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Risponde la logopedista pediatrica Silvia Lusetti, autrice del libro "Dai, giochiamo a parlare" edito da Sperling &KupferPer approfondire ->>https://www.nostrofiglio.it/neonato/cura-e-salute/aiutare-il-bambino-a-parlare-gli-errori-da-non-fare
Cosa fare se il bambino si arrabbia perché non riesci a capirlo quando parla? Risponde la logopedista pediatrica Silvia Lusetti, autrice del libro "Dai, giochiamo a parlare" edito da Sperling &KupferPer approfondire ->>https://www.nostrofiglio.it/neonato/cura-e-salute/aiutare-il-bambino-a-parlare-gli-errori-da-non-fare
In questo episodio condivido con te una riflessione nata durante la lettura di un libro :) Parliamo di pensieri e di consapevolezza e di come questa possano influenzare le nostre azioni, anche nella genitorialità e nell'approccio alla stimolazione del linguaggio. Se anche tu vuoi partecipare al percorso gratuito 7 giorni di crescita nella comunicazione citato nell'episodio, clicca qui. Ti aspetto!
Nell'episodio #30 Il ciuccio lo posso usare? vi lasciavo con la promessa che avrei invitato una logopedista per approfondire gli aspetti negativi legati ad un abuso del ciuccio...aspetti che sono legati alla masticazione e al linguaggio.E cosi ho fatto, quindi in questo episodio sentirete parlare la logopedista Monica Checchin.******************************************************************************************************Prenota una chiamata conoscitiva con me e scopri il mio programma Stelle nascenti: affiancamento per mamme e bebè - il percorso che ha supportato e sostenuto più di 200 mamme ad affrontare i primi anni di crescita e sviluppo dei loro cuccioli.Scegli lo slot a te più comodo cliccando qui o accordiamoci direttamente su WhatsApp.Scrivimi anche se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o info specifiche, puoi farlo anche via email a info@micaelacuoreacuore.itSeguimi su Instagram, mi trovi su questa pagina Instagram
Tuo figlio fa fatica a leggere o a scrivere e gli insegnanti ti hanno iniziato a mettere il dubbio che ci possano essere dei disturbi di apprendimento?Se ti ritrovi in questa situazione puoi immaginare degli scenari durissimi, come se tu e la tua famiglia foste travolti da un uragano.Il termine corretto con cui avrai a che fare è DISTURBO specifico dell'apprendimento, però non ci piace come parola e preferiamo usare il termine difficoltà e spesso ci sentirai nominare quella.Ci saranno tre figure con cui avrete a che fare:- il Neuropsichiatra infantile che ha il compito di verificare che non ci siano difficoltà a livello sensoriale (occhio e udito soprattutto, ma anche a livello motorio);- lo psicologo che ha il compito di notare se ci sono difficoltà nell'ambito di lettura, calcolo, scrittura, ortografia oppure a livello emotivo;- il Logopedista.Tra i primi test sicuramente troverete quello sul Q.I. attraverso i quali scoprirete che vostro figlio ha, da buon dislessico, un'intelligenza uguale o addirittura superiore alla media.Se invece si scopre un ritardo mentale non rientra di sicuro nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento.I primi test hanno a che fare con 4 punteggii:1. Comprensione verbale;2. La memoria di lavoro;3. Il ragionamento;4. Velocità di elaborazione.La somma di questi 4 punteggi ti darà il risultato del Q.I. di tuo figlio.
Fundacion Pa Nos Muchanan (FPNM) : Importancia di Lesamento …Join Felishah Ponson y Janelle Artsen ora nan combersa cu Kristel van Nes un Logopedista como tambe Milvienne Dijkhof Boluntario Bon Nochi Drumi Dushi over di e importancia di lesa cu bo yiu.Giveaway: Pakete di mucha di Fun with Nini. Comment, Like, Share. Sigur un Podcast interesante pa tende!.SUBSCRIBE should have https://podcasts.apple.com/.../sopi-mix-studio/id1528240591.Youtube:https://www.youtube.com/channel/UC6hdK2fjB855fyA_4u8YWAgSpotify:https://open.spotify.com/show/5UWWwdbYGgFQyXJZEO1r9d.....#sopimixstudio #sopimixaruba #podcast #swingmasterz #newconcept #islandlife #islandvibes #wetheislandpeople #onehappyisland Support the show (https://www.patreon.com/sopimix)
Puntata #72. Sono tante le informazioni che un futuro genitore non conosce sull'igiene del cavo orale suo e del futuro nascituro. - Quando iniziare a pulire i denti ad un bimbo piccolo? - E soprattutto come e con che cosa?- Quando lo devo portare in uno studio dentistico a fare i primi controlli? - Cosa succede se i dentini da latte si cariano già o cominciano ad avere problemi? - Come curare la salute della bocca della donna incinta? Una mia collega, la Dott.ssa Chiara Fabrizi, ha deciso di creare un libro per far scoprire tutto quello che c'è da sapere per la cura dei dentini dei bambini. In modo semplice ed efficace già dai primi giorni di vita. Un libro "Il sorriso del mio bambino" utile sia per i futuri genitori, sia per i professionisti che possono usarlo come strumento in più per trasmettere tutte quelle informazioni che magari non si riescono a dare durante un appuntamento di igiene a causa della mancanza di tempo. L'acquisto di questo libro sostiene il progetto "Prima le mamme e i bambini - 1.000 di questi giorni" del CUAMM Medici con l'Africa. Un lavoro corale. Perché Chiara ha coinvolto: - altre due colleghe Igieniste Dentali, la Dott.ssa Denise Calzolari e la Dott.ssa Tatiana Giulia Rizzati - la Dott.ssa Eleonora Biagietti, Logopedista - la Dott.ssa Michela Gavazzi, Odontoiatra- la Dott.ssa Verdiana Ramina, DietistaPerché la salute del cavo orale coinvolge tanti aspetti diversi e tra loro complementari. Insieme al libro, esiste il sito https://www.ilsorrisodelmiobambino.it/ dove si trovano articoli interessanti e materiale multimediale. Chiara ci spiega tutto in puntata per accedere a questi contenuti e ci dà indicazioni su dove poter acquistare il libro. Con l'acquisto del libro dal sito si ha la possibilità di ricevere anche un gadget di igiene orale, donato da 3 aziende sempre molto sensibili sull'argomento legato alla divulgazione di questi temi: Curasept, Mam e Elmex. Il profilo Instagram di Chiara: https://www.instagram.com/chiafabrizi/ Il profilo Instagram del Progetto "Il sorriso del mio bambino": https://www.instagram.com/ilsorrisodelmiobambino/ Qui la puntata del Podcast: https://www.elenabizzotto.it/72-il-sorriso-del-mio-bambino-dott-ssa-chiara-fabrizi/ Unisciti al canale Telegram https://t.me/lasalutesorride. Contattami qui https://t.me/bizzottoelena. Trovi tutto quello che può interessarti a casa mia: https://www.elenabizzotto.it/
UniversiTea Space MemoVia: studia intelligente nella metà del tempo
Ripetere ad alta voce per un esame serve per memorizzare?Iniziamo a smontare insieme ogni pezzo di Metodo che non funziona. E sostituiamo le parti usurate con componenti nuovi di zecca.Con la Logopedista Dr.ssa Laura Fenu, Logopedista specializzata in Vocologia Artistica:- come ripetere per un esame- ripetere ad alta voce serve per memorizzare?- quando la ripetizione fatta male può danneggiare la voce a lungo termine- ripetere velocemente è possibile?
Spesso mi sento dire: mio figlio ha due anni e non parla: è normale?Capita a tanti genitori. Il bambino ha due anni e parla poco. O non parla affatto.Ascolta questo audio e spero che ti sia di aiuto.Valentina Chiarelli. Logopedista di #mammefficaci
Intorno ai due anni c'è molta variabilità dal punto di vista del linguaggio.Molti bambini infatti intorno ai 24 mesi dicono meno di 50 parole, altri invece producono già frasi complete.Non produrre 50 parole a due anni può essere un campanellino di allarme ma non è detto che indichi per forza un disturbo di linguaggio. Ascolta questo podcast per capire come proseguire e muoverti con tuo figlio.#mammefficacihttps://www.facebook.com/groups/mammefficaci/
Se vostro figlio frequenta la scuola primaria o secondaria il giusto modo è quello di dirgli la verità partendo dalle difficoltà che spesso incontra.Se vostro figlio ha molte difficoltà con la scrittura...diremo in questo modo:" Amore hai visto che quando ci mettiamo a fare i compiti il pomeriggio a volte hai qualche difficoltà nella scrittura?" ti andrebbe di andare da una persona che ti aiuti a lavorare su questi errori per imparare a non farli più?Se parliamo di un ragazzo grande potremmo essere più diretti partendo sempre dalle sue difficoltà e chiedendo la sua collaborazione a mettersi in gioco su queste difficoltà.Il nostro bambino o ragazzo vedendo mamma aperta al dialogo e pronta ad aiutarlo non si tirerà indietro anzi sarà contento di farsi aiutare.Mamma potrà sempre aggiungere andiamola a conoscere per decidere definitivamente se sarà lei la persona giusta per noi.Se invece parliamo di un bambino piccolo tra i 2 anni e mezzo e i 6 anni potremmo dire al nostro bambino che andremo a giocare con una persona che lo aiuterà nel linguaggio, che lo aiuterà a dire bene le parole, che lo aiuterà ad esprimersi meglio per parlare con i suoi amici.Anche qui parlando della sua difficoltà gli stiamo dicendo che non c'è nessun problema, che tutto è risolvibile e che andremo a lavorare, giocare proprio per risolvere.Se noi genitori siamo tranquilli anche i nostri figli staranno tranquilli.Se all'inizio non avranno voglia di entrare o di entrare da soli, accompagnamoli e chiediamo alla logopedista di entrare e poter accompagnare nostro figlio in questo percorso.Spero di esserti stata di aiuto, al prossimo podcast, a presto
Il primo incontro con la logopedista desta sempre qualche preoccupazione nei genitori. Ci si domanda cosa accadrà all’interno della stanza, se verranno somministrati test difficili o noiosi e come riuscirà il bambino ad affrontare questo stress.A volte le paure dei genitori vengono trasmesse ai bambini, rendendo l’approccio più difficoltoso. Per cancellare ogni ansia e preoccupazione, facciamo chiarezza e scopriamo insieme cosa accade durante il primo incontro di logopedia.Quando un bambino incontra il logopedista per la prima volta, è naturale che sia diffidente. Ha davanti a sé un estraneo e non sa bene cosa aspettarsi. L’obiettivo principale del logopedista è quello di creare un rapporto di empatia e farsi avvicinare dal bambino con naturalezza.Cosa vuol dire esattamente empatia? È la capacità di comprendere cosa il bambino o il ragazzo stia provando. Si tratta di un’abilità sociale molto importante per un logopedista. Solo quando riesce a comprendere appieno lo stato d’animo del bambino, può buttare giù il muro di diffidenza e aiutare il piccolo a lasciare spazio alla sua spontaneità.Durante i primi incontri con il logopedista, si cercherà quindi di instaurare un legame emotivo con il bambino e iniziare a comunicare con lui. A volte sarà una comunicazione fatta solo di gesti, sorrisi e gioco. In ogni caso si tratta di una fase fondamentale per trasmettere fiducia al bambino e metterlo pienamente a suo agio.Una delle paure più frequenti di chi affronta il primo incontro con il logopedista, è quella di pensare che gli esercizi siano didattici noiosi e ripetitivi. In realtà gli incontri sono sempre piacevoli e divertenti, perché è attraverso il gioco che il logopedista riesce ad “agganciare” il bambino. In queste prime fasi è importante che il bimbo si senta sereno e anche gli esercizi di impostazione dei suoni passano in secondo piano.La terapia ha sempre un’impostazione ludica e mai noiosa. I giochi vengono scelti con l’obiettivo di acquisire determinate competenze, come l’ascolto, la capacità di imitazione e di saper strutturare un gioco di finzione. Col tempo tra il bimbo e il logopedista si instaurerà un bel rapporto di complicità, indispensabile perché il piccolo collabori attivamente.I genitori spesso non sanno che la terapia è impostata sotto forma di gioco e l’attesa del primo incontro con il logopedista viene vissuta con ansia. Queste preoccupazioni vengono trasmesse al bambino, che arriva impaurito al primo appuntamento.Cosa può fare il genitore per aiutare il figlio a vincere le sue paure? La strategia migliore è parlare di quello che succederà. Potrà raccontargli che attraverso dei giochi divertenti imparerà cose nuove. Il genitore, che ha già conosciuto il professionista durante il primo colloquio gratuito, potrà anche parlargli del logopedista.Quando il bambino scoprirà di cosa si tratta e chi lo accompagnerà in questo percorso, si sentirà molto più sereno. Appena arrivato al primo incontro con il logopedista, i sorrisi, le pareti colorate e i giochi cancelleranno ogni preoccupazione.Ti aspetto al prossimo Podcast, ciao
Avete un bambino che ancora non produce la R e siete preoccupati?Partiamo da un presupposto: ogni bambino ha uno sviluppo del linguaggio diverso e personale.Ascolto attivo e altri consigli per diventare #memmefficaci.
La balbuzie infantile è un fenomeno molto frequente a partire dai 2 anni e rappresenta una fase normale dello sviluppo del linguaggio.Quando il bambino in questa fascia d’età inizia a balbettare, può provocare qualche preoccupazione nei genitori.Scopri quando è ora di preoccuparsi in questo Podacast
Sexo, trail y rock and roll !!! Y un agradecimiento especial a Mauri Pagliacci de @trailrunarg que sabe mucho de eso.
Il ciuccio e il biberon sono croce e delizia di tutti i genitori! In questo puntata la dott.ssa Papasodaro ci spiega innanzitutto come scegliere il giusto materiale e la forma corretta dei ciucci e dei biberon e poi ci dà qualche consiglio per toglierli.
In questo puntata il dott. Faes ci spiega cos'è la deglutizione atipica, un termine che abbiamo sentito magari dal pediatra o dal dentista e che nasconde dietro un mondo molto complesso! Addirittura a volte correggendo la deglutizione disfunzionale si risolvono i problemi muscolari degli sportivi!
In questa puntata entriamo nello studio della logopedista per capire come è una seduta di logopedia nella pratica! La dott.ssa Spizzichino ci svelerà alcuni dei suoi “segreti” che usa con i bambini e ci farà capire come quasi qualsiasi gioco può essere usato in una seduta di logopedia, a patto di avere degli obiettivi ben precisi.
Qual è la differenza tra un ritardo del linguaggio e un vero e proprio disturbo del linguaggio? In questo episodio la dott.ssa Buffoni ci spiega come ogni bambino è una storia a sé, ma che ci sono alcuni indici che possono aiutarci a capire se il bambino è, ad esempio, un parlatore tardivo o se ha un disturbo del linguaggio.
In questo episodio la dott.ssa Spizzichino ci spiega l'importanza della logopedista a scuola, sia per i bambini, sia per gli insegnanti, sia per i genitori.
In questa puntata la dott.ssa Governale ci spiega quali sono i campanelli di allarme per i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, ossia la dislessia, la discalculia, la disortografia e la disgrafia.
Quando un bambino ha un vero e proprio difetto di pronuncia e quando invece è parte di un normale processo di crescita? In questa puntata la dott.ssa Bergomi ci spiega cosa osservare in nostro figlio, a seconda dell'età che ha.
Dopo aver visto la differenza tra un ritardo e un disturbo del linguaggio, in questo puntata ci focalizziamo su quali sono i campanelli di allarme da tenere d'occhio per capire quando rivolgersi a una logopedista. Ce ne parla la dott.ssa Spizzichino, logopedista del Centro Ieled.
Quali sono le tappe di sviluppo del linguaggio di un bambino?In questo episodio la dott.ssa Cristina Buffoni ci parla di come si sviluppa il linguaggio nei bambini, di come passa dalla lallazione, alle sillabe ripetute per arrivare fino alle parole vere e proprie; verso i due anni invece vediamo la comparsa delle prime frasi e, poco dopo, l'”esplosione del vocabolario”.
Balbuzie. Prof.ssa Donatella Tomaiuoli, Logopedista, Psicopedagogista, Direttore del Centro CRC-Balbuzie, Docente nel Corso di Laurea in Logopedia Sapienza Università di Roma