Island in the Mediterranean and region of Italy
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Der Frühling kommt – endlich wieder Reisen. Die Monate von April bis Juni sind besonders geeignet, um Sardinien zu entdecken. Dann ist es noch nicht so heiß. Überall blüht der Ginster und Rosmarin würzt die salzige Meeresluft. Sardinien hat viele Namen. Die Phönizier nannten die Insel „Šrdn“, die Griechen „Sandalyon“ – ihre Form erinnerte sie an den Abdruck einer Sandale. „Sardegna“, wie die Insel auf Italienisch heißt, ist ein ideales Reiseziel für Wanderer, Radfahrer, Feinschmecker und Hobbyarchäologen. In den Naturparks trifft man Gänsegeier, Mufflons, Salamander und Giara-Pferde. Familiengeführte Molkereien laden Besucher ein, sie hüten ihre alten Rezepte zur Käseherstellung wie kostbare Schätze. Wer gern wandert, kann in jedem Supermarkt Köstlichkeiten finden und bei einem Picknick den Ausblick genießen. Nur etwas Zeit sollte man mitbringen. Denn sie vergeht viel zu schnell auf dieser Insel, die es ihren Bewohnern nie leicht gemacht hat und die man genau darum auch besser als andere Mittelmeerinseln riechen, hören, fühlen und schmecken kann. Für uns war Isa Hoffinger auf Sardinien.
Con il nuovo episodio vi porto in Sardegna! Nel "diario di viaggio" scopriamo insieme luoghi non turistici e tradizioni meno conosciute di questa fantastica regione. Luoghi che menziono nell'episodio: - Cagliari - Isili - Lago San Sebastiano - Museo del rame e del tessuto Cibi tipici: - Pane carasau - Ravioli di ricotta - Is Arrubiolusu La trascrizione dell'episodio è su Patreon: https://www.patreon.com/italianoconamore. Iscriviti alla Newsletter QUI. Continua ad imparare insieme a me: clicca qui per accedere ai Corsi di Italiano con Amore!
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Diamo un rapido sguardo alla situazione delle forze di polizia in Italia, chi sono? Quante sono? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=tuW2Q_U5HHQ E se succede qualcosa in Italia, che numero si chiama? Oggi diamo i numeri!!! I numeri sembrano tanti, che confusione! Proviamo a fare un po' di chiarimento: Il “112” è il numero telefonico di riferimento per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario a persone vittime di malori o incidenti di qualsiasi natura. Ci sono altri numeri ma vangono tutti convogliati nella stessa stazione operativa. Tornando a noi, abbiamo parlato dei vari corpi di polizia in Italia. Anche qui c'è un po' di confusione. Abbiamo: la Polizia di Stato l'Arma dei Carabinieri la Guardia di finanza la Polizia penitenziaria il Corpo forestale dello Stato Ma che differenza c'è tra Polizia e Arma dei Carabienieri? La Polizia di Stato è un'arma civile, mentre il Carabiniere è un militare che fa parte della Quarta Forza Armata dello Stato Italiano, le altre sono l'Esercito, la Marina e l'Aereonautica. Piccola curiosità, perché i Carabinieri si chiamano così? Nel 1814 Vittorio Emanuele I, re di Piemonte e Sardegna, creò il Corpo dei carabinieri reali con il compito di tutelare l'ordine pubblico. I membri del corpo erano armati con un fucile leggero e maneggevole: la carabina. Proprio dall'uso di quest'arma deriva il nome "carabinieri". Poi abbiamo parlato dei "pendolari", ma chi sono? Chi lavora in un luogo diverso da quello dove abita e si deve spostare quotidianamente con mezzi di trasporto, spec. pubblici: un treno pieno di pendolari. Trascrizione Matteo: [0:25] Buongiorno. Raffaele: [0:26] Buongiorno Matteo. Come va? Matteo: [0:28] Bene, bene. Come va? Raffaele: [0:32] Qui ha appena smesso di grandinare... Matteo: [0:34] Eh, addirittura! ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Katarina Winkler is 24 years old, and currently lives in Frankfurt, Germany. She works as a special pedagog, and actively trains in karate. Apart from that, she has briefly been involved in different volunteering projects - for example, in Croatia, where she originally comes from. Wanting to travel and explore different cultures, Katarina came to Cagliari, Sardinia, in July 2022. Here, she helped the local association TDM 2000 organize its annual International Summer Week. During her one-month volunteering service in Cagliari, she was involved in participant care and communication. International Summer Week 2022 gathered together around 140 participants from different countries. Katarina's main responsibilities were to provide them with all necessary information for a successful event, help them out in case of any doubts and questions, and keep them feel welcome throughout the festival. Katarina thinks that this experience, the challenges and lessons learned along the way definitely helped her improve both on a personal and professional level. It was a great chance to meet people from all around the world, and become acquainted with other cultures, traditions and habits. Why everyone should try ESC This was Katarina's first experience doing a short-term European Solidarity Corps volunteering project. And, while for now she is settled back in her home in Germany, she believes that she might do another ESC project in the future - perhaps in a more Northern country. Of course, she realizes moving abroad and being involved in a project with new people in a new place can be a bit scary and challenging. However, she believes the lessons learned along the way can truly be rewarding, so she recommends this experience for other youngsters as well. If you're interested in more stories about volunteering, listen to other episodes of the LIVE project podcast on Unica Radio!
Il 13 ottobre 2022 la Regione Sardegna ha stanziato 14 milioni di euro a favore di misure per l'autoconsumo di energia A seguito degli aumenti del costo dell'energia elettrica, con la Legge regionale n. 15 del 13 ottobre 2002, la Sardegna ha stanziato 14 milioni di euro a favore di misure di autoconsumo. Il Testo prevede una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Ogni anno 5 milioni saranno destinati al reddito energetico e 2 alle comunità energetiche. Autoconsumo L'autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco ad esempio nella propria abitazione o in uno stabilimento produttivo, l'energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni. Normativa L'autoconsumo di energia si può realizzare a tre livelli: individuale, collettivo e di comunità Le ultime due tipologie, autoconsumo collettivo e comunità energetica, sono state introdotte con la Legge n. 8/2020 di conversione del Decreto Milleproroghe del 30 dicembre del 2019. Il Decreto ha anticipato l‘attuazione della Direttiva 2018/2001/RED II consentendo di fatto di costituire l'autoconsumo collettivo. Successivamente, è stato emanato il Decreto legislativo n. 199 del 2021, che avrebbe recepito in modo completo la Direttiva,ma è ormai decaduto. Invece, con la legge n. 34 del 2022 (di conversione del Decreto Energia n. 17/2022) sono state introdotte nuove misure come il contrasto alla povertà energetica, il reddito energetico, e la semplificazione delle procedure di autorizzazione degli impianti fotovoltaici e altre fonti rinnovabili. Autoconsumo collettivo La Direttiva 2018/2001 definisce l' autoconsumo collettivo e la comunità energetica. Nel primo caso si tratta di un gruppo di almeno due clienti finali che si trovano nello stesso edificio e producono energia rinnovabile per il proprio consumo. Inoltre, il gruppo di autoconsumo può immagazzinare o vendere l'energia elettrica purché tali attività non costituiscano l'attività commerciale o professionale principale. In tal modo, il cliente finale diventa un prosumer, consumatore e produttore allo stesso tempo. Uno degli obiettivi principali della misura è quello di favorire l‘utilizzo di energia da fonte rinnovabile nel momento in cui viene prodotta. Invero, la condivisione dell'impianto aumenta la probabilità dello sfruttamento dell'energia nei momenti di picco della sua produzione. Un' altro scopo, non meno importante, è l'autosufficienza. Infatti, è fondamentale predisporre, prima dell'installazione dell‘impianto, un bilancio energetico, una analisi sulle quantità di energia in entrata e in uscita. Un elemento centrale per il perseguimento dell'autosufficienza è lo stoccaggio attraverso sistemi di accumulo che devono essere installati all'interno dell‘edificio in cui si trova l'impianto. Il contratto con cui i soggetti si associano per formare un gruppo di autoconsumo collettivo è di diritto privato. Per questo motivo mantengono in ogni caso i loro diritti di clienti finali, tra cui quello di poter scegliere il proprio fornitore di energia e recedere dal contratto di condivisione dell'energia in ogni momento. Comunità di energia rinnovabile La comunità di energia rinnovabile è un soggetto giuridico autonomo che ha la proprietà e sviluppa impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabile. Il soggetto giuridico è fondato su base aperta e volontaria da parte di membri o azionisti che si trovano nei pressi in cui è situato l'impianto. I membri possono essere persone fisiche, PMI o le autorità locali, comprese le amministrazioni comunali. L'obiettivo della comunità energetica è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari. Incentivi e aspetti burocratici Per le configurazioni di autoconsumo sono previsti benefici fiscali ed economici come il corrispettivo unitario, la tariffa premio o, in alternativa, il meccanismo dello scambio sul posto. Nonostante gli incentivi, fino a giugno del 2022, su 100 comunità energetiche mappate solo 16 hanno completato l'iter di attivazione presso il GSE e solo 3 hanno ricevuto gli incentivi statali. ( Appunti/ Tra difficoltà: la ricezione di informazioni da parte dei distributori locali sull'ambito di sviluppo delle CER, i ritardi del GSE nell'iter di registrazione presso il proprio portale e nell‘elargizione degli incentivi, i preventivi onerosi per gli allacci in rete) Anche in Sardegna, i Comuni di Villanovaforru e Ussaramanna hanno costituito una comunità energetica trovando diversi ostacoli .Appunti/ ad esempio, tempi Tempi lunghi allaccio. )nuovo
Il regista nuorese, ospite di Passaggi d'Autore a Sant'Antioco racconta su Unica Radio il suo docufilm Arbores Durante il 1800, una speculazione selvaggia guidata dal governo piemontese dei Savoia, rade al suolo l'ottanta percento dei boschi della Sardegna. Nel 1861 il Regno di Sardegna si trasforma in Regno d'Italia e la Sardegna paga il suo tributo al nuovo Stato diventando, ormai brulla, l'Isola delle pecore. Oggi, dopo gli speculatori, i taglialegna, i carbonai, gli incendi, la foresta ricresce. È questa la storia raccontata nel docufilm del regista nuorese Francesco Bussalai intitolato Arbores e presentato a Sant'Antioco durante il Festival Passaggi d'Autore. Bussalai racconta: "Questa è una storia nata prima dei mezzi di riproduzione delle immagini: la fotografia è di metà Ottocento e i primi fotografi che arrivano in Sardegna vedono già una Sardegna deserta. Non c'è pittura naturalistica di quegli anni. Chi ha raccontato queste storie è stata Grazia Deledda, anni dopo che sono successe, come nel racconto Nostro padrone. Ed è un argomento che lei conosceva bene, visto che il padre di mestiere tagliava i boschi, gli alberi" Filmmaker ed ex-economista, Francesco Bussalai è nato a Nuoro nel 1965. Dopo la laurea in Economia all'Università di Cagliari e il Master in Economics alla University of York (GB), per 18 anni ha lavorato come esperto del mercato del lavoro per la Regione Sardegna. Inventa e realizza per l'Agenzia Regionale per il Lavoro la manifestazione “Il Cinema racconta il lavoro”. Negli stessi anni realizza ‘Cancelli di fumo', storia onirica sulla Manifattura tabacchi di Cagliari e altri corti d'autore e documentari come “Il pranzo di Alice”, “Chiloè” e “Vietato attraversare i binari” che partecipano a festival in tutto il mondo, vincendo numerosi premi. Nel 2015 lascia il lavoro alla Regione e intraprende un viaggio negli Stati Uniti che lo porterà a realizzare il lungometraggio Re-legalized, partecipando al dibattito sulla legalizzazione della cannabis in Italia.
The 8th highest mountain in the world Manaslu has seen its first integral winter ascent with a team made up of six sherpas and Alex Txikon. Alpinist Brette Harrington recently climbed Mezzogiorno di Fuoco an ambitious multipitch in Sardegna and this week we finally reveal the winner of the 2022 9b counter…
Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del Novecento, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.
Le telecamere di Yes Italia, canale 818 di Sky, partono da Mandas per ripercorrere alcune delle tappe del viaggio in Sardegna dell'autore di "Sea and Sardinia" e "L'amante di Lady Chatterley". Per ricreare le stesse suggestioni di allora è stata utilizzata la carrozza d'epoca delle Ferrovie della Sardegna. Il treno rappresenta infatti uno straordinario mezzo per raggiungere i luoghi più suggestivi della Barbagia e sempre più spesso viene scelto dai turisti come alternativa per una vacanza diversa e a contatto con la natura.
Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del Novecento, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.
El fin de año llega con una sorpresa: EL PRIMER VIDEOPODCAST!. Esta vez sobre una de las magníficas playas de Sardegna, Italia, para compartirte un momento de relax entre tanto alboroto. Llega ese momento del año otra vez donde revisamos un poco qué alcanzamos y qué no. Pero antes de sentirte con culpa, angustia y melancolía, esta vez le ponemos una mirada distinta. Primero entender que la vida es cíclica y está en constante cambio y también equilibrio, esto significa, habrán momentos buenos y momentos "malos". Todos nos llevan a conformar quiénes somos HOY y qué te hace ÚNICO/A. Además: en este episodio hay algunas preguntas para que completes antes que termine el año. Son preguntas de reflexión, de gratitud a todo lo que sí alcanzamos e hicimos, y algunos consejos para ser más efectivos a la hora de fijar metas. Te gustaría recibir estos ejercicios en tu email? Escribíme en Instagram para pedirmelo a @romihakim_ -------------------------------------------------------------------------------------------------------- Escuchá cualquiera de los episodios anteriores para compartir más ideas, pensamientos y revelaciones personales. También podes ser parte de nuestra comunidad en Patreon con episodios exclusivos, un punch de motivación extra y más, a través de una pequeña membresía aquí https://www.patreon.com/rominahakim Host & Producción: Romina Hakim. Hablemos! @romihakim_ hakimromina@gmail.com Edición y masterización: Toño Tellez @hijodeldiu --- Send in a voice message: https://anchor.fm/romihakim/message
L'Italia riceverà un miliardo di euro nell'ambito del Just Transition Fund, a sostegno della transizione climatica a Taranto, in Puglia, e nel Sulcis Iglesiente, in Sardegna, per incoraggiare la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro in settori green, tra cui l'energia rinnovabile.sat/gsl
L'Italia riceverà un miliardo di euro nell'ambito del Just Transition Fund, a sostegno della transizione climatica a Taranto, in Puglia, e nel Sulcis Iglesiente, in Sardegna, per incoraggiare la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro in settori green, tra cui l'energia rinnovabile.sat/gsl
L'Italia riceverà un miliardo di euro nell'ambito del Just Transition Fund, a sostegno della transizione climatica a Taranto, in Puglia, e nel Sulcis Iglesiente, in Sardegna, per incoraggiare la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro in settori green, tra cui l'energia rinnovabile.sat/gsl
È notizia recente che, in merito alle azioni di eradicazione della peste suina africana dalla Sardegna, l'Unione Europea abbia posto fine all'embargo di circa la metà del territorio sardo, suddividendo l'altra metà in zone soggette a diverse restrizioni e deroghe.“Accolgo con estrema soddisfazione che la Commissione europea abbia ufficialmente riconosciuto che le misure adottate nel corso degli ultimi anni hanno portato a un forte miglioramento della situazione della PSA nell'isola", è stato il commento a caldo del Presidente di Assica - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi Ruggero Lenti.Il presidente ricorda che "quanto ottenuto fino ad oggi in Sardegna deriva anche e soprattutto dall'imprescindibile ruolo di coordinamento e vigilanza del Ministero della Salute in questi ultimi anni. Ricordiamo ancora la disastrosa situazione venutasi a determinare in Sardegna a seguito dell'esplosione di focolai nel biennio 2012‐2013, salvo poi constatare, con estrema soddisfazione, che proprio da quel momento è partita la scelta di fare della battaglia contro la PSA una priorità."
Una passeggiata virtuale nella biodiversità floristica dell'orto botanico di Cagliari raccontata da ANG in Network Sud. Un appuntamento speciale targato ANG in Network Sud, che omaggia l'impegno dell'orto botanico di Cagliari nella tutela dell'ambiente. Una vasta selezione di esemplari del Regno vegetale e alla ricerca, volta a salvaguardare le specie mediterranee e tropicali. Il podcast ripercorre i passi compiuti dalla Sardegna e dall'Università di Cagliari che, dal 1900, cercano di ricreare un ambiente idoneo e accogliente. Il miglioramento costante, lo studio e la conservazione di tante specie diverse di piante rende il luogo un simbolo della città, ormai conosciuto e apprezzato in tutta Italia. L'Hortus Botanicus Karalitanum è diviso tra l'orto, la banca del Geoplasma e il museo, settori importanti per il nostro pianeta, soprattutto negli ultimi anni, poiché cercano di salvaguardare le piante dall'estinzione. La banca studia esemplari rari e specie che cercano rifugio in habitat diversi dal proprio, dette invasive aliene. Il museo, invece, ospita modelli in cera di strumenti utilizzati nel 1800. Ci sarà inoltre uno spazio dedicato alla natura, ai suoni e alle descrizioni degli elementi presenti nel punto d'interesse che appartiene all'Università di Cagliari. Il percorso all'interno dell'area archeologica comprende l'anfiteatro romano e garantisce una passeggiata tra piante di ogni genere, da quelle tipiche del territorio sardo e del Mediterraneo a quelle tropicali e africane, selezionate e divise in aree che ricreano gli habitat naturali a cui esse appartengono. La puntata prevede inoltre qualche curiosità legata alle attività messe in atto dal complesso, ai progetti futuri, all'importanza del luogo e alle idee che potrebbero migliorare ulteriormente i servizi e la salvaguardia dell'orto botanico. Un luogo magico, ricco di varietà floristica e storia che descrive l'impegno che l'Università degli Studi di Cagliari mantiene nel prendersi cura del verde, dell'ambiente e della città.
La scoperta che potrebbe riscrivere la storia del Mediterraneo, raccontata da Ang in Network Sud: i Giganti di Mont'e Prama La nuova puntata vede come protagonista la scoperta più importante del secolo scorso riguardante la Sardegna: il ritrovamento del 1974 dei Giganti di Mont'e Prama. Divise in più di cinquemila frammenti e poi ricostruite, le statue rappresentano un emblema per l'isola sarda. L'appuntamento dedicato racconterà un viaggio tra diverse epoche e popolazioni di cui si conosce davvero poco. L'idea che si aveva della Sardegna prima che queste statue risalenti all'età Nuragica venissero scoperte è diversa e forse errata. Una storia da riscrivere. Queste statue, riconoscibili dalle attrezzature e armi diverse, rappresentano soldati, arcieri e pugilatori. Il ruolo importante che ricoprono nella storia è quello di essere un possibile portale dalla storia conosciuta a quella che potrebbe plasmare la realtà. Materia di studio per tanti esperti sardi e non, che cercano di scoprire più elementi possibili sugli avvenimenti del Mediterraneo. I Giganti di Mont'e Prama potrebbero essere la chiave per riscoprire una civiltà potente, di cui non si hanno più tracce, ma che potrebbe aver dominato il Mediterraneo. Rappresentazioni di guerrieri scelti da Ramses II e che potrebbero aver oltrepassato lo Stretto di Gibilterra per commerciare argento e altri metalli. Si tratteranno inoltre le difficoltà nel riscoprire ulteriori misteri della Sardegna, dovute alle zone di scavo situate sotto alcuni luoghi intoccabili tra cui città, rocce e altri impedimenti agli scavi. Ma si parlerà anche dei metodi studiati e utilizzati dagli archeologi per ovviare a questi ostacoli, come le nuove attrezzature che permettono di cercare sotto terra senza dover scavare, come strumenti ad infrarossi e altre tecnologie in fase di sviluppo. Un appuntamento ricco di storia e mistero, che mostra la Sardegna da un punto di vista nuovo. Da non perdere.
La Carta de Logu, promulgata da Eleonora d'Arborea alla fine del XIV secolo, è un'opera di fondamentale importanza. Essa è diretta a disciplinare in modo organico alcuni settori dell'ordinamento giuridico dello stato sardo indipendente dell'Arborea. La Carta, redatta in volgare sardo, è ora riconosciuta dalla storiografia come uno dei più importanti statuti italiani del Trecento. "Pro conservari sa justicia dessu populu de sa terra nostra e de su Regnu d'Arborèe". L'isola era suddivisa in 4 Giudicati, ovvero i 4 stati autonomi indipendenti che difendevano la Sardegna dalle incursioni dei Mori. La raccolta di leggi è destinata ai Giudicati sardi ed è composta da 198 capitoli. I primi 132 inerenti al codice civile penale e i restanti 66 al codice rurale. Molto importante è la normativa aggiunta da Eleonora riguardante le donne e l'ecologia. Eleonora d'Arborea aveva promulgato la Carta de Logu come versione aggiornata ed ampliata della Carta emanata precedentemente da suo padre Mariano IV e già rivisitata dal fratello Ugone III. La Carta, secondo alcune interpretazioni moderne, segnerebbe una tappa di rilievo verso l'attuazione di uno "stato di diritto". Uno stato in cui tutti sono tenuti all'osservanza ed al rispetto delle norme giuridiche sviluppando il concetto della conoscibilità della norma e quindi dando la possibilità a tutti i cittadini e agli stranieri di conoscere con certezza di diritto le norme e le relative conseguenze. L'obiettivo fondamentale era l'organizzazione della comunità e la convivenza degli individui. Traspare inoltre un velo di modernità nel trattamento della condizione femminile edificato da Eleonora. La Carta analizza la figura della donna in primo luogo come sposa all'interno del matrimonio. Nelle disposizioni successive è considerata nel ruolo di nubile, vergine, adultera, lavoratrice o, come l'uomo, artefice di eventuali reati e perciò perseguibile dalla legge. Nonostante ciò, la violenza fisica subita fuori e dentro dalle mura domestiche, rappresenta l'oggetto di svariate disposizioni che riflettono un attento apprezzamento del genere femminile. Il matriarcato in Sardegna Le donne, forti in ogni luogo e tempo, tenaci e pazienti e proiettate verso il futuro ricoprono un grande ruolo nella storia della Sardegna. La civiltà matriarcale in Sardegna ha uno sviluppo e una persistenza eccezionale. La sacralità del principio femminile si conserva durante l'era fenicia e anche durante l'era cristiana ed è tramandata fino agli inizi dell'età moderna da una magica rete di “donni di fuora” che, in particolare nelle zone interne contribuiscono al fenomeno antropologico del “matriarcato barbaricino”. Le tradizioni sarde e le sue leggende, furono studiate con attenzione dalla grande scrittrice Grazia Deledda, e sono strettamente legate alle radici matriarcali.
Domani scenderanno in piazza, contestualmente agli scioperi, undici Regioni: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio.
Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del '900, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.
Ai microfoni di Unica Radio ospitiamo Daniel Pennac, Pako Ioffredo e Demi Licata per raccontare lo spettacolo "Dal sogno alla scena - Un incontro teatrale" in scena al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Il fascino delle visioni notturne e il segreto dell'ispirazione secondo Daniel Pennac per un ideale viaggio “Dal Sogno alla Scena”, tema e titolo dello spettacolo che ha visto protagonista il celebre scrittore e drammaturgo francese - inventore delle stravaganti avventure della famiglia Malaussène e autore di romanzi e saggi come “Signori Bambini”, “Diario di scuola”, “Storia di un corpo” e “La legge del sognatore” accanto a “Come un romanzo” e “Mio fratello” - , insieme agli attori Pako Ioffredo e Demi Licata (produzione MIA / Mouvement International Artistique – Ente Teatro Cronaca / Vesuvio Teatro) martedì 6 dicembre al Teatro Verdi di Sassari da mercoledì 7 fino a domenica 11 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Una pièce immaginifica che trae spunto dal talento di narratore e affabulatore dell'artista, con la raffinata mise en espace di Clara Bauer (che firma anche la drammaturgia insieme a Pako Ioffredo e allo stesso Daniel Pennac) e le musiche di Alice Loup e Antonio Urso, per proporre in una sorta di gioco metateatrale la nascita di uno spettacolo, e prima ancora di un libro, tra suggestioni oniriche trasportate sulla pagina, e infine ripensate per una rappresentazione dove i sogni prendono forma concreta, personaggi e storie si incarnano grazie agli interpreti, amano e soffrono, “vivono” davanti a un pubblico. Una serie di metamorfosi per cui un'idea iniziale, anche una semplice intuizione, diventa racconto attraverso le parole e infine si materializza, su un palco (o eventualmente sul grande schermo) perdendo via via la propria indefinitezza per assumere contorni sempre più definiti fino a identificarsi con il volto, il corpo, la voce, il gesto di ogni attore (o attrice) nella speciale alchimia che si ricrea sera dopo sera, sempre diversa, con la “complicità” degli spettatori. Tutta la magia del teatro e la maestria di un moderno incantatore per un'avventura vissuta con gli occhi aperti, confrontandosi con le difficoltà di una “traduzione” necessariamente “infedele”, perché ogni arte ha le sue regole, le sue tecniche e le sue potenzialità espressive e per ottenere determinati effetti spesso è utile esplorarne e sperimentarne di nuove, ma anche con la libertà della fantasia. «Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita» dice Prospero ne “La Tempesta” di William Shakespeare, e proprio dalla dimensione onirica, dove si stravolgono i rapporti di causa e effetto e a ogni istante tutto può accadere Daniel Pennac attinge materiali preziosi per la sua creazione, rielaborandoli in chiave letteraria e riplasmandoli per una mise en scène, cercando di coglierne l'essenza e non perderne l'originalità, riproponendoli in una forma immediatamente comprensibile e capace di ammaliare lettori e spettatori. «Quando sogniamo il nostro cervello produce delle immagini che si trasformano in sensazioni, bellissime, se ricordiamo i sogni come meravigliosi, terribili, se li definiamo incubi al nostro risveglio. Immagini e sensazioni non possono essere spiegate per come sono, abbiamo bisogno di utilizzare la parola» afferma Daniel Pennac –. «Nel momento in cui ci affidiamo alle parole, immagini e sensazioni non saranno più le stesse, la nostra intelligenza diurna le reinterpreterà: così nasce il racconto. Un racconto che vive in un diverso stato dell'intelligenza, quella analitica e narrativa, miracolosamente evocativa, differente dalle immagini che abbiamo intensamente vissuto nel nostro universo notturno, non meno efficace nel ridonare a chi ascolta le stesse sensazioni». Tra realtà e sogno, l'artista ricrea quelle sue fantasmagorie rimaste impresse nella memoria e le sue altre vaghe fantasticherie con strumenti differenti, fissandole sulla carta, nel caso di uno scrittore o di un drammaturgo, ma lo stesso varrebbe per un pittore e per un musicista, ciascuno con i propri “strumenti”, quindi rispettivamente con i pennelli e con le note, per custodirle e tramandarle, rendendole in certo qual modo immortali e universali. “Dal Sogno alla Scena”racconta la genesi di un romanzo o di uno spettacolo attraverso l'esperienza personale di Daniel Pennac, e rappresenta in un certo senso il “manifesto” della Companie MIA / Mouvement International Artistique fondata nel 2013 a Parigi dallo scrittore e da Clara Bauer, con l'intento di realizzare produzioni multimediali e aprirsi a collaborazioni “senza confini”. La pièce scaturisce da una riflessione sul teatro, sugli intrecci e le interazioni con le altre arti, in particolare la letteratura: «il mondo narrativo e onirico di Daniel Pennac abita la scena: il sogno è al centro della narrazione ed è il punto di partenza», in una sorta di visita guidata nell'atelier dello scrittore, un percorso tra le pagine dei suoi libri e dietro le quinte dei suoi spettacoli, mentre si materializzano sulla scena frammenti da “La Legge del Sognatore”, “Storia di un corpo”, “Bartleby - Mon Frère”, “Grazie” e “L'avventura Teatrale - Le mie italiane”. Una nuova sfida per Daniel Pennac, lo studente “difficile” diventato insegnante appassionato e poi scrittore e drammaturgo che incontra il pubblico» – si legge nella presentazione –: «la penna e i sogni di Pennac giocano con la poesia della scena». Con un augurio finale: «E che il piacere e l'humour ci guidino!». Segui gli aggiornamenti su Unica Radio.
Nell'aria limpida e fredda vibravano i rumori del porto e della città ancora violacea al riflesso dell'occidente; s'udiva una fisarmonica, come nelle belle sere d'autunno, la luna saliva grande e rossa sopra la torre nera del molo e già l'acqua intorno ne rifletteva lo splendore. Il viaggiatore guardava la terra e il mare, e il suo viso pallido e un po' cascante e i suoi occhi azzurrognoli e freddi, a fior di pelle, non esprimevano né ammirazione né tristezza; solo le labbra grigiastre avevano di tanto in tanto come un segno di disgusto.
I cinque fratelli Lobina, tutti pastori, tornavano dai loro ovili, per passare la notte di Natale in famiglia. Era una festa eccezionale, per loro, quell'anno, perché si fidanzava la loro unica sorella, con un giovane molto ricco. Come si usa dunque in Sardegna, il fidanzato doveva mandare un regalo alla sua promessa sposa, e poi andare anche lui a passare la festa con la famiglia di lei. E i cinque fratelli volevano far corona alla sorella, anche per dimostrare al futuro cognato che se non erano ricchi come lui, in cambio erano forti, sani, uniti fra di loro come un gruppo di guerrieri.
I cinque fratelli Lobina, tutti pastori, tornavano dai loro ovili, per passare la notte di Natale in famiglia. Era una festa eccezionale, per loro, quell'anno, perché si fidanzava la loro unica sorella, con un giovane molto ricco. Come si usa dunque in Sardegna, il fidanzato doveva mandare un regalo alla sua promessa sposa, e poi andare anche lui a passare la festa con la famiglia di lei. E i cinque fratelli volevano far corona alla sorella, anche per dimostrare al futuro cognato che se non erano ricchi come lui, in cambio erano forti, sani, uniti fra di loro come un gruppo di guerrieri.
In principio comparvero certi pescetti, che pareva camminassero, proprio, come se avessero zampe. Questi pescetti zampettari si avventurarono sulla terra ferma, o meno ferma, in cerca di un luogo sicuro dove metter su famiglia. Finché il caso volle che: e patapam e patapim, e spliscete e splascete, ecco che apparve l'uomo. Neri, gialli, rossi, bianchi, grandi, grossi, e così via. Continue reading
La radio fu testimone di quel viaggio e di quella trasformazione, che giorno dopo giorno, portò la Sardegna a varcare le soglie della modernità. Il servizio di Antonello Satta, all'interno del programma "Panoramiche, fatti e cose di Sardegna", propone alcune interviste su aspetti e peculiarità idella Sardegna, a personaggi illustri quali Anselmo Contu (assessore regionale), Pasquale De Vita (direttore generale dell'Agip), Giovanni Lilliu (archeologo).
Dopo decenni di attesa la Sardegna avrà il suo primo museo regionale etnografico. Gioielli, preziose ceramiche, tappeti e altri oggetti d'uso quotidiano provenienti dalla Collezione Cocco, acquisita dalla Regione nel lontano 1954, potranno essere ammirati da giovedì prossimo in un nuovo spazio nella Cittadella dei Musei di Cagliari, come spiega a Radioguida l'assessore regionale alla Cultura Maria Lucia Baire. In'un intervista di Sergio Naitza, Giovanna Gravina, direttore de "La Valigia dell'attore", la manifestazione dedicata a Gian Maria Volontè nell'ambito del circuito "Isole del cinema", si sofferma sulla prima edizione del laboratorio "Masterclass sulle tecniche d'attore", con il grande Toni Servillo nelle vesti di maestro d'eccezione per giovani attori e studenti di recitazione. Lo scrittore Flavio Soriga presenta ospiti e programma della terza edizione del festival "Sulla terra leggeri", che si svolgerà nel vecchio borgo minerario dell'Argentiera dal 30 luglio al primo agosto. La rubrica Sapori D'autore di Neria De Giovanni è dedicata al rapporto fra cibo e letteratura nelle opere di Salvatore Niffoi. Il Taccuino di Alessandra Piludu segnala l'iniziaitiva "Summer Week", occasione per giovani di tutto il mondo di approfondire la conoscenza reciproca e lo scambio interculturale e di condividere una settimana di vacanza
Torna l'appuntamento con Orazio Cauchi e il suo podcast di basketmercato con tutte le news dell'ultima settimana e sono davvero tante...Stella Rossa, il nuovo allenatore è Dusko Ivanovic Taiwan, dopo Dwight Howard potrebbero arrivare altri ex giocatori NBA come Carmelo Anthony Partizan Belgrado, il primo rinforzo è Brodziansky Napoli, ecco Devin Davis per sostituire Emmit Williams Scafati, Caja riporta in Italia il lettone ButjankovsRuzzier, ormai ad un passo il ritorno a TriesteOnuaku lascia Sassari e torna in Israele, in Sardegna torna DeShawn Stephens Reggio Emilia, risolto l'accordo con Funderburk, aggregato BurjanadzeManresa, già finita l'avventura di Jake Layman, da Trento arriva Tass EuroLeague, proseguono i contatti per portare una squadra di Dubai nella competizione JJ O'Brien ritorna in Francia e firma con il NanterreVerona interrompe ufficialmente i rapporti con Selden, il giocatore continuerà in Turchia
Sardegna is an island with culture and native language very separate from the mainland. The same goes for the wine. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
La Roma batte in casa il Ludogorets nel segno di Zaniolo e supera il girone di Europa League. Non ci riesce invece la Lazio, sconfitta 1-0 dal Feyernoord in Olanda. Per la squadra di Sarri sarà Conference League. Un ottimo antipasto europeo di quello che sarà il derby della Capitale di domenica alle 18. Iniziamo qui il derby Roma-Lazio insieme ai tifosi Fabrizio Roncone e Mauro Mazza. Dal 7 novembre, in Sardegna e poi nei cinema di tutta Italia, esce "Nel nostro cielo un rombo di tuono", il docufilm di Riccardo Milani su Gigi Riva. Il regista romano (di fede interista) ci racconta come è riuscito a stanare lo schivo campione simbolo del Cagliari. Con la complicità di Stefano Meloccaro, convochiamo Francesco Passaro, giovane talento del tennis italiano che sarà alle prossime Next Gen ATP Finals di Milano insieme a Lorenzo Musetti.
Con questo episodio vogliamo parlarvi delle missioni all'estero svolte dall'Arma durante il fascismo e in particolare la presenza dei Carabinieri a San Marino e nella Saar. In questa chiacchierata non parleremo delle operazioni belliche ma di quelle che oggigiorno si definiscono peace-keeping operations. Negli episodi precedenti abbiamo tratteggiato la situazione delle Forze dell'Ordine e il rapporto dell'Arma con il fascismo. Siamo consapevoli che è poca cosa ma abbiamo ritenuto necessario non appesantire troppo gli episodi con troppe informazioni. Idealmente, contiamo di ritornare sull'argomento più avanti e analizzare magari aspetti più puntuali dando una visione più chiara di quanto fatto. Parliamo invece di due missioni di peace-keeping (secondo l'accezione moderna) tenutesi nel corso del ventennio fascista e legate l'una alla presenza di un contingente di Carabinieri nella piccola Repubblica di San Marino e l'altro alla partecipazione italiana alla missione di osservazione legata al plebiscito tenutosi nella Saar tra la fine del 1934 e l'inizio 1935. Partiamo dunque dalla presenza di un piccolo contingente di venti Carabinieri della legione di Bologna sul Monte Titano iniziata nel 1921, su richiesta delle locali autorità di quella repubblica allo scopo di garantire un controllo del territorio più adeguato alla situazione politica e sociale del momento che vide anche San Marino contesa da gruppi estremisti. Inizialmente distaccati per sei mesi, la presenza del contingente fu prorogata senza fine nel settembre 1923, su richiesta dei vertici sanmarinesi. La missione terminò nel 1936 con soddisfazione delle due parti e la concessione di una medaglia d'oro al valor militare di prima classe alla bandiera dell'Arma dei Carabinieri Reali. Se spostiamo poi la nostra attenzione alla presenza dei Carabinieri nella Saar, scopriremo che anche in quella terra di lingua tedesca i militari dell'Arma poterono svolgere un servizio che destò ammirazione e rispetto sia da parte degli abitanti di quella regione, sia da parte degli altri militari del contingente internazionale che vigilò sul plebiscito tra il 1934 e il 1935. A questo proposito, la Società delle Nazioni determinò di costituire un Corpo Internazionale per la Saar il cui compito principale doveva essere quello di garantire delle libere e pacifiche consultazioni referendarie. Il contingente era formato da militari di vari Paesi: Gran Bretagna, Italia, Olanda, Svezia. L'Italia costituì il proprio contingente nazionale su: un Reggimento Speciale per il servizio nella Saar costituito dal 1° battaglione del 1° reggimento e 2° battaglione del 2° Reggimento della brigata Granatieri di Sardegna, nonché bandiera e musica del 1° reggimento; un battaglione Carabinieri Reali di formazione; infine il 2° squadrone del 19° Reggimento Cavalleria Guide che, proprio a partire dal 1934, aveva iniziato la propria meccanizzazione e che inviò nella Saar uno squadrone su carri veloci. Il contingente ebbe un proprio supporto logistico relativamente al servizio sanitario, ai trasporti ed alle comunicazioni radio. Complessivamente, il Contingente internazionale era composto da circa 3300 militari: 1500 britannici, 1300 italiani, 250 olandesi e pari numero svedesi. l'opera dei carabinieri durante i pochi mesi di permanenza nel bacino carbonifero si distinse soprattutto per la grande capacità del personale di raccogliere i dati informativi ed elaborarli, offrendo non solo una presenza tangibile e concreta per garantire il regolare svolgimento del plebiscito, ma anche un contributo alla conoscenza diretta dell'evoluzione sociale, politica ed economica della regione della Saar, nonché di tutta la Germania oramai saldamente nelle mani del partito nazionalsocialista. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Cristina Caboni"La via del miele"Garzanti Editorehttps://www.garzanti.it/Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d'altezza, c'è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun'altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c'è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all'altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l'isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia. L'isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d'oro. Dove anche l'amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un'ape che ricorda sempre la strada verso l'alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa.Libro dopo libro, Cristina Caboni ha visto crescere il proprio pubblico e scalato le classifiche. Per la stampa è ormai una certezza. Ora torna con un romanzo che è un inno alla natura. L'autrice ci parla di quello che le sta più a cuore, la magia delle api e la difesa del loro mondo. Una storia di scelte e di legami familiari. Di amore e di speranza. Tra il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la dividono dalla vera sé stessa.Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell'azienda apistica di famiglia. È l'autrice dei romanzi Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, Il profumo sa chi sei, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Informazione importantissima: Lo zio Tonni compie 103 anni a novembre, non 102 come dico nell'episodio! Andiamo in Sardegna a conoscere i centenari e le centenarie dell'isola. In questo episodio parliamo di: - Centenari: chi sono e dove sono - I segreti dei centenari: alimentazione, stile di vita, e senso di comunità La trascrizione dell'episodio è su Patreon: CLICCA QUI. Iscriviti alla Newsletter QUI. Video per conoscere le Zio Tonni: GUARDA QUI Documentario per approfondire: Come vivere cent'anni, di Pietro Mereu
Il giallo della manina sugli audio di Berlusconi continua. Nel frattempo in Inghilterra una lattuga è durata più della premier Liz Truss. I BTS partono per il militare, ne parliamo con l'esperta Elisa. Il moto Gp di Malesia con Guido Meda. Al telefono Aldo Rock dalla Sardegna.
La Sardegna si trova in un periodo particolarmente fertile per le innovazioni: scopriamone le più significative insieme a Davide Madeddu, nostro corrispondente sull'isola. Restando in Sardegna, il sito minerario di Carbosulcis, in cui Gian Matteo Sabiu lavora come ingegnere, è rinato con un progetto di rigenerazione tra i fertilizzanti, l'alga spirulina e la ricerca della materia oscura. Agata Patanè è la responsabile del progetto ReMi, un progetto di studio di ISPRA nell'intento di conoscere lo stato dell'arte delle aree minerarie dismesse in Italia, con particolare riferimento alla loro valorizzazione e musealizzazione.
Parte una nuova rubrica di Mondo Triathlon, il Daddo Triathlon Show: in diretta Dario Daddo Nardone parla con i protagonisti della triplice, raccontando l'attualità ed emozionanti storie di triathlon.Nella prima puntata, in onda in diretta venerdì 14 ottobre 2022 alle 21, uno Speciale XTERRA da Castiadas, sede della due giorni dedicata al cross triathlon.Un ritorno in Sardegna che accolse per la prima volta il circuito mondiale nel 2004, quando iniziò la meravigliosa favola di XTERRA Villacidro.Si parlerà degli albori, si parlerà del presente e si parlerà anche del recente, incredibile e acclamato XTERRA World Championship di Molveno, un Mondiale che rimarrà nella storia.In "studio" col Daddo il responsabile tecnico del cross triathlon FITri Stefano Davite, interverranno anche nazionali Elite, Age Group iridati e gli organizzatori tra cui anche il mitico Nicolas Lebrun.#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️#triathlon #trilife #fczstyle #triathlonshow#passionetriathlon
Recentemente scelto come luogo per l'addestramento di sei aspiranti astronauti dell' Ente Spaziale europeo, il Supramonte è uno degli ambienti più selvaggi e impervi della Sardegna. Luca Pinna ne parla con un appassionato esperto, Antonello Secci di Italia Nostra.
Con questa chiacchierata andiamo a conoscere da vicino una grande protagonista della letteratura italiana: Grazia Deledda. Vi parlo di: Grazia Deledda: chi è la prima e unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la letteratura Temi e stile: come scrive Grazia e di cosa parlano i suoi romanzi Perché in alcuni momenti è stata considerata un'autrice straniera? Una storia di emancipazione femminile e sociale Qui trovate due titoli per immergervi nella lettura: Canne al Vento (1913) Fior di Sardegna (1891) La trascrizione è sulla nuova pagina Patreon: Clicca qui. Ti piacciono i podcast? Allora adorerai i miei corsi! Scoprili QUI.
On this episode The Producer and Josh go through all the sport from the last week. Majsport and the Ferrari Cup has been in full swing even without The Producer being involved. The Ferrari Cup was held at Sardegna for Round 20 which saw Steven claim a win. Maj tried a different strategy which very nearly work but IceTaylor got him in the end. With 2 races to go only 1pt seperates IceTaylor and Maj for the championship. Check out Majsport on the link below. Make sure you subscribe to Majsport to stay up to date. https://www.youtube.com/user/majsport Josh tells us all about his current running and what he has coming up over the next few weeks. Did No Ma'am basketball win their Grand Final this week? The NRL saw the Rabbits defeat a battling Sharks team and The Eells smashed the Raiders. This sets up Prelimary Final Matches of Panthers vs Rabbits and Cowboys vs The Eels. Can the Eels finally win a premiership. In the AFL the Cats destroyed the Lions in their Preliminary Final and the Swans let a 38pt lead slip but were still good enough to defeat Collingwood by 1 point. This sets up the Cats vs Swans Grand Final. Let's go Swans!!! Join our NFL Tipping Comp and if you win you will win a prize. https://www.footytips.com.au/competitions/?ff=settings&competitionId=406234 The team then finish the show with some NFL and Motorsport. 0:00:00 – Majsport 020:00 – Running with Josh 0:22:00 – NRL 1:03:00 – AFL 1:17:00 – NFL 1:22:00 – Motorsport Twitter - @batsandballspod Brendan - @The Producer05 Josh - @PiesJosh Colbee - @colbee6ref Mendy - @BigMendy180 Darren - @Dazza_20 Erik - @ErikNielsen2759 Part of the Always Up Network Always Up Network - @AlwaysUpNetwork #AUN Email - batsandballspodcast@gmail.com facebook.com/batsandballspodcast http://batsandballspodcast.com/
Radio 24 racconta ogni settimana l'Italia e il mondo attraverso il formato del reportage. Realizzati dalla redazione e dai collaboratori di Radio 24, il racconto sonoro ci porta dall'Ungheria al cuore dell'Africa, dagli ospedali alle discoteche, per parlare di persone e di passioni, di sofferenza e di speranza. Un mondo intero da raccontare attraverso le parole, i suoni e le emozioni raccolte e diffuse attraverso la radio. A partire da quest'anno dedichiamo una parte della nostra produzione a raccontare l'Europa che verrà, attraverso i reportage realizzati in collaborazione con la rete EuranetPlus. A cura di Anna Migliorati.
In questo articolo parleremo di un momento molto importante per la storia d'Italia. Tutti sanno che oggi l'Italia è una repubblica, ma non è sempre stato così! Infatti, la Repubblica italiana è nata nel 1946, dopo un referendum popolare. Prima di questa data, l'Italia era una monarchia, cioè governata da un re, a quell'epoca Vittorio Emanuele II di Savoia. Quando l'Italia è diventata ufficialmente un Paese unito (il 17 marzo 1861), infatti, si chiamava Regno d'Italia. In questa lezione, parleremo proprio della famiglia reale italiana dei Savoia! I SAVOIA - La storia della famiglia reale italiana Origini della famiglia Innanzitutto, da dove deriva il nome Savoia? Il nome viene dalla regione geografica della “Savoia”, che si trova nel sud della Francia. Tuttavia, sull'origine della famiglia non si hanno notizie certe né documenti, persi a causa di guerre e incendi, ma sembrerebbe che la dinastia sabauda (questo è l'aggettivo che si riferisce ai Savoia) affondi le sue radici proprio in quella zona francese. Il capostipite della famiglia fu molto probabilmente Umberto I, che proprio nella regione francese della Savoia divenne conte, intorno all'anno 1000 d.C., pensate un po'! Dopo questa figura non si sa molto. E quello che si sa è stato probabilmente inventato dalla famiglia stessa, per ricollegare la propria immagine a quella di personaggi molto importanti. Circolavano, ad esempio, voci che Umberto I fosse nipote di Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero, perché i Savoia volevano far valere il proprio potere all'interno dell'impero di cui facevano parte, dimostrando di discendere da una dinastia imperiale. In ogni caso, Umberto ebbe due figli. Uno di questi, Oddone, sposò Adelaide di Susa, margravia di Torino. Fu proprio grazie a questo importante matrimonio che i Savoia ottennero i primi territori in Italia. I Savoia in Italia La famiglia reale italiana dei Savoia si trasferì solo nel XVI secolo, quando la sede centrale fu spostata da Chambery (in Savoia) a Torino: è stato il Duca Emanuele Filiberto a deciderlo. E così si apre la stagione moderna della casata, con Torino che diventa una metropoli europea e si abbellisce grazie alle opere di architetti urbanisti (Guarini, Juvarra). Il potere della famiglia reale era, però, ancora abbastanza ristretto. Il salto di qualità avvenne durante la guerra di successione al trono di Spagna (1701), quando Vittorio Amedeo II cambiò segretamente alleanza, passando dal fronte franco-spagnolo a quello austriaco. Questa mossa è stata un successo per lui, visto che poi lo stesso Re di Spagna, per riavvicinarlo, gli concesse il Regno di Sicilia. Questi non furono anni facili. I sovrani erano ovviamente lontani dalla Sicilia e in più non apprezzavano molto la cultura e le tradizioni dell'isola. E così i siciliani iniziarono a odiarli, fino a quando non scambiarono la Sicilia con un'altra isola italiana: la Sardegna. Andando avanti con la storia, arriviamo al XIX secolo, quello dell'unità d'Italia. In effetti è stato anche grazie ai Savoia se il processo di unificazione dell'Italia è diventato realtà. Prima del 1861 l'Italia era suddivisa in piccoli Stati. Successivamente Giuseppe Garibaldi, con il sostegno di Vittorio Emanuele II, riuscì a creare la magia, ufficializzata il 17 marzo 1861. La dinastia dei Savoia durò dal 1861 al 1946. Si susseguirono ben 4 sovrani: Vittorio Emanuele II (1861-1878), Umberto I (1878-1900), Vittorio Emanuele III (1900-1946) e Umberto II (maggio 1946-giugno 1946). In particolare, ricordiamo Vittorio Emanuele III, che ha governato l'Italia durante il periodo delle due guerre mondiali. Dopo la sconfitta di Mussolini e del fascismo, il re Vittorio Emanuele III decise di abdicare in favore di suo figlio Umberto II, nel tentativo di salvare la monarchia, e partì in esilio. Tuttavia poi un mese dopo, a giugno del 1946, ci fu il famoso referendum popolare.
Piergiorgio Pulixi"La settima luna"Rizzoli Editorehttps://www.rizzolilibri.it/La notizia è di quelle che richiedono un brindisi speciale. Su una terrazza incastonata nel Supramonte, in uno degli hotel più incantevoli della Sardegna, il vicequestore Vito Strega sta festeggiando la nascita della nuova unità investigativa sui crimini seriali. Con lui ci sono le inseparabili ispettrici Eva Croce e Mara Rais. Finalmente tutto sembra andare per il verso giusto. Ma una telefonata li riporta alla realtà e i tre devono salutare il cielo terso e il sole dell'isola.Nelle terre paludose del Parco del Ticino è stato ritrovato il corpo di una ragazza. Quando l'ispettrice Clara Pontecorvo arriva sul posto, stenta a credere ai propri occhi: la vittima ha le mani legate dietro la schiena e indossa una maschera bovina. Mancava solo questo per Clara, che ha già un grosso problema: è alta 1,98, non trova mai dei vestiti adatti a lei. Tantomeno un uomo. L'istinto le dice che quella scena del crimine potrebbe essere la riproduzione di un altro delitto avvenuto anni prima in Sardegna. E nessuno, meglio di Strega, Rais e Croce, conosce quel caso, che aleggia ancora nelle loro vite come un'ossessione. Ora a piede libero c'è un emulatore, che vuole i riflettori puntati su di sé… I poliziotti dovranno essere più uniti che mai, e Vito Strega, per la prima volta così vulnerabile, si troverà a fare i conti con il proprio passato.Piergiorgio Pulixi, in un romanzo dal passo ritmato di danza, si addentra nei meandri oscuri dell'umano e interroga l'essenza più intima di una terra impenetrabile. Dall'inizio alla fine, una domanda, come un tarlo, accompagna Strega e noi lettori: sono i poliziotti a dare la caccia al killer o è lui a dare la caccia a loro?PIergiorgio Pulixi, nato a Cagliari nel 1982, vive a Londra. Ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), L'albero dei Microchip (Edizioni Ambiente 2009), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010) e la serie poliziesca iniziata con Una brutta storia (Edizioni E/O 2012) e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Torna il personaggio di Sara Morozzi, ex funzionario dei servizi segreti, creato dalla penna di Maurizio de Giovanni. Il nuovo romanzo con Sara protagonista, il quinto della serie, s'intitola "Un volo per Sara" (Rizzoli - nero Rizzoli). Un piccolo aereo da turismo diretto in Sardegna precipita in mare. A bordo ci sono diverse persone fra cui un noto imprenditore che ha rilasciato la sua ultima intervista poco prima del decollo. Quando l'agente dei Servizi in pensione Andrea Catapano, ascolta quell'intervista trasmessa in tv capta qualcosa di insolito: Catapano non vede, ma riesce a sentire cose che altri non sentono. Riferisce i suoi sospetti (non si sarebbe trattato di un incidente) a Teresa Pandolfi, ora a capo dell'Unità investigativa, ma l'unica che può far luce sulla vicenda è Sara che anche in questo caso sarà affiancata dall'ispettore Davide Pardo. Ci potrebbe essere un legame fra l'incidente aereo e gli anni di Tangentopoli. Nella seconda parte parliamo di "Randagi" di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri), un romanzo dalla trama caleidoscopica, con diversi personaggi accomunati da una caratteristica: sono tutti nati negli anni 80 e si sentono "randagi", ossia alla ricerca di un posto nel mondo ma anche alla ricerca della propria identità. Il protagonista è Pietro, nato in una famiglia straordinaria, con un fratello, Tommaso, talentuoso, mentre lui è un ragazzo senza qualità. Quasi costretto dal fratello, va a fare l'Erasmus a Madrid e qui incontra Dora, ragazza affascinante, bizzarra, controcorrente, problematica, e Laurent, che nella capitale spagnola si sente libero di esprimere se stesso.
Maria ha 25 anni, è nata in Sardegna, vive a Roma dove sta facendo un corso di tatuaggi e nelle sue vene scorre sangue d'artista. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
The wines of Sardinia have always fascinated me. The savory character from the Mediterranean Sea, the wild varietals and the neighboring islands all combine to create unusual wines of character that cannot be duplicated anywhere on earth. Antonella Mancini and Claudio Salvador, a husband and wife team, have combined their talents to bring to the US a line up of Sardinian wines that make you stop and think after each taste. The conversation takes many turns to stitch together an inspiring story of wine from Mediterranean. I was told when I inked Antonella that she was stunning…and she was, in her wine story telling as well as her Italian good looks. Have a listen.