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Nell'ultimo episodio abbiamo avuto il piacere di parlare con Andrea Vendrame, corridore del team Decathlon AG2R La Mondiale, passato di recente alla Jayco AlUla. Insieme abbiamo ripercorso la sua carriera, le sfide affrontate e l'incidente che ha segnato profondamente la sua vita, dandogli il soprannome di “Joker”. Un racconto intenso, sincero e pieno di umanità. Buon ascolto.
Serenis è il tuo centro medico per il benessere fisico e mentale. Rispondi al questionario di Serenis per essere associato al terapeuta più adatto a te. Attraverso questo link puoi iniziare il percorso a prezzo agevolato, partendo da un colloquio conoscitivo gratuito. #adv
Mark Twain ci ricorda che la motivazione nasce dall'azione: ogni traguardo comincia da un piccolo passo e dal coraggio di iniziare.
Ti è mai successo di sentirti invisibile… anche quando stai facendo tutto “bene”? Di sorridere mentre dentro senti che non sei più dove vuoi essere? Di dire “sì” quando il tuo cuore sta urlando “no”? In questo nuovo episodio del podcast Happy Daily, ti racconto cosa succede quando smetti di compiacere e inizi a scegliere te stessa. Ti parlo della paura di deludere, del conflitto tra mente e cuore, e del momento in cui ho deciso di lasciare un lavoro “invidiabile” e una relazione “perfetta” — per tornare a me. Rispondo anche alla domanda di Chiara: “Come si fa a scegliere la direzione giusta nella vita, quando la mente e il cuore sembrano andare in direzioni opposte?” Scoprirai che l'autenticità non è un punto di arrivo, ma un atto quotidiano di coraggio. Un passo alla volta, impari a dire la tua verità. A mettere confini. A fidarti di ciò che senti. E la vita, quando ti scegli, ti segue. Ascolta ora l'episodio e chiediti: “Cosa farei oggi, se non avessi paura di deludere nessuno?” Stiamo trattando il tema dell'autenticità in modo approfondito nella mia scuola di crescita personale, Happy Daily Home. ✨ Scopri tutte le informazioni e iscriviti alla lista d'attesa per essere aggiornata sulla prossima riapertura: https://giusivalentini.com/happy-daily-home/ 01:48 Sentirsi invisibile 03:46 Adattarsi alle aspettative degli altri 05:22 Il coraggio di lasciare lavoro e relazione 07:38 La paura di essere autentica 10:05 Quando scegli te stessa, la tua vita cambia 10:57 Tre impulsi per essere autentica 13:48 Ascoltare il corpo e fare scelte autentiche
Studentesse e studenti di letteratura tedesca di Roma Tre, guidati dal loro docente, raccontano Madre Coraggio e i suoi figli di Bertolt Brecht, un dramma didattico sulla guerra e su una mamma incorreggibile, pronta a tutto pur di sopravvivere e proteggere i suoi figli — o forse solo il suo carretto. Regia: Francesco Fiorentino Drammaturgia: Francesco Fiorentino, Linda Azara, Riccardo Bianchini, Elena Briuglia, Sofia Brivitello, Livia Carpinelli, Chiara Catoni, Alysia Ciccolella, Marcella Cossu, Valeria Guercini, Silvio Di Russo, Carlotta Mancini, Leonardo Pergola, Raffaele Perruzza, Giulia Pescitelli, Giulia Raison, Camilla Zicchieri, Ilaria Cretaro, Erika Argese.
Pochi giorni per organizzare una conferenza che avrebbe segnato i destini dell'Europa e della diplomazia. La conferenza di Locarno (che si concluse esattamente cento anni fa), riunì attorno ad un tavolo le nazioni vincitrici della prima guerra mondiale e la Germania, uscita sconfitta dal conflitto. L'idea era quella di ottenere un risultato migliore degli accordi di Versailles di sei anni prima, nei quali la Germania era stata umiliata, costretta a impossibili risarcimenti e alla demilitarizzazione di un'ampia parte del proprio territorio.undefinedLocarno fornì l'atmosfera giusta per dialogare, confrontarsi, comprendere le speranze e le esigenze di tutti i paesi coinvolti. Nel nome della pace e della prosperità del continente. La Svizzera non fu presente alla conferenza, come imposto dalla neutralità, ma l'esperienza di democrazia e confronto pacifico e costruttivo rossocrociato aiutò i partecipanti. Una lezione di generosità e di coraggio riconosciuta anche dal resto del mondo. Ai protagonisti di quell'esperienza fu infatti assegnato nel 1925 e nel 1926 il premio Nobel per la pace.undefinedCon il segretario generale del Consiglio d'Europa ed ex Consigliere federale Alain Berset, e gli storici Emilio Gentile e Maurizio Binaghi.
Michele Brambilla"Non è successo niente di grave"Un noir raffinato tra cronaca e memoriaBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itTutto inizia con una telefonata nella notte del 7 marzo 1980: «Alza le chiappe e vai a Besana Brianza, hanno ucciso una donna». Da quel momento, un giovane cronista, corrispondente del «Corriere d'Informazione», si trova catapultato in un'indagine che diventerà uno dei casi più avvincenti della cronaca nera italiana, fra bugie e verità scomode. La tragedia, avvenuta tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera del 1980, sconvolge la placida e ricca Brianza. Uno di quei delitti che, oggi, chiameremmo femminicidio: all'epoca era semplicemente un omicidio, in un mondo che ragionava quasi esclusivamente al maschile. Ma dietro quella morte violenta si nascondono segreti, passioni proibite e un mondo di voci sussurrate che fanno tremare le famiglie e scuotono le istituzioni. Ispirandosi alle sue esperienze di cronista in erba, Michele Brambilla scrive un noir raffinato che intreccia cronaca e memoria, restituendo il sapore autentico di un'Italia che non c'è più e di un mestiere fatto ancora di intuito e scarpe consumate.Michele Brambilla (Monza, 1958) è giornalista e saggista. Dopo aver diretto «La Provincia» di Como, la «Gazzetta di Parma», «il Resto del Carlino» e «QN Quotidiano Nazionale», dal 2024 è direttore de «Il Secolo XIX». Tra i suoi libri: L'Eskimo in redazione (1991), Sempre meglio che lavorare (2008), Coraggio, il meglio è passato (2009), Vinceremo di sicuro (2015), In provincia (2023), I peggiori anni della nostra vita (2024). Con Aldo Giovanni e Giacomo ha pubblicato Tre uomini e una vita (2016).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
S.3 Ep.41: Oggi parleremo di qualcosa che suona un po' astratto, ma in realtà decide il ritmo di tutta la nostra vita: i valori. Non quelli scritti su un biglietto motivazionale o in un post su Instagram. Parlo dei valori veri, quelli che abitano nel tuo inconscio — le radici che alimentano ogni tua scelta, anche quando non te ne rendi conto. Oggi faremo un passo dentro di noi. Attraverso una meditazione, esploreremo quali valori ti muovono davvero, ti va di esplorare con me
Le priorità non si scrivono sulle agende: si vedono nei fatti, nel tempo e nelle scelte quotidiane. In questa puntata scopri come il coraggio è la vera chiave per vivere secondo ciò che conta davvero. Questo episodio è sponsorizzato da Serenis: con il codice UNPASSOALGIORNO17 puoi iniziare un percorso su Serenis per prenderti cura del tuo benessere mentale a un prezzo convenzionato. Scopri di più su https://www.serenis.it/influencer/un-passo-al-giorno?utm_source=influencer&utm_medium=affiliate&utm_campaign=UNPASSOALGIORNO17&utm_content=podcast&utm_term=host+read Vieni a scoprire Veggy Good: https://veggygood.sancarlo.com/ Sono Stefania Brucini, ideatrice di Simple Tiny Shifts®, il metodo dei piccoli e semplici cambiamenti per smettere di procrastinare.
In un momento storico in cui il mondo vacilla, Gad Lerner ci accompagna in un viaggio tra identità, memoria e contraddizioni. Dalla condizione di apolide al significato di patria, fino alle ferite ancora aperte dei conflitti e alla difficoltà di restare umani davanti all'ingiustizia. Un dialogo che non cerca risposte semplici, ma invita a guardare - e a non distogliere lo sguardo. Una produzione Corax. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per rinascere in primavera, devi lasciar cadere le foglie in autunno.In questo episodio ti racconto il cambiamento che ho rimandato per mesi e come trattenere un'identità per paura ci impedisce di seguire la nostra verità.All'interno troverai una favola che ti toccherà il cuore, una scoperta profonda, e un invito a chiederti: quale foglia secca stai ancora trattenendo per paura di scoprire chi sei davvero?I percorsi con Valentina:
NOW IN 22 DIFFERENT LANGUAGES. CLICK ON THE LOWER LEFT HAND CORNER “TRANSLATE” TAB TO FIND YOURS! By Jeff J. Brown Pictured above: Tereza Coraggio and her excellent book, “How to Dismantle an Empire”, which I thoroughly enjoyed. Sixteen years on the streets, living and working with the people of China, Jeff Downloadable podcast at... The post Tereza Coraggio explains five hot topics that homies need to know about. Great discussion. One of my best shows ever! Radio Sinoland 251004 appeared first on RADIO SINOLAND.
Matteo 14:23-33Ma subito Gesù parlò loro e disse: “Coraggio, sono io; non abbiate paura!”
“Questo seme può crescere, come marcire, può essere divorato da un uccello o diventare una quercia secolare. Può sfamare o legare qualcuno a esso per sempre. Chi hai il coraggio, di piantare questo seme?” Questa fiaba moderna racconta di Kael e del suo viaggio tra villaggi e illusioni, dove ogni comunità trova un modo diverso per sfuggire al peso delle decisioni. Un invito a guardare con occhi nuovi la paura di scegliere, senza giudicarla, ma riconoscendo che anche nell'errore può nascere libertà. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica” lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Una volta il mondo era "tondo": si parlava con le piante, si condivideva il cibo e la morte era cosa seria. Oggi siamo passati ad un mondo "quadrato" fatto di consumi e apparenze social. In questo mutamento il consumo rischia di divorare le montagne e anche l'ospitalità sta smarrendo la sua anima. Ma è possibile smussare gli angoli in questo nostro mondo turistico quadrato? Alcune suggestioni per andare in questa direzione, affinché l'ospitalità cessi di essere industria e torni ad essere cultura.Temi correlati:IncoerenzaFermatiL'asino nel pozzoEducazione cosmica in tempi ciberneticiMontagna (S)oggettoFuori di testa. Dentro la montagna.Serie completaTutti i podcast di SALTOAbbonati a SALTO
Hai mai avuto la sensazione che i tuoi pensieri siano sempre gli stessi?Che certe reazioni, certe paure, certe abitudini… tornino a ripetersi, come se la tua mente fosse in loop?In questa puntata del #podcast “Area d'impatto”, ti racconto cosa accade al cervello quando interrompiamo la Default Mode Network*, come succede con gli psichedelici come LSD e psilocibina.Ma soprattutto ti spiego perché il #SelfEmpowerment fa (o dovrebbe fare) proprio questo:scuotere la neve nella palla di vetrouscire dai solchi già tracciatiaprirti a nuove possibilità di essereUn episodio utile per chi è pronto a cambiare strada.O, semplicemente, a creare una pista nuova.#AreaDImpatto #SelfEmpowerment #Sviluppo
Quando pensiamo alcoraggio, spesso ci viene in mente un'immagine stereotipata: qualcuno che affrontail pericolo senza paura, che non mostramai debolezza, che procede imperterrito verso i propri obiettivi. Ma se vi dicessi che questa concezione del coraggio non solo è limitante, ma sta anche frenando il potenziale femminile nel mondo della leadership e dell'innovazione?È tempo di ripensare radicalmente cosa significhi essere coraggiose nel 2025.E le donne, con la loro capacità innata di abbracciarela vulnerabilità come fonte di forza, stanno guidando questa rivoluzione silenziosa ma potentissima.La paura mascherata daperfezionePartiamo da un dato chedovrebbe farci riflettere:le donne rappresentanoil 58,4% della forza lavoro globale, eppure detengono solo il 30% delle posizioni di leadership senior. Più impressionante ancora, solo 52delle 500 aziende Fortune sono guidate da donne, un misero 10,4% del totale.
IL FUOCO DELLA FEDE E DEL CORAGGIO DIVAMPERÀ IN QUESTA GENERAZIONE!C'è una generazione che per tanto tempo ha avuto una fede latente, una fede che adesso si è riattivata e che sta causando vari risvegli in tutto il mondo.Una fede che, però, troppo spesso è messa alla prova da sfide e sofferenze della vita che ci fanno arrendere di fronte ai nostri pensieri fallibili.Dio, però, torna sempre a ricordarci come anche nelle cose più terribili della vita Egli stesso si manifesta grandemente, esattamente come fece ad Antiochia dopo il martirio di Stefano.Una nuova speranza, una fede rinnovata si muoveva tra il suo popolo tale da provocare tantissime conversioni, e fu proprio lì, ad Antiochia, che i discepoli di Gesù vennero chiamati Cristiani. (Atti 11:19-26)Essere, però, seguaci di Cristo significa pagarne il prezzo, significa atti quotidiani di coraggio e di abbandono di molte cose della nostra vita, consapevoli che spesso il comfort che viviamo è solamente un detrattore della nostra fede.Una fede da non vivere senza coraggio per non fare la fine di Nicodemo al quale mancò proprio la risolutezza di credere a tutte le verità che Gesù gli stava insegnando.C'è un bella notizia: Dio viene in aiuto alla nostra mancanza di coraggio ma sta a noi fare quel passo di fede perché prima del catastrofico quadro degli ultimi tempi dovremmo metterci in discussione e chiederci: saremo solo frequentanti assidui di una chiesa o reali discepoli di Gesù Cristo?2 Timoteo 3:1-5Past Domy
Il prossimo 26 settembre, all'ex asilo Ciani, si terrà uno spettacolo multidisciplinare: "La voce del coraggio".A spiegarci di che iniziativa si tratta, l'organizzatrice Luciana Merone.
Quante volte ti sei ritrovato a dire sì quando in realtà volevi dire no?In questo episodio parto dal paradosso comico di Bartleby lo scrivano per raccontarti quanto sia difficile, e al tempo stesso liberatorio, allenare il muscolo del NO. Non è solo una questione di lavoro o di tempo: è un atto di rispetto verso i tuoi confini, la tua energia e, alla fine, anche verso gli altri.Buon ascolto!
S.3 Ep. 34 - Hai presente quando ti viene un'idea, senti quel brivido di entusiasmo… e subito dopo compare una vocetta: “E se poi fai una figuraccia?”. La chiamiamo “paura del fallimento”, ma spesso è paura della vergogna, del giudizio, della perdita di controllo. La mindfulness ci insegna a stare con ciò che c'è. Il coraggio non è assenza di paura, ma muoversi nonostante essa. Ne parliamo Oggi insieme. Seguimi in questa nuova puntata
Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paganini:" Potrebbe essere la giornta della Fiorentina. Spero Discreti:" Tudor deve avere coraggio. Recalcalti:" Vedo una Juve affamata. L'Inter non deve cambiare nulla."
Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paganini:" Potrebbe essere la giornta della Fiorentina. Spero Discreti:" Tudor deve avere coraggio. Recalcalti:" Vedo una Juve affamata. L'Inter non deve cambiare nulla."
Per approfondire gli argomenti della puntata: Altre pillole di cinema : https://www.youtube.com/watch?v=8MeBvF4yO6I&list=PLpMrMjMIcOkk8-RlSqEaHmqk02XM4EuU6&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
S.3 Ep. 33 - Oggi non proviamo a “sconfiggere” la paura del fallimento. La guardiamo negli occhi con curiosità. Nel linguaggio della mindfulness, ogni emozione è un'onda: sorge, si manifesta, si placa. Il coraggio non è l'assenza di paura: è danzare con lei. Prepara il tuo spazio e vieni con me in questo viaggio
Penna e Calamai di Luca Calamai:" In Gattuso emerge il coraggio, questa sta diventando anche la Nazionale di Buffon. Gattuso non era la prima scelta, avrei voluto Allegri. Nella Juve l'incognita è Tudor."
Penna e Calamai di Luca Calamai:" In Gattuso emerge il coraggio, questa sta diventando anche la Nazionale di Buffon. Gattuso non era la prima scelta, avrei voluto Allegri. Nella Juve l'incognita è Tudor."
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. "Circo Massimo - Lo spettacolo della politica" lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast, sull'app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
- Il coraggio di attraversare: è il filo rosso della rubrica biblica “Vie di Snodo”, che apre questa puntata di Tempo dello Spirito. Il coraggio di attraversare è quello del popolo d'Israele, guidato da Mosè verso la libertà, ma è anche quello di ciascuna persona, quando sceglie di camminare sulle proprie gambe e operare dei cambiamenti. Di questo parla Maria Teresa Milano, biblista, traduttrice, musicista.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.Parola del Signore.
Se pensate che la vostra serata tra amici sia stata un disastro, aspettate di vedere cosa succede quando arriva la neve tossica! L'Eternauta stagione 1, disponibile su Netflix.
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti. Spirito Santo, aumenta la mia fede perché non abbia mai a dubitare della presenza del Signore nella mia vita.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -Non dire non possoÈ una parola che pronunciamo con troppa leggerezza.È una parola micidiale.È una parola che spesso liquida i problemi senza lasciarceli neppure affrontare.È una parola che molto spesso uccide la nostra carità.Ho ricevuto una lettera da un lebbrosario: è di una nostra sorella che vive tra i lebbrosi.Scriveva:"Oggi ho avuto tanta forza da una scena che Dio mi ha messo sotto gli occhi: ho visto un povero lebbroso che non camminava più, un lebbroso che si trascinava senza gambe. L'ho visto aiutare un bambino poliomielitico a camminare. Il piccolo era aggrappato alle sue spalle e lui si trascinava carponi intorno alla capanna per farlo camminare. La scena mi ha fatto piangere".Ha commosso anche me e ho chiesto perdono a Dio per tutte le volte che davanti ad una carità ho detto: non posso.Ci siamo tanto abituati a quelle due parole che le portiamo in noi costantemente. È un cliché preparato al nostro egoismo.Quando è che in realtà "non possiamo"?Se non possiamo fare noi, possiamo almeno trovare chi farà per noi.se non possiamo fare oggni, possiamo fare domani.Se non possiamo fare tutto, possiamo almeno fare qualcosa.È tremendo dire: non posso!È una ghigliottina della carità cristiana.Bisogna bandire quelle parole.Quando non posso veramente, posso almeno calarmi nel bisogno del fratello e versare una lacrima con lui.+ Dal Vangelo secondo Matteo +[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.Parola del Signore.
Simona Cammarata ha 46 anni e vive a Ragusa, città dove è nata e cresciuta in una famiglia monoreddito, in cui solo il padre percepiva un introito fisso. Quando Simona ha 11 anni, però, il padre decide di mettersi in proprio, aprendo un'impresa. Quello che sembrava un passo verso il miglioramento delle loro condizioni si rivela una sfida piena di ostacoli. «Siamo passati da una situazione di stipendio fisso e sicurezza a dover seguire le ambizioni di mio padre».Nonostante le incertezze, le figlie riescono a iscriversi all'università: Simona sceglie Economia, mentre la sorella intraprende Veterinaria. Entrambe fuorisede a Catania. Durante gli anni universitari, Simona inizia a immaginare un futuro che va oltre i confini della Sicilia. Le sue passioni prendono forma tra le lezioni di economia dello sviluppo e le ricerche sui Paesi emergenti. Ma mentre i suoi orizzonti si aprono, l'azienda di famiglia va in crisi. Il padre vende le quote e accetta un impiego al Nord. E Simona è chiamata a gestire la situazione che lui si è lasciato alle spalle, rinunciando così ai suoi sogni. «Ricordo ancora quando, a 25 anni, neolaureata e con una preparazione solo teorica, entrai in banca a chiedere una dilazione di pagamento». Una volta laureata, sceglie la strada che le sembra più sicura: diventare commercialista. «Probabilmente, con la sicurezza di una famiglia capace di supportarmi, mi sarei sentita più libera di sperimentare, magari andando all'estero o provando altri tipi di consulenza». Simona, se non altro, prova a essere il paracadute di sua sorella, affinché almeno lei non avesse paura di realizzarsi fuori dai confini della Sicilia. «Mia sorella colse al volo l'opportunità di lavorare in Belgio e da allora non è più tornata». Dopo l'abilitazione Simona apre la partita Iva, ma continua a collaborare con altri studi. Le scelte economiche dei suoi genitori non avevano solo condizionato il suo percorso, ma anche la sua personalità, rendendola meno propensa a rischiare. «Benché avessi clienti miei, non riuscivo a sganciarmi da altri studi. Cercavo sempre di mantenere quella base che un po' mi dava sicurezza. Non solo: accettavo lavori in maniera bulimica, anche se mi capitavano clienti problematici, prendevo tutto».Il punto di svolta arriva quando Simona affronta la gravidanza. «Mi ero accorta che non avevo più tempo né per la mia famiglia né per me, così ho deciso di rischiare: lasciare lo studio e di mettermi totalmente in proprio». A dispetto delle paure iniziali, le entrate di Simona iniziano a stabilizzarsi, permettendole per la prima volta di guardare oltre la semplice sopravvivenza economica. E di imparare a lasciare andare ciò che, pur garantendo un buon guadagno, spesso non rappresenta il giusto compromesso con il proprio benessere. «Il focus era cambiato: si trattava di scegliere incarichi che mi permettessero di gestire meglio il mio tempo, di avere tempo di qualità».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell'istante la donna fu salvata.Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.Parola del Signore.
Se ti senti bloccato, svuotato o semplicemente fuori rotta ecco 4 verità scomode sull'infelicità – quelle che nessuno ti dice, ma che potrebbero aiutarti a ritrovare una felicità più autentica.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. "Circo Massimo - Lo spettacolo della politica" lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast, sull'app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Tagli ai tassi d'interesse e mutui più leggeri, e oggi il commento di Mario Ajello è su cosa verrà tagliato in Rai per contenere i costi, quindi la pagina americana con Donatella Mulvoni e la lite sempre più accesa tra Donald Trump e Elon Musk e con Anna Guaita e la storia toccante di una nonna ucraina volata fino a Mosca per riprendere il nipote rapito dai russi, dall'America a Gaza con Lorenzo Vita e le accuse accuse di tradimento a Netanyahu; dopo i tassi ancora economia con Francesco Bechis e le nuove condizioni per il Pnrr, per la cronaca torniamo sulla scena del delitto di Chiara Poggi con l'inviata Claudia Guasco e l'alibi di Andrea Sempio sempre meno affidabile
Ambrogio Borsani"Di parlarti non ho coraggio"Poesie inedite per Roberto VolponiEdizioni Interlineawww.interlinea.comUn'inedita Alda Merini riemerge nei testi ritrovati di Di parlarti non ho coraggio, curati da Ambrogio Borsani ed editi da Interlinea, in libreria dal 28 ottobre, con anteprima al festival internazionale di poesia civile di Vercelli sabato 9 novembre alla libreria Mondadori di Vercelli alle ore 12.Le poesie inedite della raccolta celebrano la storia di un'amicizia insolita tra la poetessa dei Navigli e il giovane Roberto Volponi, figlio dello scrittore Paolo, nata nelle serate trascorse fino alle due a conversare nel bar libreria Chimera di Milano, rifugio di poeti e sognatori, da Tondelli a Busi, da Raboni a Lamarque.«Lui era affascinato dalla vicenda umana e letteraria della poetessa e soprattutto dalla sua libertà lessicale nel raccontarla» ricorda nella premessa il curatore Borsani, amico della Merini ed egli stesso frequentatore del Chimera: «mentre lei vedeva in lui un ragazzo appassionato, curioso, tenero, con una fede ostinata nelle utopie e una sorprendente partecipazione agli abissi delle umane vicende».Dopo la morte improvvisa del giovane Volponi in un incidente aereo nel 1989, Merini donò alla famiglia il gruppo di poesie di straordinaria intensità rimaste ignote fino a oggi anche per problemi filologici oggi risolti, ricordo della stima e dell'affetto profondo tra i due: «Purissima ambizione la mia / che tocco le tue vesti / colme di ingegno e poi / ti lasciarono andare le mie mani / come avessero avuto la maggiore / folgorazione. In vita eri sì bello / che ogni profilo tuo pieno di vento / diventava commiato di parola».I testi sono stati dattiloscritti dall'autrice con una macchina per scrivere con tasti dissestati e nastro scarico di inchiostro (tanto che in sostituzione del nastro spesso usava anche fogli di carta carbone) e pertanto la trascrizione ha dovuto interpretare le molte lettere digitate erroneamente.Di parlarti non ho coraggio. Poesie inedite per Roberto Volponi«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l'amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un'amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».Alda Merini è nata a Milano nel 1931. Ha avuto riconoscimenti importanti alle sue prime raccolte, tra La presenza di Orfeo (1953) e Tu sei Pietro (1961). Sono seguiti vent'anni di silenzio per la drammatica esperienza dell'ospedale psichiatrico. Il suo capolavoro, La Terra Santa, uscì nel 1983 accolto da una sostanziale indifferenza. Nel 1986 raccontò l'esperienza del manicomio in L'altra verità. Diario di una diversa. Grazie a Giovanni Raboni riemerse all'attenzione del pubblico con Delirio amoroso, prose liriche del 1989. Nel 1993 vinse il premio Librex-Montale. Con Ballate non pagate (1995) vinse il premio Viareggio. La prima antologia, Fiore di poesia, curata da Maria Corti, uscì per Einaudi nel 1998 creando un caso editoriale. Iniziò una vasta produzione di plaquette e libri sparsi tra decine di editori. Nell'ultimo periodo scrisse diversi libri segnati da una vena di misticismo, come Francesco. Canto di una creatura (2007), e tra le ultime raccolte per Einaudi troviamo Superba è la notte (2000). Si spense all'Ospedale San Paolo di Milano il primo novembre del 2009. Il suono dell'ombra (2018) è la più ampia raccolta della sua produzione in prosa e poesia negli “Oscar” Mondadori. Interlinea ha già pubblicato di lei Più della poesia, due conversazioni con Paolo Taggi, che per primo la portò in tv, un libro-verità con dvd in cui lei si racconta come mai aveva fatto prima.Ambrogio Borsani ha scritto romanzi come L'ellisse di fuoco (Premio Pisa) e libri di viaggio: Addio Eden, Tropico dei sogni, Stranieri a Samoa (Finalista Premio Chatwin), Martinica incantatrice di poeti, Assalto al paradiso e Avventure di piccole terre. Ha fondato e diretto la rivista di storia del libro Wuz. Al mondo editoriale ha dedicato Il morbo di Gutenberg e altre patologie, L'arte di governare la carta, La claque del libro, Autori in cerca di autori. Ha lavorato come direttore creativo in agenzie di pubblicità internazionali (Leone d'argento al Cinema Pubblicitario di Cannes). Ha scritto molti libri per bambini e ha curato le opere principali di Alda Merini. Ha insegnato Comunicazione all'Università di Napoli “l'Orientale”, alla Statale di Milano e all'Accademia di Brera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giuseppe Conte"Poesia, al cuore dell'uomo"Seminare Idee Festivalhttps://www.seminareideefestival.it/evento_festival/poesia-al-cuore-delluomo/Seminare Idee Festival, Pratodomenica 8 Giugno 2025, ore 10:00Chiostro San Domenicoincontro con Giuseppe Conte"Poesia, al cuore dell'uomo"I primi esempi di coraggio in cui ci imbattiamo da lettori sono nel mito e nella poesia dei Greci. Pensiamo ad Achille, il giovane eroe che osa contrastare il Signore di Uomini Agamennone e accettare il proprio destino, o, caso ancora più emblematico, a un'eroina come Antigone, la figlia di Edipo che in nome della giustizia morale e dell'amore fraterno e in contrasto con la timorosa sorella Ismene, sfida Creonte, re di Tebe. Nei tempi medioevali e moderni c'è un coraggio che si manifesta di fronte al mare. Esempio principale è quello dell'Ulisse dantesco che sfida l'ignoto e l'infinito. Poi quello di Colombo, dei doppiatori di Capo Horn, degli ammutinati come Fletcher Christian, di Lord Byron con le sue celebri traversate a nuoto. Nel quotidiano esiste un coraggio nel fare il proprio dovere sino in fondo e il proprio lavoro con passione. Esiste anche un leggero coraggio nell'affrontare con humour (non sarcasmo e irrisione) i casi che ci toccano giorno dopo giorno. In una società dominata dalla tecnocrazia capitalista, esiste un coraggio nella pratica della poesia, che, umiliata e accantonata, continua a tener vivo tutto ciò che è umano, tutti i movimenti dell'anima, e continua a sognare una rivoluzione che riguardi nuove forme del vivere e nuovi assetti della società. Esiste infine il coraggio dell'esilio e del migrante, e il coraggio della speranza, come si legge in Un altro giorno verrà, del poeta palestinese Mahmud Darwish.Giuseppe Conte"Ferite e rifioriture"Lo Specchio / Mondadorihttps://www.ibs.it/ferite-rifioriture-libro-giuseppe-conte/e/9788804801283?inventoryId=796241997&queryId=71f0e56f9fea5c7008c2543a2bb5111cQuando nel 2006 apparve questa compatta e insieme articolata raccolta, la non esibita originalità del suo percorso interno valse a Giuseppe Conte la vittoria del premio Viareggio. Diverse le ragioni, a cominciare dall'ariosa, insolita e vitale apertura al canto che subito vi si impone, insieme ai diversi rivoli del pensiero che ne percorre le pagine e i capitoli, realizzando una testimonianza poetica dell'essere nel mondo nella sottile vibrazione delle emozioni che l'accompagnano. Con la fluida eleganza aperta della sua pronuncia, in quella che definisce come l'«assurda gioia di essere vivo», Conte porta sulla scena della pagina l'amore e il dolore, che sempre nell'umano vivere si insinua. "Ferite", dunque, che inevitabilmente ci colpiscono, ma anche felici riprese, e quindi autentiche "rifioriture". Il poeta ascolta la memoria, quella personale, ma anche quella storica, sempre attiva nello scorrere del tempo che inesorabilmente ci muta. La sua parola dialoga con l'esempio dei grandi autori prediletti, da Hölderlin a Baudelaire, da Ungaretti e Milosz a Kavafis e Ginsberg. Ma Conte procede muovendosi ben fedele all'amato territorio ligure, e al contempo visitando e facendosi coinvolgere da altri mondi, dall'Aquitania all'isola Maurizio, luoghi sempre in grado di offrire alla sua sensibilità nuove tracce di apertura. Dedica poi versi alla divinità ctonia, a Persefone, nel segno del mito, tema ben radicato nel cuore della sua vicenda umana e di scrittore. Il suo pensiero è sempre libero e limpido, pur nelle ombre che il vissuto ci riserva e che tanto spesso ci colgono inattese. Ed eccolo allora in un quotidiano confronto con la materia, «la madre nostra comune», nella desolazione della precarietà e dunque nella consapevolezza che «tutto scompare». Ma la mobilità del suo pensiero gli consente non di meno di cogliere l'azione dello «Spirito che ci genera / come uomini e ci dà il canto», facendo di "Ferite e rifioriture" un testo di molteplice e inesausta vitalità.Giuseppe Conte (Imperia, 1945), poeta e narratore, ha pubblicato raccolte di poesia, saggi e romanzi, sui temi della natura dell'eros e del mito. Autore di resoconti di viaggi, cultore appassionato del mito, ha tradotto poesie di Blake, Whitman, D. H. Lawrence e Shelley. Tra le raccolte di poesia: L'Oceano e il Ragazzo (BUR, 1983 e TEA, 2002); Le stagioni (BUR, 1988, Premio Montale); Ferite e rifioriture (Mondadori, 2006, Premio Viareggio); Poesie 1983-2015 (Oscar Mondadori, 2015); Non finirò di scrivere sul mare (Mondadori, 2019). Tra i suoi romanzi: Il terzo ufficiale (Longanesi, 2002, Premio Hemingway); La casa delle onde (Longanesi, 2005, Selezione Premio Strega); L'adultera (Longanesi, 2008, Premio Manzoni); Il male veniva dal mare (Longanesi, 2013); Sesso e apocalisse a Istanbul (Giunti, 2018); I senza cuore (Giunti, 2019); Dante in Love (Giunti, 2021) e Il mito greco e la manutenzione dell'anima (Giunti, 2021). Il suo ultimo libro è Nessuno può uccidere Medusa (Bompiani, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Attrice romana dal carisma travolgente, dal talento indiscusso e dalla voce sempre presente su temi sociali cruciali. Ebbene sì, Anna Foglietta è passata dal BSMT. Una chiacchierata intensa, autentica, imperdibile. Dagli esordi con la serie cult La Squadra, alla consacrazione tra cinema e teatro, Anna Foglietta ha costruito una carriera fatta di scelte coraggiose, ruoli memorabili e un impegno costante dentro e fuori dal set. L'abbiamo vista in film iconici come Perfetti Sconosciuti, La mafia uccide solo d'estate, Nessuno mi può giudicare. L'abbiamo ascoltata a teatro, dove ogni sua interpretazione lascia il segno. Anna è una di quelle attrici che non interpretano: vivono i personaggi. Danno loro voce, carne, anima. Ma la sua voce non si ferma alla scena. È una voce che si alza per i diritti umani, per la giustizia sociale, per l'uguaglianza. Una voce necessaria, potente, scomoda quando serve. In questo episodio parliamo di cinema, di teatro, di responsabilità, di futuro. Scoprirete un'artista consapevole e una donna capace di ispirare chiunque sogni di far sentire la propria. Una delle interpreti più intense del panorama italiano. Una conversazione da non perdere. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Ti è mai capitato di sentirti fuori posto, come se stessi “barando” nel tuo ruolo, nel tuo lavoro, o perfino nella tua vita? Quella sensazione che ti sussurra che prima o poi qualcuno scoprirà che non sei davvero all'altezza? In questo episodio ti accompagno a guardare da vicino la sindrome dell'impostore, per ciò che è davvero: non un segno di debolezza, ma il sintomo che sei cresciuta abbastanza da mettere in discussione il tuo vecchio io. Ti racconto anche un mio momento personale, in cui quella voce ha quasi avuto la meglio su di me, e come ho scelto, comunque, di esserci. Con il cuore, con la voce tremante, ma con una verità che non potevo più ignorare. Non sei qui per restare piccola. Sei qui per esprimerti, espanderti e occupare con grazia e coraggio il tuo spazio nel mondo. Ascolta il podcast e fammi sapere cosa ti è rimasto impresso. 01:59 La sindrome dell'impostore 05:23 Non arriva per caso 06:12 La mia esperienza personale 09:14 Quella voce non è tua 11:18 Se ti senti insicura non significa che sei inadeguata 13:33 Fai una pausa 15:41 Non siamo qui per rimanere piccole
Oggi parliamo di una parola che molte vogliono, ma poche hanno davvero il coraggio di affrontare: libertà. Tutte diciamo "voglio essere libera di fare, dire, vivere come voglio". Ma la verità è che la libertà non è fare quello che vuoi, quando vuoi. La libertà vera è avere il coraggio di scegliere la tua vita. Di scegliere te stessa, ogni giorno, senza più scuse. E sì, te lo dico subito: libertà significa anche fare scelte difficili. Io l'ho fatto. Ho dovuto imparare a dire "no", a lasciare persone, situazioni, abitudini. E no, non è stato comodo, ma è stata la scelta migliore che potessi fare. Oggi voglio dirti cosa significa davvero essere libera e come iniziare ad allenare questa forza. Non con frasi motivazionali, ma con strumenti pratici, veri, concreti. E se anche tu vuoi iniziare questo percorso verso la tua libertà, ti invito a partecipare al mio minicorso gratuito "2025 in Equilibrio": https://giusivalentini.com/2025-in-equilibrio/ Questo mini corso è fatto per te se desideri: capire come funziona la tua mente imparare a gestire i pensieri, anche quelli negativi e ripetitivi conoscere le tue convinzioni limitanti e come cambiarle sapere come calmare la mente imparare che ruolo gioca la mente nel benessere del corpo imparare delle pratiche che possono sostenerti nel tuo equilibrio quotidiano Iscriviti ora gratuitamente: https://giusivalentini.com/2025-in-equilibrio/ Iniziamo lunedì 31 marzo! 02:29 Fare scelte difficili 03:20 Cosa significa per me essere libera 08:25 Quante volte ti sei sentita prigioniera? 09:22 3 strumenti pratici per iniziare 14:00 La libertà non te la regala nessuno
FREEDOM - HEALTH - HAPPINESSThis podcast is highly addictive and seriously good for your health.SUPPORT DOC MALIK To make sure you don't miss any episodes, have access to bonus content, back catalogue, and monthly Live Streams, please subscribe to either: The paid Spotify subscription here: https://creators.spotify.com/pod/show/docmalik/subscribe The paid Substack subscription here: https://docmalik.substack.com/subscribeThank you to all the new subscribers for your lovely messages and reviews! And a big thanks to my existing subscribers for sticking with me and supporting the show! ABOUT THIS CONVERSATION: Tereza and I discuss her book "How to Dismantle an Empire" in this conversation. This is a fascinating, well-researched, and easy yet enjoyable read. Full of interesting facts and myth-busters. We explore the hidden power structures that have shaped societies for centuries. We discuss the role of Archons, wealthy landowners who maintained control through nepotism, and how the illusion of social mobility in ancient Greece was tied to military service and the perpetuation of slavery. We also examine how these rulers installed democracy not as a means of true representation but as a tool to consolidate their power while giving the illusion that the masses had a say in how their lives were run. This raises the question: is democracy really all it's cracked up to be, or is it just another mechanism of control?We also examine the evolution of economic systems, from gift economies and bartering to the introduction of money and usury, which created cycles of debt and control. Language, too, has been manipulated throughout history to invert meanings and shape narratives, often turning victims into perpetrators.Another key theme we discuss is the feminisation of society, not in the sense of true empowerment, but as a tool to drive economic productivity while undermining community and motherhood. We reflect on how ethical codes have eroded, how religion has often served as a means of control rather than a moral guide, and how the same power structures have persisted throughout history in different forms.This conversation is about reclaiming agency, recognising how history has been shaped, how economic and social systems influence our lives, and the importance of community, self-reliance, and personal responsibility in challenging these structures.Much love Doc xLinksWebsite https://thirdparadigm.substack.com/ Book https://www.amazon.com/How-Dismantle-Empire-2020-Vision/dp/1733347607 IMPORTANT INFORMATIONAFFILIATE CODESWaterpureI distill all my water for drinking, washing fruit and vegetables, and cooking. If you knew what was in tap water, so would you!https://waterpure.co.uk/docmalik BUY HERE TODAYHunter & Gather FoodsSeed oils are inflammatory, toxic and nasty; eliminate them from your diet immediately. Check out the products from this great companyhttps://hunterandgatherfoods.com/?ref=DOCHG BUY HERE TODAYUse DOCHG to get 10% OFF your purchase with Hunter & Gather Foods.IMPORTANT NOTICEIf you value my podcasts, please support the show so that I can continue to speak up by choosing one or both of the following options - Buy me a coffee If you want to make a one-off donation.Join my Substack To access additional content, you can upgrade to paid from just £5.50 a monthDoc Malik Merch Store Check out my amazing freedom merchTo sponsor the Doc Malik Podcast contact us at hello@docmalik.comCheck out my website, visit www.docmalik.com