Island in the Mediterranean and region of Italy
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Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un po' il giro, non tanto dell'Italia, ma delle notizie. Una di queste potrebbe far arrabbiare molto gli studenti al rientro dalla pausa estiva. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/e7e34c2tz24rx7674cub0) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/e7e34c2tz24rx7674cub0/easyitalianpodcast174_transcript.html?rlkey=jnedhmeocmf9bbhxddar19bjd&st=0vyu2d0o&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/ygd5waux20l48e42woccj/easyitalianpodcast174_transcript.pdf?rlkey=m54d4pn3d9ev81m4n74rj78da&st=ct3uqpdi&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/o2eys39fwx9et526k44dp/easyitalianpodcast174_vocab.txt?rlkey=2af4qp3h4n3o5sosqhbhh6j1m&st=is741sm7&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/brz1xeg8ro058kitfbw3p/easyitalianpodcast174_vocab-semicolon.txt?rlkey=215zpcfpiz8u0areqtxphqu51&st=1jwdqp5g&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio What Italians Really Think About Their Politics - https://www.youtube.com/watch?v=BT7IvwSEUHE&t=7s Oggi si inizia dai banchi di scuola. Ma attenzione! Vietati i cellulari! Cosa ne pensate? Matteo e Raffaele ne parlano, e cercano di capire come funzionera'. Ma abbiamo proprio bisogno di avere sempre con noi il cellulare, e soprattutto, serve agli studenti? Il turista anonimo continua a colpire. Questa volta si sono seduti su una sedia. Quindi? Poveri turisti non possono nemmeno riposarsi un attimo tra un monumento ed un altro? Beh certo, possono riposarsi, ma non su una sedia di... Finiamo tutti a mare! Quest'anno le coste italiane sono apparentemente molto pulite, e c'e' una regione che ha vinto per essere la regione con il mare piu' pulito! Curiosi? Vi possiamo dare un indizio: Confina con Campania e Calabria. Indovinato? Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo. Matteo: [0:25] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:28] Settimana scorsa avevo il fiatone perché avevo fatto le scale a piedi, attività fisica. Questa settimana ho il fiatone stando fermo. Matteo: [0:39] No, è arrivato il caldo. Raffaele: [0:42] 31 gradi, sopra il 60 per cento di umidità: si suda da fermi, si soffre maledettamente. Matteo: [0:54] Mannaggia. Speriamo che questa cosa non continui. Raffaele: [0:57] Sei andato via giusto in tempo. Il problema che mi pongo io, Matteo, è che se a giugno, a metà giugno, fa così caldo e si soffre così tanto, cosa succede a luglio e agosto? Cioè dove andiamo a finire? Matteo: [1:16] E dove andiamo a finire? Raffaele: [1:18] E pensa che ci sta ancora chi è sui banchi di scuola a studiare con questo caldo. Matteo: [1:29] La vita in Italia in questo momento è calda. Raffaele: [1:32] È molto molto calda. Tu, Matteo, ricordi quando hai fatto l'esame di maturità? La data. Matteo: [1:41] Era giugno, le prime due settimane di giugno. Raffaele: [1:45] Grosso modo di questi tempi. (Sì sì.) Io invece ebbi la sfortuna... il mio cognome inizia con la T, quando si selezionò la lettera per decidere da dove iniziare per fare gli esami orali, giustamente uscì proprio la A. Estratta a sorte la A, e quindi io ero l'ultimo di tutta la classe a fare l'esame. L'ho fatto, se non ricordo male, il 4 luglio. E sono andato a fare l'esame di maturità, non so se te l'ho mai raccontato, col costumino. Cioè il costume e sopra il pantalone: finito l'esame, la prova orale dell'esame di maturità, siamo andati direttamente al mare a festeggiare. Ma si può studiare con questo caldo? Si può stare sui libri a scuola con questo caldo? Matteo: [2:35] No, sicuramente no. Fortunatamente tutte le scuole, a parte gli esami, sono chiuse e riapriranno a settembre. Raffaele: [2:47] Sì, generalmente chiudono intorno al 10 giugno, ma già molto prima ci sono tanti studenti che, finite le interrogazioni, finiti i test, i compiti in classe, come si chiamano, lasciano la scuola generalmente verso la fine di maggio. E ha senso proprio per questo discorso del caldo, considera che non siamo neanche ancora in estate ma già fa così caldo. Quando rientreranno a scuola gli studenti, probabilmente troveranno una novità. Bello o brutta? Non lo so, bisogna chiederlo a loro. Matteo: [3:26] Ah, e che novità troveranno? Poveri studenti, poveri studenti. Raffaele: [3:31] Poveri. A partire da settembre 2025 il cellulare in classe sarà vietato anche agli studenti delle scuole superiori. Matteo: [3:42] E questa è una cosa interessante, è un approccio molto... non dittatoriale, mi sembra un po'... dittatoriale mi sembra troppo, però non me lo aspettavo. Raffaele: [3:55] È un approccio forte, no? È stato fatto l'esperimento con le scuole inferiori, chiamiamole così, quindi le scuole elementari, le scuole medie, e poi adesso si è deciso di espandere questo divieto alle scuole superiori. Alle scuole elementari è stato facilissimo: forse nessun bambino alle scuole elementari ha il cellulare. Anzi mi correggo: io conosco tanti bambini che hanno il cellulare in quarta o quinta elementare ma non lo portano proprio a scuola. Alle medie già comincia ad essere complicato perché un po' tutti hanno il cellulare. Al liceo, alle scuole superiori sarà complicato far rispettare questo divieto. Matteo: [4:44] È una cosa interessante anche perché sto cercando di pensare, cercando di empatizzare il più possibile con i ragazzi e i genitori, per quanto posso ovviamente, e non trovo un motivo per andare contro questa decisione: è giusto che tu non puoi usare il cellulare in classe. Raffaele: [5:12] Eh, siamo sempre nel discorso del libero arbitrio, no? In teoria gli studenti dovrebbero capire che non è il caso di utilizzare il cellulare durante la lezione. Spieghiamo un attimo bene come funziona a partire da settembre: praticamente all'ingresso in classe ci sarà una cassettina oppure si utilizzerà semplicemente il cassetto della cattedra dell'insegnante. E ogni studente che entra in classe, oppure quando entra il professore, i ragazzi devono consegnare il cellulare, mettere il cellulare in questa cassettina o nel cassetto, in modalità non disturbare, di modo che vibrazioni e suonerie non diano fastidio. E recuperare il cellulare in teoria alla fine della giornata ma in pratica quando il professore uscirà di classe, i ragazzi andranno a controllarsi le notifiche, salvo poi rimettere il cellulare a posto quando entra il professore dell'ora successiva. Ha senso così? Cioè alla fine è solo un togliere il cellulare agli alunni durante la lezione? Matteo: [6:27] Allora la questione è che abbiamo a che fare con ragazzi giovani che per una questione anche fisica hanno dei seri problemi a comportarsi in maniera logica. Perché si stanno ancora sviluppando e quindi hanno bisogno di avere a che fare con delle regole e con dei divieti, secondo me. Cioè non puoi basarti sempre e solo sulla logicità, e il ragionamento che dovrebbero fare gli studenti, che sono giovani. Raffaele: [7:14] Eh lo so, ma dirgli proprio "lasciate il cellulare qua, spegnete il cellulare, consegnatelo"... Potresti anche dire "spegnetelo però tenetelo voi, ci fidiamo." Perché poi alla fine è quello un po' il discorso. Tu dici: " Non mi fido." Matteo: [7:28] No, il discorso è proprio quello, il discorso è: si può arrivare a quello dopo una... è un po' come nelle disintossicazioni forti, tu mi insegni... No anche tu, se tu vuoi prendere meno caffè, sei arrivato in una situazione in cui ne stai prendendo tanto, non è che inizi a prenderne di meno. Vai un po' drastico i primi periodi. Raffaele: [7:55] Eh non lo so, non lo so, ci sono diversi approcci, per questo non è così semplice la questione, perché tu dici: il cellulare in classe è un male, quindi la soluzione è togliamo il cellulare. Matteo: [8:11] Ma in realtà il cellulare in classe è un male. Raffaele: [8:14] Dipende da cosa ci fai. Matteo: [8:16] Ma in questo momento lasciando stare il "vorrei che fosse", però se eliminiamo il "come vorrei che fosse la classe ideale oggi", il cellulare e l'uso del cellulare in classe distrae solamente. Raffaele: [8:40] Allora voglio chiarire un po' la mia posizione: io fondamentalmente sono d'accordo con te, nel senso che sono d'accordo che dire ad un tredicenne "tieni il cellulare acceso sul banco durante la lezione" è un invito a nozze per lui. E invece di sentirsi il professore di storia e filosofia, aprirà TikTok e si guarderà i video silenziosamente facendo finta di seguire. Quindi diciamo che è un modo per togliere questa distrazione. Idealmente non sarebbe necessario. Idealmente la lezione dovrebbe essere coinvolgente, e ti dirò di più, dovrebbe trovare un modo per coinvolgere i ragazzi attivamente. E perché non coinvolgere anche con l'uso del cellulare? Cioè per me la scuola dovrebbe andare verso una digitalizzazione massiccia, forte, soprattutto in Italia dove invece su questo siamo un po' indietro. Non ci sono abbastanza computer per tutti gli allievi, non ci sono i tablet per tutti e consentire l'utilizzo del cellulare, in maniera coordinata con l'insegnante eh, attenzione... può essere invece un modo per sopperire a questa mancanza. Idealmente, eh... Matteo: [10:03] Sono d'accordo con te. Idealmente. Ma poi basta che... ricordo le mie lezioni di informatica, e non so se tu hai mai fatto lezioni in aula computer in cui c'erano questi grandi computer, dietro i quali... erano così grandi che ti potevi nascondere dietro il monitor. E lo studente, il suo primo obiettivo quando... non il suo primo obiettivo nel senso che si sveglia e pensa che vuole fare questo.... Ma il cervello ha costanti, dà costanti impulsi per distrarti, sempre. E al primo momento noi, anche senza cellulari, perché entrambi abbiamo fatto i nostri studi durante un periodo in cui non c'era proprio il cellulare... Raffaele: [10:58] Usciva, ti dico la verità, si mandavano gli sms. Matteo: [11:01] Sì, vabbè, però, insomma, era così, non... oltretutto era vietato, non potevi metterti col cellulare sul banco. Raffaele: [11:15] Però mi ricordo che già all'ultimo anno di liceo noi avevamo quasi tutti il cellulare e ci mandavamo i messaggini, quindi già si presentava il problema. Non potevi, chiaro che non potevi, però nessuno ti sequestrava nulla. Matteo: [11:28] Eh no, però la questione è che adesso non solo puoi mandare messaggini ma per esempio puoi compromettere un compito in classe, certo probabilmente ci saranno delle metodologie per i quali se c'è il compito in classe il cellulare viene tolto o comunque viene spento o non lo so. Però già la maggior parte degli studenti è ignorante... Ma buttiamoli proprio i cellulari... Cioè secondo me il cellulare genericamente dovrebbe essere iniziato ad usare a 20 anni, perché crea una serie di problemi. A meno che non si inizi a scuola a fare educazione digitale, che può essere anche fatta con carta e penna, però ti iniziano ad educare a come usare i social, come comportarsi, cosa fare, cosa non fare, cosa evitare. Raffaele: [12:31] E qui convergiamo, Matteo: hai detto una cosa bellissima, esattamente quello che proporrei di fare io, perché il problema secondo me non è la distrazione del cellulare sul banco. Certo le elimini, non hai più la distrazione. Ma non educhi a gestire il cellulare, e secondo me il problema di tanti ragazzi di oggi è proprio quello. Pensa che la proposta successiva di questo governo è: niente social media sotto i 15 anni. E di questo poi ne riparliamo magari in un'altra puntata. Però è per dire che secondo me anche questo divieto non è per non far distrarre gli studenti, è per evitare che magari anche gli episodi di bullismo in classe vengano ripresi con i cellulari, poi questi video girino nelle chat, sui social media e creino problemi poi giganteschi. Il problema è proprio quello. Il problema è cosa ci fanno i ragazzi col cellulare. E quindi dovrebbero essere educati all'utilizzo consapevole del cellulare. Secondo me a partire dalla scuola, quindi non sequestrando i cellulari, ma insegnando come usare i cellulari in maniera utile e non fare danni con i cellulari. E poi chiaramente c'è l'altra faccia della medaglia, ovvero una volta usciti da scuola non è che "cellulare libero per tutti, tutta la giornata". Perché attualmente è così, no? La scuola dice "vi vieto il cellulare a scuola, a casa decideranno i genitori, fate quello che volete." Il problema è poi che in questa altra metà della giornata, anche i genitori, anche la famiglia deve continuare con questa educazione all'utilizzo della tecnologia. Matteo: [14:19] Sì sì sì sì, purtroppo l'educazione è un grande problema. Raffaele: [14:33] Dove eravamo rimasti? Ma inteso settimana scorsa? A Roma con i turisti che si rubavano le statue e le basi delle colonne: è successo di nuovo? Non dirmi che è successo di nuovo... Matteo: [14:49] È successo, più o meno. Niente monopattini, niente basi di colonne, ma a quanto pare dei turisti hanno fatto un guaio. Raffaele: [14:59] Un guaio bello grosso e bello caro, molto caro. Parliamo ancora di comportamenti sbagliati nei musei. Questa volta siamo a Verona, un museo che si chiama Palazzo Maffei, che ospita delle opere d'arte. In particolare un'opera d'arte di un artista contemporaneo italiano che si chiama Nicola Bolla, che ha riprodotto una sedia ispirata a uno dei quadri più famosi di Van Gogh. E l'ha riprodotta totalmente fatta di cristallo e Swarovski, quindi uno degli oggetti più fragili per definizione. Raffaele: [15:48] Ebbene, durante una visita a questo museo, una coppia quasi anziana, adesso non sappiamo molti dati, vediamo soltanto le immagini dei video di sorveglianza. Questa coppia di signori anziani, aspetta l'uscita della guardia poi si avvicina furtivamente alla sedia, che si chiama proprio "la sedia di Van Gogh". Fin lì tutto bene, puoi avvicinarti, puoi fare le tue foto. Solo che a un certo punto lui si china e si siede, si appoggia sull'opera d'arte. Adesso, secondo te: è fatta di cristallo, come può andare a finire? (Malissimo. In frantumi.) Esatto. La sedia si è immediatamente spaccata. E, tu dirai: i due mortificati avranno informato la guardia che stava poco distante in qualche altra sala. "Guardate, è successo questo, non volevo, l'ho urtata e si è rotta." Invece i furbastri sono scappati via, hanno fatto finta di nulla, hanno lasciato il museo e si sono dileguati. Le guardie del museo si sono accorte del danno troppo tardi, perché sono uscite dal museo per provare a rintracciare i colpevoli ma non li hanno potuti trovare. E quindi il museo ha fatto una denuncia contro ignoti, si dice in questo caso: è una cosa che è possibile fare quando non sai chi ha fatto il danno, il furto, fai una denuncia contro ignoti. E i carabinieri in questo caso si sono attivati, hanno preso la situazione molto seriamente, dal video sono riconoscibili in volto i due, si vede per bene l'abbigliamento, gli oggetti che portano con sé. E quindi per adesso non l'hanno trovati, ma chissà che non li troveranno a breve. Matteo: [17:55] Beh, ci sono spera... speriamo, ma non tanto per una questione di, come dire: "Voglio punirli". Però non vorrei che iniziasse questo nuovo sport di "fa il danno e poi scappa". Raffaele: [18:15] Sì, no, non va bene. Il danno, tra l'altro, la sedia vale tra i 15.000 e i 50.000 euro, quindi non parliamo di milioni di euro, però comunque è un danno non da poco. E hanno contattato l'artista: fortunatamente l'artista, dopo aver constatato i danni ha detto "ok, sì, la possiamo sistemare." Tra l'altro l'artista è stato intervistato dai giornali e l'ha presa sul filosofico, diciamo così. Ha detto "No, non ci sono rimasto male anzi ci ho visto qualcosa di ironico e positivo, mi è sembrata quasi una performance di arte moderna". Matteo: [19:00] Vabbè certo, è stata registrata, l'ha vista forse. Raffaele: [19:04] Eh, si sarà fatto una risata e ha detto "Mi ha dato persino lo spunto per la prossima opera da realizzare". Matteo: [19:11] Ah, incredibile. Raffaele: [19:13] "Sedia spezzata con turista immortalato accovacciato", chissà. Secondo me questo è il calore. Troppo caldo sta dando alla testa. Hai un antidoto per tutto questo caldo? Matteo: [19:26] Eh certo: andate a mare! Raffaele: [19:35] Eh vabbè ma il mare in Italia... Cioè l'Italia è tutta mare, è una penisola, c'è talmente tanto di quel mare che non sai dove andare. Dove andare a mare? Matteo: [19:48] Possiamo chiederlo ai mitici della bandiera blu. Raffaele: [19:55] La bandiera blu è uno degli strumenti che si utilizza in Italia per identificare le condizioni del mare delle spiagge italiane. Dare una bandiera blu ad una spiaggia vuol dire che lì l'acqua è pulita e bella, è l'idea di massima. Quest'anno in Italia, nel 2025, abbiamo 246 bandiere blu, quindi abbiamo almeno 246 posti da scegliere per avere l'acqua eccellente e addirittura recentemente c'è stato uno studio dei laboratori delle agenzie ambientali che hanno fatto una statistica e hanno visto che la regione con l'acqua più pulita, inteso meno inquinata in tutta Italia, è la Puglia. Il 99,7% delle acque è eccellente, ha una qualità eccellente, quindi l'acqua meno inquinata, praticamente 99,7% vuol dire che è perfetta. (Non male.) Più nello specifico, Matteo, tra l'altro le bandiere blu confermano questo trend e anche il maggior numero di bandiere blu in tutta Italia ce l'hanno Liguria, Puglia e Calabria, quindi si conferma la Puglia tra le migliori destinazioni. Tu sei stato in Puglia, sei stato al mare, ricordi qualche spiaggia, ti va di consigliarmi quella che secondo te è la spiaggia più bella d'Italia o la spiaggia più bella in cui sei stato in Italia? Matteo: [21:40] Allora, io sono stato in Puglia sì. Sono stato nel Gargano. Quindi la parte vicino al tallone dello stivale. E poi sono stato al confine con la Puglia, nel Molise, più verso nord. Siamo andati ogni tanto, siamo sconfinati in Puglia, spiagge un po' più sabbiose. Non sono andato ma dicono che un posto meraviglioso sono le isole Tremiti. Raffaele: [22:18] Eh sì. Matteo: [22:20] Che sono di fronte la Puglia e il Molise. Raffaele: [22:23] Esatto, sono un po' bistrattate, vuol dire maltrattate, spesso dimenticate quando si parla di isole italiane perché pensano tutti quanti alle isole della Sicilia. Mentre invece le Tremiti in Puglia sono una destinazione turistica bella, bella, bella. Matteo: [22:45] Sì. Raffaele: [22:46] Io sono stato in Puglia, non sono stato a mare in Puglia, perché sono stato in inverno, anche nei luoghi insomma che poi d'estate sono belli affollati. Però non ho avuto la possibilità di godere della spiaggia quando sono stato in Puglia. Quindi la mia selezione varia un po' tra Lazio e Campania soprattutto. Ed in particolare ti voglio raccomandare in Campania Marina d'Ascea, anche qui Bandiera Blu, una bella spiaggia ampia, mare molto pulito. Ma non solo, ce ne sono tante. C'è Palinuro. C'è un posto adesso non mi ricordo neanche più come... insomma, in quale zona specificamente si trova. Quando eravamo più ragazzini con la famiglia andavamo in un posto che si chiama "lo scoglio della tartaruga". E si trova a Vico Equense, in provincia di Napoli, non troppo lontano da Sorrento. Ed era un posto fantastico perché tu arrivavi, poi dovevi prendere la barchetta e la barchetta ti portava in questa spiaggia. Si chiama scoglio della tartaruga perché ci sono dei sassi poco distante dalla spiaggia che hanno proprio la forma di una tartaruga. E c'era l'abitudine, adesso non penso sia più consentito, di arrampicarsi su questa tartaruga e tuffarsi dalla testa o dal guscio della tartaruga. Non ci sei mai stato? Non ne hai mai sentito parlare? Matteo: [24:27] No, ricordo vagamente. A Vico Equense ci sono stato spesso quando ero piccolo e tutta quella parte lì è fantastica, ci sono delle spiagge e dei panorami e dei profumi bellissimi. Pino, mi ricordo sempre questo profumo di pino, l'albero e il mare che assieme creano un... Guarda, mi sento a mare adesso solo a pensarci. Raffaele: [25:01] Eh, ma io... infatti questo è un esercizio psicologico. Se penso alla spiaggia e al mare, automaticamente mi rinfresco. Nel Lazio ti consiglio una spiaggia che si chiama Serapo. Tecnicamente la zona, la cittadina a cui appartiene si chiama Gaeta, quindi siamo tra Napoli e Roma, non troppo lontano da Terracina che menziono sempre. Ed è insomma una bella bella spiaggia. Occhio al traffico, non facilissima da raggiungere, bisogna parcheggiare, poi fare delle scalinate... però insomma merita. Secondo alcuni la spiaggia più bella in Italia invece è la spiaggia dei conigli a Lampedusa. Matteo: [25:46] Non ci sono mai stato, è molto famosa tant'è vero che ne ho sentito già parlare. Raffaele: [25:52] Eh sì, effettivamente guardare le foto... sembra di guardare i Caraibi o addirittura le Maldive o la Polinesia. Matteo: [26:02] Ce ne sono tantissime che ricordo in Sardegna. Raffaele: [26:06] Esatto, volevo dire questo. Cioè che ognuno può avere la sua preferita, io non sono mai stato in Sardegna, però secondo tanti le spiagge più belle in Italia sono proprio in Sardegna. Secondo posto forse per la Sicilia e poi Puglia ed altre. Però grosso modo l'idea collettiva è questa: le spiagge più belle in Italia sono in Sardegna. Sei mai stato a mare in Sardegna? Matteo: [26:36] Sì, sono stato a mare in Sardegna per un paio d'anni da giovane, liceale, sono andato con gli amici, ed è stato, penso, il mare più bello che abbia mai visto in vita mia: bellissimo. Limpidissimo. Raffaele: [26:59] Facciamo così: me ne parli un poco nel nostro after show, ci spostiamo di là e approfondiamo questo argomento, e anche qua parliamo di qualche altra cosa. Matteo: [27:12] È vero perché ho fatto qualcosa. Raffaele: [27:15] Cosa hai fatto? Matteo: [27:16] Mistero? Raffaele: [27:17] Mistero: se volete sapere cosa ha combinato Matteo dovete seguirci nel nostro after show. Ricordate che è uno dei nostri bonus per i sostenitori, i membri della nostra comunità. Quindi non perdete tempo, cliccate sul link nelle show notes, diventate sostenitori di Easy Italian, riceverete l'after show, la trascrizione integrale interattiva della puntata, la traduzione multilingue, ed il Vocab Helper che mostra a schermo fino a 10 tra le parole più importanti o più difficili minuto per minuto. E che vuoi di più dalla vita? Matteo: [27:55] Una spiaggia e del mare. Raffaele: [27:59] Io stavo per dire un Lucano... Matteo: [28:01] Ciao. Ciao.
Come il progetto Challenge ha coinvolto giornalisti, studenti, ONG e radio universitarie per promuovere una narrazione più consapevole sull'agroecologia e la sostenibilità ambientale, in Italia e in Africa occidentale. Riascolta il webinar. La formazione dei giornalisti ha rappresentato uno dei punti centrali del progetto, con un ciclo di webinar organizzati in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. L'obiettivo era rafforzare la capacità degli operatori dell'informazione nel trattare con competenza e rigore tematiche complesse come la giustizia alimentare, la sovranità dei semi, il diritto al cibo sano e le politiche agricole globali. Una rete per costruire nuove narrazioni ambientali Il progetto Challenge ha coinvolto sette regioni italiane e diversi partner tra cui Deafal, ACRA, Manitese, Open Impact, Reattiva e Terra Nuova. In Sardegna, grazie alla collaborazione con Unica Radio e l'Università di Cagliari, è nata una serie di podcast realizzati da studenti tirocinanti, per raccontare buone pratiche locali legate all'agroecologia. Il percorso ha incluso anche attività educative nelle scuole, festival tematici, campagne social con influencer ambientali e laboratori partecipativi. Tutto questo per raggiungere tre pubblici chiave: giovani e docenti, attori del sistema agroecologico e cittadini-consumatori. Durante i seminari, esperte come Paola De Meo e la giornalista Monica Di Sisto hanno ribadito l'importanza di una comunicazione che sappia evitare le banalizzazioni, che approfondisca i dati e che utilizzi gli strumenti della narrazione visiva e sonora per favorire l'accesso consapevole all'informazione. Una sfida educativa e democratica per la cittadinanza globale Oggi, in un contesto segnato da cambiamenti climatici, disinformazione e crisi del giornalismo generalista, progetti come Challenge indicano una direzione: promuovere la cultura agroecologica come spazio di partecipazione e cittadinanza. Cagliari è tra le città che hanno avviato politiche urbane del cibo, segnale di una crescente attenzione istituzionale. L'agroecologia, come hanno sottolineato i relatori, non è un ritorno al passato, ma un modello resiliente, sostenibile e giusto, in grado di produrre benefici ambientali, economici e sociali. Ed è proprio attraverso una comunicazione responsabile e accessibile che possiamo contribuire a renderla parte del discorso pubblico quotidiano.
L'isola guida l'Italia nella lotta all'inquinamento per la Giornata mondiale dell'Ambiente e degli Oceani: sedici eventi e oltre 300 volontari coinvolti Nel fine settimana del 7 e 8 giugno, la Sardegna si mobilita in massa per difendere il suo ambiente, diventando la regione più attiva d'Italia durante le celebrazioni della Giornata mondiale dell'Ambiente e della Giornata degli Oceani. A guidare questa imponente operazione di clean up è Plastic Free Onlus, associazione ambientalista che ormai da anni coinvolge cittadini, istituzioni e territori in una vera e propria rivoluzione culturale contro la plastica monouso. L'isola risponde con 16 eventi ufficiali, ben 313 volontari e una quantità sorprendente di rifiuti rimossi: 4.300 chili, pari a 45 quintali, strappati a spiagge, parchi urbani e aree periferiche. Una prova di forza e coesione che parte da Cagliari, Iglesias, Sardara, Castelsardo, Sennori, Sorso, Stintino e Usellus, dove i volontari si attivano sin dal sabato, per poi proseguire la domenica in altri otto comuni: Aglientu, Arzachena, Sassari, Tempio Pausania, Assemini, Sestu, Nuoro e Oristano. L'evento è possibile grazie alla collaborazione tra Plastic Free Onlus, i Comuni patrocinanti e le centinaia di cittadini che non temono caldo e fatica. una rete civica per la Sardegna: istituzioni e cittadini uniti per l'ambiente A sottolineare il successo dell'iniziativa è Maria Francesca Carone, referente regionale di Plastic Free Sardegna, che parla di “un traguardo davvero significativo”. Nonostante le alte temperature, i volontari rispondono con entusiasmo e senso di responsabilità. Mostrano quanto la coscienza ambientale, di fatto, stia crescendo in tutta la regione. L'obiettivo è ambizioso: restituire bellezza e dignità ai luoghi pubblici, prevenire l'inquinamento marino e promuovere abitudini sostenibili. Un obiettivo condiviso anche dalle amministrazioni comunali sarde che, concedendo il patrocinio alle operazioni di raccolta, dimostrano attenzione concreta verso le politiche ambientali. Ogni evento è occasione per educare, sensibilizzare e creare legami tra cittadini e territorio. In un mondo sempre più inquinato, dove la plastica gioca un ruolo chiave, associazioni come Plastic Free accendono una speranza. Contribuiscono a rendere possibile un mondo più sostenibile, più green.
In questa puntata di Start parliamo dell'annuncio di Trump di nuovi dazi unilaterali, del contributo offerto alla regione Sardegna per i nuovi nati nei piccoli centri e della sperimentazione dell'intelligenza artificiale al Policlinico di Milano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cosa sappiamo del terribile incidente aereo che ieri è costato la vita a circa 300 persone? E possibile che un aereo cada pochi secondi dopo il decollo? Chi sta cercando di fermare la marcia per Gaza, e perché alcuni attivisti vengono rimpatriati e altri no? E - sempre a proposito di Israele - come mai fare pubblicità sui social costa sempre di più alle aziende israeliane? E infine: può un'elezione con un solo vincitore - anzi praticamente un solo partecipante - essere davvero democratica, come quella in Burundi?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:52 - L'incidente aereo in India00:07:01 - L'inizio della Marcia verso Gaza, tra deportazioni e fermi00:15:16 - Il crollo degli Ads delle aziende israeliane00:19:10 - Israele e Sardegna e i numeri del referendum sulla cittadinanza00:21:08 - I risultati delle elezioni in BurundiFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/incidente-air-india/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Nella mattinata di giovedì 12 giugno, in Degiornalist - Gli Spaccanotizie, è stata ospite Marina Lalli, presidentessa di FederTurismo Confindustria, che ha illustrato le previsioni e le tendenze per il turismo estivo in Italia. Con i nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari, ci ha presentato dati incoraggianti che indicano una crescita del 5-10% nelle prenotazioni rispetto all'anno precedente, che era già stato un anno record. Marina Lalli ha affrontato anche il tema dell'overtourism: «Le persone, che prevedono di viaggiare nel periodo di giugno-settembre, citano proprio l'overtourism come motivo principale per scegliere mete meno battute». Dove andranno gli italiani in vacanza quest'anno? «Gli italiani amano il mare e quindi le nostre due grandi isole, Sicilia e Sardegna, fanno sicuramente da padrone. A ruota seguono la Puglia e la Campania. Però anche i turisti internazionali hanno imparato a scoprire le nostre mete di mare, ma sono anche attratti dalle città d'arte che noi italiani durante i mesi caldissimi tendiamo un po' a evitare», ci spiega Marina.
Oggi parliamo del nuovo collegamento charter tra Olbia e Tel Aviv e lo facciamo anche attraverso il commento di Fawzi Ismail, medico palestinese e sardo, presidente di Sardegna Palestina. Parliamo poi di accessibilità, delle barriere architettoniche che ancora impediscono la piena partecipazione ma anche delle soluzioni in campo per evitare l'esclusione abilista delle persone con disabilità nell'Isola. Ci soffermiamo poi sul nuovo bonus per bambine e bambini nati in Sardegna dal 2025 e infine, spazio ai risultati sardi del referendum con un focus sul quesito della cittadinanza che in Sardegna ha ottenuto il “sì” più forte. Nella seconda parte della rassegna poi come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo nell'Isola.
MATTEO STERI E VALENTINA CORDAprotagonisti della nuova puntata di Passione Triathlon.Segui l'intervista condotta da Dario Daddo Nardone,PASSIONE TRIATHLON, in prima visione la nuova puntata ogni mercoledì alle 19.00!#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️________Video puntate Passione Triathlon: https://www.mondotriathlon.it/passioneSegui il Podcast di Passione Triathlon suSpotify: https://open.spotify.com/show/7FgsIqHtPVSMWmvDk3ygM1Spreaker: https://www.spreaker.com/show/triathlonAmazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/f7e2e6f0-3473-4b18-b2d9-f6499078b9e0/mondo-triathlon-daddo-podcastApple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/mondo-triathlon-daddo-podcast/id1226932686Trinews: Mondotriathlon.itFacebook: @mondotriathlonInstagram: @mondotriathlon________#triathlon #trilife #fczstyle#passionetriathlon
Fabio Pisacane è il nuovo allenatore del Cagliari. Il neo tecnico dei sardi arriva dalla squadra Primavera rossoblù, con la qualke ha vinto nell'ultima stagione la Coppa Italia di categoria. Ne parlano in questo episodio Angelo Taglieri ed Enrico Zambruno.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com) nel 2025 potete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Eredivisie, HNL croata, Scottish Premiership, Coppa di Scozia, Super League greca, Coppa di Grecia e Coppa di Portogallo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
Silvio Gigli e il primo quiz radiofonico - Radio Sandwich in Sardegna nel 1972 - La storia dell'Autoradio
Claudia Pala, biologa e scienziata di Bitti con anni di esperienza internazionale, torna in Sardegna per lanciare Abbistas, una start-up innovativa dedicata al monitoraggio ambientale marino e alla tutela degli ecosistemi sardi. Dai laboratori d'avanguardia della Max Planck Society in Germania fino ai fondali della sua amata Sardegna. Claudia Pala, originaria di Bitti, in provincia di Nuoro, ha lasciato la sua isola a soli 19 anni per inseguire la passione per la biologia marina, portandola a collaborare con alcune tra le più importanti istituzioni scientifiche d'Europa. Ma nonostante i successi, la nostalgia per la Sardegna e la volontà di restituire valore al territorio l'hanno spinta a tornare. Nasce così Abbistas, una start-up innovativa che prende il nome dal termine bittese abistu ("intelligente") e propone dispositivi intelligenti a basso costo per il monitoraggio ambientale marino in tempo reale. Questi dispositivi raccolgono dati fondamentali per anticipare gli effetti dei cambiamenti climatici, offrendo un supporto prezioso alla pesca, al turismo e all'acquacoltura, settori chiave per l'economia isolana. Il progetto ha anche una forte valenza sociale: rappresenta un esempio concreto di come la scienza possa generare sviluppo locale, attirando risorse e competenze. Dopo una laurea ad Ancona e un dottorato in ecologia microbica tra il CNR e l'Università di Parma, Claudia ha proseguito i suoi studi in Germania. Qui ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo della Bioprint First Aid, una biostampante per la cura delle ferite degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, sviluppata nell'ambito di un progetto ESA. Questa tecnologia all'avanguardia, capace di simulare tessuti umani e testata in condizioni di assenza di gravità, rappresenta un perfetto esempio della multidisciplinarità scientifica che ha contraddistinto il percorso di Claudia: dal mare allo spazio, dalla ricerca accademica all'applicazione tecnologica.
Nell'annuale raduno interregionale dei Granatieri di Sardegna con pellegrinaggio alla chiesetta votiva sul monte Cengio, ha destato particolare emozione l'omaggio tributato al 2° Reggimento Granatieri di Sardegna, ora di stanza a Spoleto, al quale è stata formalmente conferita la cittadinanza onoraria del comune di Cogollo del Cengio.
Un evento che ha trasformato Cagliari in un polo di eccellenza nella formazione e nella cura delle malattie renali. Un progetto possibile grazie alla collaborazione con istituti come la Mayo Clinic e la Columbia University. Il settimo International Renal Meeting organizzato in Sardegna con la collaborazione della Mayo Clinic rappresenta un esempio concreto di come l'iniziativa e la visione a lungo termine possano trasformare una realtà territoriale in un centro di riferimento medico-scientifico. Antonio Pani, docente e promotore dell'evento, racconta ai microfoni di Unica Radio la storia e i risultati di un congresso che da oltre quindici anni contribuisce a elevare il livello della nefrologia italiana e sarda. L'iniziativa prese vita nel 2011 portarono a un primo contatto con il professor Fernando Fervenza, tra i massimi esperti mondiali di glomerulonefriti. Il rapporto con la Mayo Clinic, riconosciuta ogni anno come miglior ospedale degli Stati Uniti, apre la strada a un vero e proprio gemellaggio scientifico. L'evento biennale ha attirato nel tempo non solo i migliori nefrologi italiani, ma anche professionisti provenienti da istituzioni accademiche americane e europee, come la Virginia University, la Columbia University di New York e diverse università francesi e spagnole. Formazione, ricerca e clinica: un modello vincente Il congresso ha avuto un impatto tangibile non solo sul piano scientifico, ma anche nella formazione dei giovani medici. Molti degli specializzandi sardi hanno potuto svolgere periodi di studio e ricerca all'estero, tornando a Cagliari con competenze avanzate e una rete di contatti internazionali. Il modello della Mayo Clinic, è il modello della scuola di specializzazione in nefrologia dell'Università di Cagliari. Dopo anni di inattività, infatti, la scuola è stata riaperta proprio grazie all'impegno di Pani e del suo team. Il corso offre un percorso formativo congiunto che coinvolge anche le sedi di Sassari e Nuoro. Il programma formativo non solo permette agli studenti sardi di specializzarsi nella propria regione, ma li espone a una dimensione internazionale attraverso docenze e workshop con esperti mondiali. Il futuro della nefrologia tra nuove terapie e vocazione Secondo Pani, il futuro della nefrologia è promettente, grazie allo sviluppo di nuove terapie biologiche personalizzate, in grado di agire in modo mirato sulle specifiche condizioni dei pazienti. La disciplina si sta evolvendo anche nel campo dell'onconefrologia e nelle tecniche dialitiche avanzate, che combinano depurazione e assorbimento. Tuttavia, sottolinea come sia necessario un rinnovato entusiasmo tra i giovani medici per una professione sì impegnativa, ma fondamentale. Nel corso dell'intervista, Pani lancia anche un appello agli studenti: abbracciare con passione una disciplina che richiede dedizione totale, ma che può offrire grandi soddisfazioni professionali. La presenza di eccellenze sanitarie a Cagliari, come la divisione di nefrologia, dialisi e trapianto del Brotzu, garantisce un'assistenza completa ai malati renali, dalla diagnosi al trapianto di rene, dalle cure ambulatoriali alle terapie per malattie autoimmuni e rare.
"Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano e "La levatrice" di Bibbiana CauVera è una adolescente, ha un fratello più grande di ben tredici anni. Sarebbe più corretto dire, però, aveva, perché un giorno arriva a casa a una telefonata: suo fratello è stato investito da un treno. Vera aveva con C’è, così lo chiamava, un rapporto veramente simbiotico, nonostante la grande differenza di età. Dopo la sua scomparsa, i genitori eludono le domande che Vera fa sul fratello e lei si sente sempre più sola e inadeguata, anche rispetto a quel fratello amato, ma anche invidiato perché era considerato dai genitori quasi perfetto. Un giorno Vera inizia a sentire la voce del fratello nella sua testa. I compagni di scuola pensano che sia matta. L’unica a darle credito è Ginevra, detta Gin, destinata a diventare la sua migliore amica. Tutto questo è raccontato in "Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano (Garzanti). Un romanzo commovente che parla di amore fra un fratello e una sorella, ma che parla anche di adolescenti, della difficoltà di trovare un posto nel mondo, del sentirsi inadeguati, un romanzo che parla della gara all’essere perfetti e di disturbi mentali.Nella seconda parte parliamo di un romanzo che ci porta nel cuore della Sardegna nel 1917. Mallena è arrivata a Norolani quindici anni prima e qui fa la levatrice empirica, nel senso che non ha studiato per fare questo mestiere, fra l’altro non sa né leggere né scrivere, ma il suo è un mestiere antico, appreso attraverso la pratica. In più Mallena conosce il potere delle erbe e dei rimedi naturali. Quando il marito torna dalla guerra dopo aver perso una gamba, c’è bisogno di soldi per le medicine oltre che per crescere i due figli, e così Mallena decide di chiedere al sindaco di essere pagata per i servizi che ha sempre prestato alle donne gratuitamente. Per tutta risposta le autorità fanno arrivare dal Continente un’ostetrica professionista che non conosce le tradizioni e la cultura delle donne del luogo. Questa è la trama di "La levatrice", opera prima di Bibbiana Cau (Nord).
Unica Radio racconta il progetto “Generazione Talenti” di Lidl: un'opportunità concreta per studenti e neolaureati in cerca di crescita professionale. Un percorso meritocratico, flessibile e formativo. Nel cuore di un'epoca in cui i giovani faticano a trovare sbocchi lavorativi coerenti con i propri studi, Lidl propone un percorso che sfida i pregiudizi e punta sull'ambizione e sulla formazione sul campo. Si chiama “Generazione Talenti”, il programma che l'azienda ha attivato per accompagnare studenti e neolaureati in un'esperienza lavorativa concreta, retribuita e strutturata. Unica Radio ha raccolto la testimonianza di Benedetta Magri, oggi coordinatrice regionale del personale Lidl in Sardegna, che ha iniziato il suo cammino proprio grazie a questo programma nove anni fa. «All'inizio non conoscevo davvero il mondo Lidl – racconta – lo vedevo solo dal carrello della spesa. Poi mi si è aperto un mondo». Il percorso prevede un approfondimento verticale di un reparto tra Vendite o Logistica, ruotando tra tanti ruoli presenti in ciascuna area: un modo per conoscere l'azienda a 360 gradi. Imparare dal basso e crescere nel tempo: un modello formativo meritocratico L'obiettivo di “Generazione Talenti” è formare figure pronte ad assumere responsabilità in azienda. Per questo si parte da attività base, come l'allestimento degli scaffali, fino ad arrivare all'affiancamento dei responsabili di punto vendita. Ma non si tratta solo di mansioni operative: «Abbiamo avuto anche una formazione sulle soft skills – spiega Magri– che è stata fondamentale nei ruoli manageriali». Il programma è pensato per conciliare lo studio universitario con il lavoro. Chi ha obblighi di frequenza può iniziare con contratti part-time, come quelli domenicali, utili per sostenersi economicamente. Benedetta, invece, ha scelto il contratto full-time: «Mi mancava poco alla laurea e sono riuscita a organizzarmi. L'università non richiedeva frequenza obbligatoria, quindi ho potuto cogliere questa occasione». Il tratto distintivo del progetto resta la meritocrazia: chi dimostra impegno, viene valorizzato. E le opportunità di crescita, anche all'estero, non mancano. «Lidl investe nelle persone. Il mio ruolo è cambiato molte volte: sono stata all'estero, ho gestito team, ora coordino le risorse umane in Sardegna. Ma nulla è avvenuto per caso: ho lavorato duro per cogliere ogni possibilità». Lidl, un'opportunità concreta per il futuro dei giovani Generazione Talenti si può svolgere in due ambiti principali: vendita o logistica. Ogni area è progettata per fornire una visione completa e concreta delle attività aziendali. Le rotazioni nei vari ruoli consentono ai partecipanti di acquisire competenze trasversali, sempre più richieste dal mercato del lavoro. L'esperienza dimostra come anche chi proviene da percorsi accademici non direttamente legati al retail possa trovare una strada in Lidl: «Ci sono filosofi, linguisti, economisti – racconta Magri – oggi non si assume per competenze specifiche ma per attitudine e voglia di imparare». Il messaggio è chiaro: più che il curriculum, conta l'approccio. “Generazione Talenti” è una di quelle rare esperienze che riescono a trasformare il passaggio dall'università al lavoro in un percorso consapevole e guidato. Unica Radio ha deciso di raccontarlo, per offrire ai giovani un esempio concre
Estate tempo di Festival: dal SXSW, mega evento Texano musicale e cinematografico che ha esordito con la sua prima edizione Londinese, passando per il Taormina Film Festival, per arrivare al Filming Italy Sardegna, al Festival della Tv di Monte Carlo sino al Festival di Sarajevo, dove ad agosto verrà premiato il regista Paolo Sorrentino. Per chi preferisce essere intrattenuto dentro casa, lo spunto arriva dalla recente classifica Nielsen delle 100 serie tv più viste in America nella stagione 2024-2025. Tra i titoli proposti ne spiccano alcuni apprezzati anche in Italia, come: "The White Lotus", "Yellowstone", "Zero Day", "High Potential", "Adolescence", "Squid Game" e molti altri... Per la rubrica "5 cose che non potete non sapere", è la volta di "The Walking Dead", amatissima serie tv tratta dall'omonimo fumetto e della quale è appena uscito su Sky lo spin-off "The Walking Dead: Daryl Dixon" . E a proposito di novità del momento, per chi ha voglia di sorridere Netflix propone la serie tv comica "Maschi Veri" mentre su Prime Video è in arrivo il film "Deep Cover - Attori sotto copertura", action comedy con un cast stellare (tra gli altri: Bryce Dallas Howard di Jurassic World e Orlando Bloom). E ancora: il cartone animato "Il Baracchino" su Prime Video, mentre su Rai2 torna a sorpresa "Skam", edizione italiana della serie prodotta da Tim Vision e Netflix.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Cosa succede se vincono i referendum su lavoro e cittadinanza? Il nuovo semestre filtro risolverà davvero la carenza di medici? E la Corea del Sud, uscita da un impeachment e con un nuovo presidente, sta davvero cambiando rotta? In Messico si eleggono i giudici: rivoluzione democratica o deriva autoritaria? E in Sardegna, che significa il riconoscimento della prima figlia di due mamme?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:41 - Referendum su lavoro e cittadinanza: mini guida al voto 00:10:39 - Chi è il muovo presidente sudcoreano00:15:07 - Come funzionerà l'accesso a mediina senza test di ingresso00:18:22 - Le strane elezioni dei giudici in Messico00:21:28 - Le prime "due mamme" della SardegnaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/referendum-8-9-giugno/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Un percorso formativo che unisce concretezza, ambizione e possibilità di crescita. Con la testimonianza di Michela, scopriamo come il progetto Generazione Talenti può cambiare davvero la vita di uno studente universitario. Raccontare la trasformazione del mondo del lavoro significa dare voce a chi sta vivendo questa rivoluzione in prima persona. È ciò che fa Unica Radio con B Podcast, selezionando le migliori interviste a giovani, professionisti, innovatori e protagonisti del cambiamento sociale e culturale. Oggi vi proponiamo la storia di Michela Pillittu, studentessa sarda che ha scoperto il progetto Generazione Talenti promosso da Lidl, trovando una nuova direzione professionale inaspettata ma perfettamente coerente con le sue aspirazioni. Partita da un corso di Scienze Politiche con il sogno di diventare giornalista, Michela ha conosciuto Lidl durante un Job Day e ha deciso di candidarsi per un programma pensato per unire formazione e occupazione. Un contratto full-time, con retribuzione adeguata e formazione continua, ha rappresentato per lei una vera alternativa ai classici stage o tirocini non retribuiti. L'equilibrio tra studio universitario e impegno lavorativo è stato possibile grazie a una gestione flessibile dei turni e al riconoscimento del valore della formazione accademica da parte dell'azienda. Formazione sul campo e possibilità reali di crescita All'interno del percorso, l'esperienza pratica si è affiancata a momenti di formazione strutturati, dedicati a temi come leadership, management e competenze trasversali. Un modello bilanciato, secondo Michela, tra lavoro sul campo e formazione in aula. L'obiettivo? Preparare i partecipanti a ricoprire ruoli di responsabilità anche nel breve termine. Importante anche il riconoscimento economico, che nel caso del progetto Generazione Talenti si concretizza in un contratto a tempo pieno con inquadramento di terzo livello del commercio. Una scelta che garantisce dignità professionale fin dall'inizio, in un contesto in cui troppo spesso ai giovani viene chiesto di lavorare senza tutele o compensi adeguati. Esistono inoltre formule part-time, pensate per chi studia a tempo pieno, come il ruolo di addetto vendita domenicale. Il progetto Lidl to your career e le opportunità post-laurea Oltre a Generazione Talenti, Lidl ha avviato anche Lidl to your Career, un progetto di apprendistato duale per neodiplomati che prevede tre settimane al mese di formazione pratica nei punti vendita e una settimana in aula presso un ITS, con un titolo finale riconosciuto a livello internazionale. Una formula innovativa e gratuita per i partecipanti, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica. Michela, dopo un anno da giovane talento, ha proseguito il suo percorso in azienda diventando area manager in Toscana e successivamente ha fatto ritorno in Sardegna per lavorare nelle risorse umane. Una carriera avviata da un'opportunità concreta, che dimostra come un progetto ben strutturato possa trasformarsi in un trampolino di lancio.
In questa puntata di Start, le principali novità del provvedimento della discordia; una frattura tra Stato italiano e Chiesa; alcune iniziative che devi conoscere se hai in programma una vacanza in Sardegna; infine; la storia di Jessica. Se vuoi dirmi le difficoltà e le sfide che, come giovane, incontri nella tua vita quotidiana o, semplicemente, dirmi la tua opinione sulle notizie che hai ascoltato oggi, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La band lodigiana si prepara a due date in Sardegna con un doppio singolo dalle atmosfere shoegaze e cinematiche, tra introspezione, sperimentazione e omaggi a Fellini. Il dream pop italiano si tinge di riflessi cinematografici e sbarca in Sardegna con due date cariche di atmosfera. I Six Impossible Things, band lodigiana attiva dal 2017, saranno protagonisti il 5 giugno a Iglesias presso La Cantina degli Spiriti, e il 7 giugno al Cousinà di Cagliari, in un mini-tour isolano che promette emozioni sospese tra malinconia, riverberi e architetture post-rock. L'occasione è il lancio del nuovo doppio singolo "Eight and a Half / Nevermore", pubblicato dall'etichetta Dear Gear Records, primo tassello di un percorso che porterà all'uscita dell'atteso album d'esordio full length. Il brano “Eight and a Half”, già disponibile su Spotify e YouTube, prende il nome dall'omonimo film di Federico Fellini e ne richiama le atmosfere oniriche e riflessive. Registrato con Daniele Mandelli e mixato da Maurizio Baggio (The Soft Moon, Messa, Glazyhaze), il singolo segna un punto di svolta per la formazione, che dopo anni di attività come duo ha scelto un suono più corposo e collettivo. Le chitarre avvolgenti, il piano evocativo e l'assenza di un vero e proprio ritornello contribuiscono a creare una struttura fluida e sperimentale, che mantiene però intatta l'identità intimista che ha sempre contraddistinto la band. Introspezione, cinematicità e nuove rotte sonore per il duo lodigiano Il secondo brano del doppio singolo, “Nevermore”, verrà pubblicato nei prossimi mesi, mentre la band è al lavoro su nuove tracce che faranno parte del loro primo disco completo, previsto entro il 2025. Intanto i Six Impossible Things si godono un meritato momento di attenzione da parte della critica: dopo l'EP del 2023, The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, sono entrati in diverse playlist editoriali di Spotify (Fresh Finds globale, Rock Italia) e hanno condiviso il palco con nomi come NewDad, Delta Sleep, Public Service Broadcasting. Con influenze che vanno dai Beach House agli Explosions in the Sky, passando per le suggestioni vocali alla Sinéad O'Connor e le atmosfere alla Julien Baker, i Six Impossible Things rappresentano una delle voci più originali del nuovo panorama dream pop e shoegaze italiano. Le loro date in Sardegna diventano quindi un'occasione da non perdere per chi ama la musica che sa scavare dentro, sospesa tra sogno e reale, tra identità e suono.
Parliamo della assenza di lavoratori e lavoratrici stagionali con Dignitàt - movimento anti sfruttamento di Alghero, della prima applicazione del diritto alla genitorialità nelle coppie omogenitoriali, dell'ultima opera muraria di Orgosolo e anche dell'allarme incendi.
In questa intervista esclusiva, Giampaolo Salice, professore di storia moderna e coordinatore della Ludica Scuola estiva di storia digitale e pubblica, ci racconta come nasce e si sviluppa questo progetto innovativo: un laboratorio immersivo dove si costruiscono insieme biografie digitali, si esplorano archivi pubblici e privati, si creano piattaforme online con strumenti open source e si vive il territorio dialogando con le comunità locali. Ludica è molto più di una scuola estiva: è un'esperienza laboratoriale, un progetto formativo e di ricerca partecipata che trasforma il modo di fare storia. Lo racconta con entusiasmo Giampaolo Salice, professore associato di storia moderna all'Università di Cagliari e coordinatore della scuola. Dalla Bottega Digitale al campo sul territorio Il progetto si articola in due momenti principali: la Bottega Digitale e il campo estivo sul territorio. La prima è un laboratorio tecnico e concettuale in cui studenti e studiosi imparano a costruire bibliografie automatizzate, schede di classificazione per oggetti storici e archivi digitali. «L'obiettivo – spiega Salice – è fornire strumenti pratici per descrivere e collegare tra loro fotografie storiche, interviste, documenti, tutto ciò che può essere meta-datato e reso accessibile sul web in modo competente». Le tecnologie usate sono Zotero per la costruzione delle bibliografie e Omeka S per realizzare portali tematici. Ogni edizione di Ludica genera così un sito web completo, con centinaia di oggetti digitali organizzati e consultabili. Una volta terminata la fase digitale, i partecipanti si spostano sul campo, esplorando il territorio e interagendo direttamente con archivi comunali, ecclesiastici e privati. A Cagliari, tema e luogo dell'edizione 2025, l'attenzione è rivolta alle confraternite laicali, realtà storiche secolari che hanno lasciato un segno profondo nella storia cittadina. La forza di Ludica sta anche nella sua dimensione collaborativa e inclusiva: si lavora in gruppo, si coinvolgono archivisti, amministratori locali, associazioni, ma anche semplici cittadini, custodi di memorie e patrimoni immateriali. Ogni giornata si conclude con un seminario pubblico, occasione per confronti e dibattiti. La storia si scrive insieme Gli studenti non solo partecipano ma diventano autori di storie digitali. Ogni esperienza viene raccolta in un portale chiamato Storie digitali Unica e successivamente pubblicata in un quaderno diari-di-bordo a cura di UnicaPress, la casa editrice dell'ateneo. Giampaolo Salice è ottimista: «Ludica è un modello che sta suscitando interesse anche altrove. Continueremo in Sardegna per ora, ma potremmo presto portare il nostro approccio in altre città italiane o addirittura all'estero».
Con lo sguardo di Damiano, studente universitario sardo, il podcast “Europa, questa sconosciuta: diario di una cittadina (quasi) consapevole” intreccia esperienze personali, storia dell'Unione e desiderio di appartenenza, tra insularità e sogni di mobilità. Nel cuore della Sardegna, tra i paesaggi familiari e la distanza dal continente, nasce il racconto di Damiano, giovane studente di Scienze della Comunicazione con un sogno chiaro: sentirsi davvero europeo. Il suo diario, trasformato in podcast narrativo, accompagna l'ascoltatore lungo un viaggio personale e collettivo. “Europa, questa sconosciuta: diario di una cittadina (quasi) consapevole” è il titolo di questo progetto audio che unisce esperienze vissute in un'isola con i grandi temi dell'identità europea. Attraverso il format del podcast, il racconto si sviluppa in dodici minuti di riflessione intensa e coinvolgente. Damiano osserva l'Europa dal margine geografico della Sardegna, sentendosi lontano e vicino allo stesso tempo. La sua è una voce che pone domande, che cerca risposte nel dialogo con la memoria storica, nelle opportunità offerte dalla mobilità giovanile e nell'incontro con altri ragazzi europei. Il Manifesto di Ventotene e l'EYE come simboli di partecipazione Il cuore del racconto è il viaggio a Strasburgo in occasione dell'European Youth Event (EYE), l'evento che ogni due anni riunisce migliaia di giovani nel Parlamento europeo. Damiano parte da una riflessione su cosa significhi oggi essere europei, per poi scoprire, nella partecipazione e nel confronto, nuove possibilità di sentirsi parte di una comunità più grande. Un ruolo centrale lo gioca anche il riferimento al Manifesto di Ventotene, simbolo della speranza in un'Europa unita e democratica. Questo documento diventa, nel podcast, un ponte ideale tra il passato e il presente, tra le idee di Altiero Spinelli e le istanze delle nuove generazioni. La narrazione si carica così di valore simbolico e politico, portando l'ascoltatore a interrogarsi sull'eredità dell'Unione Europea e sulla sua attualità. Uno strumento di educazione civica e narrazione autentica Il podcast non è solo un racconto personale: rappresenta anche un efficace strumento di sensibilizzazione e educazione civica. Attraverso un linguaggio semplice ma profondo, si rivolge a studenti, docenti, operatori culturali e curiosi. La forma del diario permette di accedere in modo diretto e intimo a riflessioni che toccano temi come l'insularità, la cittadinanza attiva, il diritto alla mobilità e la costruzione di un'identità europea condivisa. Il progetto, realizzato per l'EYE 2025 e diffuso attraverso le reti giovanili e universitarie, si inserisce in un panorama in cui l'audiovisivo e il podcasting diventano strumenti potenti per raccontare l'Europa da una prospettiva inedita: quella dei giovani che la vivono, la sognano e vogliono cambiarla.
La cantautrice sarda Maria Giovanna Cherchi si apre ai microfoni di Unica Radio con un'intervista che attraversa emozioni, ricordi e progetti futuri. Un racconto che parte dall'infanzia e arriva fino ai circoli sardi nel mondo, passando per scuole, piazze e teatri Maria Giovanna Cherchi festeggia trent'anni di carriera con “Brincu”, il nuovo album pubblicato il 25 aprile, che segna una tappa fondamentale nel percorso della cantautrice sarda. Un disco celebrativo che nasce da un'esigenza profonda: fare il punto su una carriera vissuta con leggerezza, serenità e radicamento nella cultura sarda. Intervistata da Unica Radio, Maria Giovanna Cherchi racconta le sue prime esperienze nel mondo della musica, partite all'età di sei anni grazie all'influenza del padre, e ricorda il momento decisivo del 1995, quando la vittoria a un concorso canoro a Olbia le aprì le porte del panorama musicale isolano. Il titolo dell'album, Brincu, significa “salto” in lingua sarda: “questi anni – spiega – sono volati come un salto, ricchi di emozioni e incontri”. Il disco si configura come un ponte tra memoria e innovazione, tra balli tradizionali e arrangiamenti moderni, con l'intento di proiettare la musica popolare sarda verso un pubblico contemporaneo, mantenendone intatta la magia. Brinco, come simbolo di continuità: scuole, piazze e circoli sardi nel mondo tra i prossimi appuntamenti dell'artista Nel 2025, Maria Giovanna Cherchi porterà Brincu in tour in tutta la Sardegna, con tappe previste nei teatri, nelle piazze e soprattutto nelle scuole: “sono anche un'insegnante, e credo nel ruolo della scuola come motore culturale”. Non mancheranno, inoltre, le date nei circoli dei sardi all'estero, da sempre punti di riferimento fondamentali nella sua carriera internazionale. La musica di Maria Giovanna è profondamente intessuta di identità, ma capace di parlare anche a chi non conosce il sardo. Le emozioni che desidera trasmettere sono universali: serenità, appartenenza, affetto. La sua voce si fa veicolo di una Sardegna che accoglie, che resiste, che si evolve. “Quando un bambino mi manda un video mentre canta una mia canzone – racconta – quello è il regalo più grande. La mia missione è aiutare la Sardegna a essere popolo, a sentirsi famiglia”. Nel disco, dedicato alla nonna novantaduenne e alla sua famiglia, si sente forte l'influenza di una Sardegna vissuta e sofferta, ma sempre con coraggio e dignità. Tra le collaborazioni, spiccano nomi come Piero Marras, Fausto Leali e Mango, che hanno arricchito il percorso musicale di Maria con sensibilità e rispetto per le sue radici.
Oggi parliamo del caso Bartolazzi, delle presunte dichiarazioni rispetto alle cure oncologiche per persone over 80 ma soprattutto, parliamo della logica che divide l'umanità tra persone utili, funzionali, e persone inutili, scartabili. Lo facciamo insieme alla dottoressa Claudia Zuncheddu che è anche Presidente di ISDE Cagliari - Associazione Medici per l'Ambiente. Parliamo poi del caso decadenza, le novità quindi sul fronte Todde ma anche di mobilità perché tra cronache problematiche e dati che invece sono incoraggianti, nell'isola c'è una polarizzazione che però ci dice solo una cosa: garantire a tutti e tutte il diritto alla mobilità, deve essere una priorità, anche ambientale. Diamo poi uno sguardo a sant'antico e isola di san Pietro, in cima alla classifica sulla sostenibilità delle isole minori.Nella seconda parte della rassegna poi come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo nell'Isola.
Un evento da non perdere: il 30 maggio a Selegas verrà presentato ufficialmente il ricettario di Saboris Antigus, un progetto che celebra la cucina tradizionale sarda attraverso i sapori, le storie e le ricette autentiche del territorio. Meta descrizione:Scopri il nuovo ricettario di Saboris Antigus, una raccolta di ricette tradizionali sarde che verrà presentata ufficialmente il 30 maggio a Selegas. Un evento all’insegna della cultura e della cucina locale. Un viaggio nei sapori della Sardegna: arriva il ricettario di Saboris Antigus Il prossimo 30 maggio 2025, presso il suggestivo comune di Selegas, si terrà la presentazione ufficiale del ricettario di Saboris Antigus, un'iniziativa culturale e gastronomica che racchiude in sé l'anima della tradizione culinaria sarda. L'evento rappresenta il coronamento di un percorso fatto di ricerca, testimonianze e passione per i sapori antichi e autentici della nostra isola. Il ricettario nasce dall'esperienza del progetto Saboris Antigus, che da anni si impegna a valorizzare le tradizioni locali attraverso eventi, laboratori, degustazioni e incontri tra generazioni. La pubblicazione raccoglie ricette tradizionali, tramandate oralmente di generazione in generazione, che ora trovano finalmente una forma scritta per conservarne la memoria e condividerne la conoscenza. In questa versione ho sostituito le forme passive con strutture attive o impersonali più fluide, mantenendo il significato originale. Se vuoi una variante ancora più colloquiale o formale, fammi sapere! Un patrimonio gastronomico da tramandare Nel ricettario si trovano piatti tipici come malloreddus alla campidanese, pane carasau, culurgiones, e dolci tradizionali come le sebadas e le pardulas, accompagnati da racconti, curiosità e aneddoti raccolti direttamente dagli abitanti dei paesi coinvolti. Ogni ricetta è spiegata nel dettaglio, con ingredienti, dosi e procedimenti precisi, per permettere a chiunque di replicare a casa i sapori autentici della Sardegna. La pubblicazione è anche un omaggio alla cultura contadina, alla cucina povera ma ricca di significato, e al forte legame tra cibo, territorio e identità. Non si tratta solo di un libro di cucina, ma di un vero e proprio documento storico e antropologico. La presentazione a Selegas: un evento tra gusto e memoria La presentazione si terrà il 30 maggio presso il centro culturale di Selegas, con inizio alle ore 18:00. Durante l'evento sarà possibile ascoltare gli interventi degli ideatori del progetto, degli autori e di alcuni protagonisti delle ricette. Seguirà una degustazione di piatti tipici presenti nel ricettario, preparati da cuoche e cuochi locali. L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Selegas e dalla Regione Sardegna, ed è aperta al pubblico con ingresso gratuito. È un'occasione unica per scoprire o riscoprire le radici gastronomiche sarde, e per portare a casa un pezzo di cultura viva e genuina. Conclusione Il ricettario di Saboris Antigus è molto più di un semplice libro di cucina: è un simbolo di identità, un gesto d'amore verso la tradizione sarda e un ponte tra passato e futuro. La sua presentazione a Selegas sarà un momento di condivisione, cultura e gusto da vivere in prima persona.
Cristian Zara, campione europeo silver e orgoglio sardo. Oggi ci racconta del suo percorso, nato quasi per caso, ma costruito con sacrificio, disciplina e un'incredibile forza mentale. Il salto al professionismo, la rivincita con Picardi, il passaggio alla categoria Supermosca e l'ambizione mondiale sono solo alcune delle tappe di una carriera in ascesa. Cristian Zara non è solo un pugile. È la rappresentazione concreta di come la costanza, il sacrificio e la passione possano cambiare una vita. La sua storia inizia quasi per caso: voleva semplicemente perdere peso, ma ben presto si innamora della boxe, attratto dalla disciplina, dall'adrenalina e dal rispetto che questo sport impone. Nel 2023 Zara raggiunge due traguardi importanti: conquista il titolo italiano e, poco dopo, il titolo europeo silver. Risultati che non sono frutto del caso, ma della dedizione assoluta e degli anni trascorsi a costruirsi, fisicamente e mentalmente, dentro e fuori dal ring. Quando passa dal dilettantismo al professionismo, Cristian racconta di non vedere l'ora di conquistare il titolo italiano, un traguardo che aveva già sfiorato anni prima. Con una preparazione meticolosa e una motivazione incrollabile, riesce finalmente a vincere quello che considera il match più importante della sua carriera. Il 9 maggio 2025 combatte contro Vincenzo Picardi a Foiano Val Fortore. Un match difficile, interrotto alla decima ripresa per un infortunio del suo avversario. Nonostante la vittoria, Zara confessa un po' di delusione: si sentiva pronto ad arrivare fino in fondo, fino al dodicesimo round. Più che per la cintura, dice, ha combattuto per una rivincita personale. Dopo il successo nella categoria Gallo, Zara decide con il suo allenatore Claudio Iannarelli di affrontare una nuova sfida: quella dei Supermosca, con l'obiettivo dichiarato di arrivare a conquistare il titolo WBC International. Una scelta ponderata, dato che il suo peso naturale è più vicino ai 52,5 kg, e nella nuova categoria sente di non regalare nulla all'avversario. L'orgoglio per la sua terra, la Sardegna, è un elemento centrale nel racconto di Cristian. Portare a casa le cinture, sentire l'affetto della gente per strada, vedere la propria comunità fiera: sono emozioni che ripagano ogni sforzo. Infine, Zara lancia un messaggio ai giovani: “Fate questo sport. La boxe ti forma, ti fa crescere, ti insegna il valore del sacrificio e ti rende più forte nella vita”.
Nato in un angolo remoto della Sardegna ottocentesca, Giovanni Tolu è un giovane che fa parte con orgoglio della milizia locale e, secondo quanto lascia intendere, vorrebbe indossare la divisa dei carabinieri. Ma dietro l'onore e il rigore si nasconde un uomo segnato dalle passioni: aggredisce un sacerdote e si trasforma in latitante. Prima bandito, poi simbolo di ribellione, infine di pace. Questa è la storia di un uomo in fuga per decenni, e del suo controverso perdono finale.Buon ascolto!Nota: ho integrato e corretto la descrizione: non è certo che effettivamente sia entrato nell'ArmaNota 2: mi scuso per l'inversione di due date (processo e assoluzione)Nota 3: è sempre molto difficile trovare fonti certe e affidabili se si parla di XIX secolo. continuate a scrivermi e correggere, per me è utilissimo (direi fondamentale!)
La Fondazione Siotto è una delle istituzioni culturali più importanti della città di Cagliari. Scopriamo le loro attività dalle parole di Alice Deledda. Alice Deledda (nella foto scattata da Beatrice Schivo), curatrice della Galleria Siotto, lo spazio espositivo della Fondazione, responsabile della segreteria organizzativa e dei social, nonché degli eventi organizzati a Palazzo Siotto, ci ha raccontato in questa intervista la storia e le molteplici attività che riguardano la Fondazione di Ricerca "Giuseppe Siotto". Nel 1986 il testamento redatto da Vincenzina Siotto istituì la Fondazione "Giuseppe Siotto", situata in via dei Genovesi, dedicandola al padre. Un ulteriore e importante passaggio avvenne nel 1996 con l'istituzione del Consiglio di Amministrazione. La Fondazione, unico caso in Sardegna, è stata inserita tra gli Istituti nazionali di Alta cultura nella tabella del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, un riconoscimento alle attività svolte e al rigore della gestione organizzativa e amministrativa. Palazzo Siotto, sede della omonima Fondazione, si affaccia su tre antiche strade del quartiere Castello: via dei Genovesi, vico III dei Genovesi e via Stretta. Durante la sua ormai decennale collaborazione con la Fondazione Siotto, Alice, assieme ad altri collaboratori, ha organizzato numerosi eventi che spaziano dalla musica, alle mostre d'arte, alle presentazioni di libri. Gli studi e le competenze espresse da Alice e dai suoi collaboratori hanno permesso alla Fondazione Siotto di rimanere una delle istituzioni culturali più prestigiose di Cagliari. Il Patrimonio della Fondazione e le attività culturali tra passato e presente Tra gli argomenti affrontati durante l'intervista la nostra attenzione si è concentrata sul grande patrimonio librario. All'interno della biblioteca della famiglia Siotto infatti sono presenti dei pezzi davvero unici; documenti che per il loro pregio sono maneggiabili esclusivamente da un personale specializzato: parliamo di Cinquecentine, Seicentine e Settecentine. Naturalmente, accanto al patrimonio librario storico, nella sede di via dei Genovesi trova spazio anche la biblioteca moderna il cui patrimonio è rintracciabile sul catalogo regionale OPAC Sardegna con la possibilità di prestito per chiunque li volesse richiedere. Nel corso dell'intervista, Alice ci ha illustrato le innumerevoli ed interessantissime attività organizzate dalla Fondazione Giuseppe Siotto nel passato, dai concerti che abbracciano diversi generi musicali, alle mostre allestite nella Galleria Siotto, passando per le presentazioni letterarie, e le sfide del futuro a cominciare dall'apertura per Monumenti Aperti il 17 e il 18 maggio: un opportunità per tutti i cittadini cagliaritani e non solo di scoprire gli spazi, davvero bellissimi, di Palazzo Siotto e di conoscere le attività di questa prestigiosa Fondazione che da quasi quarant'anni illumina con le proprie iniziative il panorama culturale di Cagliari e della Sardegna.
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Massimiliano Menichetti, vice direttore dei media vaticani e responsabile di Radio Vaticana - Vatican News; Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport del Comune di Roma; Fra Fabrizio Congiu, vicepresidente Fondazione Cammino Francescano in Sardegna; Fra Maro Valletta, responsabile comunicazione Frati Minori di Puglie e Molise; Francesco De Marzo, giovane in accoglienza vocazionale; Raniero Maggini, presidente WWF Roma e Area Metropolitana; Tommaso Fabbri, Coordinatore Scientifico della Fondazione Marco Biagi; Padre Piotr Jaworski, parroco di San Filippo in Eurosia; Emma Motta, parrocchiana; Giorgio Meneschincheri, fondattore Tennis and Friends Roberto Ciufoli, attore. Conducono Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti A cura di Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Silvia Giovanrosa, Mario Galgano, Daniele Piccini, Marco Bellizi e Marina Tomarro Tecnici del suono Bruno Orti, Gabriele Di Domenico e Gustavo Messina
Quando le forze sono più grandi di te, puoi scegliere di combatterle o fartele amiche. “Drum therapy”, il terzo album di Kush K nasce dall'idea che una botta non più fa male se diventi parte di quella botta, perché essere storditi facilita l'ingresso in quello stato. undefinedSono riflessioni scatenate dal pesante lutto vissuto dalla musicista poschiavina Catia Lanfranchi, prima di affrontare il nuovo capitolo musicale di Kusk K, uno shock alimentato anche dalla sensazione di “rottura” causata dallo stravolgimento della sua formazione. Prendi “Lotophagi” del 2020, premiato da Indie Suisse come migliore album svizzero dell'anno, e prendi “Drum therapy” ... e sono due mondi lontani. Le canzoni non sono più solo canzoni, sono riflessioni sul fatto che esistano, sul motivo per cui si persegue un obbiettivo musicale. undefinedKusk K oggi sono concettuali e sperimentali. Le sette canzoni di “Drum therapy”, concepite tra la Valle di Blenio, la Sardegna, Bienne e Zurigo, sono lo spaccato della visione di un'artista che si sposta sempre più verso il significato delle proprie idee. Ascoltarle è un'esperienza immersiva, dove il ritmo non è scandito da una batteria (se non in rare occasione) ma dall'alternarsi di canzoni che sono stati d'animo. undefinedSerietà e ambiguità, leggerezza e vigore, rigore e gioco, un gioco di contrasti alla fine del quale, spentasi l'ultima canzone, hai la sensazione d'affacciarti sull'ignoto. Sandra Romano ha incontrato Catia Lanfranchi a Zurigo.undefined
Uno studio chiamato “Analisi di possibili traiettorie per la transizione energetica in Sardegna”, realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con le università di Padova e di Cagliari, ha fatto emergere che l'Isola può e deve puntare a diventare la prima regione italiana con un sistema elettrico totalmente basato sulle fonti rinnovabili, dal momento che lo scenario 100% FER è anche quello che prevede il costo dell'energia più basso in assoluto. La Sardegna gode certamente di condizioni speciali: è estremamente ricca di sole e di vento. Ma ha subìto una forte deindustrializzazione e a breve disporrà di nuove interconnessioni elettriche col continente che le consentiranno una grande flessibilità sia in importazione che in esportazione. Di tutto questo, parliamo con Fabrizio Pilo, professore di Sistemi Elettrici per l'Energia, coautore dell'articolo e prorettore al Territorio e all'Innovazione dell'Università di Cagliari.
Il notiziario “Informalmente” racconta l'università a misura di studente, tra diritti allo studio, inclusività e valorizzazione del territorio. Edizione del 22 maggio 2025 Informalmente, il settimanale che racconta l'Università di Cagliari dal punto di vista di chi la vive ogni giorno. Uno spazio informativo dove corsi, opportunità, eventi e idee prendono forma con il linguaggio degli studenti. Tra il 26 e il 29 maggio 2025, l'ateneo cagliaritano sarà attraversato da elezioni, seminari e grandi eventi legati all'innovazione. In programma: il Sios Sardinia 2025, un evento nazionale sulle startup, un seminario dedicato alla letteratura elettronica e un incontro che riflette sul ruolo delle emozioni e dei corpi nel lavoro contemporaneo. Ascolta l'edizione del 22 maggio 2025. Sios Sardinia 2025: innovazione, startup e futuro per gli studenti Il 29 maggio, l'Università di Cagliari ospita una nuova edizione del StartupItalia Open Summit, il Sios Sardinia 2025. Organizzato da Innois con il supporto della Fondazione di Sardegna, l'evento rappresenta un punto d'incontro tra studenti, imprenditori, investitori e istituzioni. Il tema centrale è chiaro: promuovere la cultura dell'innovazione e della progettualità imprenditoriale. Tra panel, workshop e networking, l'iniziativa offre occasioni concrete per avvicinare il mondo accademico al tessuto produttivo dell'isola. Un'opportunità imperdibile per chi sogna di lanciare una startup e vuole comprendere da vicino le dinamiche del settore. Nel corso della giornata si potrà esplorare l'ecosistema sardo dell'innovazione, con l'obiettivo di creare nuove connessioni e ispirazioni. Un'occasione preziosa per capire come l'università possa diventare motore di sviluppo. La letteratura si fa elettronica: un seminario sulla narrazione digitale Sempre il 29 maggio, l'università propone un momento di alta cultura con il seminario dedicato alla letteratura elettronica. Dalla poesia generativa ai racconti interattivi, l'incontro ospiterà esperti del calibro di Antonello Zanda, Arnaldo Pontis, Marco Giovenale e Roberta Iadevaia. L'evento analizzerà come la scrittura si trasformi attraverso il digitale, ridefinendo forme e linguaggi. Un'occasione per riflettere sulle nuove modalità narrative che nascono dall'incontro tra testo e tecnologia, con un approccio interdisciplinare che coinvolge arte, filosofia e informatica. L'appuntamento si rivolge a studenti e appassionati che vogliono scoprire come anche la creatività letteraria possa evolvere in chiave contemporanea, digitale e partecipativa.
Oggi parliamo di spopolamento e denatalità perché i dati confermano un trend a ribasso che ormai in Sardegna conosciamo bene, ma è proprio per questo che abbiamo deciso di dare una lettura ulteriore a dei dati ai quali in realtà non vogliamo abituarci, grazie al commento di Ester Cois, sociologa e delegata pro rettorale all'Uguaglianza di Genere dell'Università di Cagliari. Parliamo poi della petizione che invita al boicottaggio delle aziende e istituzioni israeliane presentata dal Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina al Comune di Cagliari, ma anche della legge sarda sul fine vita per la quale proseguono le audizioni della Commissione sanità del Consiglio Regionale. Infine, parliamo del fatto che la Sardegna si conferma un laboratorio naturale di rilevanza strategica per sperimentare soluzioni volte a rafforzare la resilienza dei territori, vedremo un po' meglio in che modo.Nella seconda parte della rassegna poi come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo nell'Isola.
Alle 8 di questa mattina si è verificato un incidente lungo via Sardegna a Montecchio Maggiore, con un pedone che è stato investito mentre attraversava la carreggiata. Il ferito, subito soccorso dall'automobilista e da alcune persone presenti sul posto, è stato trasportato da un'ambulanza del Suem 118 al pronto soccorso di Arzignano in codice giallo.
L'editto delle chiudende, le faide tra famiglie, la dura vita dei pastori. E un personaggio strano, diverso dagli altri, che semina terrore portando la sua vendetta in quelle terre difficili, diventando leggenda: è il muto di Gallura, alias Bastiano Tansu, la cui storia ha segnato la Sardegna del XIX secolo.Buon ascolto!
Con base a Cagliari, l'associazione Malik anima territori spesso dimenticati come la Barbagia, il Gerrei e il quartiere Sant'Elia, portando il volontariato come chiave di accesso a opportunità internazionali, educazione e crescita collettiva. Nel cuore della Sardegna, dove le montagne si intrecciano con la storia e i piccoli centri combattono lo spopolamento, l'associazione Malik Cagliari ETS costruiva ogni giorno una rete di relazioni, scambi ed esperienze per i giovani. Nata nel 2004 grazie all'iniziativa di Valeria Sanna, socia fondatrice e vicepresidente, Malik trovava le sue radici in un'esperienza vissuta in Kenya, dove durante un progetto di cooperazione internazionale, Valeria incontrava un ragazzo brillante di nome Malik. Il giovane sognava di venire in Europa, ma la sua vita si spezzava tragicamente in un incidente prima che il progetto si concludesse. A quel sogno interrotto, Valeria e i suoi compagni di viaggio dedicavano l'associazione, affidando al logo – realizzato dal grafico Stefano Esili – il compito di far “volare” idealmente Malik fino in Europa. Il lavoro dell'associazione non si limitava alla città metropolitana di Cagliari, ma si estendeva nelle aree interne della regione: territori come la Barbagia, Barbagia di Seulo, il Gerrei e anche quartieri popolari come San Michele o Smerrionis. In questi luoghi, Malik portava avanti progetti pensati per i giovani con minori opportunità, mirando a combattere la povertà educativa attraverso iniziative come Schillellè e Pronti per il mondo, sviluppate tra il 2017 e il 2023. In questi percorsi, l'associazione collaborava anche con istituzioni come il Centro di Giustizia Minorile di Quartucciu, con cui firmava un protocollo nel 2016, contribuendo a offrire occasioni di crescita a ragazzi provenienti da contesti difficili. Maggiori informazioni sulle attività sono disponibili sul sito dell'Associazione Malik e sulla pagina del Comune di Cagliari dedicata al volontariato. Mobilità, europa e territori dimenticati: sportello in spalla e il sogno Erasmus Dal 2006, l'associazione Malik portava avanti “Sportello in spalla”, un progetto itinerante che faceva tappa nei piccoli comuni e nelle aree rurali per far conoscere ai giovani le possibilità offerte dal programma Erasmus Plus. L'iniziativa si rivolgeva a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 35 anni, senza distinzione tra studenti, disoccupati o lavoratori, offrendo supporto per la compilazione di curriculum, lettere motivazionali e per la scelta dei partner internazionali. I partecipanti ricevevano crediti formativi riconosciuti anche da scuole e università, aprendo un varco reale tra le zone marginali della Sardegna e l'Europa. Oltre a Erasmus Plus, Malik curava progetti come il Corpo Europeo di Solidarietà, che coinvolgeva volontari internazionali in attività a Gavoi e Ovodda, e Erasmus per Giovani Imprenditori, pen
Violento Assalto Sulla Statale Italiana: Ecco Cosa è Successo!Un colpo spettacolare, un'indagine implacabile, undici arresti. Scopri come i carabinieri hanno smantellato la banda del portavalori sull'Aurelia.#BreakingNews #rapina #portavalori #carabinieri #cronaca #blitz #aurelia #Sardegna #Tuscania #indagini #arresti
In questo episodio facciamo un viaggio da Roma - capitale d'Italia - a Cumiana, il piccolo paese del Piemonte in cui sono cresciuta. Impariamo a riconoscere regioni, province, comuni e frazioni, e scopriamo perché in Italia tutto è un po' come una lasagna: a strati! Un episodio utile per orientarsi in Italia, ma anche per esplorare la lingua e la cultura partendo dal territorio.Parliamo di: Italia “politica”: cosa significa e come si differenzia dall'Italia fisicaCom'è divisa e governata l'Italia: regioni, province, comuni, frazioniChe cos'è un capoluogo? differenza tra capoluogo di provincia e di regioneRegioni a statuto speciale: Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d'AostaViaggio da Roma a Cumiana: città, paesi, dialetti e paesaggiLuoghi che cito: RomaToscana (regione)Siena, Arezzo, Pisa, Livorno (città e capoluoghi di provincia)Emilia Romagna (regione)Bologna, Modena, Parma (città)MonferratoCumiana e AllivellatoriLINK UTILI:Il mio audio libro: STORIE DI VITALIALe trascrizioni sono nell'Area membri “Il Caffè”: CLICCA QUI PER ISCRIVERTI!
Una parata su due ruote che unisce beneficenza, moda vintage e passione per le moto. Oltre cento motociclisti sfilano per sostenere la salute mentale e la ricerca sul tumore alla prostata. “The Distinguished Gentleman's Ride”è stato fondato a Sidney, in Australia, da Mark Hawwa. È stato ispirato da una foto di Don Draper, protagonista di “Mad Men”, a cavallo di una moto classica con addosso il suo abito migliore. Mark decise che un giro in moto a tema sarebbe stato un ottimo modo per combattere lo stereotipo, spesso negativo, dei motociclisti e, allo stesso tempo, per connettere le comunità motociclistiche esclusive. Domenica 18 maggio, le strade di Cagliari e Quartu Sant'Elena si preparano ad accogliere una manifestazione che fonde stile, solidarietà e motori. Si tratta del Distinguished Gentleman's Ride, evento motociclistico internazionale che promuove la ricerca sul tumore alla prostata e il supporto alla salute mentale maschile, in collaborazione con la fondazione Movember. L'iniziativa, che coinvolge simultaneamente centinaia di città in tutto il mondo, arriva anche in Sardegna con una giornata ricca di contenuti ed emozioni. Oltre 150 motociclisti in abiti eleganti partiranno da Cagliari per partire a suon di musica live, attraversare le strade dell'hinterland e concludere la corsa a Quartu Sant'Elena, dove verranno accolti da un'intera comunità in festa. Quest'anno, la realizzazione dell'evento è stata possibile grazie alla collaborazione con il Centro Commerciale Naturale “La Via del Mare”, attivo nel valorizzare il territorio attraverso eventi culturali e sociali. Tra musica dal vivo, street food e artigianato locale L'intera giornata sarà animata da un programma coinvolgente e trasversale. Dalle moto d'epoca alle modern classic, passando per i DJ set e le performance delle band The Crazy Slivers e The Dylan's Dogs, l'evento vuole offrire non solo uno spettacolo visivo e musicale, ma anche un'occasione concreta per fare comunità e sensibilizzazione. I locali della zona proporranno menù speciali e street food, mentre non mancheranno le esibizioni di danza a cura della scuola ASD Black Stars, che porterà il ballo di strada tra i motori e le cromature. Un'area sarà interamente dedicata all'artigianato locale, con creazioni originali e materiali sostenibili, per sottolineare il legame tra cultura del territorio e solidarietà. Il Comune di Quartu Sant'Elena, patrocinatore ufficiale della manifestazione, ha espresso il suo sostegno al progetto, in linea con le iniziative che promuovono benessere, salute e coesione sociale. Motori, solidarietà e comunità per cambiare la narrazione sulla salute Il Distinguished Gentleman's Ride non è solo un evento spettacolare: è anche un'occasione per rompere i tabù legati al benessere psicologico degli uomini e promuovere una cultura della prevenzione. Tutti i fondi raccolti attraverso le donazioni andranno a sostegno della Movember Foundation, che si occupa di ricerca oncologica e programmi di supporto per la salute mentale maschile. Info su&nb
La Guerra di Crimea (1853-1856) coinvolse Russia, Impero Ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna, alterando gli equilibri politici europei.
Board Boys blast off into outer space with a bunch of tourists on board in Galactic Cruise, a game about assembling recreational spacecraft and visiting chilled out planets with them. 0:00 Intro, E.V.A. - Jean Jacques Perrey 16:00 The Taverns of Tiefenthal 22:50 Duck & Cover 24:30 Sardegna 27:00 Iwari 29:30 Automania 31:45 Endeavor: Deep Sea 43:45 Galactic Cruise: Overview 47:00 Space Cowboy - Jonzun Crew 48:00 Galactic Cruise: Review 1:22:45 Galactic Cruise: Verdict 1:29:00 Board Boys Bump: Kutna Hora 1:34:00 Thank You, Patrons 1:34:30 Fantastic Voyage - Lakeside
Send us a textSimon reports in (once again) from Sardegna while attempting to buy a kitchen and the question of consent raises its head again. Lee and Simon also discuss Simon's lack of sartorial elegance. Things covered: marble floors and empty walls, buying a kitchen, 3D models of kitchens, discounts, putting washing machines in kitchens, boring jobs, sharing news over a negroni, descriptions of spaces in another language, asking for consent in Portughese, another leak in Lee's roof, climate change being real, imagining things (and bodies) in spaces, big cultural shifts, fritelle, the beginning of the end, trying to remove marble from a wall, bumping into friends on the street, having one's arm squeezed by a stranger, not being very dapper in an Italian city, Lee being a little more handsy than he thinks he is (on a train), Winnie-the-Pooh (and wanting to be sure of you), Simon is not dapper and Lee tries to give him some sartorial advice. Get in touch with Lee and Simon at info@midlifing.net. ---The Midlifing logo is adapted from an original image by H.L.I.T: https://www.flickr.com/photos/29311691@N05/8571921679 (CC BY 2.0)
Send us a textSimon reports in from Sardegna before Lee and he veer off into talking about what draws us to snake oil. Things covered: Getting the sound right while recording in a 'cathedral', flight delay, the mundanity of owning a place, Nodi networking function in Alghero, bumping back into Italian, experiences that are both concrete and abstract, dealing with uncertainty, meeting a life-coach, snake-oil, "l'aria fritta" (fried air), what draws us to people selling fried air, having one's buttons pushed over and over again, Sardegna drawing in a dreamcatcher vibe, homemade brick oven and making pizze, primal human experiences, cranio-sacral massages, gong showers (sound baths), golden showers, people talking (or not) about their kinks, piss play, more prevalent than us vanillas, lacking imagination (or perhaps theory of mind), Portishead, Beth Gibbons (singing Gorecki Symphony 3), how to be introduced into something we didn't use to like (e.g. yoga for Lee), the things we end up doing and believing, jam cocktail (listener feedback), unattributed quote from last week to George Saunders' commencement speech (in the links below). --- Related links (and necessary corrections): Beth Gibbons singing Górecki's Symphony No. 3 (not number 5): https://www.youtube.com/watch?v=-YlGYxCSDJUGeorge Saunders' commencement speech at Syracuse: https://genius.com/George-saunders-graduation-speech-at-syracuse-2013-annotated Get in touch with Lee and Simon at info@midlifing.net. ---The Midlifing logo is adapted from an original image by H.L.I.T: https://www.flickr.com/photos/29311691@N05/8571921679 (CC BY 2.0)
Il 7 febbraio Terna, il soggetto che in Italia sviluppa e gestisce la trasmissione dell’energia, ha iniziato la posa del cavo elettrico sottomarino più profondo del mondo: collegherà il sud della Sardegna all’area di Palermo, in Sicilia, per poi proseguire fino alla Campania. Il Tyrrhenian Link - questo il nome del nuovo collegamento - sarà costituito da un doppio cavo lungo 970 km con una capacità di 1000 MW, e servirà sia a favorire il trasferimento di energia rinnovabile dalle isole al continente, sia a garantire una maggiore sicurezza di approvvigionamento elettrico delle isole, anche grazie alla possibilità di invertire quasi istantaneamente il flusso di corrente. La posa di questi cavi sottomarini speciali, che pesano 40 kg per metro, è una delle opere di ingegneria più sofisticate e multidisciplinari e noi ne parliamo con Francesco Perda, Project manager Thyrrenian Link.
The Vital MX 'MXGP Podcast Show' discusses the fourth round of the 2025 FIM Motocross World Championship, the Grand Prix of Sardegna, which was held in the bottomless sand of Riola Sardo. Hosts Lewis Phillips and Adam Wheeler dive deep into the on-track action with support from Polisport and ProX Racing Parts.
Sardinia or, better, Sardegna is not only shores and big yachts, it is also awesome inland, welcoming people and TONS of gravel to ride.Episodes note:Shardana: https://www.shardana-bikeventure.com/Ichnu Cycles: https://www.instagram.com/ichnu_cycles/La Nuragica: https://www.lanuragica.com/Gravel Club: https://gravel-club.com/Voice by: Stefano Nucera aka Calamaro https://instagram.com/calamaroccPhotos by: Dan Zoubek https://www.instagram.com/dan_zoubek/Music by: Bonus Point https://bonuspoints1.bandcamp.com/The BroomWagon Podcast
Oggi parliamo di uno dei posti più esclusivi del mondo che si trova in Sardegna, la Costa Smeralda..Support the project on Tipeee or Patreon and receive transcriptions of each episode, complete with translations of the most challenging words:https://it.tipeee.com/italian-stories-with-davide/news/223319.https://www.patreon.com/posts/125282406.Donation - Paypal:https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HJF6KQ4BY27Y2.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Davide EmanuelliSources:https://www.ilpost.it/2024/06/26/roy-linvenzione-del-turismo-in-sardegna/https://www.ilpost.it/2025/02/04/aga-khan-morto/https://www.ilpost.it/2020/02/12/aga-khan/
Antonio Canu"L'Italia di carta"Viaggio tra le pagine che hanno raccontato il nostro Paeseil Saggiatorewww.ilsaggiatore.comDalle Dolomiti di Dino Buzzati alle Cinque Terre di Eugenio Montale, passando per la Sardegna di Grazia Deledda e la Maremma amata da Italo Calvino: Antonio Canu ci conduce in un viaggio attraverso l'Italia tra i luoghi che hanno ispirato scrittori, poeti e intellettuali di ogni epoca. Un racconto fatto di passi, sguardi e parole che è anche una riflessione sui molti modi in cui quei territori sono cambiati nel tempo. Che cos'è un paesaggio? Uno spazio oggettivo, descrivibile in modo univoco e preciso o qualcosa che muta e si trasforma al mutare delle nostre emozioni e delle esperienze che l'hanno abitato? Per Antonio Canu non si può descrivere un territorio senza tener conto dell'intreccio tra l'opera della natura e l'intervento, diretto e indiretto, dell'essere umano. Con l'occhio del naturalista e la curiosità del lettore, Canu percorre valli, città, laghi, mari e montagne d'Italia lasciandosi guidare dai pensieri e dalle voci degli autori che quei luoghi li hanno visitati, amati e immortalati nei loro scritti. Ecco che allora, come in un Grand Tour, vediamo apparire la Marsica illuminata dai racconti di Natalia Ginzburg e di Carlo Emilio Gadda. Ecco il Gargano cui tanti reportage dedicò Anna Maria Ortese. Ecco laggiù la Campagna romana, con i suoi pini a ombrello che affascinarono Virginia Woolf. Ecco la costa del Cilento animata dai versi di Ungaretti, così simile e così distante dal Po romantico di Gianni Celati. L'Italia di carta ci fa riscoprire il nostro paese sotto forma di una grande opera letteraria, composta di bellezza, storia e qualche stranezza: un immaginario inesauribile, che chiede continuamente di essere conosciuto e rivissuto, ma non smette mai di ricordarci che ha anche bisogno di essere protetto e custodito.Antonio Canu (Roma, 1960), ambientalista, giornalista ed esperto in gestione di aree protette, è stato responsabile nazionale delle Oasi per WWF Italia ed è attualmente presidente di WWF Travel. Scrive di natura e ambiente per diverse testate nazionali e regionali, è autore di numerose guide specialistiche e ha pubblicato, tra gli altri, Lettera a mia figlia sulla Terra (2001), Roma Selvatica (2015) e Andare per Parchi nazionali (2019). Con il Saggiatore ha pubblicato Il mondo in un carrello (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.