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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi +Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi +Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.Parola del Signore.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8167LEONE XIV ANDRA' A NICEA PER RICORDARE IL CONCILIO DI 1700 ANNI FA di Roberto de Mattei Nella sua omelia per l'intronizzazione del 18 maggio, papa Leone XIV, ha fatto più volte appello all'unità della Chiesa. Il Papa è consapevole infatti dell'esistenza di forti contrasti interni, che si sono aggravati sotto il pontificato di Francesco e potrebbero esplodere in maniera lacerante.La Chiesa ha conosciuto al suo interno, fin dalla sua nascita, divisioni che si sono trasformate in scismi ed eresie. Il 20 maggio 2025 è il 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, dove l'Imperatore Costantino convocò un'assemblea dei vescovi cristiani di tutto il mondo, per far fronte ad un'eresia che minacciava l'unità della Chiesa e del nascente Impero cristiano. Questa eresia fu l'arianesimo, che prese il nome dal suo fondatore, il prete Ario, predicatore nella città patriarcale di Alessandria. Ario affermava che il Verbo, seconda Persona della Santissima Trinità, non è uguale al Padre, ma creato da lui, come termine medio tra Dio e l'uomo, e quindi di sostanza diversa da quella divina del Padre. Questa teoria colpiva al cuore il Mistero trinitario, scardinando le basi stesse della fede. Il concilio convocato da Costantino si svolse a Nicea, una città della Bitinia, oggi in Turchia, dove convennero i rappresentanti della Cristianità da tutto il mondo conosciuto, circa trecento.Lo storico Eusebio scrive che "il fiore dei ministri di Dio arrivò da tutta Europa, dalla Libia e dall'Asia". Si vedevano uomini celebri: i taumaturghi Spiridione e Giacomo di Nisibe, i quali, si diceva, avessero risuscitato dei morti; i confessori della fede egiziani, Potamone d'Eraclea e Pafnuzio della Tebaide, i quali avevano ambedue perduto un occhio nella persecuzione di Massimo, ed anche Paolo di Neocesarea che aveva le mani bruciate dai ferri ardenti che l Licinio gli aveva fatto applicare. Papa Silvestro II, che non aveva potuto recarsi al concilio per la sua età avanzata, vi si fece rappresentare da due chierici romani, Vito e Vincenzo.DUE TENDENZE INCONCILIABILIDieci anni prima per la maggior parte di essi, la vita era ancora impossibile, la minaccia era perpetua; ora il fasto dei palazzi, la maestà delle cerimonie, la guardia d'onore che presentava le armi ai dignitari cristiani, offriva uno spettacolo che nessuno avrebbe mai immaginato.Cominciarono le discussioni, sotto la presidenza di Costantino. Nell'aula si scontravano due tendenze inconciliabili, rappresentate da due uomini che non erano vescovi, ma consiglieri dei padri conciliari: l'eretico Ario, che guidava dietro le quinte il gruppo dei suoi partigiani e Atanasio l'indomabile organizzatore della resistenza dei cattolici ortodossi.I partigiani, più o meno dichiarati di Ario, ricorda lo storico francese Daniel Rops, usavano tutte le risorse della dialettica, ma il più profondo sentimento cristiano era contro di loro. Il diacono Atanasio presentava come pietra angolare del Cristianesimo il fatto irrecusabile della Redenzione. Ora la Redenzione ha senso solo se Dio stesso si fa uomo, se soffre, muore e risorge, se Cristo è vero Dio e vero uomo nello stesso tempo. Il Figlio non è una creatura; è sempre esistito; è sempre stato a lato del Padre, unito a Lui, distinto, ma inseparabile. Il Concilio, sotto l'influsso di Atanasio, adottò il termine homoousion che in latino fu tradotto con consubstantialem.Una nuova "regola di fede" era fissata, non diversa del primo "Credo" degli Apostoli, ma più esplicita, redatta in modo che l'errore non vi si potesse più introdurre. Questo testo è il Simbolo di Nicea, che si pronuncia la domenica nella Messa, quando davanti al popolo fedele, risuonano, le sue antiche, ma sempre esatte affermazioni: genitum non factum consubstantialem Patri: generato non creato, della sostanza del Padre.ARIO FU CONDANNATOLa schiacciante maggioranza dei Padri affermò che il Figlio è veramente Dio, consustanziale al Padre e Ario fu condannato. La questione ariana sembrava chiusa per sempre. Il Concilio di Nicea si chiuse dopo un mese, in un clima di trionfo il 25 agosto del 325. Ma i Padri si erano appena allontanati, quando tre di essi, fra cui Eusebio di Nicomedia, ritirarono la loro firma. La questione riesplose con violenza, nello spazio di circa mezzo secolo.Il dogma dell'Incarnazione del Verbo fu attaccato in tutti i modi dai seguaci di Ario. Tra il "partito" intransigente di Atanasio e quello degli ariani si fece strada un "terzo partito", quello dei "semi-ariani", divisi a loro volta in varie sette, che riconoscevano una certa analogia tra il Padre e il Figlio, ma negavano che egli fosse "generato, non creato, della stessa sostanza del Padre", come affermava il Credo di Nicea. Il merito dei teologi del IV secolo, come sant'Atanasio e sant'Ilario fu di aver combattuto con intransigenza per salvaguardare la divinità di Cristo, nella quale consiste tutto il Cristianesimo. Se la Chiesa ha potuto sopravvivere attraverso una simile prova, uscendone non soltanto intatta, ma rinforzata, l'ha dovuto a una esigua legione di campioni della fede, che non si lasciarono scuotere né dagli intrighi, né dalle minacce, né dall'esilio, né dalla prigionia. Definiti fanatici dai loro avversari, essi testimoniarono con coraggio la fede cattolica.Benedetto XVI ha paragonato la crisi della fede dell'epoca attuale a quella del IV secolo e, utilizzando una metafora applicata da san Basilio agli anni del post-Concilio di Nicea, ha paragonato il nostro tempo ad una battaglia navale notturna nel mare in tempesta. Quest'immagine è certamente presente a papa Leone XIV, che nei prossimi mesi ha programmato un viaggio a Nicea, per commemorare il Concilio che riaffermò la fede cattolica, consentendo alla navicella della Chiesa, di non essere travolta dalla bufera. L'aiuto di Dio non mancò allora e non mancherà ai nostri giorni.
L'incidente ha coinvolto un'utilitaria e una berlina: i vigili del fuoco hanno soccorso una donna e suo figlio, rimasti incastrati all'interno di uno dei mezzi e poi trasferiti in ambulanza all'ospedale di Santorso in codice verde. Illeso il conducente dell'altro veicolo.
Al via oggi la Ventesima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Ci facciamo raccontare questa prima giornata dalla nostra Livia Zancaner. Corte Costituzionale: “Entrambe le madri possono riconoscere il figlio nato con la procreazione assistita”. Commentiamo questa sentenza insieme a Michele Ainis, costituzionalista. Uccisi due diplomatici israeliani a Washington. Facciamo il punto insieme a Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Brescia e Massimo Cellino: deferimento Figc per violazioni amministrative. Ci spiega tutto Giovanni Capuano.
India e Camilla raccontano l'evoluzione attoriale di Luca Marinelli, dai suoi personaggi più introversi a quelli più esuberanti.
Orrore a Montecompatri: Partorisce in segreto e getta il figlio nel water!Partorisce in casa di amici e getta il neonato nel water. Un caso sconvolgente alle porte di Roma. Scopri i dettagli dell'inchiesta che ha portato all'arresto della madre.#BreakingNews #cronaca #roma #neonato #omicidio #parto #dramma #polizia #arresto #notizieitalia #podcastnews
Un adolescente spara al padre e afferma che si è trattato di legittima difesa. Passano meno di due anni e muore anche la madre. Stavolta c'è di mezzo un coltello. Di nuovo legittima difesa? Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Un adolescente spara al padre e afferma che si è trattato di legittima difesa. Passano meno di due anni e muore anche la madre. Stavolta c'è di mezzo un coltello. Di nuovo legittima difesa? Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Tralasciamo il commento alle letture del giorno perché celebriamo la memoria di san Giuseppe. Non sappiamo molto di lui. Ma anche Giuseppe, come la Madonna Santissima, è l’uomo di fede, di fede e di speranza. Anche lui ha creduto alla parola, senza pretendere di capire tutto, come Maria. Il vangelo ci presenta proprio questa famiglia, famiglia di Giuseppe, una famiglia semplice, non di alti livelli e grande studio… Eppure Gesù sa parlare bene… anche se non ha studiato nelle scuole di Gerusalemme stupisce per la sua sapienza. Oggi la nostra attenzione però viene spostata al lavoro. Infatti la Chiesa celebra san Giuseppe, lavoratore… La reazione della gente di Nàzaret, nel vangelo di oggi, a proposito della sapienza, quella di Gesù fa pensare al capitolo del Siràcide, che contrappone il lavoro manuale e la Legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siràcide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città. La gente di Nàzaret si domanda: «Da dove mai viene a costui questa sapienza». Non è il figlio del carpentiere?, che non ha studiato e non può avere tutta questa cultura? È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha assistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e ha nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi che dicono e non fanno. D’altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario, dobbiamo, accogliere la parola di Dio! E soltanto se ci ispiriamo alla parola di Dio il nostro lavoro vale, il nostro lavoro cioè ha un valore costruttivo, costruiamo, creiamo il mondo con Dio. «Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre». Tutto quello che facciamo, tutti i lavori, lavori materiali, intellettuali, sia lo studio, sia la carità fraterna, lo facciamo per il Signore… Il Vangelo ci dice, che il nostro servizio deve essere sincero, umile, dobbiamo avere la disponibilità nella carità, tutto questo per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, quel Figlio, che ha dichiarato di essere venuto a servire e non per essere servito. La vera dignità consiste proprio in questo, nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" Non vedo Sarri al Milan caratterialmente." Ordine:"Al Ancelotti direttore tecnico e il figlio l'allenatore." Cugini:" Bisogna capire che cosa hanno nella testa i giocatori dell'Inter:" Bonanni:" Il Barcellona mi impressiona per il ritmo."
In questo primo episodio dedicato a Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, entriamo nella sua giovinezza tumultuosa: tra la rigidità del padre e la sensibilità della madre, tra l'ingegneria e l'arte, tra la guerra e la rivoluzione. Dalla Riga del tardo Impero Russo alla Mosca in fermento del Proletkul't, seguiamo il giovane Sergej nella sua scoperta del teatro biomeccanico e nel suo primo incontro con la cinepresa. Una puntata narrativa e intensa, che ci porta dentro la mente inquieta di un genio che avrebbe cambiato per sempre il linguaggio del cinema. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».Parola del Signore.
Oggi il commento di Francesco Bechis è sulla difficile missione americana di Giorgia Meloni, quindi ancora America con un interessante reportage di Angelo Paura nei porti commerciali americani, mentre Lorenzo Vita ci ragguaglia sull'incontro in Russia per la pace in Ucraina, ampia la pagina della cronaca con l'inviata Claudia Guasco e le ultime sul calcio-scommesse e con Federica Pozzi e la clamorosa svolta nella morte di Liliana Resinovich
Ludwig Monti"Il figlio, Gesù"Edizioni San Paolowww.edizionisanpaolo.itPietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice “creatura” e quindi “inferiore” al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia “alta” di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo “esserci-per-altri”. In una parola, la “pre-esistenza” del Figlio vista come “pro-esistenza”, vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».Ludwig Monti, già monaco della Comunità di Bose, è nato a Forlì nel 1974. Si è laureato presso l'Università di Bologna in Lettere Classiche, con una tesi in Letteratura Cristiana Antica (1993-1998). In seguito ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino (2001-2004). Biblista e saggista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale e Credere. Tra i suoi volumi: Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (Paideia, 2006); Le parole dure di Gesù (Qiqajon, 2012); I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon, 2018); Gesù, uomo libero (Qiqajon, 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB, 2020; con B. Salvarani). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le domande di Gesù (2019); Qohelet e Gesù (2021). Insieme a M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in 3 volumi per Einaudi nel 2021 (ideatore: E. Bianchi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Scopriamo insieme la proposta televisiva dei canali di SBS: ecco i nostri consigli per la settimana dal 14 al 20 marzo. In Australia, potete poi guardare il vostro programma preferito o recuperare quello che avete perso su SBS On Demand.
Ne hanno parlato in onda Massimo Di Lecce e Denise Cicchitti
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».Parola del Signore.
Il Messaggio di Oggi: “QUANDO IL FIGLIO DELL'UOMO VERRÀ, TROVERÀ LA FEDE?” • Luca 18: 8 • Luca 12: 40 • Luca 18: 1 • Luca 12: 43 • Luca 12: 42 • Giovanni 3: 30 • Giovanni 3: 13 • Giovanni 1: 12 • Apocalisse 14: 13 • 1 Tessalonicesi 4: 16 • Luca 12: 41 • Luca 12: 42-48 • Romani 2: 1 • Romani 2: 6-8 • Luca 12: 47 • Apocalisse 14: 13 • 2 Pietro 1: 21 • Matteo 13: 10 • Matteo 13: 14-16 • Luca 18: 1-8 • Giovanni 13: 13 • Matteo 7: 21--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
In questo episodio Gaia e Alex parlano della nuova serie tv M: il figlio del secolo, basata sul romanzo di Antonio Scurati, dando pareri personali sulla serie e sulla sua realizzazione, dalla regia alla recitazione.
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».Parola del Signore.
Errore: la serie su Moro è Esterno Notte, non Interno Per approfondire gli argomenti della puntata: Le altre mie recensioni : https://www.youtube.com/watch?v=7YevvdrVlgQ&list=PLpMrMjMIcOkkziP_omJWX8z-i35hSHPqj&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sono trascorsi quasi dieci anni dall'omicidio di Marco Vannini.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
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Luca Miele"Il figlio della promessa"Storia di IsaccoClaudiana Editricewww.claudiana.itLa Bibbia è piena di narrazioni vertiginose ed è altrettanto piena di buchi, non-detti ed ellissi. Dentro questi buchi e queste ellissi, Luca Miele estrae le psicologie dei personaggi: non solo di Sara, Isacco e Abramo ma anche di Agar, Ismaele, il Faraone, lo schiavo Eliezer. Ogni capitolo del libro – quasi un romanzo – è affidato alla voce di un personaggio che racconta in prima persona la sua vicenda. E il fardello esistenziale che lo opprime.«La nostra casa che era stata a lungo vuota, disertata dalle grida festose dei bambini, all'improvviso era diventata troppo affollata. Due bambini, due eredi. Quattro occhi, quattro mani, quattro gambe ma un solo destino, un solo posto. Chi era il primogenito? A chi spettava il compito di iniziare la discendenza di Abramo, quella discendenza che sarebbe stata numerosa come le stelle del cielo e immensa come la sabbia sulla rena? Ismaele o Isacco?Chi preferivi, Signore della doppiezza? Non volevi forse confonderci con la profusione dei due doni, mio Signore? Prima avevi negato che la vita sbocciasse nel nostro deserto, poi è venuto un figlio veloce come un cerbiatto e noi pensavamo che fosse quella la realizzazione della tua promessa. Poi è venuto l'altro, quello lento come un problema, e nessuno di noi sapeva quale dei due figli fosse quello che ci avevi promesso. Se il figlio dell'inganno o il figlio della vecchiaia».Luca MieleLuca Miele,giornalista di “Avvenire”, con Claudiana ha pubblicato: Il vangelo secondo Bruce Springsteen (2017), Il vangelo secondo il rock (con Massimo Granieri, 2018) e Il vangelo secondo Jack Kerouac (2020). Con Arcana, Mio padre odiava il rock'n'roll (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marco Buticchi"Il figlio della tempesta"Longanesi Editorewww.longanesi.it Fine XIX secolo. Nikola Tesla sbarca negli Stati Uniti per dedicarsi alla carriera di inventore. Le sue scoperte rivoluzionarie nel campo dell'elettromagnetismo attirano presto gli interessi tanto dei servizi governativi quanto della criminalità e, in una New York flagellata dalle guerre tra gang, Tesla dovrà compiere una drastica scelta: portare a termine la sua ultima, potentissima invenzione o fermarsi prima che i risvolti militari dei suoi esperimenti creino tensioni irreversibili tra le grandi potenze? Quando Tesla muore nel 1943 i suoi segreti sembrano destinati a morire con lui. Ma il male non dimentica e non si ferma. La scomparsa dell'inventore getta un velo di silenzio sulla sua scoperta, ma basta sollevarlo per scoprire una terribile minaccia...2023. Le tensioni tra Palestina e Israele precipitano e sfociano nei violenti attacchi del 7 ottobre. Tra gli ostaggi di Hamas vi è anche l'intera famiglia di Roxie Oshman, sorella di Toba, storica collaboratrice di Oswald Breil. Il vero bersaglio dell'azione militare è in realtà il marito di Roxie, l'ebreo statunitense Richard Goldberg, un ingegnere elettronico che stava lavorando a un progetto segretissimo…Incaricati di far luce sull'intera vicenda, Oswald e Sara Terracini si mettono al lavoro per scoprire che cosa nasconda Goldberg. In una corsa contro il tempo, Oswald e Sara dovranno impedire che l'arma più pericolosa mai creata finisca nelle mani sbagliate…Marco Buticchi torna con un romanzo che ripercorre le tappe più misteriose della carriera dell'inventore serbo, fino a incrociarle con i drammatici eventi più attuali della questione israelo-palestinese, in un crescendo di tensione e adrenalina. Marco Buticchi, il maestro italiano dell'avventura, è nato alla Spezia nel 1957 e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l'avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato. È il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell'avventura» (accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O'Brian), in cui sono apparsi con grande successo di pubblico e di critica Le Pietre della Luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d'oro (2003), L'anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007), Il respiro del deserto (2009), La voce del destino (2011), La stella di pietra (2013), Il segno dell'aquila (2015), La luce dell'impero (2017), Il segreto del faraone nero (2018), Stirpe di navigatori (2019), L'ombra di Iside (2020), Il mare dei fuochi (2021), Il serpente e il faraone (2022) e L'oro degli dei (2023), disponibili anche in edizione TEA, oltre a Scusi bagnino, l'ombrellone non funziona (2006) e a Casa di mare (2016), un appassionator itratto del padre, Albino Buticchi. Nel dicembre 2008 Marco Buticchi è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all'estero. www.marcobuticchi.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Un ulteriore elemento di perplessità" alla fine di questa presidenza: l'ex direttore dell'ANSA Giampiero Gramaglia commenta la controversa decisione di Biden, che ha molti precedenti, anche in chi oggi lo critica.
La grazia di Biden per il figlio Hunter . Puoi sostenere il lavoro di Will iscrivendoti alla membership: ci aiuterai a continuare a raccontare la complessità in modo chiaro, accessibile e senza lasciare indietro nessuno. Vai su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
(00:45) Federico Fubini spiega che cosa succede nel gruppo automobilistico, dopo l'addio del suo amministratore delegato.(06:23) Stefano Montefiori racconta della crisi dell'esecutivo Barnier: il Rassemblement National di Marine Le Pen e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon sono pronti a votare per la sua caduta.(12:26) Viviana Mazza parla della decisione del presidente Usa di concedere il perdono al suo secondogenito, per evitargli il carcere.I link di corriere.it:Chi sarà il sostituto di Tavares? Da Peugeot jr a de Meo, le opzioni per il rilancio di StellantisùFrancia, è crisi aperta: Le Pen e Mélenchon pronti a votare la sfiducia a BarnierJoe Biden concede la grazia al figlio Hunter (che rischiava il carcere)
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -.. la più grande gioia della vita é la convinzione di essere amati (Victor Hugo) ..+ Dal Vangelo secondo Luca + In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».Parola del Signore.
Le trame oscure tolgono ancora il sonno alla politica italiana Di Mario Ajello ; Le carte e i piani segreti scoperti nelle basi di Hamas di Lorenzo Vita ; Il killer di Rozzano è stato coperto dai genitori Di Claudia Guasco ; Coppola a Roma assieme al suo film Megalopoli svela un suo sogno Di Gloria Satta
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell'uomo - disse - deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il figlio prodigoPerduto e… ritrovato15 Ad ascoltare Gesù venivano anche certi esattori delle tasse disonesti ed altri noti peccatori. 2 La loro presenza suscitava molte critiche da parte dei capi religiosi e dei dottori della legge ebraica, perché Gesù si univa a quella gente poco raccomandabile; non solo, mangiava perfino con loro! 3-4 Gesù allora raccontò questa parabola: «Fate conto di avere cento pecore e ne perdete una nel deserto. Che cosa farete? Non lascerete forse le altre novantanove per andare a cercare quella che si è perduta, finché non lʼavete trovata? 5 E poi, felici, ve la riporterete a casa sulle spalle! 6 Arrivati, riunirete gli amici e i vicini, per festeggiare la pecora ritrovata.7 Allo stesso modo si fa più festa in cielo per un solo peccatore che torna a Dio, che per novantanove altri che non si sono smarriti!8 Prendete un altro esempio: una donna ha dieci monete dʼargento di un certo valore e ne perde una. Bene, che cosa farà? Accenderà una lampada e spazzerà in ogni angolo della casa, cercando dappertutto, finché non lʼavrà ritrovata. 9 Poi chiamerà amiche e vicine, perché si rallegrino con lei. 10 Allo stesso modo cʼè gioia alla presenza degli angeli di Dio, quando un peccatore si pente!»Poi Gesù raccontò questʼaltra parabola: 11 «Un uomo aveva due figli. 12 Un giorno il minore disse al padre: “Voglio subito la mia parte dʼeredità”. E il padre acconsentì di dividere la sua ricchezza fra i due figli.13 Alcuni giorni dopo, il figlio minore, fatti i bagagli, partì per un paese lontano, dove sperperò tutto il suo denaro con una vita dissoluta. 14 Proprio quando era rimasto senza il becco di un quattrino, scoppiò una grande carestia in tutto il paese ed egli si trovò in gravi difficoltà economiche. 15 Si mise allora al servizio di un contadino, che lo mandò a pascolare i porci. 16 La fame però aumentava, tanto che perfino ciò che mangiavano i maiali gli sembrava buono, ma nessuno gliene dava.17 Quando finalmente si rese conto della sua situazione, disse tra di sé: “A casa mia perfino i servi hanno cibo che basta e avanza, mentre io me ne sto qui a morire di fame! 18 Ritornerò a casa da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro Dio e contro di te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Ti prego, prendimi come tuo servo!”20 Così il giovane tornò a casa sua. Era ancora lontano che suo padre lo vide arrivare; pieno dʼamore e compassione gli corse incontro, lo abbracciò e lo baciò.21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio!”22 Ma il padre disse ai servi: “Svelti, portate i vestiti più belli che abbiamo in casa e fateglieli indossare! Portate anche un anello con una pietra preziosa, e non dimenticate i sandali! 23 Poi ammazzate il vitello che teniamo allʼingrasso. Dobbiamo festeggiare con un gran pranzo, 24 perché questo figlio mio era per me come morto, ed ora è ritornato in vita. Era perduto, ed ora lʼho ritrovato!”Così ebbe inizio la festa.25 Nel frattempo il figlio maggiore stava lavorando nei campi. Quando tornò a casa, sentì la musica provenire dalla sala del banchetto 26 e chiese ad uno dei servi che cosa stesse accadendo.27 “È tornato tuo fratello!” gli rispose il servo, “e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello che era allʼingrasso ed ha preparato un grande banchetto per festeggiare il suo ritorno a casa, sano e salvo!”28 Il fratlascia un commentoSupport the Show.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Il Figlio verra' nell'ora che non pensate"22 Poi Gesù, rivolgendosi ai discepoli, aggiunse: «Perciò io vi dico: non preoccupatevi di ciò che mangerete, né dei vestiti che indosserete. 23 Perché la vita è molto più importante del cibo e il corpo vale più dei vestiti. 24 Date unʼocchiata ai corvi: non seminano, non raccolgono e non hanno neppure granai per immagazzinare il loro cibo, eppure vivono bene, perché Dio li nutre. E voi per il Signore siete ben più importanti degli uccelli!25 Inoltre, a che serve preoccuparsi? Che ci si guadagna? Aggiungerà forse un solo giorno alla vostra vita? Certo che no! 26 Quindi, se la vostra preoccupazione non serve nemmeno per queste piccole cose, a che serve stare in ansia per quelle più importanti?27 Guardate i gigli. Non sʼaffaticano e non filano. Eppure nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, fu vestito come uno di loro. 28 Ora, se Dio provvede a rivestire i fiori, che sono qui oggi e domani non ci saranno più, a maggior ragione provvederà anche ai vostri vestiti, gente di poca fede! 29 E anche per il cibo: non preoccupatevi di ciò che mangerete o berrete, non preoccupatevene affatto! 30 Tutta lʼumanità si affanna ogni giorno per queste cose, ma il vostro Padre che è in cielo sa che ne avete bisogno. 31 Se farete in modo che il Regno di Dio sia il vostro primo interesse, Dio vi darà tutto il resto.32 Perciò non temete, piccolo gregge, perché è stata una gran gioia per il Padre vostro darvi il suo Regno. 33 Vendete ciò che possedete e date a quelli che ne hanno bisogno. Questo riempirà il vostro portafoglio in cielo! E i portafogli del cielo non hanno strappi, né buchi. I tesori che avete là non scompariranno; nessun ladro può rubarveli e le tarme non possono rovinarli. 34 Perché, dove è il vostro tesoro, lì saranno anche il vostro cuore e i vostri pensieri.35-36 Siate pronti per servire e tenete accese le vostre lampade. Siate come coloro che aspettano il padrone che deve tornare da una festa di nozze, per essere pronti ad aprirgli subito, appena arriva e bussa. 37 Beati quelli che, al suo ritorno, il Signore troverà pronti! Egli stesso li farà accomodare a tavola e si preparerà per servirli mentre siedono e mangiano. 38 Egli potrebbe tornare alle nove di sera, oppure a mezzanotte. Ma in qualsiasi momento arrivi, ci sarà una grande gioia per i suoi servi che sono pronti!39 Tutti si terrebbero pronti per riceverlo, se conoscessero il momento esatto del suo ritorno; proprio come starebbero allʼerta per un ladro, sapendo quando arriva. 40 Perciò, state pronti ogni momento, perché io, il Messia, arriverò quando meno ve lo aspettate!»41 Allora Pietro chiese: «Signore, stai parlando solo per noi o per tutti?»42-44 E il Signore rispose: «Le mie parole sono dirette a qualsiasi uomo fedele e saggio a cui il padrone ha affidato il compito di distribuire il cibo agli altri servi. Se il padrone torna e trova che ha fatto un buon lavoro, per lui ci sarà una ricompensa: il padrone gli affiderà tutti i suoi beni.45 Ma se quellʼuomo comincia a pensare: “Ci vorrà molto prima che torni il mio padrone…” e si mette a frustare i servi di cui è responsabile, a passare il suo tempo in divertimenti e a gozzovigliare; 46 ebbene, il suo padrone tornerà quando meno se lo aspetta, lo licenzierà e gli farà fare la fine che meritano glʼinfedeli. 47 Quel servo sarà punito severamente, perché, pur sapendo qual era il suo dovere, non ha voluto farlo.48 Ma tutti quelli che non si rendono conlascia un commentoSupport the Show.
Commento al capitolo 46 del libro di Genesi: Giacobbe ritrova un figlio perduto.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' risuscita il figlio di Nain11 Non molto tempo dopo, Gesù andò con i suoi discepoli nel villaggio di Naim e, come al solito, una gran folla lo seguiva. 12 In prossimità della porta del villaggio, ecco passare un funerale. Il morto era lʼunico figlio di una vedova, e molte persone accompagnavano, piangendo, la povera donna.13 Quando il Signore la vide, ebbe pietà di lei. «Non piangere!» le disse. 14 Poi si avvicinò alla bara e la toccò.I portatori si fermarono. «Ragazzo», disse Gesù, «sono io che te lo dico: àlzati!»15 Il ragazzo si alzò a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì alla madre.16 Tutti furono presi da gran timore e si misero a lodare Dio, esclamando: «Un potente profeta è sorto fra noi!» e ancora: «Oggi abbiamo visto allʼopera la mano di Dio!»17 La notizia di questi fatti corse da un estremo allʼaltro della Giudea, e perfino oltre i suoi confini.Gesù e Giovanni18 Ben presto i discepoli di Giovanni Battista vennero a conoscenza di tutto ciò che Gesù stava facendo. Quando lo riferirono a Giovanni, 19 questi mandò due dei suoi discepoli da Gesù per chiedergli: «Sei davvero tu il Messia che deve venire? O dobbiamo continuare ad aspettarlo?»20-22 I due discepoli trovarono Gesù che stava guarendo molte persone dalle più diverse malattie. Risanava gli zoppi e i ciechi, e cacciava gli spiriti maligni. Quando gli riferirono le parole di Giovanni, Gesù rispose: «Tornate e raccontategli tutto ciò che avete visto e udito qui oggi: i ciechi possono vedere, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi possono udire, i morti risuscitano e i poveri possono udire il Vangelo della salvezza. 23 E ditegli anche: “Beato chi non si sarà scandalizzato di me!”»24 Partiti i discepoli di Giovanni, Gesù cominciò a parlare alla folla di lui. «Chi è costui che siete andati a vedere nel deserto della Giudea?» chiese loro: «Un uomo debole come un filo dʼerba, mosso dal minimo alito di vento? 25 No! E allora che cosa siete andati a vedere? Un uomo drappeggiato in abiti lussuosi? No! Quelli che vivono nel lusso stanno nei palazzi, non nel deserto. 26 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, questa è la risposta giusta! Anzi, egli è più di un profeta. 27 È quello a cui si riferiscono le Scritture, quando dicono: “Ecco, manderò il mio messaggero davanti a te, per prepararti la strada!”28 Fra tutti gli esseri umani non ce nʼè mai stato uno più grande di Giovanni. Eppure, perfino lʼultimo abitante del Regno di Dio è più grande di lui!29 E tutti quelli che hanno sentito predicare Giovanni, perfino i più malvagi, hanno riconosciuto che ciò che richiedeva era giusto, e si sono fatti battezzare da lui. 30 Tutti. Cioè, tutti tranne i Farisei e i dottori della legge. Essi hanno respinto il progetto che Dio aveva per loro e non hanno voluto farsi battezzare da Giovanni».Support the Show.Support the Show.