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Iniziamo questa serie di parole estive con lei, la regina dell'estate: l'insalata caprese. Pochi ingredienti, ma un gusto equilibrato, leggero, semplice. Ti racconto la storia di questa insalata e ti parlo dello scopo di questi episodi estivi. Buon ascolto!Vuoi la trascrizione semplice e gratuita? Iscriviti alla newsletter e ricevi le trascrizioni estive gratuite. Trovi più informazioni su www.piccolomondoitaliano.com
Intro (00:00:00) La ricetta per il fallimento (00:01:00)"Pochi errori di giudizio ripetuti quotidianamente"Con questa frase intendo dire che raramente i grandi disastri ti crollano addosso all'improvviso da un giorno all'altro.Nella maggior parte dei casi, il fallimento si insinua nelle nostre vite come un qualcosa di sottile, insignificante e, proprio per questo, apparentemente innocuo.La formula del fallimento spiegata a mio figlio (00:03:06)Lasciati raccontare come ho cercato di far passare questo messaggio a mio figlio durante una giornata qualunque insieme...La strada per il successo (00:05:45)Qualunque sia il punto in cui ti trovi nel tuo cammino di vita, puoi scegliere immediatamente un'altra destinazione e iniziare a ripetere giorno dopo giorno alcune semplici regole, così da invertire la rotta della tua vita.Se ti va di iniziare a farlo già da oggi, inizia dal leggere il mio libro Fattore 1% per invertire la rotta della tua vita :-) Ti lascio qui il link: Fattore 1%#fallimento #successo #abitudini #psicologia #curiosità #coraggio
Padre Fatto Fuori Dai Figli Per Pochi Soldi: Un Piano Sconvolgente!Una vicenda oscura e sorprendente: due fratelli eliminano il padre per la pensione. Scopri i retroscena di un caso che ha scosso Napoli.#breakingnews #AviditàFatale #StoriaOscura #RancoriInsani #CronacaNera #PadreFigli #NapoliShock
Riflettevo su quante cose sono cambiate in relativamente pochi anni.....
È dal 2018 che l'Ungheria è sotto osservazione da parte delle istituzioni comunitarie per la violazione dei principi fondamentali. Pochi giorni fa venti Paesi europei hanno scritto alla Commissione affinché valuti provvedimenti verso Budapest per una norma che vieta l'organizzazione e la partecipazione a eventi pubblici che promuovano l'omosessualità.Ne parliamo con Lorenzo Castellani, docente di Storia delle istituzioni politiche presso la LUISS e Tonia Mastrobuoni, corrispondente in Germania de la Repubblica.
Marco Cassini"La Grande Invasione"Dal 30 maggio al 2 giugno 2025www.lagrandeinvasione.itChieri, 30 maggio - 1° giugno 2025 – I edizioneIvrea, 30 maggio - 2 giugno 2025 – XIII edizioneDal 30 maggio al 2 giugno 2025 in contemporanea a Ivrea, ad Aosta e, per la prima volta, anche a Chieri. Il festival è curato da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con Marianna Doria e Ludovica Giovine per la Piccola invasione, che a Ivrea e Aosta propone numerosi appuntamenti dedicati ai più giovani. A Chieri l'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Chieri e la Biblioteca Civica Nicolò e Paola Francone, con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, e con il sostegno di Caffè Vergnano e del centro commerciale Il Gialdo, con il coinvolgimento di Libreria Della Torre – Ubik, Mondadori Centro Storico e Mondadori Il Gialdo.A Ivrea il festival è realizzato con il patrocinio e sostegno del Comune di Ivrea e di Regione Piemonte e con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Guelpa Ivrea, Camera di Commercio di Torino, Siae e Fondazione Cesare Pavese. CHIERI.Venerdì 30 maggio l'Invasione a Chieri parte dalle librerie della città, con tre incontri che vedranno protagonisti Vanni Santoni, Giorgia Antonelli, Laura Pezzino e Ezio Abbate. Dopo il momento inaugurale, all'Auditorium Leo Chiosso Stefano Nazzi chiude il primo giorno di festival con l'appuntamento Perugia, 1° novembre 2007: le indagini, i media, il processo.Ogni mattina la rassegna stampa, con la lettura e il commento dei principali quotidiani, è a cura di Simonetta Sciandivasci, firma della Stampa.La giornata di sabato è dedicata alle lezioni: la prima si intitola L'arte e la scienza ed è a cura di Marco Leona, che a New York dirige il laboratorio scientifico del Metropolitan. A seguire, Il tempo della fragilità del filosofo Matteo Saudino, Love story: Jane Birkin e Serge Gainsbourg di Paola De Angelis, Pochi poveri: il mondo del troppo e il paradosso di Massimo Troisi con Giuseppe Civati, Come sopravvivere se fai parte della comunità LGBTQ+ con la cooperante Carla Vitantonio.Sono in programma le presentazioni dei romanzi L'aria che respiri era una casa, di Eleonora Daniel, Un amore di contrabbando di Nicola Muscas, Leggere Dante a Tor Bella Monaca di Emiliano Sbaraglia, Ma io quasi quasi di Michele Bitossi, Vite nell'oro e nel blu di Andrea Pomella, Macaco di Simone Torino. Come ospite internazionale è attesa la statunitense Jessica Anthony, tradotta in più di dodici paesi, con la presentazione del suo ultimo lavoro Il colpo segreto, in cui viene condensata, nel racconto di una sola giornata, la storia di un matrimonio (e di un'epoca) la cui perfezione si sta incrinando per sempre. Ruotano intorno al mondo dei libri anche gli eventi Un incipit è per sempre, tappa del tour del primo talent letterario itinerante per aspiranti scrittori, e il reading poetico musicale IoDrama, con Valerio Vigliaturo, Giovanni Aquino, Mario Benassai e Michelangelo Tommaso. A Chieri il festival si chiude con Case, libri, tv, viaggi, fogli di giornale in cui Gianmario Pilo intervista Gabriele Romagnoli e Paola Saluzzi. Tutti gli eventi sono gratuiti, con ingresso libero fino a esaurimento posti. IVREA.A Ivrea sono decine gli incontri in programma. Sabato, al Teatro Giacosa, Roberto Saviano, racconterà la storia della vittima di mafia Rossella Casini a partire dal suo ultimo libro L'amore mio non muore. Teresa Ciabatti presenterà Donnaregina, in cui a una giornalista viene chiesto di intervistare un boss mafioso. In una sorta di rievocazione avventurosa, Paolo Rumiz terrà un incontro dal titolo Bella e perduta, dedicato all'Italia garibaldina. Con il reading Son qui: m'ammazzi Francesco Piccolo rilegge tredici capolavori letterari italiani e i loro protagonisti maschili, chiedendosi se e in quale modo questi abbiano contribuito a legittimare il mito della maschilità e la cultura virile. Altri scrittori e scrittrici che a Ivrea presenteranno i loro libri sono Giada Messetti, Luca Misculin, Vanni Santoni, Giulia Caminito, Laura Marzi, Daniele Cassandro, Alessio Torino, Davide Longo e Alessandra Colarizi. La casa editrice ospite è Adelphi. Chiara Valerio inaugura la tredicesima edizione della Grande invasione a Ivrea con un talk su Fleur Jeaggy; a seguire si terrà l'incontro Simenon racconta Simenon, nel quale, in dialogo con Filippo Battaglia, John Simenon ricorderà il padre Georges Simenon. Domenica Emanuele Trevi racconta il libro di Philip Roth Portnoy, primo titolo dell'autore pubblicato da Adelphi, in uscita a maggio nella nuova traduzione di Matteo Codignola. Nuovi format si mischiano ad altri già amati dal pubblico dell'Invasione. In La nostra carriera di lettori Riccardo Falcinelli e Marco Leona, in dialogo, tracciano il percorso dei libri che li hanno formati. Con Stephen chi?, in tre incontri Giulio d'Antona e Jacopo Cirillo cercheranno di convincere Matteo B. Bianchi, la traduttrice Martina Testa e infine tutte le persone presenti a leggere Stephen King. Mio cugino è l'appuntamento condotto da Mauro Pescio e Stefano Malatesta all'interno del quale gli ospiti devono indovinare quali storie siano vere e quali inventate. Anche quest'anno Matteo B. Bianchi torna alla conduzione del Late show, in cui intervisterà Jake La Furia e sarà in conversazione con Daniele Cassandro in un incontro dal titolo One Hit Wonder. Non mancano gli spazi dedicati ai podcast. Tutti prodotti da Rai Play Sound, saranno presentati La rivoluzione alla radio: microfoni femministi dagli anni Settanta di Vanessa Roghi, Tale padre di Mauro Pescio e Cose nostre di Emilia Brandi.Con Simone Pieranni e Pierluigi Vaccaneo si parlerà di Era sempre festa. Cesare Pavese in podcast. Inoltre, a occuparsi della rassegna stampa del mattino sarà il conduttore di Morning Nicola Ghittoni, giornalista del Post. Presentati da Federica Antonacci, Martino Gozzi e Alessio Torino, il festival sarà l'occasione per conoscere sei autori e autrici esordienti: Antonio Galetta (Pietà, Einaudi), Ilaria Grando (Lettere minuscole, TerraRossa), Beatrice Benicchi (Non per cattiveria, Gramma Feltrinelli), Eleonora Daniel (La polvere che respiri era casa, Bollati Boringhieri), Edoardo Vitale (Gli straordinari, Mondadori), Beatrice Sciarrillo (In trasparenza l'anima, 66thand2nd). I tre eventi sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE, nell'ambito del programma “Per Chi Crea”. Gli appuntamenti con gli esordienti europei, Kike Cherta (Spagna), Maria Karpińska (Polonia), e Pete Wu (Paesi Bassi), sono organizzati in collaborazione con Scuola Holden nell'ambito del Cela (Connecting Emerging Literary Artists), progetto internazionale di sviluppo talenti cofinanziato dal programma Europa Creativa dell'Unione Europea. Per un totale di sette ospiti internazionali, il festival si prepara ad accogliere quest'anno, oltre alla statunitense Jessica Anthony, anche il britannico William Atkins, che sarà all'Invasione con Tre isole, in cui si raccontano tre storie di esilio e la colombiana María Ospina Pizano, con una raccolta di racconti in cui sono i corpi a narrare ciò che accade alle protagoniste che li abitano. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In diretta dal Festival dell'Economia di Trento ospitiamo in studio la sinologa Giada Messetti, l'analista Andrew Spannaus e l'economista Alberto Forchielli per parlare dell'attualità internazionale. All'interno del programma ci occupiamo anche della fotografia sconfortante riguardante la denatalità in Italia e del legame tra benessere economico e benessere relazionale. Collegamenti con Gian Carlo Blangiardo demografo e ex presidente dell'Istat e Agnese Scappini, filosofa, psicologa e psicoterapeuta esperta di conflitti relazionali che ci spiega come la situazione economica delle persone sia migliore in assenza degli stessi.
Pochi secondi. Poche parole. Ma se davanti hai MJ, cambia tutto. Flavio Tranquillo ci ha raccontato i suoi incontri con Jordan. Vuoi vedere l'episodio completo?
Due guanti, due bracciali e una cintura dotati di sensori di vario tipo, più quattro elettrodi che si applicano come cerotti: è quanto serve ai ricercatori del'Università di Trento e dell’Università del Sannio, unite nel progetto SafeOperator4.0, per misurare gli sforzi a cui è soggetto un operaio e stabilire la causa esatta fornendo indicazioni su come attenuarla. Ridurre la fatica nelle operazioni manuali è tra gli obiettivi del paradigma Industria 5.0. Di fronte all’invecchiamento della popolazione europea, la forza lavoro è infatti caratterizzata da un numero sempre maggiore di malattie croniche, anche dovute a usura lavorativa. Un problema non solo sanitario, ma anche di produttività. Ne parliamo con Francesco Pilati, professore di Impianti industriali al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.
Il 14 maggio 2010 veniva fondata Supercell, divenuta uno dei maggiori produttori mobile al mondo. --------- Entra nel PATREON di Insert Coin. Oppure supporta il progetto con una donazione su PayPal. Nella newsletter su Substack trovi tutti i link. ENTRA NEL GRUPPO TELEGRAM CANALE TELEGRAM: su Telegram trovi il canale ufficiale. CANALE WHATSAPP: anche su WhatsApp puoi seguire le principali comunicazioni. SOCIAL: Segui Massimiliano Di Marco su X e Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Nella frenetica rincorsa per aumentare i livelli di testosterone, spesso ci si dimentica di evitare una delle tante cause che portano alla sua diminuzione. Tutti pronti a comprare fantomatici e inutili integratori, per non parlare di chi si avvicina al mondo del doping, salvo però porre in essere una condotta che compromette la naturale sintesi. Ma andiamo per gradi. Il testosterone è un ormone fondamentale per la fisiologia maschile: contribuisce allo sviluppo sessuale, alla funzione riproduttiva, alla massa muscolare e alla salute ossea. Inoltre, livelli endogeni più elevati di testosterone sono stati associati a un minor rischio di malattie croniche e di mortalità per tutte le cause. Nonostante la sua importanza, numerosi studi hanno osservato un declino nei livelli di testosterone degli uomini in vari Paesi occidentali a partire dagli anni Settanta. Ciò ha spinto i ricercatori a indagare quali fattori possano contribuire a questa tendenza.
Vuoi migliorare il tuo italiano ogni giorno ma non hai tempo per lunghe sessioni di studio? Nessun problema! Con piccoli gesti quotidiani puoi rimanere in contatto con la lingua e fare pratica ogni giorno, senza stress e con piacere. In questo articolo ti spiego come fare. L'Italiano nella quotidianità: come fare pratica ogni giorno Ascolta l'italiano mentre fai altro La comprensione orale è fondamentale. Inserisci l'italiano nella tua routine anche mentre svolgi attività quotidiane. Come fare: Ascolta podcast in italiano durante il tragitto verso il lavoro. Metti della musica italiana in sottofondo mentre cucini. Segui le notizie italiane su YouTube o in radio mentre fai sport. Pro tip: scegli contenuti che ti piacciono davvero. Se ti appassiona il tema, imparare sarà molto più naturale. Trasforma il tuo smartphone in un alleato linguistico Il tuo telefono può diventare uno strumento potente per praticare l'italiano. Idee pratiche: Cambia la lingua del tuo telefono in italiano. Segui profili Instagram o TikTok di insegnanti e content creator italiani. Scrivi la tua to-do list quotidiana in italiano. Anche 5 minuti al giorno possono fare la differenza! Leggi (anche solo un po') ogni giorno La lettura quotidiana ti aiuta a migliorare il vocabolario e capire meglio le strutture grammaticali. Suggerimenti smart: Leggi articoli brevi o notizie su siti italiani. Usa app come LingQ o Readlang per leggere con traduzioni rapide. Tieni un libro in italiano sul comodino e leggi una pagina ogni sera. Non serve leggere ore intere: la costanza vince sulla quantità. Parla, anche se sei da solo! La produzione orale è spesso la parte più difficile da praticare… ma anche la più importante! Cosa puoi fare: Parla a voce alta con te stesso: descrivi cosa stai facendo, pensa ad alta voce. Usa app come HelloTalk, Tandem o Speaky per trovare partner linguistici. Partecipa a meetup online in italiano o a sessioni di conversazione. Parlare ogni giorno, anche solo pochi minuti, allena il cervello e aumenta la sicurezza. Scrivi in italiano tutti i giorni La scrittura ti aiuta a fissare il vocabolario e migliorare la grammatica. Idee rapide: Tieni un diario quotidiano in italiano. Commenta post su social in italiano. Scrivi brevi recensioni di film, libri o ristoranti che hai provato. Pochi minuti al giorno sono più che sufficienti! La pratica quotidiana vince Non serve vivere in Italia per imparare bene l'italiano. Basta inserire piccoli momenti linguistici nella tua giornata. La chiave è la costanza, non la perfezione. Ricorda: ogni parola che ascolti, leggi, scrivi o dici ti avvicina un passo in più alla padronanza della lingua! Vuoi fare lezioni di italiano con i nostri insegnanti madrelingua qualificati? Acquista il tuo pacchetto di Italiano Intensivo! Mettiti alla prova e scopri il tuo livello di italianità con questo test! A presto e buono studio!
Conquistare l'attenzione dei tuoi follower su Instagram è sempre più difficile. Ma senza attenzione, non arrivano visualizzazioni, e senza visualizzazioni non arrivano né engagement né vendite. In questa puntata ti rivelo una "strategia segreta" per aumentare la visibilità e l'engagement dei tuoi post su Instagram.Puoi applicarla a qualsiasi nicchia e ad account di qualsiasi dimensione!Una volta che la conosci, non puoi più ignorarla! Buon ascolto,Ceci xxP.S: Hai bisogno di un confronto mirato su una sfida o obiettivo specifico del tuo business? Candidati per una sessione intensiva one-on-one di 90 minuti con me, perfetta per ottenere chiarezza e strategie concrete in poco tempo.Ti aspetto qui
Giovanni De Luna"Un domenica d'aprile"Piazzale Loreto 1945: una fine, un inizioMondadori Editorewww.mondadori.itTutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell'aprile del 1945: l'esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l'Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant'anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un'interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell'agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell'anno. E perché quella giornata, una domenica d'aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze "dal basso": diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un'interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c'era stato. Si respirava ormai un'altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell'Italia di oggi.Giovanni De Luna è stato ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino e ha pubblicato, tra i suoi libri più recenti, La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori), La Resistenza perfetta (Feltrinelli 2015). La Repubblica inquieta (Feltrinelli 2017). Con Aldo Agosti, Juventus, storia di una passione italiana, Utet, 2019. Editorialista de La stampa, è autore di fortunate trasmissioni radiofoniche e televisive. È tra i volti di Rai storia ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ha aspettato due giorni prima di parlare. Due notti senza chiudere occhio e il pensiero fisso a quel padre e al figlio che non ci sono più. E' sovrastato dalle emozioni Andrea Schiesaro, l'impiegato residente a Cogollo del Cengio che, pochi istanti prima che il ponte dei Nori cedesse travolto dall'impeto delle acque dell'Agno, è transitato proprio lì con la sua auto.
Tra Trump e Meloni molta stima, ma solo annunci e pochi fatti. La premier Giorgia Meloni incassa la stima personale e politica di Donald Trump ("è una persona eccezionale, l'Italia è il principale alleato americano finchè resta lei"), ha detto il tycoon, ottiene dal presidente americano il via libera alla trattativa sui dazi su scala europea con un vertice a Roma, conferma la soglia del 2% delle spese militari e l'investimento di 10 miliardi da parte delle imprese italiane negli Stati Uniti. Il resto rimangono annunci spray e buoni propositi, tanta comunicazione e propaganda, ma fatti intorno allo zero. Un incontro in linea con l'atlantismo italiano. Chi pensava l'incontro tra Trump e Meloni come un D-Day oggi si deve ricredere. Certo, Meloni è la prima leader europea a parlare con Trump dopo la guerra commerciale, ma la nostra premier non aveva alcun mandato europeo per trattare sui dazi, anche se aveva concordato con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen alcune indicazioni da seguire, quindi si è mossa esattamente come avevano fatto tutti gli altri presidenti del consiglio italiani nel corso della Storia, seguendo la linea atlantista nel senso più ortodosso. Non poteva che andare così. Del resto l'Italia è un paese a sovranità limitata e controllata dagli Stati Uniti, e chiunque governi a Washington, democratici o repubblicani, a Roma va bene. Così è avvenuto nel passato, così abbiamo visto in queste ore nello studio ovale della Casa Bianca. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Trump sospende per 90 giorni i dazi reciproci, ma fa salire al 125% quelli contro la Cina. Il disastro economico finanziario con decine di migliaia di miliardi bruciati a Wall Street e nelle borse mondiali, dovuto all'imposizione di dazi commerciali reciproci, impone a Donald Trump un serio ripensamento, una pausa di 90 giorni, che rimangono però alla soglia minima del 10% con effetto immediato. Per tutti, tranne che per la Cina contro cui si scaglia la redda rationem con un nuovo rialzo delle tariffe al 125%. Lo stato confusionale in cui versa l'amministrazione Trump è a dir poco preoccupante. Il presidente degli Stati Uniti aveva detto che più di 75 Paesi avevano chiesto di negoziare i dazi, poi ha spiegato di avere autorizzato una pausa di 90 giorni e una tariffa reciproca sostanzialmente ridotta durante questo periodo, pari al 10%, anch'essa con effetto immediato. Wall Street riprende fiato, anche i future delle borse europee salgono, dopo essere crollate. Pochi secondi dopo l'annuncio di Trump Wall Street vola, riprende fiato. i future di Piazza Affari sono schizzati al rialzo con molte ore di anticipo sull'avvio della seduta di domani, guadagnando oltre il 7,4%, così come i future dei vicini Cac in Francia (+2,4%) e del Dax a Francoforte (+3,3 per cento). Ma i mercati finanziari globali restano in uno stato di tensione permanente, con una volatilità e incertezza altissimi. La sospensione di 90 giorni delle tariffe e le negoziazioni con alcuni partner storici del sud-est asiatico (Vietnam, Corea del Sud, Giappone) confermano le parole del segretario Bessent sulla volontà di creare un fronte per aumentare la pressione sulla Cina. Nella guerra dei dazi, soprattutto tra Cina e Usa, continuano gli acquisti sull'oro, bene rifugio per eccellenza durante le tempeste finanziarie ed economiche. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
®In questi giorni in Svizzera e nella Svizzera italiana si discute sul concetto di prescrizione giudiziaria. L'occasione è fornita da una sentenza su fatti avvenuti a Brescia, in Piazza della Loggia, 51 anni fa. Un attentato terroristico durante una manifestazione antifascista provocò la morte di otto persone, oltre cento furono i feriti.Pochi giorni fa – in prima istanza – un cittadino naturalizzato svizzero di 67 anni è stato riconosciuto come l'esecutore materiale della strage. Non può essere estradato e per la legge della Confederazione, quel reato è oramai prescritto. Laser si sofferma sul concetto di prescrizione. Non su quella giudiziaria ma su quella del dolore. Realizzato in occasione delle commemorazioni per i quarant'anni dell'attentato, si cerca di comprendere quale siano le conseguenze di un gesto dettato da motivi ideologici e le ripercussioni per i singoli individui e per l'intera comunità, nella condivisione della memoria, di una memoria inevitabilmente destinata a sfilacciarsi con il tempo.Prima emissione: 29 maggio 2014
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8126LA STORIA DELL'UOMO RISPARMIATO AD AUSCHWITZ GRAZIE A PADRE KOLBE di Paola Belletti Franciszek Gajowniczek, prigioniero numero 5659, è morto quasi centenario 30 anni fa. Un nome, il suo, che immediatamente ai più forse non dice nulla, come il numero con il quale i destinati alla soluzione finale venivano umiliati privandoli della loro identità e del loro rango di persone. Non era così agli occhi di un sacerdote - e per molti, moltissimi altri che hanno illuminato come diamanti le tenebre e l'orrore dei campi di concentramento nazisti. Per padre Massimilano Kolbe quell'uomo era tanto prezioso e meritevole di amore anche in quella condizione di sofferenza e crudeltà estreme che per lui offrì in sacrificio la propria vita e, miracolo, la sua offerta fu accolta.Ne ripercorre la storia il National Catholic Register: «Il 29 luglio 1941, nel piazzale dell'appello di Auschwitz, un grido straziante squarciò la gola di Franciszek Gajowniczek: "Ho pietà di mia moglie e dei miei figli!"». L'uomo era stato scelto insieme ad altri nove, senza criterio di giustizia alcuna, per essere lasciato morire di fame: la loro sorte era nella logica del campo di sterminio una perversa riparazione per il tentativo di fuga di un altro prigioniero. «Pochi istanti dopo, accadde un evento straordinario. Dalle fila dei prigionieri uscì il francescano conventuale Padre Massimiliano Kolbe: "Sono un prete; voglio morire per lui!" La sua offerta fu accettata. Gajowniczek sopravvisse alla guerra, ma la sua vita fu segnata dal dolore e dalla sofferenza.»IL GIOVANE FRANCESCANO E IL SOLDATOIl sacerdote, proclamato santo il 10 ottobre del 1982 da Giovanni Paolo II, morì pronunciando come ultime parole le prime della preghiera mariana per eccellenza: "Ave Maria". La sua vita era stata tutta tesa a diffondere il Vangelo e la devozione all'Immacolata, una missione realizzata con ingegno e creatività e in nome della stessa fede che lo ha portato a compiere il sacrificio estremo come naturale compimento del suo cammino. La sua storia ha come svelato l'intreccio invisibile ma reale che lega l'uomo al suo fratello, una trama che l'Incarnazione di Cristo ha riparato ed elevato al Cielo, fino a farsi carico della tutela del bene così prezioso della vita altrui, in vista del bene ultimo della vita eterna.«Gajowniczek proveniva da una povera famiglia polacca. Nacque il 15 novembre 1901 a Strachomin, un villaggio a circa 62 miglia a est di Varsavia. Attratto dall'esercito, prestò servizio nel 36° reggimento di fanteria della Legione accademica a Varsavia e fu persino ferito nel 1926 durante un colpo di stato politico in Polonia. A quel tempo, l'esercito era tutta la sua vita. Padre Maximilian Kolbe, di qualche anno più grande di Gajowniczek, nacque l'8 gennaio 1894 nella città industriale di Zduńska Wola. Iniziò il noviziato nel 1910, prendendo il nome di Maximilian. Quando si presentò l'opportunità per la Polonia di riconquistare l'indipendenza, intendeva lasciare l'ordine per combattere per una patria libera, ma la Provvidenza decise diversamente».DUE STORIE DESTINATE A INTRECCIARSIQuando incontrò e si innamorò di Helena il giovane Franciszek trovò nel matrimonio la forma decisiva della sua vita: ebbero due figli e godettero della dolcezza della vita familiare. Nel frattempo il giovane Kolbe stampava e distribuiva quasi un milione di copie del Cavaliere dell'Immacolata pubblicazione della Milizia Mariana, da lui fondata quando studiava a Roma. Allo scoppio del conflitto mondiale Gajowniczek era sergente e si impegnò nella difesa della prima città polacca attaccata dai tedeschi dimostrando un coraggio eccezionale.«Dopo che la sua unità fu distrutta, cadde prigioniero dei tedeschi ma fuggì per unirsi alla resistenza clandestina. La Gestapo lo catturò mentre tentava di raggiungere l'Ungheria. Prima di arrivare ad Auschwitz, sopportò sette mesi di brutali interrogatori, entrando nel campo nel settembre 1940». La moglie non sapeva nulla di lui se non che era stato deportato in un campo. Sorte che toccò anche il giovane e battagliero sacerdote: la sua opera di soccorso e aiuto ai numerosi ebrei espulsi rifugiatisi nel monastero di Niepokalanów attirò le nefaste attenzioni naziste e venne arrestato. «Nel febbraio 1941, fu mandato nella prigione di Pawiak e in seguito ad Auschwitz».LA PRIGIONIA AD AUSCHWITZ E IL SACRIFICIO DI SAN MASSIMILIANO KOLBEIn quell'inferno che fu il campo di concentramento di Auschwitz i destini dei due uomini si incontrarono. Durante l'appello durato meno di un minuto per destinare 10 prigionieri al bunker della fame san Massimiliano Kolbe levò la voce con quell'insolita offerta che lasciò nello stupore gli altri prigionieri e soprattutto ottenne il consenso dei militari impegnati nell'esecuzione. La salvezza che Kolbe ottenne per Gajowniczek lo preservò in una vita però piena di prove, pericoli mortali dai quali lui e gli altri vollero strapparlo a tutti i costi perché, dirà lo stesso Franciszek non voleva rendere vano il suo sacrificio. «La volontà di vivere di Gajowniczek era straordinaria. Sopravvisse ad Auschwitz e a Sachsenhausen, un altro campo di concentramento nazista. Sopravvisse a una marcia della morte due settimane prima della fine della guerra: 12 giorni senza cibo né acqua, sopravvivendo con erba secca e ortiche. Non sapeva ancora che una tragica notizia lo attendeva a casa».Una volta tornato in Polonia si ricongiunse con la moglie e seppe della morte dei due figli. La moglie si era assentata per spedire un pacco al marito mentre i ragazzi perirono in un bombardamento dell'Armata Rossa, a guerra quasi finita. Una beffa del destino che amareggiò profondamente l'uomo che addirittura rimpianse di essere stato salvato perché se lui fosse morto sua moglie non avrebbe avuto nessuno a cui spedire provviste. Si arrese però alla imperscrutabile volontà di Dio che invece aveva disposto diversamente.LA TESTIMONIANZA DI GAJOWNICZEKFino a che lo stesso Gajowniczek non mandò la sua testimonianza alla rivista della Milizia Mariana del padre di famiglia per cui Padre Kolbe si era sacrificato non si sapeva nulla: «Come il Cavaliere dell'Immacolata sia arrivato nelle mani di Gajowniczek resta un mistero. Ciò che è certo è che, nel maggio del 1946, pubblicò la sua testimonianza, "La voce del sopravvissuto". Il suo passaggio finale spicca: "Sono cresciuto in un clima religioso; ho mantenuto la mia fede nei momenti più difficili; la religione era il mio unico sostentamento e la mia unica speranza in quel momento. Il sacrificio di Padre Massimiliano Kolbe ha ulteriormente intensificato la mia religiosità e devozione alla Chiesa cattolica, che dà vita a tali eroi"». Rimasto vedovo nel 1982, morì il 13 marzo del 1995 all'età di 94 anni con a fianco la seconda moglie Janina. «Al funerale, il vescovo disse: "Era una reliquia vivente rimasta dopo Padre Massimiliano"».
Pochi punti, litigi nello spogliatoio, formazioni sbagliate, sostituzioni scriteriate come quella di Musah sabato: tutta la confusione di mister Conceicao sulla panchina del Milan.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
In quel tempo, si avvicinavano Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».
Cristina Fantini"L'ultima notte di Ercolano"Edizioni Piemmewww.edizpiemme.itLa Storia tra le righeFestival di Letteratura StoricaLegnanoDomenica 6 aprile, ore 15:30Castello di Legnanocon Cristina Fantini "L'ultima notte di Ercolano"Non ci furono altre grida, nessun altro avvertimento. Chi come lui stava osservando quello strano fenomeno rimase in silenzio. Nessuna parola avrebbe potuto descriverlo.52 d.C., lago del Fucino. Lucio Avidio Corvo, figlio di un pretore urbano di provincia, non esita un secondo a tuffarsi tra le acque di un canale artificiale esondato per salvare Lucio Domizio, il ragazzino dalla chioma ramata che ha conosciuto solo qualche ora prima al porto. Pochi attimi dopo, intento a rianimare il giovane nel fango, si trova al fianco di Plinio il Vecchio e della consorte dell'imperatore, Agrippina. Non sa di aver appena salvato il figlio adottivo del Divo Cesare Claudio, che sarà ricordato nei secoli con il nome di Nerone. Non sa che la sua vita sta per cambiare, e che il Fato lo porterà a Roma, alla corte imperiale. La sua è una storia epica. Amico fraterno di Nerone, sceglie la via delle armi e diventa uomo e soldato in Germania, combattendo contro i popoli barbari al fianco del futuro imperatore Vespasiano e di suo figlio Tito. Tornerà poi in Italia, e sarà comandante in seconda di Plinio il Vecchio, ammiraglio della flotta di Capo Miseno. Così, inesorabilmente, si avvicina l'anno di una delle più grandi catastrofi del mondo antico: il 79 d.C. Cristina Fantini segue una traccia storica, il ritrovamento dei resti di un ufficiale romano e di altri trecento corpi, e utilizza gli strumenti del romanzo per conferirgli nuova vita. Nasce così l'appassionante avventura di Lucio Avidio, ragazzo di provincia dai capelli corvini che per un gioco del destino si troverà nella capitale del più grande impero che l'Occidente abbia mai visto, al fianco di figure leggendarie come Nerone, Agrippina e il filosofo e suo personale magister Lucio Anneo Seneca.Cristina FantiniMilanese d'adozione, si dedica da sempre con passione alla ricerca storica e alla scrittura. Dopo aver esordito con la fortunata serie ambientata nell'antica Roma a firma Adele Vieri Castellano, con Nel nome della pietra rende ora omaggio a Milano, città operosa, contraddittoria, dall'anima segreta, che svela di sé luoghi e atmosfere spesso sconosciute ai suoi stessi abitanti. In queste atmosfere si è calata per scrivere la storia del simbolo che più la rappresenta.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un Direct estremamente dimesso (e forse pure un po' controverso) quello con cui Switch lascia il passo al suo successore (Switch 2, che verrà presentato il 2 aprile). Pochi giochi interessanti, troppe riedizioni, e annunci che arrivano fino al 2026. Unico guizzo interessante, il ritorno di Metroid Prime 4 Beyond, che a questo punto si configura pienamente come un gioco nato e ideato con in testa la prima Switch, e non la Next-Gen. Molto discutibili anche le nuove politiche legate alla gestione del software in versione digitale, con l'introduzione delle Virtual Game Card.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
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Pochi giorni fa sui cieli fra la Germania e la Polonia è precipitato un pezzo di un Falcon9 di SpaceX e un detrito è stato trovato nelle campagne polacche. È solo l’ultimo caso di “spazzatura” spaziale che sta creando problemi in orbita e sulla terra. Luigi Bignami, giornalista ed esperto di Spazio, ci spiega quanto possono essere pericolosi questi detriti e come le aziende e le Agenzie Spaziali stanno affrontando il problema.Torniamo a occuparci di cybersecurity, in particolare del settore “embedded” che riguarda la sicurezza dei sempre più diffusi oggetti connessi. Enrico Pagliarini ne parla con Gianni Cuozzo, fondatore e AD di Exein, azienda italiana che si occupa di IoT Security e ha da poco firmato un importante contratto con la taiwanese MediaTek.Ci occupiamo di nuovo di Intelligenza Artificiale. In settimana ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha fatto il punto sulle opportunità per il settore delle costruzioni. Ne parliamo con Massimo Angelo Deldossi, vicepresidente Ance Tecnologia e innovazione e Denise Po, Innovation Manager di Pizzarotti S.p.A.Parliamo poi di una soluzione che aiuta le aziende a trovare i fornitori giusti in ambito professionale come ci spiega Lorenzo Danese, fondatore e AD di TimeFlow, startup che ha recentemente chiuso un round di investimento da 4 milioni di euro.E come sempre in Digital News le notizie di innovazione e tecnologia più importanti della settimana.
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Turn on, tune in and drop out with Rod and Adrian as they enter the wild wild world of 1960s psychedelics. In this episode they take a trip with secret super-agent Rex Miller as he infiltrates the evil international crime organisation E.C.H.O. (just don't try and ask anyone what it stands for) and foils their plans to drug the world with LSD. At least, that's what might be going on. It's honestly hard to tell.We would love to hear from you if you have any favourite psychedelic Italian films, or if you've ever had a powerful radio transmitter inserted into your body.. You can contact us on Twitter and Instagram or by email at wildwildpodcast@gmail.com. You can also find our YouTube channel here.We also now have a small but developing merch store on Zazzle, so check it out if you have always wanted to wear our logo in public.Please also remember to rate and review us on your podcast platform of choice!If you enjoy the podcast, why not buy us a coffee at ko-fi.com/wildwildpodcast? Espresso, naturally. Grazie mille! Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Mancano meno di 48 ore al voto per le presidenziali negli Stati Uniti ed i due candidati Kamala Harris e Donald Trump sono impegnati negli ultimi comizi che si concentrano nei pochi Stati dell'Unione che di fatto decideranno l'esito delle elezioni.
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Pochi giorni dopo gli attacchi del 9/11, due giganti del giornalismo italiano avviarono sulle pagine del Corrieere della Sera uno scambio ispirato da quegli eventi. Si trattava di Oriana Fallaci e Tiziano Terzani.