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Il tema sul quale è dipanata la chiacchierata di oggi fra Stella in Alto Mare (a.k.a. paolo@webradioscout.org) e Laura Bellomi (redattrice capo di Scout Proposta Educativa, la rivista per capi Agesci) è stato quello, tutt'altro che scontato e banale delle RELAZIONI.Un tema sul quale si gioca interamente la proposta dello Scautismo nelle molteplici direzioni capo-ragazzo, ragazzo-raqgazzo, capo-capo, etc etc etc...Buon ascolto! seguendo la via indicata da Don Milani, da Don Minzoni e dal Guidismo: come?lo scoprirete solo ascoltando e leggendo RELAZIONI, Scout Proposta Educativa, Agosto 2023.
Questa puntata "speciale" di SEMI di Proposta Educativa è in ricordo di don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana (FI), a cento anni dalla nascita. Il suo "I Care" è sempre attuale ed è testimonianza "viva" anche oggi, 26 Giugno, giorno in cui ricorre la "nascita al cielo" del Don, avvenuta 56 anni fa.“Semi”, con Vincenzo Pipitone e Valeria Leone, è storie di speranza, bellezza e cambiamento, sperando che queste storie siano semi, a loro volta.---COLLEGAMENTI UTILI:La Fondazione: https://www.donlorenzomilani.it/La voce e il volto di Don Milani: https://www.raiplay.it/programmi/barbiana65-lalezionedidonmilaniIl racconto dei primi allievi del Don: https://www.raiplay.it/programmi/letteredabarbianaDon Milani - Il priore di Barbiana, con Sergio Castellitto:https://www.raiplay.it/programmi/donmilani-ilprioredibarbiana
28 maggio 2023 - Italiano in Podcast. Una settimana un po' piena con diverse lezioni, alcuni piccoli impegni, qualche chiacchierata rilassante e ancora prove dentro lo stanzino per trovare la giusta posizioni delle luci e finalmente avere una configurazione buona anche per i video. Purtroppo ancora una pausa più lunga del solito ma la buona notizia è che il tempo è bellissimo e finalmente è stato possibile il primo tuffo del 2023. In realtà i primi due tuffi, uno il sabato e uno oggi. Diverse notizie interessanti questa domenica e una frase celebre di un grande educatore italiano, Don Milani, che ieri è stato celebrato nel centenario della sua nascita. iSpeakItaliano vi dà appuntamento a molto presto con un nuovo episodio di Italiano in Podcast. Ciao a tutti! PS: non dimenticate di rispondere al sondaggio per dare il vostro giudizio su questo episodio o di scrivere un commento sugli argomenti della puntata. Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ispeakitaliano/message
L'intervento della Presidente del Comitato del Centenario Rosy Bindi alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella durante la cerimonia del centenario della nascita di Don Milani a Barbiana.
Alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella durante la cerimonia del centenario della nascita di Don Milani a Barbiana.
Chi fu veramente don Lorenzo Milani, il sacerdote di cui il 27 maggio è stato celebrato, in pompa magna, il centenario della nascita? Le note biografiche sono queste: don Lorenzo Milani nacque a Firenze il 17 maggio 1923, da una famiglia della borghesia agiata, e a Firenze morì il 26 giugno 1967. Dopo una vita piuttosto libera si convertì, entrò in seminario, fu ordinato sacerdote nel 1947. Frutto della sua prima esperienza nella parrocchia di San Donato di Calenzano, fu un libro dal titolo Esperienze pastorali, che suscitò molte polemiche, fu censurato dalla Chiesa e gli costò il trasferimento in una parrocchia di montagna, a Barbiana nel Mugello, dove volle sperimentare una nuova pedagogia scolastica, di cui riassunse le linee in un altro libro dal titolo Lettere a una professoressa, che fu pubblicato nel 1967, ebbe grande successo e fu considerato uno dei testi di riferimento della Rivoluzione studentesca del 1968. Don Milani morì pochi mesi dopo, e subito iniziò la glorificazione della sua figura e della sua pedagogia.
Questa mattina in collegamento telefonico con Valeria Ferrari, Don Stefano Tessaglia. Ci è stato raccontato il programma dell'incontro di questa sera alle ore 20.30 presso l'associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria con argomento "Dalla Pedagogia di Don Milani ad oggi, una serata dedicata ai 100 Anni dalla sua nascita.
Esplora con passione il digitale per proporlo ai suoi studenti. Docente e Formatore IT, per Andrea Cartotto il digitale al servizio della didattica non ha segreti. Consigli per la lettura il codice segreto del linguaggio di Paolo Borsacchiello [2021] Potere alle parole di Vera Gheno [2019] La strada di San Giovanni di Italo Calvino [2019] Il barone rampante di Italo Calvino [2010] Lezioni americane di Italio Calvino [2016] Lettera a una professoressa di Don Milani [1990] La quarta rivoluzione. Come l'infosfera sta trasformando il mondo di Luciano Floridi [2017] Ero un bullo di Andrea Franzoso [2022] Condivide et impera #reloaded: Reti sociali, influencer e digital PR. Come si costruisce la reputazione online di Rudi Bandiera [2021] Riferimenti Andrea Cartotto http://www.andreacartotto.education/ Note dell'episodio n. 76 grazie ai produttori di Umanisti Digitali Unisciti al canale Telegram di Umanisti Digitali per scoprire tutti gli aggiornamenti Diventa produttore di Umanisti Digitali Grazie a Young Rich Pixies con la traccia Funster, distribuita con licenza Royalty Free da Artlist.io per la sigla del podcast. https://artlist.io/song/12640/funster
Vite Utopiche, storie di donne e uomini con una visione!Sara Signori intervista Sandra Gesualdi, vice presidente della fondazione Don Lorenzo Milani, per raccontarvi la vita, le storie, i momenti più importanti di Don Milani!by Radio Utopia.
Nella Milano degli anni 90, Giuliano Pisapia è un giovane avvocato con idee politiche ben precise. È di sinistra, ma questo non gli impedisce di avere uno sguardo aperto ad altre posizioni. L'incontro con Don Giussani e i testi di Don Milani hanno formato il suo pensiero critico. Quando scoppia Mani Pulite, lui è l'avvocato di due imputati eccellenti in un'indagine che ha segnato la fine della Prima Repubblica.
A cura di Daniele Biacchessi La passione per il giornalismo e l'amore per la politica. Erano i due tratti salienti di David Sassoli, presidente del parlamento europeo, morto la notte tra lunedì e martedì a causa di una grave patologia che aveva compromesso il sistema immunitario. Sassoli era un cattolico progressista. I suoi riferimenti culturali erano Dossetti, La Pira, i preti di frontiera come Don Milani e padre Balducci, e il suo approccio politico guardava all'Europa delle origini, al manifesto di Spinelli e Rossi scritto durante il confino fascista dell'isola di Ventotene. Era una Europa ancorata ai diritti delle persone, dei più umili quella che Sassoli immaginava. Veniva da una famiglia antifascista, il padre partigiano gli aveva messo il nome David Maria in memoria di padre Turoldo. Il cammino di Sassoli sul piano giornalistico si snoda lungo le esperienze al quotidiano Il Giorno, al programma di michele Santoro "Il rosso e il Nero", fino alla conduzione del telegiornale più popolare della Rai, il mitico Tg1. Poi nel 2009 lo sbarco in politica con la candidatura per il Pd come capolista dell'Italia centrale alle europee di quell'anno, fino alla carica alla guida delle istituzioni parlamentari europee. Se ne va un uomo giusto, per bene, oltre che un giornalista raffinato, dalla bella prosa e dallo sguardo suadente. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi La passione per il giornalismo e l'amore per la politica. Erano i due tratti salienti di David Sassoli, presidente del parlamento europeo, morto la notte tra lunedì e martedì a causa di una grave patologia che aveva compromesso il sistema immunitario. Sassoli era un cattolico progressista. I suoi riferimenti culturali erano Dossetti, La Pira, i preti di frontiera come Don Milani e padre Balducci, e il suo approccio politico guardava all'Europa delle origini, al manifesto di Spinelli e Rossi scritto durante il confino fascista dell'isola di Ventotene. Era una Europa ancorata ai diritti delle persone, dei più umili quella che Sassoli immaginava. Veniva da una famiglia antifascista, il padre partigiano gli aveva messo il nome David Maria in memoria di padre Turoldo. Il cammino di Sassoli sul piano giornalistico si snoda lungo le esperienze al quotidiano Il Giorno, al programma di michele Santoro "Il rosso e il Nero", fino alla conduzione del telegiornale più popolare della Rai, il mitico Tg1. Poi nel 2009 lo sbarco in politica con la candidatura per il Pd come capolista dell'Italia centrale alle europee di quell'anno, fino alla carica alla guida delle istituzioni parlamentari europee. Se ne va un uomo giusto, per bene, oltre che un giornalista raffinato, dalla bella prosa e dallo sguardo suadente. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi La passione per il giornalismo e l'amore per la politica. Erano i due tratti salienti di David Sassoli, presidente del parlamento europeo, morto la notte tra lunedì e martedì a causa di una grave patologia che aveva compromesso il sistema immunitario. Sassoli era un cattolico progressista. I suoi riferimenti culturali erano Dossetti, La Pira, i preti di frontiera come Don Milani e padre Balducci, e il suo approccio politico guardava all'Europa delle origini, al manifesto di Spinelli e Rossi scritto durante il confino fascista dell'isola di Ventotene. Era una Europa ancorata ai diritti delle persone, dei più umili quella che Sassoli immaginava. Veniva da una famiglia antifascista, il padre partigiano gli aveva messo il nome David Maria in memoria di padre Turoldo. Il cammino di Sassoli sul piano giornalistico si snoda lungo le esperienze al quotidiano Il Giorno, al programma di michele Santoro "Il rosso e il Nero", fino alla conduzione del telegiornale più popolare della Rai, il mitico Tg1. Poi nel 2009 lo sbarco in politica con la candidatura per il Pd come capolista dell'Italia centrale alle europee di quell'anno, fino alla carica alla guida delle istituzioni parlamentari europee. Se ne va un uomo giusto, per bene, oltre che un giornalista raffinato, dalla bella prosa e dallo sguardo suadente. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Alice Milani racconta Università e pecore (Feltrinelli, 2019), la sua biografia di Don Milani. [intervista di Laura Ciffolillo]
Don Milani, storia dell'arte, fascismo e magia
Venezia giorno 3: Andrea Segre per il film 'L'ordine delle cose', Don Milani raccontato da A. D'Alessandro, Vinicio Marchioni per il film 'Il contagio'
DON MILANI raccontato da Eraldo Affinati
A Bruxelle s son partite le trattative per la Brexit, ma trattare col caldo è proprio dura. Max Gazzè scalda i motori per il CaterRaduno. Il Papa in visita a Barbiana sui luoghi di Don Milani. Paolo Labati e l'affaire Donnarumma
Il G7 a Taormina dalla vetrina del negozio di Deborah, a Mosca arriva del Made in Italy, quasi. Il trattore di Don Milani funziona ancora benissimo. Libere Farfalle in libero parco.
Ottavo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuseppe Teri, insegnante di storia e filosofia al Liceo classico Virgilio di Milano, responsabile formazione di Libera Milano e tra gli animatori della Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 22 febbraio 2016. Titolo: “La grande storia dell'educazione alla legalità”.
Ottavo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuseppe Teri, insegnante di storia e filosofia al Liceo classico Virgilio di Milano, responsabile formazione di Libera Milano e tra gli animatori della Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 22 febbraio 2016. Titolo: “La grande storia dell'educazione alla legalità”.
Ottavo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Giuseppe Teri, insegnante di storia e filosofia al Liceo classico Virgilio di Milano, responsabile formazione di Libera Milano e tra gli animatori della Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 22 febbraio 2016. Titolo: “La grande storia dell'educazione alla legalità”.
Ottavo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Giuseppe Teri, insegnante di storia e filosofia al Liceo classico Virgilio di Milano, responsabile formazione di Libera Milano e tra gli animatori della Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 22 febbraio 2016. Titolo: “La grande storia dell'educazione alla legalità”.
Marco Rossi Doria ha insegnato nelle scuole primarie, in Italia e all'estero; mentre insegnava ha fatto anche l'educatore sociale. Tra la fine del 2011 e l'inizio del 2014 è stato sottosegretario all'istruzione nei governi Monti e Letta. La scuola tradita è la scuola pubblica vandalizzata dai tagli alle spese che hanno raggiunto gli 8,4 miliardi di euro l'anno durante l'ultimo governo Berlusconi. Rossi Doria racconta a Memos la sua esperienza di oggi, nel lavoro di formatore di ragazzi adulti: «Costruiamo con loro un progetto di impresa che sia anche una opportunità di sviluppo locale in una situazione di crisi prolungata in cui né il welfare né il credito privato dà soldi a questi ragazzi che si battano per la sopravvivenza e per la comunità». Il punto di vista di Rossi Doria per affrontare il lavoro nella scuola si fonda su due principi: l'articolo 3 della Costituzione, quello che affida alla Repubblica, allo stato, il compito di rimuovere gli ostacoli all'uguaglianza; e Don Milani, il prete di Barbiana, l'ispiratore della scuola comunitaria, inclusiva negli anni '50 e '60. «La differenza con allora – dice Rossi Doria –, con la scuola che Don Milani combatteva, è che quella scuola bocciava i ragazzi mentre oggi li promuove ma non li aiuta, favorendo così l'abbandono scolastico». Il maestro Rossi Doria racconta le cifre preoccupanti di oggi della cosiddetta dispersione scolastica, il fallimento formativo della scuola: «Stiamo migliorando, ma troppo lentamente. Dieci anni fa eravamo ad un grado di fallimento formativo del 23-24%. Oggi siamo arrivati al 17,2%, una cifra tra le più alte tra i paesi europei e dell'Ocse».
Marco Rossi Doria ha insegnato nelle scuole primarie, in Italia e all'estero; mentre insegnava ha fatto anche l'educatore sociale. Tra la fine del 2011 e l'inizio del 2014 è stato sottosegretario all'istruzione nei governi Monti e Letta. La scuola tradita è la scuola pubblica vandalizzata dai tagli alle spese che hanno raggiunto gli 8,4 miliardi di euro l'anno durante l'ultimo governo Berlusconi. Rossi Doria racconta a Memos la sua esperienza di oggi, nel lavoro di formatore di ragazzi adulti: «Costruiamo con loro un progetto di impresa che sia anche una opportunità di sviluppo locale in una situazione di crisi prolungata in cui né il welfare né il credito privato dà soldi a questi ragazzi che si battano per la sopravvivenza e per la comunità». Il punto di vista di Rossi Doria per affrontare il lavoro nella scuola si fonda su due principi: l'articolo 3 della Costituzione, quello che affida alla Repubblica, allo stato, il compito di rimuovere gli ostacoli all'uguaglianza; e Don Milani, il prete di Barbiana, l'ispiratore della scuola comunitaria, inclusiva negli anni '50 e '60. «La differenza con allora – dice Rossi Doria –, con la scuola che Don Milani combatteva, è che quella scuola bocciava i ragazzi mentre oggi li promuove ma non li aiuta, favorendo così l'abbandono scolastico». Il maestro Rossi Doria racconta le cifre preoccupanti di oggi della cosiddetta dispersione scolastica, il fallimento formativo della scuola: «Stiamo migliorando, ma troppo lentamente. Dieci anni fa eravamo ad un grado di fallimento formativo del 23-24%. Oggi siamo arrivati al 17,2%, una cifra tra le più alte tra i paesi europei e dell'Ocse».
Marco Rossi Doria ha insegnato nelle scuole primarie, in Italia e all'estero; mentre insegnava ha fatto anche l'educatore sociale. Tra la fine del 2011 e l'inizio del 2014 è stato sottosegretario all'istruzione nei governi Monti e Letta. La scuola tradita è la scuola pubblica vandalizzata dai tagli alle spese che hanno raggiunto gli 8,4 miliardi di euro l'anno durante l'ultimo governo Berlusconi. Rossi Doria racconta a Memos la sua esperienza di oggi, nel lavoro di formatore di ragazzi adulti: «Costruiamo con loro un progetto di impresa che sia anche una opportunità di sviluppo locale in una situazione di crisi prolungata in cui né il welfare né il credito privato dà soldi a questi ragazzi che si battano per la sopravvivenza e per la comunità». Il punto di vista di Rossi Doria per affrontare il lavoro nella scuola si fonda su due principi: l'articolo 3 della Costituzione, quello che affida alla Repubblica, allo stato, il compito di rimuovere gli ostacoli all'uguaglianza; e Don Milani, il prete di Barbiana, l'ispiratore della scuola comunitaria, inclusiva negli anni '50 e '60. «La differenza con allora – dice Rossi Doria –, con la scuola che Don Milani combatteva, è che quella scuola bocciava i ragazzi mentre oggi li promuove ma non li aiuta, favorendo così l'abbandono scolastico». Il maestro Rossi Doria racconta le cifre preoccupanti di oggi della cosiddetta dispersione scolastica, il fallimento formativo della scuola: «Stiamo migliorando, ma troppo lentamente. Dieci anni fa eravamo ad un grado di fallimento formativo del 23-24%. Oggi siamo arrivati al 17,2%, una cifra tra le più alte tra i paesi europei e dell'Ocse».
Seconda parte - Armi ai curdi. Ospiti: Piercamillo Falasca . fellow Istituto Bruno Leoni, Lucetta Scaraffia - docente di Storia Contemporanea, Francuccio Gesualdi - allievo di Don MIlani.