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Lo sapevate?
Le puntate vengono pubblicate sempre prima su YouTube e solo dopo arrivano qui su Spotify. Su YouTube pubblichiamo più video rispetto ai caricamenti che trovate qui e, generalmente, le interruzioni pubblicitarie sono più corte.Questa è la replica della nostra diretta YouTube del 22 aprile 2025. Potete seguirci in diretta ogni lunedì alle 21 sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@WesaChannel.Trovate tutte le altre puntate nella playlist YouTube: WesaChannel LIVE!Il vecchio (ma sempre attuale) dibattito con Immanuel Casto sui femminicidi: https://youtu.be/uIzoEKUMRDYTutti i contenuti riservati agli abbonati di livello "Vez" (video e live extra): https://www.youtube.com/playlist?list=PLkYl7CaT8lU2InspOMeezAmugtfr9KE0v• Link per supportare il canale e accedere ai vantaggihttps://www.youtube.com/channel/UCaM-zH6ji5kWncFMaBBc7Yg/join• Per proposte e collaborazioni: wesachannel@gmail.com [N.B. Utilizziamo questa mail per valutare collaborazioni con altri creator o aziende, NON per fare le chiacchiere. Chi ci scriverà mail per commentare i nostri video verrà bloccato. Per commentare c'è l'apposita sezione sotto ogni video!]♦ WesaChannel:https://www.youtube.com/@WesaChannel
Quasi ogni giorno un uomo uccide una donna perché donna, anche in Germania, dove con ritardo il tema femminicidi e violenza contro le donne sta entrando nel dibattito pubblico. Ce ne parla Enzo Savignano che riassume anche la nuova legge per aiutare le donne vittime di violenza. Per le donne italiane in Germania che cercano aiuto esiste la mappa interattiva di "Rete Donne", ma anche lo sportello "Siamo maree" di Berlino. E analizziamo le radici della violenza maschile con l'autrice Giulia Blasi. Von Cristina Giordano.
In questo episodio con Enrico, abbiamo esplorato come le dinamiche familiari contribuiscono a plasmare la nostra identità e perché, spesso, ci troviamo a replicare i comportamenti dei nostri genitori, anche contro la nostra volontà. La buona notizia è che rompere questo circolo vizioso è possibile: per farlo, però, dobbiamo mettere da parte il senso di colpa e imparare a riconoscere il nostro ruolo all'interno della famiglia. Solo così possiamo emanciparci e liberarci dal pilota automatico che spesso guida molte delle nostre scelte. Enrico Gamba è psicologo, psicoterapeuta, divulgatore scientifico con una solida esperienza nel supporto psicologico e nel benessere mentale. Seguito da oltre 100k persone sui social grazie al suo approccio innovativo al benessere, nei suoi contenuti e corsi combina tecniche tradizionali e moderne per aiutare le persone a comprendere e superare i propri blocchi emotivi e comportamentali, in famiglia e non solo. - Ti piace questo Podcast? Seguendolo e valutandolo mi aiuti a portare avanti il progetto e ad affrontare sempre più tematiche legate al benessere mentale e alla crescita interiore con esperti del settore. - Di cosa parliamo: Il ruolo dei figli di genitori emotivamente immaturi (00:00:00) Intro podcast (00:00:17) Individuarsi nella famiglia di origine (00:00:39) Lo sviluppo molteplice del senso dell'io (00:02:25) Riconoscere l'origine di ansie e paure (00:04:26) Distinguere la realtà dal carico emotivo (00:11:02) Rielaborare la propria storia familiare (00:13:34) Il peso delle emozioni non elaborate (00:14:46) Comprendere il passato familiare per liberarsene (00:16:23) Distinguere il presente dal passato (00:21:36) Mindfulness e distacco dall'ego (00:23:34) Epigenetica vs genetica (00:26:29) Si può cambiare il proprio cervello? (00:28:45) Riconoscere l'emozione prima che si manifesti (00:32:26) Come affrontare le paure per superarle (00:36:03) Identificazione e responsabilità (00:38:44) Senso di colpa e lealtà invisibile (00:41:16) Dinamiche familiari funzionali (00:44:42) Emanciparsi per il benessere familiare (00:47:05) Format finale di tre domande (00:48:49) Chiusura (00:49:18) E tu, sapevi che le 'lealtà invisibili' in famiglia possono influenzare profondamente il rapporto tra genitori e figli? - Ricordati di recensire e seguire questo podcast, il tuo feedback è importante per definire e percorrere insieme questo percorso di crescita interiore, grazie per il supporto! - Segui il progetto Essere Serena su Instagram e TikTok per non perderti contenuti giornalieri sul benessere mentale e sulla crescita interiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
compie 90 anni!
In questa puntata esploriamo il termine "Donne Carnivore" (Nikushoku Joshi), apparso nei media giapponesi negli anni 2000. Questo termine descrive le donne che sfidano i ruoli di genere tradizionali e prendono l'iniziativa nelle relazioni romantiche e sessuali. Attraverso testimonianze personali e un'analisi sociale, approfondiamo come queste donne stiano rompendo le barriere, mettendo la carriera e l'indipendenza al primo posto. Un viaggio culturale affascinante su come stanno cambiando le dinamiche di genere in una società patriarcale come quella giapponese.#Podcast #Giappone #DonneCarnivore #CambiamentoSociale #IndipendenzaFemminilehttps://www.youtube.com/@plot-twisterhttps://www.twitch.tv/plottwistertv
ANSA - di Igor Greganti.Sentito ancora sulla strage. 'Non pensavo di arrivare a uccidere'.
Che tipo di percorso hanno seguito le donne italiane emigrate in Germania negli ultimi decenni? Quali sono state le loro motivazioni e le loro esperienze? Ne parliamo con donne di tre generazioni diverse: la sociologa studiosa della migrazione Edith Pichler, la regista del documentario "Mutterland" Miriam Pucitta, sui traumi dell'emigrazione, vissuta dalla madre anche come riscatto, e Liliana Novelli, storica e autrice di un libro autobiografico. Con uno sguardo al network di Rete Donne e.V. Von Luciana Caglioti.
Stagione 5 | Episodio 46 - Oggi parliamo di una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia del nuoto femminile. Questa straordinaria atleta non solo ha sfidato i limiti del suo tempo, ma ha compiuto un'impresa epica, diventando la prima donna ad attraversare il Canale della Manica a nuoto.
VIDEO: Intervista a Lenin ➜ https://www.youtube.com/watch?v=OBvlp4ih4Oo&list=PLolpIV2TSebWlrsMU4QrkYZXezTH-BCY6TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7740IL CENTENARIO DELLA MORTE DI LENIN, UNO DEI PEGGIORI CRIMINALI DELLA STORIA di Roberto de MatteiUn'atmosfera di penombra ha avvolto il centenario della morte di Vladimir Ilich Ul′janov, noto con lo pseudonimo di Lenin, una delle figure più criminali della storia. Morto il 21 gennaio 1924 a Mosca, a causa di una paresi, era nato 54 anni prima a Simbirsk, sulla sponda occidentale del Volga. Figlio di un ispettore scolastico, Vladimir Ul′janov fu un tipico prodotto di quella Russia fine secolo, nella quale, come scrisse Curzio Malaparte, «il fanatismo piccolo borghese andava dal liberalismo marxista al cristianesimo marcio di Tolstoi» (Il buonuomo Lenin, Adelphi, 2018, pp. 22-23). La sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, impiccato nel maggio 1887 per aver complottato contro la vita dello zar Alessandro III. Vladimir Ul′janov, che già cominciava a leggere le opere rivoluzionarie, si convinse dell'errore dei populisti che intendevano sollevare i contadini compiendo atti terroristici esemplari. Fondamentale fu poi l'incontro con il padre del marxismo russo Georgji Plechanov (1856-1918), esule in Svizzera. Discepolo di Marx, ma anche dello stratega prussiano Carl von Clausewitz (1780-1831), Lenin sviluppò una teoria che faceva della Rivoluzione una scienza. Nell'autunno 1895 fondò a Pietroburgo il circolo Osvoboždenie truda ("Emancipazione del lavoro"), per l'unificazione dei gruppi rivoluzionari, ma nel dicembre venne arrestato e scontò quattordici mesi di carcere e tre anni in Siberia. Esiliato nel 1900, si trasferì a Monaco di Baviera e infine a Zurigo, dove con Plechanov e Julji Martov (1873-1923), fondò il periodico Iskra ("Scintilla") allo scopo di diffondere l'ideologia comunista in Russia. Nel libro Che fare? (1902), progettò un partito comunista fortemente centralizzato guidato da «uomini la cui professione è l'azione rivoluzionaria» (Opere scelte, Progress, 947, vol. I, p. 331).Scoppiò la Prima guerra mondiale e Lenin viveva in una modesta camera della Spiegalgasse, a Zurigo, quando, nel febbraio 1917, la rivoluzione di Aleksander Kerensky (1881-1970) rovesciò il regime zarista. Lo Stato maggiore tedesco decise di inviare in Russia «i batteri della peste rossa», per fare crollare il fronte interno dell'esercito nemico. Il 17 aprile 1917, trentadue esponenti rivoluzionari, tra cui Vladimir Ul′janov, lasciarono Zurigo su un "treno piombato" alla volta di Pietrogrado.LA VIOLENZA PER CONQUISTARE IL POTEREGiunto in Russia, Lenin esortò il partito bolscevico ad assumere il potere, teorizzando in Stato e rivoluzione (1917) la conquista violenta del potere e la dittatura del proletariato, alla quale sarebbe seguito, il "deperimento" dello Stato, cioè lo spontaneo passaggio dalla fase inferiore alla fase superiore della società comunista senza classi.Quando, nell'ottobre del 1917, il partito bolscevico, guidato da Lenin riuscì con un colpo di Stato a conquistare il potere, la "undicesima tesi" di Marx su Feuerbach (1845), secondo la quale, il compito dei filosofi non è quello di conoscere il mondo, ma di trasformarlo, sembrò essersi storicamente realizzata nella sua persona. La violenza fu il metodo per conquistare il potere e per mantenerlo. Il 20 dicembre 1917 Lenin creò la Čeka, la polizia politica a cui affidò il compito di annientare la classe borghese. George Leggett calcola in 140.000 le sole esecuzioni compiute dalla Čeka tra il 1917 e il 1922 (The Cheka: Lenin's political Police, Clarendon Press, 1981, p. 467). La Čeka è stata la prima di una serie di organizzazioni, il GPU, il NKVD, il KGB, fino all'attuale FSB, che hanno raffinato, ma sostanzialmente non mutato i propri metodi. Un altro strumento di repressione creato da Lenin furono i campi di concentramento per gli oppositori, i famigerati Gulag. Nell'ottobre del 1923 erano già 315 con 70.000 prigionieri, mentre si succedevano spettacolari processi politici che portarono all'eliminazione della classe dirigente russa, degli ufficiali, degli aristocratici, dei borghesi, dei sacerdoti. Circa 100 vescovi e 10.000 preti ortodossi furono imprigionati, 28 vescovi e 1215 preti fucilati (Marco Messeri, Utopia e terrore. La storia non raccontata del comunismo, Piemme, 2003). Nella prospettiva leninista la religione, la proprietà privata e la famiglia dovevano essere estirpate alle radici. Il 17 dicembre 1917, poche settimane dopo la conquista del potere, venne introdotto il divorzio; l'aborto fu legalizzato nel 1920; era la prima volta nel mondo che ciò avveniva senza alcuna restrizione.La proclamazione dell'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, il 30 dicembre 1922, fu il trionfo di Lenin. Quando il fondatore dell'Urss morì due anni dopo, divorato dal suo odio, tutto il potere venne accentrato nelle mani di Stalin, che, richiamandosi al suo compagno e maestro, condusse una feroce lotta contro due fronti: la "deviazione di destra" di Bucharin e la "deviazione di sinistra" di Trotzkj. Entrambi finirono assassinati da Stalin assieme a molti loro seguaci.MICHAIL GORBAČËV E VLADIMIR PUTINIl marx-leninismo è stato la dottrina dell'Unione Sovietica fino alla sua dissoluzione nel 1991. Anche nell'ultima fase del regime, Michail Gorbačëv (1931-2022) dichiarò che la fonte ideologica della perestrojka era Lenin, insistendo sulla necessità di ritornare allo «spirito creativo del leninismo» e «di rileggere» le opere di Lenin per comprendere in profondità il metodo leninista (La casa comune europea, Mondadori, 1989, p. 267).In quegli anni, i "teologi della liberazione" si recavano in pellegrinaggio in Unione Sovietica per venerare la mummia di "san" Lenin, esposta per volontà di Stalin nel mausoleo della Piazza Rossa. Nel 1987, descrivendo la lunga fila che attendeva per vedere «il corpo imbalsamato del grande rivoluzionario», padre Clodovis Boff lo definiva «un atto di vera devozione, di autentica venerazione, che un teologo non ha difficoltà a spiegare». Dopo aver contemplato la mummia, «tutti nella processione, con gli occhi fissi sull'eroe, si sentono obbligati ad avanzare con la testa voltata indietro per non perdere nemmeno una goccia di quell'istante di grazia» (Fede e perestroika. Teologi della liberazione in Urss, Cittadella, 1988, p. 39).Dopo l'auto-dissoluzione dell'Unione Sovietica, il mito di Lenin si è oscurato e le migliaia di statue del fondatore dell'Urss sono state demolite in tutto lo spazio post-sovietico. In Ucraina il fenomeno ha assunto contorni talmente grandi da essere indicato con il termine Leninopad, forse il maggior movimento d'iconoclastia politica del Novecento. Antonella Salomoni, storica dell'Università di Bologna, ha raccontato l'ascesa e il declino del culto di Lenin attraverso la storia del suo corpo e delle sue immagini (Lenin a pezzi. Distruggere e trasformare il passato, Il Mulino, 2024).Il nuovo zar, Vladimir Putin, considera Stalin, e non Lenin il suo campione, ma non ha espulso Vladimir Ul′janov dal Pantheon russo. La mummia imbalsamata di Lenin continua ad essere mèta di pellegrinaggio nel cuore della piazza Rossa, mentre un museo storico di Stato è dedicato al fondatore dell'Urss a 35 chilometri da Mosca. Che cosa si sarebbe detto se, dopo il 1945, fosse stato riservato uno spazio pubblico a Mussolini o a Hitler nel centro di Roma o di Berlino? Ma oggi l'anticomunismo si è dissolto e gli stessi critici di Putin, in Occidente, lo definiscono "fascista" e non "comunista". Il comunismo continua così a diffondere i suoi errori nel mondo. [...]
27 febbraio 2024 - Francesca Romana Recchia Luciani
La modella Bianca Balti ha annunciato che regalerà a sua figlia, al compimento dei 21 anni, il cosiddetto "social freezing", il congelamento degli ovuli così da poter decidere di diventare madre quando e se lo riterrà opportuno senza lo spauracchio dell'orologio biologico o di dover trattenere una relazione solo a fini procreativi. Ne parliamo in questa puntata dopo aver dibattuto nuovamente sulle parole di Papa Francesco in merito all'opportunità per l'Ucraina di alzare bandiera bianca e accettare un negoziato per porre fine al conflitto con la Russia.
La donna di fine '800 non lavora per conto proprio, non porta a casa lo stipendio, nonvota. Stretta nei suoi abiti lunghi, va in chiesa e tiene alta la reputazione della famiglia. Eppureesiste una foto che rompe il muro della convenzione. Un'immagine che rappresente delle donne in montagna. Sono alpiniste che fieramente guardano dritte in camera come per dire: sì, esistiamo anche noi.Scritto e registrato da Irene GanzMontaggio di Sebastiano FrolloContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com - quota.stories@gmail.comSito e blog: https://www.quotastories.comNewsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/Music by Epidemic Sound
A cura di Daniele Biacchessi L'8 marzo non è quel generico giorno in cui si festeggia la donna, un anniversario diciamo così rituale, trasformato in alcuni casi in un'operazione di immagine, perfino ad uso meramente commerciale. Oggi è la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Arriva dopo i numerosi casi di femminicidio che ci hanno profondamente indignato, come l'uccisione di Giulia Cecchettin e di decine come lei, assassinate da mariti e compagni violenti, senza scrupoli, capaci di fare scempio del loro corpo nel silenzio di case senza diritti. Ha ragione Giulio Cecchettin quando dice che termini come patriarcato, espressioni come "violenza di genere", "femminicidio", quando non ci riguardano scivolano via e si confondono nel marasma degli eventi della vita quotidiana. Invece riguardano tutti, donne e uomini, l'intera società, le istituzioni. La giornata internazionale dei diritti delle donne giunge anche nei mesi in cui le donne affermano il loro valore in ogni campo professionale. La strada è ancora lunga verso una totale emancipazione. Per questo non dobbiamo dimenticare e denunciare ogni abuso, vessazione, ma abbiamo anche il dovere di raccontare i tanti esempi di eccellenze femminili che contribuiscono a rendere migliore il nostro Paese. Per questo oggi la radio che dirigo rende omaggio al mondo femminile con una programmazione speciale: nell'arco dell'intera giornata, in tutte le trasmissioni del palinsesto, saranno presenti prevalentemente ospiti donne. E' una scelta di campo che vale per noi non solo oggi, ma è un impegno profondo sul piano editoriale di tutti i giorni. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi L'8 marzo non è quel generico giorno in cui si festeggia la donna, un anniversario diciamo così rituale, trasformato in alcuni casi in un'operazione di immagine, perfino ad uso meramente commerciale. Oggi è la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Arriva dopo i numerosi casi di femminicidio che ci hanno profondamente indignato, come l'uccisione di Giulia Cecchettin e di decine come lei, assassinate da mariti e compagni violenti, senza scrupoli, capaci di fare scempio del loro corpo nel silenzio di case senza diritti. Ha ragione Giulio Cecchettin quando dice che termini come patriarcato, espressioni come "violenza di genere", "femminicidio", quando non ci riguardano scivolano via e si confondono nel marasma degli eventi della vita quotidiana. Invece riguardano tutti, donne e uomini, l'intera società, le istituzioni. La giornata internazionale dei diritti delle donne giunge anche nei mesi in cui le donne affermano il loro valore in ogni campo professionale. La strada è ancora lunga verso una totale emancipazione. Per questo non dobbiamo dimenticare e denunciare ogni abuso, vessazione, ma abbiamo anche il dovere di raccontare i tanti esempi di eccellenze femminili che contribuiscono a rendere migliore il nostro Paese. Per questo oggi la radio che dirigo rende omaggio al mondo femminile con una programmazione speciale: nell'arco dell'intera giornata, in tutte le trasmissioni del palinsesto, saranno presenti prevalentemente ospiti donne. E' una scelta di campo che vale per noi non solo oggi, ma è un impegno profondo sul piano editoriale di tutti i giorni. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Con Michela Gorini parliamo dell'ultima bizzarria firmata Yorgos Lanthimos, un opera che sta seducendo pubblico e critica: "Povere creature" (Poor Things) un film di estetica e di sostanza, di autoaffermazione ed emancipazione. E dopo la puntata non perdere l'episodio sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dove Francesco Menici analizza la bellissima colonna sonore di questo film realizzata da Jerskin Fendrix. FEED RSS: https://anchor.fm/s/e8b73778/podcast/rss Spotify: https://goo.by/mHApwF Apple Podcast: https://goo.by/aWLxWt Amazon Music: https://goo.by/mNGefT
La Fdei, Federazione delle donne evangeliche in Italia organizza nei giorni di sabato 10 e domenica 11 febbraio il convegno "Il lavoro per le donne: tra emancipazione e sfruttamento".L'evento si terrà a Roma e sarà l'occasione non solo per verificare l'impegno nelle chiese sul territorio e nell'ambito dell'attenzione al lavoro, ma anche per conoscersi, confrontarsi, scambiare idee, ascoltare alcune testimonianze e ragionare partendo dai testi biblici. Come ricorda la pastora Mirella Manocchio, attuale presidente FDEI: "Affronteremo il tema in maniera diversificata. Se vogliamo operare un cambiamento nella società, obiettivo su cui le nostre chiese e la Fdei hanno puntato da diversi anni, dobbiamo farlo insieme, donne e uomini. Le questoni di giustizia sociale sono fortemente intrecciate con il discorso del femminile. Se non guardiamo in una maniera globale difficilmente riusciremo ad ottenere qualche risultato che sia duraturo e non di breve termine, soprattutto se ci fermiamo ad un discorso di legislazioni, senza poi andare a cambiare il nostro modo di leggere e comprendere la realtà in cui ci muoviamo". All'interno del convegno Fdei è inserita anche la conferenza pubblica "Donne nel mondo del lavoro - equità, sicurezza e libertà come imperativi etici", che si svolgerà alle ore 18 di sabato 10 febbraio nei locali della chiesa metodista in via XX settembre. "Un momento di confronto pubblico, aperto a chiunque sia interessato/a - spiega la pastora Manocchio - in cui parleremo anche di linguaggio, guardando come la parola può essere utilizzata anche per ampliare la discrimazione nell'ambito del lavoro, in questo caso giornalistico, senza tralasciare di ragionare sull'uso della Parola anche in ambito biblico". Maggiori informazioni sul sito della Fcei.
In questa puntata di Estadeli si parla delle ragazze su OnlyfansDiventa un Problemìn abbonandoti suhttps://www.patreon.com/problemio con il merchandise che trovi suhttps://problemi.bigcartel.comSeguimi su Instagramhttps://www.instagram.com/jonzazanE premi la campanellina su Spotify Jenny Lee, dal porno alla vita nei tunnel di Las Vegashttps://www.youtube.com/watch?v=fW5B6ZrHkCEIntervista di Charie Deville sulla salute mentale nella pornografiahttps://www.thedailybeast.com/porn-stars-are-having-a-mental-health-crisisCreators licenziati per il lavoro sessualehttps://www.channel4.com/programmes/onlyfans-got-me-fired-untoldIl meme subito da Maria Sofia Pia Federicohttps://www.webboh.it/maria-sofia-pia-federico-foto-critiche-risposta/
'Primadonna', in inglese 'The girl from tomorrow', è uno dei film italiani presentati al Sydney Film Festival, anche grazie al contributo dell'Istituto Italiano di Cultura di Sydney.
La mia èuna vera e propria crociata, contro l'uso delle borse, che cerco di evitare come la peste ogni volta che posso. Vuoi mettere, la sensazione di passeggiare con le mani in tasca, fischiettante, senza pesi sulle spalle?TRASCRIZIONE [ENG translation below]Vi ho già detto che non uso bors? Non mi ricordo. Cioè, cerco di non usare borse. Perché mi impicciano, perché mi occupano le mani, perché ho notato che il 99% delle donne che incontro o incrocio per strada ha con sé una borsa, mentre gli uomini no. E questa cosa mi fa arrabbiare perché c'è dietro un discorso culturale.Non sono sempre stata così, ho infatti tantissime borse a casa, molte più di quanto non ne usi, appunto perché cerco di evitare sempre di usarle. Un tempo, quando dovevo andare in giro con il mio computer portatile, avevo borse di diversi tipi, di diverse dimensioni, quasi tutte molto grandi, alcune anche molto belle, che però non uso più perché ormai il computer non ti serve più dietro come un tempo, quando devo accedere alle email e altre cose posso farlo tranquillamente dal cellulare, e questo mi ha aiutato a disfarmi dalle borse.Portare la borsa soprattutto a tracolla, fa male alla schiena perché ci sbilancia da una parte, me ne accorgo quando devo, sono costretta a uscire con la borsa che mi fa male la spalla. Si può supplire con lo zaino, infatti io quando devo portarmi dietro il mio laptop adesso uso uno zaino, apposta acquistato per trasportare il computer, quindi si apre anche completamente, così che quando devo andare ai controlli in aeroporto è molto più facile accedere.Uso poi, quando non posso farne a meno, delle borse che mi metto in vita, specie di marsupi, anche se sono un po' più carini, un po' più diciamo alla moda, non come quelli vecchi di plastica con la cerniera.Sì, c'è una vera e propria lotta che sto portando avanti, una vera e propria crociata che porto avanti contro le borse. Mi direte voi vabbe' ma, quando esci, poi dove ti metti le cose?Allora ho le tasche dei pantaloni, ho le tasche delle giacche, poi i miei piccoli marsupi, e, effettivamente oggi abbiamo il vantaggio di... le cose che mi servono sono il telefono, un mini portamonete dove ci sono veramente solo le carte, le chiavi di casa e poi le cuffie per ascoltare i podcast. E queste cose qua, credetemi, stanno letteralmente nelle vostre tasche.Anche perché quando mi guardo attorno e vedo le donne con queste borse gigantesche, io lo so cosa succede, che poi più la borsa è grande, più ci metti le cose dentro e quando la borsa è piena di cose, come se non avessi niente, perché stai sempre lì a frugare, a cercare.E poi il contenuto delle borse grandi, quelle piene zeppe, la gente manco le usa, perché il rossetto te lo metti prima di uscire. Ripeto, sono veramente due, tre le cose che servono, le altre si portano dietro così, casomai tipo coperta di Linus, però invece non vengono mai utilizzate.Provate anche voi donne che mi state ascoltando, provate a uscire un giorno senza la borsa e a ficcarvi tutte le cose che vi servono nelle tasche, e fatemi sapere se funziona, fatemi sapere come va.TRANSLATIONDid I mention I don't use bags? I do not remember. I mean, I try not to use bags. Because they get in my way, because they occupy my hands, because I've noticed that 99% of the women I meet or cross on the street have a bag with them, while men don't. And this thing makes me angry because there is a cultural discourse behind it.I haven't always been like this, in fact I have lots of bags at home, many more than I use, precisely because I always try to avoid using them. Once upon a time, when I had to go around with my laptop, I had bags of different types, of different sizes, almost all very large, some even very beautiful, which I no longer use, however, because now you no longer need the computer behind you as a time, when I have to access emails and other things I can easily do it from my mobile, and this has helped me to get rid of the bags.Carrying the bag especially over the shoulder, it hurts the back because it throws us off balance, I notice it when I have to, I'm forced to go out with the bag because my shoulder hurts. You can make up for it with a backpack, in fact when I have to carry my laptop around I now use a backpack, bought specifically to carry the computer, so it also opens completely, so that when I have to go to the airport checkpoints it is much easier to access. Then, when I can't do without them, I use bags that I wear around my waist, sort of fanny packs, even if they're a little prettier, a little more let's say fashionable, not like the old plastic ones with a zipper.Yes, there's a real fight I'm carrying on, a real crusade I'm carrying on against the bags. You'll tell me ok but, when you go out, where do you put your things? So I have trouser pockets, I have jacket pockets, then my little fanny packs, and actually today we have the advantage of... the things I need are the telephone, a mini purse where there really are only cards, the house keys and then headphones to listen to podcasts. And these things here, believe me, are literally in your pocket.Also because when I look around and see women with these gigantic bags, I know what happens, that the bigger the bag, the more things you put inside and when the bag is full of things, it is as if you don't have them, because you're always there rummaging, searching. And then the contents of the big bags, the ones full to the brim, people don't even use them, because you put on lipstick before going out.I repeat, there are really two, three things that are needed, the others are carried around like this, if anything, like a Linus blanket, but instead they are never used.Have a go, women listening to this podcast, try going out one day without a purse and stuffing all the things you need into your pockets, and let me know if it works, let me know how it goes.
Non è mai troppo parlare di donne e non solo perchè c'è l'8 marzo da anni considerata una 'festa' della donna e invece è un giorno di lotta e rivendicazione: il genere femminile è sotto attacco. Quello che accade in Iran è Afghanistan è brutale, si vogliono silenziare le donne a partire dell'istruzione. E nel resto del mondo? La parità arriva tra 132 anni, in Europa tra 60. In Italia però si sono rotti ben tre soffitti di cristallo in pochi mesi.
Nel pomeriggio di giovedì 1° dicembre, ai microfoni del PN1 con Miky Boselli e Andrea Ferrari, è stata ospite Beatrice Baldaccini per parlare del musical PrettyWoman, prodotto da Stage Entertainment con Italiana Assicurazioni, in scena il 10 dicembre al Teatro di Varese, in cui l'attrice interpreterà il ruolo della co-protagonista Vivien Ward, insieme a Thomas Santu (che sarà Edward). «È un adattamento teatrale molto fedele al film, tutti hanno tenuto a mantenere le battute del film e le famose citazioni, ma il tutto in forma teatrale, è una rivisitazione - racconta Beatrice -. Fare questo spettacolo è bello, perché oltre alla storia d'amore, è una storia di emancipazione femminile, una tematica molto importante per me da portare in scena». Infatti, nel musical, così come nel film, ci sono cose molto più profonde di quello che uno può pensare, spiega Beatrice.
“Sono molto onorata di rievocare qualche episodio della mia vita alpinistica. Credo anche che ciò non sia del tutto inutile, se non altro per dimostrare o ricordare a chi finge di non saperlo che noi donne non siamo poi quegli esseri pavidi e deboli che i signori uomini vogliono far credere. Ed è proprio in montagna che sovente le donne dimostrano di non temere affatto il confronto con i loro avversari dell'altro sesso. L'importante è far loro vedere sin dalle prime volte che noi non abbiamo affatto bisogno della loro vantata superiorità.”Queste sono le parole di Maria Gennaro Varale, la protagonista della storia di oggi.Un simbolo di generosità, coraggio ed emancipazione.Una figura ingombrante, cresciuta in un contesto molto particolare.Si trovò a scontrarsi contro il regime fascista, contro un movimento che di anno in anno volle mettere in secondo piano il ruolo rappresentato dalle donne.E nonostante l'iniziale vicinanza al partito, concluse la sua carriera alpinistica sfidandolo apertamente. Tracciando un solco indelebile fra lei e il regime.Nel 1931 venne installato un fascio littorio in vetta alla torre Costanza, voluto anche da Mary Varale.Soltanto 4 anni dopo, il punto di non ritorno sancito dagli screzi con il CAI.L'alpinismo aveva inglobato, negli alti ranghi, il pensiero dominante dell'epoca.Per una donna come la Varale, non ci sarebbe potuto essere spazio.Nel frattempo il fascio littorio era stato abbattuto e fatto volare giù dalla Torre Costanza.Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.comMusic by Epidemic Sound
Annalisa Monfreda"Ho scritto questo libro invece di divorziare"Cronaca di liberazione dal carico mentalee e altre conquisteFeltrinelli https://www.feltrinellieditore.it/Succede all'improvviso, quasi per caso. L'eccezionalità di una nuova routine, dettata dalla pandemia, getta luce su una verità che Annalisa Monfreda si era a lungo taciuta. È dura accettare che proprio lei, che da anni indaga gli ostacoli che impediscono alle donne di desiderare liberamente, proprio lei, che ha sposato un uomo femminista e assieme a lui cresce due figlie nel culto della libertà, proprio lei stia soccombendo alla più ovvia delle disparità, quella che si consuma silenziosamente dentro le mura domestiche: lo squilibrio del carico mentale. Su di lei, in quanto donna, ricade la responsabilità dell'organizzazione di tutto ciò che ruota attorno a casa, marito, figli e famigliari. Il suo cervello ha un file sempre aperto che consulta di continuo, infinite volte al giorno. Nulla può sfuggirle, perché nessuno a parte lei è chiamata a occuparsene. Perché? E come costruire il tassello mancante della sua vera emancipazione? Da quel momento inizia per l'autrice un'indagine poetica e scientifica lungo le radici di quella disparità. Per un intero anno, di giorno incontra scrittrici e scienziate, casalinghe e imprenditrici; analizza numeri e ricerche; si immerge nelle pagine della letteratura, nei saggi di storia e di sociologia. E poi, di sera, siede al tavolo della cena, che diventa teatro di piccole conversazioni rivoluzionarie, durante le quali l'intera famiglia stabilisce assieme una lingua nuova con cui parlare. Un patto nuovo attorno a cui fondarsi. Un nuovo trampolino di lancio.Un racconto, un'indagine, e un piccolo scrigno di idee per disegnare il tassello mancante dell'emancipazione femminile e carpire il segreto delle coppie che esistono per permettere a entrambi di espandersi. Un libro rivoluzionario per regalarsi il vero privilegio: darsi l'opportunità di ridisegnare l'esistenza e i nostri stessi sogni.Annalisa Monfreda (1978) coltiva fin da bambina il sogno del giornalismo, che la guida in ogni scelta, dalle prime collaborazioni a 17 anni fino al trasferimento dalla Puglia a Milano a 22, per uno stage al “Corriere della Sera”. A 30 anni, la nascita della prima figlia coincide con una svolta professionale: la proposta di dirigere il mensile per teenager “Top Girl”. Nasce poi un'altra figlia, mentre lei passa da una direzione all'altra: “Geo”, “Cosmopolitan”, “Starbene”, “TuStyle”, “Confidenze” e, per nove anni, fino a fine 2021, “Donna Moderna”, il magazine femminile più letto in Italia.A 43 anni, con due figlie ormai grandi, alla cui educazione ha dedicato un intimo memoir, Come se tu non fossi femmina (Mondadori, 2018), inizia una nuova stagione della sua vita. Lascia la direzione di “Donna Moderna” per un'avventura da imprenditrice nel campo editoriale. Fonda con altri tre soci “Rame”, una piattaforma che vuole rompere il tabù culturale attorno ai soldi e democratizzare l'accesso ai servizi finanziari. Porta così a un livello più alto il suo sogno di bambina: guidare il cambiamento sociale attraverso il giornalismo.https://www.rameplatform.com/IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un argomento piuttosto trattato è la questione stipendio in famiglia. Quand'è giusto contribuire economicamente in famiglia?
Corinna De Cesare"Biglietti alle amiche"Corpi, sesso, diritti, ambizioni. Un punto e a capo nella narrazione dei fatti.Prefazione di Francesca MichielinFabbri Editorihttps://fabbrieditori.rizzolilibri.it/Contributi di:Carlotta Vagnoli, Maria Cafagna, Grazia Rongo, Ilaria Gaspari, Eytan Ulisse Ballerini, Giulia Paganelli, Silvia Semenzin, Stella Pulpo, Isabella Borrelli, Federica Venni, Anna Zinola, Lorenzo Gasparrini, Daniele Marzano, Melissa Panarello, Francesca Michielin.Nei mezzi di comunicazione dominanti prevale il male gaze, ovvero il punto di vista maschile chiamato a raccontare, interpretare, giudicare una società che è invece costituita da una pluralità di individui. Ma cosa accadrebbe se accogliessimo una moltitudine di sguardi? Se ci fossero più donne, gay, queer, persone transgender e non binarie tra giornalisti, conduttori, commentatori ed editorialisti? Cosa succederebbe se smettessimo di pensare che le vite degli uomini rappresentano il percorso di tutto il genere umano? È quanto ha provato a fare la newsletter thePeriod nell'arco di tre anni con articoli, saggi e pezzi che compongono un originale e unico mosaico di voci e che sono stati selezionati e raccolti in Biglietti alle amiche, e ricomposti in un viaggio che parte dai corpi – con “Copriti che poi pensano male” di Carlotta Vagnoli e “Specchio, servo delle mie brame” di Ilaria Gaspari –, che passa dalla sorellanza – con “Noi, piccole Fleabag” di Anna Zinola e “Cosa non fare se conosci una persona trans” di Eytan Ulisse Ballerini –, dai sentimenti – con “Il benedetto flirt” di Stella Pulpo e “Non è divertente” di Isabella Borrelli – e arriva all'emancipazione – con “Le femministe che odiavano Melissa P.” di Melissa Panarello e “Vediamo se mi convinci” di Lorenzo Gasparrini. Ritroviamo qui una pluralità di sguardi che allargano l'orizzonte. Frammenti di storie per riconoscersi, ritrovarsi; per parlare di sesso, lavoro, ambizioni, mestruazioni. Per occupare lo spazio finalmente da un altro punto di vista, che potrebbe essere anche il tuo.Corinna De Cesare, è stata per quindici anni giornalista del “Corriere della Sera”. Autrice, scrittrice e podcaster, nel 2019 ha fondato thePeriod – newsletter femminista che oggi conta dodicimila iscritti e raccoglie i contributi di decine tra scrittori, giornalisti e attivisti–, un progetto editoriale che punta a cambiare l'informazione in Italia smontando i processi che concorrono a legittimare nella società sessismo e discriminazioni. Nel 2021 ha pubblicato con Salani il suo romanzo d'esordio, Ciao per sempre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un tema ancora molto caldo nella nostra società sono le violenze domestiche. Le dinamiche con cui avvengono sono le più disparate ma è sempre un gran dispiacere quando, chi ne subisce, fa parte della tua quotidianità
Chiara Tagliaferri"Strega comanda colore"Mondadorihttps://www.mondadori.it/Tutto comincia nella provincia più dimenticata della Bassa Padana, dove una nonna feroce tiene in scacco la famiglia a colpi di umiliazioni e crudeltà. Il denaro per lei è potere, e il potere è controllo.La nipote, protagonista di questa storia, a cinque anni dice a sua madre: «Quando la nonna Viviana muore ballerò sulla sua tomba con delle scarpe rosse». La madre si sente in colpa: «Come ti ho passato tutto questo? Dal sangue?». Due battute che sono l'esempio dello stile che incendia la pagina. Il sound di un esordio infuocato dai colori cangianti della cattiveria, per cui Chiara Tagliaferri ha orecchio assoluto. E il talento letterario di riprodurla attraverso personaggi femminili memorabili: la nonna, la madre, la sorella, se stessa.Strega comanda colore è un romanzo che sabota l'ipocrisia, è la storia di una ragazza che si oppone alla maledizione che la vita le ha scagliato addosso. Tra violenza, risentimento e tenerezza. La protagonista cresce affamata: vuole l'amore, vuole la bellezza ma vuole ancora di più i soldi. Per liberare chi ama, costruisce pazientemente la sua vendetta. E poi scappa: dalla pianura piena di nebbia arriva in una Roma piena di luce. Sprovvista di tutto, ma determinata a spogliare chiunque di ciò che lei desidera. Rubare agli altri per dare a se stessa diventa il suo vero lavoro. Per riuscirci inganna, mistifica, si scopre bravissima ad accalappiare fidanzati ricchi che tentano inutilmente di colmare le sue voragini. Intanto mente moltissimo, a tutti. Fino a che incontrerà l'unica persona capace di renderla vulnerabile.Una saga familiare luminosa e scellerata, la storia di un'emancipazione che passa attraverso il sangue, l'epopea di una ragazza che impara dal niente un alfabeto emotivo e che si salva anche grazie alla possibilità di un grande amore.Una storia di streghe. Finalmente.Chiara Tagliaferri è nata a Piacenza e oggi vive a Roma. È autrice, insieme a Michela Murgia, dei libri Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe (2019) e Morgana. L'uomo ricco sono io (2021) pubblicati da Mondadori e ispirati agli omonimi podcast di culto della piattaforma Storielibere.fm. Ha lavorato per molti anni come autrice di trasmissioni radiofoniche per Rai Radio2 e per Storielibere.fm ha scritto e curato diversi altri podcast. Scrive per le pagine culturali di "Domani" e altre testate. Nel 2021 un suo racconto è uscito nell'antologia di Ponte alle Grazie Musa e getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Puntata #289 - Sabato 14 Maggio 2022 Le Cinque Afflizioni nello Yoga, le Quattro Nobili Verità e l'Ottuplice Sentiero Buddhista, Virtù e Vizi nel Cristianesimo, Spiritualità e Religione a confronto, le "ferite". Le Vie di Emancipazione e Realizzazione della Coscienza e i Cicli del Tempo. Per domande o informazioni: www.carlodorofatti.com Grazie a tutti, alla prossima.
Con NetflixandTherapy abbiamo parlato del film vincitore agli Oscar 2022. Cosa acronimo di Child of Deaf Adults, remake della pellicola Belga La famiglia Bélier, una produzione che sfida barriere e pregiudizi includendo nel cast interpreti sordi per i ruoli dei personaggi affetti da questa disabilità. Una narrazione delicata, empatica, a tratti realista e a tratti anche ironica, abbiamo parlato con Alessia della complessità di produrre un film di questo tipo e con Elena delle difficoltà di raccontare un mondo e una quotidianità diversa, attraverso due linguaggi che si incontrano, il verbale e il non verbale. Abbiamo parlato del tema dell'emancipazione individuale dal nucleo familiare, di supporto, scelte, crescita, inclusività. La storia di questa famiglia sorda e della loro figlia al contrario udente che trova nel canto un canale per esprimersi e crescere, ma anche una strada lontana dalla sua famiglia. Coda si è rivelato un film pieno di spunti e noi abbiamo provato a coglierli e a scavare in questa puntata. Se ti piace l'episodio condividilo usando l'hashtag #spaziogiusto e seguici sulle pagine Facebook e Instagram.
Non capita tutti i giorni l'opportunità di aprire un concerto dei Garbage. È capitato a Giorgieness, anche se ovviamente non poteva andare tutto perfettamente liscio…
Con Ilaria Testa, responsabile comunicazione ufficio Beni Culturali Tavola Valdese, presentiamo il progetto dal titolo Storie di emancipazione dal 1848.Si tratta di una serie di podcast, audio racconti, che presentano storie di uomini e donne valdesi e di come sono cambiate le loro vite dopo il 17 febbraio 1848.Spiega Ilaria Testa "La possibilità di raccontare il nostro patrimonio culturale metodista e valdese è fondamentale, anche attraverso le storie, le vicende e i protagonisti ad esso collegati. Abbiamo pensato di proporre il racconto in un modo un po' diverso, attraverso questi podcast che saranno pubblicati sui nostri social. Racconteremo le vicende di tante persone, cercando di emozionare da chi vorrà lasciarsi incuriosire dalle nostre storie".Ascolta l'intervista completa
About great Italian actress Monica Vitti, her film "La ragazza con la pistola" and women's emancipation.Contact me for information, advices, suggestions and comments: maiaueue@yahoo.itI will answer as soon as possible.
L'Aron simbolo dell'Emancipazione in viaggio verso il Meis
In questa puntata approfondiamo la figura femminile in Giappone in relazione alla cultura di massa e alla sua emancipazione storica. Il divario salariale e la misoginia sono ancora parte della società nipponica, ma sono tante le donne che hanno cambiato la storia e hanno rinnovato campi come la moda, lo sport e l'arte.Parliamo anche di televisione e delle figure dei “talento”, personaggi spesso creati a partire da zero da particolari agenzie specializzate nell'individuarli.
Presentazione di Cristiana Santoni
Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con l'Archivio di Stato di Torino https://archiviodistatotorino.beniculturali.it , che conserva l'archivio della protagonista di questa storia: l'architetto Ada Bursi (1906-1996). Laureatasi nel 1938 presso la Regia Scuola Superiore di Architettura di Torino, Ada Bursi è stata una delle prime architette d'Italia, una pioniera dell'architettura. La sua carriera di progettista, lunga quasi 40 anni, è stata variegata ed intensa a conferma che i confini tra l'architettura e le varie sfaccettature del design sono tipici del caso italiano e indifferenti al genere. Tuttavia, le norme culturali hanno a lungo confinato il lavoro professionale delle donne architetto in aree legate alla casa e alla maternità.-Segui l'Archivio di Stato di Torino su:
Abbiamo incontrato i re della satira calabrese, i creatori della pagina che racconta la Calabria e le sue contraddizioni passando per l'impervia Statale 106: Lo Statale Jonico Isidoro Malvarosa e Antonio Soriero sono stati gli ideatori de Lo Statale Jonico: ormai da anni ci regalano perle uniche sulle vicende calabre e non solo. I loro meme sono un punto di riferimento e di contatto per tutti i calabresi. La loro mission è l'emancipazione della satira in Calabria. Un appuntamento da non perdere!
Antonio Carletti è autore e attore genovese. Ha scritto e ideato per Vividavocepodcast "Pillole di Emancipazione" (https://www.spreaker.com/show/pillole-di-emancipazione) e "Gli animali in rima" (https://www.spreaker.com/show/animali-in-rima)
Oggi parliamo, raccontiamo e facciamo un po' di considerazioni su una delle designer più importanti, longeve e prolifiche di sempre. Stiamo parlando di Maria Cristina Daminani Dameno, coniugata Boeri, per gli amici Cini. Cini Boeri, è il nome con cui noi tutti oggi la conosciamo, questo approfondimento ne va a tracciare un po' i contorni del personaggio in quanto designer ed architetto. Ne approfondiremo poi alcuni oggetti iconici, in particolare quelli sviluppati nella lunga collaborazione con Arflex e con meno dettaglio daremo anche qualche accenno al suo fare architettura, prendendo ad esempio due progetti fondamentali come la Casa Bunker alla Maddalena e la Casa nel Bosco di Varese. Lo faremo in compagnia di una Giovanna Colapristi, una giovane designer che sta collaborando con questo mio podcast per la produzione di contenuti.
Carla ha raccontato la sua storia fino al momento in cui ha posato la penna, nel 1991. Ma cosa è successo dopo nella sua vita e in quella di chi le ha voluto bene?
Carla inizia il suo percorso di guarigione occupandosi degli altri. Assunta come infermiera, prova sulla sua pelle le ingiustizie di un sistema che svilisce le donne. Ma, nonostante tutto, si innamorerà del suo lavoro.
Non tutti ricordano il geniale papà di Sandra Mondaini: Giaci. Umorista, pittore, vignettista, grafico pubblicitario. In questo episodio, vogliamo ricordarlo con una tavola del 1927 il cui protagonista è il surreale Escamillo.Ma le sorprese non sono ancora finite. Nell'episodio di oggi faremo conoscenza con una pioniera dell'agricoltura negli Stati Uniti: Miss Adda F. Howie, che suonava il mandolino alle sue mucche per renderle più felici e produttive!Qui puoi trovare la sua storia: https://scholarcommons.scu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1107&context=history A questo link, invece, si trova la tavola di Escamillo: https://8f093991-8592-4caa-83f0-715ba03a4559.filesusr.com/ugd/0e1524_34ba801245674bba80363176eb453c26.pdf Mentre se vuoi approfondire l'arte di Giaci Mondaini, ti rimandiamo all'episodio dedicato a Sandra e Raimondo, tratto dal nostro primo podcast “Nella vita e sulla scena”: https://www.spreaker.com/user/11583036/episodio-3-noi-no E... Alla fine dell'episodio una sorpresa!Web: https://ilteatrinodibisanzio.wixsite.com/teatrino-di-bisanzio Canale Spreaker: https://www.spreaker.com/user/11583036 email: bisanzio.contorni@libero.it
Ancora una volta gli antichi egizi sorprendono per modernità e civiltà, questa volta riguardo ad una questione scottante ancora oggi: il ruolo della donnaSeguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico. Patreon: https://www.patreon.com/mediorientedintorni?fan_landing=true
Anche dietro una parola dura e intransigente come "comandare" si può nascondere una storia caotica, fluida e sfaccettata. Preparatevi a incontrare parti del corpo, eserciti, copisti, rivoluzionari e postini, uniti nella battaglia in difesa del mutamento linguistico: perché se il mondo cambia continuamente, le parole non sono da meno...
Nelle prime pagine del suo quaderno, scritto nel 1991 con una Bic, Carla racconta la sua infanzia, i primi gesti di ribellione e l'incontro con Felice, che dimostra una grande verità: avere i capelli del colore giusto può cambiare la vita.
La Società di Studi Valdesi rende disponibile online il docu-film “Valdesi: una storia di fede e di libertà".Con Dino Carpanetto, presidente della SSV, esporliamo il film: dal pensiero alla realizzazione, dalle suggestioni scenografiche alle persone coinvolte.“Valdesi: una storia di fede e di libertà” è stato realizzato da Massimiliano Grivetti e Paolo Salvetto (2019), prodotto dalla Società di Studi Valdesi.Basandosi sui risultati della più recente storiografia, il docu-film racconta in forma divulgativa le plurisecolari vicende valdesi: dalla conversione di Valdo di Lione in piena età medievale sino all’Emancipazione, ossia la concessione dei diritti civili e politici avvenuta il 17 febbraio 1848 a firma di Carlo Alberto di Savoia.
Amadeus (noto conduttore televisivo) ne ha combinata una abbastanza grossa. Dopo aver espresso parole di ammirazione (ma solo sull’aspetto estetico delle conduttrici) ha scatenato l’ira del web (sopratutto delle donne). Che effetto avranno queste parole su Sanremo 2020?
LEGGI "Spinoza & Popcorn" ➤➤➤ https://amzn.to/2QeerDW Io ho avuto un maestro che ho molto ammirato: Franco Volpi. E mi chiedo, ma a cosa servono i Maestri? Proviamo a ragionarci insieme! Prenota per Firenze ➤➤➤ tel. 370 3685093 | mail: associazione.mikra@gmail.com Prossimi eventi ➤➤➤ https://riccardodalferro.com/eventi/ Live Reloaded su Spinoza ➤➤➤ https://youtu.be/qx8mJ8Y6vaE Newsletter: http://eepurl.com/c-LKfz Elogio dell'idiozia: https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Youtube: http://bit.ly/rickdufer Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Il meglio di Daily Cogito (per nuovi ascoltatori): http://bit.ly/bestofDC Daily Cogito: ogni mattina alle 7. L'unica dipendenza che ti rende indipendente. Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunesLa sigla è opera di Dino Bastiani (musica): http://bit.ly/dinobastiani Francesca Consalvi (voce): http://bit.ly/fconsalvi
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
PREORDINA "Spinoza & Popcorn": https://amzn.to/2QeerDW Oggi parlo di un certo atteggiamento che mi preoccupa: la convinzione che, essendo l'Italia un Paese sottosviluppato, non potremo mai fare scelte indipendenti, autonome e di progresso. L'esempio perfetto? L'energia nucleare! Prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Sostieni il progetto: https://www.patreon.com/rickdufer Newsletter: http://eepurl.com/c-LKfz Elogio dell'idiozia: https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Youtube: http://bit.ly/rickdufer Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Il meglio di Daily Cogito (per nuovi ascoltatori): http://bit.ly/bestofDC QUALCHE FONTE INTERESSANTE I vantaggi del nucleare per l'ambiente: https://www.ted.com/talks/michael_shellenberger_how_fear_of_nuclear_power_is_hurting_the_environment?language=it Una serie di video di Marco Coletti sul nucleare: https://www.youtube.com/watch?v=MQmvzLmydBQ Daily Cogito: ogni mattina alle 7. L'unica dipendenza che ti rende indipendente. Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunesLa sigla è opera di Dino Bastiani (musica): http://bit.ly/dinobastiani Francesca Consalvi (voce): http://bit.ly/fconsalvi
di Michela MurgiaCi sono donne che non si limitano a cambiare le regole, perché preferiscono ridefinire direttamente i confini, reinventando l’idea dello spazio. Per farlo, se ne fregano dei fallimenti, li considerano un incidente di percorso necessario, mentre cercano di dare una forma a ciò che ancora non esiste, se non nella loro mente, pur correndo infiniti rischi. Ognuno trova il suo modo, per poggiare la propria orma sul futuro, e la Morgana di oggi ha scelto l’architettura, diventando la prima donna a essersi guadagnata un neologismo creato fino a quel momento solo per gli uomini: benvenuti nel mondo dell’archistar Zaha Hadid.Ospite dell'episodio: Paolo Canevari
di Michela Murgia | Con Storielibere abbiamo deciso di fare un podcast che parlasse di donne fuori dagli schemi, rivoluzionarie e controcorrente, perchè moltiplicare le categorie è l’unico modo per non morire di stereotipi ed essere veramente liberi. Dal 25 di giugno puoi investire anche tu su Storielibere, in modo da poter essere ancora di più “Liberi Insieme" | Info e condizioni https://mamacrowd.com/ |Ci sono donne che non si limitano a cambiare le regole, perché preferiscono ridefinire direttamente i confini, reinventando l’idea dello spazio. Per farlo, se ne fregano dei fallimenti, li considerano un incidente di percorso necessario, mentre cercano di dare una forma a ciò che ancora non esiste, se non nella loro mente, pur correndo infiniti rischi. Ognuno trova il suo modo, per poggiare la propria orma sul futuro, e la Morgana di oggi ha scelto l’architettura, diventando la prima donna a essersi guadagnata un neologismo creato fino a quel momento solo per gli uomini: benvenuti nel mondo dell’archistar Zaha Hadid.Ospite dell'episodio: Paolo Canevari
Nel 1935 Vogue pubblica una fotografia di Toni Frissell. E' uno scatto che rivoluzionerà la fotografia di moda, con le modelle riprese fuori dagli studi di posa, all'aperto, in movimento. Ne parliamo insieme nel nuovo episodio di Fotoradio.➜ Tutte le info, le immagini e i link sul sito del podcast -> https://fotoradio.info➜ In questo episodio, cito un altro podcast che ho molto apprezzato (divertente e profondo al tempo stesso). E' Be My Diary di Rossella Pivanti -> https://www.spreaker.com/user/bemydiary/bmd-s02e10-finito➜ Vuoi lasciare un messaggio? Telegram? (https://t.me/fotoradioinfo) Oppure direttamente sul sito!
di Michela MurgiaAccadeva più o meno in primavera, ogni anno. Prima comparivano i cartelloni fluorescenti e coloratissimi, affissi un po’ ovunque, sui muri e sugli autobus della città. Li potevi vedere da lontano, ritraevano sempre e solo il viso in primissimo piano di questa donna che sorrideva beffarda: occhi cerchiati dall'eyeliner, rossetto brillante, un neo sulla guancia destra, un altro sotto il labbro a sinistra, capelli nerissimi, raccolti in un nido a forma di turbante. Poi vedevi comparire in lontananza, solitamente in una zona lontana dal centro, un tendone enorme a righe con tantissime lucine. E dei camioncini con altoparlanti giravano per le strade della città continuamente, lanciando biglietti con delle tigri disegnate e ripetendo dai megafoni che sì, finalmente il circo era arrivato. E soprattutto, era arrivata lei: Moira Orfei, la regina. Ospite dell’episodio: Francesca Vecchioni.
di Michela MurgiaAccadeva più o meno in primavera, ogni anno. Prima comparivano i cartelloni fluorescenti e coloratissimi, affissi un po’ ovunque, sui muri e sugli autobus della città. Li potevi vedere da lontano, ritraevano sempre e solo il viso in primissimo piano di questa donna che sorrideva beffarda: occhi cerchiati dall'eyeliner, rossetto brillante, un neo sulla guancia destra, un altro sotto il labbro a sinistra, capelli nerissimi, raccolti in un nido a forma di turbante. Poi vedevi comparire in lontananza, solitamente in una zona lontana dal centro, un tendone enorme a righe con tantissime lucine. E dei camioncini con altoparlanti giravano per le strade della città continuamente, lanciando biglietti con delle tigri disegnate e ripetendo dai megafoni che sì, finalmente il circo era arrivato. E soprattutto, era arrivata lei: Moira Orfei, la regina. Ospite dell’episodio: Francesca Vecchioni.
di Michela MurgiaA volte accade che ci voglia un uomo per creare un mondo pieno di Morgane.L’uomo in questione si chiama George R. R. Martin, ed è il creatore della saga delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” da cui è stata tratta la celebre serie “Game of Thrones”.Ed è evidente: in “Game of Thrones” gli uomini sono stati messi da parte e le sorti di Westeros sono in mano alle donne, regine e non, che sono scese in campo, con tutto lo sturm und drang che si portano dietro. Questa è una delle prime rivoluzioni di Martin: in un mondo prevalentemente maschilista, violento e patriarcale, sono le donne a determinare la storia. Conosciamo meglio dunque Cersei, Arya, Sansa e Daenerys.Ospite dell'episodio: Edoardo Rialti
di Michela MurgiaA volte accade che ci voglia un uomo per creare un mondo pieno di Morgane.L’uomo in questione si chiama George R. R. Martin, ed è il creatore della saga delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” da cui è stata tratta la celebre serie “Game of Thrones”.Ed è evidente: in “Game of Thrones” gli uomini sono stati messi da parte e le sorti di Westeros sono in mano alle donne, regine e non, che sono scese in campo, con tutto lo sturm und drang che si portano dietro. Questa è una delle prime rivoluzioni di Martin: in un mondo prevalentemente maschilista, violento e patriarcale, sono le donne a determinare la storia. Conosciamo meglio dunque Cersei, Arya, Sansa e Daenerys.Ospite dell'episodio: Edoardo Rialti
La sacrosanta battaglia per l'ambiente di #Fridaysforfuture si è trasformata nell'ennesima guerra identitaria: non puoi stare dalla parte dell'ambiente se sei capitalista, pro-OGM, pro-nucleare, et cetera. Questo è un grave pericolo che dobbiamo affrontare, altrimenti non vinceremo mai nessuna sacrosanta battaglia. Perché le rinnovabili non possono salvare il mondo: https://www.youtube.com/watch?v=N-yALPEpV4w "Sono gay e conservatore... e quindi?": https://www.youtube.com/watch?v=YTiADvV_PDs Il tour di "Seneca nel Traffico": http://tlon.it/events/senecaneltraffico/ Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
di Michela MurgiaMai sottovalutare i bambini. Perché solo dei bambini possono scartavetrare tutti i filtri in un attimo - e facendo crollare ogni sovrastruttura - lasciarti nudo a tua volta.Solo una bambina può chiedere con tutta la professionalità del mondo a un regista: “quando piango vuoi che le mie lacrime mi righino tutto il viso o si fermino a metà guancia?”, lasciandolo improvvisamente impaurito, perché questo esserino di 5 anni è in realtà la creatura più secolare, coriacea e spaventosa che gli sia mai capitata davanti.Perché si comincia ad essere Morgane da molto piccole, e Shirley Temple, la bambina monumentale di oggi, è qui per dimostrarcelo.Ospite dell'episodio: Teresa Ciabatti
di Michela MurgiaMai sottovalutare i bambini. Perché solo dei bambini possono scartavetrare tutti i filtri in un attimo - e facendo crollare ogni sovrastruttura - lasciarti nudo a tua volta.Solo una bambina può chiedere con tutta la professionalità del mondo a un regista: “quando piango vuoi che le mie lacrime mi righino tutto il viso o si fermino a metà guancia?”, lasciandolo improvvisamente impaurito, perché questo esserino di 5 anni è in realtà la creatura più secolare, coriacea e spaventosa che gli sia mai capitata davanti.Perché si comincia ad essere Morgane da molto piccole, e Shirley Temple, la bambina monumentale di oggi, è qui per dimostrarcelo.Ospite dell'episodio: Teresa Ciabatti
Green Book ha vinto l'Oscar e io sono molto contento. Non solo perché il film mi è piaciuto molto, ma perché ci ricorda una cosa importante: che la libertà si conquista per vie non convenzionali. Come la musica, la cultura e... la pornografia! Il tour di "Seneca nel Traffico": http://tlon.it/events/senecaneltraffico/ Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è una campionessa di contrasti con la natura: è un incrocio tra una divinità dell’Olimpo mutaforma e un X-Men. Il suo super potere che preferiamo: sa viaggiare nel tempo, da sempre.Ci sono video su YouTube che la ritraggono con foto in sequenza dai 5 ai 72 anni. A 16 anni sembra più vecchia che a 38. È onesto dunque che lei dica “La realtà è che non ho saputo di avere 40 anni fino a quando ne ho compiuti 60! Non sono stupida, ma non riesco ancora a pensare a me stessa come a un'adulta, sono in fondo una vecchia teen-ager!”. Benvenuti nel mondo di Cher.Ospite dell'episodio: Edoardo Rialti
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è una campionessa di contrasti con la natura: è un incrocio tra una divinità dell’Olimpo mutaforma e un X-Men. Il suo super potere che preferiamo: sa viaggiare nel tempo, da sempre.Ci sono video su YouTube che la ritraggono con foto in sequenza dai 5 ai 72 anni. A 16 anni sembra più vecchia che a 38. È onesto dunque che lei dica “La realtà è che non ho saputo di avere 40 anni fino a quando ne ho compiuti 60! Non sono stupida, ma non riesco ancora a pensare a me stessa come a un'adulta, sono in fondo una vecchia teen-ager!”. Benvenuti nel mondo di Cher.Ospite dell'episodio: Edoardo Rialti
Puntata speciale dedicata ad un 'ospite' speciale (o meglio, degli ospiti): il Movimento per l'Emancipazione della Poesia. Il MEP e' un movimento di poeti estremamente d'impatto, attivo da vari anni in tutta Italia, autore di veri e propri 'attachi poetici', fra i quali l'affissione delle loro poesie sui muri di citta' o la diffusione delle stesse come inserzioni nascoste dentro testi di biblioteche e librerie. Tutto per il solo e unico scopo di liberare la poesia dalle mani delle poche elite' e restituirla a tutte le persone, di ogni ceto e cultura. Percio' buona poesia e buona emancipazione!
Alla dilagante montagna di immagini della #tenyearschallenge io rispondo con la mia voce, di dieci anni fa. E colgo l'occasione per ragionare su quanta memoria possiamo avere nei confronti delle foto, ma quanta poca nei confronti della voce. ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER: http://eepurl.com/c-LKfz Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
di Michela Murgia | Con Storielibere abbiamo deciso di fare un podcast che parlasse di donne fuori dagli schemi, rivoluzionarie e controcorrente, perchè moltiplicare le categorie è l’unico modo per non morire di stereotipi ed essere veramente liberi. Dal 25 di giugno puoi investire anche tu su Storielibere, in modo da poter essere ancora di più “Liberi Insieme" | Info e condizioni https://mamacrowd.com/ | Belgrado, inizio anni ‘70: una ragazza con una lunga treccia di capelli neri si muove nei circuiti underground della città, dove le sue performance sono già leggendarie, mette a durissima prova il corpo e l’anima, si sottopone per ore a ogni genere di agonia, si tagliuzza, si brucia, spinge il pubblico a ferirla, umiliarla, spinge soprattutto la propria resistenza oltre ogni limite fisico o psicologico. È piena di cicatrici e ferite. Poi, quando scende dal palco, corre a casa, perché alle dieci di sera scatta il coprifuoco e, se non arriva in tempo, la madre la picchia fino a farla sanguinare, che in confronto le sue performance sembrano una barzelletta. La ragazza si chiama Marina Abramović, si è autodefinita “Grandmother of performance art”, anche se lei ora preferisce chiamarsi guerriera della performance. Il suo corpo, con cui ha frantumato schemi e convenzioni, è il suo primo strumento di libertà culturale e sessuale. Il suo motto: “Se mi dici di no, è soltanto l’inizio”. Ospite della puntata: Barbara Alberti
di Michela MurgiaBelgrado, inizio anni ‘70: una ragazza con una lunga treccia di capelli neri si muove nei circuiti underground della città, dove le sue performance sono già leggendarie, mette a durissima prova il corpo e l’anima, si sottopone per ore a ogni genere di agonia, si tagliuzza, si brucia, spinge il pubblico a ferirla, umiliarla, spinge soprattutto la propria resistenza oltre ogni limite fisico o psicologico. È piena di cicatrici e ferite. Poi, quando scende dal palco, corre a casa, perché alle dieci di sera scatta il coprifuoco e, se non arriva in tempo, la madre la picchia fino a farla sanguinare, che in confronto le sue performance sembrano una barzelletta. La ragazza si chiama Marina Abramović, si è autodefinita “Grandmother of performance art”, anche se lei ora preferisce chiamarsi guerriera della performance. Il suo corpo, con cui ha frantumato schemi e convenzioni, è il suo primo strumento di libertà culturale e sessuale. Il suo motto: “Se mi dici di no, è soltanto l’inizio”. Ospite della puntata: Barbara Alberti
di Michela Murgia | Con Storielibere abbiamo deciso di fare un podcast che parlasse di donne fuori dagli schemi, rivoluzionarie e controcorrente, perchè moltiplicare le categorie è l’unico modo per non morire di stereotipi ed essere veramente liberi. Dal 25 di giugno puoi investire anche tu su Storielibere, in modo da poter essere ancora di più “Liberi Insieme" | Info e condizioni https://mamacrowd.com/ | Primavera del 1976, una quindicenne bionda e bellissima aspetta l’autobus a Genova. Dovrebbe indossare la divisa delle Orsoline, ma preferisce nasconderla piegata in borsa: quando esce di casa si cambia dove può, e mette una minigonna. Si ferma un ragazzo su una vecchia Mini Cooper, e le chiede se vuole un passaggio. Il ragazzo si chiama Antonio, ha 23 anni ed è bello anche lui. Così la ragazzina decide che sì, vuole il passaggio, e finiscono ovviamente a far l’amore nella pineta di Mornese. Non che lui le piaccia particolarmente, ma la ragazza racconterà poi che “aveva un gran desiderio di provare cosa fosse il sesso nel modo più completo”, che non si divertì affatto, e che dopo quella sua prima volta passò un anno prima che facesse l’amore di nuovo. La ragazzina bellissima e Antonio non si rivedranno più, e a lui farà un certo effetto, qualche anno dopo, sapere di essere stato il primo uomo di Moana Pozzi. Ospite della puntata: Francesco Malcom.
di Michela MurgiaPrimavera del 1976, una quindicenne bionda e bellissima aspetta l’autobus a Genova. Dovrebbe indossare la divisa delle Orsoline, ma preferisce nasconderla piegata in borsa: quando esce di casa si cambia dove può, e mette una minigonna. Si ferma un ragazzo su una vecchia Mini Cooper, e le chiede se vuole un passaggio. Il ragazzo si chiama Antonio, ha 23 anni ed è bello anche lui. Così la ragazzina decide che sì, vuole il passaggio, e finiscono ovviamente a far l’amore nella pineta di Mornese. Non che lui le piaccia particolarmente, ma la ragazza racconterà poi che “aveva un gran desiderio di provare cosa fosse il sesso nel modo più completo”, che non si divertì affatto, e che dopo quella sua prima volta passò un anno prima che facesse l’amore di nuovo. La ragazzina bellissima e Antonio non si rivedranno più, e a lui farà un certo effetto, qualche anno dopo, sapere di essere stato il primo uomo di Moana Pozzi. Ospite della puntata: Francesco Malcom.
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è Vivienne Westwood, la stilista inglese che ha inventato il punk, da sempre impegnata attivista politica e anarchica, sostenitrice indomita di cause come il disarmo nucleare e la lotta contro il cambiamento climatico, per la quale "la moda è una scusa per parlare di politica". Salvare il mondo è diventato quindi il suo lavoro a tempo pieno: dal vegetarianismo ai diritti delle coppie omosessuali, passando per l’indipendenza della Scozia e l’importanza di una moda etica, è normale vederla in Antartide con Greenpeace o sentirla gridare il suo sostegno ad Amnesty International.
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è Vivienne Westwood, la stilista inglese che ha inventato il punk, da sempre impegnata attivista politica e anarchica, sostenitrice indomita di cause come il disarmo nucleare e la lotta contro il cambiamento climatico, per la quale "la moda è una scusa per parlare di politica". Salvare il mondo è diventato quindi il suo lavoro a tempo pieno: dal vegetarianismo ai diritti delle coppie omosessuali, passando per l’indipendenza della Scozia e l’importanza di una moda etica, è normale vederla in Antartide con Greenpeace o sentirla gridare il suo sostegno ad Amnesty International.
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è una donna che nell'iconografia cristiana tiene un giglio in una mano e un libro nell’altra, simboli della purezza e della dottrina. È la figlia del tintore, e a Siena passa per pazza o strega, nella migliore delle ipotesi “strana”. C’è chi dice che è una veggente e che sa leggere nel pensiero, che è serva di Dio, o del Diavolo. E’ semianalfabeta, eppure è suo “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, uno dei capolavori della letteratura mistica e della prosa italiana del XIV secolo.Caterina di Jacopo di Benincasa, che noi tutti chiamiamo Caterina da Siena, è una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana. E ovviamente santa. L’hanno dichiarata Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia insieme a San Francesco d’Assisi, compatrona d'Europa, ed è soprattutto una Morgana portentosa.Nel corso della puntata Michela Murgia intervista Emiliano Fittipaldi, scrittore e giornalista d'inchiesta.
di Michela MurgiaLa Morgana di oggi è una donna che nell'iconografia cristiana tiene un giglio in una mano e un libro nell’altra, simboli della purezza e della dottrina. È la figlia del tintore, e a Siena passa per pazza o strega, nella migliore delle ipotesi “strana”. C’è chi dice che è una veggente e che sa leggere nel pensiero, che è serva di Dio, o del Diavolo. E’ semianalfabeta, eppure è suo “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, uno dei capolavori della letteratura mistica e della prosa italiana del XIV secolo.Caterina di Jacopo di Benincasa, che noi tutti chiamiamo Caterina da Siena, è una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana. E ovviamente santa. L’hanno dichiarata Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia insieme a San Francesco d’Assisi, compatrona d'Europa, ed è soprattutto una Morgana portentosa.Nel corso della puntata Michela Murgia intervista Emiliano Fittipaldi, scrittore e giornalista d'inchiesta.
di Riccardo GazzanigaIl 16 ottobre 1968 la lunga rincorsa di Tommie Smith e John Carlos culmina nell'appuntamento decisivo: la finale dei 200 metri allo Stadio Olimpico di Città del Messico. Una gara strepitosa, in cui per la prima volta si scende sotto i 20'', ma che è solo l'antipasto del momento che segnerà per sempre la storia dello sport e dell'umanità: la premiazione dei pugni chiusi. Una scena in cui un ruolo fondamentale viene giocato dal terzo incomodo, l'intruso su quel podio: Peter Norman. Il velocista australiano pagherà caro, negli anni successivi, il suo sostegno ai due atleti afromericani, per i quali invece la punizione è immediata.Lo shock dei guanti neri condiziona le successive giornate delle Olimpiadi. Ma se ci sono personaggi come Lee Evans pronti a rinunciare al sogno olimpico per sostenere la battaglia dei due compagni, e a inscenare ulteriori forme di protesta nel corso della propria premiazione, altri atleti invece criticano Smith e Carlos per aver osato mischiare sport e politica. E c'è poi chi si disinteressa totalmente alla questione, tutto concentrato sul proprio appuntamento con la gloria. Uno di questi è il saltatore in lungo Bob Beamon, che nell'Olimpiade dei record sarà protagonista dell'impresa più incredibile di tutte.
di Michela MurgiaLa Morgana di questa puntata è la virago che da 30 anni domina il mondo del pop con provocazioni e scandali: Madonna.Il concetto di trasgressione, con lei, annulla il senso stesso del termine, perché Madonna dà calci a tutto e tutti, spostando sempre un poco più avanti il lecito, ridefinisce i confini del divieto, li allarga a colpi di scandali, li plasma a sua immagine.Nel corso della puntata interviene Daniele Cassandro, redattore culturale di "Internazionale".
di Michela MurgiaLa Morgana di questa puntata è la virago che da 30 anni domina il mondo del pop con provocazioni e scandali: Madonna.Il concetto di trasgressione, con lei, annulla il senso stesso del termine, perché Madonna dà calci a tutto e tutti, spostando sempre un poco più avanti il lecito, ridefinisce i confini del divieto, li allarga a colpi di scandali, li plasma a sua immagine.Nel corso della puntata interviene Daniele Cassandro, redattore culturale di "Internazionale".
Vuoi essere un film-maker, un writer, un teenager, un explorer, un leader, un dogsitter, un globetrotter? Ora puoi. Ma Alessandro Montefameglio ti ricorda il tuo vero nome: precario. // Rombo di giovane ala. Giordano Bruno Guerri spiega perché il volo su Vienna rappresenta la sintesi perfetta dello stile di Gabriele D’Annunzio.
Siamo stati con Anna Giampiccoli, regista teatrale, per raccontare l'ultimo spettacolo portato in scena da lei e dai ragazzi e le ragazze dell'istituto Alberti-Porro di Pinerolo nell'ambito della rassegna Xsone 5.0. Lo spettacolo andrà in scena mercoledì 18 sera al teatro Incontro di Pinerolo. Lo spettacolo si intitola "L'altra metà del Cielo" ed è l'evento conclusivo del progetto di sensibilizzazione sul tema dell’emancipazione della donna. Porta sul palco un lungo viaggio tra passato e presente, raccontato da personaggi contemporanei e molto diversi tra loro.
Come nasce il concetto di GENERE? E perchè nella nostra società pare che tutto ciò che rimanda al mondo femminile debba essere considerato di minor valore? Come una donna può emanciparsi ed affermarsi oltre tutti i pregiudizi? Ne parliamo con Irene Riva, da 15 anni impegnata a favore delle donne attraverso l'impegno politico, formativo e sociale.Leggi l'articolo di approfondimento a questo link: https://www.chiacchieredavenere.it/coaching-per-donneContinua a seguirmi su www.chiacchieredavenere.it YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCpLrpSi_PIYRm04dgAK1Fag PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/chiacchieredavenere/ GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/WWCoachingDiary LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/cristinapedretti/ INSTAGRAM: https://www.instagram.com/cristina_women_coach/ (@cristina_woman_coach)
Come nasce il concetto di GENERE? E perchè nella nostra società pare che tutto ciò che rimanda al mondo femminile debba essere considerato di minor valore? Come una donna può emanciparsi ed affermarsi oltre tutti i pregiudizi? Ne parliamo con Irene Riva, da 15 anni impegnata a favore delle donne attraverso l'impegno politico, formativo e sociale.Leggi l'articolo di approfondimento a questo link: https://www.chiacchieredavenere.it/coaching-per-donneContinua a seguirmi su www.chiacchieredavenere.it YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCpLrpSi_PIYRm04dgAK1Fag PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/chiacchieredavenere/ GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/WWCoachingDiary LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/cristinapedretti/ INSTAGRAM: https://www.instagram.com/cristina_women_coach/ (@cristina_woman_coach)
Dove parliamo con GIOVANNI QUINTAVALLE PASTORINO di Gran Bretagna, di brexit, di animali senzienti, di dolore e con ROBERTO MARCHESINI del suo libro Emancipazione dell'animalità Mimesis edizioni, di etologia, di zooantropologia, di animali, di cure parentali e scopriamo che Roberto avrebbe voluto essere una Vespa
Dove parliamo con GIOVANNI QUINTAVALLE PASTORINO di Gran Bretagna, di brexit, di animali senzienti, di dolore e con ROBERTO MARCHESINI del suo libro Emancipazione dell'animalità Mimesis edizioni, di etologia, di zooantropologia, di animali, di cure parentali e scopriamo che Roberto avrebbe voluto essere una Vespa (seconda parte)
Dove parliamo con GIOVANNI QUINTAVALLE PASTORINO di Gran Bretagna, di brexit, di animali senzienti, di dolore e con ROBERTO MARCHESINI del suo libro Emancipazione dell'animalità Mimesis edizioni, di etologia, di zooantropologia, di animali, di cure parentali e scopriamo che Roberto avrebbe voluto essere una Vespa (seconda parte)
LA FESTA DELL' EMANCIPAZIONE AFROAMERICANA raccontata da Sara Antonelli
Autista Moravo di mar 19/05/15