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Emozioni e ricordi di un passato che è patrimonio e memoria collettiva. E' una serata particolarmente attesa quella che stasera dalle 17.30 a Laghi prenderà il via grazie all'associazione "Insieme per Laghi Odv" e agli "Amici di Schio - Grigny", con il patrocinio dell'amministrazione comunale.
Howdy folks of the interwebs! Your host Double J is back with a special edition of Operation GCD!Today, Double J is joined by OpGCD subscriber Brad Minyard who took a genealogy journey & looked in his family tree and found the Society of the Cincinnati...and then Brad found Operation GCD!The tale that Brad has uncovered is an alternate look at American history - specifically the Society of the Cincinnati.From French/American spies, to the Aaron Burr coup, to the Battle of New Orleans...this is a wild tale of spooks, mysteries, and American history!Anyhow, folks of the interwebs, thank you again for joining me today to get a lil GCD! Enjoy today's podcast discussion of Volume 1 in Chasing Miniere: A Society of the Cincinnati Genealogy Tale - w/Brad Minyard!Enjoy the show! Links for Brad Minyard - https://chasingminiere.com/Links for JJ -https://linktr.ee/operationgcd
Oggi proponiamo un'intervista a Dario Rossato, uno storico locale della Valle dell'Agno, che ci accompagnerà all'interno delle miniere di lignite sul Monte Pulli. Il racconto, arricchito da aneddoti e dettagli sulla vita dei minatori, sulle condizioni di lavoro difficili e sui cambiamenti economici e sociali causati dall'attività mineraria, offre uno sguardo approfondito su un importante aspetto della storia locale. Dario accenderà un lume persino sui ricordi personali legati alla miniera e all'impatto che ha avuto sulla sua comunità, evidenziando l'importanza di preservare questa memoria legata al territorio e all'ambiente. L'intervista ripercorre le fasi di sviluppo ed il declino delle miniere, le sfide tecnologiche affrontate e le conseguenze della chiusura sull'emigrazione e sulla vita sociale della valle.Se volessi contribuire a questo progetto, lo puoi fare QUIwww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
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Liliana ci ha regalato una testimonianza dall'Alta Valle del Mis.Potremmo descriverla in tanti modi ma non vogliamo spoilerare nulla: fatti bastare che i suoi formaggi di capra sono MERAVIGLIOSI.Puoi dare un'occhiata ai suoi prodotti pigiando QUI.Ma siccome ci piace fare le cose per bene: la registrazione comincerà dopo una lunga introduzione che contestualizza il territorio e il suo sviluppo storico. Cominceremo da un articolo di giornale de "L'Unità" del 5 novembre 1966 per poi inoltrarci nella Valle del Mis. Tra le fonti di questo episodio ci teniamo a citare agordinodolomiti.it Episodio relizzato da Claudio Ghizzo e Sebastiano FrolloP.s. - Claudio ha scritto un libro, ECCOLO.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Li chiamano giacimenti non convenzionali: si tratta di riserve di minerali - tra cui materie prime strategiche quali il litio e le terre rare - presenti sotto una forma diversa da quella sfruttata tradizionalmente. Parliamo di fluidi che per varie ragioni sono ricchi di minerali disciolti: acque geotermiche profonde, fluidi residui dell’estrazione degli idrocarburi, salamoie residue dei processi di dissalazione, e altro ancora. La tecnologia delle membrane è oggi considerata la via più promettente per riuscire a sfruttare questi giacimenti non convenzionali, con un consumo contenuto di energia e un impatto ambientale minimo, che ricorda più il trattamento delle acque che non la classica industria di trasformazione mineraria. Ne parliamo con Efrem Curcio, professore di Fondamenti Chimici delle Tecnologie all’Università della Calabria.
Da scuola a museo: il recupero della memoria mineraria attraverso volontariato e cultura nel cuore di Monteponi A Monteponi, piccolo villaggio minerario di Iglesias, una scuola nata grazie al sostegno dell'Associazione mineraria si è trasformata in un museo che racconta la storia del mondo minerario locale. Con la chiusura delle miniere e il calo drastico della popolazione scolastica, si è reso necessario ripensare il destino di una struttura moderna e funzionale. Maria Teresa De Toffol, presidente dell'associazione Scudimi - Scuole di Miniera Odv, ricorda il momento cruciale: «Sarebbe stato un peccato chiuderla. Così, in accordo con il dirigente scolastico dell'epoca, abbiamo deciso di creare un museo dedicato alle miniere». L'iniziativa, avviata nel 2009, ha trovato supporto nel patrocinio del Comune di Iglesias e nell'impegno di un gruppo di volontari, principalmente insegnanti in pensione. Un museo che mantiene viva la cultura mineraria Il museo non è solo un'esposizione, ma un progetto culturale che mira a diffondere le tradizioni, i costumi e la memoria delle miniere attraverso attività interattive. La Scudimi Odv organizza corsi estivi per gli studenti delle scuole di Iglesias, offrendo laboratori formativi che permettono ai giovani di conoscere un passato ricco di sacrifici e innovazioni. Le aule della vecchia scuola sono diventate spazi espositivi che ospitano strumenti di lavoro, documenti storici e fotografie che raccontano la vita dei minatori e delle loro famiglie. «Il nostro obiettivo è far capire quanto le miniere abbiano segnato il territorio e la comunità», sottolinea De Toffol. Coinvolgimento della comunità e valorizzazione del territorio L'attività del museo rappresenta un esempio di come il volontariato spontaneo possa trasformare una realtà in declino in una risorsa culturale. Grazie al contributo di appassionati del territorio, il progetto continua a crescere e a richiamare l'interesse di turisti, studenti e studiosi. Con il sostegno del Comune di Iglesias, la Scudimi Odv ha creato un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio minerario sardo. Un esempio virtuoso di come una comunità possa rigenerare il proprio territorio attraverso la cultura e la memoria.
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
Si chiude con la memoria di Gianni Tavelli la serie dedicata ai minatori delle valli bresciane.La puntata, in stretto dialetto, è stata tradotta da Francesco Antonio Bossini.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Nino è esistito davvero, era il nonno di Francesco. Per soli tre mesi non si sono mai conosciuti eppure, in qualche modo, sono uniti da sempre. Nino è il Minadùr. www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Lavorare in miniera significava scendere nel buio, picconare, scavare e respirare polveri pericolose. La silicosi, invisibile e lenta, poteva presentarsi da un momento all'altro o diversi anni dopo.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Essere minatori significava sfidare ogni giorno la montagna, ma anche sé stessi. Una fatica che spezzava muscoli e fiato. Questa è la storia di Nino.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Il Dott. Piero Paterlini approfondisce il tema della silicosi, soffermandosi sulla pericolosa calcificazione dei polmoni che ne deriva. Questa malattia rappresentava uno dei principali pericoli per chi operava nelle miniere.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Nei residui di vecchie attività minerarie si celano spesso riserve di elementi che a quel tempo non presentavano alcun interesse particolare, mentre oggi sono strategici: terre rare e metalli come il litio, il nichel, la manganese o il tungsteno. Svuotare discariche minerarie potrebbe rivelarsi un’idea vincente, per ridurre la dipendenza dell’Europa nel campo delle materie prime, permettendo di rinaturalizzare siti che l’abbandono delle scorie delle passate attività estrattive ha compromesso.Tuttavia, ad oggi il potenziale minerario di questi siti è incerto: servono prospezioni, analisi e ricerche accurate per identificare le situazioni più promettenti. A questo cercherà di porre rimedio il progetto CRITERIA, finanziato dal programma europeo Marie Sklodovska-Curie, di cui parliamo con Salvatore Straface, professore di Idraulica dell’Università della Calabria.
Cos’hanno in comune i microprocessori di un datacenter con le mele e lo spumante? In comune hanno una spiccata preferenza per il climi freschi. E in Trentino, dove da anni si utilizzano vecchie miniere come ambienti ipogei per conservare le mele o fermentare il vino, hanno pensato che anche i datacenter possono trovare spazio in questi luoghi i quali, oltre a condizioni termiche favorevoli, offrono una naturale protezione da interferenze elettromagnetiche e minacce idrogeologiche e fisiche. Nello specifico caso, parliamo di una barriera costituita da 90 milioni di metri cubi di roccia dolomia. Siamo in Val di Non, dove, grazie a una legge che in Trentino permette di derogare alla regola del massimo sfruttamento minerario per realizzare ambienti ipogei ad hoc, sorgerà Intacture, il primo datacenter in Europa all’interno di una miniera attiva. Ne parliamo con Roberto Loro, consigliere d'amministrazione di Trentino DataMine.
"Australia: Istruzioni per l'uso" il nostro appuntamento con l'immigrazione recente dall'Italia, ci porta a conoscere un italiano che vive nel Western Australia e lavora come "shortfirer", ovvero come addetto al servizio degli esplosivi in una miniera.
In Burkina Faso, il leader della giunta golpista Ibrahim Traoré ha deciso di nazionalizzare le miniere, per far sì che la ricchezza derivante dallo sfruttamento delle risorse naturali restino nel paese. In Canada, la carbon tax è contestatissima dall'opposizione ma è un caso studio di successo come politica climatica. Infine negli Usa dopo il passaggio dell'uragano Helene le comunità si stanno organizzando in reti di vicinato e mutuo aiuto che stanno svolgendo un lavoro incredibile. Oggi è il 7 novembre, è passato un anno dagli attentati di Hamas che hanno scatenato la guerra odierna, ma oggi parliamo di altro. INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:57 - Il Burkina Faso nazionalizza le miniere00:07:39 - La contestata Carbon Tax canadese è un successo00:16:59 - La risposta delle comunità all'uragano Helene negli USaFonti e articoliIscriviti alla newsletter
ROMA (ITALPRESS) - Si è aperta a Palazzo Vecchio, a Firenze, la seconda giornata di lavori della 6^ edizione del Festival Nazionale dell'Economia. Tra i presenti l'economista Alberto Acosta, già ministro dell'Energia e delle Miniere e presidente dell'Assemblea costituente dell'Ecuador negli anni 2007 – 2008, e Sergio Gatti, Direttore generale Federcasse-BCC.fsc/gtr
L'Italia è ricca di miniere che il ministro Urso ha annunciato voler riaprire per estrarre le materie prime e puntare ad una maggiore autosufficienza. Parliamo di questo, delle armi Usa impiegate da Kiev per colpire la Russia e della sonda cinese atterrata con successo sulla luna.
Dopo il trasferimento in Australia, Angelo Carandente ha lavorato nella ristorazione a Brisbane prima di trovare la sua “oasi felice” in una miniera di carbone in Queensland.
Negli ultimi giorni si è parlato molto sui media e sui social network della recente proposta della multinazionale farmaceutica e cosmetica Johnson&Johnson di chiudere - con un pagamento di circa 6,5 miliardi di dollari - buona parte delle migliaia di cause avviate negli Stati Uniti da persone che ritengono di aver sviluppato tumori in seguito all'uso del talco prodotto dall'azienda. Si è parlato di contaminazioni di amianto e c'è stato qualche titolo allarmistico su una delle polveri più usate in ambito cosmetico, generando non poca confusione e qualche comprensibile preoccupazione. Vediamo come è iniziato tutto, perché da anni si parla del talco di Johnson&Johnson e soprattutto se ci sono effettivamente rischi e di che tipo nel respirare le nuvole di talco. Ci occupiamo poi dei problemi mesozoici del ministro dell'Istruzione e di piombo nei capelli di Beethoven. Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall'idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a scuola@ilpost.it Leggi anche: La scienza nascosta dei cosmetici Johnson & Johnson sapeva da decenni che l'amianto era presente nel talco Ecomuseo delle Miniere e della Valle Germanasca Mortalità nel gruppo dei minatori di talco della Val Chisone, Nord Italia: 74 anni di follow-up Come si fa a definire se qualcosa è cancerogeno Dinosauri eccellenti. Da Ciro a Sophie, storie di celebrità estinte Gli ultimi giorni dei dinosauri. Come un asteroide ha dato inizio al nostro mondo Le ciocche dei capelli di Beethoven Forse con la sordità di Beethoven c'entrava il vino Dieci giorni di Morning, per tutti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su PatreonEdizione straordinaria del TG dei videogiocatori: Nintendo è ancora amica delle guardie. Non paghi di aver fatto la Cancel Culture all'emulatore per Switch Yuzu (e a quello per 3DS Citra) adesso a Kyoto si fa brutto con l'Internet Archive. Perché? Beh, perché l'archivio ha osato archiviare i sorgenti di Yuzu – cosa assolutamente permessa dalla licenza con cui era distribuito. Meno male che il problema era la pirateria e non l'emulazione. Pensa se volessero davvero combattere quella. Ma non è che in Occidente siam meno capitalisti, anzi. Stefano Corazza, capoccia dei Roblox Studio, risponde alle accuse mosse alla piattaforma di sfruttare il lavoro minorile per far soldi dicendo ma no, è un regalo che facciamo ai bimbi poveri che adesso possono monetizzare la loro infanzia smettendo di essere poveri. E probabilmente anche bambini. Per la rubrica "dai che ci approfittiamo anche di questa" c'è anche un bellissimo servizio sull'Accesso Anticipato di Ender Magnolia. Tutto questo in onda già adesso un po' su tutte le piattaforme di podcasting. 'Che se aspettiamo ne parlino su Everyeye...
RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Sono settimane di massimi storici su diverse asset class, dalle azioni all'oro passando anche al Bitcoin che alcuni lo definiscono l'oro digitale. Però come per ogni investimento, sia il Bitcoin ma anche l'oro hanno passato anni e decenni non proprio felici. Di tutto questo parliamo nel podcast di oggi estratto dalla lettera settimanale di Salvatore Gaziano, fondatore di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente.E se volete ricevere analisi e approfondimenti non convenzionali sui mercati finanziari direttamente nella vostra casella di posta ogni martedì, iscrivetevi a letterasettimanale.it.
La Norvegia ha autorizzato l'esplorazione dei fondali marini per valutare la possibilità di effettuare la 'deep sea mining', l'esplorazione delle miniere in fondo al mare. Le conseguenze sull'ambiente, però, potrebbero essere devastanti
Le miniere d'oro africane che foraggiano la guerra di Putin (tramite il gruppo Wagner). Questo episodio di The Essential è supportato da PhotoSì, il servizio che permette di stampare le proprie fotografie e creare un fotolibro personalizzato direttamente dallo smartphone. Scarica l'app PhotoSì e scopri l'offerta dedicata del 30%* entro 31/12/2023 con il codice "WILL" (ordine minimo 30€). Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
RIMINI (ITALPRESS) - "Stiamo lavorando a un progetto che prevede di utilizzare la discarica come una miniera, recuperando materiali nell'ottica dell'economia circolare". Lo dice Flavio Raimondo, amministrazione delegato di Haiki+, a margine della 26esima edizione di Ecomondo.col/sat/gsl
RIMINI (ITALPRESS) - "Stiamo lavorando a un progetto che prevede di utilizzare la discarica come una miniera, recuperando materiali nell'ottica dell'economia circolare". Lo dice Flavio Raimondo, amministrazione delegato di Haiki+, a margine della 26esima edizione di Ecomondo.col/sat/gsl
What grapes are commonly grown in the Loire valley? What is it like to be an organic, sustainable winery in The Loire? Join me in Episode #143 of The Wine CEO Podcast as I speak with Charlotte, the current apprentice at Chateau de Miniere, an amazing winery in the heart of Bourgueil, a small appellation known for outstanding Cabernet Franc. Chateau de Miniere is open for wine tastings at their beautiful winery and they operate as an AirBnB and special event venue! Check out their website for more info: https://www.chateaudeminiere.com/ And don't forget to subscribe to my channel for more fun and approachable wine content! @thewineceo ------ Sign up for The Wine CEO newsletter and get a free guide to Food & Wine Pairing: thewineceo.com Email: Sarah@thewineceo.com Instagram & TikTok: @thewineceo Watch this episode on my YouTube Channel: https://youtu.be/OsEN7vNhjng
Barbara Pons"EcoMuseo delle Miniere"Prali (Torino)https://ecomuseodelleminiere.it'Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca, situato a circa 70 km a nord-ovest di Torino, offre al pubblico la possibilità di vivere entusiasmanti momenti di scoperta.La particolarità che lo rende “sito di eccellenza” è la presenza delle due miniere “Paola” e “Gianna” che, con oltre 4 km di gallerie allestite e attrezzate, hanno consentito di creare due percorsi di visita unici a livello internazionale: SCOPRIMINIERA (Miniera Paola) e SCOPRIALPI (Miniera Gianna).Ma è anche un ecomuseo territoriale che, a partire dal tema del contadino-minatore estende l'interesse a tutte le risorse e alla cultura della valle: il paesaggio, la religione (la cultura valdese è sicuramente una specificità da cui non è possibile prescindere), la lingua occitana, l'economia familiare, i lavori nei campi e nel bosco, la vita comunitaria.Per informazioni e prenotazioni: +39 0121806987DIECI di DIECISaperne di Piùdieci di dieci è un format il posto delle paroleDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Si parla molto di terre rare e del ruolo essenziale che hanno nella transizione energetica. Riuscire a procurarsele però, non è così scontato...
Il ministro Urso ha annunciato la volontà di riaprire miniere in Italia in alcuni casi chiuse da 30 anni. Questo perché 16 dei 34 materiali critici si trovano nel nostro paese. Se siete interessati a questo tema, non perdetevi il podcast “Materie”, che trovate in tutte le piattaforme. A Start parliamo anche del Pnrr asili nido e dei prezzi delle case, che sono cresciuti solo in 3 città negli ultimi 10 anni. Indovinate quali?
Il ministro Urso ha annunciato la volontà di riaprire miniere in Italia in alcuni casi chiuse da 30 anni. Questo perché 16 dei 34 materiali critici si trovano nel nostro paese. Se siete interessati a questo tema, non perdetevi il podcast “Materie”, che trovate in tutte le piattaforme. A Start parliamo anche del Pnrr asili nido e dei prezzi delle case, che sono cresciuti solo in 3 città negli ultimi 10 anni. Indovinate quali?
Oggi parliamo dei Capigruppo alla Camera che si aumentano lo stipendio di 1.300 euro al mese, delle miniere in Italia dove ci sono minerali e terre rare e della Francia rimborserà chi ripara vestiti invece di buttarli. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“Mi perdoni Don ma…di fronte a tutto questo…come si fa a credere che Dio è padre?”Comincia con questa frase, tratta dal libro “Stava Perché” di Graziano Lucchi, l'ultima puntata dedicata alla storia della Valle di Stava e di chi venne coinvolto dal disastro del 19 luglio 1985.Sono le parole di un ragazzo scampato a una colata mortale che si portò via 268 persone.Sono queste le parole che vengono poste d'istinto, di pancia, di sconforto, di rabbia al parroco di Tesero Don Giovanni Cionci.D'altronde a chi altri ci si potrebbe rivolgere?Il 19 luglio 1985 non si sa ancora cosa ci sia stato dietro al collasso dei bacini di decantazione.E' impossibile darsi una risposta, non lo si può fare senza gli elementi processuali che devono ancora essere riesumati dalle indagini. Viene naturale farsi delle domande, viene spontaneo interrogarsi su come sia stato possibile che in una manciata di minuti si siano cancellate una valle e centinaia di vite.Non si può soprassedere alle emozioni di un momento così confuso.E allora si tenta di rimanere agganciati a una qualsiasi fede, allo spiraglio di una speranza concessa da qualcuno o da qualcosa.Ma come si fa di fronte a tutto quello che è appena venuto giù da Pozzole?Come si fa a non mettere in discussione Dio?Una mossa disperata tanto per chi è abituato ad ascoltare le omelie di Cionci sia per chi non ha mai varcato il portone della chiesa di Tesero. Perché quella visione è opprimente.Sul Rio Stava ci sono già i primi soccorritori, dal ponte di Tesero si riesce a vedere la portata della distruzione. Una violenza capace di rompere, seppellire e devastare tutto ciò che si è trovato nel suo raggio d'azione.Il 19 luglio 1985 per la Val di Stava, per la Val di Fiemme e le sue genti è l'anno 0.Un momento, un attimo, che separa il “prima” dal “dopo” tracciando un segno netto nella storia di questa vallata e del suo popolo.Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.comMusic by Epidemic SoundNewsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
Mancano 10 anni all'ora più buia.Una vergogna nella storia dell'essere umano che, però, nonostante sia decisamente recente non fa il giusto rumore.Rimanendo isolata e incastonata in una cornice da sogno, tamponata e curata dalle popolazioni che andarono avanti dopo aver perso tutto.Ad autunno inoltrato, il 14 ottobre del 1975, Ghirardini invia a Morandi la documentazione da sottoporre al distretto minerario di Trento.All'interno non ci sono le prove della Consonda ma soltanto i risultati rilevati con indagini più che marginali.A poco servirono le ammissioni in fase processuale in cui si confessò l'ignoranza dell'effettiva consolidazione dei materiali, di non aver ritenuto necessario il coinvolgimento di un esperto in bacini di decantazione per un ulteriore parere, di non aver richiesto i disegni dei progetti relativi alle vasche, di non essere stati sufficientemente padroni della materia, di aver sottostimato il pericolo, di aver anteposto all'imprudenza e al risparmio la vita di centinaia di persone.Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.comMusic by Epidemic SoundNewsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
“Se nell'argine si aprono delle crepe, nel breve volgere di tempo si determina l'apertura di ampie falle e lo scivolamento verso valle di valanghe di fango semifluide.La situazione può assumere caratteri catastrofici per gli insediamenti umani a valle” aggiunge anche che “il suolo della radura era acquitrinoso”.Tutto questo viene scritto nel 1973 ma, allora, dove sono finite queste carte?Possibile che siano andate perse?O che per qualche motivo non siano andate lette nella giungla degli assestamenti societari che proliferò attorno alle miniere di Prestavel?Ma soprattutto com'è stato possibile che venisse costruito un secondo bacino facendone - addirittura - poggiare una parte sul primo?Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.comMusic by Epidemic SoundNewsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
Durante la costruzione delle fondamenta del secondo bacino emersero delle stranezze.L'argine di base venne costituito prettamente da terreno di scavo, privo di elementi drenanti (fascine e blocchi di basalto) che invece caratterizzarono la prima discarica.Ma non solo, non ci sono ancoraggi al terreno.Non c'è cemento armato che tiene saldo il tutto a un fondo comunque precario. Inoltre una porzione del secondo bacino invade lo spazio del primo, appoggiando sopra di esso una parte del suo peso. Le due vasche sono vicinissime, una sopra l'altra. Al culmine di uno scivolo naturale che porta dritto a Tesero.Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.comMusic by Epidemic SoundNewsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
Le donne costituiscono il 16% della forza lavoro nelle miniere australiane; Elena Caccia è una di queste e ha raccontato la sua esperienza alla guida di un muletto da 32 tonnellate.
È il terzo Paese più esteso del continente, ma ha un Pil di appena 35 miliardi di dollari (poco più di quello Cipro). Da poco meno di una settimana è sull'orlo di una guerra civile per gli scontri fra due generali golpisti: Mohamed Hamdan Dagalo, che grazie alle milizie putiniane della Wagner controlla i giacimenti, e Abdel Fattah al-Burhan, vicino all'Egitto (e all'Occidente). Michele Farina spiega che cosa sta succedendo.Per altri approfondimenti:Khartum, le milizie filorusse attaccano palazzo presidenziale e aeroportoSudan, vittime tra civili e diplomatici sotto attacco in un massacro che scivola verso la guerra civileSono 250 gli italiani in Sudan, 100 nella capitale: “Sparano anche vicino al nostro ospedale”
OVP209 – Wein am Sonntag – Cantine dell'Angelo, Greco di Tufo Riserva »Miniere« 2020
Riforma fiscale, il viceministro all'Economia Maurizio Leo in diretta video sul sito del Sole 24 Ore ha annunciato che l'intenzione è arrivare a un meccanismo a tre aliquote già nel corso del 2023. Tiene ancora banco il tema della transizione energetica e dell'indipendenza dalla Cina. La buona notizia è che l'Europa è ricca di risorse, al contrario di quanto forse si potrebbe pensare. La notizia meno buona è che mancano le miniere. La storia di Rocco Meliambro, imprenditore di successo italo-canadese, che sulla scia del business della cannabis legale compra MindGeek, società di tecnologia e media, proprietaria di un ampio portafoglio di piattaforme di intrattenimento per adulti, tra cui Pornhub, YouPorn, Redtube.
Riforma fiscale, il viceministro all'Economia Maurizio Leo in diretta video sul sito del Sole 24 Ore ha annunciato che l'intenzione è arrivare a un meccanismo a tre aliquote già nel corso del 2023. Tiene ancora banco il tema della transizione energetica e dell'indipendenza dalla Cina. La buona notizia è che l'Europa è ricca di risorse, al contrario di quanto forse si potrebbe pensare. La notizia meno buona è che mancano le miniere.La storia di Rocco Meliambro, imprenditore di successo italo-canadese, che sulla scia del business della cannabis legale compra MindGeek, società di tecnologia e media, proprietaria di un ampio portafoglio di piattaforme di intrattenimento per adulti, tra cui Pornhub, YouPorn, Redtube
Linda Tugnoli"Art Night. I colori dell'arte"Rai 5Mercoledì 15 febbraio Art Night - I colori dell'arte. Rosso Prima Visione RAILa storia dell'arte raccontata da una prospettiva del tutto originale, quella dei colori e dei pigmenti che hanno permesso di creare le più memorabili opere dell'uomo: dai dipinti sulle caverne, ai meravigliosi manufatti egizi, agli affreschi di Giotto, ai dipinti di Raffaello, di Monet, di Van Gogh, fino all'arte contemporanea. Sei puntate eccezionali attraverso il fil-rouge (mai termine fu più adatto) di altrettanti colori: il rosso, il blu, il giallo, il verde ed infine il bianco e il nero. La serie “I colori dell'arte” è proposta da mercoledì 15 febbraio alle 21.15 su Rai 5. Introdotta dal caleidoscopico Neri Marcorè, una serie prodotta da Mark in video, in collaborazione con Rai Cultura, scritta e diretta da Linda Tugnoli in quattro anni di coloratissimo lavoro, montata da Sandro Capponi, cambierà lo sguardo con cui è stata letta la storia dell'arte fino ad oggi.I protagonisti della storia dell'arte diventano i pigmenti, i processi chimici, gli esperimenti, i metodi di lavorazione, i costi delle materie prime, le avventure della ricerca. A raccontare questa storia – in riprese originali ed interviste esclusive – i luoghi e i personaggi più famosi dell'arte in Italia e nel mondo, ma anche curiosità nascoste e luoghi meno frequentati dal turismo: dalle grotte di Chauvet in Francia all'artista contemporaneo Anish Kapoor, dal Museo Egizio di Torino alla Cappella degli Scrovegni a Padova, dai colori ritrovati sulle statue classiche dal Mann di Napoli al Metropolitan Museum di New York, dalle stampe di Piranesi, al bianco e nero della fotografia, alla Forbes Pigment Collection di Harvard, la più antica collezione di pigmenti del mondo, fino a Michel Pastoureau considerato il massimo esperto di colori sul pianeta. Apre la serie il rosso, il primo colore dell'umanità. Nelle gole dell'Ardèche, in una Francia glaciale popolata di fiere e mammuth, un clan di Cro-magnon ha già una visione complessa del proprio posto nel mondo, ed è la sua arte a dirlo. Il rosso ha due facce opposte anche nella storia dell'arte: sottoforma di ocra, è il pigmento più disponibile in natura, ma può incarnarsi anche nella preziosissima porpora, nel raro e costoso cinabro, nella lacca di cocciniglia che al tempo dei conquistadores valeva quanto e più di tutto l'argento delle miniere del Nuovo Mondo.Sicuramente fin dall'antichità è stato protagonista di ogni manufatto dell'uomo: dall'ocra rossa delle pitture paleolitiche della grotta Chauvet, descritta dall'archeologa Valerie Moles, dal rosso degli Egizi, che ci raccontano Enrico Ferraris curatore del Museo Egizio di Torino e Paola Buscaglia Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, fino al celebre Rosso Pompeiano protagonista degli affreschi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di cui parleranno la restauratrice Gabriella Prisco e la responsabile sezione affreschi Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Floriana Miele. Ma in Italia c'è anche una delle uniche Miniere di Cinabro, sul Monte Amiata, oggi chiusa e trasformata in un Parco Nazionale, come ci racconta il Direttore del Parco, Daniele Rappuoli, geologo. Con un salto dall'altro lato del mondo si arriva allo splendente rosso delle lacche cino-giapponesi grazie all'intervento della Direttrice del Museo d'Arte Orientale di Venezia, Marta Boscolo Marchi. Ma certo, se si pensa al rosso, non può che venire in mente Tiziano, che ha caratterizzato così bene i capelli delle donne che ha rappresentato, da lasciare il suo nome legato a quello del colore rosso. Ne parla il co-curatore della Mostra milanese L'immagine della donna nella Pittura Veneziana del ‘500, Stefano Zuffi. E il rosso dell'ultimo Caravaggio, quello di Giuditta ed Oloferne, conservato alle Gallerie Nazionali di Arte Antica Barberini Corsini a Roma, oggetto di un restauro affascinante descritto da Carlo Giantomassi e Beatrice De Ruggieri. Fino al rosso di Anish Kapoor, che ha destato scalpore quando ha letteralmente invaso di rosso Palazzo Manfrin a Venezia e dichiara che “l'oscurità del rosso è più scura dell'oscurità del nero”.E ci sono anche molte curiosità, dal Codice Purpureo di Rossano Calabro, raccontato dalla storica della miniatura Lucinia Speciale, al Rosso dei Tintori Medievali di Lauris, con Lise Camoin, maestra di tinture naturali, all'Ecomuseo dell'Ocra di Roussillon, in Francia con il suo Direttore Matthieu Barrois, fino ad un rosso unico ed incredibile, quello delle gocce di sangue studiate dalla restauratrice Francesca De Vita dell'Ecce Homo di Antonello da Messina conservato al Collegio Alberoni di Piacenza.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Kathryn and Tug celebrate the start of fall with a bottle of sparkling Cabernet Franc. To Kathryn, Cab Franc symbolizes fall. They break down the differences in sparkling red wines, from Lambrusco and beyond. Kathryn discusses what makes this unique Loire Valley Cab Franc so special - it has a lot of devout fans in the restaurant world. In other news, Tug reviews a recent trip back to the East Coast, Kathryn endorses a hilarious new book, and they dissect a recent homemade taco dinner. The Wine of the Week is Chateau de Miniere 'Bulles de Miniere' Loire Valley, France NV.
This week we are talking to Kathleen Van den Berghe from Chateau de Miniere in Bourgueil, Loire Valley.
Kathleen Van den Berghe from Chateau de Miniere talks about the different styles of Cabernet Franc they are producing.
L'aumento dei prezzi e della popolazione, nel '500, ebbe effetti pesanti anche sulle manifatture, sulle estrazioni minerarie e soprattutto sui commerci, con la nascita ad esempio delle borse. Ecco cosa accadde.