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Diego Marani"A Trieste con Svevo"La nave di Teseowww.lanavediteseo.eu“Questo libro racconta il viaggio che ho compiuto alcuni anni fa sulle tracce di Italo Svevo in una Trieste scomparsa ma ancora rintracciabile. La sua trama si sovrappone a quella dei personaggi sveviani e forma una storia che è come un'infilata di stanze. Quelle di un museo, di una scuola chiusa per le vacanze, di una fabbrica dismessa, di un grande appartamento vuoto della città vecchia sul cui parquet sconnesso scorrono le ombre dei personaggi che li hanno abitati e con la stessa velocità delle ore passano gli anni. Perché a Trieste il tempo ha una sua consistenza propria: si accumula come in un lavandino ingorgato, rischia di traboccare, poi di colpo qualcosa lo stura e interi decenni colano via in un fiotto. Finché un altro ingorgo si forma e tutto ricomincia. In uno di questi ingorghi sono rimasto intrappolato anche io, che frequento Trieste da ormai quarantacinque anni. Il lettore troverà così in queste pagine, assieme agli eroi sveviani, personaggi di quella triestinità eterna che nutrono lo spirito letterario della città e che per questo non appartengono a un tempo definito ma silenziosamente si riproducono in ogni epoca immortali.” (Diego Marani)Diego Marani è nato a Ferrara nel 1959. È direttore dell'Istituto italiano di cultura di Parigi ed è stato per lungo tempo funzionario dell'UE, dove si è occupato di lingue e di diplomazia culturale. Inventore della lingua-gioco Europanto, ha pubblicato L'ultimo dei vostiachi (2002), A Trieste con Svevo (2003), L'interprete (2004), Il compagno di scuola (2005, premio Cavallini), Come ho imparato le lingue (2005), Enciclopedia tresigallese (2006), La bicicletta incantata, pubblicato in cofanetto con il film di Elisabetta Sgarbi Tresigallo, dove il marmo è zucchero (2007), L'amico delle donne (2008), Il cane di Dio (2012), Lavorare manca (2014). Per La nave di Teseo sono usciti Vita di Nullo (2017), Il ritorno di San Giorgio (2019), La città celeste (2021) e la nuova edizione di Nuova grammatica finlandese (2022), romanzo tradotto in quindici lingue, vincitore tra gli altri del premio Grinzane Cavour 2001 e dell'Oxford-Weidenfeld Translation prize 2012.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Per il testo, iscriviti a https://italianoconletteratura.substack.com
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Diego Marani"L'uomo che voleva essere una minoranza"La nave di Teseohttps://www.lanavediteseo.eu/Rodolfo fa il barbiere da quando ha quattordici anni. Dei suoi amici, nessuno saprebbe dire che cosa davvero lo appassioni. Per la moglie è un uomo tranquillo, abitudinario, conformista. Non tifa una squadra, ma si accoda al coro di chi tifa più forte. Non ha un'opinione, ma si lascia influenzare dal giudizio altrui. Si sente parte di una maggioranza informe e rumorosa che lo protegge dall'obbligo di avere una volontà. Tutto questo un giorno non gli basta più. Decide di provare il brivido di smarcarsi da tutti e di entrare a far parte di una minoranza.Inizia dalle minoranze linguistiche, sceglie l'esperanto e si mette a studiarlo. Ma nel piccolo paese di provincia in cui abita è inevitabilmente l'unico che lo parla. Avvilito, solo, decide allora di provare con le minoranze religiose. Ma, quando cerca di integrarsi nella prestigiosa comunità ebraica di Ferrara, subisce una cocente delusione. Prova anche la via dell'invalidità fisica, ma finisce un'altra volta contro un muro. Di delusione in delusione, Rodolfo non si arrende e continua la sua lotta per emergere dal mucchio. Fino all'inaspettato, sorprendente finale.L'uomo che voleva essere una minoranza è un romanzo-pamphlet che esplora con grazia e ironia temi sensibili e nevrosi del nostro presente.Diego Marani è nato a Ferrara nel 1959. È direttore dell'Istituto italiano di cultura di Parigi ed è stato per lungo tempo funzionario dell'UE, dove si è occupato di lingue e di diplomazia culturale. Inventore della lingua-gioco Europanto, ha pubblicato L'ultimo dei vostiachi (2002), A Trieste con Svevo (2003), L'interprete (2004), Il compagno di scuola (2005, premio Cavallini), Come ho imparato le lingue (2005), Enciclopedia tresigallese (2006), La bicicletta incantata, pubblicato in cofanetto con il film di Elisabetta Sgarbi Tresigallo, dove il marmo è zucchero (2007), L'amico delle donne (2008), Il cane di Dio (2012), Lavorare manca (2014). Per La nave di Teseo sono usciti Vita di Nullo (2017), Il ritorno di San Giorgio (2019), La città celeste (2021) e la nuova edizione di Nuova grammatica finlandese (2022), romanzo tradotto in quindici lingue, vincitore tra gli altri del premio Grinzane Cavour 2001 e dell'Oxford-Weidenfeld Translation prize 2012.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Incontro con Diego Marani. Presenta Filippo La Porta Rodolfo è tranquillo, abitudinario, conformista. Non tifa una squadra, ma si accoda al coro dei tifosi. Non ha un'opinione, ma si lascia influenzare dal giudizio altrui, si sente parte di una maggioranza informe e rumorosa. Tutto questo un giorno non gli basta più e decide di provare a capire cosa si prova a far parte di una minoranza. Decide di imparare l'esperanto, poi di diventare ebreo, poi ancora sceglie la fluidità sessuale… ma scopre che le minoranze si mostrano molto rigide, identitarie e conformiste. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it
Diego Marani"Premio Ostana"Scritture in Lingua Madrehttps://www.premioostana.it/Premio OstanaSabato 25 giugno, ore 11:0Riflessioni sulla lingua, sui linguaggi, sulle identità e sui destini delle lingue madriConversazione con Diego Marani (Lingua Europanto)A cura di Pietro SpiritoDiego Marani Nato in provincia di Ferrara nel 1959, Diego Marani è scrittore e glottoteta, inventore di lingue, che sulle lingue e i loro labirintici significati e identità ha fondato e fonda buona parte della sua narrativa.Marani è l'inventore della lingua artificiale chiamata europanto, costituita da un insieme di tutte le lingue d'Europa. In questo idioma totalmente inventato ha tenuto una rubrica fissa su giornali svizzeri e belgi a partire dal 1990. L'Europanto – sostiene Marani – è una provocazione contro l'integralismo linguistico di chi predica la purezza delle lingue.Pochi scrittori come Diego Marani hanno saputo fare della riflessione sulla lingua, sui linguaggi, sulle identità legate alla lingua e sui destini delle lingue madri il tema portante della propria narrativa.Diego Marani"La città celeste"La nave di Teseohttp://www.lanavediteseo.eu/La città celeste è il diario di un lungo apprendistato esistenziale e insieme, nel suo rivelare ambiguità e dolori sparsi, un documento pronto ad attestare l'imprevedibilità assoluta della cosiddetta "commedia umana".«Convergono più piani di lettura nel nuovo romanzo di Diego Marani, La città celeste, narrato alla prima persona come un diario, costruito attorno a una vicenda di formazione e di apprendistato sentimentale negli anni cruciali dell'università, attraversato da una riflessione metaletteraria sui libri, la lettura e la scrittura. Ma voltata l'ultima pagina, l'impressione più forte è la dichiarazione d'amore per Trieste, preannunciata dai versi di Saba dedicati alla città posti in esergo» - Marzia Fontana, la LetturaL'educazione sentimentale di un giovane uomo che, per sfuggire all'asfissiante supervisione paterna, decide di frequentare l'università di Trieste. La gioventù, in quella città celeste al crocevia di diverse culture, diviene la stagione dell'immortalità, delle nuove scoperte, delle amicizie inossidabili. E di amori smisurati e sofferti. La Trieste descritta minuziosamente tra le pagine di questo romanzo è un luogo dall'identità composita e dal confine sempre incerto, come i protagonisti di queste pagine, giovani studenti entusiasti con il futuro tutto da inventare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ines Cavalcanti"Premio Ostana"dal 24 al 26 giugno 2022Scritture in Lingua Madrehttps://www.premioostana.it/Premio Ostanascritture in lingua madre – ecrituras en lenga maireè un appuntamento con le lingue madri del mondo che ogni anno riunisce a Ostana, paese occitano di 85 abitanti in Valle Po ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo, per un festival della biodiversità linguistica.Dopo due edizioni online a causa della pandemia, il Premio Ostana torna in presenza da venerdì 24 a domenica 26 giugno: nella cornice della borgata Miribrart di Ostana si torneranno quindi a sentire lingue vicine e lontane, per animare un confronto quanto mai attuale di riflessione sui diritti linguistici, con uno sguardo specifico a quali sono le idee e le azioni attualmente al servizio della tutela delle lingue madri. Non a caso, le Nazioni Unite hanno proclamato il Decennio Internazionale delle Lingue Indigene 2022-2032 e il Premio Ostana è tra le iniziative sostenute dall'Unesco.In questi 13 anni sono state ospitate a Ostana 44 lingue da tutti e 5 i continenti, che hanno dato vita a una festa della biodiversità linguistica. Annunciato oggi il programma della XIV edizione.Per il 2022 i premiati saranno:Bhuchung D. Sonamm (lingua tibetana - Nepal) - Premio giovani;Francho Nagore Laín (lingua aragonese - Spagna) - Premio internazionale;Paulina Kamakine (lingua occitana - Francia) - Premio lingua occitana;Marine Lavigne (lingua bretone - Francia) - Premio composizione musicale;Stefania Maria Ciminelli (lingua catalana - Spagna) - Premio traduzione;Diego Marani (lingua-gioco Europanto) - Premio speciale;Fredo Valla (lingua occitana - Italia) - Premio cinema;Rosalba Perini (lingua friulana) - Premio minoranze linguistiche storiche in Italia;Ostana vuole da sempre essere l'occasione di una riflessione non solo sulla lingua, ma anche sui linguaggi, sulle identità e sui destini delle lingue madri e per questo il Premio speciale 2022 è stato assegnato a Diego Marani, scrittore e glottoteta, attuale Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, nonché inventore della lingua artificiale chiamata europanto, costituita da un insieme di tutte le lingue d'Europa che nasce come provocazione contro l'integralismo linguistico di chi predica la purezza delle lingue.Oltre alle riflessioni generali sui diritti linguistici, e il loro futuro, a Ostana ci sarà occasione di conoscere, riscoprire, sentire tante lingue madri. Francho Nagore Laín, linguista e scrittore, riceverà il Premio Internazionale per il suo lavoro a sostegno della lingua aragonese; un altro importante momento di riscoperta sarà dedicato al friulano, grazie alla presenza di Rosalba Perini che ha dedicato la maggior parte della sua vita professionale alla promozione della lingua friulana rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni; a proposito di generazioni a confronto, il Premio lingua occitana 2022 andrà alla giovane poetessa Paulina Kamakine che con lo pseudonimo di Lou Pètit Aousèt (L'uccellino) ha seminato e diffuso poesie per tutta l'Europa, come dimostra il suo Paraulas de hemnas, un'antologia contemporanea di autrici occitane con poesie, canzoni e prose di oltre 70 scrittrici occitane contemporanee, dai 16 ai 96 anni.A Ostana 2022 si potrà ascoltare anche il tibetano: il Premio giovani sarà infatti assegnato a Bhuchung D Sonam, poeta, saggista, editore e traduttore nato in Tibet e ora in esilio che con la sua opera di valorizzazione della lingua tibetana ha ridato voce agli scrittori del suo paese d'origine censurati; spazio anche al catalano con Stefania Maria Ciminelli, una delle più importanti traduttrici freelance dal catalano all'italiano, la cui presenza a Ostana offrirà anche l'occasione di riflettere sul ruolo più autentico della traduzione: quello di ricreare mondi capaci di risuonare nei lettori, rimanendo fedeli al testo e alla lingua originali. Come da tradizione il Premio Ostana premia artisti e artiste del mondo della musica e del cinema. Per ricevere il Premio Musica 2022 arriverà a Ostana la cantante bretone Marine Lavigne, fondatrice e componente del trio Ahez che, insieme al produttore Alvan, ha rappresentato la Francia all'Eurovision Song Contest 2022 di Torino: Il Premio Ostana le riconosce il grande impegno nella valorizzazione del bretone e il merito di portare una lingua di minoranza sul palco di uno degli eventi internazionali più seguiti.Il Premio cinema, infine, va a Fredo Valla: un artista cruciale per Ostana e per la lingua occitana, che da ormai oltre un anno sta girando l'Europa con il film Bogre - La grande eresia europea, un progetto ambizioso e importante: un viaggio, partito proprio da Ostana, di riscoperta di un passato rimosso ma quanto mai attuale in un presente che si è riscoperto denso di conflitti identitari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Cik svarīga ir valoda advokāta darbā? Kādas ir latvietes pamanītās starpkultūru atšķirības, dzīvojot Parīzē? Kuri ASV seriālu radītie stereotipi par juristu darbu ir patiesi, kuri – nē? Raidījumā ar advokāti Aiju Lejnieci runājam par jurisprudenci un valodas nozīmi tajā, vienkāršās valodas svarīgumu, starpkultūru atšķirībām, dzīvi daudzvalodu vidē, iekļaujošo valodu, kā arī daudz ko citu. Aija Lejniece ir advokāte, kura dzīvo un strādā Parīzē un specializējas starptautiskajās publiskajās tiesībās un starptautiskajā arbitrāžā. Raidījuma vadītāja Aiga Veckalne ir valodniece, aizrautīga tulkotāja un filoloģe, uzņēmēja un lektore. Raidījuma piezīmes: [01:10] Iepazīšanās stāsts. [03:25] Ceļš līdz advokātes darbam Parīzē. Valodas, kurās Aija runā ikdienā. [07:56] Valodas nozīme jurisprudencē. Ko par valodu māca topošajiem juristiem? [10:20] Vienkāršā valoda jurista darbā. [13:42] Valodas stila izvēle, ciešamās kārtas bezpersoniskums. [17:52] Aijas specializācija starptautiskajās publiskajās tiesībās un starptautiskajā arbitrāžā. [20:46] Kā Aija nokļuva Francijā. [24:34] Latvijas un Francijas starpkultūru atšķirības. [28:17] Aijas vārda izrunas kuriozi. [32:10] Kādās valodās Aija lasa un kā viņa apguva krievu valodu? [34:14] Kurā valodā Aija domā, sapņo un kā spēj pārslēgties starp valodām? [39:52] Vai franču valodu ir viegli iemācīties? [41:55] Juridiskās valodas specifika. [43:04] ASV seriālu radītie stereotipi par juristu darbu un realitāte. [49:13] Iekļaujošā valoda darbā un ikdienā. [54:19] Aijas brīvais laiks un spēka vietas. [58:00] Latvijas Radio dokumentālais raidieraksts “Dokumentārijs” un Aijas dalība tajā, runājot par krūts vēzi. [1:01:58] Kā latviešu valoda palīdz mācīties citas valodas? Grāmatas: Diego Marani. Las adventures des inspector Cabillot. Mazarina, 1999.193 lpp. Pieejama: https://bit.ly/3Exw1HQ (“Inspektora Kabijo piedzīvojumi” europanto valodā) Guy de Maupassant. Bel-Ami. Penguin Classics, 1975. 416 lpp. Pieejama: https://bit.ly/3dobwS2 Noderīgas saites: https://bit.ly/3EtV9z1 – Vieglās valodas aģentūras tīmekļvietne https://bit.ly/3EvVRvK – vienkāršā valoda ASV https://bit.ly/3Iu7dmk – vienkāršā valoda Apvienotajā Karalistē https://spoti.fi/3DxxoFd – Latvijas Radio dokumentālaiās raidieraksts “Dokumentārijs” https://bit.ly/3iSF3DW – “Pieturzīmju” Facebook lapa https://bit.ly/2FvAMI9 – “Pieturzīmju” Instagram profils https://bit.ly/2FaEWWl – “Pieturzīmju” tvitera profils https://bit.ly/2BYS672 – atbalsti “Pieturzīmes” vietnē “Patreon” https://bit.ly/2DFLTxa – atbalsti “Pieturzīmes” vietnē “Buy me coffee” https://discord.gg/aAkqp7pmu3 – pievienojies mūsu “Discord” kopienai Seko līdzi jaunumiem “Pieturzīmju” Instagram profilā, uzdod jautājumu nākamajam raidieraksta viesim un saņem atbildi raidījumā! “Pieturzīmes” piedāvā ne tikai aizraujošu raidierakstu par valodu, bet arī praktiskas un noderīgas lekcijas un konsultācijas. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/pieturzimes/message
Con uno dei più stimolanti scrittori nostrani contemporanei parliamo di multilinguismo, lettura e analfabetismo funzionale.
Oggi intervistiamo Diego Marani che giovedì 28 novembre presenta il suo nuovo libro "Il ritorno di San Giorgio". Parliamo di Ferrara, di Europa, di origini e di identità con lo scrittore tresigallese che lavora a Bruxelles alla Commissione Europea. Un intervista piena di spunti attraverso i quali ripensare i nostri concetti di identità, confini e incontro. Conduttore: Ruggero RimessiCo-conduttore: Pietro PerelliRegia: Riccardo Danieli
On Start the Week Tom Sutcliffe talks to the violinist Edward Dusinberre about interpreting Beethoven's string quartets. The sixteen quartets are challenging to play and appreciate alike, and have been subject to endless reinterpretation. The director, Mariame Clément, puts her own spin on the rarely performed comic opera L'Etoile, introducing two actors - one English, one French - to comment on the action. A missing interpreter is at the heart of Diego Marani's new novel, which combines the author's promotion of multilingualism with an interest in the relationship between language and identity. While the poet Vahni Capildeo, who moved from her native Trinidad to Britain, explores the complexity of identity and exile and finds herself drawn to words: "Language is my home, I say; not one particular language." Producer: Katy Hickman.
Born in Italy in 1959, Diego Marani is a man of many talents. A highly regarded translator, he is the creator of “Europanto”, a mock “international auxiliary language” (a language invented for use by people who don’t share a common mother tongue), in which he has published short stories, articles and video clips. Diego is best known for New Finnish Grammar (2000), a novel which explores the role language plays in the creation of identity. His latest book The Last of the Vostyachs. Interview by Danielle Williams, course manager of Australian Writers' Centre. www.WritersCentre.com.au www.valeriekhoo.com
Puntata interamente dedicata a Bruxelles, vista attraverso i racconti di Diego Marani, autore de "Il cacciatore di talenti" (Barbera edizioni). A seguire, il librangolo ed una ricca agenda culturale. [Ascolta&scarica il podcast]
En gammel skikk er å gå opp på høye topper eller hauger første påskedag for å se solen stå opp, forteller navnegransker Inge Særheim. Det ble sagt at solen danset denne dagen. Tradisjonen finnes over hele landet og har gitt navn til høyder som Påskeåsen, Påskedagsheia og Påskeberget. Også Langfredag finner vi igjen i navn som Langfredagsåkeren og Langfredagsdalen. Det kan ha vært tungt og vanskelig å dyrke jorda der, og Langfredag er brukt billedlig, forteller Særheim, som er professor ved Universitetet i Stavanger. Føler du deg på utrygg grunn når du skal kommunisere på et annet språk enn norsk? Kanskje kan du noe engelsk, litt tysk og en og annen fransk glose? Hvorfor ikke bare blande det sammen, muligens blir det enklere å gjøre seg forstått da? Diego Marani, EU-tolk og forfatter mener vi ikke bør være så redde for å sette sammen de språkbitene vi kan når vi skal snakke med utlendinger. Det blandingsspråket vi får da, kaller han for europanto. Hvorfor bruker vi det kristne ordet påske, mens engelskmennene og tyskerne kaller høytiden for Easter og Ostern, som er hedenske navn? Sylfest Lomheim svarer på dette og andre lytterspørsmål. Programleder er Ann Jones.