One è il podcast che ti racconta il mondo dell'architettura e del design. E' un podcast firmato Listone Giordano.
Per un paio d'anni rinunciamo a qualsiasi ragionamento su complessi e articolati programmi di rigenerazione urbana.Sospendiamo per un tempo definito la realizzazione di fantasmagoriche opere pubbliche.Concentriamoci su un solo intervento: la costruzione di nuovi bagni pubblici nel territorio del Comune.Come ha fato la città di Tokyo con il programma Tokyo Toilet, partito nel 2018 e completato nel 2023 grazie all'iniziativa di The Nippon Foundation, un'organizzazione non lucrativa che promuove e sostiene progetti di welfare.Un intervento che ha consentito di realizzare, nel quartiere di Shibuya, 17 nuovi bagni pubblici coinvolgendo progettista come Kengo Kuma, Tadao Ando, Shigeru Ban, Toyo Ito, Fumihiko Maki, Masamichi Katayama e altri.Leggi l'articolo qui > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/wim-wenders-bagni-pubblici-perfect-days-architettura/
La Casa bioclimatica sul lago di Mergozzo immaginata da Elena BertinottiLa ristrutturazione integrale con ampliamento di questa casa prefabbricata in legno risalente agli anni ‘60 in Piemonte – sul lago di Mergozzo- è opera dell'architetta Elena Bertinotti: un progetto ben calato nel paesaggio, con un occhio attento alla qualità del costruire e alle nuove tecnologie, che le fanno fare un salto di qualità in classe energetica A4.Se abitare è la finalità ultima dell'architettura e se, come diceva Heidegger, l'uomo abita quando riesce ad orientarsi ed identificarsi in un ambiente; allora gli spazi in cui la vita si svolge devono essere luoghi nel senso più autentico del termine. Spazi dotati di una propria identità distintiva.Continua a leggere > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/elena-bertinotti-architetta
Il racconto di Stefano Casciani sulla vita e le passioni di Lisa Ponti, figlia del celebre architetto e designer Gio Ponti. Nei disegni messaggeri inviati negli anni a Stefano Casciani, l'anima di Lisa Ponti vola nella tenerezza utopica di un mondo sognato dove All You Need Is Love Tutto intorno a quel grande “definitivo” libro su Gio Ponti * che ho finito di scrivere nel 2008 e che ha poi impiegato 13 anni per essere pubblicato da Benedikt Taschen - complici anche il crollo proprio quell'anno di Lehman Brothers e dell'economia globale - aleggia lo spirito leggero di Lisa Licitra Ponti.Leggi l'articolo su One Magazine wwww.listonegiordano.com/one
Sorge in un complesso composto da ben sette edifici sia ristrutturati che nuovi, alle porte del parlamento islandese - Alþingi - nel cuore di Reykjavík. Uno dei fiori all'occhiello della Curio Collection by Hilton. Il progetto integrale, che abbraccia la nuova struttura così come l'attenta opera di restauro critico conservativo delle parti esistenti, ha permesso di riconsegnare alla città l'importante patrimonio di questo complesso. Il restauro più impegnativo ha riguardato l'antica Landsímahúsið – Palazzo delle telecomunicazioni - che rispecchia lo stile architettonico classico ed elegante della locale piazza Austurvöllur. Continua a leggere
Da qualche decennio la pianificazione dello spazio pare trovarsi in una fase di crisi, che investe in primo luogo l'attività dell'architetto stesso (come sintetizzato efficacemente da Cino Zucchi nel suo recente podcast). È soprattutto nel contesto dello spazio urbano che viene alla luce questa indecisione: da una parte l'azione pare limitata alla gestione degli spazi in base ad attribuzioni funzionali e allo sviluppo demografico, dall'altra si notano interventi audaci, che intenderebbero, almeno inconsapevolmente, agire nella dimensione simbolica – dimensione che non può che riferirsi alle alterità assolute di storia e della natura. La città è insomma un fardello di esperienze e traumi vissuti da altri ed uno spazio opposto alla “natura”, un'astrazione a cui, si presume, l'essere umano è stato un tempo affine.Al tempo stesso, all'uomo urbanizzato è comunque ben presente quanto la città sia innanzitutto metafora del suo Dasein. Non a caso, nel momento in cui l'essere umano si definisce principalmente come ente biologico, le metafore più ricorrenti riferite alla città sono di carattere biologico: un organismo che cresce in maniera tentacolare o radiale, innervato come un vegetale, che fagocita lo spazio circostante, afflitto da patologie simili a quelle del sistema nervoso o dell'apparato circolatorio. “Se proprio la città dev'essere messa in relazione con la fisiologia, più che a ogni altra cosa essa somiglia a un sogno”, così Joseph Rykwert nel suo saggio fondamentale L'idea di città, pubblicato da Adelphi nel 1976. Per quanto questa metafora possa sembrare forzata, essa ci invita ad un confronto con ciò che lo spazio urbano rappresenta storicamente e, soprattutto, simbolicamente. Il sogno ci ripresenta infatti la realtà cosciente in un ordine simbolico, in cui le aspirazioni sono più chiaramente riconoscibili. Non solo: il sogno è contiguo al trauma.E, non a caso, la narrazione della nascita di ogni città antica si apre con un momento traumatico. Ne abbiamo un'immagine perfetta nel fratricidio che prelude alla nascita di Roma – e che ricorda da vicino l'assassinio di Abele da parte di Caino, ovvero colui che, prendendo possesso (dalla radice knh), decreta la fine di un'umanità dedita all'agricoltura e all'allevamento. Tuttavia, non è tanto l'avvicendamento di due società a dare origine alle leggende di una fondazione sanguinosa, quanto l'idea che il costruire sia una forzatura rispetto all'ordine naturale. Il sacrificio iniziale è dunque pensato come riparazione di questa rottura, così come la sua mitizzazione serve a renderlo presente alla coscienza, mondato dal suo carattere inquietante. Allo stesso modo, i richiami ad una rottura da ricomporre sono parte integrante dei rituali inaugurali e periodici che segnano l'esistenza della città nell'antichità.Continua a leggere su One Magazine
Sebastiano Canzano, la sfida dell'architettura delle superfici.
Beretta Associati: ottanta metri verso il cielo di MilanoLa chiarezza è un programma irrinunciabile per Beretta Associati, eredi della grande tradizione del professionismo colto dei De Finetti, dei Minoletti, dei Latis e dei Mangiarotti & Morassutti, una cifra stilistica che li pone sempre nell'alveo del movimento moderno ma spinti da una volontà di declinare nella modalità personale, identitaria ogni singolo progetto.Questo sviluppo residenziale firmato Impresa Rusconi ha fatto convergere interessanti energie provenienti dal mondo dell'architettura e dell'interior dando vita ad un modello di torre dalle polisemiche funzioni: residenziali e commerciali, posizionato strategicamente come antenna ricettrice di vibrazioni trasmesse da un quartiere in continuo divenire. “La torre si collega a nord ad un edificio basso di tre piani che si affaccia su via privata Belgirate, a sud ad un secondo edificio anch'esso di tre piani, che si pone a completamento della cortina esistente di via Stresa, e si congiunge infine al verde della piazza Carbonari tramite un giardino prospiciente quest'ultima” è la descrizione dello Studio Beretta. Leggi l'articolo > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/beretta-associati/
“Mura Sensibili. Psicologia dell'Abitare” (ed. SplendidaMente) a firma di Donatella Caprioglio rappresenta un supporto pratico per i professionisti dello spazio costruito e apporta strumenti psicologici utili ad interagire con il cliente.É un libro pubblicato a dieci anni di distanza da ” Nel cuore delle case” – molto amato da una folta schiera di lettori – che ha segnato l'inizio della riflessione sul tema dell'intimo rapporto tra “interno ed esterno” e acceso l'entusiasmo degli addetti ai lavori, tanto da dar vita ad un corso universitario alla facoltà di Psicologia di Padova incentrato proprio sulla psicologia dell' abitare.Continua a leggere > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/psicologia-dell-abitare/
Cino Zucchi è sicuramente uno dei migliori, forse il migliore, tra gli architetti italiani della “generazione di mezzo”, nati cioè negli anni '50 del XX secolo e ancora stretti tra i longevi Maestri – di cui hanno fatto in tempo ad essere contemporanei – e l'annaspare di più giovani progettisti alla ricerca di una loro firma stilistica: che però un certo estremismo digitale rende sempre più improbabile distinguere nel diffuso appiattimento dei linguaggi in architettura.Leggi l'articolo su One Magazine - https://one.listonegiordano.com/architettura/cino-zucchi/
Il ricordo quasi intimo di Lea Vergine, una straordinaria personalità dell'arte italiana e della sua esposizione più famosa.Leggi l'articolo di Stefano Casciani su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/cultura/lea-vergine
Andrea Martiradonnalo sguardo “segreto” del fotografo d'architettura attraverso il terzo occhioAbbiamo ammirato moltissime sue foto di architettura, abbiamo attraversato l'Iconic Pantheon Hotel di Roma (progetto di Studio Piva) sfogliando virtualmente i suoi scatti, ci siamo arrampicati sulla vetta della Nuvola Lavazza per ammirare dall'alto il progetto di Cino Zucchi e sorseggiare Torino da un'insolita visuale zenitale Si è calato nel Progetto Laboratorio Noivoiloro di Ifdesign (Premi In/Architettura 2020); un centro socio-educativo all'interno di un complesso dedicato alla cura delle persone diversamente abili, dove l'architettura è al servizio dell'essere umano e del suo riscatto attraverso la “progettazione di” attività collettive orientate all'apprendimento ed avvicinamento all'autonomia. Leggi l'articolo su One Magazine
Dannati Architetti è la serie podcast realizzata da Maria Chiara Virgili in cui si racconta la storia dell'architettura in una chiave fresca ed originale.
Un manufatto architettonico - sintesi della durezza della pietra e delle trasparenze del vetro - è placidamente immerso nel paesaggio punteggiato da secolari olivi, in un'atmosfera di perfetta armonia tra artificio del costruito e natura.SCOPRI IL PROGETTO > https://one.listonegiordano.com/architettura/alessandro-bulletti
PREMI In/Architettura 2020 promossi da In/Arch – ANCE con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e di Anci.PREMIO SPECIALE LISTONE GIORDANO assegnato allo Studio Iraci Architetti (con Carla Maugeri) per il loro intervento nella categoria nuove costruzioni che ha saputo valorizzare l'utilizzo del legno in qualità di materiale da sempre legato al mondo dell'architettura e delle costruzioni.ONE HOUSE: Un paradiso mediterraneo nel cuore di SiciliaScopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/studio-iraci-listone-giordano-sicilia/
Il Memoriale della Shoah di Milano, situato nell'area di manovra della Stazione Centrale di Milano, dove dal dicembre 1943 al gennaio 1945 furono deportati ebrei e detenuti politici verso i campi di sterminio e concentramento, è un progetto esemplare, unico nel suo genere in Europa.Scopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/memoriale-della-shoah-milano/
Il premio è stato assegnato all'architetto Paolo Basco per il suo intervento nella categoria riqualificazione edilizia, che ha saputo valorizzare l'utilizzo del legno in qualità di materiale da sempre legato al mondo dell'architettura e delle costruzioni.L'architetto ha scenografato un attico con vista sulla Reggia di Caserta|Progetto e foto di Paolo Basco.Scopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/architetto-paolo-basco-premio-inarch-listone-giordano/
La recente scomparsa di Enzo Mari (1932/2020) non lascia solo un grande vuoto nel cuore dei tanti che ne hanno amato le idee e l'opera, ma riporta anche l'attenzione su una serie di questioni centrali per la cultura del progetto, che Mari ha saputo affrontare più volte nella sua opera insostituibile: industria e artigianato, arte e design, ricerca e produzione.Leggi articolo qui > https://one.listonegiordano.com/design/enzo-mari/
In questa intervista abbiamo raccontato l'esperienza della prima edizione del Festival di Architettura di Colle Val D'Elsa assieme alle organizzatrici: Francesca AmelioErnesta Caviola Michela EkstrӧmRaffaella AragosaPer maggiori info - one.listonegiordano.com
Dall'Umbria più autentica, e precisamente da Perugia, alla metropoli iconica per antonomasia(New York, the city that never sleeps) il passo è stato breve. O forse si è trattato di un SaltoQuantico per il designer ed imprenditore italiano Daniele Minestrini. Il “salto” che un elettroneeffettua da un orbitale all'altro. Continua a leggere su www.one.listonegiordano.com
Stefano Pasqualetti: la storia segreta di un architetto e fotografo per le strade di New YorkCi piace l'idea di fare un focus, accendere una luce e seguire passo passo alcuni giovani personaggi, di grande talento non di meno, che hanno messo radici in alcune famose metropoli internazionali.Leggi l'articolo su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/architettura/stefano-pasqualetti-an-italian-man-in-new-york
Nessuna donna nella storia dell'architettura italiana del XX secolo ha mai raggiunto un'iconicità teorica, un progetto esistenziale, sentimentale e professionale globale come Lina Bo Bardi, la sua parabola cresce, si costruisce nell' Italia fascista, dalla laurea nel 1939 a Roma, alle prime esperienze milanesi, dove arriva nei primi anni '40.Leggi l'articolo su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/architettura/lina-bo-bardi/
La green mind attitude, vuole essere il conseguimento di una nuova specificità nell'affrontare un disegno, e cioè individuare il luogo, come Luogo che vivrà nella sovrapposizione delle sue strutture, quelle naturali e quelle artificiali, senza per questo dover divenire sovra-struttura o super-struttura.Leggi l'articolo su One Magazine - https://one.listonegiordano.com/architettura/green-mind-attitude-progettazione/
Il Designer Matteo Ragni si racconta alla Listone Giordano Arena di Milano in una chiacchierata con Andrea Margaritelli, brand manager di Listone Giordano.
Influenze, imitazioni, fraintendimenti su Zaha Hadid, la più importante donna della storia dell'architettura del Novecento (e oltre), prima della beatificazione.Leggi l'articolo su One Magazine - one.listonegiordano.com/architettura/nel-cielo-stellato-di-zaha-hadid/
Solo poche righe per iniziare a raccontare la storia grande (a puntate) di una piccola sequenza di donne-architette, “architettrici” che sono riuscite ad affermare la propria personalità umana e professionale a ridosso dei secoli passati o che stiamo vivendo.Scelte eponime, contrastanti, molto diverse tra loro ma accomunate dalla stessa forza di volontà e passione che le rende tutte figlie e nipoti orgogliose e appassionate di Plautilla Bricci, o Briccia come si firmava, in quanto figlia di Giovanni Bricci.leggi l'articolo completo - https://one.listonegiordano.com/architettura/donne-e-architettura-qualche-secolo-di-discriminazioni-derisioni-incomprensioni-isolamenti-e-luoghi-comuni/
Massimo Roj ( Progetto CMR), la post pandemia e il passaggio dallo smart al safe working.Intervista di Stefano Casciani e Andrea Margaritelli. La realtà finora inimmaginabile creata dalle pandemia dell'anno 2020 obbliga a pensare in maniera più organica e complementare gli ambienti dell'abitare, a rimodulare quantità e qualità di spazio, tecnologie, arredi e complementi a disposizione: una frontiera su cui Progetto CMR si muove dall'inizio di questo secolo, con la capacità di Massimo Roj e il suo team di anticipare i tempi.
La nuova edizione di saggi “Ebraismo e architettura” - curata da Manuel Orazi per Giuntina – è una raccolta condensata dell'universo interiore di Bruno Zevi, architetto ma soprattutto critico e primo divulgatore dell'architettura. La voce della complessa e sfaccettata personalità dell'autore, capace di essere dissacrante, spigoloso, rigoroso, a tratti simpatico, sempre appassionato, vibra in ogni sua pagina.Continua a leggere > https://one.listonegiordano.com/architettura/un-secolo-di-pensiero-del-progetto-bruno-zevi-larchitettura-e-lebraismo/
Nanda Vigo ci teneva molto a raccontare quell'humus culturale che l'aveva prodotta e che lei aveva contribuito a creare, in una Milano priva di lustrini al limite degli anni cinquanta, un mondo di enormi talenti brulicava le terre desolate delle avanguardie italiane, cercando sprovincializzare la più grande provincia del mondo: l'Italia.Artisti di importanza planetaria ( Manzoni e Fontana su tutti, ma anche Castellani, Lo Savio e molti altri) facevano da corona all'esplosione di una vitalità intellettuale capace di ispirare anche la cultura europea degli anni successivi.Leggi l'articolo completo qui > https://one.listonegiordano.com/architettura/la-scomparsa-di-nanda-vigo-architetto-artista-e-designer-e-nellordine-che-volete-voi/
Siamo alla fine dell'emergenza? forse no, ma facciamo finta di esserci perché dobbiamo pianificare le nostre ambizioni professionali e i desideri sociali, come se lo fosse, fuori dall'assedio.Da più parti abbiamo ricevuto consigli, sollecitazioni, inviti ad approfittare della pausa del “tempo sospeso” per guardarci dentro meglio e se possibile guardare fuori ancora di più.Continua a leggere qui > https://one.listonegiordano.com/architettura/post-virus-architecture-memorie-dal-noto-e-dallignoto/
Superato lo choc della notizia, elaborati dolore e indignazione per non poter dare l'ultimo saluto a un amico e una grandissima personalità della cultura internazionale (per leggi assurde che governano l'Italia in questi giorni), la scomparsa di Germano Celant – il 29 aprile scorso, a Milano – lascia un grande vuoto e un interrogativo solo in apparenza banale: chi potrebbe prendere il suo posto oggi nel mondo dell'arte e della critica, o anche solo essere paragonato al suo ruolo? Leggi l'articolo integrale qui > bit.ly/germanocelant
Andrea Margaritelli e Stefano Casciani intervistano il celebre architetto e designer Piero Lissoni. Vivere in smart working e poi così smart? Come ripenseremo i nostri spostamenti dopo la pandemia? Le risposte nel podcast.Seguici su www.one.listonegiordano.com
Istituto Nazionale di Architettura e l'ANCE, in collaborazione con Archilovers, hanno avviato i Premi IN/Architettura 2020: per lanciare uno sguardo oltre la crisi, valorizzando le occasioni di architettura di qualità del nostro Paese e offrendo un contributo culturale per il rilancio di tutto il settore delle costruzioni che vive e vivrà, ancora una volta, una fortissima debacle. In questa fase di avvio i Premi richiedono solo azioni da svolgere via web. Grazie ad una piattaforma costruita ad hoc, infatti, progettisti, imprese di costruzioni, committenti possono candidare opere realizzate in Italia tra il 2014 e il 2020 sul sito archilovers.com/contests/inarch2020.Leggi l'articolo su www.one.listonegiordano.com
Prima o poi riusciremo a sconfiggere il coronavirus, seppur pagando un prezzo altissimo. Lo confermano gli uomini di scienza, anche se non riusciamo ancora a stabilire un tempo certo per la soluzione della crisi sanitaria.Ma esiste un altro virus che in Italia rischiamo di non sconfiggere mai, neanche quando dovremo affrontare il difficilissimo periodo della “ricostruzione” post-crisi. E' un virus che assilla il nostro Paese da un tempo ben più lungo del coronavirus. Un virus che ci ha paralizzato e ci paralizza, che negli ultimi 18 anni ha fatto “crescere” il PIL del Paese dello 0,2% l'anno: il dato peggiore tra tutti i paesi industrializzati.Leggi l'articolo su www.one.listonegiordano.com
Andrea Margaritelli discute con Maurizio De Caro sull'articolo "L'architettura dopo l'emergenza, come cambierà il nostro modo di vivere, lavorare, studiare e ricevere assistenza e cura, dopo la crisi" apparso su One Magazine.
Uno dei temi più significativi della progettazione urbana contemporanea è la costruzione di un rapporto non gerarchico tra città e campagna.Avevamo immaginato che la città fosse così forte da un punto di vista iconico da rendere artificiale perfino la natura, mentre oggi ci accorgiamo, tardivamente, che sarà l'ambiente naturale a dare le direttrici concettuali allo sviluppo urbanistico del futuro.Il territorio urbanizzato deve essere “invaso”,plasmato, colonizzato dall'ambiente fino a costruire una diversa identità che permea i due sviluppi (naturale ed artificiale) oggi sempre più divergenti.Continua a leggere su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/architettura/citta-e-campagna/
Andrea Margaritelli dialoga con Alfonso Femia che firma il progetto che si è aggiudicato di recente il concorso di progettazione per la realizzazione del Complesso Scolastico “G.B. Cavalcaselle” del Comune di Legnago in provincia di Verona.Leggi l'articolo su one magazine - https://one.listonegiordano.com/architettura/alfonso-femia-legnago-la-nuova-scuola-nel-parco-nasce-dal-pensiero-di-ateliers-alfonso-femia/
La storia di Rem Koolhaas (Rotterdam, 1944), a partire dagli esordi come giornalista e sceneggiatore, è simile a quella di un romanziere del nostro tempo, poi diventato un'agile spia dell'architettura e delle città contemporanee, quindi un discepolo indisciplinato, creatore di concetti spiazzanti, sia scritti che disegnati.Andrea Margaritelli commenta l'articolo di Maurizio De Caro sul Magazine One. Leggi qui - bit.ly/remkoolhaasguggenheim
Andrea Margaritelli dialoga con Stefano Casciani, Direttore di Disegno, la nuova cultura industriale ( http://www.disegnomag.it ) raccontando a un anno dalla sua scomparsa l'Alessandro Mendini architetto.
Andrea Margaritelli dialoga con Stefano Casciani, Direttore di Disegno, la nuova cultura industriale ( http://www.disegnomag.it ) raccontando a un anno dalla sua scomparsa l'Alessandro Mendini designer.
Andrea Margaritelli dialoga con Stefano Casciani, Direttore di Disegno, la nuova cultura industriale ( http://www.disegnomag.it ) raccontando a un anno dalla sua scomparsa l'Alessandro Mendini scrittore.
Era veloce, Vittorio, nella parola, nella scrittura e probabilmente anche nella composizione, appunto nervoso, come se non avesse abbastanza tempo per fare tutte le cose che si era ripromesso di fare, eppure in tutti questi decenni di attività ne aveva fatte di cose, e molte, molto importanti.Leggi l'articolo su One Magazine > bit.ly/vgregotti
“La fonte dalla quale emana il mondo è una fonte acustica”L'architettura, come la musica, è nata per vincere la paura. L'uomo primordiale, soddisfatte le sue necessità fondamentali (coprirsi con un tetto, riscaldarsi, mangiare), decorò e modificò la sua caverna perché nella bellezza sperava di trovare un antidoto alle sue fobie, persistenti nonostante quella prima soglia di benessere.Ne parla Maurizio De Caro commentando il suo articolo apparso su One MagazineLeggi l'articolo - https://one.listonegiordano.com/architettura/indizi-provvisori-per-una-teoria-dellarchitettura-del-suono/FOLLOW US FACEBOOK - https://www.facebook.com/listonegiordanoitaliaINSTAGRAM - https://www.instagram.com/listonegiordanoYOUTUBE - https://www.youtube.com/user/ListoneGiordano01WEB SITE - https://www.listonegiordano.comONE MAGAZINE - https://one.listonegiordano.comPODCAST ENG - https://www.spreaker.com/show/one-architecture-designPODCAST ITA - https://www.spreaker.com/show/one-architettura-designONLINE CATALOGUES - https://issuu.com/listonegiordano
Magico è il compito del progettista che deve regalare alla città, alle sue architetture, alle piazze e alle chiese l'artificio incantato della luce, sottolineare parti, geometrie, particolari per poter leggere quello che l'occhio riconosce come attrazione estetica, come vera seduzione urbana.Illuminare è la metafora oggettiva, artificiale del vedere soggettivo: nella sequenza delle certezze personali si compie la vertigine del rendere chiaro ciò che altrimenti resterebbe nelle tenebre.Leggi l'articolo sul magazine one >
Leggete, leggete tutto quello che avreste voluto leggere e non avete potuto, perché vi siete accorti di essere collegati ad un dispositivo digitale, ritornate ad essere curiosi, attraversate discipline scientifiche e artistiche a voi totalmente sconosciute, provateci.Un editoriale di Maurizio De Caro per One Magazineleggi qui > https://one.listonegiordano.com/architettura/appello-ai-naviganti-della-crisi/
Una villa d'inizio Novecento a Houston torna all'elegante splendore delle origini grazie al restauro di un giovane architetto e al suo propizio incontro con il Made in Italy.Project 6 Courtlandt Place, Houston TexasArchitect, Landscape Architect, and Interior Design by Jerry Hooker / Mirador GroupGeneral Contractor: Gabriel Home Builders
L'ambito indirizzo newyorkese 432 Park Avenue si avvale della firma di Matteo Nunziati per una penthousedal sapore italiano con invidiabile vista Parco. Non un parco qualunque ma il celebrato Park Avenue, protagonista di film e serie televisive, è capace da solo di evocare suggestioni e ricordi indimenticabili nell'immaginario collettivo.- La torre di Rafael Viñoly disegna lo skyline di Manhattan con i suoi 426 metri d'altezza, affermandosi come uno dei grattacieli “iconic” più alti del mondo. La sobria e discreta eleganza tutta milanese di Matteo Nunziati è stata scelta per firmare gli interni di una penthouse esclusiva del 432 Park Avenue New York, che con i suoi 426 metri d'altezza è uno dei grattacieli residenziali più alti del mondo. L'attico di 800 metri quadrati si differenzia per il suo stile essenziale e pulito, che sembra pervadere tutto il progetto d'interior.Seguici su https://one.listonegiordano.com/