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In questa conversazione, Edo discute vari temi legati alla tecnologia, in particolare l'uso di editor di codice come Zed, le innovazioni nei robot di Amazon, esperimenti di AI su Reddit, la sicurezza dei dati e il caso del Signalgate. Viene messa in evidenza l'importanza della sicurezza e della trasparenza nell'uso delle tecnologie AI e delle comunicazioni digitali.Zed è un editor open source con funzionalità AI.La modalità agentica in Zed migliora l'esperienza di coding.Amazon ha introdotto un braccio robotico avanzato.I robot possono coadiuvare i lavoratori umani.Esperimenti su Reddit mostrano l'influenza dei bot AI.I bot possono facilmente manipolare le opinioni umane.Watermark nei testi generati da AI sono necessari.Il Signalgate solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati.Un clone di Signal è stato utilizzato da ufficiali americani.L'app di terze parti è stata hackerata, esponendo dati sensibili.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava do- mandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
“Nemmeno Berlusconi se le sognava, certe riforme”. Nicola Gratteri non usa giri di parole. Ospite della trasmissione In Altre Parole su La7, guarda il video in cui Carlo Nordio accusa i magistrati per l'aumento dei detenuti e chiede: “Ma è vero, o è un montaggio?”. Il ministro sostiene che se le carceri sono piene è colpa di chi manda in prigione le persone che commettono reati. Una logica rovesciata, che Gratteri smonta punto per punto. Nessuna nuova struttura penitenziaria, nessun progetto, solo annunci. Le carceri sono diventate “contenitori” per migliaia di persone dipendenti da sostanze. “Appena escono tornano a rapinare per procurarsi una dose”, dice. Eppure basterebbe un accordo con le Asl per inviarli in comunità terapeutiche. Costerebbe meno – 60 euro al giorno contro i 170 del carcere – e restituirebbe dignità alle famiglie e alla funzione rieducativa della pena. Gratteri propone anche di riconvertire beni confiscati alle mafie per accogliere persone con patologie psichiatriche, spesso incompatibili con la permanenza in carcere. Ma non se ne parla. Come non si parla dei cellulari che circolano nelle celle. “Propongo da anni i jammer, ma dicono che fanno male. Eppure io ne porto uno sulla schiena da due anni. E non ho commesso reati”. Poi c'è il processo telematico, il fiore all'occhiello del ministro. “Ha paralizzato le procure. Hanno speso milioni, e sono riusciti perfino a sbagliare gli articoli del codice penale”. L'unica norma utile? Quella del luglio 2024, che consente indagini nel dark web e sul cybercrime. “Tutto il resto è dannoso”, dice Gratteri. È un atto d'accusa documentato. Serve altro? #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Appena presentato al pubblico e già oggetto di precisazioni, smentite e correzioni: ma cosa prevede l'accordo di governo fra Unione e SPD che dovrebbe guidare l'operato del futuro governo? Giulio Galoppo ci illustra i punti principali. Riusciranno i cristianodemocratici e i socialdemocratici a dare alla Germania quello che serve per affrontare le sfide e le crisi di questi anni? Ne parliamo con Mara Gergolet, corrispondente da Berlino e a capo della redazione esteri del "Corriere della sera". Von Francesco Marzano.
L'adulazione finanziaria è un meccanismo psicologico che porta a mettere le esigenze economiche degli altri prima delle proprie. Non si tratta semplicemente di generosità, ma di una tendenza a prendere decisioni finanziarie a favore degli altri, spesso a discapito del proprio benessere. Francesca Franceschi, 37 anni, è una giornalista di Pisa. Fin da piccola, impara che «le cose si conquistano con sacrificio e che niente è dovuto». Questa esasperazione del sacrificio scatena in lei una reazione particolare quando riceve i suoi primi soldi. «Appena mi arrivavano mance dai parenti, il mio primo pensiero era: “Poverino, se ne sta privando per darli a me, io avrei potuto farne a meno”».A scuola, Francesca sviluppa una passione per la scrittura e sogna di diventare giornalista. Dopo la laurea in Giurisprudenza e un Master in Giornalismo radio-televisivo, torna in Toscana e lavora per cinque anni come redattrice con contratto a termine per La Nazione. «Mi spostavo tra La Spezia, Massa, Lucca e Viareggio, ovunque ci fosse bisogno di una sostituzione. Quello è stato il periodo in cui ho davvero imparato il mestiere».Francesca impara, ma paga il suo sogno a un prezzo molto alto dal punto di vista personale ed economico. «Entravo alle 10 e uscivo alle 22:30, lavorando dal martedì alla domenica per uno stipendio di 1.450 euro al mese. Quando hai 27 anni, ti rendi conto che ti stai perdendo molte cose». A salvarla, paradossalmente, è il declino della carta stampata. Il giornale in cui lavora dichiara 11 esuberi. Francesca esce e apre la Partita Iva In questa nuova dimensione, fatica a darsi un giusto compenso. «Quando arriva il momento di fare il preventivo è crisi pura. Mi chiedo: "E se chiedo troppo e questa persona poi non mi chiama più? O se sembro presuntuosa e quindi sto peccando di eccessiva vanità?" Quello che è certo è che spesso metto me stessa in secondo piano per far sentire più confortevoli gli altri».Francesca individua in questo comportamento un copione che ha visto agire in famiglia. «Il modus operandi che mia mamma ha sempre seguito e che ha ereditato da mia nonna è prendersi cura degli altri». Nel suo percorso di consapevolezza, Francesca sta cercando di disinnescare questi meccanismi, imparando a valorizzare il suo lavoro, e anche ilo tempo che sceglie di non dedicare a esso. Prendendosi cura di sé senza sacrificarsi continuamente per gli altri.
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Appena visto The Monkey, Houssy e Carfa ci tengono a darvi la loro opinione non richiesto su quanto visto. L'occasione sarà gradita per consigliarvi qualche altro film ancora in sala. Buon ascolto.
La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro: L'Inverno, la Primavera e il RitornoTrascorsa l'estate splendente di luce e l'autunno piovigginoso ma affascinante nei suoi colori, la Tribù delle Scarpe Erranti ripartì per nuove avventure misteriose, sorprendenti e, naturalmente, un po' pericolose. Più decise che mai, pronte a superare ogni prova, ripresero il loro viaggio.L'inverno non si fece attendere: a dicembre arrivò la prima neve sulle montagne. La Tribù salì su un pullman diretto alle Dolomiti, dove i monti innevati all'orizzonte le aspettavano. Appena sistemate in albergo, l'entusiasmo prese il sopravvento. Non vedevano l'ora di tuffarsi nella neve fresca e costruire un gigantesco pupazzo di neve! Si misero subito all'opera, accumulando palate su palate di neve. Con una scaletta, scalino dopo scalino, raggiunsero l'altezza del viso. Due palline per occhi, una carota per naso, una pipa in bocca e una sciarpa avvolta intorno al collo: era perfetto!“Brrr! Che freddo!” — esclamò una di loro, e tutte, guardandosi le punte, si accorsero che erano completamente congelate.“Qui ci vuole un miracolo!” — dichiarò una scarpa con aria solenne.“Magari un termosifone portatile…” — mormorò un'altra con i lacci tremanti.Decisero di chiamare il Soccorso Alpino, che arrivò con un jet supersonico carico di borse d'acqua calda, tè bollente e coperte termiche. Ma proprio in quel momento, la stazione meteorologica situata su una navetta spaziale in cima alla montagna segnalò l'arrivo di una violenta bufera di neve. La Tribù, preoccupata, chiese di tornare subito a valle, ma il jet non poteva trasportarle in modo tradizionale. L'unica soluzione? Catapultarle come palle di neve avvolte nelle coperte termiche!“Ehm… scusate, ma qualcuno ha mai provato questo sistema prima?” — chiese una delle scarpe con sospetto.“No, ma che vuoi che succeda?” — rispose un'altra.“Male che vada, ci spalmeremo sulla neve come marmellata su una fetta di pane!”Il volo fu rocambolesco: rimbalzarono contro una cabinovia, fecero roteare in aria un paio di aquile e avvoltoi che, sorpresi, esclamarono: “Oh! Oh!”Fortunatamente, gli abeti della montagna offrirono loro un morbido atterraggio con i rami innevati. Le scarpe atterrarono slacciate, un po' ammaccate, ma salve.“Mi sa che abbiamo inventato il primo sport estremo per calzature,” — commentò una, ancora stordita.Gli abitanti del borgo sottostante le trovarono e, colpiti dalla loro storia, le portarono dal vecchio calzolaio del paese. L'uomo, con decenni di esperienza nella riparazione di scarpe da montagna, rimase inizialmente perplesso nel vedere quel gruppo colorato e malandato. Quella notte, il calzolaio non riuscì a dormire, riflettendo su come aggiustarle. All'alba, con determinazione, si mise al lavoro.“No, no, aiuto! Mi farai male!” — protestò la scarpa viola alla vista degli attrezzi.“Ma figurati!” — rispose il calzolaio con un sorriso. “Sono anni che rimetto a nuovo scarponi da montagna. Farò di te una scarpa nuova di zecca, fidati!” E così, con mani esperte, cucì, incollò e ravvivò i colori, lavorando con passione finché tutte le scarpe tornarono splendenti.La Tribù trascorse giorni felici nel borgo. Con il Natale alle porte, aiutarono a decorare le strade illuminate, gli alberi innevati e le vetrine dei negozi. Ormai tutti conoscevano la loro storia e le chiamavano a destra e a sinistra per consigli sugli addobbi e l'atmosfera era magica e festosa.Presto, le giornate si fecero più luminose e si percepiva nell'aria il risveglio della primavera. L'avventura sulla neve era ormai alle spalle, ma una nuova sfida era pronta ad aspettarle. La Tribù cominciava a sentire la mancanza della città da cui era partita e decise di tornare. Si misero in marcia una dietro l'altra e alla prima rotatoria presero la strada giusta. Seguirono il percorso di un ruscello e, dopo un lungo tragitto, si fermarono sulla riva a riposare.Entrarono a filo d'acqua per rinfrescarsi, quando una di loro, più scaltra delle altre, notò qualcosa di strano sotto alcuni rami secchi.“Venite, venite!” — chiamò.Le altre corsero curiose e, con un grande sforzo, riuscirono a raddrizzare ciò che si rivelò essere una vecchia barchetta di legno rovesciata. Saltarono su spintonandosi.“Passo prima io!”“No, prima io!”Bisticciavano fra di loro inciampando nei lacci, ma considerato che erano un po' stanche a forza di camminare, presero ognuna il proprio posto. Ben presto si accorsero di un problema.“Ehm… qualcuno ha visto i remi?”“Oh no! E ora come facciamo a muoverci?”Proprio in quel momento, un luccio lucente e una carpa gigante emersero dalle onde spumeggianti e, senza dire una parola, spinsero la barchetta facendola scivolare sull'acqua fino a sollevarla in aria.“Ma… è magia!” — esclamò una scarpa, incredula.Quando il ruscello si allargò in un fiume, intravidero in lontananza la loro città. I due straordinari pesci le fecero sbarcare sulla riva e, in un battito di ciglia, scomparvero tra i riflessi dorati dell'acqua.“Perdindirindina, cosa è successo?” — esclamarono tutte.Ancora incredule e silenziose, si avviarono verso il grande parco alberato della città. Distese sull'erba, guardarono il cielo azzurro e si resero conto di quanto gli fosse mancato il grande negozio affollato e il via vai della gente. Fu allora che notarono qualcosa di strano. Per la prima volta, osservarono con attenzione l'insegna luminosa sopra l'ingresso: “Grandi Magazzini Sorelle Soletta”Si guardarono tra loro incredule. La Streghetta Soletta… era la proprietaria del negozio!Una volta sistemate sugli scaffali, con i lacci ben tirati e le suole lucidate, le scarpe si guardarono tra loro sorridendo.“Che avventura ragazzi…” — disse la scarpa viola con un sospiro.“Eh già,” — rispose quella rossa, “ma quanto è bello tornare qui!”“Con tutto il rispetto per le aquile, i calzolai e i pesci volanti… niente batte il profumo del negozio al mattino,” — aggiunse la scarpa blu con aria sognante.“E poi qui abbiamo le tende, i camerini, e i clienti che ci provano con cura…”“…senza contare la Streghetta Soletta che ci protegge e ci osserva!” Si misero tutte a ridere.“Insomma,” — concluse quella con i lacci dorati,“viaggiare è bellissimo, ma tornare a casa lo è ancora di più.”E da quel giorno, ogni volta che un cliente, bambino o adulto, sceglieva una di loro, partiva un'altra storia. Ma questa… ovviamente… è un'altra avventura! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
L'argomento fandango de Huelva si riferisce alla musica della zona della città di Huelva, una città portuale che si affaccia sull'Atlantico. Il suo territorio è molto eterogeneo, e questo crea una varietà di climi e di ambienti geografici, ha zone marittime, il porto, fiumi, miniere, lavoro nei campi, zone montagnose...A Huelva ci sono anche altre cose, seguidillas alosneras, sevillanas, villancicos, cascabeles, Gerineldo, ninnenanne, tutte canzoni tradizionali legate al folklore. Il flamenco invece parte dalla tradizione ma fa nascere novità e varianti grazie alla creatività di artisti specifici.Un tempo si cantava nelle riunioni fra vicini e famiglia, oggi ovviamente molto meno. Per fortuna c'è chi incide e fa anche ricerca, perché le tradizioni orali si possono sempre perdere o modificarsi tanto da non essere più se stesse, e ci sono le peñas flamenche.Nel prossimo episodio parleremo di importanti autori che hanno fatto la storia del fandango. Nella discografía si trova anticamente il nome di fandanguillo, diminutivo si usò, come accadde per i tanguillo, indicando che si trattava di una musica di carattere popolare, senza intento peggiorativo. La ritmica del fandango si basa sul ritmo ternario, e si identifica con il termine palilleo, che è molto caratteristico. Il termine "palilleo" (tamburellare nervosamente con le dita) si riferisce a una tecnica percussiva utilizzata per marcare il compás dei Fandangos de Huelva. Consiste nel battere il pugno chiuso sul tempo forte (il primo tempo) e nell'aprire progressivamente e ritmicamente le dita per i tempi deboli (il secondo e il terzo). In questo modo, si crea un accompagnamento ritmico caratteristico che supporta il canto e il ballo. Il palilleo enfatizza la struttura ritmicae caratterizza l'identità ritmica di questo palo. Paliòllos sono le nacchere nel linguaggio popolare, perché fatte di legno, palo. Appena si sente il palilleo, si riconosce subito l'ambito del Fandango de Huelva.Spesso si dice che il fandango de Huelva è in 12 tempi, ma... in certi momenti l'inizio della frase musicale non coincide più con l'inizio della frase ritmica: il flamenco sta stretto dentro alle definizioni accademiche. Partiamo quindi a posteriori e ricerchiamo la struttura ritmica, il palilleo appunto. Originariamente il fandango della provincia di Huelva era un baile e faceva parte del repertorio folkloristico. Su youtube puoi vedere parecchi video di fandangos popolari, e si vede bene che non sono danze eseguite da professionisti o da danzatori allenati. Si tratta di una danza popolare. Mentre nel flamenco balla solo chi sa ballare! Eccezion fatta per qualche piccolo particolare modo di ballare, una pataita di buleria o di tango... Annovera tantissime varianti, circa 40, che sono state integrate nel flamenco grazie all'opera di importanti artisti, fin dall'inizio del XX secolo. Si allontanò dalla versione ballabile per diventare un cante de alante, da ascolto, grazie al lavoro di grandi figure artistiche, non solo di Huelva ma anche di altre zone limitrofe.All'inizio dell'epoca del flamenco i fandangos di Huelva non erano diffusissimi, tanto che nei primi dischi registrati ce n'erano molto pochi e anche nelle operette spagnole, le Zarzuelas, in pratica non ce n'erano.Tutti i paesi della provincia di Huelva che hanno stili di fandango specifici si trovano nella comarca (zona) del Cerro dell'Andévalo, che comprende gli stili dell' Alosno, del Cerro de Andévalo, La Puebla de Guzman, Cabezas Rubias, Santa Bárbara de Casa, Calañas, Zalamea la Real nella zona delle miniere de Riotinto, e Valverde del Camino. Nella zona de la sierra ci sono le località di Encinasola e Almonaster la Real.Ascoltiamo esempi di strofe di tutti questi stili.Il cuore del fandango di Huelva è l' Alosno, che ha tanti diversi stili di cante por fandango, alcuni dei quali, detti cané, sono cantati in coro, cosa che ne sottolinea l'origine popolare e probabilmente religiosa. Poi, per ordine di importanza c'è il fandango di Valverde e da queste due località probabilmente tutto si diramò.Gli onubensi dicono che l'origine del fandango è tartessica, quindi non ha subito influenze da nessuna invasione. E che quindi si è conservato puro ed autentico. Il termine "tartessico" si riferisce a tutto ciò che concerne Tartesso, un'antica città-stato protostorica situata nell'Iberia meridionale, in particolare in Andalusia, nell'area del delta del Guadalquivir. La civiltà tartessica era nota per la sua ricchezza derivante dall'attività metallurgica e dal commercio di metalli preziosi La maniera di suonare e cantare il fandango di Huelva è molto diversa da quella del flamenco. La chitarra viene accarezzata, suonata cpon maggiore dolcezza rispetto al flamenco. E all'Alosno viene suonata all'unisono con altre chitarre.Gli stili di fandango della città di Huelva sono molto artistici e legati alla creatività degli artisti che li hanno generati. Alcuni cantaores sono stati molto creativi e hanno fatto introduzioni al cante por fandango che sembrano flamenco jondo, ad esempio Siguiriya, ma poi si evolvono in fandango. Prima di decretare di che cante si tratti, aspetta che si giunga alla strofa!Una caratteristica del fandango è la sua bimodalità: una parte del palo si realizza in modo flamenco, ad esempio le falsetas o le variazioni di chitarra fra le letras, e di certo il finale delle letras, e solitamente in maggiore durante il cante. Eccezione fa il fandango di Cabezas Rubias che è in minore e flamenco. Le strofe hanno 5 versi ottosillabi, che durano un compas (un ciclo ritmico) ciascuno, e uno si ripete. I temi sono l'amore, la zona, il campanilismo, i santi, la vita dei campi, il lavoro nelle miniere, il fandango stesso. Canta di cose molto concrete.In comune c'è i lmodod di cantare, il rapporto del cante con la chitarra, il ritornare alla modalità flamenca dopo che la strofa è in modalittà maggiore o minore, le tematiche, il palilleo, l'uso della chitarra. Il cante in modo maggiore ricalca la maniera di cantare le malagueñas e le rondeñas nel 1700, quindi di una musica preflamenca, ma anche l'uso della modalità minore è una eredità antica, più tipica del fandango stesso. Il cante rimane quasi sempre in tonalità maggiore, ma a fine letra solitamente ritorna in modo flamenco. Ad esempio a letra forse più famosa di fandango cané valiente del Alosno il cante sta in do maggiore e la chitarra accompagna por arriba in tono di mi.Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985, dal 1990 insegno baile flamenco a Milano, al Mosaico Danza, e un avoro sperimentale sull'espressione delle emozioni attraverso la danza che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Sono una studiosa appassionata della storia della musica e della danza e di tutto ciò che l'uomo ha creato e di come ha espresso se stesso. Nel flamenco ricerco l'umanità, che è ciò che io , da straniera, ho in comune con il flamenco. Non mi interessa che il falmenco venga percepito come una cosa bella, ma che si viva come qualcosa di umano ed universale. Scoprire attraverso la gioia di vivere e l'amore verso le proprie origini, ci può aiutare a rendere omaggio a ciò che siamo, da dove veniamo. Ad amare la nostra storia!Montare un baile por fandango de Huelva significa far riferimento ad una tradizione di folklore, e al repertorio popolare di passi semplici e fortemente legati alla terra d'origine. Spesso il fandango viene interpretato dal baile flamenco come se fosse una buleria por solea, snaturandolo completamente. La coralità del fandango è meravigliosa e va approfondita. Il fandango è evidentemente molto orecchiabile, venendo dalla tradizione popolare, e può aiutarci ad entrare anche in zone del flamenco più "difficili" da ascoltare.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!».Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Costanza DiQuattro"Il profumo del basilico"Gallucci Editorewww.galluccieditore.comÈ l'estate del penultimo anno di liceo e Otto e Sebastian partono dal Trentino per la loro prima vacanza da soli alla volta della Sicilia. Appena arrivati, fanno amicizia con Lighea e Gigi, due ragazze del posto, che li guidano alla scoperta del mare e dei tesori della loro affascinante isola. Tra Lighea e Seba scatta subito una scintilla, che ricorda però drammaticamente l'antica leggenda delle teste di moro, la storia di Elisabetta e Hassan, di un amore inebriante e della gelosia assassina della ragazza. Tra le due vicende corrono mille anni di distanza, ma a unirle c'è il profumo del basilico, una pianta all'apparenza innocua, ma in realtà molto pericolosa per i traditori…“Sebastian e Lighea continuavano a fissarsi, incuranti del mondo; lui ogni tanto accennava a un sorriso mentre lei si sistemava il ciuffo ribelle, tutta rossa in viso. Erano teneri, avvolti in quella sensazione di libertà e benessere che solo la meraviglia di un incontro inaspettato sa regalare”.Costanza DiQuattro è nata a Ibla, in Sicilia, dove vive nel palazzo di famiglia. Laureata in Lettere e in Filosofia, dirige il teatro Donnafugata e si occupa di drammaturgie. Scrive romanzi storici e con Gallucci ha già pubblicato La Baronessa di Carini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
**Trasforma la rabbia in una forza positiva: https://corsi.mammasuperhero.com/offers/L9kPULSg Quando il comportamento di un bambino ci irrita e la pazienza si esaurisce, la reazione sembra inevitabile: alziamo la voce, sbottiamo, magari sbattiamo una porta.Poi arriva il senso di colpa e il pensiero: Ma perché deve essere tutto così faticoso!La verità è che non siamo mai stati abituati a stare nel disagio emotivo. Appena arriva una sensazione scomoda, cerchiamo di uscirne il più in fretta possibile, e così facendo, perdiamo il controllo. Ma se ci fosse un altro modo?In questo episodio esploriamo da un altro punto di vista perché la rabbia è spesso la risposta più facile da mettere in atto e, soprattutto, come allenarci a tollerare le emozioni invece di lasciarci travolgere.Il segreto per una vita familiare leggera e serena non è avere un figlio che fa esattamente quello che vuoi, ma è imparare ad avere il controllo del tuo corpo, delle tue parole e delle tue azioni per disattivare la bomba a orologeria che senti ticchettare dentro.Ascolta ora e inizia a cambiare il modo in cui vivi le emozioni in famiglia.Novità! Il mio libro L'arte del Respectful Parenting è ora disponibile! Un saggio imperdibile per genitori che desiderano crescere figli sicuri, rispettati e autonomi. Ordinalo qui: https://amzn.to/4h2gMKaLascia una recensione e condividiSe il podcast Mamma Superhero ti aiuta, ti fa sentire meno sola e ti fa compagnia nella relazione con tuo figlio, ti chiedo di lasciare una recensione e condividerlo con altri genitori. Questo aiuta il podcast a crescere e mi motiva a continuare a offrire questo servizio gratuito che diffonde il respectful parenting e supporta la genitorialità.*** Seguimi sui socialInstagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
ROMA (ITALPRESS) - Nel 2023 il tasso di occupazione femminile in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini, evidenziando un divario pari a 17,9 punti percentuali. È quanto emerge dal Rendiconto di Genere presentato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps. L'instabilità occupazionale coinvolge soprattutto il genere femminile: solo il 18% delle assunzioni di donne sono a tempo indeterminato a fronte del 22,6% degli uomini. Le lavoratrici con un contratto a tempo parziale sono il 64,4% del totale. Anche il part-time involontario è prevalentemente femminile, con il 15,6% delle occupati, rispetto al 5,1% dei maschi. Il gap retributivo di genere rimane un aspetto critico, con le donne che percepiscono stipendi inferiori di oltre venti punti percentuali in media rispetto agli uomini. Nelle attività finanziarie, assicurative e nei servizi alle imprese il dato supera addirittura il 30 per cento. Appena il 21,1% dei dirigenti è donna, mentre tra i quadri il genere femminile rappresenta solo il 32,4%.gsl
Mary Jo approfondisce con voi lo studio sui danni provocati dallo scrolling del telefono appena svegli
Nel 2025 l'Italia entra in condizioni di debolezza, la crescita del Pil si ferma a +0,5%. Solo dal prossimo anno è previsto che il Pil torni a crescere sui ritmi medi pre-crisi (+0,8%, ma nel 2027 si tornerà a +0,5%), con un'inflazione che, pur in risalita di qualche decimo per effetto di possibili aumenti dei costi dell'energia, si attesterà su valori in linea con l'obiettivo del 2% della Bce (+1,9% nel 2025; +2,1% nel 2026; +2,0% nel 2027). Sono alcune delle principali evidenze sulle prospettive dell'economia italiana per il triennio 2025-2027 contenute nel Rapporto annuale elaborato da Area Studi Legacoop in collaborazione con Prometeia. Ne parliamo con Simone Gamberini, Presidente Legacoop.Btp Più, nel terzo giorno di collocamento ordini oltre 2 miliardiTerza giornata d'offerta per il nuovo Btp Più, il titolo a 8 anni dedicato ai piccoli risparmiatori che al primo giorno ha subito ricevuto ordini per 5,6 miliardi di euro e al secondo 3,7 miliardi, ben oltre quelli dell'ultima emissione del Btp Valore di maggio 2024. Il titolo verrà collocato dal Tesoro fino alle 13 del 21 febbraio, salvo chiusura anticipata. Buona la raccolta anche nel terzo giorno: gli ordini superano quota 2 miliardi di euro a fronte di 62.477 contratti. Il nuovo titolo paga cedole fisse ogni tre mesi sulla base di un meccanismo step up in due fasi: per il primo quadriennio il rendimento minimo garantito è pari al 2,8% e per il secondo al 3,6%. Le cedole definitive verranno rese note al termine del collocamento venerdì 21 febbraio. Inoltre, il titolo ha un'opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno dell'intero capitale investito o anche solo di una sua quota. Tale facoltà sarà esercitabile in un apposita finestra temporale, tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento. Facciamo chiarezza con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.Ottimismo sul gas ma non si accennano le preoccupazioni sulle bolletteI mercati, si sa, giocano d anticipo. Ma è comunque notevole come l ottimismo sia riuscito a imporsi anche sui mercati energetici e in particolare su quello del gas: nel giro di pochi giorni l umore è cambiato completamente. Anche oggi il prezzo fa segnare un segno meno attestandosi 48,4 euro per Megawattora. Come se la guerra in Ucraina fosse già finita e le sanzioni contro la Russia cancellate con un colpo di spugna. Appena una settimana fa le quotazioni erano ai massimi da due anni, vicino a 60 euro per Megawattora al Ttf, mentre ora il combustibile scambia intorno a 48 euro: un crollo di oltre il 20%, in quello che tecnicamente si chiama bear market , il mercato orso. Il gas, è bene ricordarlo, vale tuttora più del doppio di un anno fa. Ma la recente discesa colpisce, soprattutto perché è arrivata in modo inaspettato, senza che per ora nulla abbia veramente alterato il quadro del fondamentali. Facciamo chiarezza insieme a Davide Tabarelli, presidente nomisma energia.
SU UNA PANCHINA IN ATTESA DEL TRENOAlla Stazione del Paese, sotto una lunga pensilina di legno, rotaie d'acciaio a destra e a sinistra permettevano ai treni di sfrecciare velocissimi. Ma ogni tanto, alcuni si fermavano e ripartivano senza esitazione, dopo aver fatto scendere e salire i passeggeri.Il nonno aveva promesso più volte al nipote di portarlo a visitare la stazione ferroviaria vicino a casa, ed era proprio lì, in piedi sul marciapiede accanto a lui, che per la prima volta aspettava l'arrivo di un treno. Dopo qualche minuto si sentì un campanello seguito dall'annuncio dell'arrivo.“Treno numero 75265 in arrivo sul binario 2. Viene da quel posto per andare in quell'altro. Fate attenzione e salite se è il vostro. Aspetta poco perché è in ritardo, tanto per cambiare...”Dopo poco, la locomotiva si avvicinò rapidamente e, rallentando, arrivò di fronte a loro in un attimo.Il bambino non aveva mai visto nulla di così impressionante. Aggrappandosi ai pantaloni del nonno, si nascose e urlò:“Aiuto, aiuto, aiuto!”Ai suoi occhi il treno appariva come un gigante di ferro, decorato con strani disegni e incredibilmente misterioso. Una macchina viaggiante su rotaie. Un lungo serpente meccanico, veloce come una saetta: impressionante e sconosciuto, ma allo stesso tempo affascinante.I passeggeri in arrivo scesero dalle porte aperte dei vagoni, e quelli pronti per la partenza salivano subito dopo. Altri andavano avanti e indietro con il loro bagaglio, controllando gli orari sui tabelloni luminosi e montando sul treno che li avrebbe portati dove desideravano.“Forse non è un mostro come sembra. Gli adulti non hanno paura come me.”Pensava il bambino, facendosi coraggio e guardando il nonno, che gli sorrideva prendendolo per mano. Rimasero per un po' alla stazione, seduti sulla panchina a guardare i treni passare, il capostazione che fischiava e la gente che andava e veniva.Sul tramonto, il nonno comprò due gelati alla fragola e pistacchio dal bar della stazione e, gustandoseli, si incamminarono felici verso casa. Alcuni giorni dopo era il compleanno del nipote. Il nonno non aveva avuto dubbi sul regalo. Tornarono alla stazione e, una volta procuratisi due biglietti, gli disse:“Adesso sei abbastanza grande per viaggiare, quindi partiamo per questa tua prima avventura. E vedrai quante ne vivrai quando diventerai grande.”I biglietti erano piuttosto particolari. Infatti, quando il nonno aveva fatto presente che erano per il primo viaggio del nipotino, l'impiegato allo sportello chiamò il Capo Stazione che, una volta aggiornato sulla situazione, tirò fuori dal taschino due biglietti colorati con scritto sopra:Destinazione: Stazione Fine Della CorsaTreno Numero 18674Validi per Andata e RitornoBinario: 2 e 1/2, quasi 3Validi se c'è il sole, piove, nevica, o tira ventoPopcorn e souvenir ricordo inclusi“Boh, che strano.”Pensò il nonno, grattandosi la testa sotto il cappello.“Ma come tutti sanno bene, del Capo Stazione ci si può fidare.”Quindi prese per mano il nipotino e si incamminarono verso il Binario 2 e 1/2, quasi 3.Alcune panchine erano occupate da passeggeri in attesa, ma una era libera e così si sedettero l'uno vicino all'altro. L'emozione vibrava nell'aria come stormi di uccelli migranti verso terre lontane, e l'immaginazione per l'avventura che stava per iniziare cominciò a prendere forma, mentre un venticello leggero sfiorava i loro volti.Il treno era in arrivo!Un fischio, uno stridio dei freni mentre la locomotiva rallentava, e poi il ronzio dei motori. L'annuncio vocale confermò l'arrivo e la destinazione esatta:“Attenzione, attenzione, Treno Numero 18674 in stazione. Partenza imminente per destinazione: Stazione Fine Della Corsa. Tempo incerto durante il viaggio, ma va bene così perché tanto non ci si può far niente. Popcorn caldi e croccanti serviti per tutta la durata del viaggio.”Una volta fermatosi completamente, le portiere si aprirono con un lieve cigolio. Nessuno scese, ma salirono molte persone e in poco tempo tutti i sedili furono occupati, tranne uno in fondo al vagone, dove il nonno si accomodò e il nipote, seduto sulle sue ginocchia, si sentiva al sicuro.Il bambino osservava con attenzione tutto ciò che lo circondava. Nel vagone, alcuni sedili erano girati in avanti ed altri indietro.“Quali seguivano la direzione giusta?”Si chiese per un secondo, ma immediatamente con la sua creatività e fantasia, iniziò a trasformare i viaggiatori in pedine su una scacchiera, pronte per un gioco immaginario.C'era un uomo molto alto e grosso in piedi, all'inizio del vagone, con barba lunga e capelli scuri.“Ecco un orco!”Vicino a lui, una donna paffuta e con lineamenti marcati.“Sicuramente è la signora orca.”Al centro del vagone, una ragazza bionda con occhi celesti intenta a leggere sul telefonino.“Ecco una principessa!”Un uomo super tatuato, con tre orecchini per ogni orecchio e storie incise sulla pelle, aveva un'aria da chi ne ha viste di tutti i colori.“Ecco un esploratore!”Un po' più indietro, una ragazza con un cappello di paglia in testa, grande quasi da coprirle il volto, un abito leggero e braccialetti che le adornavano i polsi:“Ecco una turista!”“Come era possibile collegare in una storia tutti quei personaggi fra di loro così diversi?”Si stava chiedendo mentre il treno iniziò a sbuffare sempre più forte, attraversando pianure, gallerie e colline, finché la voce dell'altoparlante annunciò:“Attenzione, attenzione, il treno è in arrivo alla Stazione Fine Della Corsa. Invitiamo tutti i passeggeri a prepararsi alla discesa.”Un rallentamento, poi una frenata leggera, fino a fermarsi.“Wow! Stupefacente!”Le porte del treno non si aprirono, ma le pareti laterali scesero fino a terra, permettendo ai viaggiatori di camminare direttamente sul marciapiede.Una leggera foschia oscurava la visuale della stazione, ma il gruppo sceso dal treno fu inebriato da un odore di prelibatezze tostate e zucchero filato. Seguendo la dolce scia profumata, raggiunsero una grande piazza con al centro una statua dalla cui bocca gigantesca uscivano getti d'acqua e, tutto intorno, un giardino fantastico.Quando la nebbia si dissolse completamente, uno stormo di pappagalli dai colori brillanti e chiacchierini apparve dal nulla e iniziò a volteggiare. Poi, ad un tratto:“Che sorpresa, guardate chi c'è!”Esclamarono tutti in coro.Mary Poppins, in bicicletta e con il suo inseparabile ombrello, stava pedalando nel giardino.“Perché sei qui?”Chiesero i pappagalli, curiosi e furbetti.“Sono qua a raccogliere, nell'ombrello rovesciato, i desideri dei bambini. Poi i miei amici spazzacamini li riconsegneranno alle loro case, trasformati magicamente in sogni pronti per essere realizzati.”“Craa, craa, anche noi abbiamo un desiderio: volare intorno al mondo senza meta e senza fretta.”“Bene, bene,” rispose Mary Poppins. “Qual è il vostro indirizzo per la consegna dei sogni?”I pappagalli, facendo il girotondo, cantarono:“Craa, craa, la via che non c'è, nella casa invisibile al numero senza numero! Ciao, ciao, Mary Poppins, noi siamo liberi, craa, craa, andiamo a sognar.”Mary sorrise, salutò i pappagalli e se ne andò pedalando.Nel giardino fantastico c'erano bancarelle cariche di dolciumi, giostre per tutte le età, giocattoli incantati sparsi intorno e un carretto delle meraviglie pieno di libri magici che si sfogliavano sfiorandoli con il solo pensiero. C'era anche un albero parlante, con i rami piegati verso il basso, che raccontava fiabe e regalava frutti speciali e succosi da gustare.I pappagalli, svolazzando qua e là, facevano da guide un po' distratte, accompagnando i viaggiatori a destra e a sinistra. Un piccolo gruppo stava seguendo l'uomo che sembrava un orco.Camminava determinato con il suo valigione ed era seguito dalla moglie, che portava una borsa mezza aperta, da cui sbucavano cianfrusaglie di ogni tipo. Dietro di loro c'erano l'esploratore, la principessa dagli occhi azzurri e infine la turista con il cappello di paglia.Guidati dai pappagalli, si dirigevano verso una strana costruzione in fondo alla piazza, ma mentre si avvicinavano si accorsero che era un vecchio teatro trascurato e decadente. Sembrava fuori moda, ma con dettagli architettonici affascinanti. Un odore di polvere e legno antico usciva dal portone socchiuso, contribuendo all'atmosfera particolare del luogo.I cinque strani personaggi non erano altro che attori, pronti ad esibirsi in uno spettacolo di sorprese, illusioni e meraviglie. L'ingresso era libero.Nel teatro, una musica in sottofondo, che si sentiva anche da fuori, li accompagnò fino al palco.L'incanto del luogo e la curiosità spinsero anche tutti gli altri viaggiatori, compreso il nonno e il nipote, ad entrare per assistere a uno spettacolo inaspettato.Non fecero in tempo a prendere posto sulle poltrone consumate dal tempo, che all'improvviso apparvero colombe bianche svolazzanti sopra le loro teste.L'orco si rivelò essere in realtà un mago che, in un batter d'occhio, cambiava i suoi abiti di scena: un solo movimento, un soffio, e pluff! ne indossava un altro e poi un altro ancora.Ai lati del palco, un gioco di specchi trasformava alcuni oggetti in forme contorte, mentre carte nascoste nelle poltrone degli spettatori apparivano e sparivano, mescolandosi magicamente. Ma l'abilità del prestigiatore creava l'illusione d'indovinare sempre la carta scelta dagli spettatori.All'improvviso, come per incanto, apparvero la principessa e l'esploratore. Al loro seguito, scintille di fuoco a forma di stelle invasero il teatro.“Che spettacolo, che meraviglia!”Il palco si illuminò completamente ed il mago, facendo vibrare in aria la sua bacchetta magica, come un direttore d'orchestra, dette vita ad una musica da ballo. Era un valzer e, al suo ritmo, i due attori, ora divenuti ballerini, iniziarono a danzare sulle note. Guidati dal mago, lievitarono in aria facendo acrobazie.Nel frattempo, la moglie del mago, che era un po' maga anche lei, nel centro del palcoscenico aprì la sua borsa di cianfrusaglie e ne uscirono fuori palle, cerchi, birilli. La turista apparve al suo fianco e insieme diedero il via a uno spettacolo di giocoleria a ritmo di musica.Sul finire del valzer, sia i ballerini che i giocolieri svanirono in una nuvola di fumo e luci ed, incredibilmente, anche il palco diventò invisibile.Gli spettatori trattennero il fiato increduli e meravigliati, applaudendo e sorridendo, mentre il Mago Orco ringraziava il pubblico con un inchino.Lo spettacolo si era concluso.Stupefatti ed increduli, i viaggiatori uscirono dal teatro, ma la magia continuò anche durante il loro cammino verso la stazione.Il paese era tutto un incantesimo ed il nipote e il nonno ne erano al centro, protagonisti inaspettati di un'avventura senza tempo. Tanto era grande la meraviglia, che non sapevano neppure da quanto fossero lì.Guidati dai pappagalli svolazzanti, raggiunsero di nuovo la piazza principale insieme a tutti gli altri passeggeri. Dalla stazione, non lontana, segnali luminosi avvisavano della partenza imminente del treno 18674.“Attenzione, attenzione, il Treno numero 18674 è arrivato in stazione. Partenza imminente per destinazione: Stazione di Ritorno. Tempo ancora incerto ma non ci si preoccupa. Popcorn caldi, cartoline di ricordo e bacchetta quasi magica inclusi nel costo del biglietto.”Mentre i viaggiatori salivano a bordo, i pappagalli vibravano nell'aria in segno di saluto, poi volarono via verso l'orizzonte insieme a Mary Poppins.Il treno si mosse lentamente, senza scosse. Dai finestrini, i passeggeri vedevano il paese allontanarsi mentre i vagoni si immergevano di nuovo nella nebbia.In un batter d'occhio, erano già tornati al punto di partenza: la piccola stazione del paese.Era un tardo pomeriggio estivo e i viaggiatori scesero uno dopo l'altro, ancora stupefatti per quel viaggio inaspettato. Tutti bisbigliavano tra loro, scambiandosi impressioni su ciò che avevano vissuto.Il nonno e il nipote decisero di fermarsi a prendere un gelato prima di tornare a casa. Si avvicinarono al bar della stazione e, senza esitazione, ordinarono due coni con i loro gusti preferiti: fragola e pistacchio.Appena presero il gelato, si voltarono verso i binari e rimasero senza parole. Il treno che li aveva accompagnati non c'era più. Ma non solo: anche tutti gli altri viaggiatori erano svaniti nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.Da dietro la colonna con l'orologio, il Capo Stazione, con la sua borsetta a tracolla e la paletta in mano, alzò la testa e, con un cenno di saluto, sollevò il cappello sorridendo. Poi si incamminò fischiettando lungo il marciapiede deserto.Il nonno e il bambino lo salutarono con entusiasmo, poi si presero per mano. Mentre gustavano il loro gelato alla fragola e pistacchio, parlavano felici di quella straordinaria avventura.Sembrava quasi fosse stato un sogno.Ma si sa, realtà e fantasia si prendono spesso per mano.Proprio come il nonno e il bambino, mentre camminavano verso casa, immersi nei colori dorati del tramonto. Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Nato nel '44 a Lipsia, che nel dopoguerra sarebbe poi stata parte della Germania dell'Est, Joachim Kuhn studiò pianoforte classico e composizione, e il suo talento lo predisponeva ad una carriera di concertista. Ma influenzato dal fratello maggiore, il clarinettista Rolf Kuhn, cominciò ad interessarsi al jazz, a cui poi, non ancora diciottenne, si consacrò professionalmente. Nel '64, col suo trio fu un pioniere del free jazz nella Germania dell'Est, che poi nel '66 lasciò per la Germania occidentale. Nel '68 si trasferì a Parigi, poi nella seconda metà dei settanta in California, quindi negli ottanta di nuovo a Parigi, vivendo tante avventure musicali: da sessant'anni Kuhn è una delle maggiori figure europee sulla scena internazionale del jazz. Realizzato incidendo a più riprese nel corso del 2023 in solitudine nel suo studio ad Ibiza, alle soglie degli ottant'anni, che ha compiuto il 15 marzo 2024, échappée è - se ce ne fosse stato bisogno - la prova di una qualità pianistica non comune: non sono molti i pianisti - e non parliamo certo solo dell'Europa - capaci di oltre un'ora e mezzo di piano solo con questa personalità, libertà, densità, varietà di registri espressivi. Appena pubblicato, échappée è già di sicuro uno dei migliori dischi di jazz di questo 2025.
Perché l'errore di un uomo che non conosco, che è vissuto migliaia di anni fa e che non dovrebbe avere alcuna influenza sulla mia vita, ha messo a soqquadro tutto in me: chi sono, quanto valgo e cosa faccio? Vi siete mai detti: “Appena arrivo in cielo, un calcio nello stinco a Adamo non glielo leva nessuno!”Io sì. Eppure, se non fosse stato per Adamo non avrei mai conosciuto la grazia di Dio. Perché in fondo, in fondo siamo tutti Adamo.
Appena arrivato alla Casa Bianca il presidente Usa Donald Trump, ha dichiarato che intende incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi. Colloquio, riferito dai media di Pechino, qualche ora dopo l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Putin avrebbe detto a Xi: “È stato un anno fantastico per noi. I nostri legami con Pechino svolgono un ruoolo stabilizzante negli affari internazionali. La Cina intende portare le relazioni con la Russia a un nuovo livello quest'anno”. Dal canto suo il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ai cronisti nello Studio Ovale fa il punto della situazione, Le sue parole. "Non sedendosi al tavolo delle trattative per discutere un cessate il fuoco in Ucraina, il presidente russo, Vladimir Putin, sta distruggendo il suo Paese".Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I podcast Adnkronos: Eurofocus: https://www.adnkronos.com/speciali/eurofocus_europa/ Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/ Ph: AFP Musiche su licenza Machiavelli Music. AdKey:zP-94qNWQqj3XM
Oggi puntata speciale in cui facciamo un po' di anticipazioni sull'anno che ci aspetta e su quello che sta già succedendo. Il 2025 è iniziato da pochi giorni, ma già assistiamo all'espansione del blocco dei BRICS, con l'ingresso di nuovi Paesi, all'allargamento dell'area Schengen in Europa, passando per le dimissioni del premier canadese Justin Trudeau e l'arresto di Cecilia Sala in Iran. Poi ci sarà l'insediamento di Donald Trump a gennaio, con un'agenda che promette di scuotere l'ordine globale. E poi gli appuntamenti ambientali come la Conferenza ONU sugli Oceani a Nizza e COP30 sul clima in Brasile. Si voterà in Germania e forse in Francia. E tanto altro. Sarà un anno pieno di sfide e cambiamenti da osservare con attenzione. Quindi allacciatevi le cinture, si parte.INDICE:00:00:00 - Sommario00:01:02 - L'allargamento dei BRICS e di Shengen e le dimissioni di Trudeau00:04:56 - L'arresto di Cecilia Sala in Iran00:08:41 - L'inizio del mandato di Donald Trump00:12:08 - Le elezioni in Germania00:13:47 - La conferenza sulla protezione degli oceani00:15:07 - Si tornerà a votare in Francia?00:16:43 - La COP 30 di Belem in Brasile e le altre cose che seguiremo Fonti e articoliIscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti, trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questolascia un commentoSupport the show
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Silvano Fuso"Pinocchio e la scienza"Come difendersi da false credenze e bufale scientifichePrefazione di Tullio ReggeEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itÈ vero che i miracoli sfuggono a qualsiasi spiegazione scientifica? Vi sono prove dell'esistenza dello Yeti e degli alieni? Atlantide è mai esistita? È vero che lo sbarco sulla Luna e l'attentato dell'11 settembre furono una messa in scena degli americani? Il codice da Vinci svela davvero verità nascoste? Le medicine alternative sono efficaci? L'elettrosmog, gli OGM e il nucleare sono davvero pericolosi? Fusione fredda e idrogeno risolveranno davvero i nostri problemi energetici? Queste sono solo alcune delle numerose domande alle quali il libro cerca di rispondere. Analizzando, alla luce delle conoscenze scientifiche, molte delle informazioni che riceviamo quotidianamente, questo libro è un utile strumento per non rinunciare a sviluppare una propria capacità di pensiero critico. Il messaggio forte che emerge da queste pagine rappresenta un'irrinunciabile arma di difesa intellettuale contro le bufale scientifiche: non dare mai nulla per scontato e sottoporre dati e informazioni al vaglio della razionalità e del senso critico.Prefazione di Tullio ReggeAnni or sono imperava nei salotti torinesi il leggendario Mago Rol con le sue popolari esibizioni di riti magici. Tra i suoi fan si annoveravano registi del cinema, artisti e personaggi di alto calibro. Come esponente del mondo scientifico ero bersaglio predestinato e infatti mi invitò a casa sua per farmi assistere ai suoi «esperimenti». Per mia fortuna avevo appena letto un articolo su «Le Scienze» in cui si dettagliavano gli «outs» o «forzature», strumento base nei giochi di carte. La forzatura è in effetti una finta scelta che nasconde quella occulta del mago. Ero quindi all'erta, accettai l'invito e mi trovai seduto attorno a un tavolo con altri ospiti sotto lo sguardo magnetico del Mago. Rol tirò fuori da un cassetto un mazzo di carte, lo passò agli ospiti, ingiunse loro di rimescolarlo al suono di una favolosa loquela. Alla fine il mazzo fu diviso in due e il Mago chiese all'ultimo ospite di scegliere uno dei due mazzi. Appena fu effettuata la scelta il Mago disse «allora lo scartiamo». Poteva anche dire «allora lo teniamo ». Lui sapeva ovviamente, da indizi solo a lui visibili, da quale parte stava la carta prescelta: il mazzo era ovviamente truccato e la scelta operata dall'ospite era fittizia. Alla fine saltò fuori la carta prescelta. Feci notare al mago che doveva dire prima se intendeva scegliere o scartare il mazzo prescelto. Subito cominciò a lamentarsi di un'«aura negativa» emanata dal sottoscritto. Mi diverte l'arte dei grandi illusionisti e li ammiro purché si dichiarino tali e non tentino di prendere in giro dei poveracci. L'uso fraudolento dell'arte magica, ampiamente documentato nel libro di Silvano Fuso, è purtroppo diffusamente impiegato per ingannare la povera gente. Occorre anche prestare attenzione ai cosiddetti miracoli religiosi di cui si occupa in dettaglio lo stesso Fuso e che appartengono alla storia di tutte le religioni. Abbiamo il dovere morale di dire pane al pane e di mettere in guardia gli sprovveduti. In questo compito è essenziale e benvenuta l'opera degli esperti. Al di là del mondo magico e religioso, tante altre false credenze circolano nella nostra società: leggende, complotti inesistenti, terapie miracolistiche, rischi immaginari, mode insensate e tecnologie illusorie. Elemento comune di tutte queste false credenze è una profonda ignoranza in fatto di scienza e una preoccupante e ingiustificata diffidenza nei confronti di essa. Il libro di Silvano Fuso cerca di fare chiarezza su tutto ciò. Vorrei che esso ricevesse la dovuta attenzione soprattutto tra i giovani e, perché no, anche nelle scuole. I miei auguri a Fuso.Silvano FusoDocente di chimica, autore di numerosi libri di successo, collaboratore di diverse testate giornalistiche (da La Repubblica a Le Scienze) e trasmissioni televisive e radiofoniche, membro del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), Silvano Fuso è uno dei più noti divulgatori scientifici italiani. A lui è stato intitolato l'asteroide 2006 TF7, in orbita tra Marte e Giove.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Pau"Enrico Fermi. Il genio atomico"Consulenza scientifica di Vincenzo BaroneGallucci Editorewww.galluccieditore.comEnrico Fermi, nato a Roma il 29 settembre 1901 e morto a Chicago il 28 novembre 1954. Premio Nobel per la Fisica nel 1938, padre del primo reattore nucleare e protagonista del Progetto Manhattan, Enrico Fermi ha influenzato la storia del mondo, proiettando Roma e l'Italia provinciale d'inizio Novecento al centro della scienza internazionale. Ma il suo percorso ha incrociato anche quello di tante persone “normali”: Gertrude, la vicina di casa che lo vede crescere come un ragazzo intelligente e curioso; Giuseppe, giovane inventore che lo frequenta in via Panisperna, negli anni del fascismo e degli esperimenti; Anthony, scienziato e soldato italoamericano ai tempi della Seconda guerra mondiale e della bomba atomica; infine Sarah, la bimba che lo conosce negli ultimi anni di vita e lo vede come l'enigmatico protagonista di un romanzo.Quattro punti di vista per raccontare a tutto tondo il genio che ha rivoluzionato la scienza del XX secolo.Andrea Pau ingombra la Sardegna dal 1981. Dopo la laurea in Scienze politiche comincia, astutamente, a fare tutt'altro: scrive fumetti, romanzi per ragazzi, cartoni animati. Collabora con diversi editori e con la Fondazione Sardegna Film Commission. Appena ne ha la possibilità, passeggia per il mondo, ascolta concerti, assume carboidrati.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Appena prima del 25 novembre, qualche commento sparso su quello che sta succedendo in vari ambiti rispetto alla questione della violenza di genere. - La campagna ATM contro la violenza sulle donne - Il profilo Instagram di Irene Facheris - Presentazione della fondazione Giulia Cecchettin a Montecitorio - Le parole di Riccardo Scamarcio - Il profilo Instagram di Carolina Capria - Tomaso Montanari su Instagram Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Start learning Italian today!1. Explore more simple Italian lessons: https://italianmatters.com/1612. Download the Italian Verb Conjugation Blueprint: https://bit.ly/freebieverbblueprint3. Subscribe to the YouTube lessons: https://www.youtube.com/italianmattersThe goal of the Italian Matters Language and Culture School is to help English speakers build fluency and confidence to speak the Italian language through support, feedback, and accountability. The primary focus is on empowering Italian learners to speak clearly and sound natural so they can easily have conversations in Italian. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».Parola del Signore.
Appena cominciata la sosta nazionali e ripartono le voci sul rinnovo di #theohernandez con il #milan , tra verità e rumors.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
1-Gaza, 9 ottobre 2023, l'inizio della vendetta israeliana. Un anno dopo il bilancio è di 42 mila morti e 98 mila feriti. La denuncia dell'Onu: almeno 400.000 persone intrappolate nel nord della striscia. (Martina Stefanoni) 2-Le responsabilità di Joe Biden nell'escalation in medio oriente: i suoi appelli alla moderazione e i dissapori con Netanyahu sarebbero soltanto una copertura. (Roberto Festa) 3-Ucraina, l'autunno di tutte le frustrazioni. Kiev teme il disimpegno dell'occidente nonostante l'avanzata russa nel Donbass. (Emanuele Valenti) 4-L'anomalia giapponese. Appena eletto il premier Shigeru Ishiba scioglie la Camera bassa del Parlamento. Si voterà il 27 ottobre prossimo. (Marco Zappa ) 5-Progetti sostenibili. Stoccolma a zero emissioni entro il 2030 (Fabio Fimiani) 6-Social network e salute mentale dei giovani. 14 Stati americani fanno causa a TikTok (Elena Brizzi) 7-Romanzo a fumetti: Tutta sola al centro della terra il graphic novel di Zoe Thorogood. (Luisa Nannipieri)
I casi di oggi sono due terribili omicidi, quello di Nicole van den Hurk e quello di Rachel Hansen. Tutte le fonti che abbiamo usato per mettere insieme informazioni sono sul nostro sito.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il rinnegamento di Pietro52 Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante! 53 Mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messo le mani addosso; ma questa è l'ora vostra e la potestà delle tenebre».Arresto di Gesù; il Signore rinnegato tre volte da Pietro54 Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano.55 Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile, sedendovi intorno. Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Una serva, vedendolo seduto presso il fuoco, lo guardò fisso e disse: «Anche costui era con lui». 57 Ma egli negò, dicendo[k]: «Donna, non lo conosco». 58 E poco dopo, un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro rispose: «No, uomo, non lo sono». 59 Trascorsa circa un'ora, un altro insisteva, dicendo: «Certo, anche questi era con lui, poiché è Galileo». 60 Ma Pietro disse: «Uomo, io non so quello che dici». E subito, mentre parlava ancora, un gallo cantò[l]. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: «Oggi[m], prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 62 E, andato fuori, [Pietro] pianse amaramente.Gesù flagellato e percosso63 Gli uomini che tenevano Gesù, lo schernivano percotendolo; 64 poi lo bendarono e gli domandavano[n]: «Indovina![o] Chi ti ha percosso?» 65 E dicevano molte altre cose contro di lui, bestemmiando.66 Appena fu giorno, gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi si riunirono e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo: 67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste; 68 e [anche] se io vi facessi delle domande, non rispondereste [né mi lascereste andare]. 69 Ma da ora in avanti il Figlio dell'uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio[p]». 70 E tutti dissero: «Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?» Ed egli rispose loro: «Voi lo dite[q]; io sono[r]». 71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Lo abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».Support the Show.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' piange per Gerusalemme29 Arrivati ai villaggi di Bètfage e Betania, sul Monte degli Ulivi, Gesù mandò avanti due discepoli.30 «Andate al prossimo villaggio», ordinò loro. «Appena entrati, troverete un asinello legato. Si tratta di un puledro che nessuno ha mai cavalcato.Slegatelo e portatelo qui. 31 Se qualcuno vi chiede che cosa state facendo, basta che rispondiate: “Il Signore ne ha bisogno”».32 I due discepoli andarono e trovarono il puledro come aveva detto Gesù. 33 Mentre lo slegavano, i suoi padroni domandarono:«Che cosa state facendo? Perché slegate il nostro asinello?»34 I discepoli risposero semplicemente: «Perché il Signore ne ha bisogno!» 35 Così portarono lʼasinello a Gesù e gli gettarono alcuni dei loro mantelli sulla groppa prima che egli lo montasse.36-37 E al suo passaggio, la gente stendeva i propri mantelli sulla strada davanti al suo cammino. Quando raggiunsero il punto in cui incominciava la discesa dal Monte degli Ulivi, tutti cominciarono ad acclamare e a cantare, glorificando Dio per i meravigliosi miracoli che Gesù aveva fatto.38 «Dio ci ha dato un re!» esclamavano con gioia. «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» «Pace in cielo! Gloria a Dio nel più alto dei cieli!»39 Ma alcuni dei Farisei, che erano tra la folla, dissero a Gesù: «Signore, sgrida i tuoi discepoli, non devono dire cose del genere!»40 Ma Gesù rispose: «Se tacessero loro, vi assicuro che le pietre della strada griderebbero di gioia!»41 Giunti in prossimità di Gerusalemme, quando vide davanti a sé la città, Gesù cominciò a piangere, dicendo: 42 «Se tu avessi solo saputo in questo giorno quello che ti avrebbe dato pace, ma ora è nascosto ai tuoi occhi. 43 Gerusalemme, verranno i giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee. Ti assedieranno, stringendoti come in una morsa, 44 e sarai rasa al suolo; e con te distruggeranno i tuoi abitanti.Non lasceranno di te una pietra sullʼaltra, perché non hai saputo riconoscere lʼoccasione di salvezza che Dio ti aveva offerto».45 Poi Gesù entrò nel tempio e cominciò a scacciare i mercanti dalle loro bancarelle. 46 Diceva: «Le scritture dicono: “il mio tempio è un posto di preghiera”; ma voi lʼavete trasformato in una spelonca di ladroni!»47 Dopo di ciò, egli cominciò ad insegnare ogni giorno nel tempio. Intanto, i primi sacerdoti, gli altri capi giudei e i cittadini influenti cercavano un modo per toglierlo di mezzo.lascia un commentoSupport the show
Un piano straordinario per assumere fino a 30mila tra medici e infermieri in tre anni. Lo riporta oggi il Sole 24 ore con Marzio Bartoloni, spiegando che si tratta di una delle misure che "dovrebbe prendere forma" nella prossima Legge di bilancio. Per il maxi piano di assunzioni, che "partirà del prossimo anno" , potrebbero esserci due "incognite". La prima riguarda le coperture perché per l'intervento del governo serve "oltre un miliardo di euro anche se le risorse necessarie per finanziarlo saranno spalmate su tre anni, il 2025, il 2026 e 2027". La seconda incognita è relativa proprio alle 30mila assunzioni, "di cui 8-9mila dovrebbero riguardare i medici". Il rischio, scrive il quotidiano, è la difficoltà a trovare medici e infermieri "disposti a lavorare nel Sistema sanitario nazionale con stipendi in media più bassi rispetto ad altri colleghi all'estero o nel privato, tanto che sono molti i sanitari che si dimettono (circa 25mila nel 2021-2022)". Per questo il piano dovrebbe prevedere un'altra misura, anch'essa da inserire nella Legge di Bilancio: " la detassazione con una flat tax al 15% dell'indennità di specificità che hanno medici e infermieri". "Abbiamo avuto un incontro con il ministro Giorgetti a fine luglio primo di agosto e l'attenzione del ministero è soprattutto sul personale sanitario": lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine del lancio della campagna 'Noi salviamo vite', al ministero. "Vogliamo che ci siano più fondi per assumere il personale e vogliamo che chi lavora nel Servizio sanitario venga pagato meglio. I fondi ci sono, ma non siamo ancora entrati nel dettaglio. A me interessa che venga assunto più personale e che chi lavora nel Ssn sia gratificato. Vogliamo un piano per assumere medici, per far fronte alla gobba pensionistica". "Nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale lavorano oltre 101 mila medici, tra questi 4.312 medici specializzati in emergenza-urgenza. Aumentare i posti nelle specializzazioni non basta se poi non vengono coperti i posti. Lo scorso anno dei posti messi a bando ne sono stati assegnati solo uno su 4. I giovani scappano dalle specializzazioni in Emergenza e urgenza, luoghi interessati da carenza del personale e burnout" ha aggiunto il ministro. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.Manovra, oggi le entrate, poi arriverà il piano dei conti Ieri con Gianni ci eravamo lasciati con il Cdm che era appena iniziato. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma sulle concessioni balneari, prorogandole fino al settembre 2027. Le procedure per metterle a gara dovranno essere avviate dai titolari delle concessioni entro giugno del 2027. La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. La misura, contenuta in un decreto legge che si pone come obiettivo quello di risolvere 17 contenziosi tra Italia e Ue, è stata accolta "con favore" anche dalla Commissione europea. Slitta invece il disegno di legge di riforma della rete dei carburanti per ulteriori approfondimenti.Oggi il governo inizierà a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. La lunga fase estiva delle fantasie intorno alla manovra giunge al termine per cedere il passo ai numeri veri su cui il Governo dovrà ultimare il Piano strutturale di bilancio, cioè il nuovo programma di finanza pubblica secondo le regole del Patto di stabilità riformato, e fissare i binari su cui far correre, si fa per dire, la prossima legge di bilancio.Una serie di cifre cruciali è attesa appunto oggi con l'aggiornamento delle entrate tributarie, che questa volta comprenderanno il gettito dell autoliquidazione delle partite Iva.Fin qui gli incassi hanno dato più di una soddisfazione al ministero dell Economia,con il loro aumento del 4,1% (10,2 miliardi) maturato nei primi sei mesi dell anno che hanno quindi seguito un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello previsto su base annua dal Def di aprile. Ieri il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti: "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Balneari, ok alle proroghe fino al 30 settembre 2027Dopo un vertice tra Meloni, Salvini e Tajani a ridosso del Consiglio dei ministri del pomeriggio di ieri, 4 settembre, si sblocca la norma sul riordino delle concessioni balneari. La riforma faticosamente concordata dal ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto con Bruxelles nelle settimane scorse supera anche le resistenze della Lega, legate soprattutto al tema della prelazione per i concessionari uscenti e all'entità degli indennizzi.Il testo di ingresso in Cdm, che potrebbe subire ancora delle modifiche su aspetti di dettaglio, proroga le concessioni fino al 30 settembre del 2027, con obbligo per i Comuni di avviare tassativamente le gare entro il 30 giugno precedente. Ma i sindaci avranno la facoltà di anticipare i bandi presentando un'adeguata motivazione.Una nota di Palazzo Chigi mette in evidenza come «la collaborazione tra Roma e Bruxelles abbia consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra nazione». La stessa Commissione Ue ha dato il suo assenso (anche se impossibilitata ad anticipare decisioni sulla chiusura della procedura): l'intervento è accolto con favore. Le disposizioni introdotte dal decreto-legge introduce inoltre disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano: "In almeno 6 casi, le norme introdotte sono in grado di condurre all'immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea; in altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi all'archiviazione - si legge nella nota".Nel riordino la libertà di scelta lasciata ai Comuni ha un ruolo centrale ai fini del lasciapassare dell'Ue, che ha sempre bocciato la possibilità di proroga automatica e generalizzata.Previsti, tra le altre cose, indennizzi per i concessionari uscenti a carico di quelli subentranti e una griglia articolata dei criteri di gara, alcuni elaborati in modo da assegnare comunque un punteggio premiale agli uscenti o ai piccoli operatori. Si dicono insodisfatti due dei principali sindacati, Sib/Confcommercio e Fiba/Confesercenti, secondo cui "il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende". Questa la presa di posizione, in una nota congiunta, di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti. "Riuniremo gli organismi dirigenti delle nostre organizzazioni per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le conseguenti iniziative sindacali", annunciano Capacchione e Rustignoli. Ne parliamo con Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti.
Oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri alle 17.30 a palazzo Chigi. La bozza del Dl carburanti in arrivo oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri introduce incentivi ad hoc per la riconversione degli impianti in chiave green. A tal proposito, viene istituito un Fondo presso il ministero dell Ambiente con una dote di 140 milioni per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione degli impianti.La bozza del Ddl sulle concessioni balneari non è all ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma non è escluso che arrivi un via libera fuori sacco . La decisione finale sarà presa in Cdm. Il compromesso che il ministero degli Affari Ue, come anticipato dal Sole 24 Ore il 1° settembre, ha individuato con Bruxelles prevede l obbligo di avviare le gare entro giugno 2027 e fino al 30 settembre dello stesso anno la proroga delle concessioni già in essere, ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo e motiveranno adeguatamente la loro scelta. Solo «in presenza di ragioni oggettive», come la pendenza di un contenzioso o «difficoltà oggettive legate all espletamento della procedura stessa», la scadenza può essere posticipata fino al 31 marzo 2028. Niente prelazioni per i concessionari uscenti, mentre dovrebbero entrare indennizzi per i subentranti ma con un perimetro limitato.Tra il caso Sangiuliano e i due dossier, balneari e carburanti, sarà anche l'occasione per il governo per iniziare a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti risponde, uscendo dal vertice della Lega alla Camera, a chi gli chiede quando il piano strutturale sarà approvato in Cdm. Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.La Davos dell'Est EuropaE' in corso e si conclude domani, la 33/a edizione del Forum Economico di Karpacz in Polonia, la cosiddetta "Davos dell'Est", la più importante conferenza dell'Europa centro-orientale, organizzata dalla Fondazione istituto per gli studi orientali. Tema di quest'anno, "Il tempo di nuovi leader: plasmare insieme il futuro'.Organizzato da oltre trent'anni, il Forum Economico è un luogo di incontro per rappresentanti del mondo della politica, dell'impresa e della scienza: tra gli ospiti, presidenti, capi di governo, ministri, politici, presidenti di aziende e rappresentanti di organizzazioni non governative. Sono attesi in oltre seimila da oltre 60 paesi, in particolare da Europa dell'Est, del Nord (Danimarca, Finlandia) e Ucraina - con una rappresentanza maggioritaria dalla Polonia a cominciare dal presidente Andrzej Duda. Tra gli speaker anche il nostro ospite, Patrizio Bianchi, già Ministro tecnico del Governo Draghi oggi professore, economista industriale internazionale che interverrà in un panel dedicato proprio alla "nuova leadership del cambiamento". Tra i temi all'ordine del giorno l'impatto della guerra in Ucraina sull'architettura della sicurezza globale, le questioni legate al futuro green, l'intelligenza artificiale. Sullo sfondo però emerge in modo sempre più deciso una percezione di insoddisfazione e sfiducia dei paesi dell'est che hanno aderito all'UE, e che vedono la loro crescita apparire lenta. C'è insomma una delusione palpabile per un'Europa che sembra diventare sempre meno credibile anche alla luce delle incertezze politiche di Germania e Francia. Questo nel giorno in cui l'ex presidente della Bce Mario Draghi interviene alla riunione dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Ue per un confronto sul report sulla competitività - che gli è stato affidato dalla Commissione e la cui presentazione ufficiale è prevista nei prossimi giorni a Bruxelles. Nel corso dell'incontro con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi Ue, a quanto si apprende da più fonti diplomatiche, Mario Draghi avrebbe parlato della necessità di riforme senza precedenti per l'Ue, nelle quali siano coinvolti tutti gli attori del continente. Il Rapporto Draghi, secondo le anticipazioni che stanno circolando in questi giorni, ha al centro proprio l'idea di una sempre più forte integrazione dei paesi Ue, che per molti resta ancora un Tabù. Ne parliamo con Patrizio Bianchi professore, economista industriale internazionale, ex ministro tecnico del governo Draghi.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop. Ne parliamo con Giovanni Filippini, Commissario Straordinario alla Peste suina africana.
Nato a fine dell'Ottocento in un paesino dell'entroterra sardo, Cosimo, il nonno di Andrea, all'età di cinque anni viene mandato dalla famiglia a fare il servo pastore e cresce totalmente analfabeta. Appena maggiorenne la Prima guerra mondiale interrompe il suo destino. Viene fatto prigioniero e in cella trova una persona che gli insegna a leggere e scrivere. Tornato in libertà, grazie a quella marcia in più, vince il concorso di ferroviere e diventa il primo impiegato in una famiglia di pastori da generazioni. Consapevole di ciò che gli ha permesso quello scatto, fa studiare tutti i suoi undici figli perché diventino «migliori di lui». Il papà di Andrea è l'undicesimo e diventa medico. I soldi, apprende Andrea nella sua infanzia, non servono a soddisfare i bisogni ma a poter fare qualcosa in più: andare a vivere in una determinata zona, comprare casa o permettere ai figli di andare a studiare fuori. C'è poesia nei soldi, se li vedi come ponte verso la felicità. E infatti Andrea conserva ancora i teneri messaggi che suo padre gli scriveva dietro i vaglia postali che gli spediva quando era studente fuorisede. Oggi, come suo nonno, Andrea predica ai figli la religione dello studio. Non più come strumento di emancipazione sociale, ma di felicità. «Perché la felicità, per mia esperienza, arriva quando fai qualcosa che ami al massimo della competenza e conoscenza».
La prima parte della storia di Frank Terranova, emigrato in Australia quasi 70 anni fa da Montalbano Elicona, in provincia di Messina.
Domani al via il Salone nauticoAl via domani il Salone Nautico a Venezia. La quinta edizione, nel segno della sostenibilità e dell'innovazione, si inaugura il 29 maggio e dura fino al 2 giugno ancora una volta nello storico Arsenale, cuore della marineria della Serenissima. È organizzato da Vela spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana. Radio 24 è presente all'interno della Torre di Porta Nuova all'Arsenale. Sono attesi 270 espositori (50 in più rispetto all'anno scorso) che porteranno oltre 300 imbarcazioni, dislocate in un bacino acqueo di 50.000 mq (per una lunghezza complessiva di circa 2,8 chilometri) per oltre 1.100 metri lineari di pontili. I nazionali sono 216 (80% del totale) e tra questi i principali player italiani nonché oltre 50 cantieri ed espositori veneziani, tra i quali numerose eccellenze dell artigianato cantieristico tradizionale della laguna di Venezia. Gli espositori internazionali sono invece 54 (20% del totale), principalmente provenienti da Regno Unito, Croazia, Slovenia, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia. Tra i principali espositori: Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo, Solaris Yachts, Rizzardi, Pardo, Sessa, Tornado, Absolute, FIM e Wider. FerrettiGroup propone a marchio Custom Line la nuova Navetta 38, che sarà anche l ammiraglia tra le barche a motore, oltre a Infinito 90 che propone un nuovo modo di vivere la barca. Sanlorenzo mette in mostra BlueGame e SD 96 sotto l installazione artistica di Lorenzo Quinn in un bacino che diventa luogo esclusivo. Trenta nuovi cantieri e 15 première mondiali: con questi numeri il Salone Nautico Venezia si conferma una delle realtà espositive più importanti, unico per il suo sguardo rivolto al mercato dell est europeo di cui è ormai riferimento stabile. E Venezia, con questa manifestazione, riafferma il suo ruolo di capitale mondiale della sostenibilità nell anno in cui cadono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato orientale compiendo una parte del suo viaggio anche via mare. Approfondiamo il tema con Alberto Galassi, amministratore delegato Ferretti group, Massimo Perotti, amministratore delegato Sanlorenzo. E con il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.Pnrr e spending nei ComuniCome accade ormai inevitabilmente quando un tema corre al centro del dibattito politico, la battaglia delle parole tende a oscurare le questioni di merito. Questa dinamica, intensificata dalla vigilia elettorale, ha investito in pieno la spending review di Comuni, Città e Province, misurata anche in proporzione alle risorse del Pnrr, come anticipato sul Sole 24 Ore di sabato scorso. Nel tentativo di spegnere il fuoco ieri è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini: «Si troverà una soluzione - ha detto il ministro delle Infrastrutture -, non ci saranno tagli». Ipotesi ambiziosa, quella prospettata dal leader della Lega per evitare un altro cortocircuito sulla corsa verso le urne dopo redditometro, Superbonus e Sugar Tax, perché questa spending è prevista dalla manovra, attuata dalla bozza di Dm scritta al Mef guidato dal numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti. Pur non avendo partecipato alla fase di costruzione del meccanismo congegnato al Mef, è diversa la linea seguita dal ministro per il Pnrr Raffaele Fitto che respinge la «polemica surreale» su «presunti tagli alla spesa sociale a partire dagli investimenti» che invece sarebbero «esclusi dalla norma». Ma più che alle obiezioni dei Comuni il titolare del Pnrr ha scelto, fin dalla sua partecipazione domenica al Festival dell Economia di Trento, di ribattere all opposizione, partita all attacco nel fine settimana con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha accusato la premier Meloni di essere «la regina dell austerità». Il quadro è complesso. Ma, come sempre, i numeri possono aiutare a fare chiarezza; non prima di aver dato un occhiata alle regole reali in discussione. La spending 2024-28. Tutto nasce dalla bozza di decreto attuativo preparata dal ministero dell'Economia per distribuire fra gli enti i tagli di spesa decisi dall ultima legge di bilancio dopo sette anni di tregua per i bilanci locali. Il conto, che vale quest anno 200 milioni per i Comuni e 50 per Province e Città ma cumula 1,25 miliardi (un miliardo per i Comuni) da qui al 2028, insomma non è nuovo; ed era già stato in autunno al centro di uno scontro con i sindaci che aveva portato ad alleggerire un po le cifre iniziali grazie al recupero, in più anni, di una quota di Covid rimasta inutilizzata dalle amministrazioni locali. Il legame con il Pnrr La novità che ha infiammato la scena è il collegamento fra i tagli e il Pnrr. Sul punto la norma, scritta al comma 533 della legge di bilancio per quest anno(legge 213 del 2023), chiede di distribuire i tagli «in proporzione agli impegni di spesa corrente» indicati nei bilanci di ogni ente, ma «tenuto conto delle risorse del Pnrr» assegnate a ciascuna amministrazione alla fine dello scorso anno. Quel «tenuto conto» si è tradotto nella bozza di decreto in una divisione a metà dei tagli: il 50% distribuito seguendo la spesa, l altro 50% in proporzione ai fondi Pnrr. Le uscite relative a «diritti sociali, politiche sociali e famiglia», è sempre il comma 533 a precisarlo, sono escluse dalla base di calcolo che guida la distribuzione del primo 50% della spending, ma non dai tagli. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Approvato il Decreto Salva CasaIl decreto Salva Casa è stato approvato venerdì e che consentirà di regolarizzare diversi elementi interni ed esterni degli immobili, ma peseranno le norme regionali e comunali. Finestre, balconi, nicchie, verande, soppalchi. E anche porte, pareti o, addirittura, intere stanze. Tutti elementi sanabili, a determinate condizioni. Che va sottolineato da subito non sarà sempre facile ottenere. Il provvedimento funzionerà per livelli di difformità crescenti e metterà a disposizione strumenti pensati per regolarizzare varie tipologie di lavori. La prima norma da considerare è quella sulle tolleranze costruttive, che agisce per gli interventi effettuati entro il 24 maggio e tollera alcune divergenze (per una percentuale fino al 5%) tra quello che è presente negli immobili e quanto dichiarato in Comune. Grazie a questo meccanismo alcuni elementi saranno automaticamente considerati regolari, come una stanza o un balcone leggermente più grande. Oggi intanto Salvini è tornato sul tema: "Appena" il decreto Salva casa "uscirà in Gazzetta Ufficiale, spero a ore, lavoreremo subito come gruppo Lega agli emendamenti perché ci sono alcuni interventi che io ho già pronti, che i parlamentari hanno già pronti: penso all'altezza dei soffitti, penso alla riduzione della superficie minima per l'abitabilità, l'abitabilità, penso alla norma salva Milano". Approfondiamo il tema con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.
Dazi al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici, acciaio. È una raffica di restrizioni quella varata da Washington il 14 maggio contro le importazioni dalla Cina: secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci. Le misure entreranno in vigore tra quest anno e il 2026. Nel mirino, settori strategici, come i semiconduttori e l energia verde, sui quali l'Amministrazione Biden ha riversato centinaia di miliardi di dollari in sussidi alla produzione.Nel nome del made in Usa, da quest anno, i dazi sulle auto elettriche cinesi vengono moltiplicati quasi per quattro, al 102,5% dall attuale 27,5%, un livello che già lascia i produttori cinesi fuori dal mercato statunitense. Nel primo trimestre del 2024, Geely è stata l unica casa cinese a esportare con il proprio marchio negli Stati Uniti, dove ha venduto 2.217 veicoli, secondo i dati della China Passenger Car Association. Altre 60mila vetture cinesi sono arrivate nel Paese, ma sotto brand Usa, soprattutto Buick (General Motors). Intanto adesso è proprio vero, Stellantis porterà e venderà auto cinesi in Europa e non solo. «Appena 7 mesi dopo l annuncio abbiamo il closing dell accordo vincolante fra Stellantis +1,61% e Leapmotor, che era stato firmato a ottobre. Ma la pianificazione è solo il 10%, il 90% è rappresentato dall esecuzione. Ora entriamo nella fase operativa» della partnership. Parola di Carlos Tavares, amministratore delegato del supergruppo nato da Psa e Fca a inizio 2021. L annuncio è arrivato durante la conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e Ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis è diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione di circa il 20%. L'accordo, però, prevedeva anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture 51-49 guidata da Stellantis, con diritti esclusivi per l esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Ed è proprio la jv ad essere ormai nel pieno avvio delle operazioni.Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore e Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Superbonus, blitz Fdi in commissione per frenare il no di Forza Italia. Rinvio Sugar taxAumenta da 19 a 20 il numero dei componenti della commissione Finanze del Senato che sta esaminando il decreto superbonus. Lo riferiscono le opposizioni spiegando di aver ricevuto una comunicazione dal presidente del Senato. La maggioranza aumenterà di un componente - spiega il senatore Stefano Patuanelli M5s - è una facoltà che si ha e si fa quando cambiano gli equilibri, ma va prima comunicata all'aula. Quindi è una forzatura politica ma è anche regolamentare. E un tema che solleveremo, aggiunge la senatrice Pd Beatrice Lorenzin. Il senatore aggiunto, riferiscono le opposizioni, dovrebbe essere Salvatore Sallemi di FdI. Nominare un nuovo membro della commissione Finanze del Senato per evitare che venga bocciato l emendamento del governo sullo spalma-crediti derivanti dal Superbonus. È quanto sta accadendo a Palazzo Madama, come viene riportato da fonti parlamentari che sottolineano come la decisione sia stata presa per superare il no già annunciato di Forza Italia - e su cui convergono anche le opposizioni - alla retroattività della norma proposta dall esecutivo, e consentire alla maggioranza di avere comunque i numeri. Il senatore in questione è Salvo Sallemi di FdI che, come riporta una comunicazione del capogruppo Lucio Malan, cessa di far parte della 2ª commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6ª commissione Finanze. Fonti dell opposizione fanno notare che è una cosa che si può fare ma non la fai alla vigilia del voto e andrebbe comunicata all'aula nella prima seduta utile.La commissione Finanze del Senato è composta da 19 senatori, di cui 10 della maggioranza e 9 dell'opposizione. Per la maggioranza 6 sono di FdI, 2 della Lega, 1 di Fi e 1 di Noi moderati. Per le opposizioni PD e M5s hanno entrambi 3 senatori ciascuno, Iv ha un senatore, 1 è dell Autonomia e 1 del gruppo misto. Se il Dl Superbonus non sarà modificato, voteremo contro. Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani ha avvisato oggi la maggioranza. Pronti a confrontarci da stamattina, ha aggiunto riferendosi ai senatori di Forza Italia. Tajani contesta la retroattività della norma che spalma i crediti su dieci anni. Intanto sono arrivati alla commissione Finanze del Senato, secondo quanto si apprende, gli attesi pareri del Mef ai subemendamenti che modificano l'emendamento del governo al decreto Superbonus. Sono contrari, viene riferito, i pareri sulle modifiche proposte da Fi per togliere la retroattività dell'allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus. Sul tema della sugar tax, invece, si attende una riformulazione del Mef che individui la copertura per il rinvio a gennaio 2025, pari a circa 72 milioni. Sugar tax verso il rinvio al 2025. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere di un accordo trovato sullo slittamento dell imposta sulle bevande zuccherate che, a differenza della plastic tax, non era stata prorogata dall emendamento del Governo al decreto Superbonus (all esame della commissione Finanze del Senato) e su cui, quindi, incombe l'entrata in vigore dal 1° luglio 2024. Il tentativo di differire l'entrata in vigore è stato sottolineato anche dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: « Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per cercare, molto faticosamente, una copertura finanziaria per rinviare l'entrata in vigore» della sugar tax «al 1° gennaio del 2025». E, ha aggiunto Giorgetti, «credo che alla fine ci arriveremo però credo che non sia questo il tema centrale di politica economica di questo Paese».Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Radio24 allo "Scenario delle Professioni: oggi e domani" a CernobbioPer il terzo anno consecutivo, TeamSystem e The European House Ambrosetti organizzano oggi a Villa Erba a Cernobbio "Lo Scenario delle Professioni: oggi e domani", una giornata di riflessione sui possibili impatti dei trend in atto sul mondo delle professioni. Più di 1.500 i partecipanti, in presenza o collegati in streaming. Il Forum ha affrontato diversi temi. La mattina "Il futuro oggi: come l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il nostro mondo" e "L'evoluzione delle Professioni e l'impatto dell'AI", mentre il pomeriggio "La Riforma Fiscale alla prova dei fatti: decreti attuati e futuri sviluppi" e "Come cambia il lavoro: Il ruolo delle professioni per imprese e professionisti".L'evento è stato arricchito dai contributi di accademici, business leader e rappresentanti istituzionali, come Maurizio Leo (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Alessio Butti (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Innovazione Tecnologica), Nunzia Ciardi (Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ed Elbano de Nuccio (Presidente, Consiglio Nazionale Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).La giornata è stata aperta dal benvenuto di Federico Leproux (CEO, Gruppo TeamSystem).Da uno studio sviluppato da The European House Ambrosetti in collaborazione con TeamSystem, emerge che il 70% degli studi professionali è attivo con iniziative legate all'implementazione dell'Intelligenza Artificiale. Positive le prospettive dei professionisti: il 76,7% è consapevole del ruolo trasformativo dell AI, mentre l 80% è fiducioso della qualità dei contenuti generati dall AI. L AI è un mercato destinato a crescere a tassi annui di circa il 40% fino al 2030.Ne parliamo con Federico Leproux, ad TeamSystem.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
RITIRO A ROMA CON LE APOSTOLE:Carissimi amici, vi invitiamo a trascorrere con noi un fine settimana a Roma. Per info e iscrizioni : https://www.it.apostlesofil.com/iscrizioni-weekend-roma/ - Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
Oggi: Pietro "camminicchia" sulle acque22 Subito dopo, Gesù ordinò ai discepoli di attraversare il lago in barca e precederlo sullʼaltra riva, mentre egli rimandava tutti a casa. 23 Dopo aver lasciato la folla, salì sulla collina a pregare. Si fece notte ed Egli se ne stava ancora solo lassù, 24 intanto cominciarono i guai per i discepoli in piena traversata, perché si era alzato il vento contrario e la barca era sbattuta dalle onde.25 Verso le quattro del mattino, Gesù li raggiunse, camminando sullʼacqua. 26 I discepoli furono presi dal terrore, credendo che fosse un fantasma, e gridavano di paura.27 Ma subito Gesù parlò loro, rassicurandoli: «Non abbiate paura, sono io!»28 Allora Pietro lo chiamò: «Signore, se sei davvero tu, dimmi di venire da te, camminando sullʼacqua!»29 «Va bene», disse il Signore. «Vieni!» Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sullʼacqua verso Gesù. 30 Ma quando vide intorno a sé le onde così alte ebbe paura e cominciò ad affondare nellʼacqua. «Salvami, Signore!» gridò.31 Subito Gesù stese una mano e lo afferrò. «Uomo di poca fede», gli disse. «Perché hai dubitato?»32 Appena furono risaliti in barca, il vento cessò.33 Allora gli altri rimasti nella barca sʼinginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: «Tu sei davvero il Figlio di Dio!»34 Approdarono a Genesaret. 35 La gente del posto riconobbe Gesù e la notizia del loro arrivo si sparse velocemente. Ben presto gli portarono tutti i loro malati, perché fossero guariti. 36 Gli infermi lo supplicavano che li lasciasse toccare anche soltanto un lembo del suo vestito. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.Support the show