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Gli Aneddoti del Lunedì è una rubrica che prevede l'uscita di brevi podcast aneddoti il lunedì mattina alle 7, per cominciare la settimana bene ma non benissimo.Prodotta dall'Ass. Culturale Atelier.Scritta e realizzata da Alan Zamboni.Sound design: Matteo D'Alessandro (https://www.matteodalessandro.com/)Per chi volesse info sul libro “L'atomo sfuggente” questo è il link al sito della casa editrice: https://www.mondadori.it/libri/latomo-sfuggente-alan-zamboni/Il romanzo è disponibile in tutte le librerie e gli store onlinePer sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per sostenere il progetto dedicato alla scienza a Berlino:https://associazioneatelier.it/in10cities/Per contatti: associazioneatelier@gmail.comPer donare ad Atelier APS (iscritta al RUNTS - terzo settore) il 5 per mille: CF = 98181440177
Un Mistero A Firenze In Toscana c'è tanta magia: colline decorate con olivi, vigneti e cipressi, campanili che suonano ovunque, giardini nascosti, e ovviamente città incantate, piene di storia e bellezza, dove artisti famosi hanno creato opere d'arte meravigliose.In questo racconto ci troviamo nella città di Firenze, dove la magia abbonda e in ogni angolo si nascondono leggende.Un fiume chiamato Arno l'attraversa; e fra i tanti ponti ce n'è uno che giustamente è un po' più famoso degli altri: il Ponte Vecchio. In quelle case sospese adesso non ci abita più nessuno. Ogni giorno è pieno di turisti che lo fotografano e lo vengono a visitare da tutto il mondo, ma tanti e tanti anni fa su questo ponte c'erano macellai, pescivendoli e conciatori come se fosse un mercato, una piazza sospesa sull'Arno e la vita quotidiana era ben diversa dai giorni d'oggi.Ai tempi di questa storia le botteghe erano tutte gioiellerie di proprietà di mastri orafi, che lì ci vivevano, lavoravano e vendevano gioielli d'oro e preziosi di altissima qualità. Era uno dei cuori della città dove i fiorentini del tempo si ritrovavano e si fermavano a chiacchierare mentre andavano e venivano da una parte all'altra del fiume. Anche i ragazzini ci passavano le giornate divertendosi a giocare correndo da un lato all'altro indisturbati.A questo punto dovete sapere che da qualche giorno avvenivano piccoli furti nelle botteghe degli artigiani. Oro e preziosi sparivano come se rubati dal vento, in silenzio e di sorpresa, senza lasciare traccia. Chi sa chi lo sa? Chi poteva essere il colpevole?Gli orafi si riunirono, dopo la chiusura dei negozi, proprio sul ponte."Ma che cosa sta succedendo?" disse uno."Boh, a saperlo…" disse un altro."E mica si può andare avanti così, a passare da bischeri!"Bernardo, uno degli orafi, disse: "Va bene che sono un po' sbadato, ma di sicuro non sono cieco da non vedere se mi manca dell'oro dalla bottega."E via a farsi domande e interrogarsi fra di loro per cercare di trovare una spiegazione per questi furti, scoprire il ladro e magari ritrovare il maltolto.Insomma, era ormai da settimane che dalle botteghe sparivano pagliuzze della lavorazione dell'oro e vari oggetti preziosi — e tutto questo succedeva sotto gli occhi di tutti ma nessuno aveva visto niente.A chi dare la colpa se non a quei monelli dispettosi che si divertivano a giocare a pallone sul ponte! Fra partitelle, risate, corse, giochi vari e nascondino, chissà se qualcuno di loro non si era messo a rubare qua e là.Passarono altri giorni e altro oro era svanito nel nulla. Gli orafi, stanchi di questa storia, uscirono sul ponte e gridarono a gran voce tutti insieme: "Ora ci siamo proprio divertiti ed è ora di farla finita! Catturiamo il ladro!"Anche il fornaio Giulio uscì sull'uscio della sua bottega, a sinistra, in fondo al ponte, e benché non avesse capito di preciso cosa stava succedendo, mostrò a tutti le mani piene di farina gridando: "Io non c'entro, lo giuro! Le mani in pasta le ho solo perché sono sempre a preparare le focacce da cuocere in forno."E così dicendo si unì agli altri gridando: "Prendiamo il ladro con le mani nel sacco prima che quel sacco diventi quello della farina!"In quel fermento, Lapo, un ragazzino assai furbo e curioso, figlio dell'orafo Bernardo che era amico di tutti e giocava insieme agli altri ragazzini sul ponte, dopo aver riflettuto pensò: "C'è qualcosa che non mi torna: noi ragazzi non rubiamo, di chi può essere la colpa?"Così Lapo decise di indagare per conto suo. Perché come gli diceva sempre suo nonno: "conta più una cosa fatta che cento da fare" e poi aggiungeva che "se fai da te fai per tre."Allora, senza tanti discorsi, la sera seguente si organizzò, procurandosi una lente d'ingrandimento, un quaderno con matita per prendere note e una lanterna che lo avrebbe accompagnato nel buio. Quest'ultima la teneva stretta con una mano un po' tremolante, ma non c'era da esitare — la situazione non si sarebbe risolta da sola.All'imbrunire, si avviò dal Ponte Vecchio, dove abitava con suo babbo sopra la bottega, verso la colonna di Piazza Santa Trinita.Lì sopra c'era, e c'è ancora, la Statua della Giustizia che troneggiava così alta da toccare il cielo. Il percorso non era lungo, ma quella sera ci mise più del normale, perché osservava tutto con attenzione e curiosità. Guardava a destra, a sinistra, nei chiassi, oltre il parapetto del Lungarno e se vedeva un sasso spostava anche quello: "non si sa mai dove si possono trovare degli indizi" pensava.Aveva sentito dire che la colonna e la statua della Giustizia fossero magiche e piene di segreti. Ma la cosa più stupefacente era che dalla sua sommità, dove appunto si trovava la statua, si potesse vedere quello che succedeva in ogni punto della città — come si sa la giustizia vede e sa tutto.Arrivato in Piazza Santa Trinita, fece un gran sospiro, mosse un ultimo passo e ai piedi della colonna — che sorpresa… incontrò una lumaca."Una lumaca?" direte voi. "Eh, proprio una lumaca con tanto di casa sulle spalle, con le luci alle finestre e un caminetto acceso" Davvero, ve lo dico io… Credeteci… Insomma era lì, che si muoveva, lenta sì, ma determinata. Quando sentì il passo leggero del visitatore inatteso, si insospettì e ritirando le antenne come fossero freni, si fermò di botto e disse:"Altolà! Chi va là? Ma te chi sei e dove vai? Non starai mica cercando guai, a girellare solo soletto a quest'ora del crepuscolo?""No, ma che guai… anzi, tutt'altro Signora Lumaca" rispose Lapo, "io dovrei andare in cima alla colonna per vedere cosa sta succedendo sul Ponte Vecchio. Ci sono delle cose che non tornano tanto bene e sto indagando. Come può vedere ho pure la lente d'ingrandimento e il cappello!" Disse Lapo mostrando gli oggetti per evitare fraintendimenti. "Ora, visto che mi sembra del posto, mica mi saprebbe gentilmente dire, come posso fare a salire lassù?"La lumaca che abitava ai piedi della colonna ed era a tutti gli effetti la sua guardiana, sbuffò ma poi sorrise e mostrò a Lapo una piccola porticina alla base della colonna, nascosta dall'edera."Carissimo Lapo," disse aggiustandosi gli occhiali "mi sembri un ragazzo coraggioso, un vero amico e anche un bravo investigatore, ma solo dalla cima della colonna potrai conoscere la verità."Detto ciò, la lumaca sfregò i suoi tentacoli e cominciarono a brillare di una luce magica che avvolse Lapo facendolo diventare dell'altezza della porta che si aprì con un gran cigolio; talmente acuto da far scappare tutti gli uccelli che nella notte bazzicavano intorno.Lapo ora piccino, piccino ringraziò la lumaca e senza paura entrò all'interno della colonna. Nell'oscurità, rimase impressionato da uno stretto e alto pozzo che saliva invece di scendere. Sulle pareti luccicanti c'era una spirale di minuscoli scalini che iniziò a salire con passi determinati con la lanterna accesa ben stretta in mano. Arrivò in cima.Nella notte il cielo stellato illuminava la Statua della Giustizia che troneggiava su Firenze. Aveva una bilancia con due piatti in equilibrio in una mano e una spada dorata nell'altra.Come abbiamo detto in precedenza, per incantesimo, da lì si poteva vedere tutta la città — bastava guardare nella direzione giusta e pensare alla parte di Firenze che volevi vedere: una magia incredibile per una visione da togliere il fiato.Adesso era il momento di concentrarsi sul Ponte Vecchio e cercare di risolvere il mistero dei furti, ma nel muoversi intorno alla statua, per andare dalla parte che guardava il fiume, fece una scoperta incredibile. Non poteva credere ai propri occhi — tanto è vero che tirò fuori la lente d'ingrandimento per essere sicuro. Tutti e due i piatti della bilancia erano pieni di pagliuzze d'oro e monili preziosi."Mamma mia! E questa roba come c'è arrivata quassù?" Esclamò Lapo con gli occhi spalancati. "Questo è indubbiamente il bottino dei furti alle gioiellerie!"Prima, confuso e stupefatto non sapeva che pensare, ma poi, osservando meglio le pagliuzze si rese conto che erano tutte intrecciate con braccialetti e collanine: questi erano due nidi e un'idea gli balenò subito nella mente."Le gazze ladre!" Esclamò Lapo. Quegli uccelli furbetti amano tutto ciò che brilla, certamente sono state loro a rapinare le botteghe e a portare quassù la refurtiva.E nel bel mezzo di questo pensiero, all'improvviso comparvero in volo. Atterrarono sulla colonna agitate e furiose "KRAA KRAA KRAA! Oh, ragazzino ma cosa stai facendo a casa nostra? Non ti provare nemmeno a toccare queste meraviglie luccicanti; sono il nostro nido, le abbiamo trovate noi e sono nostre."Lapo non si fece spaventare e con calma rispose: "Ma che dite? A voi piacciono cose luccicanti che brillano e le prendete, ma non vuol certo dire che sono vostre."Le gazze gracchiavano tutte insieme sembravano impazzite e non conoscevano ragione. "Ma cosa dice questo?" Disse una. "Già, uno viene a casa nostra e pretende di comandare?" Aggiunse un'altra. "Sì, bellina la battuta. Non sono nostre? Ma che sei un comico? Cambia lavoro, guarda, perché non ci fai mica ridere." Disse un'altra.E tutte a ridere.Al che Lapo non si fece intimidire. Si frugò in tasca e trovò quello che cercava. Propose uno scambio. "E se si facesse un affare. A dire il vero io ci rimetto parecchio, ma mi state talmente simpatiche che vi darei volentieri queste belle biglie luccicanti in cambio dell'oro e i monili."Vedendo quei piccoli tesori brillanti e colorati, che non avevano mai visto prima, le gazze si calmarono. Si guardarono con uno sguardo furbo e senza esitazione… "Affare fatto!"Gli presero le biglie di mano in un battibaleno e volarono via gridando: "Evviva, siamo ricchissime! Da ora in poi faremo collezione di queste palline."Sospirando di sollievo e di soddisfazione, Lapo recuperò la refurtiva e scese a rotta di collo dalla colonna. La lumaca lo stava aspettando applaudendo. Con un altro incantesimo lo fece uscire dalla porticina e apparire proprio sul ponte vecchio dove diversi Fiorentini erano a prendere il fresco e chiacchierare — inclusi gli orefici."Babbo, babbo ho scoperto il mistero e trovato il colpevole: le gazze ladre! Sono state loro! I miei amici non hanno fatto niente di male." "Calma figliolo, ti ascolto". Rispose Bernardo.Lapo con tutto il fiato che aveva in gola non perse un attimo e raccontò tutto quello che aveva scoperto e visto: il cappello da investigatore, la lente d'ingrandimento, la lumaca magica che conosceva i segreti della colonna, la porticina, la statua in cima, la vista di Firenze, le gazze ladre e il trucco delle biglie colorate. Finalmente il mistero degli strani furti era chiarito, tutta la refurtiva recuperata fu restituita agli orafi del Ponte Vecchio per merito dell'intraprendente e coraggioso Lapo.A quel punto tutti quelli che erano sul Ponte Vecchio applaudirono gridando: "hurra, hurra, hurra, al piccolo investigatore."Mentre il ponte antico, forse incantato, risplendeva di luci dorate.Il fornaio Giulio mentre infornava focacce, canticchiava allegramente e con voce squillante annunciava: "oggi focacce a volontà gratis per tutti, dobbiamo festeggiare!"Le gazze ladre ritornarono a volare su tetti di Firenze e continuarono a trovare piccoli oggetti e persino pezzi di sogni luccicanti; e gracchiando dicevano: "Sarà pure che abbiamo perso un nido, ma di sicuro abbiamo trovato una storia da raccontare."E forse, chissà, una nuova storia ci sarà!— Scritta da Lucia & Marco Ciappelli | Ispirata da una leggenda fiorentina Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.
Gli Aneddoti del Lunedì è una rubrica che prevede l'uscita di brevi podcast aneddoti il lunedì mattina alle 7, per cominciare la settimana bene ma non benissimo.Prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo D'Alessandro (https://www.matteodalessandro.com/)Per chi volesse info sul libro “L'atomo sfuggente” questo è il link al sito della casa editrice: https://www.mondadori.it/libri/latomo-sfuggente-alan-zamboni/Il romanzo è disponibile in tutte le librerie e gli store onlinePer sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per sostenere il progetto dedicato alla scienza a Berlino:https://associazioneatelier.it/in10cities/Per contatti: associazioneatelier@gmail.comPer donare ad Atelier APS (iscritta al RUNTS - terzo settore) il 5 per mille: CF = 98181440177
Gli Aneddoti del Lunedì è una rubrica che prevede l'uscita di brevi podcast aneddoti il lunedì mattina alle 7, per cominciare la settimana bene ma non benissimo.Prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo D'Alessandro.https://www.matteodalessandro.com/Per chi volesse info sul libro “L'atomo sfuggente” questo è il link al sito della casa editrice: https://www.mondadori.it/libri/latomo-sfuggente-alan-zamboni/Il romanzo è disponibile in tutte le librerie e gli store onlinePer sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per sostenere il progetto dedicato alla scienza a Berlino:https://associazioneatelier.it/in10cities/Per contatti: associazioneatelier@gmail.comPer donare ad Atelier APS (iscritta al RUNTS - terzo settore) il 5 per mille: CF = 98181440177
Radioattività è una serie di 5 podcast ideata da Curiuss e prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo d'Alessandro.“Scienza e occulto” è un episodio extra che si inserisce nella serie in quanto fa riferimenti a quel periodo e a quegli scienziati.Brani citati:Balla linda (Battisti)La fiera dell'est (Branduardi)Sound Design: Matteo D'AlessandroPer sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per info sul libro "L'Atomo Sfuggente":https://www.mondadori.it/libri/latomo-sfuggente-alan-zamboni/Per sostenere il progetto su Berlino:https://associazioneatelier.it/in10cities/Per contatti: associazioneatelier@gmail.comPer donare ad Atelier APS il 5 per mille: CF = 98181440177
L'addio di Gigio Donnarumma al Psg. Con una lettera sul suo profilo Instagram, Donnarumma ha spiegato il suo punto di vista sulla situazione: "Speciali tifosi del Paris, dal primo giorno che sono arrivato ho dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo, per guadagnarmi il posto e difendere con orgoglio la porta del Paris Saint-Germain.
Radioattività è una serie di 5 podcast ideata da Curiuss e prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni“L'uomo che rifiutò la legion d'onore due volte!” è un episodio extra che si inserisce sia nella serie “Radioattività” che nella rubrica “Geni Impolverati” dedicata ai grandi nomi della fisica.Sound design: Matteo D'Alessandrowww.matteodalessandro.comBrani citati:Vengo anch'io (Enzo Jannacci)Purple Haze (Jimi Hendrix)Le Dèserteur (Boris Vian)
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Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino
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Per approfondire gli argomenti della puntata: Altre pillole di cinema : https://www.youtube.com/watch?v=8MeBvF4yO6I&list=PLpMrMjMIcOkk8-RlSqEaHmqk02XM4EuU6&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Radioattività è una serie di 5 podcast ideata da Curiuss e prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo D'Alessandro.“Da dove arriva l'elettrone” è un episodio extra che mette il focus sulla scoperta della particella elementare dell'atomo.Brani citati:Sì viaggiare (L. Battisti)
Crolla la scritta 'Generali', paura a CityLife. Evacuata la piazza e chiusa la metro.
FORBIX IL PARRUCCHIERE DAL TOCCO D'ARTISTANel centro della città di Tagliaspunta, tra negozi di generi vari, c'è un parrucchiere di nome Forbix, per donne, uomini, ragazzi e bambini — ma non troppo piccoli.Forbix non è un semplice parrucchiere: possiede un tocco magico d'artista. Le sue forbici sono d'argento e, mentre tagliano, sussurrano storie. Il suo pettine d'avorio fa brillare i capelli e il suo phon non soffia aria, ma sogni. Nella sua postazione di taglio diventa un mago: le forbici, guidate dalla sua mano, svolazzano fra i capelli e, tocco dopo tocco, voilà, il risultato è perfetto.Un giorno l'albero che stava davanti al suo negozio disse a Forbix:“Tu sei un artista e io sono stanco della mia chioma di foglie arruffate. Mi piacerebbe rimettermi a nuovo,” sospirò, “e poi ti farei una bella pubblicità.”Il parrucchiere non se lo fece ripetere due volte: si spostò all'aria aperta con le sue forbici incantate.Girando intorno all'albero con l'estro di un genio, dopo alcuni colpi decisi, spuntò i rami e trasformò le foglie secche in coriandoli d'argento che il vento portò via. L'albero apparve più splendente e vivo come non era mai stato, con le verdi foglie che lo adornavano come riccioli intrecciati.Il mattino seguente, due bambini — Sara e David — giocherelloni come erano, saltellavano sul marciapiede, quando videro l'albero così elegante, di buon umore, e le sue foglie fischiettavano gioiose.Sara aveva i capelli ricci come nuvolette d'estate, David li aveva spettinati come un piccolo porcospino.Avvicinandosi, in coro gli domandarono:“Chi è stato l'artista che ha fatto tutto questo?”L'albero rispose: “Il parrucchiere Forbix.”“Ci piacerebbe andare anche a noi, le nostre capigliature sono arruffate e avrebbero bisogno di una bella aggiustata. Le nostre mamme ce lo dicono oramai da un bel pezzo.“Allora e' meglio che gli date retta. Vai, vai, entrate.” Li incoraggiò l'albero, sussurrando.Per primo, inciampando nello scalino di marmo, entrò David, seguito da Sara che salutava sorridendo.Forbix, da buon osservatore, li fece accomodare e, passando le sue mani tra i capelli uno alla volta, piano piano iniziò a tagliare con le sue forbici magiche. Il pettine accarezzava i capelli che iniziarono a brillare e, con il phon, sogni volavano intorno insieme alle storie sussurrate. Guardandosi nello specchio, i loro volti si illuminarono con un gran sorriso, mentre il parrucchiere, a sua volta soddisfatto, gli faceva l'occhiolino.Sara e David ringraziarono felici con un inchino e un saluto. Sul marciapiede fecero un allegro girotondo intorno all'albero sui cui rami si erano posati alcuni uccellini canterini, che fecero un concertino, insieme alle foglie e ai bambini.La vera magia di Forbix non è solo nei suoi strumenti del mestiere che usa con la passione di un artista, ma anche nella capacità di ascoltare e donare un sorriso. Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Delitto Poggi, Michele Bertani: La Verità Scritta Tra Le Righe Di Un Messaggio!Un post misterioso, un messaggio in codice e nuovi interrogativi sul caso Chiara Poggi: ecco cosa potrebbe nascondere davvero il messaggio di Michele Bertani, l'amico di Andrea Sempio.#Garlasco #ChiaraPoggi #AndreaSempio #MicheleBertani #ColdCaseItalia #DelittiIrrisolti #MisteriItaliani #Mattino5 #RitaCavallaro #ClubDogo
E dopo l'analisi sull'effetto cinese sull'economia, apriamo con un'ampia pagina politica dedicata al referendum e ai suoi retroscena con il commento di Mario Ajello e l'analisi di Francesco Bechis, quindi ancora dazi con Angelo Paura e la trattativa tra America e Cina, dall'America alla striscia di Gaza con Lorenzo Vita e il braccio di ferro di Greta Thunberg, per la cronaca torniamo in Italia, prima sulla scena del delitto di Chiara Poggi con l'inviata Claudia Guasco quindi a Roma con l'inviata Camilla Mozzetti e le novità sul giallo di Villa Pamphili, la pagina dello spettacolo già ci parla del Festival di Venezia con Gloria Satta e una prestigiosa nomina alla carriera.
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Strumenti StonatiSulla riva di un ruscello, dove nuotava una gran quantità di pesciolini di tutti i colori, abitava una famigliola: mamma, babbo e sette figlioli — quattro maschietti e tre femminucce.La loro casa era un po' distante dal paese di Strumentopoli, ma vicini al ruscello e accanto al Grande Bosco ci si stava proprio bene.La mamma coltivava con cura le verdure nell'orto. Il babbo, invece, era un artigiano del legno e creava strumenti musicali con i tronchi migliori, scelti tra gli alberi più solidi e profumati del bosco.I ragazzi andavano a scuola in paese. In inverno ci arrivavano con gli sci, mentre in primavera e autunno viaggiavano su un carretto trainato da due cerbiatti — uno bianco e uno nero, come le note del pianoforte. Prima della partenza, il babbo li contava uno per uno per assicurarsi che nessuno mancasse. Poi, come ogni giorno, si raccomandava“Comportatevi bene, non marinate la scuola e ricordatevi la favola di Pinocchio e del suo naso!”A quelle parole si salutavano tutti con un sorriso.Il babbo tornava poi al suo lavoro. I suoi strumenti erano costruiti con cura e ottimo materiale, ma c'era un problema: erano stonati. Da buon liutaio, però, non si scoraggiava e la sua passione per la musica era così grande che insegnare ai figli a suonare era stato un divertimento. Aveva perfino scelto per loro nomi speciali: Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele.La mamma non fece obiezione. D'altronde, chiamarli con i nomi delle verdure sarebbe stato simpatico, ma forse i loro amici del paese li avrebbero presi in giro.I bambini erano bravi a scuola, e quando tornavano a casa, si davano da fare nell'orto, aiutando la mamma. Un giorno, però, scambiarono delle piantine di ortica per lattuga: che pizzicore! E allora via tutti di corsa, un tuffo nel ruscello per rinfrescarsi e calmare il bruciore. I pesciolini si sbellicavano dalle risate:“Ma siete proprio sciocchi! Ah ah ah!”La mamma li aiutò a uscire dall'acqua e, rivolta ai pesci, disse:“Stasera, al tramonto, ci sarà un concerto nel cortile di casa. Si esibiranno i miei figli con i loro strumenti. Siete tutti invitati!”I pesci risposero con entusiasmo:“Bene, grazie per l'invito! Arriveremo fin lì, tanto pioverà e sguazzare si potrà. Splich, sploch, splach!”Quella sera fu una vera festa. Al concerto di musica un po' strana e strampalata, tutti si divertirono da matti: i musicisti, gli animali arrivati dal bosco, e pure i pesci — che la mamma provvedeva a spruzzare con l'acqua.Dopo quella serata allegra, la vita riprese tranquilla, tra scuola, orto e anche il bosco. Infatti, nel tempo libero, a volte ci andavano ad aiutare il babbo a scegliere e tagliare il legno per costruire i suoi strumenti. Il Grande Bosco era ormai un luogo familiare per loro. Così, un giorno, mentre ci giocavano arrampicandosi sugli alberi, i ragazzini videro un gruppo di gnomi che complottavano irrequieti. Si nascosero dietro a dei cespugli, ad osservare e ascoltare i loro discorsi.La riunione, convocata in gran fretta, era per prendere una decisione su un pericolo imminente. C'era una pericolosa tempesta in arrivo. Si parlava di un vento d'uragano che non si era mai visto né sentito da cent'anni — o forse più — e che stava per raggiungere il bosco.“Bisogna fermarlo, con ogni mezzo,” dicevano gli gnomi.Così, decisero di chiedere aiuto a un vecchio alleato: il Grande Guerriero Della Montagna, armato di spada e poteri magici. Colui che in passato aveva già sconfitto draghi e perfino extraterrestri che volevano conquistare la Terra.I sette bambini, allarmati dalla notizia e decisi ad aiutare nella battaglia, corsero velocemente verso casa, anche per avvisare gli abitanti del villaggio del pericolo incombente. Intanto il vento si avvicinava. Si sentiva da lontano: era selvaggio e ululante. Al suo passaggio, gli alberi si piegavano fino a sfiorare il suolo. Alcuni ondeggiavano, altri si spezzavano o venivano sradicati.Gli abitanti di Strumentopoli, che cominciavano a sentire il vento per le strade del paese e videro il Grande Guerriero scendere dalla montagna, si allarmarono, ma non si fecero prendere dal panico. Ognuno prese il loro strumento e tutti si misero a correre verso la casa sul ruscello per aiutare la famiglia che ci viveva e insieme a loro provare a salvare il Grande Bosco.Allo stesso tempo anche i pesciolini colorati arrivarono, uniti e determinati, e così fecero anche gli altri animali del bosco e del ruscello:“Tutti insieme possiamo formare una barriera e bloccare il vento!” Dissero all'unisono.A quel punto, anche i ragazzini della famiglia, rientrati affannati dalla corsa, si fecero avanti e dissero:“Anche noi abbiamo gli strumenti musicali del babbo; sono strani, un po' stonati… ma se li suoniamo tutti insieme, forse riusciremo a fermare la bufera.” E così dicendo entrarono in casa e tornarono in un battibaleno.Gli gnomi, conoscendo bene i limiti di quegli strumenti, con un incantesimo misero in atto una magia musicale molto potente.Quando i ragazzini iniziarono a suonare, accadde qualcosa di speciale. La musica, per la prima volta, fu melodiosa, armonica e coinvolgente. Ad uno ad uno anche tutti gli abitanti di Strumentopoli si aggregarono ed ognuno con il proprio strumento contribuì come se tutti fossero parte di una grande orchestra. Il vento d'uragano, che era impegnato in un combattimento furioso con il Grande Guerriero Della Montagna, la sentì da lontano e immediatamente cominciò a calmarsi. Il suo ululare iniziò a moderare di potenza e quando arrivò vicino al bosco era una fresca tramontana che, infine, si trasformò in una dolce brezza di valle. Il vento ora era divenuto parte di quella meravigliosa orchestra — la battaglia era stata vinta per merito di tutti. Ognuno aveva offerto la propria musica e aveva contribuito al successo. L'unione fa la forza. Dissero tutti insieme, soddisfatti.Il babbo liutaio continuò a costruire strumenti con i legni più pregiati offerti dal bosco. Erano talmente belli e suonavano così bene che si diceva fossero i più melodiosi mai ascoltati.I figli — Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele — entrarono a far parte della banda del paese. Ad ogni festa, suonavano con successo, tra applausi e sorrisi. Anche gli gnomi e il Grande Guerriero ascoltavano la loro musica… dal bosco e dalla montagna. I pesciolini colorati nuotavano e danzavano felici nel ruscello e quando qualcuno passava di lì, lo salutavano con allegri schizzi: “Splish! Splosh! Splash!”La famiglia continuò a vivere vicino al grande bosco e nelle sere d'estate, quando finalmente tutto diventava silenzioso, si sdraiavano lungo la riva del ruscello e guardavano le stelle in cielo. I loro cuori raccontavano… e la notte scriveva il lieto fine delle favole.-- Scritta da Lucia & Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
La Mongolfiera Di VetroChe magnifica luna piena!Aprile inoltrato.La Valle di San Fernando brillava dolcemente.Piccole luci lampeggiavano piano,come lucciole elettriche nei sogni d'estate.In un piccolo giardino,sotto un vecchio limone saggio,stava per succedere qualcosa di speciale.Perché gli alberi di limone, sapete,nascondono delicati segreti;sussurri magici, pazientemente custodititra i loro frutti, fiori e rami.In alto, al sicuro,il Signor e la Signora Colibrì aspettavano.Piccoli cuori vibranti di speranza.Guardavano attenti,mentre piccole uova si incrinavano, sussurravano e si schiudevanosotto il cielo caldo della California.Jack e Sally arrivarono.Inizialmente con gli occhi chiusi,riposando tranquilli sotto il calore della mamma.I giorni passavano lievemente.Presto gli occhi si aprirono ele piume crescevano, distendendosi delicatamente.Dal loro nido contemplavano con meravigliail mondo vivace del giardino:uccelli che cantavano, fiori che mormoravano,api che ronzavano incessantemente e scoiattoli che si rincorrevano felici saltando da un albero all'altro come se avessero bevuto un po' troppo caffè, ma proprio troppo davvero!"Calmatevi un po'," esclamò Sally con coraggio dal nido."Stiamo ancora imparando come si fa a essere colibrì!"Il giardino tacque per un attimo,sorrise silenziosamente,e rispose gentilmente,"Benvenuto, Jack! Benvenuta, Sally! Benvenuti nella Valle!"I giorni si trasformarono in settimane. Sally stese le ali,piccole piume si facevano ogni ora più forti,esercitandosi e preparandosiper toccare il cielo dei suoi sogni.Finalmente, il grande giorno arrivò."Guardami, Jack!" cantò Sally gioiosa,e con un battito coraggioso, lasciò il nido.Volò, piano all'inizio, poi più veloce,girando, ridendo, librandosisopra i fiori e sotto i rami,mentre tutto il giardino applaudiva e tifava.Jack guardò dal nido, silenzioso.La sua ala sinistra, accuratamente ripiegata,era ancora incerta.Il giardino trattenne il respiro, felice per Sally,ma delicatamente preoccupato per Jack."Arriverà anche il tuo momento, caro," sussurrò piano la signora Colibrì,baciando Jack sulla fronte. "Credici."Quella stessa notte, mentre le stelle riempivano il cielo,Jack fissò la piccola Mongolfiera di Vetro che, appesa ad un ramo del limone, oscillava dolcemente nella brezza serale.Una decorazione, un tramonto imprigionato,illuminata dolcemente da dentro dalle fiamme danzanti che, forse erano finte,ma solo se non si credeva nella magia. Jack ci credeva.Si equilibrò con attenzione, saltellando piano, coraggiosamente, di ramo in ramo,verso il pallone luminoso che continuava a danzare mosso dal vento come se stesse volando nel cielo.Senza esitazione, saltò dentro la piccola cesta. All'improvviso, scintille brillarono. Vortici danzarono.La magia si risvegliò sotto le piume, mentre la Mongolfiera di Vetro saliva, alzandosi lentamente nell'aria della sera."Jack!" esclamò Sally, gli occhi pieni di stupore.Volò subito accanto a lui, ridendo.Insieme si librarono, volteggiando felici,mentre il giardino applaudiva più forte che mai.Persino il signore e la signora Colibrì sbatterono gli occhi, stupiti,sorridendo fieri dei loro coraggiosi figli."Sai," disse un gufo anziano,sorridendo saggiamente da un ramo vicino,"se segui il tramonto, attraverso il canyon, arriverai al Grande Oceano Blu."Il cuore di Jack vibrò di coraggio."Vieni con me, Sally!" disse, gli occhi brillanti.E Sally non esitò. Si unì a Jack sulla mongolfierae insieme volarono più in alto e più lontano,oltre la valle, sopra tortuosi canyons,verso raggi dorati che si fondevano con il blu infinito.L'oceano apparve, scintillante e senza fine,le onde sussurravano dolcemente segreti illuminati lievemente da quel che rimaneva di un tramonto.Sotto, il molo di Malibù brillava caldo e accogliente,accarezzato dall'Oceano Pacifico e dal vento. Tutta la baia dava il benvenuto ai coraggiosi avventurieri.Jack respirò profondamente, col cuore pieno.Aveva trovato il suo modo di volare, di librarsi in cielo,non cercando di essere come gli altri,ma abbracciando ciò che era veramente.Perché non sono i limiti a definirci,ma il nostro coraggio di sognare,la nostra volontà di credere,e la magia che portiamo dentro.Perché niente, ma proprio niente, può fermare chi osa sognare.-- Scritta da Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. * dagli otto anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. * Dai dieci anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino – * dai tredici anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino – * Dai nove anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. * dai dieci anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino – * dai dieci anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino – * dai tredici anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino – * dagli otto anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino * dai dieci anni in su Continue reading
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino * (da otto anni in su) Continue reading
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Puntata a cura di Francesca Sarah Toich. Appassionati di RuPaul's Drag Race, LGBTQ+ performance community o semplicemente sostenitori del divertimento, della moda e dei travestimenti: non potete perdervi Pose!Scritta da Steven Canals e prodotta dal potente duo Ryan Murphy / Brad Falchuk, Pose (3 stagioni, in Italia su Disney+) ci racconta la vita quotidiana di un gruppo di trans e omosessuali nella scintillante e violenta New York di fine anni ‘80. Andata in onda tra il 2018 e il 2021, la serie ha rivoluzionato in parte la storia del piccolo schermo. Non si era mai visto un cast composto quasi totalmente da attori transgender e appartenenti alla comunità LGBTQ di origine afro-latino americana… "5 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (e comunque meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.Leggi il nostro articolo su RuPaul's Drag Race: https://www.mondoserie.it/rupauls-drag-race/Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. Pubblicata suI libro I DONI DEL VENTO Da otto anni in su Continue reading
Ispirata da una fiaba giapponese. Scritta e messa in voce da Gaetano Marino. Pubblicata suI libro I DONI DEL VENTO Continue reading
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Fiaba ispirata dalla tradizione popolare. Scritta e messa in voce da Gaetano Marino Continue reading
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