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C'era una volta un uomo e sua moglie che vivevano in una casa con un bel giardino, distante alcune miglia dal villaggio. Una sera venne un giù un gran temporale, la pioggia si sentiva battere forte sul tetto della casa e il vento soffiava all'impazzata, tanto che pareva volesse portare via ogni cosa. Appena l'uomo e sua moglie accesero il camino e si sedettero per scaldarsi, si sentì battere piano alla porta. Continue reading
C'era una volta un mugnaio che aveva due belle figliuole. A una avea dato nome Rota, all'altra Tramoggia. La gente che andava a macinare, vedendo le due ragazze, domandava: — Compare, ma quando maritate queste figliuole? — Quando ci sarà chi le vuole. — E che dote gli date? — Dote niente. Rota la regalo, Tramoggia la do per nulla. — Furbo siete, mugnaio! Continue reading
C'era una volta un mugnaio che aveva due belle figliuole. A una avea dato nome Rota, all'altra Tramoggia. La gente che andava a macinare, vedendo le due ragazze, domandava: — Compare, ma quando maritate queste figliuole? — Quando ci sarà chi le vuole. — E che dote gli date? — Dote niente. Rota la regalo, Tramoggia la do per nulla. — Furbo siete, mugnaio! Continue reading
È una fiaba millenaria. Racconta la vicenda di un Re che parte alla ricerca di una moglie, travestito da mendicante. Nonostante i suoi buoni propositi e il viaggio in giro per il regno, nessuna donna lo vuole. Alla vista dello straccione tutti scappano scacciandolo in malo modo. Fino a quando… non vi racconto certo il finale …
C'era una volta un mugnaio che aveva due belle figliuole. A una avea dato nome Rota, all'altra Tramoggia. La gente che andava a macinare, vedendo le due ragazze, domandava: — Compare, ma quando maritate queste figliuole? — Quando ci sarà chi le vuole. — E che dote gli date? — Dote niente. Rota la regalo, Tramoggia la do per nulla. — Furbo siete, mugnaio! Continue reading
In una terribile notte di tempesta, una barca naufraga e solo un bambino riesce a salvarsi.Si ritrova su un'isola deserta. non c'è nessuno, nessuno a parte Hom..Un'avventura incredibile scritta da Jeanne Willis che potrete trovare in italiano solo nel nostro podcast. Un'esistenza segreta da custodire gelosamente, un racconto da ascoltare e riascoltare.Per scoprire com'è fatto Hom, veniteci a trovare sul nostro canale Youtube:https://www.youtube.com/c/Raccontiperbambiniliberi?sub_confirmation=1Se non vuoi perderti nemmeno una delle nostre storie iscriviti alla newsletter su www.raccontiperbambiniliberi.com e seguici su Instagram: @raccontiperbambiniliberiSe vuoi sfogliare questo libro, lo puoi trovare qui: https://raccontiperbambiniliberi.com/i-nostri-racconti
Secondo voi chi è più grande?Voce narrante: Simone ValentinoTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
Piccolo buio è una storia semplice e lieve per affrontare con serenità LA PAURA DEL BUIO.La piccola Talla si sveglia e non riesce più a dormire. Dalla stanza accanto alla sua cameretta arriva un bagliore di luce. Aiuto!Saranno gli occhi di un mostro? La casa di notte fa un po' paura, ma Talla si fa coraggio: “È solo un piccolo buio!”, si dice, così si alza e va a controllare.Di stanza in stanza, insegue le piccole luci colorate che brillano nel buio, scacciando tutti i mostri della sua fantasia … e arrivando a tranquillizzare anche la sua mamma!Se vuoi ascoltare la storia e vedere le immagini, vieni a scoprire il nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/c/Raccontiperbambiniliberi?sub_confirmation=1Lo sapevi che è finalmente uscita la nostra guida mindfulness per genitori consapevoli? Vieni a scoprirla sul nostro sito: https://raccontiperbambiniliberi.com/product/mindfulness-per-bambiniSe non vuoi perderti nemmeno una delle nostre storie iscriviti alla newsletter su www.raccontiperbambiniliberi.com e seguici su Instagram: @raccontiperbambiniliberiSe vuoi sfogliare questo libro, lo puoi trovare qui: https://raccontiperbambiniliberi.com/i-nostri-racconti
La stella di Betlemme è quel fenomeno astronomico che, secondo il racconto del Vangelo secondo Matteo, guidò i Magi a far visita a Gesù appena nato. La dicitura comunemente più diffusa per indicare la stella di Betlemme è la stella cometa.Questa che vi racconto è una delle infinite scintille di quella famosa storia o leggenda che fin dalla notte dei tempi ha viaggiato da oriente a occidente portando con se fascino e mistero #fiabeincarrozza #stellacometa #fiabe #magi #betlemme #leggende
Vi siete mai sentiti un po' soli e diversi? A questo piccolo anatroccolo è successo, ma scoprirà qualcosa di davvero incredibile.Voce narrante: Selene BaianoTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
Ti è piaciuto questo specialissimo episodio di Natale?Spero di sì! Raccontami dov'eri o con chi l'hai ascoltato... ti aspetto nei commenti!E se ti fosse sfuggito, puoi trovare gli altri episodi del podcast su tutte le piattaforme streaming!Vi abbraccio e vi auguro di passare queste giornate di festa con gioia e felicità.Buon Natale a tutti✨Stretta la foglia, larga la via,voi dite la vostra che io ho detto la mia.#fiabeincarrozza #podcast #fiabe #fiabeitaliane #leggo #filippocarrozzo #natale
da 11 anni in su) La donna-lupa tornò a casa e infilò la porta. Il marito spaventato, cominciò a tirarle addosso qualsiasi cosa trovasse per le mani: sedie, stivali, pentole, tavoli, ferri da storo e fornelli; poi, afferra un bastone grosso di ginepro, e giù colpi da orbo. “Oh… Sono io, marito mio! Sono io, marito mio!” Credeva di parlare la donna malvagia, e invece abbaiava, ululava, ringhiava. Proprio come fanno i lupi. Colui, che la vedeva in forma di lupa con tanto di bocca spalancata, aveva paura d'essere sbranato; e perciò dava botte che rompevano le ossa. Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
da 11 anni in su) La donna-lupa tornò a casa e infilò la porta. Il marito spaventato, cominciò a tirarle addosso qualsiasi cosa trovasse per le mani: sedie, stivali, pentole, tavoli, ferri da storo e fornelli; poi, afferra un bastone grosso di ginepro, e giù colpi da orbo. “Oh… Sono io, marito mio! Sono io, marito mio!” Credeva di parlare la donna malvagia, e invece abbaiava, ululava, ringhiava. Proprio come fanno i lupi. Colui, che la vedeva in forma di lupa con tanto di bocca spalancata, aveva paura d'essere sbranato; e perciò dava botte che rompevano le ossa. Continue reading
Qualcuno si è intrufolato a casa dei tre orsetti combinando un sacco di pasticci!Voce narrante: Simone ValentinoTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
C'era una volta un re che aveva tre figli: due erano intelligenti e furbi, mentre il terzo figlio stava sempre zitto, dimostrava un carattere mansueto e semplice, e per questo lo chiamavano Tontolone. Quando il re giunse alla tarda età sentì la fine oramai prossima, e ragionava su quale figlio contare per affidargli l'eredità del trono. Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Tanto tanto tempo fa viveva, in un grande mare sconosciuto, un pesciolino, che si chiamava Crisponcello. Era un pesce molto piccolo, con tantissime pinne e pieno di colori. Crisponcello nuotava veloce veloce nel grande mare alla ricerca di un posto sicuro, perché i pesci più grandi di lui volevano mangiarselo. Eh sì. Questa è la legge dura della natura: pesce grande mangia pesce piccolo. Un giorno Crisponcello incontrò un grande pesce. Un enorme predatore squalo, era talmente più grande di lui che non valeva nemmeno la pena d'essere mangiato. Figuriamoci! Al grande squalo quel cosino con le pinne poteva sembrare una nocciolina da gustare, ma solo una, e che certamente non lo avrebbe sfamato per niente. Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
C'era una volta uno Zar grande e potente, che sposò una bellissima principessa. Non c'era al mondo una coppia più felice di loro, ma la loro luna di miele fu ben presto interrotta, poiché lo Zar fu chiamato in una spedizione di guerra contro un paese nemico, ed essi furono costretti a separarsi. La giovane sposa pianse amare lacrime, e il marito cercò di consolarla e prepararla al distacco dandole dei consigli. Le raccomandò sopratutto di non allontanarsi mai dal castello, di non dare confidenza agli estranei, di guardarsi sempre dai cattivi consiglieri e specialmente dalle donne strane. [...] Continue reading
Tanto tanto tempo fa viveva, in un grande mare sconosciuto, un pesciolino, che si chiamava Crisponcello. Era un pesce molto piccolo, con tantissime pinne e pieno di colori. Crisponcello nuotava veloce veloce nel grande mare alla ricerca di un posto sicuro, perché i pesci più grandi di lui volevano mangiarselo. Eh sì. Questa è la legge dura della natura: pesce grande mangia pesce piccolo. Un giorno Crisponcello incontrò un grande pesce. Un enorme predatore squalo, era talmente più grande di lui che non valeva nemmeno la pena d'essere mangiato. Figuriamoci! Al grande squalo quel cosino con le pinne poteva sembrare una nocciolina da gustare, ma solo una, e che certamente non lo avrebbe sfamato per niente. Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
E dunque, quel coso o quella cosa, grande o piccola che fosse, era un animale vivo. Pareva un roditore topo gigante, no, forse era un castoro, ma aveva una coda grossa e lunga, allora sicuramente era una Nutria, sì, una Nutria Bianca… Bianca? Una Nutria Bianca, sì, che le inseguiva come fosse una belva feroce. Ma appena vide gli altri nel corridoio, ella si arrestò, si guardò intorno, furtiva, si avvicinò ansimando al gruppo e domandò: - Le avete viste? - Le abbiamo viste. - Quelle erano le tre streghe! Continue reading
Meglio vivere in campagna o in città? Scopriamo cosa ne pensano due piccoli topolini...Voce narrante: Selene BaianoTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
I gattini siedono sugli zerbini, gli asinelli sugli sgabelli, i caproni sui giacconi e le foche sulle ruote. Ma il ranocchietto non ne vuol sapere di sedersi sul tronchetto... Un'esilarante storia in rima per scoprire il posto riservato a ciascun animale. E tu, dove ti siedi?Lo sapevi che è finalmente uscita la nostra guida mindfulness per genitori consapevoli? Vieni a scoprirla sul nostro sito: https://raccontiperbambiniliberi.com/product/mindfulness-per-bambiniSe vuoi sfogliare questo libro, lo puoi trovare qui: https://raccontiperbambiniliberi.com/i-nostri-raccontiI nostri racconti sono disponibili su tutte le piattaforme Podcast e sul nostro sito: www.raccontiperbambiniliberi.comSe non vuoi perderti nemmeno una delle nostre storie iscriviti alla newsletter e seguici su Instagram: @raccontiperbambiniliberiSostienici con Patreon ed accedi a contenuti esclusivi: https://www.patreon.com/racconti_per_bambini_liberiBuon Ascolto!
Passarono gli anni, Raperonzolo divenne la più bella bambina del regno, ma non appena compì dodici anni, la maga la rinchiuse in una torre. Una torre altissima, che non aveva né una scala né una porta, ma solo una minuscola finestrella, che stava su in cima. Quando la maga voleva salire da Raperonzolo chiamava: “Oh Raperonzolo, sciogli ora i capelli d'oro, che per salir lassù io mi servirò di loro.” Continue reading
Passarono gli anni, Raperonzolo divenne la più bella bambina del regno, ma non appena compì dodici anni, la maga la rinchiuse in una torre. Una torre altissima, che non aveva né una scala né una porta, ma solo una minuscola finestrella, che stava su in cima. Quando la maga voleva salire da Raperonzolo chiamava: “Oh Raperonzolo, sciogli ora i capelli d'oro, che per salir lassù io mi servirò di loro.” Continue reading
Passarono gli anni, Raperonzolo divenne la più bella bambina del regno, ma non appena compì dodici anni, la maga la rinchiuse in una torre. Una torre altissima, che non aveva né una scala né una porta, ma solo una minuscola finestrella, che stava su in cima. Quando la maga voleva salire da Raperonzolo chiamava: “Oh Raperonzolo, sciogli ora i capelli d'oro, che per salir lassù io mi servirò di loro.” Continue reading
C'era una volta un contadino povero che una sera se ne stava seduto vicino al camino ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: “Moglie mia, che cosa triste è non aver bambini! E' così silenziosa la nostra casa, mentre dagli altri c'è tanto chiasso gioioso e allegria!” “Hai ragione marito mio,” rispose la donna “Anche se fosse un solo bimbo, uno solo e pure se piccino piccino, dio solo sa quanto sarei contenta.” Continue reading
C'era una volta un contadino povero che una sera se ne stava seduto vicino al camino ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: “Moglie mia, che cosa triste è non aver bambini! E' così silenziosa la nostra casa, mentre dagli altri c'è tanto chiasso gioioso e allegria!” “Hai ragione marito mio,” rispose la donna “Anche se fosse un solo bimbo, uno solo e pure se piccino piccino, dio solo sa quanto sarei contenta.” Continue reading
C'era una volta un contadino povero che una sera se ne stava seduto vicino al camino ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: “Moglie mia, che cosa triste è non aver bambini! E' così silenziosa la nostra casa, mentre dagli altri c'è tanto chiasso gioioso e allegria!” “Hai ragione marito mio,” rispose la donna “Anche se fosse un solo bimbo, uno solo e pure se piccino piccino, dio solo sa quanto sarei contenta.” Continue reading
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio... dicono...Voce narrante: Claudio DugheraTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
C'era una volta un barbiere che faceva la barba alla povera gente. Scorticava le facce con un vecchio rasoio e vi trinciava braciole di carne di quando in quando. E se gli avventori si lamentavano, egli, che era di umore allegro, rispondeva: "Per un soldino, vi faccio la barba e una braciola; e brontolate? Una braciola costa di più." Gli avventori ridevano e andavano via contenti, col viso impiastricciato di ragnateli, per stagnare il sangue. Continue reading
C'era una volta un barbiere che faceva la barba alla povera gente. Scorticava le facce con un vecchio rasoio e vi trinciava braciole di carne di quando in quando. E se gli avventori si lamentavano, egli, che era di umore allegro, rispondeva: "Per un soldino, vi faccio la barba e una braciola; e brontolate? Una braciola costa di più." Gli avventori ridevano e andavano via contenti, col viso impiastricciato di ragnateli, per stagnare il sangue. Continue reading
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C'era una volta un barbiere che faceva la barba alla povera gente. Scorticava le facce con un vecchio rasoio e vi trinciava braciole di carne di quando in quando. E se gli avventori si lamentavano, egli, che era di umore allegro, rispondeva: "Per un soldino, vi faccio la barba e una braciola; e brontolate? Una braciola costa di più." Gli avventori ridevano e andavano via contenti, col viso impiastricciato di ragnateli, per stagnare il sangue. Continue reading
C'erano una volta tre piccoli porcellini che se ne andavano in giro per il mondo soli e soletti a cercar fortuna, e soprattutto bisognosi di una casa dove poter dormire. Il primo porcellino trovò un contadino che trascinava una grande balla di paglia. “Per favore signor contadino! Per favore contadino... signor contadino per favore... o' contadino ma che c'hai la paglia nelle orecchie?" “Eh, sì che c'è? Chi è che chiama?” rispose il contadino. “Per favore contadino, che me la daresti quella balla di paglia?” “Questa balla di paglia?” “Che me la daresti per favore?” “E perché dovrei dartela? O' porcellino!” “Ti, prego signor contadino, vorrei costruirmi una casa calda e bella, tutta di paglia" E l'uomo contadino, che era buono e generoso, che fece? gliela regalò. Il porcellino allora si costruì una bella casetta tutta di paglia, comoda e morbida, e andò a dormire al calduccio. La mattina dopo, appena spuntò il sole, il porcellino sentì bussare alla porta. Continue reading
In quel tempo c'era un uomo che viveva nella grande povertà. Per campare poteva solo sperare sull'elemosina che riceveva per compassione dalla gente del villaggio. Le sue giornate trascorrevano lunghe e dolorose nel chiedere un sostegno qualsiasi ai passanti mentre stava inginocchiato presso gli scalini e i marciapiedi di strade e piazze. Quando si è soli e poveri, ahimè, la mente s'affolla di tanti pensieri tristi, dove le speranze spesso svaniscono nella disperazione. Ma poi venne quella mattina. [...] Continue reading
C'erano una volta tre piccoli porcellini che se ne andavano in giro per il mondo soli e soletti a cercar fortuna, e soprattutto bisognosi di una casa dove poter dormire. Il primo porcellino trovò un contadino che trascinava una grande balla di paglia. “Per favore signor contadino! Per favore contadino... signor contadino per favore... o' contadino ma che c'hai la paglia nelle orecchie?" “Eh, sì che c'è? Chi è che chiama?” rispose il contadino. “Per favore contadino, che me la daresti quella balla di paglia?” “Questa balla di paglia?” “Che me la daresti per favore?” “E perché dovrei dartela? O' porcellino!” “Ti, prego signor contadino, vorrei costruirmi una casa calda e bella, tutta di paglia" E l'uomo contadino, che era buono e generoso, che fece? gliela regalò. Il porcellino allora si costruì una bella casetta tutta di paglia, comoda e morbida, e andò a dormire al calduccio. La mattina dopo, appena spuntò il sole, il porcellino sentì bussare alla porta. Continue reading
C'erano una volta tre piccoli porcellini che se ne andavano in giro per il mondo soli e soletti a cercar fortuna, e soprattutto bisognosi di una casa dove poter dormire. Il primo porcellino trovò un contadino che trascinava una grande balla di paglia. “Per favore signor contadino! Per favore contadino... signor contadino per favore... o' contadino ma che c'hai la paglia nelle orecchie?" “Eh, sì che c'è? Chi è che chiama?” rispose il contadino. “Per favore contadino, che me la daresti quella balla di paglia?” “Questa balla di paglia?” “Che me la daresti per favore?” “E perché dovrei dartela? O' porcellino!” “Ti, prego signor contadino, vorrei costruirmi una casa calda e bella, tutta di paglia" E l'uomo contadino, che era buono e generoso, che fece? gliela regalò. Il porcellino allora si costruì una bella casetta tutta di paglia, comoda e morbida, e andò a dormire al calduccio. La mattina dopo, appena spuntò il sole, il porcellino sentì bussare alla porta. Continue reading
C'era una volta un uomo ricco e gentile che aveva sposato una donna umile e buona. Entrambi vivevano felici e in armonia, ed ebbero pure una figlia giudiziosa e bella. Ma venne un triste giorno in cui la moglie dell'uomo si ammalò gravemente. Per la povera donna provarono ogni sorta di cura, ma, ahimè il destino aveva già deciso, e quando la donna sentì ormai vicina la fine chiamò la sua unica figlioletta, e le disse: - Figliola mia, sii sempre buona e non aver timore, tuo padre ti proteggerà e io ti sarò vicina dal cielo. Continue reading
In quasi ogni villaggio vive un uomo illuminato. Di solito è un anziano, che negli anni ha saputo conquistare il rispetto e la fiducia della comunità. Ce n'era uno tra questi uomini saggi che s'era meritato una fama straordinaria, tanto che una moltitudine di gente si rivolgeva a lui. Parecchi venivano a consulto nella sua capanna. [...] Continue reading
C'era una volta un re e una regina che ogni giorno dicevano: "Ah, se avessimo un bambino!" Ma il bambino non veniva mai. Un giorno, mentre la regina faceva il bagno, ecco che un gambero saltò fuori dall'acqua e le disse: "Il tuo desiderio sarà esaudito: darai alla luce una bambina." Continue reading
C'era una volta un uomo ricco e gentile che aveva sposato una donna umile e buona. Entrambi vivevano felici e in armonia, ed ebbero pure una figlia giudiziosa e bella. Ma venne un triste giorno in cui la moglie dell'uomo si ammalò gravemente. Per la povera donna provarono ogni sorta di cura, ma, ahimè il destino aveva già deciso, e quando la donna sentì ormai vicina la fine chiamò la sua unica figlioletta, e le disse: - Figliola mia, sii sempre buona e non aver timore, tuo padre ti proteggerà e io ti sarò vicina dal cielo. Continue reading
C'era una volta un re e una regina che ogni giorno dicevano: "Ah, se avessimo un bambino!" Ma il bambino non veniva mai. Un giorno, mentre la regina faceva il bagno, ecco che un gambero saltò fuori dall'acqua e le disse: "Il tuo desiderio sarà esaudito: darai alla luce una bambina." Continue reading
C'era una volta un uomo ricco e gentile che aveva sposato una donna umile e buona. Entrambi vivevano felici e in armonia, ed ebbero pure una figlia giudiziosa e bella. Ma venne un triste giorno in cui la moglie dell'uomo si ammalò gravemente. Per la povera donna provarono ogni sorta di cura, ma, ahimè il destino aveva già deciso, e quando la donna sentì ormai vicina la fine chiamò la sua unica figlioletta, e le disse: - Figliola mia, sii sempre buona e non aver timore, tuo padre ti proteggerà e io ti sarò vicina dal cielo. Continue reading
C'era una volta un re e una regina che ogni giorno dicevano: "Ah, se avessimo un bambino!" Ma il bambino non veniva mai. Un giorno, mentre la regina faceva il bagno, ecco che un gambero saltò fuori dall'acqua e le disse: "Il tuo desiderio sarà esaudito: darai alla luce una bambina." Continue reading
C'era una volta un mercante assai ricco che possedeva migliaia e migliaia di capi di bestiame di ogni tipo e razza. Mucche, tori, cavalli, pollame, grossi maiali, pecore, cinghiali e capre. Le sue terre si perdevano all'orizzonte, dove coltivava grano, cereali, mais e frutta d'ogni tipo. Al suo servizio stavano migliaia di lavoratori. La sua casa, o si potrebbe dire meglio, il suo castello, aveva un'infinità di servi e fattori. Non era avaro. Spendeva parecchio denaro ed era benvoluto per la sua generosità, fatto questo davvero assai strano per un uomo molto ricco; ma così era, perché così raccontano ancora. [...] Continue reading
Erano nati da un vecchio mestolo di stagno. Erano venticinque fratelli, valorosi e temerari soldatini di stagno. Ciascuno aveva in spalla il fucile e lo sguardo fiero in avanti, ordinati e perfetti nell'inconfondibile uniforme rossa e blu. “Soldatini di Stagno, son soldatini di stagno” fu il grido che sentirono risuonare nella scatola in cui stavano conservati in bella mostra, ed era l'urlo di un bambino che dalla felicità tremava tutto e applaudiva. Era il giorno del suo compleanno e li aveva ricevuti in dono. Subito li tirò fuori e li mise in fila sul tavolo Continue reading
Era una topolina assai graziosa. Con due occhietti neri neri, le orechiette vivaci, un musetto baffuto e svelto sempre pronto ad annusare ogni cosa, ma soprattutto, quella creaturina non era mai stanca di saltellare di qua e di là. Poi capitò quel giorno in cui la graziosa topolina, spinta dalla curiosità, istinto che tutti possediamo, e soprattutto i giovani, lasciò il proprio nido per fare una passeggiata nel grande cortile di casa. Tanta era la voglia di scoprire un mondo nuovo, che la topolina si ritrovò, chissà come, lontana lantana dal proprio nido. [...] Continue reading
Molti anni fa viveva un imperatore che amava tanto vestire con abiti sempre nuovi e stravaganti. Ogni suo avere lo impegnava ad acquistare vestiti eleganti. Possedeva un vestito per ogni ora del giorno. Nella grande città in cui regnava giungevano ogni giorno molti stranieri tessitori e sarti. Tutti proponevano un vestito nuovo all'imperatore, ed egli acquistava quel che offrivano. Un giorno arrivarono due sarti impostori: si fecero passare per tessitori e sostennero di saper tessere e cucire la stoffa più sottile, più resistente e bella che mai si potesse immaginare. Continue reading
C'era un paese che in quel tempo fu colpito da una grave e mortale carestia. Uomini e animali non riuscivano a sopravvivere. I gatti soprattutto ne soffrirono, e assai più dei topi, loro eterni nemici e prede: non riuscivano più a trovare cibo, persino i vermi di sottoterra erano scomparsi. Per i topi invece, la carestia non fu così drammaticamente mortale, anzi, furono loro i primi a trarne vantaggio. [...] Continue reading
Niame, il più potente fra i maghi del cielo, viveva in una fattoria posata sopra un bellissimo tappeto di nuvole. Un giorno decise di prendere moglie e invitò a presentarsi le quattro fanciulle più belle della sua tribù. Poi domandò a ciascuna: - Che cosa faresti, per me, se io ti sposassi? [...] Continue reading
Due giovani principi se ne andarono in cerca di peripezie, e come sempre accade finirono col trascorrere una vita da fannulloni; tanto che non fecero più rientro a casa. Avevano un fratello piccolo che loro chiamavano Tontolone. Questi andò alla ricerca dei fratelli e quando li trovò, loro, per gratitudine, lo presero in giro e lo canzonarono. Continue reading