Podcasts about erano

  • 238PODCASTS
  • 489EPISODES
  • 17mAVG DURATION
  • 5WEEKLY NEW EPISODES
  • Jan 13, 2023LATEST

POPULARITY

20152016201720182019202020212022


Best podcasts about erano

Show all podcasts related to erano

Latest podcast episodes about erano

La Gioia del Vangelo
Venerdì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jan 13, 2023 4:14


Dal Vangelo di Marco 2,1-12 Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Natale: giorno di gioia, di lotta e di vittoria

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 10:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7264NATALE: GIORNO DI GIOIA, DI LOTTA E DI VITTORIA di Roberto de MatteiDom Prosper Guéranger, il grande abate di Solesmes e autore del celebre Anno Liturgico è l'autore a cui attingiamo per meditare nei giorni del Santo Natale. E dom Guéranger ci invita a cercare in questi giorni con il nostro pensiero soprattutto tre luoghi.Il primo è Betlemme, la grotta della Natività, l'umile asilo che il figlio dell'Eterno, disceso dal Cielo, ha scelto per la sua prima residenza. Tuttavia cercheremmo invano oggi a Betlemme la beata mangiatoia che accolse il Bambino Gesù. Da tredici secoli essa ha lasciato quei luoghi ed ha trovato accoglienza nel centro della Cattolicità, a Roma. La città sacra di Roma è dunque il secondo luogo del mondo che il nostro cuore deve cercare, e in questa città, il luogo che in questi giorni chiede tutta la nostra venerazione e tutto il nostro amore è la basilica di Santa Maria Maggiore che ospita la mangiatoia del Divino Infante, una delle più preziose reliquie della Cristianità.IL NOSTRO CUOREMa c'è un terzo luogo, un terzo santuario, che a Natale deve ospitare il divino figlio di Maria. Questo terzo santuario è in noi: è il nostro cuore. E questa la Betlemme che Gesù vuole visitare, nella quale vuole nascere e stabilirsi. Noi veneriamo Gesù nel santo presepio, ma egli viene a noi in quella mangiatoia che deve diventare il nostro cuore. Però, avverte dom Guéranger, "O soldato di Cristo, impara che bisogna combattere per meritare di avvicinarsi al divino bambino: combattere per conservare in sé la sua presenza piena di amore; combattere per arrivare al giorno beato che ti farà tutt'uno con lui nell'eternità".Combattere significa ricordare, anche nel giorno di Natale e in quelli successivi, che la vita cristiana è milizia sulla terra e che non c'è gioia, neppure quella sublime del Santo Natale, che sia inseparabile dalla sofferenza. Per questo Maria, che fu inondata di gioia nel dare alla luce il Redentore, fu anche inondata dal dolore, conoscendo le sofferenze che avrebbero accompagnato il suo Divin Figlio da Betlemme al Calvario, come prezzo da pagare per la salvezza degli uomini.I MARTIRI DI NICOMEDIAÈ per questo che ogni cristiano deve essere pronto a dare la vita per Nostro Signore, come fecero quei cristiani di Nicomedia che il giorno di Natale dell'anno 303, sotto l'Imperatore Diocleziano, subirono il martirio ed ascesero al Cielo, mentre Gesù scendeva sulla terra.Diocleziano e i suoi colleghi nell'impero avevano appena pubblicato il famoso editto di persecuzione che dichiarava alla Chiesa la più sanguinosa guerra che essa abbia mai subita. L'editto affisso a Nicomedia, residenza dell'imperatore, era stato strappato da un cristiano che pagò tale atto di santa audacia con un glorioso martirio. I fedeli pronti alla lotta osarono sfidare la potenza imperiale, continuando a frequentare la loro chiesa condannata alla demolizione. Si era giunti al giorno di Natale. Essi si raccolsero in numero di parecchie migliaia nel sacro tempio per celebrarvi un'ultima volta la Nascita del Redentore. A quella notizia, Diocleziano inviò uno dei suoi ufficiali con l'ordine di chiudere le porte della chiesa, e di appiccare ai quattro angoli dell'edificio il fuoco che doveva distruggerla. Quando tutto fu disposto, squilli di tromba si udirono sotto le finestre della basilica, e i fedeli intesero la voce del banditore che annunciava, da parte dell'imperatore, che quelli i quali volevano aver salva la vita potevano uscire, a condizione di offrire l'incenso sull'altare di Giove eretto davanti alla porta della chiesa; diversamente, sarebbero stati tutti preda delle fiamme.Un cristiano rispose a nome della pia assemblea: "Siamo tutti cristiani; onoriamo Cristo come unico Dio e unico Re, e siamo pronti a sacrificargli la nostra vita in questo giorno". A tale risposta i soldati ricevettero l'ordine di appiccare il fuoco. In pochi istanti la chiesa fu un immenso rogo, le cui fiamme salivano verso il cielo, inviando in olocausto al Figlio di Dio, che si era degnato in quel giorno di iniziare una vita umana, l'offerta generosa di quelle migliaia di vite che rendevano testimonianza alla sua venuta in questo mondo.Dom Guéranger conclude: "Così fu glorificato, nell'anno 303, a Nicomedia, l'Emmanuele disceso dal cielo per abitare fra gli uomini. Uniamo, con la santa Chiesa l'omaggio dei nostri voti a quello di questi coraggiosi cristiani la cui memoria si conserverà, attraverso la sacra Liturgia, sino alla fine dei secoli".Facciamo nostre le parole di dom Guéranger, aggiungendo alla memoria che ci trasmette un'altra da conservare nel nostro cuore. Erano passati 10 anni esatti dalla terribile persecuzione di Diocleziano, che sembrava dover estirpare il Cristianesimo dalla faccia della terra, quando, nell'anno 313 dopo Cristo, l'Imperatore d'Occidente Costantino da Milano e quello di Oriente Licinio da Nicomedia proclamavano l'Editto che concedeva ai Cristiani la piena libertà di professare la loro religione. Una nuova Civiltà, la Civiltà cristiana nasceva.Di questa Civiltà siamo eredi e nel giorno di Natale alziamo le sue bandiere, pronti alla lotta.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Roberto de Mattei, nell'articolo seguente dal titolo "La nostra preghiera nella notte di San Silvestro" parla si san Silvestro I che fu papa al tempo della conversione di Costantino.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il giugno luglio 2022:Il 31 dicembre la Chiesa iscrive nella sua liturgia il nome di un santo che non è un martire, ma un Confessore, il primo confessore della Chiesa: san Silvestro I, Papa per 22 anni dal 314 al 336.Il suo regno iniziò all'indomani della grande vittoria di Costantino a Saxa Rubra e dell'Editto di Milano del 313, con cui il nuovo sovrano, dopo aver pacificato l'Impero, concedeva libertà alla Chiesa. Scrive Louis Veuillot: "La storia dei successori di Pietro, per duecentocinquant'anni, è terminata sempre con le stesse parole: "Coronato dal martirio". Dove si arriva così? A Costantino. San Marcello da poco era morto, schiavo, condannato ad bestias; le acclamazioni del circo avevano da poco salutato Massenzio; la croce appare nel cielo, Costantino la pianta sul Laterano: ab aevo vinces!. Cesare battezzato affida il governo di Roma al Papa Silvestro e ai suoi successori, non ritenendo che l'imperatore della terra debba serbare il potere, là dove l'Imperatore del cielo ha posto il principato del sacerdozio e la capitale della religione"Ma il pontificato di Silvestro conobbe una tempesta più terribile delle persecuzioni di Diocleziano: la nascita e la diffusione, ad opera del prete Ario, di un'eresia che negava la divinità di Gesù Cristo. Papa Silvestro, d'accordo con l'imperatore Costantino, nella primavera dell'anno 325 convocò un Concilio a Nicea. In questo Concilio, il primo Concilio ecumenico della Chiesa, l'eresia ariana fu condannata e fu formulato il famoso simbolo niceno, che trasmise ai secoli la prima grande formula di fede cattolica i canoni del Concilio. Le sue reliquie riposano nella Chiesa di San Silvestro, detta in Capite, perché conserva anche il capo di san Giovanni Battista.A Roma, accanto alla Basilica di san Giovanni in Laterano, si conserva un mosaico, detto del Triclinio Leoniano, in cui a sinistra è raffigurato Gesù Cristo che consegna le chiavi pontificie a papa san Silvestro e il vessillo della Chiesa all'imperatore Costantino; a destra san Pietro che conferisce il pallio a papa Leone III e il vessillo a Carlo Magno. Il vessillo di Costantino e di Carlo Magno è quello che sventolò sui campi delle crociate e nelle acque di Lepanto. È la bandiera della Chiesa, mai ammainata. [...]Nella notte di San Silvestro un anno scompare nel vortice del passato e un altro anno si apre in un abisso di incertezza. Ma per noi quello che conta è solo il tempo presente, l'unico momento in cui incontriamo l'eternità. E in questo momento, chiediamo a Dio che sia fatta, ora e sempre, in noi la Sua volontà.

Commento al Vangelo di don Nicola
Gesù sarà chiamato Nazareno (Mt 2,13-15.19-23)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Dec 30, 2022 3:02


I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d'Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Commento al Vangelo di don Nicola
Morte dei santi innocenti (Mt 2,13-18)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Dec 28, 2022 4:09


Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:«Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:«Un grido è stato udito in Rama,un pianto e un lamento grande:Rachele piange i suoi figlie non vuole essere consolata,perché non sono più».

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Valanga in val di Fassa, morto lo scialpinista De Marchi. I ragazzi di Schio che erano con lui: “Una brava persona”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 13, 2022 2:35


E' morto ieri all'ospedale Santa Chiara di Trento il blogger cremonese di 44 anni Alessandro De Marchi, travolto il 10 dicembreda una valanga a Val San Nicolò, in Val di Fassa. Con lui c'erano sei ragazzi e ragazze di Schio, che si sono tutti salvati.

Parole di Storie
L’audace soldatino di stagno. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 16:02


Erano nati da un vecchio mestolo di stagno. Erano venticinque fratelli, valorosi e temerari soldatini di stagno. Ciascuno aveva in spalla il fucile e lo sguardo fiero in avanti, ordinati e perfetti nell'inconfondibile uniforme rossa e blu. “Soldatini di Stagno, son soldatini di stagno” fu il grido che sentirono risuonare nella scatola in cui stavano conservati in bella mostra, ed era l'urlo di un bambino che dalla felicità tremava tutto e applaudiva. Era il giorno del suo compleanno e li aveva ricevuti in dono. Subito li tirò fuori e li mise in fila sul tavolo Continue reading

Parole di Storie - Fiabe
L’audace soldatino di stagno. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 16:02


Erano nati da un vecchio mestolo di stagno. Erano venticinque fratelli, valorosi e temerari soldatini di stagno. Ciascuno aveva in spalla il fucile e lo sguardo fiero in avanti, ordinati e perfetti nell'inconfondibile uniforme rossa e blu. “Soldatini di Stagno, son soldatini di stagno” fu il grido che sentirono risuonare nella scatola in cui stavano conservati in bella mostra, ed era l'urlo di un bambino che dalla felicità tremava tutto e applaudiva. Era il giorno del suo compleanno e li aveva ricevuti in dono. Subito li tirò fuori e li mise in fila sul tavolo Continue reading

Parole di Storie - Favole
L’audace soldatino di stagno. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie - Favole

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 16:02


Erano nati da un vecchio mestolo di stagno. Erano venticinque fratelli, valorosi e temerari soldatini di stagno. Ciascuno aveva in spalla il fucile e lo sguardo fiero in avanti, ordinati e perfetti nell'inconfondibile uniforme rossa e blu. “Soldatini di Stagno, son soldatini di stagno” fu il grido che sentirono risuonare nella scatola in cui stavano conservati in bella mostra, ed era l'urlo di un bambino che dalla felicità tremava tutto e applaudiva. Era il giorno del suo compleanno e li aveva ricevuti in dono. Subito li tirò fuori e li mise in fila sul tavolo Continue reading

il posto delle parole
Davide Sannazzaro "Fiera Piemontese dell'Editoria"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 29, 2022 10:35


Davide Sannazzaro"Fiera Piemontese dell'Editoria"Cavallermaggiore (Cuneo)La percezione condivisa della lettura come fulcro del pensiero e del ragionamento, la volontà di promuovere una manifestazione capace di cogliere le sfumature e le sensibilità dei piccoli editori locali, il desiderio di costruire un evento ramificato in grado di intercettare l'attenzione del pubblico e delle scuole in particolare. Erano questi gli obiettivi dei cavallermaggioresi che nel 1994 ipotizzarono per la prima volta una fiera del libro cittadina. Premesse ambiziose concretizzatesi negli anni al punto da rendere oggi la Fiera Piemontese dell'Editoria di Cavallermaggiore un'iniziativa di profondo valore letterario e culturale che trascende i meri confini regionali.Merito di una programmazione attenta che sa intrecciare i grandi nomi del panorama nazionale con gli autori locali e gli esordienti, ma merito soprattutto di una filosofia organizzativa che rifugge dal confinamento temporale per farsi portavoce di una divulgazione culturale diluita nel tempo. Se da un lato, infatti, la fiera vera e propria si svilupperà i prossimi 3 e 4 dicembre, dall'altro gli incontri con gli autori di più ampio respiro e i laboratori con le scuole proseguiranno fino a primavera inoltrata, per un evento che intende accompagnare nel lungo periodo la crescita intellettiva delle nuove generazioni.«Siamo alla vigilia di questa ventinovesima edizione – il commento del sindaco di Cavallermaggiore, Davide Sannazzaro, e del presidente della Pro Loco di Cavallermaggiore, Samuel Lerda – e come sempre l'orgoglio si sovrappone alla riconoscenza verso gli ideatori della manifestazione, i volontari, gli sponsor e i collaboratori. La Fiera Piemontese dell'Editoria rappresenta un momento importante per il tessuto sociale cavallermaggiorese per la sua capacità di attrarre turisti e curiosi dall'esterno, ma è parimenti una tappa di un percorso più ampio che abbiamo costruito negli anni con le scuole del territorio e che culminerà nei prossimi mesi con tanti incontri di caratura nazionale. Una profonda riconoscenza, infine, alle ventisette case editrici regionali e ai loro autori che ancora una volta hanno accettato il nostro invito».Mercoledì 30 novembre a Marene, ore 18:30, Giancarlo Caselli, ospite di Cuneiforme.Autori locali, dunque, ma anche grandi nomi legati alla cultura nazionale grazie alla collaborazione con la rassegna “Cuneiforme” promossa da Progetto Cantoregi e dalle Terre dei Savoia. «La Fiera Piemontese dell'Editoria rappresenta un momento di grande spessore culturale che ben si interseca con le progettazioni che stiamo portando avanti in questi anni» dichiara il presidente delle Terre dei Savoia, Valerio Oderda. «Penso a Cuneiforme, ovviamente, ma anche a “Biblioteche in Festa” che abbiamo lanciato quest'anno per la prima volta proprio in collaborazione con gli amici di Cantoregi. Una condivisione di intenti che dimostra come l'azione di Terre dei Savoia non sia decontestualizzata e indipendente, ma viceversa complementare alle singole attività dei comuni».Sabato 3 dicembre con l'inaugurazione ufficiale alle ore 10.00 nello spazio incontri dell'Ala Comunale di Cavallermaggiore, quindi spazio a laboratori artistici, letture partecipate e incontri con gli autori. Interverranno Serenella Quarello (alle ore 10.00 laboratorio per bambini tratto dal libro “Estintopedia”, CameloZampa), Alessandro Dutto (ore 11.00, “Kamilù ha i piedi buoni”, Araba Fenice) e Attilio Celeghini (ore 12.00, “Crepuscoli coscienti”, Ferrari Editore). Nel pomeriggio si inizierà alle 14.00 con la presentazione del libro “Noi, Voci invisibili” (Elisa Schininà, Le chateau Editore) promosso dalla Odv “La voce di Elisa. A seguire il laboratorio Katy-kat nei locali della biblioteca civica, organizzato dal Consorzio S.E.A. in collaborazione proprio con la Biblioteca Civica Nuto Revelli di Cavallermaggiore per sensibilizzare i più piccoli ad una corretta raccolta differenziata. A partire dalle ore 15.30, invece, sarà la volta di Antonella Manduca e Sergio Bergese (“Scrivere in giallo, il racconto noir da cosa nasce e perché?” promosso da Argonauta Edizioni), Giorgio Fissore e Silvia Allocco (ore 16.30, “Il pastore senza nome”, Effatà). Alle ore 21.00, poi, il climatologo Luca Mercalli presenterà il libro “Il mio orto tra cielo e terra” (Aboca) in dialogo con il professor Duccio Chiapello e il presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta Giorgio Prino.Accanto alla tradizionale esposizione libraria, i confronti e le presentazioni proseguiranno anche nella giornata di domenica sempre nello spazio incontri dell'Ala Comunale. Parteciperanno in tal senso Romina Panero con il tradizionale appuntamento “Nati per leggere” (ore 10.00), Ornella Giordano (ore 11.00, “Il ragazzo smarrito”, Araba Fenice), Ivana Ballocco (ore 12.00, “Margherita Rosso – Una vita nel donarsi”), Enrico Cabianca (ore 14.00 “Grato del mio destino. Un nome, un uomo, una famiglia”, Robin), Claudia Villero e Luisio Luciano Badolisani (ore 15.00 in dialogo sul tema “La lettura femminile del mito”) e Fabrizio Milla (ore 15.30, “De antrio tertio”, Clavilux). La tradizionale consegna della Costituzione ai diciottenni (ore 17.00) farà infine da preambolo alla chiusura musicale affidata alla poliedrica Simona Colonna (ore 18.00 al Teatro San Giorgio). Una due giorni impregnata di stimoli e di suggestioni che continueranno, come detto, nei mesi a venire con il coinvolgimento dei ragazzi e degli studenti, nella convinzione che “aprire libri” significhi “aprire la mente”.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Keration Podcast
Velivoli a microonde

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Nov 23, 2022 1:30


Il 17 settembre 1987 gli aerei senza pilota alimentati a microonde e che non necessitano di pesanti serbatoi di carburante diventarono una realtà. Il primo aereo di questo tipo volò per la prima volta in Canada proprio quel giorno, e da allora volò ancora e ancora. Ma come funziona? L'energia elettrica dei generatori a terra viene convertita in microonde e trasmessa da un'antenna parabolica. I recettori sull'aereo trasformano le microonde in elettricità per alimentare il motore. L'obiettivo era un aereo che potesse rimanere in volo per diversi mesi continui ad altitudini massime di 21 km. L'utilità? Erano previste diverse applicazioni: la ricerca scientifica, la sorveglianza e la telefonia. Tuttavia, sin dall'inizio si è parlato di possibili problemi ambientali che potrebbero derivare da grandi installazioni per la trasmissione di microonde. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Caso missili in Polonia: a Letta e Calenda la fretta porta cattivi consigli | 17/11/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 17, 2022 2:24


A cura di Daniele Biacchessi La capacità di un leader si misura dalla calma e arguzia dell'analisi politica. Martedì sera, mentre scrivevo l'apertura per il sito di Giornale Radio, dedicata alle esplosioni in territorio polacco che hanno causato due morti. Erano certamente ore concitate per tutti, giornalisti e politici, intelligence e forze militari: notizie frammentarie giungevano da Przewodov, a pochi chilometri dal confine, le fonti non erano certe e si mostravano contraddittorie. Prima veniva detto che, al termine di una giornata convulsa con oltre cento attacchi di Mosca contro l'Ucraina, due missili russi avevano centrato il villaggio polacco. Poi veniva affinato il racconto, e avevamo capito che gli ordigni erano di provenienza ucraina. Del resto lo stesso presidente Usa Joe Biden informava in quei minuti il G7 dell'ipotesi che potesse essersi trattato di missili antiaerei di Kiev. Mentre il mondo entrava nell'incubo della Terza guerra mondiale, con la possibilità che la Polonia potesse invocare l'articolo 4 del trattato dell'Alleanza Atlantica, mi sono apparse dai terminali delle agenzie le dichiarazioni dei leader del Pd e Azione, Enrico Letta e Carlo Calenda che invocavano l'immediato intervento Nato contro Mosca. Ma ormai era chiaro che non si era verificato un attacco diretto di Mosca, perché un giornalista e conduttore della radio polacca affermava che a provocare le esplosioni era stata una manovra militare della contraerea ucraina, comunque si sarebbe trattato di uno sfortunato incidente, come poi confermato dal Presidente polacco Duda. Le parole avventate e non sostenute da prove, ma solo da deboli e confusi indizi, dimostrano la scarsa responsabilità di chi vorrebbe un giorno governare il Paese.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Artigiano muore travolto dal camioncino che stava scaricando

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 12, 2022 0:59


Il fatto è accaduto stamane, sabato 12 novembre, a Villaga in via San Donato, una zona periferica sui Colli Berici. Erano circa le 8 quando l'uomo, residente a Castegnero e di origini albanesi, era intento a scaricare materiale edile nei pressi di un cantiere residenziale, quando il pesante mezzo si è mosso, travolgendolo senza scampo.

Le interviste di Radio Number One
Carlo Marrale (Matia Bazar): «La musica aveva un ruolo differente»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Nov 10, 2022 9:57


Nel pomeriggio di giovedì 10 novembre, ai microfoni del PN1 con Miky Boselli e Marco Vignoletti, è stato ospite Carlo Marrale, cantante, chitarrista, compositore e co-fondatore dei Matia Bazar. «Erano gli anni '70. Nel '75 è uscita la prima canzone che era Stasera che sera che ci ha portato in giro per l'Italia, ma anche all'estero. Erano anni in cui la musica aveva un ruolo differente» racconta Carlo Marrale. I Matia Bazar avevano un modo di porsi nel look particolare «perché ci piaceva cambiare, cercavamo tutto quello che poteva spingerci in avanti, eravamo proprio una macchina da guerra. Erano anni in cui c'erano tanti input attorno». Il brano Ti sento è uscito in tre versioni: italiano, spagnolo e inglese «si, ma mi è capitato di ascoltarla anche in coreano e in cinese - racconta Carlo -. Io stavo sempre con la chitarra in mano e poi è tutto un lavoro mentale non esiste una tecnica, è un dono che mi è stato dato quello della musicalità. Quando sento in radio le nostre canzoni, delle volte mi stupisco, soprattutto Vacanze romane che è stata cantata "buona la prima". Eravamo veramente bravi, ci siamo trovati, cinque ragazzi intraprendenti dotati ognuno del suo talento». 

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Erano gli odiosissimi tecnocrati di Bruxelles. Ora a Giorgia Meloni sono perfino simpatici.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 4, 2022 4:05


Così Giorgia Meloni, dopo essersi rivenduta come quella che sarebbe andata a Bruxelles a rovesciare i tavoli e a tenere alta la bandiera del sovranismo italiano, si allinea mogia mogia alle consuete modalità di tutti i suoi predecessori, com'è normale che sia. #LaSveglia per La Notizia

Caffe 2.0
2623 Segreteria anti impiccioni con trascrizioni

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later Nov 3, 2022 8:25


Google si butta.In mezzo a tante app che bloccano i numeri dei rompiscatole, si inserisce e risponde a quelli che ci chiamano per la prima volta.Chiede loro di presentarsi, usando Google la propria voce, e noi riceviamo la trascrizione.Interessante.Riceveremo trascrizioni di pubblicità ?Non lo vedo innovativo, anche perche' altri usano già soluzioni simili, ma ancora non sono alla portata dei programmatori come invece accadeva negli anni '90, pensate !Erano i modem zyxel con controllo dei toni, DTMF.Comunque e' una soluzione interessante.Si puo' fare di meglio controllando tutte le chiamate anche da remoto, come faccio io da un mesetto. Curioso e simpatico: quando dimentico il telefono a casa, in ufficio vedo chi telefona...ps: cercate answer machine su play store. Su alcuni telefoni non rooted qualcuno ci riesce, o almeno cosi' dice, ma usando un jack che ascolta e manda al microfono (altre userebbero il bluetooth): cerca in linkografia "segreteria telefonica"

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
Qual è il segreto del mago Houdini?

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Oct 31, 2022 22:39


Qual è il segreto di Houdini? Si serviva di sosia? Erano tutti suoi complici? O come sostenevano alcuni riusciva a smaterializzare il proprio corpo? Scopriamolo insieme...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoro Scopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.com​Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A

Fratelli di Crozza
Crozza: "Le foto delle manifestazioni del PD erano tra il meteo e i necrologi"

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later Oct 31, 2022 1:19


Il monologo di Maurizio Crozza su Letta e non solo in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Passo dopo passo alla lettura della Bibbia

Scopri dalla Bibbia Daniele al capitolo 8con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.Passo dopo passo alla lettura della Bibbiaè il programma che ti permette di approfondirela Bibbia leggendola un versetto per voltacon semplici commentidell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIADaniele 8 (Antico Testamento, Libro Profetico) - https://www.bible.com/it/bible/122/Dan.8.NR061 «Nel terzo anno del regno del re Baldassar, io, Daniele, ebbi una visione dopo quella che avevo avuto prima.2 Quando ebbi la visione ero a Susa, la residenza reale che è nella provincia di Elam, ma nella visione mi trovavo presso il fiume Ulai.3 Alzai gli occhi, guardai, ed ecco in piedi davanti al fiume un montone che aveva due corna. Erano alte, ma un corno era più alto dell'altro; il più alto era cresciuto dopo.4 Vidi il montone che cozzava a occidente, a settentrione e a mezzogiorno. Nessun animale poteva resistergli e non c'era nessuno che potesse liberare dal suo potere; esso faceva quello che voleva e diventò grande.5 Mentre stavo considerando questo, ecco venire dall'occidente un capro, che percorreva tutta la terra senza toccare il suolo; questo capro aveva un grosso corno fra gli occhi.6 Il capro si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avventò addosso, con tutta la sua forza.7 Lo vidi avvicinarsi al montone, infierire contro di lui, colpirlo e spezzargli le due corna.Il montone non ebbe la forza di resistergli, e il capro lo gettò a terra e lo calpestò; non ci fu nessuno che potesse liberare il montone dal potere di quello.8 Il capro si irrobustì ma, quando fu al culmine della sua potenza, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro grandi corna verso i quattro venti del cielo.9 Da uno di essi uscì un piccolo corno, che si ingrandì enormemente in direzione del mezzogiorno, dell'oriente e del paese splendido.10 Crebbe fino a raggiungere l'esercito del cielo; fece cadere a terra una parte di quell'esercito e delle stelle, e le calpestò.11 Si innalzò fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrificio quotidiano e sconvolse il luogo del suo santuario.12 Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano, a causa dell'iniquità, e la verità venne gettata a terra; ma esso prosperò nelle sue imprese.13 Poi udii un santo che parlava. E un altro santo chiese a quello che parlava: «Fino a quando durerà la visione del sacrificio quotidiano, dell'iniquità devastatrice, del luogo santo e dell'esercito abbandonati per essere calpestati?»14 Egli mi rispose: “Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato”.15 Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di comprenderla, ecco in piedi davanti a me una figura simile a un uomo.16 E udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: “Gabriele, spiegagli la visione!”17 Ed egli venne vicino al luogo dove stavo io; alla sua venuta io fui spaventato e mi prostrai con la faccia a terra, ma egli mi disse: “Sta' bene attento, o figlio d'uomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine”.18 Mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi.19 Poi disse: “Ecco, io ti farò sapere ciò che avverrà nell'ultimo tempo dell'indignazione; perché la visione riguarda il tempo della fine.20 Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia.21 Il capro irsuto è il re di Grecia; e il suo gran corno, fra i suoi occhi, è il primo re.22 Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza.23 Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall'aspetto feroce ed esperto in intrighi.24 Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli sarà causa di rovine inaudite, prospererà nelle sue imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi.25 A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, il suo cuore si inorgoglirà e distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano.26 La visione delle sere e delle mattine, di cui si è parlato, è vera. Ma tu tieni segreta la visione, perché si riferisce a un tempo lontano”.27 Allora, io, Daniele, svenni e fui malato per diversi giorni; poi mi alzai e feci gli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne accorse».Episodio: Daniele 8Insegnante: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro LiveData: domenica 25 Aprile 2021Lingua: ItalianaProduzione: Essere Un CristianoWeb: http://www.essereuncristiano.it/Youtube: https://www.youtube.com/c/essereuncristiano

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
4114 - Porco Rosso compie 9 anni e festeggia con una proposta gastronomica più inclusiva

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Oct 19, 2022 4:35


L'anima e la mente del progetto è Gianmarco Camilli, giovane imprenditore di Colleferro, cittadina ai confini Sud Est della Provincia di Roma. Una storia, la sua, iniziata da ragazzino quando, alla sua prima esperienza lavorativa, si divertiva ad aprire i panini preconfezionati e a mescolarne gli ingredienti per renderli più appetitosi. Fu il momento poi della “Bottega del vino”, enoteca di famiglia aperta da suo padre a Colleferro. Un progetto che gestì in parte finché, non sentendolo realmente suo, gli si presentò l'opportunità di aprire un locale lì accanto. Erano gli anni in cui l'interesse per le birre artigianali esplose, soprattutto a Roma, e da qui l'idea, nel 2011, di un Beer Shop. È nel 2013 però che nasce il vero Porco Rosso, con una proposta gastronomica di un pub, ma di alta qualità e con cucina home made.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Tamponamento fra autobus a San Quirico: erano pieni di studenti. Due feriti lievi

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Oct 18, 2022 1:15


C'erano un centinaio di studenti a bordo dei due autobus snodati Svt che si sono tamponati nel tardo pomeriggio a Valdagno, lungo la strada provinciale 246 nella frazione di San Quirico, provenienti da Recoaro. L'impatto a una fermata Svt. Feriti leggermente una passeggera del primo bus e l'autista del secondo.

Commento al Vangelo di don Nicola
Non perdere di vista l'essenziale (Lc 12,1-7)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Oct 14, 2022 3:56


si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Caffe 2.0
2601 IA: musica generata vs musica suggerita dalla ia

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later Oct 12, 2022 5:11


Generata o suggerita ? Copiata o scelta ?Cosa ci piace della IA e cosa no ?Erano gli anni '80 e ascoltai a iPisa il primo esempio di generazione di musica automatica. Qualche mese prima avevo creato un generatore di note sulla base di parole, partendo da frequenze associate alle lettere. Una cavolata pazzesca, ma era l'epoca in cui scoprivo le frequenze delle note musicali.

Pistone Podcast
#39 - DTM: Storia di un Campionato Ucciso

Pistone Podcast

Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 21:33


C'era un tempo, in cui le macchine correvano veloci per le piste. Erano derivate da modelli semplici e in sostanza, non esistevano regole. Può sembrare follia dato che oggi siamo abituati a tutt'altro genere di gestione delle gare da parte di chi di dovere ma no, le sportellate, i paraurti che volavano, i ciocchi enormi, le toccatine... TUTTO ERA AMMESSO. Questo fantastico campionato si chiama DTM, ed è il vecchio campionato turismo tedesco a cavallo degli anni 90. Fucina di maghi del volante e di auto fuori di testa. Ma come mai oggi non ne sentiamo più parlare? Beh perché... come dire... questo campionato è stato ucciso sotto gli occhi di tutti. Come mai? Noi del Pistone Podcast abbiamo deciso di raccontarvelo IN TUTTO E PER TUTTO in una mini serie da due puntate dove sveleremo ogni retroscena ed ogni dettagli che ci è dato sapere. Buon ascolto!

ARTICOLI di Antonio Socci
Cosa rende i nostri giovani così fragili?

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Sep 28, 2022 7:18


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7155COSA RENDE I NOSTRI GIOVANI COSI FRAGILI? di Antonio SocciHanno fatto un deserto e lo hanno chiamato Modernità e Libertà. Ma è spesso un deserto inospitale dove soffia un vento di infelicità e di morte.Lo attestano anche le drammatiche statistiche sui suicidi dell'Osservatorio suicidi della Fondazione Brf (Istituto per la ricerca in Psichiatria e Neuroscienze).Da gennaio ad agosto di quest'anno ci sono stati 351 suicidi e 391 tentativi: un suicidio ogni 16 ore e un tentativo di suicidio ogni 14. Particolarmente grave l'aumento dei casi fra i giovani (in modo speciale nel biennio della pandemia).Queste tragedie sono la punta dell'iceberg di una condizione di disagio, di solitudine, di ansia o depressione che fra i giovani è molto ampia e sta crescendo. Naturalmente ognuno è una storia a sé, ognuno ha i suoi problemi e ognuno è un mistero unico. Ma tutti insieme delineano un dramma sociale - o spirituale - che riguarda il nostro tempo.Ciò che accomuna tutti noi è il desiderio di felicità o il voler sfuggire all'infelicità.Scriveva Pascal: "Tutti gli uomini cercano di essere felici, compresi quelli che stanno per impiccarsi".Felicità e infelicità sono sentieri che conducono in una terra misteriosa, quella della nostra anima, che non si esplora con la sociologia.Quando si parla di disagio esistenziale ogni volta si tentano spiegazioni sociologiche che però spesso si contraddicono o illuminano solo un pezzo di realtà, ma non vanno alle radici del problema.Sono spiegazioni che lasciano insoddisfatti.LE GENERAZIONI PRECEDENTIPerché le condizioni materiali di vita pesano, ma non sono l'aspetto determinante. Altrimenti non si spiegherebbe perché i nostri genitori - giovani durante la guerra e il dopoguerra - affrontarono la miseria, la fame, i bombardamenti, il durissimo lavoro della ricostruzione, con una forza morale travolgente (che fra l'altro produsse il "miracolo economico" e il "baby boom"), mentre i nostri figli - che hanno una vita enormemente facile - sono così smarriti e fragili.Cos'è andato perduto rispetto alle generazioni precedenti che - senza alcun dubbio - sopportavano condizioni di vita molto più dure? Possiamo dire che erano spiritualmente più forti anzitutto per l'atmosfera cristiana in cui erano nate e cresciute?Affrontavano le tragedie con maggior resilienza (come si dice oggi).C'è una commovente intervista alla poetessa Alda Merini, dopo il terremoto in Abruzzo del 5 aprile 2009, che la televisione trasmise il 9 aprile.La Merini, nata nel 1931, si definiva "abbastanza" credente e in quell'occasione disse: "Anch'io sono stata 'terremotata' da un manicomio all'altro.Ognuno di noi ha avuto le sue scosse, però è nel momento del dolore che bisogna stringere i denti. Noi adesso partecipiamo a questa tragedia italiana, però non fermiamoci al dolore. Stringiamo i denti e andiamo avanti. Dio guarda tutti, ci vede, guarda i terremotati, vede gli infelici e non abbandona il mondo. Io sono sicura. E uno dei mezzi perché Dio ci ascolti è proprio la poesia, la preghiera, il canto".Questo era l'animo delle generazioni che ci hanno preceduto. Le società del passato non erano migliori di oggi. Erano più ingiuste e la vita molto più dura. Ma anche questo dimostra che i nostri vecchi - pur con le loro fragilità e miserie - avevano una solidità ammirabile.CLIMA SPIRITUALE CRISTIANONon perché tutti fossero dei devoti. Ma tutti respiravano quel clima spirituale che aveva permeato i secoli in Italia e toccava anche agnostici e atei. Non a caso il padre della cultura laica italiana, Benedetto Croce, scrisse nel 1942 "Perché non possiamo non dirci "cristiani", spiegando che tale qualifica "è semplice osservanza della verità".Il laico Federico Chabod concordava e aggiungeva: "Anche i cosiddetti 'liberi pensatori', anche gli 'anticlericali' non possono sfuggire a questa sorte comune dello spirito europeo".Negli ultimi anni questo interrotto fiume spirituale si è come disseccato. Si è prodotta una rottura che non è solo culturale, ma anche esistenziale. I giovani - che nei prossimi giorni torneranno a scuola, con i loro problemi, i loro sogni e il loro disagio - sono sostanzialmente ignari del passato, soli di fronte al mistero della loro vita e al futuro.La scuola (ma dovremmo parlare anche della Chiesa e delle nostre famiglie) non sa trasmettere come un'eredità viva ciò che le generazioni precedenti hanno creato, amato, professato, sofferto e vissuto.Inostri ragazzi sembrano sospesi fra la realtà virtuale dei social e una scuola o una società ossessionate soprattutto dai comportamenti, dal politicamente corretto, dalle ideologie oggi dominanti (come l'ecologia: è l'epoca di Greta Thunberg).Si prescrive "come" comportarsi, ma nessuno comunica nulla sul "perché" vivere.Tanto meno si fa "parlare" su questo la cultura e l'arte del nostro passato.La realtà non virtuale che i ragazzi conoscono è quella dei coetanei, sono rapporti talora violenti e in genere superficiali o poveri. Ne scaturisce una fragilità emotiva spaventosa, una solitudine che raramente incontra un abbraccio di comprensione o compassione.A volte però basta un incontro vero (un maestro, un amico, un genitore) per far scoprire la bellezza del presente, la ricchezza del passato e la promessa custodita dal futuro. Ma resta l'enorme problema educativo di un Paese smarrito.

Favole della buonanotte per manager
Il saggio e le domande

Favole della buonanotte per manager

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 2:53


C'era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un'oasi all'entrata di una città del Medio Oriente.Un giovane si avvicinò e gli domandò:“Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?”L'uomo rispose a sua volta con una domanda:“Come erano gli abitanti della città da cui venivi?”“Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là”.“Così sono gli abitanti di questa città!”, gli rispose il vecchio saggio.Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all'uomo e gli pose la stessa domanda:“Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?”L'uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:“Com'erano gli abitanti della città da cui vieni?”.“Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!”.“Anche gli abitanti di questa città sono così!”, rispose il vecchio saggio.Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all'abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero:“Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?“Figlio mio”, rispose il saggio, “ciascuno porta nel suo cuore ciò che è.Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui.Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell'altra città,troverà anche qui degli amici leali e fedeli.Perché, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore.

Ultim'ora
Milano, in migliaia in marcia per il clima al corteo Friday for Future

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 1:06


Erano diecimila, secondo gli organizzatori, duemila per le forze dell'ordine, giovani e meno giovani che hanno partecipato alla manifestazione Friday for Future di Milano, per far sentire la loro voce in difesa dell'ambiente e contro l'inquinamento climatico. Volti variopinti, cori e slogan, ma molti anche i riferimenti alla pace. trl/abr/gsl

Ultim'ora
Milano, in migliaia in marcia per il clima al corteo Friday for Future

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 1:06


Erano diecimila, secondo gli organizzatori, duemila per le forze dell'ordine, giovani e meno giovani che hanno partecipato alla manifestazione Friday for Future di Milano, per far sentire la loro voce in difesa dell'ambiente e contro l'inquinamento climatico. Volti variopinti, cori e slogan, ma molti anche i riferimenti alla pace. trl/abr/gsl

Vanilla Magazine
Quando i WINDSOR erano TEDESCHI: le "allegre comari" di Sassonia-Coburgo-Gotha

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 7:39


LessonPod: pillole di cultura!
Chi erano i Cavalieri Templari in 6 minuti

LessonPod: pillole di cultura!

Play Episode Listen Later Sep 16, 2022 6:19


Fra leggende e realtà, chi erano davvero i cavalieri templari? Come sono nati e perché?Scoprilo in questa puntata! È uscito il libro dì Lessonpod! Corri in libreria o acquistalo da https://www.amazon.it/dp/B099TSBNXS/ref=cm_sw_r_cp_api_glt_i_4ACDZMYWCF9B6KNTHXZ5

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Ven 16] Commento: Le assistenti di Gesù.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Sep 15, 2022 2:16


Leggiamo oggi soltanto alcuni versetti del vangelo di Luca. Vengono nominate, oltre i Dodici, alcune donne che seguono Gesù e lo assistono con i loro beni. Alcune di esse erano state particolarmente beneficate dal Signore: «Erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni». Non è una semplice notizia: quelle donne sono le prime di una schiera che ha la sua continuità fino ai nostri giorni. Molte vocazioni sgorgano ancora da profonde conversioni e i primi, le prime a saper parlare dell'amore di Cristo sono proprio loro che l'hanno sperimentato di persona e con una intensità particolare. Talvolta, dopo aver percorso i sentieri del male, dopo la gioia ritrovata nel perdono, molti, molte sentono l'urgenza di ricambiare tanto dono con una offerta totale della propria vita, mettendosi a completo ed esclusivo servizio del Signore, soccorrendolo ancora negli ultimi e nei sofferenti di oggi, nei quali scorgono il volto stesso del Cristo. I consacrati e le consacrate di oggi, rispondendo ad una chiamata speciale, si offrono anima e corpo per tutta la vita al Signore e sulla scia dei loro fondatori, con un carisma proprio che caratterizza e differenzia i diversi istituti, ordini e congregazioni, si mettono a completo ed esclusivo servizio di Dio. Ne affermano il primato assoluto e ne testimoniano l'indefettibile fedeltà. Esprimono in modo eminente il compito caritativo e missionario della Chiesa. Esaltano, anche in un mondo distratto e distolto dalle cose del mondo, il primato della preghiera, vissuta come via privilegiata per attuare una crescente comunione con Cristo. Il loro silenzio, anche di quelle religiose, che il mondo più difficilmente conosce ed apprezza, è solo apparente e anche il loro distacco talvolta totale da ogni consorzio umano, è abbondantemente colmato dall'amore che diventa preghiera, offerta, sacrificio di lode al Signore. Sono queste ai nostri giorni, le «assistenti» di Gesù.

Italiano con letteratura
Cristo si è fermato a Eboli #7, Carlo Levi

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Sep 13, 2022 30:24


Tante genti sono passate su queste terre, che qualcosa si trova davvero, e dappertutto, scavando con l'aratro. Antichi vasi, statuette e monete escono al sole, sotto la vanga, da qualche amica tomba. Anche don Luigino ne possedeva, trovati in un suo campo, verso il Sauro: monete corrose, che non potei stabilire se fossero greche o romane, e alcuni vasetti neri, non figurati, di forme elegantissime. Di tesori dei briganti, ne vidi uno io stesso, assai modesto. L'aveva trovato per caso il falegname Lasala, che me lo mostrò. Aveva messo una sera un grosso ceppo nel focolare, e al chiarore delle fiamme s'era accorto di qualcosa che luccicava nel legno. Erano pochi scudi borbonici d'argento, nascosti in un buco di quel vecchio tronco.

Scary Monster - True-crime Podcast
Keddie, California – Orrore senza Fine

Scary Monster - True-crime Podcast

Play Episode Listen Later Sep 9, 2022 22:20


Erano le prime luci dell'alba di una luminosa mattina del 12 aprile 1981, quando la quattordicenne Sheila Sharp rientrò nell'appartamento 28 su Keddie Resort Road dopo aver partecipato a un pigiama party nelle vicinanze. Quello che scoprì dentro quella casa non lo avrebbe dimenticato per il resto della sua vita... e non solo lei. Una storia terrificante con molti punti interrogativi e una verità ancora da scoprire.---------------------------------------------------------Iscriviti al podcast per non perdere i nuovi episodi in uscita. Tutti i venerdì un nuovo caso.Seguimi anche sul canale Youtube:https://www.youtube.com/c/ScaryMonsterTrueCrimeInstagram:@scarymonstertruecrimeTwitter:@scarycrimeFacebook:https://www.facebook.com/scarymonstertruecrimeIscriviti al Gruppo Facebook True Crime Italia:https://www.facebook.com/groups/true-crime-italia---------------------------------------------------------Visita il sito del podcast e iscriviti alla newsletter: https://scarymonster.tony-sale.com/Contatti:Antonello Saleinfo@tony-sale.com

Marco Montemagno - Il Podcast
Le statue in realtà non erano bianche...La mappa non è il territorio

Marco Montemagno - Il Podcast

Play Episode Listen Later Sep 7, 2022 0:47


Le statue in realtà non erano bianche...La mappa non è il territorio

DopoGP MotoGP - Moto.it
DopoGP di San Marino a Misano. Pecco&Enea, si può sognare

DopoGP MotoGP - Moto.it

Play Episode Listen Later Sep 6, 2022 65:36


Erano novantuno i punti di vantaggio del francese su Bagnaia dopo il GP di Germania: nelle ultime quattro gare il pilota Ducati ha conquistato cento punti e Quartararo soltanto 39. Con l'ing. Bernardelle, lo Zam e Nico partiremo da qui per capire la portata dell'impresa di Bagnaia e per studiare la gara di Bastianini e il suo finale, che Domenicali ha criticato. Enea poteva o doveva fare diversamente? In una parola, prima lo sport o gli interessi aziendali?Intanto, il campione del mondo, deluso, chiede alla Yamaha più potenza per competere con le rosse; mentre l'Aprilia entusiasma con Vinales al terzo podio in quattro gare, ma preoccupa con Aleix sottotono. Da valutare la Suzuki, la KTM, la Honda che attende i test di martedì - con Marc Marquez - per provare a uscire dalla crisi. E ancora l'ultima gara di Dovi, la terza vittoria di Dennis Foggia che eguaglia Guevara e Garcia, il formidabile successo di Lopez in Moto2 con la caduta di Vietti che scattava dalla pole...

Mitologia: le meravigliose storie del mondo antico

Questa storia inizia con una epocale decisione di Zeus, colui che in alto comanda.Egli decide, come divinità suprema, di portare la guerra a Troia, una città splendida che si trova in Anatolia. La madre terra, Gea dall'accogliente seno, è appesantita dai troppi piedi d'uomo che la calpestano. Le innumerevoli tribù e città, distribuite sull'intera sua superficie, opprimono il suo petto. Zeus avverte il suo dolore e ne prova pietà. Per mitigare questo stato di sofferenza a “colei che tutto nutre”, Zeus, con cuore saggio, trova il modo per alleggerire quel terribile peso.Zeus non stende la sua mano sugli uomini, egli ha un altro piano: fare in modo che gli uomini da sé soli pongano rimedio all'eccessiva presenza sulla terra, sterminandosi tra loro. Allo scopo perciò di sfoltire il numero degli esseri umani, Zeus dalla candida folgore, il lungimirante stratega e re degli dei, trama l'intrico di una serie di eventi che porteranno ineluttabilmente ad una sanguinosa guerra.E così file intere di eroi e comuni soldati vengono destinati ad incontrare la morte a Troia e, in questo modo, a portare a compimento il progetto di Zeus.Questo progetto parte da molto lontano, qualcuno dice da un banchetto di nozze…Il testo principale da cui traggo il materiale per questa puntata è "Cypria", uno dei testi che come satelliti ruotano attorno a Iliade e Odissea.«Erano un tempo innumeri le stirpidegli uomini che Gea dall'ampio pettoportava, e Zeus vide e n'ebbe pietàe nel cuore suo accorto egli decisedi sollevare l'ampia terra dalla pletorad'uomini, suscitando guerra in Iliod'aspra contesa affinché il pesodi morte la facesse più deserta.Ed in Troia morivano gli eroi,alto consiglio di Zeus s'adempía. (Fr. 1 W., trad. A. D'Andria)»Se ti va di dare un'occhiata al libro, ecco qui un link:https://amzn.to/3Ba1dv1

il posto delle parole
Margherita Belardetti "Il sospetto" Friedrich Dürrenmatt

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 29, 2022 22:39


Margherita Belardetti"Il sospetto"Friedrich DürrenmattAdelphihttps://www.adelphi.it/Traduzione a cura di Margherita BelardettiIl vecchio commissario Bärlach è a fine corsa. A pochi giorni dalla pensione, giace in un letto d'ospedale. Il complesso intervento a cui è stato sottoposto è andato bene, sì, ma gli è stata diagnosticata una malattia senza scampo. È messo male, Bärlach, e le riviste che ha a disposizione per distrarsi non lo distraggono affatto: «Erano bestie, Samuel ... Tu sei un medico e puoi renderti conto. Guarda un po' questa fotografia» dice all'amico Hungertobel porgendogli un numero di «Life» del '45. Una scena di inaudita efferatezza: nel campo di concentramento di Stutthof il dottor Nehle, medico del lager, con «l'imperturbabilità di un idolo» sta operando un prigioniero senza narcosi. Di colpo Hungertobel impallidisce. In quella foto gli è parso di riconoscere il suo antico compagno di studi Emmenberger, ora stimato proprietario della più esclusiva clinica di Zurigo, un luminare amato dai suoi pazienti, che «credono in lui come in un dio». L'atroce sospetto, però, non tarda a rivelarsi infondato, anzi «una follia»: dalle informazioni che Bärlach riesce a ottenere risulta infatti che Nehle si è tolto la vita alla fine della guerra. Eppure qualcosa non gli torna. Ci sono strane discrepanze – e ancor più strane somiglianze: le figure di Nehle ed Emmenberger sembrano confondersi. Negli occhi di Bärlach, stretti a fessura, torna a brillare l'antica vitalità quando convince Hungertobel a farlo trasferire sotto falso nome, come paziente, nella clinica di Emmenberger. Lì potrà condurre la sua ultima, solitaria battaglia contro il Male.Friedrich DürrenmattScrittore svizzero tedesco (Konolfingen, Berna, 1921 - Neuchâtel 1990). Si affermò in campo teatrale come autore polemico, paradossale e iconoclasta, razionalisticamente scettico e insieme eticamente rigoroso, procedendo poi sulla strada d'un anticonformismo sarcastico e ironico, che non ripudia gli strumenti del grottesco virtuosisticamente manipolati. La sua opera più celebre è Der Besuch der alten Dame (1956).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Laser
Elizabeth Wetmore Bisland e Elizabeth Jane Cochrane: due americane battono il record di Phileas Fogg e fanno il giro del mondo in 72 giorni (5./5)

Laser

Play Episode Listen Later Aug 22, 2022 20:28


Chi lo avrebbe detto che a battere il record di Phileas Fogg, il protagonista del Giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne, sarebbero state due donne? Erano entrambe americane e tutte e due si chiamavano Elizabeth: Elizabeth Wetmore Bisland ed Elizabeth Jane Cochrane, conosciuta con lo pseudonimo di Nellie Bly. L'una proveniva da una famiglia aristocratica della Louisiana, teneva una raffinata rubrica letteraria sul mensile “The Cosmopolitan”, animava un salotto letterario ed era considerata la donna più bella dell'ambiente giornalistico newyorkese.L'altra era una reporter irrequieta e coraggiosa, che veniva dal mondo minerario della Pennsylvania e si era affermata con i suoi reportage a sfondo sociale, che avevano suscitato scalpore. Viaggiavano entrambe per due testate giornalistiche, la prima per la propria rivista, di cui era vice-redattore capo, la seconda per il “New York World”, il popolare quotidiano di Joseph Pulitzer.Alla fine a vincere la competizione fu Nellie Bly: 72 giorni contro i 76 della rivale, che aveva avuto la sfortuna di perdere l'ennesima coincidenza, finendo su una nave lenta, invece che su quella veloce che aveva prenotato, e attraversando l'Atlantico in condizioni meteo giudicate fra le peggiori di quegli anni. Nellie ritornò al punto di partenza il 25 gennaio 1890: aveva percorso 40'070 km ed era entrata nella storia dei viaggi.

Indagini
Lombardia, 1998-2004 – Prima parte

Indagini

Play Episode Listen Later Aug 1, 2022 46:06


Nel racconto di delitti e casi di cronaca nera, spesso sono i media a dare nomi e nomignoli ai protagonisti delle vicende: l'espressione “Bestie di Satana”, invece, se la diedero i protagonisti stessi. Un gruppo di ragazzi della provincia di Varese che negli anni Novanta prese a frequentarsi tra la fiera di Senigallia, un pub a Milano famoso per la musica metal, i boschi di Somma Lombardo, e che fu considerato responsabile di almeno tre omicidi e un suicidio indotto tra il 1998 e il 2004. È una vicenda che oscilla tra l'inquietante e il grottesco, prima di diventare tragica. All'inizio prevale il grottesco: le camerette da ragazzini pitturate tutte di nero, le teste di caprone in plastica, gli scambi di gocce di sangue, le frasi lette al contrario, le prove di resistenza al dolore con le sigarette spente sulle braccia, i nomi di battaglia, i riti in cui veniva evocato un improbabile essere demoniaco. C'erano anche sostanze stupefacenti, moltissime, usate fino al punto di perdere lucidità e consapevolezza delle proprie azioni: ed è lì che la storia da grottesca diventa prima inquietante e poi tragica, portando a omicidi, torture e suicidi: «Delitti feroci senza alcun senso», dice Stefano Nazzi. «Erano dieci-quindici. Qualcuno era un capo, qualcuno un gregario e qualcuno è scappato in fretta. Hanno fatto del male per il gusto di fare del male».

Indagini
Lombardia, 1998-2004 – Seconda parte

Indagini

Play Episode Listen Later Aug 1, 2022 49:44


Nel racconto di delitti e casi di cronaca nera, spesso sono i media a dare nomi e nomignoli ai protagonisti delle vicende: l'espressione “Bestie di Satana”, invece, se la diedero i protagonisti stessi. Un gruppo di ragazzi della provincia di Varese che negli anni Novanta prese a frequentarsi tra la fiera di Senigallia, un pub a Milano famoso per la musica metal, i boschi di Somma Lombardo, e che fu considerato responsabile di almeno tre omicidi e un suicidio indotto tra il 1998 e il 2004. È una vicenda che oscilla tra l'inquietante e il grottesco, prima di diventare tragica. All'inizio prevale il grottesco: le camerette da ragazzini pitturate tutte di nero, le teste di caprone in plastica, gli scambi di gocce di sangue, le frasi lette al contrario, le prove di resistenza al dolore con le sigarette spente sulle braccia, i nomi di battaglia, i riti in cui veniva evocato un improbabile essere demoniaco. C'erano anche sostanze stupefacenti, moltissime, usate fino al punto di perdere lucidità e consapevolezza delle proprie azioni: ed è lì che la storia da grottesca diventa prima inquietante e poi tragica, portando a omicidi, torture e suicidi: «Delitti feroci senza alcun senso», dice Stefano Nazzi. «Erano dieci-quindici. Qualcuno era un capo, qualcuno un gregario e qualcuno è scappato in fretta. Hanno fatto del male per il gusto di fare del male».

La Bibbia Oggi
Portando un amico a Gesù (Marco 2:1-12) - Fred Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Jul 10, 2022 45:22


Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman su Marco 2 versetti da 1 a 12. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 10 Luglio 2022.Titolo del messaggio: "Portando un amico a Gesù".MARCO 2 V1-121 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa, 2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la parola. 3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. 4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati». 6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro: 7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» 8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, 11 io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista».

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Perle, maiali e feste: le parabole di Gesù - Parte 3: Il Regno di Dio

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jul 10, 2022


Gesù parla spesso di come è il Regno del Padre suo, scoprendo piuttosto quelli che ci saranno, e non quelli che non ci saranno. E, incredibilmente per i molti, il Regno sarà pieno non solo delle persone che compongono la chiesa, ma di quelle persone che non ti aspetti: disonesti, bugiardi, perduti, falliti...---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 33 minutiNel corso della nostra vita la mappa dell'Europa continentale è cambiata sensibilmente. Oggi ci sono 37 Paesi indipendenti rispetto ai 22 del 1960, quando molti facevano parte dell'URSS. Nel corso della storia dell'umanità, la questione del confine è stata fonte di guerre e di risoluzioni nei trattati di pace. Lo vediamo oggi con la Russia che rivendica l'appartenenza delle regioni orientali dell'Ucraina, cercando ancora una volta di stabilire il suo vecchio impero. Che si tratti di una vecchia rivendicazione o di una nuova rivendicazione, non è solo l'abitare la terra a segnare una nazione o un regno. Nell'Antico Testamento sono citati sette regni, Ziklag, Edom, Zoboh, Moab, Galaad, Filistia e Ghesur, che gli storici e gli archeologi faticano a localizzare su una mappa, poiché ne abbiamo solo riferimenti fugaci come questo:“Absalom fuggì e andò da Talmai, figlio di Ammiur, re di Ghesur. Davide faceva cordoglio per suo figlio ogni giorno. Absalom rimase tre anni a Ghesur, dove era andato dopo essersi dato alla fuga.” (2 Samuele 13:37-38)I regni vanno e vengono, a volte lasciando il loro segno nel paesaggio, a volte scomparendo nell'oblio. Il Regno di Dio era un'idea molto importante per il popolo di Israele al tempo di Gesù. Come nazione e popolo, da secoli erano stati soggetti alle aggressioni del Vicino Oriente. Erano stati schiavi ed esiliati, i loro templi e le loro città erano stati distrutti, i loro tesori sacri e nazionali rubati, ma ciò a cui si aggrappavano era la promessa che un giorno sarebbero stati i vincitori.“In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti, e tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei. In quel giorno», dice il Signore, «io colpirò di smarrimento tutti i cavalli, e di delirio quelli che li cavalcano; io aprirò i miei occhi sulla casa di Giuda, ma colpirò di cecità tutti i cavalli dei popoli. I capi di Giuda diranno in cuor loro: “Gli abitanti di Gerusalemme sono la nostra forza nel Signore degli eserciti, loro Dio”. In quel giorno io renderò i capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo alla legna, come una torcia accesa in mezzo ai covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli circostanti. Gerusalemme sarà ancora abitata nel suo proprio luogo, a Gerusalemme. Il Signore salverà prima le tende di Giuda, perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non s'innalzi al di sopra di Giuda. In quel giorno il Signore proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio, come l'angelo del Signore davanti a loro  In quel giorno io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme.” (Zaccaria 12:3-9)Un giorno, forse molto presto, stava per arrivare un grande giorno, in cui Israele avrebbe trionfato e il Regno di Dio sarebbe stato stabilito. Immaginate quindi cosa si provava a sentir dire questo dal nuovo rabbino stravagante di cui tutti parlavano:“Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci...”  (Matteo 13:47)Ora, noi siamo dall'altra parte della storia e della risurrezione e sappiamo che il Regno e il Messia si sono rivelati completamente diversi da ciò che si aspettavano, quindi l'impatto scioccante di questa immagine ci sfugge. Ma i suoi ascoltatori devono essere rimasti inorriditi: ogni pesce di ogni specie? No, noi ebrei siamo gli eletti di Dio. Sicuramente avrebbe dovuto dire: "Nel Regno di Dio troverete, ci saranno...". Sospetto che a volte anche noi siamo rimasti a grattarci la testa per la vaghezza di ciò che Gesù ha detto sul Regno. Dato che è qualcosa di così centrale per la fede, sembra che egli parli in modo obliquo e non diretto. Ma questo ci riporta a ciò che ho detto la settimana scorsa a proposito delle parabole e di tutta la Scrittura: dobbiamo essere pronti a confrontarci con essa e a giungere a una comprensione. Quindi che cos'è il Regno di Dio o il Paradiso? Che aspetto ha e che significato ha per noi oggi? Il capitolo 13 del Vangelo di Matteo contiene sette parabole in cui Gesù spiega cosa sia. Non preoccupatevi, non esamineremo tutte le sette parabole: alcune le abbiamo già citate e abbiamo parlato delle loro conseguenze per noi credenti.Cominciamo con questa.“[Di nuovo,] il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.” (Matteo 13:44)Vi è mai venuto in mente che quell'uomo è disonesto? Non è il suo campo, quindi non è il suo tesoro.Seppellire il tesoro sotto terra era il modo in cui molte persone tenevano al sicuro il loro tesoro, se non potevano permettersi casseforti e servi forti per custodirlo. Un esempio è la parabola dei talenti (Matteo 25), dove il terzo servo prese il denaro e lo seppellì sotto terra fino al ritorno del padrone. Il motivo per cui il padrone era così arrabbiato con il servo che aveva seppellito il tesoro era, presumibilmente, perché qualcuno avrebbe potuto trovarlo, come è successo in questa parabola. In altre parole, la persona che trovò il tesoro sepolto in un campo fu disonesta, comprò il campo fingendo di non avervi trovato il tesoro - tanto grande era il suo desiderio  di avere il tesoro.Questo vi sconvolge? Gesù non fa alcun commento sulla disonestà o sul fatto che il Regno non dovrebbe essere per persone come lui. Il Regno di Dio è per i disonesti, i bugiardi, i perduti, gli abbattuti, e la scoperta del Regno porta loro gioia.  Mi piace questo richiamo alla chiesa di  Rachel Held Evans:Gli apostoli ricordavano ciò che molti cristiani moderni tendono a dimenticare: che ciò che rende il Vangelo offensivo non è chi tiene fuori dal Regno, ma chi fa entrare. “Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli può essere paragonato ad un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparve anche la zizzania.  E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?”  Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?”  Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano.  Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima la zizzania, e legatela in fasci per bruciarla; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio»” (Matteo 13:24-29) Seminare erbacce nel campo del nemico era una tattica standard tra le nazioni in guerra e, in questo caso, tra i vicini: se non possono nutrire il loro popolo, si indeboliscono e forse muoiono di fame. Così il Regno di Dio ha un nemico che, con determinazione e intenzione, semina erbacce tra il buon raccolto. Ma se il Regno di Dio è per i disonesti, i bugiardi, i perduti e i falliti, come facciamo a capire la differenza? Ecco il punto: il Regno di Dio non è la chiesa, la chiesa ne fa parte, ma non è la sua somma. Nel Vangelo di Matteo Gesù menziona due volte la chiesa e 55 volte il Regno di Dio. Naturalmente la chiesa non era ancora stata istituita, ma questa quantità sproporzionata di insegnamenti dovrebbe farci riflettere: noi, la chiesa, non siamo i guardiani del Regno, e nemmeno i suoi custodi, siamo i suoi cittadini.La Bibbia dice che apparteniamo a tre modi: quando seguiamo Gesù siamo discepoli; quando apparteniamo a una chiesa, allora siamo una famiglia; ma viviamo come cittadini del Regno portando i suoi segni di giustizia, misericordia, perdono, accettazione, inclusione e amore. Ci ricorda qualcosa?“O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?” (Michea 6:8)Gesù non può essere più chiaro: nel Regno non sono gli operai a fare le erbacce e a sradicare. Noi siamo ingaggiati come parte del progetto più grande di Dio, degli scopi futuri di Dio, viviamo nella fase “qui, ma non ancora”, del Regno, un giorno l'intera creazione sarà rinnovata, così che (come dissero i profeti) la terra sarà piena della conoscenza e della gloria del Signore, come le acque coprono il mare.E ancora una cosa su cui riflettere come Chiesa. In questa parabola l'agricoltore ha già gettato il seme, il regno è già stato piantato da Dio prima che noi operai arrivassimo sulla scena. Il teologo Rowan Williams ha detto che il lavoro della Chiesa nel promuovere il Regno è "vedere ciò che Dio sta facendo e unirsi a lui".Ma come facciamo? Williams continua così:A coloro che ancora si chiedono dove sia Cristo, rispondo "in tutti". A chi ancora fatica a vedere la missione di Dio, rispondo "è ovunque". Invece di aspettare di vedere dove Dio ci chiama, perché non presumere che Dio ci chiama ovunque. Allora ogni incontro, ogni viaggio, ogni giorno diventa un'opportunità per vedere ciò che Dio sta facendo... e di unirsi a lui. (Rowan William)“Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».” (Matteo 13:33)Le persone che si occupano di questo genere di cose hanno stimato che tre misure di farina sono sufficienti per fare il pane per cento persone. Non stava solo preparando il suo pane quotidiano, stava organizzando una festa! Ma la donna e il pane non sono il fulcro di questa parabola, bensì il lievito. Il lievito è così piccolo da essere quasi invisibile, eppure ha un impatto sproporzionato rispetto alle sue dimensioni. Che cosa possiamo dire del Regno di Dio secondo questa parabola? Inizia in piccolo. È sempre in crescita. La sua crescita è segnata dal mistero e anche se oggi comprendiamo la scienza che sta dietro al funzionamento del lievito, questa rimane una verità spirituale.Inoltre, esercita la sua influenza dall'interno, non dall'esterno, proprio come il lievito fa lievitare la pasta dall'interno. Trovare questo regno significa essere dove c'è: sia all'interno della Chiesa che al di fuori di essa, nella cultura circostante. Gesù ha lasciato il suo posto in cielo ed è venuto nel mondo. Dobbiamo rappresentare/(imitare) Gesù e, come lui, fondere il "sacro" e il "secolare" e farci trovare nel mondo". E proprio come la donna, dovremmo organizzare una festa per i nuovi arrivati."Dio vi invita a partecipare alla causa più grande, più vasta, più varia e più significativa della storia: il suo regno". Rick Warren (La vita con uno scopo)Che privilegio! Amen. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Voci di impresa
Saima: varchi, porte e tornelli made in Arezzo

Voci di impresa

Play Episode Listen Later Jul 2, 2022


Ad Arezzo "Saima" iniziò con la produzione di aratri. Erano gli anni 70 e le cose non andavano troppe bene. Di qui l'iniziativa dell'amministratore delegato e di due altri dirigenti di rilevare l'azienda e specializzarsi su altri settori. Tre famiglie insieme, una scommessa vincente. Oggi "Saima" è un marchio noto in tutto il mondo per varchi di sicurezza, porte e tornelli. Parallelamente l'azienda produce cabine di verniciatura per le auto. A raccontarci questa storia è Gabriele Moretti, esponente della seconda generazione di imprenditori.

SBS Italian - SBS in Italiano
Unicef, quasi 37 milioni di bambini sfollati

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jun 24, 2022 8:21


Erano quasi 37 milioni i bambini sfollati nel mondo nel 2021 a causa di conflitti, violenze e altre crisi, ha dichiarato l'Unicef.   

PHNX Arizona Diamondbacks Podcast
Reno? More like ERAno

PHNX Arizona Diamondbacks Podcast

Play Episode Listen Later May 26, 2022 38:18


On this episode, Derek and Jesse are discussing the D-backs upcoming four-game series with the Dodgers, top pitching prospects numbers in Reno, and who might emerge as an All-Star in a few weeks. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Bullets
Primo caffé - Odessa, rabbia e attivismo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 10, 2022 8:18


La rabbia e l'attivismo della popolazione di Odessa emergono dai racconti di Maxime, il nostro traduttore, Alex, che ha aperto un centro per gli aiuti alle truppe impegnate sul campo, Nick che coordina le attività del centro volontari e Max, appassionato di speleologia che dai primi giorni dell'attacco russo organizza le catacombe di Odessa per renderle accessibili come rifugio, in caso di bombardamenti sulla città. Erano un commerciante, uno storico, un businessman, un ingegnere navale, hanno abbandonato le loro professioni e si sono messi a disposizione della collettività, per essere parte della resistenza.

Radio Bullets
Primo caffé - Odessa, rabbia e attivismo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 10, 2022 8:18


La rabbia e l'attivismo della popolazione di Odessa emergono dai racconti di Maxime, il nostro traduttore, Alex, che ha aperto un centro per gli aiuti alle truppe impegnate sul campo, Nick che coordina le attività del centro volontari e Max, appassionato di speleologia che dai primi giorni dell'attacco russo organizza le catacombe di Odessa per renderle accessibili come rifugio, in caso di bombardamenti sulla città. Erano un commerciante, uno storico, un businessman, un ingegnere navale, hanno abbandonato le loro professioni e si sono messi a disposizione della collettività, per essere parte della resistenza.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
DECAMERON di Giovanni Boccaccio: trama e analisi delle novelle

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Apr 4, 2022 17:51


In questo articolo parleremo del libro più famoso della letteratura italiana (dopo la Divina Commedia): Il Decameron, di Giovanni Boccaccio! L'opera massima del nostro autore spaventa un po' tutti, italiani e non, per la sua lunghezza considerevole e il linguaggio un po' vetusto... perciò, vi spiegheremo l'opera brevemente, affrontando le novelle più importanti. Leggete l'articolo fino alla fine per scoprire, o riscoprire, una delle opere più importanti della letteratura italiana! Riassunto del Decamerone di Boccaccio: Qual è il libro più famoso della letteratura italiana? La Divina Commedia, senza dubbio, ma di quello abbiamo già parlato. Il secondo libro più famoso della letteratura italiana? Vi aiuto io: Il Decameron di Giovanni Boccaccio. Di certo non è un libro che passa inosservato… Ha delle dimensioni… notevoli! Infatti, la sua lunghezza è, insieme alla lingua usata (cioè un italiano più “vecchio”) una delle ragioni per cui Il Decameron spaventa un po' tutti, italiani e non! Però questo è sicuramente uno dei libri più importanti della letteratura italiana, tanto che se ne parla e si studia ancora oggi nelle scuole. Perciò… Restate con noi perché oggi vi daremo una spiegazione facile, ma completa, de Il Decameron di Giovanni Boccaccio! 10 Ragazzi, 10 Giorni, 100 Novelle Partiamo dall'inizio! Boccaccio ha scritto questo libro tra il 1349 e il 1353. Tieni a mente queste date perché le riprendiamo tra un attimo! Ma prima… ho un'altra domanda per te. Questa è facile: il titolo! Sai perché questo libro si chiama proprio così? Decameron (o Decamerone)? Il nome è di origine greca. Letteralmente, significa “di dieci giorni” e non è un caso. La storia, infatti, si sviluppa in un arco di tempo proprio di 10 giorni. Dieci è anche il numero dei protagonisti del libro, tutti giovani (7 ragazze e 3 ragazzi). Ricordi quando ti ho detto di tenere a mente le date in cui il libro era stato scritto? Bene, devi sapere che nel 1348, un anno prima che Boccaccio iniziasse a scrivere Il Decameron, si era verificata un'epidemia di peste. Così i 10 ragazzi, per sfuggire al contagio, scappano dalla città di Firenze per rifugiarsi in una villa in campagna. Praticamente si impongono un auto-lockdown… Questa scelta stilistica si chiama “cornice”, una situazione di base e di partenza per il resto dell'opera. E come passano il loro tempo questi ragazzi? Si rilassano, fanno giochi, cucinano, ma durante le ore più calde del giorno si devono inventare qualcos'altro e così decidono di raccontare, uno alla volta, ogni giorno, una novella, cioè un racconto breve. Dieci novelle al giorno per dieci giorni danno un totale di cento novelle nell'opera. Ogni giorno viene eletto un re o una regina, e sarà questa persona a scegliere il tema del giorno per le novelle. Quali sono questi temi? Ho preparato una tabella riassuntiva. Eccola qua! Prima giornata: tema libero. Erano appena arrivati alla villa… Un po' di relax, senza pressioni. Seconda giornata: storie con un lieto fine, malgrado le avversità. Terza giornata: il raggiungimento di un obiettivo. Quarta giornata: l'amore infelice Quinta giornata: l'amore felice, nonostante le difficoltà Sesta giornata: le risposte argute (cioè furbe, astute) che riescono a liberare il personaggio da situazioni imbarazzanti o pericolose Settima giornata: mariti beffati (cioè presi in giro) dalle mogli Ottava giornata: beffe ai danni di chiunque Nona giornata: tema libero… si erano stancati un po' Decima giornata: storie d'amore vissute con cortesia e bontà di cuore. Per fortuna, nonostante le novelle siano cento, possiamo dire che i contenuti più importanti e ricorrenti sono 4. Una bella scrematura no? le donne. Le donne sono molto importanti per Boccaccio. Infatti, dedica il libro proprio a loro! Secondo lui, le donne soffrono molto per amore e,

SBS Italian - SBS in Italiano
"La guerra fra Russia e Ucraina divide quelli che, fino a ieri, erano membri della stessa famiglia"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Mar 11, 2022 14:17


Il conflitto tra Russia e Ucraina raccontato dal punto di vista di un italiano che, fino allo scoppio del conflitto, considerava Mosca come casa propria.

Focus economia
La povertà in Italia nel 2021

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 8, 2022


Nel 2021 le famiglie in povertà assoluta in Italia sono il 7,5%, lieve calo rispetto al 7,7% nel 2020. Lo rileva l'Istat spiegando che gli individui in povertà assoluta sono circa 5,6 milioni (9,4% del totale, come lo scorso anno. "Senza la crescita dei prezzi al consumo registrata nel 2021 (+1,9%) - sottolinea l'Istituto - l'incidenza di povertà assoluta sarebbe stata al 7,0% a livello familiare e all'8,8% a livello individuale, in lieve calo, quindi, rispetto al 2020". L'incidenza di povertà assoluta, spiega l'Istat, è sostanzialmente stabile tra le famiglie con persona di riferimento occupata, da 7,3% del 2020 a 7,0% (quasi 922mila famiglie in totale), a sintesi di un miglioramento per questo tipo di famiglie al Nord (da 7,9% a 6,9%) e una sostanziale stabilità nel Mezzogiorno (dal 7,6% all'8,2%). In ulteriore difficoltà le famiglie con persona di riferimento cerca di occupazione (da 19,7% del 2020 a 22,6%). Dietro la notizia Con questi prezzi dell'energia, a oggi conviene tornare alle bombole del gas, invece che continuare a tenere il tradizionale contratto di fornitura. Il salto indietro è di trent'anni.Oggi il gas ha toccato 204 euro al megawatt h (-10%), aveva aperto in rialzo ad Amsterdam del 21,04% a 275 euro.Ieri aveva segnato il massimo storico di 300 euro al Mwh(+54%). E alla luce delle incertezze dovute alla guerra in Ucraina continua a salire il prezzo dell'oro mentre il rally interessa quasi tutte le materie prime, in testa il nichel che ha registrato un aumento record del 66% a 487.078 dollari la tonnellata. Il lingotto con consegna immediata guadagna un altro 0,9% a 2.013 dollari l'oncia. Nell'ultimo mese le quotazioni, sottolinea Bloomberg sono cresciute del 4%. Crescono anche argento e ferro. La strategia energetica europea L'Europa cerca di rendersi indipendente dalle forniture energetiche della Russia. E' questo l'obiettivo del Consiglio europeo informale di Versailles in programma per il 10-11 marzo e del programma Repower Eu lanciato oggi dalla Commissione europea.Erano circolate voci su un eventuale lancio di "eurobond" su vasta scala per finanziare le spese dell'energia e della difesa, sulla scia di quanto era stato fatto con il piano Next Generation Eu. Ma sono state smentite dal vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans. L'indiscrezione su possibili Eurobond in cantiere aveva acceso le borse in giornata. Ospiti: Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, Alessandro Plateroti, Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore.