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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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    • Jan 13, 2023 LATEST EPISODE
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    Intervista ad Anita Pili, l’Assessore all’Industria della Regione Sardegna

    Play Episode Listen Later Jan 13, 2023 9:27


    Il 13 ottobre 2022 la Regione Sardegna ha stanziato 14 milioni di euro a favore di misure per l'autoconsumo di energia A seguito degli aumenti del costo dell'energia elettrica, con la Legge regionale n. 15 del 13 ottobre 2002, la Sardegna ha stanziato 14 milioni di euro a favore di misure di autoconsumo. Il Testo prevede una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Ogni anno 5 milioni saranno destinati al reddito energetico e 2 alle comunità energetiche. Autoconsumo L'autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco ad esempio nella propria abitazione o in uno stabilimento produttivo, l'energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni. Normativa L'autoconsumo di energia si può realizzare a tre livelli: individuale, collettivo e di comunità Le ultime due tipologie, autoconsumo collettivo e comunità energetica, sono state introdotte con la Legge n. 8/2020 di conversione del Decreto Milleproroghe del 30 dicembre del 2019. Il Decreto ha anticipato l‘attuazione della Direttiva 2018/2001/RED II consentendo di fatto di costituire l'autoconsumo collettivo. Successivamente, è stato emanato il Decreto legislativo n. 199 del 2021, che avrebbe recepito in modo completo la Direttiva,ma è ormai decaduto. Invece, con la legge n. 34 del 2022 (di conversione del Decreto Energia n. 17/2022) sono state introdotte nuove misure come il contrasto alla povertà energetica, il reddito energetico, e la semplificazione delle procedure di autorizzazione degli impianti fotovoltaici e altre fonti rinnovabili. Autoconsumo collettivo La Direttiva 2018/2001 definisce l' autoconsumo collettivo e la comunità energetica. Nel primo caso si tratta di un gruppo di almeno due clienti finali che si trovano nello stesso edificio e producono energia rinnovabile per il proprio consumo. Inoltre, il gruppo di autoconsumo può immagazzinare o vendere l'energia elettrica purché tali attività non costituiscano l'attività commerciale o professionale principale. In tal modo, il cliente finale diventa un prosumer, consumatore e produttore allo stesso tempo. Uno degli obiettivi principali della misura è quello di favorire l‘utilizzo di energia da fonte rinnovabile nel momento in cui viene prodotta. Invero, la condivisione dell'impianto aumenta la probabilità dello sfruttamento dell'energia nei momenti di picco della sua produzione. Un' altro scopo, non meno importante, è l'autosufficienza. Infatti, è fondamentale predisporre, prima dell'installazione dell‘impianto, un bilancio energetico, una analisi sulle quantità di energia in entrata e in uscita. Un elemento centrale per il perseguimento dell'autosufficienza è lo stoccaggio attraverso sistemi di accumulo che devono essere installati all'interno dell‘edificio in cui si trova l'impianto. Il contratto con cui i soggetti si associano per formare un gruppo di autoconsumo collettivo è di diritto privato. Per questo motivo mantengono in ogni caso i loro diritti di clienti finali, tra cui quello di poter scegliere il proprio fornitore di energia e recedere dal contratto di condivisione dell'energia in ogni momento. Comunità di energia rinnovabile La comunità di energia rinnovabile è un soggetto giuridico autonomo che ha la proprietà e sviluppa impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabile. Il soggetto giuridico è fondato su base aperta e volontaria da parte di membri o azionisti che si trovano nei pressi in cui è situato l'impianto. I membri possono essere persone fisiche, PMI o le autorità locali, comprese le amministrazioni comunali. L'obiettivo della comunità energetica è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari. Incentivi e aspetti burocratici Per le configurazioni di autoconsumo sono previsti benefici fiscali ed economici come il corrispettivo unitario, la tariffa premio o, in alternativa, il meccanismo dello scambio sul posto. Nonostante gli incentivi, fino a giugno del 2022, su 100 comunità energetiche mappate solo 16 hanno completato l'iter di attivazione presso il GSE e solo 3 hanno ricevuto gli incentivi statali. ( Appunti/ Tra difficoltà: la ricezione di informazioni da parte dei distributori locali sull'ambito di sviluppo delle CER, i ritardi del GSE nell'iter di registrazione presso il proprio portale e nell‘elargizione degli incentivi, i preventivi onerosi per gli allacci in rete) Anche in Sardegna, i Comuni di Villanovaforru e Ussaramanna hanno costituito una comunità energetica trovando diversi ostacoli .Appunti/ ad esempio, tempi Tempi lunghi allaccio. )nuovo

    LIVE with Katarina: International Summer Week 2022

    Play Episode Listen Later Jan 13, 2023 14:46


    Katarina Winkler is 24 years old, and currently lives in Frankfurt, Germany. She works as a special pedagog, and actively trains in karate. Apart from that, she has briefly been involved in different volunteering projects - for example, in Croatia, where she originally comes from. Wanting to travel and explore different cultures, Katarina came to Cagliari, Sardinia, in July 2022. Here, she helped the local association TDM 2000 organize its annual International Summer Week. During her one-month volunteering service in Cagliari, she was involved in participant care and communication. International Summer Week 2022 gathered together around 140 participants from different countries. Katarina's main responsibilities were to provide them with all necessary information for a successful event, help them out in case of any doubts and questions, and keep them feel welcome throughout the festival. Katarina thinks that this experience, the challenges and lessons learned along the way definitely helped her improve both on a personal and professional level. It was a great chance to meet people from all around the world, and become acquainted with other cultures, traditions and habits. Why everyone should try ESC This was Katarina's first experience doing a short-term European Solidarity Corps volunteering project. And, while for now she is settled back in her home in Germany, she believes that she might do another ESC project in the future - perhaps in a more Northern country. Of course, she realizes moving abroad and being involved in a project with new people in a new place can be a bit scary and challenging. However, she believes the lessons learned along the way can truly be rewarding, so she recommends this experience for other youngsters as well. If you're interested in more stories about volunteering, listen to other episodes of the LIVE project podcast on Unica Radio!

    Per anni è stata bersagliata dai bulli a scuola, sbeffeggiata e derisa per il suo peso

    Play Episode Listen Later Jan 12, 2023 18:02


    “Così ho sconfitto e perdonato i bulli”. Al liceo artistico di Cagliari la testimonianza di una vittima dei violenti Natascia Curreli e dell'avvocato Gino Emanuela Melis: “Il cyberbullismo non è uno scherzo” Ma poi Natascia Curreli ha trovato la forza di reagire e di andare nelle scuole a raccontare la sua esperienza di vita. Così, insieme all'avvocato Gino Emanuele Melis, nell'aula magna dell'istituto ha incontrato oltre 400 studenti del liceo artistico “Foiso Fois” di Cagliari. L'incontro sul tema “Diamoci del Tu. Incontro/dibattito sui nuovi media, benedetti o maledetti? Reputazione digitale, bullismo e cyberbullismo profili giuridici e sociali”, è stato fortemente voluto dalla dirigente scolastica Nicoletta Rossi. Molto toccante è stata la testimonianza di Natascia Curreli: “Sono originaria di Sedilo e per anni ho ricevuto insulti pesanti. C'era chi mi chiamava scrofa, chi balena, chi mongolfiera. A un certo punto a queste parole si sono aggiunti altri gesti come la gomma da masticare messa nei capelli o addirittura un ramo che mi è stato lanciato sul volto causandomi una ferita. Così, dopo anni di silenzio, ho raccontato tutto alla mia famiglia e quando ho parlato sono stata meglio. Ancora oggi ricevo delle offese sui social ma ho trovato la forza di raccontare quello che mi è successo. Non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto, da poco ho incontrato una ragazza che mi bullizzava e mi ha chiesto scusa”.Ha dispensato tantissimi consigli pratici offrendo la sua testimonianza Gino Emanuele Melis avvocato del Foro di Cagliari e campione sportivo a livello nazionale e internazionale di Karate”: “Il bullismo – racconta l'avvocato – non esiste come reato ma sono le condotte ripetute di cui si compone a essere perseguibili penalmente. A scuola con gli studenti facciamo prevenzione perché il bullismo è un cancro sociale e devono essere aiutati sia le vittime che i bulli. In tribunale ho difeso anche ragazzi accusati di danneggiamenti che hanno capito l'errore e hanno rimediato al fatto o ancora un ragazzo minacciato di morte da un gruppo di “bulli”.Ci sono una serie di condotte che sono punibili come reati più o meno gravi. Vi è lo stalking punito fino a sette anni o anche l'estorsione. Per bullismo si intende qualsiasi condotta intenzionale volta ad annientare un mio pari, la volontà di far del male al mio prossimo. Deve essere un'azione ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo ha la stessa definizione ma sono eventi compiuti attraverso le piattaforme digitali'. Il convegno con gli studenti, organizzato dai docenti Gian Luigi Pittau, Romina Porcu, Marzia Meloni, Stefano Zorco e Vincenzo Rodì, è riuscito a fornire loro gli strumenti e le conoscenze sull'utilizzo dei nuovi media e delle nuove piattaforme digitali. “Bullismo e cyberbullismo – spiegano i docenti Gian Luigi Pittau, Stefano Zorco e Vincenzo Rodì, - sono le minacce più temute dagli adolescenti italiani, subito dopo violenze sessuali e droghe e si sono accentuati in questi ultimi due anni di pandemia. Ma per i maschi nella fascia di età tra i 13 e i 15 anni il bullismo sale al secondo posto dopo le droghe. La violenza tra pari è dunque una realtà quotidiana per la Generazione Z. Ben il 60% degli oltre 8mila ragazzi e ragazze delle scuole secondarie in tutta Italia coinvolti dall'indagine ha affermato di aver assistito ad atti di bullismo e cyberbullismo”.

    Passaggi d’Autore 2022 – Intervista a Francesco Bussalai

    Play Episode Listen Later Jan 11, 2023 5:27


    Il regista nuorese, ospite di Passaggi d'Autore a Sant'Antioco racconta su Unica Radio il suo docufilm Arbores Durante il 1800, una speculazione selvaggia guidata dal governo piemontese dei Savoia, rade al suolo l'ottanta percento dei boschi della Sardegna. Nel 1861 il Regno di Sardegna si trasforma in Regno d'Italia e la Sardegna paga il suo tributo al nuovo Stato diventando, ormai brulla, l'Isola delle pecore. Oggi, dopo gli speculatori, i taglialegna, i carbonai, gli incendi, la foresta ricresce. È questa la storia raccontata nel docufilm del regista nuorese Francesco Bussalai intitolato Arbores e presentato a Sant'Antioco durante il Festival Passaggi d'Autore. Bussalai racconta: "Questa è una storia nata prima dei mezzi di riproduzione delle immagini: la fotografia è di metà Ottocento e i primi fotografi che arrivano in Sardegna vedono già una Sardegna deserta. Non c'è pittura naturalistica di quegli anni. Chi ha raccontato queste storie è stata Grazia Deledda, anni dopo che sono successe, come nel racconto Nostro padrone. Ed è un argomento che lei conosceva bene, visto che il padre di mestiere tagliava i boschi, gli alberi" Filmmaker ed ex-economista, Francesco Bussalai è nato a Nuoro nel 1965. Dopo la laurea in Economia all'Università di Cagliari e il Master in Economics alla University of York (GB), per 18 anni ha lavorato come esperto del mercato del lavoro per la Regione Sardegna. Inventa e realizza per l'Agenzia Regionale per il Lavoro la manifestazione “Il Cinema racconta il lavoro”. Negli stessi anni realizza ‘Cancelli di fumo', storia onirica sulla Manifattura tabacchi di Cagliari e altri corti d'autore e documentari come “Il pranzo di Alice”, “Chiloè” e “Vietato attraversare i binari” che partecipano a festival in tutto il mondo, vincendo numerosi premi. Nel 2015 lascia il lavoro alla Regione e intraprende un viaggio negli Stati Uniti che lo porterà a realizzare il lungometraggio Re-legalized, partecipando al dibattito sulla legalizzazione della cannabis in Italia.

    Nuoro nel periodo fascista pt. 11

    Play Episode Listen Later Jan 10, 2023 7:49


    Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del Novecento, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.

    Il Partito Comunista Italiano: la scissione di Livorno

    Play Episode Listen Later Jan 9, 2023 10:23


    La scissione dei comunisti dal PSI avvenne sui famosi «21 punti» di Mosca. Rivoluzionari e riformisti, a Livorno la scissione. l'obiettivo principe restava l'estensione della rivoluzione proletaria su scala mondiale, l'Italia non poteva che farne parte con la fondazione del Pci. La mattina del 16 gennaio avvenne uno degli interventi più importanti nel processo scissionistico, che fu la relazione presentata dal delegato del partito comunista bulgaro Christo Kabakčiev. La spaccatura e le critiche di Turati furono un altro fondamento per la scissione. Il testo scritto in francese e tradotto poi letto da Francesco Misiano, evidenzia con durezza la disastrosa condizione socio-economica dell'Italia e l'unica via per scongiurare la crisi da percorrere era quella massimalista e rivoluzionaria, estromettendo dai partiti qualunque figura riformista, un ostacolo alla realizzazione del proletariato. il primo congresso del partito comunista italiano 21 Gennaio 1921 avviene quindi il primo congresso del Partito Comunista Italiano che vede quindi la sua nascita ufficiale. A Firenze sei giorni dopo, venne sancita la nuova denominazione di Federazione Giovanile Comunista Italiana che confluiva quindi nella distaccata organizzazione dei giovani socialisti. Quali furono i risvolti successivi alla nascita del nuovo partito? Cosa ha comportato la persecuzione fascismo e come il partito comunista ha contribuito alla liberazione dell'italia.

    Cagliari: approvata la mozione per la tutela della bigenitorialità

    Play Episode Listen Later Jan 7, 2023 13:35


    La commissione Pari Opportunità approva all'unanimità la mozione "interventi finalizzati al sostegno della bigenitorialità". Approvata all'unanimità la mozione "interventi finalizzati al sostegno della bigenitorialità" nella seduta della Commissione pari opportunità dello scorso 21 dicembre 2022. È stato preparato un documento che impegna il Sindaco e l'amministrazione comunale ad avviare un programma per garantire a entrambi i genitori le stesse possibilità. Con le stesse possibilità per i genitori si intende di mantenere un rapporto stabile con i minori. Il fine del documento è di rimuovere gli ostacoli di carattere economico e sociale che impediscono l'accesso ai servizi dedicati alle famiglie e ai minori. Molto spesso a seguito di separazioni tra coniugi possono emergere situazioni di fragilità legate al disagio abitativo e non vi è nessun supporto. “I figli minorenni - il commento della Presidente della Commissione Pari Opportunità Stefania Loi - hanno diritto a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori anche qualora fossero separati o divorziati. Un divorzio o una separazione possono lasciare danni nei minori, danni spesso non riconosciuti e per questo persino più pericolosi”. La Commissione Pari Opportunità ha analizzato i dati delle separazioni e divorzi nel territorio di Cagliari dal 2011 al 2020. E da questa analisi è emerso un notevole aumento nel corso degli anni delle separazioni e dei divorzi. “Abbiamo votato - ha aggiunto Stefania Loi - una mozione che impegna la Giunta a promuovere tutte quelle azioni a tutela della salute complessiva del minore, dal tema affettivo fino alla questione abitativa. E, poiché le separazioni sono in crescita, la situazione ci è parsa difficile. Ecco perché urge affrontarla con decisione”. Una tematica di attualità è che sempre più spesso i figli minori subiscono le conseguenze di una bigenitorialità compromessa o limitata a seguito della rottura delle relazioni familiari. Gli effetti che può comportare sui minori sono difficoltà psicologiche, relazionali e sociali. Per questo motivo la Commissione Pari Opportunità ha deciso di intervenire e predisporre una risposta concreta. La commissione nella mozione vuole garantire il diritto del minore a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori. Il Comune di Cagliari, come già predisposto in altre realtà italiane, intende impegnarsi per portare avanti obiettivi finalizzati al sostegno dei genitori separati. Uno dei temi considerati dalla commissione è che uno dei due genitori viene privato della casa coniugale e di regola tenuto a pagare un assegno di mantenimento. Queste spese potrebbero far trovare in difficoltà economiche e con la necessità di reperire un'abitazione temporanea una delle due parti. Nel documento redatto dal Comune di Cagliari un punto di notevole importanza è che un genitore separato debba incontrare i propri figli. Ma soprattutto che debba farlo in luoghi idonei a proseguire l'esercizio della propria funzione genitoriale. Il documento redatto è suddiviso in 5 punti. Il primo punto del documento è garantire l'effettività del principio della bigenitorialità e il diritto del minore a mantenere un rapporto con entrambi i genitori. Invece il secondo intende rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che impediscono l'accesso ai servizi dedicati alle famiglie e ai minori. E ciò può rendere più complesso l'effettivo esercizio della bigenitorialità. Il terzo ha lo scopo di promuovere il coordinamento e il lavoro di rete tra i servizi competenti. Questo punto vuole garantire la presa in carico integrata dei genitori e dei minori in condizione di bisogno. Un ulteriore punto mira a promuovere il coinvolgimento e la partecipazione alle attività del terzo settore nella sperimentazione di progetti innovativi. L'ultimo punto mira a promuovere interventi finalizzati a superare le criticità legate all'indisponibilità di alloggi temporanei attraverso progettazioni specifiche e l'utilizzo del patrimonio pubblico dismesso.

    Live with Florian: „IJFD“ volunteering service in Finland

    Play Episode Listen Later Jan 6, 2023 17:42


    Florian is a 19-year-old German who is currently doing a long-term (1 year) volunteering service in a kindergarten close to Helsinki, Finland. In this interview we speak about his reasons to do a long-term volunteering service abroad, his experiences and advice for other people interested in spending a gap year volunteering in another country. Already during High school Florian has spent 10 months in Finland. The country seems to have grown on him a lot, because after graduating, he decided to go back there. Now he is spending a gap year there doing an “IJFD” volunteering service with the German red cross in a kindergarten close to Helsinki. “IJFD” stands for the German words “Internationaler Jugendfreiwilligendienst”. It describes a volunteering abroad program supported by the German Federal Ministry for Family Affairs, Senior Citizens, Women and Youth. This program is aimed at young people living in Germany and provides them among other things with financial support. Currently it is Florian's 5th month of the overall 12 months that his service lasts. The reasons that led Florian to start a volunteering service abroad are diverse. He for instance reports not to have known what he wanted to study after school and use some time to plan his future. Furthermore, he realised that spending time abroad would help him to learn a new language and volunteering would allow him to really become a part of the host country´s culture as well as help its people and society. “The general idea of these volunteering years is amazing, because you can […] get so many new experiences with so many new people […] in subjects you never have done anything in before.” answers Florian when asked if he would recommend doing a similar service to other interested people. However, he emphasizes the importance of finding a trustworthy organisation that supports the volunteers in their tasks and with any challenges that may occur during the volunteer´s stay. Additionally he advises to only accept volunteering opportunities that fit your personal interests and skills. Listen to our previous Podcasts if you want to hear more about volunteering!

    Intervista a Giulia Damico: presentazione album “Sympatheia”

    Play Episode Listen Later Jan 5, 2023 70:53


    "Sympatheia" è il titolo del nuovo disco della cantante e compositrice Giulia Damico, pubblicato lo scorso luglio per l'etichetta inglese PLAY & Oracle Records. Ai microfoni di Unica Radio abbiamo ospitato l'artista torinese per andare alla scoperta di questo interessante lavoro. Sympatheia è l'idea che tutte le cose possano essere reciprocamente intrecciate tra loro e che abbiano un'affinità l'una con l'altra. Rappresenta una riflessione profonda basata sul lavoro che ciascun individuo svolge su se stesso e che influenza il suo rapporto con la collettività in relazione alle reciproche diversità culturali. L'unione del micro e del macro avviene attraverso l'osservazione, l'ascolto del movimento del proprio sentire, l'azione fra il dentro e il fuori, la tensione e la risoluzione, il controllo e il rilascio. Prodotto dall'etichetta londinese PLAY & Oracle Records l'album della cantante torinese Giulia Damico è formato da sette brani, di cui sei originali scritti dalla band leader. Ad affiancarla in questo percorso musicale e spirituale, ci sono Sergio Chiricosta al trombone, Viden Spassov al contrabbasso, Carmelo Graceffa alla batteria & electronics live. Il repertorio alterna composizioni strutturate e improvvisazioni libere caratterizzate da una conduzione e una partitura grafica. Il suono minimale del progetto, inoltre, unisce le linee strumentali acustiche del quartetto ad un uso sapiente dell'elettronica live. I sette brani di cui il disco è composto, traggono ispirazione dagli studi di Giulia Damico legati al Nada Yoga (yoga del suono e music therapy), costruendo così un percorso che si fonde con il linguaggio occidentale jazzistico. L'album nel suo insieme rappresenta ed esprime i sette principali punti del corpo che si differenziano per colore, funzione e altezza.

    Nuoro nel periodo fascista pt. 10

    Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 3:48


    Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del Novecento, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.

    Orto botanico di Cagliari: il polmone verde della città

    Play Episode Listen Later Dec 18, 2022 7:14


    Una passeggiata virtuale nella biodiversità floristica dell'orto botanico di Cagliari raccontata da ANG in Network Sud. Un appuntamento speciale targato ANG in Network Sud, che omaggia l'impegno dell'orto botanico di Cagliari nella tutela dell'ambiente. Una vasta selezione di esemplari del Regno vegetale e alla ricerca, volta a salvaguardare le specie mediterranee e tropicali. Il podcast ripercorre i passi compiuti dalla Sardegna e dall'Università di Cagliari che, dal 1900, cercano di ricreare un ambiente idoneo e accogliente. Il miglioramento costante, lo studio e la conservazione di tante specie diverse di piante rende il luogo un simbolo della città, ormai conosciuto e apprezzato in tutta Italia. L'Hortus Botanicus Karalitanum è diviso tra l'orto, la banca del Geoplasma e il museo, settori importanti per il nostro pianeta, soprattutto negli ultimi anni, poiché cercano di salvaguardare le piante dall'estinzione. La banca studia esemplari rari e specie che cercano rifugio in habitat diversi dal proprio, dette invasive aliene. Il museo, invece, ospita modelli in cera di strumenti utilizzati nel 1800. Ci sarà inoltre uno spazio dedicato alla natura, ai suoni e alle descrizioni degli elementi presenti nel punto d'interesse che appartiene all'Università di Cagliari. Il percorso all'interno dell'area archeologica comprende l'anfiteatro romano e garantisce una passeggiata tra piante di ogni genere, da quelle tipiche del territorio sardo e del Mediterraneo a quelle tropicali e africane, selezionate e divise in aree che ricreano gli habitat naturali a cui esse appartengono. La puntata prevede inoltre qualche curiosità legata alle attività messe in atto dal complesso, ai progetti futuri, all'importanza del luogo e alle idee che potrebbero migliorare ulteriormente i servizi e la salvaguardia dell'orto botanico. Un luogo magico, ricco di varietà floristica e storia che descrive l'impegno che l'Università degli Studi di Cagliari mantiene nel prendersi cura del verde, dell'ambiente e della città.

    I Giganti di Mont'e Prama, la Sardegna tra storia e mistero

    Play Episode Listen Later Dec 17, 2022 7:17


    La scoperta che potrebbe riscrivere la storia del Mediterraneo, raccontata da Ang in Network Sud: i Giganti di Mont'e Prama La nuova puntata vede come protagonista la scoperta più importante del secolo scorso riguardante la Sardegna: il ritrovamento del 1974 dei Giganti di Mont'e Prama. Divise in più di cinquemila frammenti e poi ricostruite, le statue rappresentano un emblema per l'isola sarda. L'appuntamento dedicato racconterà un viaggio tra diverse epoche e popolazioni di cui si conosce davvero poco. L'idea che si aveva della Sardegna prima che queste statue risalenti all'età Nuragica venissero scoperte è diversa e forse errata. Una storia da riscrivere. Queste statue, riconoscibili dalle attrezzature e armi diverse, rappresentano soldati, arcieri e pugilatori. Il ruolo importante che ricoprono nella storia è quello di essere un possibile portale dalla storia conosciuta a quella che potrebbe plasmare la realtà. Materia di studio per tanti esperti sardi e non, che cercano di scoprire più elementi possibili sugli avvenimenti del Mediterraneo. I Giganti di Mont'e Prama potrebbero essere la chiave per riscoprire una civiltà potente, di cui non si hanno più tracce, ma che potrebbe aver dominato il Mediterraneo. Rappresentazioni di guerrieri scelti da Ramses II e che potrebbero aver oltrepassato lo Stretto di Gibilterra per commerciare argento e altri metalli. Si tratteranno inoltre le difficoltà nel riscoprire ulteriori misteri della Sardegna, dovute alle zone di scavo situate sotto alcuni luoghi intoccabili tra cui città, rocce e altri impedimenti agli scavi. Ma si parlerà anche dei metodi studiati e utilizzati dagli archeologi per ovviare a questi ostacoli, come le nuove attrezzature che permettono di cercare sotto terra senza dover scavare, come strumenti ad infrarossi e altre tecnologie in fase di sviluppo. Un appuntamento ricco di storia e mistero, che mostra la Sardegna da un punto di vista nuovo. Da non perdere.

    Ang inRadio Network Sud: La Carta de Logu

    Play Episode Listen Later Dec 16, 2022 6:39


    La Carta de Logu, promulgata da Eleonora d'Arborea alla fine del XIV secolo, è un'opera di fondamentale importanza. Essa è diretta a disciplinare in modo organico alcuni settori dell'ordinamento giuridico dello stato sardo indipendente dell'Arborea. La Carta, redatta in volgare sardo, è ora riconosciuta dalla storiografia come uno dei più importanti statuti italiani del Trecento. "Pro conservari sa justicia dessu populu de sa terra nostra e de su Regnu d'Arborèe". L'isola era suddivisa in 4 Giudicati, ovvero i 4 stati autonomi indipendenti che difendevano la Sardegna dalle incursioni dei Mori. La raccolta di leggi è destinata ai Giudicati sardi ed è composta da 198 capitoli. I primi 132 inerenti al codice civile penale e i restanti 66 al codice rurale. Molto importante è la normativa aggiunta da Eleonora riguardante le donne e l'ecologia. Eleonora d'Arborea aveva promulgato la Carta de Logu come versione aggiornata ed ampliata della Carta emanata precedentemente da suo padre Mariano IV e già rivisitata dal fratello Ugone III. La Carta, secondo alcune interpretazioni moderne, segnerebbe una tappa di rilievo verso l'attuazione di uno "stato di diritto". Uno stato in cui tutti sono tenuti all'osservanza ed al rispetto delle norme giuridiche sviluppando il concetto della conoscibilità della norma e quindi dando la possibilità a tutti i cittadini e agli stranieri di conoscere con certezza di diritto le norme e le relative conseguenze. L'obiettivo fondamentale era l'organizzazione della comunità e la convivenza degli individui. Traspare inoltre un velo di modernità nel trattamento della condizione femminile edificato da Eleonora. La Carta analizza la figura della donna in primo luogo come sposa all'interno del matrimonio. Nelle disposizioni successive è considerata nel ruolo di nubile, vergine, adultera, lavoratrice o, come l'uomo, artefice di eventuali reati e perciò perseguibile dalla legge. Nonostante ciò, la violenza fisica subita fuori e dentro dalle mura domestiche, rappresenta l'oggetto di svariate disposizioni che riflettono un attento apprezzamento del genere femminile. Il matriarcato in Sardegna Le donne, forti in ogni luogo e tempo, tenaci e pazienti e proiettate verso il futuro ricoprono un grande ruolo nella storia della Sardegna. La civiltà matriarcale in Sardegna ha uno sviluppo e una persistenza eccezionale. La sacralità del principio femminile si conserva durante l'era fenicia e anche durante l'era cristiana ed è tramandata fino agli inizi dell'età moderna da una magica rete di “donni di fuora” che, in particolare nelle zone interne contribuiscono al fenomeno antropologico del “matriarcato barbaricino”. Le tradizioni sarde e le sue leggende, furono studiate con attenzione dalla grande scrittrice Grazia Deledda, e sono strettamente legate alle radici matriarcali.

    La radio: 100 anni di comunicazione

    Play Episode Listen Later Dec 16, 2022 7:09


    Ripercorriamo la storia della radio, dalle teorie di Maxwell fino ad oggi. Ang in Network Sud racconta il centenario. Nel prossimo appuntamento del podcast, Ang in Network Sud celebra il centenario di una delle invenzioni simbolo del mondo contemporaneo: la radio. Un secolo di scoperte e di evoluzione dei metodi e delle apparecchiature, sia da un punto di vista tecnologico, sia di utilizzo. La puntata racconta i passaggi che hanno scritto la storia della radio: da Maxwell a Marconi, dall'Inghilterra agli Stati Uniti d'America, dalle comunicazioni belliche ai programmi unidirezionali destinati a tutti i possessori degli apparecchi radiofonici. La Radio svolge un ruolo importante nella comunicazione a distanza, cercata o almeno pensata dagli uomini sin dai tempi più antichi. Prima le onde AM (Amplitude Modulation) e le FM (Frequency Modulation), fino ad arrivare alla DAB e la DAB+ (Digital Audio Modulation). Metodi sempre più innovativi che implementano alla radio nuove funzionalità basate su altri media, che hanno lo scopo di far sentire una voce, un suono e, nei tempi più recenti, anche la musica a più persone possibili. La comunicazione che attraversa gli Oceani con l'utilizzo delle onde elettromagnetiche invisibili. La puntata presenta curiosità legate alla storia della Radio, la riproduzione di alcuni aspetti della telecomunicazione, tra cui suoni di varia natura (interferenze, ricerca del segnale). Ci sarà inoltre un estratto del primissimo intervento in radio da parte dell'Italia e di altre trasmissioni importanti. Un appuntamento che fa riflettere su quanto il mondo sia cambiato con questa scoperta, sulla sua evoluzione e sul modo in cui è entrata nella vita di tutti i giorni. Niente più viaggi dalla durata di diversi mesi, niente più messaggeri in corsa o piccioni viaggiatori. Basta premere un pulsante e ogni informazione può essere spedita ovunque, senza più limiti.

    LIVE with Rita: why volunteering is important

    Play Episode Listen Later Dec 16, 2022 22:04


    Rita Ibba is a 29 years-old student from Sardinia, from a small village named Bauladu, which is near to Oristano. She is studying a Master in "Social Sustainability and Management of Welfare" at the University of Siena. Rita decided to study for a Masters, because thanks to her experiences abroad, she understood that she wants to become a social worker. Her last experience of volunteering happened in January 2020, during the time of COVID-19. She had the opportunity to do a short-term volunteering program in Tunisia, which was a part of the European Solidarity Corps (ESC). In Tunisia she had the opportunity to work in a kindergarten and a youth center where she participated in organizing activities for young people and promoting volunteering. The most important experience was during the civil service. She did the civil service in 2018 in Peru, where she was working in an orphanage and in a center of young women victims of violence as well. In 2019 Rita was a bit confused about her life, so she started to participate in youth exchanges, which helped her to discover herself. Rita started to do volunteering work when she was 15 years old in her small village named Bauladu. She was a part of a youth organisation called "Consulta Giovani Bauladu". They organized a lot of events in the village she was living in, for example, cultural and music festivals, sports events and others. Rita believes that with small actions you can change the world. That is why different volunteering activities are really important to do in your life. If you are interested to hear more about Rita's impressive experiences during her civil service, youth exchanges and other activities, thoughts and suggestions about why and how to do volunteering then go on and listen to the podcast!

    Gli Ambassador dell’Anno Europeo dei Giovani

    Play Episode Listen Later Dec 15, 2022 7:01


    ANG in Network Sud racconta l'impegno di 40 giovani ambasciatori italiani nell'aiuto all'Europa durante il 2022, Anno Europeo dei Giovani. A breve in onda nel podcast dedicato ad Ang in Radio, si parlerà del 2022, considerato l'Anno Europeo dei Giovani. E in particolare ai giovani Ambassador che hanno contribuito all'ideazione e all'organizzazione dei vari progetti dedicati appunto ai giovani per l'Europa. Un'iniziativa che parte dall'Unione Europea, volta a realizzare un cambiamento (in meglio) importante per l'intero Continente. Dopo varie selezioni, avviene l'elezione dei quaranta giovani provenienti da tutt'Italia, circa due per regione. Il ruolo che ricoprono è molto importante: prendere parte a queste attività significa impegnarsi e garantire idee future che possano aiutare i giovani e, soprattutto, coloro che vivono le realtà più dure e che offrono loro poche possibilità di slancio, spesso a causa delle condizioni di lavoro precario e della criminalità presente nei quartieri più isolati. Un progetto interessante che ha dato i suoi frutti e che, all'inizio del 2023, vedrà in modo statistico e definitivo i progressi fatti in modo da garantire, per il prossimo anno, di essere ancora più produttivo, ricco di nuove opportunità, anche per provare a ricominciare una vita normale dopo la Pandemia di Covid, che nonostante i netti miglioramenti e aver superato le fasi più complicate, è ancora in corso. In onda, alcuni estratti dei membri influenti nel progetto messo in atto per il 2022, tra cui il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e alcuni Ambassador. L'appuntamento darà agli ascoltatori la possibilità di capire al meglio e più nel dettaglio i ruoli ricoperti da questi giovani, la missione che hanno nei confronti dell'Europa e alcune considerazioni personali su come si potrebbe migliorare ulteriormente il progetto in base al lavoro svolto durante tutto il 2022.

    Nuoro nel periodo fascista pt. 7

    Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 2:36


    Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del '900, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.

    LIVE with Camilla: why everyone should try volunteering

    Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 20:18


    We talked with Camilla Melis who is a 24-year-old student from Sardinia, Italy. Camilla Melis is a 24-year-old student from Sardinia, Italy. Currently, she is doing her Master's in Siena on International Relations with a focus on European Studies. She is very passionate about different cultures, languages and environmental matters, an interest that she fulfills with volunteering activities. Camilla had her first experience abroad when she was 16 years old in the United States, in the State of Ohio, where she lived with a local host family and went to a High School there for a full year. She describes her first impressions of it as everything was a bit like in the movies, including school dances and yellow buses. This experience made her look forward to more exchanges and programs abroad. She had experience in different job fields as well. Through her experiences in different countries during her Bachelor's years, Camilla also worked as an Au Pair in Spain. She had the opportunity to work at Disneyland in Paris as well, where she also improved her language skills. Afterwards, she did her first Erasmus+ studying in Seville and did an Erasmus Internship in Bucharest. She was also brave enough to do the internship outside the European Union, as she went to Peru, South America. Camilla affirms that it was one of the best experiences she had because of the internship itself. There were completely different culture she had the opportunity to discover. After travelling a lot, at the beginning of her Master's, Camilla promised herself not to fall into Erasmus's trap again. After a year she was again on her way seeking new adventures and travelling around. Camilla points out that there are a lot of pros and cons of living abroad to study, volunteer or do an internship, but in the end, it is definitely worth it. This kind of opportunity can give you a lot - starting from new experience, knowledge, and skills and ending with learning a lot about yourself and becoming more independent. These experiences abroad even influenced her studies, as throughout the journey she understood the importance of European citizenship and how lucky we are to live here and have so many opportunities.

    LIVE with Rita: why everyone should try volunteering

    Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 22:04


    We talked with Camilla Melis who is a 24-year-old student from Sardinia, Italy. Camilla Melis is a 24-year-old student from Sardinia, Italy. Currently, she is doing her Master's in Siena on International Relations with a focus on European Studies. She is very passionate about different cultures, languages and environmental matters, an interest that she fulfills with volunteering activities. Camilla had her first experience abroad when she was 16 years old in the United States, in the State of Ohio, where she lived with a local host family and went to a High School there for a full year. She describes her first impressions of it as everything was a bit like in the movies, including school dances and yellow buses. This experience made her look forward to more exchanges and programs abroad. She had experience in different job fields as well. Through her experiences in different countries during her Bachelor's years, Camilla also worked as an Au Pair in Spain. She had the opportunity to work at Disneyland in Paris as well, where she also improved her language skills. Afterwards, she did her first Erasmus+ studying in Seville and did an Erasmus Internship in Bucharest. She was also brave enough to do the internship outside the European Union, as she went to Peru, South America. Camilla affirms that it was one of the best experiences she had because of the internship itself. There were completely different culture she had the opportunity to discover. After travelling a lot, at the beginning of her Master's, Camilla promised herself not to fall into Erasmus's trap again. After a year she was again on her way seeking new adventures and travelling around. Camilla points out that there are a lot of pros and cons of living abroad to study, volunteer or do an internship, but in the end, it is definitely worth it. This kind of opportunity can give you a lot - starting from new experience, knowledge, and skills and ending with learning a lot about yourself and becoming more independent. These experiences abroad even influenced her studies, as throughout the journey she understood the importance of European citizenship and how lucky we are to live here and have so many opportunities.

    Intervista a Daniel Pennac – “Dal sogno nasce il racconto”

    Play Episode Listen Later Dec 12, 2022 25:36


    Ai microfoni di Unica Radio ospitiamo Daniel Pennac, Pako Ioffredo e Demi Licata per raccontare lo spettacolo "Dal sogno alla scena - Un incontro teatrale" in scena al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa  organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Il fascino delle visioni notturne e il segreto dell'ispirazione secondo Daniel Pennac per un ideale viaggio “Dal Sogno alla Scena”, tema e titolo dello spettacolo che ha visto protagonista il celebre scrittore e drammaturgo francese - inventore delle stravaganti avventure della famiglia Malaussène e autore di romanzi e saggi come “Signori Bambini”, “Diario di scuola”, “Storia di un corpo” e “La legge del sognatore” accanto a “Come un romanzo” e “Mio fratello” - , insieme agli attori Pako Ioffredo e Demi Licata (produzione MIA / Mouvement International Artistique – Ente Teatro Cronaca / Vesuvio Teatro) martedì 6 dicembre al Teatro Verdi di Sassari  da mercoledì 7 fino a domenica 11 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Una pièce immaginifica che trae spunto dal talento di narratore e affabulatore dell'artista, con la raffinata mise en espace di Clara Bauer (che firma anche la drammaturgia insieme a Pako Ioffredo e allo stesso Daniel Pennac) e le musiche di Alice Loup e Antonio Urso, per proporre in una sorta di gioco metateatrale la nascita di uno spettacolo, e prima ancora di un libro, tra suggestioni oniriche trasportate sulla pagina, e infine ripensate per una rappresentazione dove i sogni prendono forma concreta, personaggi e storie si incarnano grazie agli interpreti, amano e soffrono, “vivono” davanti a un pubblico. Una serie di metamorfosi per cui un'idea iniziale, anche una semplice intuizione, diventa racconto attraverso le parole e infine si materializza, su un palco (o eventualmente sul grande schermo) perdendo via via la propria indefinitezza per assumere contorni sempre più definiti fino a identificarsi con il volto, il corpo, la voce, il gesto di ogni attore (o attrice) nella speciale alchimia che si ricrea sera dopo sera, sempre diversa, con la “complicità” degli spettatori. Tutta la magia del teatro e la maestria di un moderno incantatore per un'avventura vissuta con gli occhi aperti, confrontandosi con le difficoltà di una “traduzione” necessariamente “infedele”, perché ogni arte ha le sue regole, le sue tecniche e le sue potenzialità espressive e per ottenere determinati effetti spesso è utile esplorarne e sperimentarne di nuove, ma anche con la libertà della fantasia. «Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita» dice Prospero ne “La Tempesta” di William Shakespeare, e proprio dalla dimensione onirica, dove si stravolgono i rapporti di causa e effetto e a ogni istante tutto può accadere Daniel Pennac attinge materiali preziosi per la sua creazione, rielaborandoli in chiave letteraria e riplasmandoli per una mise en scène, cercando di coglierne l'essenza e non perderne l'originalità, riproponendoli in una forma immediatamente comprensibile e capace di ammaliare lettori e spettatori. «Quando sogniamo il nostro cervello produce delle immagini che si trasformano in sensazioni, bellissime, se ricordiamo i sogni come meravigliosi, terribili, se li definiamo incubi al nostro risveglio. Immagini e sensazioni non possono essere spiegate per come sono, abbiamo bisogno di utilizzare la parola» afferma Daniel Pennac –. «Nel momento in cui ci affidiamo alle parole, immagini e sensazioni non saranno più le stesse, la nostra intelligenza diurna le reinterpreterà: così nasce il racconto. Un racconto che vive in un diverso stato dell'intelligenza, quella analitica e narrativa, miracolosamente evocativa, differente dalle immagini che abbiamo intensamente vissuto nel nostro universo notturno, non meno efficace nel ridonare a chi ascolta le stesse sensazioni». Tra realtà e sogno, l'artista ricrea quelle sue fantasmagorie rimaste impresse nella memoria e le sue altre vaghe fantasticherie con strumenti differenti, fissandole sulla carta, nel caso di uno scrittore o di un drammaturgo, ma lo stesso varrebbe per un pittore e per un musicista, ciascuno con i propri “strumenti”, quindi rispettivamente con i pennelli e con le note, per custodirle e tramandarle, rendendole in certo qual modo immortali e universali. “Dal Sogno alla Scena”racconta la genesi di un romanzo o di uno spettacolo attraverso l'esperienza personale di Daniel Pennac, e rappresenta in un certo senso il “manifesto” della Companie MIA / Mouvement International Artistique fondata nel 2013 a Parigi dallo scrittore e da Clara Bauer, con l'intento di realizzare produzioni multimediali e aprirsi a collaborazioni “senza confini”. La pièce scaturisce da una riflessione sul teatro, sugli intrecci e le interazioni con le altre arti, in particolare la letteratura: «il mondo narrativo e onirico di Daniel Pennac abita la scena: il sogno è al centro della narrazione ed è il punto di partenza», in una sorta di visita guidata nell'atelier dello scrittore, un percorso tra le pagine dei suoi libri e dietro le quinte dei suoi spettacoli, mentre si materializzano sulla scena frammenti da “La Legge del Sognatore”, “Storia di un corpo”, “Bartleby - Mon Frère”, “Grazie” e “L'avventura Teatrale - Le mie italiane”. Una nuova sfida per Daniel Pennac, lo studente “difficile” diventato insegnante appassionato e poi scrittore e drammaturgo che incontra il pubblico» – si legge nella presentazione –: «la penna e i sogni di Pennac giocano con la poesia della scena». Con un augurio finale: «E che il piacere e l'humour ci guidino!». Segui gli aggiornamenti su Unica Radio.

    Stemaplast di Paulilatino tra le Eccellenze di Intesa San Paolo

    Play Episode Listen Later Dec 2, 2022 10:47


    Intervista ad Emanuela Ledda, fondatrice della Stemaplast Emanuela Ledda racconta della Stemaplast s.r.l che ha fondato insieme con Mara e Antonio Madau nel 1997. L'azienda La Stemaplast s.r.l nasce nel 1987 a Paulilatino (OR) per la produzione, trasformazione e commercializzazione di buste e materiali da imballaggio in bioplastica e plastica. La produzione offre, oltre alla linea generica, una vasta gamma di prodotti: shoppers, orto-alimentari e rifiuti. Inoltre, l'azienda può effettuare produzioni in base alle specifiche esigenze del cliente. Nel corso dei 25 anni di attività la società ha ampliato il settore produttivo grazie agli ingenti investimenti in tecnologie e macchinari all'avanguardia per ottenere massima efficienza. Infatti, una annualità produttiva è in grado di generare diverse tonnellate di prodotto conforme a più stringenti standard di qualità e sostenibilità ambientale. La bioplastica La bioplastica è un tipo di plastica che, per definizione, è biodegradabile e compostabile. La Stemaplast s.r.l utilizza per le sue produzioni principalmente il Mater-bi, una famiglia di bioplastiche completamente biodegradabile e compostabile al fine di ottenere prodotti a bassissimo impatto ambientale La filiera ed il ciclo produttivo I principali clienti della Stemaplast s.r.l sono le grandi catene commerciali di alimentari. La materia prima è un pellet costituito da polietilene trasparente o mater- bi, prodotto dalla Novamont, un‘impresa italiana attiva nel settore della chimica. La prima fase del ciclo produttivo riguarda la fusione della materia prima che viene convertita in un sottile film plastico per essere raccolta in bobine. Successivamente le bobine vengono trasferite alla stampatrice che, attraverso un'altro sistema di rulli e matrici, imprimono al film immagini scritte ad acqua e senza l'uso di solventi. Il ciclo produttivo non prevede scarti di lavorazione. Gli stridi delle varie fasi subiscono un processo di rigenerazione per essere reintrodotti nella lavorazione di sacchetti destinati ad uso non alimentare. La società per il suo costante impegno verso produzioni sempre più sostenibili livello ambientale ha ottenuto la certificazione ISO 14001/2015. ll Programma Intesa San Paolo ‘Imprese” Vincenti” Nel 2022 l'azienda partecipa al Programma Intesa San Paolo “Imprese Vincenti” qualificandosi tra le prime 10 Eccellenze nell'ambito di un gruppo di 140 Pmi ritenute idonee ad aderire al bando. La aziende selezionate si sono contraddistinte per aver mantenuto i requisiti di eccellenza secondo vari indicatori d performance nonostante il difficile contesto socio-economico dovuto alla pandemia e alla crisi geopolitica. La società è stata premiata per la sua capacità di sostenere l'attività di produzione e vendita a seguito di investimenti rivolti alla pianificazione interna, ai rapporti con i clienti, all'efficienza economica del ciclo produttivo. Un'altro elemento delle strategia aziendale è la valorizzazione del personale. Infatti, uno dei punti chiave della politica aziendale è l'attenzione rivolta al benessere dei dipendenti migliorando costantemente l'ambiente di lavoro, favorendo la crescita professionale e creando iniziative volte a conciliare anche la vita personale. Per i soci fondatori della Stemaplast il dipendente costituisce una risorsa importante che garantisce la crescita dell‘azienda nell'ambito di un ambiente lavorativo favorevole. .

    Intervista a Carmine Dell’Orfano: parliamo della Scuola Civica di Musica di Cagliari

    Play Episode Listen Later Dec 2, 2022 8:09


    Ai microfoni di Unica Radio il direttore della Scuola Civica di Musica di Cagliari Carmine Dell'Orfano racconta progetti e obiettivi dell'istituzione deputata alla diffusione musicale per la formazione e crescita culturale della Città Metropolitana di Cagliari. Tre appuntamenti caratterizzeranno l'offerta culturale della Scuola Civica di Musica di Cagliari nel prossimo mese di dicembre: l'istituzione deputata alla diffusione musicale per la formazione e crescita culturale della Città Metropolitana di Cagliari diretta da Carmine Dell'Orfano, proporrà per tre settimane - a partire da sabato prossimo (3 dicembre) - altrettanti eventi che coinvolgeranno il pubblico dei bambini e degli adulti. Protagonisti del cartellone a ingresso gratuito, che si snoderà tra la sede della Scuola Civica in via Venezia e il Palazzo Siotto di Cagliari, saranno i burattini del Teatro Tages, il duo chitarristico composto dai giovani Raffaele Putzolu e Victor Valisena, e il concerto prenatalizio tenuto dal Maestro Luigi Attademo. "Quest'anno tra novembre e dicembre abbiamo deciso di proporre un cartellone di eventi mirato a soddisfare i diversi gusti del pubblico, a partire dal concerto jazz del pianista Luca Mannutza dello scorso 27 novembre presso l'Auditorium del Seminario Arcivescovile di Cagliari, preceduto da una masterclass a cui hanno partecipato oltre 20 studenti", spiega il direttore della Scuola Civica di Cagliari Carmine Dell'Orfano."Non potevamo non tener conto del pubblico dei più piccoli, e per questo offriremo un divertente spettacolo di marionette a cura del Teatro Tages sabato 3 dicembre nella nostra sede di via Venezia. Nella cornice del Palazzo Siotto, proporremo nelle domeniche successive un concerto chitarristico tenuto dal duo Raffaele Putzolu e Victor Valisena, e l'esibizione del noto e pluripremiato concertista Luigi Attademo." Sabato 3 dicembre alle 17.30 nella sede della scuola in via Venezia ad aprire gli appuntamenti del mese saranno, dunque, i burattini del Manovella Circus del Teatro Tages: una squadra di simpatiche scimmiette, accompagnate dalla musica dell'Organo di Barberia, vedranno esibirsi Max l'acrobata, Ginger la ballerina, Casimiro il giocoliere, il mago Gustavo, l'esordiente Cico Ciaco e il topolino Judy, per uno spettacolo dedicato al pubblico dei più piccoli. Domenica 11 dicembre gli eventi si sposteranno nella bella cornice del Palazzo Siotto di Cagliari (in via dei Genovesi 114): alle 20 a salire sul palcoscenico sarà il duo chitarristico composto da Raffaele Putzolu e Victor Valisena. La formazione nasce nel 2016 e in breve tempo ottiene importanti borse di studio grazie alla partecipazione a prestigiose masterclass con artisti di fama internazionale. Putzolu e Valisena propongono un repertorio di musica originale, condito da brani presenti nel disco 20th Century Classical Guitar Duo pubblicato nel 2021 dall'etichetta Stradivarius. Il lavoro spazia tra musiche dei compositori Bruno Bettinelli, Mario Castelnuovo-Tedesco e Astor Piazzolla. Sipario sulla rassegna domenica 18 dicembre (ore 20) ancora al Palazzo Siotto con il concerto del Maestro Luigi Attademo. Considerato uno dei più importanti chitarristi della sua generazione,Attademoinizia la sua parabola artistica partecipando con successo al “Concours International d'Exécution Musicale” di Ginevra del 1995. Nato nella scuola del chitarrista e compositore Angelo Gilardino, conta tra i suoi maestri Giovanni Guanti, Julius Kalmar, Alessandro Solbiati e Emilia Fadini. Ha registrato quindici dischi, tra cui monografie dedicate alle Sonate di Domenico Scarlatti, a J. S. Bach, alle opere inedite dell'Archivio Segovia e ai Quintetti di Luigi Boccherini. Segui gli aggiornamenti su Unica Radio

    Intervista a Emanuele Contis – “Intrecci Musicali” a Passaggi d’Autore

    Play Episode Listen Later Dec 1, 2022 5:51


    Ai microfoni di Unica Radio il musicista Emanuele Contis racconta il Mediterranean Ensemble, formazione che quest'anno si esibirà al festival Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei nella giornata di giovedì 8 dicembre. Intrecci musicali è l'appuntamento ormai consueto di Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei che suggellerà anche questa edizione del festival: il Mediterranean Ensemble diretto dal sassofonista, compositore e direttore musicale del festival Emanuele Contis torna a Passaggi d'autore con un progetto che quest'anno vede la collaborazione con la Francia. A essere ospitata sarà un'intera band che risponde al nome di Levita, con la cantante di origine lituana Vita Levina, Arthur Links alla chitarra, il contrabbassista sardo (ormai da anni a Parigi) Maurizio Congiu, e Bruno Marney alla batteria, affiancati per l'occasione dallo stesso Emauele Contis al sassofono che curerà gli arrangiamenti; un concerto che si annuncia all'insegna delle intramontabili "chansons francais", tra jazz, manouche e musica popolare, per trasportare il pubblico in un viaggio ideale a bordo dei bateaux mouches tra le acque della Senna. Il festival Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei si terrà dal 3 all'8 dicembre a Sant'Antioco, la cittadina del Sud Sardegna, sulla costa del Sulcis, dove è nato nel 2005 e dove ha sede il Circolo del Cinema "Immagini" che lo organizza con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović. In arrivo sei giornate fitte di proiezioni, incontri con autori e registi, laboratori e altri appuntamenti che si snoderanno attraverso le sezioni in cui si articola abitualmente il festival: Intrecci mediterranei, con una selezione dei migliori cortometraggi provenienti dai Paesi del Mediterraneo; Focus, dedicata a un Paese ogni anno diverso: in questa occasione la Francia; Intrinas, con alcuni tra i migliori corti di autori sardi; e poi ancora le sezioni dedicate alle Web serie, alle tematiche ambientali, ai videoclip musicali d'autore, e un omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. Più di cinquanta i corti in visione (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese) nel consueto spazio dell'Aula Consiliare del Comune di Sant'Antioco: lavori che spaziano tra i generi - dalla fiction al documentario, dal cinema d'animazione fino a quello sperimentale - selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a importanti rassegne nazionali, come Alice nella città, e internazionali come i festival di Clermont-Ferrand e di Sarajevo, che rinnovano ancora una volta la loro collaborazione con Passaggi d'Autore. Nate nell'edizione di due anni fa in lockdown, ritornano anche le passeggiate in live streaming dell'attrice Marta Bulgherini che dialogherà con alcuni degli ospiti del festival da una località o da un luogo caratteristico di Sant'Antioco di volta in volta diverso.  Segui gli aggiornamenti su Unica Radio.

    Intervista a Luciano Cauli – Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei 2022

    Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 7:11


    Dal 3 all'8 dicembre a Sant'Antioco si terrà la diciottesima edizione del festival Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei. Ne abbiamo parlato insieme a Luciano Cauli, direttore artistico della manifestazione. Passaggi d'Autore diventa maggiorenne: dal 3 all'8 dicembre, il festival dei cortometraggi del Mediterraneo festeggia infatti la sua edizione numero diciotto, naturalmente a Sant'Antioco, la cittadina del Sud Sardegna, sulla costa del Sulcis, dove è nato nel 2005 e dove ha sede il Circolo del Cinema "Immagini" che lo organizza con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović. In arrivo sei giornate fitte di proiezioni, incontri con autori e registi, laboratori e altri appuntamenti che si snoderanno attraverso le sezioni in cui si articola abitualmente il festival: Intrecci mediterranei, con una selezione dei migliori cortometraggi provenienti dai Paesi del Mediterraneo; Focus, dedicata a un Paese ogni anno diverso: in questa occasione la Francia; Intrinas, con alcuni tra i migliori corti di autori sardi; e poi ancora le sezioni dedicate alle Web serie, alle tematiche ambientali, ai videoclip musicali d'autore, e un omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. Più di cinquanta i corti in visione (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese) nel consueto spazio dell'Aula Consiliare del Comune di Sant'Antioco: lavori che spaziano tra i generi - dalla fiction al documentario, dal cinema d'animazione fino a quello sperimentale - selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a importanti rassegne nazionali, come Alice nella città, e internazionali come i festival di Clermont-Ferrand e di Sarajevo, che rinnovano ancora una volta la loro collaborazione con Passaggi d'Autore. Nate nell'edizione di due anni fa in lockdown, ritornano anche le passeggiate in live streaming dell'attrice Marta Bulgherini che dialogherà con alcuni degli ospiti del festival da una località o da un luogo caratteristico di Sant'Antioco di volta in volta diverso. E, a suggello della sei giorni, l'immancabile concerto conclusivo del Mediterranean Ensemble, formazione "aperta" che nasce in occasione del festival e che, negli anni, ha ospitato artisti provenienti da diversi Paesi e aree del Mediterraneo: coordinato dal musicista e compositore sardo Emanuele Contis, l'appuntamento vedrà stavolta la collaborazione con una band francese, Levita. Al via sabato 3 dicembre La diciottesima edizione di Passaggi d'Autore prende il via con la sua sezione più emblematica, Intrecci mediterranei, che nell'arco di tre pomeriggi – sabato 3, lunedì 5 e mercoledì 7 dicembre - presenterà ventitré cortometraggi di dodici Paesi diversi, prodotti negli ultimi due anni e selezionati dal festival di Sant'Antioco per qualità tecnica, tematica e valore artistico. Spiccano, tra i titoli scelti, cinque lavori: "Maestrale", film di animazione di Nico Bonomolo, vincitore quest'anno del David di Donatello nella sezione cortometraggi; "El sembrador de estrellas", dello spagnolo Lois Patiño, candidato agli European Film Awards; targato Spagna anche "Tótem loba", diretto da Verónica Echegui, Premio Goya 2022 per il migliore cortometraggio di fiction; "Il barbiere complottista", di Valerio Ferrara, vincitore de La Cinef, la sezione del Festival di Cannes dedicata ai film realizzati dagli studenti delle scuole di cinema; e "The Monkey", dell'italiano Lorenzo Degl'Innocenti e dello spagnolo Xosé Zapata, Premio Goya 2022 per il miglior cortometraggio di animazione. Completano il programma della sezione Intrecci mediterranei"My Girlfriend", di Kawthar Younis (Egitto, 2022, 16'), "AirHostess-737", di Thanasis Neofotistos (Grecia, 2022, 17'), "The place that is ours", di Zena Agha e Dorothy Allen-Pickard (Palestina/UK, 2022, 13'), "Warsha", di Dania Bdeir (Libano, 2022, 16'), "Guerra tra poveri", di Kassim Yassin Saleh (Italia, 2022, 15'), "Ice Merchants", di João Gonzalez (Portogallo, 2021, 14'), "Shpija", di Flaka Kokolli (Kosovo, 2022, 7'), "Swimming Lesson", di Vardit Goldner (Israele, 2021, 5'), "Bahçeler Put Kesildi", di Ali Kabbar (Turchia, 2022, 20'), "Memoir of a Veering Storm", di Sofia Georgovassili (Grecia, 2022, 14'), "The Garbage Man", di Laura Gonçalves (Portogallo, 2022, 11'), "Sur la tombe de mon père", di Jawahine Zentar (Marocco/Francia, 2022, 24'), "Tria - del sentimento del tradire", di Giulia Grandinetti (Italia, 2022, 17"), "L'Ombre des papillons", di Sofia El Khyari (Marocco/Francia, 2022, 9'), "Hafra'at Hitmotetut Hamoshava", di Amos Holzman (Israele, 2021, 16'), "Reginetta", di Federico Russotto (Italia, 2022, 20'), "Le variabili dipendenti", di Lorenzo Tardella (Italia, 2022, 15') e "Frida", di Mohamed Bouhjar (Tunisia, 2021, 21'). Appuntamento ormai di rito di Passaggi d'Autorte è una serie di film che arrivano dalla più grande manifestazione internazionale dedicata ai cortometraggi nonché secondo festival cinematografico in Francia, dopo Cannes: il Festival du court métrage de Clermont-Ferrand. Sabato 3, dalle 21.30, alla presenza di Roger Gonin, membro del comitato di selezione internazionale del festival di Clermont-Ferrand, saranno proiettati sei lavori: "Bestia", di Hugo Covarrubias (Cile, 2021, 15'); "Birds", di Katherine Propper (USA, 2021, 14'); "Concatenation 2 - Olympic Game", di Donato Sansone (Italia, 2020, 1'); "Partir un jour", di Amélie Bonnin (Francia, 2021, 26'), Premio del pubblico competizione nazionale; "Titan", di Valéry Carnoy (Belgio/Francia, 2021, 19'); "Trois grains de gros sel", di Ingrid Chikhaoui (Francia, 2021, 28'). Dalla Francia arrivano anche i film in programma sotto l'insegna Focus, la sezione di Passaggi d'Autore dedicata alla cinematografia di un Paese del Mediterraneo diverso a ogni edizione. Sette i cortometraggi in visione il pomeriggio di martedì 6: "Au revoir Jérôme!", film di animazione di Gabrielle Selnet, Chloe Farr e Adam Sillard (2021, 8'), premio speciale della Generation 14plus International Jury per il miglior cortometraggio alla Berlinale 2022, "Les humains sont cons quand ils s'empilent", di Laurène Fernandez (2021, 4'), "Caillou", di Mathilde Poymiro (2021, 25'), "A.O.C.", di Samy Sidali (2021, 18'), "Ibiza", di Hélène e Marie Rosselet-Ruiz (2021, 21'), "Planète triste", di Sébastien Betbeder (2021, 29'), e "Les Larmes de la Seine", altro film d'animazione firmato a più mani da Yanis Belaid, Eliott Benard, Alice Letailleur, Étienne Moulin, Hadrien Pinot, Lisa Vicente, Nicolas Mayeur, e Philippine Singer (2021, 9'). Domenica 4, la chiusura di una serata densa di incontri e proiezioni è, dalle 21.30, con la selezione di cortometraggi dall'edizione 2022 del Sarajevo Film Festival (SFF), uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, che si tiene nella capitale della Bosnia-Erzegovina dal 1995, e che a Passaggi d'Autore ha una propria sezione dal 2019. Con la partecipazione della selezionatrice per le sezioni Competition Programmes del SFF Asja Krsmanovic e di alcuni registi e autori dei film scelti per rappresentare il festival bosniaco, è in programma la visione di cinque cortometraggi: "Nije Zima Za Komarce", di Josip Lukic e Klara Sovagovic (Croazia, 2022, 29'), premio Heart of Sarajevo for best student film; "Amok", di Balázs Turai (Romania, 2021, 15'), premio Heart Of Sarajevo For Best Short Film, qualificato per gli Academy Award®; "Boja", di Ana Fernandez De Paco (Bosnia Erzegovina, 2022, 15'), menzione speciale della giuria del festival; "Ribs", di Farah Hasanbegović (Bosnia Erzegovina, 2022, 8'); "Babajanja", di Ante Zlatko Stolica (Croazia, 2022, 13'), menzione speciale Programma documentari. Nella sezione del festival Intrinas si fa invece il punto sulla produzione di cortometraggi di autori sardi, negli ultimi anni cresciuta in qualità e in numero, e sul lavoro di tanti nuovi registi isolani che con le loro opere hanno partecipato a festival nazionali e internazionali. Sei i cortometraggi selezionati con la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission, in visione lunedì 5 dicembre alle 10 per le scuole superiori e alle 21.30 per tutto il pubblico: "Mammarranca", di Francesco Piras (2022, 15'), vincitore quest'anno della nona edizione di Visione Sarde; "Fradi miu", di Simone Contu (2022, 21'); "Senza te", di Sergio Falchi (2022, 18'); "Santamaria", di Andrea Deidda (2021, 13'); "Dalia", di Joe Juanne Piras, (2022, 17'); "Pensaci", di Peter Marcias (2022, 9'). In occasione del centenario della nascita, Passaggi d'Autore dedica un omaggio a Pier Paolo Pasolini, con la proiezione, domenica 4 alle 16.30, di tre episodi firmati dal grande intellettuale e regista per altrettanti film: "La ricotta",da "Ro.Go.Pa.G." (1963), "La Terra vista dalla Luna", da "Le streghe" (1967) e "Che cosa sono le nuvole?",da "Capriccio all'italiana" (1968). Ad inquadrare l'evento, un incontro con lo sceneggiatore, scrittore, filmmaker, formatore e critico cinematografico Francesco Crispino. Si è aggiudicato il premio del pubblico alla Settimana Internazionale della Critica della settantanovesima Mostra del Cinema di Venezia: è "Margini" (Italia, 2022, 91'), il film in prima visione per la Sardegna nella giornata di chiusura del festival, giovedì 8 dicembre, alle 18. Ideato da Nicolò Falsetti, regista, e Francesco Turbanti, sceneggiatore e attore protagonista, che sarà presente alla proiezione, il lungometraggio trasporta lo spettatore a Grosseto nel 2008: al centro del racconto tre giovani membri di un gruppo punk che, stanchi di suonare tra sagre e feste dell'Unità, hanno finalmente l'occasione di riscattarsi aprendo la data bolognese di una famosa band americana. Due ospiti di casa a Passaggi d'Autore tornano a Sant'Antioco per proporre altrettante sezioni sulle nuove forme del cortometraggio. Domenica 4 dicembre alle 18.30 spazio a Videoclip – Music Video d'Autore, un approfondimento sul videoclip musicale, italiano e internazionale a cura del teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva Bruno Di Marino. Novità del festival, che si arricchisce di nuove collaborazioni, è una selezione di cortometraggi presentati lo scorso ottobre alla ventesima edizione di Alice nella Città, il festival cinematografico internazionale dedicato alle giovani generazioni, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. L'appuntamento è martedì 6 dicembre alle 21.30 alla presenza di Niccolò Gentili, selezionatore del festival capitolino. Si parla anche di Web serie, mercoledì 7 dicembre dalle 16.30, nell'omonima sezione curata dalla critica Giusy Mandalà, quest'anno intorno al tema Tra satira e web, attraverso l'esperienza personale e professionale raccontata da Gero Arnone. Il fenomeno seriale digitale viene affrontato cercando di sottolinearne punti di forza, criticità ed evoluzioni attraverso i lavori del regista e autore di contenuti webnativi, televisivi e cinematografici. Al centro dell'incontro due dei suoi ultimi progetti seriali realizzati in collaborazione con Giovanni Scifoni: "La mia Jungla" e "Pro Terra Sancta". Sensibilizzare i giovani alle tematiche ambientali attraverso il mezzo cinematografico e così creare i presupposti per un futuro eco-sostenibile sono gli obiettivi di CortoAmbiente. Per la sezione del festival dedicata alle scuole, martedì 6 dicembre alle 10 si proietta il docufilm "Arbores", alla presenza del regista Francesco Bussalai. Con lui interviene lo scrittore Fiorenzo Caterini, autore del libro "Colpi di scure e sensi di colpa", storia del disboscamento selvaggio e speculativo in Sardegna. Come da tradizione nel festival, una parte importante del suo programma è dedicata alla formazione in ambito cinematografico. È ormai alla tredicesima edizione il laboratorio La traduzione audiovisiva: i sottotitoli per il cinema e la televisione. Tenuto da Luca Caroppo di Raggio Verde Srl, vede coinvolti gli studenti del licei linguistici del territorio e gli studenti dei corsi di Lingue della Facoltà di Studi Umanistici dell'Università di Cagliari. È invece alla nona edizione Critica il Corto – La critica radiofonica, a cura di Claudio De Pasqualis e Francesco Crispino, realizzata in collaborazione con l'emittente cagliaritana Unica Radio. I partecipanti al laboratorio seguiranno gli eventi del festival e ogni giorno racconteranno la manifestazione con una diretta radiofonica, ma anche con contributi scritti - recensioni classiche e approfondimenti più vasti - che verranno pubblicati sul sito di Passaggi d'autore: intrecci mediterranei. Novità dell'edizione di quest'anno è l'istituzione di un premio ai migliori lavori delle sezioni Intrecci Mediterranei e Intrinas assegnato dalla Giuria Giovani composta dauniversitari che seguono il laboratorio di critica cinematografica radiofonica e studenti delle scuole superiori. Giovedì 8 dicembre alle 16.30 la proclamazione dei film vincitori. Nel corso della serata sarà proiettato il documentario "L'Ulisse", di Marta Massa e Patrik Varsi, sullo scultore Antonio Cauli, autore delle sculture/premio al miglior cortometraggio. Mercoledì 7 dicembre alle 9si presentano invece i risultati dellaboratorio con gli studenti della scuola primaria dell'I.G. Sant'Antioco-Calasetta "Stamps – ridisegniamo la natura", a cura dell'illustratrice Francesca Massai con la collaborazione della Cineteca di Bologna. Le sei giornate del festival saranno scandite dagli appuntamenti quotidiani di Passeggiando con gli autori, con l'attrice Marta Bulgherini in dialogo in live streaming con alcuni registi ospiti del Festival, da una località o luogo caratteristico di Sant'Antioco. Giovedì 8 alle 21.30 ritorna Intrecci musicali, l'appuntamento ormai consueto di Passaggi d'Autore che suggellerà anche questa edizione del festival: il Mediterranean Ensemble diretto dal sassofonista, compositore e direttore musicale del festival Emanuele Contis torna a Passaggi d'autore con un progetto che quest'anno vede la collaborazione con la Francia. A essere ospitata sarà un'intera band che risponde al nome di Levita, con la cantante di origine lituana Vita Levina, Arthur Links alla chitarra, il contrabbassista sardo (ormai da anni a Parigi) Maurizio Congiu, e Bruno Marney alla batteria, affiancati per l'occasione dallo stesso Emauele Contis al sassofono che curerà gli arrangiamenti; un concerto che si annuncia all'insegna delle intramontabili "chansons francais", tra jazz, manouche e musica popolare, per trasportare il pubblico in un viaggio ideale a bordo dei bateaux mouches tra le acque della Senna. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. Informazioni e aggiornamenti sul sito www.passaggidautore.it e alla pagina www.facebook.com/passaggidautore. La diciottesima edizione di Passaggi d'Autore - Intrecci mediterranei è organizzata dal il Circolo del Cinema "Immagini" con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sant'Antioco, della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna, e di Sardegna 2030 - Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, di UNICEF Italia e del Touring Club Italiano; media partner Unica Radio, Fred Film Radio, TeleSardegna, Shift 72, Festival Scope, Film Tv, Vybress, OrangeFactory; partner Sarajevo Film Festival, Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, Brandon Box, Visioni da Ichnussa, Clorofilla Film Festival, Welcome To Sant'Antioco, Cineteca Bologna, Coop Med, F.I.C.C. - Federazione Italiana Circoli del Cinema, con la collaborazione di Calabrò, Assistech, Boost,TuttoSantAntioco e Cantine Sardus Pater.

    Nuoro nel periodo fascista pt. 5

    Play Episode Listen Later Nov 29, 2022 4:34


    Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del '900, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.

    Cult Fiction: i film della settimana da Bones and All a The Menu passando per Tim Burton e Florence Pugh

    Play Episode Listen Later Nov 26, 2022 78:52


    Il meglio della settimana cinematografica nella quarta puntata di Cult Fiction, in podcast su Unica Radio e in live streaming su Twitch Cult Fiction, il programma più longevo di Unica Radio, giunge a nuova stagione radiofonica e cinematografica. Il format, creato e condotto da Salvatore Uccheddu, dopo il successo della scorsa stagione, conferma alla co-conduzione le redattrici Valentina Tradori, Eleonora Savona e Marta Alosi. Quarta puntata "per tutti i palati" La troupe di Cult Fiction occupa gli studi di Unica Radio con un nuovo appuntamento con il podcast di approfondimento cinematografico affrontando trasversalmente gli argomenti più caldi della settimana. Questa volta è toccato a Bones and Alle, Il prodigio, Falla girare e The Menu soddisfare le esigenze della redazione di cinefila Unica Radio. Tore & Co. le cui aspettative sono state esaudite. Non di meno, per quanto riguarda le serie tv come Mercoledì di Tim Burton e Zootropolis+ sulla piattaforma di Mickey Mouse. In streaming su Twitch Come negli anni passati Cult Fiction offre al proprio pubblico contenuti di stampo prettamente cinematografico, notizie, recensioni, analisi, interviste agli ospiti, anteprime. Quest'anno, la redazione svilupperà il contenitore direttamente in formato podcast sul portale di Unica Radio (qui la Puntata 0), sperimentando però il formato video in live streaming sulla "piattaforma viola" Twitch, dai nuovi studi radiofonici della sede in fase di sviluppo. Alla guida del format, non più il solo fondatore del programma accompagnato a rotazione da una delle redattrici a rotazione settimanale, ma bensì l'intera squadra al completo in ogni appuntamento. Gli spettatori potranno interagire quindi con tutta la formazione di Cult Fiction, direttamente dalla chat del canale e intervenire in diretta durante la live. Il cinema Greenwich d'essai Cult Fiction quest'anno gode della partnership con il cinema Greenwich d'essai di Cagliari, promotore della cultura cinematografica attraverso eventi, rassegne cinematografiche, proiezioni evento gratuite, mattinee, progetti e per le scuole, oltre ad ospitare nelle proprie sale le proiezioni legate al festival Il cinema ritrovato che questo lunedì 28 novembre alle 19:00 ha in cartellone Casco d'Oro, del 1952 di Jacques Becker. Venerdì 30 novembre alle 19:00 e alle 21:00 si terrà la serata evento con Franco Battiato - La voce del padrone di Marco Spagnoli. I social Oltre alla CultFictionTv su Twitch il format radiofonico meglio del 3D è presente anche su Instagram con un profilo completamente nuovo e rinnovato, presto verranno diffusi contenuti anche su TikTok. I podcast delle puntate saranno diffusi su tutte le piattaforme del settore oltre che, ovviamente Spotify Cult Fiction è presente anche su Telegram con il canale Cult Fiction | LIVE 🚨 dove verranno diffusi contenuti in anteprima e materiali della redazione come ad esempio, l'ultima novità di questa stagione: la copertina di Cult Fiction in formato PDF che riassume gli argomenti della puntata settimanale corredata di link ai social e ai podcast.

    Buggerru e memoria: il primo sciopero generale d’Italia

    Play Episode Listen Later Nov 25, 2022 7:37


    Lo sciopero di Buggerru del 1904 segna una svolta per i diritti dei lavoratori d'Italia e d'Europa. Ang in Network Sud racconta in un podcast le date importanti del nostro territorio affinché possano rimanere nella memoria. Unica Radio racconta in un podcast lo Sciopero di Buggerru, uno degli eventi più importanti per il lavoro in Italia e in Europa raggiunto in seguito alle proteste dovute alla povertà in cui vivevano gli operai sardi durante il 1800, e che portò al primo sciopero generale della storia italiana. La puntata ripercorre i momenti più importanti della Miniera di Malfidano, partendo dalla scoperta del giacimento di zinco nel 1864 al lavoro dei minatori, dalle numerose proteste dovute alle condizioni della popolazione sarda fino ad arrivare allo sciopero, avvenuto nel 1904. Una storia fatta di paure e difficoltà, di lotta e speranza che mira a ricordare non solo i risultati raggiunti per portare a una vita dignitosa dopo anni di oppressione da parte dei ricchi dirigenti francesi, ma anche i sacrifici che i minatori e le loro famiglie hanno dovuto affrontare, tra cui stipendi irrisori e conseguenti debiti verso la miniera, case invivibili e turni massacranti. La “Piccola Parigi”, una città parallela ai villaggi dei sardi, costruita per le famiglie dei dirigenti della miniera e composta da scuole, teatri e negozi. Due realtà tanto vicine quanto opposte. E ancora si parlerà degli operai arrestati, l'eccidio da parte dell'esercito durante una protesta dovuta all'aumento delle ore lavorative e alla diminuzione della pausa tra turno diurno e serale, il ricordo delle quattro vittime sarde e dei due contadini sparati dai carabinieri per un'altra protesta, questa volta a Castelluzzo, località in provincia di Trapani. Un appuntamento dedicato alla memoria che cercherà di riportare alla luce i ricordi e le difficoltà della realtà sarda della seconda metà dell'Ottocento.

    Connessioni 2022 i giovani europei scacciano il buio. Intervista a Antonio Mura

    Play Episode Listen Later Nov 25, 2022 3:03


    23 Novembre 2022, al Teatro del Segno a Cagliari si sono riunite circa 250 persone provenienti da tutta l'Europa tra organizzatori e spettatori grazie a TDM2000 International. L'evento si chiama Connessioni 2022: Is Mirrionis, Europa. Il suo obiettivo della giornata è stato raggiunto; esporre e parlare di quanto sia importante tracciare una rete, un intero percorso che parte da Is Mirrionis e arriva a tutta l'Europa. Occorre, infatti, creare delle connessioni tra varie associazioni, enti e società. Non sono mancate attività di gruppo, stand e dialoghi tra esponenti politici e semplici ragazzi o qualche spettatore più anziano. Al Teatro del Segno si sono ritrovate persone da nazioni diverse a parlare in e soddisfare le proprie curiosità. Nonostante ci fosse la pioggia, nel campo a fianco al teatro ci sono state delle partite di calcetto. Si è potuto ammirare quanto lo sport abbia unito i ragazzi che hanno per qualche ora giocato tra sorrisi e battute. L'aiuto verso i giovani e le nuove connessioni Bisogna far sì che anche le reti di comunicazione siano più fitte. Occorre far sì che si creino interconnessioni tra i vari paesi per creare più opportunità per le nuove generazioni. I giovani europei non vivono una situazione semplice: sempre più valori si sgretolano e si vanno a perdere le basi più solide. Inoltre, la pandemia e l'attuale guerra in Ucraina rendono sempre più difficile l'emergere all'interno della società e del lavoro. Le parole di Antonio Mura sono fondamentali in questo senso poiché danno speranza e fiducia a tutte le persone: Le parole di Antonio Mura, responsabile di Europe Direct Grazie a Europe Direct e l'impegno di Antonio Mura è possibile ampliare le reti di connessioni tra enti sardi e associazioni europee. La mobiliktà internazionale viene messa in risalto e diviene sempre più un aspetto da migliorare ogni giorno che passa, per costruire delle base solide per il futuro. Il dialogo con i giovani, spiega Mura, è pieno di entusiasmo e semplice visto che dopo due anni di stop forzato ora i giovani possono sbocciare e ampliare i propri orizzonti e le proprie esperienze. Le parole di Antonio Mura sono disponibili sul sito di Unica Radio, su Google Podcast e Spotify.

    Nuoro nel periodo fascista pt. 4

    Play Episode Listen Later Nov 23, 2022 6:36


    Una storia che ha il sapore di una leggenda per raccontare attraverso il sardo campidanese la Nuoro dei primi del Novecento. Il racconto di una città fascista. Storia e leggenda si uniscono per raccontare in un "serial podcast" la storia del passato sardo. Siamo a Nuoro, al nord Sardegna, nei primi del '900, in epoca fascista. La storia che raccontiamo in questa serie è una fusione di leggenda ed aneddoti e fonti storiche della Nuoro fascista. Una città bombardata dagli aerei americani che si contrapponevano all'occupazione fascista nell'isola. Scorci di vita e racconti in lingua sarda per raccontare un passato non tanto lontano da noi. Tra il 1927 e il 1940 Nuoro infatti fu sottoposto a numerosi interventi di qualificazione e riqualificazione urbana, dove il razionalismo, il principale filone architettonico in voga durante il ventennio – l'altro era il monumentalismo piacentino – ebbe mano libera di interpretare i centri nevralgici della nuova città . La Città di Nuoro ricopriva una importanza strategica. Tra queste un debito riconoscimento alla città per aver dato i natali a Grazia Deledda a cui nel 1926 era stato dato il Premio Nobel per la Letteratura e, non ultimo, per dare un maggior significato all'apporto in termini di uomini valorosi e capaci alla Brigata Sassari, molti dei quali provenienti proprio dal territorio della Barbagia e del Nuorese i quali si distinsero per i principali gesti eroici durante la Prima Guerra Mondiale. La vita della città di Nuoro è segnata da tanti fatti e micro racconti che vengono riproposti nella nostra serie in podcast in lingua sarda.

    Servizio in sharing dei monopattini elettrici

    Play Episode Listen Later Nov 22, 2022 9:55


    Intervista a Alessio Mereu, assessore alla Mobilità del Comune di Cagliari Tra le forme di mobilità sostenibile c'è l'utilizzo di mezzi della micromobilità, come i monopattini elettrici. A tal proposito cerchiamo di capire, insieme all'assessore alla Mobilità del comune di Cagliari Alessio Mereu, se c'è qualche aggiornamento sul servizio in sharing dei monopattini elettirici. "A Cagliari come nelle altre città italiane c'è stato un periodo di sperimentazione sull'utilizzo dei monopattini da parte dei cittadini previsto dal Ministero dei Trasporti -commenta Mereu-, successivamente l'amministrazione ha emesso un bando al quale hanno partevipato diverse aziende. Bando aggiudicato provvisoriamente a quattro società. La prima delle escluse ha presentato ricorso al Tar, per questo motivo il Comune in attesa della sentenza ha deciso per un'assegnazione provvisoria". "Rispetto alle altre città -continua-, siamo partiti un po' in ritardo, ma lo abbiamo fatto, perchè l'uso del monopattino ha creato molte apprensioni per via della sicurezza. Cosa che ci ha permesso di creare un progetto che rendesse più tranquilli tutti gli attori da chi ne usufruisce, ai pedoni e agli automobilisti". La ripartenza se pur provvisoria prevede degli obblighi legati al tema sicurezza e consente alle società che si sono aggiudicate l'appalto la possibilità di inserire 250 dispositivi a testa su mille a disposizione. Inoltre avranno la possibilità di decidere il numero dei monopattini da mettere in strada che dovrebbero riprendere a circolare tra meno di un mese. "Sono previsti obblighi rispetto al tema sicurezza - conclude l'assessore alla Mobilità, Alessio Mereu-, infatti saranno sanzionati tutti coloro che non rispetteranno le norme previste dal bando. Il monopattino è uno strumento di locomozione che con una modifica del codice della strada è equiparato ai velocipidi, per tale ragione può circolare in promiscuità delle auto la dove non sia presente una pista ciclabile, non può essere usato nei marciapiedi, deve essere indossato il casco ed è necessario rispettare la velocità indicata".

    Radio Smart: oggi i ragazzi intervistano l’artista Lukajan

    Play Episode Listen Later Oct 15, 2022 4:00


    I giovani ragazzi e ragazze del centro di quartiere "La Bottega dei Sogni" raccontano con la propria voce i luoghi della città di Cagliari. Radio Smart è il contenitore in cui i giovani descrivono attraverso una serie di podcast audio i paesaggi cittadini e le loro idee per migliorare la città in cui vivono. Il laboratorio radiofonico RADIO WEB si propone di dar voce ai ragazzi attraverso la produzione di un programma radiofonico che racconterà tematiche di attualità. Un format e linguaggi innovativi, pensati dai ragazzi per i ragazzi. La redazione di Radio Smart, nome scelto dai giovani protagonisti, porterà avanti una serie di appuntamenti radiofonici per raccontare il territorio della città di Cagliari. Attraverso la loro voce si darà spazio alle esperienze positive di interazione tra mondi diversi. Un diario del mondo giovanile dove la radio è mezzo per comunicare e valorizzare il territorio in cui vivono. Un processo di riflessione anche per gli adulti che possono immedesimarsi nel punto di vista dei più giovani. In questo spazio privilegiato di accoglienza, attenzione e ascolto, i ragazzi hanno sperimentato competenze trasversali utili per il quotidiano e per il futuro attraverso incontri laboratoriali e informali dedicati all'intrattenimento educativo. La Radio Education è uno strumento che consente di realizzare il diritto di esprimere le proprie opinioni ed essere ascoltati. Una redazione di giovani ragazzi La giovane redazione è stata coinvolta in una serie di attività di creazione di podcast audio come Il suono delle origini e Cucina dal mondo. Protagoniste del format le voci delle mamme del Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni che si raccontano attraverso la propria storia linguistica . Una esperienza di scoperta dei suoni della propria lingua madre attraverso l'ascolto di ninna nanne, filastrocche e scioglilingua. Un format di condivisione della tradizione culinaria dei paesi d'origine delle mamme, e tante altre curiosità e riflessioni tra due culture. Le attività sono realizzate in collaborazione con Unica Radio, redazione radio nata per volontà di un gruppo di studenti universitari che hanno condiviso l'esperienza e la passione per la cultura e la radio presso l'Università degli Studi di Cagliari. L'obiettivo è quello di permettere ai giovani di comunicare attraverso il media radiofonico affinché questo possa essere accessibili, fruibile ed inclusivo con i linguaggi della cultura, al fine di generare benessere per le persone e per il territorio. Unica Radio ed Efys Il laboratorio Radio web è stato realizzato nel pieno della seconda/terza ondata pandemica, nel gennaio del 2021. A causa delle modalità “d'emergenza” e del distanziamento sociale abbiamo creato uno spazio narrativo proponendo il racconto degli spazi di Cagliari. Radio Web fa parte dei laboratori dedicata a minori, adulti e intergenerazionali, finalizzati a promuovere l'aggregazione sociale, l'intercultura, la partecipazione e la trasmissione dei saperi. Maggiori informazioni sul progetto Il progetto Accresce – Azioni Condivise per la Creazione di una Rete di Sostegno per la Comunità Educante è ideato e promosso dall'Associazione EFYS Onlus con i contributi dell'8×1000 Valdese e si propone di mettere in Rete tutti gli attori della comunità educante e rafforzarne le competenze con strategie innovative di formazione, coinvolgimento, aggregazione e messa a sistema delle buone prassi. Le azioni ACCRESCE sono promosse con il supporto di una fitta rete di associazioni e cooperative del territorio: F4CR network, Cooperativa sociale – Il Giardino di Clara, Unica RADIO, Inmediazione, Cooperativa sociale Passaparola, Associazione Culturale Puntozero, Sardinia Open data e il sostegno dell'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile. Per saperne di più sul progetto ACCRESCE, la comunità educante si fa rete!

    Dino Garau dal Festival Strangius si racconta

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2022 10:35


    Il tema della lotta alla libertà affrontato dal medico radiologo Dino Garau, figlio del partigiano Antonio "Geppe" Garau, al Festival internazionale della Letteratura Autobiografica Dino Garau è un medico radiologo, e figlio del partigiano Nino Garau. Ha accolto le volontà del padre, facendo in modo che le pagine del suo diario fossero pubblicate dopo la sua morte. Suo padre, Nino Garau, (Antonio Garau), (Cagliari, 12 dicembre 1923 – Cagliari, 12 luglio 2020), è stato un partigiano antifascista sardo con il nome di battaglia “Geppe”. Ha ricoperto l'incarico di Segretario generale del Consiglio regionale della Sardegna. Dino Garau e il Festival Strangius 2022 Durante il Festival Strangius 2022 è avvenuta la presentazione del diario di Nino Garau (Antonio Garau): “La resistenza di Geppe. Diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la libertà e la democrazia” a cura di Walter Falgio. L'evento prevedeva un incontro con Dino Garau e il giornalista professionista Walter Falgio. I lettori interessati hanno potuto rivolgere le loro domande riguardanti il libro a Walter Falgio e esaurire le loro curiosità legate all'ambito familiare del partigiano domandandole al figlio Dino Garau. Durante l'intervista Dino Garau si è raccontato, ammettendo di conoscere le aspettative che il padre riversava in lui in quanto figlio maggiore. "Fortunatamente - ha spiegato Dino - la mia ambizione a diventare medico e il suo desiderio che continuassi con gli studi in medicina si sono incontrati". Dino ha sottolineato che la permanenza e il rispetto di quei valori per il quale suo padre Nino Garau ha combattuto sono ciò a cui si aspira tramite la pubblicazione delle sue memorie. Lo stesso Antonio Garau ha richiesto che il suo diario venisse pubblicato dopo la sua morte dichiarando: “Non vorrei che i miei comportamenti e le mie azioni durante la Resistenza fossero risucchiati da quella grossa marea di scritti avvenuta dopo la Liberazione”.

    Rifrazioni Sonore: Maurizio Corona

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2022 12:10


    A volte nel lavoro, a volte nella relazione, sembra che certe problematiche si ripresentino di continuo, Perché ? Maurizio Corona ci introduce alla Mappa dei Talenti, una tecnica di auto-conoscenza basata sulla psico-bio-genealogia che aiuta a risolvere i conflitti personali e scoprire i talenti reali. Cenni Biografici Maurizio Corona e' laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Odontoiatria. Fin dagli anni '80 si e' interessato all'approccio olistico al paziente, studiando diverse discipline tra cui l'agopuntura. Successivamente si e' rivolto alla psico-biologia approfondendola, e attualmente tiene sedute individuali a Cagliari, e conferenze e seminari sulla psico-bio-genealogia in diverse parti d'Italia. Pubblicazioni Nel 2016 ha iniziato la pubblicazione del primo di 22 libri, facenti parte di una saga dal titolo "l'Eredità Iniziatica”, dal nome “Due occhi color miele”. Nel marzo 2019 ha pubblicato sulla piattaforma di Erba Sacra un seminario online sulla Mappa dei Talenti e nel maggio dello stesso anno ha pubblicato insieme a Fabio Zancanella, un libro dal titolo Basi Scientifiche della Mappa dei Talenti. La Mappa dei Talenti E' una variazione originale di Maurizio Corona, sulla base della Mappa dei Bisogni ideata da Jean Claude Badard, ricercatore esperto in Bio-Psicosomatica. La Bio-Psicosomatica è una disciplina abbastanza recente, che fonda le sue radici nella psicosomatica e nella psicogenealogia che, a loro volta si rifanno agli studi di Henry Laborit e la Psicobiologia La mappa dei talenti utilizza un sistema numerologico per analizzare la psico-somatica e bio-genealogia del paziente. Attraverso questa analisi, si aiuta il paziente a identificare concretamente le sue capacita innate nel vissuto reale - non nella narrazione interiore (quello che diciamo a noi stessi di noi stessi) e come attivare o usare questi 'talenti' per risolvere i suoi problemi in vari ambiti, da quello relazionale a quello lavorativo, fino a quello spirituale. Spesso i conflitti di lunga data non risolti derivano da qualche forma di inibizione di reazioni emotive male interpretate, come per esempio gli accessi di rabbia interiorizzati. E proprio in questi conflitti, che si celano talenti inesplorati o male indirizzati che, una volta scoperti, possono illuminare un nuovo percorso di vita e migliorare la qualità della vita del paziente, della costellazione familiare da cui proviene e della comunità in cui opera. Il Progetto Horus di Maurizio Corona, offre vari corsi sia in persona che online basati anche sulla mappa dei talenti. Il Progetto Horus è in primis una Scuola di Educazione Sociale, dedita alla soluzione delle problematiche relative alle singole persone e agli ambiti sociali, come ad esempio aziende o team sportivi. La prossima conferenza di Maurizio Corona sarà in occasione della presentazione del libro: Due Occhi Color Miele, da Atlantide alle Piramidi, presso l'associazione TredicesimaLuna, Venerdì 14 Ottobre, Via Malta 45, a Cagliari.

    Andrea Ferrero una storia da raccontare

    Play Episode Listen Later Oct 13, 2022 9:53


    Andrea Ferrero 51 anni Cagliaritano è un artista che si diverte a colorare la vita degli altri, ma in primis la sua. All'età di 28 anni gli viene diagnosticata una retinite pigmentosa e da quel momento la sua vita prende un percorso diverso; "diverso" nel senso più positivo che possiamo immaginare: -"Ho scoperto che la malattia va sempre più veloce della ricerca e che essere di buon umore, positivi, ottimisti aiuta ma non basta a contrastare la degenerazione della malattia."- si racconta Andrea. La tecnica che utilizza per creare le sue opere è ricca di sentimento ed emozioni che partono dal cuore di Andrea, infatti a un certo punto decide di dare spazio alla sua creatività sostituendo il pannello alle sue mani. Dal pennello alle mani Le mani come strumento di lavoro che gli permettono di creare un rapporto diretto con l'opera, di sentire il colore muoversi nelle sue dita e imprimersi negli spazi ruvidi della tela che dona un tocco di magia a questo processo creativo. Andrea non può vedere quello che nasce dalle sue mani, ma ogni suo lavoro è minuziosamente impeccabile, un'opera concepita con cura e amore. Potete trovare alcune delle opere di Andrea in Viale Bonaria a Cagliari nella quale troverete in allegato un QR code che permetterà anche alle persone non vedenti di godersi queste opere d'arte. http://www.andreaferrero.eu/arteeffimeranelcuoredicagliari

    Venerdì 7 ottobre è il World College Radio Day: riascolta la puntata

    Play Episode Listen Later Oct 12, 2022 57:55


    Venerdì 7 ottobre torna il World College Radio Day – ovvero la giornata mondiale delle radio universitarie – giunto oramai alla dodicesima edizione. Oltre 500 radio universitarie di tutto il mondo insieme nella Maratona Globale di 24 ore.  Il primo College Radio Day si è svolto negli Stati Uniti, in Canada e in Giamaica nell'ottobre 2011 dove 365 radio universitarie si sono riunite per la prima volta. Nel marzo 2012, Rob Quicke ha ricevuto due e-mail: una da Tiziana Cavallo (Italia) e una da Guillermo Gaviria (Colombia-LatinoAmerica) che chiedevano di formare una coalizione internazionale per il College Radio Day 2012. Nasce così il World College Radio Day, dalla congiunzione di più emittenti internazionali desiderose di mettersi in rete e far conoscere le proprie realtà. Il bello delle radio universitarie nel mondo è che parlano lo stesso linguaggio che è quello delle nuove generazioni che viaggia sull'online Tiziana Cavallo Grazie al digitale, poi, le distanze sono completamente abbattute e tutte le comunità studentesche radiofoniche potranno per almeno un giorno sentirsi protagoniste di un mondo in cui, appunto, c'è sintonia di parola…e musica. Fan torna, quest'anno, infine, a dare il suo contributo e segna il ritorno della comunità radiofonica universitaria veronese nel flusso dopo qualche anno di stop”.  Il tema della pace La nuova edizione della Giornata Mondiale della Radio Universitaria avrà come ambasciatore Julian Lennon, celebre cantautore inglese, conosciuto anche per essere il figlio di John Lennon e Cynthia Powell. Sarà trasmessa una intervista esclusiva realizzata Crd Usa facendo emergere l'importanza della pace e i mezzi possibili per tutelarla. Durante la giornata viene proposta all'ascoltatore la versione della canzone del padre, Imagine, registrata nuovamente proprio per questa occasione.  Il tema di quest'anno è, infatti, Voci per la pace argomento fortemente sentito da tutte le radio universitarie, il manifesto del Wcrd di quest'anno infatti recita: «in un momento di conflitto globale, vogliamo inviare il messaggio forte e chiaro che la radio studentesca è vicina a tutti coloro che sono oppressi o subiscono violenze e cerca di difendere la giustizia e sostenere una pace sostenibile per tutti». I contributi sono trasmessi insieme agli altri interventi delle radio universitarie italiane coordinate da RadUni, associazione che riunisce le radio universitarie e gli operatori radiofonici universitari in Italia.  

    Falgio Walter dal Festival Strangius 2022

    Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 17:18


    Al Festival Strangius 2022 con Walter Falgio che ci racconta il diario del partigiano Antonio Garau Walter Falgio (Quartu Sant'Elena, 1970), insegnante e giornalista professionista, è il presidente e fondatore dell'Istituto sardo per la storia dell'Antifascismo e della Società contemporanea (ISSASCO) associato alla Rete nazionale degli istituti per la Resistenza. Falgio è inoltre dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea presso l'Università di Cagliari (XVIII Ciclo) e possiede una laurea in Filosofia, sempre all'Università di Cagliari, con la votazione di 110/110 lode. Ha pubblicato saggi e monografie per Cuec, AM&D e FrancoAngeli. Festival Strangius 2022 Giovedì 29 settembre 2022 si è svolto l'incontro con Dino Garau (figlio del partigiano Antonio Garau) e Walter Falgio per la presentazione del libro “La Resistenza di Geppe: diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la libertà e la democrazia” (Soter Edizioni). “La resistenza di Geppe. Diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la libertà e la democrazia” Ci sono voluti sessant'anni perché Antonio ("Nino") Garau (Cagliari, 1923), decidesse di condividere la sua memoria di partigiano. Per sessant'anni ha dovuto custodire i suoi pensieri dolorosi scontrandosi con la memoria del movimento di resistenza, spesso superficiale, frettolosa e imprecisa. Oggi “La resistenza di Geppe. Diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la libertà e la democrazia” è diventato un libro pubblicato dalla casa editrice Soter a cura di Walter Falgio grazie all'impegno di Issasco, l'Istituto sardo per la storia dell'antifascismo e della società contemporanea. In accordo con le sue volontà, la pubblicazione del suo diario è avvenuta dopo la sua morte (12 luglio 2020). Garau stesso ha spiegato il motivo di questa scelta: “Non vorrei che i miei comportamenti e le mie azioni durante la Resistenza fossero risucchiati da quella grossa marea di scritti avvenuta dopo la Liberazione”. Walter Falgio ci racconta il lungo processo che ha riportato a galla i duri ricordi di Nino Garau. Il partigiano ha voluto inoltre sottolineare la significativa azione delle donne in quel periodo di lotta per la libertà, per lui e per Falgio poco riconosciuta. Il giornalista, che presiede l'Istituto sardo per la storia dell'antifascismo e della società contemporanea, ISSASCO, ha dichiarato quanto questa esperienza l'abbia formato e quanto sia importante continuare a divulgare la storia anche ai giovani d'oggi. Informazioni tratte da: "La resistenza di Geppe", in un libro i ricordi del partigiano cagliaritano Antonio Garau - nemesismagazine.it

    Intervista a Valentina Casalena: Premio Andrea Parodi 2022

    Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 10:08


    Dal 13 al 15 ottobre a Cagliari si terrà la quindicesima edizione del Premio Andrea Parodi: ne abbiamo parlato con Valentina Casalena. Mancano pochi giorni al 15° “Premio Andrea Parodi”, uno dei più importanti contest europei di world music, in programma dal 13 al 15 ottobre all'Auditorium del Conservatorio "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari e organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi. Le serate, che inizieranno alle 20.30, sono a ingresso gratuito con prenotazione al Boxoffice Sardegna (070 657428 - info@boxofficesardegna.it ). A confrontarsi nella finale del contest saranno Balentia (Sardegna), Beija Flor (Sicilia), Escarteen Sisters (Catalogna), Folkatomik (Piemonte), Raquel Kurpershoek (Olanda / Spagna), Walter Laureti (Lazio), Antonio Smiriglia (Sicilia) e Ual·la! (Catalogna), che si esibiranno in tutte tre le serate. Ad alternarsi con loro sul palco ci saranno ospiti di rilievo del panorama musicale italiano e internazionale. Venerdì 14 saliranno sul palco il Cuncordu e Tenore de Orosei, a cui andrà il Premio Albo d'oro 2022, e Matteo Leone (vincitore del Premio nel 2021), che presenterà anche il video di “In mézu ô mo`”, prodotto dalla Fondazione Parodi. Nella serata finale del 15 sarà invece la volta del Canzoniere Grecanico Salentino, di Tosca e del cantautore portoghese Tiago Nacarato, che riceverà il Premio Albo d'oro internazionale e proporrà anche qualche brano con la stessa Tosca. L'esibizione di Nacarato è in collaborazione con Officina Pasolini, laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio, dove si esibirà il giorno successivo. Inoltre, nelle prime due serate del Parodi il Conservatorio di Cagliari proporrà l'esibizione di alcuni suoi studenti: il 13 Sara Murgia e il 14 Movie Brass e Tallinn Trumpet Ensemble. Tutti gli ospiti, così come i finalisti, interpreteranno un brano del repertorio di Andrea Parodi, l'artista a cui la manifestazione è dedicata. Parodi, scomparso nel 2006, dopo aver fatto parte dei Tazenda ha intrapreso una importante carriera solista nell'ambito della world music. Tracce del suo percorso (come immagini, video, audio) si potranno trovare dal 12 al 15 ottobre in Piazza Porrino (di fronte al Conservatorio) nel Museo multimediale itinerante a lui dedicato, visitabile ad accesso libero. A presentare la manifestazione, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, saranno Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu. Principale e prestigioso media partner dell'evento è Rai Radio1. Le tre serate saranno trasmesse in diretta streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Andrea Parodi e di EjaTV. La terza anche su quelle di Rai Radio1 e Rai Radio Tutta Italiana. La notte fra il 15 e 16 ottobre, a partire dalle 00.40, su Rai Radio1 ci sarà invece una puntata speciale di “Stereonotte-Brasil”, curata come sempre da Max De Tomassi, trasmessa in diretta dal Premio Parodi, con interviste a molti dei protagonisti del Premio e con l'ascolto di loro brani. Importante anche la programmazione degli appuntamenti collaterali al Premio, tutti a ingresso libero. Il 14 ottobre nella sala Bembo dell'Hotel Ulivi e palme alle 16 si terrà un seminario sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori a cura di Andrea Marco Ricci (del Nuovo IMAIE) ed alle 16.45 uno sul diritto d'autore a cura di Claudio Carboni (del Consiglio di gestione della SIAE). Alle 17.30 ci sarà poi la presentazione del volume “Storie di straordinaria fonia” (Bertoni editore) di Foffo Bianchi, Francesca Gaudenzi e Duccio Pasqua, con Bianchi e Pasqua. Conduce il pomeriggio Ottavio Nieddu. Nello stesso luogo sabato 15 alle 10.30 ci sarà spazio per la consueta giornata di studi del Premio Parodi, con una tavola rotonda su “Cantare a quattro in Sardegna: dai contesti rituali alla world music”. Interverranno Ignazio Macchiarella e Marco Lutzu dell'Università di Cagliari; Jacopo Tomatisn dell'Università di Torino; Sebastiano Pilosu dell'Associazione Tenores Sardegna e Diego Pani della Memorial University of Newfoundland. Alle 12 sarà la volta del “Premio Blogfoolk Choice”, assegnato al miglior album di world music dell'annata dal periodico online BlogFoolk Magazine. A vincere è ”Still Moving” di Justin Adams & Mauro Durante. Nelle finali gli otto artisti si esibiranno dal vivo davanti a tre ampie giurie, una tecnica, una critica e una internazionale, tutte composte da autorevoli addetti ai lavori, che saranno in buona parte presenti in platea (altri in remoto). Ecco la composizione delle giurie. Giuria tecnica: Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Simonetta Soro (musicista, attrice), Silvano Lobina (musicista), Gino Marielli (musicista), Gigi Camedda (musicista), Gesuino Deiana (Musicista), Lia Careddu (attrice), Gisella Vacca (musicista, attrice), Cristina Maccioni (Attrice), Marti Jane Robertson (ingegnere del suono), Antonio Ferraro (Ingegnere del suono), Foffo Bianchi (Ingegnere del suono), Marco Lutzu (etnomusicologo, Università di Cagliari, Partner), Ignazio Macchiarella (etnomusicologo, Università di Cagliari, Partner), Nicola Meloni (operatore culturale), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Nicola Spiga (operatore culturale), Rambaldo degli Azzoni Avogadro (discografico, operatore culturale), Jacopo Tomatis (Partner, Premio Città di Loano), Gaetano d'Aponte (Partner, Premio Bianca d'Aponte), Michele Palmas (Partner, S'ard Music), Andrea Del Favero (Partner, Folkest), Gigi Di Luca (Partner, Ethnos Festival), Stefano Starace (Partner, Mo'l'estate Spirit Festival), Andrea Marco Ricci (Partner, NUOVO IMAIE), Claudio Carboni (Partner, Consigliere di Gestione SIAE), Luigi Fontana (Partner, U.N.A. Unione Autori Musicali). Giuria critica: Claudio Agostoni (Popolare Network), Paolo Ardovino (giornalista musicale), Angela Calvini (Avvenire), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Tgr Sardegna), Franz Coriasco (Rai Italia), Tore Cubeddu (Eja Tv), Flaviano De Luca (Manifesto), Ciro De Rosa (Songlines /Globofonie), Max De Tomassi (Rai Radio1), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Enrico Gaviano (La Nuova Sardegna), Felice Liperi (Repubblica), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale), Tonino Merolli (Funweek), Duccio Pasqua (Radio 1), Fausto Pellegrini (Rainews), Timisoara Pinto (Gr Rai), Francesco Pintore (Unione sarda), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Gli stati generali), Giacomo Serreli (giornalista musicale), John Vignola (Rai1), Giuseppe Vota (Rai). Giuria internazionale: Sergio Albertoni (Rsi Radio Svizzera Italiana), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Andrew Cronshaw (Froots Magazine, Rough Guide To World Music, Regno Unito), Petr Doruzka (Czech Radio, Rep. Ceca), Edyta Łubińska (Università di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Albert Reguant (Radio Ona de Barcelona, Catalogna), Juan Antonio Vazquez (Mundofonias, Spagna). Il vincitore assoluto avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2023, come l'European Jazz Expo (Sardegna) e Folkest (Friuli), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi. Potrà inoltre usufruire di assistenza legale e manageriale per un anno da parte di Siedas. Il vincitore del Premio della Critica avrà invece la possibilità di realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Per alcuni dei finalisti del Premio ci sarà anche la possibilità di essere invitati ad esibirsi in alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere, Premio Bianca d'Aponte, Mo'l'estate Spirit Festival, Musiconnect-italy). Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a Regione autonoma della Sardegna (fondatore), Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (contributo e patrocinio). Partner della manifestazione sono: European Jazz Expo, Folkest, Premio Bianca d'Aponte, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Mare e Miniere, Musiconnect-italy, Ethnos Festival, Mo'l'estate Spirit Festival, Mare aperto, Festival del torto, World Music Academy, Associazione Culturale S'Ardmusic, Fondazione Barùmini – Sistema cultura, Comune di Aggius – Etnosfera, Conservatorio di musica di Cagliari Giovanni Pierluigi da Palestrina, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell'Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali), SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, NUOVOIMAIE, Federazione degli Autori, U.N.A. (Unione nazionale autori), Siedas, Boxofficesardegna, AF Motors. Media partner sono Rai Radio 1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Sardegna, Radio Popolare, Tiscali, Unica Radio, Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica, Blogfoolk, Folk Bulletin. Partner internazionali: Deutchlandfunk Radio (Germania), Mundofonías (Spagna), Czech Radio - Petr Dorůžka (Rep. Ceca), Radio Ona de Barcelona (Catalogna), Association Musica Italiana (Francia), World Music Charts Europe (Rep. Ceca), Radio Wira Wiri (Olanda). Segui gli aggiornamenti su Unica Radio.

    Sharper Night, intervista a Simona Campus

    Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 31:06


    In occasione della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori abbiamo intervistato Simona Campus, spaziando tra l'importanza di un'arte accessibile e in grado di comunicare e la magia che scaturisce dalla comunicazione con un pubblico in grado di accoglierla. Una magia che ritroviamo al MUACC di Cagliari. Simona Campus insegna Museologia come professoressa a contratto all'Università degli Studi di Cagliari. Dopo la Laurea in Lettere e la Specializzazione in Storia dell'Arte ha conseguito il Dottorato di ricerca, indagando l'ambito delle relazioni tra arti visive e letteratura nella cultura italiana del Novecento. Attualmente è curatrice del MUACC, Museo universitario per le arti e le culture contemporanee. E' proprio del MUACC che abbiamo discusso durante questa intervista. Un museo ad ampio raggio Simona Campus ci parla del museo come una sorta di laboratorio che coinvolge la comunità nelle sue sperimentazioni, sottolineando l'importanza del pubblico. Il MUACC si propone come museo universitario moderno che segue i principi dell'ICOM e come un museo in grado di parlare alle persone, proponendosi come istituzione aperta, dinamica, e in continua crescita. L'obiettivo è rendere frubile la possibilità di conoscere al pubblico. Il museo cresce soprattutto grazie al feedeback della sua comunità di riferimento, per questo le attività sono pensate soprattutto nell'ottica di un museo ''vivo, popolato, e abitato'', attraverso molteplici iniziative. L'obiettivo è creare uno spazio di dialogo, nel quale sia possibile discutere non solo di arte, ma anche dei temi delle culture contemporanee. Il MUACC si propone come un'istituzione lontana dall'impartizione di una conoscenza unidirezionale, per proporsi come un luogo nel quale la conoscenza si costruisce attraverso dialoghi e percorsi. Il MUACC e il legame intrinseco con gli studenti Oltre ai tirocini curriculari previsti nei piani formativi al MUACC si lavora anche attraverso i tirocini Erasmus. ''Il museo ha bisogno delle studentesse e degli studenti, ma mi piace lavorare affinché anche le studentesse e gli studenti sentano il bisogno del museo'' ci dice Simona Campus ''Nell'ottica di una concezione laboratoriale secondo la quale questo luogo diventa spazio straordinario per sperimentare le pratiche curatoriali, le diverse competenze che un'istituzione così complessa porta con sè. I tirocini diventano momento di confronto diretto con un mondo che appare misterioso. Il museo appare come un grande spettacolo teatrale quando lo si va a visitare, difficilmente si coglie la complessità di quello che sta dietro ad un prodotto finito. E' fondamentale capire il percorso che porta alla realizzizione delle iniziative che si svolgono''. Tra l'arte di Italo Antico e la nuova esposizione in arrivo di Franca Sonnino Dall'inizio della sua apertura al pubblico il MUACC espone una collezione del maestro Italo Antico, uno dei protagonisti del rinnovamento artistico in Sardegna dalla seconda metà del Novecento. L'artista ha donato all'Ateneo un corpus di 50 opere. In occasione della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori il MUACC ha pensato che tra le modalità di valorizzazione fosse importante dare un occhio di riguardo alle nuove generazioni, andando alla scoperta di nuovi linguaggi in grado di facilitare la scoperta dell'arte. Il risultato è stato gratificante e ha aiutato a comprendere come l'arte possa essere raccontata in maniera semplice ma mai banale, i bambini hanno giocato un ruolo fondamentale in quanto ricettori eccezionali. Il MUACC si appresta ad allestire la sua prima mostra temporanea, quella di Franca Sonnino. Uno dei temi principali che questa mostra sceglie di indagare è quello dell'arte al femminile e più in generale dell'arte di genere. E' importante parlare di questioni di genere nell'ottica di un museo che parla di società e si occupa di quelli che sono i grandi temi del nostro tempo. Franca Sonnino, artista con una rinnovata carica espressiva, legata alla Sardegna grazie anche alla sua amicizia con Maria Lai, è stata in grado di coniugare il suo lingaggio artistico al tempo. La svolta nel percorso artistico dell'artista arriva con il consiglio di Maria Lai, che accortasi della sua perizia tecnica nel lavoro a maglia le consiglia di usare le sue mani ''non per fare oggetti utili, ma per fare cose inutili''. Le parole di Simona Campus sull'artista ''Franca Sonnino appartiene a quella generazione di artiste che hanno rivoluzionato la storia dell'arte con nuovi linguaggi, prima rinchiusi dentro una dimensione domestica - ci spiega Simona Campus - utilizzando nuovi medium per proporre un proprio pensiero dell'arte scardinato da un sistema patriarcale, utilizzando questi elementi come possibilità affinché la differenza sia portatrice di significato e di rivendicazione del proprio posto in un sistema ancora chiuso''.

    Sharper night alla ricerca delle emozioni

    Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 12:12


    Sharper night alla ricerca delle emozioni Cagliari si emoziona con la notte dei ricercatori Sharper night alla ricerca delle emozioni, il progetto coinvolgerà con una serie di attività rivolte ad un pubblico di tutte le età grandi e piccoli curiosi coinvolti nella scoperta del mestiere di ricercatore. Dietro a questa iniziativa coesistono vari settori e varie figure professionali. Figura di spicco è quella di Marco Guicciardi, Professore di Psicometria e Psicologia dell'università degli Studi di Cagliari. Il Professore insieme agli allievi della scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute hanno portato avanti un progetto dedicato interamente ai più piccoli. Gioco di emozioni I bambini e le bambine (dai 5 ai 10 anni) ascolteranno una breve storia, nella quale dovranno intuire l'emozione del protagonista. I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi da 4 partecipanti ad ogni gruppo è stato chiesto di associare alla storia le emozioni riportate nei palloncini che troveranno alla fine del percorso a staffetta. Al termine i bambini e le bambine potranno avere in dono il palloncino da loro scelto durante lo svolgimento dell'attività. Stimoli Il progetto è stato svolto all'interno dell'Orto botanico di Cagliari. Questa scelta ha contribuito a creare un'atmosfera ricca di stimoli per tutti i partecipanti che hanno risposto in maniera ottimale e con creatività alle attività proposte dagli specializzandi che hanno saputo far fronte ad ogni circostanza. Sharper night, nuove iniziative La risposta a questa iniziativa ha mostrato una grande voglia di rimettersi in gioco anche per i più grandi. "Con il passare delle edizioni potrebbe essere interessante proporre qualcosa anche per gli adolescenti e giovani adulti a seguito soprattutto di questi anni influenzati dal covid", queste le parole del Professor Guicciardi durante l'intervista rilasciata per Unica Radio.

    Giuseppe Pinelli

    Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 18:44


    Il ricordo Giuseppe Pinelli anarchico e partigiano italiano, di professione ferroviere, animatore del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa e giovane staffetta nella Brigata Autonoma Franco. La sua storia di un uomo rivoluzionario che ancora oggi vive nei ricordi della moglie Licia e le figlie Silvia e Claudia. Dicembre 1969 Giuseppe Pinelli muore e dopo oltre mezzo secolo, manca ancora la verità sulla morte dell'ex ferroviere anarchico che nel 69 perse la vita. La morte, o l'assassinio di Giuseppe Pinelli è soltanto un altro pezzo del puzzle mancante. Contrassegnato da una lunga serie di depistaggi e di bugie che composero la vicenda di Piazza Fontana. Giuseppe Pinelli anarchico e rivoluzionario La morte dell'ex ferroviere determinò un ruolo fondamentale nella costruzione di un percorso, giudiziario e mediatico, che sviò le indagini, allontanandole dai veri colpevoli, cioè dalla matrice neofascista facente parte del gruppo Ordine Nuovo. In conclusione da quel momento la voglia di testimoniare da parte della moglie Licia diventa quasi un esigenza tanto che lei scrive un libro dal titolo "Una storia quasi soltanto mia" in collaborazione con Piero Scaramucci. "Questa è la storia che Licia Pinelli mi raccontò all'inizio degli anni ottanta. Era rimasta appartata, quasi silenziosa per una decina d'anni, da quell'inverno del 1969, quando la bomba fece strage alla Banca dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, suo marito Pino, ferroviere anarchico, precipitò da una finestra della questura e l'Italia scoprì che la democrazia era sotto attacco. Licia si era tenuta lontana dai riflettori concentrandosi in una tenace battaglia per ottenere giustizia dalla Giustizia. Non la ottenne. Dopo dieci anni Licia fece forza sul suo severo riserbo e si decise a raccontare di sé e di quel che era successo. Scelse lei stessa di parlare e mi chiese di intervistarla. Non fu un percorso facile, per Licia fu come reimparare a parlare e a guardare dentro se stessa dopo anni di silenzio e autocensura. Oggi, a distanza di tanto tempo, questo racconto appare come un documento di rara verità, chi vorrà scrivere la storia di quegli anni durissimi non ne potrà prescindere." (Piero Scaramucci) Inoltre è stato scritto un altro testo dedicato interamente alla moglie di Pinelli, dall'autore Marco Severini che riprende come titolo il nome della donna, "Licia".

    Rifrazioni Sonore: Antonella Gregorio

    Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 7:37


    Cosa succede quando ci risvegliamo dopo un coma di un mese e mezzo? Antonella Gregorio ci racconta questo e altro nel 'Destino dell'Amore', che ci ispira al quotidiano lavoro interiore di trasmutazione del dolore in forza, della disperazione in ottimismo e della paura in coraggio Il Destino dell'Amore Antonella è una giovane manager sarda che lavora a Milano nel settore vendite di una multinazionale. Un pomeriggio, torna a casa dal lavoro e si risveglia in ospedale dopo quarantacinque giorni di coma. Non ha ricordi a breve termine se non quelli della sua tragica storia con Alessandro, il fidanzato morto in un incidente stradale dieci anni prima. Il recupero è difficile: non riconosce le amiche, i colleghi, non prova emozioni, perciò decide di tornare a casa dei suoi genitori. Dopo solo alcuni mesi, rientra nuovamente a Milano per riprendersi quello che ha perso: la vita e la carriera. Ma quando sembra esserci riuscita, è costretta a tornare in ospedale, a causa di un dolore acuto e persistente alla gamba sinistra, e i medici sono costretti ad amputarle l'arto. Quella che ai più sembra l'ennesima sconfitta, in realtà, per Antonella si trasforma in un'opportunità per una profonda crescita e radicale cambiamento interiore. Dopo alcune esperienze lavorative, torna definitivamente in Sardegna e incontra l'uomo della sua vita. Il Destino dell'Amore e' disponibile online su Amazon e IBS, e inoltre sarà disponibile acquistare il libro e ascoltare dal vivo la presentazione dell'autrice alle 17:00 il 6 Novembre 2022 presso il Museo Civico di di San Vero Milis, in occasione della manifestazione di tre giorni (4, 5 e 6 Novembre) dedicata alla letteratura, alla scienza e molto altro, dal titolo 'Mediterranea'. Come affrontare il dolore nella vita? Antonella Gregorio si e' risvegliata da un coma di un mese e mezzo, che di per se' e' un'esperienza radicale, eppure ad Antonella e' accaduto molto di più, e tutto in un brevissimo arco di tempo. La sofferenza quando e' troppa può lasciarci spezzati, intontiti per sempre, eppure da questo agguato del destino Antonella ha imparato molte lezioni che condivide nel suo racconto. La sua prova ha richiesto un radicale cambiamento di valori e prospettive circa se stessa, gli altri e il mondo, ma il messaggio fondamentale che passa e' il non darsi per sconfitti di fronte alle avversità', accettare il cambiamento, fluire con la corrente del destino, perché tutto ciò che accade ci apre a possibilità di significato inesplorate, a dimensioni di vita più profonde e soddisfacenti. In genere, aspettiamo di essere con le spalle al muro per fare delle scelte radicali, forse sono scelte che l'intuizione ci ha bisbigliato inutilmente nel silenzio dell'interiorità per tanto tempo, e forse e' la nostra sordità al richiamo interiore che attira certe prove del destino. In fin dei conti e' proprio a causa del temuto dolore in tutte le sue forme, da quello fisico a quello emotivo fino a quello intellettuale e alla frustrazione dei desideri, che siamo forzati a cambiare prospettive in modo radicale, a comprendere qualcosa di più di noi stessi e del mondo. E cosi che dal dolore compreso nasce la saggezza e, da questa, nuove scelte che ci avvicinano a quel miraggio che chiamiamo felicita.

    Rifrazioni Sonore: Elena Perra

    Play Episode Listen Later Oct 5, 2022 10:14


    Fare arte nel 2022: Viaggio tra i dipinti evocativi di Elena Perra, artista cagliaritana che risiede alle pendici dell'Etna Elena Perra: Cenni Biografici Cagliaritana d'origine, dopo il diploma conseguito al Liceo Artistico “Foiso Fois”, si trasferisce a Firenze laureandosi in Architettura. La passione per la pittura e' una tela vivente dove Elena tesse le sue esperienze di vita, manifestando le emozioni attraverso le sue opere, dal forte impatto cromatico e segnico, istintive e spontanee. Le opere di Elena Perra abbandonano la rappresentazione reale per centrare l'espressione su visioni di forma e struttura libera e fantastica, vivono della forza dei contrasti utilizzando colori puri: un'evoluzione e scomposizione della forma attraverso il movimento. Ha partecipato a diversi Concorsi di Pittura e Mostre Collettive in Italia e all' Estero. Le sue opere sono visionabili su singulart Elena Perra 'E' il colore che da vita alla forma, la forza e' nel colore, che rimane sempre il padrone assoluto del mio pensiero' Alcuni consigli per gli artisti emergenti 'L'ispirazione nasce da una grande pace interiore' La professione artistica rimane difficile e la ricetta miracolosa per vivere di arte non esiste. Oggi più che mai e' fondamentale essere versati anche nell'arte dell'auto-promozione, sapersi creare un portfolio online, essere attivo sui socials - per esempio Instagram - ma non tralasciare le classiche mostre. In questo senso e' importante una certa arte dialettica e di incontro col pubblico. Saper definire le proprie opere, darle voce, saperle introdurre sia al pubblico che alla critica. Tutto questo richiede un'alta capacità organizzativa e rischia di fagocitare la nostra attenzione più del dovuto. Proprio per questo bisogna avere massima cura del vero momento artistico. E di primaria importanza avere un proprio spazio intimo, dove regni sovrana la libertà di creare priva da costrizioni eteronome, cioè a prescindere da ogni utilitarismo, il che include non solo le attività di auto-promozione, ma qualunque pensiero che non metta al centro il puro amore per il colore, le forme e la sorgente della creatività.