Il titolo del podcast è mutuato dal celebre film di Brad Anderson “L’uomo senza sonno”. Il format mette insieme una serie di puntate dove “il professore senza cattedra”, precario, provvisorio, appassionato e stanco, supplente, nell’attesa di conquistare l
Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda metà del 19° sec., coinvolse 28 paesi e vide contrapposte le forze dell'Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e loro alleati) e gli Imperi Centrali (Austria-Ungheria, Germania e loro alleati). Assunse una dimensione mondiale anche dal punto di vista dei teatri degli scontri: si combatté, oltre che in Europa, nell'Impero ottomano, nelle colonie tedesche in Asia e su tutti i mari. Le battaglie decisive si svolsero in Europa, su 4 fronti: quello occidentale, tra Francia e Germania, lungo la Marna e la Somme; l'orientale, o russo, esteso e privo di barriere naturali; il meridionale, o serbo; l'austro-italiano, sulle Alpi orientali. La Grande guerra terminò nel novembre del 1918 con la sconfitta degli Imperi centrali (Austria-Ungheria e Germania) e con la resa dei loro alleati (Turchia e Bulgaria). Il bilancio delle perdite umane fu pesantissimo: ai circa 10 milioni di soldati caduti, bisogna aggiungere milioni di invalidi, feriti, prigionieri. Un'intera generazione di europei fu falcidiata: i francesi, gli inglesi, i tedeschi e i russi persero tra il 15 e il 20% dei loro uomini in età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Alice Urciuolo, autrice del libro, costruisce una narrazione a più voci, condotta come se fosse il piano-sequenza di una steadycam, senza neri, senza soluzione di continuità: cambia la soggettiva e con questa il punto di vista, il pensiero, i gesti e le parole dei vari personaggi. L'autrice riesce a dare due dimensioni autonome al moto o alla stasi dei personaggi, concede loro la possibilità di vivere i propri drammi nella solitudine confortante delle proprie camerette e, quando la trama lo esige, di condividere gli stessi fatti con gli amici o con gli amanti, ricevendone reazioni chiarificatrici.
Fine anno scolastico 2020-2021, un saluto alle mie classi e qualche piccola raccomandazione.
La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, e a tratti violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799. In storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.
È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. #carrère #ibaffi #recensione #libri
Con il termine "crociate" gli storici intendono la serie di otto guerre combattute tra l'XI e il XIII secolo fra gli eserciti dei regni e dei principati cristiani europei e le truppe musulmane in Medio Oriente per la conquista e il possesso di Gerusalemme e la Terra Santa. Vengono considerate crociate anche altri fatti bellici interni al mondo cristiano. Oggi per "crociate" gli storici intendono una serie di attività religiose e militari prive di una struttura unitaria, determinate da cause religiose, politiche ed economiche molto diverse tra loro e a cui solo successivamente si volle dare una unitarietà ideologica. La parola "crociata" non venne mai utilizzata nelle fonti storiche, che si riferiscono a queste spedizioni con termini generici come viaggio, passaggio e pellegrinaggio. Fu usata per la prima volta all'inizio del Settecento in riferimento alla croce che i partecipanti alle missioni avevano cucita sulle vesti, simbolo del pellegrinaggio e dei voti fatti.
La guerra d'indipendenza americana, nota negli Stati Uniti principalmente come “guerra rivoluzionaria americana” fu il conflitto che, tra il 19 aprile 1775 e il 3 settembre 1783, oppose le Tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna. Nel 1787 vennero fissate le regole per la creazione di nuovi stati: i coloni avevano ripreso a muoversi verso ovest, andando ad occupare i territori in cui la presenza degli indiani era più numerosa. Questa nuova fase di colonizzazione causò nuovi scontri con i nativi americani, i pellerossa, stanziati nella parte centrale dell'America settentrionale. Gli scontri sarebbero diventati sempre più drammatici col passare del tempo, provocarono in fine il genocidio dei nativi ad opera dei nuovi americani.
Nella rinascita culturale del Settecento un importante ruolo fu svolto dagli illuministi, così chiamati perché seguivano le idee dell'Illuminismo. Il termine Illuminismo è la traduzione di una parola francese che significa lumi, espressione che richiama l'immagine della luce.
Con il termine lotta per le investiture si fa riferimento allo scontro tra papato e Sacro Romano Impero avvenuto dall'ultimo quarto dell'XI secolo al 1122 e riguardante il diritto di investire gli alti ecclesiastici e il papa stesso.
Nel Seicento cambiarono gli equilibri europei. Mentre si aggravava la crisi della Spagna, la divisione in piccoli Stati ridusse l'importanza politica di Italia e Germania. Francia e Inghilterra si avviarono verso politiche assolutistiche che cambiarono i propri governi. Notevole sviluppo ebbe l'Olanda: stato giovane, forte e ben organizzato.
Verso la fine del primo millennio, l'Europa si trovava in una condizione molto arretrata dal punto di vista economico e sociale, soprattutto se confrontata con il mondo arabo, l'impero bizantino o il lontano impero cinese. Molte città erano in decadenza, scarsamente popolate e con una ridotta vita economica. La popolazione viveva in gran parte nelle campagne, dove erano maggiori le possibilità di sfamarsi. Una risposta alle difficoltà del tempo fu il sistema feudale, nato al tempo di Carlo Magno e sviluppatosi nel IX-X secolo. A partire dai territori dell'impero carolingio, si estese a molti Paesi del continente. Il feudalesimo è un sistema insieme politico, economico e sociale.
Nato il 2 aprile del 742 - anche se la data non è certa - Carlo Magno fu Re dei Franchi, Re dei Longobardi e primo imperatore del Sacro Romano Impero. Grazie a lui, il continente europeo colmò il vuoto di potere che si era venuto a creare dopo le invasioni barbariche.Insomma, non deve stupire il fatto che questo sovrano, collezionista di titoli e trionfi in battaglia, sia passato alla Storia con l'appellativo Magno (dal latino magnus, grande)!
Nel ‘500 l'Europa vive un periodo di violenti contrasti sia politici che religiosi. La nuova potenza spagnola, ricca delle immense risorse dei territori americani, si contrappone alla Francia; nel Mediterraneo si fa sempre più forte la minaccia turca che ormai costituisce un grave pericolo per gli stati europei. L'esigenza di un profondo rinnovamento religioso si risolve in una grave frattura all'interno della Chiesa, divisa dalla riforma protestante, che ha in Lutero e in Calvino i suoi principali aspiratori. Si assiste ad una profonda rottura della comunità cristiana che anche il grande Concilio, convocato a Trento nel 1545, non riesce a ricomporre; questo però darà inizio ad un autentico rinnovamento della vita religiosa, che prenderà il nome di Controriforma. In questo quadro politico e religioso si pongono le figure di due dei sovrani più potenti del periodo: Carlo V e Filippo II.
Nel corso del VII secolo, mentre in Italia si stabilivano i Longobardi, ebbe inizio nella penisola arabica la straordinaria espansione militare e religiosa degli Arabi. Nel 610, a La Mecca, un mercante di nome Maometto (in arabo Muhammad) iniziò a predicare una nuova religione. Egli sosteneva l'esistenza di un unico Dio, Allah. Contro il tradizionale politeismo ("religione di molti dei"), Maometto predicava dunque una religione monoteista (cioè "di un solo dio"). Secondo la nuova religione, tutti gli uomini sono uguali di fronte ad Allah e devono sottomettersi totalmente al suo volere. Il popolo accolse con entusiasmo il messaggio di Maometto, ma con la sua predicazione egli si fece anche molti nemici, specialmente tra le famiglie più potenti della Mecca. Nel 622 fu scacciato dalla città e dovette rifugiarsi a Medina. L'anno della sua fuga (detta ègira, in arabo "migrazione", "trasferimento") è considerato dai musulmani l'inizio di una nuova era: da quel momento essi fanno iniziare il loro calendario, proprio come i cristiani datano il loro dalla nascita di Gesù. Nel giro di pochi anni Maometto conquistò un grandissimo numero di fedeli e poté ritornare alla Mecca da trionfatore.
Nel Medioevo, e anche all'inizio dell'età Moderna, la religione aveva uno spazio importante nella vita degli uomini. - gli uomini di cultura e gli insegnanti delle scuole erano in prevalenza sacerdoti e monaci; - i pittori raffiguravano episodi della vita di santi, della Madonna e di Cristo. La Chiesa non si occupava solo di questioni religiose, partecipava anche alle vicende politiche e aveva accumulato enormi ricchezze. In questo clima di caos e malumore trovò spazio e ascolto la predicazione di un monaco tedesco: Martin Lutero.
L'uomo moderno è un uomo curioso, viaggia es esplora. Costretto dal bisogno economico commerciale di giungere in Oriente scopre il continente americano. Colonizza il nuovo mondo sterminando le popolazioni precolombiane.
Considerato, come Leonardo da Vinci, un uomo universale, nonché figura controversa nella Firenze dei Medici, è noto come il fondatore della scienza politica moderna, i cui principi base emergono dalla sua opera più famosa, Il Principe, nella quale è esposto il concetto di ragion di stato e la concezione ciclica della storia. Questa definizione – secondo molti – descrive in maniera compiuta sia l'uomo sia il letterato più del termine machiavellico, entrato peraltro nel linguaggio corrente ad indicare un'intelligenza acuta e sottile, ma anche spregiudicata e, proprio per questa connotazione negativa del termine, negli ambiti letterari viene preferito il termine "machiavelliano".
Per umanesimo si intende quel movimento culturale, ispirato da Francesco Petrarca e in parte da Giovanni Boccaccio, volto alla riscoperta dei classici latini e greci nella loro storicità e non più nella loro interpretazione allegorica, inserendo quindi anche usanze e credenze dell'antichità nella loro quotidianità tramite i quali poter avviare una "rinascita" della cultura europea dopo i cosiddetti "secoli bui" del Medioevo.
Durante il regno di Giustiniano I, salito al trono nel 527, si assistette all'ultimo concreto tentativo di riconquistare le regioni occidentali, per ristabilire l'unità dell'Impero romano (renovatio imperii). Tale tentativo fu coronato da un parziale, anche se in taluni casi effimero, successo. Sotto il comando dei generali Belisario prima e Narsete poi, i Bizantini riuscirono a riconquistare le province dell'Africa Settentrionale (533-534), parte della Spagna meridionale e, al termine della sanguinosissima guerra gotica (535-555) combattuta contro gli Ostrogoti, l'intera Italia. Se la maggior parte di quest'ultima fu persa una quindicina d'anni più tardi a seguito dell'invasione longobarda, iniziata nel 568, la Spagna bizantina fu persa solo un secolo più tardi (intorno al 624), mentre l'Africa nord-occidentale fece parte dell'Impero romano d'Oriente per oltre un secolo e mezzo (fino al 698). Sotto Giustiniano l'Impero bizantino raggiunse, attorno alla metà del VI secolo, la massima espansione territoriale della sua storia (395-1453).
La data della fondazione di Roma o Natale di Roma, è stata fissata al 21 aprile dell'anno 753 a.C., dal letterato latino Varrone
L'età comunale indica un periodo storico del medioevo, contraddistinto dal governo locale dei comuni, che riguardò vaste aree dell'Europa occidentale. Il Comune è un'associazione di individui che appartengono ad una stessa classe sociale e risiedono in uno stesso luogo.
La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.
Il periodo successivo alla deposizione di Romolo Augusto del 476 d.C., per convenzione considerata la fine dell'Impero romano d'Occidente, vide l'instaurazione di nuovi regni, detti regni romano-germanici (oppure latino-germanici o romano-barbarici).
La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.
Il Proemio del Decameron è il testo introduttivo che Boccaccio antepone al suo capolavoro letterario. Il Proemio, con uno stile assai elaborato e letterario, presenta le caratteristiche della sua opera, identifica il pubblico di riferimento del testo e ne sottolinea la novità rispetto alla tradizione novellistica precedente.
Giovanni Boccaccio è stato uno scrittore e poeta italiano. Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo.
Francesco Petrarca è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato il precursore dell'umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana.