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Marco Pautasso"Portici di Carta"https://www.salonelibro.it/news/tutte-news/2025/Portici-di-Carta.html?gad_source=1&gad_campaignid=21739223437&gbraid=0AAAAA9d2edQBPn-V448grFGd47YM8Iih5&gclid=CjwKCAjwxfjGBhAUEiwAKWPwDlYexS_QkkH4QBD0_1kd3FnTuTVI2-f3Dc9OQzjdNfW2dyoUBFU4wBoCYf4QAvD_BwETorna il 4 e il 5 ottobre 2025 a Torino l'appuntamento con Portici di Carta, la grande manifestazione letteraria che da diciotto anni trasforma il capoluogo piemontese in una libreria a cielo aperto. Sotto i portici della città e nelle piazze, lettori e lettrici potranno passeggiare tra volumi, scaffali temporanei e stand che riuniscono librai torinesi ed editori piemontesi. Un'occasione unica per scoprire la ricchezza del panorama editoriale locale e nazionale.Anteprima speciale venerdì 3 ottobre al Circolo dei lettori e delle lettrici: la cerimonia del Premio Mondello Autore Straniero incoronerà vincitrice Valeria Luiselli che, per l'occasione, dialogherà con Donatella Di Pietrantonio, giudice monocratico dell'edizione 2025.Il programma della XVIII edizione raccoglie presentazioni, dialoghi e incontri con autrici e autori italiani e internazionali. Non mancheranno le passeggiate letterarie dedicate alla città, i laboratori pensati per bambine e bambini, oltre a momenti speciali tra degustazioni e azioni pittoriche. La manifestazione resta così un momento di condivisione che intreccia libri, persone e spazi urbani.Tra gli ospiti in programma: Viola Ardone, con il nuovo romanzo Tanta ancora vita (Einaudi), dialoga con Elena Masuelli; @barbasophia alias Matteo Saudino, presenta il libro La Costituzione siamo noi (Piemme), in un confronto con Luciano Violante, con la moderazione di Cristina Zagaria; Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale (Il Giorno , La Nazione, il Resto del Carlino), in conversazione con Annalena Benini sul libro La verità è un fuoco (Garzanti); Marcello Fois con il nuovo romanzo Immensa distrazione (Einaudi), intervistato da Gabriele Di Fronzo; Matteo Nucci con il romanzo Platone. Una storia d'amore (Feltrinelli); Piergiorgio Pulixi con il nuovo noir L'uomo dagli occhi tristi (Rizzoli), in dialogo con Maurizio Francesconi e Alessandro Martini ; Raffaele Nigro con Il dono dell'amore (La nave di Teseo), in conversazione con Rocco Moliterni; Enzo Bianchi, la teologa Lidia Maggi e Claudia De Benedetti dialogano sul volume Alleanza e conversazione di Jonathan Sacks (Giuntina); Gabriella Piccinni, storica medievista, con il volume Medioevo che crea (Laterza), in dialogo con Beatrice Del Bo; Davide Sisto, autore di Vivere per sempre. L'Aldilà ai tempi di ChatGPT (Bollati Boringhieri), in dialogo con Carlo Bordone.La casa editrice ospite di quest'anno sarà BAO Publishing, fondata nel 2009, che ha contribuito ad avvicinare al fumetto e alla graphic novel un ampio pubblico di lettrici e lettori. Tra gli ospiti e gli appuntamenti a Portici di Carta: Zerocalcare e Maicol & Mirco per la prima volta insieme sul palco; Daniel Cuello e Alberto Madrigal e i loro itinerari artistici con blocchetto e matita alla mano; la collettiva di fumettiste e fumettisti per un incontro dedicato ai disegni in diretta e dal vivo con Jacopo Starace, Maicol&Mirco, Fiamma, Giulio Macaione, Flavia Biondi, Claudia Petrazzi, Alberto Madrigal e Daniel Cuello; i live painting “Vetrine disegnate” in quattro librerie cittadine; consigli di fumetti e graphic novel; attività per i più piccoli; le dediche e i firmacopie di autrici e autori con illustrazioni realizzate sul momento per lettrici e lettori, durante tutta la manifestazione.Contraddistinta in ogni sua edizione da una dedica speciale a una personalità significativa del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà lo scrittore e giornalista Sergio Atzeni (1952-1995), a trent'anni dalla sua morte. Ne parleranno Marcello Fois, Paola Mazzarelli e Gigliola Sulis. Scoperto come narratore da Elvira Sellerio, cantore di una Sardegna a cui non fa sconti, tra le voci critiche più argute della contemporaneità italiana, Sergio Atzeni è autore di romanzi dallo sguardo ironico, disincantato e curioso sulla realtà, come Apologo del giudice bandito, Il figlio di Bakunìn, Bellas mariposas, Raccontar fole e Passavamo sulla terra leggeri, pubblicati da Sellerio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il percorso di Stefano Cancellu è la prova di come l'impegno e la formazione possano trasformare la passione in una carriera artistica: l'attore cagliaritano è oggi un talento emergente della scena teatrale e cinematografica Stefano Cancellu, nato a Cagliari, fin da bambino mostra interesse per la recitazione. Il primo approccio arriva in modo non convenzionale: lavora una stagione come animatore in un villaggio turistico, esperienza che lo avvicina ancora di più all'espressione scenica. Poco dopo sceglie di iscriversi alla Scuola di Arte Drammatica, dove affina le sue capacità tecniche e interpretative. Una volta concluso il ciclo formativo, entra in Akroama, centro di produzione teatrale con sede a Cagliari e riconosciuto a livello nazionale. Qui interpreta diversi ruoli, tra cui in Spettri, Peter Pan, Ali Baba e i 40 ladroni e Casa Rosmer, portando in scena tanto i classici quanto adattamenti originali, a cura di Lelio Lecis, Rui Madeira ed Elisabetta Podda. La sua presenza sul palco colpisce per versatilità e rigore, qualità che gli permettono di proseguire anche con workshop di recitazione cinematografica, mirando a un linguaggio più intimo e visivo. Dal cinema al teatro: l'orizzonte nazionale Parallelamente al teatro, Stefano Cancellu debutta sullo schermo con una comparsa in Bellas Mariposas, film ambientato proprio a Cagliari, tratto dal romanzo di Sergio Atzeni. Il salto verso produzioni più grandi avviene quando ottiene un piccolo ruolo nella serie televisiva L'isola di Pietro, dove recita accanto a Gianni Morandi. L'esperienza gli apre nuove strade: partecipa a diversi cortometraggi e mediometraggi, distinguendosi per intensità espressiva e coerenza stilistica. Tra i lavori più noti figurano L'ultima Habanera, L'amore e la gloria – La giovane Deledda e Colpevole, progetti che valorizzano anche il patrimonio letterario e culturale sardo, spesso in collaborazione con enti locali come il Comune di Nuoro o l'associazione Progetto Deleddiano. Nel 2024, Cancellu partecipa allo spettacolo Il paese del vento, adattamento teatrale firmato da Lelio Lecis tratto dall'omonimo romanzo di Grazia Deledda, riportando in scena le atmosfere poetiche e malinconiche della Sardegna più autentica. Recentemente, ha affiancato Simeone Latini come aiuto-regista in nuove produzioni, confermando un percorso artistico che abbraccia sia la recitazione che la regia, sempre con radici ben piantate nella sua città natale, Cagliari.
Avui rebem l'escriptor i traductor Jaume C. Pons Alorda en qualitat d'italian
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[…] A quel tempo, la mattina presto si andava a lavorare con qualcosa sulla testa, per proteggersi dall'umido. Chi aveva cicia, chi bonette. Lui, dal primo giorno, basco alla francese. Sembrava lo facesse apposta per continuare a distinguersi dal gregge. Poi si é visto che ai sorveglianti e agli impiegati di Montevecchio quel basco dava fastidio, chissà perché? Lo guardavano male. Ma cosa potevano dire? Il duce mica aveva proibito ai minatori di portare basco alla francese. In capo a quindici giorni avevamo tutti copricapo uguale al suo. […]
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
[…] A quel tempo, la mattina presto si andava a lavorare con qualcosa sulla testa, per proteggersi dall'umido. Chi aveva cicia, chi bonette. Lui, dal primo giorno, basco alla francese. Sembrava lo facesse apposta per continuare a distinguersi dal gregge. Poi si é visto che ai sorveglianti e agli impiegati di Montevecchio quel basco dava fastidio, chissà perché? Lo guardavano male. Ma cosa potevano dire? Il duce mica aveva proibito ai minatori di portare basco alla francese. In capo a quindici giorni avevamo tutti copricapo uguale al suo. […]
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Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
[…] A quel tempo, la mattina presto si andava a lavorare con qualcosa sulla testa, per proteggersi dall'umido. Chi aveva cicia, chi bonette. Lui, dal primo giorno, basco alla francese. Sembrava lo facesse apposta per continuare a distinguersi dal gregge. Poi si é visto che ai sorveglianti e agli impiegati di Montevecchio quel basco dava fastidio, chissà perché? Lo guardavano male. Ma cosa potevano dire? Il duce mica aveva proibito ai minatori di portare basco alla francese. In capo a quindici giorni avevamo tutti copricapo uguale al suo. […]
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Musica cartacea o, piuttosto, letteratura sonora. Questo è quello che vi regala Carte da Musica, il programma della domenica mattina. Dimitri Papanikas ci racconta tredici libri, scritti da autori sardi, contestualizzandoli nel periodo storico e culturale in cui sono nati. E saranno tredici percorsi musicali, dove i suoni riempiranno le pause della narrazione e dove la voce di Alessandro Valentini darà vita alla parola scritta. Tredici opere, scritte in un periodo che va dal 1913 al 2012, raccontate con ritmo e passione attraverso un secolo di storia musicale e letteraria per mostrarci le originali connessioni tra artisti, opere e tematiche universali, al di là di ogni confine geografico e temporale.Programma della puntate1. Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri (1996)2. Marcello Fois, Sempre caro (2009)3. Francesco Masala, Quelli dalle labbra bianche (1962)4. Mariangela Sedda, Oltremare (2004)5. David Herbert Lawrence, Mare e Sardegna (1921)6. Alberto Masala, Alfabeto di strade (e altre vite) (2009)7. Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano (1935)8. Peppino Mereu, Poesie complete (2004)9. Costantino Nivola, Ho bussato alle porte di questa città meravigliosa (1993)10. Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti (2011)11. Grazia Deledda, Canne al vento (1913)12. Giuseppe Fiori, Uomini ex (1993)13. Paolo Fresu, In Sardegna: un viaggio musicale (2012)
Da Fiabe Sarde raccontate da Sergio Atzeni e Rossana Copez. Letta da Andrea Monti.
Da Fiabe Sarde raccontate da Sergio Atzeni e Rossana Copez. Letta da Andrea Monti.
Da Fiabe Sarde raccontate da Sergio Atzeni e Rossana Copez. Letta da Andrea Monti.
Le "Fiabe sarde" di Sergio Atzeni con Rossana Copez, il libro "Bari Calibro 9" con Domenico Mortellaro, il rap di Ralph P., la rubrica Bellezza e bizzarria con Goffredo Fofi, la regista Alessandra Cutolo di ritorno dal Sudan e Lorenzo Pavolini dal fest...
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Bellas Mariposas è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse, e non solo. Il racconto Bellas Mariposas presta la sua lingua ibrida,"un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda", come si legge nella prefazione al volume pubblicato da Sellerio, ad uno spettacolo-concerto fatto di parola/ritmo, parola/rumore, parola/suono. Cronache dal quartiere cagliaritano di "Santa Lamenera" che attraverso voce, musica e suono seguono il fluire initerrotto di una scrittura a ritmo di jazz.
Bellas Mariposas è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse, e non solo. Il racconto Bellas Mariposas presta la sua lingua ibrida,"un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda", come si legge nella prefazione al volume pubblicato da Sellerio, ad uno spettacolo-concerto fatto di parola/ritmo, parola/rumore, parola/suono. Cronache dal quartiere cagliaritano di "Santa Lamenera" che attraverso voce, musica e suono seguono il fluire initerrotto di una scrittura a ritmo di jazz.
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Bellas Mariposas è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse, e non solo. Il racconto Bellas Mariposas presta la sua lingua ibrida,"un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda", come si legge nella prefazione al volume pubblicato da Sellerio, ad uno spettacolo-concerto fatto di parola/ritmo, parola/rumore, parola/suono. Cronache dal quartiere cagliaritano di "Santa Lamenera" che attraverso voce, musica e suono seguono il fluire initerrotto di una scrittura a ritmo di jazz.
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E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
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Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
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E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
E' fitto l'intrecciarsi di memorie sfumate nel tempo, in questo affresco disegnato da Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995. Chi è il protagonista assente Tullio Saba? Un anarchico, un capopopolo, un incantatore di folle? Ladro, assassino, ribelle, idealista, opportunista o forse solo un po' matto?
"Che notizia è?" di Francesca Parisella, Il libro dell'estate: Rita Atzeri legge Sergio Atzeni, Che Tempo Che Fai
SERGIO ATZENI raccontato da Marcello Fois. Il 14 ottobre nel 1952 Sergio Atzeni nasce a Capoterra con Marcello Fois Repertorio: - il frammento Death by Water da Waste Land di Eliot nella lettura di Fiona Show - un brano dallo spettacolo Bakunin (tratto dal romanzo Il figlio di Bakunin di Atzeni) per la regia di Gaetano Marino, compagnia Isolateatro, 1997, interprete del frammento Caterina Scalas). Brano musicale: Cantu Isterritas", Tenores de Bitti dal cd "INTONOS"