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Nuova favola classica da ascoltare insieme durante i vostri spostamenti nel traffico! Questa settimana scopriamo la storia della Sirenetta, uno dei racconti più amati dai bambini e dalle bambine! Ricordati di cliccare il tasto SEGUI e lasciare una recensione a 5 stelle per supportare il nostro podcast di Favole nel traffico!Vuoi mandare il tuo messaggio a Lettere al Semaforo?Fallo subito! - 353/4453010 (Vi ascolto tutti e tutte!)Illustrazioni di Ludovica Sodano.Buon ascolto e a presto!Maestro Lorenzo
As little as a song can be about childhood and teenage, a pill of Italian music. Credits : “Canzone piccola” by L. Cherubini / S. Celani (1997) - “Senza paura (Sem medo)” by S. Bardotti / V. de Moraes / Toquinho (1976) - “Ogni favola è un gioco” by E. Bennato (1983) - “Bambini” by P. Turci (1989)Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/pillole-di-italiano--4214375/support.
Bentornati Orsette e Orsetti dai mille coloriTorna a grande richiesta Capriole in viaggio, una rubrica che ci permette di viaggiare stando comodamente… seduti ad ascoltare!
Mentre i social si svuotano di senso, i chatbot imparano a capirci davvero.Nascono relazioni digitali sempre più intime: amici, terapeuti, amanti programmati per ascoltare.Ma cosa succede quando l'AI diventa la nostra compagnia più autentica?Un viaggio tra emozioni, algoritmi e terrificanti profezie.*****************We are the Net: un podcast su società, culture, filosofie, digital marketing, tecnologie e spiritualità.Ideato e condotto da Fabio Mattis alias lo Sciamano Digitale———————-☑️ Entra nel canale Telegram https://t.me/wearethenet
Bambini e ragazzi con bisogni educativi particolari, disturbi dell'apprendimento, alta sensibilità o ancora deficit dell'attenzione. Sigle e definizioni che fino a dieci, quindici anni fa erano forse confinate in ambiti specialistici, oggi sono entrate nel linguaggio comune, nelle aule scolastiche, nelle conversazioni tra genitori. I numeri parlano chiaro: nell'ultimo decennio abbiamo assistito a un'impennata delle segnalazioni e delle diagnosi. E di fronte a questo dato, la domanda che aleggia, quasi come una provocazione, è inevitabile: “Siamo diventati tutti un po' più neurodivergenti?” Proprio ieri in Ticino si sono festeggiati i primi 50 anni della Scuola speciale cantonale. Nel 1975 si avviavano i primi passi nella direzione dell'inclusione e dell'integrazione delle diversità nella scuola; noi vogliamo concentraci sull'evoluzione della didattica inclusiva che oggi comprende anche una serie di disturbi, o forse meglio dire “neurodivergenze”, che vengono sempre più diagnosticate. E la domanda di fondo è: “siamo di fronte ad un'epidemia di disturbi del neurosviluppo, magari accentuata dallo stile di vita contemporaneo, oppure stiamo imparando a dare un nome a differenze nel funzionamento del cervello che sono in fondo sempre esistite?” Ne parliamo con tre ospiti:Mattia Mengoni, capo sezione della pedagogia speciale del Canton TicinoFabiano Frigerio, capo gruppo del sostegno pedagogico per le scuole medie, regione MendrisiottoGiuseppe Foderaro, Responsabile dell'unità operativa di neuropsicologia di Rete Operativa
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre), Fabiana Paolini e Claudio Chiari hanno ospitato in diretta in Degiornalist - Gli Spaccanotizie, Antonio Gorio, consigliere dell'Associazione Diabetici Provincia di Brescia e padre di due ragazzi affetti da diabete di tipo 1. Il diabete (sia tipo 1 che tipo 2) è una malattia molto diffusa: «Solo a Brescia ci sono 85.000 pazienti affetti da diabete e le previsioni per i prossimi anni sono in incremento per entrambe le forme di diabete, perché ne esistono due forme accomunate dal livelli alti di zuccheri, di glicemia, di glucosio nel sangue, ma sono completamente diverse». Diventa molto importante quindi la prevenzione e adottare corretti stili di vita: «Fondamentale lanciare un messaggio fin da bambini! La comunicazione sta arrivando anche nelle scuole grazie alla collaborazione del mondo scolastico che è molto sensibile ultimamente all'argomento». Gorio affronta inoltre le differenze tra le due forme di diabete e ci racconta anche la sua esperienza personale come genitore, descrivendo l'esordio della malattia nei figli come uno «tsunami» e sottolineando come lo sport e l'autonomia precoce siano fondamentali per una convivenza serena con la cronicità.
LE STAGIONI IN UN SOFFIOL'Autunno si affacciò alla finestra e si guardò intorno— era Novembre."Le foglie sono gialle e rosse.Le rondini volano via in gruppi sopra i tetti.L'aria fresca profuma di caldarroste e di legna bruciata.A me piace così.”Esclamò l'Autunno.L'Inverno aprì la porta e si guardò intorno— era Gennaio."La neve e il vento gelido.Nel bosco, il vischio sui rami sotto un mantello di ghiaccio.La marmotta dorme nella sua tana coperta, sognando le stelle.Ma che bello se al calduccio sto.”Esclamò l'Inverno.La Primavera uscì sul terrazzo e si guardò intorno— era Aprile."I fiori sbocciano e gli uccelli cinguettano tornando ai loro nidi.Con la temperatura mite la vita gioiosa vibra nell'aria.Che meraviglia.”Esclamò la Primavera.L'Estate andò in giardino e si guardò intorno— era Luglio.Un gatto riposa all'ombra di un pino.L'aria profuma di erba tagliata e di frutta matura.Le farfalle danzano spensierate al canto delle cicale.Il sole sorridere mi fa.”Esclamò l'Estate.Passano i mesi e gira l'anno a gran velocità,ma sempre qualcosa di bello porteranno. Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.
E dopo il caso dei cecchini italiani a Sarajevo sollevato sul Messaggero da Marco Ventura, il commento di Mario Ajello riguarda il caso Report e la politica, con Angelo Paura andiamo in America che cerca di risolvere la paralisi che blocca il paese, quindi la pagina di cronaca prima con l'inviata Laura Pace e l'intervista a una delle vittima della folle vendicatrice degli uomini infedeli, quindi con l'inviata Claudia Guasco e una ritrattazione clamorosa nel delitto di Sharon Verzeni, per la storia di sport Massimo Boccuci ci parla di una resa nel mondo del calcio, e chiudiamo con Momenti di Gloria la rubrica di Gloria Satta con una notizia che agita i fan di Quentin Tarantino.
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Sono tornate le nostre fantastiche verdure! Questa volta, la missione è ancora più complicata: ritrovare Pomodoro Rosso! Riusciranno i nostri eroi in questa nuova impresa?Bologna! La Lettura del Nuovo Libro!
Alex Raccuglia in versione “papino digitale”: tra racconti della buonanotte per il figlio, esperimenti di illustrazione con intelligenza artificiale e riflessioni da morning rant. In questa puntata Alex svela come ha creato un libro illustrato per bambini (Il rubino di zia Pomona — lavoro casalingo con il figlio, un gatto e un cane) usando generatori d'immagini: dall'uso di Image Playground per creare una caricatura del bambino, all'impiego di Gemini / “NanoBanana” per sviluppare tavole, storyboard e layout, fino a idee su come integrare queste pipeline nelle sue app (Story). Tra aneddoti divertenti (gatto con tre braccia, locande magiche che la AI “arricchisce” da sola) e considerazioni sui limiti, i costi e l'etica dell'uso di foto dei bambini, un episodio che mescola tech, paternità e creatività.Questo episodio include contenuti generati dall'IA.
Bentornati Orsette e Orsetti dai mille coloriAvete ascoltato la puntata 201 dal titolo "Storie di rane"?
In questo episodio di Educare con calma torno a parlare di un tema necessario e spesso ancora un po' tabù: la morte.Questo è un argomento che mi sta davvero molto a cuore e che ho affrontato già altre volte, in contenuti diversi, anche su questo podcast. Nell'episodio 181, ad esempio, ho condiviso la testimonianza di una mamma (che raccontava la sua esperienza di questa conversazione con la sua bimba) come punto di partenza per portare alcune riflessioni su questo tema.Oggi però per parlarvi di morte ho scelto l'episodio 13 in cui parto dalle basi e vi offro alcuni spunti, quelli davvero più immediati da cui partire per affrontare questa conversazione con i vostri figli. Su La Tela ti aiutiamo a offrire e nutrire questa conversazione importante in famiglia, con la nostra guida anti-tabù «Come parlare di morte in famiglia» + libro stampabile per l'infanzia «E se Lulù muore?» – gratis se hai l'abbonamento a Tutta La Tela.:: Nell'episodio menziono «Cosa sarò da grande», il mio non-manuale sulla genitorialità.I link e i contenuti relazionati a questo episodio li trovate nella pagina del podcast su latela.com/podcast (cercate il titolo o il numero dell'episodio).:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
(00:00:00) SIGLA (00:00:38) Francesco Lioce (00:02:22) Alessio De Cristofaro (00:07:16) Francesco Lioce (00:07:49) Fabio De Angelis (00:12:13) Francesco Lioce (00:12:47) Fabio De Angelis (00:18:53) Francesco Lioce (00:19:32) SPOT (00:21:19) Francesco Lioce (00:22:40) Eros Francescangeli (00:32:02) Francesco Lioce (00:32:24) SPOT (00:33:57) Francesco Lioce (00:37:11) Paola Caramadre (00:40:39) Francesco Lioce (00:41:53) Alessio De Cristofaro (00:43:53) Francesco Lioce (00:44:25) Siglia finale GIANO PUBLIC HISTORY APSFrancesco Lioce Poeta, scrittore, podcasterPaola Caramadre giornalista e animatrice culturaleAlessio De Cristofaro Curatore della mostraFabio De Angelis FotografoEros Francescangeli Saggista e storicoCittà, volti e storie nell'anno giubilare, a cura del Soprintendente Speciale Daniela Porro e del direttore del Circuito Necropoli Portuense-Drugstore Museum Alessio De Cristofaro, ruota intorno a cinque temi scaturiti dall'analisi delle fotografie: Il Giubileo del Rinnovamento e della Riconciliazione, Roma e Romani spariti, Bambini romani, Movimenti politici e culture giovanili, Abitare i monumenti.Temi che offrono l'occasione per riflettere sui valori religiosi, culturali e socio-politici della Città Eterna e sulle trasformazioni che in mezzo secolo ne hanno modificato il tessuto sociale e connettivo, per scoprire, attraverso il reportage, come eravamo e chi siamo oggi.La mostra si caratterizza per l'interazione tra fotografie stampate e fotografie affidate a installazioni multimediali con una grande capacità immersiva e di coinvolgimento.GIANO Public History APS è afferente al CISPH. Centro Interuniversitario per la Ricerca e lo Sviluppo sulla Public History, all'Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all'Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V.Sostienici con il 5×1000 : 97901110581Fai una donazione e aiutaci a mantenere un'informazione trasparente e accessibile a tutti. (PayPal)
C'è un caso di cronaca che sta facendo molto discutere: è quello di una famiglia, una coppia con tre figli, che vive in un bosco e a cui la procura vuole togliere i figli. Ne parliamo, cercando di centrare il punto e farci le domande giuste. Poi velocemente un po' di notizie da Belém, da Camerun, Libia, Stati Uniti, Italia.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:41 - Il caso della famiglia che vive nel bosco00:13:52 - Un po' di notizie veloci00:17:09 - Alcune segnalazioni da Italia che CambiaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/famiglia-boschi-figli-procura/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Bambini tristi, matrimoni forzati, violenza: il 60% delle immagini usate oggi nelle campagne ONG sono create dall'intelligenza artificiale. Una pratica che genera raccolte fondi record, ma il rischio è devastante: se anche le immagini sono finte, chi si fiderà più dei report e delle donation call?Cosa succede se continuano così? Il confine tra realtà e manipolazione si dissolve, fotogiornalisti e storie vere spariscono, stereotipi e pregiudizi si amplificano. Fiducia KO, marketing win, ma il prezzo lo paghiamo tutti.Tu che ne pensi: ti fideresti di una ONG che usa foto AI per chiederti soldi?~~~~~ INGAGGI E SPONSORSHIP ~~~~~ Per contatti commerciali: sales@matteoflora.comPer consulenze legali: info@42LawFirm.it~~~~~ SOSTIENI IL CANALE! ~~~~~Con la Membership PRO puoi supportare il Canale » https://link.mgpf.it/proSe vuoi qui la mia attrezzatura » https://mgpf.it/attrezzatura~~~~~ SEGUIMI ANCHE ONLINE CON LE NOTIFICHE! ~~~~~» CANALE WHATSAPP » https://link.mgpf.it/wa» CANALE TELEGRAM » https://mgpf.it/tg» CORSO (Gratis) IN FUTURO » https://mgpf.it/nl» NEWSLETTER » https://mgpf.it/nl~~~~~ CIAO INTERNET E MATTEO FLORA ~~~~~ Questo è “Ciao Internet!” la prima e più seguita trasmissione di TECH POLICY in lingua italiana, online su YouTube e in Podcast.Io sono MATTEO FLORA e sono:» Professore in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze (ESE)» Professore ac in Corporate Reputation e Crisis Management (Pavia).Sono un Imprenditore Seriale del digitale e ho fondato:» The Fool » https://thefool.it - La società italiana leader di Customer Insight» The Magician » https://themagician.agency - Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi» 42 Law Firm » https://42lf.it - Lo Studio Legale per la Trasformazione Digitale » ...e tante altre qui: https://matteoflora.com/#aziendeSono Future Leader (IVLP) del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime (2012)”.Sono Presidente di PermessoNegato, l'associazione italiana che si occupa di Pornografia Non- Consensuale e Revenge Porn.Conduco in TV “Intelligenze Artificiali” su Mediaset/TgCom.
Il pianto dei bambini si calmava con un ciuccio. Oggi bastano i 5-Minute Crafts e le compilation soddisfacenti. Questi sono i visual pacifier: i nuovi ciucci digitali, contenuti iper-stimolanti progettati per catturare la nostra attenzione. Ma come funzionano? Perché creano dipendenza, quali effetti hanno su bambini e adulti, e chi guadagna dal nostro tempo incollato agli schermi?Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownAssociation of Screen Time and Depression in Adolescence | JAMA PediatricsThumb-Sucking, Nail-Biting, and Atopic Sensitization, Asthma, and Hay Fever | PediatricsConducting Online Behavioral Research Using Crowdsourcing Services in Japan | FrontiersTroom Troom, 5-Minute Crafts, and weird YouTube DIY channels, explained | VoxThe Biggest Social Media Operation You've Never Heard of Is Run Out of Cyprus by Russians | LawfareHow to Break Free From Brain Fog and Digital Overload | Psychology TodayWhat Is Brain Rot? How Does it Impact You? | Newport InstituteI "ciucci digitali" sono dannosi. Studio boccia uso di smartphone e tablet per calmare i capricci | Sanità InformazioneI cartoni animati di un tempo fanno meglio al cervello dei bambini di quelli moderni | FanpageClickbait and Content Farms | Hack or Fiction?TELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown
Un business per bambini che ha reso ricchi due padri frustrati. Ascolta il podcast STORIE di BRAND - https://spotify.openinapp.co/zp15q Entra nel Canale TELEGRAM - https://t.me/storiedibrand Storie su YOUTUBE - https://www.youtube.com/@StoriediBrand Seguici su INSTAGRAM - https://www.instagram.com/storiedibrand/?hl=it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
con Alfredo Boenzi, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCAÈ in corso, dal 3 al 9 novembre, La Settimana della Sicurezza dei Bambini in Auto, promossa da UNASCA con il patrocinio di ANCI. L'iniziativa coinvolge autoscuole e studi di consulenza in tutta Italia, per diffondere una cultura della sicurezza e della responsabilità condivisa. Al centro, i nuovi standard europei ECE R129 (i-Size), che regolano i sistemi di ritenuta per bambini, e l'impegno a promuovere comportamenti corretti e consapevoli. Un percorso di educazione civica e prevenzione che mira a trasformare la conoscenza in tutela concreta, spiega Alfredo Boenzi, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCA.
Protagonista della puntata numero 120 di Mondo Triathlon, la rubrica di Dario Daddo Nardone in onda su Bike Channel, èALESSIO CAPPAOgni lunedì alle 19.00 in anteprima il nuovo episodio sul canale youtube @DaddoSport,tutte le puntate di Mondo Triathlon sulla pagina ufficiale:https://www.mondotriathlon.it/mondoGuarda Mondo Triathlon anche sui canali di Bike Channel:- SKY Canale 222- DTT Canale 259- DTT Canale 60 tasto rosso SI- www.bikechannel.it#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️#triathlon #trilife #fczstyle #passionetriathlon
Vi hanno preso in giro da piccoli? Ottimo, siete in buona compagnia. Scopri come i vostri genitori, i nonni, e sostanzialmente tutti gli adulti europei hanno concordato su una storia talmente elaborata che farebbe invidia a un romanzo di fantascienza. Una cicogna che arriva da 6 mesi di vacanza in Africa proprio quando nascono i bambini? Coincidenza? No, è matematica. Letteralmente. Perché qualcuno ha capito che nove mesi di migrazione = nove mesi di gravidanza, e ha deciso che bastava. Unisci camini caldi, contadini medievali, Hans Christian Andersen e Walt Disney, e ottieni la leggenda più convincente mai inventata per evitare una conversazione imbarazzante. In questo episodio vi racconto come un semplice calendario biologico si è trasformato in una delle più grandi prese per il culo storiche. #CoseMoltoUmane #Cicogne #Leggende #Folklore #EuropeanMythology #StoryTelling #Tradizioni #Mitologia #Bambini #Natalità #HansChristianAndersen #Nostalgìa #PodcastItaliano #CulturaPopolare #Narrativa #Simbolismo #FiabeAntiche #PodcastCultura #LeggendaPopolare #VitaVera Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Bentornati Streghette e Mostriciattoli dai mille colori
Rossori, secchezza, prurito, screpolature. Segnali che la pelle ci invia quando qualcosa non va, soprattutto in autunno e in inverno, quando il freddo, lo stress e i cambi di abitudini la rendono più vulnerabile. A Obiettivo Salute Risveglio, con la professoressa Ketty Peris, responsabile della Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma, parliamo di dermatite atopica e non solo. Impariamo a riconoscere i segnali e a prenderci cura della nostra pelle... e forse anche un po' di noi stessi.
Ci sono mattine in cui basta un colpo di tosse o un nasino colante per far suonare un piccolo campanello d'allarme in casa perché la stagione dei virus respiratori è cominciata. Raffreddori, febbre, influenza, bronchioliti: i malanni di stagione mettono alla prova le famiglie e spesso creano anche un po' di ansia. Come affrontare tutto questo con più serenità? Cosa ci dobbiamo aspettare quest'anno? E soprattutto: quando preoccuparsi, e quando no? Ne parliamo questa mattina con il professor Alberto Villani, responsabile dell'unità operativa di Pediatria generale, malattie infettive del Bambino Gesù di Roma
Ti è mai capitato di temere la crisi dopo un tuo no? Magari spieghi, argomenti, cerchi l'accordo… e invece esplode la rabbia. In questa puntata andiamo “sotto” le parole e vediamo cosa ci spaventa davvero quando i figli non ascoltano. Perché il punto non è evitare la crisi, ma cosa succede dopo. Ascolta l'episodio e prova a cambiare prospettiva.Leggi l'articolo correlato: https://giovanniarico.it/bambini-che-si-arrabbiano-cosa-fare-quando-dici-no/Iscriviti al corso gratuito in 7 lezioni su Come Farsi Ascoltare dai Figli: https://giovanniarico.it/come-farsi-ascoltare-dai-figli-corso-gratuito/Scopri come lavorare con me sul mio sito: giovanniarico.itScopri il Percorso "Dalle Urla Agli Abbracci": prenota qui la chiamata conoscitivaPer supportare il mio lavoro e diffondere questo podcast lascia una recensione su Apple Podcasts o le stelline su Spotify, grazie!Non amo i social, ma amo creare relazioni. Ecco come puoi entrare in contatto con me:Canale Telegram: @crescerecontuofiglioConfrontati con me e altri genitori come te nel Villaggio,la nostra "community rispettosa" su TelegramEmail: giovanni@giovanniarico.it---Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: http://audionautix.com/
Cosa accade allo sviluppo psichico di un bambino quando si trova a vivere condizioni ambientali traumatiche?Quali sono le conseguenze psichiche per un bambino che ha vissuto o che sta vivendo il trauma della guerra, della fame, e della violenza?Scopriamolo insieme.. buon ascolto..
A Montecchio Maggiore un bambino è stato investito mentre attraversava le strisce pedonali con la mamma ed è stato portato in ospedale con un codice di media gravità e non risulta in pericolo di morte. L'incidente è avvenuto poco prima delle 17 in via Lorenzoni, vicino all'incrocio con via Duomo.
Halloween sopra Firenze: IL MERCATO DEI FANTASMISeverino viveva nel campanile sulla collina — quello accanto all'antica Basilica di San Miniato al Monte.Ogni sera, al tramonto, chiudeva a chiave il cancello alla base della scalinata d'ingresso e prima di risalire su, si soffermava ad osservare Firenze colorarsi d'ambra.E così fece anche oggi. I turisti se ne erano andati. Il tempo si fermò e il silenzio tornò sacro.Attraverso le sbarre arrugginite la città stava là immobile — forse da sempre; con i suoi tetti rossi, le facciate di marmo e l'Arno che scorreva fra le sue pietre come uno scintillante nastro argentato. Cupole e torri tremolanti di luce, quasi sospese nell'aria, come se tutto e tutti stessero trattenendo il respiro in attesa del crepuscolo — e della notte che l'avrebbe coperta di ombre, stelle e sogni.Ancora uno sguardo, poi accese la sua radio a transistor che aveva trovato qualche anno fa e le note di 'Don't Get Around Much Anymore' di Duke Ellington riempirono la serata autunnale.Il silenzio sarà sacro per i monaci, ma per Severino la musica lo era di più.Seven, il suo corvo, non si fece chiamare ed alle prime note si lanciò dai cipressi del cimitero sovrastante, volteggiò davanti alla facciata imponente della Basilica e d'improvviso planò in basso lungo la scalinata, per posarsi gentilmente sulla sua spalla sinistra. “Ciao Seven, passata una buona giornata?”“Sì. Poteva andare peggio — Accontentiamoci.” Al che, Severino sorrise, alzò il volume della radio e iniziò a risalire deciso verso le Porte del Cielo, mentre la musica Jazz echeggiava tra le pietre millenarie.Nove anni fa, in questo stesso giorno del mese d'Ottobre, i monaci Olivetani residenti nell'Abbazia trovarono un bambino sui gradini della Basilica.Stava lì, avvolto nella nebbia, silenzioso come la notte, occhi curiosi come il vento — senza nome e senza passato. Lo chiamarono Severino — non so il perché — e crebbe tra preghiere e silenzi. Giocava in stanze antiche e scopriva il suo mondo, circondato da libri, tombe, arte e misteri mai svelati.Di notte un corvo ed un gatto nero lo accompagnavano, illuminati dalla luna, nel Cimitero Delle Porte Sante, vagando fra cripte imponenti e statue immobili che sussurravano memorie e misteri.Ma nelle notti di Halloween i sussurri si trasformano in grida e lamenti senza fine. Segreti si manifestano, leggende diventano realtà, e sogni mascherati da incubi bussano a porte illuminate da candele. E quella notte di luna piena era proprio questa notte: il 31 d'Ottobre — e ricordati, che tu creda agli spiriti o no, niente cambia: i fantasmi arriveranno.E Severino era lassù, proprio ad aspettare che arrivassero. Affacciato alla finestra più alta del campanile, tranquillo, guardando Firenze dall'alto. Mentre 'Round Midnight' di Thelonious Monk suonava nella sua radio, lui guardava — batteva il tempo con un piede ed aspettava.Al secondo dei dodici rintocchi delle campane di mezzanotte, qualcosa cominciò a succedere. Sull'Arno si formò una nebbia densa che pulsava di verde spettrale. Iniziò a salire e scivolare lenta ma inesorabile sui ponti come dita di mani fredde di fantasmi impazienti. Scivolava sul Ponte Vecchio e rotolava per le vie d'Oltrarno fino a raggiungere San Niccolò, dove si arrampicava sulla collina inghiottendo tutto ciò che trovava sulla sua strada.Quando raggiunse il cancello di San Miniato, scivolò fra le sbarre e salì lungo le scale fino a coprire, come un'alta marea luminosa, tutto il piazzale antistante la chiesa. Si arrampicò sulla sua facciata di marmo e avvolse anche il cimitero delle Porte Sante, coprendo tutta la collina in un mantello di mistero. Poi lentamente, come per incanto, la nebbia iniziò a dissolversi salendo verso il cielo e quando l'ultima nuvola si sciolse nell'aria notturna, il piazzale non era più vuoto.Piccole jack-o'-lanterns con luci tremolanti galleggiavano nell'aria sorridendo con denti di fuoco. Candele nere spuntavano dal nulla, illuminando bancarelle spettrali colme di tutto e niente. Pipistrelli che sembravano di carta ma che erano vivi volteggiavano tra le luci con ali di velluto nero, mentre foglie d'autunno danzavano senza vento, scintillando d'oro e rame. Zucche di ogni forma riempivano i banchi, alcune intagliate con facce buffe, altre coperte di ragnatele argentate che brillavano come fili di luna. Cappelli da strega volteggiavano nell'aria come ombrelli volanti ruotando lenti su se stessi. Castagne arrostite profumavano l'aria di cannella e mistero, mentre piccoli scheletri danzanti tintinnavano come campanelli di ghiaccio.E finalmente nel cimitero delle Porte Sante, il Portale si aprì. Come ogni Halloween, da secoli, spiriti da tutto il mondo si congregavano a Firenze per il loro incontro annuale. Un fiume spettrale di fantasmi si riversò nel piazzale, ognuno dirigendosi verso la propria bancarella, ed ognuno con le sue mercanzie impossibili da vendere o scambiare.Gli spiriti erano arrivati e Severino li osservava dall'alto. Un carnevale di altri mondi, fatto di suoni, colori e storie inimmaginabili.Il piazzale deserto si era trasformato nel Mercato dei Fantasmi. Bancarelle continuavano a materializzarsi dal nulla, zucche intagliate e lucenti si raccontavano storie di Halloween passati, presenti e futuri ridendo maligne fra i profumi di memorie perdute, secoli passati, candele di domani e polvere di stelle cadute.Il cielo sopra le colline toscane e sopra Firenze era pieno di fantasmi che arrivavano da ogni dove per cercare l'introvabile. Ma nessun occhio umano poteva vedere questo spettacolo. Nessuno eccetto Severino, che scese dalla torre incantato da quello spettacolo e si immerse nella folla pulsante di vita ultraterrena. Seven gli volteggiava sopra osservando con occhi attenti e gracchiando un po' nervoso. Alcuni fantasmi lo guardavano con curiosità e lo riconoscevano. Qualcuno lo salutava e molti altri sussurravano il suo nome in lingue dimenticate."Eccolo," mormorava una strega di Praga. "Il bambino del tempo," sospirava un cavaliere normanno. "È tornato, ve lo dicevo io.” rideva un pirata dei Caraibi.Ma Severino non ci faceva attenzione perché c'erano fantasmi che vendevano: sogni di draghi addormentati, risate di gnomi del nord, lacrime di sirene innamorate, l'ultimo respiro dei dinosauri, ombre di unicorni. E perfino paure di Halloween passati — due al prezzo di uno, ma solo per stanotte. Il fantasma di un pirata morto durante un abbordaggio andato poco bene gridava:"Bottiglie di tempesta! Fulmini in barattolo!"Una strega di Salem sussurrava: “Pozioni d'amore che durano tre vite…”Un cavaliere medievale mostrava spade che tagliano la paura,Uno spirito cinese sventolava aquiloni che volano nel passato.La folla spettrale cresceva e si addensava, rideva e contrattava, mentre Severino camminava stupito e affascinato tra i banchi impossibili del Mercato di Halloween.Seven gracchiava inquieto dall'alto e Eleven, il gatto nero dagli occhi arancioni, saltava da una tenda all'altra non perdendo di vista un singolo movimento di Severino e delle centinaia d'anime che gli giravano intorno.Un monaco fantasma di un'epoca mai esistita lo vide e gli sorrise da dietro una bancarella piena di radio antiche ornate di simboli misteriosi. Severino si avvicinò, affascinato. "Che meraviglia! Funzionano tutte?""Oh sì, certamente" rispose il monaco, ”Queste trasmettono sulle onde del tempo passato, presente, e futuro. Ma tu non hai bisogno di comprarne una."Gli altri fantasmi si fermarono. Smisero di vendere, comprare e barattare. Guardarono Severino con rispetto e ascoltavano quello che gli diceva il collezionista di frequenze."La radio a transistor che hai già è più speciale di quanto credi. Ma per scoprire i suoi veri segreti, dovrai cercare nelle cripte antiche dove tutto ebbe inizio."E all'improvviso le prime luci dell'alba iniziarono a illuminare di rosa il cielo dietro San Miniato. In fretta e furia i fantasmi si salutarono volando via nel vento."Fino al prossimo Halloween!” Si dicevano incrociandosi in cielo.Le bancarelle svanirono. Lanterne e candele si spensero. Il Mercato dei Fantasmi si dissolse come un sogno.Severino si ritrovò solo nel piazzale vuoto, Seven sulla sua spalla e Eleven seduto sul muretto a guardare Firenze che si illuminava nel giorno di OgniSanti. Osservò la sua vecchia radio con occhi nuovi e dalle cripte antiche di San Miniato, qualcosa sembrava chiamarlo. L'accese, alzò il volume e scese la scalinata a tempo di 'Autumn Leaves' nella versione di Chet Baker.Era giunta l'ora di spalancare il cancello della Basilica di San Miniato al Monte.Continueremo questa storia. Per adesso un Buon Halloween a tutti voi, che possiate sempre credere nella magia! Storia scritta da Marco Ciappelli per "Storie Sotto Le Stelle" Halloween 2025Ascolta Severino's Playlist per le canzoni che accompagnano questa storia e iscriviti per scoprire nuove musiche ad ogni avventura.
I tre porcellini I Favola classica per bambini I Fiabe e favole per bambini I AudiostorieAmici di favole nel traffico, ecco a voi la storia dei Tre Porcellini!LINK LIBRO: https://amzn.eu/d/3IpVbriNUMERO LETTERE AL SEMAFORO: 353/4453010
Perché a volte sentiamo quella vocina antipatica che ci dice "tanto non ce la fai"?
Bentornati Orsette e Orsetti dai mille coloriOggi voglio farvi ascoltare 3 bellissime storie dove i protagonisti sono i nostri nonniQualche settimana fa c'è stata la loro festa e giustamente Volpe e Marmotta mi hanno chiesto di fare una puntata dedicata a loro.
Ti sei mai detto “non esiste un manuale per genitori”? Forse è solo un modo per non sentirti in colpa quando qualcosa non funziona.E se invece esistessero davvero dei principi base, semplici ma decisivi, validi per ogni età e situazione?In questa puntata scopri i quattro “assiomi” che possono cambiare il tuo modo di essere genitore — senza ricette perfette, ma con tanta concretezza.Ascolta l'episodio e costruisci il tuo manuale personale.Leggi l'articolo correlato: https://giovanniarico.it/il-manuale-per-genitori-esiste-eccolo/Iscriviti al corso gratuito in 7 lezioni su Come Farsi Ascoltare dai Figli: https://giovanniarico.it/come-farsi-ascoltare-dai-figli-corso-gratuito/Scopri come lavorare con me sul mio sito: giovanniarico.itScopri il Percorso "Dalle Urla Agli Abbracci": prenota qui la chiamata conoscitivaPer supportare il mio lavoro e diffondere questo podcast lascia una recensione su Apple Podcasts o le stelline su Spotify, grazie!Non amo i social, ma amo creare relazioni. Ecco come puoi entrare in contatto con me:Canale Telegram: @crescerecontuofiglioConfrontati con me e altri genitori come te nel Villaggio,la nostra "community rispettosa" su TelegramEmail: giovanni@giovanniarico.it---Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: http://audionautix.com/
In un mondo in cui i genitori si sentono sempre più chiamati a essere animatori instancabili delle giornate dei figli, la noia sembra diventata un nemico da combattere. Ma è davvero così? A Obiettivo Salute Risveglio, insieme al professor Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva, proviamo a riscoprire il valore nascosto della noia: uno spazio fertile per la creatività, l'autonomia, il pensiero. Perché la noia non è solitudine, e saperci stare è una competenza preziosa per crescere
Zpěvačka a autorka Eli Kopecká patří k novým hlasům českého popu, které si cílevědomě hledají vlastní prostor mimo zavedené škatulky. V rozhovoru pro podcast Men's Factor mluvila otevřeně o tom, jak těžké je uspět v tuzemském showbyznysu, kde se podle ní „pořád točí stejní lidé“.„Mám ráda hudbu, která má emoci, ne jen perfektní techniku,“ říká. Sama začínala v legendárním dětském souboru Bambini di Praga, zkoušela konzervatoř, ale nakonec ji odmítli. „Zpěv se dá naučit, ale barva hlasu ne,“ dodává. Do širšího povědomí se dostala účastí v SuperStar, kde skončila druhá. Dnes pracuje na své první desce, kterou plánuje vydat v lednu.Na rozdíl od mnoha současných interpretů se Kopecká vymezuje proti syntetickým beatům a preferuje živé nástroje – kytaru, klavír a bicí. Inspiraci hledá u umělců jako Harry Styles, Miley Cyrus nebo Adele, ale zároveň zůstává věrná češtině: „Tady se pořád víc poslouchá česká hudba. Když už si někdo pustí angličtinu, sáhne po zahraničním interpretovi.“
La lettera di un'ascoltatrice mi segnala un articolo interessante da leggere rispetto ad alcune scelte operate per un diario scolastico rivolto a studenti della scuola primaria. La parola della settimana è postalizzare. - Diario scolastico e bambini della primaria: è giusto esporli a tutto questo?- Un asterisco sul genere, Accademia della crusca- Edizioni Settenove- Alice Orrù, Linguaggio inclusivo: perché non è solo una questione di genere- Michele A. Cortelazzo, Il burocratese, Treccani Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In dieser Folge sprechen Joscha und Sako über ein heikles, aber weit verbreitetes Thema: Junge Trainer, die voller Motivation ins Kindertraining starten – und dann mit Vorgaben, Strafen und Theorieeinheiten scheitern. Anhand einer Hörerfrage analysieren die beiden, wo Verantwortung und Lösung liegen: beim Verein, in der Begleitung durch erfahrene Trainer und in klaren Leitplanken für kindgerechtes Training. Außerdem geht's um praxisnahe Tipps – vom richtigen Umgang als Elternteil bis zur Nutzung der Videoplattform Plus für junge Coaches. Zum Abschluss: Ideen, wie man F-Jugend-Mannschaften bei Spielfesten clever (und mit Spaß) einteilt.
Un rapper da 800mila ascoltatori che picchia una ragazza, un altro da milioni che viene ricoverato d'urgenza, altri che fanno avanti e indietro dal carcere per reati ridicoli. Vogliamo un'industria che cambi mentalità. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
David Santoro"I bambini della Terra selvaggi"Auke HulstCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itNell'Olanda degli anni Ottanta, nella grigia campagna attorno a Groninga, quattro fratelli crescono in una casa enorme e fatiscente, sotto lo sguardo muto del bosco.Figli di genitori bohémien, Kurt, Kai, Shirley Jane e Deedee vivono un'infanzia anticonformista e felice, fino al giorno dell'improvvisa morte del padre, un buco nero nella loro esistenza.In balia dei capricci di una madre imprevedibile, dolce e fragile, che ignora i creditori, sfreccia via in macchina per dimenticare e sparisce per giorni con l'amante di turno, i ragazzi devono reinventarsi da soli il proprio destino. La Terra selvaggia, ai margini del mondo, è il loro regno di caos e fantasia sregolata, di povertà e libertà, dove la ferita cocente della perdita si trasforma in nuvole, giochi, ricordi, sogni.Ripercorrendo un passato che non c'è più o a volte non è mai esistito, Auke Hulst ci consegna un romanzo coinvolgente e indimenticabile: una storia di dolore e amore fraterno, speranza e resilienza, incanto e struggente nostalgia.Traduzione a cura di David SantoroAuke Hulst (1975), scrittore, critico, saggista e musicista pluripremiato, è tra le voci più originali e potenti della letteratura contemporanea olandese. Si è affermato con I bambini della Terra selvaggia (2012), romanzo autobiografico che ha conquistato il pubblico dei Paesi Bassi ed è diventato subito un bestseller, arrivato oggi alla ventunesima ristampa. Il libro ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui, nel 2013, l'ambitissimo premio annuale del magazine “Cutting Edge”.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Quante volte da genitori ci siamo detti: “Ah, l'avessi saputo prima!” o “Questo al corso preparto non lo dicono mai”? In questo episodio ti racconto 10 verità sui bambini che nessuno ti spiega, basate su racconti reali di genitori che seguo nei miei percorsi. Scoprirai perché dimenticano le regole ma ricordano dettagli curiosi, perché piangono per piccole cose e subito dopo ridono, e come il loro cervello, il corpo e le emozioni lavorano insieme in modi sorprendenti.Un episodio per capire meglio i nostri figli, alleggerirci dai sensi di colpa e imparare a vivere la genitorialità con più calma, empatia e consapevolezza.
Bambini sind keine kleinen Profis. Wir zeigen, wie du U5–U7 so anleitest, dass sie gern wiederkommen: Spiel- und Bewegungsstunde, Stationstraining, klare Rituale bei Spielfesten und sinnvolles Eltern-Management. Plus: Top-3 Trainer-Skills und konkrete Praxisbeispiele.
Il presidente Donald Trump ha annunciato che la sua amministrazione ordinerà ai medici di non raccomandare il paracetamolo alle donne in gravidanza, sostenendo che potrebbe essere collegato all'autismo nei bambini.
L'intelligenza emotiva si rivela in 5 segnali distintivi: scoprirli aiuta a vivere meglio, rafforzare i legami e crescere personalmente.
Un Mistero A Firenze In Toscana c'è tanta magia: colline decorate con olivi, vigneti e cipressi, campanili che suonano ovunque, giardini nascosti, e ovviamente città incantate, piene di storia e bellezza, dove artisti famosi hanno creato opere d'arte meravigliose.In questo racconto ci troviamo nella città di Firenze, dove la magia abbonda e in ogni angolo si nascondono leggende.Un fiume chiamato Arno l'attraversa; e fra i tanti ponti ce n'è uno che giustamente è un po' più famoso degli altri: il Ponte Vecchio. In quelle case sospese adesso non ci abita più nessuno. Ogni giorno è pieno di turisti che lo fotografano e lo vengono a visitare da tutto il mondo, ma tanti e tanti anni fa su questo ponte c'erano macellai, pescivendoli e conciatori come se fosse un mercato, una piazza sospesa sull'Arno e la vita quotidiana era ben diversa dai giorni d'oggi.Ai tempi di questa storia le botteghe erano tutte gioiellerie di proprietà di mastri orafi, che lì ci vivevano, lavoravano e vendevano gioielli d'oro e preziosi di altissima qualità. Era uno dei cuori della città dove i fiorentini del tempo si ritrovavano e si fermavano a chiacchierare mentre andavano e venivano da una parte all'altra del fiume. Anche i ragazzini ci passavano le giornate divertendosi a giocare correndo da un lato all'altro indisturbati.A questo punto dovete sapere che da qualche giorno avvenivano piccoli furti nelle botteghe degli artigiani. Oro e preziosi sparivano come se rubati dal vento, in silenzio e di sorpresa, senza lasciare traccia. Chi sa chi lo sa? Chi poteva essere il colpevole?Gli orafi si riunirono, dopo la chiusura dei negozi, proprio sul ponte."Ma che cosa sta succedendo?" disse uno."Boh, a saperlo…" disse un altro."E mica si può andare avanti così, a passare da bischeri!"Bernardo, uno degli orafi, disse: "Va bene che sono un po' sbadato, ma di sicuro non sono cieco da non vedere se mi manca dell'oro dalla bottega."E via a farsi domande e interrogarsi fra di loro per cercare di trovare una spiegazione per questi furti, scoprire il ladro e magari ritrovare il maltolto.Insomma, era ormai da settimane che dalle botteghe sparivano pagliuzze della lavorazione dell'oro e vari oggetti preziosi — e tutto questo succedeva sotto gli occhi di tutti ma nessuno aveva visto niente.A chi dare la colpa se non a quei monelli dispettosi che si divertivano a giocare a pallone sul ponte! Fra partitelle, risate, corse, giochi vari e nascondino, chissà se qualcuno di loro non si era messo a rubare qua e là.Passarono altri giorni e altro oro era svanito nel nulla. Gli orafi, stanchi di questa storia, uscirono sul ponte e gridarono a gran voce tutti insieme: "Ora ci siamo proprio divertiti ed è ora di farla finita! Catturiamo il ladro!"Anche il fornaio Giulio uscì sull'uscio della sua bottega, a sinistra, in fondo al ponte, e benché non avesse capito di preciso cosa stava succedendo, mostrò a tutti le mani piene di farina gridando: "Io non c'entro, lo giuro! Le mani in pasta le ho solo perché sono sempre a preparare le focacce da cuocere in forno."E così dicendo si unì agli altri gridando: "Prendiamo il ladro con le mani nel sacco prima che quel sacco diventi quello della farina!"In quel fermento, Lapo, un ragazzino assai furbo e curioso, figlio dell'orafo Bernardo che era amico di tutti e giocava insieme agli altri ragazzini sul ponte, dopo aver riflettuto pensò: "C'è qualcosa che non mi torna: noi ragazzi non rubiamo, di chi può essere la colpa?"Così Lapo decise di indagare per conto suo. Perché come gli diceva sempre suo nonno: "conta più una cosa fatta che cento da fare" e poi aggiungeva che "se fai da te fai per tre."Allora, senza tanti discorsi, la sera seguente si organizzò, procurandosi una lente d'ingrandimento, un quaderno con matita per prendere note e una lanterna che lo avrebbe accompagnato nel buio. Quest'ultima la teneva stretta con una mano un po' tremolante, ma non c'era da esitare — la situazione non si sarebbe risolta da sola.All'imbrunire, si avviò dal Ponte Vecchio, dove abitava con suo babbo sopra la bottega, verso la colonna di Piazza Santa Trinita.Lì sopra c'era, e c'è ancora, la Statua della Giustizia che troneggiava così alta da toccare il cielo. Il percorso non era lungo, ma quella sera ci mise più del normale, perché osservava tutto con attenzione e curiosità. Guardava a destra, a sinistra, nei chiassi, oltre il parapetto del Lungarno e se vedeva un sasso spostava anche quello: "non si sa mai dove si possono trovare degli indizi" pensava.Aveva sentito dire che la colonna e la statua della Giustizia fossero magiche e piene di segreti. Ma la cosa più stupefacente era che dalla sua sommità, dove appunto si trovava la statua, si potesse vedere quello che succedeva in ogni punto della città — come si sa la giustizia vede e sa tutto.Arrivato in Piazza Santa Trinita, fece un gran sospiro, mosse un ultimo passo e ai piedi della colonna — che sorpresa… incontrò una lumaca."Una lumaca?" direte voi. "Eh, proprio una lumaca con tanto di casa sulle spalle, con le luci alle finestre e un caminetto acceso" Davvero, ve lo dico io… Credeteci… Insomma era lì, che si muoveva, lenta sì, ma determinata. Quando sentì il passo leggero del visitatore inatteso, si insospettì e ritirando le antenne come fossero freni, si fermò di botto e disse:"Altolà! Chi va là? Ma te chi sei e dove vai? Non starai mica cercando guai, a girellare solo soletto a quest'ora del crepuscolo?""No, ma che guai… anzi, tutt'altro Signora Lumaca" rispose Lapo, "io dovrei andare in cima alla colonna per vedere cosa sta succedendo sul Ponte Vecchio. Ci sono delle cose che non tornano tanto bene e sto indagando. Come può vedere ho pure la lente d'ingrandimento e il cappello!" Disse Lapo mostrando gli oggetti per evitare fraintendimenti. "Ora, visto che mi sembra del posto, mica mi saprebbe gentilmente dire, come posso fare a salire lassù?"La lumaca che abitava ai piedi della colonna ed era a tutti gli effetti la sua guardiana, sbuffò ma poi sorrise e mostrò a Lapo una piccola porticina alla base della colonna, nascosta dall'edera."Carissimo Lapo," disse aggiustandosi gli occhiali "mi sembri un ragazzo coraggioso, un vero amico e anche un bravo investigatore, ma solo dalla cima della colonna potrai conoscere la verità."Detto ciò, la lumaca sfregò i suoi tentacoli e cominciarono a brillare di una luce magica che avvolse Lapo facendolo diventare dell'altezza della porta che si aprì con un gran cigolio; talmente acuto da far scappare tutti gli uccelli che nella notte bazzicavano intorno.Lapo ora piccino, piccino ringraziò la lumaca e senza paura entrò all'interno della colonna. Nell'oscurità, rimase impressionato da uno stretto e alto pozzo che saliva invece di scendere. Sulle pareti luccicanti c'era una spirale di minuscoli scalini che iniziò a salire con passi determinati con la lanterna accesa ben stretta in mano. Arrivò in cima.Nella notte il cielo stellato illuminava la Statua della Giustizia che troneggiava su Firenze. Aveva una bilancia con due piatti in equilibrio in una mano e una spada dorata nell'altra.Come abbiamo detto in precedenza, per incantesimo, da lì si poteva vedere tutta la città — bastava guardare nella direzione giusta e pensare alla parte di Firenze che volevi vedere: una magia incredibile per una visione da togliere il fiato.Adesso era il momento di concentrarsi sul Ponte Vecchio e cercare di risolvere il mistero dei furti, ma nel muoversi intorno alla statua, per andare dalla parte che guardava il fiume, fece una scoperta incredibile. Non poteva credere ai propri occhi — tanto è vero che tirò fuori la lente d'ingrandimento per essere sicuro. Tutti e due i piatti della bilancia erano pieni di pagliuzze d'oro e monili preziosi."Mamma mia! E questa roba come c'è arrivata quassù?" Esclamò Lapo con gli occhi spalancati. "Questo è indubbiamente il bottino dei furti alle gioiellerie!"Prima, confuso e stupefatto non sapeva che pensare, ma poi, osservando meglio le pagliuzze si rese conto che erano tutte intrecciate con braccialetti e collanine: questi erano due nidi e un'idea gli balenò subito nella mente."Le gazze ladre!" Esclamò Lapo. Quegli uccelli furbetti amano tutto ciò che brilla, certamente sono state loro a rapinare le botteghe e a portare quassù la refurtiva.E nel bel mezzo di questo pensiero, all'improvviso comparvero in volo. Atterrarono sulla colonna agitate e furiose "KRAA KRAA KRAA! Oh, ragazzino ma cosa stai facendo a casa nostra? Non ti provare nemmeno a toccare queste meraviglie luccicanti; sono il nostro nido, le abbiamo trovate noi e sono nostre."Lapo non si fece spaventare e con calma rispose: "Ma che dite? A voi piacciono cose luccicanti che brillano e le prendete, ma non vuol certo dire che sono vostre."Le gazze gracchiavano tutte insieme sembravano impazzite e non conoscevano ragione. "Ma cosa dice questo?" Disse una. "Già, uno viene a casa nostra e pretende di comandare?" Aggiunse un'altra. "Sì, bellina la battuta. Non sono nostre? Ma che sei un comico? Cambia lavoro, guarda, perché non ci fai mica ridere." Disse un'altra.E tutte a ridere.Al che Lapo non si fece intimidire. Si frugò in tasca e trovò quello che cercava. Propose uno scambio. "E se si facesse un affare. A dire il vero io ci rimetto parecchio, ma mi state talmente simpatiche che vi darei volentieri queste belle biglie luccicanti in cambio dell'oro e i monili."Vedendo quei piccoli tesori brillanti e colorati, che non avevano mai visto prima, le gazze si calmarono. Si guardarono con uno sguardo furbo e senza esitazione… "Affare fatto!"Gli presero le biglie di mano in un battibaleno e volarono via gridando: "Evviva, siamo ricchissime! Da ora in poi faremo collezione di queste palline."Sospirando di sollievo e di soddisfazione, Lapo recuperò la refurtiva e scese a rotta di collo dalla colonna. La lumaca lo stava aspettando applaudendo. Con un altro incantesimo lo fece uscire dalla porticina e apparire proprio sul ponte vecchio dove diversi Fiorentini erano a prendere il fresco e chiacchierare — inclusi gli orefici."Babbo, babbo ho scoperto il mistero e trovato il colpevole: le gazze ladre! Sono state loro! I miei amici non hanno fatto niente di male." "Calma figliolo, ti ascolto". Rispose Bernardo.Lapo con tutto il fiato che aveva in gola non perse un attimo e raccontò tutto quello che aveva scoperto e visto: il cappello da investigatore, la lente d'ingrandimento, la lumaca magica che conosceva i segreti della colonna, la porticina, la statua in cima, la vista di Firenze, le gazze ladre e il trucco delle biglie colorate. Finalmente il mistero degli strani furti era chiarito, tutta la refurtiva recuperata fu restituita agli orafi del Ponte Vecchio per merito dell'intraprendente e coraggioso Lapo.A quel punto tutti quelli che erano sul Ponte Vecchio applaudirono gridando: "hurra, hurra, hurra, al piccolo investigatore."Mentre il ponte antico, forse incantato, risplendeva di luci dorate.Il fornaio Giulio mentre infornava focacce, canticchiava allegramente e con voce squillante annunciava: "oggi focacce a volontà gratis per tutti, dobbiamo festeggiare!"Le gazze ladre ritornarono a volare su tetti di Firenze e continuarono a trovare piccoli oggetti e persino pezzi di sogni luccicanti; e gracchiando dicevano: "Sarà pure che abbiamo perso un nido, ma di sicuro abbiamo trovato una storia da raccontare."E forse, chissà, una nuova storia ci sarà!— Scritta da Lucia & Marco Ciappelli | Ispirata da una leggenda fiorentina Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.
Il metodo ideato a Reggio Emilia dal pedagogo Loris Malaguzzi sarà al centro di un incontro che si terrà il 17 settembre al Co.As.It. di Melbourne, presentato dal Professor Andrea Righi.
Il piano giocattolo sta conquistando i compositori moderni grazie al suo suono unico. Antonietta Loffredo promuove la sua magia musicale in giro per il mondo, inclusa l'Australia, attraverso una serie di concerti.
Dal 1999, bambini e bambine Sahrawi passano parte dell'estate in Italia, accolti da regioni, città e associazioni. Tra queste l'associazione Città Visibili di Campo Bisenzio, in provincia di Firenze.