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A volte, nella vita ci circondiamo di persone che minano la nostra fiducia e la nostra fede, seminando dubbi e paure. Ma per crescere e realizzare il nostro potenziale, dobbiamo lasciare andare questi "dubbiosi" e concentrarci su ciò che Dio ha in serbo per noi. La Bibbia ci insegna che non sempre le difficoltà sono ostacoli, ma occasioni per far crescere la nostra fede.Anche persone molto vicine, come familiari o amici, possono essere fonte di negatività. Come gli esploratori di Israele, a volte siamo tentati di guardare più agli ostacoli che alle opportunità. Ma Dio ci chiama personalmente, e non tutti capiranno o seguiranno il nostro cammino. Non dobbiamo permettere che le voci negative ci fermino.Per superare le persone negative, è importante avere fiducia in Dio, essere tenaci, vivere secondo la Sua Parola e aspettare il Suo tempo. Anche se il cammino è difficile, Dio è con noi e ci guida verso la nostra "terra promessa".Rimani saldi nella speranza, pazienti nelle difficoltà e radicati nella preghiera. Non tutti possono seguirti, ma Dio ti porta più in alto. Lascia andare chi ti trattiene e segui il Suo piano con tutto il cuore.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Trump e gli europei parassiti, Hamdan Ballal aggredito dai coloni. #Ilpostinazienda. ITS PRIME forma studenti in ambito meccatronico e digitale. In diretta con noi Nour Njaimi, di 22 anni, diplomato all'ITS Prime. Nour è uno studente attualmente in tirocinio presso una grande azienda di Firenze, la Baker Hughes. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Il nostro sistema sanitario nazionale. L'Italia perde 10 mila professionisti l'anno e precipita nelle classifiche europee su numero di laureati e retribuzioni. Nel SSN 1 infermiere su 4 è vicino alla pensione ed è una professione sempre meno attrattiva. Il punto con Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE. Quanto a fondo conosciamo i nostri figli? Ne abbiamo parlato con Maura Manca, psicologa e psicoterapeura, presidente dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza. Torna a trovarci Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera, che torna su La7 con "Una giornata particolare", a partire da questa sera con 4 puntate speciali sulla Bibbia. All'interno di Non Stop News, con Luigi Santarelli, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.
Amanda Colombo"La storia tra le righe"Festival di Letteratura Storicawww.lastoriatralerighe.fondazionepalio.orgSi terrà dal 4 al 7 aprile 2025 la terza edizione del Festival di Letteratura Storica "La storia tra le righe" di Legnano, che dopo il successo della seconda edizione, con tutti gli eventi sold-out e oltre 2000 presenze, si conferma un appuntamento molto atteso, in cui autori, editori e lettori possono condividere l'interesse e la passione per la Storia, nelle sue più articolate declinazioni, per tutte le età.Quattro giorni di eventi, tutti gratuiti, che coinvolgono l'intera città e hanno luogo nello storico Castello Visconteo e a Villa Jucker, sede della Fondazione Famiglia Legnanese, con una tappa al Teatro Tirinnanzi.Sarà Marco Buticchi ad inaugurare il Festival, venerdì 4 aprile a Villa Jucker, con il racconto della carriera dell'inventore Nikola Tesla, intrecciato all'attualità del conflitto israelo-palestinese (Il figlio della tempesta, ore 21).Il Castello Visconteo ospiterà invece gli incontri del sabato e della domenica. Sabato 5 aprile la mattinata si apre con Laura Pepe e la sua storia di Sparta, tutta ancora da raccontare (Sparta, Sala Previati, ore 11). Maria Novella Viganò, in dialogo con Valentina Zavoli, narrerà la storia della famiglia Lissi e della loro villa, teatro di numerose trasformazioni e accadimenti (La Superba, Cenobio, ore 11.30). A seguire tre incontri dedicati alle donne con Franca Pellizzari sull'eroina della Resistenza francese Rose Valland, che spiò i nazisti per recuperare 60.000 opere d'arte trafugate alle famiglie ebree (Rose Valland, Sala Crivelli, ore 12); Marina Marazza e il suo thriller storico incentrato sul mistero della Gertrude manzoniana (Il segreto della Monaca di Monza, Sala Cornaggia, ore 15); e David Salomoni sull'educazione militare che nel Medioevo veniva impartita anche alle donne. (Leonesse, Cenobio, ore 15).Il pomeriggio prosegue con Alessandra Selmi e la storia di Nina e Margherita, due donne agli estremi opposti della scala sociale che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino (La prima regina, Sala Previati, ore 16), mentre Katia Tenti ricorderà come dopo uno dei processi più drammatici del Cinquecento trenta donne innocenti, le streghe dello Sciliar, abbiano perso la vita sul rogo (E ti chiameranno strega, Sala Crivelli, ore 17). Protagonisti dell'incontro con Luca Fezzi e Marco Rocco sono invece i gladiatori, il cui mito ha saputo resistere al tempo nella letteratura, nelle arti figurative, nel cinema e, oggi, nei videogiochi (Morituri – la vera storia dei gladiatori, Sala Cornaggia, ore 16.30), mentre Tommaso Braccini con la storia degli Argonauti ricostruirà la geografia e l'etnografia mitica del cuore dell'Europa, del Mediterraneo e delle sue sponde, e dell'Oceano illimitato (Il viaggio più pericoloso della storia, Cenobio, ore 17). Ancora, Marco Balzano con la sua storia di Mattia che, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto, decide di indossare la camicia nera (Bambino, Sala Previati, ore 18) e Chiara Montani alle prese con un assassino da smascherare e una donna pronta a dipingere il volto della verità (L'artista e il signore di Urbino, Cenobio, ore 18.30). Infine, un insolito abbecedario dei cliché “medievali” nei media sarà il tema dell'incontro con Marco Brando (Medi@evo, Sala Crivelli, ore 18.30). La seconda giornata di Festival si conclude con Maurizio De Giovanni e il ritorno del commissario Ricciardi (Volver, Sala Capriate, ore 21). L'evento sarà accompagnato da una sessione di disegno live di Gianmauro Cozzi, art director di Sergio Bonelli Editore.Domenica 6 aprile si inizia con un'indagine piena di tensione ambientata nella Roma di Augusto assieme a Pino Imperatore (I demoni di Pausilypon, Sala Cornaggia, ore 11). Si prosegue catapultati nel Medioevo con Beatrice Del Bo e la storia dell'arsenico, all'epoca uno dei veleni più utilizzati per uccidere (Arsenico e altri veleni, Sala Previati, ore 11.30) e con Fabiano Massimi che racconterà invece un mistero legato alla prima presunta moglie di Mussolini su cui indagano l'ex commissario di polizia Sigfried Sauer e il suo collega Mutti (Le furie di Venezia, Cenobio, ore 12).Nel pomeriggio Duccio Balestracci condurrà alla scoperta di un Medioevo diverso, quello raccontato da una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati', persone comuni, non acculturate, che si esprimono in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti (L'Erodoto che guardava i maiali e altre storie, Sala Previati, ore 15) e poi si tornerà ai tempi dell'Impero Romano con Cristina Fantini che, in dialogo con Pietro Sorace, narrerà le gesta di Lucio Avidio Corvo (L'ultima notte di Ercolano, Cenobio, ore 15.30). Alessia Gazzola coinvolgerà il pubblico nelle indagini della sua investigatrice improvvisata nella Londra degli anni Venti (Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata, Sala Capriate, ore 16) e Marco Scardigli narrerà la storia del patriota Luciano Manara, che lottò per un'Italia che non riuscì a vedere (Storia di un memorabile perdente, Sala Cornaggia, ore 17). Aneddoti e pettegolezzi sul Settecento inglese arriveranno nelle sale del Castello Visconteo grazie a Francesca Sgorbati Bosi e Irene Merli (Guida pettegola al Settecento inglese, Cenobio, ore 17). Si proseguirà con una visita immaginaria degli edifici di Padova in cui hanno vissuto grandi personaggi ripercorrendo le vie della città insieme a Silvia Gorgi (Le case straordinarie di Padova, Sala Crivelli, ore 16.30) e successivamente Franco Cardini accompagnerà il pubblico in un viaggio storico nella capitale austriaca (Vienna, Sala Previati, ore 17.30). Il pomeriggio si concluderà con Marilù Oliva che racconterà le donne della Bibbia dando loro la parola per narrare un altro punto di vista, quello femminile (La Bibbia raccontata da Eva, Giuditta, Maddalena e le altre, Cenobio, ore 18.30).Matteo Strukul chiuderà la terza giornata della manifestazione trasportando il pubblico in una Venezia sotterranea e inedita, teatro di due brutali omicidi (La cripta di Venezia, Sala Capriate, ore 21).Lunedì 7 aprile alle 21 al Teatro Tirinnanzi avrà luogo la chiusura ufficiale del Festival, affidata a Beppe Severgnini che, partendo dal suo libro Socrate, Agata e il futuro, farà una riflessione sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo vivendo.Un'attenzione particolare è riservata a bambini e ragazzi che potranno partecipare a letture e laboratori a tema storico, con momenti di gioco anche per i più piccoli. Il programma del sabato prevede un incontro con Lodovica Cima che racconta il suo libro Sylvie sogni di seta (Sala Fiamma, ore 11) e uno con Fabrizio Altieri sul libro Omicidio sull'Hindenburg (Sala Fiamma, ore 16). Due anche gli appuntamenti della domenica, un incontro in collaborazione con il Teatro Regio di Parma per raccontare i grandi miti dell'opera e la storia del teatro d'opera alle giovani generazioni (Sala Fiamma, ore 11) e un laboratorio a cura di Fortuna Nappi (Sala Fiamma, ore 16).Per tutta la durata del Festival sarà possibile visitare la mostra "Immaginare il Commissario Ricciardi" a cura di Luca Crovi, Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante con illustrazioni di Daniele Bigliardo per immergersi nel mondo del famoso Commissario nato dalla penna di Maurizio De Giovanni.Nata nel 2023 su impulso di Fondazione Palio e del Comune di Legnano, ideata e curata da Incipit Eventi culturali e letterari di Amanda Colombo, con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio-Firenze, la manifestazione intende consolidare il legame con la Storia della città di Legnano, già dal 1935 sede della tradizionale rievocazione del Palio, che celebra la leggendaria battaglia del maggio del 1176 in cui le truppe della Lega Lombarda arrestarono la calata dell'esercito imperiale di Federico Barbarossa, evento ricordato anche in un'opera di Giuseppe Verdi e nell'Inno di Mameli.Amanda Colombo è laureata in Filosofia con indirizzo in Comunicazioni sociali. Nel 1999 ha sposato il suo libraio di fiducia e oggi gestisce con lui la libreria di famiglia a Legnano. I libri sono la sua casa. Meno male che ci siete voi è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A cinquant'anni di distanza dalla prima edizione,
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IL SOVRANNATURALE : FRUTTO DELLA SANTITÀ L'unica cosa che ci permette di ricevere il potenziamento e l'unzione di Dio é la consacrazione. La Bibbia ci parla di trasformazione del nostro cuore. Il prezzo del potenziamento sono le ginocchia piegate di fronte a Lui. Romani 12:1 Il vero culto a Dio é l'arresa. 2 Cronache 7:14 La predisposizione del nostro cuore é fondamentale per azionare il soprannaturale. Vivere nell'unzione significa avere un cuore sottomesso. Rimanere posizionati alla Sua presenza e all'ascolto sono chiavi per la potenza. Ravvedimento significa riconoscere di avere bisogno di Dio e costruire comunione con Lui. E il frutto del ravvedimento é la santità. Distaccarsi da ciò che ci allontana da Dio é vitale per la nostra crescita e per l'influenza che vogliamo dare alle persone intorno a noi. Past Ilenia Falzea
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Il racconto biblico dei sapienti giunti dall'Oriente alla nascita di Gesù allarga la visuale: c'è un messaggio universale del Natale. Ma proprio questa sfida, di un messaggio annunciato a tutti i popoli, oggi crea obiezioni, problemi. Il pastore battista Angelo Reginato nella sua meditazione biblica, approfondisce questo tema: come vivere la sfida dell'universale, in un tempo in cui trionfa il particolare, l'interesse del singolo contro quello della comunità?Ha compiuto 100 anni la Bibbia “Riveduta”, così è detta la versione della Bibbia in lingua italiana che nel 1924 fu pubblicata dalla Società biblica britannica e forestiera. Questo ente incaricò una commissione presieduta dal pastore e teologo Giovanni Luzzi di realizzare una revisione dell'antica Bibbia tradotta nel 1607 da Giovanni Diodati, alla luce delle nuove scoperte e dei testi ebraici e greci di cui gli studiosi erano entrati in possesso. Racconta questa vicenda Mario Cignoni, segretario generale della Società biblica in Italia.
È l'uomo che ha fatto sognare l'Italia correndo verso la gloria, tagliando traguardi che sono entrati nella leggenda. Ebbene sì, Stefano Baldini è passato dal BSMT. Soprannominato “Il DIO di Maratona”, Stefano Baldini è salito sul tetto del mondo ad Atene 2004, vincendo l'oro olimpico in una gara storica che ha emozionato un intero Paese. Ma il suo palmarès non si ferma lì: campione europeo, mondiale di mezza maratona e simbolo di una generazione che ha trovato in lui l'esempio del sacrificio e della determinazione. Stefano al BSMT ci ha portato dentro la sua straordinaria storia: dai sacrifici che lo hanno temprato, alle vittorie che lo hanno consacrato, come l'indimenticabile oro olimpico. Grazie agli amici di ASICS, abbiamo raccontato l'atletica italiana tra ieri, oggi e domani e abbiamo esplorato il mondo della corsa con chi, con la sua falcata inconfondibile, la disciplina ferrea e una grinta da campione vero, ha scritto pagine indelebili nello sport italiano e mondiale. Buon ascolto! www.asics.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nessuna spiegazione, se non la risurrezione, può spiegare la crescita del Cristianesimo dopo la morte di Gesù. E l'affidabilità storica del Nuovo Testamento è impressionante.
Viviamo in una cultura super focalizzata sull'“Io”, dove tutto gira intorno a quello che vogliamo per noi stessi. Questo modo di pensare è completamente opposto a quello che insegna la Bibbia. In Romani 14, ad esempio, si legge che nessuno vive o muore per sé stesso, ma per il Signore. La nostra vita dovrebbe essere per Lui, non per soddisfare solo noi stessi. Costruire qualcosa di più grande di noi richiede fede e sacrificio. Gesù ci ha chiamati a prendere la nostra croce, non a metterci comodi. Ogni sacrificio che facciamo ha un peso, niente va sprecato. La Bibbia ci assicura che la nostra fatica non è mai vana: quando viviamo per uno scopo più grande, il nostro impegno viene visto e ripagato. È questo che ci motiva ad andare oltre i nostri bisogni immediati. Prendiamo l'esempio di Abramo: per fede era pronto a sacrificare suo figlio Isacco, credendo che Dio avrebbe comunque mantenuto le sue promesse. Abramo era così sicuro della potenza di Dio da sapere che nulla sarebbe andato perduto, nemmeno quel sacrificio enorme. La verità è che, se siamo pronti a dare a Dio senza paura di perdere troppo, scopriremo che Lui provvede sempre. C'è anche l'esempio della vedova nel Vangelo di Marco, che dà tutto quello che ha, per quanto piccolo. Mentre tutti davano del loro superfluo, lei ha dato tutto. Gesù ha notato quel sacrificio perché il cuore con cui aveva dato valeva più di qualsiasi ricchezza. Alla fine, quando mettiamo il nostro sacrificio all'altare con fede, entriamo nella provvidenza di Dio. Non si tratta di quanto diamo, ma di quanto siamo disposti a fidarci di Lui con tutto quello che abbiamo.
“Costumes du Maroc” di Jean Besancenot rappresenta ancora oggi un testo d'inestimabile valore per la cultura marocchina e le sue tradizioniIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 2 anni fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Le novità sul caso Sangiuliano-Boccia. Fonti: video "La Bibbia giorno e notte" pubblicato sul canale Youtube 12Porte il 24 gennaio 2013 ; video tratto da "Maneggi per maritare una figlia" di Niccolò Bacigalupo, interpretato da Gilberto Govi, pubblicato sul canale Youtube Luke61 il 27 dicembre 2009. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
( Giosuè 6) Le prove che dimostrano la veracità della Parola di Dio
L'Affidabilità delle Sacre Scritture 2 Timoteo 3:16
"Ho sempre fatto così" non funziona, se le norme cambiano e la CEI 64-8 detta anche "La Bibbia degli Impianti Elettrici" è già alla 9° edizione, che entrerà in vigore l'1 novembre 2024. Sono cambiate un bel po' di cose. Ne ho parlato col mio Amico ed Esperto Alessio Piamonti fondatore di https://elettricistiilluminati.it/circolo-elettricisti-illuminati/ ¶ MONETIZZA I TUOI GIORNI LIBERI: - https://www.elettricistafelice.it/collaborazioni Per elettricisti che hanno uno o più giorni ogni settimana, senza lavoro, e vogliono guadagnare facendo interventi per colleghi ¶ I MIEI ATTREZZI PREFERITI: - Il mio programma di gestione dei lavori https://www.elettricistafelice.it/gestione-lavori - Il mio programma di fatturazione https://www.elettricistafelice.it/fatture - Le mie Forbici https://amzn.to/3udBsqh - I miei Cacciaviti https://amzn.to/3te8VPQ ¶ CHI SONO IO: - Ale: https://www.alessandrobari.it ¶ SEGUIMI SU: - Telegram: https://t.me/elettricistafelice ¶ SCRIVIMI SU: - Telegram: https://t.me/alessandrobari ¶ SPONSOR E COLLABORAZIONI SU: - info@alessandrobari.it #elettricistafelice #progettista #elettricista
Non sapete voi che... https://www.tempodiriforma.it/wp Le domande che esordiscono con: "Non sapete voi che... ?" sono un potente strumento retorico che, attraverso la loro struttura interrogativa, non solo comunicano un'informazione ma coinvolgono, rimproverano e invitano l'interlocutore a una riflessione critica sulla propria conoscenza e consapevolezza. La Bibbia fa spesso uso di domande intese a far prendere coscienza di verità che dovremmo conoscere e di cui spesso “ci dimentichiamo”. Oggi analizziamo quella che dice: “Non sapete voi che, se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?” (Romani 6:16). Non essendo abituati a questo linguaggio non vediamo come sia molto rilevante anche oggi.
16 marzo 2024 - Luciano Bossina
- La pastora Simona Rauch svolge il proprio ministero per la Chiesa evangelica riformata di Bregaglia: ci racconta la realtà e la ricchezza di queste comunità, che si presentano in modo molto vario, anche sotto il profilo culturale e linguistico.- La Bibbia parla spesso di sogni: parola di Dio o fantasie dell'essere umano? La pastora Simona Rauch commenta un passo biblico tratto dal profeta Geremia. Inaspettatamente in questo testo Dio usa parole dure nei confronti dei “sognatori”.- Radio Beckwith evangelica: 40 anni di storia, un radicamento forte sul territorio, lo sguardo puntato ai temi globali e uno stretto legame con la Chiesa evangelica valdese in Italia. Nasceva nel 1984 in Val Pellice, in provincia di Torino, nel cuore delle cosiddette Valli valdesi, i luoghi storici di questa comunità di fede. Intervista con Matteo Scali, coordinatore di redazione.
"Ho combattuto la buona battaglia per il mio Signore, sono giunto al termine della mia corsa e mi sono mantenuto fedele. Ora per me è giunto il momento di non L'articolo Colazione con la Bibbia: la corona di giustizia è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
La Bibbia ci insegna a superare il ciclo vizioso dell'abuso e del sabotaggio dell'autorità con il ciclo virtuoso del buon uso e dell'onore dell'autorità. L'amore è lo scopo della legge. Testi: Romani 13
La Bibbia, la collezione di testi religiosi considerati sacri da molte religioni, secondo alcuni non racconterebbe dei rapporti tra divinità ed esseri umani, ma di contatti tra uomini e civiltà extraterrestri. Una rilettura che ha molto successo presso un certo pubblico, ma quanto è realistica? Attenzione: non si sta dicendo qui che le narrazioni soprannaturali contenute nella Bibbia siano più realistiche o scientifiche delle interpretazioni extraterrestri degli stessi episodi. Ci si chiede, invece, come mai queste ultime, per diverse persone, stiano oggi soppiantando le precedenti. Cercheremo di capire quali sono i motivi del successo di tutte quelle storie che immaginano che il nostro pianeta sia stato visitato in passato da civiltà extraterrestri, che avrebbero lasciato in maniera più o meno esplicita segni del loro passaggio. E lo faremo qui a Strane Storie!Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoroScopri i miei corsi online:https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClubPagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.PolidoroTwitter: https://twitter.com/massimopolidoroSito e blog: http://www.massimopolidoro.comIscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7730SACERDOTE SPAGNOLO CRITICA L'ISLAM: RISCHIA IL CARCERE PER CRIMINI D'ODIO di Paola BellettiCustodio Ballester è un sacerdote dell'arcidiocesi di Barcellona da 25 anni, attualmente vicario nella parrocchia di San Sebastian di Badalona. In questo periodo si trova coinvolto in un processo per il quale rischia tre anni di carcere: la procuratrice di Malaga ha infatti richiesto per lui il massimo della pena, per aver commesso un cosiddetto crimine d'odio. María Teresa Verdugo accusa il sacerdote per alcune dichiarazioni fatte in una trasmissione dell'emittente Alerta Digital e risalenti al 2017. Vittime di questo presunto crimine tutti i fedeli mussulmani, stando alla definizione confusa e assai rischiosa di questo tipo di crimine che di fatto mette a processo le intenzioni.Le dichiarazioni in questione, leggiamo nell'intervista rilasciata a Zenit Francia, si riferivano al rischio insito nell'ideologia islamista radicalizzata. Il sacerdote aveva detto che «l'Islam radicale intende distruggere la civiltà cristiana e radere al suolo l'Occidente». Sette anni fa, dunque, durante la trasmissione "la ratonera" - ovvero "trappola per topi"- padre Custodio esponendo il proprio pensiero ha «fatto il presupposto che in effetti l'Islam radicale abbia l'intenzione di distruggere l'Europa e quindi di annientare l'Occidente». Ha inoltre specificato come fosse da supporre che, «in questo ambiente islamista, non tutti siano in grado di commettere atti violenti, ma che purtroppo coloro che si immolano e portano con sé coloro che considerano "infedeli" sono considerati santi».Tali dichiarazioni hanno suscitato la reazione dell'associazione "Musulmani contro l'islamofobia" i cui membri si contano sulle dita di una mano, ma che è finanziata dai fondi pubblici del governo catalano. Ciò che il sacerdote fa notare, nel ripercorrere la vicenda, è che la sua condizione di prete cattolico lo ha reso passibile della massima pena perché particolarmente pericoloso: secondo la procuratrice Verdugo, infatti, il suo ministero gli consentirebbe di indottrinare le folle e, quindi, diciamo noi, di diffondere lo stesso odio che avrebbe prodotto le dichiarazioni per le quali è incriminato. Insieme a padre Ballestrer sono perseguiti il redattore della trasmissione e un altro sacerdote, padre Jesús Calvo. Nessuno di loro è mai stato interrogato dalla procuratrice. Ciò potrebbe farci supporre che sia una vera esperta di processi alle intenzioni, anche a distanza.Ciò che sta capitando a questo sacerdote dimostra che ricordare che l'espressione ideologizzata e radicalizzata dell'islam costituisca un rischio per i cristiani e l'Occidente in genere (ovvero riportare gli obiettivi dichiarati dagli stessi esponenti di tale estremismo), ed essere sacerdote cattolico, sarebbero due pessime cose, soprattutto se correlate tra loro, e perseguibili legalmente. Per questo, considera con amarezza padre Custodio, il principio di uguaglianza davanti alla legge, nel suo caso, sarebbe stato impunemente derogato.Da prete cattolico, però, le parole che ritiene sommamente vincolanti e fonte di consolazione sono quelle con le quali Gesù Cristo avverte tutti i suoi fedeli riguardo ai tribunali umani ai quali saranno consegnati, non trascurando la precisa strategia difensiva da tenere in quei casi: «Non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi» (Matteo 10, 17-20).«Sono pronto», conclude padre Custodio. [...]La cosa più grave di processi come questo consiste nel fatto che il reato contestato non ha oggettivi riscontri in un atto esterno, ma si riferisce alle intenzioni, ovvero a qualcosa che pertiene all'inviolabile foro interno della coscienza. Senza scomodare scenari futuri e dispotici questa modalità è a tutti gli effetti tipica delle dittature che hanno già dato terribili prove di sé nella storia contemporanea: «[...[ l'odio non è un fatto materiale esterno, giudicano le intenzioni perché non sono andato in una moschea per provocare, ho parlato solo di intenzioni, niente di più e se giudicano le mie intenzioni allora possiamo dire che siamo in un regime stalinista o in una dittatura cubana come ai tempi di Fidel Castro», conclude il sacerdote che con la stessa lucidità e mite fermezza immaginiamo affronterà il processo.Nota di BastaBugie: Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "Discorsi d'odio, così Trudeau attacca la libertà religiosa" parla del governo canadese che sostiene due diverse proposte di legge che, se approvate, violerebbe gravemente le libertà fondamentali di tutti, in primis dei cristiani, in quanto la vita delle persone sarebbe totalmente in mano allo Stato. Che diventa uno stato totalitario. Ecco a voi la democrazia totalitaria.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18 marzo 2024:Con due proposte di legge sostenute dal governo Trudeau, il Canada segna il primato dell'assolutismo totalitario e orwelliano di uno Stato contemporaneo, dando al governo il potere assoluto di riconoscimento, concessione, controllo e limitazione dei diritti umani inalienabili e delle libertà fondamentali di tutti i cittadini. Innanzitutto l'idea di eliminare, con la proposta di legge C-367, il cui iter è iniziato lo scorso novembre, la clausola di eccezione che protegge, dalle denunce penali, sacerdoti, pastori, chiese, organizzazioni cristiane e semplici credenti che affermano la verità con amore nella pubblica piazza.Finora le accuse, verso i cristiani, dei cosiddetti "crimini d'odio" sono state molto difficili da provare a causa dell'«esenzione religiosa» contenuta nella Sezione 319 del Codice penale che afferma: «Nessuna persona può essere condannata per un reato [di crimine d'odio]... se, in buona fede, la persona ha espresso o tentato di stabilire con un argomento un'opinione su un argomento religioso o un'opinione basata su una credenza in un testo religioso».L'eliminazione di tale clausola corrisponderà al divieto di condividere in pubblico il messaggio cristiano; e i cristiani potrebbero essere accusati di discriminare le altre religioni affermando, come da Vangelo, che Gesù è «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6). La scusa, usata dai promotori delle modifiche, è quella di proteggere le comunità ebraiche alla luce del recente aumento delle manifestazioni antisemite in Canada... ma in realtà, così viene attaccata la libertà religiosa di tutti.A ciò si aggiunge un'altra proposta di legge, presentata dal governo canadese il 26 febbraio scorso, per contrastare l'odio online: la proposta consentirebbe ai giudici di mettere gli adulti in prigione a vita se sostengono il genocidio attraverso dichiarazioni online. La proposta di legge del governo, l'Online Harms Act (Bill C-63), vorrebbe «difendere il pubblico infantile e adolescenziale» dai contenuti online, come ha dichiarato il ministro della Giustizia Arif Virani nei giorni scorsi, ma invece di colpire gli odiatori seriali per i loro crimini, censura la libertà di parola, pensiero e religione.Le nuove norme, si legge nel sito del governo, «creeranno protezioni più forti per i bambini quando useranno piattaforme online e salvaguarderanno meglio tutti in Canada dall'odio online. Il disegno di legge definisce una nuova visione più sicura e inclusiva». Il Justice Centre for Constitutional Freedoms (JCCF), uno dei principali istituti di difesa dei diritti costituzionali del Paese, ha definito l'Online Harms Act un pericoloso «assalto» alla libertà di parola, «l'assalto più aggressivo contro la libertà di parola nella storia moderna canadese», che potrebbe essere utilizzato per togliere «diritti fondamentali».L'ambiguità del testo e la genericità delle definizioni aprono il campo alla possibilità per ciascun cittadino di essere perseguito dalla Commissione canadese per i diritti umani; chiunque potrebbe essere obbligato a pagare al governo federale 50.000 dollari e fino a 20.000 dollari a una presunta "vittima" che si sia sentita offesa da ciò che sia stato scritto, invertendo il principio dell'onere della prova. Il governo Trudeau istituirà tre nuove burocrazie nazionali: una Commissione per la sicurezza digitale, un Difensore civico per la sicurezza digitale e un Ufficio per la sicurezza digitale, che richiederanno milioni di dollari di nuove spese. La Bibbia, inclusi il Vangelo e le lettere di san Paolo, il Catechismo della Chiesa Cattolica, encicliche, documenti ufficiali vaticani, omelie di Sommi Pontefici: tutto potrà essere considerato censurabile, "odioso" e punibile. Non basta, in perfetto stile orwelliano, il ministro Virani ha difeso il nuovo potere (Sezione 810.012) previsto dall'Online Harms Act di «imporre gli arresti domiciliari a qualcuno che si teme possa commettere un crimine d'odio in futuro, anche se non l'ha ancora fatto». In altre parole, siamo alla presunzione di colpevolezza, allo Stato totalitario, al soviet comunista del popolo che impiccava il popolo...Con le "buone intenzioni" di molti governi liberali, che credono di combattere l'antisemitismo e l'odio facendo la guerra al cristianesimo e alle virtù che esso incarna, si pavimenta l'inferno. Il Canada di Trudeau, ancora una volta, si pone all'avanguardia di una trasformazione illiberale dello Stato e consolida un nuovo totalitarismo che, purtroppo, contagia tutto l'Occidente e somiglia sempre più all'autoritarismo comunista.
- L'incontro con Gesù cambia radicalmente la vita dell'apostolo Paolo: è un incontro che produce gioia, ma soprattutto libertà. La fede lo ha liberato da tutto ciò che fino ad allora lo aveva tenuto prigioniero in una vita non sua. Il commento biblico è affidato al pastore riformato di Lugano Daniele Campoli, a partire da un testo contenuto nella Lettera ai Galati.- Iniziare a leggere la Bibbia è un libro agile e sintetico, ma molto completo, pubblicato da Cittadella editrice, che fornisce gli strumenti essenziali per accostarsi ai testi biblici. Come nasce l'insieme dei testi raccolti nella Bibbia? Quando? In quali lingue è stata scritta? E di cosa parla? Chi l'ha ispirata? Queste alcune delle domande poste nel testo, che a dieci anni dalla prima pubblicazione è stato ristampato e aggiornato. Ne parliamo con l'autore Ernesto Borghi, presidente dell'Associazione biblica della Svizzera italiana.
La Bibbia ha subito delle manipolazioni? Abbiamo prove della sua veridicità? Segui l'approfondimento a cura di Gianni Arena cantante cristiano entusiasta della Parola di Dio. L'articolo Colazione con la Bibbia: il dilemma islamico è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
La Bibbia ci presenta Gesù come unico mediatore che intercede dal cielo ed esorta i credenti a pregare dalla terra per tutti gli uomini. Che posto occupano Maria e i Santi? Ne L'articolo Intercessore e intercessori è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
Samuel Lerda"Fiera Piemontese dell'Editoria di Cavallermaggiore"www.fierapiemonteseeditoria.itLa Fiera Piemontese dell'Editoria di Cavallermaggiore spegne 30 candelineLa XXX edizione della rassegna piemontese dedicata alla piccola-media editoria si svolge a Cavallermaggiore sabato 2 e domenica 3 dicembre 2023 con anteprima venerdì 1 dicembre 2023 Ingresso liberowww.fierapiemonteseeditoria.itLeggerezza è la parola chiave e il tema della 30esima edizione della Fiera Piemontese dell'Editoria, che a dicembre 2023 torna con il suo tradizionale week end di eventi, rassegne e incontri. Leggerezza è anche la parola che richiama il centenario dalla nascita di Italo Calvino, a cui questa edizione della Fiera è dedicata. La manifestazione, capace negli anni di portare in terra cuneese (Cavallermaggiore e comuni limitrofi) alcuni dei grandi nomi del mondo della scrittura, del giornalismo e dello spettacolo italiano, consta di tre macro aree di sviluppo:Area espositivo-fieristica, presso il book corner allestito nell'ala comunale di Piazza Vittorio Emanuele II che ospita una selezione di venti editori che sabato 2 e domenica 3 dicembre presenziano con le proprie proposte editoriali: Acar Edizioni, Argonauta, Bestrong Edizioni, Hopeful Monster Editore, Il Cielo Stellato Edizioni, Miraggi, L'ortica libreria indipendente, Moroni Editore, Rusconi, Libridea, ScritturaPura, Silele Edizioni.La Fiera Piemontese dell'Editoria prende ufficialmente il via venerdì 1 dicembre alle ore 21.00 presso il Teatro S. Giorgio con la presentazione del libro “Il Camaleonte” (Bibliotheka Edizioni) di Angelo Maggi, autore, attore e doppiatore di alcuni dei volti più famosi del cinema mondiale (Tom Hanks, Robert Downey Jr, Hugh Grant, Jackie Chan e Rupert Everett). L'appuntamento sarà anche occasione per l'inaugurazione ufficiale della rassegna. Sabato 2 dicembre 10:00 - 11:45 “Laboratorio della Gentilezza” a cura di Drum Circle e Associazione amici della Biblioteca Odv. 10:30 - 11:00 (Caffè Letterario, Ala comunale): Taglio del nastro ufficiale per la 30esima edizione della Fiera Piemontese dell'Editoria. 11:30 - 12:30 (Caffè Letterario, Ala comunale): Presentazione del libro "Nei silenzi assordanti" (Argonauta Edizioni) della giovane autrice Vanessa Ferrero.15:00 - 16:00 (Oratorio San Michele, Piazza Vittorio Emanuele II) Laboratorio con Micol Blanchard per bambini e bambine della scuola elementare. 15:00 - 18:00 (Teatro San Giorgio) Proiezione del film Tolo-Tolo e dialogo con l'attore Mohamed Ba 15:00 - 15:30 L'autrice Cristina Bosco presenta il suo nuovo libro "Distinguere un sorriso da un velo" (Il cielo stellato Edizioni) 15:30 - 16:00 Federica Ghirardo presenta il suo nuovo libro "21 pillole di drago" (Il cielo stellato Edizioni) 16:00 - 17:00 Silvio Marengo presenta il suo nuovo libro "Dove osano le rondini" (Araba Fenice)17:00 - 18:00 Stefano Fenoglio, autore del libro "Uomini e fiumi" (Rizzoli), dialoga con Davide Bonetto 18:00 - 18:45 Incontro con Piergianni Curti, autore di “Gli amanti perduti nel transfinito" (Miraggi edizioni) 18:45 - 19:30 Marìa Helena Boglio presenta il suo primo libro "Dove comincia la rivoluzione" (Scritturapura) 18:00 - 19:30 Il giornalista di FanPage Saverio Tommasi e il fotoreporter Francesco Malavolta presentano il libro "Troppo neri"(Feltrinelli). 21:00 - 23:00 La ricercatrice e divulgatrice scientifica Antonella Viola dedica una lectio magistralis ispiraa al proprio ultimo libro "Il digiuno intermittente. Domenica 3 dicembre 09:00 - 12:00 Triplice appuntamento con i laboratori educativi per educatori, insegnanti (scuola infanzia e scuola primaria) a cura di Micol Blanchard, Elena Erbelli e Asiah Pinardi10:30 - 11:30 Un incontro di letture animate a cura di Cristina Levet “per avventurarsi leggeri nel mondo e farlo luminoso”. 10:30 - 11:30 L'autrice Grazia Liprandi presenta il suo libro "7 vite come i gatti" (Albatros Edizioni) 11:30 - 12:30 Alessandra Leidi presenta il suo libro "SMA - Senza Mai Arrendersi: La mia battaglia contro l'Atrofia Muscolare Spinale" (Oakmond Publishing) 15:00 - 16:00 La tradizionale consegna della Costituzione ai neomaggiorenni. 16:00 - 17:00 L'icona della musica italiana Orietta Berti con il suo primo libro di ricette "Nella mia cucina" (Gribaudo). 17:00 - 18:00 Francesca Somà, presenta il suo secondo libro "Ti voglio raccontare..." 17:00 - 18:00 Il cantautore Giovanni Truppi. 18:00 - 18:45 Lo scrittore Bruno Vallepiano presenta il suo libro "La linea mortale" (Ed. Golem) in dialogo con il professor Carlo Turco. 18:00 - 18:45 (Caffè Letterario, Ala comunale)La docente di ebraistica Maria Teresa Milano presenta il suo libro "21 storie d'amore. La Bibbia come non te l'aspetti" (Sonda)18:00 - 19:00 Federico Traversa racconta “One love. Bob Marley”(Il Castello edizioni) con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei BlueBeaters 21:00 - 23:00 Auroro Borealo, performer, cantante e collezionista di cose diversamente belle, presenta il suo progetto "Libri Brutti" Un'occasione da non perdere per gustare i lati ironici dell'editoria moderna.Mercoledì 6 dicembre si chiude la 30esima edizione con un altro ospite d'eccezione, l'analista geopolitico e volto noto della tv Dario Fabbri, che in dialogo con il giornalista del Fatto Quotidiano Davide Grasso presenterà la sua ultima fatica letteraria “Geopolitica umana. Capire il mondo dalle civiltà antiche alle potenze odierne” (Gribaudo).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Nelle sue "Investigazioni Filosofiche", Wittgenstein introduce il concetto di "gioco linguistico", sostenendo che il significato delle parole non è fisso o intrinseco, ma piuttosto deriva dall'uso che ne facciamo all'interno di specifici contesti culturali e sociali. Questa visione del linguaggio come qualcosa di fluido e contestuale ha profonde implicazioni per l'interpretazione e l'esegesi di testi classici.
Un dialogo tra il prof, insegnante di Religione Cattolica, e Vittorio Secco, predicatore valdese, per chiarire che cosa significano termini come “evangelico” e “protestante” e come si debba davvero intendere, contro ogni fanatismo, la famosa definizione attribuita a Lutero.
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La storia della nostra chiesa è fatta di nascita, crescita, frutti, gioie, dolori... vissuti assieme per 26 anni. A conclusione di questa lunga avventura, cosa si può dire? E' stato solo un sogno? Se lo è stato, lo abbiamo fatto assieme... Ed era un sogno che bisognava sognare.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 12 minutiTempo di ascolto audio: 25 minutiE così siamo giunti all'ultimo messaggio. Solo che stavolta non è l'ultimo messaggio di una serie di predicazioni. Ma è davvero l'ultimo messaggio il messaggio terminale, finale di questa nostra chiesa.Pur non essendo non essendone più pastore da circa dieci mesi, pur non essendo chi la conduce, permettetemi comunque come pastore emerito di questa chiesa e come uno dei fondatori della Chiesa della Vera Vite di dire alcune parole a conclusione di una storia che è proseguita in interrottamente per 26 lunghi anni.Era il gennaio del 1997 (siamo nell'altro millennio) quando iniziammo a fare studi biblici nelle case in quattro persone tra Montefiascone e Tuscania, per poi iniziare con i culti in casa, nelle case delle delle persone che allora frequentavano; e poi la prima sala a via della Croce qua a Montefiascone, e poi questa sala da dove vi parlo ora e che, come sentite, in questo momento è vuota.Ma attenzione: non vi inganni ciò che vedete con gli occhi o che sentite con le vostre orecchie, ma dovete imaginare dietro le mie spalle, qui dove sta quel crocifisso che ha simboleggiato per tanti anni la nostra identità, una folla di oltre 200 persone che negli anni hanno frequentato questa chiesa, di cui 130 l'hanno frequentata assiduamente, e di questi oltre 40 membri di chiesa che che sono stati attivi servitori che si sono alternati nelle varie attività di questa chiesa e di questa meravigliosa avventura.E oltre questi, tutte le persone che hanno letto, ascoltato, o visto gli oltre 4.000 messaggi che abbiamo pubblicato sul sito in 20 anni per quasi 2.000 ore di predicazione, ovvero più di 83 giorni ininterrotti di predicazione... E sono tutte là, e rimarranno come storia.Dietro di me ci sono sono anche gli oltre 200 pastori e responsabili di chiesa che hanno partecipato negli anni ai nostri seminari sulla chiesa e i quasi 400 studenti dei corsi estivi di inglese (vi ricordate gli English Camp?) Ma ci sono anche gli i più di 30 migranti che abbiamo accudito, nutrito, sostenuto e aiutato durante un periodo molto importante della nostra chiesa, quando qua a Montefiascone c'era un centro di prima accoglienza. E anche i sordomuti che sono stati presenti in questa sala e hanno ricevuto le traduzioni LIS, o quelli che hanno ascoltato tramite i gesti che faceva la nostra traduttrice nella lingua dei segni.La storia di questa chiesa non è iniziata a caso ma per volontà del Signore; non è stato né Marco né Bernardino né Michele a fondare questa chiesa, ma è stato il Signore che l'ha piantata, nutrita e fatta crescere in un paese, in una zona dove non c'era mai stata nessuna chiesa evangelica prima.Non siamo stati bravi noi a sognare questa chiesa, ma è stato il Signore a mettere in noi quel sogno, Perché questa era la necessità perché c'era bisogno di sognarlo quel sogno di una chiesa che si chiamava Chiesa della Vera Vite. Perché serviva a testimoniare di lui in questo luogo dove nessun altro aveva mai parlato, e nei vari paesi da cui noi proveniamo.Questo abbiamo fatto per 26 lunghi anni; fedelmente, non scendendo a compromessi che forse avrebbero fatto crescere di più la nostra comunità e più in fretta, ma siamo rimasti fedeli alla sua Parola e al progetto di creare una comunità dove tutti potessero ascoltare la parola del Signore almeno una volta nella propria vita. Dove potessero sentirsi a casa, dove potessero sentirsi amati, accolti, e dove potessero avere una possibilità di partecipare, non soltanto di ascoltare la Parola del Signore.Ci siamo riusciti? Talvolta sì, talvolta no. E ora il Signore ci sta chiedendo di voltare pagina Attenzione, non è un fallimento! Non è un fallimento; le chiese nascono, crescono, si consolidano e muoiono... Pensate una cosa: nel Nuovo Testamento ci sono tante chiese. Tante chiese, ma nessuna delle chiese che leggiamo nel Nuovo Testamento è sopravvissuta; e si trattava di chiese enormi. Non Roma, non Corinto, non Galazia, non Filippi, nemmeno Tessalonica e nemmeno Efeso ci sono più; queste chiese sono scomparse.Ecco prendete ad esempio Efeso. Efeso era una città straordinaria; era un porto di mare sulla costa dell'odierna Turchia, conteneva monumenti di straordinaria importanza, imponenti, come il tempio di Artemide (che sarebbe Diana per i Romani) che era forse il più grande edificio al mondo presente all'epoca, una delle sette meraviglie del mondo si diceva.Era la capitale della provincia importante Romana dell'Asia Minore e aveva ha dentro di sé 200.000 abitanti; pensate quant'era grande! Era la terza città più potente del mondo dopo Roma e Alessandria d'Egitto e proprio lì, in questa città enorme, in questa città potente nacque una chiesa famosa, grande davanti agli occhi del Signore, così importante da diventare sede di uno dei più importanti concili ecumenici, quello del 43, uno dei primi concili della Chiesa Cristiana, e ad avere un libro intero intitolato a lei nel Nuovo Testamento, la Lettera agli Efesini.Pensate quanto era importante questa chiesa; cosa potete pensare si immaginassero gli Efesini della propria chiesa? “Ah una chiesa del genere, questa chiesa sarà non sarà mai smossa. Questa chiesa continuerà per sempre, per sempre frutterà persone, ci saranno persone che verranno...” Ma poi, il mare si ritirò, il porto di Efeso divenne una distesa di sabbia lontana dal mare e le persone cominciarono ad andarsene. E così, come se ne andarono le persone normali dei 200.000, anche le persone di chiesa cominciarono ad andarsene; non perché non l' amassero più, non perché non avessero più progetti per il Signore, ma semplicemente perché la loro vita non era più lì, non era più in quel luogo.Dove andarono? Questo non lo sappiamo, non è scritto nella Parola; probabilmente si disperso nelle chiese lì a fianco, lì vicino, a gruppetti, a singoli, là dove andarono ciascuno a vivere; e sono sicuro che continuarono a parlare alla gente di Cristo.La loro missione continuò tra le altre persone, continuarono a benedire le comunità dove erano andati parlando del Signore attraverso i doni che avevano loro.A Montefiascone non c'è mai stato un mare che si è ritirato, ma molti hanno traslocato e molti continuano a farlo seguendo il mare della vita, il futuro familiare diverso, il lavoro e gran parte di quelle 200 persone di cui parlavo all'inizio che hanno frequentato la nostra chiesa in questi 26 anni anni ora sono altrove, non sono più qua, ma continuano a parlare di Cristo, continuano a benedire gli altri, continuano ad esercitare i loro doni in altre strutture, in altre comunità. Non farò elenchi perché potrei rischiare di scordare qualcuno o qualcuna, ma voi avete ben chiaro di chi parlo, vero?Ma la vita è così; le chiese nascono, le chiese crescono, le chiese invecchiano, le chiese muoiono... Ed è quello che è successo alla nostra. Vedete, per me che sono stato usato dal Signore per piantare la prima chiesa evangelica di sempre in questa città, nella mia città, che ho predicato il primo messaggio di chiesa, credetemi, predicare l'ultimo messaggio in una sala vuota è come perdere un figlio amato.E devo stare attento; devo stare molto attento a non commettere tre errori, che corrispondono a tre peccati. E vorrei che nessuno di voi che mi ascolta in questo momento cadesse in questa trappola, che è una trappola del maligno.Per cui per prima cosa:1) Rifiutate di essere amareggiati per ciò che è accadutoPotremmo essere amari... e forse un po' lo siamo. Ma se ci aggrappiamo all'amarezza facciamo solo male a noi stessi. L'amarezza prolunga il dolore, non lo affievolisce o lo dimezza. C'è stato un tempo per seminare, c'è stato un tempo per raccogliere... e ora è il tempo di cambiare terreno.Seconda cosa:2) Rifiutate di incolpare qualcuno Così come nessuno, neppure io, posso prendermi il merito della nascita di questa chiesa, di aver piantato la Chiesa della Vera Vite, allo stesso modo nessuno è la causa del suo scioglimento. Vedete, la tranquillità con cui abbiamo accettato e deciso tra responsabili che era ora di sciogliere la chiesa è un gran conforto. Credetemi è un gran conforto che mi indica che non siamo noi a decidere di sciogliere questa chiesa, ma chi l'aveva piantata. Ci sta chiedendo di porre le nostre radici altrove.E, terza cosa:3) Rifiutatevi di spettegolare e di giudicareLa Bibbia dice più e più volte che una delle cose che Dio odia in maniera totale nella vita sono i pettegolezzi. Non siete voi, non sono io, non siamo noi il giudice; non dobbiamo dire in giro “Ah, la mia chiesa si è chiusa a causa di...”. Non siate amareggiati, non date la colpa a nessuno e non giudicate nessuno.Non fate tutto ciò: rifiutate di essere amareggiati, rifiutate di incolpare qualcheduno e rifiutatevi di spettegolare o di giudicare. Non fate tutto ciò; neppure io debbo farlo!Quello che invece vorrei fare io e che desidero voi facciate assieme a me, sono tre azioni che invece di essere tre peccati corrispondono a tre virtù cristiane.La prima:1) Mostrate grazia ai vostri leader Sto parlando non di un leader, non di quello che sta parlando in questo momento, ma di quelli che abbiamo avuto per questi lunghi 26 anni qua in sala... E anche qui non farò nomi, ma li conoscete bene; persone che gratuitamente si sono messe al nostro e al vostro servizio, che hanno faticato, hanno pianto, si sono disperate, che nella loro imperfezione e nei loro errori (e io sono il primo, il capostipite della serie degli errori) hanno fatto sì che Dio li usasse per portare grazia agli altri e per far vivere e prosperare questa nostra chiesa.Persone che hanno predicato, persone che hanno insegnato, organizzato eventi, realizzato gruppi giovanili, cantato, suonato, tradotto, pianificato, retto le finanze, pulito la sala...Lo hanno fatto per voi, lo hanno fatto per noi... Lo hanno fatto gratis, togliendo ore alla famiglia e al sonno!Per cui, secondo punto:2) Siate loro grati Seconda virtù: siate loro grati. Dobbiamo essere grati per tutti i modi in cui Dio ha usato la Chiesa della Vera Vite in tutti i modi. Siate grati per tutti i modi in cui Dio ha usato anziani, pastori, diaconi, diaconesse, adoratori e semplici membri di chiesa nel corso degli anni per proclamare la Parola del Signore in questo luogo.Se vorrete un giorno scrivere a queste persone un biglietto, un WhatsApp, una mail di ringraziamento a coloro che hanno fatto crescere (e sto dicendo di tutte le persone indistintamente che hanno servito in questi 26 anni di chiesa anche quelli che ormai sono all'estero o che sono lontani da questa nostra chiesa), sono sicuro che loro apprezzeranno. Perché l'emozione più sana della vita è l'atteggiamento di gratitudine.E infine, terza cosa, e questa è la più importante fratelli e sorelle, la più importante, la fondamentale, la cosa più importante di tutta questo gran discorso in conclusione, ed è assolutamente vitale per te e per me:3) Rimanete concentrati sul piano di Dio Non sul nostro dolore, non sull'amarezza, non sui problemi del passato, ma sul vincitore di tutti i problemi, su Cristo. Rimaniamo focalizzati su di lui. Facciamo che le nostre vite si nutrano di lui, anche se non sarà in questa sala.E' così che Gesù ha sopportato il dolore della croce; e noi siamo invitati dalla scrittura a fare la stessa cosa, a essere suoi seguaci, a seguire il suo esempio. Nel dodicesimo capitolo di Ebrei ci è detto di tenere gli occhi su Gesù, nostro leader e nostro istruttore, di tenere gli occhi su colui che non ci deluderà mai.Pensate, Gesù egli era disposto a morire in un modo vergognoso, la croce, per la gioia che aveva davanti, perché sapeva che gli sarebbe stata data gloria in seguito; cercò la gioia che gli era posta davanti, non quella che aveva in quel momento.Allo stesso modo noi non guardiamo al nostro dolore attuale, per comprendere che tutto ciò che abbiamo fatto assieme potrebbe essere sembrato solo un sogno, ma che era un sogno che andava sognato In conclusione vorrei ringraziare tutti, ma proprio tutti, davvero tutti. Tutti quelli che sono stati al mio fianco, che sono stati al nostro fianco, che hanno aiutato in qualche modo da vicino o da lontano la Chiesa della Vera Vite a nascere, a crescere, a consolidarsi e a prosperare per 26 lunghi anni.Ma credetemi, ringrazio davvero tutti, anche quelli che sono arrivati in chiesa avendo una propria agenda personale, che sono rimasti con noi solo perché volevano trasformarla; trasformare la nostra comunità in qualcosa che avevano loro in mente che a loro sembrava migliore di quello che facevamo, e che poi se ne sono andati , magari in silenzio, magari consegnando soltanto le chiavi, magari sbattendo la porta e magari qualcuno spettegolando...Ma ringrazio anche quelli. Anche quelli ringrazio, perché sono convinto che non l'hanno mai fatto con malizia; lo facevano forse in buona fede, magari sbagliando, ma non l'hanno fatto mai con malizia. Ma soprattutto perché hanno permesso al Signore di dimostrare, ancora una volta, che ciò che lui aveva piantato sarebbe continuato a vivere e a crescere, come in effetti è accaduto.Tutte le gravi crisi, le grosse crisi della nostra chiesa, si sono risolte con una maggiore unità e un maggiore impegno di chi rimaneva. E hanno dimostrato, in quel in quel momento, che l'unione che ci legava era un'unione superiore a quella soltanto di un club di persone un pochino strane che avevano aperto una chiesa evangelica. In quei momenti noi ci siamo amati davvero di più l'uno l'altro.Tempo di terminare questo messaggio, questo ultimo messaggio, e vorrei concludere con le parole di Salomone dall'Ecclesiaste dai versetti 1 a 8 del capitolo t3:"Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare cordoglio e un tempo per ballare, un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per odiare e un tempo per amare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” (Ecclesiaste 3:1-8)C'è stato un tempo in cui il Signore ha piantato la sua chiesa e ora è il tempo in cui ci chiede umiltà, e ci chiede di sciogliere questa chiesa . Abbiamo sognato assieme, abbiamo piantato assieme, abbiamo atteso assieme, abbiamo lavorato assieme, abbiamo sognato assieme una comunità unita che crescesse e portasse frutto.Abbiamo sognato per 26 anni questo... E non era un nostro sogno, ma quello che il Signore ci aveva messo nel cuore: era un sogno che bisognava sognare.---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
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Che cosa ne penso del video "Come la Chiesa ha distrutto la Bibbia" di Rick Dufer.
Se la Bibbia è un testo spesso allontanato e deriso, la colpa è in buona parte di quei religiosi che da secoli tentano di raccontarla come se fosse un libro di fatti storici: oggi parliamo di religione, simbologia, cultura e verità! CAMBLY è il modo migliore di imparare l'inglese da smartphone o PC! Usa il codice dailycogito6 per usare Cambly gratuitamente per 15 minuti e beneficiare di uno sconto del 50% sul piano annuale: https://bit.ly/428jju0 Compra e leggi "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ STANDUPCOGITO GIUGNO 2023 15/6 Padova con Andrea Lorenzon (Cartoni Morti): https://bit.ly/lorenzonstandup 17/6 Bologna con Wesa: https://bit.ly/wesastandup 18/6 Villa Torlonia con L'Avvocato dell'Atomo: https://bit.ly/romanostandup 20/6 Mestre con Parabellum: https://bit.ly/parabellstandup 22/6 Firenze con Dario Moccia: https://bit.ly/mocciastandup 26/6 Milano con Vittorio Emanuele Parsi: https://bit.ly/parsistandup Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #bibbia #religione #rickdufer INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gesù ci ha dato l'esempio perfetto di come essere leoni per lui, senza innalzarci e senza essere aggressivi, ma restando fermi nella nostra fede per essere una testimonianza per gli altri ed un aiuto per coloro che lo cercano. ---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 14 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 22 minutiQualche settimana fa abbiamo parlato del nostro Gesù che è il leone e agnello nello stesso tempo. Abbiamo detto che è forte, ruggente come un leone; è un re che non verrà mai più smosso. Ma allo stesso tempo è agnello; si è immolato per noi, è morto per noi, si è fatto maltrattare senza proferire parola.E c'eravamo lasciati con un punto di domanda: “Come possiamo noi essere leoni e agnelli come Gesù?” Ne parleremo oggi e la prossima volta che predicherò. E partirei da questo versetto: "Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati" (Efesini 5:1)Mi è piaciuta molto e la volevo condividere con voi la traduzione di The Message, perché la vedo molto pratica; è più facile da capire"Guarda cosa fa Dio e poi fallo, come i bambini che imparano il comportamento corretto dai propri genitori." (trad. Bibbia "The Message")Perciò la prima cosa da fare se vogliamo essere imitatori di Gesù , è vedere Gesù cosa fa. Quindi oggi vedremo tre comportamenti di Gesù che possono aiutarci a diventare dei leoni, dei leoni spirituali, dei leoni nella vita.Questo che leggeremo tra poco è il primo aneddoto che c'è nellaBibbia di quello che ha detto e fatto Gesù in tutta la sua opera grandiosa qui sulla Terra con noi, e Dio ha voluto che sapessimo questo.Stiamo parlando di un Gesù che ha dodici anni; c'è qualcuno che ha dodici anni qui dentro? Non imbrogliate eh, vi faccio tirar fuori le carte d'identità! Ce l'abbiamo un dodicenne? Si, mio figlio Giovanni è un dodicenne e non servono documenti perché c'ero, me lo ricordo... sì ha dodici anni.Si avvicinava il periodo di festeggiamenti di Pasqua; Gesù, Maria e Giuseppe partono a piedi da Nazareth per andare a Gerusalemme. Erano in tantissimi; era una lunga carovana di persone perché piano piano che passavano nei paesi altri si accodava a questa carovana e insieme si andava a piedi a festeggiare questa Pasqua a Gerusalemme, che vi ricordo, lo sapete già, a quei tempi la Pasqua era il ricordo e il festeggiamento dell'Esodo, di Dio che aveva liberato il popolo d'Israele dall'Egitto.Cosa succede? Vanno a Gerusalemme, festeggiano la Pasqua, si rimettono in cammino, prendono “armi, bagagli e bagattelle” e partono; dopo un giorno di cammino Maria (tipo come nel film “Mamma ho perso l'aereo”) realizza che era un po' che non vedeva Gesù. Inizia a chiedere a quelli che erano con loro, parenti e amici, se l 'avessero visto... ma non c'era! Cosa fanno, dopo un giorno di cammino a piedi? Tornano a Gerusalemme, lo cercano, e dopo tre giorni lo trovano: era nel Tempio! Mi veniva da ridere, perché pensavo alla versione italiana di Maria: “No Gesù! Ma dove eri? Mi ha fatto venire i capelli bianchi! Mannaggia a me, ma perché non sono stata ferma! No tu mi farai cascare tutti i capelli! Io sono disperata, non ce la faccio a stati dietro!”Invece credo che Maria non abbia reagito così; io credo che Maria, quando ha visto Gesù nel Tempio, abbia guardato questo ragazzo, il suo amato figlio, e abbia pensato: “Ci siamo, sta per essere svelato al mondo chi veramente è lui.” E quindi gli ha semplicemente cosa fosse successo; e Gesù con la sua pace inimitabile, con la pace che solo lui può avere risponde a dodici anni così:"Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?»" (Luca 2:49)Perché il Signore voleva che sapessimo questo? Ha fatto talmente tante cose grandi Gesù, guarigioni per tutti i peccati... Ma la prima cosa in assoluto che ha fatto è stata una dichiarazione di fede: dobbiamo partire da lì. Quello è il punto di partenza; era nel tempio con dei maestri con degli esperti della Parola, eppure loro si meravigliavano di lui, della saggezza che aveva, delle cose e delle risposte che dava. Era veramente un leone, un leone ruggente.Quindi, cosa possiamo fare noi per imitare in queste cose Gesù?"...glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni..." (1Pietro 3:15)"Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco." (Romani 1:16)Perciò partiamo da questo per essere dei veri leoni ruggenti nella fede e nella vita di tutti i giorni: dobbiamo dichiarare in chi crediamo. Certo con mansuetudine e non con prepotenza e con insistenza, ma con mansuetudine dobbiamo cercare sempre il modo di poter dire: “Io credo in Gesù.” Per esempio, quando ci chiedono: “Ma perché sei gioiosa e fiduciosa? Non hai lavoro, hai mille malattie, mille problemi a casa... ma che hai per essere gioiosa speranzosa?". Si, ho Gesù. La mia speranza viene dal Signore, da qualcosa che non è qui in questo momento e che tu puoi toccare. Ma una cosa che io ho nel cuore e che arriverà. Una speranza certa, la speranza della certezza che Gesù tornerà; e non mi serve nient'altro.Esistono due tipi di paure o di vergogna nel proclamare la propria fede. C'è la paura fisica, che hanno sicuramente i nostri fratelli credenti che vivono nelle zone dove i cristiani sono ancora perseguitati. Una paura reale, tangibile: torture e morte.E poi c'è la nostra la nostra; è meno evidente, ma non è da sottovalutare. La nostra è una paura sociale. Nel mondo in cui viviamo, dove tutto è velocissimo, dove quello che voglio lo voglio ora, e tutto è perfetto tutto è a mia disposizione, e devo essere io al centro dell'universo, dichiarare di essere credenti in Gesù spesso ci rende agli occhi delle persone fanatici, illusi, sciocchi.A me è capitato anche che mi dicessero: “Ma sei intelligente, ancora stai a pensare a Gesù?”. E il credere in Gesù ti sminuisce. Quindi non è poca questa paura; la paura di essere umiliati. Io penso ai miei figli, che sono quasi adolescenti: ma quanto bisogna essere coraggiosi per essere in un gruppo di adolescenti che pensano alle ragazze, che già vedono immagini non propriamente pulite, che già pensano ai primi vizi da poter prendere, dire: “Ma io credo in Gesù!”. Per me è un atto di veramente di coraggio.Oppure un lavoratore che sta con i colleghi; si prendono una birretta a fine turno, fanno quattro chiacchiere dove si parla di qualsiasi cosa: “Io sono credente!”. Ci vuole coraggio. Ci siamo trovati tutti in questa situazione; non è facile e questo che significa veramente essere leoni, proclamare la propria fede. E vi dico una cosa , e questa ve la garantisco: se dite in un gruppo di persone che siete credenti, sicuramente l' per lì si fanno coraggio l'uno con l'altro e vi prendono in giro, ma vi assicuro che almeno uno di loro vi verrà a chiedere qualche cosa, un approfondimento, una spiegazione. Verrà in privato vi manderà un messaggio... Perché il seme di Dio da qualche parte arriva sempre. E chi lo sa che una semplice dichiarazione di fede vi possa portare ad essere vi quello che abbiamo detto qualche predicazione fa, un ponte tra quella persona e Gesù.Cosa altro ha fatto Gesù che noi possiamo imitare? Ecco la seconda cosa"Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano." (Matteo 4:10-11)Che cos'altro ha fatto Gesù? Ha resistito alle tentazioni, e l'ha fatto da uomo, lo abbiamo detto più volte.Parliamo spesso di questo argomento, però oggi con voi mi andava di parlare non delle cose più eclatanti, le tentazioni della droga, dell'alcol, la violenza, la prostituzione, la pornografia, perché queste infatti servono talvolta a crearci un alibi: “Io non bevo, non mi drogo, non vado a prostitute, non vedo porno, per cui sono fuori da questo discorso!”.Io parlo di quelle tentazioni radicate proprio dentro all'uomo, quelle che sono nate con noi. Ma quanto è dolce parlar male di qualcuno che vi ha fatto un torto? Ma quanto è bello sfogare la rabbia con le parolacce e tirare un oggetto quando siete nervosi? Ma quanto è piacevole di una bella parolaccia quando vi cade qualcosa dalle mani o state preparando qualcosa che non vi riesce? E che soddisfazione è quando va male qualcosa a qualcuno che vi ha fatto un torto?Io credo che questo sia capitato almeno una volta a tutti noi... Almeno una volta al giorno, ragazzi! Questo è proprio come siamo fatti; noi siamo impastati proprio così. Oppure, quando voglio fare quell'imbroglietto e recupero qualche soldino... tanto lo posso fare!Vi capita mai di uscire di casa con tutti i buoni intenti? Io ad esempio sto in un posto di lavoro dove l'asticella delle mie arrabbiature la devo sempre alzare di più; perché la vita è come una palestra, noi qui siamo per allenare i nostri muscoli spirituali a migliorarci sempre di più e a cercare di fare meno degli errori perché poi, quando impareremo a fare meno quelli, ci saranno altri errori da correggere.Quando io vado al lavoro, prego per tutto il tragitto; e anche quando sto mettendo il primo piede dentro e si aprono le porte, dico: “Signore per favore aiutami a resistere.”. Ma non tanto a resistere perché quello a cui tu resisti prima o poi ti cade addosso; immaginatevi di tenere la porta di un armadio pienissimo di vestiti: tenete la porta perché altrimenti vi vengono tutti addosso. Quanto si può resistere? Cinque, dieci minuti? Non potrete restare tutta la vita a reggere la porta... e prima o poi vi cadranno addosso. Quindi quando si parla di tentazioni usiamo sempre la parola resistere, perché è la più facile; ma dobbiamo proprio cercare e chiedere a Dio di farcele scivolare da addosso, così che non siano più attraenti per noi.Quindi io entro e dico: “Signore per favore, aiutami!” E puntualmente Satana, che è intelligentissimo almeno in questo, trama e ordisce un sistema, prepara proprio la situazione ideale perché tu possa sbagliare. Io arrivo, e puntualmente succede qualcosa che mi manderebbe in escandescenza. A volte riesco a controllarmi e a volte no e non me ne faccio più una colpa; quando non ci riesco faccio un sospiro e dico: “Ok, la prossima volta ce la farò!” E' questo quello che la Bibbia ci insegna:"Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare." (1 Corinzi 10:13)"Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.” (Giacomo 4:7)Questa è una promessa da Gesù; il diavolo fugge quando capisce che quello scenario non vi sconvolge più, se ne va.... Magari va a preparare qualche altra cosa, lo sapete già! Però quella battaglia, almeno quella è vinta.Abbiamo detto prima di proclamare la propria fede senza pensare al giudizio degli altri; bisogna essere leoni, ma è comunque più facile di lottare contro se stessi. E allora dobbiamo cercare di farci scivolare addosso le tentazioni, resisterle per parlare più facilmente. Bisogna essere dei veri e propri leoni, con delle belle zampe piantate per terra che neanche la tempesta ti può smuovere.Però sappiamo che non siamo soli in questo; la Bibbia e il Signore ci dice che siamo aiutati dallo Spirito Santo che ci consiglia.Lo Spirito santo è l'altra vocina. C'è una vocina che ti dice rispondere sgarbatamente e aggressivamente, e poi c'è quell'altra vocina che dice: “Non si fa, si arrabbiati ma non peccare.” Lo Spirito Santo che ci aiuta in quelle che spesso Marco (ex pastore della nostra chiesa NDR) chiama “preghiere a microonde”, preghiere immediate; sto per cadere sempre in quello sbaglio, e prego: ”Signore, aiutami, non mi far sbagliare stavolta!”. La preghiera, e i versetti che vi vengono in mente! Leggere la Bibbia perché, in ogni secondo lo Spirito Santo tira fuori dalla memoria qualche versetto che ci può incoraggiare in quel momento.Come dicevo prima, spesso si parla delle grandi tentazioni (alcol, droga, ecc.) ma per quelle è più facile distinguerle, perché sono evidenti perché sono innegabili; ma queste piccole, queste cosine sono proprio quelle che inquinano il mondo. Questo mondo va così grandemente male perché ci sono questi piccoli condotti di cattiveria, di veleno che inquinano quello che ci sta intorno. Ovviamente il Signore sa che siamo umani, che cadiamo, ed è sempre lì pronto a perdonarci, l'importante è rendersene cono e cercare di tenere duro. Terza cosa che vediamo oggi di ciò che ha fatto Gesù e che dovremmo imitare:“Mentre Gesù era a tavola in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. I farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?» Ma Gesù, avendoli uditi, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati." (Matteo 9:10-12)In genere questo versetto lo leggiamo per parlare sempre della grandezza di Gesù che è venuto per curare e per portare la Parola che ha bisogno di lui; invece io oggi vorrei farvelo vedere sotto un altro aspetto. Noi, che siamo peccatori, siamo tutti i giorni con i peccatori più o meno di noi; non abbiamo bisogno di cercarli, e è qui che ci chiama il Signore; in questo tempo, in questo momento.Ma quanto bisogna essere forti per stare in mezzo ai peccatori e rimanere integri! Quanto devo essere forte per vedere che, dove lavoro, tutti arrotondano lo stipendio allungando le mani e non tu, tu vai avanti per la tua strada ? Quanto è difficile stare con un gruppo di amici che hanno le mia età che però il sabato sera si divertono ad ubriacarsi e magari a dare fastidio alle ragazze, a rompere le macchine delle persone che dormono nei palazzi, a distruggere le città? E io devo vivere in mezzo a loro, ma stando fermo nella mia fede. Oppure sto con i colleghi che mi dicono: “Ma sì, dai! Stasera andiamo in quel night che ti importa? Chi ti dice niente?” e i tuoi piedi devono essere sempre saldi e non vacillare.Questo significa essere leoni; cercare di affrontare le cose di tutti i giorni rimanendo ovunque saldi. E questo Paolo ce lo dice bene:"Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero; con i Giudei mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; con quelli che sono senza legge mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri." (1 Corinzi 9:19-23)Paolo, come Gesù, ha frequentato quelli che si possono considerare i peggiori della società, ma sempre rimanendo Paolo. Certo, qui stiamo parlando di Gesù e Paolo, abbiamo dei bei modelli tosti da seguire; ma è questo che ci chiamano a fare tutti i giorni.Gesù stava sì con i pubblicani, con i peccatori, si è fatto baciare i piedi da una prostituta, l'ha perdonata per quello che aveva fatto, ha preso come discepolo un esattore delle tasse, passava per la strada, ha visto Zaccheo sull'albero, l'ha fatto scendere e è andato a casa sua per mangiare con lui e quel giorno se è subito convertito, ha cambiato il suo comportamento. Perciò è necessario che noi stiamo in mezzo agli altri; non possiamo pensare di rimanere integri stanno sempre tra i fratelli o da soli. Noi siamo chiamati a stare in mezzo al mondo; e lì che bisogna vedere, come dicevamo prima, se riusciamo a resistere alle tentazioni. Perché dobbiamo fare tutto questo? La Bibbia ci dice:“Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità." (2 Timoteo 2:15)Lo vedete come comincia il versetto? “Sforzati di presentare te stesso”; ci lascia uno spiraglio un piccolo margine di perfezione. Il Signore lo sa che non saremo mai perfetti; aggiustata una parte del nostro carattere, sicuramente ce ne sarà un'altra da sistemare. Ma lui è questo che valuterà: quanto ci siamo sforzati, quanto abbiamo preferito seguire la sua retta via piuttosto che abbandonarci alle piacevolezze del mondo. Questo significa essere leoni. Leoni come Gesù lo è stato.La prossima volta vedremo che significhi essere agnelli, imitando Gesù e vi lascio questo riassunto: Gesù Gesù con il suo esempio ci insegna che dobbiamo proclamare la nostra fede in Dio sempre e comunque, imparare a resistere alla tentazione e restare integri nel mondo ma senza farci influenzare dalle cose del mondo.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Cosa è la chiesa? Un edificio, oppure un gruppo di persone chiamate? E quale è lo scopo della chiesa? Riunirsi, o andare a testimoniare di Cristo?---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 20 minutiIn questi ultimi mesi abbiamo dato parlato di questa chiesa di come sarebbe cambiata: questo non è un nuovo inizio, questo è semplicemente una fase di un passaggio.Dove porterà il Signore questa chiesa? Cosa possiamo fare per la chiesa? Ma, veramente, dovremmo chiederci cosa voglia dire questa parola: chiesa. Quante volte l'abbiamo pronunciata senza forse soffermarci veramente su cosa significhi quando noi pensiamo alla chiesa? Che cos'è la chiesa? E' un edificio? Di certo no! E allora ho cercato il significato: non il significato della parola in se stessa, perché, se voi cercate sulla Treccani, la chiesa è un locale religioso. Io ho cercato di trovare cosa sia una chiesa per Dio, per il Signore.La parola chiesa viene dal greco “ἐκκλησία - ekklēsía:” e significa “assemblea di coloro chiamati fuori da...” Assemblea a sua volta deriva dall'ebraico e significa “adunanza”. Ecco che cos'è la chiesa: siamo tutti noi. La chiesa è l'insieme di quelli che hanno accettato la salvezza di Cristo.Al capitolo 2 di Atti, dal versetto 46 al versetto 47, Luca scrive: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.” (Atti 46:47 a)Il popolo vedeva: questo è anche un esempio, questo è anche dimostrare Gesù. Paolo in Efesini ci dice così:“Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.” (Efesini 2:19-22)Vi rendete conto che grande onore ? Noi siamo delle pietre che servono per completare l'edificio Santo a Dio; come fondamenta ci sono gli apostoli, i profeti, e come pietra angolare, la pietra che tiene tutto, c'è Gesù!Questo è il nostro grande onore. Ci sembra adesso scontato: veniamo, sediamo, siamo in chiesa prendiamo insieme la Santa Cena … Siamo questo, né stranieri ne ospiti , siamo parte fondamentale di quello che Dio sta creando sulla Terra, siamo il luogo dove abita la sua potenza... siamo “tanta roba”!Il mondo fuori ci fa sembrare strani: “ Ma che vanno a fare? Una chiesa in una stanza!” Ma c'è scritto: siamo qualcosa di importante! Noi siamo una pietra; ricordiamocelo quando ci troviamo nello sconforto. Lo dico a voi perché lo dico a me stessa: noi siamo una pietra di un edificio santo. Questa dovrebbe essere la cosa su cui ci dobbiamo concentrare.Invece a volte ci facciamo distrarre dai numeri; invece di guardare le sedie piene e quindi la montagna che Gesù ha spostato per farci venire fino a qui la domenica mattina, guardiamo quelle vuote; quello non è il nostro compito!Non siamo stati più o meno benedetti perché non siamo diventati quanti noi volevamo diventare; adesso siamo tanti ma poi, in realtà, se pensiamo a quelli che da vent'anni a questa parte sono passati in questa chiesa e non sono rimasti non siamo poi così numerosi. Al Signore non interessa; Egli ci dice: “Non è un problema vostro; voi pensate che siete un mattoncino del mio edificio, pensate che fate parte di qualcosa di importantissimo.”Ho pensato una cosa: Dio è un dio preciso, non è casuale; se ci dice qualcosa nella Bibbia è perché sa che ci sarebbe servita. Lui ci dà tante indicazioni sui mariti, sulle mogli, sui credenti, sui figli, sui servitori e sui padroni... Ma non ci dice niente sulla sovrabbondanza delle chiese, su come gestire le chiese grandi, tipo : “Allora ragazzi se diventare duecento cominciate a fare culti alternati se no quelli giù in fondo non sentono. Mi raccomando, niente assembramenti.” Il Signore non ci dà indicazioni di questo genere, perché lui sapeva che non sarebbe stato questo un problema, perché è più possibile che ci siano chiese vuote che chiese strapiene, perché proprio questa è la nostra battaglia.Però fissa un tetto minimo; non c'è nessuno credente che non abbia mai letto questo versetto e nessun pastore che non abbia mai predicato almeno una volta su questo versetto; pure io, che non so niente, lo so a memoria. Matteo 18:20: il Signore mette un tetto minimo dove dice: “Ragazzi fino a questo numero io vengo, ci sono in mezzo a voi.” Però bisogna vedere quant'è il numero: “Poiché dove sono circa una cinquantina io sono in mezzo...” Ah, no, una quarantina... Non è quaranta... allora trenta... venti...una quindicina... non mi dire che viene per meno di 10 persone! E allora significa che non me lo ricordo più; leggiamolo insieme:“Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.” (Matteo 18: 20)Il Signore, lui già per due scende con la sua presenza; gli interessano i cuori. E se non interessa a lui se non c'è da lui indicazione qui dentro la Bibbia, perché ci dobbiamo occupare noi di numeri?E' vero, all'inizio si convertivano duemila persone in un giorno, e mi immagino che macello ci fosse in quelle piazze! Ma se Paolo ha scritto 13 lettere per incoraggiare, esortare, ammonire le chiese per far sì che resistessero agli attacchi, allora non è che la nostra non è benedetta, ma è che sono proprio le chiese ad essere attaccate.E' molto più facile scegliere di stare fuori da un gruppo chiesa che dentro; Paolo, pochi anni dopo gli apostoli, già scriveva lettere per incoraggiare tutti quei grandi convertiti a resistere.Questa è la realtà, e il Signore lo sapeva; è per questo ci ha detto: “Non vi scoraggiate! Tutte le volte che pensate che siete poveri, io ci sono, io vengo. Il leone della Tribù di Giuda, quello che muove le montagne... io vengo. E mi scomodo anche per due soli di voi.”Non è facile, perché noi non vediamo tanto in là come Dio; noi non ci dobbiamo occupare di questo, non è una nostra responsabilità. Quello su cui ci dobbiamo soffermare, quello che ci riguarda come chiesa è seguire l'insegnamento di Gesù, il suo esempio. Paolo dice che è questa la cosa sulla quale ci dobbiamo concentrare: “Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati; e camminate nell'amore come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.” (Efesini 5:1-2)E' questo che ci deve interessare: amiamo Dio, cerchiamo Dio, seguiamo gli insegnamenti di Gesù... tutto il resto verrà; tutto il resto se lui vorrà, verrà.Non sappiamo che tassello siamo in questo piano infinito del Signore; io mi divertivo un po' a pensare e a ragionare coi miei ragazzi: "Chissà se magari Janet, Marco, Lucia e Claudio hanno fondato questa chiesa perché poi noi dovessimo apprendere l'insegnamento di Gesù per poi darlo ai nostri figli e i nostri figli magari ai loro figli che diventeranno, che so, magari ambasciatori di Dio chissà dove?"Non aspettiamoci le risposte che vogliamo quando le vogliamo; noi siamo parte di un piano immenso. Tutte le cose cooperano alla fine per il piano di Dio. Preoccupiamoci di essere imitatori di Gesù.Non avevo mai notato una cosa: in Matteo, Gesù, ancora prima di darci il Grande Comandamento e il Grande Mandato ( se volete lo trovate al capitolo 22 da 37 a 39), ancora prima , al capitolo 20 ci dà un altro mandato: “... chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere primo, sarà vostro servo; appunto come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.” (Matteo 20:26-28)Ecco ciò che dobbiamo fare; Gesù poteva venire e comandare a tutti:” Allora tu questo, tu questo, tu questo...” Invece è stato il primo a servire; guariva, aiutava, ascoltava. A volte è più importante ascoltare; le persone hanno bisogno anche di questo tipo di aiuto.Pensate se quel giorno avesse scelto qualcosa di eclatante, come far cadere il sole dentro l'acqua in un fiume: chi è che non avrebbe creduto a un evento del genere? E invece no; lui con molta umiltà, con il suo corpo da uomo ha deciso di morire. Ci ha servito, ha dato la sua vita per noi; una vita sola per il riscatto di tanti. Questo ci deve interessare; di questo ci dobbiamo preoccupare, questo deve essere il nostro pensiero. E noi possiamo fare qualcosa: “Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, lo avete fatto a me”. (Matteo 25:30-40)Questa è l'unica cosa che possiamo fare; possiamo pregare, continuare a pregare per tutte le persone che conosciamo affinché convertano il loro cuore al Signore; e poi possiamo dare il nostro esempio. Possiamo essere imitatori di Gesù, possiamo fare come lui fece; per prima cosa servire: è stato detto“Vi riconosceranno dall'amore che avete gli uni per gli altri.”La Bibbia parla tantissimo di questo servizio; e più era alto il grado di vicinanza a Gesù, più dovevano servire. Vogliamo essere i primi in questo, vogliamo essere vicini al nostro Signore per quando tornerà e sarà il nuovo mondo; ma fino ad allora dobbiamo servirlo. Non preoccupiamoci del resto.Quindi abbiamo capito che cosa vuol dire quando diciamo che siamo la chiesa; abbiamo capito che la chiesa non è l'edificio ma siamo noi; abbiamo capito che come chiesa abbiamo il dovere di imitare Gesù e di servire.Adesso è il momento di continuare quello che abbiamo fatto già, ma che forse abbiamo lasciato troppo tempo in sospeso. Dobbiamo servire; qui dove ci troviamo. Dobbiamo aiutare in tutti i modi possibili; come chiesa e singolarmente, perché noi siamo due volte chiesa.Siamo due volte chiesa perché il nostro corpo è il tempio di Dio, e sapete che il tempio fin dall'Antico Testamento è luogo in cui Dio dimora; e poi siamo chiesa come assemblea di coloro che sono chiamati a testimoniare assieme. E' una responsabilità.Adesso è il momento di servire: io ci sono. Se voi ci siete è il momento di servire questa comunità in tutti i modi in cui si possa; pregate Dio perché possa aprire le porte di chi si occupa di questo nella società e possa farci entrare a collaborare perché, sapete, non è così semplice.Il Signore ha bisogno di sapere chi di voi c'è, su chi può contare per questa nuova missione che ci siamo posti come obiettivo; nel frattempo quello che è il compito di tutti, anche dei più piccoli di età, è di pregare affinché il Signore ci possa usare. Da quello vedranno che stiamo credenti, da quello verrà la domanda spontanea del mondo: “Che fai qui in casa mia?” “Sono qui perché io devo essere qui per servirti”.Tutto il resto viene dopo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Il Dio della Bibbia è un Dio che delega. La creazione gode di una propria autonomia. Sole e Luna, lo scorrere del tempo, le varie separazioni e distinzioni, tutto "serve" la creazione e l'uomo stesso.
CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi è la prima domenica in cui per tradizione accendiamo la prima delle candele della Corona dell'Avvento, quella che ci ricorda la Speranza. Paolo ha detto:“Questa speranza poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.” (Romani 5:5 PV)E forse avrete notato anche che il titolo della serie di messaggi è cambiato: non è più una misericordia inaspettata,ma una misericordia promessa. Dio aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a riscattarci... ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe mandato il Figlio a farlo.Ma questa è la natura di Dio: Dio è amore. Se qualcuno ti ama, lui ti ascolta; è per quello che la speranza è indissolubilmente legata alla preghiera: ecco cosa dice Dio nei Salmi, a proposito della preghiera.“...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai.” (Salmo 50:15)“Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia.” (Salmo 66:20) “Egli ascolterà la preghiera dei desolati e non disprezzerà la loro supplica.” (Salmo 102:17)“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6)Possiamo rivolgerci a Dio in qualsiasi occasione, in qualsiasi circostanza. Non importa cosa abbiamo fatto. Non importa in quale stato emotivo ci troviamo. Nulla dovrebbe impedirci di rivolgerci a Dio.Eppure... spesso ci fermiamo. E quando lo facciamo, ci troviamo in una lunga fila di persone che hanno fatto lo stesso. Non a caso Giona fa parte di queste. Soprattutto alla luce dell'ultimo versetto.“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6) Leggiamo la situazione in cui si trova Giona:“Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso, l'abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore». E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)Ciò che ha pregato Giona nel ventre del pesce,sono le medesime parole (parola più parola meno) che il Signore aveva messo in cuore a Davide, Asaf e agli altri che hanno scritto i Salmi:"Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto." (Giona 2:3).“Nella mia angoscia ho invocato il Signore, ed egli mi ha risposto.” (Salmo 120:1). “...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio!” (Giona 2:7 b).“Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...”(Salmo 103:2-4).“Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia...” (Giona 2:9)“Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel Signore.”(Salmo 31:6).La Bibbia è un unico lungo piano, di libro in libro, di generazione in generazione, di evento in evento, che parla di Speranza, di una misericordia promessa, e che ci esorta a parlare con Dio.La scorsa volta avevamo detto che lo Spirito Santo ci aiuta quando non sappiamo cosa pregare. Ma la stessa cosa vale per la Bibbia. Quante volte vi è capitato che in una situazione vi venga in mente una Scrittura che parla proprio di quella situazione? Oppure state valutando cosa fare in una situazione di vita e vi viene in mente una parola della Scrittura e riconoscete che quella è la risposta che cercavate?La Bibbia, la Parola di Dio, è un “serbatoio” da cui potete attingere... ma solo se la leggete, la studiate, la memorizzate.Giona evidentemente lo aveva fatto. Ma che tipo di preghiera è? Potrebbe sembrare una preghiera di pentimento, in cui Giona torna in sé e confessa umilmente al Signore di aver peccato. Giona vede che Dio vuole avere misericordia di Ninive e che ha scelto Giona come suo strumento.Ho detto “potrebbe sembrare”... perché al capitolo 4 leggiamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. 3 Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».” (Giona 4:1-3)Al capitolo 4 Giona è di nuovo sulla terraferma, è vivo e salvo, e non accetta la misericordia di Dio per Ninive; così, prega con rabbia.Ma al capitolo 2, invece, lui sta pregando quella che si definisce la "preghiera della trincea"; era quella che pregavano i soldati nella 1° Guerra Mondiale, dove gli eserciti si affrontavano l'uno di fronte all'altro e scavavano trincee per conquistare il terreno.Ogni giorno i soldati entravano nella trincea, e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi; e così pregavano: "Dio, se mi tiri fuori da questa situazione, farò tutto quello che vuoi".Giona sta recitando una preghiera da trincea. Osservate i tempi della preghiera "Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore..." (Giona 2:2)."Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia..." (Giona 2:3)"Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!" (Giona 2: 4).“...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. (Giona 2:7-8)Giona non spera... è semplicemente disperato. Pensava di voler solo essere gettato in mare e farla finita. Ma adesso realizza che è ancora vivo … o forse è morto (non lo sappiamo), ma comunque ancora pensa, riflette... e finalmente prega!. È una preghiera da trincea.Guardate l'atteggiamento di Giona nella preghiera: "Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare..." (Giona 2: 4)Mica è vero! E' stato lui a dire ai marinai di gettarlo come zavorra dalla nave per far placare i venti!E adesso invece dice che è Dio ad averlo buttato a mare! Dio è il colpevole!“Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore” (Giona 2:8).C'è voluto un bel po' per far decidere Giona di parlare con Dio! E adesso, nel ventre del pesce, pensa: “Bisogna che succeda qualcosa prima che parta della digestione del pesce”. E si ricorda solo allora di pregare! Ma non ricorda che forse dovrebbe confessare il suo peccato, e magari chiedere scusa... anzi!“IO ho gridato al Signore... IO mi sono ricordato...la mia preghiera è giunta...” “Io l'ho fatto! La mia pietà. La mia spiritualità. I miei sforzi.”"Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore».”. (Giona 2:9-10)"Guardami Dio. Non sono come quei pagani che non ti adorano. Sono molto meglio. Ti seguirò. Sarò fedele!”A dirla tutta, proprio in questo momento in superficie, su un mare calmo, quei cosiddetti marinai senza valore, adoratori di idoli, invocano il nome del Signore. E il loro timore di Dio è diventato timore., stupore, meraviglia, riverenza... per il Signore!Capita, quando ci troviamo nella trincea, di ricordare a Dio perché dovrebbe salvarci... evitando accuratamente di ricordare perché dovrebbe non farlo. Per i nostri peccati, per le nostre mancanze, per i nostri rifiuti... Se fossimo onesti, Dio dovrebbe girarsi dall'altra parte... e non guardare Giona... e nemmeno noi!Ma non lo fa! Giona viene salvato dalla misericordia inaspettata di Dio. Le preghiere di Giona possono essere pronunciate nella più completa disperazione, ma Dio le ascolta comunque. E Dio risponde ancora ad esse. Risponde a Giona... e anche a noi!Non perché ci siamo umiliati. Non perché abbiamo detto le parole giuste. Non perché abbiamo l'atteggiamento giusto. E certamente non perché in qualche modo siamo migliori degli altri. Ma solo perché il suo carattere è la misericordia.Giona non aveva visto la misericordia promessa da Dio all'opera, noi si, in quel primo Natale... senza che avessimo chiesto scusa, senza che ci fossimo pentiti... solo perché Dio aveva promesso che avrebbe avuto misericordia di noi.Per Giona aveva scelto un pesce per portare la Salvezza; per tutti noi ha scelto una Vergine Ha mandato un bambino, attraverso una giovane donna:“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14) "...che tradotto vuol dire 'Dio con noi'". (Matteo 1:23 b)È un momento che racchiude pienamente la misericordia inaspettata di Dio che ci da Speranza.Anni dopo, a quel figlio, nato da una Vergine, qualcuno avrebbe chiesto un altro segno:“Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.” (Matteo 12:38-40)Qual è il segno? Un luogo che dovrebbe essere un luogo di morte definitiva, dopo tre giorni si rivela un luogo di vita. Il ventre di un pesce gigante. E il cuore della terra, che è una tomba.Non si va deliberatamente in questi luoghi e non ci si aspetta di tornare. Ma Giona lo fece. E Gesù dice ai farisei che lo farà anche lui. Sappiamo che è esattamente quello che è successo. È successo perché un Dio misericordioso ha voluto salvare un popolo peccatore che si trovava in una situazione disperata.Dio ha fatto questo in quel primo Natale, ancor prima che coloro che fuggono da Lui si rendessero conto che Egli sta attivamente creando una strada, una via, una salvezza.Gesù viene a Natale per aprirla: dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!Il segno di Giona è la Speranza! La speranza per noi peccatori che pregano nella trincea, che affondano disperatamente, che mangiano le alghe, che vivono nella trincea. E' la misericordia inattesa di Dio, ma che Dio aveva promesso... e Dio è fedele! La misericordia che salverà. Il segno di Cristo è la Speranza... quella con la esse maiuscola, giunta sulla terra attraverso una Vergine che partorisce colui che sarà la misericordia inattesa ma promessa, di Dio che ci trae fuori dalla morte del peccato e ci proietta verso una vita vissuta assieme al nostro Padre. Nascerà Emmanuele, Dio con noi! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
La chiesa, che sia grande o piccola, è il luogo dove si impara a correre assieme, a supportarsi, ad ammonirsi ed incoraggiarsi. Gesù non ha mai mandato i suoi discepoli da soli in una missione; se vuoi essere efficace nella tua vita di credente, devi avere una chiesa reale, fatta di uomini e donne come te.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiVi ricordate cosa è successo dal 15 marzo 2020 al 31 maggio 2020? Era il periodo più difficile della pandemia, e in tutto il paese sono state sospese qualsiasi tipo di riunione... anche quelle di chiesa... vi ricordare? Nonostante tutto abbiamo in qualche modo trovato maniere alternative di riunione, attraverso Zoom, attraverso le dirette su Facebook e su Youtube, attraverso i messaggi su Whatsapp.Non era ideale, ma ciascuno di noi proprio in quella situazione di estremo disagio sentiva la necessità di essere più stretto all'altro; cercava il sostegno e sentiva la necessità di una comunità.Forse sbaglio, ma penso che la chiesa è stata più unita in quel periodo che in quelli dove questa sala era piena di persone che dovevamo mettere giù tutte le sedie disponibili.E' stato quello uno dei momenti in cui come pastore, sono stati più fiero dell'opera che il Signore aveva piantato e che mi aveva chiamato, non so neppure io perché, a condurre.Ho visto in quel periodo gran parte degli insegnamenti domenicali cadere nel posto giusto: l'incoraggiamento, la compassione, la preghiera per gli altri.Ma, soprattutto, ho visto nella mia chiesa la consapevolezza che non si può nutrire la propria fede, non si può crescere al di fuori del “corpo di Cristo”, la chiesa. UNA chiesa specifica, con persone reali, mani, piedi, occhi, sorrisi e braccia.Paolo dice:“Così, sotto ogni aspetto ci avvicineremo sempre più a Cristo, che è il capo [del suo corpo, la chiesa]. Sotto la sua guida, tutto il corpo, ben collegato e tenuto unito dalle giunture, grazie al contributo di ogni singola parte, riceverà da lui quella forza che lo fa crescere nell'amore.” (Efesini 4:11-16)La chiesa è un “corpo”, il corpo di Cristo, e la sua forza è proporzionale a quanto ciascuna delle sue parti è collegata all'altra.La chiesa è anche una “famiglia”. Da gennaio saremo chiamati ad essere forse un po' meno ordinati, un po' meno “strutturati” e a prendere le cose così come vengono, con qualche problema di audio delle basi dei canti magari meno “serie di messaggi” magari più brevi, o forse solo lettura e commento assieme di brani la Bibbia.Ma la chiesa è una famiglia, e in una famiglia non c''è sempre uno che parla; dovremo riscoprire cosa significhi essere “famiglia in Cristo” anche la domenica a guardarci negli occhi, a parlare assieme incrociando le opinioni... proprio come si fa in una famiglia sana.Nei miei trenta anno di servizio al Signore, ho incontrato spessissimo persone che magari venivano in chiesa per una o due mesi, poi sparivano... inspiegabilmente, senza un motivo apparente.E quando magari le incontravi per caso, ti raccontavano o che avevano scelto un'altra chiesa perché quella era una chiesa “giusta”, ovvero una chiesa online...Per molti anni il podcast legato alla nostra chiesa è stato stabilmente tra i primi dieci podcast cristiani in in Italia; perché eravamo una delle pochissime chiese evangeliche in Italia ad utilizzare i podcast come mezzo per diffondere l'evangelo. Poi la pandemia ha spinto quasi tutti sul web... e ci sono chiese molto più efficaci della nostra e con molti più mezzi.Tramite essi noi come atri riusciamo a nutrire persone al di là della nostra collocazione geografica. Ma mai nessun podcast, mai nessuno streaming on-line, mai nessun programma satellitare potrà mai sostituire la chiesa “fisica”, reale, fatta di uomini e donne che si incontrano assieme.Non ci sono chiese “perfette”; le chiese sono fatte da peccatori, come me che ne guido una per la Grazia di Dio soltanto, non per merito, ma è quello il posto dove cercare le risposte, dove attingere l'aiuto che serve a ciascun credente per mezzo di pastori, insegnanti ma anche da semplici membri di chiesa.Ormai viviamo nell'epoca dove i media hanno sostituito gran parte delle relazioni umane; dove crediamo di vedere la “vita vera” attraverso i “reality” anche se sappiamo bene che le situazioni sono finte e che le persone stanno interpretando una parte.E, purtroppo, molto credenti sono portati a pensare che non gli serve una chiesa, ma che basta quella via web. Intendetemi, si può ricevere suggerimenti, dei consigli, Dio può servirsi di Marco (o di quant'altri) per edificare, ammonire, illuminare, toccare il cuore... ma non è un sostituto alla chiesa!Continuo a ripeterlo: nel Nuovo Testamento ci sono 58 comandamenti che non possono essere adempiuti se non si fa parte di una chiesa, e che sono connessi alla frase “gli uni gli altri”: amatevi, esortatevi, ammonitevi, accoglietevi... e tutto questo non lo si può fare senza una chiesa. Né io né altri possono farlo per tramite di un mezzo elettronico!Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?I) Ho bisogno di altri con cui camminarePaolo dice:“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui” (Colossesi 2:6)La Bibbia paragona spesso la vita spirituale ad un cammino: ci sono almeno due benefici a non essere da soli quando stai facendo il cammino.1) E' più sicuroCamminare a soli di notte non è stata mai una buona idea: la vita che fa il mondo rassomiglia molto alla notte; una notte spirituale, ovviamente, ma come in quella fisica è meglio non essere da soli: Salomone afferma:“Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto” (Ecclesiaste 4:12)2) C'è più supportoJean ne ha parlato la settimana scorsa: ha detto:“La fedeltà è dura, è una fatica, richiede lavoro e intenzionalità. Si sa che i maratoneti di solito si allenano in gruppo perché è più facile continuare a percorrere la lunga distanza quando ci sono altri che ti incoraggiano. Gesù ha detto "rimanete in me", in altre parole, "rimanete fedeli" e questo è più facile da fare nella comunità dei credenti.”C'è un proverbio dello Zambia che dice: “Quando corri da solo corri più veloce, quando corri assieme ad altri corri più a lungo” ; la salvezza, la chiesa, proclamare Cristo, non è una gara di velocità, ma di durata. E se sei in compagnia duri di più.In Ebrei è scritto:“Non trascuriamo le nostre riunioni di chiesa, come fanno certuni regolarmente; incoraggiamole invece, esortandoci a vicenda” (Ebrei 10:25 PV)In una chiesa, anche se piccola, si impara la fedeltà; perché ognuno è una parte indispensabile. Pensate a una chiesa di due (perché Gesù ha detto che dove sono due tre riuniti nel suo nome, lui è là) dove uno manca! In una chiesa, forse anche meglio se piccola, ci si incoraggia a vicenda; è la conseguenza naturale del rapporto che si crea.E' per questo che quando la chiesa si fa “piccola” come in questo momento, ogni persona è importante per incoraggiare l'altro e per essere incoraggiato personalmente.Se non hai una chiesa, con chi cammini insieme? Sei da solo, da sola, oppure hai una famiglia che cammina con te? II) Ho bisogno di altri con cui lavorareE' il motto della nostra chiesa: “Amare non è un sentimento, amare è un'azione.” e per agire ho bisogno di altri per adempiere ai comandamenti di Gesù. Paolo dice:“È Dio stesso che ci ha fatto così e ci ha dato nuova vita in Gesù Cristo, per farci compiere quelle buone opere che egli aveva preparato per noi fin da principio.” (Efesini 2:10 PV)Dio ha dato a ciascuno di noi doni e talenti particolari, ma molti di questi posso utilizzarli solo se ho relazioni con gli altri; doni di incoraggiamento, doni di discernimento, ecc.1) Lavorare (anche se per il Signore) è stancanteSe lavoro da solo sarò esausto: sempre Salomone ha detto:“Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senza avere un altro che lo rialzi!” (Ecclesiaste 4:9-10)“Gesù non mandava mai i suoi discepoli da soli:“Quindi riunì i dodici discepoli e li mandò fuori a due a due” (Marco 6:7a PV)Molti, sia tra i credenti che tra i non credenti, vengono colti dalla sindrome “faso todo mi”, faccio tutto io. Così facendo in breve tempo sarai bruciato (o bruciata), andrai in depressione, e non riuscirai a fare neppure la metà di quello che avresti fatto assieme ad altri. Neppure Madre Teresa faceva tutto da sola, ma aveva centinaia se non migliaia di persone che la aiutavano.In una chiesa di grandi dimensioni questo è impossibile; in una chiesa delle nostre dimensioni attuali è parzialmente possibile; ma è comunque meglio avere anche incontri al di fuori. Di chiesa: probabilmente da gennaio saranno più importanti quelli che le domeniche.In che fase ti trovi Sei nella fase “faso todo mi”, oppure hai una famiglia che ti aiuta? La chiesa è la famiglia che Dio ha creato per i suoi figli:Il fatto che io sarò defilato dal dirigere in prima persona la chiesa secondo me porterà col tempo più frutti che problemi: i pastori (specialmente quelli come me... faso todo mi...) talvolta sono “ingombranti”: e questo libererà voi nel fare di più in famiglia.III) Ho bisogno di altri che veglino su meQuando parti per le vacanze, chiedi ai vicini se danno una controllata alla tua casa? Dovresti chiederlo anche per la tua anima Ma visto che non lo puoi chiedere a uno qualsiasi, ti serve un piccolo gruppo dove sei amato, sei amata. Paolo afferma:“Non pensate soltanto al vostro interesse, ma preoccupatevi piuttosto di quello degli altri.” (Filippesi 2:4)1) Altri che mi amanoSpesso esco da casa senza essermi pettinato; mi serve mia moglie che mi dica “Caro, ti sei pettinato?”. Perché lo fa? Perché mi vuole bene, perché non vuole che appaia come uno sciocco agli altri. Non ne trae nessun vantaggio, non c'è un beneficio imminente o futuro. E' un semplice atto d'amore (“hai la zip lasciata giù...” mi toglie dall'imbarazzo).Spesso nella mia vita di credente ci sono cose che non ho “pettinato”, e non ci faccio nemmeno più caso, ma che mi farebbero apparire sciocco (o peggio) davanti alle persone e a Dio; un peccato ricorrente ed evidente, una decisione sbagliata, un comportamento da correggere.Ma uno che mi vuole bene e non lo fa per vantaggio personale può salvarmi dall'imbarazzo verso Dio e gli uomini.Sei sicuro da solo di uscire la mattina pettinato e con la zip alzata? Dio ha previsto un posto sicuro dove altri possano dirtelo prima che sarai di fronte ad un grande imbarazzo, e quel posto è la chiesa.ConclusioneLa chiesa è un imparare a camminare assieme, a lavorare assieme, a vegliare sull'altro assieme.“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46-47)La chiesa è fatta per accogliere altre persone che vivono attorno, che camminano da sole, lche lavorano da soli, e non hanno nessuno che vegli su di loro: è queste persone che Gesù sta cercando attraverso la nostra chiesa.Cosa farai? Accetterai di nuovo la sfida di continuare a crescere, anche se la forma della tua chiesa sarà cambiata, anche se il luogo potrebbe non rimanere lo stesso?Gesù ha in serbo per te, se accetti ancora un mare di avventure da vivere assieme nella tua chiesa.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Qual è l'evento alla radice della nascita della Bibbia ebraica? Se consideriamo, come oggi si tende a ritenere, i redattori finali come i principali autori, la collezione dei testi biblici prende una forma simile a quella attuale nel periodo detto post-esilico, cioè tra la distruzione di Gerusalemme e il periodo iniziale del Secondo Tempio.
Che cos'è la Bibbia? Forse è più facile rispondere in breve capovolgendo la domanda: diciamo innanzitutto che cosa la Bibbia NON è. Dato che equivoci e pregiudizi sono tanti, cominciamo con lo sfatare quelli. Tutto ciò che nella fede possiamo affermare delle Sacre Scritture, si concentra in una affermazione teologica: la natura non ha solo una natura divina, né solo una natura semplicemente umana. La Scrittura porta in sé tanto l'umano quanto il divino e l'analogia migliore che abbiamo per descriverla è, non a caso, quella dell'Incarnazione del Verbo. Questo video è il primo di una serie che cercherà di sintetizzare e offrire a tutti i contenuti principali del corso riservato agli abbonati.
Non fare grandi cambiamenti in stagioni di tempesta. La Bibbia ci insegna a prendere decisioni in pace, in comunità e in preghiera.
La Bibbia presenta la resurrezione come un evento storico, che da certezze per il passato, presente e futuro. Ma per vivere la resurrezione, devi morire a te stesso.