di essere governati da una democrazia, ma in realtà da una democrazia svuotata dall’interno dei suoi caratteri essenziali”. Due mesi e mezzo dopo la perquisizione di Castiglion Fibocchi, il 4 luglio 1981, viene ritrovato quel documento che è un po’ la carta politica e ideologica della P2. E’ il cosiddetto “piano di rinascita democratica”, redatto tra il ‘75-76. “Il Piano di rinascita democratica di Gelli – secondo Giuliano Turone - non è altro che una sorta di costituzione, regolamento, di quel colpo di stato strisciante che era il sistema di potere occulto. Dal piano emerge lo statuto del sistema di potere occulto P2 che, non a caso, tra il ‘75-76 e la fine del 1980 ha il suo massimo di potere e gestisce – sostiene il giudice Turone -tutto quello che accade in quel quinquennio. Grazie alle indagini, fatte allora e successivamente, è emerso che il sistema di potere occulto lo troviamo dappertutto. C’è sia dietro al caso Moro, che dietro la strage di Bologna”. Le analisi di Giuliano Turone sono raccolte in un libro dal titolo “Italia Occulta” (Chiarelettere, 2021) che la prossima settimana uscirà in una edizione aggiornata.
Il 17 marzo 1981 durante le perquisizioni nella villa e nella fabbrica di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, in provincia di Arezzo, viene trovata la lista degli affiliati alla loggia "Propaganda 2" - con Benedetta Tobagi
Milano, 2 aprile 1996. Licio Gelli (già condannato a 18 anni in primo grado) depone nel corso del processo d'appello per il crack del Banco Ambrosiano. L'ex "Maestro venerabile" della loggia P2 si darà alla fuga dopo la condanna definitiva (12 anni). Sarà arrestato in Costa Azzurra nel 1998Il nostro sito internet: https://spazio70.com/ Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70 La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettanta Il nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/ Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70 Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70 Audio Radio Radicale https://creativecommons.org/licenses/... Cool Intro - Stings di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...) Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-... Artista: http://incompetech.com/
Milano, 4 marzo 1991. Bruno Tassan Din depone in qualità di imputato nel corso del processo per il crack del Banco Ambrosiano, raccontando la vicenda dell'acquisto del Corriere della sera da parte della Rizzoli e l'incontro con Licio Gelli, il «Maestro venerabile» della Loggia P2Il nostro sito internet: https://spazio70.com/ Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70 La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettanta Il nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/ Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70 Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70 Audio Radio Radicale https://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcode
Michele Sindona è stato un faccendiere, banchiere e criminale italiano. Membro illustre della loggia P2 di Licio Gelli, ha avuto chiare associazioni con Cosa nostra e con la famiglia Gambino negli Stati Uniti. Originario di Patti (Messina), Sindona diventa, nel corso degli anni Sessanta, uno dei più aggressivi banchieri del mondo; secondo Giulio Andreotti, addirittura “il salvatore della Lira”. La sua abilità? Legare in un nodo inestricabile di affari quattro pilastri della società italiana: politica, Vaticano, massoneria e mafia. Sindona arriverà ad estendere il suo dominio su un numero incalcolabile di banche e società finanziarie ed a controllare la metà dei titoli quotati a Piazza Affari. Il suo impero personale comincia a scricchiolare nel 1974, con il fallimento della Franklin Bank e con l’accusa di bancarotta mossagli dal governo americano. Fuggito in Sicilia nel 1979, dove resterà per 75 giorni per evitare l’arresto ed accusato di essere il mandante dell’omicidio Ambrosoli, il liquidatore di uno dei suoi istituti, ricompare poi negli Stati Uniti inscenando un finto sequestro e con una ferita ad una gamba. Condannato e poi estradato in Italia, morirà nel supercarcere di Voghera (dove è guardato a vista giorno e notte), sorseggiando un caffè al cianuro. Suicidio od omicidio? Ma chi è stato veramente Michele Sindona? In Sicilia, in quella lontana estate, cerca alleanze e protezioni oppure è solo un prigioniero in ostaggio? Come mai, indagando proprio su Sindona, la magistratura, questa volta milanese, arriverà a scoprire la loggia P2 di Licio Gelli? Che legame esiste tra i due misteriosi “suicidi” di Michele Sindona e Roberto Calvi? I segreti della mafia moderna, i misteri dei delitti politici degli anni Ottanta, gli enigmi delle stragi mafiose degli anni Novanta nascono da qui. Dal mistero Sindona. Entra a far parte della nostra community seguendo Blu Notte su Instagram e Twitter e iscriviti al canale Telegram per rimanere sempre aggiornato sulle prossime puntate cliccando su questi link: • Twitter: http://twitter.com/BluNottePodcast • Instagram: instagram.com/blu.notte.podcast • Telegram: https://t.me/BluNottePodcast
Dimitri and Khalid discuss the various Rashomonesque allegations that the Reagan/Bush campaign struck a secret deal with Iranian officials in October 1980 to delay the release of US hostages, the colorful cast of characters involved from Bill Casey to Licio Gelli to Count Alexandre de Marenches, and how this deal laid the sinister groundwork for what would eventually become known as the Iran-Contra Enterprise. For access to Subliminal Jihad's premium AL-WARA' FREQUENCY episodes and the SJ Discord server, become a patron at patreon.com/subliminaljihad.
Ma poi: chi è stato veramente Licio Gelli? A 40 anni ormai dalla strage di Bologna viene da chiedersi che cosa dovrebbe pensare chi non c’era del Maestro Venerabile della P2; e per quanti articoli l’attempato tenutario di questa rubrichetta abbia dedicato al soggetto, non può che confessare il proprio smarrimento: imbroglione o assassino stragista? Materassaio all’italiana o figura centrale degli arcana imperii tipo Nato o Cia?
Dalla verità sul 2 Agosto 1980, la risposta ad altri misteri Dicono che c'è un tempo per seminare. E uno, che stai lì ad aspettare. Questo, per le 85 vittime del 2 agosto 1980, per Paolo Bolognesi e per quanti hanno subIto il più grave attentato commesso in Italia in era di pace, è "il tempo della verità possibile. Anche se non ancora condivisa", commenta Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime. Dopo 40 anni, di processi, depistaggi, false piste e segreti di Stato, una nuova inchiesta punta a stabilire anche l'identità di "mandanti, finanziatori ed organizzatori dell'attentato, che puntava a destabilizzare il Paese". E sempre più tracce, anche finanziarie, conducono alla loggia P2 di Licio Gelli. Per la prima volta, dopo quell'estate drammatica, il capo dello Stato Sergio Mattarella torna sotto le Due Torri, per l'anniversario. "Per noi, un messaggio che invita ad andare avanti in questa direzione. A resistere, nonostante i depistaggi ancora in atto". E la verità su Bologna potrà far riaprire anche altre inchieste ferme su quegli anni. Bologna, come snodo- dunque - della storia tragica d'Italia.
Dalla verità sul 2 Agosto 1980, la risposta ad altri misteri Dicono che c'è un tempo per seminare. E uno, che stai lì ad aspettare. Questo, per le 85 vittime del 2 agosto 1980, per Paolo Bolognesi e per quanti hanno subIto il più grave attentato commesso in Italia in era di pace, è "il tempo della verità possibile. Anche se non ancora condivisa", commenta Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime. Dopo 40 anni, di processi, depistaggi, false piste e segreti di Stato, una nuova inchiesta punta a stabilire anche l'identità di "mandanti, finanziatori ed organizzatori dell'attentato, che puntava a destabilizzare il Paese". E sempre più tracce, anche finanziarie, conducono alla loggia P2 di Licio Gelli. Per la prima volta, dopo quell'estate drammatica, il capo dello Stato Sergio Mattarella torna sotto le Due Torri, per l'anniversario. "Per noi, un messaggio che invita ad andare avanti in questa direzione. A resistere, nonostante i depistaggi ancora in atto". E la verità su Bologna potrà far riaprire anche altre inchieste ferme su quegli anni. Bologna, come snodo- dunque - della storia tragica d'Italia.
Dalla verità sul 2 Agosto 1980, la risposta ad altri misteri Dicono che c'è un tempo per seminare. E uno, che stai lì ad aspettare. Questo, per le 85 vittime del 2 agosto 1980, per Paolo Bolognesi e per quanti hanno subIto il più grave attentato commesso in Italia in era di pace, è "il tempo della verità possibile. Anche se non ancora condivisa", commenta Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime. Dopo 40 anni, di processi, depistaggi, false piste e segreti di Stato, una nuova inchiesta punta a stabilire anche l'identità di "mandanti, finanziatori ed organizzatori dell'attentato, che puntava a destabilizzare il Paese". E sempre più tracce, anche finanziarie, conducono alla loggia P2 di Licio Gelli. Per la prima volta, dopo quell'estate drammatica, il capo dello Stato Sergio Mattarella torna sotto le Due Torri, per l'anniversario. "Per noi, un messaggio che invita ad andare avanti in questa direzione. A resistere, nonostante i depistaggi ancora in atto". E la verità su Bologna potrà far riaprire anche altre inchieste ferme su quegli anni. Bologna, come snodo- dunque - della storia tragica d'Italia.
Dalla verità sul 2 Agosto 1980, la risposta ad altri misteri Dicono che c'è un tempo per seminare. E uno, che stai lì ad aspettare. Questo, per le 85 vittime del 2 agosto 1980, per Paolo Bolognesi e per quanti hanno subIto il più grave attentato commesso in Italia in era di pace, è "il tempo della verità possibile. Anche se non ancora condivisa", commenta Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime. Dopo 40 anni, di processi, depistaggi, false piste e segreti di Stato, una nuova inchiesta punta a stabilire anche l'identità di "mandanti, finanziatori ed organizzatori dell'attentato, che puntava a destabilizzare il Paese". E sempre più tracce, anche finanziarie, conducono alla loggia P2 di Licio Gelli. Per la prima volta, dopo quell'estate drammatica, il capo dello Stato Sergio Mattarella torna sotto le Due Torri, per l'anniversario. "Per noi, un messaggio che invita ad andare avanti in questa direzione. A resistere, nonostante i depistaggi ancora in atto". E la verità su Bologna potrà far riaprire anche altre inchieste ferme su quegli anni. Bologna, come snodo- dunque - della storia tragica d'Italia.
durée : 00:53:56 - Affaires sensibles - par : Fabrice Drouelle - Aujourd'hui dans Affaires Sensibles l’histoire de la « Propaganda Due » ou Loge P2 et d'un homme, Licio Gelli qui a laissé une empreinte sulfureuse. Invité Francesco Giorgini journaliste italien correspondant à Paris pour Radio Popolare.
Propaganda due (meglio nota come P2) era una loggia massonica aderente al Grande Oriente d'Italia (GOI). Venne fondata nel 1877 con il nome di Propaganda massonica, nel periodo della sua conduzione da parte dell'imprenditore Licio Gelli assunse forme deviate rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell'ordinamento giuridico italiano. La P2 fu sospesa dal GOI il 26 luglio 1976; successivamente, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 sotto la presidenza del ministro Tina Anselmi concluse il caso P2 denunciando la loggia come una vera e propria «organizzazione criminale» ed «eversiva». Fu sciolta con un'apposita legge, la n°17 del 25 gennaio 1982.
Licio Gelli - Seconda puntata
Licio Gelli - Prima puntata
Chi erano i Rosa+Croce?Una confraternita segreta, un ordine segreto ermetico cristiano le cui connessioni con l'attuale ordine politico mondiale e non solo, appaiono incredibili. Ce ne parleranno tre autori, scrittori e simbolisti, Gianfranco Carpeoro, Michele Proclamato, Paolo Franceschetti, in un tour itinerante che farà tappa anche in Toscana, a Chiusi, il 29 e 30 aprile 2017.Nella seconda parte spazio a Andrea Panatta si occupa da diversi anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico e terapie energetiche. Ha studiato e praticato il Pranic Healing di Master Choa Kok Sui, esercitando per quattro anni la funzione di istruttore presso l’Accademia di Pranic Healing di Roma. È un appassionato di tecniche energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva, sciamanesimo Huna, Qigong cinese). Dal 2008 è counselor e formatore presso diverse strutture. Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. E' autore di "Istruzione per maghi erranti" e "La via della forza" (Spazio Interiore) in cui offre una visione molto particolare delle "guerre stellari" di tutti noi.La sera del 28 febbraio 1986, nel pieno centro di Stoccolma, venne ucciso a colpi di pistola il primo ministro svedese Olof Palme. Esponente chiave della socialdemocrazia europea, aveva idee politiche coraggiose e controcorrente. Tuttora il suo omicidio è irrisolto e avvolto nel mistero. Nel corso degli anni vennero a galla molte ipotesi, tra cui una pista italiana che coinvolgerebbe Licio Gelli. NStefania intervista il giornalista Aldo Garzia, autore del libro "Olof Palme: vita e assassinio di un socialista europeo". Chiude la puntata Barbara Marchand ed il maestro di Dietrologia,Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu www.bordernights.it
Chi erano i Rosa+Croce?Una confraternita segreta, un ordine segreto ermetico cristiano le cui connessioni con l'attuale ordine politico mondiale e non solo, appaiono incredibili. Ce ne parleranno tre autori, scrittori e simbolisti, Gianfranco Carpeoro, Michele Proclamato, Paolo Franceschetti, in un tour itinerante che farà tappa anche in Toscana, a Chiusi, il 29 e 30 aprile 2017.Nella seconda parte spazio a Andrea Panatta si occupa da diversi anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico e terapie energetiche. Ha studiato e praticato il Pranic Healing di Master Choa Kok Sui, esercitando per quattro anni la funzione di istruttore presso l’Accademia di Pranic Healing di Roma. È un appassionato di tecniche energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva, sciamanesimo Huna, Qigong cinese). Dal 2008 è counselor e formatore presso diverse strutture. Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. E' autore di "Istruzione per maghi erranti" e "La via della forza" (Spazio Interiore) in cui offre una visione molto particolare delle "guerre stellari" di tutti noi.La sera del 28 febbraio 1986, nel pieno centro di Stoccolma, venne ucciso a colpi di pistola il primo ministro svedese Olof Palme. Esponente chiave della socialdemocrazia europea, aveva idee politiche coraggiose e controcorrente. Tuttora il suo omicidio è irrisolto e avvolto nel mistero. Nel corso degli anni vennero a galla molte ipotesi, tra cui una pista italiana che coinvolgerebbe Licio Gelli. NStefania intervista il giornalista Aldo Garzia, autore del libro "Olof Palme: vita e assassinio di un socialista europeo". Chiude la puntata Barbara Marchand ed il maestro di Dietrologia,Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu www.bordernights.it
Empezamos disfrutando de la luz de las catedrales góticas. Gonzalo Giner, autor de "Las ventanas del cielo", nos habla de las vidrieras medievales, sus técnicas de trabajo y significado. Eduardo Bravo autor de "Villa Wanda", nos cuenta la vida del polémico Licio Gelli, protagonista de la etapa más oscura de la segunda mitad del siglo XX en Italia. Isber Sabrine, de la ONG Heritage for Peace, nos habla del trabajo de concienciación de refugiados en zonas de conflicto para que no pierdan el contacto con su pasado arqueológico y su tradición. Acabamos con Miguel Rivera Dorado, catedrático de Antropología Americana de la Universidad Complutense de Madrid, que nos habla de su último libro "El Chilam Balam de Chumayel".
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”.
Chi è stato davvero Licio Gelli? Ecco la visione dell'ex gran maestro Gianfranco Carpeoro nel dialogo con Paolo Franceschetti durante la puntata numero 180 di Border Nights in onda ogni martedi alle 22 su Web Radio Network. Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu
Chi è stato davvero Licio Gelli? Ecco la visione dell'ex gran maestro Gianfranco Carpeoro nel dialogo con Paolo Franceschetti durante la puntata numero 180 di Border Nights in onda ogni martedi alle 22 su Web Radio Network. Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu
Ultima puntata del 2015 di Border Nights, in onda stasera alle 22 su Web Radio Network. Come lo scorso anno il filone principale sarà legato al CarpeChristmas con una chiacchierata a tutto tondo con Gianfranco Carpeoro, insieme a Paolo Franceschetti. Partendo dalla recente morte di Licio Gelli si arriverà a parlare di molto altro. Stefania intervista Lara Pavanetto che parlerà di delitti rituali in varie epoche storiche, in particolare di un delitto del 1500 a Venezia, che presenta le stesse caratteristiche dei delitti attuali e gli stessi elementi esoterici. Border Nights tornerà in onda martedi 12 gennaio alle 22. Sarà sempre attiva la mail: bordernights@webradionetwork.eu vi aspettiamo anche sul gruppo Facebook Border Nights
Ultima puntata del 2015 di Border Nights, in onda stasera alle 22 su Web Radio Network. Come lo scorso anno il filone principale sarà legato al CarpeChristmas con una chiacchierata a tutto tondo con Gianfranco Carpeoro, insieme a Paolo Franceschetti. Partendo dalla recente morte di Licio Gelli si arriverà a parlare di molto altro. Stefania intervista Lara Pavanetto che parlerà di delitti rituali in varie epoche storiche, in particolare di un delitto del 1500 a Venezia, che presenta le stesse caratteristiche dei delitti attuali e gli stessi elementi esoterici. Border Nights tornerà in onda martedi 12 gennaio alle 22. Sarà sempre attiva la mail: bordernights@webradionetwork.eu vi aspettiamo anche sul gruppo Facebook Border Nights
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO, l'ex segretario della Commissione Parlamentare sulla P2 GIOVANNI DI CIOMMO, il presidente della sezione italiano per l'AGE NUCCIO FAVA, l'ex direttore de l'Unità e de ilFattoQuotidiano ANTONIO PADELLARO
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO
a cura di Alessandro Forlani
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO, l'ex segretario della Commissione Parlamentare sulla P2 GIOVANNI DI CIOMMO, lo scrittore ROBERTO GERVASO
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LICIO GELLI raccontato da Stefano Feltri