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No juzgar es reconocer que solo Dios dicta sentencias definitivas e inapelables. La auténtica justificación traer la justicia de Dios a la vida, o sea, poner el orden de Dios en la vida. Y atención porque, por nuestra naturaleza herida, tendemos a olvidarnos del Señor cuando todo va bien.
DOMINGO XX DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C En ocasiones la intranquilidad es necesaria en nuestra vida cuando el pecado se ha afianzado de tal manera que comienza a parecernos normal.
Pidamos al Señor que nuestros hogares, escuelas y parroquias sean sitios donde Cristo Maestro pueda encontrarse con sus más pequeños discípulos y hacer de ellos sus más grandes santos.
SOLEMNIDAD DE LA ASUNCIÓN DE LA SANTÍSIMA VIRGEN MARÍA La amistad con María Santísima purifica nuestra mirada y nos preserva del pecado; inspira a las mujeres a ser sabias, piadosas, fuertes y generosas; y nos ayuda a reconocer la fealdad del pecado.
Jesús está convencido que la única manera de vencer la persistencia del mal es con la persistencia en el perdón, perdón que buscamos y perdón que damos.
La Nueva Alianza no puede fracasar porque Nuestro Señor conquistó para nosotros el don del Espíritu Santo, Don que nos hace capaces de ser realmente fieles al Señor.
Ideas que debemos desaprender: que para surgir hay que hundir a otros; que no somos dignos de ser amados; y que solo vale lo que se logre por uno mismo, olvidando que todo es don de Dios.
MEMORIA DE SANTA CLARA DE ASÍS, VIRGEN Necesitamos a Santa Clara para comprender que el corazón humano no vive de la abundancia exterior, sino que es necesario desprenderse de lo material para encontrar la verdadera riqueza interior.
DOMINGO XIX DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C Vive con realismo porque el futuro vendrá, aunque no sepamos cómo; con responsabilidad porque vivir bien el presente te prepara para lo que venga; y con confianza porque el Señor reina y triunfa.
La fe implica hacer del Señor nuestra delicia, confiar plenamente en Él y adherir nuestra voluntad a la suya en obediencia y amor.
MEMORIA DE SANTO DOMINGO DE GUZMÁN, PRESBÍTERO En la soledad, frente a los desafíos y sus adversarios, Santo Domingo creció en fe, caridad y servicio apostólico. Su fraternidad nace del mismo amor y misión inspirados por Cristo.
Proclamemos a Jesús como nuestro guía, defensor y quien trae orden a nuestra vida; que al igual que Él aceptemos el camino de la cruz sin imponerle condiciones a Dios.
VIDEO: Omelia del Papa ai giovani ➜ https://www.youtube.com/watch?v=-xtUif9lvoETESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8254PAPA LEONE DEBUTTA CON I GIOVANI: SCELTE RADICALI ED EUCARESTIA di Nico Spuntoni Alla faccia di chi storceva il naso per il «chiasso» dei pellegrini nelle strade e nelle stazioni di Roma, il Giubileo dei giovani è stato un successo. Le immagini dall'alto della spianata di Tor Vergata strapiena trasmettono al mondo il messaggio di una Chiesa viva e ancora attrattiva. Le giornate di sabato e domenica con la veglia di preghiera e la Messa hanno segnato la consacrazione della popolarità di Leone XIV.Il Papa discreto e gentile è atterrato con l'elicottero nel tardo pomeriggio di sabato e dall'alto ha potuto osservare come la macchina organizzativa della Chiesa ce l'avesse fatta ancora una volta, nonostante il caldo di agosto, la diffusione dei conflitti e l'ostilità della maggior parte dei media. Se gli iscritti erano arrivati a mezzo milione, i due momenti clou del Giubileo dei giovani hanno visto salire la partecipazione ad un milione.Numeri importanti, imparagonabili con i due milioni del 2000 per il quarto di secolo di distanza segnato dalla crisi demografica d'Europa e dalla galoppata inarrestabile della secolarizzazione. Prevost ha salutato i fedeli in papamobile e poi, a piedi, si è avviato verso il palco imbracciando la croce giubilare seguito da 200 ragazzi. Rispondendo - in spagnolo, italiano e inglese - alle tre domande che gli sono state poste sul palco, il Papa ha toccato l'argomento dei social («questi strumenti risultano ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze») ed ha detto che l'amicizia con Cristo deve essere la nostra stella polare. Se le amicizie «riflettono questo intenso legame con Gesù, diventano certamente sincere, generose e vere», ha spiegato il Pontefice.Nella seconda risposta sul tema del coraggio di scegliere, Leone ha detto che «viene dall'amore, che Dio ci manifesta in Cristo». «Per essere liberi - ha affermato Prevost - occorre partire dal fondamento stabile, dalla roccia che sostiene i nostri passi. Questa roccia è un amore che ci precede, ci sorprende e ci supera infinitamente: è l'amore di Dio». Parlando del senso della vita il Pontefice ha chiesto di pregare per le due pellegrine, Maria e Pascale, morte in questi giorni a Roma e per un giovane spagnolo ricoverato per il morso di un cane.SCELTE RADICALILeone ha invitato i giovani a fare «scelte radicali e piene di significato», come «il matrimonio, l'ordine sacro e la consacrazione religiosa» che esprimono «il dono di sè, libero e liberante, che ci rende davvero felici», scelte che «danno senso alla nostra vita, trasformandola a immagine dell'Amore perfetto, che l'ha creata e redenta da ogni male». Ai giovani Leone ha raccomandato di «cercare con passione la verità». E sull'ambito incontro con Cristo, il Papa ha pronunciato uno dei passaggi più belli:«Carissimi giovani, l'amico che sempre accompagna la nostra coscienza è Gesù. Volete incontrare veramente il Signore Risorto? Ascoltate la sua parola, che è Vangelo di salvezza! Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo! Rimanete uniti con Gesù nell'Eucaristia. Adorate l'Eucarestia, fonte della vita eterna! Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il Maestro buono che cammina sempre al nostro fianco».Un appello, dunque, a non relegare la fede nella sola sfera privata come tanti vorrebbero, ma a lasciarsi contagiare dal messaggio evangelico nella quotidianità. Ma il momento più intenso della veglia è stato quello dell'adorazione eucaristica, nel silenzio assordante rispettato da un milione di persone.Il Papa è tornato in Vaticano mentre i pellegrini hanno passato la notte a Tor Vergata e si sono risvegliati la mattina successiva con il giro in jeep del Pontefice tra sventolii di bandiere, cori e lanci di regali in sua direzione. Grande entusiasmo per Leone che sul palco ha prima scherzato dicendo «spero abbiate riposato un po'» e poi ha subito messo in chiaro quali erano le priorità dell'evento, ricordando: «Ora iniziamo la celebrazione che è il più grande dono che Cristo ci ha lasciato». Se sabato aveva citato Benedetto XVI, nell'omelia di ieri ha omaggiato il suo predecessore Francesco riprendendo un passaggio del discorso della Gmg di Lisbona ma non il discusso «Todos, todos, todos». «Non allarmiamoci se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro […]. Non siamo malati, siamo vivi!», ha detto Prevost citando Bergoglio.GESU' AL CENTROAnche l'omelia è stata fortemente cristocentrica ed ha ricordato che «la nostra speranza è Gesù» con l'invito a rimanere uniti a Lui coltivando la Sua amicizia con «la preghiera, l'adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa» sull'esempio dei futuri santi Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Leone ha chiesto ai giovani partecipanti di aspirare alla santità e poi li ha affidati alla Vergine per il ritorno a casa nei 146 Paesi di provenienza. Al termine della messa il pensiero di Prevost è andato ai «giovani di Gaza, dell'Ucraina, delle terre bagnate dal sangue provocato dai conflitti».Infine l'appuntamento con Seul fra due anni col tema «Abbiate coraggio!» per la prima Gmg da Papa.Il Giubileo dei giovani è stata senz'altro una bella prova della macchina organizzativa ecclesiastica ed in particolare del Dicastero per l'evangelizzazione guidato da monsignor Rino Fisichella, ma si è trasformato anche in un successo personale di Leone ed ha giovato anche della spinta d'entusiasmo per questo inizio di pontificato. Prevost ci è riuscito mettendosi di lato per lasciare che l'attenzione di tutti si concentrasse su Gesù-Eucaristia. I numeri testimoniano un effetto Leone: dagli Stati Uniti, infatti, suo Paese d'origine, sono arrivati oltre 10mila pellegrini mentre 25 anni fa erano stati appena 3000.Ma questo Giubileo dei giovani ci ha messo di fronte anche alla persistenza di un sentimento anticlericale da parte di una frangia minoritaria della società italiana a cui ha dato proprio tanto fastidio il rumore dei canti e delle preghiere delle comitive di giovani in giro per Roma, mentre perde la voce quando si tengono manifestazioni che talvolta sfociano in violenze e non tira fuori la «laicità dello Stato» per i cortei islamici con le donne separate dagli uomini. Una Chiesa debole e accondiscendente non fa paura ai suoi nemici, mentre le immagini della spianata stracolma di nuove generazioni di fedeli e un Papa che invita a fare «scelte radicali» come il matrimonio e l'ordinazione religiosa li terrorizzano. Bene così.Nota di BastaBugie: Andrea Zambrano nell'articolo seguente dal titolo "Sentinella, la notte è finita" ricorda le parole di Giovanni Paolo II riprese da Leone nel giubileo dei giovani.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 4 agosto 2025:Quasi nessuno del milione di giovani che sabato e domenica si è dato appuntamento nella spianata di Tor Vergata per il Giubileo con Papa Leone XIV era ancora nato quando in quello stesso luogo, 25 anni prima, un altro Papa e altri giovani si ritrovarono per lo stesso motivo in occasione della Giornata mondiale della Gioventù e del Giubileo. Eppure, c'era nell'aria un filo invisibile capace di unire nel tempo e nello spazio quei due momenti.Il Giubileo dei giovani appena concluso ha ricevuto in eredità il ricordo di quella straordinaria veglia, che Papa Leone con grande umiltà ha citato; quella veglia che all'inizio del nuovo millennio stava proiettando quei giovani di allora verso il progetto della loro vita. Quel filo che si è intrecciato nei ricordi di chi allora c'era e oggi si è definitivamente sciolto con commozione nel vedere i propri figli calcare gli stessi passi terrosi sotto l'assolata piana romana di Tor Vergata.È una storia unica di genitori e figli, quella di Tor Vergata, una storia che solo la storia della Chiesa oggi può raccontare, unica istituzione rimasta nel putrido disfacimento attuale capace di trasmettere vita, parole, verità e ideali di generazione in generazione con la stessa forza e la medesima freschezza. Quei padri che allora appena ventenni hanno visto dopo 25 anni la realizzazione plastica di quelle parole di San Giovanni Paolo II riflesse negli occhi emozionati dei loro figli.Oggi quel Papa è proclamato santo a furor di popolo e oggi, forse soltanto oggi, i 2 milioni di giovani di Tor Vergata di allora hanno capito la potenza di quelle parole e compreso quanto quel discorso nel corso degli anni si sia incarnato nella storia. Chi di loro ha scelto la via del matrimonio, chi invece ha seguito la vocazione alla vita consacrata: tutti hanno compreso, consegnando ai loro figli le atmosfere di quel luogo, che il quarto di secolo appena trascorso agli occhi di Dio non è altro, giusto per citare proprio il salmo di ieri, «un turno di veglia nella notte».Perché la veglia si addice alle sentinelle e "sentinelle del mattino" è stata per tutti questi anni la definizione straordinariamente profetica che San Giovanni Paolo II, prendendo a prestito le parole di Isaia, affidò a quei ragazzi, usciti dal «secolo che muore dove i giovani venivano convocati per imparare a odiare» nell'accompagnarli per il futuro. «Non vi presterete ad essere strumenti di violenza, difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario, non vi rassegnerete, difenderete la vita, vi sforzerete con ogni vostra energ
FIESTA DE LA TRANSFIGURACIÓN DEL SEÑOR La Transfiguración revela un aspecto del Misterio de Cristo, pero toda su verdad está extendida en cada manifestación y plenamente contenida en el Evangelio.
Seguir a Jesús te transforma radicalmente: o avanzas hacia la santidad, o te alejas hasta volverte su enemigo. No hay punto medio tras conocerlo.
MEMORIA DE SAN JUAN MARÍA VIANNEY, PRESBÍTERO San Juan María Vianney nos enseña a quejarnos menos y proponer más, a aceptar la cruz como camino a la resurrección y a vivir con confianza y devoción constante como hijos de Dios.
DOMINGO XVIII DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C Revisa y cuestiona tu cotidianidad y quizá descubras que buscar la felicidad que el mundo ofrece puede ser una forma de esclavitud; entonces también descubrirás que el verdadero servicio al Señor es tu verdadera libertad.
Quien cultiva la virtud verá cómo el bien atrae más bien; pero si te descuidas y dejas anidar en tu corazón el pecado, pronto éste llamará a otros.
MEMORIA DE SAN ALFONSO MARÍA DE LIGORIO, OBISPO Y DOCTOR DE LA IGLESIA Aún en un siglo con tanta turbulencia y confusiones como ahora, Dios supo enviar un inmenso faro que brilló principalmente en el sur de Italia pero que alcanzaría con sus rayos al mundo entero.
MEMORIA DE SAN IGNACIO DE LOYOLA, PRESBÍTERO Pidamos al Señor discernimiento, anhelo de excelencia, búsqueda de su gloria y ser verdaderos socios suyos, comulgando con el Corazón de Jesús y viviendo la espiritualidad cristiana.
Si tienes la experiencia del Evangelio y te sabes amado y bendecido; si te sientes pleno y gozoso por la Buena Nueva, entonces los rituales, la liturgia, el portarse bien y el impacto social tendrán sentido.
MEMORIA DE LOS SANTOS MARTA, MARÍA Y LÁZARO Pidamos al Señor ser discípulos que escuchan y contemplan como María, que sirven como Marta y que perseveran aún en el sufrimiento como Lázaro.
Un buen pastor no disimula ni normaliza el pecado ni la idolatría, se asegura que todos entendamos lo grave de nuestras acciones y desarrolla amor de intercesión aunque hayamos traicionado a Dios.
DOMINGO XVII DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C Cristo quiere que tengamos gran confianza al Padre Celestial, pero ¿tú eres una persona de fiar ante Dios? ¿Eres de los discípulos que se quedarán a pesar de la persecución, la dificultad y la soledad?
MEMORIA DE SAN JOAQUÍN Y SANTA ANA, PADRES DE LA SANTÍSIMA VIRGEN MARÍA San Joaquín y Santa Ana nos muestran que la santidad en pareja se expresa en pureza, fecundidad y generosidad. La auténtica pureza siempre es fecunda y la fecundidad debe estar unida a la generosidad.
FIESTA DE SANTIAGO, APÓSTOL La vida es un camino en el que como peregrinos aprendemos a encontrarnos con la naturaleza, con los demás y con nosotros mismos, valorando cada pequeño logro como un regalo de Dios que renueva nuestras fuerzas y esperanza.
La verdadera conversión no depende de experiencias espectaculares sino de un corazón abierto que reconoce a Dios en lo sencillo y cotidiano, dejándose transformar por Su presencia real y discreta.
Hay vivencias, escenas, cosas que nos pueden alentar, motivar a revivir el primer amor, tuve una experiencia que me ayudó muchísimo a poder darte un pequeño consejo, para ser creativos en esto de revivir nuestro motor de vida.
Estamos llamados a vivir en gratitud a Dios, superando la nostalgia del pecado y evitando juzgar las intenciones ajenas.
FIESTA DE SANTA MARÍA MAGDALENA No debemos dejarnos engañar por falsas ideas sobre María Magdalena. Mírala con verdad para aprender que una vida con sentido es aquella que pone a Cristo en el centro.
La injusticia más profunda es negar a Dios el lugar que le corresponde y de esa ruptura surgen todas las demás injusticias; sólo cuando reconocemos al Dios verdadero, todo en nuestra vida y en la sociedad recupera su orden y su sitio.
DOMINGO XVI DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C Aquel que ha acogido el amor de Dios se abre tanto al hospedaje externo en las obras de misericordia corporales, como al hospedaje interno a través de la escucha, la acogida espiritual y la presencia de Jesús en su vida.
Salir de “Egipto” es dejar el pecado para entrar en el desierto que es el camino para llegar al cielo, purificando el corazón y derribando ídolos de la mano de nuestros pastores y en comunidad.
Cristo Nuestro Señor es el auténtico Cordero de la auténtica Pascua.
Cada uno de nosotros tiene una historia de salvación. Al contemplar lo que Dios ha hecho, hace y promete en tu vida, descubres quién es Él.
MEMORIA DE NUESTRA SEÑORA DEL CARMEN La Santísima Virgen María llega a tantos corazones porque lleva en sí misma a Jesucristo; su bendición y universalidad provienen de ser portadora y guía hacia Él.
No te encierres en tus privilegios; piensa más bien que eso que has recibido incluye una mayor responsabilidad de tu parte ¡Pon a trabajar lo que has recibido!
A lo largo de 3000 años la humanidad sigue presentando su peor rostro cuando se trata de cuidar, respetar y dignificar la vida de cada ser humano; realidad dolorosa sin señales claras de detenerse.
DOMINGO XV DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C El paso de las palabras a las obras se dificulta por los apegos e idolatrías del corazón; al liberarnos de ellos, podemos vivir con coherencia entre lo que creemos y lo que hacemos.
Dios lleva adelante su plan mostrando su poder y sabiduría al obrar por encima y a través de las intenciones humanas, incluso las malas, sin suprimir nuestra libertad.
FIESTA DE SAN BENITO, ABAD, PATRONO DE EUROPA San Benito nos enseña a buscar a Cristo en la soledad y a no anteponer nada a Él; su paternidad espiritual transformó Europa con oración, trabajo y una fe que renovó tanto almas como culturas.
Curar, levantar, limpiar y exorcizar son acciones esenciales de la Iglesia ante un mundo herido; su misión es sanar, liberar del mal y preparar corazones para el encuentro con Cristo.
FIESTA DE NUESTRA SEÑORA DEL ROSARIO DE CHIQUINQUIRÁ, PATRONA DE COLOMBIA Esta fiesta revela que María es toda de Dios por su virginidad, y que al llamarla “Señora Nuestra” reconocemos su amor por nuestra salvación; y que en el Rosario aprendemos de ella a conocer a Jesús. Chiquinquirá es el lugar donde su milagro se … Continuar leyendo "LA GRACIA 2025/07/09 El título revela a María Santísima: del Rosario de Chiquinquirá"
Conocer profundamente a Jesús es conocer su misericordia que da sentido a su Encarnación, sufrimientos y sacramentos. En su Sagrado Corazón hallan refugio los extenuados y abandonados, encontrando descanso y propósito.
Quien conoce el “pero” bendito de Dios, confía en que Él tiene la última palabra y que todo, incluso lo difícil está dentro de su providencia. Nada escapa a Su voluntad, y eso da paz y sentido en medio de las pruebas.
DOMINGO XIV DEL TIEMPO ORDINARIO, CICLO C Jesús envía a sus discípulos aún sin estar totalmente preparados porque la misión los forma, fortalece su fe y les da paz al confiar en los tiempos perfectos de Dios.
En Cristo todo adquiere orden cuando nos acercamos a su Sagrado Corazón porque en Él hay orden, belleza, obediencia y docilidad al querer del Padre.
Jesús quiere sanar las raíces del pecado, comenzando por la soberbia y las falsas creencias que nos alejan de Dios. Él desea llegar a lo más profundo de nuestra alma para liberarnos de todo lo que nos hiere y aparta de su amor.
FIESTA DE SANTO TÓMAS, APÓSTOL Los apóstoles son quienes nos invitan a entrar y permanecer en la casa de Dios, nos conducen hacia el verdadero cimiento que es Cristo para que tengamos firmeza, esperanza, alegría y paz en Él.
Rasgos del actuar del demonio: es arrogante, amenazante, se apoya en mentiras, pero en el fondo es miedoso y sumiso frente al poder de Dios y a la majestad de Nuestro Señor Jesucristo.