Island in the Mediterranean and region of Italy
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Ai microfoni di Unica Radio Alessandra Carucci ci racconta il suo percorso come docente di ingegneria ambientale e le ricerche innovative condotte presso l'Università di Cagliari per combattere l'inquinamento delle acque Alessandra Carucci descriveva come la passione per la scienza muoveva i suoi passi verso la tutela del territorio. Quando frequentava il liceo scientifico a Roma, le ragazze in classe erano poche, ma il suo talento per la matematica appariva subito evidente. Un professore di disegno le suggeriva allora di intraprendere la carriera di ingegnera. La ricercatrice seguiva quel consiglio e iniziava un percorso che la portava a diventare la prima preside donna della facoltà di ingegneria e architettura presso l'Università di Cagliari. Durante la sua carriera non incontrava ostacoli o pregiudizi significativi, pur lavorando in un ambiente in cui la presenza maschile prevaleva. La depurazione biologica delle acque Il nucleo della sua attività riguardava il trattamento delle acque reflue che provenivano dalle abitazioni e dalle industrie. Alessandra Carucci spiegava che depurare l'acqua era fondamentale per evitare l'inquinamento di mari, fiumi e laghi. Negli studi che conduceva, prediligeva i processi biologici perché sfruttavano i batteri e i microrganismi invece delle sostanze chimiche. Questi piccoli organismi utilizzavano lo sporco come fonte di nutrimento e pulivano la risorsa idrica in modo economico e naturale. L'innovazione tecnologica permetteva di selezionare batteri capaci di rimuovere l'azoto e il fosforo anche in assenza di ossigeno. Tale metodo riduceva drasticamente il consumo di energia, poiché non servivano più i compressori per soffiare aria nelle vasche di trattamento. Si trattava di una soluzione promettente per rendere i depuratori più sostenibili dal punto di vista economico. Il progetto PNRR e l'economia circolare La crisi climatica imponeva una gestione oculata delle risorse, specialmente in una regione come la Sardegna che soffriva per lunghi periodi di siccità. Per questo motivo, la docente coordinava un vasto progetto legato al PNRR che puntava sull'innovazione regionale. Il piano si divideva in vari rami che includevano la protezione delle coste, la tutela delle lagune e il monitoraggio dei siti minerari. Un aspetto centrale riguardava l'economia circolare, dove gli scarti dell'industria casearia e agricola diventavano nuove materie prime. I batteri trasformavano il siero di latte in bioplastiche biodegradabili o producevano biometano per generare energia pulita. Questo approccio eliminava i rifiuti e chiudeva il ciclo produttivo, riducendo l'impatto ambientale complessivo. Un consiglio per le nuove generazioni In conclusione, Alessandra Carucci rivolgeva un messaggio incoraggiante ai giovani studenti che dovevano scegliere il proprio futuro. Suggeriva di seguire sempre le passioni e di osservare con curiosità le molteplici possibilità che l'Università di Cagliari offriva. Sottolineava inoltre quanto l'interdisciplinarità fosse vitale: per salvare l'ambiente serviva la collaborazione tra ingegneri, biologi, geologi e botanici. Solo unendo le conoscenze si potevano affrontare con successo le sfide ecologiche del domani.
L'incontro con Piergiorgio Pulixi negli studi di Unica Radio diventava un momento di dialogo profondo tra letteratura, territorio e nuove generazioni. Durante la visita negli studi di Unica Radio, Piergiorgio Pulixi raccontava la scrittura come un mestiere che richiedeva rigore, disciplina e continuità. L'intervista rientra nella prima puntata di Social Podcast, il podcast di I Love Radio Prof, la web radio dell'istituto Primo Levi di Quartu Sant'Elena. Il progetto radiofonico prende forma da un'idea del professor Emanuele Impoco e si sviluppava come iniziativa corale che coinvolge studenti, docenti. La radio diventa quindi un laboratorio , con l'obiettivo di trasformare la comunicazione in uno strumento di cittadinanza attiva. Sardegna, distanza emotiva e narrazione delle periferie Nel dialogo con gli studenti, Piergiorgio Pulixi raccontava anche il suo rapporto profondo e complesso con la Sardegna. Spiegava che per narrare l'isola doveva prima allontanarsene. Solo guardandola da lontano riusciva a trovare la giusta distanza emotiva. Questo sguardo gli permetteva di raccontare luoghi come Sant'Elia a Cagliari o i paesi della Barbagia senza idealizzazioni. La sua scrittura esplorava le periferie, i margini sociali e i contrasti tra il cemento urbano e il mare luminoso. Ogni personaggio nasceva da lunghe riflessioni maturate durante camminate solitarie o viaggi legati alla promozione dei libri. La Sardegna diventava così uno spazio narrativo vivo, attraversato da tensioni, bellezza e ferite sociali. Noir, thriller e il dialogo con i lettori Durante l'incontro, Piergiorgio Pulixi approfondiva le differenze tra i generi della crime fiction. Spiegava che il giallo classico cercava sempre il colpevole, mentre il noir indagava le cause sociali e psicologiche del male. Il thriller puntava invece sulla suspense e su un ritmo serrato. Parlava con entusiasmo dei personaggi di Mara Rais ed Eva Croce, molto apprezzati anche all'estero. In Francia, le sue storie riscuotevano un grande successo. Lo scrittore raccontava che i titoli dei suoi libri spesso omaggiavano la musica italiana, creando un ponte tra linguaggi diversi. Content creator: la challenge dedicata a “stella di mare” L'incontro con Piergiorgio Pulixi si collega anche a una delle iniziative future. Per il prossimo anno scolastico, gli studenti si sfideranno in una challenge intitolata Content Creator. In questa challenge, i ragazzi dovranno recensire il romanzo dello scrittore intolato Stella di Mare
Il racconto da parte di una danzatrice del ventre e arteterapeuta sulla storia, musica, costumi e accessori di un'arte millenaria affascinante e ancora poco conosciuta in Sardegna. Giada è danzatrice del ventre esperta e arteterapeuta, porta a Cagliari una danza del ventre orientale affascinante, nata nel Medio Oriente, fatta di storia, musica, costumi e accessori tradizionali. In Sardegna questa disciplina è ancora poco diffusa. Origini e storia della danza del ventre La danza del ventre è una danza orientale sviluppata nel Medio Oriente, inizialmente legata a celebrazioni, riti di fertilità e momenti di festa. I movimenti sinuosi e armoniosi raccontano storie ed emozioni, unendo eleganza e espressività corporea. Col tempo, la danza ha assunto varie forme e stili a seconda delle regioni e tradizioni locali. Strumenti e musica tradizionale Gli strumenti tradizionali accompagnano la danza del ventre orientale, creando ritmo e atmosfera. Tra i più utilizzati ci sono il darbuka, il qanun e il tamburello. La musica orientale, ricca di percussioni e melodie coinvolgenti, valorizza i movimenti dei danzatori e rende ogni performance unica. Costumi, accessori e arteterapia I costumi e gli accessori sono elementi distintivi della danza del ventre. Veli, monili, cinture con campanelli e gonne ricamate arricchiscono le performance, aggiungendo colore e movimento. Gli accessori aiutano anche a sottolineare gesti e figure. Giada, oltre a esibirsi, è arteterapeuta e utilizza la danza come strumento di benessere emotivo, mostrando come questa disciplina possa stimolare emozioni e creatività. La danza del ventre in Italia e a Cagliari Nonostante la crescente popolarità della danza del ventre in Italia, in Sardegna, e a Cagliari in particolare, rimane un'arte ancora poco praticata.
L'attore sardo Giovanni Trudu esplora linguaggi teatrali sperimentali e multidisciplinari: tra drammaturgia, performance e teatro ragazzi, rappresenta un punto di riferimento della scena contemporanea isolana Giovanni Trudu introduce un viaggio dentro il teatro contemporaneo sardo, attraverso la carriera di un attore e performer capace di attraversare drammaturgie tradizionali e sperimentali. Giovanni Trudu è oggi riconosciuto per la sua versatilità e per l'impegno in compagnie teatrali che sperimentano linguaggi nuovi, rivolti a un pubblico adulto o giovane. Un percorso poliedrico e internazionale Giovanni Trudu si definisce “teatro artist” — attore, drammaturgo, occasionalmente costumista e creatore — e vanta una carriera che si estende dalla prosa al teatro ragazzi, fino a performance contemporanee e sperimentali. Ha recitato, scritto e diretto spettacoli come “Emilia Vola”, con cui è stato in scena a Cagliari, in cui emerge la sua sensibilità per storie alternative e toccanti. Il suo impegno si estende oltre la semplice interpretazione: nelle sue creazioni confluiscono corporeità, drammaturgia, scenografia, regia e costume, elementi che rendono il suo lavoro uno spazio di ricerca e contaminazione artistica. Spettacoli per bambini, famiglie e teatro d'autore Un tratto distintivo del lavoro di Trudu è la sua apertura a proposte teatrali per bambini e famiglie: rappresentazioni come “Jack e il fagiolo magico” e altri spettacoli in contesti della rassegna “Famiglie a teatro” hanno visto la sua partecipazione, dimostrando la capacità di veicolare contenuti anche a un pubblico giovane. Allo stesso tempo, non manca l'impegno nel teatro d'autore e nella contemporaneità: la sua partecipazione a progetti con compagnie di ricerca sottolinea la volontà di esplorare nuove forme espressive e di contribuire al rinnovamento della scena teatrale isolana. Una scena che unisce creatività e impegno artistico Per Trudu, il teatro non è solo recitazione: è un luogo dove corpo, parola, costume e messaggio si intrecciano. In lavori recenti — scritti, diretti e interpretati da lui — emerge una forte dose di originalità e coraggio artistico, qualità rare in un panorama spesso dominato da forze convenzionali. Questa dimensione “laboratorio” fa sì che ogni spettacolo diventi un esperimento, un modo di raccontare il presente con strumenti non necessariamente tradizionali, ma spesso sorprendentemente efficaci e profondi. Il valore del teatro sperimentale nella comunità sarda In un'isola come la Sardegna, caratterizzata da una forte identità culturale, l'attività di artisti come Trudu assume un valore sociale e culturale importante. Le sue performance, spesso realizzate con compagnie locali o realtà indipendenti, contribuiscono a tenere vivo un tessuto culturale vitale e sensibile. Inoltre, portare avanti un teatro sperimentale significa anche avvicinare il pubblico a linguaggi non convenzionali: questo induce all'ascolto, alla riflessione, all'immaginazione — componenti fondamentali per lo sviluppo di una comunità artistica autentica e dinamica. Sguardo al futuro: sperimentazione, identità, partecipazione Giovanni Trudu rappresenta una speranza e un laboratorio vivente per il futuro del teatro in Sardegna. Con la sua sensibilità verso nuove forme di espressione, la sua apertura a progetti di diversa natura e la sua determinazione nel continuare a sperimentare, può fungere da modello per altri artisti emergenti. Il suo percorso dimostra che il teatro può essere inclusivo, innovativo, capace di parlare a tutte le fasce di pubblico. E che la Sardegna può essere non solo terra di tradizione, ma anche fucina di creatività contemporanea.
La questione RWM con l'avvocata Giulia Lai e Rosalba Meloni di Stop RWM. La legge sarda sulle aree idonee "bocciata" dalla Corte Costituzionale, e le novità sull'allevamento intensivo di Caniga - con l'attivista Marco Pistidda - e il Parco naturale regionale di Molentargius Saline.Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Gino Marielli"Tazenda. S'istoria infinida"Felice LiperiIl Castello Editorewww.ilcastelloeditore.it Tazenda. S'Istoria Infinida è la biografia a firma Felice Liperi dei mitici Tazendain uscita a novembre per Il Castello (Collana Chinaski): un libro che, a quasi quarant'anni di storia dei Tazenda e a vent'anni dalla prematura scomparsa diAndrea Parodi, racconta tra radici, trasformazioni e visioni artistiche, l'abbondante mezzo secolo di storia musicale dei suoi componenti. Una storia che ha lasciato un solco profondo nella scena musicale sarda e nazionale. Fra ricordi, un racconto delle tappe della storia della band e i versi delle canzoni, si affacciano le testimonianze di tutti coloro che hanno partecipato a questa avventura.A cominciare dai molti musicisti. Oltre i fondatori Gigi Camedda e Gino Marielli, che hanno guidato la crescita artistica dei Tazenda, ai cantautori e musicisti che hanno collaborato con loro come Andrea Poddighe, Claudia Crabuzza, Piero Marras e Paolo Fresu, fino alle voci a cui è stato affidato il ruolo che fu di Parodi, dalle più recenti come Nicola Nite e l'attuale voce di Serena Carta Mantilla; o a quelle più lontane come Beppe Dettori: ciascuno a raccontarci il proprio contributo alla creazione e all'evoluzione del suono unico della band. Ugualmente centrali le testimonianze di altri personaggi del mondo dello spettacolo, dalla musica alla tv, come Gianni Morandi che nel volume racconta impressioni personali e aneddoti sulla collaborazione con i Tazenda. Poi ci sono i produttori come Giovanni Leonardi, Franco De Lucia e Mauro Cauchi. Ma anche i collaboratori storici, come Massimo Cossu eLuca Parodi, che svelano il dietro le quinte della carriera dei Tazenda: dai primi passi fino al successo nazionale e internazionale, ripercorrendo le scelte strategiche e creative che hanno plasmato la loro identità musicale. Infine le figure più tecniche: professionisti come Alberto Erre e Antonio Ferraro che riportano le sfide e le esperienze in studio, quei momenti che hanno costruito il suono distintivo della band, o lo storico road manager Sandro Frascogna al quale è affidato il racconto dell'organizzazione dei tour e del lavoro sul palco. Senza dimenticare i giornalisti: personaggi come Carlo Eletti o Pasquale Porcu che hanno disegnato la loro storia fin dai suoi esordi.Non meno importanti le testimonianze indirette che Felice Liperi, assieme a Gigi Camedda e Gino Marielli che con lui hanno ripercorso questo viaggio, sono andati a rispolverare: come i racconti di personaggi come Renato Zero e Pippo Baudo, Mogol, Marti Jane Robertson, Mara Maionchi o Red Ronnie che ci riportano l'impatto della band nel panorama musicale italiano. Nel raccontare i Tazenda è difficile non usare parole che evocano l'epica. Perché la loro storia attraversa la memoria di un popolo, la forza della natura e la poesia della lingua sarda, unita all'energia universale del rock. Dal 1987 a oggi, il trio simbolo dell'isola ha saputo fondere identità, spiritualità e modernità, portando la Sardegna sulle scene nazionali e internazionali con una voce inconfondibile.Epica, mito e fantascienza: tutti elementi che ritroviamo già nel nome dei Tazenda: una reinterpretazione di Star's End, pianeta immaginario della trilogia della Fondazione di Isaac Asimov. Un riferimento che suona come un passaggio naturale per i musicisti sardi, che prima di approdare a questa nuova identità avevano militato in gruppi dai nomi altrettanto simbolici: prima il Sole Nero, evocazione di un'epica anche qui dal sapore fantascientifico, poi il Coro degli Angeli, un nome che venne coniato da Mogol ispirato dalle sonorità celesti delle loro voci.Liperi, uno dei più autorevoli critici musicali italiani, costruisce un racconto che è insieme storico e sentimentale, ricco di riferimenti musicali e culturali. Il volume ripercorre l'avventura cominciata da Andrea Parodi, Gino Marielli e Gigi Camedda – e poi proseguita con nuovi compagni di viaggio – svelando come nei Tazenda la ricerca musicale si intrecci da sempre alla ricerca di senso: un continuo dialogo tra radici e futuro, tra poesia e ritmo, tra appartenenza e apertura.Fin dagli esordi, con Sos ojos de sa jana, emergono i temi fondanti del gruppo: il mare come orizzonte di libertà, la natura come sacralità quotidiana, la memoria come canto. Nei brani A Deus piachende e Scaldaci sole la spiritualità diventa invocazione, mentre in Mamoiada la tradizione si fa racconto corale di popolo e identità senza evitare di toccare temi sociali legati alle faide interne della Sardegna. È una lingua viva, la “limba”, quella scelta dai Tazenda: non solo strumento espressivo ma gesto culturale e politico, capace di dare forza e riconoscibilità alla loro musica.Felice Liperi mette in luce anche la dimensione musicale del trio, profondamente segnata dal rock – dagli U2 ai Beatles – e dalla capacità di dialogare con artisti come Fabrizio De André, Eros Ramazzotti o i Simple Minds. Nelle loro canzoni, canti a tenore, launeddas e arpeggi elettrici convivono in un magico equilibrio creando un suono che ha saputo raccontare la Sardegna con un linguaggio musicale universaleCon questa biografia, i Tazenda ritrovano la propria “Istoria” raccontata attraverso la sensibilità di un autore che ne coglie la profondità poetica e musicale. Un viaggio che non celebra soltanto una band, ma l'anima di un'isola che continua a cantare se stessa, parlando – ancora una volta – la lingua del mondo.Felice Liperi, critico musicale, per molti anni conduttore e curatore di programmi per Radio Rai (Fahrenheit, Stereonotte, Sei gradi). Docente di corsi di Storia della canzone italiana e Popular Music al DAMS nelle Università di Genova, Udine e all'Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini.Da molti anni collabora con “La Repubblica”. È autore, tra l'altro, di Le città sonore, La storia della canzone italiana (3 ed), Ribelli & Ostinati. Voci e suoni del '68 e Faccette nere. Inni e canzoni all'origine del razzismo italiano oltre che di saggi per “LiMes”, “MicroMega” e “Parolechiave”. Nel 2025 per Treccani ha pubblicato La canzone italiana. Storia storie protagonisti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un approfondimento sul ruolo della Sardegna nello scenario mediterraneo contemporaneo, attraverso la partecipazione di Salvatore Cherchi, presidente di ISPROM, al Terzo Rapporto SarMed dedicato a geopolitica, cooperazione e sviluppo. Un evento che racconta il Mediterraneo di oggi Il Mediterraneo continua a essere una delle aree più complesse e decisive del mondo contemporaneo. Per comprenderne meglio i cambiamenti, torna il Terzo Rapporto SarMed – Sardegna Mediterraneo, un appuntamento che approfondisce temi cruciali come sicurezza, mobilità umane, politiche europee e cooperazione internazionale. All'interno di questo percorso di analisi e dialogo, parteciperà anche Salvatore Cherchi, presidente dell'ISPROM – Istituto di Studi e Programmi del Mediterraneo, figura di riferimento nello studio delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche dello spazio mediterraneo. Il ruolo centrale di ISPROM nel dibattito mediterraneo ISPROM, da anni impegnato nella ricerca e nella promozione del dialogo tra sponde diverse, contribuisce in modo attivo alla costruzione di una visione mediterranea contemporanea. La partecipazione di Cherchi assume un valore particolare perché, attraverso il suo intervento, si inserisce una prospettiva che unisce analisi geopolitica, conoscenza territoriale e attenzione ai processi di sviluppo. Il Rapporto SarMed, infatti, si propone come uno strumento utile non solo per studiosi e ricercatori, ma anche per amministrazioni locali, istituzioni e cittadini interessati a comprendere gli scenari futuri. Sardegna e Mediterraneo: una relazione da rileggere La Sardegna non è soltanto un'isola al centro del mare. È un punto strategico nel dialogo euro-mediterraneo. Per questa ragione, il Rapporto SarMed dedica ampio spazio al ruolo dell'isola nei nuovi equilibri geopolitici. Secondo gli studi presentati nell'incontro, la Sardegna può diventare protagonista in molti settori: cooperazione culturale e universitaria; sostenibilità e innovazione; relazioni euro-africane; politiche marittime e portuali; mobilità di persone e conoscenze. La presenza di Cherchi offrirà un contributo essenziale per comprendere come queste opportunità possano trasformarsi in strategie concrete. Un dialogo che attraversa discipline e territori Il valore dell'iniziativa risiede anche nell'approccio interdisciplinare. Nel Rapporto SarMed, infatti, convergono voci provenienti da ambiti diversi: accademia, ricerca, istituzioni e società civile. Questa diversità di sguardi permette di analizzare il Mediterraneo come un arcipelago di culture, economie e identità che si intrecciano. L'intervento del presidente di ISPROM contribuisce a rinsaldare il legame tra studio teorico e applicazioni pratiche, sottolineando la necessità di politiche condivise e di una visione comune tra regioni e Paesi che si affacciano sul mare. Un appuntamento per comprendere il futuro Il Terzo Rapporto SarMed diventa così un'occasione preziosa per riflettere sul ruolo della Sardegna in un mondo in continua trasformazione. La partecipazione di Salvatore Cherchi rafforza l'importanza del dialogo aperto, della ricerca e della cooperazione internazionale. E ricorda che il Mediterraneo non è soltanto un luogo geografico, ma un laboratorio vivente di relazioni e possibilità. Inoltre, per il pubblico che avesse voglia di approfondire, il Rapporto è scaricabile in PDF cliccando sopra la parola "PDF".
Pietro Santetti"Scheggia d'oro a Milano"Mondadori Editorewww.mondadori.itIl narratore è un venticinquenne svuotato e incastrato a Milano, una città svuotata come lui, anche se percorsa da crepuscolari luccichii, caparbie seduzioni. Non è invece vuoto il cuore di Seba, un “dipendente dalla bellezza” (così si definisce), un temperamento sensibile ai “prati rosa” dell'LSD, incline a una deliberata e sofferta forma di passività sessuale. Viene da un borgo nel cuore della Sardegna, attratto dallo smagliante universo della moda. Il narratore è folgorato da questo testimone del suo tempo, vuole sapere. E così, nel giro vorticoso di una lunga confessione notturna, Seba racconta racconta racconta, restituendo la spirale di sogni e fallimenti che hanno segnato i suoi anni, fra Roma, Londra, Milano. La sua scheggia d'oro è intatta, la sua disperata vitalità dura dentro il cumulo di finzioni e macerie del mondo che ha intorno. Santetti indaga nel cuore di Seba, mette a fuoco l'ambiente che frequenta, e ci restituisce una luminosa avventura di perdente dentro le promesse disattese di un'intera generazione, in una Milano opulenta, ingenerosa, cattiva.Pietro Santetti (Firenze, 1993) ha esordito nella narrativa con Uomini di cavalli (2023), vincitore del premio Viareggio Opera Prima.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Andrea Rocco, director of Sardegna Film Commission, on Focus London 2025 and why Sardinia works on screen — island or not. The post Focus London 2025, interview with Andrea Rocco, Director of the Sardegna Film Commission appeared first on Fred Film Radio.
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Mentre l'Italia apre la strada al declassamento del lupo, l'India scopre nuovi modi, partecipati, per proteggere il leopardo delle nevi, mostrando scenari di convivenza possibili fra umano e selvatico. Parliamo anche di armi e Sardegna, con l'ok probabilmente definitivo all'ampliamento della fabbrica RWM. E di plastica, tra trattative in stallo e proposte scientifiche per ridurre l'inquinamento globale. Infine, alcune notizie brevi ma importanti: studenti liberati in Nigeria, artefatti restituiti dal Vaticano, estrazioni sospese nell'Artico e un mega parco eolico acceso in Germania.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:53 - La Camera vota il declassamento del lupo, ma dall'India...00:11:31 - L'ok, forse definitivo, all'ampliamento dell'RWM in Sardegna00:15:13 - Nuovi sviluppi sul trattato globale sulla plastica00:19:40 - Un po' di notizie velociFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/lupi-in-pericolo/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Dalle prime rime alle scuole medie al pop melodico contemporaneo, Staytri racconta il suo percorso artistico tra scrittura, cambiamento stilistico, live emozionanti e nuovi orizzonti sonori. Dalla provincia sarda alle nuove rotte del pop italiano, Staytri, nome d'arte di Stefano Porcu, costruisce il suo progetto musicale partendo da un elemento chiave: la scrittura. Fin dall'inizio, infatti, le parole rappresentano il centro della sua espressione artistica. Non a caso, il suo percorso nasce già alle scuole medie, quando i primi testi diventano uno spazio personale di racconto e sfogo. Col tempo, però, la musica cambia. E con essa cambia anche Staytri. In modo graduale, lascia alle spalle le influenze rap e trap, per avvicinarsi a suoni più melodici e accessibili. Questa transizione non è immediata, ma avviene attraverso una maturazione naturale, legata sia alle esperienze di vita sia a una maggiore consapevolezza artistica. Dalla scrittura personale a un linguaggio condiviso Al centro del progetto Staytri resta sempre il valore delle parole. I suoi testi, infatti, non cercano artifici complessi. Al contrario, puntano su uno stile semplice e diretto, capace di arrivare subito all'ascoltatore. Proprio questa semplicità diventa la forza principale della sua musica. Attraverso la scrittura, Staytri affronta temi universali come l'amore, la nostalgia e il caos interiore. Tuttavia, lo fa mantenendo uno sguardo autentico, senza filtri. Così, ogni canzone si trasforma in un messaggio riconoscibile, in cui molti possono ritrovarsi. Inoltre, la scelta di un linguaggio immediato permette ai brani di superare i confini del genere. Anche per questo motivo, il passaggio al pop melodico appare come una naturale evoluzione, più che come una rottura con il passato. L'emozione del live e il legame con la Sardegna Se la scrittura rappresenta l'origine, il palco diventa invece il momento della verità. Tra le numerose esibizioni in Sardegna, Staytri individua nel concerto di Santa Greca l'esperienza live più intensa. Da un lato, per il forte coinvolgimento emotivo. Dall'altro, per la responsabilità di esibirsi davanti a un pubblico numeroso e partecipe. In quell'occasione, infatti, la musica smette di essere solo racconto individuale e diventa condivisione collettiva. È proprio sul palco che l'artista misura la potenza delle sue canzoni e comprende il valore del contatto diretto con chi ascolta. Uno stile in continua evoluzione Oggi Staytri descrive il proprio stile come variabile, nostalgico e melodico. Non ama definirsi con un'unica etichetta, perché la sua musica segue l'evoluzione delle emozioni. Di conseguenza, ogni nuova uscita rappresenta un tassello diverso del suo percorso. In questa direzione si inserisce anche l'annuncio del prossimo singolo. Il brano, ormai imminente, esplorerà nuove sonorità legate alla house melodica, ampliando ulteriormente il suo orizzonte musicale. Ancora una volta, quindi, il cambiamento diventa parte integrante dell'identità artistica. Uno sguardo al futuro Guardando avanti, Staytri conferma la direzione intrapresa negli ultimi lavori. Il prossimo singolo, infatti, sarà una naturale continuazione di questo percorso. Il brano esplorerà ancora sonorità house melodiche, con un ritmo più lento, atmosfere nostalgiche e una forte componente emotiva. Allo stesso tempo, l'artista racconta di essere profondamente immerso nella scrittura. Sta lavorando con costanza ai prossimi brani, cercando nuove sfumature senza perdere coerenza stilistica. In parallelo, inoltre, si sta dedicando anche alla realizzazione di alcune cover, vissute come esercizio creativo e occasione di confronto con altri linguaggi musicali. In questo modo, il futuro di Staytri si costruisce passo dopo passo. Da un lato, la continuità sonora. Dall'altro, la voglia di sperimentare. Sempre partendo dalle emozioni e dalla scrittura, che restano il cuore del progetto.
Professionista chiave dell'internazionalizzazione dell'Università di Cagliari, Anna Maria Aloi coordina mobilità studentesca, inclusione e accordi globali, offrendo agli studenti nuove opportunità di crescita personale, accademica e culturale Mobilità Internazionale UniCA: il ruolo di Anna Maria Aloi Nel contesto della mobilità internazionale universitaria, la figura di Anna Maria Aloi emerge con chiarezza come pilastro strategico dell'istituzione. Anna Maria Aloi è funzionario responsabile del Settore Mobilità Studentesca presso l'ufficio ISMOKA Office dell'Università degli Studi di Cagliari (UniCA). La frase chiave “Anna Maria Aloi” compare sin dall'introduzione per sottolineare l'importanza della sua azione e del suo incarico. Lei coordina la mobilità, gli accordi bilaterali, i programmi Erasmus+ e altri progetti che permettono agli studenti e al personale di confrontarsi con il mondo. Un percorso professionale al servizio della mobilità Anna Maria Aloi ha assunto la responsabilità del settore mobilità studentesca in un momento in cui l'internazionalizzazione è diventata una priorità per l'Università. L'ufficio ISMOKA opera come “porto di arrivo e di partenza” per centinaia di studenti, docenti e dottorandi che partecipano a programmi europei ed extra-europei. Il suo lavoro non si limita alla mera gestione amministrativa: comprende la pianificazione strategica, la definizione degli accordi, il supporto agli studenti, la creazione di percorsi inclusivi. Mobilità, inclusione e radici Un tratto distintivo dell'approccio di Aloi è l'attenzione all'inclusione. Nell'intervento inaugurale dell'anno accademico, ha sottolineato che l'istruzione è “l'arma più potente per cambiare il mondo”, e ha ribadito che l'università deve essere un ambiente in cui “tutti sono di casa” e in cui anche studenti con disabilità, rifugiati o in condizioni di difficoltà trovino spazio. Questa visione la lega al tessuto identitario della Sardegna, delle radici locali e delle ambizioni globali insieme. Accordi bilaterali e partenariati internazionali Nel suo ruolo, Aloi supervisiona l'attivazione degli accordi bilaterali, la mobilità per studio e tirocinio nell'ambito del programma Erasmus + (UE ed extra-UE) e la rete di relazioni internazionali dell'ateneo. L'ufficio definisce gli strumenti per consentire agli studenti UniCA di recarsi all'estero e per accogliere studenti stranieri nel campus. Impatto per gli studenti e per l'ateneo Grazie alla mobilità coordinata da Aloi e dal suo team, gli studenti di UniCA acquisiscono esperienze formative all'estero che arricchiscono il curriculum, le competenze linguistiche e culturali. Allo stesso tempo, l'università rafforza la propria dimensione internazionale, diventa più attrattiva e in grado di fungere da ponte tra la Sardegna e il mondo. Come ha affermato Aloi, questo tipo di mobilità “ha dato modo di incontrare diverse culture e approcci educativi” e ha contribuito a costruire un ambiente più dinamico e aperto. Le sfide e il futuro È però evidente che il ruolo presenta anche sfide: la gestione di pratiche amministrative complesse, l'adeguamento agli standard europei (come l'Erasmus Charter for Higher Education), la garanzia di pari opportunità per tutti gli studenti e la promozione di una cultura dell'internazionalizzazione permanente. Aldilà dei numeri, il compito è anche “umano”: preparare studenti e staff a confrontarsi con un mondo che cambia. In questo contesto, la visione di Aloi che un'istituzione universitaria offra «ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere» risuona come un faro.
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L'attrice sarda Michela Cogotti Valera porta sul palcoscenico del Teatro Alidos a Quartu Sant'Elena storie per bambini e adulti, unendo recitazione, partecipazione e cultura locale in spettacoli emozionanti Michela Cogotti Valera è protagonista di una scena teatrale viva e radicata nella Sardegna. Michela Cogotti Valera interpreta ruoli importanti per il Teatro Actores Alidos di Quartu Sant'Elena, contribuendo a portare sul palco storie che parlano a famiglie e appassionati. La sua presenza sul palcoscenico rappresenta un ponte tra tradizione, creatività e comunità. Una compagnia storica radicata nella Sardegna Il Teatro Actores Alidos opera dal 1982 ed è riconosciuto come compagnia di ricerca e sperimentazione teatrale. Nel corso dei decenni ha costruito una produzione teatrale che mescola arti sceniche, espressività fisica, musica e video, puntando su un linguaggio teatrale che va oltre la semplice parola. La compagnia gestisce il “Teatro Centrale Alidos” a Quartu Sant'Elena e organizza tour teatrali, rassegne e festival. Ogni anno il teatro propone stagioni diverse: spettacoli per adulti, spettacoli per ragazzi e famiglie, e collaborazioni con artisti italiani e internazionali. Questo approccio rende il Teatro Actores Alidos un punto di riferimento culturale nell'isola. Michela Cogotti Valera: talento e versatilità Tra gli interpreti abituali della compagnia figura Michela Cogotti Valera, che ha partecipato a produzioni rivolte a bambine, bambini e famiglie. Un esempio è la rassegna per ragazzi “Il Teatro delle Meraviglie”, in cui l'attrice ha recitato nel ruolo di “Miss Emoticon”. Le sue performance dimostrano una versatilità notevole: sa passare da ruoli comici a ruoli più intensi, sa recitare in contesti pensati per i più piccoli e in altri più complessi e densi di significato. Questa poliedricità la rende un volto prezioso per la compagnia e per il pubblico che frequenta il teatro. Teatro per famiglie: emozione e valori condivisi Grazie al lavoro di attrici come Cogotti Valera, il teatro diventa un luogo di aggregazione e crescita. Spettacoli come “La strega dei bottoni – Una storia nella preistoria sarda” mostrano quanto il teatro possa raccontare storie di comunità, valori, resilienza, solidarietà e trasformazione. In questi contesti, il coinvolgimento del pubblico — famiglie, bambini, adulti — aiuta a riscoprire radici culturali e a creare momenti di condivisione emozionale. Il Teatro Actores Alidos non si limita a rappresentare fiabe e spettacoli: attraverso scelte registiche e creative riesce a dare valore a contenuti profondi, spesso vicini al mondo dell'infanzia, ma con uno sguardo capace di parlare anche agli adulti. Dal palco alla comunità: un ruolo culturale importante L'attività teatrale della compagnia sarda si estende oltre la scena. Organizza laboratori, eventi, progetti speciali, promuove cultura e partecipazione sociale. Attrici come Michela Cogotti Valera diventano così veicoli di crescita culturale per i cittadini, soprattutto per le nuove generazioni. In un territorio come quello sardo, con una forte identità e una storia culturale profonda, il teatro diventa elemento di coesione e viva testimonianza dell'arte scenica come strumento di comunità. Sfide e speranze per il futuro del teatro Portare avanti una compagnia stabile significa affrontare sfide: mantenere viva la creatività, coinvolgere nuove generazioni, adattarsi ai cambiamenti sociali e culturali. Il Teatro Actores Alidos, co
Francesco Abate"Gli indegni"Einaudi Editorewww.einaudi.itA sedici anni Livio esce di casa senza scarpe, e scappa. Non ne può piú delle gabbie della sua famiglia e vuole andare a Firenze ad ascoltare Patti Smith. Non è un capobranco, piuttosto un mediano. È un ragazzo entusiasta, magari un po' goffo: ripete sempre «Livio da Cagliari» a chiunque gli chieda chi sia. Al concerto incontra Anaïs, spregiudicata e magnetica, e se ne innamora alla follia. Lei lo inizia alle droghe, al divertimento oltre ogni limite, alla libertà sessuale, trascinandolo in una nuova epoca della sua esistenza, dal punk all'house music, dai gay club alle affollate disco arcobaleno. Con Anaïs Livio comincia anche a frequentare la casa di Cesare, un uomo gentile che accoglie sotto il suo tetto gli «indegni»: artisti bohémien e giovani che non si arrendono ai modelli di vita imposti dalla società. Anaïs però corre troppo veloce, e Livio la perde subito, la ritrova e la perde altre mille volte. Per un decennio tenta di raggiungerla senza mai riuscirci davvero, cercandola ostinato nel corpo di chiunque incontri. La ritroverà a Parigi, Londra, poi di nuovo a Cagliari, ma sempre piú smarrita in un vortice di sesso e droghe, di relazioni sbagliate e passi falsi. Fino a un epilogo inatteso e commovente. Fatevene una ragione, siamo indegni. Ma voi siete giovani. Siete ancora in tempo, se volete. Camuffatevi. Barate. Indossate una veste che vi protegga e non vi sveli, nascondetevi tra le persone, mentite a loro, a voi. Nessuno escluso. Però, badate: non ho la certezza che questo vi possa salvare dall'infelicità.Francesco Abate (Cagliari, 1964). Ha esordito con Mister Dabolina (Castelvecchi, 1998). Sono seguiti Il cattivo cronista (Il Maestrale, 2003), Ultima di campionato, da un soggetto vincitore del premio Solinas (Il Maestrale, 2004/ Frassinelli 2006), Getsemani (Frassinelli, 2006) e I ragazzi di città (Il Maestrale, 2007). Con Einaudi ha pubblicato Mi fido di te (2007 e 2015), scritto a quattro mani con Massimo Carlotto, Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, 2010, 2012 e 2017), Un posto anche per me (2013), Mia madre e altre catastrofi (2016), Torpedone trapiantati (2018) e Gli indegni (2025). Con I delitti della salina (2020 e 2023) ha debuttato una nuova protagonista femminile nel giallo italiano, la giornalista investigativa Clara Simon, le cui avventure proseguono con Il complotto dei Calafati (2022) e Il misfatto della tonnara (2023). È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ruggero Poi, Alice Rossi"Zoe e il talento liberato"a cura di Chiara BellittiBeisler Editorewww.beisler.itZoe e il talento liberato: un progetto che unisce libri e comunità "Zoe e il talento liberato" è il quarto volume di una serie di libri per bambini. L'iniziativa, promossa dall'autore Ruggero Poi e dall'illustratrice Alice Rossi e pubblicata da Beisler Editore, trasforma il libro in un progetto educativo e comunitario. Il volume, realizzato con la partecipazione attiva della editor Chiara Belliti, affronta il tema dell'istruzione di qualità per tutti (Obiettivo 4 dell'Agenda ONU 2030).Il libro è il frutto di un percorso di scrittura creativa promosso dalla Fondazione CRC all'interno del Rondò dei Talenti, un luogo terzo in armonia tra la casa e la scuola, dove l'apprendimento e il talento sono sostenuti fin da piccoli. L'iniziativa ha coinvolto 60 ragazze e ragazzi dell'Istituto Comprensivo Sobrero di Cuneo, che hanno contribuito al formarsi della storia, delle illustrazioni e più in generale a fare in modo che Zoe potesse muoversi seguendo le loro sensibilità.La narrazione parte da una domanda fondamentale: "Che cos'è il talento? E come possiamo liberarlo?".L'iniziativa va oltre le pagine, diventando uno spettacolo teatrale a Genova, dove gli studenti stanno lavorando per portare in scena la storia. In questo contesto, il progetto affronta anche il tema della pace, dato che Zoe è Ambasciatrice della Pace Preventiva. L'esperienza di Ruggero Poi come autore e maestro lo inserisce nella tradizione di scrittori italiani che usano la scuola come un luogo vivo per connettere le nuove generazioni a temi sociali urgenti.Il progetto è in continua espansione: gli studenti di Genova stanno già scrivendo il prossimo volume, "Zoe e la minestra del cuore", con uscita prevista tra febbraio e marzo 2026, mentre l'iniziativa si sta estendendo anche in Sardegna. Finalmente in città è approdato il Grande Mercato dei Talenti, una fiera dove si scambiano abilità e conoscenza invece degli oggetti. Un'occasione bellissima per fare nuove amicizie e imparare saperi e sapori inediti. Al Grande Mercato dei Talenti la sarta insegna a cucire e a rammendare, il falegname a costruire tavoli e sedie, le sorelle pasticciere insegnano a mettere le mani in pasta. E che dire del chiosco con le spezie, dove si mischiano odori e colori di ogni paese? Zoe è appena tornata dalle vacanze e non vede l'ora di raggiungere Tito e gli altri. Lui e Tilde sono al Mercato dal mattino presto, per aiutare ad allestire i banchi. E poi finalmente Zoe si ricongiungerà con Zizou, il pappagallo che le ha regalato il nonno. Lo ha affidato a Tito, che ci sa fare con gli animali. Ma qualcosa è andato storto e Zizou è scappato dalla sua gabbietta. Allarme generale! Il mercato si ferma e tutti ma proprio tutti partono alla ricerca di Zizou. La gabbia gli stava stretta. Le gabbie stanno strette a tutti, pensa Zoe. E forse lei sa dove trovarlo…. Zoe Salvamondo è un progetto editoriale che va oltre la lettura e diventa un percorso reale di educazione alla sostenibilità, alla pace e alla responsabilità comunitaria. Non è solo una pubblicazione, ma un'azione pubblica che parte proprio dalla scuola per riscoprire la dimensione centrale della piazza, come spazio del dialogo e dell'immaginazione comune. Perché i progetti hanno sempre un sogno alle spalle: e in questo caso stiamo provando a sognare in molti. (Ruggero Poi). Ruggero Poi a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto dirige l'ufficio Ambienti d'Apprendimento e coordina il progetto “Terme Culturali”. È Amministratore e fondatore di Associazionedidee, società che progetta e realizza attività educative per diversi musei, tra cui il Castello di Masino (Fondo Ambiente Italiano). Fondatore della Fondazione Montessori Italia dirige corsi di formazione, supervisiona e aiuta all'avvio le scuole ispirate ai principi della pedagogia attiva. Nel 2012 ha portato in Italia la prima sperimentazione del metodo Montessori con gli anziani fragili, di cui ha raccolto gli esiti in un libro uscito nel 2020 (Centro Studi Erickson). Ha pubblicato libri per bambini e saggi di approfondimento sul metodo Montessori e sul ruolo educativo dell'arte contemporanea. In collaborazione con il fablab di Milano Opendot ha progettato la linea educativa Eduframe, esposta nel 2018 in Triennale a Milano in occasione della mostra sul gioco “Giro Giro Tondo” e selezionata durante Makerfaire 2020 tra gli otto progetti finalisti nell'ambito del contest di Sanofi “Maketocare”.Alice Rossi è una giovane illustratrice dedita ai temi del cambiamento e delle responsabilità collettive attraverso l'arte, intesa come immediato e primario strumento di comunicazione. Cura laboratori di arte terapia e pittura libera per bambini in età scolare e prescolare, è ospite nei maggiori festival del fumetto e dell'illustrazione. È laureata in Graficad'Arte editoriale presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel 2019 ha iniziato il Master di illustrazione per l'editoria presso Ars in Fabula a Macerata, terminato a novembre 2020 con Laurea master di primo livello. 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Giorgia Pagliuca è intervenuta quest'oggi nei microfoni di Unica Radio. Abbiamo avuto il privilegio di ospitarla in merito anche alla sua ultima partecipazione al festival letterario dedicato alla crisi climatica: A che ora è la fine del mondo? tenutosi a Cagliari, al circolo "Su Tzirculu", in cui ha presentato il suo libro Aggiustiamo il mondo uscito nel 2022 ed edito da Aboca Edizioni. Organizzato dall'associazione Rebelterra, il festival esplora i temi riguardanti appunto la crisi climatica, le soluzioni e i progetti che tanti attivisti stanno dedicando. Giorgia oltre alla sua attività di scrittrice porta avanti anche altre due attività: in primis il suo impegno in ambito accademico, essendo dottoranda dell'Università di Torino nella facoltà di Scienze Gastronomiche, in cui svolge un dottorato in Ecogastronomia, Scienze e Culture del cibo. Successivamente Giorgia è molto attiva anche in ambito social come green content creator, ovverosia come attivista ambientale. Il suo profilo ggalaska conta quasi 65.000 followers, numeri che la rendono tra le attiviste più seguite per quanto riguarda le tematiche di sostenibilità ambientale. Prima volta in Sardegna Per Giorgia questa è stata la prima esperienza di presentazione del suo libro e delle sue ricerche in Sardegna. Ci ha raccontato di aver provato ottime sensazioni nel confrontarsi con il pubblico sardo. Durante l'incontro il tema centrale è stato l'alimentazione, grazie anche alle sue ricerche che proseguono da sette anni. Si è parlato però anche di moda sostenibile, transizione ecologica, alimentare ed energetica. Il dottorato in Ecogastronomia Giorgia sta svolgendo un dottorato inter-ateneo tra l'Università degli Studi di Torino e l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Lavora nell'ambito degli studi critici sugli animali, con l'obiettivo di rispondere alle emergenze ambientali, sanitarie ed economiche poste dalla produzione massiva di carne. L'attività sui social Il profilo social di Giorgia ha avuto un'evoluzione particolare. Non è nato come progetto di divulgazione, ma come un comune profilo personale dove condivideva foto private. Col tempo, grazie ai contenuti che ha iniziato a pubblicare, è diventato uno spazio di approfondimento sulla sostenibilità. I suoi 65.000 follower costituiscono, come lei stessa afferma, “una community molto interattiva, che risponde positivamente e in modo concreto ai temi che porto alla loro attenzione”. Aggiustiamo il mondo: la prima pubblicazione Nel 2022 Giorgia ha pubblicato il suo primo libro, in cui propone una serie di eco-tips, cioè suggerimenti pratici per uno stile di vita più sostenibile. Il libro non ha un taglio esclusivamente tecnico: è pensato per qualsiasi fascia d'età e per chiunque voglia avvicinarsi ai temi della sostenibilità. Il primo consiglio generale che offre è cambiare prospettiva sul mondo: non restare spettatori passivi, ma diventare cittadini attivi e contribuire a migliorare ciò che ci circonda. Suggerisce inoltre di limitare il consumo di carne, sostituire le proteine animali con alternative più sostenibili e prestare maggiore attenzione al proprio guardaroba, scegliendo con cura ciò che si acquista. Sguardo al futuro La risposta per arginare determinate problematiche deve partire dal basso, secondo Giorgia, con un lavoro collettivo da parte di tutti si può fare la differenza per cambiare il mondo, non bisogna sempre aspettare le risposte "burocratiche" ma essere parte del cambiamento.
Through the words of the director Andrea Rocco, let's discover how Sardegna Film Commission boosts local productions with tailored funds, expert services, and training—making Sardinia a prime filming destination. The post Interviw with Andrea Rocco, director of the Sardegna Film Commission appeared first on Fred Film Radio.
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Oggi ai microfoni di Unica Radio abbiamo ospitato Olga Izofatova, studentessa e neolaureata per la terza volta in Giornalismo e informazione web. L'intervista è stata l'occasione per parlare della sua recente vittoria del Premio Spadolini – Nuova Antologia, ottenuto grazie alla sua tesi dedicata alla figura di Indro Montanelli, dal titolo: La voce pungente del Corriere: analisi storico-linguistica del giornalismo di Indro Montanelli (1968-1973). Un percorso costellato di studio e passione Olga ha origini bielorusse ed è arrivata in Italia grazie al Progetto Chernobyl, conoscendo fin da bambina la famiglia sarda che poi l'avrebbe accolta. Dopo aver conseguito la maturità in Bielorussia, ha deciso di trasferirsi definitivamente in Sardegna per intraprendere il suo percorso universitario. Spinta da una forte passione per le lingue, ha ottenuto la laurea triennale in Lingue e comunicazione. Successivamente si è specializzata in Lingue e letterature moderne europee e americane, laureandosi nel 2019. Dopo una delusione lavorativa, ha scelto di tornare sui libri dedicandosi al Giornalismo e informazione web. Per Olga il giornalismo non è solo un mezzo per trasmettere informazioni. È anche ricerca, studio e sviluppo di un pensiero critico su ciò che accade nella società. La vittoria al Premio Spadolini – Nuova Antologia Il Premio Spadolini – Nuova Antologia è destinato a giovani laureati che si distinguono per l'originalità e la qualità delle loro ricerche in ambito umanistico, storico e sociale. La candidatura di Olga è stata proposta dal suo relatore, il prof. Marco Pignotti, che ha creduto con convinzione nel valore della sua tesi. La menzione speciale ricevuta da Olga è stata per lei un momento di grande gioia e gratitudine. Ha raccontato quanto impegno abbia dedicato allo sviluppo della tesi e quanto questo risultato l'abbia ripagata del lavoro svolto. Allo stesso tempo, ha ammesso di aver provato anche un senso di malinconia legato alle difficoltà del mondo del lavoro in Italia, dove spesso la preparazione non viene valorizzata adeguatamente. Nonostante ciò, il premio l'ha incoraggiata a non perdere la speranza. La passione per l'insegnamento delle lingue Oltre allo studio e al giornalismo, Olga coltiva la passione per l'insegnamento delle lingue. Lavora nelle scuole con supplenze e tiene anche lezioni private. Secondo Olga, “imparare una lingua straniera oggi significa aprirsi al mondo”. Tuttavia, sottolinea come la società sia spesso giudicante verso chi commette errori durante l'apprendimento. Questo ostacola la comunicazione spontanea. Nel suo metodo di insegnamento, l'errore non è motivo di vergogna: è parte integrante del percorso. È grazie agli sbagli che si sviluppano fluidità e sicurezza nell'esprimersi in un'altra lingua. L'attività teatrale Il mondo dello spettacolo ha sempre fatto parte della vita di Olga, avendo studiato canto jazz in Bielorussia. Ma anche il mondo del teatro ha avuto modo di esplorarlo da quando era piccola, recitando nel teatro scolastico. In età adulta è entrato nella sua vita come forma di libertà e anche quasi di sfogo per decomprimere certi momenti di stress. Nel 2024 Olga lavora al conservatorio di Cagliari come insegnante di dizione di lingua russa per i cantanti lirici, gli alunni la convincono a partecipare al casting come figurante per il Barbiere di Siviglia al teatro lirico di Cagliari. Come molte situazioni della sua vita Olga partecipa senza non troppe aspettative e anche in questo caso invece viene premiata e riesce a superare le selezioni, esaudendo un altro dei suoi sogni. Il futuro di Olga Olga non ha intenzione di fermarsi, infatti subito dopo il conseguimento dell'ultima laurea, si è iscritta a un master di insegnamento delle lingue straniere con un miglioramento dell'approccio e delle tecniche per poter offrire una didattica migliore. Il suo più grande auspicio è di continuare a fare didattica e ricerca e diffondere la conoscenza e la cultura.
Cristina Caboni"La rotta delle stelle"Garzanti Editorewww.garzanti.itMarigold resta immobile a guardare il mare che luccica sotto la luce dorata dell'alba. Non avrebbe mai pensato di trovarsi lì. Solo poco tempo prima, danzava sul palcoscenico dei teatri più famosi del mondo. Era il suo destino. Fino al giorno in cui un infortunio ha posto fine a tutto. Senza certezze, si è rifugiata in Sicilia dall'unica persona che può chiamare famiglia: un anziano zio. In quell'isola meravigliosa, però, Marigold si sente fuori posto. È ancora troppo forte il ricordo della vita che ha perduto. Eppure, a poco a poco, qualcosa riesce a fare breccia nel suo cuore. Ci sono le amiche con cui inizia a camminare nei meravigliosi dintorni del paese e che la fanno sentire meno sola; c'è un uomo che ascolta il canto delle balene e le fa vibrare l'anima; c'è il suono di una vecchia campana che proviene dal mare e che lei sola sembra in grado di udire. È come un richiamo, ma è anche un balsamo per le sue ferite. Quello che Marigold non può immaginare è che sia legato a segreti che la sua famiglia custodisce gelosamente. Suo malgrado, si trova coinvolta in una ricerca che la spinge a interrogarsi sul senso dell'appartenenza. Sul peso dei pregiudizi. Sul significato del passato quando è una trappola che costringe all'immobilità. E mentre il sole si alza e il mare riflette i primi bagliori del mattino, Marigold prova a fare pace con i fantasmi suoi e della sua famiglia. Perché per non sentirsi soli bisogna aprirsi al nuovo che avanza. Cristina Caboni è una delle scrittrici italiane più amate di sempre. Con la sensibilità che la contraddistingue, ci accompagna in un nuovo mondo fatto di suoni e atmosfere incantevoli. Di sogni infranti e di rinascite. Di un passato che si vorrebbe dimenticare e di un futuro da costruire.Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell'azienda apistica di famiglia. È l'autrice dei romanzi Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, Il profumo sa chi sei, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La storia professionale di Angelo Camba, regista sardo attivo tra cinema, pubblicità e documentari, che oggi intreccia creatività e impegno ambientale. Angelo Camba nasce in Sardegna e cresce circondato da paesaggi che alimentano il suo sguardo narrativo. Fin da giovane è attratto dalle storie e dall'impatto che possono avere sulle persone. Dopo la laurea in Scienze politiche decide di approfondire la regia e la sceneggiatura. Si trasferisce quindi a Milano, dove inizia un percorso che segnerà la sua carriera. I primi passi arrivano in RTI/Mediaset. Qui seleziona cortometraggi per il programma Corto5 e segue l'analisi della serialità internazionale. Questo lavoro gli permette di osservare centinaia di contenuti, capire le tendenze e sviluppare un occhio attento alla qualità. È un'esperienza intensa, che gli dà metodo e visione. Dal 2008 lavora come regista e aiuto regista. Firma spot, video e campagne per numerosi brand. Collabora con realtà come Carrefour, Ferrero, Save the Children, Chicco, Edison Energia, AC Milan, Swisse e molti altri. I suoi lavori si distinguono per un linguaggio diretto, pulito e umano. Anche nei progetti commerciali cerca sempre una storia, un'emozione, un dettaglio che renda il messaggio più vero. Negli ultimi anni si avvicina sempre di più ai temi ambientali. Lavora infatti allo sviluppo di una serie tv e raccoglie materiali per un nuovo documentario dedicato alla crisi ecologica. È un percorso naturale: l'ambiente torna spesso nelle sue riflessioni e nei suoi interessi creativi. Questo impegno emerge chiaramente in “Giardinieri d'assalto – Storie di Guerrilla Gardening in Italia”, uno dei suoi progetti più rappresentativi. Il documentario segue gruppi di cittadini che trasformano aree abbandonate in piccoli spazi verdi. Le loro azioni sono semplici ma potenti. Piantano fiori, puliscono terreni, ridanno identità ai quartieri. La regia di Camba racconta questo movimento con uno stile essenziale. Riprende gesti quotidiani, mani che lavorano, sorrisi spontanei. Mostra come la bellezza possa nascere da pochi strumenti e molta volontà. La sua attenzione alle persone è centrale. Ogni protagonista è trattato con rispetto e calore. Il cinema di Angelo Camba unisce tecnica e sensibilità. Cerca storie vere, radicate nel presente, e le trasforma in immagini chiare e coinvolgenti. Crede che il racconto visivo possa ancora cambiare qualcosa. Per lui l'impegno civile non è solo un tema, ma un modo di guardare il mondo.
Prima Genova, poi Taranto. Negli ultimi giorni due città si sono fermate per protestare contro il piano del governo sull'ex Ilva. Ma cosa sta succedendo - davvero - attorno a uno dei simboli più controversi dell'industria italiana? Parliamo anche della crisi del riciclo della plastica — con impianti che chiudono in Sardegna e Sicilia, raccolte sospese, rischio esplosioni e un intero settore sull'orlo del collasso e diamo uno sguardo alla COP30, con alcune novità interessanti.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:43 - Genova e Taranto bloccate dalle proteste per l'ex Ilva00:17:08 - Il collasso della filiera europea del riciclo della plastica00:22:49 - Aggiornamenti da COP30Fonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/ex-ilva-genova-taranto-bloccate/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
L'estensione della zona rossa a Cagliari annunciata dal ministro Piantedosi, col commento di Maurizio Memoli, docente di Geografia di Unica. La proposta di legge FdI che vuole bloccare l'applicazione delle leggi regionali ambientali nelle servitù militari, la crisi del riciclo della plastica e la Regione al fianco dei cosiddetti “orfani speciali”, figli e figlie delle donne vittime di femminicidio.Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Ai microfoni di Unica Radio abbiamo ospitato Rosalba Piras, attrice, regista e direttore artistico dell'associazione teatrale Abaco. Dalla musica al teatro Rosalba si avvicina al teatro a vent'anni, mentre frequenta il conservatorio. Viene chiamata dal giovane gruppo Akròama, (che contribuisce a fondare nel 1977) che le chiede una consulenza musicale. Lei però racconta: «Non ho mai fatto consulenza musicale e mi sono ritrovata a fare l'attrice». Inizia così un percorso che durerà quattro anni. Nel 1981 debutta con la compagnia in un festival nazionale. L'evento diventa una vetrina decisiva e permette al gruppo di partire per tournée in tutta Europa. In quello stesso periodo nasce anche uno spettacolo innovativo. È una versione moderna della Piccola fiammiferaia, ambientata in Sardegna e recitata interamente in sardo. Lo spettacolo unisce danza e recitazione, proponendo una forma teatrale rivoluzionaria per l'epoca. Le attività di autrice e regista e direttore artistico Con il tempo Rosalba amplia il suo ruolo nel teatro. Inizia a scrivere e dirigere spettacoli e realizza un adattamento de La corriera stravagante di John Steinbeck. Diventa poi direttrice artistica dell'associazione teatrale Abaco, una realtà composta in gran parte da donne, soprattutto nel direttivo. Questo aspetto contribuisce a rendere l'associazione un punto di riferimento originale nel panorama teatrale. Le esperienze nel cinema e nella televisione La curiosità di Rosalba verso diversi linguaggi artistici la porta anche al cinema. Dopo alcune piccole partecipazioni, ottiene un ruolo più importante nel film Bella Mariposas (2012), diretto da Salvatore Mereu e tratto dal romanzo di Sergio Atzeni. Il film riceve numerosi riconoscimenti ed è presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia. Rosalba ricorda inoltre la sua partecipazione al cortometraggio Ugolino di Manuele Trullu. Il corto, dedicato alla figura del Conte Ugolino, è girato anche in Sardegna, tra il castello di Siliqua e l'Iglesiente. Il teatro per i ragazzi Scrivere per i ragazzi è una delle passioni più vive di Rosalba. Considera il teatro dedicato ai più giovani un tassello fondamentale nella formazione e uno stimolo per la crescita del teatro “adulto”. Le difficoltà burocratiche però non aiutano. Molte scuole non portano spesso i bambini a teatro, rendendo più complessa la diffusione di questi spettacoli. Nonostante ciò, Rosalba non si scoraggia. Viaggiando in tutta la Sardegna, lei e la sua compagnia riescono ad attirare molti giovani spettatori. Gli spettacoli mettono al centro il gioco e la creatività, coinvolgendo i bambini in modo diretto e immediato. Tra i suoi lavori più amati c'è Cappuzzetto Rozzo, una rivisitazione umoristica della fiaba classica. La protagonista è trasandata e indifferente verso gli animali e la natura, ma lungo il percorso impara a guardare il mondo con occhi diversi. Il messaggio arriva ai bambini in modo semplice e divertente, invitandoli a riflettere su temi importanti. Le avventure professionali all'estero Avendo una lunga carriera teatrale, Rosalba Piras ha potuto sperimentare anche delle avventure fuori dal contesto isolano, partecipando a numerosi festival in giro per l'Europa in città come: Vienna, Londra, Varsavia, Praga, Berlino e tante altre. Constatando le differenze nell'approccio al teatro, soprattutto nei paesi dell'est, prima della caduta del muro di Berlino e nel post caduta. Nel mondo sovietico andava per la maggiore il teatro "povero" come quello di Grotowski, con atmosfere più cupe. Dopo il crollo del regime comunista, Rosalba trova gli stessi paesi: cambiati. Il colore che avvolse quelle città le aiutò a rifiorire. Il pubblico era però sempre presente e coinvolto sia nel prima che nel dopo. Il nuovo spettacolo: "Johanna vedova Van Gogh - al di là dei colori" Ha debuttato domenica 16 novembre il nuovo spettacolo Johanna vedova Van Gogh - al di là dei colori, edito da Abaco Teatro con la regia di Tiziano Polese e interpretato proprio da Rosalba Piras e Antonio Luciano, in cui viene approfondita la figura di Johanna, moglie di Theo fratello di Vincent. Grazie a lei si deve la divulgazione di più di duemila opere di Van Gogh, Johanna riuscì a recuperarle dalle persone a cui Vincent le aveva regalate e a farle valorizzare nelle più importanti gallerie e nei musei più significativi. Grazie a questo spettacolo si sono rivissute le storie e le fragilità che attanagliavano la famiglia Van Gogh, con la forza di una donna che senza mai darsi per vinta, è riuscita a consegnare alla storia uno dei massimi pittori contemporanei.
Cuba protagonista in un festival che unisce - Il Prix Italia - Un libro sulla storica Radio Sardegna
Text the ShowSardinia has cool indigenous grapes and an ancient wine culture to lean on. This episode lays the foundation of knowledge for the island so that we can explore single appellations next. Invest 10 minutes in the diversity of Sardinia.ExploreArgiolas
In questo episodio ci vengono "i brividi"!
Il nuovo piano di incentivi alle imprese, da 4 miliardi di euro, è il fulcro del pacchetto per le imprese nella legge di bilancio. Il piano "Transizione 5.0", ideato dal ministro Urso, segna il ritorno al sistema di iper e superammortamento in sostituzione del credito d'imposta, limitando i benefici alle imprese in utile e riducendo così la platea dei destinatari. Gli investimenti incentivati vanno dal 1° gennaio 2026 al 21 dicembre 2026 (o al 30 giugno 2027 con ordine e acconto del 20%). Riguardano beni materiali e immateriali 4.0 e impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia rinnovabile per autoconsumo. Il piano, finanziato con fondi nazionali, esclude i vincoli ambientali europei (Dnsh) e prevede cumulabilità con altri incentivi, purché non si superi il costo complessivo dell'investimento. Sarà decisiva la fase di attuazione. Il commento è di Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.Il governo si deve piegare sulle pensioniLa Manovra 2026 prevede un aumento di tre mesi dei requisiti per la pensione per quasi tutti i lavoratori, con eccezioni solo per meno di 10mila addetti a mansioni gravose. Dal 2027 l'età di vecchiaia salirà a 67 anni e un mese, e dal 2028 a 67 anni e tre mesi; l'anticipo passa a 43 anni e un mese di contributi (uno in meno per le donne). Aboliti Quota 103 e Opzione Donna, resta solo l'Ape sociale per il 2026. Il pacchetto pensioni vale 3,6 miliardi nel triennio e prevede un aumento delle maggiorazioni sociali di 20 euro lordi al mese per i pensionati in difficoltà e una perequazione dell'1,7% nel 2026, che si traduce in circa 4 euro netti in più al mese per chi riceve il trattamento minimo. Interviene Giorgio Pogliotti, Il Sole 24 Ore. L'Italia si sta estinguendo. Ma c'è qualche eccezioneLe nascite in Italia continuano a calare: nel 2024 sono state 369.944 (-2,6% rispetto al 2023) e nei primi sette mesi del 2025 si registra un ulteriore -6,3%. Il tasso di fecondità scende a 1,18 figli per donna nel 2024 e a 1,13 nei dati provvisori del 2025, nuovo minimo storico. Dal 2008 le nascite si sono ridotte di quasi 207mila unità (-35,8%). Il calo dipende sia dalla bassa propensione ad avere figli sia dalla riduzione del numero di potenziali genitori. Le regioni con i cali maggiori sono Abruzzo (-10,2%) e Sardegna (-10,1%), mentre crescono solo Valle d'Aosta (+5,5%) e le province autonome di Bolzano (+1,9%) e Trento (+0,6%). Ne parliamo con Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale alla Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano.
Angelica Grivel Serra"L'anello debole"Harper Collinswww.harpercollins.itSotto il cielo terso di un pomeriggio di fine marzo, in una stanza dell'ala ponente dell'hospice, Piera Raccis sta morendo. Al suo fianco, il fratello prediletto Claudio raccoglie le sue ultime parole: un'eredità inattesa, destinata esclusivamente a lui. Ma è proprio allora che Claudio precipita in una rovina che squaderna tutti i suoi equilibri. Da una parte la famiglia d'origine, che rivendica diritti che non ha sull'eredità che Piera ha scelto di lasciargli, aprendo gli argini al caos di antichi rancori mai riconosciuti. Dall'altra, il nucleo familiare costruito con la moglie Cecilia e i figli adolescenti, Amanda e Rocco, tutti catapultati all'improvviso assieme a lui nel vortice di un'incertezza sgomenta. Tempi ardui attendono Claudio Raccis: mutazioni, attese e bivi radicali sulla soglia di una stagione di vita che lui pensava riservata alla pace. Quando tutto sembra perduto, qualcosa si scioglie. Un teatro di molti attori, un labirinto di spiriti che convivono con i viventi, il ballo tondo a sancire il filo tra cieli e terra. E proprio come in ogni labirinto che si rispetti, ogni persona che vi entra è diversa da quella che ne esce. Angelica Grivel Serra, con una lingua evocativa e avvolgente, racconta una storia di rara intensità emotiva, un'esplorazione affilata dell'avidità e del tradimento, delle luci e delle ombre che abitano ogni famiglia, in una Sardegna ruvida e magnetica.Angelica Grivel SerraNasce a Cagliari nel dicembre 1999. Laureata magistrale con il massimo dei voti in Filosofia, ha scelto di raccontare storie con una voce autentica e intensa. Dopo l'esordio con L'estate della mia rivoluzione (Mondadori, 2020), a fine ottobre del 2021 è a Roma, al Senato della Repubblica, tra i relatori per il convegno "Grazia Deledda, la donna che non mise limiti alle donne". Le è stato conferito il Premio Navicella Sardegna nel 2021. Nel dicembre 2024 vince a Firenze il Premio Spadolini Nuova Antologia per la sua tesi magistrale. Scrive, perché sa che la scrittura è esigenza spietata di vita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un giro in Sardegna per conoscere tanti aspetti di questa bellissima regione italiana. Trascrizione ed esercizi su www.podcastquattrostagioni.ch
Valentina Persia arriva al PoretCast e trasforma la risata in un atto di verità. Con Giacomino ripercorre trent'anni di carriera — dal villaggio turistico in Sardegna al debutto a La sai l'ultima?, passando per la televisione e il teatro — ma soprattutto parla della vita fuori dal palco: della maternità arrivata tardi, della depressione post partum, del bisogno di chiedere aiuto, e del coraggio di restare sé stessa anche quando non fa ridere nessuno. Tra aneddoti esilaranti e momenti di commozione, Valentina racconta cosa significa essere una donna che ha imparato a sopravvivere, ridere e rialzarsi sempre. Un incontro che mostra, con ironia e cuore, il lato più umano della comicità. Produced by Corax Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nella puntata di The Essential di venerdì 3 ottobre, Chiara Piotto parla di: 00:00 Le violente proteste della Gen Z in Marocco; 03:53 il discorso del ministro Tajani su Gaza in Parlamento; 06:10 l'attacco terroristico in una sinagoga di Manchester nel Regno Unito; 07:05 gli incentivi per lo smart working nei comuni montani in Sardegna. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per riequilibrare la rappresentanza tra generazioni ed età nelle istituzioni politiche: https://shor.by/3nTj Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/GcvZ Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Marco Pautasso"Portici di Carta"https://www.salonelibro.it/news/tutte-news/2025/Portici-di-Carta.html?gad_source=1&gad_campaignid=21739223437&gbraid=0AAAAA9d2edQBPn-V448grFGd47YM8Iih5&gclid=CjwKCAjwxfjGBhAUEiwAKWPwDlYexS_QkkH4QBD0_1kd3FnTuTVI2-f3Dc9OQzjdNfW2dyoUBFU4wBoCYf4QAvD_BwETorna il 4 e il 5 ottobre 2025 a Torino l'appuntamento con Portici di Carta, la grande manifestazione letteraria che da diciotto anni trasforma il capoluogo piemontese in una libreria a cielo aperto. Sotto i portici della città e nelle piazze, lettori e lettrici potranno passeggiare tra volumi, scaffali temporanei e stand che riuniscono librai torinesi ed editori piemontesi. Un'occasione unica per scoprire la ricchezza del panorama editoriale locale e nazionale.Anteprima speciale venerdì 3 ottobre al Circolo dei lettori e delle lettrici: la cerimonia del Premio Mondello Autore Straniero incoronerà vincitrice Valeria Luiselli che, per l'occasione, dialogherà con Donatella Di Pietrantonio, giudice monocratico dell'edizione 2025.Il programma della XVIII edizione raccoglie presentazioni, dialoghi e incontri con autrici e autori italiani e internazionali. Non mancheranno le passeggiate letterarie dedicate alla città, i laboratori pensati per bambine e bambini, oltre a momenti speciali tra degustazioni e azioni pittoriche. La manifestazione resta così un momento di condivisione che intreccia libri, persone e spazi urbani.Tra gli ospiti in programma: Viola Ardone, con il nuovo romanzo Tanta ancora vita (Einaudi), dialoga con Elena Masuelli; @barbasophia alias Matteo Saudino, presenta il libro La Costituzione siamo noi (Piemme), in un confronto con Luciano Violante, con la moderazione di Cristina Zagaria; Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale (Il Giorno , La Nazione, il Resto del Carlino), in conversazione con Annalena Benini sul libro La verità è un fuoco (Garzanti); Marcello Fois con il nuovo romanzo Immensa distrazione (Einaudi), intervistato da Gabriele Di Fronzo; Matteo Nucci con il romanzo Platone. Una storia d'amore (Feltrinelli); Piergiorgio Pulixi con il nuovo noir L'uomo dagli occhi tristi (Rizzoli), in dialogo con Maurizio Francesconi e Alessandro Martini ; Raffaele Nigro con Il dono dell'amore (La nave di Teseo), in conversazione con Rocco Moliterni; Enzo Bianchi, la teologa Lidia Maggi e Claudia De Benedetti dialogano sul volume Alleanza e conversazione di Jonathan Sacks (Giuntina); Gabriella Piccinni, storica medievista, con il volume Medioevo che crea (Laterza), in dialogo con Beatrice Del Bo; Davide Sisto, autore di Vivere per sempre. L'Aldilà ai tempi di ChatGPT (Bollati Boringhieri), in dialogo con Carlo Bordone.La casa editrice ospite di quest'anno sarà BAO Publishing, fondata nel 2009, che ha contribuito ad avvicinare al fumetto e alla graphic novel un ampio pubblico di lettrici e lettori. Tra gli ospiti e gli appuntamenti a Portici di Carta: Zerocalcare e Maicol & Mirco per la prima volta insieme sul palco; Daniel Cuello e Alberto Madrigal e i loro itinerari artistici con blocchetto e matita alla mano; la collettiva di fumettiste e fumettisti per un incontro dedicato ai disegni in diretta e dal vivo con Jacopo Starace, Maicol&Mirco, Fiamma, Giulio Macaione, Flavia Biondi, Claudia Petrazzi, Alberto Madrigal e Daniel Cuello; i live painting “Vetrine disegnate” in quattro librerie cittadine; consigli di fumetti e graphic novel; attività per i più piccoli; le dediche e i firmacopie di autrici e autori con illustrazioni realizzate sul momento per lettrici e lettori, durante tutta la manifestazione.Contraddistinta in ogni sua edizione da una dedica speciale a una personalità significativa del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà lo scrittore e giornalista Sergio Atzeni (1952-1995), a trent'anni dalla sua morte. Ne parleranno Marcello Fois, Paola Mazzarelli e Gigliola Sulis. Scoperto come narratore da Elvira Sellerio, cantore di una Sardegna a cui non fa sconti, tra le voci critiche più argute della contemporaneità italiana, Sergio Atzeni è autore di romanzi dallo sguardo ironico, disincantato e curioso sulla realtà, come Apologo del giudice bandito, Il figlio di Bakunìn, Bellas mariposas, Raccontar fole e Passavamo sulla terra leggeri, pubblicati da Sellerio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Lea Iandiorio"Independent Book Tour"Salone del Libro, Hangar del Librohttps://www.exlibris20.it/Forte dei consensi in crescita delle precedenti edizioni, è ai nastri di partenza la quinta edizione di Independent Book Tour, iniziativa che celebra la bibliodiversità e l'eccellenza dell'editoria indipendente piemontese. Ideato da Hangar del Libro (progetto della Regione Piemonte) e dal Salone Internazionale del Libro di Torino, in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e Exlibris20, Independent Book Tour è nato nel 2020 per raccontare la ricchezza, la varietà e la qualità dell'editoria indipendente del Piemonte, eccellenza riconosciuta a livello nazionale.Progetto maturato e cresciuto di anno in anno grazie all'apprezzamento del pubblico e dell'interesse suscitato tra le case editrici, nonché esperienza di promozione editoriale unica in Italia, Independent Book Tour intraprende il suo quinto viaggio: nove tappe che toccheranno le città di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Torino (con due incontri) e Vercelli. Saranno l'occasione per scoprire novità, progetti e idee innovative di 27 editori indipendenti del Piemonte con incontri, spazi di confronto e momenti di intrattenimento e spettacolo, tutti aperti al pubblico e a ingresso libero.Independent Book Tour parte sabato 4 ottobre a Torino, per concludersi sabato 13 dicembre a Cuneo, con una tappa Off venerdì 26 settembre al Festival Contemporanea di Biella. Un modo per valorizzare il lavoro svolto dalle case editrici indipendenti, capaci di sperimentare e innovare, di prestare attenzione alle voci emergenti, di riscoprire autori del passato e di ampliare gli orizzonti culturali di lettrici e lettori.A ogni appuntamento, le case editrici indipendenti, selezionate a giugno attraverso la call Hangar del Libro, presenteranno il proprio libro del momento, accompagnate da brani musicali e azioni teatrali a tema, curate da B-Teatro. Romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati, libri per bambine e bambini, romance, gialli, thriller: una vocazione alla diversità culturale, o meglio alla bibliodiversità, che permette agli editori piemontesi di andare incontro agli interessi, ai gusti e alle passioni di lettrici e lettori di ogni età e interesse.A seguito della felice esperienza nella passata edizione, per il secondo anno consecutivo l'iniziativa vede la partecipazione di alcuni gruppi di lettura. Grazie al progetto #Booklovers della rivista digitale exlibris20, saranno coinvolti lettrici e lettori, selezionati a luglio attraverso una call dedicata, che ha visto partecipare più di 100 appassionati di libri e lettura di ogni età. A ogni tappa del tour i booklovers affiancheranno una casa editrice ciascuno, per raccontare il loro punto di vista sul libro, trasmettendo così al pubblico punti di vista, emozioni e riflessioni di chi ama immergersi nella lettura. Pubblicheranno sui propri profili social recensioni e interviste.Independent Book Tour prende il via sabato 4 ottobre alle 17.30 a Torino in occasione della diciottesima edizione di Portici di Carta. A Palazzo Madama, presso il Salone delle Feste (Piazza Castello) Add editore , insieme con la lettrice Paola Torretta, presenta il libro Il tempo della perdita di Daniel Schreiber, dedicato al tema del lutto e del dolore; Golem Edizioni, in compagnia della lettrice Valentina Di Martino, propone il romanzo giallo La farfalla dei ghiacciai di Paola Gianni; Il Leone Verde, con la booklover Lucia Melcarne, racconta il libro biografico Pasta alla Norma per Vincenzo Bellini di Andrea Maia.Sabato 11 ottobre alle ore 17.30 il tour farà tappa a Novara, al Circolo dei lettori (Piazza Martiri della Libertà 3). Edizioni Astragalo, insieme con il lettore Andrea Maino, presenta il giallo Partita con l'assassino di Giulio Galli; Edizioni Effetto, con la lettrice Valentina Protti, illustra il romanzo Figlio del mare di Mattia Vanadoni, ambientato in un lontano Sud del mondo; Miraggi, con la booklover Federica Mingozzi, porta al pubblico il dramma psicologico Non commettere infinito di Nicola Neri.Il tour continua sabato 18 ottobre alle ore 17.30 ad Asti, presso Fuoriluogo (Via Enrico Toti 18/20), con altri tre editori piemontesi. Argonauta edizioni, insieme con la booklover Giulia Adriano, racconta il romanzo ambientato in India Varanasi Trip di Luca Fassini; Buendia Books, con la lettrice Susanna Nuti, presenta la raccolta di racconti tra realtà e fantasia I motori della rivoluzione di Elena Forno; LAReditore, insieme con il gruppo di lettura Cuba Libri, propone il noir Memorie sommerse di Deborah Boscolo.Sabato 25 ottobre Independent Book Tour arriva a Vercelli, con un appuntamento alla Biblioteca civica (Via G. Ferraris 95, Vercelli), alle ore 17.30. Atene del Canavese, con la lettrice Giulia Falzone, dedica il suo momento ai libri per bambini Modì. Il cane che si innamorò dell'architettura e Modì. Il cane che si innamorò dell'arte di Carmine Antonio Carvelli; Edizioni Della Goccia, con la lettrice Federica Salice, presenta il romanzo di viaggio L'isola muta. Viaggio nei silenzi della Sardegna di Andrea Negro; Las Vegas edizioni, con Agustina Colaprete, racconta il romanzo Banda cittadina di Gianluca Mercadante.Si prosegue sabato 8 novembre alle ore 17.30, ad Alessandria, alla Biblioteca civica Francesca Calvo (Piazza Vittorio Veneto 1). Capovolte edizioni, con la booklover Silvia Oppezzo, racconta Viaggiare il margine. Nelle Terre Alte del Guatemala tra le donne maya di Alice Schellino; Edizioni Epoké, con la lettrice Tamara Pinna, illustra i racconti La persistenza del filare curati da Raffaella Romagnolo e scritti dagli autori Alessandro Barbaglia, Franco Faggiani, Gian Marco Griffi e Piera Ventre; Lindau, con la lettrice Vera Alemanno, presenta il romanzo Complice l'estate di Mavi Pendibene.Sabato 15 novembre la tappa sarà Verbania, alle ore 17.30 alla Biblioteca civica Pietro Ceretti (Via Vittorio Veneto 138, Pallanza). BeStrong edizioni, con la lettrice Maria Crevaroli, propone il giallo L'uomo che perde i pezzi di Diego Bernasconi; Puntoacapo, con la lettrice Domenica Blanda racconta il romanzo L'equilibrio del niente di Ugo Mauthe; Scritturapura, con la booklover Cristina Forni presenta al pubblico Mina di Maria Breazu, un romanzo di rinascita che parte dalla Romania.Il tour si concederà una seconda tappa torinese, dove per la prima volta sarà a Cascina Roccafranca (Via Edoardo Rubino) sabato 22 novembre, alle ore 18. Echos edizion presenta la raccolta di scritti brevi Sephir e altri racconti di Danilo Giordana; Impremix, con il lettore Massimo Campolucci, propone il libro Italia '61 di Mario Abrate, dedicato all'Esposizione Universale a Torino; Lisianthus, con la booklover Eugenia Brini, illustra la guida Percorsi di benessere. Guida agli operatori piemontesi di Toni Spagone.Sabato 29 novembre alle ore 17.30 l'iniziativa incontra il pubblico di Biella, presso il BI-Box Art Space (Via Italia 38). Graphot, con la lettrice Patrizia Bellardone, presenta Il sentiero di Darwin di Cristina Converso e Carlotta Soffiantino, dedicato a farfalle e falene; Neos edizioni , con la lettrice Maria Laura Colmegna, porta il pubblico nel freddo Nord con Groenlandia e altri ghiacci. Viaggi nell'Artico fra passato e presente di Giorgio Enrico Bena e Paolo Calvino; Voglino editrice sceglie di portare all'attenzione Aiutami a non avere paura di Cristiana Voglino, nato dall'esperienza diretta a fianco dei bambini ospedalizzati.Il tour si conclude sabato 13 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca 0-18 di Cuneo. Araba Fenice, con il lettore Gianmarco Gastone, presenta il libro Agli spiriti delle colline di Corrado Bertinotti, su un anno di servizio civile nelle Langhe; La Corte, in compagnia della lettrice Marcella Sibona, sceglie di parlare del romanzo Il segreto della Rosa Bianca di Elizabeth Rasicci, dedicato alla vita di Elizabeth di York; Primalpe, con la booklover Alice Marino, racconta il romanzo Sfumature di giallo limone di Lara Agnese, sulle tracce di Cèzanne.Quest'anno Independent Book Tour regala al pubblico un appuntamento Off al Festival Contemporanea di Biella venerdì 26 settembre alle ore 17.30, al BI-Box Art Space (Via Italia 38, Biella). Partecipano gli editori Buendia Books con A radici nude di Cristina Converso, Capovolte edizioni con Ai fiori non serve il pettine di Ilaria Santambrogio e Marina Gellona, La Corte con Il diritto di scegliere di Simona De Ciero.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il professore Guy Geltner ha partecipato ad un progetto di ricerca in Sardegna che mischia lavoro storico, sociale e quasi da detective alla riscoperta del passato ormai perduto dei minatori medioevali.
Terminiamo il nostro viaggio tra le regioni italiane con la Sardegna, un'isola meravigliosa piena di spiagge da sogno, storia, culture antiche e cibo delizioso. The post 157: Le regioni italiane: la Sardegna first appeared on .
Scholar, philosopher, educator, professional Italian wine authority... Dr. Salvatore Napolitano is one of the most erudite and insightful people in the business. We sat down with Salvatore at his hotel in downtown Detroit before he set out for a day of evangelizing for renowned Sardegna winery, Sella & Mosca. Of Italian origin, his passion for classical studies brought him to the USA, and today, based in New York, he travels the country spreading the good word about the amazingly diverse world of Italian wine. We had a great chat, and we hope you enjoy listening! Thanks for coming, and don't forget to subscribe; it helps us keep the good content coming!
Un romanzo che ci porta nel cuore della Sardegna nel 1917. Mallena è arrivata a Norolani quindici anni prima e qui fa la levatrice empirica, nel senso che non ha studiato per fare questo mestiere, fra l’altro non sa né leggere né scrivere, ma il suo è un mestiere antico, appreso attraverso la pratica. In più Mallena conosce il potere delle erbe e dei rimedi naturali. Quando il marito torna dalla guerra dopo aver perso una gamba, c’è bisogno di soldi per le medicine oltre che per crescere i due figli, e così Mallena decide di chiedere al sindaco di essere pagata per i servizi che ha sempre prestato alle donne gratuitamente. Per tutta risposta le autorità fanno arrivare dal Continente un’ostetrica professionista che non conosce le tradizioni e la cultura delle donne del luogo. Questa è la trama di "La levatrice", opera prima di Bibbiana Cau (Nord).
Doveva essere un'esperienza di un anno, è diventato un percorso di vita. Samantha Mavuli racconta la sua storia d'immigrazione da Alghero a Sydney, dal sogno di vivere in una "grande Sardegna multiculturale" ad una realtà fatta di burocrazia, scoperte e tante soddisfazioni. Tutta colpa di quel mal d'Australia.