British food company
POPULARITY
VIDEO: Pierina Morosini ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Rnj0rXeoC1E&list=PLolpIV2TSebVM7CoAHtiTvbPX4t2opTUUTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8103BEATA PIERINA MOROSINI, MARTIRE DELLA PUREZZA COME SANTA MARIA GORETTIPrimogenita di nove figli, a 16 anni partecipa a Roma alla beatificazione di Santa Maria Goretti e dieci anni dopo un giovane tenta di violentarla, ma respinto la uccide (VIDEO: Pierina Morosini)di Gianpiero Pettiti ed Emilia Flocchini Pierina Morosini nasce il 7 gennaio 1931 a Fiobbio di Albino, nella bergamasca; viene battezzata il giorno seguente, coi nomi di Pierina Eugenia. È la primogenita di una famiglia di nove figli. Suo padre, Rocco Morosini, rimane invalido e guadagna qualcosa facendo il guardiano notturno in uno stabilimento. Sua madre, Sara Noris, invece bada, oltre che ai figli propri, anche a quelli degli altri, solo in cambio del pane con cui riempire la bocca della sua nidiata.Con simili premesse Pierina cresce, imparando da subito ad archiviare i sogni senza troppi rimpianti: deve rinunciare a studiare ed a diplomarsi maestra, anche se ne avrebbe i numeri; deve rinunciare a entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, anche se tutti trovano che la sua vocazione sia solida e ben fondata; deve rinunciare anche al sogno missionario, il cui solo pensiero le fa battere il cuore come se fosse il primo amore.Il 18 marzo 1946, poco più che quindicenne, fu assunta nel Cotonificio Honegger di Albino, un'azienda di circa 1300 dipendenti. Qui cominciò a lavorare prima come addetta alle pulizie del reparto e dei telai, poi come apprendista e aiutante delle altre operaie, infine divenne operatrice ai telai. Questo stipendio è l'unica entrata fissa su cui può contare la sua famiglia. Per il primo turno deve svegliarsi alle quattro del mattino, ma invariabilmente trova ancora il tempo di prendere un "pezzo" di Messa e soprattutto di fare la Comunione, che l'accompagnerà per tutto il giorno. Pierina prega lungo la strada, prega quando è al telaio, prega quando riesce a scappare per qualche minuto in chiesa. Durante un ricovero ospedaliero dovuto a un incidente sul lavoro, conobbe padre Luciano Mologni, del Convento dei frati minori Cappuccini di Albino, che sarebbe diventato il suo padre spirituale. Pierina viene nominata dirigente parrocchiale di Azione Cattolica ed è attivissima in parrocchia, il suo specifico campo di apostolato. Trova, così, in famiglia, il convento cui ha dovuto rinunciare; nella fabbrica, la scuola in cui aveva sperato di insegnare; nella sua parrocchia, la missione in cui aveva sognato di andare.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANOSi dà un regolamento di vita e soprattutto traccia per se stessa alcuni propositi che, nella loro semplicità, danno la misura di quest'anima innamorata di Dio. Tra le altre cose, si propone di «tener la pace in famiglia», di «mostrarsi sempre allegra» e di «cercare di non sapere le cose altrui». Tra i suoi appunti spicca una frase in cui è condensata tutta la sua vita: «il mio amore, un Dio Crocifisso; la mia forza, la Santa Comunione; l'ora preferita, quella della Messa; la mia divisa, essere un nulla; la mia meta, il cielo». In questo periodo manifestò alla mamma il desiderio di farsi suora ma venne distolta da questo proposito in quanto il suo lavoro e la sua presenza erano necessari alla famiglia.Nel 1947 è a Roma, per la beatificazione di Maria Goretti, la piccola martire delle Paludi Pontine, che su indicazione di papa Pio XII venne proposta come modello di virtù cristiane per le nuove generazioni. Alla nuova beata e futura santa Pierina "ruba" il segreto che l'ha portata sugli altari, lasciandolo maturare lentamente in lei. L'8 dicembre, festa dell'Immacolata, professò i voti privati di castità, povertà e obbedienza. Nel 1948 approfondì il suo impegno spirituale e il suo servizio alla Chiesa. S'iscrisse all'Apostolato della Riparazione e alle Figlie di Maria. Indossò lo scapolare carmelitano e aderì al Terz'Ordine francescano. Nel 1950 provò ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, ma anche questa volta ricevette un fermo diniego. Continuò senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia; diventò zelatrice dell'Opera San Gregorio Barbarigo che aiuta il seminario diocesano di Bergamo.IL MARTIRIODieci anni dopo la beatificazione di Maria Goretti confida ad uno dei suoi fratelli: «Piuttosto che commettere un peccato mi lascio ammazzare». Che questo non sia solo un pio desiderio lo dimostra appena un mese dopo aver pronunciato questa frase. Pierina, nella freschezza dei suoi 26 anni, anche se volutamente vestita in modo dimesso, non può nascondere la sua avvenenza, che accende insani desideri in una mente malata.Il 4 aprile 1957, pochi minuti prima delle 15, Pierina è di ritorno dal suo turno di lavoro in fabbrica. Lungo i sentieri solitari del monte Misna, viene assalita dal violentatore nel castagneto che abitualmente, due volte al giorno, attraversa da undici anni per recarsi al lavoro. È inutile il suo tentativo di fuga, perché l'uomo le fracassa il cranio a colpi di pietra. Trasportata in ospedale a Bergamo, vi muore due giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza.È fin troppo facile, per la gente, vedere in lei una nuova Maria Goretti; ed è infatti proprio la sua gente ad impedire che Pierina resti a lungo sottoterra e che il suo omicidio venga semplicemente archiviato come un pur tragico fatto di cronaca nera.Così, mentre la giustizia umana compie il suo corso nei confronti del giovane di Albino individuato come l'omicida, la Chiesa comincia invece ad interessarsi di lei. Il vescovo di Bergamo, monsignor Clemente Gaddi, l'8 dicembre 1975 avvia l'iter per la causa di beatificazione. [...] Il 3 luglio 1987 il Papa san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui l'uccisione di Pierina Morosini era da considerare un autentico martirio. Lo stesso Pontefice ha celebrato la sua beatificazione il 4 ottobre 1987, durante l'assemblea del Sinodo dei Vescovi dedicata al tema «Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo», proponendola come autentica icona di un laicato maturo e coerente, anche a costo della vita.Nella diocesi di Bergamo la memoria liturgica della Beata Pierina Morosini si celebra il 6 maggio, un mese dopo la sua nascita al Cielo, perché il 6 aprile può corrispondere ai giorni della Settimana Santa o dell'Ottava di Pasqua.Il 10 aprile 1983 i resti mortali di Pierina erano stati traslati dal cimitero di Fiobbio alla chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio di Padova, e posti in un sarcofago di marmo bianco, situato vicino al banco dove solitamente lei s'inginocchiava a pregare. Dopo la beatificazione, sono stati collocati sotto l'altare maggiore della chiesa di Sant'Antonio di Padova a Fiobbio.Nota di BastaBugie: negli scritti di Pierina si trovano il prezioso "Piccolo regolamento quotidiano" e "I sette propositi". Eccoli qui riportati.I SETTE PROPOSITI1) Mi sforzerò di tenere la pace nella famiglia.2) Quando la stanchezza m'avrà vinta, mi mostrerò sempre allegra.3) Avrò sommo rispetto verso la mamma, la obbedirò e non risponderò sgarbatamente.4) Non prenderò nessuna golosità.5) Durante la giornata mi terrò alla presenza di Dio, farò Comunioni spirituali e reciterò giaculatorie.6) Non cercherò di sapere cose altrui.7) Non dirò mai parola in mia lode e procurerò di star nascosta agli occhi degli uomini.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANO1) Mi alzerò per tempo, senza poltrire e, vestendomi modestamente, offrirò la mia giornata a Gesù per le mani di Maria SS.2) Preghiere del mattino - Santa Messa e - possibilmente, Comunione quotidiana.3) Meditazione di almeno 15 minuti raccoglimento, amore, propositi pratici per il giorno.4) Tornata a casa, attenderò con la massima fedeltà e serenità alle mie faccende domestiche e al mio lavoro.5) Al suono di ogni ora penserò a Gesù e a Maria con una giaculatoria o uno sguardo d'amore.6) Ogni mia azione la farò in unione con Maria; e nelle contrarietà mi abbandonerò, come una bambina sul suo Cuore materno, invocando il suo aiuto e quello del mio caro Angelo custode.7) Dirò il S. Rosario o almeno una corona, secondo le mie possibilità.8) Ogni giorno mi sforzerò di offrire a Maria Santissima qualche "fiore" profumato e nascosto una mortificazione di lingua, di occhi, di gola, soprattutto di volontà.9) Non mi metterò mai a tavola senza aver fatto una piccola preghiera, né mai mi alzerò senza aver compiuto una mortificazione di gola.10) Mi sforzerò di sorridere a tutti e di cedere, con amabilità, al giudizio degli altri, specialmente dei miei genitori e superiori.11) Curerò sommamente la modestia nel vestito, nello star seduta e nel camminare; con nessuno mi permetterò leggerezze di parole o di mani.12) Prima di coricarmi, secondo le possibilità, farò un po' di lettura spirituale e scriverò il resoconto dell'esame di coscienza; quindi, recitata la preghiera della sera mi addormenterò pensando alla Comunione dell'indomani o a qualche buona cosa.N.D. Tutto questo mi propongo di metterlo in pratica fedelmente, con amore e gioia, ma senza eccessive preoccupazioni; pronta ad omettere qualche devozione o ad interromperla, quando l'ubbidienza ai superiori o ai miei doveri lo richiede, sicura che la Madonna preferisce da me, sua piccola schiava d'amore, l'offerta del mio cuore e della mia volontà in tutte le circostanze della vita.
AJ's got her hands full with some seriously exciting projects so can't jump into the presenting seat for a couple of weeks, but the foodie chat doesn't stop!
Omelia della s. Messa del 25 Novembre 2024, Memoria di s. Caterina di Alessandria, Vergine e Martire, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.
✨puoi guardare il mondo con occhi puri ✨Lezione numero 263 del libro Un corso in Miracoli.lascia che l'esercizio sia semplicemente un inizio… e lascia che ti venga mostrato come proseguire, senza giudizio e senza aspettativa.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per conoscere sè stessi e arrivare alla fonte della Vita.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
Commento al Vangelo di domenica 8 settembre 2024 #Vangelodelladomenica Mc 7,31-37 #vangelodiperiferia #08settembre2024 #Cmv
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:“Questo popolo mi onora con le labbra,ma il suo cuore è lontano da me.Invano mi rendono culto,insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».Commento di Don Fede (Pucci), sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Food allergies affect millions of people, and when food providers get it wrong, we know the consequences can be catastrophic. The Food Standards Agency says around 6% of adults have a clinically confirmed food allergy, that is around 2.4 million people, and that figure only covers the UK. Ensuring mistakes are not made in labelling or use of ingredients is, of course, a matter of safety for the consumer, but a mistake can also have a devastating impact on those working in the food industry. None of this is designed to create a culture of fear, but merely to highlight just how serious this topic is. In this episode of the podcast, recorded live at Food Matters Live held in Ascot in April 2024, we look at the risks, the rules, and the opportunities (yes, there are some) when it comes to the relationship between allergens and food. Is your company fully up to date on the latest regulations? Are your processes as safe as they could be? And could small changes help you increase your customer base? Our expert panel offer their experience and insights in this vital area, and offer answer to some of those crucial questions. Guests: Rob Easton, Head of Environmental Health, Shield Safety Caroline Benjamin, Founder, Food Allergy Aware Mitch Lee, Head of Sales, Purezza & La Fauxmagerie Natascha Gaut, Director, Regulatory, Compliance and Investigations, DWF Law LLP Ryan Panchoo, Founder, Borough 22 Doughnuts
Cinquantasette anni fa, con la Legge di Purezza i produttori italiani hanno fissato i parametri che, ancora oggi, permettono alla nostra pasta di essere la migliore al mondo, determinando gli standard qualitativi e i criteri ai quali ci si deve attenere per la loro produzione: l'obbligo di impiegare esclusivamente grano duro nel rispetto di precisi parametri analitici, quali umidità, proteine ed acidità e definendo puntualmente le denominazioni di vendita del prodotto, in base a precisi parametri di riferimento. Oggi i pastai di Unione Italiana Food rinnovano l'impegno per la qualità e la trasparenza adottando un Disciplinare per la autoregolamentazione dei claim volontari utilizzati nella comunicazione pubblicitaria della pasta: un percorso volontario con cui i produttori italiani di pasta si impegnano a fornire al consumatore informazioni sempre più chiare.
Audio, ita_t_rav_2024-03-30_lesson_bs-shamati-231-taarat-kli_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2
Video, ita_t_rav_2024-03-30_lesson_bs-shamati-231-taarat-kli_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2
Simbolo del potere e del lusso, ma anche della purezza, le perle vantano una ricchezza di riferimenti simbolici e di significati che le rendono uniche rispetto alle altre pietre preziose - spiega Maria Giuseppina Muzzarelli, autrice con Luca Molà e Giorgio Riello del libro “Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti” (Il Mulino, 344 p., € 45,00).RECENSIONI“Le Venezie di Marco Polo. Storia di un mercante e delle sue città” di Ermanno Orlando(Il Mulino, 344 p., € 20,00)“La materia del mondo. Una storia delle civiltà in sei elementi” di Ed Conway(Marsilio, 448 p., € 20,00)“Tra la terra e il cielo” di Peter Frankopan(Mondadori, 780 p., € 35,00)“Cose spiegate bene. A Natale tutti insieme” a cura di Nicola Sofri(Il Post Iperborea, 224 p., € 19,00)IL CONFETTINO“Quel Natale in cui ero grande” di Nicoletta Asnicar(Edizioni Clichy, 32 p., € 32,00)“Il favoloso Natale di Jim” di Emma Thompson(Emme edizioni, 80 p., e 18,00)“Il Natale di Pettson” di Sven Nordqvist(Camelozampa, 32 p., € 20,00)
Omelia della s. Messa dell'8 Dicembre 2023, Solennità dell'Immacolata Concezione, tenuta da p. Emmanuel M. D'Aulerio, FI.
In questo episodio ci ricolleghiamo a precedenti ragionamenti sull'estensione pseudo-scientifica delle teorie darwiniane ai rapporti tra i popoli e le persone nello stesso popolo. La lezione cerca di ricostruire il percorso logico attraverso il quale ben prima degli anni '30 - durante i quali la violenza si scatena in modo clamoroso - la convinzione dell'esistenza di una gerarchia razziale all'interno della specie umana giustificasse un atteggiamento predatorio tale da escludere ogni sentimento di compassione e umanità, considerarti al tempo un cedimento ingenuo, insensato e pericoloso. Una volta chiariti tali meccanismi psicologici passiamo in rassegna la variegata fenomenologia del razzismo nei suoi aspetti più diversi: dal mito del volk tedesco, colto nella sua essenza dal compositore tardoromantico Wagner, al suprematismo bianco statunitense, che alimenta le due stagioni storiche del Ku Klux Klan, per passare all'antropologia criminale di Cesare Lombroso e chiudere sulle campagne di sterilizzazione e di eutanasia del nazismo hitleriano. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Una breve meditazione guidata per guarire dall'interno. Convoglia la tua energia positiva per far crescere un fiore di purezza all'interno del tuo corpo e nutri la tua mente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Join host AJ Sharp and guest presenter Colin Mordi from Food Sauce Media on an episode of Food Rebels that celebrates the upleveling your of plant-based cuisine. In this enticing instalment, AJ and Colin are joined by two brilliant guests, Mitch Lee from Purezza and Karen Prado from Chimi Love, who are revolutionising the food industry with their exceptional creations. Mitch Lee, a vegan chef and head of sales at Purezza shares the secrets behind their plant-based pizzas that have been so popular. Discover the magic of their vegan mozzarella and stracciatella, which have redefined the possibilities of dairy-free cheese, making them a hit even among non-vegans. Karen Prado, the visionary force behind Chimi Love, introduces us to her vibrant range of Chimi Churri flavours inspired by Colombian cuisine. Prepare to be amazed as she showcases how her versatile and mouthwatering creations can elevate any dish, proving that they're not just good with meat.
VIDEO: Descrizione in minuscolo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ADZQvN3BitkTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5253SANTA MARIA GORETTI FU DEFINITA DA PAPA PIO XII ''LA PICCOLA E DOLCE MARTIRE DELLA PUREZZA'' di Giovanni AlbertiÈ come un'antologia di virtù, ricca di insegnamenti oggi dimenticati dal mondo e perfino derisi, la vita eroica di santa Maria Goretti (1890-1902), «la piccola e dolce martire della purezza», come la chiamò Pio XII nel canonizzarla, che preferì la morte terrena anziché peccare con colui che divenne il suo carnefice. Seconda dei sei figli di Assunta Carlini e Luigi, due umili braccianti, era nata il 16 ottobre nel piccolo comune marchigiano di Corinaldo, ricevendo il Battesimo a 24 ore dalla nascita. I suoi genitori avevano una grande fede e, come dirà la madre, si curarono di dare ai figli un'educazione «perché crescessero buoni cristiani». Marietta, com'era chiamata, ricevette la Cresima a meno di sei anni e nell'ottobre 1897 si trasferì con la famiglia a Paliano, nel Lazio, dove i genitori, accettando la proposta del proprietario terriero e senatore Giacinto Scelsi, lavorarono come mezzadri al fianco di Giovanni Serenelli e del giovane figlio Alessandro, orfano della madre.Nel 1899 lei e i familiari furono costretti a trasferirsi di nuovo e, insieme ai Serenelli, si accasarono nella cascina di un conte alle Ferriere di Conca, nel mezzo delle paludi pontine, ancora non bonificate. Da quelle parti la malaria era micidiale e appena un anno dopo si portò via il padre della santa, segnando un vero dramma familiare per i Goretti. Mamma Assunta, rimasta sola ad allevare i sei figli, dovette sostituire il marito nel lavoro dei campi, mentre Marietta si dedicò alle faccende di casa. Fu proprio lei, pur affranta dal dolore, a fortificare la madre con la sua fiducia nella Provvidenza: «Mamma, non ti preoccupare, Dio non ci abbandonerà». Dio lo cercava e lo trovava nel quotidiano. Si alzava di buon mattino prima degli altri, diceva le orazioni, sistemava il pollaio, preparava la colazione, svegliava i fratellini, li aiutava a prepararsi per la giornata e li faceva pregare.Nutriva un amore filiale per la Madonna e alla sera, dopo una giornata di fatiche, si inginocchiava insieme ai fratellini per recitare il Rosario, «che le era indispensabile come l'aria che respirava», come testimonierà la mamma, alla quale i vicini dicevano spesso: «Che angelo di figlia avete!». Marietta non sapeva leggere ma aveva un grande desiderio di imparare «la dottrina» per poter fare in anticipo la Prima Comunione, che allora si riceveva abitualmente solo dopo il 12° anno di età. Moltiplicò i sacrifici per andare al catechismo, che poi insegnava con entusiasmo in famiglia, e il 16 giugno 1901 ricevette per la prima volta Gesù Eucaristico. Fu allora che maturò il proposito di morire piuttosto che commettere peccati, un fatto comune ad altri giovanissimi santi, come per esempio Domenico Savio. La Messa domenicale era per lei la gioia più grande e nulla le impediva di partecipare, né gli undici chilometri di distanza, percorsi a piedi, né le intemperie.DIO NON VUOLE, SE FAI QUESTO VAI ALL'INFERNO!Approfittando della mancanza del padre, i Serenelli rivelarono il loro lato peggiore. L'anziano Giovanni insidiò, invano, Assunta («osò farmi delle proposte infami») e lasciò spesso affamati i Goretti. Il figlio Alessandro tentò più volte Marietta, che respinse sempre i suoi approcci, desiderando rimanere casta. Il 5 luglio 1902 Alessandro, allora ventenne, trascinò con forza la piccola dentro la cucina, ma si sentì dire: «No, no, Dio non vuole, se fai questo vai all'inferno!». Accecato dall'ira, la colpì ripetutamente con un punteruolo, infliggendole 14 ferite. Durante i disperati tentativi di cura all'ospedale Marietta invocò di continuo la Vergine e rimase lucida e serena, nonostante i dolori atroci. Il 6 luglio le fu messa al collo una medaglia, che sanciva la sua iscrizione alle Figlie di Maria, e i presenti videro il suo volto illuminarsi. Il sacerdote le chiese infine se perdonava Serenelli: «Sì, per amore di Gesù lo perdono, e voglio che venga con me in Paradiso». Alle 15:43 di quello stesso giorno, quando aveva 11 anni e 8 mesi, la vergine e martire Maria Goretti fece il suo ingresso nella gloria eterna.Le grazie della sua santità si manifestarono presto. Serenelli passò 27 anni in carcere, ma già nel 1906 vide in sogno la santa nell'atto di offrirgli dei gigli. Dopo essere uscito di prigione chiese perdono in ginocchio ad Assunta, lavorò come ortolano dai Cappuccini e il 24 giugno 1950 fu presente alla canonizzazione di Maria: la folla di fedeli fu tale che per la prima volta la funzione religiosa si svolse in piazza San Pietro. Assunta, ormai anziana, assistette all'evento da una finestra del Palazzo Apostolico, diventando la prima mamma della storia a sentire proclamata la santità della figlia. Una figlia che la Provvidenza ha posto come lampada per far risplendere la luce di Cristo, prima che le virtù cristiane da lei fedelmente incarnate - dalla castità all'obbedienza ai genitori, dal sacrificio allo sguardo ai beni celesti - fossero sottoposte al disprezzo dei movimenti femministi e sessantottini, noncuranti dell'eternità. A cui invece guardò con gratitudine Serenelli.LA MIA LUCE, LA MIA PROTETTRICEL'omicida convertito così scrisse nel suo testamento spirituale: «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai [...]. Maria Goretti, ora santa, fu l'angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore. [...] Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. [...] Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita. Pace e bene!».
S06E39_In Purezza by Arcadio Baracchi - Iacopo Fallani - Federico Bistarini
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Francesca Sarah Toich.Nel mondo seriale, l'universo teen è ormai decisamente centrale: produzioni infinite, infiniti modi di mettere in scena storie giovanili. Ma quello che affiora è anche un nuovo modello di adolescenza, a metà tra nevrosi, perdizione, ansia di diventare - o essere già - adulti. Fino alla sua sublimazione metaforica: l'emergere di superpoteri, parallelismo degli incontrollabili impulsi della pubertà; o l'intreccio tra la paura di crescere e le dinamiche dell'horror.Ne parliamo discutendo di tante serie: dai classici Dawson's Creek e Beverly Hills 90210 fino alle più recenti Sex Education, Euphoria, Cruel Summer, The Politician, Mercoledì. E poi I'm not okay with this, Stranger Things, The End of the F***ing World, e una serie che in Italia meriterebbe la riscoperta: Friday Night Lights.“Temi” è il format del podcast di Mondoserie che esplora le trasformazioni dell'immaginario seriale televisivo nel tempo, attraverso più serie e show. Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcastCollegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/https://twitter.com/mondoserie_ithttps://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQhttps://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Ambedue, a seconda. Ma una volta che lo sai è facile. Io sono Gianpiero Kesten, per gli amici Jam. Mi trovi ogni giorno in onda su Radio Popolare e in podcast su Cose Molto Umane. —
Purezza, buon senso, spirito critico, libertà, trasparenza, spiritualità… di chi parlo!?? ma di quei kattivoni dei russi. Nessun paradosso, solo esperienza personale e approfondimenti tra chi li conosce personalmente. Questo podcast è ispirato dall'articolo sul mio blog: https://silviapedri.com/2023/02/russi-questi-cattivoni-dal-mio-espistolario-privato/ *** Artista, al servizio dell'Ordine Divino, in Verità e Bellezza. Strumenti evolutivi esclusivi per creare insieme un Nuovo Mondo. Politica interna ed estera. https://silviapedri.com . Iscriviti ora anche tu al mio canale Telegram: https://t.me/SilviaPedri9 ☀️☀️
Filippo Rosato è l'executive chef e socio di Purezza, un gruppo di pizzerie nel Regno Unito fondate su un'alimentazione completamente vegana."Plant-pioneer" è il termine utilizzato nella loro comunicazione, in quanto sono state tra le prime pizzerie a livello europeo a introdurre un concetto del genere, e il primo brand in tutto il Regno Unito: parliamo ormai di una piccola catena che conta cinque ristoranti.In questa puntata scopriamo le origini di Filippo, che dalla piccola cittadina di Sessa Aurunca, nel casertano, è arrivato a Brighton, dove è iniziato il suo percorso di pizza chef e la sua avventura con Purezza. Parliamo di alimentazione alternativa, sviluppo di business e opportunità per italiani all'estero. Ma, soprattutto, entriamo nel fantastico mondo delle farciture e delle ricette a base esclusivamente vegetale.Sempre per amore della pizzaSostienici su BUY ME A COFFEE per contenuti esclusivi ed episodi in anteprimaClicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram! - pillole extra e anticipazioniClicca qui per partecipare alla chat: incontra altri appassionati di pizza e di podcast con cui scambiare opinioni.Il nostro profilo InstagramIl nostro profilo TikTokIl libro di Filippo sulle ricette vegane di PurezzaPuoi acquistare le magliette del podcast sul nostro store Etsy.La nostra attrezzatura:Microfono Simon/Peppe: Samson Q2UMicrofono ospiti: Maranz MPM-1000Registratore portatile: Zoom H1nMixer: Zoom Podtrack P4Filtro antipop: NeewerCuffie Simon: Behringer BH470Cuffie Peppe: Sony MDR-ZX110Partecipiamo al programma di Affiliazione Amazon.Acquistando tramite questi link sostieni il podcast con una piccola commissione.Grazie di averci ascoltato! :)Support the show
Per le letture quotidiane e il testo https://italianoconletteratura.substack.com
Alessandro Serenelli (1882-1970) all'età di vent'anni uccise Maria Goretti (1890-1902) dopo avere tentato invano di abusarne. Nel raccontare la sua storia di peccato e conversione, il cardinale Angelo Comastri si sofferma sul tema, al giorno d'oggi molto trascurato, della purezza e della sua importanza. https://podcast.donAngeloComastri.it
La prima condizione necessaria per ricevere l'Eucaristia è lo stato di grazia. Un episodio accaduto in Francia nel 1871 ce lo ricorda
Find out what we've been up to this week, the vegan restaurants we've visited (including Purezza and Plant Hustler) and the food we've been cooking! We also discuss the fact that free-range eggs are no longer available in the UK and The Humane League's legal challenge against DEFRA for cruel breeding practices. And… the moment you've been waiting for! We review a whole load of vegan Easter eggs from Hotel Chocolat, Wicked Kitchen, NOMO, Doisy and Dam – find out which ones are worth shopping for this Easter! Don't forget to send your questions to simplyvegan@anthem.co.uk. Coming up on Thursday: Holly chats with industry expert Michelle Feeney about all things beauty-related. Music by Purple Planet.
Le gioie dell'innocenza e della purezza...Per una lettura personalizzata dei registri akashici:https://www.spazioazzurro.net/prodotto/lettura-registri-akashiciDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-spa-dell-anima--4291391/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6835OMELIA II DOM. QUARESIMA - ANNO C (Lc 9,28b-36)La seconda domenica di Quaresima ci presenta, nel Vangelo, l'episodio della Trasfigurazione. La Trasfigurazione è stata una manifestazione della Divinità di Gesù e una anticipazione della gloria futura. Prima di salire il Calvario, Gesù sale il monte Tabor, per irrobustire la fede degli Apostoli e infondere coraggio nel portare la croce. Sul monte Tabor Gesù discute con Mosè ed Elia sulla sua prossima morte di Croce che avrebbe subìto a Gerusalemme. L'Alleanza con Abramo fu fatta con il sacrificio degli animali; la Nuova ed Eterna Alleanza si realizzò invece con il Sacrificio del Figlio di Dio, Gesù, morto in Croce e risorto per la nostra salvezza. Si udì una voce dal Cielo, la voce del Padre che disse: «Questi è il Figlio mio, l'eletto, ascoltatelo!» (Lc 9,35). Questo episodio ci offre diversi insegnamenti.Prima di tutto ci insegna la necessità della croce. La gloria passa per la croce, chi vuole entrare nella gloria deve salire anche lui il Calvario dietro a Gesù. L'apostolo Paolo, nella seconda lettura, ci dice che «molti si comportano da nemici della croce di Cristo» (Fil 3,18). Tutti vogliono andare in Paradiso, ma pochi sono quelli disposti a portare la croce sulle loro spalle. Tutti vogliono arrivare alla Risurrezione senza passare per il mistero della Crocifissione. Anche Pietro preferiva starsene sul monte Tabor; ma, come si legge nel Vangelo, «non sapeva quello che diceva» (Lc 9,33).Il secondo insegnamento riguarda la necessità della preghiera. Anche noi dobbiamo fare esperienza della Trasfigurazione. Anche noi dobbiamo salire il monte Tabor con Gesù e questo lo facciamo con la preghiera. Come Gesù volle irrobustire la fede degli Apostoli, così vuole irrobustire anche la nostra fede e fortificarci nel portare la croce attraverso le gioie e le consolazioni che ci vengono dalla preghiera.Gesù salì sul monte a pregare. Impariamo da questo quanto sia importante la preghiera. Non se ne può fare a meno. La preghiera è la cosa più importante e i monasteri e le case di contemplazione possono essere considerati come le sorgenti nascoste che danno vita a tutta la Chiesa. Il beato Luigi Stepinac, arcivescovo di Zagabria nel XX secolo, aveva in così grande considerazione la vita contemplativa che appena divenne vescovo volle in diocesi un monastero di clausura, ben sapendo quanto sia importante avere delle anime oranti che attirino la grazia sul mondo intero. I contemplativi sono i più grandi benefattori dell'umanità.Un altro insegnamento riguarda la gloria futura. Anche il nostro corpo risorgerà e sarà glorificato ad immagine del corpo glorioso di Gesù e dell'Immacolata Assunta in Cielo. San Paolo, nella seconda lettura, ci dice che Gesù Cristo «trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso» (Fil 3,21). Per questo motivo dobbiamo amare e praticare la virtù della purezza. Anche il nostro corpo è chiamato alla gloria del Paradiso, a condizione che serbiamo la purezza. Gesù nel Vangelo dice: beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Lo vedranno in Paradiso ma già su questa terra assaporano le gioie della Vita eterna. La purezza è già un anticipo della gloria futura. Dio alcune volte premia la purezza dei suoi servi con doni particolari. Pensiamo a San Pio da Pietrelcina: quanti lo avvicinavano avvertivano un profumo di Paradiso. E così altri Santi. Pensiamo alla beata Giacinta di Fatima: a distanza di tanti e tanti anni dalla sua morte il suo corpo è ancora incorrotto. Esempi del genere se ne potrebbero fare molti. La purezza è la presenza dell'Immacolata nel nostro cuore, è il profumo del suo candore.Eliminiamo dalle nostre case tutto ciò che offende una virtù così bella. Pensiamo a tanti programmi televisivi, a tante riviste indecenti. Le nostre case diventano come tante discariche nauseanti. San Luigi di Montfort terminava le sue innumerevoli missioni popolari con una cerimonia particolare: invitava tutti i fedeli a portare in piazza tutte le immagini indecenti che si trovavano nelle loro abitazioni e poi accendeva un grande fuoco distruggendole tutte ed esortando tutti a non tenerle mai in casa. Facciamo anche noi questa pulizia nelle nostre case!Infine, l'episodio della Trasfigurazione ci insegna ad ascoltare Gesù. Lui è il nostro Maestro, noi tutti gli dobbiamo ubbidienza. Gesù ci parla nel suo Vangelo, da questo deriva il dovere di leggerlo, di meditarlo; ci parla attraverso i suoi rappresentanti qui in terra: il Papa, i vescovi. Chi ascolta loro, ascolta Gesù. Da ciò deriva il dovere dell'obbedienza alla Chiesa che è Madre e Maestra, che ci insegna ciò che è secondo Dio e ciò che dobbiamo evitare.
https://istitutosoleluna.it/category/maestri/altri-maestri/sri-swami-vishwananda https://bhaktimarga.it/about/country-swami https://istitutosoleluna.it/hare-krishna-maha-mantra
https://istitutosoleluna.it/category/maestri/altri-maestri/sri-swami-vishwananda https://bhaktimarga.it/about/country-swami https://istitutosoleluna.it/hare-krishna-maha-mantra --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support
https://istitutosoleluna.it/category/maestri/altri-maestri/sri-swami-vishwananda https://bhaktimarga.it/about/country-swami https://istitutosoleluna.it/hare-krishna-maha-mantra --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support
https://istitutosoleluna.it/category/maestri/altri-maestri/sri-swami-vishwanandahttps://bhaktimarga.it/about/country-swamihttps://istitutosoleluna.it/hare-krishna-maha-mantra --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support
https://istitutosoleluna.it/category/maestri/altri-maestri/sri-swami-vishwanandahttps://bhaktimarga.it/about/country-swamihttps://istitutosoleluna.it/hare-krishna-maha-mantra --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support
14 febbraio, festa profanata da un romanticismo falsato e da una sessualità malvissuta. Come trasmettere la bellezza dell'amore ai giovani della nostra epoca? Scopri la proposta formativa di Fede & Cultura!https://www.fedecultura.com/?store-page=San-Valentino-collezione-p441244788https://www.fedecultura.com/?store-page=Progetto-Purezza-p100664216Iscriviti al nostro canale senza censura su Telegram ➜ https://t.me/fedecultura
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6871BEATA EUROSIA FABRIS, UNA MAMMA STRAORDINARIA A SERVIZIO DELLA FAMIGLIAPapa Pio XII disse: ''Bisogna far conoscere quest'anima bella, ad esempio delle famiglie di oggi!''di Antonio Borrelli ed Emilia FlocchiniEurosia Fabris nacque il 27 settembre 1866 a Quinto Vicentino, grosso Comune a otto chilometri da Vicenza. I suoi genitori, Luigi e Maria Fabris, la portarono al fonte battesimale della chiesa parrocchiale di Quinto Vicentino tre giorni dopo la nascita.Insieme ai sette figli si trasferirono, nel 1870, a Marola, sempre in provincia di Vicenza. Qui Rosina, come era chiamata in famiglia, frequentò solo le prime due classi elementari, perché poi dovette aiutare i genitori nei lavori dei campi. In quel tempo, in cui l'analfabetismo femminile superava il 75%, fu comunque una fortuna per lei poter imparare a leggere, scrivere e far di conto; la lettura fu la sua passione.Crebbe nel clima cristiano della famiglia, che ogni sera si riuniva per recitare il rosario. Condusse la sua adolescenza e giovinezza nella preghiera, nel lavoro, nella semplicità e nell'innocenza. Completò la sua formazione con la lettura di libri utili, in particolare studiando il catechismo e la «Storia Sacra». Insegnò il catechismo nella parrocchia di Marola alle fanciulle e in seguito insegnò nella sua casa l'arte del taglio e cucito alle giovani.IL MATRIMONIO COME GESTO DI CARITÀNel 1885, quando Rosina aveva 19 anni, accadde una disgrazia nella casa dei suoi vicini: una giovane sposa, Stella Fiorina Fattori, moriva di un male incurabile, lasciando vedovo Carlo Barban di 23 anni, con due figliolette, Chiara Angela e Italia, di 20 e 4 mesi. Assieme a loro vivevano il nonno Angelo anziano e ammalato e il fratello di Carlo ancora minorenne, Benedetto.La situazione colpì profondamente la giovane Rosina: quando le fu chiesto aiuto per le faccende domestiche, accettò ben volentieri, concentrando soprattutto le sue cure sulle piccole, bisognose di affetto. La sua opera, del tutto gratuita, continuò per tre mesi.Un giorno, Carlo Barban le presentò la sua proposta di matrimonio. Rosina prese tempo, pregò e si consigliò con i suoi parenti e con il parroco di Marola. Alla fine accettò, per poter accudire come una mamma le piccole orfane e adempiere quindi la volontà di Dio, cui tante volte aveva chiesto di manifestarsi.Il matrimonio venne celebrato il 5 maggio 1886 nella loro chiesa parrocchiale di Marola, situata nella frazione di Torri di Quartesolo; tutti lo considerarono uno squisito gesto di carità.Entrando nella famiglia Barban, Eurosia Fabris era cosciente che non andava a "fare la signora". Il marito Carlo possedeva dei buoni e produttivi campi, ma suo padre Angelo si era lasciato truffare, lasciando il figlio in una pesante situazione debitoria.Rosina aveva capito il valore della povertà: considerava che anche Gesù era stato povero, eppure era il padrone del mondo. Amava che la casa fosse pulita e in ordine, ma si percepiva che si trattava di una povertà dignitosa. Pur vivendo in tempi di una forte crisi economica e sociale, ma Eurosia confidò sempre nell'aiuto di Dio.UNA FAMIGLIA NUMEROSAIntanto la sua famiglia aumentava: perse i primi due bambini, ma cercò conforto recandosi in pellegrinaggio al santuario della Madonna di Monte Berico. Là, mentre pregava, ebbe la certezza che Dio la voleva madre di molti figli, di cui tre sacerdoti.Ne ebbe quindi altri sette, cui si aggiunsero, nel 1917, altri tre orfani di una nipote, Sabina, morta mentre il marito era al fronte nella prima guerra mondiale. Nessuno dei parenti voleva occuparsene, ma Eurosia e Carlo non ebbero tentennamenti e li accettarono in casa.Al marito, preoccupato di come si poteva andare avanti, lei rispondeva: «Coraggio Carlo, pensiamo che il Signore ci vede e ci ama; penserà lui a toglierci dalle necessità; ci soccorrerà di certo, almeno per i nostri bambini, egli che ama tanto l'innocenza».Oltre a questo, spesso faceva da balia a bambini le cui madri non potevano allattarli; a volte si trovava con tre bambini contemporaneamente. Distribuiva ai più poveri, latte, uova, minestra, che portava personalmente di nascosto; si può dire che se lo togliesse di bocca per donarlo.In effetti Eurosia visse nei primi decenni del Novecento, che furono caratterizzati da una forte crisi economica, da tanta povertà, con l'emigrazione e con le conseguenze della guerra del 1915-18. Il denaro era scarso e le famiglie bisognose numerose; non esisteva ancora la Previdenza Sociale.Dal canto suo, faceva quello che poteva, non con i soldi che mancavano, ma con i prodotti dell'orto e del pollaio. Persuase spesso il marito ad alloggiare i pastori o i pellegrini di passaggio: quasi ogni notte, nel fienile o nella stalla, c'erano persone che dormivano e, alle quali forniva anche la cena.Una volta, dopo aver accolto una famiglia di pastori, si attivò per aiutare una donna, che aveva partorito un bambino nella stalla. I coniugi Barban accolsero quella famiglia per tre giorni nella loro casa.I FIGLI DI MAMMA ROSADella numerosa famiglia, tra figli suoi e adottati, due, come già detto, morirono in tenera età. I primi tre maschi, Giuseppe, Secondo e Matteo Angelo, scelsero il sacerdozio: i primi due divennero preti diocesani, il terzo francescano, con il nome di padre Bernardino.Carlo fu contento di lasciar andare Secondo, ma per Giuseppe fu inizialmente contrario: voleva che restasse a dare una mano in famiglia lavorando i campi. Non avendo denaro per la retta, i ragazzi da principio frequentarono il ginnasio da esterni.Tutte le mattine mamma Rosa, come ormai la chiamavano tutti, si svegliava presto, per preparare la colazione ai due figli, che poi si recavano a piedi da Marola al Seminario di Vicenza; poi usciva per assistere alla Messa. Al ritorno preparava la colazione per tutti gli altri, che si erano svegliati nel frattempo. Oltre alle faccende domestiche, dedicava il resto del tempo libero al lavoro di sarta fino a tarda sera, per contribuire al vacillante bilancio familiare.Chiara Angela, la prima figlia di primo letto di Carlo, entrò fra le Suore della Misericordia di Verona chiamandosi suor Teofania. L'ultimo nato, Mansueto, entrò in seminario, ma morì di meningite a quattordici anni, mentre frequentava la terza ginnasio. Uno dei tre figli della nipote, Mansueto, non volle distaccarsi da Eurosia dopo che il padre era tornato dalla guerra; divenne poi fra Giorgio.Gli altri sei figli, compresi quelli temporaneamente accolti in casa, scelsero la via del matrimonio. A tutti mamma Rosa insegnò a cercare senza sosta la volontà di Dio, se volevano salvarsi l'anima.Il legame col francescanesimo da parte di Eurosia non si limitò all'appartenenza dei figli diventati frati: lei stessa, con il figlio Sante Luigi, entrò a far parte della fraternità del Terz'Ordine che si era formata nella sua parrocchia.Fu sempre fedele alle riunioni, ma anche agli impegni di preghiera che i terziari portano avanti ancora oggi. Imparò a vivere in senso francescano anche la povertà che la circondava, come ha attestato la figlia Italia: «Mi pare che se fossi ricca non sarei contenta come sono adesso», le disse un giorno, aggiungendo: «Anche Gesù è stato povero, ed era il Padrone del mondo».MODESTIA, PREGHIERA E MORTIFICAZIONIA casa, poi, aprì una scuola di cucito, totalmente gratuita, che ospitava dalle otto alle quindici ragazze. Insieme alle tecniche di sartoria - gli abiti da sposa erano le sue creazioni migliori - insegnava loro come formare famiglie autenticamente cristiane e, intanto, conservare la virtù della purezza. Per questo motivo, non accettava di confezionare abiti che non fossero sobri come quelli che lei stessa indossava.Oltre alle mortificazioni volontarie, che offriva specialmente per i peccatori, cercava di sopportare il mal di denti e il mal di testa, che spesso la colpivano. La sua preghiera era particolare per i sacerdoti, non solo per i suoi figli, e per il Papa.Sopportava con pazienza, infine, i malumori del marito, cui dava del "voi" per rispetto, e le chiacchiere delle donne del vicinato.Carlo Barban morì il 31 maggio 1930, preparato e assistito dall'affetto della moglie. Lei, dopo qualche tempo, riferì al figlio don Giuseppe: «Sì, stamattina nella Santa Comunione, Gesù mi ha detto che morrò tra 19 mesi...».A partire dall'autunno 1931, in effetti, cominciò ad avvertire i primi sintomi di una poliartrite, che la bloccò a letto. Senza mai lamentarsi, si preparava serenamente al trapasso: «Se durante la vita si è fatto sempre il proprio dovere, la morte non fa proprio niente paura», commentava spesso.Ai primi di gennaio 1932 una polmonite aggravò le sue condizioni e ricevette l'Unzione degli Infermi. Don Giuseppe, intanto, ottenne la facoltà di celebrare la Messa in camera della madre, che si andava spegnendo.Nelle ultime ore di vita poté rivedere i figli e parecchi dei nipoti, cui diede la sua benedizione generale e consigli particolari. Infine si alzò di scatto sul letto e, sebbene con voce affannosa, ripeté: «Mio Dio, vi amo sopra ogni cosa!». Spirò alle 21.30 dell'8 gennaio 1932, poco dopo che le fu udito dire: «Nelle tue mani, Signore, raccomando l'anima mia».
A brand-new year and maybe a brand-new start and if you are new to veganism or still on your transitioning journey from dairy to soya, then welcome as we have some ideas for you, sit tight, you can totally do this! We have the best people possible to help you on your vegan journey Rob Trounce from Purezza and Sean O'Callaghan the man behind Fat Gay Vegan. This episode is packed with some great tips and tricks to help our listeners and you with any worries or advice that you need.
A brand-new year and maybe a brand-new start and if you are new to veganism or still on your transitioning journey from dairy to soya, then welcome as we have some ideas for you, sit tight, you can totally do this! We have the best people possible to help you on your vegan journey Rob Trounce from Purezza and Sean O'Callaghan the man behind Fat Gay Vegan. This episode is packed with some great tips and tricks to help our listeners and you with any worries or advice that you need.
Insegnamento Biblico Meditazione Cristiana Evangelica Apostolica Studio Biblico Gratis Spirituale
"LA BIBBIA
Audio, ita_t_rav_2021-12-17_lesson_bs-shamati-231-taarat-kli_n1_p2. Lesson_part :: Daily_lesson 1
Video, ita_t_rav_2021-12-17_lesson_bs-shamati-231-taarat-kli_n1_p2. Lesson_part :: Daily_lesson 1
Il nono comandamento nel catechismo della Chiesa Cattolica. La triplice concupiscenza. La purificazione del cuore. Il pudore e la modestia. La pornografia e le mode invereconde. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, quarantaquattresima puntata, Lunedì 4 Ottobre 2021
Meditazione dal Calendario Parole di Vita 2021...sii di esempio ... in purezza...(1° Timoteo 4:12)
Insegnamento Biblico Meditazione Cristiana Evangelica Apostolica Studio Biblico Gratis Spirituale
"LA BIBBIA
Purezza e vita cristianaLa virtù della santa purezza è condizione indispensabile per amare Dio e per un apostolato pieno di carità. La castità, in qualunque stato di vita, va coltivata attraverso la grazia e un esercizio costante. Solo un cuore puro può giungere a conoscere veramente Gesù.
Before moving from Japan, we had certain expectations about living in London. Today, we share some of these expectations (like the weather, people, cost of living, food) and whether they reflect reality. MY SOCIAL LINKS:Follow me on Instagram: @annawildmanTweet at me: @wildmannaEmail me: annanwildman@gmail.com YouTube: www.youtube.com/channel/annawildman Join me on a vegan food tour! foodiejapan.com/tour-item/vegan-lunch-tour/ Intro/outro music by earthchain: soundcloud.com/earthchain Show Notes: Cafe Tiffin: https://cafetiffin.com/ Purezza: https://purezza.co.uk/