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Albeschida: il teatro come strumento di inclusione e rinascita. Un'associazione nata per superare lo stigma A Carbonia, l'associazione Albeschida rappresenta un punto di riferimento per chi convive con disturbi mentali e cerca uno spazio in cui esprimersi liberamente. Nata all'interno del Centro di salute mentale, l'associazione ha acquisito nel tempo una completa autonomia, trasformandosi in una realtà solida e innovativa. Giovanna Angela Nocco, educatrice e componente attiva dell'associazione, racconta come il progetto non si limiti alla lotta contro lo stigma sociale, ma miri a favorire un'integrazione concreta nella vita quotidiana. «Non vogliamo solo contrastare i pregiudizi, ma creare opportunità di normalità per queste persone», spiega Nocco, sottolineando l'importanza del teatro come strumento di crescita personale e collettiva. Il teatro come terapia e crescita personale L'arte scenica permette ai partecipanti di esprimere emozioni, lavorare sulle proprie fragilità e migliorare le capacità relazionali. Albeschida organizza laboratori teatrali, spettacoli e attività di gruppo, aiutando giovani e adulti a ritrovare fiducia nelle proprie capacità. Molti di loro, grazie a questa esperienza, hanno scoperto nuove passioni e sviluppato competenze utili anche al di fuori dell'ambito artistico. La partecipazione attiva al teatro ha permesso a numerosi utenti di affrontare il quotidiano con maggiore sicurezza. Le storie di chi ha trovato un nuovo equilibrio grazie all'associazione dimostrano come l'arte possa essere un veicolo di inclusione sociale e crescita personale. Giovani che in passato si sentivano esclusi hanno trovato nella recitazione un mezzo per costruire relazioni autentiche e superare il senso di isolamento. Un modello di supporto sociale da valorizzare Il successo di Albeschida mostra come sia possibile offrire strumenti concreti per il reinserimento sociale attraverso la cultura e l'arte. L'associazione rappresenta un modello di supporto che potrebbe essere replicato in altri contesti, dimostrando che inclusione e benessere possono passare anche dal palcoscenico. Per chi volesse conoscere meglio Albeschida o partecipare alle sue iniziative, è possibile visitare la loro sede a Carbonia o seguire gli aggiornamenti sui loro canali ufficiali.
Ogni due mesi c'è Altre Indagini: altre storie di Stefano Nazzi per le persone abbonate al Post. Per ascoltare Altre Indagini, abbonati al Post. Gisella Orrù, 16 anni, scomparve a Carbonia, in Sardegna, la sera del 28 giugno 1989. Nonostante la denuncia di scomparsa non furono avviate ricerche da parte di polizia e carabinieri. Il suo corpo venne ritrovato il 7 luglio in fondo a un sifone collegato alla condotta idrica, nella campagna di San Giovanni Suergiu. Era stata assassinata con una stilettata al cuore, l'autopsia rivelò i segni di una brutale violenza sessuale. Anche come avvenne realmente il ritrovamento non è mai stato del tutto chiarito. Tutta l'indagine fu accompagnata da telefonate anonime, soprattutto da parte di una donna. Incredibilmente i nastri di quelle telefonate furono persi o forse sovrascritti. In seguito ad alcune di quelle telefonate furono arrestate quattro persone: una di loro, Salvatore Pirosu, amico della famiglia Orrù, ammise di essere stato presente la sera del delitto ma disse di non aver partecipato all'omicidio. Accusò le altre tre persone e in particolare un uomo, Licurgo Floris. Le dichiarazioni di Pirosu furono però spesso contraddittorie, piene di "non ricordo", con importanti particolari inverosimili. L'arma delitto non venne mai trovata e i risultati dell'autopsia si scontrarono con la sua ricostruzione. La famiglia di Gisella Orrù è sempre stata convinta, così come lo sono giornalisti che seguirono la vicenda, che Pirosu coprisse altri nomi, personaggi di Carbonia che avevano sequestrato o attirato con l'inganno Gisella Orrù così come avevano già fatto altre volte, secondo questa ipotesi, con altre ragazze. Salvatore Pirosu e Licurgo Floris furono condannati rispettivamente a 24 e 30 anni di reclusione. Floris si è ucciso in carcere nel 2007 dopo 14 anni di detenzione. Si era sempre dichiarato innocente. Salvatore Pirosu dopo la sua liberazione è invece scomparso. A Carbonia, e in generale in Sardegna, tutti ricordano l'omicidio di Gisella Orrù. Molti sono tuttora convinti che tanti aspetti di quella vicenda non siano stati in realtà scoperti. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ogni due mesi c'è Altre Indagini: altre storie di Stefano Nazzi per le persone abbonate al Post. Per ascoltare Altre Indagini, abbonati al Post. Gisella Orrù, 16 anni, scomparve a Carbonia, in Sardegna, la sera del 28 giugno 1989. Nonostante la denuncia di scomparsa non furono avviate ricerche da parte di polizia e carabinieri. Il suo corpo venne ritrovato il 7 luglio in fondo a un sifone collegato alla condotta idrica, nella campagna di San Giovanni Suergiu. Era stata assassinata con una stilettata al cuore, l'autopsia rivelò i segni di una brutale violenza sessuale. Anche come avvenne realmente il ritrovamento non è mai stato del tutto chiarito. Tutta l'indagine fu accompagnata da telefonate anonime, soprattutto da parte di una donna. Incredibilmente i nastri di quelle telefonate furono persi o forse sovrascritti. In seguito ad alcune di quelle telefonate furono arrestate quattro persone: una di loro, Salvatore Pirosu, amico della famiglia Orrù, ammise di essere stato presente la sera del delitto ma disse di non aver partecipato all'omicidio. Accusò le altre tre persone e in particolare un uomo, Licurgo Floris. Le dichiarazioni di Pirosu furono però spesso contraddittorie, piene di "non ricordo", con importanti particolari inverosimili. L'arma delitto non venne mai trovata e i risultati dell'autopsia si scontrarono con la sua ricostruzione. La famiglia di Gisella Orrù è sempre stata convinta, così come lo sono giornalisti che seguirono la vicenda, che Pirosu coprisse altri nomi, personaggi di Carbonia che avevano sequestrato o attirato con l'inganno Gisella Orrù così come avevano già fatto altre volte, secondo questa ipotesi, con altre ragazze. Salvatore Pirosu e Licurgo Floris furono condannati rispettivamente a 24 e 30 anni di reclusione. Floris si è ucciso in carcere nel 2007 dopo 14 anni di detenzione. Si era sempre dichiarato innocente. Salvatore Pirosu dopo la sua liberazione è invece scomparso. A Carbonia, e in generale in Sardegna, tutti ricordano l'omicidio di Gisella Orrù. Molti sono tuttora convinti che tanti aspetti di quella vicenda non siano stati in realtà scoperti. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Valeria Angela Pisi, Aurora Cacciapuoti"Io sono Margherita"Edizioni Lapiswww.edizionilapis.itDa piccola tutti la chiamavano Meggy, ma quando mamma e papà si sono separati, è stato come se ciascuno si fosse portato via un pezzetto di quel nome. E, senza volerlo, anche un frammento del suo mondo. Col passare del tempo, però, Margherita ha capito che, anche se le persone la chiamano in modi diversi, la sua essenza non è cambiata e, nonostante ora si divida tra la casa della mamma e quella del papà, si sente amata da entrambi. Non solo, ha una nuova simpaticissima amica, che vive proprio vicino al papà. Una storia che non nasconde le sfide di chi attraversa una separazione, ma offre comunque uno sguardo rassicurante: Margherita è una bambina che, dopo un momento di smarrimento, ha imparato a guardare con serenità al domani e con curiosità ad alcuni aspetti che la sua nuova vita le riserva.Per ricordare alle bambine e ai bambini che il loro valore e la loro identità non si spezzano, e incoraggiarli a sentirsi se stessi anche quando la vita si sdoppia.Valeria Angela PisiPer diversi anni ha svolto la professione di avvocato, venendo a contatto con i dubbi e le preoccupazioni dei più piccoli nei casi di separazione. Come formatrice, si è occupata di bullismo, di cyberbullismo e di educazione digitale. Appassionata di libri per l'infanzia, ha pubblicato albi e racconti per bambini con diversi editori italiani.Aurora CacciapuotiNata nella piccola città di Carbonia, in Sardegna, si trasferisce prima a Milano, poi a Bologna e infine a Edimburgo, dove approfondisce gli studi in psicologia, psicoterapia espressiva, arte-terapia e teatro. Consegue un master in Children's Book Illustration alla Cambridge School of Art, presso l'Anglia Ruskin University. Artista freelance, utilizza un'armoniosa combinazione di tecniche tradizionali e digitali e collabora con i più importanti editori italiani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nel Sud Ovest della Sardegna la ferita delle miniere che tarda a rimarginarsi sta diventando, anche grazie ai fondi strutturali europei, un’opportunità di rinascita per il territorio. In questo reportage, Davide Madeddu va nelle miniere del Sulcis Iglesiente ormai inattive per capire come le risorse europee vengono utilizzate, tra le altre cose, per la loro riconversione. Ospiti di questo episodio: Salvatore Cherchi sindaco di Carbonia dal 2001 al 2010 e poi presidente della provincia di Carbonia Iglesias sino al 2014; Pierluigi Carta, sindaco di Iglesias dal 2005 al 2010 e oggi presidente dell’associazione Villaggio Normann; Loredana Lai e Francesca Mocco fondatrici di Janas escursioni; Salvatore Corriga presidente di Su Zurfuru mining Fluminimaggiore.
Fino al 19 aprile sarà ancora possibile visitare la mostra "Étranger" di Emanuele Massa organizzata da Ottovolante Sulcis, associazione di promozione sociale con sede a Sant'Antioco Ottovolante Sulcis, associazione di promozione sociale con sede a Sant'Antioco, presenta la mostra fotografica "Étranger" di Emanuele Massa. Inaugurata venerdì 29 marzo 2024 al Centro Esperienze Creative ex Monte Granatico in piazza Padre Bruno Orrù, l'esposizione sarà visitabile fino al 19 aprile 2024. Ottovolante Sulcis Ottovolante Sulcis è stata fondata nel 2010 con l'obiettivo di contribuire alla crescita culturale della popolazione del territorio, attraverso l'elaborazione e la realizzazione di progetti, laboratori e corsi di formazione professionale, con particolare riguardo agli ambiti artistici e alle loro applicazioni in campo sociale e partecipativo. L'associazione organizza mostre, rassegne, eventi ricreativi e artistico-culturali; partecipa a bandi di vari enti ed istituzioni, programma e realizza interscambi giovanili con paesi europei ed extra-europei. Dal 2021 Claudio Rosa è il presidente dell'associazione. Un viaggio fotografico "Étranger" (dall'antico provenzale "straniero") è una serie di fotografie che esplora il rapporto tra vulnerabili figure solitarie e l'ambiente circostante. Attraverso immagini evocative, Massa cattura le sottili sfumature delle emozioni umane e il loro intreccio con il mondo naturale. I soggetti, colti in momenti di introspezione, si trovano immersi in paesaggi che diventano specchio delle loro esperienze interiori. Emanuele Massa Emanuele Massa, fotografo e filmmaker nato a Carbonia nel 1997, ha conseguito la laurea in Creative Digital Media nel 2020. La sua ricerca artistica si concentra sulla sperimentazione del linguaggio fotografico e cinematografico, con particolare attenzione alla fotografia cinematografica, alla composizione e all'illuminazione. Tra i suoi lavori precedenti figurano cortometraggi selezionati in festival nazionali e internazionali, come "S'Espropriu" (2020) e "Sa Side" (2021). Il tema del rapporto uomo-natura è ricorrente nella sua produzione artistica. Un'occasione per riflettere "Étranger" invita il pubblico a riflettere sulla condizione di estraneità e solitudine, sulla vulnerabilità dell'essere umano e sul profondo legame che ci unisce alla natura. Le fotografie di Massa ci offrono uno sguardo introspettivo e poetico sulla realtà, stimolando nuove letture e interpretazioni.
Aurora Cacciapuoti"Cip"L'uccellino dormiglioneEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itGli uccellini: che adorabili creature! Morbide piume dai mille colori, voce melodiosa e voli d'angelo… Agli uccelli piace alzarsi presto. Beh, quasi a tutti… Qualcuno ha il sonno pesante: è Cip l'uccellino dormiglione. Mentre tutti sono in attività, lui continua a dormire beato nel nido costruito dalla mamma.Pur di farlo alzare, amici e parenti le provano tutte, ma Cip non si sveglia con una secchiata d'acqua, non reagisce a un concerto a suon di percussioni, non lo smuovono nemmeno gli acuti del coro dei pennuti. Qualcuno tenta perfino con i fuochi d'artificio. Ma nulla lo scuote: Cip ha un sonno profondissimo!Finché un giorno Cip la combina proprio grossa. L'attesissima Riunione del Mattino degli uccelli è un appuntamento importante. Nessuno, per nessuna ragione, può mancare. Ma lui non sente la sveglia e anche questa volta si alza tardi. I suoi genitori sono molto contrariati e delusi.Cip è davvero mortificato. Decide di confidarsi con la nonna, la creatura più saggia di tutto il bosco. Lei lo ascolta e scopre perché Cip non vorrebbe mai svegliarsi...Aurora CacciapuotiAutrice e illustratrice italiana, è nata nella piccola città di Carbonia, in Sardegna. La sua passione per il viaggio la porta a vivere a Milano, Bologna ed Edimburgo dove studia psicologia, psicoterapia espressiva, arte-terapia e teatro.Consegue infine un master in Children's book illustration nalla Cambridge School of Art, Anglia Ruskin University. Illustratrice freelance, lavora dal suo studio con un mix di tecniche tradizionali e digitali. Pubblica con i più importanti editori italiani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
I ricercatori della Sotacarbo, società pubblica partecipata al 50% da Regione Sardegna e Enea, costituita per sviluppare tecnologie innovative e avanzate nell'utilizzo del carbone con sede a Carbonia, hanno realizzato le trebbie di birra, un mangime alternativo.
Filmato che illustra, attraverso interviste, immagini di repertorio e brani originali, la storia della Sardegna a partire dagli inizi del Novecento. Si spazia dai documenti sonori relativi al discorso tenuto da Grazia Deledda in occasione del conferimento del premio Nobel (1926), all'inaugurazione (18/12/1938), da parte di Mussolini, della città di Carbonia, alle prime trasmissioni di Radio Sardegna (1943), al messaggio del ministro Emilio Lussu ai soldati italiani (1946). Sul versante dei filmati è proposta la sequenza della processione di Sant'Efisio nella Cagliari distrutta dai bombardamenti del 1943 e numerosi brani tratti da "Sardegna quasi un continente" (1961) e "La civiltà nuragica" (1967) di Marcello Serra, "La Sardegna: un itinerario nel tempo" (1963) di Giuseppe Dessì, "Dentro la Sardegna" (1968) di Giuseppe Lisi.
- Ill punto del giorno su Milano e Lombardia con redattore metro 3 - Emergency: sostegno alle persone senza fissa dimora e formazione ai gestori dell'immobile di via Carbonia a Quarto Oggiaro che sarà convertito in spazio dedicato a chi deve essere messo in isolamento ma non ha alloggio - Chiudiamo ufficialmente le votazioni per il sondaggio relativo alle canzoni da mandare in onda venerdì mattina per il flash mob radiofonico (con Agostoni in collegamento) e ricordiamo la gara per l'impiattamento - Buonanotte da un lavoratore di RP, oggi Lorenza Ghidini e Marco Schiaffino sulla richiesta dell'Europa di diminuire la banda di Netflix.
- Ill punto del giorno su Milano e Lombardia con redattore metro 3 - Emergency: sostegno alle persone senza fissa dimora e formazione ai gestori dell'immobile di via Carbonia a Quarto Oggiaro che sarà convertito in spazio dedicato a chi deve essere messo in isolamento ma non ha alloggio - Chiudiamo ufficialmente le votazioni per il sondaggio relativo alle canzoni da mandare in onda venerdì mattina per il flash mob radiofonico (con Agostoni in collegamento) e ricordiamo la gara per l'impiattamento - Buonanotte da un lavoratore di RP, oggi Lorenza Ghidini e Marco Schiaffino sulla richiesta dell'Europa di diminuire la banda di Netflix.
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici.
Carbonia. Ore 4.56 del 21 luglio 1969.
Le radici di Fellini romagnolo nel mondo , Pino Donaggio e Carbonia
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Pif e Michele se ne sono andati ad Ymbertide, Trento, Cassino, Siracusa, Carbonia e Palermo.
podcast del 18 marzo 2014. Di Fausto e Jaio, del Big Bang e di Carbonia.
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