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Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 28/02/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 48:02


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 21/02/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 46:40


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 14/02/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 47:45


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

BASTA BUGIE - Comunismo
10 Febbraio: il giorno del ricordo, per non dimenticare le foibe

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 9:26


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=807510 FEBBRAIO: IL GIORNO DEL RICORDO, PER NON DIMENTICARE LE FOIBE di Roberto de Mattei Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La "Giornata del ricordo", istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero "infoibati" ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.IL MASSACROGli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia. L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati.Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca.Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.FOIBA DI BASOVIZZA VANDALIZZATA DI RECENTELa seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro.Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa "pulizia etnica". Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo "sospetti", vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "Foibe: oltraggio alle vittime, pensioni d'oro ai carnefici" parla di Tito, dittatore comunista e medaglia al merito della Repubblica Italiana, onorificenza mai revocata così come i vitalizi pagati dall'INPS ai suoi soldati che divennero i boia dei loro connazionali.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 febbraio 2025:Sabato 8 febbraio, a quarantott'ore dal Giorno del Ricordo, e ottant'anni dall'inizio dei fatti, la foiba di Basovizza a Trieste è stata vandalizzata. Tre le frasi con l'inchiostro rosso: "Trieste è nostra", il motto usato dai comunisti; "Trieste è un pozzo", in riferimento alle foibe; "Morte al fascismo, libertà al popolo".E poi il numero 161, che sta per AFA, il collettivo antifascista internazionale d'ispirazione comunista. Ma l'oltraggio alle vittime delle foibe viene anche dai riconoscimenti istituzionali e dalle pensioni elargite ai loro carnefici.L'articolo 2 dello Statuto dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana», che disciplina il conferimento della più importante onorificenza del nostro Paese, prevede che il Presidente della Repubblica possa conferirla per «benemerenze di segnalato rilievo (...) e per ragioni di cortesia internazionale». La stessa «cortesia internazionale» che nell'ottobre 1969 (con il socialdemocratico Saragat al Quirinale e la Democrazia Cristiana al governo) consegnò la più alta delle onorificenze dello Stato italiano al dittatore Josip Broz, alias il maresciallo Tito, il dittatore comunista, assassino di nostri connazionali.Cinquantasei anni dopo, quella medaglia al merito è ancora lì, in palese contraddizione con una legge dello Stato che nel 2004, grazie al presidente Berlusconi, istituiva il Giorno del Ricordo per mantenere viva la memoria dei 10.000 italiani infoibati, della pulizia etnica d'Istria, Fiume e Dalmazia e dell'esodo di 350.000 italiani costretti a scappare dalle loro case. Insomma, mentre ricordiamo la tragedia degli italiani del Nord-Est ancora celebriamo la memoria dell'assassino Tito che li ha infoibati e costretti alla fuga.In questa legislatura ci sono due proposte di legge, alla Camera, primi firmatari Rizzetto (FdI) e Rampelli (FdI), e al Senato, primo firmatario Bizzotto (Lega), per revocarla post mortem. Sarebbe, infatti, un cavillo burocratico ad impedire di cancellare l'onorificenza di Tito: è morto. La legge già prevede di togliere l'onorificenza per «indegnità», come è stato fatto con al-Assad quando nel 2010 Napolitano gli aveva appuntato sul petto la stessa decorazione di Tito. Eppure, per un misterioso disegno, oltre che per ottusa burocrazia, da decenni, nessuno osa toccare quella medaglia che è un'offesa all'Italia.La nostra Penisola ha persino strade dedicate al comunista Tito. Un po' come se a Berlino, o in qualsiasi altro angolo d'Europa, ci fosse qualche piazza dedicata ad Hitler e nel mentre si celebrasse comunque la Giornata della Memoria. Con l'aggravante che per sessant'anni, in Italia, di

Racconti di Storia Podcast
10 FEBBRAIO Il Giorno Del RICORDO

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Feb 10, 2025 17:48


Il 10 febbraio 1947 a Parigi l'Italia firmava i trattati di pace che comportavano numerose rinunce territoriali oltre al pagamento di ingenti riparazioni di guerra. Lo stesso giorno a Pola Maria Pasquinelli uccideva con tre colpi di pistola alla schiena il brigadier generale Robert de Winton, governatore militare e responsabile della sicurezza in città. La data del 10 febbraio è stata scelta per il Giorno del Ricordo, un'occasione laica e civica che dovrebbe promuovere la memoria della Questione Orientale e stimolarne lo studio. In realtà da vent'anni questa ricorrenza porta a fratture nella società, a liti politiche, a manifestazioni e contromanifestazioni, a iniziative che non approfondiscono la Storia ma la piegano ad altri scopi. Cerchiamo con questo video di stimolare il pensiero di tutti voi affinché il Giorno del Ricordo diventi un'occasione di riflessione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 07/02/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Feb 7, 2025 48:59


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il giorno della verità sul caso Almasri. Nordio e Piantedosi riferiscono in Parlamento | 5/02/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 2:04


Il giorno della verità sul caso Almasri. Nordio e Piantedosi riferiscono in Parlamento. Dopo settimane di dure polemiche politiche, in mezzo a indagini giudiziari, sul caso del generale Almasri arrestato, liberato e riconsegnato ai libici con un aereo di Stato si aprirà uno squarcio di verità. I ministri di Grazia e Giustizia e Interni, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi riferiscono oggi alla Camera e Senato la versione del Governo su ciò che è accaduto tra il 19 e 21 gennaio scorso. Trasparenza e copertura televisiva. Nel caso di Montecitorio il dibattito non sarà coperto dalla diretta televisiva su uno dei tre principali canali della Rai, come avviene per esempio per il question time, per i voti di fiducia. a Palazzo Madama: ci sarà il collegamento Rai in diretta dall'Aula, come ha confermato il capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri. Alla fine non tutti gli italiani potranno ascoltare il dibattito parlamentare successivo all'informativa dei due ministri. E' una occasione persa per la completa trasparenza sull'informazione pubblica su un caso di interesse nazionale. L'opposizione incalza il Governo. "Il Governo non scappa dalle sue responsabilità", assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ma sul caso Almastri è stata l'opposizione a costringere due ministri importanti a riferire nell'arena parlamentare, non la premier Giorgia Meloni come il centrosinistra e i suoi alleati avrebbero voluto. L'opposizione abbandona così la linea "aventiniana" per rispondere senza filtri ai tanti, troppi punti oscuri di questa vicenda. Chissà se in Parlamento il Governo ammetterà di aver applicato una ragione di Stato relativa agli accordi tra Italia e Libia in materia di immigrazione. Intese, per dovere di cronaca, iniziate dai governi di centrosinistra e proseguite dall'esecutivo di centrodestra. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il giorno della verità sul caso Almasri. Nordio e Piantedosi riferiscono in Parlamento | 5/02/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 2:04


Il giorno della verità sul caso Almasri. Nordio e Piantedosi riferiscono in Parlamento. Dopo settimane di dure polemiche politiche, in mezzo a indagini giudiziari, sul caso del generale Almasri arrestato, liberato e riconsegnato ai libici con un aereo di Stato si aprirà uno squarcio di verità. I ministri di Grazia e Giustizia e Interni, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi riferiscono oggi alla Camera e Senato la versione del Governo su ciò che è accaduto tra il 19 e 21 gennaio scorso. Trasparenza e copertura televisiva. Nel caso di Montecitorio il dibattito non sarà coperto dalla diretta televisiva su uno dei tre principali canali della Rai, come avviene per esempio per il question time, per i voti di fiducia. a Palazzo Madama: ci sarà il collegamento Rai in diretta dall'Aula, come ha confermato il capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri. Alla fine non tutti gli italiani potranno ascoltare il dibattito parlamentare successivo all'informativa dei due ministri. E' una occasione persa per la completa trasparenza sull'informazione pubblica su un caso di interesse nazionale. L'opposizione incalza il Governo. "Il Governo non scappa dalle sue responsabilità", assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ma sul caso Almastri è stata l'opposizione a costringere due ministri importanti a riferire nell'arena parlamentare, non la premier Giorgia Meloni come il centrosinistra e i suoi alleati avrebbero voluto. L'opposizione abbandona così la linea "aventiniana" per rispondere senza filtri ai tanti, troppi punti oscuri di questa vicenda. Chissà se in Parlamento il Governo ammetterà di aver applicato una ragione di Stato relativa agli accordi tra Italia e Libia in materia di immigrazione. Intese, per dovere di cronaca, iniziate dai governi di centrosinistra e proseguite dall'esecutivo di centrodestra. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Deejay Chiama Italia
Il giorno della marmotta

Deejay Chiama Italia

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 7:55


Radio Pirata, la Radio nella Radio
A Cuba con Radio Coral - Le Radio delle spie in un avvincente podcast - Il Giorno della Memoria anche in una Radio

Radio Pirata, la Radio nella Radio

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 20:48


A Cuba con Radio Coral - Le Radio delle spie in un avvincente podcast - Il Giorno della Memoria anche in una Radio

Indagini
Viareggio – 31 gennaio 1969 – Prima parte

Indagini

Play Episode Listen Later Feb 1, 2025 48:11


Il 31 gennaio 1969 a Viareggio scomparve un bambino di 12 anni, Ermanno Lavorini. Lo stesso giorno alla famiglia arrivò una richiesta di riscatto di 15 milioni di lire. Poi non ci fu più alcun messaggio da parte dei sequestratori. Il corpo di Ermanno Lavorini venne ritrovato il 9 marzo 1969 sepolto sotto 40 centimetri di sabbia sula spiaggia di Marina di Vecchiano. Le indagini si concentrarono su presunti frequentatori omosessuali della Pineta di Ponente, a Viareggio. I media aderirono senza esitazioni a questa ipotesi accanendosi contro quelli che allora venivano chiamati capovolti e anormali. Due ragazzi, sentititi dai carabinieri fecero una serie di nomi di persone, poi risultate assolutamente estranee alla vicenda, cambiando però numerose volte la loro versione. Le vite di alcune persone, indicate dalla stampa come colpevoli, come mostri, furono stravolte. Un uomo, Adolfo Meciani, che con quella storia non c'entrava assolutamente nulla, si suicidò in cella, nel carcere di Pisa. Solo mesi più tardi, grazie anche al lavoro di un giornalista, Marco Nozza del quotidiano Il Giorno, venne individuata la pista che poi, anche a livello processuale, si rivelò quella vera. La Pineta di Ponente e i presunti cosiddetti festini tra omosessuali non c'entravano nulla. A tentare di rapire Ermanno Lavorini e poi a ucciderlo erano stati tre ragazzi, tra cui i due che avevano fatto le dichiarazioni ai magistrati, aderenti al Fronte giovanile monarchico e al Movimento sociale italiano. Il rapimento di Ermanno Lavorini sarebbe servito, nelle intenzioni, a finanziare attività eversive per contrastare l'avanzare dei movimenti giovanili di sinistra. La verità processuale arrivò sei anni dopo la morte di Ermanno Lavorini quando la vita di persone totalmente estranee alla vicenda era già stata distrutta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Indagini
Viareggio – 31 gennaio 1969 – Seconda parte

Indagini

Play Episode Listen Later Feb 1, 2025 58:36


Il 31 gennaio 1969 a Viareggio scomparve un bambino di 12 anni, Ermanno Lavorini. Lo stesso giorno alla famiglia arrivò una richiesta di riscatto di 15 milioni di lire. Poi non ci fu più alcun messaggio da parte dei sequestratori. Il corpo di Ermanno Lavorini venne ritrovato il 9 marzo 1969 sepolto sotto 40 centimetri di sabbia sula spiaggia di Marina di Vecchiano. Le indagini si concentrarono su presunti frequentatori omosessuali della Pineta di Ponente, a Viareggio. I media aderirono senza esitazioni a questa ipotesi accanendosi contro quelli che allora venivano chiamati capovolti e anormali. Due ragazzi, sentititi dai carabinieri fecero una serie di nomi di persone, poi risultate assolutamente estranee alla vicenda, cambiando però numerose volte la loro versione. Le vite di alcune persone, indicate dalla stampa come colpevoli, come mostri, furono stravolte. Un uomo, Adolfo Meciani, che con quella storia non c'entrava assolutamente nulla, si suicidò in cella, nel carcere di Pisa. Solo mesi più tardi, grazie anche al lavoro di un giornalista, Marco Nozza del quotidiano Il Giorno, venne individuata la pista che poi, anche a livello processuale, si rivelò quella vera. La Pineta di Ponente e i presunti cosiddetti festini tra omosessuali non c'entravano nulla. A tentare di rapire Ermanno Lavorini e poi a ucciderlo erano stati tre ragazzi, tra cui i due che avevano fatto le dichiarazioni ai magistrati, aderenti al Fronte giovanile monarchico e al Movimento sociale italiano. Il rapimento di Ermanno Lavorini sarebbe servito, nelle intenzioni, a finanziare attività eversive per contrastare l'avanzare dei movimenti giovanili di sinistra. La verità processuale arrivò sei anni dopo la morte di Ermanno Lavorini quando la vita di persone totalmente estranee alla vicenda era già stata distrutta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 31/01/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Jan 31, 2025 49:37


Italia a crescita zero. L'ISTAT ha pubblicato ieri i dati sulle stime preliminari del quarto trimestre del 2024, il fatturato dell'industria di novembre e l'occupazione. Una sequela di numeri che certificano la progressiva crisi dell'economia italiana. Il PIL del 2024 si chiuderà a +0,5%, la metà di quanto stimato dal governo e meno delle previsioni degli istituti internazionali. Unico elemento positivo è la ripresa dell'andamento dell'industria, confermato anche dal fatturato di novembre. Non è però detto che tutto questo venga confermato almeno nel primo semestre di quest'anno. La conferma arriva dal Consiglio Direttivo della BCE che prosegue nel taglio timido dei tassi, ampliando la divergenza con la FED che, sempre in settimana, ha deciso di non muovere l'andamento dell'economia. La conferenza stampa della governatrice Lagarde è stata quasi un match con i giornalisti che hanno tempestato di domande la presidente dell'Eurotower per capire eventuali indicazioni sulle scelte della Banca Centrale, ricevendo però sempre e solo risposte lapidarie: "È irrealistico tornare alle indicazioni prospettiche perché l'incertezza sta aumentando in questo momento". In questo contesto si inserisce la conferenza della presidente della Commissione VDL che ha presentato la "Bussola Competitività": 27 cartelle di scenario con molti rimandi a provvedimenti specifici che dovrebbero vedere la luce tra fine febbraio e il prossimo maggio. L'unica certezza è che, sotto la pressione di Germania, Italia e altri paesi e in vista delle elezioni tedesche, la Commissione è pronta a una frenata secca sul Green Deal. Per evitare la guerra ideologica dopo le dichiarazioni di Trump, si parte con la ridenominazione: ora si chiama Clean Industry. Poi, nascosto nel capitolo semplificazione, viene rinviato tutto il pacchetto di direttive destinate alla trasparenza nella conduzione delle attività economiche. Ci riferiamo al pacchetto CSDD, CRSD, tassonomia, veri e propri pilastri decisi dalla prima Commissione VDL e tutti approvati dal Parlamento Europeo che avrebbero dovuto entrare in vigore tra questo e il prossimo anno. Sicuramente i tecnici della Commissione non hanno tenuto sufficientemente in considerazione le difficoltà delle PMI ad adeguarsi a norme stringenti sulla trasparenza nella conduzione delle loro attività. Tra gli elementi nuovi della Bussola c'è sicuramente la proposta di revisione del CBAM, lo strumento base per difendere la manifattura europea dal dumping ambientale dei prodotti importati da altri continenti con impronta di carbonio molto negativa. Entro marzo la VDL annuncia il piano d'azione sull'automotive. Noi, grazie al lavoro di Roberto Romano per TheWashingNews.com, possiamo anticipare alcuni numeri delle analisi che saranno pubblicate integralmente tra una decina di giorni. Il Wall Street Journal ha fatto le pulci ai conti di Tesla, evidenziando che le vendite non vanno così bene, diversamente dai bonus energetici. Veniamo all'Italia, dove sono in corso due grandi partite che definiamo risiko bancario ma che in realtà sembrano sempre più una partita di potere economico-finanziario molto importante per i futuri assetti. Stiamo ovviamente parlando dell'assalto di MPS a Mediobanca e Unicredit a BPM, che si intreccia in larga parte e ruota sempre intorno all'istituto senese. In settimana il CDA di Mediobanca ha bocciato senza appello l'OPS di MPS, sostenendo che distrugge valore per gli azionisti di Piazzetta Cuccia. In realtà la partita ha come obiettivo strategico il controllo delle Generali e l'attore è e rimane Francesco Gaetano Caltagirone, quello che con la sua massima compiacenza è stato dipinto da alcune firme di punta del giornalismo l'ottavo re di Roma. Oggi l'AD di Generali imperversa sulle pagine economiche dei principali quotidiani e in particolare sulla Stampa, dove spiega la strategia dell'alleanza con la francese Natixis, oggetto della campagna sulla difesa del risparmio nazionale lanciata, guarda caso, dai quotidiani del gruppo Caltagirone. Sull'altra partita, oggi o al più tardi lunedì, Unicredit presenterà la notifica formale al governo relativa all'OPS su BPM. Da quel momento il MEF ha 45 giorni per dare una risposta e mettere eventuali paletti. Lontano dai riflettori c'è la battaglia sul cosiddetto Milleproroghe, che ogni anno diventa l'omnibuss dove le maggioranze parlamentari e tutti i governi buttano i provvedimenti che soddisfano le esigenze dei diversi interessi economici e territoriali. È così che, per esempio, c'è battaglia sulle concessioni idroelettriche. Un asse FI, PD, IV punta a imporre un rinvio sino a fine anno. Questa è stata però la settimana del clamoroso sequestro da 46 milioni ai danni della multinazionale FedEx. È solo l'ultimo atto della Procura di Milano sul sistema malato cresciuto nel comparto della logistica. Negli ultimi tre anni i magistrati milanesi hanno recuperato 552 milioni tra imposte e contributi evasi. Uno dei nodi è il mancato recepimento del regolamento UE 1055 del 2022. L'attenzione è tutta puntata sulla mossa di DeepSeek, che è stata bloccata per ora dall'AGCOM, ma nella battaglia sull'IA per i consumatori potrebbe emergere come vincitrice la Apple, secondo un'analisi pubblicata oggi dall'FT. Dazi minacciati su tutto, ma ci saranno e dove ogni giorno cambia il panorama. Meta pagherà 25 milioni di dollari a Trump per aver cancellato il suo account.

Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 30 Gennaio 2025, SI AVVICINA IL GIORNO DEL SIGNORE

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 12:10


Omelia della s. Messa del 30 Gennaio 2025, Giovedì della III Settimana del Tempo Ordinario, Anno Dispari, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.

Timbuctu
Ep. 273 - La memoria della Shoa al tempo di Gaza, con Anna Foa

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 12:44


Il Giorno della Memoria giunge quest'anno all'indomani di una guerra in cui, per reagire alla ferocia islamista, Israele ha apertamente compiuto crimini contro i palestinesi. Come misurarsi con questa radicale contraddizione che sembra violare i principi in nome dei quali la celebrazione del 27 gennaio è stata istituita? Come fronteggiare un nuovo antisemitismo favorito dalla natura di questa guerra? La Shoah e il permanere dell'antisemitismo di Anna Foa, in Calendario civile europeo, Donzelli Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Ultim'ora
A New York si leggono i nomi degli ebrei italiani della Shoah

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 3:17


NEW YORK (STAI UNITI) (ITALPRESS) - Il Consolato Generale d'Italia a New York, come ogni anno, ha tenuto davanti alla sua sede di Park Avenue la tradizionale cerimonia della lettura pubblica dei nomi degli ebrei deportati dall'Italia e dai territori italiani nei campi di concentramento. Il Giorno della Memoria per legge del Parlamento (proposta da Furio Colombo da poco scomparso) si celebra ufficialmente il giorno della liberazione del lager di Auschwitz da parte dei soldati sovietici, e la giornata in ricordo della Shoah si osserva anche alle Nazioni Unite. La lettura dei nomi davanti al Consolato fa parte di un programma organizzato in collaborazione con il Centro Primo Levi di New York e anche quest'anno, accanto al Console Generale Fabrizio Di Michele e la direttrice del Centro Natalia Indrimi, ha partecipato Stella Levi, ebrea italiana deportata ad Auschwitz dall'isola di Rodi e che dopo essere sopravvissuta, si trasferì a New York. A Italpress ha rilasciato delle dichiarazioni anche Andrea Fiano, giornalista il cui padre Nedo fu deportato e riuscì a salvarsi ma il resto dell'intera famiglia di ebrei fiorentini morì sterminata. Insieme a Consolato e Centro Primo Levi, altre importanti istituzioni culturali italiane come l'Istituto Italiano di Cultura, Casa Italiana Zerilli Marimò NYU, Italian Academy Columbia University, Calandra Institute CUNY, Scuola d'Italia Marconi, stanno organizzando manifestazioni per commemorare le vittime dell'Olocausto e preservare la memoria di quei tragici eventi.xo9/ads/gtr

Greg a pedali
146 - La morte di Sara, le prime gare e il giorno della memoria

Greg a pedali

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 8:43


La rabbia per la morte di Sara, il primo successo di Hirschi con la Tudor e gli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 24/01/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 47:31


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Linea mercati
Ultimi scambi | Con Wall Street chiusa per il giorno dell'insediaizone di Donald Trump l'Europa chiude la giornata dei mercati senza grosse variazione, male Milano.

Linea mercati

Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 2:03


Acquisti su Iveco e Stellantis, ancora in primo piano le banche con Unicredit che guadagna un punto e mezzo percentuale, bene anche MPS e Azimut. Male invece il comparto energetico. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Corriere Daily
Gaza, finalmente tregua. Il giorno di Trump. TikTok bloccato negli Usa

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jan 19, 2025 18:27


(00:40) Greta Privitera racconta cos'è successo nelle 24 ore iniziali del cessate il fuoco, con la liberazione dei primi ostaggi israeliani prigionieri di Hamas dal 7 ottobre 2023.(06:39) Viviana Mazza spiega cosa accadrà nella cerimonia di insediamento con cui a Washington inizia ufficialmente il secondo mandato di The Donald alla Casa Bianca. (12:28) Paolo Ottolina parla dello stop al social network cinese (diventato effettivo da sabato sera) e dei possibili sviluppi di questo caso.I link di corriere.it:Chi sono i 33 ostaggi israeliani che verranno liberati nella prima fase del cessate il fuoco tra Israele e HamasTutto sull'insediamento di Trump: la cerimonia al chiuso come per Reagan nel 1985TikTok bloccato negli Usa, che cosa succede adesso?

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 17/01/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Jan 17, 2025 48:25


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Sono Cose Serie - Serie tv, fumetti e oltre.
È proprio oggi il giorno dello Sciacallo – 15×20

Sono Cose Serie - Serie tv, fumetti e oltre.

Play Episode Listen Later Jan 15, 2025


Questa settimana ci lanciamo in una caccia spietata contro un sicario classico, ispirata al romanzo di Frederick Forsyth e già vista al cinema (e si vede). Nel nostro spazio libero, i “watch in progress” viaggiano a tutta birra: dalla nuova stagione di “Shrinking” a “M. Il figlio del Secolo”, passando per il reboot di “Goldrake […]

Potrero
EP. 627 - È il giorno della finale della Kings League WCN!

Potrero

Play Episode Listen Later Jan 12, 2025 14:33


Oggi pomeriggio all'Allianz Stadium di Torino andrà in scena un grande show, la finale della Kings League World Cup Nations tra Colombia e Brasile. La presentano Simone Solario ed Enrico Zambruno.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com nel 2025 potrete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, LigaProfesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Brasileirao, Eredivisie, HNL croata, Super League greca e Coppa di Grecia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 10/01/2025

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Jan 10, 2025 49:41


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Sveja
#665 Acca Larentia il giorno dopo, il Quarticciolo dice no al modello Caivano e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Jan 8, 2025 31:35


Buongiorno a tutte e tutti!La rassegna stampa di mercoledì 8 gennaio 2025 è a cura di Angela Gennaro, giornalista freelance.DOVE ASCOLTARLA: Spotify , Apple Podcast , Spreaker e naturalmente sul nostro sito. È il day after: oltre 1000 persone con le braccia tese per il "presente" ad Acca Larentia. La questura dice che identificherà. Intanto l'unico identificato è un antifascista (Articoli su tutti i giornali: FQ, Domani, Repubblica, Fanpage) Arrivano, lo abbiamo anticipato, le zone rosse volute da Piantedosi ma Gualtieri parla di "zona bianca" e c'è un po' di confusione cromatica e politica. Di certo aumentano telecamere, controlli e daspo. A Quarticciolo arriva il modello Caivano ma chi ci vive dice "no grazie". "L'altra nuova idea per erodere la città pubblica, per scuoiare la città pubblica, è un modello Caivano, che precipiterà come un destino su Quarticciolo". Il Messaggero racconta delle "sanzioni" per le occupazioni nelle scuole.Nel frattempo il tribunale di Roma (ma accade in tutta Italia) ha guai con l'app di "CyberNordio". La digitalizzazione non parte, è caos e nel mentre si torna alla carta nelle aule. Sveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.La sigla di Sveja è di Mattia CarratelloLa rassegna stampa torna domani con Ciro Colonna.Foto di Luca Dammicco.Vuoi sostenerci con una piccola donazione? Ora basta un click! 

Effetto Mondo
Il giorno della marmotta dello shutdown in USA

Effetto Mondo

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024


Il giorno della marmotta dello shutdown in USA

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 20/12/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 46:49


Ultima puntata dell'anno e quindi tracciamo bilanci e vediamo prospettive. La crisi della manifattura europea esplosa in tutta la sua rilevanza parte da lontano, accelerata dalla speculazione energetica post-COVID e dalla guerra in Ucraina. Il motore economico continentale si è bloccato, producendo una dinamica domino che ha colpito soprattutto Francia e Italia. Ora la prospettiva di una tregua potrebbe avere un effetto positivo, anche se la dinamica dei prezzi energetici, nonostante le dichiarazioni e le ipotesi di provvedimento europeo, rimane totalmente condizionata dalle origini di questa speculazione. La dimostrazione del peso della speculazione si vede proprio in questi ultimi giorni: lo racconta in modo super tecnico il Quotidiano Energia. In settimana c'è stata anche la riunione del consiglio direttivo della FED: la banca centrale USA ha tagliato i tassi dello 0,25% come previsto, ma ha mandato KO i mercati finanziari come non accadeva da agosto, annunciando minori tagli nel 2025 a causa dei ritorni dell'inflazione. Il 2025, con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, apre diverse incognite sul fronte economico: innanzitutto lo shutdown. L'attività del governo federale si bloccherà dalla mezzanotte di oggi dopo la bocciatura della proposta di Trump. Lo shutdown secondo le analisi sull'impatto di episodi simili. Nel 2013 lo stop durò 16 giorni e costò al PIL statunitense del 6%, anche se una parte è stata temporanea e una parte duratura. Moody's ha annunciato che sarebbe pronta a togliere la tripla A, unica agenzia tra le principali a non avere ancora declassato il rating. Poi c'è il tema valute. La vittoria di Trump ha avuto l'effetto immediato di produrre un apprezzamento del biglietto verde, ma la fiammata si è spenta. Ieri intanto lo yen giapponese è sceso nuovamente dopo che il neo governatore della BOJ ha annunciato che intende tenere i tassi allo 0,25% per un lungo tempo, confermando il livello più basso tra le principali economie. Il Giappone è impegnato nell'annuncio shock della possibile fusione Honda-Nissan, che sembra destinata a produrre un'accelerazione delle concentrazioni nell'automotive. Nascerebbe il terzo player mondiale, anche se la fusione è prevalentemente difensiva, stante la drammatica situazione finanziaria di Nissan che avrebbe risorse solo per un anno ancora. Ovviamente l'annuncio di questo merger ha rilanciato le indiscrezioni sul futuro di Stellantis-Renault. Su tutto il tavolo lanciato da VDL e il nuovo calo delle vendite in Europa, mentre Volkswagen cerca di trovare un accordo per evitare la chiusura di tre impianti. La mossa di Unicredit su Commerz, ma ormai sembra che la situazione sia bloccata e lo rimarrà almeno sino a dopo le elezioni a Berlino. Più mobile invece la situazione su BPM-MPS, con trattative segrete in corso per capire le reali intenzioni di Credit Agricole. Bancarotta per la Santanché a causa del fallimento di KI Group, scoop della stampa. Continua la guerra familiare in casa Agnelli. Chiudiamo con i consumi record del carbone: raddoppiati negli ultimi 30 anni alla faccia degli accordi sul clima.

Racconti di Storia Podcast
Il GIORNO dello SCIACALLO: La Storia del Genio che lo Ha Creato

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Dec 17, 2024 18:31


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Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 13/12/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Dec 13, 2024 48:51


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 06/12/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 43:56


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Rame
Episodio 89: Il giorno in cui mi arrivarono 29mila euro di tasse da pagare

Rame

Play Episode Listen Later Dec 4, 2024 13:55


Nastasia Felici è una libera professionista che si occupa di comunicazione digitale per artisti e influencer. Nasce a Bergamo in una famiglia in cui, padre insegnante e madre contabile, di soldi si parla solo tra adulti. Cresce dunque senza una chiara percezione della situazione economica familiare. Così, quando inizia a guadagnare, adotta un approccio spensierato: «Tutto quello che ottenevo spendevo. Mia madre si lamentava molto, ma a me il risparmio non interessava». Quando arriva il momento di scegliere l'università, i genitori accettano di investire in una privata, chiedendole però di laurearsi in tre anni. «Il costo era veramente proibitivo. Per i miei, all'epoca, fu una seconda rata del mutuo da pagare». A 21 anni, appena discussa la laurea, Nastasia ottiene un contratto di apprendistato in un'agenzia di comunicazione a Milano. E lì scopre per la prima volta il potere del risparmio: con un gruzzoletto che la madre aveva messo da parte per lei sin da quando era piccola, riesce a comprare un monolocale a Milano. «Spendevo 600 euro di mutuo a fronte di 900 euro di stipendio. Sono stati anni davvero difficili». Dopo cinque anni, frustrata dalla mancanza di opportunità di crescita riservate spesso ai colleghi uomini, cambia lavoro, ma anche nel nuovo impiego resta insoddisfatta. Decide quindi di mettersi in proprio, aprendo una partita IVA. Con il tempo il suo nome si afferma, i guadagni crescono, ma la sua gestione delle finanze non cambia. Continua a spendere tutto quello che guadagna. Nel frattempo, sceglie di vendere il suo monolocale in favore di un bilocale nuovo. La scelta si rivela salvifica perché la nuova casa le permette notevoli risparmi energetici. Oltre a un benefit ancora più importante in termini fiscali: «Non pagavo praticamente tasse perché ero sempre a credito con lo Stato. Anche se mi entrava il lordo di 4.000 euro io ne spendevo 4.500: la questione tasse non mi allarmava minimamente». Proprio mentre è incinta, però, questa visione spensierata del denaro le presenta il conto: «A un certo punto arrivarono 29.000 euro di tasse da pagare, e ricordo che in quel momento io e mio marito avevamo sul nostro conto 15.000 euro, pensando che fossero risparmi. Da lì, sono partite mail e telefonate alla mia commercialista piangendo, e io ho avuto un attacco di panico tale per cui sono finita in pronto soccorso». Questo evento le fa rivalutare l'importanza del risparmio, che per un periodo considera solo uno strumento per far fronte alle tasse. Sarà la nascita della figlia a trasformare ulteriormente la sua visione, aprendola a una gestione più consapevole e strategica delle sue risorse economiche.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 29/11/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 43:38


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 22/11/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Nov 22, 2024 43:22


Il fine settimana conclusivo della COP29 probabilmente non produrrà un documento conclusivo, una "cover letter" come la chiamano i negoziatori. Sul tavolo della COP29 c'era soprattutto il tema della finanza per i PVS. La bozza del documento finale è stata pubblicata all'alba di Baku, cioè nella notte italiana, considerando che ci sono 3 ore di fuso orario. Si tratta di 15 pagine che, tolte le premesse delle prime due cartelle, iniziano le parentesi sulle cifre mancanti, mentre è ormai deciso che le caratteristiche del flusso finanziario (se a debito o a fondo perduto) non saranno decise a Baku. La COP azera è stata, per ora, soprattutto l'apoteosi dei lobbisti fossili, con molti esponenti nelle delegazioni ufficiali degli Stati, come ha evidenziato Re Common. I lobbisti fossili a Baku sono 1773. Passiamo al capitolo giudiziario: gli Stati Uniti sono in prima pagina con il mandato d'arresto per gli Adami, i miliardari indiani legatissimi a Modi, e per la condanna a 18 anni di carcere del fondatore di Archegos Capital Management, Bill Hwang. La condanna è da connettere al fallimento da 100 miliardi di dollari che ha, tra l'altro, influito in maniera determinante nel collasso di Credit Suisse, poi salvata dal governo federale mediante una fusione con UBS. Per Adami, figlio e nipote, ieri è scattata la richiesta di arresto internazionale per tangenti e altri reati finanziari. Sempre più vicina il possibile break up di Chrome da Google, come vuole il Dipartimento della Giustizia USA e l'antitrust, che rischia, però, di essere smantellato da Trump. Sul famigerato DOGE (Department of Government Efficiency) c'è stato un ampio intervento sulle colonne del Wall Street Journal di Elon Musk e Vivan Ramaswamy, co-chair del fantomatico Department, imprenditore farmaceutico. Torniamo sulle crypto perché il tetto dei 100.000$ è vicinissimo. La settimana scorsa abbiamo ricevuto critiche per come abbiamo messo sullo stesso piano Bitcoin con Dogecoin, la meme di Musk. Non era né poteva essere un parallelismo perché il panorama è molto ampio e variegato, da Cardano a Tether, passando per le prime DAO. Non sarà facile applicare la tassa sugli ultra-ricchi che è indicata nel documento del G20. Il prof. Santoro, che oggi non è riuscito a collegarsi per delle sessioni di lavoro a cui sta partecipando del Fondo Monetario sulla ricostruzione dei sistemi fiscali in Iraq, ci offre un'analisi di questo passo del G20 che, come abbia ricordato più volte, è stato fortemente voluto dal Brasile. Clamoroso attacco del presidente della Regione Lombardia a Bankitalia, che ha registrato la frenata dell'economia (nettamente sotto la media nazionale). A pesare sempre il calo della produzione industriale. Ieri nuovi dati negativi dal mercato dell'auto, la Bild ha aperto con il titolo a caratteri cubitali "Der Auto Crash". È la stessa BCE a vedere alti rischi per l'economia EU. Le imprese statunitensi stanno riempiendo i magazzini per contenere l'effetto Trump sui dazi. Tornata prepotente la speculazione sul gas: i fondi hedge scommettono sul rialzo (producendolo per ora sulle bollette di famiglie e imprese). La scommessa vale metà dei consumi italiani di un anno.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 15/11/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Nov 15, 2024 45:00


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Zuppa di Porro
Trump, oggi è il giorno della grande rosicata

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 13:47


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Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 08/11/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Nov 8, 2024 46:33


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

ANSA Voice Daily
PRIME PAGINE | Harris-Trump, negli Stati Uniti è il giorno della verità

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Nov 5, 2024 14:34


Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 18/10/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Oct 18, 2024 47:26


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Rame
Episodio 86: Il giorno in cui mi sono ritrovata con 600mila euro di debiti

Rame

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 14:42


Antonia Moroni ha 58 anni, vive a Milano ed è responsabile amministrativa di un'azienda commerciale. È figlia di due genitori sordi, e quindi fin da bambina è il loro ponte uditivo col mondo, trovandosi coinvolta in questioni più grandi di lei. A mandare avanti la casa è sua mamma, con il lavoro di sarta, mentre il padre è un artigiano che per lungo tempo non porta uno stipendio a casa. «Almeno fino a quando mio zio,  che per me è stato come un secondo padre, ha messo le mani nei conti della sua attività e l'ha rivoluzionata», racconta Antonia. Nel 1990, però, una grande tragedia si abbatte sulla famiglia di Antonia: l'adorato zio viene ucciso a Marrakech. Ciascun membro della famiglia si ritrova con un'eredità di 250 milioni di lire. Antonia, ad oggi, non ricorda precisamente cosa ha fatto con quei soldi. Suo fratello, assieme al padre e al fidanzato di Antonia, aprono una Srl, dove presto anche Antonia va a lavorare. Ma le cose non vanno come si aspettavano: dopo un anno, infatti, chiudono. Decidono di non dichiarare fallimento e di coprire i debiti con i soldi dell'eredità dello zio. Le strade di Antonia e di suo fratello a quel punto si dividono. Antonia costruisce la sua professionalità nella comunicazione prima, nell'amministrazione poi. Il fratello, invece, riattiva la Moroni Incisioni SNC, la società a nome collettivo del padre, di cui Antonia non è più socia, ma di cui si ritrova ad ereditare le quote alla morte del padre. Il fratello si specializza sulle grandi insegne. Antonia non ha alcuna relazione con lui, ma le cose sembrano andargli a gonfie vele: «Il suo stile di vita era molto agiato: belle macchine, bei vestiti, belle case… Io sapevo quello che mi raccontava mia mamma, però vedevo che si poteva permettere una bella vita». Se non che ogni tanto, il fratello chiede ad Antonia e a sua madre di andare a in banca a firmare delle fideiussioni o dei prestiti. Ma sembrava tutto nella regola. Alcuni anni dopo, un dipendente di suo fratello denuncia di non percepire lo stipendio da anni. È l'inizio di un incubo. Antonia e sua madre ricevono innumerevoli decreti ingiuntivi, subiscono il pignoramento delle case, fino a ritrovarsi con un debito di 600.000 euro. Sarà un'avvocata specializzata nella legge anti-suicidi ad aiutare Antonia a venirne fuori.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 11/10/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 47:17


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 04/10/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 47:21


Con i dati sulla discesa dell'inflazione, la probabilità di un taglio da parte della BCE sale, e di molto, anche per evitare l'hard landing, cioè la recessione dell'area euro. La settimana scorsa parlavamo delle previsioni sul PIL tedesco, e l'altro ieri, per il sesto mese consecutivo, l'indice PMI delle imprese manifatturiere ha registrato un calo. Ovviamente, le tensioni prodotte dalla guerra non aiutano, anzi. Il petrolio, che era in forte calo, ha subito un'impennata proprio mentre si manifestano altre tensioni internazionali, come lo sciopero dei porti negli USA e il crollo della produzione agricola in Sud America e Australia a causa della siccità. Il costo di un nolo Italia-USA può salire a 5.500-6.000$. Caffè, cacao e burro sono ai massimi storici, con rincari fino all'80%. Sono shock su cui l'Europa, a cinque anni di distanza dal Covid, è e rimane vulnerabile, mancando strategie continentali vere. Anzi, di fronte alle croniche difficoltà, l'unica strategia sembra essere quella di scagliarsi contro il Green Deal. La prima uscita pubblica del presidente di Confindustria a Bruxelles è stata all'insegna del freno a mano tirato, proprio mentre continuano ad arrivare dati negativi sul mercato automotive, che hanno quasi nulla a che fare con il target del 2030 sulla fine della commercializzazione delle vetture a combustione interna. Oggi, Repubblica sceglie di aprire la sezione economia con lo scontro interno a Viale dell'Astronomia: il presidente di Elettricità Futura, che rappresenta tutti gli operatori del settore, verrà sostituito perché troppo favorevole al Green Deal. Abbiamo fatto una prima analisi sugli utili delle principali aziende del settore (Stellantis, Volkswagen, BMW-Daimler, Audi, Volvo, Renault) dal 2000 al 2023. Non è facilissimo isolare la redditività dei singoli impianti produttivi in Europa continentale (anche a causa del terremoto prodotto dalla crisi del 2008), ma possiamo dire che gli azionisti hanno incassato oltre 250 miliardi di euro. Si aggiungono poi dinamiche di competizione nello stesso continente europeo, come dimostra la scelta di Chery e BYD di insediare unità produttive in Turchia, al servizio del vecchio continente. Il ritardo dell'automotive europeo è quindi tutto in questi numeri, oltre che negli interessi di compagnie di distribuzione dei prodotti raffinati da petrolio, come Eni in testa in Italia. Torniamo in Italia, con il varo del piano strategico di bilancio: la manovra è stata trasmessa al Parlamento e dalla relazione emerge un incremento dell'evasione. I dati sono stati letti con estrema attenzione dal professor Santoro, al quale chiediamo anche di dirci l'impatto delle misure strutturali (cuneo fiscale e aliquote IRPEF). Il PSB verrà trasmesso a Bruxelles a metà mese, e in arrivo c'è anche quello della Francia, dove il nuovo premier ha preannunciato un taglio pesante di deficit e debito. Torniamo sulla vicenda Apple-Irlanda: il governo di Dublino ha annunciato che userà i 13 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, ma il paese rimane uno dei cinque in Europa a essere considerato paradiso fiscale. Secondo lo studio di Tax Justice Network, si stima una perdita di gettito nel prossimo decennio a causa dei paradisi fiscali pari a 4,8 trilioni di dollari. A proposito dell'infiltrazione della criminalità organizzata, spicca oggi sulla prima pagina del Sole 24 Ore: "Le mafie sono nei salotti buoni", dice Carbone della DIA.

Il Terzo Incomodo
Le dieci frasi dette dalla voce elettronica delle stazioni romane il giorno del guasto

Il Terzo Incomodo

Play Episode Listen Later Oct 2, 2024 4:00


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Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 27/09/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Sep 27, 2024 48:13


Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all'estero. Una cronaca diversa dell'economia e della finanza nell'era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

Il giorno delle locuste
Il giorno delle locuste di venerdì 20/09/2024

Il giorno delle locuste

Play Episode Listen Later Sep 20, 2024 48:27


Un'ammenda per una correzione: la settimana scorsa ho parlato di Covestro, oggetto dell'interesse della compagnia petrolifera emiratina ADNOC. L'azienda che produce, distribuisce e commercializza polimeri plastici non è uno spin-off di BASF, ma di Bayer, l'altro colosso chimico tedesco, agli onori delle cronache più recenti per l'acquisizione della Monsanto, che sinora è costata a Bayer miliardi di spese per le cause intentate negli Stati Uniti. Torniamo alle novità principali della settimana: il taglio dei tassi da parte della Fed e la nuova Commissione Europea. Al super falco Dombrovskis, oltre a tutti i dossier economici, spetteranno produttività e semplificazione, due grandi capitoli dell'analisi impietosa di Draghi. Poi c'è energia e Green Deal, affidati alla spagnola Ribera, unica socialista di peso nel blocco della Commissione. Alla lotta contro l'elusione e l'evasione fiscale va l'ex ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra, che rimarrà anche commissario per il clima. Hoekstra è stato azionista di una società offshore coinvolta nello scandalo dei Panama Papers: dai documenti emerse che l'allora ministro delle finanze aveva avuto per anni un interesse in una società delle Isole Vergini Britanniche, che controllava tra l'altro società di safari in Kenya e Tanzania. Il neo commissario dovrà confrontarsi con dossier molto complessi, primo tra tutti quello prodotto dalla storica sentenza della Corte di Giustizia sui benefici fiscali concessi dall'Irlanda ad Apple, che ora dovrà restituire 13 miliardi di euro a Dublino. L'Unione ha perso un round con Google, a cui è stata annullata una multa da 1,5 miliardi di euro comminata da Bruxelles per abuso di posizione dominante nella pubblicità online. Ma le Big Tech non si curano molto delle regole e dei dibattiti connessi al loro predominio. La più aggressiva rimane Microsoft, che ha appena annunciato un piano di investimento comune con BlackRock per investire nell'intelligenza artificiale. Sulla decisione della Fed di tagliare di mezzo punto percentuale il tasso ufficiale di sconto e dello 0,25% i Fed Funds, segnaliamo sempre il commento di Donato Masciandaro, che la scorsa settimana criticava duramente Lagarde e non risparmia critiche pesanti nei confronti del governatore della banca USA. Come titola oggi il Sole, le borse hanno registrato un ennesimo record, ma il taglio della Fed c'entra solo fino a un certo punto, poiché pesa maggiormente l'andamento del PIL. Quel che è certo è che, accanto ai titoli hi-tech, banche e pharma stanno macinando utili. Intermediari finanziari e istituti di credito hanno registrato nel terzo trimestre del 2024 una redditività del 20,6%, a fronte di una crescita del 6,6% del fatturato. Allo stesso modo, l'healthcare, che include Big Pharma e biomedicale, ha visto utili in crescita del 20,4%, con vendite aumentate del 7,7%. Interessante l'analisi europea che contrasta con alcuni punti dell'analisi di Draghi sulla competitività del Vecchio Continente: in testa per redditività ci sono le utility, seguite dalle società finanziarie ed energetiche, mentre le tecnologiche europee sono in drammatica flessione (-29,1%). Draghi sottolineava gli alti costi dell'energia in Europa, imputandoli in gran parte alla speculazione finanziaria e degli operatori, un quadro con cui dovranno fare i conti i nuovi commissari economici scelti dalla von der Leyen. Tornando all'Europa, il tracollo delle vendite di auto dimostra che la crisi del settore ha ben poco a che fare con le regole di Bruxelles per la transizione all'elettrico. Per l'Italia, il segretario della FIOM, Michele De Palma, che da oltre 10 anni segue il comparto dell'auto, lo ha spiegato chiaramente. In parallelo, l'Unione Europea ha perso un round con Google, a cui è stata annullata una multa da 1,5 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nella pubblicità online. Tuttavia, le Big Tech non sembrano molto preoccupate dalle regole e dai dibattiti sul loro predominio. Microsoft, la più aggressiva tra loro, ha recentemente annunciato un piano di investimento comune con BlackRock per investire nell'intelligenza artificiale.

Nessun luogo è lontano
Libano il giorno di Nasrallah

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Sep 19, 2024


Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah ha parlato in un discorso TV: “Israele ha violato tutte le linee rosse facendo detonare migliaia di cercapersone, ha colpito volontariamente 5.000 persone. Anche se non sono morte tutte c'è una situazione disperata negli ospedali”. È dunque scongiurato il pericolo di un allargamento del conflitto o dobbiamo aspettarci una reazione? Ne parliamo con Rolla Scolari, giornalista di Sky Tg24, e con Matthieu Karam, giornalista del quotidiano libanese "L’Orient Le Jour".

3 Fattori
Amazon dice basta allo smart working, il giorno della Fed, Von der Leyen e Draghi - Ep. 253

3 Fattori

Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 16:44


Parto dalla decisione di Amazon e vedo insieme a voi le notizie del giorno. Vi aspetto. 

Corriere Daily
Il piano Draghi. Il duello tv Trump-Harris. Sinner il giorno dopo

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Sep 9, 2024 19:35


(00:40) Francesca Basso analizza i contenuti del «Rapporto sulla competitività europea» presentato dall'ex presidente del Consiglio a Bruxelles.(06:26) Viviana Mazza presenta lo scontro televisivo tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, previsto per la notte tra martedì e mercoledì.(12:45) Gaia Piccardi racconta l'incontro a New York con il tennista azzurro all'indomani del suo trionfo allo Us Open, secondo Slam in carriera (e del 2024).I link di corriere.it:Draghi: «Cambiamento radicale perché l'Ue continui a esistere, serve il doppio del piano Marshall»Trump-Harris: sfida fra due fragilitàSinner: «Doping? Tante voci su di me, ma chi mi conosce sa. Mia zia mi portava a sciare, la sua malattia mi ha colpito »

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"Io potrei disegnare tutto il giorno, tutti i giorni"

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Play Episode Listen Later Jul 29, 2024 13:59


La disegnatrice e illustratrice Erica Facchini ha iniziato la sua carriera lavorando per Walt Disney a Milano, prima di arrivare Down Under dove animerà due incontri della serie "Vinello e Pennello" del CO.AS.IT. di Melbourne.