Hopera è una chiesa evangelica nel cuore di Roma interessata a far fiorire le persone e aiutarle a conoscere Dio.
L'inizio di un nuovo anno ci porta sempre a fare valutazioni sui vari aspetti della nostra vita. Dio ci invita a riconsiderare le nostre priorità.
Anche in un modo sempre più complesso, veloce e distratto, la verità del Natale implica che Dio ha la capacità di riscrivere le nostre storie, di cambiarne la fine e trasformarne l'epilogo.
La strada verso Dio inizia in mille forme diverse, ma il modo più sicuro di scoprirlo è attraverso le Scritture. Quale intuizione ti mette ora alla ricerca e ti porta a Gesù?
Non importa se io abbia un luogo dove possa mettere doni per qualcuno o no, ma ciò che importa è che il mio cuore possa ricevere il dono di Dio nella mia vita, per poter essere la mia vita stessa, un dono meraviglioso per qualcun altro.
L'invito di Gesù non è un invito a non soffrire. È un invito a soffrire con senso. Perché lottiamo per la giustizia e proclamiamo il suo nome.
Le Beatitudini offrono una visione dell'aspetto di una vita di benedizione. Ma per realizzare questa visione abbiamo bisogno di un aggiornamento completo del nostro sistema operativo e di una nuova serie di applicazioni per la vita.
La purezza di cuore non è uno stato di perfezione ma di continuo ritorno a Cristo. La sua presenza ci lava, ci rende interi e produce catarsi nei nostri cuori.
Quando ci lasciamo modellare da Cristo i nostri cuori trovano gioia nel diventare mansueti agenti di pace, che assomigliano al loro maestro.
La nostra sete e fame di giustizia e misericordia può essere soddisfatta? Gesù ci presenta la sua prospettiva chiamandoci beati.
Invece di negare le nostre afflizioni, ci rivolgiamo a Dio per essere consolati nelle nostre afflizioni. Tocca il cielo chi tocca il fondo insieme a Cristo.
Le battaglie che scegliamo di combattere riflettono il grado di maturità che abbiamo. Non lottiamo per cose piccole. Lottiamo per la salute dei nostri cuori.
Vivere bene dentro per portare la vita verso il prossimo. Esprimere la realtà come corpo di Cristo che accoglie la diversità e che si immedesima in coloro che soffrono.
Non lottare da solo. Lotta con Dio e prega per le tue sfide. Celebra la vittoria di Cristo nei pressi della Gerico che hai da conquistare.
Il passaggio dal deserto alla terra promessa non è una transizione geografica ma spirituale. Richiede un passo di fede che rinnova i nostri cuori e ci fa aspettare grandi cose da Dio.
Noi non siamo più nel deserto. Stiamo per conquistare una terra promessa. Lascia l'atmosfera di paura e cinismo! Siamo forti e coraggiosi!
Il nostro cuore è plasmato dalle cose a cui diamo più potere. Con quale atteggiamento stiamo vivendo la nostra vita e quale disposizione abbiamo verso il nostro passato ed il nostro presente?
In situazioni spacciate dove la mente umana non può trovare soluzione, Gesù le cambia portando Vita.
Non dobbiamo nasconderci per essere accettabili. Dio non vuole il nostro "io" ideale. Dio ama e accetta chi veramente siamo.
Abacuc è un uomo abbastanza audace da chiamare in causa Dio con le sue perplessità. Un personaggio che affronta un viaggio interiore passando dalla CONFUSIONE alla CONSOLAZIONE, dalla PERPLESSITà alla PACE, dai tanti perché ai tanti motivi di lode.
In mezzo al caos che ci circonda, cose importanti, utili e urgenti, la massima priorità è trovare pause di rigenerazione con Dio per avere degli obiettivi chiari e non lasciarci distrarre.
La parabola delle nozze, fra il figlio del re e la sua sposa, ci annuncia un grande giudizio, una più grande grazia e ci fa pregustare il grande pranzo di nozze del quale siamo ora in attesa, quello fra l'unico figlio del vero re, Gesù, e la sua sposa, la chiesa, noi.
Dio ci dà dei talenti, siano essi fisici o non. Gesù ci incoraggia a farli fruttare per il Suo Regno, essendo attivi nell'attesa del Suo ritorno.
Prendersi cura del terreno del nostro cuore e riposare in Dio: la chiave per comprendere la potenza dello Spirito Santo, l'efficacia della Parola e la volontà di Dio nella nostra vita.
La parabola del figlio prodigo diventa ancora più commovente quando capiamo i riferimenti che Gesù fa all'Antico Testamento. Il nostro peccato è più grave di quanto pensavano, ma Dio è più grande del nostro peccato.
Gesù non ci insegna a costruire la nostra identità orizzontalmente, in opposizione agli altri, ma a pregare "abbi pietà di me, peccatore" e accogliere la misericordia di Dio.
Guardando al capitolo 17 di Luca, le parole di Gesù ci avvertono di ricordare la moglie di Lot e di non guardare indietro. Sei rimasto bloccato nel passato o puoi guardare al futuro che Dio ha per te?
E se la preghiera davvero cambiasse le cose? È possibile pregare senza rimanere delusi? Questa parabola ci aiuterà a scoprirlo.
L'importanza delle emozioni nella nostra esperienza della fede. Come gestirle in un modo che onora Cristo.
Invece dell'ozio di pochi grazie alla schiavitù di tanti, la Bibbia ci insegna un ritmo di lavoro e di riposo per tutti.
Non fare grandi cambiamenti in stagioni di tempesta. La Bibbia ci insegna a prendere decisioni in pace, in comunità e in preghiera.
A chi riesci ad aprire il tuo cuore? Quali sono i compagni di viaggio della tua vita? Se anche stai esitando a rispondere a queste domande non preoccuparti, non sei solo, ed una buona risposta è possibile.
Ricordare le preghiere a cui Dio ha già risposto ci rende grati e ci incoraggia a porgli delle nuove preghiere. Qual è il tuo luogo di incontro con Dio oggi?
Hai dei sogni non compiuti? Anch'io. Anche Dio! Ma lui ci chiama a rialzarci prima del compimento dei nostri sogni e di gioire alla sua presenza.
Gesù ci dà non solo un nuovo presente e un nuovo futuro. Ci dà anche un nuovo passato.
Cercare il di più e non accontentarsi del meno. Fu quello che motivò le scelte, anche rischiose, dei tre protagonisti di questo libro, ed è quello a cui siamo invitati anche noi.
È facile dire "io amo tutti". Ma il vero amore include mani che si danno da fare, una lingua che edifica, braccia che sanno avvolgere, una testa che sa chinarsi e occhi che guardano oltre.
Su, non giù. Avanti, non indietro. Insieme, non ognuno per conto suo. Sono i commoventi passi che due povere vedove fanno nel libro di Rut, e che io e te possiamo fare oggi.
La Bibbia presenta la resurrezione come un evento storico, che da certezze per il passato, presente e futuro. Ma per vivere la resurrezione, devi morire a te stesso.
La via della libertà passa per sentieri inaspettati, in cui Dio ci invita a scoprire quanto la semplicità ed il servizio siano capaci di modellare i nostri cuori e di liberarli dall'ansia e dall'egoismo che spesso ci imprigionano.
Da soli siamo deboli e squilibrati. Insieme rimaniamo saldi e fioriamo come persone. Dobbiamo vivere vite relazionalmente ricche, in cui ci prendiamo cura gli uni degli altri.
La chiave per una giornata straordinaria non è avere nuove circostanze. È esistere in compagnia e vivere il quotidiano con uno spirito di preghiera che mantiene la nostra connessione a Dio.
Un invito a riscoprire il valore del silenzio, come “luogo” in cui Dio parla e mette ordine.
Essere cristiani non significa fare i turisti nel mondo. Se Dio ci chiama in un luogo, lo dobbiamo abitare con un senso di missione che riguarda tutta la vita, cultura compresa. La visita di Paolo ad Atene ci permette di apprezzare il modo in cui affrontare questa sfida. La Parola ci sprona ad essere vivi, orientati e testimoni. Vogliamo imparare ad esserlo anche a Roma?
Quale pesi stai portando in questo momento? Siamo chiamati a scambiare i nostri pesi e carichi con Gesù. Lui è potente per prendere i nostri carichi!
La lettura della Bibbia nella sua interezza in modo costante e diretto è fondamentale per la nostra crescita come discepoli di Gesù affinché possiamo compiere le buone opere che Lui ha preparato per noi e possiamo vivere con una certa e profonda speranza.
Le sofferenze edificano e uniscono. I drammi scoraggiano e dividono. Scegliamo di vivere le difficoltà con maturità e in comunità, in modo da crescere in statura e emanare il dolce aroma di Cristo.
Gesù ha lavato i nostri piedi, così noi possiamo lavare i piedi degli altri. Di chi stai lavando i piedi?
Hopera celebra 10 anni ripieni della bontà di Dio! Ci incontriamo in questo compleanno per riconoscere la fedeltà di Dio, ricordarci di ciò che ha già fatto, rincuorarci dopo due anni di pandemia e riconsacrarci per il futuro.
Le stagioni di conflitto e di avversità mettono in discussione chi siamo e chi Dio è. Ma noi troviamo chiarezza quando diamo nome alle nostre sofferenze, portiamo la nostra lotta a Dio e raffiniamo la nostra conoscenza di Dio e di noi stessi.
Qualunque sia la difficoltà che stiamo attraversando possiamo essere certi che Dio non ha alcuna intenzione di sprecarla. La renderà una porta speciale alla sua presenza, un ingrediente per la nostra maturità e una storia di speranza per altri.
La sofferenza è accompagnata da un invito da parte di Dio. Diventa dolce e ci fa del bene quando troviamo rifugio in Dio e discerniamo le lezioni che ha da insegnarci.