Podcasts about Letto

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Tutto Esaurito
UOMINI DORMONO MEGLIO SE NEL LETTO C'E PARTNER del 20.05.25

Tutto Esaurito

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025


Marco Galli presenta l'esclusivo podcast di Tutto Esaurito

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Incinta a 20 Anni, Sara Si Toglie la Vita: La Scoperta Shock Sotto il Letto!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Jun 23, 2025 1:40


Incinta a 20 Anni, Sara Si Toglie la Vita: La Scoperta Shock Sotto il Letto!Una giovane madre e un bimbo mai nato. Una lettera svela il motivo del gesto estremo. Una storia che tocca il cuore e lascia senza parole.#BreakingNews #genitoriorfani #tragedia #doloreestremo #giovaniemamme #tradimento #letteradaddio #drammafamiliare #italiasconvolta #sara

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1635 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Jun 19, 2025 5:28


Le parole che non hai mai letto
Episodio 1623 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Jun 6, 2025 5:10


SexBox
I cinque sensi a letto: quanto contano davvero?

SexBox

Play Episode Listen Later Jun 4, 2025 23:48


Vista, udito, tatto, gusto, olfatto: li usiamo ogni giorno, ma cosa succede quando li portiamo sotto le lenzuola? In questa puntata di SexBox, Gabriel, Linda e Anastasija esplorano insieme a voi il ruolo dei sensi nella sfera sessuale. Dalla voce sussurrata che accende il desiderio, al profumo di una persona che resta nella memoria, ogni stimolo diventa un possibile alleato del piacere. Con l'aiuto dell'infermiera e consulente sessuale Federica Nike Sussegan, parliamo di attrazione, intimità e confini, ma anche di giochi sensuali, zone erogene e comunicazione con il/la partner. E tu, sai qual è il senso che ti fa vibrare di più? Un episodio per ascoltare, sentire e… lasciarsi ispirare.

Tutto Esaurito
UOMINI DORMONO MEGLIO SE NEL LETTO C'E' PARTNER del 19.05.25

Tutto Esaurito

Play Episode Listen Later May 22, 2025


Marco Galli presenta l'esclusivo podcast di Tutto Esaurito

Shelf. Il posto dei libri
37. Shelf | Leggere stesi sì, ma a letto o sul divano? E poi: di festival per ragazzi, capolavori al cinema e oceani

Shelf. Il posto dei libri

Play Episode Listen Later May 14, 2025 31:29


Alessandro Barbaglia ci porta nella quarta stagione di Shelf, con qualche novità. In questa puntata con Alessandro Barbaglia anche Chiara Sgarbi con un libro-magazine dedicato agli oceani, Manlio Castagna che racconta di un capolavoro della letteratura al cinema e Angela Albarano, direttrice di Libroaperto Festival, ospite di questa puntata.Inoltre, si può partecipare a Shelf, inviando un breve messaggio vocale tramite Whatsapp al numero 3489128916: se ti va, puoi raccontarci cosa stai leggendo, dove e se ti sta piacendo!***SHELF. IL POSTO DEI LIBRIDi Alessandro Barbaglia. Con: Eleonora C. Caruso, Chiara Sgarbi, Manlio Castagna, Marco Ballarè.Realizzato da Mondadori StudiosA cura di Miriam Spinnato, Elena Marinelli, Danilo Di TerminiProgetto grafico di Francesco PoroliMusiche di Gianluigi CarloneMontaggio e post produzione Indiehub studio***Con l'invio del tuo contributo audio dichiari di accettare le condizioni del servizio podcast disponibili al seguente link

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1593 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later May 8, 2025 1:59


Le parole che non hai mai letto
Episodio 1578 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Apr 22, 2025 2:20


FACCIAMOLO
Ep. 49 DOLORI A LETTO, PATRIARCATO E ALTRO

FACCIAMOLO

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 102:22


Con la dottoressa Ferrari e il Prof. Morandini esploriamo il dolore intimo, alcune nostre origini e le percezioni maschili, anche patriarcali.FACCIAMOLO (FCCML) di Livio Ricciardi x Est Radio.instagram.com/livioricciardiinstagram.com/est_radiotiktok.com/@livioricciardi3tiktok.com/@est_radio#intimità #relazioni #coppia #psicologia #sessuologia #patriarcato

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Gli smartphone a letto ci tolgono il sonno

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 2:22


lo dice la ricerca e anche Massimo Di Lecce e Denise Cicchitti in onda...

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1557 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Apr 1, 2025 3:54


Radio3i
Qual è il segno più fantasioso a letto?

Radio3i

Play Episode Listen Later Mar 27, 2025


A BUON POME con Maxi B il giovedì si gioca anche con i segni zodiacali. Tutti sono numeri 1 in qualcosa. Vediamo segno per segno quali capacità li contraddistinguono. E il più fantasioso a letto?Buon Ascolto.

Breaking News Italia - Ultime Notizie
SU QUALE LATO DORMI? Il lato del letto che scegli rivela chi sei davvero!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Mar 26, 2025 3:39


SU QUALE LATO DORMI? Il lato del letto che scegli rivela chi sei davvero!Uno studio americano svela cosa si nasconde dietro la scelta del lato del letto su cui dormi. Personalità, abitudini e qualità del sonno: scopri tutto in questo approfondimento.#sonno #studioamericano #curiosità #psicologia #riposo #personalità #benessere #abitudini #salute #scopertascientifica

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Vittorio Sgarbi, Malattia: Ecco Perché È Costretto A Letto!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Mar 26, 2025 2:22


Vittorio Sgarbi, Malattia: Ecco Perché È Costretto A Letto!Vittorio Sgarbi non si vede più in tv né in politica. Ecco perché è stato ricoverato e cosa sta affrontando oggi!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #cibo #depressione #gemelli #letto #malattia #motivo #ospedale #perche #politica #ricovero #rifiuto #vittoriosgarbi

Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro | L'Inverno, la Primavera e il Ritorno (Letto in Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 9:14


La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro: L'Inverno, la Primavera e il RitornoTrascorsa l'estate splendente di luce e l'autunno piovigginoso ma affascinante nei suoi colori, la Tribù delle Scarpe Erranti ripartì per nuove avventure misteriose, sorprendenti e, naturalmente, un po' pericolose. Più decise che mai, pronte a superare ogni prova, ripresero il loro viaggio.L'inverno non si fece attendere: a dicembre arrivò la prima neve sulle montagne. La Tribù salì su un pullman diretto alle Dolomiti, dove i monti innevati all'orizzonte le aspettavano. Appena sistemate in albergo, l'entusiasmo prese il sopravvento. Non vedevano l'ora di tuffarsi nella neve fresca e costruire un gigantesco pupazzo di neve! Si misero subito all'opera, accumulando palate su palate di neve. Con una scaletta, scalino dopo scalino, raggiunsero l'altezza del viso. Due palline per occhi, una carota per naso, una pipa in bocca e una sciarpa avvolta intorno al collo: era perfetto!“Brrr! Che freddo!” — esclamò una di loro, e tutte, guardandosi le punte, si accorsero che erano completamente congelate.“Qui ci vuole un miracolo!” — dichiarò una scarpa con aria solenne.“Magari un termosifone portatile…” — mormorò un'altra con i lacci tremanti.Decisero di chiamare il Soccorso Alpino, che arrivò con un jet supersonico carico di borse d'acqua calda, tè bollente e coperte termiche. Ma proprio in quel momento, la stazione meteorologica situata su una navetta spaziale in cima alla montagna segnalò l'arrivo di una violenta bufera di neve. La Tribù, preoccupata, chiese di tornare subito a valle, ma il jet non poteva trasportarle in modo tradizionale. L'unica soluzione? Catapultarle come palle di neve avvolte nelle coperte termiche!“Ehm… scusate, ma qualcuno ha mai provato questo sistema prima?” — chiese una delle scarpe con sospetto.“No, ma che vuoi che succeda?” — rispose un'altra.“Male che vada, ci spalmeremo sulla neve come marmellata su una fetta di pane!”Il volo fu rocambolesco: rimbalzarono contro una cabinovia, fecero roteare in aria un paio di aquile e avvoltoi che, sorpresi, esclamarono: “Oh! Oh!”Fortunatamente, gli abeti della montagna offrirono loro un morbido atterraggio con i rami innevati. Le scarpe atterrarono slacciate, un po' ammaccate, ma salve.“Mi sa che abbiamo inventato il primo sport estremo per calzature,” — commentò una, ancora stordita.Gli abitanti del borgo sottostante le trovarono e, colpiti dalla loro storia, le portarono dal vecchio calzolaio del paese. L'uomo, con decenni di esperienza nella riparazione di scarpe da montagna, rimase inizialmente perplesso nel vedere quel gruppo colorato e malandato. Quella notte, il calzolaio non riuscì a dormire, riflettendo su come aggiustarle. All'alba, con determinazione, si mise al lavoro.“No, no, aiuto! Mi farai male!” — protestò la scarpa viola alla vista degli attrezzi.“Ma figurati!” — rispose il calzolaio con un sorriso. “Sono anni che rimetto a nuovo scarponi da montagna. Farò di te una scarpa nuova di zecca, fidati!” E così, con mani esperte, cucì, incollò e ravvivò i colori, lavorando con passione finché tutte le scarpe tornarono splendenti.La Tribù trascorse giorni felici nel borgo. Con il Natale alle porte, aiutarono a decorare le strade illuminate, gli alberi innevati e le vetrine dei negozi. Ormai tutti conoscevano la loro storia e le chiamavano a destra e a sinistra per consigli sugli addobbi e l'atmosfera era magica e festosa.Presto, le giornate si fecero più luminose e si percepiva nell'aria il risveglio della primavera. L'avventura sulla neve era ormai alle spalle, ma una nuova sfida era pronta ad aspettarle. La Tribù cominciava a sentire la mancanza della città da cui era partita e decise di tornare. Si misero in marcia una dietro l'altra e alla prima rotatoria presero la strada giusta. Seguirono il percorso di un ruscello e, dopo un lungo tragitto, si fermarono sulla riva a riposare.Entrarono a filo d'acqua per rinfrescarsi, quando una di loro, più scaltra delle altre, notò qualcosa di strano sotto alcuni rami secchi.“Venite, venite!” — chiamò.Le altre corsero curiose e, con un grande sforzo, riuscirono a raddrizzare ciò che si rivelò essere una vecchia barchetta di legno rovesciata. Saltarono su spintonandosi.“Passo prima io!”“No, prima io!”Bisticciavano fra di loro inciampando nei lacci, ma considerato che erano un po' stanche a forza di camminare, presero ognuna il proprio posto. Ben presto si accorsero di un problema.“Ehm… qualcuno ha visto i remi?”“Oh no! E ora come facciamo a muoverci?”Proprio in quel momento, un luccio lucente e una carpa gigante emersero dalle onde spumeggianti e, senza dire una parola, spinsero la barchetta facendola scivolare sull'acqua fino a sollevarla in aria.“Ma… è magia!” — esclamò una scarpa, incredula.Quando il ruscello si allargò in un fiume, intravidero in lontananza la loro città. I due straordinari pesci le fecero sbarcare sulla riva e, in un battito di ciglia, scomparvero tra i riflessi dorati dell'acqua.“Perdindirindina, cosa è successo?” — esclamarono tutte.Ancora incredule e silenziose, si avviarono verso il grande parco alberato della città. Distese sull'erba, guardarono il cielo azzurro e si resero conto di quanto gli fosse mancato il grande negozio affollato e il via vai della gente. Fu allora che notarono qualcosa di strano. Per la prima volta, osservarono con attenzione l'insegna luminosa sopra l'ingresso: “Grandi Magazzini Sorelle Soletta”Si guardarono tra loro incredule. La Streghetta Soletta… era la proprietaria del negozio!Una volta sistemate sugli scaffali, con i lacci ben tirati e le suole lucidate, le scarpe si guardarono tra loro sorridendo.“Che avventura ragazzi…” — disse la scarpa viola con un sospiro.“Eh già,” — rispose quella rossa, “ma quanto è bello tornare qui!”“Con tutto il rispetto per le aquile, i calzolai e i pesci volanti… niente batte il profumo del negozio al mattino,” — aggiunse la scarpa blu con aria sognante.“E poi qui abbiamo le tende, i camerini, e i clienti che ci provano con cura…”“…senza contare la Streghetta Soletta che ci protegge e ci osserva!” Si misero tutte a ridere.“Insomma,” — concluse quella con i lacci dorati,“viaggiare è bellissimo, ma tornare a casa lo è ancora di più.”E da quel giorno, ogni volta che un cliente, bambino o adulto, sceglieva una di loro, partiva un'altra storia. Ma questa… ovviamente… è un'altra avventura! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Note dell'autore
FRANCESCA ALFANO MIGLIETTI - YOKO ONO. BRUCIA QUESTO LIBRO DOPO AVERLO LETTO

Note dell'autore

Play Episode Listen Later Mar 20, 2025 3:52


FRANCESCA ALFANO MIGLIETTI - YOKO ONO. BRUCIA QUESTO LIBRO DOPO AVERLO LETTO - presentato da Tiziana Ricci

marketing con @gluca
Ho letto 'This is Strategy' di Seth Godin e ne discuto con Giuseppe Stigliano: tra mucche viola e community che funzionano davvero

marketing con @gluca

Play Episode Listen Later Mar 18, 2025 59:39


In questo episodio del podcast ho avuto il piacere di conversare con Giuseppe Stigliano, autore della prefazione italiana al nuovo libro di Seth Godin, This is Strategy, pubblicato da Hoepli. Abbiamo esplorato insieme il cuore del messaggio di Godin: la strategia non è una serie di risposte facili, ma una continua ricerca attraverso domande potenti e provocazioni intelligenti.Giuseppe ci guida attraverso alcuni concetti chiave, discutendo perché il marketing dovrebbe essere un modo per creare prodotti che le persone desiderano davvero, non soltanto per vendere ciò che abbiamo già. Insieme abbiamo affrontato temi cruciali come l'importanza delle community autentiche, la differenza tra cambiamento e trasformazione, l'importanza della personalizzazione (quella vera), e il rischio di essere "usati" dalle piattaforme digitali.Un ringraziamento speciale va a Hoepli per aver reso possibile questo incontro.Buon ascolto! This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it

Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Bottega Delle Meraviglie Vegetali (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025 4:22


La bottega delle meraviglie vegetali Con l'arrivo della primavera, sotto il soffice manto della terra, i tuberi e le radici iniziarono a svegliarsi. Le carote stiracchiavano le loro punte arancioni con il ciuffo verde. Le patate rotonde e paffute sussurravano fra di loro.“Sento il tepore del sole anche qui sotto,” disse una barbabietola tutta rossa. “Non vi sembra il momento perfetto per mostrarci al mondo?”“Hai ragione!” rispose entusiasta una cipolla. “Basta restare qui sotto! Voglio brillare tra gli scaffali di un bel negozio.”Così si misero in movimento verso la superficie. La terra si apriva dolcemente per far passare quelle radici allegre e decise. Una volta emerse, iniziarono a passeggiare spensierate tra gli olivi delle colline di Querceto, chiacchierando contente della loro nuova avventura.Lungo il loro cammino, dei passerotti saltavano sui rami e, vedendo l'allegra brigata chiacchierona, subito cinguettarono: “Cip, cip, cip! Dove andate, belle verdure profumate?”“A cercare il negozio più speciale del paese per metterci in mostra,” risposero.Un contadino, che da tanti anni coltivava con passione e si prendeva cura della qualità dei suoi prodotti, le notò e, con delicatezza, le raccolse. Le sistemò in un cesto e le portò fino al negozio di Sesto Fiorentino, che conosceva bene per la sua attenzione ai migliori prodotti della terra.Sull'insegna sopra la vetrina c'era scritto: LA BOTTEGA DELLE MERAVIGLIE VEGETALI.Nelle ceste curate con amore, le carote sfoggiavano il loro arancio vivace, le patate brillavano e persino le cipolle si pavoneggiavano con le loro sfumature lucenti. Anche i ravanelli ridacchiavano e si mettevano in mostra contenti. I clienti non potevano resistere a quello spettacolo di colori e profumi e si fermavano incantati dicendo: “Che verdure spettacolari! Questo sì che è un negozio ben fornito e di qualità.”Le verdure erano soddisfatte di essere apprezzate e comprate — sapevano che avrebbero regalato sapori e sorrisi in ogni cucina con piatti prelibati. Ricche di gusto e nutrienti, erano felici di essere ingredienti sani e genuini per tutti, dai più piccoli ai più grandi, portando in tavola la gioia e il calore di un pasto condiviso in famiglia e con amici, secondo la tradizione italiana.E allora, buon appetito a tutti quanti.  Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Crescita personale con Luca Sadurny
82 - Voglio morire con 0€ sul conto (dopo aver letto il libro DIE WITH ZERO)

Crescita personale con Luca Sadurny

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 12:02


Ho letto il libro DIE WITH ZERO di Bill Perkins che mi ha fatto prendere una decisione un po' estrema: alla fine dei miei giorni, voglio aver spesso tutti i mie soldi. E in questo episodio ti racconto perché anche tu dovresti puntare a morire con 0€ sul conto!SCOPRI IL MIO LIBRO IN CRESCITALeggi il primo libro che affronta la crescita personale a 360 gradi per un anno e una vita in perenne crescita. Clicca qui per maggiori dettagli: https://lucasadurny.com/libro-podcastSOSTIENI IL PODCAST CON LA TUA RECENSIONE

SBS Italian - SBS in Italiano
"A cinque ore dalla morte": da un letto d'ospedale a Sydney al trionfo sportivo

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Feb 26, 2025 13:46


Nicholas Dore, poco prima di partire per l'Australia, aveva cominciato a sentirsi male senza capire perché. Ma la sua rinascita dopo un drammatico ricovero lo ha portato fino al trionfo sui tatami del Brasilian Jiu Jitsu.

Storie Sotto Le Stelle Podcast
Su Una Panchina In Attesa Del Treno (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Feb 18, 2025 16:15


SU UNA PANCHINA IN ATTESA DEL TRENOAlla Stazione del Paese, sotto una lunga pensilina di legno, rotaie d'acciaio a destra e a sinistra permettevano ai treni di sfrecciare velocissimi. Ma ogni tanto, alcuni si fermavano e ripartivano senza esitazione, dopo aver fatto scendere e salire i passeggeri.Il nonno aveva promesso più volte al nipote di portarlo a visitare la stazione ferroviaria vicino a casa, ed era proprio lì, in piedi sul marciapiede accanto a lui, che per la prima volta aspettava l'arrivo di un treno. Dopo qualche minuto si sentì un campanello seguito dall'annuncio dell'arrivo.“Treno numero 75265 in arrivo sul binario 2. Viene da quel posto per andare in quell'altro. Fate attenzione e salite se è il vostro. Aspetta poco perché è in ritardo, tanto per cambiare...”Dopo poco, la locomotiva si avvicinò rapidamente e, rallentando, arrivò di fronte a loro in un attimo.Il bambino non aveva mai visto nulla di così impressionante. Aggrappandosi ai pantaloni del nonno, si nascose e urlò:“Aiuto, aiuto, aiuto!”Ai suoi occhi il treno appariva come un gigante di ferro, decorato con strani disegni e incredibilmente misterioso. Una macchina viaggiante su rotaie. Un lungo serpente meccanico, veloce come una saetta: impressionante e sconosciuto, ma allo stesso tempo affascinante.I passeggeri in arrivo scesero dalle porte aperte dei vagoni, e quelli pronti per la partenza salivano subito dopo. Altri andavano avanti e indietro con il loro bagaglio, controllando gli orari sui tabelloni luminosi e montando sul treno che li avrebbe portati dove desideravano.“Forse non è un mostro come sembra. Gli adulti non hanno paura come me.”Pensava il bambino, facendosi coraggio e guardando il nonno, che gli sorrideva prendendolo per mano. Rimasero per un po' alla stazione, seduti sulla panchina a guardare i treni passare, il capostazione che fischiava e la gente che andava e veniva.Sul tramonto, il nonno comprò due gelati alla fragola e pistacchio dal bar della stazione e, gustandoseli, si incamminarono felici verso casa. Alcuni giorni dopo era il compleanno del nipote. Il nonno non aveva avuto dubbi sul regalo. Tornarono alla stazione e, una volta procuratisi due biglietti, gli disse:“Adesso sei abbastanza grande per viaggiare, quindi partiamo per questa tua prima avventura. E vedrai quante ne vivrai quando diventerai grande.”I biglietti erano piuttosto particolari. Infatti, quando il nonno aveva fatto presente che erano per il primo viaggio del nipotino, l'impiegato allo sportello chiamò il Capo Stazione che, una volta aggiornato sulla situazione, tirò fuori dal taschino due biglietti colorati con scritto sopra:Destinazione: Stazione Fine Della CorsaTreno Numero 18674Validi per Andata e RitornoBinario: 2 e 1/2, quasi 3Validi se c'è il sole, piove, nevica, o tira ventoPopcorn e souvenir ricordo inclusi“Boh, che strano.”Pensò il nonno, grattandosi la testa sotto il cappello.“Ma come tutti sanno bene, del Capo Stazione ci si può fidare.”Quindi prese per mano il nipotino e si incamminarono verso il Binario 2 e 1/2, quasi 3.Alcune panchine erano occupate da passeggeri in attesa, ma una era libera e così si sedettero l'uno vicino all'altro. L'emozione vibrava nell'aria come stormi di uccelli migranti verso terre lontane, e l'immaginazione per l'avventura che stava per iniziare cominciò a prendere forma, mentre un venticello leggero sfiorava i loro volti.Il treno era in arrivo!Un fischio, uno stridio dei freni mentre la locomotiva rallentava, e poi il ronzio dei motori. L'annuncio vocale confermò l'arrivo e la destinazione esatta:“Attenzione, attenzione, Treno Numero 18674 in stazione. Partenza imminente per destinazione: Stazione Fine Della Corsa. Tempo incerto durante il viaggio, ma va bene così perché tanto non ci si può far niente. Popcorn caldi e croccanti serviti per tutta la durata del viaggio.”Una volta fermatosi completamente, le portiere si aprirono con un lieve cigolio. Nessuno scese, ma salirono molte persone e in poco tempo tutti i sedili furono occupati, tranne uno in fondo al vagone, dove il nonno si accomodò e il nipote, seduto sulle sue ginocchia, si sentiva al sicuro.Il bambino osservava con attenzione tutto ciò che lo circondava. Nel vagone, alcuni sedili erano girati in avanti ed altri indietro.“Quali seguivano la direzione giusta?”Si chiese per un secondo, ma immediatamente con la sua creatività e fantasia, iniziò a trasformare i viaggiatori in pedine su una scacchiera, pronte per un gioco immaginario.C'era un uomo molto alto e grosso in piedi, all'inizio del vagone, con barba lunga e capelli scuri.“Ecco un orco!”Vicino a lui, una donna paffuta e con lineamenti marcati.“Sicuramente è la signora orca.”Al centro del vagone, una ragazza bionda con occhi celesti intenta a leggere sul telefonino.“Ecco una principessa!”Un uomo super tatuato, con tre orecchini per ogni orecchio e storie incise sulla pelle, aveva un'aria da chi ne ha viste di tutti i colori.“Ecco un esploratore!”Un po' più indietro, una ragazza con un cappello di paglia in testa, grande quasi da coprirle il volto, un abito leggero e braccialetti che le adornavano i polsi:“Ecco una turista!”“Come era possibile collegare in una storia tutti quei personaggi fra di loro così diversi?”Si stava chiedendo mentre il treno iniziò a sbuffare sempre più forte, attraversando pianure, gallerie e colline, finché la voce dell'altoparlante annunciò:“Attenzione, attenzione, il treno è in arrivo alla Stazione Fine Della Corsa. Invitiamo tutti i passeggeri a prepararsi alla discesa.”Un rallentamento, poi una frenata leggera, fino a fermarsi.“Wow! Stupefacente!”Le porte del treno non si aprirono, ma le pareti laterali scesero fino a terra, permettendo ai viaggiatori di camminare direttamente sul marciapiede.Una leggera foschia oscurava la visuale della stazione, ma il gruppo sceso dal treno fu inebriato da un odore di prelibatezze tostate e zucchero filato. Seguendo la dolce scia profumata, raggiunsero una grande piazza con al centro una statua dalla cui bocca gigantesca uscivano getti d'acqua e, tutto intorno, un giardino fantastico.Quando la nebbia si dissolse completamente, uno stormo di pappagalli dai colori brillanti e chiacchierini apparve dal nulla e iniziò a volteggiare. Poi, ad un tratto:“Che sorpresa, guardate chi c'è!”Esclamarono tutti in coro.Mary Poppins, in bicicletta e con il suo inseparabile ombrello, stava pedalando nel giardino.“Perché sei qui?”Chiesero i pappagalli, curiosi e furbetti.“Sono qua a raccogliere, nell'ombrello rovesciato, i desideri dei bambini. Poi i miei amici spazzacamini li riconsegneranno alle loro case, trasformati magicamente in sogni pronti per essere realizzati.”“Craa, craa, anche noi abbiamo un desiderio: volare intorno al mondo senza meta e senza fretta.”“Bene, bene,” rispose Mary Poppins. “Qual è il vostro indirizzo per la consegna dei sogni?”I pappagalli, facendo il girotondo, cantarono:“Craa, craa, la via che non c'è, nella casa invisibile al numero senza numero! Ciao, ciao, Mary Poppins, noi siamo liberi, craa, craa, andiamo a sognar.”Mary sorrise, salutò i pappagalli e se ne andò pedalando.Nel giardino fantastico c'erano bancarelle cariche di dolciumi, giostre per tutte le età, giocattoli incantati sparsi intorno e un carretto delle meraviglie pieno di libri magici che si sfogliavano sfiorandoli con il solo pensiero. C'era anche un albero parlante, con i rami piegati verso il basso, che raccontava fiabe e regalava frutti speciali e succosi da gustare.I pappagalli, svolazzando qua e là, facevano da guide un po' distratte, accompagnando i viaggiatori a destra e a sinistra. Un piccolo gruppo stava seguendo l'uomo che sembrava un orco.Camminava determinato con il suo valigione ed era seguito dalla moglie, che portava una borsa mezza aperta, da cui sbucavano cianfrusaglie di ogni tipo. Dietro di loro c'erano l'esploratore, la principessa dagli occhi azzurri e infine la turista con il cappello di paglia.Guidati dai pappagalli, si dirigevano verso una strana costruzione in fondo alla piazza, ma mentre si avvicinavano si accorsero che era un vecchio teatro trascurato e decadente. Sembrava fuori moda, ma con dettagli architettonici affascinanti. Un odore di polvere e legno antico usciva dal portone socchiuso, contribuendo all'atmosfera particolare del luogo.I cinque strani personaggi non erano altro che attori, pronti ad esibirsi in uno spettacolo di sorprese, illusioni e meraviglie. L'ingresso era libero.Nel teatro, una musica in sottofondo, che si sentiva anche da fuori, li accompagnò fino al palco.L'incanto del luogo e la curiosità spinsero anche tutti gli altri viaggiatori, compreso il nonno e il nipote, ad entrare per assistere a uno spettacolo inaspettato.Non fecero in tempo a prendere posto sulle poltrone consumate dal tempo, che all'improvviso apparvero colombe bianche svolazzanti sopra le loro teste.L'orco si rivelò essere in realtà un mago che, in un batter d'occhio, cambiava i suoi abiti di scena: un solo movimento, un soffio, e pluff! ne indossava un altro e poi un altro ancora.Ai lati del palco, un gioco di specchi trasformava alcuni oggetti in forme contorte, mentre carte nascoste nelle poltrone degli spettatori apparivano e sparivano, mescolandosi magicamente. Ma l'abilità del prestigiatore creava l'illusione d'indovinare sempre la carta scelta dagli spettatori.All'improvviso, come per incanto, apparvero la principessa e l'esploratore. Al loro seguito, scintille di fuoco a forma di stelle invasero il teatro.“Che spettacolo, che meraviglia!”Il palco si illuminò completamente ed il mago, facendo vibrare in aria la sua bacchetta magica, come un direttore d'orchestra, dette vita ad una musica da ballo. Era un valzer e, al suo ritmo, i due attori, ora divenuti ballerini, iniziarono a danzare sulle note. Guidati dal mago, lievitarono in aria facendo acrobazie.Nel frattempo, la moglie del mago, che era un po' maga anche lei, nel centro del palcoscenico aprì la sua borsa di cianfrusaglie e ne uscirono fuori palle, cerchi, birilli. La turista apparve al suo fianco e insieme diedero il via a uno spettacolo di giocoleria a ritmo di musica.Sul finire del valzer, sia i ballerini che i giocolieri svanirono in una nuvola di fumo e luci ed, incredibilmente, anche il palco diventò invisibile.Gli spettatori trattennero il fiato increduli e meravigliati, applaudendo e sorridendo, mentre il Mago Orco ringraziava il pubblico con un inchino.Lo spettacolo si era concluso.Stupefatti ed increduli, i viaggiatori uscirono dal teatro, ma la magia continuò anche durante il loro cammino verso la stazione.Il paese era tutto un incantesimo ed il nipote e il nonno ne erano al centro, protagonisti inaspettati di un'avventura senza tempo. Tanto era grande la meraviglia, che non sapevano neppure da quanto fossero lì.Guidati dai pappagalli svolazzanti, raggiunsero di nuovo la piazza principale insieme a tutti gli altri passeggeri. Dalla stazione, non lontana, segnali luminosi avvisavano della partenza imminente del treno 18674.“Attenzione, attenzione, il Treno numero 18674 è arrivato in stazione. Partenza imminente per destinazione: Stazione di Ritorno. Tempo ancora incerto ma non ci si preoccupa. Popcorn caldi, cartoline di ricordo e bacchetta quasi magica inclusi nel costo del biglietto.”Mentre i viaggiatori salivano a bordo, i pappagalli vibravano nell'aria in segno di saluto, poi volarono via verso l'orizzonte insieme a Mary Poppins.Il treno si mosse lentamente, senza scosse. Dai finestrini, i passeggeri vedevano il paese allontanarsi mentre i vagoni si immergevano di nuovo nella nebbia.In un batter d'occhio, erano già tornati al punto di partenza: la piccola stazione del paese.Era un tardo pomeriggio estivo e i viaggiatori scesero uno dopo l'altro, ancora stupefatti per quel viaggio inaspettato. Tutti bisbigliavano tra loro, scambiandosi impressioni su ciò che avevano vissuto.Il nonno e il nipote decisero di fermarsi a prendere un gelato prima di tornare a casa. Si avvicinarono al bar della stazione e, senza esitazione, ordinarono due coni con i loro gusti preferiti: fragola e pistacchio.Appena presero il gelato, si voltarono verso i binari e rimasero senza parole. Il treno che li aveva accompagnati non c'era più. Ma non solo: anche tutti gli altri viaggiatori erano svaniti nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.Da dietro la colonna con l'orologio, il Capo Stazione, con la sua borsetta a tracolla e la paletta in mano, alzò la testa e, con un cenno di saluto, sollevò il cappello sorridendo. Poi si incamminò fischiettando lungo il marciapiede deserto.Il nonno e il bambino lo salutarono con entusiasmo, poi si presero per mano. Mentre gustavano il loro gelato alla fragola e pistacchio, parlavano felici di quella straordinaria avventura.Sembrava quasi fosse stato un sogno.Ma si sa, realtà e fantasia si prendono spesso per mano.Proprio come il nonno e il bambino, mentre camminavano verso casa, immersi nei colori dorati del tramonto. Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Tutto Esaurito
RIFARE IL LETTO del 04.02.25

Tutto Esaurito

Play Episode Listen Later Feb 18, 2025


Marco Galli presenta l'esclusivo podcast di Tutto Esaurito

letto tutto esaurito
FACCIAMOLO
Ep. 47 DIFFICOLTÀ FEMMINILI A LETTO

FACCIAMOLO

Play Episode Listen Later Feb 17, 2025 58:23


Con il prof. Morandini, fisioterapista specializzato nel piano perineale scandagliamo con una visione biopsicosociale le principali problematiche sessuali femminili.FACCIAMOLO (FCCML) di Livio Ricciardi x Est Radio.instagram.com/livioricciardiinstagram.com/est_radiotiktok.com/@livioricciardi3tiktok.com/@est_radio#coppie #intimità #relazioni #coppia #fidanzati #psicologia#sessuologia

Il Libro Più Letto @ ttb.twr.org/italiano
«Il Libro più letto» 2500 anni fa

Il Libro Più Letto @ ttb.twr.org/italiano

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025 16:39


Crescita personale con Luca Sadurny
80 - I MIGLIORI LIBRI che ho letto nel 2024 (crescita personale)

Crescita personale con Luca Sadurny

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 10:01


Ecco i 10 libri di crescita personale che ho amato di più tra tutti quelli letti l'anno scorso.SCOPRI IL MIO LIBRO IN CRESCITALeggi il primo libro che affronta la crescita personale a 360 gradi per un anno e una vita in perenne crescita. Clicca qui per maggiori dettagli: https://lucasadurny.com/libro-podcastSOSTIENI IL PODCAST CON LA TUA RECENSIONE

il posto delle parole
Silvia Turato "Il viaggio del divano letto"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 16, 2025 31:36


Silvia Turato"Il viaggio del divano letto"Pierre JourdePrehistorica Editorewww.prehistoricaeditore.itAlla morte della madre, che non l'aveva mai davvero amata, riceve in eredità un divano letto particolarmente brutto. Incarica quindi i due figli e la nuora di trasportare la reliquia dalla banlieue parigina fino alla casa di famiglia, in Alvernia – nel cuore del Massiccio Centrale. Durante questa traversata della Francia in furgone, i tre accompagnatori si scambiano ricordi mentre altri oggetti, non meno ridicoli e ingombranti del divano, finiscono per occupare un posto determinante. Tramite la storia del divano e di questi oggetti è tutta la storia della famiglia a essere raccontata, così come la relazione stretta e conflittuale tra i due fratelli. Ruotando attorno alla figura della madre, prende corpo una narrazione giubilante, ora esilarante ora feroce nella descrizione di certe nevrosi familiari, colma di ruvida tenerezza, di comica collera, d'irridente erudizione.Pierre Jourde è nato nel 1955 a Créteil, ma da bambino usava passare le vacanze nella casa di famiglia, situata nella remota regione dell'Auvergne, fra le montagne di cui narra Paese perduto. Nel panorama letterario francese è una delle voci più autorevoli, probabilmente la più schietta e coraggiosa in assoluto. Autore del fortunato blog letterario Confitures de culture, Pierre Jourde si è sempre distinto per la sorprendente varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, per arrivare all'autobiografia, alla poesia, al saggio filosofico e alla critica letteraria. Nel corso degli anni ha ottenuto numerosi premi, tra cui spiccano il RENAUDOT DES LYCÉENS, il GRAND PRIX THYDE MONNIER DE LA SGDL, il PRIX VALÉRY LARBAUD, il PRIX VIRILO, il PRIX VIALATTE e il prestigiosissimo GRAND PRIX DE L'ACADÉMIE FRANCAISE; questo testo in particolare gli è valso il PRIX GÉNÉRATION DU ROMAN. Fondatore della rivista culturale “Hespéris”, è docente di letteratura francese presso l'Università di Grenoble III. In Francia, è attualmente pubblicato dalla celeberrima casa editrice Gallimard. Paese perduto è la prima opera di Pierre Jourde pubblicata in Italia.La traduzioneSilvia Turato si occupa di editoria da una decina d'anni, collaborando con diverse case editrici. Dopo aver ricoperto quasi tutti i mestieri del libro, ha scelto di dividersi stabilmente tra il lavoro di traduttrice e quello di libraia all'Arcadia di Rovereto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Paura nella notte: l'incendio in camera da letto rende inagibile tutto l'appartamento

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jan 5, 2025 1:03


Cose Molto Umane
1701 - Pisolino sul divano o sul letto?

Cose Molto Umane

Play Episode Listen Later Jan 5, 2025 5:13


Per molti è più facile prendere sonno sul divano per una pennica veloce invece che addormentarsi poi a letto, quando si tratta di dormire per davvero. Quindi il divano è più comodo? No, non è quello, anzi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

quindi letto sul divano
Le parole che non hai mai letto
Episodio 1469 - Le parole che non hai mai letto

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Jan 2, 2025 3:12


Leggendo Miracoli
Epilogo Finale - Un Corso in Miracoli

Leggendo Miracoli

Play Episode Listen Later Dec 31, 2024 16:09


Ci siamo, Siamo arrivati al termine di questo anno simbolico. Se deciderai di ricominciare sarà un'esperienza nuovamente rivoluzionaria, per riconoscere la verità sempre più profondamente e onestamente.Trovi sempre il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza.Che Verità sia ✨Letto da @gloria.dalio

Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Fontana delle Novelle e Le pantofole magiche di Natale (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Dec 13, 2024 10:23


La Fontana delle Novelle e Le pantofole magiche di NataleC'era una volta la Fontana delle Novelle, ed era ancora lì, al centro di una piazza che forse, solo forse, qualcuno di voi conosce già. In un paese che non si sa dove né quando, le ore dell'orologio del campanile scandivano i giorni, i mesi e le stagioni.“Din, don!” I rintocchi sembravano raccontare nuove storie ogni ora.Era inverno, e un vento gelido soffiava da nord. L'insegna della gelateria “Arcobaleno” tintinnava lieve, e al suo interno, ogni pomeriggio, cioccolata calda fumante aspettava i bambini dopo la scuola. Decisamente troppo freddo per i loro famosissimi e buonissimi gelati volanti.Ma il vero cuore della piazza era la fontana magica, avvolta da una coltre di ghiaccio. Le sue gocce, sciogliendosi lentamente, si trasformavano in parole scintillanti che srotolavano novelle prodigiose.Dopo la scuola, una compagnia di bambini arrivò di corsa. Gli zaini volavano dappertutto mentre ridevano e si sfidavano a chi sarebbe stato il primo a indossare i pattini.“Ti ho battuto!” gridò Marco, scivolando sulla pista ghiacciata.“Solo perché io ho aiutato Sofia con la sciarpa!” rispose Giacomo.In pochi minuti, erano tutti sul ghiaccio, facendo piroette e capriole tra risate e qualche caduta che li faceva ridere ancora di più.Vestiti con cappotti colorati, guanti e cappelli, sembravano un arcobaleno in movimento. Per riscaldarsi, correvano al grande fuoco acceso su un lato della piazza, le guance rosse e i sorrisi larghi.Ma quel pomeriggio speciale, qualcosa di diverso accadde. Un soffio di vento misterioso fece tremare il ghiaccio della fontana, e una melodia natalizia si diffuse nell'aria.“Che strano… sentite?” chiese Sofia.“Viene dalla fontana!” rispose Lucia, indicando un bagliore scintillante.Le gocce ghiacciate iniziarono a brillare, trasformandosi in una vetrata incantata contornata da decorazioni natalizie. Due Elfi, con cappelli a punta rossi e verdi, apparvero ai lati e dissero:“Avanti, avanti! Non abbiate paura. Attraversate la vetrata e vi condurremo in un'avventura che non dimenticherete mai!”I bambini, incuriositi e un po' emozionati, si presero per mano e attraversarono la vetrata, ritrovandosi su un tappeto volante che si muoveva leggero alla velocità di un soffio di vento.“Stiamo… volando?” esclamò Maria.“Proprio così!” rispose un Elfo. “Destinazione: Lapponia, la terra incantata di Babbo Natale!”In un battito di ciglia, atterrarono su un paesaggio innevato. La neve era soffice come zucchero filato, e tutto intorno si estendeva una foresta magica. Ad attenderli c'era una fila di slitte guidate da renne dai grandi occhi scuri e una simpatica con il naso rosso e brillante.Ma non erano sole: altri animali uscivano dalla foresta, incuriositi dai nuovi arrivati. Un gruppo di volpi dal pelo argentato si avvicinò timidamente, seguito da scoiattoli con le code folte e bianche come la neve. Dai rami più alti, gufi e civette osservavano la scena, e una famiglia di lepri saltellava felice intorno alle slitte. Persino un branco di alci maestosi si fece avanti, annuendo lentamente.“Benvenuti, amici!” dissero gli animali in coro. “Seguiteci, vi accompagneremo al villaggio di Babbo Natale!”Le slitte partirono in fila, zigzagando tra gli alberi decorati naturalmente con cristalli di ghiaccio. Ogni tanto i bambini si chinavano a salutare gli animali della foresta, che sembravano voler raccontare loro segreti del mondo magico.Le renne avevano parcheggiato le slitte in una piazzetta. Tutto intorno un villaggio fantastico senza tempo, fatto di casette di legno con tetti innevati, illuminate da luci colorate che brillavano come stelle. Gli Elfi, con i loro cappelli a punta rossi e verdi, ridevano e scherzavano nell'aria gelida dell'inverno, mentre continuavano instancabili il loro lavoro: costruire i giocattoli richiesti nelle letterine indirizzate a Babbo Natale.Nel villaggio c'erano cassette della posta per le letterine in arrivo: alcune strapiene, altre con biglietti ancora da leggere. Gli Elfi e gli abitanti del villaggio lavoravano tutti insieme per smistare le richieste e consegnarle a Babbo Natale. Era un via vai festoso, pieno di canti e risate.Al centro della piazza si ergeva un enorme abete decorato con stelle di ghiaccio che brillavano come diamanti sotto la luce del cielo notturno. Ma la vera sorpresa erano le pantofole azzurre appese ai rami, fatte di filo di stelle e legate con nastri rossi. Ognuna portava un campanellino magico che suonava “Din, din, din” al minimo movimento.“Guardate!” esclamò Giulia. “Ci sono dei nomi su ogni pantofola!”Gli Elfi iniziarono a distribuirle, ma nel caos della consegna i nomi si mescolarono.“Queste sono le mie!” gridò Stefano.“No, sono le mie!” ribatté Francesca, ridendo.Alla fine, le pantofole magiche si moltiplicarono da sole, e ognuno trovò il proprio paio. Quando le indossarono, scoprirono il loro segreto: potevano volare!I bambini volarono fino alla casa di Babbo Natale, bussarono al grande portone e, con un “Toc, toc,” la porta si spalanco e furono accolti dal grande uomo con la barba bianca.Dietro di lui si apriva una stanza che sembrava non finire mai. Su scaffali di legno lucente erano disposti un'immensa quantità di giocattoli, tutti ben impacchettati e pronti per le consegne della notte di Natale.“Che meraviglia!” esclamarono i bambini, con gli occhi spalancati davanti a tanta magia.Per loro, Babbo Natale era come un nonno fantastico e super simpatico. Tutti gli si avvicinano per abbracciarlo e qualcuno gli tiro anche la lunga barba bianca per vedere se era vera davvero!“Babbo Natale,” chiesero in coro, “potresti mettere un paio di pantofole con il campanellino su ogni regalo che consegnerai sulla Terra?”Senza pensarci un attimo, Babbo Natale scoppiò in una risata calorosa e accettò con entusiasmo. Sapeva bene che la sua più grande felicità era regalare gioia e sorrisi a tutti i bambini del mondo.Così, la notte di Natale, ogni bambino ricevette in dono le pantofole magiche, spruzzate di polvere fatata. Indossandole, poterono volare sui tetti delle loro città, incontrandosi e salutandosi con risate e suoni festosi. All'alba, Babbo Natale, sulla via del ritorno al Polo Nord, osservò con gioia il movimento sui tetti di ogni angolo del pianeta. “Din, din, din,” risuonavano armoniosamente i campanellini delle pantofole, creando una melodia natalizia che avvolgeva il mondo intero.La magia di Natale si era avverata, per merito degli intrepidi viaggiatori della Fontana delle Novelle, e quando il suo incanto finì, le renne riportarono veloci come un fulmine tutti i bambini nella piazza incantata, davanti alla Gelateria Arcobaleno; il fuoco ardeva ancora, e la cioccolata era ancora bella calda. La fontana brillava sotto i fiocchi di neve, e i rintocchi del campanile, “Din, don,” sembravano promettere un'altra fantastica novella.Forse, chissà, la prossima volta, sarete voi i protagonisti.Buone Feste a tutti.  Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... 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Il Terzo Incomodo
Le 11 frasi che puoi sentire sia a Masterchef che a letto

Il Terzo Incomodo

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 2:02


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Don Chisciotte
Il fisco nel letto dei single

Don Chisciotte

Play Episode Listen Later Nov 1, 2024 64:12


(00:00) Intro (01:23) Il report Istat sui consumi e le distorsioni fiscali (19:35) La sorpresa dell'export green italiano (41:57) Le promesse imposssibili di Kamala e Donald Martedì 5 novembre dalle 19:30 saremo in diretta streaming gratuita su https://membership.willmedia.it/?utm_source=podcast&utm_medium=social&utm_campaign=electionnight&utm_term=donchisciotte per commentare insieme le elezioni USA, con gli host dei podcast di attualità e politica estera di Will e Chora: clicca qui per registrarti https://membership.willmedia.it/?utm_source=podcast&utm_medium=social&utm_campaign=electionnight&utm_term=donchisciotte Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

VENGO ANCH’IO
BAR LENI - Orgasmo solo da sola, i morsi a letto, vengo solo coi Toys, chi fa Sexting e chi no...

VENGO ANCH’IO

Play Episode Listen Later Oct 28, 2024 35:53


Bar Leni - L'episodio di Vengo Anch'io Podcast in cui rispondo alle domande che mi fate su IG e senza i filtri e le censure di IG. Acquista il mio libro: Piacere Mio, Guida Straordinariamente Pratica all'Orgasmo https://amzn.eu/d/6jFGPsN Prenota una consulenza con me: https://lenipsicologasessuologa.com/ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Pinocchio
A letto cesse al mattino bone strepitose

Pinocchio

Play Episode Listen Later Oct 24, 2024 4:53


Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Battaglia Di Halloween (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Oct 18, 2024 14:34


La Battaglia Di HalloweenTre amici, vicini di casa e assai curiosi, ogni pomeriggio, dopo aver fatto i compiti, si incontravano nel parco giochi del loro paese immerso nel verde delle colline toscane. Lì, seduti su una panchina in mezzo al prato, complottavano su come finire la giornata divertendosi. Di solito, combinavano birichinate e a volte finivano anche in situazioni particolari.I giorni passavano e l'estate era ormai solo un ricordo, ma nonostante un po' di pioggia e un venticello autunnale, un pomeriggio si ritrovarono sulla solita panchina. Tramando e tramando, raccolsero tutto il loro coraggio e decisero che una di queste notti sarebbero andati, di nascosto, nel vecchio cimitero abbandonato. Era situato dietro la chiesa, sotto la collina, a circa 2 chilometri dal centro del paese. Storie di fantasmi legate al cimitero, raccontate sottovoce dagli anziani, li avevano più volte scoraggiati. Inoltre, avevano sentito vociferare di uno strano personaggio, fra il vero e l'immaginario, un guardiano misterioso che certe notti faceva da custode al cancello principale.Era autunno, nuvole dense oscuravano il cielo e le giornate erano grigie e nebbiose: la stagione giusta per l'avventura dei tre ragazzi, prima dell'arrivo dell'inverno. Il calendario segnava il 31 ottobre e quella notte stessa, la notte di Halloween, sarebbe stata semplicemente perfetta.Una stretta di mano, poi un saluto, e ognuno si diresse verso la propria casa. Cenarono e andarono a letto presto come sempre, per non destare sospetti. Adagiati sul letto, si assopirono, ma nel dormiveglia ogni rumore – lo sbattere di una persiana, lo scricchiolio del pavimento o il cigolio di una porta – lo associavano agli spiriti in movimento, che forse li avrebbero accompagnati nell'avventura. Come premeditato, esattamente al decimo rintocco dell'orologio del campanile della chiesa, sgattaiolarono fuori ognuno dalla finestra della propria camera, scivolando sul retro delle loro case.Quasi allo stesso tempo, si ritrovarono nel punto stabilito e, nel buio, presero la strada verso il cimitero. Lina, che sembrava la più coraggiosa, aveva in mano una piccola torcia che teneva dietro di sé per illuminare la strada a Sara e Teo, gli altri due compagni d'avventura.Tutti erano un po' nervosi, si fermavano nascondendosi al minimo fruscio o al sopraggiungere di un'ombra improvvisa. Arrivati all'altezza della chiesa, si affrettarono decisi verso l'ingresso del cimitero; ed è lì che la notte iniziò a farsi interessante. Tanto per cominciare, Martino, che era il nome del guardiano misterioso di cui avevano tanto sentito parlare, era davvero lì. Lo videro proprio con i loro occhi davanti al vecchio cancello rugginoso e decadente: era seduto, mezzo addormentato, ma sicuramente attento al minimo rumore. Reggeva la pipa ancora accesa in una mano e un'armonica nell'altra. Un corvo nerissimo, appoggiato sulla sua spalla destra, e un cane piccolo ma di presenza regale, seduto alla sua sinistra, gli facevano compagnia.La paura di essere scoperti li bloccò all'istante. Ripresero fiato e, in un battibaleno, raggiunsero il recinto dondolante che a malapena stava ritto sul retro del cimitero. Da lì si arrampicarono su un grande olmo e si sedettero sui rami più alti. Il verso di qualche civetta con occhi grandi e penetranti risuonava come un oscuro presagio, ma un chiarore apparve inaspettatamente dall'altra parte del muro mezzo rotto. Dal grande olmo, Lina, Sara e Teo videro uno spettacolo insolito e sbalorditivo.Davanti a loro si aprì un parco verde ben curato, come un giardino segreto. Piccole tombe, con lapidi a forma di cani, gatti e altri animali domestici, adornate con fiori dalle mille sfumature di colore, erano distribuite in ogni angolo. Nella parte centrale c'erano statue imponenti che rappresentavano figure sacre per il cimitero e i suoi abitanti. Queste erano le statue della Rana Reale, della Tartaruga Saggia, del Cavallo Nobile, del Gatto Misterioso e del Cane Fedele.Osservando intorno dalla loro posizione, videro zucche di varie dimensioni, intagliate come immagini di animali e illuminate da candele. Lanterne e oggetti vari, tipici della Notte di Halloween, erano collocati intorno alle tombe. Incuriositi, decisero di scendere dall'olmo e, piano piano, di incamminarsi verso il parco, facendo attenzione ai movimenti delle luci deboli e tremolanti che si facevano strada nella nebbia.L'atmosfera era incantata e magica. Si muovevano quatti quatti, Lina sempre in prima fila, e ogni tanto bloccava Sara e Teo dicendo: “Lo sentite quel rumore? Siamo sicuri che non sia un fantasma?”“N-n-no, solo il vento... speriamo,” rispondevano Sara e Teo sottovoce — Ma era la Notte di Halloween e tutto poteva succedere.Nel centro del parco, gli spiriti degli animali che abitavano nel cimitero saltavano e volavano trasportati dall'aria con l'aiuto di girandole variopinte spinte da un vento leggero. Era tutta una festa. Le lanterne di carta illuminavano delle piccole bancarelle rifornite di ogni tipo di prelibatezze per la gioia degli animali: biscotti e snack a forma di fantasmini, teschi e pipistrelli, piccole zucche di frutta e, udite udite, mini salsicce di pollo e tacchino per cani, e di pesce per gatti! Diversi fari si alzavano verso il cielo ai lati del parco, manovrati da gazze ladre che vigilavano attente.D'un tratto, tutti i fasci di luce illuminarono una zona del prato. Cosa stava succedendo?Le gazze avevano dato l'allarme. Un cane bianco con chiazze nere se la stava dando a gambe levate, con una fila di salsicce che ciondolava dalla bocca. Un lupo marrone scuro lo intercettò immediatamente:“Woof! Woof! Oh, alt, fermo! Che fai, scappi con le salsicce in bocca? Come ti chiami? Da dove vieni? Ma che ci fai qui?”“Oh! Calma. Mi chiamo Macchia!” rispose il cane bianco a chiazze nere. “Vivo al di là della rete di cinta e attraverso un passaggio segreto, a volte incontro i miei amici che abitano qui. Ogni anno per la festa di Halloween, approfitto per salutarli e prendere qualche prelibatezza da mangiare. È tutto così buono, Mmmh Mmm… che delizia!”Al che, il lupo disse: “Ooh, ma non lo sai che la notte di Halloween è pericoloso andare in giro? Potresti incontrare esseri soprannaturali malefici.”Nel frattempo, tutti gli spiriti degli animali del cimitero stavano già portando tante altre bontà da dare a Macchia e in coro dissero: “Rimani in nostra compagnia per la festa di Halloween!”Il cane accettò l'invito contento, scodinzolando e facendo mille capriole. La festa di Halloween era iniziata. Presto i dodici rintocchi della campana della chiesa avrebbero rimbombato nel silenzio della notte.Mentre tutti si stavano divertendo e mangiando a più non posso, la luna si oscurò: tuoni, ululati, miagolii e altri strani rumori crearono una colonna sonora spettrale. Poi una densa foschia e un silenzio assoluto piombò sul cimitero come una minaccia. Era mezzanotte, e una forza distruttiva si stava scatenando, guidata da fantasmi e scheletri armati con falci d'ossa e spade luminose di luce verdognola. Gli alberi secchi si spezzavano come ramoscelli al loro passaggio. I fantasmi spettrali apparivano avvolti in lunghe strisce di tessuti fatti di nebbia. La loro intenzione era chiara: raggiungere le statue sacre dei protettori degli animali per distruggerle.In tutta questa situazione spaventosa, i tre compagni, che avevano individuato una cripta in fondo al parco, d'istinto spiccarono la corsa per raggiungerla e rifugiarsi. Ma, passando dal magazzino di manutenzione, dove si trovavano attrezzi di ogni tipo, un'idea balenò loro improvvisamente. Si fermarono a raccogliere reti, corde, trappole per topi, bastoni, rastrelli e pale. Li utilizzarono immediatamente per creare trabocchetti improvvisati e fermare i malefici intrusi. Gli scheletri, inciampando, cadevano a pezzi scricchiolando, mentre i fantasmi rimanevano impigliati nei tranelli con le loro strisce di tessuto.Ma queste figure erano guidate da una forza distruttiva e formavano un grande gruppo pronto ad avanzare e dare battaglia. Solo un piccolo numero di loro era caduto nelle trappole, ma la maggior parte stava procedendo spedita, causando devastazione e terrore, distruggendo ciò che trovavano sul loro cammino. Si stavano avvicinando pericolosamente verso il loro obiettivo.Quando tutto sembrava perduto, gli spiriti degli animali domestici, con in testa Macchia, il lupo e le gazze ladre, si misero in cerchio intorno alle statue. Perfino i tre amici si erano uniti alla battaglia per la difesa del cimitero.Nonostante questo atto di coraggio estremo, le forze malefiche non sembravano essere intimorite e procedevano avvolte nella nebbia che le accompagnava fra rumori spettrali.Mentre tutto ciò stava avvenendo, Martino, il guardiano all'ingresso principale, sebbene mezzo addormentato, fu svegliato improvvisamente da un vento freddo e dai suoi fedeli compagni, allarmati e attenti. Si alzò immediatamente in piedi rabbrividendo e scrutando attraverso una fitta nebbia misteriosa che gli ostacolava in parte la visuale, mentre rumori inspiegabili provenivano dal parco.Il corvo dalla sua spalla spiccò il volo raggiungendo la vecchia insegna rugginosa del cancello, mentre Re Lillo, il cane, annusando la notte, si incamminò senza esitazione lungo il sentiero principale. A quel punto, Martino posizionò la sua armonica sulle labbra, afferrò il suo vecchio bastone e si incamminò lungo il sentiero seguendo Re Lillo; il corvo si alzò nell'aria.A breve raggiunsero il gruppo che stava resistendo coraggiosamente all'attacco. Nell'avvicinarsi al luogo della battaglia, la musica proveniente dall'armonica di Martino si intensificava, mentre il suo corvo si diresse senza esitazione verso le forze malefiche distraendole dall'alto. Re Lillo, veloce come un raggio di luce, aggirò il cerchio dei coraggiosi protettori e si posizionò fra di loro e gli invasori spettrali. Macchia, Lina, Sara e Teo non esitarono un momento e si schierarono al suo fianco — e così fecero tutti gli altri spiriti degli animali domestici.Fu a quel punto che fantasmi e scheletri interruppero la marcia e, quando il suono dell'armonica magica li raggiunse, fluttuarono nell'aria fredda della notte e svanirono nel nulla. Finalmente l'incubo era passato e le festività poterono riprendere.I tre amici furono accolti da una moltitudine di code scodinzolanti e vennero invitati a passare la notte di Halloween in loro compagnia. Ovviamente anche il cane Macchia, il guardiano Martino, Re Lillo, il Corvo Nero e il Lupo Marrone si erano uniti alle celebrazioni con tanti dolcetti e pochi scherzetti — perché chiaramente di scherzetti e spaventi tutti ne avevano già avuti abbastanza.Come un sogno, la misteriosa avventura di tre curiosi amici svanì con l'alba, e tutti e tre si svegliarono felici ed increduli nei loro letti. Ma cosa era veramente successo in quella misteriosa notte di Halloween?Forse solo il guardiano Martino ed i suoi fedeli amici, che conoscevano le leggende e i segreti della notte, potevano saperlo. Ma nessuno li vide più di guardia all'ingresso del cimitero abbandonato.Beh, non furono più visti per un pezzo... per essere esatti, fino alla notte di Halloween dell'anno seguente!Buon Halloween a tutti quanti! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Pinocchio
Ho letto male le istruzioni

Pinocchio

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 3:23


Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Tribù Delle Scarpe Erranti Parte Seconda | Una storia Sotto Le Stelle in quattro parti. Proprio come le stagioni! 
L'avventura autunnale. (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Sep 29, 2024 10:42


LA TRIBÚ DELLE SCARPE ERRANTIUna storia Sotto Le Stelle in quattro parti. Proprio come le stagioni!Questa e' la seconda parte: l'avventura autunnale.La stagione stava cambiando. I giorni caldi e soleggiati dell'estate avevano lasciato il posto a mattinate d'aria frizzante e fresca, spesso con una coltre di nebbia che iniziava a coprire i campi. Le giornate si accorciavano, e il vento fresco faceva cadere le foglie — gli spazzini con le loro scope non facevano in tempo a raccoglierle, che una ventata più forte ne riportava altrettante.La Tribù Delle Scarpe Erranti si riunì in assemblea straordinaria; di comune accordo decisero che era arrivato il momento di lasciare le spiagge e riprendere l'avventura prima che arrivassero scure nubi piene di pioggia all'orizzonte.Fecero i bagagli, misero insieme un po' di provviste e, con allegria, si rimisero in viaggio in direzione delle campagne toscane. Camminarono attraverso boschi profumati, dove le foglie scricchiolavano sotto i loro passi e i colori degli alberi dipingevano il paesaggio con sfumature di rosso, arancione e oro.Le Scarpe Erranti sentirono le prime gocce di pioggia autunnale mentre vagavano tra sentieri tortuosi e piccoli villaggi. Ovunque andassero, vedevano altri segni del cambiamento stagionale: zucche sui portici, spaventapasseri che facevano la guardia agli ultimi campi di mais, e il profumo di spezie nell'aria.A un certo punto, raggiunsero una piccola cittadina di campagna, dove i preparativi per Halloween erano già in pieno svolgimento; ed è lì che la pioggia cominciò a cadere intensamente. Le strade, inondate dall'acqua, sembravano piccoli torrenti, e le scarpe erano ormai a mollo.Provarono a salire sui tetti delle case, ma le tegole, scivolose come sapone, le facevano ricadere giù. Non sapevano più che fare, ma per fortuna, in quel momento, passò di lì il ciuco Senapino che stava trainando un carretto.Era il giorno della Festa di Halloween, ed il suo carico consisteva in zucche gialle, belle tonde e di varie misure. Senapino si fermò e, rivolgendosi alle scarpe, disse gentilmente:“Salite, che vi do un passaggio!”Le scarpe non se lo fecero ripetere due volte, e piene di gioia in un batter d'occhio saltarono sopra. Si strinsero il più possibile per farsi spazio fra le zucche e il buon ciuco, che, dopo aver capito che avevano bisogno di un posto asciutto, le accompagnò fuori città.Dopo un breve viaggio, arrivarono davanti a un granaio abbandonato con un'altissima torre.“Nella torre starete al caldo e dalla sua cima potrete godere di un bellissimo panorama: di notte il cielo stellato e di giorno i tetti rossi della cittadina. Un posto perfetto per la notte di Halloween.”Il ciuco Senapino le invitò a scendere e, salutandole, riprese il suo cammino, sparendo lentamente in lontananza.Nessun portone ostacolava l'ingresso buio della torre, così le Scarpe Erranti entrarono e salirono la vecchia scala di pietra consumata dal tempo. Mentre salivano lentamente, sentirono dietro di loro un rumore di saltelli. Girandosi, videro le zucche che, uno scalino dopo l'altro, le stavano seguendo.Qualche torcia si accese per incantesimo e improvvisamente la scala era illuminata da fiammelle fioche e tremolanti. Raggiunta la cima, tutta la Tribù si sistemò nella torre-granaio in compagnia delle zucche che le avevano seguite. Si asciugarono bene e pensarono che sarebbe stato divertente festeggiare Halloween in compagnia.Per creare la giusta atmosfera, intagliarono le zucche scese dal carretto del ciuco Senapino, ci misero dentro dei mozziconi di candele trovati tra le cianfrusaglie del granaio e, dopo averle accese, le posizionarono sui davanzali delle finestre e sul terrazzo. La torre, con le zucche luminose, si poteva vedere da lontano ed era uno spettacolo da non perdere. Sicuramente gli abitanti del villaggio avrebbero apprezzato la vista.Ma, a un tratto, improvvisamente, incredibilmente e inaspettatamente, tutte le zucche, con un balzo, si trasformarono in ragni con lunghe gambe e grandi occhi rossi luminescenti. Muovendosi rapidamente, si misero alla caccia per catturare le Scarpe Erranti, come se fossero da sempre le loro prede preferite.Che spavento! Che confusione!C'erano scarpe che scappavano in ogni direzione e altre che si nascondevano dietro quelle più coraggiose, che, tendendo i loro lacci, si legavano fra loro come una ragnatela magica. In men che non si dica, questa ragnatela si intrecciava e cresceva a dismisura, formando uno scudo incantato intorno alle scarpe per proteggerle.I ragni, arrabbiatissimi, iniziarono a saltare e arrampicarsi ovunque come impazziti, ma senza riuscire a catturare nessuna preda. Dopo diversi tentativi, delusi, scesero giù per la scala, abbandonando il granaio e dirigendosi verso la cittadina alla ricerca disperata di nuove prede; ma le strade erano piene di fantasmi fluttuanti, bianchi come lenzuola, che, sfiorando i ragni spaventosi, li trasformavano di nuovo in simpatiche zucche luminose.Il pericolo era stato sventato. Era la notte di Halloween e, come sappiamo bene, in questa notte incantata tutto poteva succedere.Anche nella torre, le Scarpe Erranti stavano tirando un respiro di sollievo, mentre i rimanenti pezzetti di candele si stavano consumando. In breve tempo, si fece buio e le forze malvagie, che non trovavano pace, sferrarono un nuovo attacco.Nella grande stanza scura e tetra, una folata di vento ghiacciato chiuse tutte le porte e le finestre ed enormi sciabole si manifestarono, incrociate e contornate da catene a maglie di ferro; e, come se non bastasse, al centro vi era un grosso chiavistello rugginoso con chiavi pendenti e irraggiungibili.Per incantesimo ogni uscita era sbarrata e le scarpe erano state prese prigioniere.Due paia di scarpe gialle tentarono inutilmente di prendere a calci il portone d'uscita, altre cercarono di avvicinarsi alle chiavi saltando, ma anche loro senza successo. Così, nonostante le zucche fossero state sconfitte, le Scarpe Erranti si ritrovarono intrappolate nel granaio abbandonato, vittime di qualche potere malvagio.Quando ormai avevano perso ogni speranza di essere liberate e poter festeggiare Halloween, un improvviso squillo assordante, una vibrazione e una folata di vento giunsero rapidamente verso la torre. Una saetta infuocata sbloccò il chiavistello principale con un gran fragore, e con un forte schiocco di metallo acuto e risonante, la chiave cadde. Al che tutte le spade e catene caddero al suolo allo stesso tempo. La maledizione si disperse come un bagliore spettrale.Senza esitare, le scarpe corsero verso le finestre della torre per vedere cosa fosse successo! Non solo erano aperte, ma di nuovo illuminate da fiaccole di luce calda e tremolante.Da lì potevano vedere il paese sottostante, dove zucche di tutte le misure illuminavano il paese con le loro candele accese. Il pericolo stavolta era passato davvero e quella fu la più bella notte di Halloween. Sul terrazzo c'erano dolcetti appetitosi di tutti i tipi, alcuni erano anche a forma di ragno, croccanti da sgranocchiare.Finalmente salve e contente, il mattino seguente avrebbero potuto continuare il loro viaggio.Nella notte, fra loro si chiedevano:“Ma quel ciuco Senapino sarà stato parte dell'incantesimo che ci aveva imprigionato?” “Boh, boh, chi lo può sapere?”E tutte in coro:“Forse la Streghetta Soletta ne sa qualcosa! Sarà lei che manovra il filo magico della ragnatela?”Che cosa ci possiamo aspettare a questo punto, dopo le peripezie dell'estate e dell'autunno?Fate attenzione; il racconto proseguirà nella terza parte della storia: l'avventura invernale sulle montagne innevate. Non perdetevi il prossimo viaggio ad alta quota! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Storie Sotto Le Stelle Podcast
I Robot Sulla Collina (Letto In Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Aug 26, 2024 10:37


I Robot sulla CollinaIn una luminosa giornata di primavera, dei bambini in gita scolastica passarono nelle vicinanze dell'Osservatorio Sulla Collina. Il grande edificio scintillante era una meraviglia architettonica, con alte torri che svettavano verso il cielo, cupole argentate che brillavano al sole e telescopi giganteschi che spuntavano come occhi curiosi, sempre pronti a esplorare l'universo. Era la prima volta che lo vedevano da vicino e, ai loro occhi, apparve come la meraviglia delle meraviglie.Rientrati a scuola, i bambini non riuscivano a smettere di pensare a quel luogo misterioso e, durante le rimanenti ore di lezione, alzavano spesso le mani per fare domande. Ma le risposte degli insegnanti erano vaghe e i loro dubbi rimasero irrisolti. A essere sinceri, non è che molti in paese sapessero un granché di quella costruzione. Era lì da così tanto tempo che nessuno ci faceva più caso. Forse c'era sempre stata.Tra gli studenti di quella classe c'erano un fratello e una sorella, che erano forse un po' più curiosi degli altri. Tornati a casa, decisero di andare a trovare la nonna che, più spesso che non, sapeva rispondere alle loro domande più strane:“Nonna, tu che ci racconti sempre delle memorie del passato, e che una giostra e un carillon erano i tuoi giochi più cari, potresti dirci qualcosa del futuro? Quali segreti si nascondono nel cielo? Cosa succede nel grande Osservatorio Sulla Collina?”La nonna sorrise, e i suoi occhi si illuminarono di un misterioso luccichio. I due nipoti, tra l'altro, erano sicuri che la nonna nascondesse qualche segreto nel suo garage super privato. In effetti, la nonna non era solo appassionata di storie di altri tempi: leggeva tantissimo, ascoltava la radio e spesso, la notte, osservava il cielo con degli attrezzi peculiari. Ed era proprio in cielo che aveva un caro amico, il Mago del Sapere, con cui aveva collaborato spesso in passato per decifrare i misteri dell'universo e del futuro.Senza esitazione, la nonna decise di chiamarlo via radio, così che fosse lui a rispondere ai suoi curiosi nipoti. Dopo qualche istante, il Mago del Sapere apparve con la sua navicella spaziale scintillante. Fluttuava accanto a lui un libro magico, che si apriva e si chiudeva da solo, rivelando segni strani, antiche formule e segreti.Il Mago si rivolse ai bambini con un sorriso saggio e disse loro che l'Osservatorio Sulla Collina è aperto a 360° sul mondo, fatto di vetrate dalla visuale infinita, da dove si può studiare l'universo intero. Dei robot, provenienti da pianeti lontani, l'hanno scoperto mentre girovagavano sulla Terra. Per svolgere i loro studi come scienziati astronomi, era il luogo perfetto.I robot che lo abitavano ed erano al comando del progetto di ricerca avevano nomi particolari:ASSO, il Robot più bravo ad organizzare le cose, era a capo della spedizione.CONNI, il Robot esploratore, che era connesso con l'universo e lo comprendeva più di tutti gli altri.UNO, il Robot genio della matematica, contava le stelle e tutti i corpi celesti volanti, comprese le meteore e le stelle cadenti.SALUS, il Robot ricercatore e conoscitore del Pianeta Terra, scrutava tutti i suoi abitanti e ogni cambiamento, dagli ecosistemi alla biodiversità.AUDIO, l'Intelligenza Artificiale che non si vedeva, ma che era responsabile di tutte le comunicazioni spaziali e coordinava le scoperte tra i vari pianeti.Oltre a spiegare a voce, il Mago del Sapere invitò la nonna e i nipoti a salire a bordo della sua navicella, e insieme fluttuarono lentamente verso l'osservatorio. La gravità sembrava sospesa e tutto intorno a loro brillava di una luce magica.Il Mago offrì loro dei palloncini colorati che li sollevarono in aria e, dal tetto aperto della navicella, li trasportarono fino ai vetri dell'Osservatorio.Che meraviglia! C'erano centinaia di attrezzature e tantissimi robot di diverse dimensioni che si muovevano tutti indaffarati. Fra di loro spiccavano per grandezza, forma e colore Asso, Conni, Uno e Salus. Guardavano in alto, sorpresi e meravigliati alla vista dei visitatori, e non sapevano come comportarsi. I bambini inviavano baci e saluti, ma i robot, che non conoscevano l'affetto, si scambiarono solo segnali luminosi e si rimisero a lavorare come di consueto. Chissà quali pensieri avevano e che segreti nascondevano nei loro cervelli elettronici.Una volta tornati a casa, erano contenti per l'avventura, ma la loro curiosità era cresciuta ancora di più. Il lavoro dei robot sarebbe continuato, ma secondo loro, era necessario che potessero interagire con gli uomini per condividere le loro scoperte e collaborare per un mondo migliore.I robot che avevano visto dalle vetrate erano di poche parole e troppo presi dai loro incarichi per chiacchierare con loro. Ma forse era proprio quello che non si vedeva che poteva essere la soluzione: AUDIO, l'Intelligenza Artificiale!Per contattarlo ci voleva un'idea geniale: la radio della nonna poteva essere quello che ci voleva. Ma con qualche modifica. Immediatamente la corredarono con un'antenna e un microfono super potenti. Senza indugi provarono a mettersi in contatto con AUDIO, spiegando la loro idea. Ma nessuna risposta arrivò. Cambiando frequenze, provarono per diverse sere, ma senza fortuna.Un giorno, la nonna, mentre cucinava spaghetti al pomodoro e basilico, ascoltava notizie sull'universo sintonizzata su una nuova radio locale chiamata Stazione Spaziale. Per caso, ci fu un'interferenza e, fra una forchettata di spaghetti e un'altra, nell'aggiustare la sintonia, intercettò una voce metallica che sembrava voler comunicare con i suoi nipoti. Non c'erano dubbi: capì che la trasmissione arrivava dall'Osservatorio Sulla Collina e che quello era AUDIO!La nonna informò subito i suoi nipoti e tutti i bambini del paese, che felici si ritrovavano ogni giorno dopo la scuola per parlare con AUDIO. Parlavano un po' di tutto e, mentre loro imparavano tante cose, altrettanto faceva lui, e così anche gli altri robot, con i quali AUDIO poteva fare da traduttore.Il tempo passava e tante informazioni e scoperte continuavano ad arrivare dall'Osservatorio. Dopo un anno che si conoscevano, i bambini chiesero ad AUDIO:“Possiamo festeggiare con una torta con le candeline?”AUDIO rispose: “Io non ho età e il tempo non fa differenza per me. Poi, per essere sincero, lo zucchero fa male agli ingranaggi. Mangiate voi la torta e fate spegnere le candeline dal vento.”I bambini sorrisero, comprendendo che la loro curiosità aveva davvero aperto una finestra sul futuro.“Ecco!” esclamarono di gioia, “AUDIO e i suoi amici sono una delle meraviglie del futuro.”La nonna, in un giorno di pioggia e sole, tirò fuori dal garage la sua mini navetta spaziale, la mise rapidamente in moto e, dopo una sosta di rifornimento sull'arcobaleno, raggiunse a velocità incredibile il Pianeta della Sapienza per un saluto e un tè delle cinque con l'amico Mago.Tornò a casa prima del buio e, dopo aver parcheggiato la sua mini navetta spaziale nel garage segreto, si rilassò in giardino. Mentre era seduta sulla sua sedia a dondolo, arrivarono i suoi nipoti, che le chiesero:“Cosa guardi?”“Sto osservando il cielo, sai, è affollato di astronauti su navicelle spaziali, alcune dirette verso la Luna, altre verso Marte e persino oltre.”“Tu la sai lunga, nonna,” le dissero sorridendo. “La giostrina e il carillon erano il tuo passato, ora conosci i segreti del futuro. Brava! E se un giorno volerai di nuovo, faccelo sapere; ti guarderemo insieme ai robot e ai nostri amici. Magari un giorno potremmo venire con te in una delle tue avventure spaziali. Che ne dici, nonna?”La nonna sorrise e, guardando il cielo stellato, rispose: “Chissà? Un giorno, forse verrete con me!” Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

Bella, prof!
Le profezie di Giacobbe sul letto di morte (Gen 49)

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Aug 19, 2024 29:06


Nel libro di Genesi, al capitolo 49, Giacobbe, sul letto di morte, pronuncia le sue ultime parole ai suoi figli. L'analisi del testo evidenzia i temi chiave e il significato simbolico di questa importante sezione della Bibbia.

ANSA Voice Daily
FOCUS | Preso Bozzoli, era nascosto nel cassettone del suo letto

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Jul 12, 2024 3:06


ANSA - Di Roberto Ritondale e Andrea Cittadini.In un marsupio 50mila euro in contanti, si indaga su complicità.

Storie Sotto Le Stelle Podcast
La tribù delle scarpe erranti | Una storia Sotto Le Stelle in quattro parti. Proprio come le stagioni! 
L'avventura estiva. (Letto In Italiano) | Stories Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Jul 3, 2024 9:02


LA TRIBÚ DELLE SCARPE ERRANTIUna storia Sotto Le Stelle in quattro parti. Proprio come le stagioni!L'avventura estiva.In un grande negozio di abbigliamento del centro cittadino, erano in vendita, fra l'altra merce, delle scarpe sportive un po' particolari. Oltre ad essere comodissime, simpatiche e di vario colore, di tanto in tanto si scambiavano per divertimento i lacci e i posti dove erano in bella mostra. E, udite udite, parlavano fra di loro.Ultimamente, durante l'ora di chiusura ai clienti, precisamente dall'una e quarantacinque alle due e quarantacinque, complottavano su come un giorno avrebbero potuto realizzare il loro sogno: desideravano girovagare per il mondo senza meta, trasformandosi così nella Tribù delle Scarpe Erranti.Nascosti dietro grosse tende c'erano i camerini di prova, dove invisibile a chi lavorava nel negozio e ai clienti, non ci credereste… abitava una piccola strega tutto pepe. Il suo nome era Streghetta Soletta e possedeva una bacchetta magica luminosa dalla quale lanciava sortilegi e incantesimi quando gli pareva e piaceva.Di giorno spiava e la notte tramava, gironzolando per il grande magazzino come se fosse suo; figurarsi se non era a conoscenza del complotto delle scarpe sportive.Nel momento in cui decisero di passare all'azione, la Streghetta Soletta con un incantesimo, prima le triplicò di numero e con un tocco della bacchetta magica e un soffio le fece scivolare giù dalla scala mobile. Tutto ad un tratto si ritrovarono libere all'aperto.Adesso si, che libera e moltiplicata, la Tribù delle Scarpe Erranti era pronta per l'avventura.Era estate, le giornate erano talmente calde e soleggiate che decisero di andare al mare. Questa sarebbe stata la loro prima tappa. Preparato il necessario per il viaggio, si misero in cammino.Un passo dopo l'altro arrivarono in riva al mare proprio all'ora del tramonto: una luce incredibile si rifletteva sulle onde che si coloravano d'argento e giunte sulla spiaggia dondolavano come foglie al vento. La sabbia raffreddata era piacevole da pesticciare, ma i granelli che entravano nelle scarpe mentre camminavano causavano un gran pizzicore. Iniziarono a saltare, ballare e, divertendosi, svegliarono tutti gli ombrelloni che si riaprirono insieme agli sdrai ormai assonnati. A quel punto, tutti ridevano e ballavano insieme alle scarpe; l'allegria, si sa, è contagiosa.Passata una gran bella serata in compagnia se ne andarono in albergo e dopo una dormita rigenerante, si alzarono di buon'ora. Il sole era ancora basso sull'orizzonte e tutte d'accordo decisero che sarebbe stato bello andare a fare una girata in pineta. Dopo una abbuffata per colazione, partirono in fila indiana: uno, due, tre, uno, due, tre, avanti marcia.Camminarono all'ombra lungo un viale alberato. A vederle, la gente si incuriosiva e diceva: “che belle scarpe variegate di colore” e loro beate e indifferenti: uno, due, tre, uno, due, tre, avanti marcia.Giunte in pineta, si misero all'ombra di un albero grandissimo. Tutto era piacevole e rilassante, ma un bagliore luminoso, un lampo improvviso a ciel sereno, le sfiorò. Chiusero gli occhi per lo spavento e quando gli riaprirono, videro una grande distesa di funghi davanti a loro.Erano forse funghi magici? Come potevano essere apparsi così all'improvviso? E la pineta allora? Forse era un luogo fantastico ed incantato?Vedendo lo sbigottimento delle Scarpe Erranti, alcuni funghi iniziarono a parlare in coro: "Noi facciamo parte di una magia. Questa è la pineta delle meraviglie. Comunichiamo con creature fantastiche e, insieme a loro, proteggiamo gli animali e le piante che vivono in questo habitat.”“La cosa ci incuriosisce molto” dissero le Scarpe Erranti sorprese, “che altro fate?”I funghi risposero di nuovo in coro: “La notte illuminiamo il sottobosco con luci iridescenti, i nostri gambi crescono e i nostri cappelli cambiano colore.”E continuarono: “Percorriamo sentieri segreti, dove crescono piante magiche che emanano un profumo avvolgente ed inebriante. Entriamo nelle caverne dove vivono folletti, scoiattoli, gufi, coniglietti, e tanti altri. Noi abbiamo il potere di comunicare con loro.”“Ma se adesso vi state chiedendo come mai siamo apparsi per voi, è perché inaspettatamente, una cosa fantastica è successa. Il lampo luminoso che vi ha sfiorati vi ha donato un super potere che ora possedete e vi permette di conoscere i magici segreti della pineta.”I funghi invitarono l'intera Tribù Delle Scarpe Erranti, sbigottita, stupita e senza parole, a rimanere nella pineta ed aspettare la notte. Il mistero aleggiava nell'aria finché all'imbrunire, il bosco si trasformò magicamente in una fiaba incantata.E come gli avevano detto i funghi, le scarpe con il loro super potere ne fecero parte. Esplorarono, quatte quatte, i sentieri segreti, entrarono nelle caverne a seguito dei funghi e conobbero i folletti e tutti gli altri abitanti della pineta — magici e non.Ad un certo punto, tutte quante le scarpe si ritrovarono addormentate sotto il grande albero. Svegliatesi prima dell'alba come da un sogno incredibile e fantastico, la pineta tornò ai loro occhi quella del giorno prima. Rimasero sdraiate per un bel po' ripensando al mistero dei funghi magici.Attratte dalla fantastica vita della pineta notturna, ci tornarono di nuovo una volta, due volte, tre volte ed anche più. Impararono il linguaggio segreto che usavano gli animaletti, i funghi ed i folletti per comunicare fra di loro e così anche le Scarpe Erranti erano entrate a far parte della fiaba.Passarono il resto dei giorni estivi respirando l'aria di mare e osservando i tramonti, mentre le onde sussurravano sulla sabbia melodie misteriose. Ma le notti le passavano in pineta. Ogni tanto, si guardavano e sottovoce bisbigliavano incredule: “Ma siamo veramente in possesso di un super potere?!” “Bho, bho, chi lo può sapere?” E tutti in coro: “Forse la Streghetta Soletta ne sa qualcosa!”E forse forse qualcosa ne saprà davvero. Si? No? Ma voi cosa ne pensate?Dall'estate all'autunno, l'avventura della Tribù Delle Scarpe Erranti continua con una storia di Halloween un po' spaventosa, ma non troppo! Non perdetevi le prossime emozioni e sorprese. Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

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Il Gatto Mezzo Matto (Letto In Italiano) | Stories Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

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Play Episode Listen Later Jun 13, 2024 7:49


IL GATTO MEZZO MATTONella scuola elementare per animali domestici di ogni genere, una delle classi più frequentate era quella dei gatti parlanti. Lì c'era un gatto un po' strano: parlava a saltelli, scriveva le parole al contrario, i numeri capovolti e aveva spesso la testa fra le nuvole.Tutti dicevano: “Ma quel gatto è mezzo matto!”Una mattina di primavera, i gatti si erano alzati un'ora prima, perché la maestra, una gattina molto carina, bianca e gialla, avrebbe portato la classe nel parco vicino alla scuola per giocare e fare un picnic. Tutti erano contentissimi e non vedevano l'ora di partire, vestiti eleganti come al solito: chi con un fiocco colorato sulla testa, chi con una cravatta blu, e chi con una sciarpa arancione, ma ognuno con il suo zainetto multicolore.Ma se tutti erano pronti e contenti di passare una giornata diversa all'aria aperta, immaginatevi voi il Gatto Mezzo Matto!Era contento almeno tre volte e tre quarti più degli altri. Ma così contento che per l'occasione aveva indossato un fiocco e mezzo in testa, tre cravatte al collo, una sciarpa arcobaleno e un ombrello al polso. Lungo il tragitto tra la sua casa e la scuola, faceva acrobazie incredibili, camminando sulle zampe posteriori e divertendosi a fare salti mortali: tre avanti e uno indietro.I passanti si fermavano a guardarlo perché era simpatico e anche un po' ridicolo. Era proprio curioso e mezzo matto questo gatto!Prima della partenza, la maestrina tanto carina controllò che tutti avessero l'occorrente: non mancava proprio niente, neppure una grande allegria — che in fondo era la cosa più importante.“Pronti, si parte!”In men che non si dica, il Gatto Mezzo Matto era già sulla strada. Vedendo un vigile urbano che passava da quelle parti, il gatto gli disse: “Scusi Signor vigile, siamo di fretta, non mi potrebbe mica imprestare i suoi attrezzi per guidare il traffico?”Il vigile, sogghignando sotto i baffi, stette al gioco e rispose: “Mi sembri simpatico, ma fai attenzione. Io ti terrò d'occhio.”Con il fischietto in bocca e la paletta nella zampa, il gatto iniziò: “Alt! A destra! Alt! A sinistra! Gira di qua! Vai di là! Fate tutti il girotondo!” Così facendo aveva bloccato tutto il traffico e il semaforo si sbellicava dalle risate lampeggiando rosso, verde e giallo.Nonostante tutto questo putiferio, la scolaresca attraversò la strada ringraziando cortesemente il semaforo, il Signor Vigile e, ovviamente, anche il Gatto Mezzo Matto.In fila per due lungo il viale alberato, entrarono nel parco. In coda c'era un piccolo elefante grigio che controllava che tutti tenessero il passo e la fila.Una volta giunti nel prato centrale e posati gli zainetti, via libera per tutti che ora potevano saltare, correre e giocare sull'erba.L'elefantino teneva tutti sott'occhio: “Attenzione gattini! Non avvicinatevi troppo al laghetto perché se ci cascate dentro vi devo ripescare io.”Ma come se nulla fosse, i gatti si rincorrevano, facevano capriole e si divertivano a più non posso. Anche i bambini giocavano con loro e qualcuno faceva volare aquiloni di diversi colori e forme che tutti guardavano a naso in su.In tutta questa gioiosa festa, il Gatto Mezzo Matto, che spesso faceva come voleva, per copiare i bambini decise di aprire l'ombrello e volò in cielo come un aquilone.Una forte folata di vento lo fece svolazzare un po' a destra e un po' a sinistra. Improvvisamente, l'ombrello si chiuse e il Gatto Mezzo Matto finì preciso nel laghetto con tutti gli aquiloni.“Splash! Splush! Splish! Splesh!” E miagolii a non finire.“Oh no! Aiuto. Aiuto. Aiuto. Salvate il Gatto Mezzo Matto!”Per fortuna, sotto la sponda ovest del laghetto c'era il famoso Bagno Gorgonzola, dove i topolini della zona andavano a prendere il sole in compagnia. A questo trambusto si allertarono e si resero conto immediatamente che c'era da fare un salvataggio. Non c'era tempo da perdere! Senza esitazione, si tuffarono nel laghetto e aiutandosi l'uno con l'altro, salvarono il Gatto Mezzo Matto..Tutta la scolaresca tirò un miagolio di sollievo, mentre i topini, molli fradici ma contenti, si misero a saltellare gioiosamente.L'elefantino, che non si era nemmeno dovuto bagnare, ringraziò i topolini che stavano già giocando a nascondino con i gatti.E il Gatto Mezzo Matto? Beh, come se nulla fosse, si asciugava ai raggi del sole in disparte, osservando le nuvole in cielo che sorridendo e danzando gli facevano l'occhiolino.In quel giorno magico di primavera, il picnic si trasformò in una grande avventura e, a pancia piena, i gatti si incamminarono verso la scuola.Il fatto sta che in ogni zainetto si era infiltrato un topolino, che voleva andare a vivere con un gatto, perché ormai erano tutti diventati amici.Con la consueta fantasia e un pizzico di magia, da allora gatti e topi si vollero un gran bene e andarono a scuola tutti insieme.“Non si era mai vista una classe così allegra”, diceva l'elefantino.E il Gatto Mezzo Matto? Lui dopo il tuffo nel laghetto, non parlò più a saltelli e le parole le scriveva diritte, ma con i suoi nuovi amici topolini si divertiva a colorare la lavagna con la cimosa.Matto sì, ma solo a metà!

Storie Sotto Le Stelle Podcast
Le Rose Del Castello Incantato (Letto In Italiano) | Stories Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

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Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 11:30


LE ROSE DEL CASTELLO INCANTATO  C'era una volta un castello, ormai abbandonato da tempo, circondato da un grande giardino; solo due giardinieri erano rimasti a curarlo    e coltivare i fiori. Le rose, con i loro colori vivaci, brillavano in ogni stagione sul verde dei prati e nelle aiuole. Il castello dominava una vecchia cittadina. In lontananza appariva magnifico, e forse lo era stato."Che segreti ci saranno dentro il castello?" si chiedevano le rose.Una sera, dopo il tramonto, ne parlarono con le lucciole, anch'esse curiosissime per natura. La Rosa Rossa, che era sempre la più avventurosa del gruppo, si avvicinò sussurrando alle lucciole con voce sicura e vellutata: ”Amiche, che ne dite di un'avventura nel castello stasera?"La lucciola più brillante, Lucilla, rispose con entusiasmo: "Sarebbe divertente di sicuro! Ma come faremo ad entrare?""Ah, ho sentito i giardinieri parlare di una chiave nascosta sotto la terza pietra vicino al vecchio pozzo," disse la Rosa Gialla, unendo e sfregando i petali come se stesse condividendo un segreto prezioso.La Rosa Blu intervenne timidamente, "Ma dobbiamo fare attenzione, ho sentito dire che il castello nasconde misteri antichi e spiriti giocosi."Lucilla rise lievemente, "Oh, non temere, Rosa Blu. Con la nostra luce e la vostra bellezza, nessun mistero potrà resisterci!""E se incontriamo qualche ostacolo?" chiese la Rosa Bianca, sempre la più prudente del gruppo.“Li affronteremo tutti insieme," rispose la Rosa Rossa con determinazione. "Dopo tutto, non siamo solo fiori e insetti, siamo gli esploratori del castello incantato!"La decisione fu presa e nella notte buia e magica, con coraggio si incamminarono per il sentiero che portava all'ingresso del castello. Dopo una breve sosta al pozzo per procurarsi la chiave, si avvicinarono silenziosamente al grande portone. Aperta la serratura, spinsero con tutta la loro forza e con fatica, riuscirono a socchiuderlo. Un suono arrugginito e graffiante risuonò:SCREEEK. CRREEK. SCREEK.Tutti i gechi, mangiatori d'insetti, si spaventarono e correndo su e giù per i muri del castello fuggirono via in un battibaleno insieme ai pipistrelli.Le lucciole, seguite dalle rose sgattaiolarono nel grande atrio, dove un soffitto altissimo era decorato con i più fantastici disegni; ai lati si ergevano statue maestose e fantastiche — un brivido di magia fece tremare i petali delle rose. Proseguendo tutte insieme, entrarono in un salone immenso, che sembrava un museo: armature di soldati medioevali armati di spada da un lato, e di samurai giapponesi con le loro Katane affilate e luccicanti dall'altro.Ogni stanza del castello era affascinante e ricca di storia, e ce n'erano tantissime! Saloni, corridoi, scale, e stanze segrete da scoprire. Le esploratrici rimasero incantate ogni volta che aprivano una porta o giravano un angolo, ma quando si accorsero che stava arrivando la prima luce dell'alba, le rose corsero via per tornare nel giardino e le lucciole, diventate invisibili, sparirono nell'aria. Nella fuga, le rose inciamparono l'una con l'altra, e una nuvola di petali persi, di vari colori, svolazzò nell'aria. Per fortuna i giardinieri, correndo in soccorso, li rincollarono con la rugiada. Ormai avevano scoperto il furto delle chiavi e il gran movimento della notte. Tutti i fiori e gli insetti del giardino, al risveglio, si bisbigliavano l'uno con l'altro il racconto della magica notte:"Quali segreti da scoprire ci saranno ancora nel castello?"La sera successiva, non ci furono discorsi. Davanti all'ingresso del castello c'erano le rose e le lucciole, ma anche tulipani, coccinelle, grilli, gigli, api, farfalle, camelie, cavallette e anche due girasoli, alti ed imponenti, che si misero davanti al gruppo.Di nuovo il gran cigolio:SCREEEK. CRREEK. SCREEK.Entrati, tutti insieme, salirono una larga scalinata. In cima c'era un tunnel buio con in fondo una grande porta intarsiata che, toccata dai due girasoli, si aprì magicamente. All'interno, una meraviglia! Un grande salone polveroso che conteneva scaffali traboccanti di libri grandi, piccoli, e pure medi. Era la libreria segreta del castello! Sorprendentemente, c'era un gran movimento: i libri saltavano da uno scaffale all'altro, scuotendosi la polvere di dosso e le parole uscivano dalle pagine aperte e in tutto il salone inizió un gran chiacchierio. Ogni libro voleva dire la sua perché era da tanto tempo che nessuno li leggeva o ascoltava. Una delle rose, insieme a una camelia, si stavano riposando e chiacchieravano su una panca di legno, quando da uno scaffale un piccolo libro per bambini cadde sulla corolla della rosa. “Oh, oh, oh, chi è il colpevole?” esclamò quasi divertita ed, allo stesso tempo, un'idea venne ai due fiori facendo illuminare i loro petali di gioia. “Meraviglia delle meraviglie!” disse la rosa, ”Dobbiamo fare in modo di far conoscere questa biblioteca, a tutti i bambini e gli abitanti della cittadina. Ognuno di questi libri polverosi non aspettano altro che essere aperti, letti e custoditi con cura!” Così all'alba il gruppo di esploratori mentre ritornavano nel giardino stavano già studiando un piano d'azione per la notte successiva.Arrivò di nuovo il tramonto e con esso la notte e la sua magia. Quella sera, davanti alla scalinata del castello c'erano davvero tutti: le rose e le lucciole, tulipani, coccinelle, grilli, gigli, api, farfalle, camelie, cavallette e i due girasoli della notte precedente ma anche dalie, iris, millepiedi, gerani, coleotteri, petunie, ragni e pure i due giardinieri che oramai erano in combriccola e d'accordo sul da farsi.Ancora una volta il grande portone fu aperto con il solito gran cigolio:SCREEEK. CRREEK. SCREEK.Una volta entrati, tutti insieme salirono la scalinata e percorsero il tunnel buio fino alla libreria. All'ingresso questa volta apparve il vecchio custode libraio, che era lì da tempi immemorabili e che la sera precedente non si era fatto vedere perché voleva osservare cosa sarebbe successo. I suoi capelli erano grigi, indossava un mantello stinto dall'uso e tutto ricoperto di ragnatele, due mezzi guanti bucherellati e un paio di occhialini calati sul naso, senza i quali non ci vedeva da qui a lì. Intimoriti, gli abitanti del giardino si fermarono, eccetto le rose che inchinandosi salutarono il vecchio libraio ed espressero, a nome di tutti, il desiderio di aprire il castello ai bambini —  in particolare la libreria incantata, dove i libri potevano essere consultati, letti e apprezzati da tutti quanti nel paese. Cosa ne pensava di questa idea il vecchio libraio custode di antichi segreti? “Questo e' un castello incantato” disse, “con la buona volontà tutto si può avverare!”Non si perse tempo e la comitiva inizio subito con i preparativi. Nella nottata spolverarono e riorganizzarono gli scaffali e all'alba erano rimasti solamente i ritocchi finali. I giardinieri si vestirono da maggiordomi, con tanto di abito scuro, guanti bianchi e scarpe nere, per ricevere all'ingresso i bambini. Le rose andarono dall'estetista per lisciarsi i petali e accorciare le spine: il loro compito era di accompagnare le bambine e i bambini curiosi e fornire tutte le informazioni che i piccoli visitatori volevano sapere.Ormai tutto era pronto. I giardinieri maggiordomi, le rose e tutti gli abitanti del giardino entrarono in azione. I piccoli visitatori rimasero a bocca aperta, impressionati dalle armature, i dipinti e i passaggi segreti. Ma una volta giunti nel salone della libreria, non persero tempo e iniziarono a scegliere i libri da leggere. I girasoli, arrampicati su due scalette, controllavano dall'alto che il libri saltassero dagli scaffali nelle mani e gli zainetti di coloro che li avevano richiesti. All'uscita, i maggiordomi facevano un grande saluto di ringraziamento ad ogni visitatore consegnando tre dolcetti: due da sgranocchiare e uno da regalare a qualcun altro.Il castello incantato era tornato ai suoi splendori e dappertutto si raccontavano storie e meraviglie del suo passato mentre le rose e le lucciole soddisfatte erano diventate le guardiane del giardino, insieme ai due fidati giardinieri. Che bella avventura avevano iniziato insieme! “Avanti, avanti, accomodatevi, piccoli esploratori del castello incantato! Scegliete un libro e una nuova avventura inizierà immediatamente!” — diceva un cartello all'ingresso del giardino fiorito: “Siete tutti benvenuti!”

Storie Sotto Le Stelle Podcast
Pedalando Verso Le Stelle (Letto In Italiano) | Stories Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

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Play Episode Listen Later Jun 9, 2024 9:15


Pedalando Verso Le StelleUn bel giorno, nelle piazze della città di Ciclopoli, si videro dei grandi cartelloni che pubblicizzavano una corsa in bicicletta; tutti potevano partecipare, da zero anni in su. Non c'erano molte informazioni ma si suggeriva agli interessati di rivolgersi all'Associazione Biciclette Con Le Ruote, locata in via dei Manubri Numero Otto, dietro al parco giochi.I cittadini si informarono. La partenza era prevista per il primo sabato di Giugno dal Piazzale dell'Osservatorio Astronomico, accanto alla Biblioteca Comunale. L'arrivo era sulla cima della Collina dei Sogni e in premio una stella per tutti coloro che avrebbero tagliato il traguardo.Le iscrizioni erano già iniziate ed ovviamente erano gratuite per tutti. Molte furono le richieste di partecipazione. Si faceva un gran parlare dell'evento e tutti gli abitanti di Ciclopoli, animali compresi, volevano dare una mano. I volontari certamente non mancavano.Finalmente il giorno della partenza arrivò e la città si trasformò in una grande festa. Si sentiva un gran chiacchiericcio dai balconi delle case e persino dalla cupola dell'Osservatorio Astronomico, dove alcuni abitanti erano saliti per assistere alla partenza. Gli spettatori da ogni dove incitavano i partecipanti alla gara. Ai tricicli furono legati dei piccoli aquiloni dai colori vivaci per non perdere di vista i ragazzini. Nel parco giochi, dove c'era il teatrino stabile della città, le marionette si affacciarono per guardare a loro volta lo spettacolo; i fili si misero in movimento e un battito di mani riempì l'aria. Le campane delle chiese suonarono a festa. Tutti i partecipanti erano pronti al via con bici, monocicli e tricicli, e tutti insieme formavano un vario e numeroso gruppo. La partenza avvenne nonostante la grande confusione.Per fortuna, alcuni cerbiatti prestavano servizio lungo il percorso della gara. Avevano un megafono e indossavano una cuffia speciale, che funzionava con trasmissione vocale per comunicare fra di loro. Delle nuvolette a spasso nel cielo sereno facevano da assistenti di gara volanti disegnando delle frecce che indicavano la strada ai corridori ad ogni incrocio.Poco dopo la partenza, un cerbiatto prese il megafono: “Attenzione, attenzione, il nonno con la giacca verde ha bucato.” Tutti si fermarono ad aspettare che la ruota fosse riparata. Poco dopo un secondo cerbiatto: “Fermi tutti! Il ragazzino con i pantaloncini gialli deve fare la pipì.” Un'altra mini fermata e poco più avanti la prima sosta di rifornimento. Panini, dolcetti e frutta erano già pronti per essere distribuiti e tutti erano in fila per rifocillarsi. Dei fiori dal gambo lungo che indossavano grembiuli multicolore servivano i ciclisti man mano che arrivavano. Dopo un gran mangia e bevi si ripartì di gran carriera.Un piccolo leprotto stava correndo fra i cespugli ai bordi della strada, ed ecco che un ragazzino con la maglietta viola, curioso com'era, uscì dal percorso di gara, per inseguirlo. Il cerbiatto nelle vicinanze prese il suo megafono: “Nuova comunicazione! Stop, fermi tutti, un ciclista è andato al di fuori del percorso,” si affrettò a raggiungerlo e lo riaccompagnò sulla strada. Di nuovo tutti in sella. Pedala, pedala, giunsero al grande Prato Della Felicità pieno di fiori dove i nonni si persero dietro le farfalle e i bambini si sdraiarono a riposare. Il tempo passava. “Corriamo, corriamo, la cima è ancora lontana.” dissero i nonni. Gufi, marmotte, scoiattoli e martore iniziarono a seguire i corridori incitandoli. Intanto, il cerbiatto in avanscoperta: “Aiuto, la nonna con la gonna rosa è caduta,” ma per fortuna niente di rotto e la corsa riprese spedita.I ciclisti più veloci arrivarono contenti per primi in vetta alla Collina Dei Sogni nel primo pomeriggio. Il resto del gruppo giunse al tramonto, quando faceva già buio. Era più tardi del previsto e a quel punto non si poteva tornare in città. Come potevano passare la notte lassù? Non avevano rifornimenti e tantomeno coperte e sacchi a pelo. Gli animali che erano al loro seguito capirono il problema, e dal casolare più vicino procurarono latte e formaggio per tutti. Mangiarono in abbondanza e stanchi, si sdraiarono sul prato intorno alla cima dopo aver parcheggiato le biciclette. Era un po' freschino. Nell'aria notturna un grande brusio. Le stelle stavano decidendo il da farsi. Si presero per mano e trasformarono il cielo in una grande coperta. Che meraviglia, un tepore avvolse tutti i ciclisti che si addormentarono.Improvvisamente, mentre tutto sembrava tranquillo, prima un lampo, poi un tuono e un soffio potente come provocato dal respiro di un gigante dall'alto della collina. Niente paura, è solo l'allarme antifurto automatico per svegliare i ciclisti addormentati. Svegli e con le orecchie ben tese ad ascoltare, sentirono uno strano tintinnio che proveniva dal parcheggio gratis dietro la curva. Questo creò uno scompiglio tra i partecipanti alla gara che saltarono in piedi e corsero verso il parcheggio facendo in tempo a vedere delle gazze ladre, ma proprio ladre davvero: ladre di biciclette. Avevano infatti appena rubato loro molti pezzi: bulloni, campanelli, catene, manubri, cerchi e raggi, portandoli via in volo.“Che disastro! E adesso che facciamo?I cerbiatti non si persero d'animo e con i loro potenti mezzi a disposizione inviarono un S.O.S. a un anziano falegname, e anche fabbro del villaggio vicino. Ricevuto il segnale, non esitò un istante e partì per il soccorso con la sirena accesa sul suo furgoncino da lavoro. Prima dell'alba tutte le biciclette, monocicli e tricicli di ogni sorta erano stati con destrezza e velocità riparati — al meglio che la situazione permetteva. Ma fatto sta che dal primo all'ultimo i ciclisti poterono ripartire alla volta di Ciclopoli. I loro mezzi rimessi come fosse possibile, saltellando e zoppicando in qua e là andavano giù per la discesa e tutti ridevano a crepapelle.Che gran divertimento! Ognuno portava con sé il premio promesso in ricordo della gara ciclistica sulla Collina Dei Sogni: una stella luccicante ed anche un pezzetto della coperta fatta di cielo della notte precedente.E le Gazze Ladre? Beh, da anni stavano lavorando alla costruzione delle loro biciclette e la gara con pernottamento sulla collina offrì loro un'opportunità da non perdere. Le loro bici furono completate e quella sera stessa, vennero viste pedalare verso il tramonto e sparire all'orizzonte.

Crime & Comedy
Maddie Clifton - Sotto il Letto - C&C Capsule - 50

Crime & Comedy

Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 55:43


Maddie Clifton scompare nel nulla a 8 anni. Una settimana dopo la madre di Josh Phillips, un quattordicenne che vive di fronte ai Clifton, fa una macabra scoperta sotto il suo letto. Un iter giudiziario giusto, ma impietoso, porta alla condanna di Josh, spezzando la seconda vita di questa storia. La spada delle giustizia cade impietosa e non guarda in faccia a nessuno, forse comportamenti più assennati e ragionati avrebbero portato a un epilogo meno angosciante e umanamente più sensato per questa brutta storia. --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Editing - Ilaria Giangrande: https://www.instagram.com/ilaria.giangrande/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:00:49) | Sigla (00:01:03) | Maddie Clifton, una brutta storia (00:02:07) | Ringraziamenti Patreon (00:04:02) | Maddie Clifton scompare nel nulla (00:14:50) | Maddie Clifton è sotto il letto di Josh Phillips (00:29:23) | La condanna a vita di Josh Pillips per la morte di Maddie Clifton (00:50:59) | I nostri Patreon Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Arroe Collins Like It's Live
Singer Songwriter Actor R Letto From Season 25 Of NBC's The Voice

Arroe Collins Like It's Live

Play Episode Listen Later Apr 8, 2024 9:45


RLETTO created his stage name in an artist development class by combining the first letter of his name with his last name and adding an "O" at the end to let the name roll off the tongue a bit better. RLETTO took on band, choir and drama early in high school and then auditioned for Berklee College of Music, where he received a scholarship that granted him 75% of his four-year program. After graduating, he started to book large music festivals, music video shoots and recording sessions to establish a name for himself, all while saving money to move to Los Angeles. RLETTO has now been in L.A. since 2022 and has had the honor of working as a talent assistant for MTV Push, Cardi B, Lil Nas X, BET and more. RLETTO discovered his love for combining melodic rap and singing, which he is excited to bring to "The Voice."Become a supporter of this podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arroe-collins-like-it-s-live--4113802/support.

Arroe Collins
Singer Songwriter Actor R Letto From Season 25 Of NBC's The Voice

Arroe Collins

Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 9:45


R LETTO created his stage name in an artist development class by combining the first letter of his name with his last name and adding an "O" at the end to let the name roll off the tongue a bit better. RLETTO took on band, choir and drama early in high school and then auditioned for Berklee College of Music, where he received a scholarship that granted him 75% of his four-year program. After graduating, he started to book large music festivals, music video shoots and recording sessions to establish a name for himself, all while saving money to move to Los Angeles. RLETTO has now been in L.A. since 2022 and has had the honor of working as a talent assistant for MTV Push, Cardi B, Lil Nas X, BET and more. RLETTO discovered his love for combining melodic rap and singing, which he is excited to bring to "The Voice."Become a supporter of this podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arroe-collins-unplugged-totally-uncut--994165/support.

Italiano Automatico Podcast
Episode 606: Perché Ho Letto Più di 400 Libri Negli Ultimi 10 Anni? | Imparare l’Italiano

Italiano Automatico Podcast

Play Episode Listen Later Feb 5, 2024 18:05


Nel podcast di oggi ti svelerò i motivi per cui non ho mai smesso di leggere libri e le ragioni per cui ti consiglio di fare lo stesso. Sono sicuro che questa abitudine trasformerà per sempre la tua vita. Questo sarà per te anche un ottimo esercizio di ascolto in italiano che ti permetterà di migliorare la tua comprensione della lingua. Capitoli del podcast:0:00 Introduzione1:03 Il primo libro2:53 Non Ti Serve Reinventare La Ruota5:09 Motivazione Per La Vita9:10 Capire Che Tutti Possiamo Migliorare E Cambiare In Meglio 17:13 Conclusione