Podcasts about sardegna

Island in the Mediterranean and region of Italy

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sardegna

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Io Non Mi Rassegno
Scuola o propaganda? Come Valditara vuole riscrivere la storia - 18/7/2025

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jul 18, 2025 21:05


Le scuole insegnano ancora storia o una favola dell'Occidente? E cosa c'entra il colonialismo con l'identità italiana? Mentre lo storico Ginzburg smonta le nuove linee guida di Valditara, a Milano scoppia uno scandalo sull'urbanistica che coinvolge anche il sindaco Beppe Sala e scopriamo che il disastro dell'air India forse è stato intenzionale. In tutto questo caos, però, alcuni giornali danno segnali di cambiamento interessanti. INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:52 - La storia a scuola e le idee di Valditara00:05:52 - L'incidente dell'Air India forse è stato intenzionale00:09:16 - L'Aia sull'ex Ilva, lo scandalo a Milano le ultime su Israele e Gaza00:13:19 - Il giornalismo italiano sta cambiando?00:18:37 - Le notizie dalla Sardegna che CambiaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/scuola-propaganda-valditara-storia/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw

Doppia Visione
Controcampo sul Cinema italiano (e non solo) con Daniela Persico

Doppia Visione

Play Episode Listen Later Jul 17, 2025 95:37


Daniela Persico è critica cinematografica, programmer e curatrice. Lavora dal 2013 al Locarno Film Festival, dove dal 2020 è Responsabile dei progetti speciali, tra cui la Locarno Residency e L'immagine e la parola. Dal 2022 è direttrice artistica del Bellaria Film Festival e dirige l'associazione Filmidee, con cui cura una rivista online e una Summer School in Sardegna. Ha collaborato con numerosi festival italiani e internazionali ed è autrice di diverse monografie e saggi sul cinema contemporaneo.In questo episodio abbiamo parlato con lei dello stato del Cinema italiano, del movimento del Cinema del reale, dell'esperienza al Locarno Film Festival e al Bellaria Film Festival. Un dialogo approfondito sul ruolo delle istituzioni, sulla centralità dei festival e sul lavoro degli operatori culturali nel creare connessioni tra autori, opere e spettatori.Con Federico Allocca, Simone Corti e Daniela PersicoRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica e sound design DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via e SidereusUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu, Alessandro Stellino

Io Non Mi Rassegno
Domus de janas patrimonio dell'umanità UNESCO: occasione o rischio? – INMR Sardegna #87

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jul 17, 2025 22:51


L'ingresso delle domus de janas nel patrimonio UNESCO, con il commento dell'esperta Sara Corona Demurtas. La svolta sull'aborto farmacologico in Sardegna, prima regione del Sud a consentirlo fuori dagli ospedali, e focus su sanità in affanno e incendi, con un nuovo piano regionale per affrontare l'emergenza.

Keration Podcast

Ecco un elenco delle principali acque minerali eoligominerali imbottigliate in Sardegna, con le rispettive località diestrazione:

Unica Radio Podcast
Cycle Hub: la rivoluzione a pedali di Kety Piras

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 13, 2025 23:11


Oggi a Unica Radio B Podcast vi proponiamo un'intervista a Kety Piras, urban cyclist e fondatrice di Cycle Hub, un progetto innovativo che fonde sostenibilità, inclusione sociale e mobilità dolce. Scopriamo insieme il racconto di chi ha trasformato una passione in un'officina meccanica, un punto di ritrovo culturale e un centro pulsante per la comunità di Pirri. Kety Piras è un'urban cyclist e attivista e ora fondatrice del Cycle Hub, uno spazio nato per unire mobilità sostenibile, comunità locale e cultura. Dopo anni di esperienze nel mondo della micromobilità e una formazione all'Università di Verona come esperta promotrice della ciclabilità, Kety ha deciso di dare vita a un luogo che fosse molto più di una semplice officina. Un punto di riferimento a Pirri Cycle Hub nasce dall'esigenza concreta di creare uno spazio fisico dedicato alla mobilità sostenibile, alla condivisione e all'incontro. Per anni, Kety Piras ha osservato quanto fosse difficile, a Cagliari, trovare un posto dove parlare di ciclabilità, confrontarsi su idee nuove, organizzare attività e costruire relazioni. Così è maturata la decisione di creare un luogo che fosse più di un'officina, un punto di riferimento per il quartiere, dove le persone potessero sentirsi accolte, ascoltate e coinvolte in un progetto di comunità e cambiamento urbano. Cycle Hub nasce per rispondere a questo bisogno: offrire uno spazio autentico, accessibile e vivo, pensato per chi crede in un modo diverso di muoversi e vivere la città. Officina, coworking, cultura Nato come officina meccanica per biciclette, il Cycle Hub si è trasformato rapidamente in un luogo dinamico e multifunzionale. Oggi ospita coworking, eventi culturali, presentazioni di libri e laboratori creativi. Il progetto ha ricevuto il sostegno del bando Resto al Sud. Kety ha seguito ogni fase: dalla progettazione del logo fino all'arredamento, pensato per far sentire ogni visitatore a casa. Innovazione e sostenibilità ambientale Il Cycle Hub è anche un esempio di sostenibilità ambientale concreta. Tra i servizi offerti spicca il bike wash enzimatico, un sistema di lavaggio completamente ecologico e privo di scarichi inquinanti. È inoltre presente un parcheggio temporaneo per bici e monopattini, pensato per chi si muove in città senza dover ricorrere all'auto. Una menzione speciale va alla collaborazione con Brompton, marchio inglese di biciclette pieghevoli, che ha scelto Cycle Hub come primo service center ufficiale in Sardegna. Un riconoscimento importante per l'impegno e la qualità del lavoro di Kety. Un messaggio a chi sogna il cambiamento Kety invita chiunque voglia cambiare la propria vita a iniziare da sé: “Scrivilo, parlane, cerca supporto. Il cambiamento non arriva da solo, bisogna costruirlo giorno dopo giorno, con testardaggine e visione”. Cycle Hub è oggi un modello di impresa femminile, inclusiva, ecologica e profondamente legata al territorio. Un piccolo seme piantato a Pirri, che punta a diventare una foresta di idee, relazioni e mobilità sostenibile.

Unica Radio Podcast
Da Cagliari in Kazakistan con una Fiat uno per solidarietà

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 12, 2025 9:41


Dalla Sardegna all'Asia Centrale, passando per Praga, in un rally che racconta il mondo che cambia con l'ironia di una Fiat Uno. Un viaggio che è anche un progetto sociale e culturale. Un'associazione sarda con una visione globale, un'auto leggendaria e la voglia di attraversare mezzo mondo. È così che Federico Gaviano e Luca Frongia, insieme a Gianghi e Duncan, hanno deciso di festeggiare i 25 anni di TDM, realtà attiva tra mobilità internazionale, educazione interculturale e progetti sociali. La loro avventura prende il nome di Mongol Rally, una folle corsa non competitiva che unisce equipaggi da tutto il mondo in un viaggio epico: dalla Sardegna fino al Kazakistan, passando per Praga e l'Asia centrale, a bordo di un'auto simbolo del passato italiano, la mitica Fiat Uno, ribattezzata “Fiamma”. Segui il progetto https://linktr.ee/tdmislanders La Mongol Rally 2025 è un rally non competitivo, senza premi, regole fisse o supporto tecnico. Ogni equipaggio viaggia con veicoli economicamente e meccanicamente inadatti, attraversando frontiere, deserti, catene montuose e città dimenticate. Lo scopo è umanitario e ambientale: raccogliere fondi per l'organizzazione benefica Cool Earth, che protegge le foreste tropicali e le comunità che le abitano. Il progetto TDM 25 Islanders è anche un omaggio ai 25 anni dell'associazione TDM 2000, con un team composto da giovani provenienti dalla Sardegna e da Malta. viaggio sostenibile, comunicazione dal vivo e spirito comunitario: il rally è anche un progetto sociale L'idea nasce per gioco, ma si trasforma presto in una sfida logistica, culturale e organizzativa. Dalla preparazione meccanica, curata da Gianghi, all'organizzazione dei documenti e dei visti per affrontare territori complessi come l'Iran, il Turkmenistan o la Russia. Duncan, architetto e presidente di TDM Malta, completa l'equipaggio con competenze tecniche e uno spirito profondamente legato alla Sardegna. L'auto, soprannominata Fiamma, incarna l'ironia del progetto: un veicolo "nuovo e perfetto"… solo nello slang di Cagliari. Ogni suo cigolio è una promessa di guasti e aneddoti da raccontare. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da TDM 2000 Mongol Rally 2025 Team (@mongolrallytdm25) L'equipaggio del TDM 25 Islanders Mongol Rally riunisce quattro personalità complementari, unite dalla voglia di esplorare, raccontare e affrontare l'imprevisto con ingegno e spirito solidale. A guidare la spedizione c'è Luca Frongia, presidente di TDM2000, promotore dell'impresa e principale pilota del team, con il compito di tracciare la rotta dall'Europa al cuore dell'Asia centrale. Al suo fianco Federico, giornalista e comunicatore, è il cronista ufficiale della spedizione: documenterà l'intera avventura, trasformando strade, soste e incontri in un racconto collettivo. Parte fondamentale della squadra è Giangi, esperto in tecnologie, riparazioni e soluzioni ingegnose, pronto a intervenire in ogni situazione tecnica con creatività e prontezza. Infine Duncan, architetto e ingegnere maltese, co-pilota e logista, con una lunga esperienza internazionale e un ruolo chiave nell'organizzazione e nella tenuta dell'equipaggio. Quattro ruoli diversi, una sola missione: portare la loro mitica Fiat Uno “Fiamma” fino in Kazakistan, sostenendo nel frattempo il progetto ambientale Cool Earth. Mongol Rally non è solo un viaggio su quattro ruote: è un gesto simbolico e concreto per promuovere cause sociali e ambientali. Ogni squadra, infatti, si impegna a raccogliere fondi per sostenere progetti di responsabilità sociale, e TDM ha scelto di supportare Cool Art, iniziativa che fonde arte, sostenibilità e inclusione. Federico, giornalista e voce dell'avventura, cura la comunicazione social, condividendo ogni tappa via Instagram (@mongolrally_tdm_25), blog e GPS tracker, dove chiunque può seguire l'equipaggio in tempo reale.

Power Pizza
340: POWER SARDEGNA live @ Comicon (feat. Shy!!)

Power Pizza

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 51:40


Questa non è la puntata più bella del mondo, noQuesto è solo un tributo;Non riuscivamo a ricordare la puntata più bella del mondo, noEra la puntata più bella del mondo,Questo è solo un tributo.+++ Supporta il Podcast!! +++

Io Non Mi Rassegno
India: ad Auroville, la città utopica, l'utopia vacilla - 11/7/2025

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 21:47


In India, Auroville rischia di perdere la sua anima utopica sotto i colpi di burocrazia e repressione. Intanto in Europa, Von der Leyen resta in sella, ma il Pfizergate fa tremare la sua maggioranza. E cosa sta succedendo davvero a Gaza? L'idea di una “città umanitaria” voluta dal governo israeliano non somiglia un po' troppo a un campo di concentramento a cielo aperto? E da Oropa è partita la Local March for Gaza: può una camminata cambiare la percezione di un genocidio?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:53 - Cosa succede ad Auroville?00:10:02 - Pfizergate e la fragilità di Von der Leyen00:12:33 - La riunione dei "volenterosi" a Roma00:13:36 - Le novità da Gaza00:17:05 - La partenza della Local March for Gaza00:20:05 - Le novità dalla Sardegna che CambiaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/auroville-utopia-vacilla/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw

Italia Mistero
Enrico De Pedis (3° parte): il delitto di Amleto Fabiani e gli affari segreti in Sardegna.

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Jul 10, 2025 24:53


Ripercorriamo la doppia anima di Enrico De Pedis (Renatino): il criminale spietato dietro l'omicidio di Amleto Fabiani, e l'uomo d'affari che investì in Sardegna con il faccendiere Flavio Carboni. Un intreccio inquietante tra mafia, potere e finanza nell'Italia degli anni '80.

Io Non Mi Rassegno
Treni sospesi, bus in servizio ma dal Sulcis ci si sposta a fatica – INMR Sardegna #86

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jul 10, 2025 19:15


La rivoluzione nei trasporti che sta investendo il Sulcis e le difficoltà dei pendolari, acqua e perdite idriche, gli stanziamenti per le scuole sarde e della culla di biodiversità marina che si trova a largo della Sardegna.

Unica Radio Podcast
“Mannoi”, le campane di Irgoli diventano un documentario

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 10, 2025 15:06


Un viaggio profondo nella tradizione campanaria di Irgoli, dove i rintocchi non scandiscono solo il tempo, ma raccontano la vita di una comunità intera. Un documentario umano e toccante che nasce da un'eredità familiare e diventa restituzione collettiva. Nel cuore della Sardegna, le campane di Irgoli non si limitano a segnalare l'ora o l'arrivo di una festa. Sono memoria viva, suono collettivo, passaggio tra generazioni. Da questa consapevolezza nasce Mannoi, il documentario di Riccardo Santorsola e Irene Coni, presentato in anteprima nella piazza del paese, come un dono restituito alla comunità da cui ha preso forma. Un progetto realizzato con il contributo del comune di irgoli. L'idea prende vita grazie a Luca Lai, giovane campanaro e amico degli autori, che desiderava conservare le suonate del nonno. Da qui, la trasformazione da semplice registrazione a narrazione cinematografica collettiva. Per Irene Coni, musicologa, è stato naturale esplorare le diversità stilistiche delle suonate, notando come ogni campanaro sviluppi un tocco personale, trasmettendo non solo tecnica ma anche sensibilità. In Mannoi si osserva come bambini di sei o sette anni inizino a suonare, affiancati dagli anziani in un passaggio di saperi che non ha bisogno di parole. È una scuola spontanea, costruita su sguardi, suoni e gesti che resistono al tempo e alle trasformazioni. Suonare per raccontare, tramandare per unire Nel documentario emerge con forza il valore intergenerazionale della pratica campanaria. I giovani si ispirano ai più esperti, li imitano, li affiancano. Sorprende scoprire che in un paese piccolo come Irgoli esistano più scuole di suonata, ciascuna con le sue sfumature. Cinque campane, oggi, ma solo tre vengono suonate a mano: ogni rintocco cambia in base al contesto – lutto, festa, battesimo – come se raccontasse una pagina diversa della vita comunitaria. Le riprese, spesso all'interno del campanile, sono state rese possibili grazie al legame personale con la comunità. Questo ha permesso uno sguardo intimo, autentico, rispettoso. L'unico ostacolo reale è stato lo spazio angusto del campanile, ma anche questo ha restituito forza e ritmo al racconto. Il documentario solleva anche interrogativi sul ruolo delle donne: nessuna ha mai suonato, ma nulla vieta che possa accadere. La forza fisica non è un limite, conta la resistenza e il desiderio di esserci. Un documentario che restituisce emozioni a una comunità Mannoi ha mostrato due Pasque, a distanza di un anno: nella prima, solo Luca e il nonno; nella seconda, il campanile era pieno. Una crescita che dà speranza per il futuro. Riccardo racconta della rotazione spontanea dei suonatori durante le cerimonie, del rispetto delle tempistiche sacre, dell'attesa del canto a concordu. Irene, invece, sottolinea l'importanza della restituzione pubblica, perché chiunque potesse fermarsi a guardare e sentire. Durante la proiezione in piazza, il silenzio collettivo ha detto tutto: attenzione, rispetto, emozione. Un cinema all'aperto che ha unito e commosso. La colonna sonora, curata insieme a musicisti e etnomusicologi, ha arricchito il racconto, dando corpo e profondità al patrimonio sonoro del paese. Mannoi non è solo un documentario: è un atto d'amore per Irgoli, una finestra aperta su una cultura che ancora resiste, vive e si trasmette.

Delitti Invisibili
Il mistero del pozzo - Il caso di Gisella Orrù - 1/3

Delitti Invisibili

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 28:07


Gisella Orrù è una ragazza di 16 anni che vive a Carbonia, un paese del sud-ovest della Sardegna, allora segnato da una grave crisi economica. Giovane e bellissima, una sera di giugno del 1989 scompare nel nulla, senza lasciare alcuna traccia. Una serie di inquietanti telefonate anonime sembrano indirizzare le indagini, finché, il 7 luglio, il corpo della ragazza viene ritrovato sul fondo di un pozzo. Chi ha ucciso Gisella Orrù?See omnystudio.com/listener for privacy information.

Bravi Tutti
30. Consigli per l'estate

Bravi Tutti

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 33:12


In quest'ultima puntata della stagione parliamo degli spettacoli che ci saranno in giro per l'Italia, festival musicali e cinematografici, rassegne sonore e quant'altro per continuare a nutrire la mente anche in vacanza.Con la preziosa collaborazione del team di Attoricasting, partiamo dalla Sicilia che ha proposte sia mainstream che più ricercate, passando poi per i festival in Sardegna, la festa di Legambiente Toscana, Terry Gilliam ospite d'onore all' Umbria Film Festival e infine scopriamo che suono fanno le Dolomiti in Trentino.Ecco i link ai festival di cui si parla nell'episodioSiciliaGreen Valley Pop Fest: https://www.greenvalleypopfest.it/Ypsigrock: https://www.ypsigrock.it/Festival SiciliAmbiente: https://www.festivalsiciliambiente.it/SardegnaAndaras Traveling Festival: https://www.andarasfilmfestival.com/Crueza de ma: https://www.musicapercinema.it/ToscanaFestambiente: https://www.festambiente.it/UmbriaUmbria Film Festival: https://umbriafilmfestival.com/TrentinoI suoni delle Dolomiti: https://www.isuonidelledolomiti.it/Bravi Tutti è un podcast di AttoriCasting.Esce ogni due settimane e racconta il mondo dello spettacolo a chi vuole farlo e a chi vuole saperne di più. Per richieste o commenti manda un messaggio vocale alla pagina Instagram di AttoriCasting.Realizzato da Vincenzo De Simone per Madcrumbs.Scrittura, voce e produzione audio: Vincenzo De Simone   

Unica Radio Podcast
Passione e vita l'energia unica della Maestra Myriam Campus

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 28:02


Danzatrice Coreografa e Insegnante di danza classica e contemporanea. Con una carriera consolidata da un'esperienza profonda e tanta passione. Una straordinaria professionalità quella di Maestra Myriam Campus che ha saputo intrecciare il linguaggio artistico e quello sportivo in un percorso che coinvolge diverse generazioni. Un percorso che unisce la danza alle emozioni in ogni movimento La Maestra Myriam Campus, apprezzata danzatrice, coreografa e insegnante di danza classica e contemporanea, si dedica con intensità e passione al dialogo tra arte e vita, offrendo ben più di una formazione tecnica. Fin dagli esordi la sua sensibilità verso la danza trasmette la consapevolezza che ogni passo rappresenta: un frammento di un percorso umano e creativo. La passione per la danza nasce quando Myriam avverte il primo richiamo di suoni e gesti: a soli sette anni, frequenta la sua prima scuola, dove scopre come il corpo esprima emozioni che nessuna parola riesce a trasmettere. È in quell'istante che comincia a percepire la danza non come semplice disciplina ma come spazio di comunicazione universale. Questo si collega a esperienze di esibizioni e stage nazionali, in cui la dimensione intima del gesto diventa strumento di crescita personale e condivisione di valori comuni. Una carriera consolidata alle spalle Con una carriera consolidata da un'esperienza profonda e da una straordinaria professionalità, la Maestra Myriam Campus intreccia il linguaggio artistico e quello sportivo in un percorso che coinvolge diverse generazioni. Attraverso il culto della danza e l'impegno nella formazione, trasmette non solo conoscenze tecniche e accademiche, ma anche valori umani essenziali. La sua attività rappresenta un ponte tra arte e vita, dove la disciplina si fa esperienza, crescita e consapevolezza. La sua professionalità verso un percorso formativo, segna la consapevolezza che insegnare significa fare crescere il proprio vissuto dentro altri. In questo modo la danza assume le connotazioni di un linguaggio corporeo verbale, in cui il corpo racconta storie, emozioni e vita. Myriam Campus vive ogni movimento come un dialogo tra mente, cuore e spettatore: un canale che apre a percezioni più profonde, permettendo a chi danza e a chi osserva di intraprendere un'esperienza condivisa. Un passo verso l'alchimia del corpo e dell'anima Quando la Maestra Myriam comprende che la sua esistenza e la danza devono diventare un unico fluire, quel momento prende la forma di consapevolezza: la danza non è più un'attività, ma una scelta di vita. All'apertura al mondo dell'arte, segue una decisione interiore, quando capisce che ogni gesto, ogni coreografia, non può rimanere limitata alla scena ma deve continuare a vivere oltre, in chi la affronta come disciplina quotidiana. La fusione tra l'essere e il muoversi si concretizza diventando un “passo a uno”: quel legame tra corpo e anima che trasforma la danza in un'«alchimia» – parola usata per spiegare la fusione intima tra tecnica, sentimento e regola. Si tratta di un vero e proprio equilibrio tra rigore e poesia, tra disciplina e creatività, tra scuola di danza e laboratorio di sogni. La danza, quindi, si trasforma in un linguaggio non verbale: ogni gesto, ogni rotazione, ogni sospensione comunica. La mente di chi danza interiorizza una trama di strutture, tempi e contrasti; il cuore di chi osserva riceve un messaggio, una vibrazione, un racconto che va oltre il visibile. È un'esperienza che solleva la coscienza, portando a percepire “nell'astratto un senso ancora più espanso dell'essere”. La Maestra Myriam lo spiega come un percorso in cui il corpo diventa un catalizzatore di emozioni, un mezzo che educa mente, corpo e spirito insieme, generando un dialogo intimo tra chi crea e chi osserva Spazio sacro e disciplina: un binomio necessario Secondo la Maestra Myriam, l'arte rappresenta uno spazio sacro all'interno della vita. Questa sacralità influisce sul corpo e sull'anima, favorendo benessere psico-fisico e sensibilità spirituale. La danza, in particolare, concentra il corpo in movimenti precisi, respiri profondi e attenzione interiore, rendendo l'esperienza un momento di meditazione attiva. La mente si sviluppa, il cuore si apre, la coscienza si espande. Tutto questo avviene quando la disciplina diventa un compagno fidato, plasmando la costanza giornaliera e la ricerca della perfezione in movimento. Al centro del messaggio della Maestra Myriam Campus vi è la disciplina: essa trascende la componente tecnica e diventa valore di vita. La disciplina nella danza rimanda a regole precise e all'impegno costante, che tuttavia non chiudono ma moltiplicano la libertà espressiva. Spiega che la costanza rappresenta il segreto per trasformare un sogno in obiettivo raggiunto, con pazienza e determinazione. Ritiene che le nuove generazioni debbano imparare che il talento, se non accompagnato da impegno quotidiano, rischia di rimanere dormiente. La fusione tra disciplina e creatività, secondo la sua visione, genera arte vera, capace di cambiare vite. Non solo danza ma anche preziose collaborazioni La Maestra Myriam Campus, nella sua carriera artistica, incontra e si relaziona anche affettivamente con la indimenticabile e grande Carla Fracci, che fu ospitata con tutta la Compagnia nella conosciutissima e importante Scuola Attica 53 a Cagliari. Importante collaborazione artistica pluriennale in occasione della prima mondiale FILUMENA MARTURIANO : collaborazione della stessa Maestra Myriam Campus con l'Ente Lirico di Cagliari, nei panni di ballerina ma anche di coreografa. Accompagna nel tempo diversi talenti nati proprio dal suo ventre di Maestra e Coreografa, nonché grande artista del settore; alcuni esempi importanti sono: Francesca Loi, diplomata presso Scala di Milano, ballerina che si è formata nella Finnish National Ballet (Helsinki); Un' altro esempio eclatante è quello di Tatiana Atzori, che con grande impegno e dedizione mette in piedi ben due Scuole di Ballo in Sardegna. Altri allievi importanti che hanno spiccato il volo tramite Lei sono: Andrea Perniciano, Simona Piroddi, Donatella Cabras, Debora Marcis. Nuove e importanti progetti Myriam Campus non si ferma, e continua come Insegnante e Coreografa con la squadra Cristoforo Colombo di Ginnastica Ritmica, per accompagnare gli allievi in una importante preparazione didattica nell'agonismo regionale e nazionale. A breve altri progetti con corsi di Ginnastica Posturale Estetica Femminile, presso Urban Club Cagliari, ideale anche per i più maturi.

Solo Documental
Florencia y La Toscana – Historia y arte

Solo Documental

Play Episode Listen Later Jul 8, 2025 39:51


Una región que desde siempre ha estado al centro de la historia italiana La historia de la Toscana abarca un larguísimo período de tiempo, que va desde la prehistoria a nuestros días, siendo crucial el período a partir del Medioevo, por el nacimiento de la lengua italiana. Empieza en el siglo VIII a.C.: con los Etruscos, vencidos después por el Imperio Romano. Después de la caída del Imperio Romano, la región pasó a ser dominada por los ostrogodos y los bizantinos, antes de ser objeto de la conquista por parte de los Longobardos (569), que la erigieron a ducado con sede en Lucca (Ducado de Tuscia). En el siglo XI Pisa se convirtió en la ciudad más potente de la Toscana, con la extensión de dominio de República Marinera a casi toda la Toscana tirrenica (del Mar Tirreno). Alrededor del siglo XII empieza el período de los Ayuntamientos libres, y Lucca se convierte en el primer comune (ciudad importante) de Italia. Nacen las primeras formas de democracia participativa y las primeras asociaciones de artes y oficios, que hicieron de la Toscana un irrepetible ejemplo de autonomía cultural, social y económica. Entre las ciudades de la región se destaca enseguida, por motivos culturales, sociales y económicos, el Comune-Signoria de Firenze. Entre los años 300 y 400, gracias a la gran cantidad de literatos ilustres y artistas, la Toscana, y en manera especial la ciudad de Firenze dieron un grande con tributo al Renacimiento Italiano. A partir del siglo XII también la Toscana se fragmentó en una numerosa cantidad de estados, entre los cuales la República de Firenze y la República de Siena eran los más importantes. Durante el siglo XV subió al poder la familia Medici que, como las mayores familias florentinas, se había enriquecido gracias a los bancos y había obtenido relevancia política en las instituciones republicanas a partir de la mitad del 1400. A partir de Lorenzo il Magnífico, el poder mediceo se consolidó y Cosimo de' Medici obtuvo el título de Duca de la Toscana primero, y más tarde, en el 1569, el de Granduca de Toscana. La familia Medici continuó a reinar en toda la Toscana ininterrumpidamente hasta el 1737. El Granducado de la Toscana, pasó a la familia de los Lorena. La innvovación más importante de los Lorena, bajo el Granduca Pietro Leopoldo, fue la abolición de la pena de muerte, que en aquella época fue una innovación de vital importancia. La única interrupción durante la soberanía de los Lorena fue el paréntesis napoleónico que duró hasta el 1814. El último Granduca de la Toscana fue Leopoldo II que reinó hasta la entrada del territorio en el naciente estado unitario italiano. El período lorenense (de los Lorena) fue para la Toscana un período iluminado, a partir del gobierno de Pietro Leopoldo (que reformó el ordenamiento judiciario), hasta el último granduca que obtuvo resultados muy positivos, con la construcción de los primeros ferrocarriles, la creación del catastro y la mejora de la Maremma (zona costera de la Toscana). El pasaje al Estado Unitario Italiano fue fruto de un plebiscito, promovido por el Gobierno Provisorio de la Toscana, que decretó la anexión al Reino de Sardegna y como consecuencia al naciente Reino de Italia. En espera del traslado de la capital a Roma, lo cual sucedió en el 1870, Firenze hospedó el gobierno de la nación durante cinco años, convirtiéndose en el centro, no solo de la cultura, sino además, de la política italiana. La historia de la Toscana se identifica, a partir de este momento, con la del Estado Italiano, del cual forma parte, a pesar de conservar una especificidad que la distingue de las otras regiones.

Unica Radio Podcast
Federico Esu: Nodi e Itaca, connessioni in Sardegna

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 8, 2025 11:03


Nel cuore dell'intervista radiofonica, Federico Esu racconta la nascita di Nodi, un progetto che supera la logica delle semplici reti per costruire connessioni umane, valorizzare i percorsi non lineari, ascoltare le storie di chi è partito, rimasto o tornato in Sardegna, e riscrivere il senso di comunità attraverso il dialogo e il desiderio di riconoscimento e appartenenza. Nel panorama delle iniziative culturali e sociali che cercano di restituire valore ai territori marginalizzati, il progetto Nodi si distingue per la sua capacità di costruire connessioni autentiche, inclusive e resilienti. In un'intervista radiofonica intensa e profonda, Federico Esu, fondatore di Nodi e del podcast Itaca, spiega l'origine e la visione di un progetto che vuole cambiare la narrazione sulla Sardegna, troppo spesso legata all'idea di “fuga di cervelli”. Connessioni autentiche: il cuore del progetto Nodi. Nodi nasce infatti come un'alleanza dinamica tra persone e competenze, con l'obiettivo di creare uno spazio in cui la diversità dei percorsi, le fragilità e i cambiamenti non siano visti come ostacoli, ma come elementi fondamentali per generare valore. A differenza delle reti professionali tradizionali, il progetto punta a “fare sistema”, promuovendo il dialogo intergenerazionale, interculturale e interdisciplinare. Il concetto di “sistema” qui non è sinonimo di efficienza, ma di relazioni significative, riconoscimento reciproco e condivisione. Attraverso il programma di mentoring sviluppato da Nodi emergono bisogni profondi, come il desiderio di essere ascoltati, di sentirsi connessi e di trovare un proprio spazio all'interno della comunità. Le storie raccolte da Itaca, il podcast gemello del progetto, raccontano esperienze di chi ha lasciato l'isola, di chi ha deciso di restare o di chi è tornato con nuove idee e visioni. Queste voci formano un tessuto narrativo che restituisce complessità, umanità e speranza a una terra troppo spesso raccontata in termini di mancanze. Federico Esu chiude l'intervista riflettendo sul nodo che non scioglierebbe mai: il legame con le sue origini, gli affetti, la lingua e l'appartenenza emotiva a una terra che continua a generare domande, visioni e possibilità. Con Nodi e Itaca, la Sardegna si riappropria del diritto di raccontarsi con le sue parole, nei suoi tempi, e attraverso le sue storie. Con Nodi e Itaca, Federico Esu invita a riscoprire la Sardegna come luogo di legami, ascolto e possibilità. Un'isola che non trattiene né respinge, ma connette, valorizzando ogni storia. Un progetto che dà voce ai percorsi personali e costruisce una comunità più aperta, inclusiva e consapevole.

Storia d'Italia
Gli orfani di Costantinopoli (750), ep. 186

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 73:18


La posizione dell'Impero romano, a metà dell'ottavo secolo, si è molto indebolita in Italia: mentre Ravenna trattiene il respiro di fronte all'invasione longobarda, passiamo in rassegna come se la passano una serie di territori imperiali che il fato getterà in tutte le direzioni, orfani come sono della loro madre: Costantinopoli. Città e territori coperti in questa puntata: Roma, Venezia, Gaeta, Amalfi, Napoli, Sardegna e Sicilia --- "Per un pugno di barbari" è andato in ristampa per la seconda volta! Per comprarlo: Per un pugno di barbari --- Per acquistare "Quando Venezia distrusse l'Impero romano": Versione cartacea: ⁠⁠⁠Libro⁠⁠⁠ Versione ebook: ⁠⁠⁠Ebook⁠⁠⁠ --- Per acquistare gli altri miei libri: IL MIGLIOR NEMICO DI ROMA: ⁠⁠⁠https://amzn.to/3DG9FG5⁠⁠⁠  PER UN PUGNO DI BARBARI: ⁠⁠⁠https://amzn.to/3l79z3u⁠⁠⁠ FUMETTO "AMMIANO": ⁠⁠⁠https://www.nubes.live/prodotto/ammianus-vesper-mundi/⁠⁠⁠ Iscriviti alla mia mailing list: Link:⁠⁠⁠ https://italiastoria.voxmail.it/user/register⁠⁠⁠ Ti piace il podcast? sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora: Patreon: ⁠⁠⁠https://www.patreon.com/italiastoria⁠⁠⁠ Tipeee: ⁠⁠⁠https://en.tipeee.com/italiastoria⁠⁠⁠ Altri modi per donare (anche una tantum): ⁠⁠⁠https://italiastoria.com/come-sostenere-il-podcast/⁠⁠⁠ Altri link utili: Tutti i link su Linktree: ⁠⁠⁠https://linktr.ee/italiastoria⁠⁠⁠ Sito con trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie: ⁠⁠⁠https://italiastoria.com/⁠⁠⁠ Pagina Facebook: ⁠⁠⁠https://www.facebook.com/italiastoria⁠⁠⁠ Gruppo Facebook: ⁠⁠⁠https://www.facebook.com/groups/italiastoria⁠⁠⁠ Instagram: ⁠⁠⁠https://www.instagram.com/italiastoria/⁠⁠⁠ Twitter: ⁠⁠⁠https://twitter.com/ItaliaStoria⁠⁠⁠ YouTube: ⁠⁠⁠https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q⁠⁠⁠ Musiche di Riccardo Santato: ⁠⁠⁠https://www.youtube.com/user/sanric77⁠⁠ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Francesca Serafini "Festival della Marina di Villasimius"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 19:00


Francesca Serafini"Festival della Marina di Villasimius"La piazzetta del porto turistico di Villasimius tornerà anche quest'anno a essere il palcoscenico naturale della rassegna organizzata dall'Associazione MARINEDICULTURA con il Patrocinio del Comune di Villasimius.Il Festival, nato sette anni fa da un'idea di Luigi Ferrara, per il secondo anno si avvale della direzione artistica di Francesca Serafini, scrittrice, sceneggiatrice e giurata in numerosi premi, tra cui dall'edizione 2024, per restare in Sardegna, il Giuseppe Dessì che quest'anno celebra la sua 40esima edizione e con il quale si organizza l'incontro del 2 agosto “Straniere in patria” con Claudia Durastanti e Helena Janeczek.Gli incontri del Festival12 luglioPrima la vitaFrancesca Comencini e Fabrizio Gifuni con Francesca Serafini13 luglio Presto saprò chi sonoRecital di Nicola Lagioia19 luglioBeing Valeri/eValeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino e Valerio Mastandrea con Francesca Serafini20 luglioSerata stregataStefano Dal Bianco (Strega Poesia 2024) e il vincitore del Premio Strega 2025 con Stefano Petrocchi26 luglioIl folle di Dio ai confini del mondoJavier Cercas in dialogo con Giordano Meacci2 agostoStraniere in patriaClaudia Durastanti e Helena Janeczek3 agostoL'AuraLaura Morante in dialogo con Piera DetassisCon il Patrocinio e il contributo del Comune di Villasimius e di Fondazione Sardegna, il sostegno di Hope Group, Cantiere della Marche, Sicuritalia, Queryo, Alarm System, Mangimi Mamusa, Tanka Village, Hotel Cala Caterina, Hotel Su Sergenti, Falkensteiner Resort Capo Boi, e viene realizzato con la collaborazione del Consorzio Turistico di Villasimius, della libreria Hemingway e grazie al determinante contributo della Marina di Villasimius Srl, società promotrice e sede ospitante dell'iniziativa. Francesca Serafini (Roma, 1971), sceneggiatrice (in produzioni Rai, Mediaset, RTSI) ed editor freelance per diverse case editrici, ha già scritto sull'argomento Storia regole eccezioni, secondo volume di Punteggiatura (Rizzoli-Holden Maps 2001). Ha curato con Giordano Meacci il terzo volume della Storia della lingua italiana per immagini. L'italiano letterario: poesia e prosa (Edimond 2011) diretta da Luca Serianni. Da diversi anni alterna la scrittura creativa con quella saggistica e con l'attività didattica, tenendo corsi di drammaturgia e lezioni universitarie in Italia e all'estero"Lui, io, noi" Einaudi Editore con Dori Ghezzie Giordano Meacci"Tre madri" La nave di TeseoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Triathlon Daddo Podcast
Andrea Schiavino: Ogni aspetto della mia vita è legato al triathlon - Mondo Triathlon su Bike Channel

Triathlon Daddo Podcast

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 28:46


Protagonista della puntata numero 107 di Mondo Triathlon, la rubrica di Dario Daddo Nardone in onda su Bike Channel, èANDREA SCHIAVINOTutte le puntate di Mondo Triathlon, ogni lunedì alle 19.00:https://www.mondotriathlon.it/mondoGuarda Mondo Triathlon anche sui canali di Bike Channel:- SKY Canale 222- DTT Canale 259- DTT Canale 60 tasto rosso SI- www.bikechannel.it#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️#triathlon #trilife #fczstyle #passionetriathlon

Unica Radio Podcast
Menu certificato bio in Sardegna: innovazione nei ristoranti

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 7:01


Un nuovo passo verso la valorizzazione del biologico in Sardegna: nasce il primo menu certificato bio per i ristoranti dell'isola, un'iniziativa promossa dal Distretto Bio della Sardegna sotto la guida del presidente Andrea Campurra. Questo progetto rappresenta un'importante innovazione per il settore ristorativo regionale, che punta a garantire qualità, sostenibilità e trasparenza ai consumatori. Un menu certificato bio per garantire qualità e sostenibilità nei ristoranti sardi Il lancio del primo menu certificato biologico nei ristoranti della Sardegna è una grande opportunità sia per i produttori biologici locali sia per gli operatori della ristorazione. Secondo il presidente Andrea Campurra, questo menu non solo offre una garanzia di qualità al cliente finale, ma risponde anche alle esigenze di un mercato sempre più attento alla provenienza e alle caratteristiche organiche degli alimenti. Grazie al rigoroso processo di certificazione, un ente terzo verifica il rispetto di standard molto stringenti, assicurando che il menu sia composto da prodotti biologici al 100% e possibilmente a chilometro zero. Il tour nazionale per promuovere il biologico: obiettivi e tappe future L'iniziativa del menu bio nasce nell'ambito di un progetto più ampio promosso dalla Regione Sardegna, che ha portato il Distretto Bio a organizzare un tour in dieci tappe in tutta Italia per promuovere l'agricoltura biologica e i prodotti certificati. Attraverso seminari, tavoli consulenziali e villaggi del biologico, l'obiettivo è creare una rete nazionale che valorizzi la produzione biologica, con un'attenzione particolare al territorio sardo. La tappa più recente si è svolta a Cuneo, con un evento che culminerà a ottobre durante la Fiera Internazionale del Marrone. La rete come chiave per il successo: collaborazioni e sostegno istituzionale Il progetto gode del sostegno di realtà importanti come Coldiretti, Campagna Amica, Confcommercio e la Fondazione di Sardegna. Per il presidente Campurra, costruire una rete solida è fondamentale per diffondere la cultura del biologico, puntando non solo ai ristoranti ma anche alle mense scolastiche e sanitarie. Solo con un impegno collettivo si può creare una massa critica in grado di sostenere una crescita reale del settore, promuovendo il cibo sano e di qualità sulle tavole di tutti. Ostacoli e prospettive future per il menu certificato bio Tra le principali difficoltà del progetto vi è la possibile reticenza dei ristoratori a sostenere i costi iniziali di certificazione e ad adottare nuovi standard. Tuttavia, il Distretto Bio della Sardegna ha già siglato un accordo con dieci ristoranti pilota, offrendo di coprire il primo anno di certificazione grazie a un finanziamento regionale. Questa strategia mira a superare le barriere iniziali e a diffondere con più facilità il menu bio. Inoltre, cresce l'interesse da parte degli operatori locali, con richieste e curiosità che promettono una buona adesione nei prossimi mesi.

Unica Radio Podcast
Christian Migliarese: in America per la ricerca contro il cancro

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 5, 2025 8:27


A soli 26 anni ha già pubblicato il suo primo studio internazionale nel campo delle biotecnologie oncologiche. Partito dalla Sardegna con una laurea all'Università di Cagliari, Christian Migliarese oggi lavora in un centro di ricerca negli Stati Uniti, a Buffalo, dove approfondisce le potenzialità della terapia personalizzata nella lotta contro il cancro. Il suo è un percorso che dimostra come la passione, la preparazione e una visione chiara possano portare lontano, senza dimenticare le radici e il desiderio di tornare un giorno a restituire ciò che si è ricevuto. Fin da piccolo, Christian aveva un'attrazione per le scienze. Ma è durante gli anni universitari che capisce come la ricerca oncologica potesse diventare il suo ambito. Lo studio della genetica applicata alle metastasi cerebrali è al centro della sua prima pubblicazione: uno studio che mostra come la comprensione delle mutazioni genetiche nei pazienti possa migliorare notevolmente l'efficacia delle terapie e prolungare la sopravvivenza. Dalla Sardegna ad Harvard, passando per la costanza e la determinazione Christian non nasconde le difficoltà incontrate: “Il problema più grande era prepararsi al meglio, rispettando le scadenze e acquisendo davvero le competenze, non solo superando gli esami”. Durante la magistrale, il contatto con realtà come l'IRCCS San Raffaele e poi Harvard gli ha aperto nuove strade. Ma l'Università di Cagliari ha rappresentato per lui il primo vero trampolino, con la possibilità di imparare le tecniche di laboratorio e partecipare a programmi internazionali come l'Erasmus. Christian oggi lavora su target terapeutici innovativi, cercando di combinare più trattamenti in funzione del profilo genetico del paziente. Un approccio che, come racconta, può fare davvero la differenza: “Capire i meccanismi molecolari significa migliorare la qualità e la durata della vita dei pazienti”. L'obiettivo di una startup e il sogno di tornare a casa Nonostante si trovi negli Stati Uniti, Christian continua a sentire un forte legame con la sua terra. “Mi piacerebbe aprire una startup biotecnologica e, un giorno, riportare in Sardegna quello che ho imparato”. Il suo sogno è sviluppare una molecola innovativa e renderla accessibile grazie a un'impresa fondata da lui. Ai giovani che oggi si iscrivono al suo stesso corso all'Università di Cagliari, Christian consiglia di non preoccuparsi se all'inizio non sanno quale direzione prendere: “È normale, col tempo capirai dove vuoi andare. Goditi il percorso, dai gli esami e cerca di farli tuoi”. La storia di Christian Migliarese non è solo un esempio di talento che ha trovato spazio all'estero, ma anche una testimonianza viva di quanto contino la preparazione, il coraggio di mettersi in gioco e la speranza di poter un giorno contribuire in prima persona allo sviluppo della ricerca in Italia.

Unica Radio Podcast
Ignazio Boi: una Sardegna più aperta, inclusiva e consapevole

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 4, 2025 13:01


Olbia ospita la prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione in Sardegna: un evento che mette al centro il valore della diversità, promuove l'inclusione e costruisce nuove politiche condivise per il futuro dell'isola. Dal 3 al 4 luglio Olbia diventa capitale del dialogo interculturale grazie alla prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione. L'iniziativa, promossa dall'Assessorato regionale al Lavoro, rappresenta un momento storico per la Sardegna e intende valorizzare il contributo delle persone migranti nella vita pubblica e sociale dell'isola. Un'occasione per riflettere, confrontarsi e ripensare il presente con uno sguardo aperto sul futuro. Ospite di Unica Radio è Ignazio Boi, dello staff dell'assessorato, che ha spiegato le ragioni e gli obiettivi dell'evento: “La nostra società è multiculturale e poliedrica, è ora di riconoscere l'altro come occasione di crescita, non come pericolo. Ognuno di noi è diverso, e questa diversità è una ricchezza”. Il dottor Boi ha sottolineato l'importanza di superare gli stereotipi e di avviare una narrazione collettiva incentrata sulla condivisione, l'arricchimento reciproco e l'integrazione sociale. Un documento programmatico per rafforzare l'inclusione e contrastare le disuguaglianze La conferenza non sarà un semplice incontro, ma getterà le basi per la stesura di un documento programmatico che guiderà le politiche regionali su inclusione, immigrazione, lavoro e cooperazione istituzionale. Un segnale forte, sostenuto dalla presenza della Presidente della Regione, del Presidente del Consiglio Regionale, e di numerosi assessori, a indicare una volontà politica condivisa. Durante l'intervista, Boi ha posto l'accento su un dato chiave: oggi i cittadini migranti in Sardegna sono 55.000, pari al 3,5% della popolazione residente. Un numero che dimostra la crescente presenza e il radicamento delle comunità straniere sull'isola. “Sono i nostri conterranei a tutti gli effetti – ribadisce – e partecipano attivamente alla nostra economia, pagano le tasse, lavorano, creano impresa”. Il programma dell'assessorato include interventi per la mediazione linguistico-culturale, progetti di integrazione socio-lavorativa, tutela dei minori stranieri non accompagnati, sensibilizzazione nelle scuole, e una forte attenzione alla lotta contro lo sfruttamento lavorativo. La Regione, infatti, ha ottenuto fondi per costituire un Osservatorio regionale sul caporalato e rafforzare i centri antidiscriminazione. Cultura, arte e partecipazione: una Sardegna che si racconta anche attraverso l'incontro Secondo Boi, l'arte, la danza, la musica e il teatro delle comunità migranti rappresentano un'occasione di scambio culturale e un volano per la crescita sociale. La Sardegna, da sempre crocevia di popoli e culture, può diventare un modello nazionale proprio grazie alla sua storia di accoglienza. “Non si tratta di sostituzione etnica – precisa Boi – ma di una vera valorizzazione delle competenze e dei talenti presenti nel nostro territorio. La co-programmazione tra istituzioni, enti locali e terzo settore sarà centrale per dare continuità a questo percorso”.

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
261 - Ondata di caldo e alluvioni: perché i due fenomeni sono collegati

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Jul 3, 2025 7:43


Un'ondata di caldo sta colpendo l'Europa a causa dell'anticiclone africano “Pluto”, con temperature fino a 46 gradi in Spagna e fino a 40 gradi in Italia. Ma com'è possibile che, mentre il Sud Italia brucia per gli incendi (da Roma a Napoli, fino alla Sardegna), il Nord venga colpito da violenti temporali e alluvioni (come a Bardonecchia e San Vito di Cadore)? In questo video spieghiamo perché caldo estremo e maltempo sono collegati, cosa c'entra l'anticiclone africano e come la crisi climatica sta rendendo questi eventi sempre più frequenti, precoci e intensi. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Io Non Mi Rassegno
Caldo e diritti: i limiti dell'ordinanza sarda sul lavoro all'aperto – INMR Sardegna #85

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jul 3, 2025 19:52


L'ordinanza che vieta il lavoro nelle ore più calde tutela tutti i lavoratori e le lavoratrici? ne parliamo con Fausto Durante, segretario della Cgil sarda. Poi il maxi parco fotovoltaico del colle di Sant'Elia, dati sui pediatri nell'Isola e politiche a favore delle persone con sensoriali.

Unica Radio Podcast
Stefano Cancellu: dalle Saline ai set nazionali

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 3, 2025 20:49


Il percorso di Stefano Cancellu è la prova di come l'impegno e la formazione possano trasformare la passione in una carriera artistica: l'attore cagliaritano è oggi un talento emergente della scena teatrale e cinematografica Stefano Cancellu, nato a Cagliari, fin da bambino mostra interesse per la recitazione. Il primo approccio arriva in modo non convenzionale: lavora una stagione come animatore in un villaggio turistico, esperienza che lo avvicina ancora di più all'espressione scenica. Poco dopo sceglie di iscriversi alla Scuola di Arte Drammatica, dove affina le sue capacità tecniche e interpretative. Una volta concluso il ciclo formativo, entra in Akroama, centro di produzione teatrale con sede a Cagliari e riconosciuto a livello nazionale. Qui interpreta diversi ruoli, tra cui in Spettri, Peter Pan, Ali Baba e i 40 ladroni e Casa Rosmer, portando in scena tanto i classici quanto adattamenti originali, a cura di Lelio Lecis, Rui Madeira ed Elisabetta Podda. La sua presenza sul palco colpisce per versatilità e rigore, qualità che gli permettono di proseguire anche con workshop di recitazione cinematografica, mirando a un linguaggio più intimo e visivo. Dal cinema al teatro: l'orizzonte nazionale Parallelamente al teatro, Stefano Cancellu debutta sullo schermo con una comparsa in Bellas Mariposas, film ambientato proprio a Cagliari, tratto dal romanzo di Sergio Atzeni. Il salto verso produzioni più grandi avviene quando ottiene un piccolo ruolo nella serie televisiva L'isola di Pietro, dove recita accanto a Gianni Morandi. L'esperienza gli apre nuove strade: partecipa a diversi cortometraggi e mediometraggi, distinguendosi per intensità espressiva e coerenza stilistica. Tra i lavori più noti figurano L'ultima Habanera, L'amore e la gloria – La giovane Deledda e Colpevole, progetti che valorizzano anche il patrimonio letterario e culturale sardo, spesso in collaborazione con enti locali come il Comune di Nuoro o l'associazione Progetto Deleddiano. Nel 2024, Cancellu partecipa allo spettacolo Il paese del vento, adattamento teatrale firmato da Lelio Lecis tratto dall'omonimo romanzo di Grazia Deledda, riportando in scena le atmosfere poetiche e malinconiche della Sardegna più autentica. Recentemente, ha affiancato Simeone Latini come aiuto-regista in nuove produzioni, confermando un percorso artistico che abbraccia sia la recitazione che la regia, sempre con radici ben piantate nella sua città natale, Cagliari.

Unica Radio Podcast
Marco Sechi: inclusione, lavoro e partecipazione al centro dell’immigrazione

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 2, 2025 12:46


Per la prima volta, la Regione Sardegna organizza una conferenza interamente dedicata all'immigrazione, con l'obiettivo di affrontare i cambiamenti demografici, costruire politiche inclusive e valorizzare il contributo delle comunità straniere attraverso il dialogo e la partecipazione attiva. Si terrà il 3 e 4 luglio a Olbia la prima Conferenza Regionale dell'Immigrazione organizzata dalla Regione Sardegna, un momento storico che sancisce una nuova fase di dialogo, ascolto e pianificazione condivisa. Il dottor Marco Sechi, responsabile delle politiche migratorie per l'Isola, spiega le motivazioni di questa iniziativa: dopo anni segnati da emergenze e da una gestione spesso reattiva, oggi c'è finalmente la possibilità di affrontare il fenomeno con uno sguardo strategico. Inclusione, reciprocità e partecipazione sono le parole guida, non solo per l'evento ma per la futura agenda politica regionale. La Sardegna, storicamente terra di emigrazione, è oggi anche terra di approdo e radicamento per oltre 55.000 cittadini di Paesi terzi, pari a circa il 3% della popolazione. Numeri contenuti rispetto alla media nazionale, ma in forte crescita e, soprattutto, significativi in termini di trasformazione sociale e culturale. Le comunità senegalesi, indiane, bangladesi e argentine sono tra le più rappresentate, e molte di esse sono ormai parte attiva della vita economica e sociale dell'Isola. Una conferenza partecipata: protagonisti migranti e territori La partecipazione attiva delle comunità migranti rappresenta uno dei cardini dell'evento. Non si tratterà di un semplice tavolo istituzionale, ma di un vero e proprio processo condiviso, già avviato dalla Regione nei mesi precedenti. Saranno presenti oltre dieci comunità straniere, amministrazioni locali, università, associazioni del terzo settore e rappresentanti delle categorie professionali. Il tema del lavoro emerge come priorità assoluta. L'inclusione socio-lavorativa rappresenta infatti la chiave per una vera integrazione, ma anche per affrontare un'altra emergenza: la mancanza di manodopera in molti settori produttivi. Le stime indicano che la Sardegna avrà bisogno nei prossimi mesi di migliaia di lavoratori, che attualmente non riesce a reperire. Investire sull'inclusione lavorativa dei migranti significa dunque anche sostenere lo sviluppo economico regionale. Durante la conferenza verranno presentati e discussi quattro documenti strategici su lavoro, salute, scuola e seconde generazioni. Temi cruciali per definire strumenti di intervento concreti. Gran parte delle risorse, come sottolinea Sechi, arrivano da fondi europei e ministeriali, un segnale importante della capacità della Regione di attrarre e gestire finanziamenti mirati. Costruire insieme il futuro: il valore della reciprocità L'obiettivo finale è chiaro: superare la logica emergenziale, valorizzare la reciprocità e riconoscere il contributo delle persone migranti non come utenti passivi, ma come attori protagonisti del cambiamento. Il 3 e 4 luglio a Olbia

COSMO Radio Colonia
Germania, paese di miliardari poco tassati

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later Jul 1, 2025 21:06


Aumentano miliardari e milionari in Germania, mentre mancano fondi per i servizi essenziali e aumenta la povertà. Di miliardi e tasse ci parla Enzo Savignano. E questo è uno dei temi fondamentali della nostra società secondo la giornalista Julia Friedrichs, che nel libro "Crazy rich" racconta questo mondo parallelo e sconosciuto. E a proposito di miliardari, passato il matrimonio di Bezos a Venezia, andiamo a vedere cosa succede in Sardegna fra i turisti di lusso con il giornalista Marco Bittau. Von Francesco Marzano.

Unica Radio Podcast
Portoscuso e la cucina del tonno: un libro riscopre ricette storiche

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 1, 2025 9:20


Un viaggio nella memoria gastronomica di Portoscuso La scrittrice Mirella Calabrò ha dato vita a un'opera preziosa che celebra la cucina storica del pesce nel suo paese natale, Portoscuso, in Sardegna. Il libro, lungo 350 pagine, è una raccolta di ricette antiche tramandate oralmente dagli anziani del paese, molte delle quali rischiavano di essere dimenticate per sempre. Il tonno, re della cucina di Portoscuso Protagonista assoluto del volume è il tonno, pesce simbolo di Portoscuso, cucinato in ogni sua parte, seguendo una filosofia simile a quella del maiale: non si butta via nulla. La tradizione culinaria legata alla tonnara del XVII secolo è documentata in modo accurato e appassionato, arricchita da fotografie a colori che illustrano ogni ricetta e taglio. Tra le preparazioni più rappresentative troviamo: Tonno salato Lattume Pancia di tonno Gola e guance Ombelico Traggia e spinella Musciame Cuore di tonno Un lavoro corale di comunità e identità Oltre 100 persone hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, offrendo ricordi, appunti di famiglia e consigli culinari. Il libro diventa così anche un documento sociale, un racconto corale che unisce le generazioni nel nome della cultura gastronomica sarda. Grande attenzione è stata data alla lingua: i nomi dei piatti e delle parti del tonno sono riportati sia in italiano che in sardo, per preservare la terminologia tradizionale e rafforzare il legame con le radici del territorio. Un patrimonio culturale da custodire e valorizzare Il volume non è solo un ricettario, ma un vero e proprio archivio di cultura materiale, ideale per chi ama la cucina del pesce, la tradizione marinara e le storie locali. Una testimonianza che arricchisce il patrimonio gastronomico della Sardegna e promuove la valorizzazione delle identità locali attraverso il cibo.

#Autotrasporti
Sardegna, traversate “salate” per gli autotrasportatori - Cantieri in ferrovia, estate rovente per la logistica

#Autotrasporti

Play Episode Listen Later Jun 30, 2025


Le tariffe dei traghetti risentono dell'introduzione dell'Ets anche per i trasporti marittimi. È il sistema di scambio delle quote di emissioni, sostanzialmente una tassa ambientale che dunque va ad appesantire il costo dei biglietti. E questo vale ancor di più per gli autotrasportatori sardi che imbarcano i loro tir sui traghetti garantendo così il flusso delle merci da e per l'isola. Confartigianato Sardegna ha calcolato che un tir arriva a pagare fino a 700 euro a traversata. Degli extra costi per l'autotrasporto sardo parliamo con Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato.È un'estate di lavori lungo la rete ferroviaria per le manutenzioni e per il potenziamento dell'infrastruttura. Cantieri che in alcuni casi comportano e comporteranno la totale interruzione della circolazione dei treni. Si preannunciano pesanti ripercussioni per l'intero sistema logistico. Lo denuncia Federlogistica. Al nostro microfono il presidente Davide Falteri.

Unica Radio Podcast
Agricoltura sarda tra sfide e opportunità: l'intervista ad Andrea Tiso

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 30, 2025 21:29


Un viaggio tra difficoltà strutturali, sostenibilità ambientale, tutela del lavoro agricolo e internazionalizzazione delle eccellenze locali, raccontato da Andrea Tiso, presidente della Confeuro, ospite su Unica Radio. Oggi su Unica Radio torniamo a proporvi una delle interviste più significative del nostro archivio audio dedicato a chi lavora, innova e trasforma il nostro territorio. Parliamo con Andrea Tiso, presidente di Confeuro – la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo – per discutere di agricoltura sarda, infrastrutture carenti, crisi idrica, internazionalizzazione dei prodotti locali e lavoro agricolo dignitoso. Secondo Tiso, la Sardegna è oggi penalizzata da una carenza cronica di infrastrutture, in particolare strade e ferrovie interne, che ostacolano la logistica intermodale e rendono difficile il trasferimento dei prodotti dalle aree agricole verso porti e aeroporti. Questo problema incide fortemente sulla competitività dell'agricoltura isolana, che pure si distingue per produzioni di qualità, come il pecorino, gli agrumi, il miele e i vini autoctoni. Tra infrastrutture carenti e crisi idrica Un altro tema cruciale è la gestione idrica: gli invasi semivuoti, la dispersione d'acqua che supera il 50% e infrastrutture obsolete mettono in ginocchio il comparto agricolo. Confeuro propone investimenti straordinari nelle reti idriche, l'uso controllato di dissapatori (già presenti nell'isola) e un piano di conservazione dell'acqua piovana come priorità assoluta. Soluzioni sostenibili per agricoltura e suolo La PAC post-2027 (Politica Agricola Comune) rappresenta, secondo Tiso, un'occasione per integrare un terzo pilastro assicurativo volto a proteggere i piccoli agricoltori da eventi climatici estremi, sempre più frequenti in Sardegna. Proposte come indennizzi automatici, assicurazioni integrative e interventi diretti degli organismi pagatori regionali (come ARGEA) possono garantire continuità economica anche nei momenti critici. Sul fronte della sostenibilità, Confeuro punta su agroecologia e agricoltura rigenerativa, promuovendo pratiche rispettose dell'ambiente, del suolo e della biodiversità. La Sardegna, dove si perde oltre il 25% del suolo ogni anno, ha un grande bisogno di incentivi per queste tecniche, specie nelle aree marginali e interne. Il presidente Tiso ha sottolineato l'urgenza di valorizzare il lavoro agricolo stagionale e migrante con formazione linguistica, sicurezza sul lavoro certificata, e un piano “zero caporalato” che includa controlli mirati e penalizzazioni per chi non rispetta la dignità dei lavoratori. Per rilanciare l'agroalimentare sardo sui mercati internazionali, secondo Confeuro, servono tre azioni chiave: fiera internazionale a Cagliari, piattaforma e-commerce regionale e sinergia istituzionale per attrarre buyer stranieri. Solo investendo in infrastrutture, risorse idriche

Unica Radio Podcast
I giovani raccontano il presente con parole nuove e riflessioni

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 29, 2025 5:26


I ragazzi di Radio Prof raccontano il presente con parole nuove, riflessioni sull'identità e curiosità linguistiche: un podcast tra slang, scuola e Costituzione Un podcast dinamico e creativo che esplora il linguaggio giovanile, i significati nascosti delle parole usate ogni giorno e l'esperienza di vivere su un'isola. In uno studio speciale allestito per il progetto “La radio che insegna”, i giovani speaker si alternano ai microfoni per dare voce a un mondo fatto di espressioni in evoluzione, social, realtà quotidiana e valori costituzionali. Un mix travolgente che coniuga formazione, partecipazione attiva e identità territoriale. Il cuore del podcast batte sulle parole dei ragazzi: termini come “blitz”, “follia”, “prime” e “crazy” diventano protagonisti di una ricerca linguistica condotta direttamente in classe. Blitz, ad esempio, non indica solo un'azione improvvisa, ma uno stratagemma tra amici per “spiare” in chiave sentimentale qualcuno. Un'espressione che racconta molto più di quello che sembra. Così come “follia”, spiegata tra ironia e senso di stupore, rimanda a tutto ciò che esce dagli schemi. Con ironia, spontaneità e competenza, i giovani speaker illustrano il loro vocabolario emotivo e sociale. L'isola, la Costituzione e un viaggio oltre il mare: lo sguardo critico degli studenti Nel podcast si affronta anche un tema centrale per i giovani sardi: vivere su un'isola. A partire dall'articolo 119 della Costituzione, che riconosce e valorizza le specificità territoriali, i ragazzi si interrogano sulle opportunità e le difficoltà legate all'insularità. Dal costo elevato dei viaggi alla difficoltà di partecipare a eventi fuori dalla Sardegna, emergono pensieri lucidi e personali. “Per andare a un concerto dobbiamo spendere anche 500 euro” racconta uno degli studenti, sottolineando come la mobilità giovanile rimanga una sfida concreta. Ma non mancano anche visioni positive: la scuola e i progetti culturali permettono di scoprire il mondo, come nel caso della visita a Roma o dell'intervista a una guida alla Domus Aurea. Il podcast è molto più di un esercizio scolastico: è una mappa audio delle emozioni, delle idee, dei sogni dei ragazzi. È uno spazio di espressione, dove ogni parola diventa ponte tra il presente e il futuro. L'obiettivo è chiaro: far emergere la voce delle nuove generazioni, valorizzando i loro saperi, la loro lingua e il loro punto di vista sul mondo.

The Temple of Surf Podcast
Alessandro Piu

The Temple of Surf Podcast

Play Episode Listen Later Jun 28, 2025 36:46


The Temple of Surf Podcast – This Week's Guest: Alessandro Piu – Italian Surfing Champion, Waterman, and Global Ambassador of Mediterranean Surf Culture This week on The Temple of Surf Podcast, we are honored to welcome one of Italy's finest surfers and a true ambassador of European surfing Alessandro Piu. Hailing from the sunny shores of Sardinia, Alessandro has carved out a remarkable path in professional surfing, breaking boundaries and making history as one of Italy's most decorated and recognizable surf athletes. With a fearless approach to the ocean, a deep respect for the environment, and a hunger for powerful waves around the globe, Alessandro embodies the spirit of the modern waterman. From Mediterranean breaks to the hollow reefs of Indonesia, from the rugged coastlines of Ireland to the barrels of Tahiti, he has proven that you don't need to be born in Hawaii or Australia to be world-class. Alessandro's story is one of determination, adaptability, and passion. Growing up in a country where surfing was still a niche sport, he discovered the ocean at a young age and quickly fell in love with the rhythm of the waves. Sardinia's varied coastline, ranging from wind-swept beach breaks to slabby reefs, became his training ground. With limited resources and exposure compared to surfers in California or Australia, Alessandro pushed himself hard, rising through the ranks with raw talent and tireless dedication. He quickly caught the attention of the European surf scene, earning titles at both national and international levels. Over the years, he became Italian Champion, represented Italy in ISA World Surfing Games and WSL Qualifying Series events, and participated in prestigious contests. His powerful, expressive style, especially in heavier surf, set him apart. Whether drawing sharp lines on a six-foot point break or charging thick barrels, Alessandro has consistently proven himself as one of the most complete surfers to ever emerge from Italy. But Alessandro is more than just a competitor, he's also a true explorer and surf culture storyteller. He has traveled extensively, surfed some of the most remote and challenging waves in the world, and helped shed light on Italy's unique surf geography. In recent years, he's taken on a role as an environmental advocate, using his platform to speak out about ocean conservation, pollution, and the preservation of coastal ecosystems. His involvement in sustainable surfboard initiatives and support of grassroots surf communities reflect his deep commitment to the planet and to future generations of surfers. On social media and in person, Alessandro has become a role model for aspiring surfers across Europe. His down-to-earth character, humility, and passion for wave riding resonate with fans from every background. He regularly collaborates with major surf brands, independent filmmakers, and ocean-focused nonprofits to amplify the message of connection between sport and sustainability. In this exclusive conversation with The Temple of Surf, Alessandro opens up about his early days surfing in Sardinia, the challenges he faced building a pro career from Italy, and his favorite destinations across the world. We also dive into his mindset during competitions, how he stays motivated during off-seasons, and what it feels like to represent his country on an international stage. Plus, he shares insights on the evolution of the Mediterranean surf scene, the importance of culture in surfing, and the legacy he hopes to leave. Whether you're a surfer from the coast of Biarritz, in Hawaii, or someone paddling out for the first time in Italy, Alessandro Piu's story is an inspiration. His journey proves that passion, grit, and respect for the ocean can take you to incredible places, even when you come from a country without a long-standing surf tradition. Tune in to this week's episode of The Temple of Surf Podcast for a raw, insightful, and powerful chat with one of Europe's top surfing voices. Alessandro Piu reminds us all that the soul of surfing knows no borders and that wherever there are waves and a deep love for the ocean, greatness can be found.  

Unica Radio Podcast
Prof.ssa Eleonora Cocco: la sclerosi multipla in Sardegna

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 28, 2025 2:41


Un impegno collettivo per mettere la persona al centro della cura: a Cagliari nasce una nuova alleanza per affrontare la sclerosi multipla con maggiore empatia, partecipazione e giustizia sociale In un momento storico in cui la medicina si confronta sempre più con l'urgenza di umanizzare la cura, da Cagliari arriva un segnale forte: dieci impegni concreti per migliorare la vita delle persone con sclerosi multipla e delle loro famiglie. Un'iniziativa che nasce da un'esigenza reale e condivisa: ripensare la sanità non solo come macchina di diagnosi e terapia, ma come sistema che ascolta, accoglie e accompagna chi vive una patologia cronica complessa. A promuovere questo patto sociale sono professionisti, pazienti, caregiver e istituzioni, uniti da una convinzione comune: nessuno dovrebbe sentirsi solo nel percorso di cura. La sclerosi multipla colpisce oltre 1.500 persone in Sardegna, una delle regioni con la più alta incidenza in Italia. Eppure, troppo spesso, chi convive con questa malattia si scontra con ostacoli, solitudine, difficoltà burocratiche e una sanità che non sempre sa rispondere con tempi e modi adeguati. Il documento dei dieci punti, redatto e condiviso pubblicamente a Cagliari, chiede un cambio di paradigma: non più pazienti trattati come numeri o casi clinici, ma cittadini con una storia, dei bisogni, dei sogni. Dieci punti per cambiare la rotta: dalla diagnosi al sostegno psicologico, un nuovo modello possibile Il cuore del patto ruota intorno a dieci azioni fondamentali. Si parte dal diritto a una diagnosi rapida e chiara, per poi sottolineare l'importanza della presa in carico multidisciplinare, del sostegno psicologico, della continuità assistenziale e di un sistema sanitario che agisca per davvero come rete. L'accesso semplificato alle cure, l'eliminazione delle liste d'attesa per esami e terapie, la valorizzazione del ruolo del caregiver e una comunicazione empatica sono solo alcune delle richieste emerse. C'è anche spazio per l'inclusione lavorativa, l'autonomia personale e il riconoscimento del vissuto dei pazienti come parte integrante della terapia. Le associazioni che hanno aderito chiedono un dialogo stabile con la sanità pubblica e un investimento concreto in formazione professionale per il personale medico e sanitario. L'obiettivo non è soltanto garantire una buona cura, ma costruire un clima di fiducia, prossimità e comprensione. Cagliari come laboratorio di buona sanità: quando il territorio diventa alleato delle persone Cagliari diventa così il punto di partenza di un modello replicabile: un patto che può ispirare altre città e regioni. Non si tratta di un'iniziativa simbolica, ma di una presa di posizione concreta per cambiare i processi e mettere le persone al centro. Una sanità più umana è possibile solo se chi la vive in prima persona viene ascoltato e coinvolto nelle scelte. Il messaggio lanciato da Cagliari parla di responsabilità collettiva, e coinvolge medici, infermieri, amministratori, famiglie e pazienti. Tutti chiamati a fare la propria parte.

Unica Radio Podcast
Gianni Mereu racconta Sa Battalla di Sanluri

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 27, 2025 23:49


Dal 28 giugno Sanluri si trasforma in un grande accampamento medievale: documenti inediti, rievocazioni e un racconto di Gianni Mereu che parte dal 1409 per arrivare all'Italia unita. Ogni anno Sanluri si prepara a rivivere il passato con la rievocazione storica della battaglia del 1409, un evento che non è soltanto spettacolo, ma anche memoria attiva e identità collettiva. Quest'anno, con la XIV edizione, il cuore dell'iniziativa sarà ancora una volta la voce appassionata di Gianni Mereu, studioso e ricercatore che da anni scava negli archivi storici della Corona d'Aragona per riportare alla luce una storia dimenticata. Mereu racconta come, nel 1996, il ritrovamento di alcuni documenti negli archivi di Barcellona abbia rivelato un'immagine più complessa e strutturata di Sanluri e della sua battaglia. Non si trattava di uno scontro marginale, ma di un momento chiave per la trasformazione del Giudicato di Arborea e per l'affermazione del Regno di Sardegna come primo nucleo istituzionale dello Stato italiano. Secondo Mereu, la battaglia non segnò la fine del giudicato, ma fu l'inizio di un lungo processo politico e culturale, che avrebbe portato, tre secoli dopo, all'Unità d'Italia. Un archivio umano di storie: prigionieri, atti notarili e la figura della "Bella di Sanluri" Durante il convegno del 28 giugno, ospitato nel suggestivo castello aragonese di Sanluri, verranno presentati documenti originali, tra cui atti notarili relativi alla vendita di prigionieri catturati dopo l'assalto al borgo da parte della fanteria catalana. Sono testimonianze che mettono in luce episodi di deportazione, schiavitù e scelte politiche cruciali per la Sardegna e per l'intero Mediterraneo del tempo. Tra i documenti più toccanti, Mereu cita la vendita di una bambina di sette anni, Elena, acquistata da un chierico catalano con la promessa di sepoltura in terra consacrata. Ma anche la storia della misteriosa “Bella di Sanluri”, figura centrale in una rete di lettere e testimonianze, amata da Martino il Giovane e testimone silenziosa di un passaggio storico epocale. Questi racconti non sono leggende, ma emergono da lettere conservate negli archivi di Barcellona, Alghero e perfino dal Vaticano. La storia sarda come culla dell'Italia unita: un racconto da riconoscere e valorizzare Per Mereu, la battaglia di Sanluri non deve restare un fatto locale. È l'avvio di una narrazione politica più ampia, quella del Regno di Sardegna come stato fondante dell'Italia unita. La continuità istituzionale che parte dal 1324, passa per Carlo Alberto e arriva fino alla Repubblica Italiana, non si è mai interrotta. Da qui nasce la provocazione storica dello studioso: “Prima che i sardi diventassero italiani, tutti gli italiani erano sardi”. È dunque essenziale, secondo Mereu, che la Sardegna si riappropri di questo ruolo nella storia nazionale, valorizzandolo nelle scuole, nei musei, nelle istituzioni. Solo così potrà smettere di essere vista come un'isola ai margini e diventare a pieno titolo crocevia della storia italiana.

Viaggiando e Mangiando
Viaggiando e Mangiando Musica, Vini e Sapori d'Estate!puntata del 27 giugno 2025

Viaggiando e Mangiando

Play Episode Listen Later Jun 27, 2025 25:38


Io Non Mi Rassegno
Pioggia di esclusioni dai fondi per lo spettacolo: Isola penalizzata – INMR Sardegna #84

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 22:12


Il taglio da parte del Ministero della cultura al mondo della danza e del teatro in Sardegna, ne parliamo con Giulia Muroni di Fuorimargine. Spazio poi alla protesta dell'ASARP contro l'utilizzo della terapia elettroconvulsivante (Tec), nota come elettroshock, alla proposta del m5s sardo per garantire il diritto all'aborto e infine, alle nuove scoperte archeologiche a Sassari 

Radio3i
DOPPIO MISTO - IN SARDEGNA SI VIVE PIÙ A LUNGO

Radio3i

Play Episode Listen Later Jun 25, 2025


Per tutta l'estate, dal lunedì al venerdì, dalle 6.00 alle 9.00, su Radio 3i andrà in onda Doppio Misto!Ad aprire le danze, questa settimana, ci pensano Michael e Valerio (sì, proprio lui: Ventura, la voce più vellutata dell'etere!) pronti a tenervi compagnia tra risate, musica, giochi e sorprese.Ma non finisce qui: durante l'estate, la squadra si mescolerà ancora (come ogni vero doppio misto che si rispetti) con l'arrivo di nuovi speaker e nuove energie.In palio, ogni mattina, lo spassosissimo telomare firmato Radio 3i: colorato, esclusivo, indispensabile.Accendete la radio, aprite le finestre e fate entrare il sole: Doppio Misto Estivo è il vostro buongiorno ufficiale.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
10.218 - Giulia Caffiero dalla Sardegna al top del gusto mondiale

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jun 25, 2025 4:50


Nicole Cavazzuti ha intervistato la restaurant manager del Geranium di Copenaghen, esperta di juice pairing e alta cucina nordica.

Unica Radio Podcast
La visione di Mariano Chelo artista sardo tra segno e materia

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2025 29:27


L'artista contemporaneo Mariano Chelo originario di Bosa sceglie la via dell'arte abbandonando il percorso classico. Si forma a Cagliari città in cui scopre il suo linguaggio espressivo fondendo segno materia e visione con forte identità sarda. Nato il 27 maggio 1958 a Bosa, nel cuore della costa occidentale della Sardegna, l'artista Mariano Chelo respira sin da giovane un ambiente ricco di tradizioni e suggestioni visive. Cresce tra il mare e la pietra, tra la luce intensa del Mediterraneo e le ombre della storia locale. Questo equilibrio tra natura e cultura accende presto la sua curiosità verso l'arte. Dopo un primo approccio agli studi classici, il giovane Chelo sente il richiamo dell'espressione visiva e lascia il liceo tradizionale per inseguire una formazione più aderente alla sua sensibilità. Si trasferisce a Cagliari, città che in quegli anni vive una vivace stagione culturale. Qui si iscrive al liceo artistico e scopre un mondo fatto di linee, colori e volumi. L'ambiente scolastico lo stimola a cercare una voce personale, e i suoi lavori cominciano a distinguersi per la forte carica simbolica e per l'uso audace dei materiali. La città di Cagliari, con i suoi contrasti urbanistici e il fermento delle sue gallerie indipendenti, diventa un punto di riferimento e uno spazio fertile per la crescita artistica del giovane Chelo. Le esperienze maturate in questo contesto segnano per sempre la sua ricerca, che affonda le radici nella terra ma guarda all'astrazione e all'universalità del gesto. Segno e radici: la poetica di Mariano Chelo Nel lavoro di Mariano Chelo, l'identità sarda emerge attraverso una continua tensione tra la memoria e il presente. Le sue opere parlano il linguaggio del silenzio e della materia, ma lo fanno con forza e intensità. I materiali che utilizza evocano la sardegna rurale e arcaica, ma vengono manipolati con una sensibilità che rivela una profonda conoscenza dell'arte contemporanea. Non a caso, l'artista prende parte a numerose mostre e progetti legati al territorio, spesso in collaborazione con associazioni culturali sarde e realtà attive nella promozione dell'arte visiva. La produzione di Chelo non si limita alla scultura: nel suo percorso si trovano disegni, installazioni e interventi ambientali che dialogano con gli spazi e le architetture. Il suo segno grafico si rivela essenziale ma incisivo, quasi rituale. Attraverso la sua arte, Chelo costruisce un ponte tra le tradizioni ancestrali della sua terra e le domande esistenziali dell'uomo contemporaneo. Ogni opera si configura come una meditazione sulla forma, sul tempo e sulla permanenza. Il radicamento a Bosa, la formazione a Cagliari, e il legame con la Sardegna rappresentano non solo la geografia del suo vissuto, ma

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un po' il giro, non tanto dell'Italia, ma delle notizie. Una di queste potrebbe far arrabbiare molto gli studenti al rientro dalla pausa estiva. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/e7e34c2tz24rx7674cub0) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/e7e34c2tz24rx7674cub0/easyitalianpodcast174_transcript.html?rlkey=jnedhmeocmf9bbhxddar19bjd&st=0vyu2d0o&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/ygd5waux20l48e42woccj/easyitalianpodcast174_transcript.pdf?rlkey=m54d4pn3d9ev81m4n74rj78da&st=ct3uqpdi&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/o2eys39fwx9et526k44dp/easyitalianpodcast174_vocab.txt?rlkey=2af4qp3h4n3o5sosqhbhh6j1m&st=is741sm7&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/brz1xeg8ro058kitfbw3p/easyitalianpodcast174_vocab-semicolon.txt?rlkey=215zpcfpiz8u0areqtxphqu51&st=1jwdqp5g&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio What Italians Really Think About Their Politics - https://www.youtube.com/watch?v=BT7IvwSEUHE&t=7s Oggi si inizia dai banchi di scuola. Ma attenzione! Vietati i cellulari! Cosa ne pensate? Matteo e Raffaele ne parlano, e cercano di capire come funzionera'. Ma abbiamo proprio bisogno di avere sempre con noi il cellulare, e soprattutto, serve agli studenti? Il turista anonimo continua a colpire. Questa volta si sono seduti su una sedia. Quindi? Poveri turisti non possono nemmeno riposarsi un attimo tra un monumento ed un altro? Beh certo, possono riposarsi, ma non su una sedia di... Finiamo tutti a mare! Quest'anno le coste italiane sono apparentemente molto pulite, e c'e' una regione che ha vinto per essere la regione con il mare piu' pulito! Curiosi? Vi possiamo dare un indizio: Confina con Campania e Calabria. Indovinato? Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo. Matteo: [0:25] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:28] Settimana scorsa avevo il fiatone perché avevo fatto le scale a piedi, attività fisica. Questa settimana ho il fiatone stando fermo. Matteo: [0:39] No, è arrivato il caldo. Raffaele: [0:42] 31 gradi, sopra il 60 per cento di umidità: si suda da fermi, si soffre maledettamente. Matteo: [0:54] Mannaggia. Speriamo che questa cosa non continui. Raffaele: [0:57] Sei andato via giusto in tempo. Il problema che mi pongo io, Matteo, è che se a giugno, a metà giugno, fa così caldo e si soffre così tanto, cosa succede a luglio e agosto? Cioè dove andiamo a finire? Matteo: [1:16] E dove andiamo a finire? Raffaele: [1:18] E pensa che ci sta ancora chi è sui banchi di scuola a studiare con questo caldo. Matteo: [1:29] La vita in Italia in questo momento è calda. Raffaele: [1:32] È molto molto calda. Tu, Matteo, ricordi quando hai fatto l'esame di maturità? La data. Matteo: [1:41] Era giugno, le prime due settimane di giugno. Raffaele: [1:45] Grosso modo di questi tempi. (Sì sì.) Io invece ebbi la sfortuna... il mio cognome inizia con la T, quando si selezionò la lettera per decidere da dove iniziare per fare gli esami orali, giustamente uscì proprio la A. Estratta a sorte la A, e quindi io ero l'ultimo di tutta la classe a fare l'esame. L'ho fatto, se non ricordo male, il 4 luglio. E sono andato a fare l'esame di maturità, non so se te l'ho mai raccontato, col costumino. Cioè il costume e sopra il pantalone: finito l'esame, la prova orale dell'esame di maturità, siamo andati direttamente al mare a festeggiare. Ma si può studiare con questo caldo? Si può stare sui libri a scuola con questo caldo? Matteo: [2:35] No, sicuramente no. Fortunatamente tutte le scuole, a parte gli esami, sono chiuse e riapriranno a settembre. Raffaele: [2:47] Sì, generalmente chiudono intorno al 10 giugno, ma già molto prima ci sono tanti studenti che, finite le interrogazioni, finiti i test, i compiti in classe, come si chiamano, lasciano la scuola generalmente verso la fine di maggio. E ha senso proprio per questo discorso del caldo, considera che non siamo neanche ancora in estate ma già fa così caldo. Quando rientreranno a scuola gli studenti, probabilmente troveranno una novità. Bello o brutta? Non lo so, bisogna chiederlo a loro. Matteo: [3:26] Ah, e che novità troveranno? Poveri studenti, poveri studenti. Raffaele: [3:31] Poveri. A partire da settembre 2025 il cellulare in classe sarà vietato anche agli studenti delle scuole superiori. Matteo: [3:42] E questa è una cosa interessante, è un approccio molto... non dittatoriale, mi sembra un po'... dittatoriale mi sembra troppo, però non me lo aspettavo. Raffaele: [3:55] È un approccio forte, no? È stato fatto l'esperimento con le scuole inferiori, chiamiamole così, quindi le scuole elementari, le scuole medie, e poi adesso si è deciso di espandere questo divieto alle scuole superiori. Alle scuole elementari è stato facilissimo: forse nessun bambino alle scuole elementari ha il cellulare. Anzi mi correggo: io conosco tanti bambini che hanno il cellulare in quarta o quinta elementare ma non lo portano proprio a scuola. Alle medie già comincia ad essere complicato perché un po' tutti hanno il cellulare. Al liceo, alle scuole superiori sarà complicato far rispettare questo divieto. Matteo: [4:44] È una cosa interessante anche perché sto cercando di pensare, cercando di empatizzare il più possibile con i ragazzi e i genitori, per quanto posso ovviamente, e non trovo un motivo per andare contro questa decisione: è giusto che tu non puoi usare il cellulare in classe. Raffaele: [5:12] Eh, siamo sempre nel discorso del libero arbitrio, no? In teoria gli studenti dovrebbero capire che non è il caso di utilizzare il cellulare durante la lezione. Spieghiamo un attimo bene come funziona a partire da settembre: praticamente all'ingresso in classe ci sarà una cassettina oppure si utilizzerà semplicemente il cassetto della cattedra dell'insegnante. E ogni studente che entra in classe, oppure quando entra il professore, i ragazzi devono consegnare il cellulare, mettere il cellulare in questa cassettina o nel cassetto, in modalità non disturbare, di modo che vibrazioni e suonerie non diano fastidio. E recuperare il cellulare in teoria alla fine della giornata ma in pratica quando il professore uscirà di classe, i ragazzi andranno a controllarsi le notifiche, salvo poi rimettere il cellulare a posto quando entra il professore dell'ora successiva. Ha senso così? Cioè alla fine è solo un togliere il cellulare agli alunni durante la lezione? Matteo: [6:27] Allora la questione è che abbiamo a che fare con ragazzi giovani che per una questione anche fisica hanno dei seri problemi a comportarsi in maniera logica. Perché si stanno ancora sviluppando e quindi hanno bisogno di avere a che fare con delle regole e con dei divieti, secondo me. Cioè non puoi basarti sempre e solo sulla logicità, e il ragionamento che dovrebbero fare gli studenti, che sono giovani. Raffaele: [7:14] Eh lo so, ma dirgli proprio "lasciate il cellulare qua, spegnete il cellulare, consegnatelo"... Potresti anche dire "spegnetelo però tenetelo voi, ci fidiamo." Perché poi alla fine è quello un po' il discorso. Tu dici: " Non mi fido." Matteo: [7:28] No, il discorso è proprio quello, il discorso è: si può arrivare a quello dopo una... è un po' come nelle disintossicazioni forti, tu mi insegni... No anche tu, se tu vuoi prendere meno caffè, sei arrivato in una situazione in cui ne stai prendendo tanto, non è che inizi a prenderne di meno. Vai un po' drastico i primi periodi. Raffaele: [7:55] Eh non lo so, non lo so, ci sono diversi approcci, per questo non è così semplice la questione, perché tu dici: il cellulare in classe è un male, quindi la soluzione è togliamo il cellulare. Matteo: [8:11] Ma in realtà il cellulare in classe è un male. Raffaele: [8:14] Dipende da cosa ci fai. Matteo: [8:16] Ma in questo momento lasciando stare il "vorrei che fosse", però se eliminiamo il "come vorrei che fosse la classe ideale oggi", il cellulare e l'uso del cellulare in classe distrae solamente. Raffaele: [8:40] Allora voglio chiarire un po' la mia posizione: io fondamentalmente sono d'accordo con te, nel senso che sono d'accordo che dire ad un tredicenne "tieni il cellulare acceso sul banco durante la lezione" è un invito a nozze per lui. E invece di sentirsi il professore di storia e filosofia, aprirà TikTok e si guarderà i video silenziosamente facendo finta di seguire. Quindi diciamo che è un modo per togliere questa distrazione. Idealmente non sarebbe necessario. Idealmente la lezione dovrebbe essere coinvolgente, e ti dirò di più, dovrebbe trovare un modo per coinvolgere i ragazzi attivamente. E perché non coinvolgere anche con l'uso del cellulare? Cioè per me la scuola dovrebbe andare verso una digitalizzazione massiccia, forte, soprattutto in Italia dove invece su questo siamo un po' indietro. Non ci sono abbastanza computer per tutti gli allievi, non ci sono i tablet per tutti e consentire l'utilizzo del cellulare, in maniera coordinata con l'insegnante eh, attenzione... può essere invece un modo per sopperire a questa mancanza. Idealmente, eh... Matteo: [10:03] Sono d'accordo con te. Idealmente. Ma poi basta che... ricordo le mie lezioni di informatica, e non so se tu hai mai fatto lezioni in aula computer in cui c'erano questi grandi computer, dietro i quali... erano così grandi che ti potevi nascondere dietro il monitor. E lo studente, il suo primo obiettivo quando... non il suo primo obiettivo nel senso che si sveglia e pensa che vuole fare questo.... Ma il cervello ha costanti, dà costanti impulsi per distrarti, sempre. E al primo momento noi, anche senza cellulari, perché entrambi abbiamo fatto i nostri studi durante un periodo in cui non c'era proprio il cellulare... Raffaele: [10:58] Usciva, ti dico la verità, si mandavano gli sms. Matteo: [11:01] Sì, vabbè, però, insomma, era così, non... oltretutto era vietato, non potevi metterti col cellulare sul banco. Raffaele: [11:15] Però mi ricordo che già all'ultimo anno di liceo noi avevamo quasi tutti il cellulare e ci mandavamo i messaggini, quindi già si presentava il problema. Non potevi, chiaro che non potevi, però nessuno ti sequestrava nulla. Matteo: [11:28] Eh no, però la questione è che adesso non solo puoi mandare messaggini ma per esempio puoi compromettere un compito in classe, certo probabilmente ci saranno delle metodologie per i quali se c'è il compito in classe il cellulare viene tolto o comunque viene spento o non lo so. Però già la maggior parte degli studenti è ignorante... Ma buttiamoli proprio i cellulari... Cioè secondo me il cellulare genericamente dovrebbe essere iniziato ad usare a 20 anni, perché crea una serie di problemi. A meno che non si inizi a scuola a fare educazione digitale, che può essere anche fatta con carta e penna, però ti iniziano ad educare a come usare i social, come comportarsi, cosa fare, cosa non fare, cosa evitare. Raffaele: [12:31] E qui convergiamo, Matteo: hai detto una cosa bellissima, esattamente quello che proporrei di fare io, perché il problema secondo me non è la distrazione del cellulare sul banco. Certo le elimini, non hai più la distrazione. Ma non educhi a gestire il cellulare, e secondo me il problema di tanti ragazzi di oggi è proprio quello. Pensa che la proposta successiva di questo governo è: niente social media sotto i 15 anni. E di questo poi ne riparliamo magari in un'altra puntata. Però è per dire che secondo me anche questo divieto non è per non far distrarre gli studenti, è per evitare che magari anche gli episodi di bullismo in classe vengano ripresi con i cellulari, poi questi video girino nelle chat, sui social media e creino problemi poi giganteschi. Il problema è proprio quello. Il problema è cosa ci fanno i ragazzi col cellulare. E quindi dovrebbero essere educati all'utilizzo consapevole del cellulare. Secondo me a partire dalla scuola, quindi non sequestrando i cellulari, ma insegnando come usare i cellulari in maniera utile e non fare danni con i cellulari. E poi chiaramente c'è l'altra faccia della medaglia, ovvero una volta usciti da scuola non è che "cellulare libero per tutti, tutta la giornata". Perché attualmente è così, no? La scuola dice "vi vieto il cellulare a scuola, a casa decideranno i genitori, fate quello che volete." Il problema è poi che in questa altra metà della giornata, anche i genitori, anche la famiglia deve continuare con questa educazione all'utilizzo della tecnologia. Matteo: [14:19] Sì sì sì sì, purtroppo l'educazione è un grande problema. Raffaele: [14:33] Dove eravamo rimasti? Ma inteso settimana scorsa? A Roma con i turisti che si rubavano le statue e le basi delle colonne: è successo di nuovo? Non dirmi che è successo di nuovo... Matteo: [14:49] È successo, più o meno. Niente monopattini, niente basi di colonne, ma a quanto pare dei turisti hanno fatto un guaio. Raffaele: [14:59] Un guaio bello grosso e bello caro, molto caro. Parliamo ancora di comportamenti sbagliati nei musei. Questa volta siamo a Verona, un museo che si chiama Palazzo Maffei, che ospita delle opere d'arte. In particolare un'opera d'arte di un artista contemporaneo italiano che si chiama Nicola Bolla, che ha riprodotto una sedia ispirata a uno dei quadri più famosi di Van Gogh. E l'ha riprodotta totalmente fatta di cristallo e Swarovski, quindi uno degli oggetti più fragili per definizione. Raffaele: [15:48] Ebbene, durante una visita a questo museo, una coppia quasi anziana, adesso non sappiamo molti dati, vediamo soltanto le immagini dei video di sorveglianza. Questa coppia di signori anziani, aspetta l'uscita della guardia poi si avvicina furtivamente alla sedia, che si chiama proprio "la sedia di Van Gogh". Fin lì tutto bene, puoi avvicinarti, puoi fare le tue foto. Solo che a un certo punto lui si china e si siede, si appoggia sull'opera d'arte. Adesso, secondo te: è fatta di cristallo, come può andare a finire? (Malissimo. In frantumi.) Esatto. La sedia si è immediatamente spaccata. E, tu dirai: i due mortificati avranno informato la guardia che stava poco distante in qualche altra sala. "Guardate, è successo questo, non volevo, l'ho urtata e si è rotta." Invece i furbastri sono scappati via, hanno fatto finta di nulla, hanno lasciato il museo e si sono dileguati. Le guardie del museo si sono accorte del danno troppo tardi, perché sono uscite dal museo per provare a rintracciare i colpevoli ma non li hanno potuti trovare. E quindi il museo ha fatto una denuncia contro ignoti, si dice in questo caso: è una cosa che è possibile fare quando non sai chi ha fatto il danno, il furto, fai una denuncia contro ignoti. E i carabinieri in questo caso si sono attivati, hanno preso la situazione molto seriamente, dal video sono riconoscibili in volto i due, si vede per bene l'abbigliamento, gli oggetti che portano con sé. E quindi per adesso non l'hanno trovati, ma chissà che non li troveranno a breve. Matteo: [17:55] Beh, ci sono spera... speriamo, ma non tanto per una questione di, come dire: "Voglio punirli". Però non vorrei che iniziasse questo nuovo sport di "fa il danno e poi scappa". Raffaele: [18:15] Sì, no, non va bene. Il danno, tra l'altro, la sedia vale tra i 15.000 e i 50.000 euro, quindi non parliamo di milioni di euro, però comunque è un danno non da poco. E hanno contattato l'artista: fortunatamente l'artista, dopo aver constatato i danni ha detto "ok, sì, la possiamo sistemare." Tra l'altro l'artista è stato intervistato dai giornali e l'ha presa sul filosofico, diciamo così. Ha detto "No, non ci sono rimasto male anzi ci ho visto qualcosa di ironico e positivo, mi è sembrata quasi una performance di arte moderna". Matteo: [19:00] Vabbè certo, è stata registrata, l'ha vista forse. Raffaele: [19:04] Eh, si sarà fatto una risata e ha detto "Mi ha dato persino lo spunto per la prossima opera da realizzare". Matteo: [19:11] Ah, incredibile. Raffaele: [19:13] "Sedia spezzata con turista immortalato accovacciato", chissà. Secondo me questo è il calore. Troppo caldo sta dando alla testa. Hai un antidoto per tutto questo caldo? Matteo: [19:26] Eh certo: andate a mare! Raffaele: [19:35] Eh vabbè ma il mare in Italia... Cioè l'Italia è tutta mare, è una penisola, c'è talmente tanto di quel mare che non sai dove andare. Dove andare a mare? Matteo: [19:48] Possiamo chiederlo ai mitici della bandiera blu. Raffaele: [19:55] La bandiera blu è uno degli strumenti che si utilizza in Italia per identificare le condizioni del mare delle spiagge italiane. Dare una bandiera blu ad una spiaggia vuol dire che lì l'acqua è pulita e bella, è l'idea di massima. Quest'anno in Italia, nel 2025, abbiamo 246 bandiere blu, quindi abbiamo almeno 246 posti da scegliere per avere l'acqua eccellente e addirittura recentemente c'è stato uno studio dei laboratori delle agenzie ambientali che hanno fatto una statistica e hanno visto che la regione con l'acqua più pulita, inteso meno inquinata in tutta Italia, è la Puglia. Il 99,7% delle acque è eccellente, ha una qualità eccellente, quindi l'acqua meno inquinata, praticamente 99,7% vuol dire che è perfetta. (Non male.) Più nello specifico, Matteo, tra l'altro le bandiere blu confermano questo trend e anche il maggior numero di bandiere blu in tutta Italia ce l'hanno Liguria, Puglia e Calabria, quindi si conferma la Puglia tra le migliori destinazioni. Tu sei stato in Puglia, sei stato al mare, ricordi qualche spiaggia, ti va di consigliarmi quella che secondo te è la spiaggia più bella d'Italia o la spiaggia più bella in cui sei stato in Italia? Matteo: [21:40] Allora, io sono stato in Puglia sì. Sono stato nel Gargano. Quindi la parte vicino al tallone dello stivale. E poi sono stato al confine con la Puglia, nel Molise, più verso nord. Siamo andati ogni tanto, siamo sconfinati in Puglia, spiagge un po' più sabbiose. Non sono andato ma dicono che un posto meraviglioso sono le isole Tremiti. Raffaele: [22:18] Eh sì. Matteo: [22:20] Che sono di fronte la Puglia e il Molise. Raffaele: [22:23] Esatto, sono un po' bistrattate, vuol dire maltrattate, spesso dimenticate quando si parla di isole italiane perché pensano tutti quanti alle isole della Sicilia. Mentre invece le Tremiti in Puglia sono una destinazione turistica bella, bella, bella. Matteo: [22:45] Sì. Raffaele: [22:46] Io sono stato in Puglia, non sono stato a mare in Puglia, perché sono stato in inverno, anche nei luoghi insomma che poi d'estate sono belli affollati. Però non ho avuto la possibilità di godere della spiaggia quando sono stato in Puglia. Quindi la mia selezione varia un po' tra Lazio e Campania soprattutto. Ed in particolare ti voglio raccomandare in Campania Marina d'Ascea, anche qui Bandiera Blu, una bella spiaggia ampia, mare molto pulito. Ma non solo, ce ne sono tante. C'è Palinuro. C'è un posto adesso non mi ricordo neanche più come... insomma, in quale zona specificamente si trova. Quando eravamo più ragazzini con la famiglia andavamo in un posto che si chiama "lo scoglio della tartaruga". E si trova a Vico Equense, in provincia di Napoli, non troppo lontano da Sorrento. Ed era un posto fantastico perché tu arrivavi, poi dovevi prendere la barchetta e la barchetta ti portava in questa spiaggia. Si chiama scoglio della tartaruga perché ci sono dei sassi poco distante dalla spiaggia che hanno proprio la forma di una tartaruga. E c'era l'abitudine, adesso non penso sia più consentito, di arrampicarsi su questa tartaruga e tuffarsi dalla testa o dal guscio della tartaruga. Non ci sei mai stato? Non ne hai mai sentito parlare? Matteo: [24:27] No, ricordo vagamente. A Vico Equense ci sono stato spesso quando ero piccolo e tutta quella parte lì è fantastica, ci sono delle spiagge e dei panorami e dei profumi bellissimi. Pino, mi ricordo sempre questo profumo di pino, l'albero e il mare che assieme creano un... Guarda, mi sento a mare adesso solo a pensarci. Raffaele: [25:01] Eh, ma io... infatti questo è un esercizio psicologico. Se penso alla spiaggia e al mare, automaticamente mi rinfresco. Nel Lazio ti consiglio una spiaggia che si chiama Serapo. Tecnicamente la zona, la cittadina a cui appartiene si chiama Gaeta, quindi siamo tra Napoli e Roma, non troppo lontano da Terracina che menziono sempre. Ed è insomma una bella bella spiaggia. Occhio al traffico, non facilissima da raggiungere, bisogna parcheggiare, poi fare delle scalinate... però insomma merita. Secondo alcuni la spiaggia più bella in Italia invece è la spiaggia dei conigli a Lampedusa. Matteo: [25:46] Non ci sono mai stato, è molto famosa tant'è vero che ne ho sentito già parlare. Raffaele: [25:52] Eh sì, effettivamente guardare le foto... sembra di guardare i Caraibi o addirittura le Maldive o la Polinesia. Matteo: [26:02] Ce ne sono tantissime che ricordo in Sardegna. Raffaele: [26:06] Esatto, volevo dire questo. Cioè che ognuno può avere la sua preferita, io non sono mai stato in Sardegna, però secondo tanti le spiagge più belle in Italia sono proprio in Sardegna. Secondo posto forse per la Sicilia e poi Puglia ed altre. Però grosso modo l'idea collettiva è questa: le spiagge più belle in Italia sono in Sardegna. Sei mai stato a mare in Sardegna? Matteo: [26:36] Sì, sono stato a mare in Sardegna per un paio d'anni da giovane, liceale, sono andato con gli amici, ed è stato, penso, il mare più bello che abbia mai visto in vita mia: bellissimo. Limpidissimo. Raffaele: [26:59] Facciamo così: me ne parli un poco nel nostro after show, ci spostiamo di là e approfondiamo questo argomento, e anche qua parliamo di qualche altra cosa. Matteo: [27:12] È vero perché ho fatto qualcosa. Raffaele: [27:15] Cosa hai fatto? Matteo: [27:16] Mistero? Raffaele: [27:17] Mistero: se volete sapere cosa ha combinato Matteo dovete seguirci nel nostro after show. Ricordate che è uno dei nostri bonus per i sostenitori, i membri della nostra comunità. Quindi non perdete tempo, cliccate sul link nelle show notes, diventate sostenitori di Easy Italian, riceverete l'after show, la trascrizione integrale interattiva della puntata, la traduzione multilingue, ed il Vocab Helper che mostra a schermo fino a 10 tra le parole più importanti o più difficili minuto per minuto. E che vuoi di più dalla vita? Matteo: [27:55] Una spiaggia e del mare. Raffaele: [27:59] Io stavo per dire un Lucano... Matteo: [28:01] Ciao. Ciao.

Fred English Channel » FRED English Podcast
Jane Seymour, interview with one of the guest of Filming Italy Sardegna Festival

Fred English Channel » FRED English Podcast

Play Episode Listen Later Jun 21, 2025 7:58


"We want to know our stories. We want to talk about our humanity". The post Jane Seymour, interview with one of the guest of Filming Italy Sardegna Festival appeared first on Fred Film Radio.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Dazi, assegni ai nuovi nati e Ai in ospedale

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jun 13, 2025 8:03


In questa puntata di Start parliamo dell'annuncio di Trump di nuovi dazi unilaterali, del contributo offerto alla regione Sardegna per i nuovi nati nei piccoli centri e della sperimentazione dell'intelligenza artificiale al Policlinico di Milano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Triathlon Daddo Podcast
Matte&Vale: No limits Triathlon! - Passione Triathlon n° 319

Triathlon Daddo Podcast

Play Episode Listen Later Jun 11, 2025 62:52


MATTEO STERI E VALENTINA CORDAprotagonisti della nuova puntata di Passione Triathlon.Segui l'intervista condotta da Dario Daddo Nardone,PASSIONE TRIATHLON, in prima visione la nuova puntata ogni mercoledì alle 19.00!#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️________Video puntate Passione Triathlon: https://www.mondotriathlon.it/passioneSegui il Podcast di Passione Triathlon suSpotify: https://open.spotify.com/show/7FgsIqHtPVSMWmvDk3ygM1Spreaker: https://www.spreaker.com/show/triathlonAmazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/f7e2e6f0-3473-4b18-b2d9-f6499078b9e0/mondo-triathlon-daddo-podcastApple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/mondo-triathlon-daddo-podcast/id1226932686Trinews: Mondotriathlon.itFacebook: @mondotriathlonInstagram: @mondotriathlon________#triathlon #trilife #fczstyle#passionetriathlon

Italian Life
Teasing The Dream Island Getaway: Sardegna

Italian Life

Play Episode Listen Later Jun 10, 2025 38:12


The sun is out, rains have mostly moved on and the beaches are opening up! But we've got our eyes on the island of Sardegna! Christina talks about her experience doing a photography shoot in the posh area of Olbio and Costa Smeralda, while Andrew lets us in the research he's done on turning the island into a weekend getaway from Tuscany. Is this his Italian versin of "Going to the Hamptons?" News of the day, "Is it Real or AI?" and so much more. Listen in!

il posto delle parole
Giovanni Follesa "Un ferragosto"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 8, 2025 22:26


Giovanni Follesa"Un ferragosto"Edizioni Camenawww.edizionicamena.comChe cos'è davvero il potere politico? Cosa controllano tre bottoni su una misteriosa pulsantiera che solo il presidente della Regione può usare?Giorgio Sercinu è stato eletto governatore della Sardegna. A distanza di un anno dall'investitura entra in crisi familiare e politica. Per avere un contatto immediato con la gente comune decide di iscriversi con il nome di Lorenzo al sito Bla bla car. Con l'aiuto di un travestimento, trascorre diverse giornate a guidare per le strade dell'isola in compagnia di altri viaggiatori.La storia narra della sua ultima trasferta, compiuta il giorno di Ferragosto di un'estate torrida. A fargli compagnia Bastiano, fresco di laurea in Filosofia, che pur di lavorare si è arruolato nella Brigata Sassari, Manuel, giovane studente dell'Accademia di Belle Arti di Sassari, capace di disegnare le persone per quello che sono veramente e, infine, Ersilia, vaporosa ed eccentrica anziana nobildonna di Cagliari. Nel corso della giornata avrà l'occasione di scoprire la Sardegna autentica e schiarirsi le idee su chi sia veramente. Dal Nuraghe Losa a Lollove, la visione del mondo di Giorgio Sercinu verràmessa in discussione. Giovanni Follesa vive tra Cagliari e Milano, dove è titolare della cattedra di Teoria e metodo dei mass media all'Accademia di Brera. Scrittore e giornalista, nel 2021 e 2023 ha pubblicato due saggi sulle unioni civili in Italia.È voce radiofonica di RadioX nel programma quotidiano ExtraLive.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il cacciatore di libri
Enrico Galiano e Bibbiana Cau

Il cacciatore di libri

Play Episode Listen Later Jun 7, 2025


"Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano e "La levatrice" di Bibbiana CauVera è una adolescente, ha un fratello più grande di ben tredici anni. Sarebbe più corretto dire, però, aveva, perché un giorno arriva a casa a una telefonata: suo fratello è stato investito da un treno. Vera aveva con C’è, così lo chiamava, un rapporto veramente simbiotico, nonostante la grande differenza di età. Dopo la sua scomparsa, i genitori eludono le domande che Vera fa sul fratello e lei si sente sempre più sola e inadeguata, anche rispetto a quel fratello amato, ma anche invidiato perché era considerato dai genitori quasi perfetto. Un giorno Vera inizia a sentire la voce del fratello nella sua testa. I compagni di scuola pensano che sia matta. L’unica a darle credito è Ginevra, detta Gin, destinata a diventare la sua migliore amica. Tutto questo è raccontato in "Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano (Garzanti). Un romanzo commovente che parla di amore fra un fratello e una sorella, ma che parla anche di adolescenti, della difficoltà di trovare un posto nel mondo, del sentirsi inadeguati, un romanzo che parla della gara all’essere perfetti e di disturbi mentali.Nella seconda parte parliamo di un romanzo che ci porta nel cuore della Sardegna nel 1917. Mallena è arrivata a Norolani quindici anni prima e qui fa la levatrice empirica, nel senso che non ha studiato per fare questo mestiere, fra l’altro non sa né leggere né scrivere, ma il suo è un mestiere antico, appreso attraverso la pratica. In più Mallena conosce il potere delle erbe e dei rimedi naturali. Quando il marito torna dalla guerra dopo aver perso una gamba, c’è bisogno di soldi per le medicine oltre che per crescere i due figli, e così Mallena decide di chiedere al sindaco di essere pagata per i servizi che ha sempre prestato alle donne gratuitamente. Per tutta risposta le autorità fanno arrivare dal Continente un’ostetrica professionista che non conosce le tradizioni e la cultura delle donne del luogo. Questa è la trama di "La levatrice", opera prima di Bibbiana Cau (Nord).

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Il Decreto Sicurezza, l'8x1000 e le spiagge a numero chiuso

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jun 5, 2025 13:02


In questa puntata di Start, le principali novità del provvedimento della discordia; una frattura tra Stato italiano e Chiesa; alcune iniziative che devi conoscere se hai in programma una vacanza in Sardegna; infine; la storia di Jessica. Se vuoi dirmi le difficoltà e le sfide che, come giovane, incontri nella tua vita quotidiana o, semplicemente, dirmi la tua opinione sulle notizie che hai ascoltato oggi, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Smart City
100% di rinnovabili per abbattere la bolletta della Regione Sardegna

Smart City

Play Episode Listen Later May 22, 2025 5:26


Uno studio chiamato “Analisi di possibili traiettorie per la transizione energetica in Sardegna”, realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con le università di Padova e di Cagliari, ha fatto emergere che l'Isola può e deve puntare a diventare la prima regione italiana con un sistema elettrico totalmente basato sulle fonti rinnovabili, dal momento che lo scenario 100% FER è anche quello che prevede il costo dell'energia più basso in assoluto. La Sardegna gode certamente di condizioni speciali: è estremamente ricca di sole e di vento. Ma ha subìto una forte deindustrializzazione e a breve disporrà di nuove interconnessioni elettriche col continente che le consentiranno una grande flessibilità sia in importazione che in esportazione. Di tutto questo, parliamo con Fabrizio Pilo, professore di Sistemi Elettrici per l'Energia, coautore dell'articolo e prorettore al Territorio e all'Innovazione dell'Università di Cagliari.

Italiano con Amore
172. Come funziona l'Italia: viaggio tra regioni, province, comuni e città!

Italiano con Amore

Play Episode Listen Later May 17, 2025 32:23


In questo episodio facciamo un viaggio da Roma - capitale d'Italia - a Cumiana, il piccolo paese del Piemonte in cui sono cresciuta. Impariamo a riconoscere regioni, province, comuni e frazioni, e scopriamo perché in Italia tutto è un po' come una lasagna: a strati! Un episodio utile per orientarsi in Italia, ma anche per esplorare la lingua e la cultura partendo dal territorio.Parliamo di: Italia “politica”: cosa significa e come si differenzia dall'Italia fisicaCom'è divisa e governata l'Italia: regioni, province, comuni, frazioniChe cos'è un capoluogo? differenza tra capoluogo di provincia e di regioneRegioni a statuto speciale: Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d'AostaViaggio da Roma a Cumiana: città, paesi, dialetti e paesaggiLuoghi che cito: RomaToscana (regione)Siena, Arezzo, Pisa, Livorno (città e capoluoghi di provincia)Emilia Romagna (regione)Bologna, Modena, Parma (città)MonferratoCumiana e AllivellatoriLINK UTILI:Il mio audio libro: ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠STORIE DI VITALIA⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Le trascrizioni sono nell'Area membri “Il Caffè”: ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠CLICCA QUI PER ISCRIVERTI!⁠⁠⁠⁠

The Board Boys Podcast
Season 16, Episode 7 - Galactic Cruise

The Board Boys Podcast

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 100:29


Board Boys blast off into outer space with a bunch of tourists on board in Galactic Cruise, a game about assembling recreational spacecraft and visiting chilled out planets with them. 0:00 Intro, E.V.A. - Jean Jacques Perrey 16:00 The Taverns of Tiefenthal 22:50 Duck & Cover 24:30 Sardegna 27:00 Iwari 29:30 Automania 31:45 Endeavor: Deep Sea 43:45 Galactic Cruise: Overview 47:00 Space Cowboy - Jonzun Crew 48:00 Galactic Cruise: Review 1:22:45 Galactic Cruise: Verdict 1:29:00 Board Boys Bump: Kutna Hora 1:34:00 Thank You, Patrons 1:34:30 Fantastic Voyage - Lakeside