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A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospiti: Antonino Sergi, Giovanni Marchese
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Giovanni Marchese
A TUTTA C con Luca Calamai. Ospiti: Laerte Salvini, Alessandro Coppola, Camillo Demichelis
A TUTTA C con Luca Calamai. Ospite: Alessandro Coppola, difensore Arzignano Valchiampo
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Alfonso Selleri, ex Ravenna
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Andrea Grammatica (Ds)
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Dal Vangelo secondo LucaIn quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospiti: Matteo Ferri, Simone Tiribocchi, Giuseppe Pillon
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Simone Tiribocchi
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Giuseppe Pillon, allenatore
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Matteo capitolo 8 versetti da 28 a 34. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 12 ottobre 2025.Titolo del messaggio: "Che uomo è mai questo? Tre riconoscimenti fondamentali sul Re Messia"MATTEO 8 V28-3428 Quando fu giunto all'altra riva, nel paese dei Gadareni, gli vennero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi che nessuno poteva passare per quella via. 29 Ed ecco si misero a gridare: «Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?» 30 Lontano da loro c'era un grande branco di porci al pascolo. 31 E i demòni lo pregavano dicendo: «Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci». 32 Egli disse loro: «Andate». Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; e tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare e morirono nell'acqua. 33 Quelli che li custodivano fuggirono e, andati nella città, raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34 Tutta la città uscì incontro a Gesù e, come lo videro, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Prende il via il viaggio di Donald Trump in Asia, il primo da quando è stato riconfermato alla Casa Bianca. Tutta l'attenzione è rivolta al possibile incontro con il presidente cinese Xi Jinping in occasione del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) a Busan, in Corea del Sud e prima, del summit dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (Asean) in Malaysia.
“Tutta La Juve che Vuoi” con Dario Ghiringhelli e Veronica Vigneri. Ospiti: Stefano Romagnoli (Footstats), Carlo Roscito (Corrire dello Sport).
“Tutta La Juve che Vuoi” con Dario Ghiringhelli e Veronica Vigneri. Ospiti: Stefano Romagnoli (Footstats), Carlo Roscito (Corrire dello Sport).
“Tutta La Juve che Vuoi” con Dario Ghiringhelli e Veronica Vigneri. Ospiti: Stefano Romagnoli (Footstats), Carlo Roscito (Corrire dello Sport).
Tutta l'appartenenza e la motivazione di Tomori: le sensazioni deldifensore del Milan, gli obiettivi e le impressioni sulla nuovastagioneDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Il cantautore pescarese Ezio Liberatore su Delta 1 per "Quinto atto". Tutta l'intervista con Daniele Di Ianni.
Bentrovate e bentrovati a una nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna, sulle frequenze di NEU Radio. Tutta una volata da Glasgow a Malmö, da Bristol a Jakarta, con il prezioso supporto di Benty e della sua rubrica “Troppa Braga”, ed ecco … Continua a leggere “Memoria polaroid” – un blog alla radio S25E03
La nuova iniziativa benefica prende spunto dal celebre “caffè sospeso” della tradizione napoletana ed è promossa dalla sezione locale dei donatori di sangue. L'invito è a donare materiale scolastico a favore delle famiglie in difficoltà economica.
Ciccini belli, oggi vi svelo la vera faccia dei diamanti: non sono affatto rari come vogliono farvi credere! Un viaggio tra le strategie geniali (e furbette) di marketing che hanno creato la leggenda del diamante, fino alla rivoluzione dei diamanti sintetici prodotti in laboratorio. Impara perché il vero valore… è solo nella testa di chi compra! Apri la mente e risparmia i soldi (o investili meglio, va'). Daje! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
FINALMENTE TORNATI!Alle porte della stagione 25-26 vediamo tutte le squadre, una ad una, con take come sempre sbagliati.
Ripartiamo da qui, seconda parte della stagione, verso l'inizio della regular season!
“Tutta la Juve che Vuoi” con Dario Ghiringhelli e Ilaria Boggione. Ospiti: Stefano Romagnoli (Footstats).
Dopo due anni di guerra, dopo il vertice di Sharm El-Sheikh e dopo gli applausi e la standing ovation alla Knesset per il presidente statunitense Donald Trump, che si prende il merito del cessate il fuoco a Gaza e della dichiarazione congiunta sulla “nuova architettura di sicurezza regionale”, rimangono molte domande sul tappeto e tante, tantissime incognite sul “dopo”, ovvero su una pace ancora tutta da costruire fra Israele e la Palestina. Insomma, il Medio Oriente esce dalla guerra, ma non è ancora entrato nella pace: gli equilibri raggiunti sono fragili, carichi di difficoltà, ostacoli e problemi e rischiano di alimentare nuove linee di frattura: gli scenari sono nebulosi quando ci si è indirizzati, fra i primi scricchiolii, verso la Fase 2. Sullo sfondo restano gli interrogativi sul ruolo e sulla posizione dell'Europa e della Svizzera in particolare; ci si chiede se e quanto vogliono contare le diplomazie di tutto il mondo, oggi più che mai confrontate con una situazione geopolitica che cambia rapidamente.Poi, fra i temi di cui si discute, spiccano il riconoscimento della Palestina; il diritto umanitario; le leggi in vigore; la perdita di consensi delle organizzazioni e delle istituzioni mondiali; e le decisioni giuridiche dei Tribunali internazionali che in una scena dominata spesso dalla forza e da logiche imperiali finiscono con il passare in secondo piano e di perdere valore, centralità e riconoscimento. Quale sarà il “dopo”? È un piano di pace oppure un piano coloniale, che esclude il popolo palestinese, quello stabilito? Quali sono le prospettive? Qual è il destino della verità dei fatti? Da questa fragile tregua cosa scaturirà?Sono ospiti:Reto Ceschi, responsabile del Dipartimento Informazione della RSIRoberto Antonini, giornalista, reporter inviato in diversi Paesi e direttore dei Corsi di giornalismo della Svizzera italianaBernardino Regazzoni, ex Ambasciatore di Svizzera in Sri Lanka, Indonesia, Italia, Francia e Cina
Solo il 6% delle imprese italiane oggi dichiara benefici tangibili dall'IA-riduzione dei costi o nuovi ricavi-su un campione di circa 250 aziende tra grandi e PMI. Dato modesto? Sì. Sorprendente? No. Parliamo di tecnologie generative discusse seriamente da appena due anni, in un contesto di hype che gonfia le aspettative e paralizza le decisioni. Eppure la domanda è brutale: possiamo davvero permetterci di aspettare che la "maturità" arrivi da sola?È stata questa la domanda di partenza della chiacchierata di questa settimana con Filipe Teixeira, CEO & founder di AltermAInd.Dalla conversazione emerge una tesi netta: il piede va messo subito, e non solo il piede. L'IA non è un "nuovo canale" come fu il web: cambia il rapporto uomo-macchina da deterministico a relazionale, introduce un "advisor" digitale che riscrive i processi. Tradotto per il board: sperimentare sì, ma in modo intenzionale, su problemi reali o opportunità concrete, con perimetri chiari e metriche sensate. L'alternativa è la FOMO, che costa e non rende: molti hanno già speso senza ritorni pur di "poter dire di farlo". Meglio pochi casi d'uso, bene selezionati, che un catalogo di demo. E no, non servono milioni: il costo d'uso è sceso negli ultimi due anni e continuerà a scendere.Il vero collo di bottiglia, però, non è la tecnologia: è la governance. Nelle organizzazioni manca una regia trasversale che tenga insieme IT, business e operations; il risultato è l'"e-shadowing": strumenti personali, spesso a pagamento, usati fuori dal perimetro aziendale. È una bomba a orologeria per sicurezza, compliance e qualità. Senza una governance a 360 gradi si rischia di risolvere i problemi sbagliati, perdere le opportunità giuste e ritrovarsi fuori mercato mentre un nuovo competitor, abilitato dall'IA, comprime i tempi di ingresso a 3-4 anni. Domanda per i C-level: chi, in azienda, è responsabile di disinnescare questo rischio sistemico?C'è poi l'Europa, con GDPR oggi e AI Act domani. La sfida non è solo adottare modelli, ma farlo in modo conforme "by design", per evitare di tornare indietro tra sei mesi con i processi già in produzione. Il messaggio operativo è chiaro: selezionare fornitori e soluzioni che offrano percorsi di conformità verificabili e aggiornabili, non promesse generiche. Nel frattempo, serve "observability" dell'IA: costi, qualità, rischio e controllo regolamentare tracciati con la stessa disciplina con cui si governa una filiera mission-critical.Ultimo, ma decisivo, il tema delle competenze. Prima ancora della formazione tecnica, serve consapevolezza: passiamo dal "programmare" al "configurare e validare" modelli. I leader devono saper interrogare l'IA, comprenderne limiti e bias, spiegare e validare gli output. Non è filosofia: è l'unica base per ripensare strategia e processi con lucidità, scegliendo dove mettere l'IA in produzione e dove no. E ricordiamolo: l'aspettativa dei clienti sta cambiando. Dopo l'era delle app guidate dai social, l'interazione si sposta verso interfacce conversazionali e vocali; clic e filtri lasciano spazio al dialogo naturale con la macchina. Siamo pronti a riscrivere la customer experience su questo paradigma?C'è un'ultima nota, scomoda ma necessaria: il rischio reputazionale. Un chatbot generativo non controllato può essere portato-volontariamente-su temi sensibili e "rompersi" in pubblico, producendo risposte inaccettabili. È già successo. Per questo la governance include guardrail tecnici (moderazione, policy, audit) e processi (approvazioni, monitoraggio) prima, durante e dopo il rilascio. L'IA è un abilitatore potente ma indifferente: amplifica valore o danno con la stessa efficienza. Saremo noi a decidere quale dei due.
Si sono conclusi intorno alle 18 i funerali di Stato per i tre carabinieri - Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari - morti nell'esplosione di Castel d'Azzano. Una cerimonia lunga e toccante, seguita da moltissime persone dentro e fuori dalla Basilica padovana di Santa Giustina. "Non saranno mai dimenticati" ha detto il ministro alla Difesa Guido Crosetto.
Tutta la storia della Sfinge, della Manticora e del Grifone, 3 creature straordinarie provenienti da Egitto e Persia che ancora oggi stupiscono per la loro storia ed originalitàIscriviti qui alla nuova newsletter, ogni 7 del mese un nuovo appuntamentoRispondi a questo sondaggio di 7 domande per migliorare i contenuti ed i progetti futuri di Medio Oriente e Dintorni Qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi che indicano una quantità non precisa o una qualità generica di persone, animali o cose. A differenza degli aggettivi numerali che esprimono quantità precise (uno, due, tre...), gli aggettivi indefiniti esprimono quantità approssimative, indeterminate o generiche. La loro corretta comprensione e utilizzo è essenziale per comunicare in modo naturale e fluido in italiano, specialmente quando non si conosce o non si vuole specificare una quantità esatta. Aggettivi Indefiniti in Italiano (qualche, tutto, molto, qualsiasi...) Cosa Sono gli Aggettivi Indefiniti Gli aggettivi indefiniti sono parole che accompagnano il nome e ne determinano la quantità o la qualità in modo vago e impreciso. Non forniscono informazioni specifiche sul numero o sulla natura esatta dell'elemento a cui si riferiscono, ma offrono un'indicazione generale. Questi aggettivi sono particolarmente utili quando non si conosce il numero esatto di qualcosa, quando si vuole generalizzare o quando la precisione non è necessaria. La caratteristica principale degli aggettivi indefiniti è che precedono sempre il nome e concordano con esso in genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale). Questa concordanza è fondamentale per costruire frasi grammaticalmente corrette in italiano. Classificazione degli Aggettivi Indefiniti Gli aggettivi indefiniti possono essere suddivisi in diverse categorie in base al tipo di informazione che trasmettono. Questa classificazione aiuta a comprendere meglio il loro significato e il loro utilizzo appropriato. Aggettivi che Indicano Quantità Indefinita Questa categoria include gli aggettivi che esprimono una quantità generica senza specificare un numero preciso. Sono tra i più utilizzati nella lingua italiana quotidiana e permettono di comunicare in modo naturale quando l'esattezza numerica non è rilevante o non è conosciuta. Molto/a/i/e indica una grande quantità e si accorda in genere e numero con il nome a cui si riferisce. Esempio: "Ho molto lavoro oggi" (singolare maschile), "Ci sono molte persone in piazza" (plurale femminile). Poco/a/chi/che esprime una quantità scarsa o limitata. Esempio: "Ho poco tempo" (singolare maschile), "Ci sono poche sedie libere" (plurale femminile). Troppo/a/i/e indica una quantità eccessiva, superiore al necessario o al desiderato. Esempio: "C'è troppo rumore" (singolare maschile), "Hai comprato troppa frutta" (singolare femminile). Vario/a/i/e - Parecchio/a/i/e esprime una quantità considerevole, abbastanza grande ma non eccessiva. È meno comune nell'italiano parlato moderno ma ancora presente nello scritto formale. Esempio: "Ho parecchi dubbi" (plurale maschile). Tanto/a/i/e indica una grande quantità, simile a "molto" ma spesso utilizzato in contesti comparativi o esclamativi. Esempio: "Non ho tanta pazienza" (singolare femminile), "Ci sono tanti problemi" (plurale maschile). Tutto/a/i/e esprime la totalità, l'interezza di qualcosa. Richiede sempre l'articolo determinativo dopo di sé. Esempio: "Tutta la classe è presente" (singolare femminile), "Tutti gli studenti studiano" (plurale maschile). Aggettivi che Indicano Qualità Indefinita Questi aggettivi non esprimono quantità ma piuttosto una qualità generica o indeterminata dell'elemento a cui si riferiscono. Sono fondamentali per esprimere incertezza, genericità o alternative. Qualche è invariabile (non cambia mai forma) e si usa sempre con nomi singolari, anche se il significato è plurale. Indica una piccola quantità indefinita. Esempio: "Ho comprato qualche libro" (significa "alcuni libri"). Alcuno/a/i/e ha due significati opposti: al singolare (alcuno, alcuna) ha valore negativo e significa "nessuno", mentre al plurale (alcuni, alcune) indica una quantità limitata ma non precisata. Esempio: "Non ho alcun dubbio" (nessun dubbio), "Alcune persone sono arrivate" (un numero limitato di persone).
Conduce Nino Rizzo
“Tutta la Juve che Vuoi” con Dario Ghiringhelli e Maria Basileo. Ospiti: Milena Trecarichi (Smm Tuttosport), caterian Baffoni, Orfeo Zanforlin (opinionista).
Ormai è evidente: se fino a qualche settimana fa si faceva finta di niente, ora sono gli stessi protagonisti delle aziende tech ad ammettere che le valutazioni delle proprie aziende sono troppo alte. D'altra parte c'è chi, come Ferrari, ha un approccio diverso e invece di fare promesse mirabolanti, guarda al lungo termine, al costo di "bruciare" milioni in Borsa. Scopri di più e candidati alla nuova edizione del Venture Builder di Vento cliccando su questo link. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/GcvZ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Andrea Grammatica, DS
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Vincenzo Greco, DG Picerno
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospiti: Antonino Sergi, Vincenzo Greco, Andrea Grammatica
A TUTTA C con Daniel Uccellieri. Ospite: Mario Petrone (Allenatore)
A TUTTA C con Daniel Uccellieri. Ospite: Gaetano Fontana (Allenatore)
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Gregucci:" De Bruyne va ottimizzato perchè ora passeggia. Vlahovic tutta la vita" Impallomeni:" Nel MIlan vedo sicurezza tecnica"
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Massimo Bagatti, allenatore
A TUTTA C con Daniel Uccellieri. Ospite: Lamberto Zauli (Allenatore)
A TUTTA C con Daniel Uccellieri. Ospite: Costiantino Nicoletti
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospiti: Matteo Ferri, Giovanni Marchese, Daniele Manuelli
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Giovanni Marchese, allenatore
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A TUTTA C con Luca Calamai. Ospite: Roberto Ranieri (Novara)
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.Parola del Signore.
Moltissime persone hanno partecipato domenica alle proteste contro le azioni militari di Israele e le restrizioni agli aiuti umanitari a Gaza. Le marce in oltre 40 località dell'Australia sono state sostenute da più di 250 organizzazioni comunitarie, tra cui sindacati e personalità di spicco.
Doveva essere un'esperienza di un anno, è diventato un percorso di vita. Samantha Mavuli racconta la sua storia d'immigrazione da Alghero a Sydney, dal sogno di vivere in una "grande Sardegna multiculturale" ad una realtà fatta di burocrazia, scoperte e tante soddisfazioni. Tutta colpa di quel mal d'Australia.