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Da oltre un decennio il tema della sicurezza e dell'immigrazione determina il successo nelle elezioni. Il laburista Starmer nel Regno unito ha capito la lezione ed indica la strada, per una rinascita della socialdemocrazia, anche attraverso una gestione sicuritaria dell'immigrazione.Ne parliamo con Stefano Folli, editorialista de la Repubblica e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, leader di Alleanza Verdi Sinistra.
Trump a Riad tra armi e miliardi: annuncia la revoca delle sanzioni alla Siria.Gaza: bombardato un altro ospedale.Panama: il governo sfida gli insegnanti in sciopero.Germania: smantellata la rete dell'estrema destra del “Regno di Germania”.Uruguay: addio a Pepe Mujica, il presidente che scelse la povertà per onestà.
Episodio 183 Segui suoi social il pastore come: Pietro GaronnaIBAN per sostenere il ministero PDG Outside è IPF OUTSIDE - ODV:IT77C0306909606100000065544Se vuoi sostenere invece questo canale podcast puoi usare PayPal:paypal.me/viscere Il podcast continua ed è gratuito grazie al tuo sostegno.Alla prossima puntata!
La Guerra di Crimea (1853-1856) coinvolse Russia, Impero Ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna, alterando gli equilibri politici europei.
Pregare, come Te - Luis Gonzalez Matteo 6:9-13 - Gesù ci ha insegnato a pregare attraverso la preghiera del “Padre Nostro”. La paternità di Dio esprime tutto il senso del Vangelo. Gesù è venuto per renderci figli. Come Padre, Dio è sempre pronto ad accoglierci. Il suo Regno viene quando facciamo la Sua volontà. La Sua Parola è il nutrimento per la nostra anima. Il suo perdono arriva anche quando noi perdoniamo gli altri. Viviamo combattendo le tentazioni così da rimanere fuori dall'influenza del male.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8156PAPA FRANCESCO NON CHIUDERA' IL GIUBILEO (ACCADDE SOLTANTO A INNOCENZO XII) di Cristina Siccardi Papa Francesco ha aperto la porta Santa in San Pietro, dando inizio all'Anno Santo ordinario del 2025, la Vigilia di Natale dello scorso anno. Era in sedia a rotelle e le campane suonavano a festa. Il 21 aprile, il Lunedì dell'Angelo, dopo la Santa Pasqua, le campane di San Pietro, invece, hanno suonato a morto per la sua scomparsa, avvenuta a 88 anni di età. Il giorno prima ha voluto incontrare, a sorpresa, il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance, poi è apparso dal loggione per impartire la benedizione Urbi et Orbi che ha pronunciato con un filo di voce e al termine è sceso in piazza sulla Papa-mobile tra la folla dei fedeli. È stato il suo ultimo saluto: poche ore dopo, alle 7,35, si è spento. Secondo le sue volontà non sarà sepolto in Vaticano, bensì nella basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche Papali di Roma.Papa Francesco, che aveva già indetto il Giubileo straordinario della Misericordia nel 2015, non potrà chiudere l'Anno Santo nella data prevista, il 6 gennaio 2026.UNICO PRECEDENTEA un solo altro Pontefice accadde la stessa sorte: era Innocenzo XII (1615-1700), nato Antonio Francesco Pignatelli, che morì a 85 anni. Durante il suo pontificato la vita dei popoli europei fu spesso funestata dalle guerre. Il Papa indisse il Giubileo il 18 maggio 1699 con la bolla Regi Saeculorum e all'apertura, a causa delle sue precarie condizioni di salute, non poté presiedere personalmente; ma nel giorno di Pasqua di quell'anno, pur essendo ormai gravemente malato, a causa del gran numero di pellegrini venuti da tutte le parti impartì la benedizione solenne dal balcone del Quirinale. Morì il 27 settembre del 1700, quindi l'Anno Santo fu chiuso dal suo successore, Clemente XI (1649-1721), nato Giovanni Francesco Albani.Nonostante l'assenza del Papa, sostituito dal cardinale Emmanuel de Bouillon (1643-1715), la cerimonia di apertura del Giubileo si svolse solennemente alla presenza della regina di Polonia, María Cristina (1641-1716), vedova del sovrano Jan Sobieski, e dal granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici (1642-1723). La regina era entrata in San Pietro scalza e vestita da penitente e l'enorme affluenza di fedeli passava in ginocchio attraverso la Porta Santa.Membro di un casato aristocratico, Antonio Pignatelli, nato a Spinazzola in Puglia, trascorse tutto il periodo di formazione a Roma nel Collegio dei Gesuiti, dove prese gli ordini sacri probabilmente nel 1643. Si laureò in utroque iure e papa Urbano VIII lo chiamò a svolgere le sue mansioni nella Curia romana. Fu ordinato vescovo il 27 ottobre 1652. Svolse la carriera diplomatica come nunzio apostolico e per undici anni, dal 1660 al 1671, risiedette all'estero, tra Confederazione polacco-lituana e Impero austriaco. Fu creato cardinale il 1º settembre 1681 da Innocenzo XI. Come porporato partecipò a due conclavi, nel 1689 e nel 1691, quando fu eletto successore di San Pietro.Convinto della necessità che il clero dovesse porsi a modello dei fedeli, il Pontefice fece pubblicare la costituzione apostolica Sanctissimus in Christo Pater (18 luglio 1695), con la quale richiese a ogni ordine religioso una più stretta osservanza delle regole e una più attenta preparazione dei giovani nei noviziati. Attento alla Liturgia, il 20 agosto 1692 emise un decreto sulla musica sacra, in tal modo dissipò la confusione causata dalle diversità di interpretazioni e illuminando tutta la questione.CONTRO IL NEPOTISMO E IL GIANSENISMOInnocenzo XII è passato anche alla storia per aver emanato, il 23 giugno 1692, la bolla Romanum decet pontificem con la quale si eliminava ogni pratica di nepotismo, proibendo di fatto ai pontefici di concedere proprietà, incarichi o rendite a qualsiasi congiunto; inoltre, nessun parente di essi avrebbe più potuto essere innalzato al cardinalato.Sotto il suo pontificato proseguì l'annosa controversia giansenista, che egli condannò fermamente come eresia nel 1699. Cultore mariano, il 15 maggio 1693, stabilì che tutte la chiese celebrassero la festa dell'Immacolata Concezione con un'ottava. Realista e cosciente dei pericoli musulmani che gravitavano sui popoli d'Europa, appoggiò l'Imperatore del Sacro Romano Impero Leopoldo I d'Asburgo (1640-1705), impegnato nella guerra contro l'Impero Ottomano nella Grande guerra turca (1683-1699). Dopo più di un decennio di duro conflitto, Leopoldo uscì vittorioso in Oriente grazie al geniale talento militare del principe Eugenio di Savoia-Soissons (1663-1736). Con il trattato di Karlowitz, l'Imperatore cristiano recuperò quasi tutto il Regno d'Ungheria, che era caduto sotto il potere turco negli anni successivi alla battaglia di Mohács del 1526.Attento non alle demagogie, ma ai concreti bisogni della Chiesa, Innocenzo XII riformò l'apparato giudiziario per rendere efficace ed efficiente l'azione dei tribunali romani, troppo lenti nel garantire la giustizia. Con la bolla Ad radicitus submovendum del 31 agosto 1692 soppresse tutti i tribunali e i giudici particolari e rimise tutte le cause ai giudici ordinari. Fece quindi erigere un palazzo a Montecitorio, dove concentrò tutti i tribunali dell'Urbe, l'attuale Palazzo Montecitorio, inaugurato nel 1696.Uomo di poche parole, ma dai molti fatti, nel 1692 fece realizzare il nuovo acquedotto di Civitavecchia, dichiarò porto franco lo scalo portuale e le conferì il titolo di Città. Ordinò la costruzione del porto di Anzio (soprannominato «di Nettuno»), che portò crescita e sviluppo del luogo. Fece anche aprire due dogane a Roma, una per il traffico di merci via acqua, presso il porto di Ripa Grande, l'altra per le mercanzie via terra, nel tempio di Adriano a piazza di Pietra e, come non bastasse, rafforzò le difese militari sulla linea di costa per contrastare la minaccia dei Corsari barbareschi.Nel 1693 decise di riorganizzare l'assistenza pubblica di Roma e iniziò con il raccogliere l'infanzia abbandonata in un'unica istituzione, progettando di concentrarvi anche le altre categorie di poveri assistiti. Nacque così il nucleo di quello che divenne l'Ospizio apostolico di San Michele a Ripa Grande.Proprio in occasione del Giubileo del 1700, fece aprire un nuovo raccordo viario tra la via Appia antica e la via Campana, oggi via Appia Nuova, nota ancora oggi come Appia Pignatelli.Patrono delle Arti e delle Scienze, dopo la sua morte, il suo amico e conterraneo, il cardinale don Vincenzo Petra (1662-1747) dei duchi di Vastogirardi, commissionò all'architetto Ferdinando Fuga un monumento funebre in suo onore in San Pietro, presidiato da due statue, opera dello scultore Filippo Valle, che rappresentano la Giustizia e la Carità.
Nella terza settimana dopo Pasqua, la liturgia della Chiesa ci ricorda come Gesù risorto consolida con la sua presenza e con il suo insegnamento la Chiesa nascente, prima della Sua Ascensione al Cielo. La Chiesa, nata sul Calvario, è una società visibile che ha bisogno di una gerarchia che la guidi. Questa gerarchia è costituita dagli Apostoli e dai loro successori, a cui Cristo ha dato il potere di insegnare e di amministrare i sacramenti. Nel loro ministero i Pastori della Chiesa sono coadiuvati da sacerdoti, a loro sottomessi per grado, rappresentati dai settantadue discepoli. Al vertice della gerarchia, come supremo pastore c'è Pietro, il principe degli Apostoli, al quale Nostro Signore ha dato le chiavi del Regno, che sono state trasmesse ai suoi 266 successori. La giurisdizione di Pietro è universale, perché universale è la missione che Cristo ha affidato ai suoi apostoli: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni” (Mt, 28, 19). Nello svolgimento della sua missione, la Chiesa rivivrà le sofferenze del Calvario, ma le persecuzioni, le eresie, gli scismi, le infedeltà, che incontrerà nel suo cammino non arresteranno il suo trionfo nel tempo e nell'eternità.
- La resurrezione riguarda personalmente ciascuna persona: non è un dogma, ma una possibilità di vita e tutto il messaggio evangelico non riguarda il tema “come posso andare nel Regno dei cieli dopo la morte”, ma “come posso vivere il Regno dei cieli durante la mia vita”. Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, propone un ciclo di quattro meditazioni su cosa significhi la resurrezione nella vita e nella fede.- La Chiesa evangelica riformata del Sottoceneri aderisce al progetto “Toilet Twinning”, dell'associazione Tearfund: questo ente di beneficenza cristiano raccoglie fondi per realizzare servizi igienici in paesi in cui la carenza di acqua potabile e igiene sono una delle cause principali di malattie per le popolazioni locali. Obiettivo del progetto è di garantire a tutti e tutte dei servizi igienici sicuri e dignitosi: un obiettivo che appare scontato nella parte più ricca del pianeta, ma che non lo è affatto in molti paesi poveri. - A Lugano, Cena interreligiosa promossa dal Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale. Durante la serata, che si terrà presso la Comunità aramaica di Pregassona, verranno anche eseguiti canti e melodie della tradizione aramaica e di quella islamica. - Il numero di maggio del mensile “Voce evangelica” (della Conferenza delle Chiese di lingua italiana in Svizzera) presenta un Dossier sul tema della sessualità. Ne parliamo con la caporedattrice Gaëlle Courtens.
Regno di Azariah, chiamato anche Uzziah in Giuda. Zacccaria, re d'Israele. Shallum, re d'Israele. Menahem, re d'Israele. Pekahiah, re d'Israele. Pekah, re d'Israele. Jotham, re di Giuda.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8144I VERI PATRONI D'EUROPA, ALTRO CHE URSULA VON DER LEYEN di Cristina Siccardi I patroni d'Europa non sono Ursula von der Leyen, Roberta Metsola, António Costa, Kaja Kallas e neppure Macron e Steinmeier, bensì i santi Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Brigida di Svezia, Caterina da Siena e Teresa Benedetta della Croce, sui quali il Senato della Repubblica italiana scriveva nel 2017 in una pubblicazione dal titolo Patroni d'Europa. Percorsi di unità, di pace, di cultura: «In modi speciali essi sono stati tutti profondamente europei [...]. Se pace, cultura, dialogo, difesa dei diritti umani sono oggi imperativi morali per tutti i cittadini d'Europa, e non solo per chi si professa credente, dobbiamo riconoscere il merito a straordinari precursori. La loro voce, a distanza di secoli, ancora ha molto da dirci e da insegnarci». Leggendo queste considerazioni, occorre fare alcuni doverosi distinguo. L'allora presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva riconosciuto il patronato dell'Europa dei santi menzionati; tuttavia, ha compiuto un'operazione conforme a tutti coloro che da molti anni cercano di assorbire le figure dei santi nell'agone del liberalismo laicista politico e religioso, strumentalizzando i loro insegnamenti.I santi patroni d'Europa hanno operato nella pace di Cristo e non del mondo; hanno tessuto le loro relazioni non in un vacuo dialogo, ma sulle linee costruttive del Vangelo; non hanno pensato e agito in modalità antropocentrica, ma evangelica e con spirito soprannaturale alla luce della Grazia di Dio; hanno dato priorità alla Gloria di Dio e non del mondo, concentrandosi sulla salvezza delle anime, considerando lesive le proposte e tentazioni mondane. Essi non sono stati «straordinari precursori» dell'ideologia europeista anticristiana, bensì Maestri nell'instaurare il Regno di Dio attraverso Cristo Re.San Benedetto da Norcia (480-547) è stato dichiarato «Santo patrono di tutta l'Europa» da papa Paolo VI il 24 ottobre 1964 con la lettera apostolica Pacis Nuntius. Cirillo e Metodio sono stati proclamati compatroni da papa Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980 con la lettera apostolica Egregiae virtutis; lo stesso Papa ha inoltre proclamato compatrone d'Europa santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce il 1º ottobre 1999.SAN BENEDETTO, SANTI CIRILLO E METODIOLa statura umana e cristiana di san Benedetto resta nella Storia un luminoso punto di riferimento in un'epoca di profondi mutamenti (come la nostra), quando l'antico ordinamento romano stava ormai crollando e stava per nascere una nuova era sotto l'impulso di nuovi popoli emergenti all'orizzonte dell'Europa. Attraverso la fondazione delle abbazie e dei monasteri nel continente, san Benedetto risanò le anime, bonificò i villaggi, promuovendo la coltivazione razionale delle terre, offrendo lavoro alle famiglie che vivevano e lavoravano intorno ai centri benedettini; salvò l'antico patrimonio culturale e letterario greco-romano, influì sulla trasformazione dei costumi dei barbari. La Regola benedettina portò ordine e civilizzazione grazie a due parole profondamente applicate «Ora et labora», che instillarono il senso del dovere, stando attenti alla propria coscienza e allo sguardo di Dio (ciò implicava, conseguentemente, il rispetto per i legittimi diritti altrui) e che promossero responsabilizzazione, coraggio, determinazione, tutto ciò, disse Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale a Norcia il 23 marzo 1980, «sulla base e in forza di una vita spirituale di fede e di preghiera assolutamente intensa ed esemplare».La missione dei fratelli Cirillo (826/827-869) e Metodio (815/825-885), evangelizzatori bizantini dei popoli slavi in Moravia e Pannonia (antica regione compresa tra i fiumi Danubio e Sava, che comprendeva la parte occidentale dell'attuale Ungheria, il Burgenland oggi Land austriaco, fino a Vienna, la parte nord della Croazia e parte della Slovenia), produsse nel IX secolo l'invenzione dell'alfabeto glagolitico, noto come «cirillico», dal nome del suo inventore e nato dal geniale sforzo di conciliare le lingue latina, greca e slava. Come san Benedetto aveva posto le basi dell'Europa latina, i due fratelli di Tessalonica innestarono nel continente la tradizione greca e bizantina, come riconobbe papa Pio XI con la Lettera Apostolica Quod Sanctum Cyrillum del 1927, definendoli «figli dell'Oriente, di patria bizantini, d'origine greci, per missione romani, per i frutti apostolici slavi».Le nazioni europee, con le loro lingue, le loro culture, i loro usi e costumi furono unite sotto il Sacro Romano Impero, che si instaurò sotto l'egida e il faro del Cristianesimo, un credo non rivoluzionario, non distruttivo, ma forte nei suoi principi e nei suoi valori del Dio Uno e Trino, di patria, di famiglia e proprietà privata. È di tutta evidenza che il collante di tante diversità fu la Fede religiosa, che rispettava ogni identità, a differenza della surrettizia Unione Europea che vuole imporre, senza rispetto di quelle identità, il livellante pensiero unico alle genti europee.Aver eliminato il Cristianesimo dalla linfa europea, come ben vediamo, ha trasportato il continente nel baratro del pensiero neonietzschiano, che nega verità oggettive, imponendo una pluralità di prospettive opinabili, in cui le “verità soggettive” e i presunti diritti sono legati all'ideologia schizofrenica di chi domina con politiche sovranazionali, tiranniche e schiavizzanti, che vanno contro le Leggi di Dio, ma anche contronatura, riproponendo in definitiva il «non serviam» di matrice luciferina. Se l'Europa era stata ferita e incrinata dalla rivoluzione protestante, oggi la presunta Unione Europea, claudicante e persa in un labirinto di confusione, è il frutto del suo tradimento a se stessa.SANTA BRIGIDA DI SVEZIA ED EDITH STEINSanta Brigida di Svezia (1303-1373) fu sposa, madre, monaca, mistica, donna di grande carità e coordinatrice di ordine e di pace dentro e fuori la Chiesa. Si recò a Roma per celebrare l'Anno Santo del 1350 e qui trovò una situazione drammatica: il Papa si era trasferito ad Avignone e il popolo romano era come un gregge senza pastore. C'era la peste e in Europa infuriava il conflitto tra Francia e Inghilterra. Nelle stanze di Palazzo Farnese e nelle chiese romane ricevette rivelazioni divine, intanto parlava direttamente al Papa, ai cardinali, ai governanti europei, anche per intercedere per la pace in Europa al fine di porre termine alla guerra dei Cent'anni. Si prodigò per il ritorno del Pontefice a Roma, come fece anche vigorosamente la mistica domenicana e sua contemporanea santa Caterina da Siena (1347-1380), la quale, sopravvivendole, sarà testimone del ritorno definitivo a Roma di Gregorio XI nel 1377. Particolarmente devota della Passione di Cristo, giunse il tempo dei pellegrinaggi brigidini: da Assisi al Gargano, arrivando poi in Terra Santa, quando aveva quasi settant'anni.Cinque santi medioevali come patroni d'Europa ed una dell'età moderna, l'ebrea Edith Stein (1891-1942), atea convertita al Cattolicesimo, che divenne carmelitana scalza. Dalla brillante intelligenza, scelse il ramo universitario della filosofia e dopo essere stata allieva di Edmund Husserl, divenne membro della facoltà di Friburgo. Un giorno rimase folgorata quando vide una donna con i sacchetti della spesa entrare in una chiesa per pregare... un atto semplicissimo, ma che a Edith rivelò che Dio può essere pregato in qualsiasi momento e quindi apprese, grazie a quella donna, che il punto centrale del Credo cristiano è lo stabilire un rapporto personale fra l'anima e il Padre Creatore. Nel 1921, durante una vacanza, lesse l'autobiografia della mistica carmelitana Teresa d'Avila e da allora abbracciò Santa Romana Chiesa, ricevendo il battesimo il 1° gennaio 1922. Dopo un periodo di discernimento spirituale, entrò nel monastero carmelitano di Colonia nel 1934, prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce e qui scrisse il libro metafisico Endliches und ewiges Sein (Essere finito ed Essere eterno) con l'obiettivo di conciliare le filosofie di san Tommaso d'Aquino e di Husserl.Per proteggerla dalle leggi razziali, l'Ordine delle Carmelitane scalze la trasferì nei Paesi Bassi, ma non fu sufficiente: il 26 luglio 1942 entrò in vigore l'ordine di Hitler che anche gli ebrei convertiti dovevano essere catturati e internati. Fu così che Edith e sua sorella Rosa, anche lei divenuta cattolica, furono deportate nel campo di concentramento di Auschwitz, dove vennero uccise nelle camere a gas il 9 agosto 1942 e i loro corpi furono bruciati nei forni crematori.ROBERTO BENIGNI ESALTA IL MANIFESTO DI VENTOTENEAlcuni giorni fa Roberto Benigni ha teatralmente declamato e inneggiato con lo spettacolo intitolato «Il Sogno» il Manifesto di Ventotene per un'Europa libera e unita, manifesto che è stato protagonista di una ormai nota manifestazione progressista a Roma, ma anche di molteplici polemiche politiche e mediatiche. Nel decantare l'Europa culturale e l'indiscutibile suo primeggiare nel mondo, Benigni si è però completamente “scordato” di far presente che è stata la religione cristiana ad aver dato vita ad uno straordinario sviluppo dell'arte, della letteratura, della musica nel segno della bellezza; ma ha anche “scordato” di dire che è stato il Cristianesimo ad avviare lo studio scientifico degli esseri animati e inanimati, si pensi alle realtà monastiche che si sono occupate della catalogazione del mondo vegetale e animale, nonché dello studio medico delle erbe officinali; ma si pensi anc
In questo capitolo di storia italiana vedremo com'era organizzata la società romana durante il regno di Romolo, come ci si sposava, cosa si mangiava e… The post 146: Storia italiana: la società romana nel regno di Romolo first appeared on .
Fondato nel 1099, il Regno di Gerusalemme fu uno Stato crociato in Oriente, con una storia segnata da battaglie, sovrani e lotte per la Terra Santa.
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Quando un giardino è fatto male? Che rapporto ha il giardino di casa mia con il potere? Qual è il legame tra colonialismo e giardinaggio?Parliamo di come la progettazione dei giardini ha parentele strette con storie di controllo, genocidio e distruzione dell'ambiente, e perché ripensare il nostro rapporto con la natura è urgente.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Gesù si rivela come Re durante la Domenica delle Palme.Fino a quel momento aveva tenuto nascosta la sua vera identità, ma ora entra a Gerusalemme su un'umile asina, come profetizzato, ricevendo l'adorazione della folla.Sta dicendo chiaramente: “Sono Io, il Messia, il Re”.Non sceglie potere e apparenze, ma umiltà e semplicità per portare libertà e compiere il suo piano d'amore.Come l'asina, anche noi possiamo essere strumenti del suo Regno.Il Cristo prima velato ora è visibile: è tempo di viverlo e seguirlo davvero.
- Con il pastore riformato di Lugano, Daniele Campoli, ci avviciniamo alla Pasqua, con un commento al racconto biblico del dialogo fra Pilato e Gesù, come è narrato nell'evangelo secondo Giovanni. Appare come un “dialogo tra sordi”: Pilato è radicato e fermo nel suo potere fondato sulla forza e sulla violenza, mentre Gesù guarda al Regno, indica, con le sue parole, la prospettiva di Dio e non quella del potere terreno.- Una iniziativa semplice, ma carica di cura e attenzione all'altro e all'altra: la chiesa riformata di Muralto organizza il “Tavolo della gentilezza”, per promuovere lo scambio gratuito di abiti usati. Con questa azione si intende dare un segnale chiaro contro lo spreco e offrire un'attenzione gentile verso il prossimo. “Ogni gesto, anche il più semplice – spiega l'organizzatrice, Daniela Cassano -, quando alimenta uno spirito di attenzione all'altro, è un modo per dire che siamo una comunità radicata nello spirito di condivisione e di gentilezza che Cristo ci ha insegnato”.
La Luce che forma, trasforma e guida La verità non può essere soppressa indefinitamente dai malvagi. Prima o poi essa verrà fuori a loro vergogna. La verità ha una forza irresistibile. Le verità insegnate da Gesù, la Sua Parola, quando cadono sul un terreno buono e fertile di un cuore onesto e senza pregiudizi, devono essere manifestate con coraggio ed usate con fiducia per l'avanzamento del Regno di Dio, nella certezza che esse trionferanno. È il messaggio che sorge dalle parole apparentemente enigmatiche di Gesù che compaiono in Luca 8:16-18. Vedremo oggi come.Testo completo: https://www.tempodiriforma.it/mw/index.php?title=Predicazioni/Luca/La_Luce_che_forma,_trasforma_e_guida
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. * dagli otto anni in su Continue reading
Antonio Ballarò"La forma del Credo"La redazione del simbolo cristianoPresentazione di Stella MorraEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itIl Credo, nella sua dimensione testuale, non solo è aperto a diverse proposte teologiche, ma tocca ogni esperienza umana. Non è un caso che sia concessa a chiunque la libertà di poter dire «credo» nella propria esistenza, ossia di effettuare la scommessa di fede indipendentemente da qualsiasi condizione di partenza. Quello di cui il Credo fa memoria al singolo non è una risoluzione, ma una garanzia che il credere non contraddice lo sperare.Antonio Ballarò è dottorando in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e insegnante di religione cattolica nella scuola secondaria. I suoi ambiti di ricerca sono la teologia fondamentale, l'ecclesiologia e la teologia pubblica. Nel triennio 2021-2023 ha fatto parte del Comitato di redazione della rivista il Mulino. Ha all'attivo diverse collaborazioni editoriali, anche con la rivista il Regno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gesù ci chiama a servire gli altri, ma per farlo davvero, è necessaria l'umiltà. La maggior parte delle discipline spirituali si concentrano sulla crescita personale, come la preghiera e lo studio delle Scritture, ma servire è una pratica esteriore che mette in atto la nostra fede per il bene degli altri. Gesù, attraverso il Suo esempio di servizio, ci insegna che la vera grandezza nel Regno di Dio si raggiunge mettendo gli altri al primo posto.Nel passo di Giovanni 13, vediamo Gesù che si umilia lavando i piedi dei Suoi discepoli, un atto riservato agli schiavi, dimostrando che la vera leadership nasce dall'umiltà e dal servire gli altri. Questo è l'esempio che dobbiamo seguire, umiliandoci e servendo chi ci sta intorno, come amministratori della grazia di Dio (1 Pietro 4:10). Chiediamoci come possiamo usare i doni che Dio ci ha dato per servire gli altri con amore e umiltà.Inoltre, ci sono tre pratiche che ci aiutano a crescere nella nostra relazione con Dio e a servire meglio gli altri:Studiare la Parola di Dio per conoscerla e viverla pienamente (Giosuè 1:8).Silenzio e solitudine, dove possiamo aspettare attivamente il Signore, ascoltando la Sua voce (Salmo 62:1).Confessione dei peccati per rimuovere il potere del peccato nelle nostre vite e permettere al Spirito Santo di lavorare in noi (Proverbi 28:13).Non basta sentire queste verità, ma dobbiamo viverle. Serviamo gli altri con umiltà, aspettando il Signore e confessando i nostri peccati per ricevere la Sua guarigione. Quando viviamo in questo modo, sperimentiamo di più della Sua presenza e potenza nelle nostre vite.
Con il professore Stefano Gasparri - uno dei massimi esperti viventi a livello mondiale di Alto Medioevo - ho voluto ripercorrere l'intero VIII secolo perché penso che, al di là degli eventi specifici che stiamo coprendo, ogni tanto sia necessario alzare la testa e scrutare dall'alto quello che sta avvenendo. I cambiamenti epocali in corso coinvolgono tre potenze: il regno longobardo di Liutprando, Astolfo e Desiderio, il papato di Gregorio, Zaccaria, Adriano e dei loro successori, i Franchi di Pipino il breve e Carlomagno. Vediamo come si intersecano le loro storie. ---Per acquistare i libri del professore:Italia Longobarda: il Regno, i Franchi, il Papato: https://amzn.to/41F0QqULe isole del rifugio: https://amzn.to/3RjYrwSTempi barbarici: https://amzn.to/4kOffKaVoci dai secoli oscuri: https://amzn.to/4iYO6lILe leggi dei Longobardi: https://amzn.to/4c2KrB7Desiderio: https://amzn.to/4iEdH3F---Per acquistare "Quando Venezia distrusse l'Impero romano":Versione cartacea: LibroVersione ebook: Ebook---Per acquistare gli altri miei libri:IL MIGLIOR NEMICO DI ROMA: https://amzn.to/3DG9FG5 PER UN PUGNO DI BARBARI: https://amzn.to/3l79z3uFUMETTO "AMMIANO": https://www.nubes.live/prodotto/ammianus-vesper-mundi/Iscriviti alla mia mailing list:Link: https://italiastoria.voxmail.it/user/registerTi piace il podcast? sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:Patreon: https://www.patreon.com/italiastoriaTipeee: https://en.tipeee.com/italiastoriaAltri modi per donare (anche una tantum): https://italiastoria.com/come-sostenere-il-podcast/Altri link utili:Tutti i link su Linktree: https://linktr.ee/italiastoria Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
ROMA (ITALPRESS) - Nella terza puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il nuovo format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, e Armando Barucco, ambasciatore della Repubblica Italiana in Marocco. In studio anche l'ambasciatore Ettore Sequi, che analizza il Libro Bianco europeo sulla Difesa. Nella rubrica "Realpolitik" l'ambasciatore Giampiero Massolo parla di Ucraina e delle ipotesi di tregua dopo l'attesa telefonata Trump-Putin.sat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Nella terza puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il nuovo format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, e Armando Barucco, ambasciatore della Repubblica Italiana in Marocco. In studio anche l'ambasciatore Ettore Sequi, che analizza il Libro Bianco europeo sulla Difesa. Nella rubrica "Realpolitik" l'ambasciatore Giampiero Massolo parla di Ucraina e delle ipotesi di tregua dopo l'attesa telefonata Trump-Putin.sat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - “Il Marocco è la porta dell'Africa per l'Italia e per l'Europa” grazie alla “sua posizione geostrategica - dista 12 km dalla Spagna - ma anche per la sua leadership molto consolidata. È un attore molto rispettato per la pace e la sicurezza in Africa e nel Mediterraneo”, un tema su cui "lavoriamo con l'Italia, con cui siamo impegnati nella lotta contro l'immigrazione, contro il fondamentalismo e l'estremismo. Lavoriamo per garantire una stabilità del Mediterraneo”. Lo ha detto Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell'agenzia Italpress.sat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - “Il Marocco è la porta dell'Africa per l'Italia e per l'Europa” grazie alla “sua posizione geostrategica - dista 12 km dalla Spagna - ma anche per la sua leadership molto consolidata. È un attore molto rispettato per la pace e la sicurezza in Africa e nel Mediterraneo”, un tema su cui "lavoriamo con l'Italia, con cui siamo impegnati nella lotta contro l'immigrazione, contro il fondamentalismo e l'estremismo. Lavoriamo per garantire una stabilità del Mediterraneo”. Lo ha detto Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell'agenzia Italpress.sat/mrv
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Oggi nell'Ordine benedettino festeggiamo il beato transito, il giorno della morte del grande patriarca dell'Occidente San Benedetto. Per i monaci, e specialmente per l'abbazia di Montecassino, dove si trovano i resti mortali di San Benedetto, è una grande festa. Noi, per la vostra comodità, inseriamo il commento per le letture del giorno. Ma siate con noi oggi in questo giorno di festa. A una gratuita predilezione divina, alle affettuose e incessanti cure paterne, a una “vigna” accuratamente preparata per portare frutto al tempo del raccolto, corrisponde un’assurda e feroce ingratitudine. È la storia del popolo d’Israele, e i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che Gesù parlava di loro. Scatta la violenza, la vendetta: “Cercavano di catturarlo”. Ma questa parabola riguarda anche ciascuno di noi. Ognuno è una “vigna” amata e curata dal Signore! Fin dal concepimento siamo stati dotati di doni e talenti, chiamati a essere fecondi e a portare frutto, moltiplicando ciò che abbiamo ricevuto. La nostra meta non è un traguardo terreno, ma l’approdo definitivo al Regno di Dio, dove i frutti maturano per l’eternità. L’ingratitudine e la mancata corrispondenza alla divina predilezione portano invece alla perdita inevitabile dei doni, che vengono trasferiti a chi ne sa trarre frutto. Gesù ammonisce: “Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti”. È quanto accadde al popolo d’Israele: dopo aver atteso il Messia, ora che Egli è in mezzo a loro, lo rigettano e lo perseguitano. E questo accade ancora oggi, ogni volta che non sappiamo riconoscere e valorizzare i doni di Dio, quando alla gratuità della sua grazia rispondiamo con ingratitudine, rifiuto, indifferenza o addirittura disprezzo. Grande è la nostra responsabilità davanti a Dio! A noi, che abbiamo ricevuto tanto - la fede, i sacramenti, le innumerevoli grazie - sarà chiesto di più nel giudizio finale. Gesù ci ricorda che i talenti devono crescere e moltiplicarsi, per la gloria di Dio e per la nostra santificazione. E ci mette in guardia: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci”. Anche la Quaresima è una perla preziosa da coltivare, un tempo sacro donato per camminare verso la Pasqua. Proposito del giorno: Ricorda i doni di Dio! Ripeti più spesso il tuo grazie.
La Bandiera Italiana - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello A2 / B1#flag #nationalfahne #italy #vhsSignificato e storia della bandiera italianaBuongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti al nuovo episodio numero 173 di Tulip.Oggi voglio raccontarvi il significato e la storia della bandiera italiana. Anche se molti pensano che i colori verde, bianco e rosso siano i colori della pizza Margherita, ebbene questa nonè la vera origine della bandiera italiana, anzi la pizza Margherita prende proprio i colori della bandiera perché, secondo quanto si racconta, un pizzaiolo aveva creato la pizza Margherita in onore della Regina Margherita di Savoia, in visita a Napoli, facendo una pizza con i colori della bandiera, molto patriottica.Torniamo alla bandiera. Cosa significano i colori verde, bianco e rosso, che devono essere proprio inquest'ordine?Il verde indica libertà ed uguaglianza e anche speranza, la speranza di raggiungere l'unità della Nazione. Il bianco è simbolo di fede e il rosso significa amore. Secondo alcuni i colori avrebbero anche un altro significato: il verde per simboleggiare i prati e le colline italiane, il bianco per la neve delle montagne e il rosso ricorda il sangue versato dai soldati per la patria.La bandiera italiana nasce il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia. All'epoca l'Italia non era ancora unita, anzi era divisa in molti piccoli Stati. Un anno prima, nel 1796 Napoleone arriva in Italia a capo dell'Armata d'Italia e con la guerra della prima coalizione, combatte gli Stati monarchici, cioè il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e i vari ducati e le repubbliche diventano “sorelle” della repubblica francese, ...The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Matteo capitolo 5 versetti da 1 a 12. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 19 Gennaio 2025.Titolo del messaggio: "Otto motivi per l'incomparabile felicità dei cittadini del Regno dei Cieli"MATTEO 5 V1-121 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, 2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo: 3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. 4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. 5 Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. 6 Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta. 8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
Edoardo Angelino"RDI. Il muro di Firenze"Besa Muciwww.besamucieditore.itDurante la conferenza di Yalta (febbraio 1945) Roosevelt e Stalin decidono di dividere l'Italia in due parti come la Germania. Nel Nord nasce la Repubblica Democratica Italiana (RDI), simile alla DDR (Germania Orientale) e sotto l'influenza sovietica; al Sud, invece, resta il Regno d'Italia sotto la monarchia sabauda, fortemente condizionata dalla Chiesa e dagli USA. La Repubblica Democratica Italiana segue il destino degli stati dell'Europa Orientale ed è scossa da rivolte e repressioni fino alla caduta del Muro di Firenze nell'89 e alla successiva riunificazione con il Regno. Il Regno del Sud invece ha uno sviluppo industriale impetuoso di tipo occidentale, con tutti i pregi e i difetti del capitalismo. In questo scenario è ambientata la vicenda di Amedeo Millero, professore che per quarant'anni insegna storia e marxismo leninismo nel liceo della sua città in Piemonte, acquistandosi fama di docente severissimo e spietato. Egli, ormai in pensione, alla fine del marzo '91 prende il treno per Roma e durante il viaggio rievoca il proprio passato non in modo lineare, ma alternando episodi recenti ad altri lontani.Il libro, attraverso le vicende del protagonista, fa emergere una storia d'Italia fantastica ma possibile, indaga sui meccanismi che hanno portato l'utopia marxista a trasformarsi nel socialismo reale e sui rapporti tra intellettuali e potere in un regime dittatoriale.Edoardo Angelino (Alessandria, 1950) vive ad Asti. Docente in pensione, ha insegnato Storia e filosofia nel Liceo Scientifico della sua città e attualmente tiene lezioni di Geopolitica all'Università delle Tre Età. Ha esordito con il romanzo L'inverno dei mongoli, per Einaudi, grazie al quale si è aggiudicato il Premio Berto 1995 ed è entrato nei finalisti del Premio Alassio. Ha pubblicato anche, con Paolo Berta, Un tuffo nella vita (Lindau, 2016). Per Besa ha già pubblicato Binario morto (1998), vincitore del Premio Fedeli come miglior romanzo poliziesco dell'anno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Introduzione al sermone inaugurale del Re, predicata dal Pastore Jonathan Whitman. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 12 Gennaio 2025.Titolo del messaggio: "Chi sono i veri sudditi del regno? Il sermone inaugurale del Re"
È stato firmato oggi dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e dal Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina il nuovo accordo quadriennale per la crescita delle imprese italiane. Il programma congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro da qui al 2028 per dare nuovo slancio al sistema produttivo nazionale, cogliere le opportunità di strumenti come Transizione 5.0 e intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Il nuovo accordo consolida e rinnova la collaborazione avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito ad evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Di ciò abbiamo discusso insieme a Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Allarme su titoli Gb e sterlina, Reeves si difende ai ComuniAutodifesa alla Camera dei Comuni per la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, numero due del governo laburista di Keir Starmer e prima donna al vertice delle Finanze e del Tesoro nella storia britannica, già a rischio dopo soli sei mesi di mandato sulla scia dei venti di tempesta che soffiano sull'economia del Regno: con tanto di critiche roventi alla sua azione dopo l'impennata negli ultimi giorni dell'allarme sul debito pubblico, sui rendimenti dei titolo di Stato e sul calo della sterlina. Abbiamo approfondito il tema con Nicol Degli Innocenti, Sole24OreAltra giornata di passione per i treni. Ipotesi di una riduzione del 15% delle corseDopo il caos treni nel Nord Italia nel fine settimana, con migliaia di viaggiatori bloccati, ritardi superiori alle due ore (in qualche caso anche oltre le tre ore) e ripercussioni sull'intera rete a causa si un guasto alla linea aerea danneggiata dal pantografo di un treno. E i disagi di ieri che hanno interessato la circolazione ferroviaria sulla linea ad Alta Velocità Roma-Napoli a causa di un inconveniente tecnico verificatosi in prossimità di Gricignano, provincia di Caserta. Oggi altra giornata di passione a causa di un guasto alla linea tra Valdarno e Arezzo sulla tratta ad Alta velocità Firenze-Roma. Cerchiamo di capire di più di questa annosa questione con Marco Morini, Il Sole 24 Ore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,sulla via del mare, oltre il Giordano,Galilea delle genti!Il popolo che abitava nelle tenebrevide una grande luce,per quelli che abitavano in regione e ombra di morteuna luce è sorta».Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.Parola del Signore.
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La recente apertura della nuova sede di Palazzo Citterio ha ampliato gli orizzonti della Pinacoteca di Brera nella direzione di una Grande Brera; i nuovi spazi espositivi accolgono le collezioni di arte contemporanea e mostre temporanee. E tuttavia tutte queste novità sono solo l'ultima tappa di un lungo percorso iniziato nel Medioevo, quando Brera era uno spazio vuoto ai margini della città. La vocazione di Brera per le arti e le scienze prende forma con l'arrivo dei Gesuiti nella seconda metà del Cinquecento; la loro missione è la formazione delle classi dirigenti milanesi, come racconta Flavio Rurale. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1773, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria fonda qui l'Accademia di Belle Arti e la Biblioteca braidense. Infine con l'arrivo dei Francesi di Napoleone Milano assume un'importanza nuova come capitale del Regno d'Italia; e l'apertura della Pinacoteca di Brera sul modello del Louvre, nelle parole di Antonio De Francesco, rafforza proprio l'identità cittadina. L'identità di Brera prende forma così, secolo dopo secolo, strato dopo strato, integrando il passato senza rigide contrapposizioni, riflette lo storico dell'arte Marco Carminati passeggiando per le vie di un quartiere ormai centrale e prestigioso; mentre l'architetto Luca Molinari ha cercato di dare ordine e senso a questo lungo cammino curando la mostra «La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze».undefined
Fabio Biondi und die Oper - passt das zusammen? Gemeinsam mit seinem Ensemble Europa Galante liefert der Geiger und Dirigent aus Palermo einen neuen Beweis: durch seine Neueinspielung von Giuseppe Verdis Jugendwerk "Un giorno di regno".
Con questa puntata tocchiamo un tema sempre legato alla seconda Guerra Mondiale ma diverso. Abbiamo intitolato la puntata “Episodio 91. I Carabinieri al Nord. I Carabinieri del Battaglione Triestino”. Si è già parlato (episodio 88) del gruppo Carabinieri di Trento e anche di Malga Bala (episodio 89). Ora ci è sembrato importante dare un'altra prospettiva ai Carabinieri che si trovarono a vivere e a combattere nella zona d'operazioni del Litorale Adriatico, quella parte della Venezia Giulia occupata e governata direttamente dai tedeschi, escludendo da ogni possibile azione il governo della Repubblica Sociale Italiana. Così i militari italiani nell'area e anche i Carabinieri dovettero accettare le disposizioni imposte dalla Germania e cercarono invece di contrastare per quanto possibile sia la tracotanza dei nuovi occupanti, sia l'aggressività della resistenza slovena che cercava una vendetta dopo quanto subito durante l'occupazione italiana della provincia di Lubiana, addirittura annessa al Regno d'Italia. Anche in questa puntata vogliamo raccontare una storia speciale di quegli uomini, di quei Carabinieri che seppero scegliere rimanendo in servizio e proteggendo il movimento resistenziale o entrandone a far parte come alcuni militari dell'Arma decisero di fare, sino a raggiungere incarichi importanti soprattutto nel battaglione triestino o nella Divisione Garibaldi Natisone. Per un approfondimento si rinvia a Enrico Cernigoi, La brigata d'Assalto “Triestina” nella Zona d'Operazioni Litorale Adriatico. Una storia militare, 1943-1945, Associazione culturale Tempora, Le Poligrafiche San Marco di Cormons, 2014.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».Parola del Signore.
Si infiamma nuovamente il dibattito sui futuri sviluppi di Bitcoin. Stavolta il protagonista è Check_Template_Verify (OP_CTV), un upgrade che promette di far scalare Bitcoin a miliardi di utenti. Ma tutto ha un prezzo. Scopriamo insieme quale.Inoltre: la corte d'appello USA ribalta la sentenza Tornado Cash, cosa ci insegna il sito che prezza tutti i beni del mondo in satoshi, tutti i dettagli sulle riserve strategiche del Regno del Buthan, e un'incredibile mostra nella Banca Centrale argentina.It's showtime!
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
E' stata fatta la visita urologica. Il responso del Piccolo Dave. Tutto bene.Matteo de Robertis è il titolare del Ristorante Romanzo di Livorno dove si cucina la carne di coccodrillo. Molto tenera.Roberto da Venezia, vestito con maglia trumpiana diventa editorialista per un giorno.Telefonatina alla signora Flora-Fauna sui fatti di Napoli. Finisce malissimo. NANNANNAA NANNANNA NANNNANANNANNANABenedetta dal Regno di Agartha e la pedofilia tra i bambini portata avanti dai bambini di Hollywood. Si fanno nomi e cognomi. Franco Branciaroli, attore molto conosciuto... esperto di sessualità.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La crocifissione di Gesu'24 Così Pilato decretò la morte di Gesù, come avevano richiesto. 25 Liberò quindi Barabba, lʼuomo arrestato per insurrezione e omicidio, come richiedeva il popolo. Consegnò poi Gesù nelle loro mani, perché ne facessero ciò che volevano.26 Mentre la folla portava via Gesù, costrinsero un certo Simone di Cirene, che tornava in quel momento dai campi, a seguire il corteo, portando la croce di Gesù. 27 Una gran folla li seguiva, fra cui molte donne prostrate dal dolore.28 Ma Gesù si volse verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per voi stesse e per i vostri figli, perché, 29 ecco, si stanno avvicinando giorni in cui saranno fortunate le donne senza figli! 30 Gli uomini imploreranno le montagne, gridando: “Cadeteci addosso! Schiacciateci!” E chiederanno alle colline di ricoprirli. 31 Perché se hanno fatto queste cose a me, che sono lʼalbero della vita, che mai faranno a voi?!»32-33 Intanto altri due criminali venivano condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là, tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai lati.34 «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno».Poi i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti. 35 La folla stava a guardare mentre i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se riesce a salvare se stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!»36 Anche i soldati lo insultavano e gli offrivano dellʼaceto da bere. 37 E dicevano: «Se sei il re dei Giudei, salva te stesso!»38 Sulla croce, sopra la sua testa, era stata inchiodata unʼiscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei».39 Uno dei malviventi appeso alla croce vicino alla sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!»40 Ma lʼaltro lo rimproverava. 41 «Non temi dunque Dio, nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti, ma questʼuomo non ha fatto nulla di male!» 42 Poi disse: «Signore Gesù, ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno».43 E Gesù rispose: «Io ti assicuro che oggi tu sarai con me in Paradiso».44 Era ormai mezzogiorno e le tenebre scesero su tutto il paese per tre ore, fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era oscurato. 45 Improvvisamente, il grosso velo del tempio si squarciò in due.46 Gesù gridò: «Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito» Detto questo, spirò.47 E il centurione romano, responsabile delle esecuzioni, dopo aver visto ciò che era accaduto, fu preso dal timore di Dio e disse: «Questʼuomo era davvero innocente!»48 Anche la folla che era venuta per assistere alla crocifissione, quando vide che Gesù era morto, se ne tornò a casa profondamente addolorata. 49 Nel frattempo, gli amici di Gesù, con le donne che lo avevano seguito dalla Galilea, se ne stavano ad osservare in lontananza.Support the Show.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Metti a frutto quel che ti e' dato«A chi sarà dato…»11 Siccome erano vicini a Gerusalemme, Gesù raccontò una parabola per chiarire il malinteso che il Regno di Dio sarebbe cominciato di lì a poco:12 «Un aristocratico, che viveva in una data provincia, fu convocato nella lontana capitale dellʼimpero, per essere incoronato re del suo paese. 13 Prima di partire, mandò a chiamare dieci ministri e diede a ciascuno di loro una certa somma di denaro da investire, mentre era assente. 14 Ma alcuni suoi sudditi lo odiavano e gli inviarono una “dichiarazione dʼindipendenza”, in cui si diceva che si erano ribellati e che non lo avrebbero riconosciuto come loro re.15 Al suo ritorno, lʼaristocratico fece chiamare i ministri ai quali aveva dato il denaro per sapere che cosa ne avessero fatto e quanto avesse fruttato.16 Il primo lo informò di un guadagno straordinario: dieci volte la somma che gli era stata affidata.17 “Benissimo”, esclamò il re. “Sei davvero in gamba! Sei stato fedele per quel poco che ti ho dato e, per ricompensa, ti nominerò governatore di dieci città”.18 Anche il secondo aveva fatto un ottimo guadagno: cinque volte la somma originale.19 “Bene”, disse il suo padrone. “Ti farò governatore di cinque città”.20 Ma il terzo uomo riportò soltanto il denaro che aveva ricevuto. “Lʼho tenuto al sicuro”, si scusò. 21 “Temevo che tu esigessi i miei profitti, perché sei un uomo duro con cui trattare, pronto a prendere ciò che non è tuo, e perfino a confiscare i raccolti che altri hanno piantato!” 22 “Servo vile e malvagio!” gridò il re. “Dunque, sarei un uomo duro?! Ebbene, da uomo duro mi comporterò nei tuoi confronti! Se mi conoscevi così a fondo e sapevi che pretendo perfino ciò che non mi appartiene e confisco i raccolti che non ho seminato, 23 allora perché non hai depositato il denaro in banca per farmi avere almeno degli interessi?”24 Poi, rivolgendosi agli altri presenti, ordinò: “Togliete il denaro a costui e datelo a quello che ha guadagnato più di tutti”.25 “Ma, Signore”, obiettarono, “ne ha già abbastanza!”26 “Sì”, rispose il re, “ma io vi dico che quelli che hanno, otterranno di più, mentre quelli che hanno poco, verranno privati anche di quello. 27 Ed ora, per quanto riguarda quei miei nemici che si sono ribellati, portateli qui e giustiziateli in mia presenza”».La folla acclama Gesù28 Dopo aver raccontato questa storia, Gesù si diresse verso Gerusalemme, camminando alla testa dei discepoli.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il giovane ricco18 Un giorno, Gesù raccontò ai discepoli una storia per insegnar loro che bisogna pregare, pregare sempre, senza stancarsi, finché non si è esauditi:2 «In una città viveva un giudice, un uomo che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno. 3 Nella stessa città cʼera anche una vedova che si recava spesso dal giudice, chiedendo che le fosse resa giustizia, per un torto che aveva subìto. 4-5 Per qualche tempo il giudice non ne volle sapere, ma lʼinsistenza dellʼaltra gli dava fastidio. Alla fine pensò: “Non temo Dio, e neppure gli uomini, ma questa donna mi sta proprio seccando! Vedrò che le sia fatta giustizia, così finalmente non verrà più a scocciarmi!”»6 Poi il Signore aggiunse: «Se perfino un cattivo giudice arriva a convincersi, dietro forti insistenze, 7 volete che Dio non faccia sicuramente giustizia ai suoi figli che lo implorano giorno e notte? 8 Certamente sì! Risponderà loro con prontezza. Ma quando io, il Messia, tornerò, quanti ne troverò che hanno fede (e pregano)?».9 Poi raccontò questa storia, diretta a certuni che in cuor loro sono convinti di essere giusti e disprezzano gli altri: 10 «Due uomini andarono al tempio a pregare. Uno era un Fariseo ipocrita e pieno di sé, lʼaltro un esattore delle tasse disonesto. 11 Lʼorgoglioso Fariseo se ne stava in piedi e pregava così: “Grazie Dio, perché non sono un peccatore come tutti gli altri, specialmente come quellʼesattore delle tasse là in fondo! Perché non imbroglio la gente, non commetto adulterio, 12 digiuno due volte la settimana e offro al tempio la decima parte di tutto ciò che guadagno”.13 Lʼesattore, intanto, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, mentre pregava, ma, battendosi il petto per il dolore, diceva: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” 14 Ebbene, ve lo dico io: fu questo peccatore, e non il Fariseo, a ritornare a casa perdonato! Perché lʼorgoglioso sarà umiliato, ma lʼumile sarà onorato!».15 Un giorno portarono a Gesù dei bambini, perché li toccasse e li benedicesse. Ma i discepoli cominciarono a sgridare quelli che li portavano.16-17 Gesù, invece, richiamò i bambini vicino a sé e disse ai discepoli: «Lasciate che i piccoli vengano da me, non mandateli via, perché il Regno di Dio appartiene a chi ha le stesse qualità di questi bambini. Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Dio abbi pieta' di me peccatore"18 Un giorno, Gesù raccontò ai discepoli una storia per insegnar loro che bisogna pregare, pregare sempre, senza stancarsi, finché non si è esauditi:2 «In una città viveva un giudice, un uomo che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno. 3 Nella stessa città cʼera anche una vedova che si recava spesso dal giudice, chiedendo che le fosse resa giustizia, per un torto che aveva subìto. 4-5 Per qualche tempo il giudice non ne volle sapere, ma lʼinsistenza dellʼaltra gli dava fastidio. Alla fine pensò: “Non temo Dio, e neppure gli uomini, ma questa donna mi sta proprio seccando! Vedrò che le sia fatta giustizia, così finalmente non verrà più a scocciarmi!”»6 Poi il Signore aggiunse: «Se perfino un cattivo giudice arriva a convincersi, dietro forti insistenze, 7 volete che Dio non faccia sicuramente giustizia ai suoi figli che lo implorano giorno e notte? 8 Certamente sì! Risponderà loro con prontezza. Ma quando io, il Messia, tornerò, quanti ne troverò che hanno fede (e pregano)?».9 Poi raccontò questa storia, diretta a certuni che in cuor loro sono convinti di essere giusti e disprezzano gli altri: 10 «Due uomini andarono al tempio a pregare. Uno era un Fariseo ipocrita e pieno di sé, lʼaltro un esattore delle tasse disonesto. 11 Lʼorgoglioso Fariseo se ne stava in piedi e pregava così: “Grazie Dio, perché non sono un peccatore come tutti gli altri, specialmente come quellʼesattore delle tasse là in fondo! Perché non imbroglio la gente, non commetto adulterio, 12 digiuno due volte la settimana e offro al tempio la decima parte di tutto ciò che guadagno”.13 Lʼesattore, intanto, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, mentre pregava, ma, battendosi il petto per il dolore, diceva: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” 14 Ebbene, ve lo dico io: fu questo peccatore, e non il Fariseo, a ritornare a casa perdonato! Perché lʼorgoglioso sarà umiliato, ma lʼumile sarà onorato!».15 Un giorno portarono a Gesù dei bambini, perché li toccasse e li benedicesse. Ma i discepoli cominciarono a sgridare quelli che li portavano.16-17 Gesù, invece, richiamò i bambini vicino a sé e disse ai discepoli: «Lasciate che i piccoli vengano da me, non mandateli via, perché il Regno di Dio appartiene a chi ha le stesse qualità di questi bambini. Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».Support the Show.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' annuncia la Sua 2a venuta20 Un giorno, i Farisei chiesero a Gesù: «Quando comincerà il Regno di Dio?» Gesù rispose: «Il Regno di Dio non si avverte da segni visibili. 21 Non si potrà dire: “Eccolo qui, da questa parte”, o “eccolo là”. Il Regno di Dio è già in mezzo a voi!»22 Più tardi, Gesù riprese lʼargomento con i suoi discepoli: «Verrà il tempo in cui voi desidererete con tutte le vostre forze la mia presenza, anche per un giorno soltanto, ma io non sarò più qui. 23 Diranno che sono ritornato. “Eccolo qui, eccolo là!” diranno, ma voi non credeteci e non mettetevi alla mia ricerca. 24 Perché, quando tornerò, lo saprete senza ombra di dubbio. Il mio ritorno balzerà agli occhi come il lampo che balena da un punto allʼaltro del cielo. 25 Prima, però, devo soffrire molto ed essere respinto dagli uomini di questa generazione.26 Quando tornerò, il mondo sarà indifferente alle cose di Dio, proprio come lo era la gente ai tempi di Noè. 27 Mangiavano, bevevano e facevano lʼamore. Tutto procedeva come sempre, fino al giorno in cui Noè entrò nellʼarca; allora venne il diluvio che li spazzò via tutti.28 Quando tornerò, il mondo sarà come ai tempi di Lot. La gente si occupava degli affari quotidiani: mangiava, beveva, comprava, vendeva, piantava alberi e costruiva case, 29 fino al mattino in cui Lot lasciò Sòdoma. Allora dal cielo Dio fece piovere fuoco e lava, e li distrusse tutti. 30 Proprio così, tutto procederà normalmente, fino al momento del mio ritorno.31 Allora, quelli che quel giorno saranno fuori casa non dovranno ritornare per fare i bagagli; e chi sarà nei campi non dovrà rientrare in città. 32 Ricordatevi come finì la moglie di Lot! 33 Chi cercherà di salvare ad ogni costo la propria vita, la perderà; chi invece, darà la propria vita, la salverà. 34 Quella notte, quando tornerò, due uomini dormiranno nella stessa stanza: uno sarà preso, lʼaltro sarà lasciato. 35-36 Due donne saranno occupate insieme nei lavori di casa: una sarà presa e lʼaltra lasciata; e due uomini lavoreranno fianco a fianco nei campi; uno sarà preso e lʼaltro lasciato». Allora i discepoli gli chiesero:37 «Signore, ma dove saranno presi?» Gesù rispose: «Dove cʼè un cadavere, là si riuniscono gli avvoltoi!lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' condanna l'avariziaGesù racconta altre parabole16 A questo punto Gesù raccontò ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore che si occupava dei suoi affari, ma presto venne a sapere che questo amministratore sperperava i suoi averi.2 Così il padrone lo chiamò e gli disse: “È vero quello che dicono: che tu mi stai derubando?! Presentami tutti i conti, perché da adesso sei licenziato!”3 Il contabile pensò tra sé: “Ed ora che faccio disoccupato? Mi metto a zappare la terra? No, non ne ho la forza. Vado a chiedere lʼelemosina?… No, mi vergognerei. 4 Ma so io che cosa devo fare. Fra un poʼ avrò un sacco di amici, che si prenderanno cura di me, anche se sarò a spasso!” 5-6 Poi, ad uno ad uno, chiamò i debitori del suo padrone per esaminare la situazione. Al primo chiese: “Dimmi, quantʼè il tuo debito?” “Gli debbo circa quattrocento litri di olio di oliva”, rispose lʼuomo. “Ecco il contratto che hai firmato”, disse lʼamministratore, “scrivine subito un altro per la metà di ciò che gli devi!”7 Si presentò un altro debitore: “Quanto devi al mio padrone?” gli chiese lʼamministratore. “Mille sacchi di grano”, fu la risposta. “Ecco”, suggerì lʼaltro, “sostituisci la tua fattura con questa per ottocento sacchi!” 8 Ebbene, il ricco padrone dovette ammirare il mascalzone, perché era stato così astuto, perché gli uomini di questo mondo, nei loro rapporti di affari, sono più furbi degli uomini di Dio. 9 E così vi dico: fatevi amici con la ricchezza materiale, cosicché quando finisce, sarete benvenuti in cielo. 10 Se non siete onesti nelle piccole cose, non lo sarete neppure nelle cose importanti. E chi è disonesto nelle piccole cose, lo è anche nelle cose importanti. 11 E se non ci si può fidare di voi per quanto riguarda le ricchezze del mondo, chi vi affiderà le vere ricchezze del cielo? 12 Se non siete onesti nellʼamministrare ciò che appartiene agli altri, chi vi affiderà quello che vi aspetta?13 Nessuno infatti può servire due padroni. Odierete uno e amerete lʼaltro, o viceversa; sarete entusiasti di uno e disprezzerete lʼaltro. Non potete servire contemporaneamente Dio e il denaro!»14 I Farisei, dato il loro attaccamento al denaro, naturalmente accolsero con scherno queste parole.15 Allora Gesù disse loro: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori. Ciò che è esaltato fra gli uomini è ripugnante agli occhi di Dio. 16 Finché Giovanni Battista non cominciò a predicare, le leggi di Mosè e i messaggi dei profeti erano le vostre uniche guide. Ma Giovanni vi annunciò la buona notizia che il Regno di Dio verrà presto ed ora moltitudini di persone premono per entrarvi. 17 Ma questo non significa che la legge non sia più valida, no di certo, nemmeno nel più piccolo paragrafo! La legge è forte e incrollabile come il cielo e la terra.Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Non metterti nei primi posti"Invito a pranzo14 Un sabato Gesù era a pranzo in casa di un capo dei Farisei. 2 Siccome cʼera lì presente un uomo sofferente di idropisia, i Farisei tenevano dʼocchio Gesù, per vedere se lʼavrebbe guarito.3 Gesù disse ai Farisei e ai dottori della legge, che stavano lì attorno: «Allora, è permesso dalla legge guarire un malato di sabato, oppure no?»4 Ma quelli non rispondevano. Allora Gesù prese lʼuomo per mano, lo guarì e lo mandò via.5 Poi si rivolse agli altri e domandò: «Chi di voi non lavora il sabato? Se a qualcuno di voi cade nel pozzo un figlio o il bue, non cercherà forse, di tirarli fuori subito, anche se è sabato?»6 Di nuovo nessuna risposta.7 Quando Gesù sʼaccorse che tutti quelli che venivano a pranzo cercavano di sedersi nei posti migliori, diede loro questo consiglio: 8 «Se sei invitato ad un pranzo di nozze, non cercare di sederti al posto migliore. Perché, se si presenta qualcuno più importante di te, 9 il padrone di casa lo porterà dove te ne stai seduto e ti dirà: “Lascia a questʼuomo il tuo posto!” E tu, imbarazzatissimo, dovrai alzarti e andare in un posto qualsiasi rimasto libero in fondo alla tavola!10 Fai così, invece: quando sei invitato ad un pranzo, vaʼ a sederti allʼultimo posto, così che, quando chi ti ha invitato se ne accorgerà, si avvicinerà per dirti: “Amico mio, per te cʼè un posto migliore di questo!” Così sarai onorato di fronte a tutti gli altri invitati. 11 Perché chi cerca di elevarsi, sarà umiliato; chi invece si umilia, sarà innalzato». 12 Poi si rivolse allʼuomo che lo aveva invitato e gli disse: «Quando prepari un pranzo, non invitare amici, fratelli, parenti o ricchi vicini, che possono contraccambiare lʼinvito. 13 Invita invece i poveri, gli zoppi, gli storpi e i ciechi. 14 Allora, alla risurrezione di coloro che temono Dio, il Signore ti ricompenserà per avere invitato quelli che non possono contraccambiare».15 A queste parole, un uomo che sedeva a tavola con Gesù esclamò: «Beato chi parteciperà al banchetto del Regno di Dio!Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gerusalemme, Gerusalemme...22 Gesù andava di città in città, di villaggio in villaggio, e strada facendo insegnava alla gente. Intanto sʼavvicinava sempre più a Gerusalemme.23 Un tale gli chiese: «Saranno soltanto pochi i salvati?»Ed egli rispose: 24-25 «La porta per il cielo è stretta. Datevi da fare per entrarvi, perché sono tanti davvero quelli che cercano di entrare, ma quando il capo di casa avrà chiuso la porta, allora sarà troppo tardi! E se allora vi troverete fuori a bussare e a pregare: “Signore, aprici la porta!” egli vi risponderà: “Io non vi conosco!”26 Allora voi direte: “Ma noi abbiamo mangiato e bevuto con te e tu hai insegnato per le nostre strade…”27 Ed egli replicherà: “Ve lo ripeto, non vi conosco. Non potete entrare qui, colpevoli come siete. Andatevene!”28 Allora piangerete, digrignando i denti, perché vedrete Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio, mentre voi ve ne starete fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio. 30 Tenete in mente questo: alcuni che sono disprezzati ora, saranno molto onorati dopo; ed alcuni che adesso sono tenuti in grande considerazione, in seguito saranno i meno importanti».31 Poco dopo alcuni Farisei gli dissero: «Vaʼ via di qui, se vuoi salvare la pelle, perché Erode vuole ucciderti!»32 Gesù rispose: «Andate a dire a quella volpe che continuerò a cacciare i demòni e a compiere miracoli di guarigione oggi e domani; e il terzo giorno raggiungerò la mia destinazione. 33 Certo, devo camminare oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta di Dio sia ucciso, se non a Gerusalemme!34 Gerusalemme, Gerusalemme, città che uccidi i profeti e lapidi tutti quelli che Dio ti manda per aiutarti. Quante volte ho voluto riunire i tuoi figli, come la chioccia protegge la covata sotto le ali! Ma tu non hai voluto! 35 Ebbene, ora la vostra casa vi sarà lasciata deserta. E non mi rivedrete più, finché non direte: “Benvenuto colui che viene nel nome del Signore”Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.