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Lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti in plastica è un tema di grande attualità grazie a una sempre maggior sensibilità e consapevolezza da parte dell’opinione pubblica. Ma se da una parte le buone abitudini con un uso responsabile e un corretto riciclo da parte dei singoli possono aiutare, dall’altra c’è bisogno di un impegno a livello più ampio. Questa presa di coscienza ha portato al Circular Plastic Alliance (CPA), un accordo su base volontaria siglato all’interno dell’Unione Europea nel 2019, che ha come traguardo quello di aumentare la quantità di plastica riciclata. Anche Versalis, società chimica di Eni, ha aderito all’iniziativa, sviluppando vari progetti al fine di contribuire al piano europeo che mira entro il 2025 a trasformare 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata in nuovi prodotti.
Uno dei temi più significativi della progettazione urbana contemporanea è la costruzione di un rapporto non gerarchico tra città e campagna.Avevamo immaginato che la città fosse così forte da un punto di vista iconico da rendere artificiale perfino la natura, mentre oggi ci accorgiamo, tardivamente, che sarà l'ambiente naturale a dare le direttrici concettuali allo sviluppo urbanistico del futuro.Il territorio urbanizzato deve essere “invaso”,plasmato, colonizzato dall'ambiente fino a costruire una diversa identità che permea i due sviluppi (naturale ed artificiale) oggi sempre più divergenti.Continua a leggere su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/architettura/citta-e-campagna/
L'emergenza Coronavirus prosegue. In questo episodio partiamo dagli ultimi dati diffusi da Cerved sul possibile impatto sulle PMI e guardiamo a due esempi di iniziative di FinTech. Le loro soluzioni agili e rapidi da implementare potrebbero aiutare le PMI a combattere.
Stoltenberg a Londra: "La NATO potrebbe non sopravvivere per sempre""Non e' scolpito nella pietra che il Patto Atlantico sopravvivi per sempre. Ma credo che verra' mantenuto" cosi' il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg ieri, giovedi' 21 giugno, dalla Lancaster House, nell'ambito di una due giorni londinese in cui ha incontrato la premier Theresa May e i funzionari delle Difesa britannica. Un clima nervoso, che precede di poco il summit NATO previsto fra l'11 e il 13 luglio a Bruxelles, uno dei piu' tesi della sua storia soprattutto alla luce delle tensioni con l'amministrazione Trump su politica estera, commercio internazionale, accordo sul clima ed accordo sul nucleare iraniano. In marzo, il Ministro del tesoro USA Steve Mnuchin aveva annunciato come i paesi europei che alzeranno il contributo alla NATO potrebbero essere esentati dai dazi su acciao ed alluminio. Annuncio che suona come un ricatto. La visita di Stoltenberg avviene inoltre in concomitanza con dissapori interni a Downing Street proprio sulla spesa dedicata alla Difesa. Mentre il Segreatiro Nato ha infatti elogiato la Gran Bretagna per essere fra i 5 paesi che rispettano il 2% del PIL dedicato all'alleanza e per l'impegno nei Baltici, in Aghanistan e Iran, Il Financial Times ha appena riportato come Theresa May abbia messo in discussione lo status di potenza militare di prima classe del paese, accusando il suo Ministro Gavin Williamson di mala gestione della Difesa. Dalle colonne del The Times, Williamson sollecita inoltre gli altri paesi europei: "Bene che molti alleati europei stiano aumentando la spesa per la difesa, ma il continente deve prendersi ancora piu' responsabilita' per la propria sicurezza" e continua "Siamo in un momento cruciale della nostra storia, con la Gran Bretagna che sta per uscire dall'UE. Potremmo tronare nell'ombra oppure assumere un ruolo piu' grande all'interno della NATO, comandando piu' operazioni, provvedendo piu' truppe ed essendo piu' presenti in ogni angolo del pianeta". Downing Street smentisce le tensioni, ma restano le divisioni sulla Russia: mentre il Ministero ammonisce come "Mosca si stia preparando per la guerra", May preferisce rimanere ferma sul piano del contrasto alla cyber sicurezza. Lo stesso Stolterberg ha messo in guardia verso "una Russia piu' assertiva, che intimidisce i paesi vicini, creato dissesto nell'Ucraina orientale e tentato di assassinare cittadini britannici a Salisbury". Da Mosca il Ministero della Difesa, in merito alle proprie esercitazioni militari, parla di "risposta simmetrica alle attivita' della NATO presso i propri confini occidentali". Iran: accordo sul nucleare "sotto cure intensive""Gli Stati Uniti si stanno trasformando in 'uno stato canaglia', un fuorilegge che viola continuamente le norme internazionali. Non negozieremo con un paese che sta sabotando tutti gli accordi multilaterali uno dopo l'altro" Cosi' il Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif in una nota ufficiale di mercoledi' 20 giugno ripresa dal Teheran Times. Naturalmente in ballo e' l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, da cui gli USA sono usciti unilateralmente, cosi' come dal NAFTA, dall'accordo sul clima e da alcuni organismi dell'ONU. Zarif risponde punto su punto alle 12 condizioni dettate da Washington, fra cui il ritiro delle proprie truppe iraniane dal territorio siriano - sebbene presenti su legittima richiesta del governo di Damasco - e la riforma delle politiche interne. E' di queste ore la riunione a Vienna richiesta da Teheran con gli altri partecipanti al JCPOA, che ne hanno ribadito l'adesione. Presenti delegati da Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna ed UE. "L'accordo e' sotto cure intensive. Siamo interessati a che gli altri paesi non aderiscano alle sanzioni e che continuino a lavorare con noi. Come, lo decideranno loro" commenta il vice ministro degli esteri Abbas Araghchi, nella speranza di salvare un accordo altrimenti compromesso e da cui l'Iran potrebbe uscire nelle prossime settimane. Promossa anche la formazione di un "Forum regionale del Golfo Persico" col fine di una regione piu' forte, priva di interferenze straniere. Un'alleanza basata sul rispetto della sovranita' e della integrita' territoriale dei paesi interessati. Corea del Sud-Russia: si rafforzano i rapporti bilateraliIl Presidente sudcoreano Moon Jae-in ha iniziato ieri giovedi' 21 giugno una tre giorni di visita di stato in Russia. Obiettivo: un summit bilaterale con l'omologo russo Vladimir Putin e con il Primo Ministro Dmitry Medvedev sulla cooperazione economica fra i due paesi e sugli sforzi comuni per la denuclearizzazione della Corea del Nord e che segue l'incontro al Forum economico Orientale del settembre scorso a Vladivostok. Secondo i funzionari russi, sia Moon che il nordcoreano Kim Jong-Un sono stati invitati al Forum Economico Orientale di quest'anno. Stando alle notizie dell'ultima ora, annunciati accordi di libero commercio fra Mosca e Seoul su servizi,investimenti e turismo per piu' di 30 miliardi di dollari ed un milione di visitatori fra i due stati entro il 2020, "per celebrare i 30 anni dall'inizio dei rapporti diplomatici" ha sottolineato Moon Jae-in di fronte a 280 delegati dei due paesi. L’Austria partecipa a V4Budapest, l’Austria partecipa all’incontro dei quattro paesi del Patto di VisegradSulla questione delle migrazioni, dobbiamo porre l'accento sui temi che ci accomunano, oggi vi sono due questioni di questo tipo: la protezione delle frontiere e la nostra vecchia proposta, secondo la quale hotspot e campi profughi esterni devono essere istituiti non all'interno del territorio dell'Unione europea, ma al di fuori di esso.Per le argomenti su cui non c'è accordo, come la questione delle quote, non vale la pena di forzare la questione.Sebastian Kurz, cancelliere dell'Austria (tedesco): "Ci concentreremo intensamente sul tema della sicurezza durante la nostra presidenza, vogliamo creare un'Unione Europea che protegga, in particolare vogliamo porre una maggiore attenzione alla sicurezza e alla politica di difesa, soprattutto in vista della nostra lotta contro l'immigrazione clandestina, credo che sia importante vedere che non è la distribuzione [dei ruoli] all'interno dell'Unione europea che dovrebbe essere una questione importante, ma piuttosto dovremmo concentrarci sulla protezione delle nostre frontiere esterne insieme. Solo se l'Unione europea sarà in grado di proteggere le sue frontiere esterne, potremo coltivare l'obiettivo di preservare un'Europa senza confini.
Dove si parla con DAVIDE BOMBEN, presidente dell'Associazione Italiana Esperti d'Africa, Istruttore capo della Poaching Prevention Academy, Ranger, del suo libro Sulla pista degli elefanti, La mia vita in difesa dell'Africa, Longanesi editore, del Punto Touring di Milano, di Stefano Brambilla,di Africa, di armi, di bracconaggio, ma anche dell'assocazione Laudato si' – Un'alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale e della mostra collettiva Domande sul vivente / Questions on the living a cura di Gabriela Galati a aA29 Project Room Milano (prima parte)
Oggi ospito a Credi Crea l'autrice indipendente Rita Carla Francesca Monticelli. Carla vive a Cagliari, dove lavora come scrittrice, oltre che come traduttrice letteraria e scientifica. Tra il 2012 e il 2013 ha pubblicato la serie di fantascienza ‘Deserto rosso’, che è stata un bestseller Amazon in Italia. Grazie alla pubblicazione della serie, nel 2014 Carla è stata indicata da Wired Magazine come una dei dieci migliori autori indipendenti italiani. Io e Carla parliamo di scrittura collaborativa, di Self-Publishing di qualità, di speranze di successo, delle possibilità di creare un'Alleanza degli Autori Indipendenti Italiani e di traduzione dei propri libri per aumentarne le vendite.
E' stato uno dei sindaci “arancioni” della stagione 2011-2012. Massimo Zedda era stato eletto cinque anni fa sindaco di Cagliari al ballottaggio. In queste ultime comunali si è ripresentato ed è riuscito a vincere addirittura al primo turno.Di arancione Zedda conserva la sua provenienza politica (Sel) e la scelta di guidare un alleanza “larga” di centrosinistra: pd, sel, rifondazione comunista, centro democratico con l'inclusione del partito sardo d'azione (in passato al governo anche con la destra). Un'alleanza forse troppo larga, dicono i critici da sinistra del sindaco-bis. Ascolta l'intervista al sindaco di Cagliari Zedda.
Un paese in bilico, incerto su come muoversi e verso dove andare. Un paese e una politica in bilico tra le difficoltà di uscire da un secolo passato, quello del mondo industriale, fordista, e di entrare in un secolo nuovo. E' la tesi dello storico dell'Università di Bologna, Alberto De Bernardi, autore di “Un paese in bilico” (Laterza), ospite di Memos. Con De Bernardi ci siamo soffermati soprattutto su un aspetto dei dilemmi della politica di oggi, sollecitati dall'attualità di questi giorni. La destra in Italia, dopo Berlusconi, può essere la destra di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord? «Oggi ci troviamo in una situazione abbastanza paradossale: c'è una destra, all'opposizione, che non vuole andare alle elezioni subito perchè sa di non esistere più, oggettivamente». De Bernardi pensa che oggi sarebbe difficile vedere in Europa un partito composto da un'estrema destra alla Salvini con dentro pezzi di quella destra che stava con Berlusconi nel Partito popolare europeo. «Un'alleanza di questo tipo – dice De Bernardi - è più un desiderio che un fatto. Per costruirla ci vuole tempo, leadership, che a mio parere non può essere quella di Salvini». Alberto De Bernardi è autore, tra gli altri, di “Discorso sull'antifascismo” (Mondadori, 2007) e “Storia dell'Italia Unita” (Garzanti, 2010).